Il diritto civile di Stefano Rodotà. Una giornata di studi per ricordare il Maestro

Buongiorno a tutti
Un saluto particolarmente affettuoso alla signora Rodotà che ci onora della sua presenza questa mattina
In apertura di questo convegno sul diritto civile Stefano Rodotà
Io sono veramente molto grato all'associazione dei civilisti italiani per avere scelto di la nostra facoltà come sede di questo convegno facoltà nella quale Stefano Rodotà
è stato studente poi assistente poi ha onorato con l'insegnamento di diritto civile per molti anni la chiamata di Stefano Rodotà nella facoltà di giurisprudenza fu avvertita da tutti e in particolare agli studenti dei più giovani dagli assistenti quelli della mia generazione come un elemento di grande rinnovamento nella vita della facoltà io che in quegli anni nei quali Stefano Rodotà venne chiamato nella facoltà di giurisprudenza
Ero assistente ricevevo un po'dagli studenti che frequentavano le sue lezioni che erano suoi laureandi una testimonianza di questo forte impegno di rinnovamento sul terreno della
Dell'approccio interdisciplinare allo studio del diritto privato io ricordo gli studenti che mi dicevano all'epoca
Stefano Rodotà teneva anche il corso di diritto agrario uno dei testi che venivano consigliati per l'esame era il volume di Emilio Sereni sul capitalismo nelle campagne e poi la grande attenzione anche nell'insegnamento oltre che naturalmente nella sua opera scientifica ai principi costituzionali e alla
Influenza dei principi costituzionali sul diritto sul diritto privato sono due cifre di lettura dell'opera di Stefano Rodotà che sicuramente saranno al centro delle relazioni e degli interventi di oggi il forte approccio interdisciplinare nello studio del diritto io ricordo in particolare due autori che soprattutto nell'ultimo periodo dell'opera di Stefano Rodotà
Hanno avuto un peso molto rilevante nella sua riflessione Hannah Arendt Michel Foucault
E poi i dal punto di vista metodologico lo sforzo costante che per noi costituzionalisti è stato un grande insegnamento
Al leggere gli istituti del diritto privato alla luce dei principi costituzionali e questo Stefano Rodotà alla fatto su terreni tradizionali
Della scienza giuridica del diritto privato come appunto sul terreno della proprietà del regime dei beni e lo ha fatto poi su campi inesplorati della scienza della scienza giuridica
Da ultimo prima di chiudere non posso non ricordare l'impegno civile che ha sempre animato l'insegnamento universitario dell'opera scientifica di Stefano prodotta
Un impegno civile che come mi è capitato di dire in un'altra occasione colloca Stefano Rodotà in quella galleria
Di personaggi della cultura italiana di grandi personalità della cultura italiana cui Norberto Bobbio dedico una sua opera bellissima sull'Italia civile ecco io concludo dicendo che se questa Italia civile cui Stefano Rodotà
E appartenuto se queste Italia civile non è più oggi una Italia di minoranza lo si deve anche all'insegnamento di maestri come Stefano Rodotà
Auguro a tutti buon lavoro io mi potrò fermare soltanto per una parte del convegno perché una serie di impegni istituzionali grazie a tutti e buon lavoro
La
La tecnica del dieci per
Cari amici
Cari colleghi signore e signori consentitemi anzitutto ritardi buongiorno e gridare di un benvenuto sia a nome dell'associazione dei civilisti italiani sia a nome mio personale
Un benvenuto a questo incontro dedicato ad un maestro del diritto civile e non solo
L'associazione dei civilisti italiani non è tanto facile Nicola
è appunto
L'associazione dei civilisti italiani ha ritenuto nel promuovere questo incontro di dovere adempiere un debito
Patti doveroso ricordare di per molti anni è stato sia prestigioso socio della nostra associazione
Sia ovviamente voce assai influente del diritto contemporaneo ed io vorrei anzitutto esprimere e non me dell'associazione un ringraziamento agli amici guidava alta e Vincenza rotto
Che con tanta dedizione si sono assunti il compito di organizzare questa giornata
Ho detto adempiere un debito ma adempierle o è stato duplicemente gradito
Sia perché così slancio abbiamo tutti sentito il desiderio di conservare il dialogo con la figura e con l'opera di Stefano Rodotà
Sia perché pagare questo debito singolarmente arricchisce
Noi che lo adempia
Perché ci mette ancora una volta in contatto con uno degli studiosi più significativi del suo tempo
Penso che occorra essere stati un giurista significativo del proprio tempo per poter essere giurista e significativo attraverso i tempi che tale certamente è stato Stefano Rodotà quale che sia la condivisione o il dissenso verso verso
Come giurista civilista anzitutto
Significativo per avere costantemente introdotto una visione nuova è suggestiva e nei temi del diritto civile ai quali si è volta per volta dedicato la responsabilità civile con il libro del sessantaquattro
Il contratto con la monografia sull'interpretazione del sessantanove
La proprietà con gli scritti del settantotto sulla logica proprietaria e quelli del mille novecentottantuno poi ripubblicati sul terribile vivi
I tutte queste opere di stretto diritto civile Stefano Rodotà manifestava invariabilmente una visione nuova
Frutto soprattutto di un comune nuovo approccio che pur senza nulla cedere in termini di rigore dogmatico sfuggiva alla rigidezza dogmatica del tempo
E introduceva nuove prospettive mutuando le per lo più dalla forza assiologica delle clausole generali di cui fino allora era poco avvertita la capacità di riorganizzare il sistema giuridico o dei principi costituzionali due fattori del discorso del civilista che attraverso i suoi scritti non solo i suoi scritti ma anche molto attraverso i suoi scritti sono poi divenuti fondamentali nella riflessione decide di
Fondamentale come significativo è fondamentale come giurista civilista ma significativo è fondamentale anche come giurista tout-court mi piace ricordare i suoi scritti sui diritti tra tutti il diritto di avere diritti del due mila tredici
Che pur mantenendo un approccio problematico al tema difeso con tanto calore ha realizzato quello che Norberto Bobbio auspicava già nel mille novecentottantaquattro a proposito della democrazia
Che è stato anche un tema molto sentito da Stefano Rodotà
Ha realizzato cioè quella difesa di un insieme di valori
Da conservare ove acquisiti ed era realizzare ove ancora che realizza ecco io penso che essere qui oggi per noi significhi a sua volta voler conservare ove acquisitiva duri per la cui difesa Stefano Rodotà si è abbattuto e se del caso attuarli dove ancora si hanno inattuati
E farlo ricordando che in questa opera egli ci ha preceduto
E tutto è lecito
Anche se la sua vita biologica e conclusa la vita culturale di Stefano Rodotà perdura
Per indurre tutti coloro che incrociandolo oggi nei tempi avvenire nei suoi temi non potranno non trovare nelle sue pagine un una interlocuzione sempre attuale
In un poemetto famoso Francesco Petrarca cantava il trionfo della fama sulla morte la nostra presenza qui è la prova che dopo novecento anni le parole di Petrarca si confermano giuste e la fama Di Stefano Rodotà trionfa sulla sua morte fissi
è vero Petrarca cantava anche più malinconicamente poi il trionfo del tempo sulla fama
Ma penso che la nostra presenza qui si è anche la prova che questo trionfo non è scontato
Le parole che Stefano Rodotà lanciate attraverso i tempi con quel vigore accurato che chiunque l'abbia conosciuto ha ben constatato continuano a operare
E attraverseranno in questo modo i tempi se noi sapremmo ricordarle e trasmetterle agli atti
Forse non sarà il trionfo dell'eternità che chiudeva il poemetto petrarchesca
Ma sarà almeno una vittoria per noi aver saputo non dimenticare
Anche Santoro garanzie Arena facoltà per aver ospitato più comuni della successione salutare la signora Carla Rodotà figlio Carlo tutti gli amici che sono convenuti
L'eroica presenza di Francesco Busnelli
I nostri lavori
Ne i relatori che si sono gentilmente prestati anche perché non eravamo pensato di organizzare questo incontro domani
Nel giorno della settimana avrebbe consentito a più colleghi di partecipare ma una contemporanea
Sì sì manifestazione alla Camera ci aveva fatto anticipare di un giorno
I relatori comunque un grande disponibilità hanno mantenuto la loro promessa comincio troppo avevamo preparato quando Stefano Rodotà
Aveva concluso il suo insegnamento universitario libero intitolato Diritto privato nella società moderna che ha raccolto tutti i Saggi in onore
Di nostro maestro
E quando Stefano Aruta compì gli ottant'anni pubblicammo libero dei gli allievi cinesi intitolato il compito del giurista pesce sembrava che proprio le sue parole
Fossero il viatico non soltanto per i giovani che si avvicinavano
Agli studi universitari
E ai giovani che in tre prendevano acre recitare ma tutti coloro che animati degli stessi intenti che prodotta
Com'è sua penna straordinaria riusciva a manifestare in diverse occasioni potessero concorrere a formare una migliore società civile
Ora per quest'occasione insieme con me a Maria Rosaria Marella che direttore responsabile della rivista Critica diritto Rodotà abbiamo raccolto i saggi ed editoriali che Stefano dotta pubblicato sulla rivista critica saranno distribuiti nel nell'intervallo della della colazione a tutti i partecipanti perché questa questa pubblicazione nella negli annali della della facoltà
Questo libro non è una antologia è un documento storico e al tempo stesso lo specchio di una società frastagliata e non più decifrabile in classi
E di un'epoca di transizione in cui si radica la scienza del diritto Paul moderno ma soprattutto prendere aspetto di un manuale
è questa la grande novità raccogliendo questi saggi ci siamo accordati che poteva apparire come un manuale in cui Stefano Rotta avendo un suo progetto di volta in volta pubblicava le sue opinioni sui singoli istituti del del diritto civile e non solo
Concepito non unitarie mente ma per sezioni e a puntate un manuale organico e soprattutto valutativo
è un documento storico in quanto testimonia la lunga militanza di Stefano Rodotà giurista
Che fa del diritto e della sua cultura una forza di trasformazione della politica e della società nel segno e nel solco dei principi della Costituzione queste sono sue parole
è un manuale postumo
Ma postumo solo per la sua aggregazione scritto però anno per anno nella sequenza dei fascicoli della rivista
Ed è un manuale critico perché si incentra sul mento delle scienze civilistica suono dell'interprete inventore del diritto
Nella prospettiva storica nella quale si devono necessariamente collocare i singoli istituti sulle finalità realizzati dalle norme sui criteri di competente elemento degli interessi contrapposti
La rivista critica insieme le altre che Rodotà fondato o ne è stato condirettore
Come politica del diritto laboratorio politico e altre ancora è stato uno degli strumenti con i quali nostro maestro riuscite Rizzari suo originale progetto di rinnovamento del diritto civile
Determinate nella prolusione del mille novecentosessantasette L'Unità ma c'era
Lo si sono dota in uno dei saggi qui raccolti intitolato quarant'anni dopo
Ricorda l'inizio di quel percorso segnato dalla prolusione nelle sue parole che manifestava forte il bisogno di guardare al di là non al di là del diritto ma più profondamente nel diritto medesimo
Per coglierne un senso che sembrava perduto Nancy scomparsi o ignorati
I svegliando così la cultura giuridica dal sonno dogmatico e uscendo da un isolamento che precludeva un dialogo verso le altre discipline con la società e con la politica
Quando andandosi ad un'evidente magiarizzazione e la stessa sterilità scientifica
Il successo di quel programma e la proprietà sua computerizzazione si colgono i risultati che e sua prodotto negli anni e che oggi ci paiono quasi scontati
Da scienza aride isolata il diritto si è trasformato in motore delle scienze sociali usbergo dei diritti di libertà in tecniche di garanzia di una vita civile e democratica
Il Progetto implicava la costruzione di un nuovo metodo
Complesse variegato riflesso dei corposi riferimenti biografici delle sue opere in cui campeggia una quanto i nomi dei maestri più illustri filosofi sociologi economisti e perfino critici letterari
Perché era disposto la sua domanda di rinnovamento sono sue parole non poteva venire solo dall'invocare una discontinuità ed a lavorare perché si producesse
Altri territori dovevano essere percorsi si imponeva un dialogo fitto con il passato del quale non ci si poteva liberare con una mossa volontaristica e presuntuosa
Nel tentativo di ritrovare le radici di sviluppare suggestioni di fare i conti con una cultura profonda per dare fondamento più solido ad una costruzione non soltanto abbozzata voli finita questo o quell'istituto ma è concepita come momento ineliminabile della dimensione civilistico
Regole sono concepite in modo articolato sono principi generali sono clausole generali sono termini nuovi che consentono l'ordinamento di mettersi al passo con il mutamento sociale
E la stessa concezione di fonte del diritto che cambia ricomprendendo nuovi valori il diritto vivente la creatività della giurisprudenza l'autonomia solidaristica dei privati
Quindi verso multiforme panorama di distribuzione del potere normativo sottotetto un busto della Costituzione repubblicana
Il progetto non era solito cistico si trattava di una proposta rivolta a tutti i civilisti e a tutti i giuristi anche dei dati discipline che potevano concorrere a costruire la nuova trama normativa
E stato all'in cui una lunga militanza durata più di sessanta anni che ha raggiunto tutti i suoi obiettivi oggi la dimensione costituzionale del diritto privato noi più contestata
La distinzione radicale tra diritto pubblico di diritto privato è evaporata
L'impiego delle clausole generali estese amplificato il diritto vivente ormai legittimato da una robusta giurisprudenza della Corte di Cassazione
L'autonomia privata domina i rapporti internazionali ma espressi in principi condivisi si preoccupa di dare rilievo la buona fede la collaborazione tra le parti
All'Indice Italia l'operazione economica al riequilibrio delle prestazioni in casi di sopravvenute circostanze che sconvolgono il base del contratto all'indicazione dell'accordo con il concorso del giudice
La base di queste riflessioni non poteva prescindere delle opere fondamentali che non a caso la loro apparizione avevano rappresentato una cesura con la tradizione nel metodo François Cenni
Per la proprietà Salvatore poi gli atti UE Natoli
Ma la sua opera storica più famosa del terribile diritto da poco ripubblicato con l'audizione dei capitoli sui beni comuni e contenute un prezioso azionari bibliografico che ricostruisce questo istituto del Seicento i giorni nostri
Per il contratto Emilio Betti che fu il suo maestro insieme con dosare Nicolò ma anche Tullio Ascarelli Gino bollato dal ridicolo le quali si diparte nere ricerco sulle fonti di integrazione per studiare il fenomeno della ritiro integrazione dell'accordo delle parti
E per la responsabilità civile tre gli innovatori Giacomo Venezia
In una letteratura che all'epoca ero mai asfittica in cui dominava il libro di Adriano De Cupis sul danno il maestro di fondo alla responsabilità civile muovendo dalla clausola dell'ingiustizia
Dagli intrecci giuridicamente protetti e dalla molteplicità di criteri di imputazione
Per la prima volta la responsabilità civile si trova collocate nel contesto costituzionale dove i valori da persone della solidarietà presiedono alle modalità d'integrazione del danno
Sistemati gli istituti più rilevanti in un sistema tradizionale del diritto civile la proprietà il contratto la responsabilità si è prodotta apre la nuova strada dei diritti i diritti civili e politici diritti fondamentali i diritti delle minoranze i diritti della donna diritti dei diversi i diritti degli emarginati i diritti delle comunità interessi legittimi interessi diffusi
Dal soggetto alla persona questo il titolo di uno dei suoi libri
