La nota antiproibizionista

Il due ottobre scorso aveva aperto una nota articolo vitalità ricordando la celebre locuzioni di orata sulla montagna con le doglie del parto che partorirà un ridicolo topo
Ma che anche altri avevano citato a proposito del disegno di legge sulla cannabis che in quei giorni era tornato in discussione alla Camera
Non più però il testo della proposta elaborata dall'intergruppo per la cannabis legale
Ma il cosiddetto stralcio Miotto che prende il nome dalla relatrice in commissione Affari sociali la deputata del Partito democratico Anna Margherita Miotto il testo unificato che poi è stato approvato ora dall'aula di Montecitorio la scorsa settimana
A stralciato dalla proposta complessiva dell'intergruppo alcune disposizioni riguardanti l'uso medico della cannabis ma nemmeno tutte le forze politiche che hanno deciso comunque di approvarlo cioè Movimento cinque Stelle movimento democratico e progressista
Sinistra italiana che ecologia libertà possibile nonostante il cedimento del Patto democratico alle pressioni elettorali di Alternativa popolare hanno sottolineato che le nuove norme sono comunque un passo avanti
E forse sì però fino a un certo punto e alcune cose comunque non convincono per esempio i medicinali cannabinoidi saranno a carico del servizio sanitario nazionale solo per le che patologie autorizzate dal ministero della Salute
Questo potrebbe in effetti superare le attuali disparità da regione a regione ma con quali criteri il ministero riceverà l'Elenco piste anche le opinioni in materia più volte espresse dall'attuale ministro alla Salute Lorenzin che tra l'altro di alternativa popolare
Si fa peccato a pensar male oppure lecito temere un orientamento restrittivo che non tenga conto dei bisogni dei malati visto che tra l'altro gli stessi non sono stati sentiti da chi ha scritto nuove norme
Altre perplessità
Coltivazione preparazione e distribuzione alle farmacie sono demandate all'Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze per il quale sono sono state stanziate anche risorse per un milione settecento mila euro
Istituto fiorentino malgrado l'impegno di chi vi opera ha già dimostrato però di non poter far fronte alla domanda
E necessario potrà allora essere autorizzata l'importazione e la coltivazione presso altri enti ma allora perché non prevedere da subito un sistema di libero mercato come avviene per ogni altro farmaco compresi quelli diciamo così più pericolosi invece di creare di fatto un monopolio
La Coldiretti ha calcolato che la filiera nazionale dei medicinali cannabinoidi potrebbe creare dieci mila posti di lavoro e produrre un giro d'affari di miliardi di euro rendendo il nostro Paese indipendente dalle importazioni anzi magari rendendo non Paese esportatore
La Camera invece non solo ha respinto l'ipotesi di autorizzare la coltivazione personale
Di qualche pianta da parte dei malati ma escluso anche l'apporto di associazioni e cooperative di malati o dei canali social club che potrebbero invece contribuire si stesse la produzione pensiamo per esempio
Alla proposta ormai portata avanti da tanti anni dall'associazione in affianchiamo Dirac alle province di Lecce
Il dibattito sul testo unificato sulla cannabis medica
Della seconda settimana la Camera ha mostrato poi tutta l'arretratezza culturale
E anche in alcuni casi l'ignoranza in materia di un Parlamento che a parte pochissime eccezioni quando discute di droghe sembra non sapere di letteralmente di cosa si tratti
L'esperienza negli Stati degli Stati Uniti
Dove legale dimostra che l'uso di cannabis terapeutica oltre a sostituire altri medicinali spese più pericolosi fa anche diminuire i costi sanitari Politanò e c'è chi sostiene il contrario non solo sempre negli Stati Uniti e sia negli Stati che hanno completamente legalizzato la marijuana sia in quelli dove è stato regolato sull'uso terapeutico e la coltivazione per uso personale è diminuito ricorso agli oppiacei
Le norme approvate la scorsa settimana alla Camera sono rischia di essere sostanzialmente inutili e avrebbero potuto essere sostituite da provvedimenti ministeriali che però al Parlamento spero ci fosse la volontà di ascoltare per esempio la voce dei malati e davvero la voce degli e Sperti
Come ha detto Rita Bernardini Praga radio radicale si rischia di peggiorare ulteriormente la possibilità di accesso ai farmaci cannabinoidi compromettendo anche buone normative regionali come quella per esempio adottata
Dalla Puglia
Però insomma continua a mancare a livello di decisione politica una seria riflessione sui costi e i benefici delle politiche proibizioni
Come hanno fatto notare i Sex sottosegretario Benedetto Della Vedova promotore dell'intergruppo parlamentare e pochi altri quello stesso Parlamento che sta per affrontare una legge di bilancio a volte di più dovrà fare i conti con la scarsità delle risorse finanziarie
Ha rifiutato anche solo di prendere in considerazione l'ipotesi della legalizzazione
E con essa dunque la possibilità di tassare la cannabis come si fa con Arcore tabacco dunque il Parlamento di fatto ha preferito invece regalare nuovamente miliardi alla criminalità