Che compare anche in uno dei saggi del qui raccolti non è solo un cammino di taglio da dogmatico e riflesso della sua concezione militare lo status dell'individuo nelle diverse fasi della storia
In cui il diritto lo contempla e lo trasforma da essere umano intitolare di diritti fondamentali ed è espressione la sua passione per i diritti di libertà
Decostruzione ricostruzione il corpo giù edificato qui riprodotto il suo il suo saggio proprio con questo titolo e l'occasione per riflettere nuovamente sul metodo
Per dirla con le sue parole tocchiamo così un punto critico della situazione presente e non solo per la scienza giuridica quello cosiddetto della crisi dei fondamentali
Quando affrontiamo la questione dei valori di riferimento Editrice ci imbattiamo immediatamente sugli interrogativi riguardanti appunto il metodo di costruzione la selezione di tali valori
Dunque oppure della crisi della legge e del ruolo del attribuire i valori fondanti per definizione dunque alla costituzione in primo luogo dal corpo umano alle cellule staminali dati genetici dilemmi della clonazione alle potenze lite i limiti e la scienza dello della scienza biologica temi fin qui svolti nei saggi del novantanove del due mila e due mila quattro
E se non approfonditi nel trattato di bio diritto diretto con Paolo Zatti dimora magnifica indagine a più voci che investe questioni nuove nel tempo si sono drammatiche
Prospettate dalla scienza medica e dall'etica a cui diritto spesso non sa trovare soluzioni anche se l'aspirazione totalitarie della normazione vorrebbe dare una risposta ad ogni problema
Il saggio diritto scienza e tecnologia modelli scelti di regolamentazione illustro puntualmente delle mi del giurista di fronte le conquiste della scienza medica e biologica
E poi la persona riflesse nelle identità virtuale nel saggio sulla privacy si trova l'emersione di un nuovo interesse la descrizione delle tecniche per renderlo giuridicamente rilevante la fissazione dei suoi confini il bilanciamento
Con gli interessi confliggenti l'esigenza di intervenire con legge pressi querele da un lato una sistematica protezione diverse fasi di utilizzazione dei dati dall'altro lavorazioni di garanzie efficaci che sappiano coniugare la sanzione con la prevenzione ma anche salvaguardare il diritto all'informazione
E finalmente il futuro deve essere un futuro codificato con quali tecniche procedere alla codificazione del diritto postmoderno e come reagire al processo costituente europeo
Prodotta ne parla non da spettatore matta per trent'da protagonista dal legislatore della Carta di Nizza da future di una Costituzione per l'Europa
I valori della Carta pongono un problema di di Treviso Congo di una applicazione dirette delle norme costituzionali rapporti di diritto privato
Nella prospettiva di un contro di attività e degli interessi individuali come risulta sono sue parole dalla sentenza dell'ottobre due mila quattro della Corte europea di giustizia sul caso media
Che ha ritenuto legittimo il divieto di un'attività economica anche contro la volontà della persona che le volevo svolgere perché violava il principio di dignità
Ecco appunto la dignità
Concetto difficile controverso eppure fondamentale nella costruzione dello stesso ordinamento giuridico europeo
La battaglia per la dignità della persona avvolge i suoi scritti più recenti
Che hanno reso familiare a tutti i giuristi e non giuristi il suo lessico le sue idee i suoi interventi e lì negli incontri del Festival del diritto nelle innumerevoli seminari nelle interviste
E cito meramente il suo stesso sguardo pensoso intelligente specchio di un carattere indomito di una passione infrangibile di una forza fondata sulla fiducia nel diritto era antropologica dell'uomo di Junius
L'uomo di Giuseppe gli dice non si affida ad un principio che sovrasta libertà eguaglianza e fraternità e così in qualche modo la dimensione per intrecciarsi continuo di questi principi tutti fondativi dal loro reciproco illuminarsi questo Omo riceve maggiore pienezza di vita e quindi più intensa di vita umana
Con queste parole quasi un testamento morale USA un messaggio affidato i giuristi consapevoli del loro ruolo e del loro impegno
Si chiude l'ultimo saggio che maestro autentico uomo di Vilnius ha consegnato la rivista e a tutti noi che oggi ne onoriamo la memoria
Devo ringraziare radio radicale che sta registrando il nostro convegno mi è stato riferito prodotta su radio radicale sul sito radio radicale si possono trovare i suoi interventi che sono ben mille centoventotto
Vorrei consegnare alla alla signora Carla libero che raccoglie i saggi sulla Libia dell'Istat
Regge no
Ometto saluti e ringraziamenti a cui ha già provveduto che ha preso la parola prima di me
E vengo subito a Stefano prodotta
Il quale fu civilista ma come tutti sanno fu molto altro e molto più civilista fu un giurista a tutto tondo
Fu come ha ricordato di recente Gaetano Azzariti cito cultore della unità della scienza giuridica come valore
Non riducibile ai mille specialismo i che fanno perdere il senso stesso del proprio agli
Ma poi Stefano fu anche molto altro è molto più che giurista
Fu intellettuale a trecentosessanta gradi fu uomo della politica
Fu uomo delle istituzioni
Bene
Queste dimensioni altre della figura pubblica di Stefano non sono al centro dell'iniziativa con cui oggi vogliamo ricordarlo e onorati
Questa giornata è dedicata propriamente alla Rodotà civilista al diritto civile Di Stefano Rodotà
Qualcuno potrebbe pensare che ci sia una cesura
Fra il Rodotà civilista
E il Rodotà altro o io Rodotà hanno
Pensare più radicalmente che con la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta
Chiusa la stagione delle note critiche in tema di proprietà
Mille novecento sessanta del problema della responsabilità civile sessantaquattro
Delle fonti di integrazione del contratto sessantanove
è aperta la stagione di politica del diritto che nasce proprio nel mille novecento settanta
Pensare che in questo passaggio di stagione
Prodotta abbia smesso di essere civilista per cominciare a essere altre cose
Cose bellissime
Ma altre dallo studioso di diritto ci
E potrebbe pensare che non bastino a smentire
Questa deriva
I contributi degli anni ottanta e novanta prevalentemente metodologici più che sostanziali sul metodo della ricerca civilistica e sulle riflessioni dei privatisti
E che forse neppure basti un'iniziativa editoriale pur molto rilevante
Come la Fondazione nel mille novecento ottantatré della rivista critica del diritto privato e neppure l'impegnativo lavoro sui beni comuni
Nel primo decennio del nuovo secco
Sarebbe una visione tagliata con l'accetta
Molto radicale forse perfino grossolana
Comunque discutibile
Perché cosa sia un civilista è questione su cui si possono avere idee molto diverso ma una visione non scandalosa neo oltraggiosa
Qualche volta non c'è nulla di male a essere radicali e anche grossolani
Io non discuto qui la questione e non prendo posizione dico solo questo
Se anche dovesse ammette che dagli anni Settanta in avanti e poi sempre più marcatamente prodotta abbia smesso di essere un civilista o quanto meno secondo una certa tradizione Nale accezione di civilistica nondimeno deve riconoscere
Che il Rodotà degli anni settanta e a seguire non ci sarebbe stato se non ci fosse stato il Rodotà civilista degli anni stessa
Che lei elaborazioni di quella fase sulla proprietà sulla responsabilità sul contratto
Rappresenti in un passaggio culturale e intellettuale decisivo per gli straordinari sviluppi successivi dell'itinerario di Stefano
Per le sue mille avventure fuori dai confini ristretti del campo civilis
Il Rodotà civilista degli anni sessanta
Fonda la sua riflessione scientifica in tema di proprietà sulla categoria della funzione sociale
Poi ancora la ricostruzione del sistema di responsabilità civile al principio di solidarietà e infine quando riflette sul contratto il focus va sul precetto della buona fede oggetti
In una parola
Da civilista da rigoroso civilista
Scopre e valorizza la Costituzione e insieme scopre e valorizza le clausole generale
Ebbene da un lato scoprire la Costituzione scoprire la sua rilevanza per le posizioni degli atti i rapporti regolati dal diritto privato significa abbattere la barriera tra diritto privato e diritto pubblico
Un risultato a cui egli perviene anche per altra via ad esempio constatando in che ampia misura i contenuti
Della proprietà anzi delle proprietà e i contenuti dei regolamenti contrattuali siano conformati dati del potere amministrativo
Ecco allora che dalla Rodotà civilista nasce il Rhudaur il prodotta giurista
In un tronco è o per meglio dire in Pluribus
Dall'altro lato scoprire le clausole generali significa due cose
Entrambe legate al fatto che le clausole generali per la loro effettiva operatività hanno bisogno di appropriata concreti easy Room
Di qui due domande
E altrettante risposte
La prima chi è il protagonista della concretizzi vero
Risposta ovviamente il giudice
Con il carico di autonomia valutativa ma anche di autodisciplina valutativa in una parola con il carico di responsabilità che in questo modo edilizia assume
Parte di qui quella riflessione sulla giurisprudenza nel sistema delle fonti sui rapporti fra giudice Norma fra giudice legislatore che poi si sarebbe sviluppata in più ampie riflessioni
Supposizione ruolo organizzazione della magistratura nell'equilibrio dei poteri dello Stato
E così dall'Rodotà civilista
Sboccia in modo del tutto naturale il prodotta attento e acuto osservatore del sistema istituzionale complessivamente considera
La seconda domanda
Quali sono le vie le tecniche i contenuti della concretizzi Roma delle clausole generali risposta
Per applicare le clausole generali nelle fattispecie concrete il giudice deve fare necessario riferimento a dati extra giuridici
E precisamente alla realtà sociale in una visione delle clausole generali come valvola che apre l'ordinamento giuridico alla società alle culture e alle prassi che vi maturano
E dunque nella Rodotà civilista c'è già in nuce il loro dotta che sempre di più si sarebbe proposto anche come scienziato sociale
Del resto in modo conforme alla sua visione anti formalista del diritto come tecnica di organizzazione e Governo della società
Una piccola parentesi per dire come tutto questo spieghi la speciale empatia di Stefano verso il comma uno
Nelle sue ampie ricche frequentazioni transfrontaliere
Egli non aveva particolare trasporto per il mondo giuridico tedesco
Da vinci hai da Kelsen in giù
Senz'altro era più attratto dal mondo giuridico francese
Forse più nella prospettiva storica che in quella della contemporaneità
Ma senza dubbio il massimo afflato lo nutriva per l'ambiente anglo americano
Di recente Guido Alpa ha ricordato i suoi frequenti soggiorni
Di studio a Stanford e a Oxford orso s'
Proprio perché questo ambiente si caratterizza per la centralità del giudice nella dinamica del sistema giuridico e per una concezione anti formalistica del diritto come macchina sociale
Un'altra piccola parentesi
Una delle più significative dimensioni del prodotta uscito oltre gli steccati del diritto civile
è quella che si intitola ai diritti
Alla cultura dei diritti alla politica nei di
Una dimensione Daloui espressa sul terreno della letteratura in opere che tutti conosciamo
Ma anche sul terreno politico istituzionale con il ruolo protagonista giocato nella elaborazione della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea la carta di del due mila
Ebbene come non pensare che questa sensibilità al tema dei diritti diciamo pure dei diritti soggettivi
Sia in qualche modo tributaria delle categorie e dello spirito stesso del diritto civile
Infine non posso non aggiungere una cosa
I discorsi che Rodotà sviluppa sulla proprietà sulla responsabilità civile sul contratto nei lavori degli anni sessanta sono certamente discorsi tecnici
Fedeli al cannone del buon metodo giuridico ma con altrettanta certezza può dirsi che non sono discorsi esclusivamente e aridamente tecnico bensì sono animati da valori principi obiettivi eticamente e socialmente significativi
In una parola sono anche discorsi politici non è allora un caso se chiusa la stagione delle grandi monografie civilistiche degli anni sessanta con le fonti di integrazione del contratto
Sessantanove
Già l'anno dopo in stretta continuità anche cronologica con il lavoro del decennio appena concluso si apre la stagione di politica del diritto
Dove nell'editoriale scritto per il numero uno dell'anno prima
Stefano ragion cito di una scienza giuridica che si ponga come un luogo in cui non solo si apprestano strumenti tecniche ma si operano pure coraggiose scelte politiche capaci di restituire a quegli strumenti la funzione di attuare i valori che soli possono condurre a trasformazioni profonde della società
E dunque possiamo ben dire che il Rodotà civilista già in Cuba aveva il prodotta politico del diritto e politico tout court
La conclusione
è chiaro
Parlare di Rodotà civilista come oggi noi vogliamo fare è tutt'altro che assumere una dimensione parziale in minore
Quasi una deminutio al contrario
Significa cercare le radici profonde feconde di quella che si sarebbe poi disegnata come la sua grande e complessa figura
E significa trovarle in quel diritto civile che gli antichi dicevano fondato sui tre precetti di oneste vivere
Alter un non ledere su cui Quetta tribù guerre grazie
No
Tutto è una
è una sessione accetta la sicurezza
Avrebbe fatto già c'era
Utilizzando il vostro consenso come fonte di integrazione del programma ma che letteralmente non prevedeva la mia presidenza ma solo un breve saluto
La assumo ma la assumo semplicemente per dare la parola a coloro che sempre secondo il programma sono chiamati ad intervenire e quindi innanzitutto a Luca Minerva prego
Dunque anch'io naturalmente ringrazio gli amici e colleghi dell'associazione dei civilisti per questo diciamo invito partecipare a una giornata di studi in memorie di Stefano Rodotà
Io che sono venuto a conoscenza diciamo del programma in modo un po'avventuroso e anche arrivo
Ho interpretato a modo mio il il titolo di questa sessione fondamentale del sistema giuridico privato pubblico legge
Legge il giudice
Lo interpreta a modo mio anche se ritengo diciamo di averlo interpretato come dire valorizzando non tanto la lettera quanto lo spirito diciamo di questa a formulazione ho predisposto un testo scritto che leggerò molto Brehme
Che provvisoriamente ma solo provvisoriamente perché
Ho avuto come dire enormi difficoltà a immaginare un titolo più accattivanti costante più appropriato quali intitolato diritto e politica e Stefano Rodotà ma si tratta diciamo di un di una formuletta abbastanza amor va spero che le cose che invece ho scritto non siano altrettanto banali
Giuristi formano un ceto professionale che in Italia come altrove che sempre contraddistinto per una forte propensione sostiene esponente migrare verso i lidi della politica intesa ora come attività istituzionale
Ora ma si tratta di un fenomeno relativamente recente e già in via di estinzione come attività d'onore interno ad una organizzazione collettiva ferite in un partito un sindacato
E sempre nel primo caso se ne potrebbero indicare in gran numero del toto Emanuele Orlando
Avevo messo Cesare Salvi nel presupposto che ci fosse certezza va be'insomma comunque passando termotecnico De Nicola Antonio Segni Giovanni leone e Francesco Cossiga
Sergio Mattarella gli ultimi cinque sono tutti ascesi addirittura la massima magistratura repubblicana
Il tratto comune è rappresentato dalla circostanza e giurista specie se accompagnato da fama e prestigio al acquisiti all'interno della sua corporazione
Viene ritenuto particolarmente idonea a ricoprire cariche istituzionali anche se in questa veste il suo bagaglio di competenze tecniche il suo specialismo come si dice oggi
Viene interpellato ma fino a un certo punto e per lo più nella forma larvate indiretta di una peculiare sensibilità politica che gli avrebbe sviluppato proprio a cagione di quello specialismo
Esempi nel secondo caso si rinvengono nella storia dei grandi partiti o sindacati di classe come il pc o la CGIL
Penso al gruppo di giuristi che a partire dai primi anni del secolo scorso si riunirono attorno a democrazia Vieri e diritto solo per fare qualche nome Pietro Barcellona Franco Dal Gallo Luigi Berlinguer allo podi ma io Aldo Schiavone e anche qui Cesare Salvi
Oppure alla consulta giuridica del lavoro alla quale collaborarono stabilmente con un ruolo di particolare peso negli anni della segreteria di Bruno Trentin e giuristi del calibro di Massimo D'Antona Giorgio Ghezzi Magna Lema Savino Mazzamuto e molti altri
Il tramonto dell'organizzazione di massa ha portato con sé anche la fine o il forte ridimensionamento delle esperienze di questo tipo le quali però sul piano di una invero via ideale diciamo così tassonomia
Della evasione del giurista dal suo ambito professionale dedizione conserva un significato nella misura in cui esse si differenziano dal caso precedente
Per il fatto che qui alzava un si chiede di mettere a disposizione della causa comune proprio il suo sapere tecnico
Peraltro l'uso militante della scienza iuris balla distinguere giurista d'aria dal giurista cooptato
Nelle istituzioni di garanzia Esterne almeno in linea di principio al circuito dell'indirizzo politico Corte costituzionale con filosofia della magistratura eccetera
Dal quale ci si aspetta cerco un contributo tecnico all'insegna però di una rigorosa terzietà
Dunque il giurista in trasferta può vestire ora i panni del politico impegnato nelle istituzioni ora quelli del tecnico impegnati nel politico impegnato del politico ora come si è visto ultimo del tecnico impegnato nelle istituzioni il primo il secondo il caso hanno in comune la politica il secondo il terzo caso hanno in comune la tecnica
Il primo e terzo caso hanno in comune le istituzioni in tutti e tre i casi lo specialismo del giurista si pone al servizio questo un punto diciamo nell'economia del mio ragionamento decisivo
Si pone al servizio di una potenza altre diversa ovvero della politica la quale preoccupa presentarsi o nelle forme neutre del dispositivo istituzionale o in quelle partigiane del politico per così dire in purezza
Almeno due di queste tre epifanie del giurista impegnato incrociano la biografia di Stefano Rodotà come norma egli fu deputato eletto prima nelle file della sinistra indipendente
E successivamente anche in quelle del PDS inoltre ricoprì la carica di vicepresidente della Camera
è stato però anche il primo garante dei dati personali e membro autorevolissimo dalla commissione incaricata di redigere il testo della Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea
Per la sua ricchissima storia il giurista di giurista pubblico è assente sempreché non mi sbagli l'impegno partigiano era cosa con ogni probabilità non potrebbe non essere una semplice coincidenza
Però in un certo senso si potrebbe dire che lo sforzo profuso nella battaglia ingaggiata dal Movimento per i beni comuni
Dove si ritrovò a svolgere ruoli anche molto diverso da presidente della commissione incaricata di redigere il disegno di legge per la riforma della disciplina codicistica di beni pubblici Commissione che poi prese il suo nome
Divenne nota per così dire al grande pubblico con il suo nome a protagonista di numerose iniziative promosso dal Movimento su tutto il territorio nazionale e ancora studioso raffinatissimo di una materia anche tecnicamente piuttosto ostica
Credo che questa esperienza con quella
Possibile lacuna
Infatti per tutto il tempo in cui il movimento è stato vivo nelle forme col conosciamo dal referendum per l'acqua pubblica alla occupazione di spazi pubblici e privati abbandonati da una proprietà assenteista alla pressoché svolta sui gruppi parlamentari su singoli deputati
Perché la proposta esitata dalla sua commissione venisse all'esame dell'aula Stefano nel suo animatore infaticabile mostrando qualità contento di dirigente politico ed intellettuale organico dentro la cornice di cui da di una declinazione postmoderna di movimento appunto del moderno principe gramsciano
Mi sembra abbastanza evidente però che l'immagine condiviso anche semplicemente percepita di Rodotà giurista impegnato non sia in alcun modo riducibile alle tappe pure glorioso del suo prestigioso cursus uno comma e questa a mio avviso dipende da un fatto impari nel tempo molto semplice molto complesso e cioè che per Stefano Rodotà
Il diritto inteso come insieme delle regole deputata al governo di una società civile è una potenza generativa autonoma
Non autosufficiente ma autonomas capaci di trasformare le cose del mondo quindi migliorare sensibilmente la vita delle persone se sono messo nelle condizioni di farlo
Distinguere tra autonomia autosufficienze autosufficiente tanto importante quanto agevole un diritto autosufficiente è per esempio il diritto diciamo baby primitivo della civitas un diritto in cui magia e religione
Come dire sono egualmente compresenti
Mentre un diritto autonome quello che ribalta l'impostazione tradizionale del rapporto con la politica e con il politico nel senso che sono questi ultimi a mettersi al servizio del primo e non viceversa come accade nelle persone tradizionali degli impegni che ho esaminato io ho richiamato in precedenza ora Stefano almeno per come la vedo io era un giurista animato da questo profondo convincimento da questa autentica fede che credo l'abbia sostenuto per tutto il corso della sua lunga vita professionale
Imboccata questa strada su due punti opportuno subito soffermarsi il primo è che nel caso di Rodotà l'autonomia del diritto non soltanto non significa ha fatto sua autosufficienza ma non significa neppure autosufficienza della scienza iuris
Anzi Rodotà è stato uno dei principali artefici di quel rinnovamento del morso di tali Puma sul pathos nel corso degli anni sessanta e poi giunto a maturazione durante il decennio Settanta
Il quale assunse le vesti di una programmatica apertura ai metodi e alle posizioni conoscitive e delle altre scienze sociali a cominciare dall'economia
Anche sotto questo riguardo tuo percorso presenta tratti di spiccata originalità
Perché almeno fino ad allora il giurista imprestato alla politica si presentava all'appuntamento con il potere armato della impenetrabilità del suo sapere mi strumento un regno a tutto servizio ma in pari tempo tenterà con a qualsiasi influenza esteri il discorso al e già meno vero per i giuristi d'Area
Quelli in prestito nuove alla politica ma al politico ma solo perché almeno nell'esperienza italiana questo sottoclasse di impegnati scritto tra virgolette ha finito per identificarsi con un'area culturale per la quale lo scardinamento degli arcana iuris
Era la conseguenza con Max il grande dei mistificatoria e piuttosto che come invece accade con Rodotà il corollario di un'idea egemonica del diritto come pratica sociale pratica K intellettuale capace di trasformare la realtà
Il secondo punto su cui voglio richiamare l'attenzione riguarda non tanto l'idea del diritto quanto piuttosto l'idea di diritto rianima la ricerca la riflessione anche la battaglia culturale e civile Stefano
Perché Rodotà non solo come ho detto era in probabilmente convinto della forza mance Patrizio e del diritto cosa che per esempio a anch'io c'ho riflettuto hanno molte cose in comune pur nella diciamo ovvi incommensurabili ITA diciamo delle due figure hanno molte cose in comune diciamo per Rodotà e Marx ma se c'è un punto su cui proprio è impossibile a tagliarmi è questa diciamo e questo della forza emancipati Alice del diritto
Per Rodotà ripeto rappresenta il nucleo imitare diciamo di tutta la sua abilità
Di studioso e anche diciamo di l'uomo politico in senso ampio è alto
Tempo non solo dicevo era in probabilmente convinto Della Porta e mance per legge del diritto ma attribuiva questa qualità ad una sua specifica forma storica quella che il diritto assume nella modernità
E di cui sono paradigma le dichiarazioni rivoluzionarie di America e di Francia
Si tratta di un profilo decisivo su cui intendo quindi soffermarmi sia pure molto brevemente qualsiasi tentativo di ridurre forzosamente la ricchezza e la complessità degli tenera e lungo i quali si è votata alla ricerca di Rodotà risulterebbe arbitraria e sortirebbe esiti inaffidabili
Tuttavia è ben possibile individuare almeno un nucleo essenziale è invariante della sua straordinaria biografia di studioso
Rappresentato a mio parere dal ruolo imminente assegnato ai principi e più in generale a quelle manifestazioni della prescrittività giuridica irriducibili allo schema dell'enunciato prora ittico
Sul punto ebbene subito intendersi l'eccellenza che assiologica che per usare la formula felice di Betti
Caratterizzerebbe principi generali del diritto non si nasce imprigionare nelle persone che amiamo per volta dentro lo schema canonico della integrazione della fattispecie normativa
O perlomeno non è riducibile al modo di operare tipico dei principi nei quali la comuni su Plinio ravvisa l'inevitabile profilassi per disfunzione del sistema come in alcune antinomie o anche imperfezioni del dettato legislativo ciò che rende davvero peculiare lo sguardo dirottato principi e che dal suo punto di vista questi ultimi esprimono un doveva essere costitutivamente proiettato verso il futuro
Ed è da questa eccedenza di futuro che il diritto moderno il diritto delle carte di diritti
Ricava energia necessaria a farne una autonoma potenza generatrice di trasformazioni
Ovvero di instaurare una connessione emotiva e razionale in pari tempo con i processi sociali non soltanto assecondandone ma addirittura anticipando negli sviluppi intercettati ad uno stadio ancora embrionale
In altri termini si potrebbe dire che mentre nella prospettiva tradizionali principi sono strumenti attraverso i quali è possibile procedere a un graduale adattamento del sistema ai mutamenti della realtà sociale
Dal punto di vista di Rodotà i principi non birmano una logica di stampo evoluzionista
Agendo piuttosto da pittori della trasformazione sorte quest'ultima di quest'ultima si è possibile cogliere i primi segni in cui si incontra un altro algoritmo uomo della chiave di Liliana da dilatata venisse messa a punto da da Rodotà in oltre cinquant'anni di lavoro scientifico e milizia civile costituzione
Si badi però che la Costituzione di cui parlo qui ora non è tanto la nostra costituzione della quale Stefano uno strenuo difensore propugnatore di una l'ultima battaglia vittoriosa che lo vide impegnata attivamente contro la riforma Renzi Bustric quanto piuttosto la Costituzione come peculiare forma della giuridicità del moderno caratterizzata nella lettura che ispira tutta l'opera di Rodotà da una programmatica apertura sul futuro
è interessante notare come nero dotarsi è presente un'idea di costituzione non assimilabile né al modello liberale né al modello che potremmo denominare con qualche approssimazione socialisti per il pensiero liberale classico la Costituzione rappresenta uno strumento politico ancora prima che giuridico di difesa delle libertà individuali contro l'invadenza del sovrano da cui loro esteri messe in una dimensione senza tempo
Consegnate a un destino di staticità nel quale in un certo senso che riflette da Radice giusto naturalistica di quelle libertà spostandosi sull'altro versante
Si pensi per esempio alla concezione
Togliattiana della democrazia progressiva come strategia politica
Di lungo periodo resa possibile resa patrocinata dalla carta e quarantotto
La Costituzione e viceversa è permeata da una temporalità che la proietta verso un oltre e quelle oltre il socialismo sia pure dal volto umano attorno a quali generosamente ma con risultati abbastanza scadenti
Si sono arrovellati Comunisti italiani per buona parte della loro storia
Due osservazioni si impongono a proposito di quanto abbiamo vinto la prima è che ovviamente quella liberale e quella socialista sono posizioni costruita a partire dal due
Epifanie della Costituzione molto diverso tra loro no lato abbiamo le costituzioni altro gli ATE che singolare compromesso tra borghesia e parte il potere regio dell'altro le costituzioni dunque del Novecento deputate regolare quindi ad addomesticare il conflitto tra capitale e lavoro
La seconda è che nonostante la grande distanza che li separa questi due modelli si scrivono entrambi dentro una cornice di tempo puramente cronologico pecche per poiché per essi la storia o è ragione
Di naturalistica in essere o ha ragione storie cistica in divenire
Orbene come dicevo l'idea di costituzione della quale si ispirarono da rompe con questi schermi
E restituisce piena libertà processo storico il quale divenne ora il terreno di la Rocca per l'attuazione dei principi promesse contenuti quella carte rivoluzionari con le quali si apre la stagione borghese
Naturalmente Roca ben presente le potenzialità garantistiche insite nel testo costituzionale che però nella sua prospettiva non vanno attivati in funzione di mera conservazione dello statu quo ma contrario per rintuzzare le minacce che ad esempio lo sviluppo tecnologico fin troppo impetuoso reca alla libertà e alla dignità delle persone
I tanti anche un po'garantistico del presidio costituzionale si ricollega ad una storicità aperta e imprevedibile nel bene e nel male
E del resto è altrettanto noto che gli era sensibilissimo alle istanze di giustizia sociale e solidarietà ed eguaglianza presenti nella nostra Costituzione
Resta il fatto che al di là del Blue Music cui le costruzioni liberali o progressista che siano si prestano per Rodotà il paradigma della Costituzione rimane quello della Carte dei diritti dove i diritti
I villeggianti non sono lo specchio di un ordine del mondo già completamente inverato o destinato ineluttabilmente liberarsi quanto piuttosto un varco sempre offerto sul futuro di cui nella sua vi sono delle cose la realtà è costantemente gravida
Questo spiega l'ambivalenza che rappa in un caratteristico rapporto tra prodotta e la grande eredità del diritto borghese delle origini in particolare con il Codice civile
Un'ambivalenza che si manifesta in una duplice forma la critica l'ideologia di alcuni dei cardini sui quali quella possente costruzione poggia basta diciamo pensare ai suoi studi sul diritto di proprietà
Ma anche l'insofferenza che tra tutela già dalla celeberrima produzione maceratese Centers del sessantasei nei confronti di un modello di regolazione giuridica che Bitetti su scala più ridotta la medesima vocazione alla chiusura che abbiamo visto ispirare la filosofia delle costituzioni liberali moderate e aggiungo e la costante attenzione riservata da Radu tale clausole generali si iscrive a mio avviso dentro un disegno di politico perseguito con grande lucidità e coerenza
Se non di scardinamento almeno di apertura di quello che la dottrina giuridica con due tradizionale continuava sia pure in misura ridotta rispetto al passato a voler presentare come un monolite autosufficiente
In una in battuta si potrebbe dire che per Stefano le clausole generali erano destinate a svolgere rispetta Arcodia civile una funzione in parte analoga a quella che i principi svolgevano nelle costruzioni sebbene fosse chiaro il modo in cui nei due casi
Si attuava l'aggancio con il mondo della vita non fossero pienamente assimilabile riprendendo ora il filo del discorso siamo arrivati al terzo algoritmo della complessa macchina prodotti Diana e cioè diritti tramite il vettore di principi la costituzione in conto i processi sociali aperti ad ogni possibile sviluppo e gli orientamenti direzione giusta cioè nella direzione di un potenziamento della libertà e della dignità della persona umana
In tutte le fasi della sua vita dalla nascita alla morte passando per la malattia l'amore il lavoro
Il mezzo privilegiato per il conseguimento di questo obiettivo sono appunto i diritti di cui singoli devono essere muniti per consentire loro di essere autonomi e autonomia un'altra parola chiave
Ovvero in grado di autodeterminarsi tutte le volte in cui il corso delle cose richiami a dare forma e sostanza al loro progetto di vita vi è uno stretto collegamento dire una continuità tra l'autonomia del diritto io nel senso che ho illustrato in precedenza e l'autonomia della persona intesa ancora prima che come libertà in essere come possibilità di autodeterminarsi
Difatti se il nucleo vitale del diritto delle carte di diritti e la sua promessa di sviluppo della persona
Se in altri termini il dispositivo giuridico ero finalmente congegnato da poter Inter in modo da poter intercettare sia la storicità del tempo e dunque la contingenza sia il campo petto dell'umana fioritura e dunque l'assoluto
Ne discende che l'emancipazione della specie attraverso quella dei suoi singoli membri nonché non potrà avvenire che per il tramite del diritto la lotta del diritto per i diritti in questa prospettiva diventa immediatamente lotta per la libertà una libertà che Rodotà non intende in senso puramente negativo difensivo libertà da ma anche direi in primo luogo in senso positivo espansivo libertà di emendiamo all'ultimo punto che mi ero diciamo ripromesso ritrattare
Mi riferisco al ruolo del giudice delle divise prudenza non vi è dubbio infatti che per il modo in cui egli intende il diritto i suoi compiti con Stefano siamo molto oltre gli angusti confini del formalismo interpretativo tuttavia questa banale constatazione non renderebbe giustizia un orientamento che non può essere Pepito su cui più generale moto di denuncia
Della ideologia della neutralità attorno al quale a partire da metà a degli anni sessanta si console da uno schieramento politico culturale molto ampio
Per Rodotà così come i principi non sono solo i canali di un pacifico adattamento dell'ordine giuridico al lento graduale modificarsi dell'ordine sociale
Così i giudici non sono solo i funzionari di quell'adattamento quanto piuttosto il vettore delle trasformazioni profonde tumultuose
Che scandiscono la vita delle società istituito dal moderno in altre parole il giudice secondo Rodotà incarna la figura di una specie di rabdomante istituzionale che munito della bacchetta dei principi è chiamata a dare una prima forma giuridica le istanze di emancipazione individuale e collettiva
Che emergono dalle profondità carsiche del corpo sociale
Nello svolgere questo suo compito il giudice ne ha solo mai affiancato dallo dottrina che Rodotà vuol rinvio alle come abbiamo visto in dialogo con le altre scienze sociali
Va subito aggiunto però che il giudice non è neppure il punto terminale di quel processo di giuridica zone dei nuovi orizzonti della libertà di culture era stata la prima vendita questo spazio è occupato dalla legge possieda la sovranità popolare esercitata in conformità a quanto previsto dall'articolo uno della Costituzione
Incontra qui incontriamo qui democrazia voce che completa l'ideale le Mario Di Stefano che Rodotà concepiva ancora come il nuovo elettivamente deputato alla concretizzazione mediatrice di principi per questa ragione debbo dire non mi convince affatto la rappresentazione di un rapido prodotta patrono della via italiana al diritto giurisprudenziale quale per esempio emerge da alcune pagine diciamo scritte
Da Enrico Scoditti
E pubblicate su questione giustizia al contrario penso per modello Rodotà in Carnia incardinata attorno ai due poli di un evento reso autonomo dalla vocazione emancipate legge dei principi
E di una società aperta perché è importante trasformazione abbia fortemente arriverà risentito della democrazia costi della crisi della democrazia con su questo avevamo opinioni un po'diverse comunque
Della crisi della democrazia costituzionale quale conseguenza dell'avvento di una seduta chiusa asserragliata attorno all'imperativo unico della competizione globale
Una società nella quale l'indubbio incremento di potenza sperimentato dal formante giudiziale solo l'Effetto della sua apertura dentro il ciclo di regolazione della concorrenza
Agli occhi di Rodotà quella quelle portiamo chiamate era come nel caso Englaro una supplenza impropria meritoria ma pur sempre in proprio di cuore e responsabile un legislatore latitante
La lettura dell'interventismo del giudice nella chiave della supplenza era tutto sommato rassicurante
E denotava la sua perdurante fiducia circa la possibilità di ripristinare unico libro istituzionali fondato sul primato delle e sempre vittime espressione della volontà popolare si condivida o meno questa prognosi a me sembra indubitabile che qualsiasi tentativo di arruolare Stefano sotto le insegne della Repubblica giudiziale suoni quantomeno arbitrario
Ah Rodotà si può forse rimproverare di avere sottovalutato la profondità della cultura imposta dall'Ordine Nuovo europeo
E la portata dei correlativi processi decostituzionalizzazione ma non certa di aver intravisto una possibile alternativa all'OPA costato di coste presente in una improbabili rinascita postmoderna
Delle Houston onorari
Rota incarnato una figura di giurista irripetibile e comunque senza precedenti non perché abbia fatto molte altre cose oltre che essere un eccellente giurista ma perché è riuscito a fare queste altre cose senza mai smettere di essere giurista e proprio in quanto i giudici
Dopo di lui la galleria dei giuristi impegnati si è arricchita di un nuovo sempre lari per il quale è perfino difficile trovare un nome appropriato
Un buon modo per onorarne la memoria sarebbe per i più giovani per Metropol tardi almeno provare a mettersi sulla strada che un'amica di studio non separabile dalla milizia civile ha indicato con chiarezza grazie
Grazie a Luca Mivar per queste parole che contribuiscono a gettare luce
Sul figura sull'opera sui moventi e sui fini
Di quanto ha fatto nella sua vita di studioso Stefano Rodotà
Io penso che Luca abbia perfettamente ragione quando indica a tutti noi con me cifra particolarmente significativa dell'opera di Stefano Rodotà
La capacità di dimostrare la forza emancipati dice del diritto
E vorrei sottolineare che forse oggi abituati
Da decenni ha constatato la non ci rendiamo più conto di quella che fu la vera innovazione in realtà il diritto nel corso della storia aveva manifestato soprattutto una forza conservatrice perché più proprio
O comunque più comune
Alla attività giuridica conservare che innova quello che distinse veramente a mio avviso l'opera di Rodotà non fu tanto quello di essere un propugnatore di nuovi diritti
Quanto di essere un riformatore del diritto che c'era attraverso strumenti che in esso erano già presenti ma non avevano ancora dato i loro frutti
Phoenicis per dimostrare che nel codice civile c'era la possibilità di un altro codice Civ
E questo mi pare che sia andare oltre la semplice figura del tipico del diritto attuale per diventare in reale riformatore con gli strumentisti
Il turno tocca ora al professore Mauro Orlandi al quale cedo questo pericolante microfono
Il microfono
Tutto
Grazie presidente grazie
A Guido Alpa
Sta importante inizia
Ho l'onore di dato chiamato
Civilista ma molto altro come ci diceva prima Vincenzo robot e allora la difficoltà di questa analisi muove innanzitutto dalla difficoltà di una collocazione
Io
Propongo questo itinerario euristico nella vastissima
Produzione sistematica prodotti hanno
In primo luogo prodotta civilista
Il Rodotà tecnico
Il Rodotà degli anni sessanta che svolge in modo direi rivoluziona io analisi su temi classici del diritto civile
E poi l'altro Rodotà qui è difficile trovare un termine
A me piace dire che Rodotà civilista
Pone le radici
Di un prodotta esistenzialista
Intorno a queste due figure muoverò se brevemente in questo itinerario ricostruttivo
Con quale e spirito lo studioso del diritto civile si chiede Stefano Rodotà
Deve muovere oggi verso le frontiere della sua scienza scienza
Non gli si addice la tranquilla coscienza
Di chi è pago della saldezza e delle dell'armonia delle costruzioni edificate dai suoi predecessori
Ma l'animo ardito ed inquieto
Di chi si accinge a ripercorrere
Per intero
Un difficile cammino di metodi e di esperienze
è curioso notare come
Il programma intellettuale
Di un uomo di cultura sia annunciato quasi magicamente
Dai suoi pensieri giovanile questi questa citazione è tratta dalla celeberrima prolusione del sessantasei che è stata più volte citata ecco costituisce una sorta di programma
Anticipatore che seguirà tutto l'iter prodotti hanno fino alla sua morte biologica
è curioso notare come lo stesso mi apparve di Emilio Betti
Nelle sue produzioni ne ho parlato proprio in quest'aula qualche mese fa
Prolusione che indicavano un percorso intellettuale del Betti che fu maestro di Rodotà
Anticipando
Quelli che sarebbero stati gli esiti della sua ricerca
Introdotta civilista degli anni sessanta svolge
Il suo lavoro
Contro la fattispecie stretta con la chiama così questo l'aggettivo prodotti
La fattispecie stretta
Questa camicia di forza che costringe il giudice ad ubbidire ad un potere sovrastante
E soprattutto costringe il giudice ad una cecità verso la società il giudice e governato soltanto dalle parole della legge e De Cecco nei confronti di ciò che accade nel mondo sociale
è interessante una confronto tra produzioni nelle lucide e chiari pagine di Salvatore Patti tra le due prolusione questa di Rodotà
Che si intitola ideologia e tecniche della riforma del diritto civile ed è una prolusione su una tecnica di legislazione
Ed un'altra produzione di Wilhelm ed è manna molto precedente che riguardava proprio l'arte del legiferare
E ad avviso di Salvatore Patti cui c'è proprio la differenza tra il vecchio ed il nuovo l'altezza legiferare si vale dei principi soltanto come accessori residuali
Cioè negli interstizi delle leggi
Dotate di fattispecie strette per Rodotà i principi sono il nuovo diritto
I principi leghisti tutti nel prodotta civilista
Il problema della responsabilità civile del mille novecento sessantaquattro è scritto da un ventitré enne da un ventunenne se non faccio male i calcoli Rodotà del trentatré
Trentunenne chiedo scusa
No no no no ancora con cui è stato da un trentunenne
Trentatré trentunenne
Il Rodotà il giovane prodotta trentunenne
Nuove alla ricostruzione dell'istituto della responsabilità civile attraverso una clausola generale ce lo diceva prima in centro attraverso
Il concetto generale di ingiustizia
Sembra un cambiamento puramente tecnico perché che sia clausola generale l'articolo due mila quarantatré
Cioè che sia una norma cosiddetta aperta qui c'è uno dei maestri dinanzi a me dell'artisticità avo atipicità dell'illecito era dibattito noto
Alla cultura Pandette Istica e tradotto nella cultura giuridica italiana già da molto tempo
Ma attenzione
Perché erano dotati considerarci ingiustizia non come una Norma di rinvio ad altre norme cioè non è una norma aperta da integrare con altre fattispecie
No è una clausola generale nel senso più ampio e profondo del termine
Clausola generale significa per Rodotà che l'ingiustizia del danno non va valutata alla stregua delle altre leggi cioè delle altre norme applicabili ma si apre alla razionalità sociale
Tutto ciò che accade razionale si direbbe che chiaramente non voglio dire che Rodotà ovviamente fosse anche minimamente Galliano ma la razionalità interna del mondo deve essere costruita nel percorso argomentativo del giudice
Questo si porterà dei risultati dogmatici piuttosto rilevanti perché è di oggi il dibattito intorno alla risarcibilità del cosiddetto danno puramente economico
Cioè di un danno che si trova nella società che economicamente apprezzabile ma che non riusciamo a ricostruire secondo un interesse giuridicamente rilevante tipicamente rilevante
Il la ricostruzione dogmatica della ingiustizia come clausola generale cioè come principio generale come formante del diritto al risarcimento del danno
Conduce a degli esiti che ad esempio nel dibattito tra Castronovo re Rodotà sono profondamente diversi Castronovo dice non è risarcibile il danno meramente patrimoniale
Gli epigoni di elementi Rodotà attraverso i suoi concetti
Segnatamente la clausola generale dell'ingiustizia invece ammettono il risarcimento del danno generale
C'è un Rodotà tecnico
Si dice anti formalista
Non so
Dubito che Rodotà io credo che anche lui stesso Manuela negasse forse di essere anti formalista
E anti formalismo coesistono
Forse è un concetto ingenuo di forma che costringere Rodotà in questa superficiale
Opposizione tra formalismo e ampi formalismo quasi che la forma fosse sia un mero contenitore della rilevanza giuridica
La clausola generale è una forma giuridica
E la clausola generale iniziale della no omogenee sì conduce ad una no Mugen messi la clausola generale non è appello alla sensibilità soggettiva individuale del giudice
La forma si contrappone non ad un altro criterio di giudizio che sempre forma ma si contrappone ad un soli Sismondi giuridico
Per cui il giudice decide senza alcuna forma
Io credo che questa non sia la lezione di Rodotà non si può qualificare secondo me prodotta
Semplicemente come un anti formalista c'è una nuova forma che avanza e della forma dei principi generali
Che debbono essere spiegati nella razionalità del mondo e che riconducono al sistema legale come diceva prima molto bene
Lucani varrà ma ci arriveremo fra poco
Rodotà come vedremo in questo breve percorso che mi accingo a così riassumere in questa sede prodotta
Torna alla legge come esito finale della sua partenza dal principio generale come forma giuridica nuova
Le fonti d'integrazione del contratto del sessantanove
Sono ancora una volta un Rambo oratorio per Rodotà per superare la fattispecie stretta intesa come fattispecie posta dal legislatore
Attraverso il confronto con le clausole generali e inutile qui distinguerei in questa sede tecnica tra principio il Clausura generale cui c'è fattispecie stretta
Contro la quale prodotta svolge la propria analisi e principio o clausola generale cioè e proposizione non dotata di fattispecie
L'integrazione del contratto non è qualcosa che aggiunge
Un contenuto a ciò che le parti hanno previsto mai giocata all'interno di una teoria generale delle fonti e veda nel contratto una fonte tra le fonti
Sicché il contratto non può essere sganciato dal problema della compatibilità sistematica generale
Se il contratto non è un mero fatto ma l'esercizio di un potere normativo esso è razionalmente col collocato in un sistema generale delle fonti e non può concepire sì una norma contrattuale in contrasto con fonti sovraordinate
Qui c'è la distinzione tecnica che Rodotà pone in modo molto lucido e molto preciso tra clausola generale di correttezza buona fede e clausola di equità
Ancora una volta si nota come Lodo Rodotà non è lampi formalista la pace il facile diciamo sostanzialista contro la costrizione della
L'involucro formale
Ma Rodotà dice attenzione la scorrettezza un fenomeno di illiceità quindi
Implica una impossibilità giuridica
Di concepire l'opponibilità di una forma illecita di una fonte illecita del contratto il contratto con clausole scorrette è un contratto che si rende in primo luogo nullo
Cioè c'è una sostituzione della clausola scorretta con
La fonte sovraordinata foss'anche fonte sovraordinata assenza fattispecie
Quindi l'applicazione non Mugen etica del principio
Impedisce l'entrata in vigore dei di fonti illecite
Ma non così per l'equità
Le cui tappe prodotta non non è sganciata dalla legge
E la
Integrazione equitativa del contratto non è estranea alla sistematica legale il contratto non può essere integrato equitativamente sì prima la clausola non viene considerata scorretta cioè illecita
C'è una differenza tra le due tecniche integrative la tecnica della scorrettezza la tecnica dell'equità l'equità è una tecnica conforme alla legge ed è sottoposta alla rigore delle fattispecie legali
La scorrettezza che invece è una tecnica conforme al principio generale di illiceità della fonte contrattuale
Ancora il terribile diritto nell'ottantuno e anche qui attorno al principio generale della funzione sociale si conforma il diritto ma
Non c'è tempo in questa sede per svolgere l'analisi di questo è un capitolo importantissimo della
Della sistematica Rodo Tiana dico soltanto che la funzione sociale per Rodotà pone il fondamentale problema e
Ci fa balzare verso le Rodotà esistenzialista della rapporto tra proprietà persona
Che diventerà il rapporto tra proprietà e uomo
La proprietà
è una proprietà che non può in nessun modo
Comprimere
I diritti fondamentali della personalità
Su questo punto Rodotà affonderà una torsione della funzione sociale della proprietà intorno a profili economici e fonderà la nuova teoria dei beni comuni
I Commons che sono esattamente l'opposto
Della proprietà perché non per definizione sfuggono alla categoria della esclusione cioè il Commons e invece è un bene inclusivo che non può appartenere a nessuno perché svolge la personalità di ciascuno
Qui fin qui il Rodotà tecnico
Che cosa accade ad una mente fervida e profonda come quella di Rodotà
Rodotà immerso nella divenire tumultuoso
Di quella che con un formula davvero stucchevole viene però identificata composto modernità cioè questo diniego che tumultuoso delle cose
E invece gli si concentra anche qui sul principio fondante
Che il diritto attraverso il quale il diritto può governare la società
Liquida
In principio fondante sul quale prodotta affonda
La
Nuova costituzione globale
Egli parla di reti globali
E il principio dell'Om mogli uriti
Ho Omo di
E cioè la inviolabilità
Delli io
L'io non inteso come individualità proprietaria ma li ho inteso come noi
In questo senso il Rodotà che io definirei esistenzialista
è un teorico del Noemi
I diritti fondamentali si pongono a presidio della vita queste sono sue parole
Che in nessuna sua manifestazione può essere attratta nel mondo delle merci
Da un lato c'è il mercantilismo monetarista
Dell'ultimo quindicennio
E dall'altro c'è
L'individuo
Smarrito
E in questo ha globalizzazione
Senza regole
Dal soggetto alla persona due mila e sette il nuovo habeas corpus
Interessantissimo del due mila dieci in cui Rodotà fonda lo statuto giuridico dell'inviolabilità
Se la persona
Il solito cinismo individualistico questo dice va combattuto sul piano ideale e culturale
Esso sembra richiedere uno scatto in avanti verso un nuovo umanissimo del bene personale come bene comune
Specchio del mio per l'altro
Ogni scelta della vita è una scelta etica ossia impegna letto sì del noi sociale e politico
Ecco un fenomeno ontologicamente necessariamente comunitario attraversa l'homo Yuridia Equus di prodotta
Lo voglio ridiscusse è un uomo non appropriati le neppure da se stesso
Non è concepibile la categoria della proprietà per l'uomo Yuri discussa
L'immane rovesciamento dalla società civile alla globalità delle regole a esposto l'uomo alla cosiddetta meritocrazia mercantile
Qui interessante sono interessanti sto per finire sono interessanti le parole di Rodotà dell'ultimo Rodotà
Ho presente rivoluzione della dignità del due mila tredici e solidarietà del due mila e quattordici
In cui prodotta
Compie un itinerario dalla carità al diritto
Ricordando la John lotterò
Il quale concepiva la ricchezza di un uomo come occasione per
Svolgeremo carità benevolente ecco Rodotà dice no
L'uomo non è degno della carità e la carità non è degna dell'uomo quello che costituisce un uomo
Sono i diritti inviolabili
Non è libertà
La libertà è un concetto vuoto senza diritto
Ciascun ramo ha diritto alla propria dignità
Non è degno dipendere dice Rodotà dall'altro impone benevolenza e che cosa è successo perché Rodotà sia così attento a questi nuovi principi
Si è così attento alla costruzione di uno statuto giuridico dei diritti dell'uomo degno nel mille novecentosettantatré la crisi fiscale dello Stato e li denuncia con attraverso il noto scritto di James O'Connor
E cioè la impossibilità economica
Di una garanzia dei diritti sociali
è una sorta di morte del prossimo si direbbe
è una morte giuridica del prossimo dovuta alla crisi dello stato sociale
Crisi dello stato sociale che in primo luogo crisi dello Stato come sovranità conclusiva e crisi economica
Non nel senso banale del termine che c'è un'economia che va in crisi Mattesi del paradigma economicistico
Che muove verso una finanza meritocratica
La vita non è più un diritto prodotta si accorge di questo la vita dell'essere meritata
Ciascuno deve meritare la propria vita lavorando e guadagnando
Ciascuno non ha diritto
Ad essere ma soltanto a dovere
Sì è in quanto sia
E lì
Egli
A questo punto
Sì volge ad una
Formali
Profonda ipocrisia
Della modernità
E cioè da un lato e est treno strenuo difensore della carta delle carte dei diritti quali carte positive in cui si affermi Siria affermi il diritto alla dignità dell'uomo
L'articolo trentuno De della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione che prevede
Che ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sani e sicuri e dignitosi e porta la sua firma soprattutto nell'aggettivo dignitose
Ma poi si accorge che queste sono parole vuote
Sono parole vuote perché tutto il sistema in cui è inserita questa clausola è un sistema che la rende impotente
La storia è una storia per Rodotà che si è fatta prassi pura
Non c'è nessun ideale ad illuminare il mero parassitismo e dunque è giusto tutto ciò che accade non è giusto ciò che
Idealmente viene proclamato come tale
Qui l'homo Unity Equus
Si rende contrapposto nemico dell'Uomo economico s'
L'homo economico Us della meritocrazia finanziaria
A me piace ricordare questo Rodotà
Ho notato in forse nel suo ultimo scritto
Un cenno ad un economista pressoché ignoto
Nel panorama
Della letteratura
De Abba Lerner il teorico della finanza funzionale ecco io ho trovato questo riferimento ad Abba Lerner davvero illuminante o comunque singolarmente profondo chiede Aba Lerner e come mai io Rodotà lo ricorda
Abba Lerner e il rivoluzionario non vinse mai un premio Nobel per l'economia
E
Deve con Länder lo qualificò con Cai Mesiano e precisando forse meglio carenze è un Lerner Ianno perché portò a corollario il sistema teorico decadenza ecco
Qual è il problema con il il problema sono le risorse le risorse che sostengono i diritti
Prodotta in solidarietà ricorderete si spinge alla ipotesi di
Dedicare il trenta per cento del PIL alla spesa sociale
Come legge universale
E io Rodotà che torna alla legge si accorge Rodotà che la mela declamazione del principio lasciata all'Ospol unta nei monti giudiziario non può garantire
Il diritto alla dignità umana e allora si spinge fino io credo che la morte biologica non non ci abbia fatto leggere le ultime pagine ma questa citazione io credo una citazione promettente
La finanza funzionale non svuota più intorno all'equilibrio di bilancio la finanzia funzionale di Lerner
è una finanza
Che rende irrilevante l'equilibrio di bilancio e il debito pubblico
I i precetti della finanza funzionale sono precetti relativi agli scoppi che essa deve perseguire lo scopo fondamentale è lo scopo della piena occupazione
Poiché soltanto con la piena occupazione l'uomo
Cioè ciascun uomo è in grado di vivere degnamente l'articolo trentuno a firma di Rodotà
La finanza funzionale è una finanza che respinge completamente le dottrine
Tradizionali che raccomandano la finanza solida il principio di cercare di mantenere il pareggio di bilancio
La finanza funzionale è una finanza che guarda alla piena occupazione attraverso politiche monetarie di ora di spessa e ora di tassazione che lascino il sistema in intorno alla piena occupazione
Io lo so non è questo la sede per dire queste cose qui
Però non si può ignorare il problema posto da Rodotà
Il problema posto da Rodotà e il problema delle risorse per la dignità umana delle risorse
Per la dignità umana
Ho e qui Rodotà chiude il cerchio attorno alla legge
Non c'è possibilità di garantire la dignità umana se non attraverso leggi
Che i governi no la finanza pubblica e la politica complessiva economica e monetaria per svolgere
Alla piena occupazione e alla garanzia dei diritti fondamentali
Quella di Rodotà del Rodotà esistenzialista e una denuncia la denuncia della meritocrazia techno economica per cui la vita si merita e non se ne ha diritto se non si merita no
Questa una nuova stagione del Rodotà
Prodotta che concepisce
Una architettura politica giuridica e legislativa della speranza ringrazio
Non abbiamo
Grazie anche a Mauro Orlandi per questa articolata illustrazione di molti aspetti della figura di Stefano Rodotà
Neri prendo uno visto che questa giornata è dedicata soprattutto al Rodotà civilista
Mauro pone una interessante questione non oziosa anche se a suo modo anche divertente se cioè Stefano Rodotà fu un anti formalista
O non invece a suo modo un formalista
Certo
Chiunque consideri gli esiti
Della sua riflessione non può allinearlo con il formalismo che imperava particolarmente in questo ateneo dove egli ha poi insegnato negli anni Sessanta gli approcci i risultati sono assolutamente Diversi e questo farebbe dire che almeno in questo senso egli sia stato un anti formalista
Ma non è sbagliato sottolineare che s'era anti formalista in qualche modo che resta da precisare
Era poi forma vista nella sua metodologia di ricerca semplicemente come ha detto mi pare giustamente Mauro Orlandi
Praticando altre forme di ricostruzione del dettato legale e di interpretazione del sistema giuridico
è una questione che sotto l'aspetto di essere quasi un divertissement abbastanza significativa e mi viene da ricordare che quegli anni nei quali queste deve Stefano praticava questo formalismo dell'anti formalismo
Negli stessi anni in cui Norberto Bobbio che ho già avuto modo di ricordare
E il cui parallelismo furono tra l'altro i due principali giuristi ideologi della sinistra di quei decenni coste fra noto Rodotà forse anche sulla sua modo significativo
Veniva pubblicando una raccolta di saggi intitolati dalla struttura alla funzione ecco forse una chiave di lettura delle formalismo anti formalista Di Stefano Rodotà è proprio questa
Il formalismo della dogmatica del tempo era un formalismo strutturale che derivava gli esiti da una presunta ontologica struttura dei concetti e degli istituti Stefano Rodotà rivoluzionò questo metodo soprattutto perché ricordo che gli istituti e i concetti giuridici contano per dar loro funzione un formalista avrebbe detto che quelli che poi abbiamo chiamato Commons
Erano beni imputabili a l'ente pubblico lo Stato la Regione la Provincia il Comune si sarebbe così cavato d'impaccio della loro collocazione giuridica
La specifica novità
Del pensiero di Stefano Rodotà cerco di esprimerlo attraverso questo esempio dei Commons e di non averli strutturalmente imputati a nessun soggetto particolare averli connotati sempre la loro funzione ai fini del benessere generale
La parola a questo punto passando ad un diverso capitolo di riflessione sull'opera di prodotta la persona e i suoi diritti
Va con una piccola inversione del programma desiderata dalle stesse elettrici Emanuela navetta
Ciao
Che da
L'inversione dovuta
Al coordinamento coordinamento
Consentitemi di dire che il legame di Stefano Rodotà con la scuola pisana andassero in mani estere snelli e quindi eroicamente Umberto pensavi saluta
Gli allievi ai più giovani è stato un legame fortissimo il suo pensiero accompagnato veramente tutta la nostra ricerca
E per questo sono veramente grata agli organizzatori dell'incontro per l'onore che mi hanno fatto e per l'onore di poter parlare
Del del persona e dei diritti
Che non è in senso stretto un tema di ricerca di Stefano Rodotà la ragione ultima di tutta la sua riflessione giuridica e anche del suo impegno politico
E proprio con l'obiettivo di garantire la massima tutela la persona
Rodotà è stato fra i primi e principali artifici della cosiddetta costituzionalizzazione del diritto privato
Che ha vissuto e sta vivendo sostanzialmente due grandi stagioni
La stagione del secolo scorso nella quale si è cercato di infondere il personalismo nelle categorie patrimoniali del diritto privato
E la stagione che stiamo vivendo che è percorsa da talmente da tali cambiamenti nella realtà e nel diritto de indurre ad un ripensamento sulla stessa rappresentazione giuridica della persona e dei suoi diritti
E da porre poi al centro il problema della effettività della tutela in una dimensione che oramai ha dissolto confini nazionali la sovranità legislativa lo stato sociale
Nella prima costituzionalizzazione del diritto privato Stefano Rodotà e fra i primi con Dattoli a denunciare la falsa neutralità delle categorie del diritto privato che realtà erano intrise dell'ideologia liberista
E a cercare di infondere nelle categorie patrimoniali il personalissimo in che modo lo fa
Avendo una immediata intuizione
L'inscindibile connessione fra diritti fondamentali della persona e doveri di solidarietà
è la solidarietà correlata con la clausola di buona fede
La solidarietà proiettata sull'ingiustizia del danno
E la solidarietà immanente nella funzione sociale che attraggono la persona nel contratto nella responsabilità ICI civile nella proprietà
Chi è l'artefice di questa prima rivoluzione è l'interprete interprete che opera qui come collaboratore
Del del legislatore della corte costituzionale presso l'interpretazione conforme trova sul diritto vivente
E opera come collaboratore con un fine
Affiancare alla tutela che alla persona dava il diritto pubblico fino a quel momento solo il diritto pubblico prevalentemente anche la tutela del diritto privato
Ma poi lo stato sociale inizia ad arretrare dalle sue funzioni
La europeizzazione torna a cavalcare le categorie civilistiche questa volta in chiave non liberista ma ordo liberale
L'interprete nel diritto dell'Unione europea non è più un collaboratore ma un sostituto volto un antagonista delle ci sull'atto in questo quadro nuovo
La persona comincia a perdere leve vecchie garanzie di tutela statale a partire dai diritti sociali
E comincia a perdere le vecchie certezze anche perfetto i dati reali della rivoluzione tecnologica prodotta il primo che si accorge della rivoluzione di internet della Rete
Della rivoluzione biotecnologica
Dico mutamenti sociali del pluralismo ittico
Inizia la nuova costituzionalizzazione del diritto privato
Nella quale di nuovo Stefano Rodotà è protagonista con una duplice intuizione
La persona deve conquistare l'Europa e ha bisogno di una nuova rappresentazione
All'originaria intuizioni di questa bipolarità di questo bipolarismo diritti fondamentali doveri di solidarietà
Subentra nel pensiero di loro tali idea per cui la persona i suoi diritti devono essere collocati sullo sfondo di una pluralità di principi e questi principi devono cercare di far coesistere una molteplicità di di spinte di forze a volte anche opposte perché solo in questo modo si può abbracciare la complessità del reale anche il pluralismo della società attuale
I principi sono la dignità
Le libertà e autodeterminazione
L'uguaglianza insieme con la diversità la solidarietà principi che erano nella Costituzione ma che poi diventano l'ossatura la struttura della carta diritti fondamentali a cui come ben sappiamo ha contribuito Stefano Rodotà
E allora l'uguaglianza in primis nella sua doppi scende di mente dimensione uguaglianza formale e sostanziale cambia il modo stesso di rappresentare la persona non è più soggetto astratto di diritti ma è persona pronta dice l'uguaglianza formale è stato una grandissima rivoluzione cioè liberato dalle discriminazioni quelle vecchie anche quelle nuove
Ma il diritto contemporaneo deve guardare la realtà dell'uomo
E però non deve dice
Dobbiamo fuggire dalla prigione dell'astrattezza ma non deve cadere nella prigione del proprio corpo
E allora
Andiamo incontro quello che lui definisce un diritto faticoso perché è un diritto che deve cercare di tenere insieme uguaglianza e diversità
E come può fare deve cercare di non usare la categoria astratta ma neanche l'approccio individualizzante
Bensì una tecnica semmai tipologica cioè vediamo nei vari istituti nei vari contesti quali sono gli ostacoli di fatti o allo sviluppo della persona umana
Cerchiamo di usare sempre una una visione inclusiva per esempio inclusiva dell'embrione pur nella sua peculiarità biologiche mai escludente alla Singapore
E cerchiamo di evitare ogni riduzionismo dell'uomo che non può essere ridotto alla dimensione economica USA i dati genetici e sui dati personali
E con questo esigenza di tenere insieme l'unità funzionale dell'uomo
Ecco che viene in gioco poi il secondo principio la dignità umana
Rodotà dice la Rodotà e la latinità può raccogliere la sfida del presente se si libera dalla debolezza della sua polisemia di questa frammentazione di tanti significati della dignità la dignità è una però può operare diversamente a contatto con altri principi nei vari contesti
E allora nella dialettica con la l'uguaglianza formale la dignità evita che quali a qualche uomo ancora venga negata la sua umanità e ridotto in atto un Entella cioè la dignità come empowerment
A contatto con all'autodeterminazione con la libertà
La dignità rivendica il valore dell'uomo anche rispetto a se stessi
Perché prodotta dice le tecnologie oramai ci pongono costantemente di fronte a tante scelte tragiche e chi può scrivere il palinsesto della vita dice lo deve scrivere ciascuno di noi
Ma no sino a divenire despota di se stesso ma io schiavo delle proprie necessità e dei propri bisogni
Ed ecco la dignità come consulente no
E allora solo se si tiene conto di questo rapporto fra dignità e libertà
Che si può dare una spiegazione ai diversi i regimi diciamo del consenso in medicina e biologia mi rifaccio alle belle pagine di Valentina Calderari
Al diverso modo di intravvedere il consenso rispetto al corpo fisico e morale vedo Giorgio resta che sostenete questo scritto bellissime pagine
E che possiamo capire il diverso modo di intendere il consenso a seconda del tipo di dati personali che vengono in gioco perché i dati genetici non hanno lo stesso lo stesso regime degli altri dati
Ecco proprio la dialettica fra libertà e dignità poi ci fa vedere la funzione complessa dei diritti oggi cioè diritti non servono solo all'anti ad allontanare gli altri
A opporci alle interferenze nei nostri confronti ma servono anche a sviluppare la propria personalità a decidere del proprio destino a mantenere la rappresentazione di noi stessi
E quindi è dignità e libertà insieme che portando Rodotà a disegnare in un modo nuovo l'identità personale tenendo insieme quello che richiama i quattro paradigma paradigmi
L'identità vuol dire difendere la propria identificazione ma anche essere libero di difendere un un cambiamento della propria rappresentazione nel tempo fino al diritto all'oblio
L'identità deve consentirmi di sfruttare le tecnologie con le quali multipli con la mia rappresentazione quella chiama il paradigma di Zelig con il bisogno però di mantenere la mia identità funzionali unità funzionale di non essere ingabbiato negli algoritmi di mantenere il controllo della mia rappresentazione ed è da qui che nasce quel diritto che li ha tanto voluto il diritto alla protezione dei dati personali
Che ha avuto pieno riconoscimento nella Carta dei diritti e poi fino agli ultimi testi normativi europei la il Regolamento seicentosettantanove del due mila sedici la direttiva seicentottanta
Ma i diritti servono anche a svolgere un'altra funzione
Servono a garantire alla persona di poter pretendere di avere diritti e quindi coinvolgono il quarto principio la solidarietà
E allora vediamo come Rodotà ricorda la bellezza della nostra carta che si apre con il diritto sociale al lavoro e proprio dalla dialettica fra dignità libertà e solidarietà estrapola nuovi diritti il diritto all'esistenza riferito proprio ai bisogni essenziali dell'uomo
Il diritto all'accesso ad internet che ora strumento per lo sviluppo della personalità e devo dobbiamo dire riconoscere che anche senza l'inserimento dell'articolo ventuno bis perché aveva auspicato Rodotà oramai questo diritto riconosciuto
Con la solidarietà dunque si chiude questo abbraccio di fu principi dentro i quali c'è tutta la persona unitaria con tutti i suoi diritti ma proprio i diritti sociali ci portano a riflettere sul cuore del problema diritti sociali non hanno contenuto sue qualcuno non è garante non garantisce certe prestazioni
E allora veniamo al cuore del problema oggi quello dell'effettività dobbiamo dire che Rodotà credeva nella forza e di diritti anche a prescindere dalle effettività giuridica
Mi scrive anche la denuncia della violazione di un diritto anche un boicottaggio coevo un boicottaggio economico contro un'impresa accusati lavoro mora minorile anche questa è la forza e dei diritti soprattutto nella dimensione globale
Ma questo non gli impedisce di misurarsi col problema poiché c'è dell'effettività giuridica
Che oggi si articola direi interessa otto problematiche
Come garantire i diritti della persona nel dimensione europea nel diritto dell'Unione Europea
A chi spetta la tutela dei diritti nella il diritto anche di competenza nazionale fra giudice legislatore
E a chi spetta oltre alla tutela dei diritti anche l'attuazione dei diritti sociali e l'adempimento dei doveri di solidarietà
Sul tema dell'Europa la posizione di Rodotà è un po'controcorrente rispetto a tante voci sia fra civilistiche costituzionalisti
Lui definisce un incomprensibile logica suicida quella di chi ritiene che la carta diritti fondamentali dell'Unione europea sia stata la porta di ingresso nella cattedrale liberista
Lui dice non non comprendo come non si possa accogliere questa rivoluzione del passaggio dall'Europa del mercato all'Europa di diritti che ci porterà dice ad avere una porti giustizia che diventa una Corte costituzionale europea
Questo suo
Ottimismo però non era presente da una buona dose di realismo
E sottopone come dire a condizione dell'uomo del civilisti questa possibilità di un costituzionalismo europeo
A due condizioni per l'appunto
Che cessi questa logica del mercato che si sa frappone la tutela dei diritti
è che nessuno soprattutto non la corte di giustizia si arroghi una preminenza un monopolio nella tutela diritti fondamentali
Ora non c'è dubbio che la Carta dei diritti fondamentali sia stato una rivoluzione oramai sulla base della carta vengono controllati tutti gli atti dell'Unione eventualmente anche annullati si fa l'interpretazione conforme che però si è giunti a fare qualcosa di veramente forte cioè alla luce della Carta oggi il giudice ordinario
Controlla che vi sia compatibilità e se non c'è compatibilità disapplica non applica che cosa le leggi che dall'attuazione del diritto dell'Unione
Le reti che garantiscono l'effettività del diritto dell'Unione
Che è un qualunque legge nazionale se viene in gioco il principio di non discriminazione o le libertà economiche fondamentali che si ritengono evocative di per sé della competenza dell'unione vengono applicate orizzontalmente
Dunque sia realizzato quello che prevedeva Rodotà cioè la Corte costituzionale attraverso i giudici però lei che controlla questo sistema
Si comporta come la Corte Costituzionale
Ma si sono realizzate anche le due condizioni che aveva auspicato prodotta
Ecco su questo ho qualche dubbio perché è vero che ci sono tante sentenze che oggi attraverso la carta introducono il personalismo del diritto europeo ma troppe ancora attendono a favore del mercantilismo
Non mi riferisco solo alle famose il quartetto la Bal Ale non erano al ma anche agente Iraq chissà dove è stato giustificato un licenziamento collettivo di lavoratori greci anche se era in contrasto con i principi del diritto costituzionale Crecco
E allora quello che preoccupa di più è la strategia istituzionale che sta mettendo in campo la corte di giustizia sta rivendicando proprio quello che drogata diceva che non doveva essere fatto una primato una priorità sulla tutela e diritti fondamentali
A partire dalla cent dal caso Melloni
La corte di giustizia dice che i giudici nazionali non possono applicare il più elevato standard di tutela dei diritti fondamentali della persona se questo intatta il principio di del primato dell'Unione Europea
Ma il primato dell'Unione europea è un primato orizzontale suo ne abbiamo ceduto delle competenze all'Unione Europea e su queste il primato
Ma non è mai stata ceduta la competenza a difendere i diritti fondamentali
E allora se è una legittimazione l'Unione europea ce l'ha avuta ai menare la carta
E la Corte di Giustizia occuparsi diritti fondamentali ce l'ha avuta perché c'era la connessione con le tradizioni costituzionali nazionali cioè se si mantiene quella visione che la visione di di Rodotà unitaria
Per cui il livello di tutela diritti fondamentali deve essere allo stesso livello alto garantito dalle tradizioni costituzionali dalla Carta dei diritti dall'accento
Allora cosa che dobbiamo auspicare non certo che la corte di giustizia cessi di occuparsi quindi non cadere in quella posizione illogica perché effettivamente è
Dopamina dell'Europa quindi è bene che la persona arrivi all'Europa l'auspicio che la corte di giustizia mantenga il livello alto del personalismo
Per fare questo non si può spezzare quello che è il confronto con le corti nazionali vedremo cosa risponderà ora la Corte di giustizia l'ordinanza Taricco
Il confronto con la corte di giustizia e io credo che si debba valorizzare proprio il giudice ordinario a cui proprio Rodotà sie dell'inizio rivolto perché il giudice ordinario proprio il punto di connessione fra le corti cioè il giudice ordinario da un lato deve dare attuazione al diritto dell'Unione europea e garantire l'effettività della carta ma da un altro lato è tenuto a garantire l'effettività dei riti fondamentale della persona e non solo perché sono principi dell'Unione Europea per ma perché non l'avevo mai abdicato a questa funzione
E allora il giudice ordinario credo che potrebbe con l'interpretazione cercare di conciliare questi principi arrivare al rinvio pregiudiziale già con un diritto vivente europeo
E dove ci dovesse essere invece proprio l'attrito fra l'interpretazione della corte le corti con élite di tradizioni costituzionali nazionali
Ed è bisogna ricorrere al il confronto-scontro anche con la corte con costituzionale e anche a posizioni forti da parte del giudice ordinario
Perché quando c'è la dritta Gere conga la Corte costituzionale non viene in gioco quindi il giudice ordinario che deve difendere il tradizioni costituzionali
Gli costerà una responsabilità civile lo Stato ma avrà riportato quello che un conflitto istituzionale al piano istituzionale come è giusto
Quindi oggi a livello europeo ecco io credo che si debba attendere a quello che voleva Rodotà hanno non assenza essere a favore o contro l'Europa
Ma rileggere quello che era il suo Progetto quindi usare la spinta dal basso le spinte delle corti per portare la corte di giustizia ad essere corte dei diritti a livello europeo
E a livello nazionale nel diritto di competenza nazionale a chi spetta la tutela dei diritti fondamentali della persona
Prodotta crede molto in realtà nel giudice
Dice che ha creduto nella prima
Diciamo costituzionalizzazione ci continua a credere perché dice che il legislatore non ce la farà ad inseguire l'evoluzione tecnologica non ce la fa a volte a racchiudere nella fattispecie certe vicende
E soprattutto dice
Legislatore può essere anche inadempiente ma il giudice si trova di fronte il caso c'è l'inammissibilità del nove ricotta dice Rodotà
Ma che cosa vuol dire l'inammissibilità del non li quattro
Utile che il giudice in certi casi all'obbligo di garantire la tutela e quando ha l'obbligo di garantire tutela quando ci vengono in gioco i diritti fondamentali della persona perché quell'obbligo scritto nell'articolo due nell'articolo ventiquattro della Costituzione ed è un obbligo ci siamo assunti anche a livello di convenzione europea diritti dell'uomo
Ma se il giudice all'obbligo di garantire tutela quando non c'è la tutela tant'è vero che oggi si parla addirittura di la Cuna incostituzionale
Anche l'obbligo di gas disapplicare una norma inadeguata
Questa idea comincia a serpeggiare il giudice che nome della tutela diritti fondamentali disapplica come Elisa disapplica nel diritto di competenza dell'Unione Europea
Questo lo dota non l'ha mai detto e credo che non si possa dire perché una cosa è la disapplicazione o meglio non applicazione nelle materie che abbiamo ceduto e dunque legislatore non è competente ma il legislatore nazionale non è incompetente emanare leggi incostituzionali semplicemente vanno controllate e chi le controlla cioè trentaquattro costituzioni ce lo dice la Corte costituzionale
Quello che può fare l'interprete è non disapplicare ma fare semmai è un'interpretazione de costruttivo ricostruttiva questo sì
Allora può ridurre il raggio applicativo di una norma vi ricordate il sedici delle preleggi per far spazio alla tutela dei diritti fondamentali della persona ampliare dove la cinquantanove e inserire i diritti fondamentali della persona
E lo può fare perché i di le norme della Costituzione questo all'altra grande appunto affermazione di Rodotà si applicano orizzontalmente
Possono applicarsi orizzontalmente no alle norme della CEDU invece enorme l'accento su riguardano un obbligo assunto lo Stato che non può trasformare in un obbligo di privati posso applicare orizzontalmente solo rispetto a soggetti pubblici oppure come norma interposta nell'interpretazione della Costituzione
E dove
Prodotta ambiente che ha difesa dei diritti della persona dice proprio laddove il legislatore dovrebbe intervenire e invece non interviene
C'è possesso in un ruolo di il giudice non più solo collaborativo
Ne antagonista del legislatore ma un ruolo
Soste tutti il duo diciamo sostitutivo che si può fare anche spazio ovviamente il giudice che crea diritto
Ricavando la norma dal principio o applicando rimedia i diritti
Non è automaticamente legittima come legislatore devi dimostrare che la sua il suo diritto giurisprudenziale coerente con i principi della democrazia
Con l'uguaglianza con la minimo di prevedibilità e come può fare innanzitutto prendendo sul serio i diritti i principi i principi diritti non sono qualcosa a cui ognuno fa dire quello che vuole
Quanti giudice sono letti tu le pagine di Rodotà sui diritti e principi prima di imboccare in una sentenza
E poi principi diritti vadano anche correlati a quelli che possiamo chiamare un sistema giuridico aperto cioè aperto anche le esperienze di altro ordinamenti perché vedere come certi principi si sono già tradotti in soluzioni è rafforza l'argomentazione del giudice e li garantisce quella condivisibilità che vuol dire poi riproducibilità della sua assoluzione
Se non è troppo tardi dico solo due parole ma due
Sull'ultimo punto cioè
Il giudice nello svolgere questo compito di dare effettività attuazione i diritti
Farlo usando anche il diritto privato fino a che punto può anche garantire l'attuazione dei diritti sociali e l'adempimento dei doveri di solidarietà
E anche qui la posizione di Rocchetta illuminante
Proprio lui che nella prima costituzionalizzazione usato la solidarietà rispetto a responsabile civile rispetto al contratto lui che da molto rilievo anche nelle vite la regola ruolo dell'autonomia privata
Però a un certo punto si
Mette dei limiti
Già nel novantotto dice la cui la responsabilità civile non è che può essere diritto pubblico mascherato e può fare tutto lei
E questo lo diremmo oggi a fortiori per il contratto contratto può essere piegato l'uguaglianza la non discriminazione ma non fino a negare che sia contratto fino a a stravolgerne l'essenza
E fino a deresponsabilizzare il soggetto pubblico all'Unione Europea
Personalmente credo molto nella necessita di un'interazione forse fra pubblico e privato per fare accedere più bisognosi
Al mercato di ciò di cui hanno bisogno e prodotta va anche oltre
Lodo tanti c'è e c'è bisogno di un reddito minimo invoca le fonti europea vediamo le esperienze nazionali non sono state molto felici vediamo ora reddito inclusione approvato pochi giorni fa e poi dice a un certo punto possiamo anche far saltare questa distinzione pubblico-privato per garantire l'accesso certi beni a tutti i soggetti ecco del merito di queste proposte discuteranno altri ma ciò che non si può non condividere è la metodologia che Stefano Rodotà propone per la tutela dei diritti per l'attuazione dei diritti fondamentali
è in sé sbagliato scrive l'interrogativo a chi spetta l'ultima parola ora parole in sé in materia di diritti fondamentali
Perché la politica la storia il diritto ci dicono che siamo sempre stati continuano ad essere di fronte operazioni complesse ai insieme di relazioni e a distribuzione di funzioni
Capaci di assicurare che il sistema nel suo complesso non si apre oggi lisca fino ad allontanarsi dalla società e dalla democrazia
è necessario allora conclude una distribuzione di potere giuridico e sociale a garanzia dei diritti fondamentali della persona fra tre soggetti
Legislatore giudice privati perché tutti se mi consentite di aggiungere devono garantire vigilare che il diritto sia al servizio dell'uomo e non l'uomo al servizio del diritto né a fortiori al servizio del mercato
Grazie a Emanuela Nava retta per queste considerazioni che ci ricordano molto del Rodotà teorico dei diritti della persona
Lei conclude di queste proposte discuteranno altri è proprio uno degli scopi di questa giornata ricordare le tante proposte culturali e scientifiche di Stefano Rodotà
Per affidarle alla riflessione di tutti noi dei più giovani che seguiranno in modo che non si perda hanno in modo che vi si rifletta dunque su questo non dirò di più
Volevo però se me lo consentite fare una rapida osservazione su un altro aspetto
Quando Stefano Rodotà affrontò i temi più classici del diritto civile la proprietà il contratto la responsabilità civile
Il carattere particolare della sua opera fu quello prima di distruggere e poi di e ricomporre aveva necessità di sfrondare
Alcune conclusioni della dogmatica più tradizionalista propugnava e di consentirci di vedere il tradizionale diritto privato con altri occhi era dunque una vera di via assemblaggio in modo diverso grazie con me io stesso avevo accennato e altri hanno meglio spiegato all'uso delle clausole generali al richiamo dei principi costi
L'opera che ha svolto come teorico e dei diritti ha un carattere differente
La dottrina nella quale le Luís si aggirava quando ha cominciato ad occuparsi dei temi dei diritti della persona
Era una dottrina bene al contrario della consolidata ampia raffinata dottrina su contratto proprietà illecito che avrebbe saputo dire molto sul domicilio la residenza
Ma ben poco su gli altri diritti della persona
Dunque l'opera di Stefano da questo punto di vista non è stata tanto ricreativa ma direttamente creativa
Perché soltanto grazie a lui certo non solo al noi altri hanno operato in questo senso ma in buona parte grazie duri
Che oggi disponiamo poi possiamo discutere sul modo nel quale questi diritti si realizzeranno di una compiuta elaborazione concettuale della dignità Della privarsi delle libertà
Senza Stefano tutto questo sarebbe soltanto un vago discorso senza contenuti precisi
Il secondo turno nel campo della riflessione sui diritti della persona appartiene a Gilda Ferrando
Grazie
Il coordinamento che abbiamo pensato con Manuela nata retta è proprio questo a lei un discorso di carattere più generale e a mente
Il compito invece di soffermarmi su alcuni dei temi e relativi alla persona e e sui diritti
Segnalare qualcuno dei percorsi che dei tanti percorsi che Stefano Rodotà ha esplorato a proposito dei diritti è in particolare
I temi della persona e della famiglia della persona e e del Dio diritto
Ambito in cui vi sono ambiti in cui in modo particolare
Stefano Rodotà a dimostrato no che il suo diritto civile non è soltanto il diritto civile ma è anche impegno impegno civile politico e istituzionale i diritti della persona ma vorrei dire i diritti delle persone uno dei contributi fondamentali che Stefano Rodotà ha dato alla riflessione di tutti noi è stato proprio quello lo accennava Guido Alpa in apertura
Di segnalare il passaggio dal soggetto alla persona
Non il soggetto astratto di diritti ma le persone nella dimensione concreta Dell'Oro esistere
Vi è un momento nella riflessione dei giuristi scriveva Stefano Rodotà nel quale il soggetto astratto non appare più come strumento capace di comprendere la realtà
La categoria del soggetto astratto rivela non tanto una debolezza teorica quanto piuttosto una inadeguatezza di fronte alla realtà
E dunque se vogliamo restituire un volto alla figura allora la nostra attenzione deve progressivamente slittare dal soggetto alla persona
Persona intesa non come maschera ma celata nel reale
Occorre dice sempre Stefano far ricomparire nell'esperienza giuridica la vita con i suoi protagonisti riconoscere l'andamento irregolare della vita
Il di di il diritto deve riconoscere e accompagnare la varietà delle situazioni concrete
Ma allora sì al centro del discorso noi poniamo la vita qual è il rapporto tra il diritto e la vita tra la vita e il diritto anzi quali sono i limiti del diritto nei confronti della vita del corpo delle donne e degli uomini
La domanda con cui si apriva in Russia apre il volume Tecnologie e diritti è proprio questa può il diritto la regola giuridica in bandiere immondi vitali impadronirsi della nuda vita
E poi in diritto d'amore invece la domanda
Con cui il volume si apre e questo sono compatibili sono pronunciate l'insieme le parole diritto e amore
Forse non è giunto il momento di riconoscere che di fronte alla vita il diritto deve essere pronto a lasciare il posto al non diritto
Guardare al passato questa è un'altra delle grandi lezioni che Stefano Rodotà ci ha dato serve a illuminare il presente
Nell'esperienza storica i rapporti affettivi non appartengono al mondo del diritto né al suo linguaggio venivano chiuse nell'unico Perin metro all'interno del quale potevano essere considerati giuridicamente legittimi il rapporto coniugale formalizzato nel matrimonio
Un matrimonio che ci dice sempre adottasse Miatto da una naturale a simmetria una permanente diseguaglianza
La parità tra uomo e donna è stata una conquista difficile lo stata ai tempi dell'Assemblea costituente e lo è ancora oggi l'idea che non vi è una famiglia senza un capo era così radicata nella cultura del tempo che in assemblea costituente persone persino
Menti illuminate come Pietro Calamandrei ma anche Vittorio Emanuele Orlando Francesco Saverio Nitti
Esprimevano il timore che venuto meno con l'eguaglianza dei coniugi quel principio la famiglia potesse crolla
E con essa tutto un sistema frutto della sapienza dei secoli
Fu una donna amava ricordare Stefano Rodotà la deputata Maria Maddalena Rossi a rispondere che c'è qualcuno che ha intenzione di cambiare il codice civile in materia e sono precisamente le donne italiani il codice civile
Il suo impianto autoritario era considerato come un baluardo che doveva restare immutato che neppure la Costituzione avrebbe potuto alterare
Ecco questa supremazia del Codice civile questa inversione della gerarchia delle fonti tante volte no ci ha ricordato Stefano Rodotà è dura a morire e si ripropone ancora oggi a proposito del matrimonio tra persone dello stesso sesso
Da questo punto di vista la riforma del mille novecentosettantacinque costituisce un punto di arrivo ci dà fu un modello di famiglia più libera ed uguale
E tuttavia l'eguaglianza
Formale non può bastare
I diritti l'effettività dei diritti no i diritti non devono essere solo affermati devono essere anche garantiti
E la terribile violenza sulle donne che le cronache quotidianamente ci raccontano ci pone sotto gli occhi proprio e che cosa che c'è siccome che diceva Stefano Rodotà
Un residuo un grumo durò di questa diseguaglianza che non è ancora sciolto e che si lega all'idea del corpo della donna proprietà di un uomo di un ma
La riforma dicevamo
C propone una famiglia più libera ed eguale
Il percorso che da quella riforma inizia il percorso verso la pluralità dei modelli familiari verso un sistema aperto a quella dimensione plurale della famiglia
Che è già presente nel tessuto sociale quindi
Il percorso verso la pluralità delle forme familiari
Un percorso che non è facile come ci dimostra tutta la vicenda la sua battaglia per il matrimonio egualitario
E il
Quanto sia stato faticoso e difficile giungere a quel risultato parziale per quanto straordinario nel contesto italiano che sono le unioni civili la legge numero settantasei del due mila sedici
Solo la dimensione dei diritti fondamentali avverto Stefano Rodotà può dare al discorso la giusta dimensione la dimensione dei diritti fondamentali porta con sé la necessità di collegare i diritti dell'amore con il principio di eguaglianza con l'integrale rispetto della dignità della persona
Dal punto di vista costituzionale le unioni civili sono una riforma costituzionalmente dopo tutta
Sia la Corte costituzionale sia pure in modo forse più timido ossia soprattutto alla Corte europea dei diritti dell'uomo con la fondamentale sentenza oliare che nel due mila quindici ha condannato l'Italia perché
Non aveva ancora garantito una forma adeguate di tutela
La Corte riconosce agli Stati una discrezionalità nella scelta dello strumento il matrimonio o un'altra forma di riconoscimento con essa compatibili ma
è ferma nell'affermare l'obbligo degli stati di garantire una tutte da
La prospettiva europea una prospettiva come dire pluralista no Lacorte lo ripete c'è una discrezionalità del legislatore meno scegliere uno strumento
Anche se bisogna dirlo col trascorrere del tempo sempre più numerosi sono gli stati che approdano
Alla matrimonio qualità che pensiamo alla Germania no che per tanti anni è stata considerata un po'come l'emblema delle partnership che questa estate approvato appunto la legge sulla matrimonio egualitario
E dunque matrimoniale egualitario esprime forse una maggiore anzi senza forse una maggiore sensibilità per proprio il principio di pari diritti e dignità
E c'è molto questa sensibilità per la pari dignità è più avvertita al di là dell'Atlantico
Negli Stati Uniti nei suoi scritti e Stefano Rodotà non manca di ricordare proprio l'incipit della sentenza della Corte Suprema fu de federale del due mila quindici quella sentenza che ha riconosciuto il diritto al matrimonio alle coppie dello stesso sesso
E che si apre proprio con questa sottolineatura che mi fa piacere rileggere insieme a voi
La Costituzione dice la Corte suprema promette a tutti una libertà che nei suoi obiettivi include alcuni specifici diritti che consentano alle persone di difesa definire manifestare nella dimensione giuridica la loro identità diritto al matrimonio dunque come diritto all'identità alla libera costruzione della personalità individuale
Un diritto che non può essere negato anche se molti sono convinti e qua ripete la Corte Suprema sulla base di rispettabili opinioni religiose e filosofiche
E che la corte non intende screditare che sia sbagliato il matrimonio tra persone dello stesso sesso
Ma quando quella sincera personale opposizione diventa legge o politica pubblica la conseguenza inevitabile e dare legittimità da parte dello Stato un'esclusione che immediatamente si valuta e discrimina quelli che vedono negata la loro libertà
Mi è sembrato importante rileggere questo passo perché vi si trova una distinzione molto nitida tra il piano delle convinzioni personali tutte meritevole di rispetto della dimensione pubblica che non può far prevalere l'una sulle altre ma deve garantire il rispetto della libertà e dell'identità di tutti
Sulla matrimoni egualitario ci ha ripetuto tante volte Stefano Rodotà Ricon garantisce pienamente i diritti fondamentali delle persone si scrive pienamente nella dimensione costituzionale di piena tutela dei diritti della persona
E non c'è un contrasto con l'articolo ventinove della Costituzione
Perché solo a costo di una inammissibile inversione della gerarchia delle fonti riteniamo torniamo no
All'insegnamento che ci viene dalla storia si può leggere l'articolo ventinove come sei messo si fosse consumata la costituzionalizzazione del paradigma eterosessuale del Codice civile
Con l'articolo ventinove e qui Rodotà ricorda la lezione di Aldo Moro in Assemblea Costituente non si voleva importare in ossei un'essenza si voleva affrontare un problema politico mettere la famiglia a riparo da storiche e pesanti invasioni dalle pretese di impadronirsene che hanno sempre accompagnato i regimi
Totalitari
Nell'articolo ventinove c'è dunque l'individuazione del limite oltre il quale il legislatore non può spingersi il suggello di una sfera in cui non è la legge decidere ma sono le persone con la loro individualità
E i loro Progetti
La legge sulle unioni civili è la risposta che il legislatore ha dato a queste sollecitazioni che provengono dal dai giudici europei anche dalle giudice dai dei giudici interni
è il riconoscimento del diritto delle coppie dello stesso sesso costituire un'unione pienamente tutelate tutelata in forme molto simili al matrimonio
Le unioni civili tuttavia non sono il matrimonio egualitario e questo è il loro limite costitutivo un limite che legge Sartore volendolo potrà superare perché non ci sono vincoli di ordine costituzionale che lo impediscano
Ma c'è un altro limite in queste leggi c'è questa legge non tocca il problema dei siti la legge numero settantasei è pronta ad esclusione dal proprio universo normativo le relazioni tra genitori e figli
Nell'assunto irrealistico che le coppie dello stesso sesso non possano o non debbano avere figli ma le cose nella realtà nella vita non stanno così
Nella realtà
Le coppie dello stesso sesso crescono figli avuti da precedenti unioni frutto di un progetto comune
Di fronte al silenzio del legislatore ritorniamo al problema no di chi deve prendere le decisioni e di fronte al silenzio da legislatore sono i giudici che devono garantire i diritti fondamentali delle persone
E si manifesta queste sono parole di Stefano Rodotà un'altra forma di mediazione giuridica affidata e i giudici che non è soltanto una supplenza un colmare un vuoto
è il segno che esiste una sede istituzionale dove il dibattito pubblico può essere incanalato
Può approdare ad un quadro istituzionale dove trovano rilevanza e rispetto i principi fondativi dei diritti delle persone
Si è parlato in questi mesi in tono spregiativo di giurisprudenza creativa a proposito delle sentenze che hanno pronunciato l'adozione ecco parentale
O che hanno disposto la trascrizione di atti di nascita formati all'estero a favore di due mamme o di due papà
Parliamo invece di giurisprudenza evolutiva adeguatrice perché è compito dei giudici lo ricordava Manuela nata retta decidere il caso concreto e decidono sulla base dei principi fondamentali dell'ordinamento adeguando la regola applicata ai principi costituzionali rispettando e garantendo prima di tutto il diritto del bambino alla propria identità e alla propria famiglia
Se c'è un campo in cui il diritto incontra il proprio limite in cui è messa in discussione l'onnipotenza del legislatore e si manifesta l'esistenza di un'aria dell'invece di bile
Questo è il campo del dio diritto
Perché e rispetto della persona umana della sua libertà e dignità
Vogliono che il governo della ditta sia in via di principio affidato alla scelta alla sovranità che solo la persona stessa può esercitare sulla propria vita
D'altra parte l'articolo trentadue della Costituzione l'unico articolo della carta dove espressamente compare l'espressione diritto fondamentale la repubblica tutela la salute come diritto fondamentale della persona umana
E subito dopo aggiunge che neppure la legge può superare il limite segnato dal rispetto della persona umana
Dunque l'inviolabilità della persona in uno con libertà eguaglianza aggiunge Stefano Rodotà illuminate da una dignità
Che non corre il rischio di essere veicolo di autoritarismo o di una morale normativa
Proprio perché indissolubilmente quella dignità legata alla libertà della persona e quindi alla sua autodeterminazione
Questi sono i principi che illuminano la riflessione sul di ordini
Le bio tecnologie lo sappiamo tutti consegnano alla scelta individuale territori fino ad un recente passato posti al riparo delle leggi di natura l'irrompere della libertà
Là dove fino ad ieri regnavano la natura il caso il destino è sembrato a molti intollerabili e sia invocata la legge per porre un freno fissare limiti
Il rischio è quello di una possibile prepotenza della norma giuridica di fronte a questo pretesa e legittima la richiesta di rispetto di una sfera di autonomia individuale
E sociale che Segni il fin qui e non oltre del diritto
Il diritto fondamentale è quello alla libera costruzione della personalità
L'articolo due della Costituzione il limite del diritto è quello fissato dagli articoli tredici e trentadue si avverte tutta la preoccupazione di porre il corpo al riparo da interferenze esterne la matrice del principio lo lo aveva già ricordato in precedenza risale proprio al mille duecentoquindici quella Magna Carta e il suo habeas corpus sette secoli dopo la nostra Costituzione rinnova quel patto e a sua volta la Carta di Nizza ribadisce che nell'ambito della biologia e della medicina deve essere rispettato il consenso libero e informato della persona interessata secondo le modalità definite dalla legge
Dalle norme costituzionali dalle leggi ordinarie fondamentali è possibile desumere quelle che Stefano Rodotà ci indica come le tre regole fondamentali la prima di queste regole relativa al consenso informato copre l'intera vita permette il suo governo da parte dell'interessato
Garantisce il diritto di uscire dalle terapia e con la revoca del consenso con il rifiuto delle cure
La disponibilità della vita trascina con sé la disponibilità del morire
La seconda regola introduce il principio di proporzionalità tra intervento medico beneficio del paziente qualità della vita
Cosicché non è comunque consentito un intervento medico cessi eccessivo ostinato che invece di alleviare la sofferenza fa sì che il paziente ne rimanga prigioniero
La terza regola proietta la decisione nel futuro si chiamino direttive anticipate desideri precedentemente espressi testamenti biologici o di vita
Si tratta sempre di decisioni che regolano situazioni nelle quali la persona potrebbe provarsi trovarsi e che nell'eventualità di non poter esprimere un valido consenso vuole comunque definire in maniera conforme alle proprie condizioni
L'autodeterminazione non è si badi bene un potere arbitrario insofferente di qualsiasi limite l'autodeterminazione vive in un contesto che lo collega con la libertà e la dignità i divieti relativi al profitto
Sono funzionali alla sottrazione della persona a forme di condizionamento legate soprattutto a difficoltà economiche che possono spingere fino a stare del corpo una merce dunque il diritto deve essere in uno strumento di difesa
Contro la mercificazione del corpo e delle sue parti deve offrire tutele garanzie
Tutte le garanzie che devono assistere non solo il corpo fisico della persona ma anche il corpo elettronico cioè l'insieme dei dati personali che ci avvolgono e sui quali viene costruita la nostra identità già in anni lontani ricordiamo che laboratori elettronici e controllo della persona del mille novecentosettantatré
Stefano Rodotà aveva assegnato aveva segnalato la mutazione dei diritti delle persone nell'incontro con le nuove tecnologie
Con l'evoluzione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni e rischi che si rendano disponibili studi strumenti di controllo totale sulle persone si moltiplicano
Sembra quasi dice che la versione tecnologica del conflitto tra bene e male si riassuma nel conflitto tra controllo e riservatezza tra sicurezza e libertà
Nessuno dubita che la sicurezza sia un bene di assicurare tutti i cittadini ma qual è il prezzo che in un regime democratico si può pagare per questa fine e poi non c'è
E poi c'è anche il rischio che le tecnologie ci restituiscano l'immagine di un corpo falsificato che l'identità della persona venga stravolta addirittura rubata
L'incontro del diritto con le nuove tecnologie della biologia e della medicina problematico ma anche molto fecondo la lezione Di Stefano Rodotà
è stata importante sotto tanti profili intanto per quello che riguarda il sistema di produzione di norme non a caso il primo o volume del trattato di Dio diritto che Stefano Rodotà a diretto insieme a Paolo Zatti primo volume che ha curato insieme a Maria Chiara dalla Chini
Si intitola appunto ambiti e fonti c'è una sezione dedicata alle fonti del bio diritto e nuove pratiche normative
Nuove pratiche normative non si tratta soltanto dell'internazionalizzazione delle fonti se n'è già parlato
In questo campo si si dice no che la dimensione normativa supera i confini nazionali essi GM erano veri e propri flussi giuridici Trust nazionali
Non si tratta solo neppure soltanto dell'interdisciplinarietà anche se medio diritto e vero e diversi saperi dialogano tra di loro
E neppure soltanto della RIM la rilevanza del così detto diritto che viene dal basso dalla società civile la cosiddetta sotto lo
Anche se è vero che in questo campo la rilevanza dei saperi specialistici
Delle diverse scienze si manifesta in modo particolare certo c'è tutto questo e c'è altro ancora però c'è prima di tutto la necessità di un diverso modo di regolazione da parte delle giudice l'attore interno
L'innovazione scientifica e tecnologica mette in discussione valori la famiglia alla vita alla procreazione sui quali non esiste una concezione unanimemente condivisa la stessa tecnica legislativa dovrebbe prendersi prenderne atto rientrando si verso modelli di diritto più flessibili per principi che rispetti le scelte individuali
La pretesa di imporre regole rigide espressione di una sola concezione a scapito delle altre porta risultati deludenti e la legge numero quaranta del due mila quattro
Lo ha dimostrato in modo sulla procreazione medicalmente assistita l'ha dimostrato in modo emblematico
Il suo impianto normativo rigido repressivo non ha retto al confronto quei principi costituzionali interni ed europei
E così si è assistito a una sua riscrittura da parte della giurisprudenza ordinaria della corte costituzionale della corte europea
Una riscrittura proprio alla luce dei principi fondamentali di eguaglianza tutela salute della salute rispetto dei diritti fondamentali
Per cui la Corte costituzionale nel due mila quattordici con la sentenza centosessantadue hai scritto anche l'autodeterminazione in campo procreativo e più in generale nelle scelte personale
Il legislatore deve riconoscere
Quando disciplina
Latita quelli che sono i limiti che derivano dai rapporti con altre fonti di produzione di norme a livello superiore o specificamente competenti in un determinato ambito
Quando si occupa della vita e della morte il legislatore non interviene in uno spazio per così dire vuoto di diritto in una sorta di terra di nessuno ma si inserisce in un tessuto di principi preesistenti
Spesso di rango superiore coi quali si deve coordinare
Sono i giudici che nel silenzio della della legge danno voce ai principi di concretizzano nei diversi contesti
Nel fare questo Stefano Rodotà lo ha detto tante volte non travalicano al proprio ruolo non hanno invadono il campo dei legislatori
La Corte costituzionale e la corte europea dei diritti dell'uomo nel caso Englaro hanno chiarito molto bene le differenze tra attività giurisdizionale e attività legislativa
Escludendo che l'esercizio della giurisdizione Possa ledere le prerogative del legislatore dato che è diversa la natura delle attività esercitate dei giudici e dal Parlamento
E gli affetti e l'ha portata dei precetti da essi rispettivamente posti
In secondo luogo e mi avvio rapidamente alla conclusione le nuove tecnologie mettono in discussione l'efficacia degli strumenti e dei concetti che ci vengono dalla traduzione dalla tradizione
L'uso delle tradizionali categorie privatistiche
Da un lato ne abbiamo già accennato la categoria del soggetto di diritto deve cedere il passo alla persona nella concretezza della sua dimensione esistenziale Vito esistenziale di cui ci parla Mauro urlanti
Dall'altro sono in discussione le regole proprietaria di appartenenza e quelle negoziali di circolazione dei beni quando il bene e il corpo la salute la dignità della persona
Le scelte della vita le le scienze della vita richiedono di definire lo statuto del corpo e delle sue parti
Di elaborare regole di appartenenza di circolazione coerenti con i valori con interessi in gioco rispetto USA dei diritti
Delle persone il corpo è il grande assente dal Codice civile nei rari casi in cui fa la sua apparizione penso all'articolo cinque del Codice lo fa investe di oggetto di diritto che sono oggi diritti di contenuto patrimoniale
La Costituzione invece riconoscendo i diritti inviolabili dell'uomo inteso nella concretezza di essere umano
Il corpo non è distinto dalla persona è la persona stessa i diritti sul corpo sono diritti sulla persona fuori della logica della proprietà e del mercato
Anche l'autodeterminazione del consenso non può essere ridotto alla misura dell'autonomia privata Kwame c'è stata consegnata dalla tradizione privatistica
Consenso nella transazioni economiche autodeterminazione nel governo del corpo dice Stefano Rodotà sono categorie irriducibili l'una alla incontro del diritto con le nuove tecnologie mette poi in discussione gli stessi confini della vita umana
La nascita la morte hanno perso il carattere di e denti istantanei e si dispiegano sotto i nostri occhi come processi dei confini sfumati soglie come è stato scritto soglie che separano realtà contigue
Lo scienziato illustra nei dettagli il percorso che a partire dall'incontro di due gameti porta alla formazione di un nuovo essere umano ma non è lui a poterci indicare i valori sulla base dei quali stabilire da quale momento la vita che si sta formando può essere già considerata persona e però in quel momento ha già messo in discussione la certezza che ci viene dall'articolo uno del Codice civile cioè quella certezza che la persona coincida necessariamente con il momento della nascita
Anche il momento finale della ditta si manifesta come processo se la morte in sé appartiene alla natura il morire e sempre più governabile dall'uomo appartiene alla sua vita all'autonomia delle scelte di ciascuno
Ecco il la persona
A un diritto inviolabile di sceglierne no di scegliere quali terapie
Accettare quali rifiutare di chiede a me la sospensione di ottenere il distacco dei di dispositivi che la mantengono in vita compresa l'interruzione dell'idratazione e dell'alimentazione artificiali
Per questo Stefano si è battuto contro il progetto di legge Calabrò presentato nella precedente legislatura facendosi anche promotore di un appello pur un progetto ideologico come ha sottolineato tante volte che sostanzialmente cancellava i diritti della persona
Il progetto attuale il numero due mila ottocento uno del due mila diciassette che la camorra approvato il venti aprile scorso e di tutt'altro segno
è un testo essenziale un testo che non si limita come purtroppo alle volte risulta dalle cronica giornalistiche a prevedeva il cosiddetto testamento biologico ma detta una disciplina complessiva del rapporto terapeuti una disciplina che prevalentemente formulata per principi elastici piuttosto che attraverso regole minute
E che si collega fin dal suo primo articolo ai principi costituzionali interni europei secondo l'interpretazione che è stata offesa da dalle supreme magistrature ucciso delle magistrature purtroppo c'è il rischio che non si riesca ad approvarlo in questo ultimo scorcio in questo con un po'convulsa no fase conclusiva della legislatura anche se c'è stato qualche del segnale penso all'appello dei senatori addita
Che lasciano in qualche modo sperare mi sperabile
Di questo progetto Paolo Zatti ha dato sulla rivista critica di diritto privato un commento analitico qui io vorrei soltanto nel ricordare come nei suoi tratti essenziali
Il Progetto disegna ora il rapporto terapeutico come una relazione di cure fiducia che si basa sul consenso informato
Si basano dice il Progetto questo pone in evidenza come il consenso non possa essere inteso non venga inteso dal progetto
Come un semplice consenso negoziale un atto iniziale che crea un vincolo
Si tratta invece di un consenso che sconvolse sostiene il rapporto terapeutico in tutto il suo svolgimento come permanente condizione di necessità
Il gol consenso che viene declinato un po'riprendendo quelle tre regole che Stefano Rodotà enunciato e che vi ho letto poco fa
E quindi consenso ma anche rifiuto anche direttive anticipate un consenso dunque declinato ad ampio raggio nello stesso tempo viene messa a fuoco ruolo del medico
Quale spetta la responsabilità di individuare la cura adatta a ciascun paziente cura appropriata non significa cura ad ogni costo il fino della cura non è la sopravvivenza biologica lamiera sopravvivenza ideologie
La cura appropriata comprende l'obbligo di astenerci dal ricorso a trattamenti inutili o sproporzionata
Ecco su un punto però bisogna essere chiari no il progetto non prevede né l'eutanasia né il suicidio assistiti
La richiesta di non essere sottoposto a terapia e di sospendere quelle già intraprese
Non ha nulla a che vedere con l'eutanasia vale a dire con la domanda da parte di un dogma di un malato senza speranza
Afflitto da intollerabili sofferenze fisiche o psichiche di porre fine alla propria vita mediante la somministrazione di un farmaco letale
E non costituisce neppure una forma di suicidio assistito dove invece la persona assume è la stessa persona ad assumere il farmaco letale è stato preparato sta certo possiamo convenire che le norme penalistiche sulla l'omicidio del consenziente sull'aiuto al suicidio possono apparire ad adeguate ma di questo il Progetto non sia con le direttive anticipate non si chiede il comportamento è attivo di altre persone inteso a procurare la morte ma si intende programmare in anticipo il limite ai trattamenti medici che si è disposti a sopporta
Si chiede che il processo biologico possa seguire il suo percorso di poter disporre delle tecnologie che vengono applicate al malato e di non restarne prigionieri
Si chiede che sia rispettata
La propria dignità e identità ecco sappiamo che domani il parlamento onorerà la figura di Stefano Rodotà io penso che sarebbe bello se lo facesse approvando anche nel suo ricordo questa legge grazie
Grazie anche a Gilda Ferrando per questa ampia carrellata su molti termini dei diritti della persona
Gran parte dei quali sono stati proprio l'oggetto delle ultime battaglie
In doppio senso civili giuridicamente e socialmente Di Stefano Rodotà
Battaglie che Rodotà affrontato Wall al consueto calore che lo contraddistingueva chiunque di noi l'ha conosciuto probabilmente lo ricorda oratore Sempre potente infervorato
Nelle occasioni nelle quali aveva modo di dichiarare al pubblico il suo punto di vista battaglie che sono state tutte o sono ancora perché molte sono aperte
Incandescenti nella letteratura giuridica nello scontro giornalistico politico
La di le direttive anticipate di trattamento l'autodeterminazione le unioni civili
Mi sono sempre domandato perché per esempio la discussione il dibattito sulle unioni civili scateni inopinatamente
Atteggiamenti di partecipazione così viscerale che addirittura superano quelli in questioni forse in se stesse anche più scottanti dalle mutilazioni genitali rituali alla tortura addirittura la pena di morte un de lezioni che mi pare l'opera di Stefano Rodotà ci impartisce e di avere vissuto queste battaglie con grande partecipazione ma mai in modo viscerale
Se per Aristotele il diritto era intelligenza senza passione per Stefano Rodotà e il diritto è stato passione senza odio e questa mi sembra un ulteriore grande lezione civile come ho detto indoor più assente per i giuristi e per la società
Abbiamo ancora una certa quantità di tempo disponibile per il nostro dibattito prima della fine di questa prima sessione quindi io desidererei
Chiedere ai colleghi presenti non tanto a quei libri dei quali è previsto l'intervento nel pomeriggio a meno che non lo desiderino
Quanto agli altri colleghi che vedo presenti se qualcuno vuole intervenire dibattito
Ci sarà un breve intervallo
Ci sarà anche un breve rinfresco
Ma certo guida
Non rassicuranti sarà nutrito anche il corpo
Nessuno desidera prendere la parola a fare qualche intervento
Allora a questo punto non mi resta che dichiarare conclusi i lavori della prima sessione e ricordare vi che le attività riprendono alle quattordici e trenta
Arrivederci
Non essere riprendiamo la
Seduta pomeridiana di questi incontro ringrazio il progresso rata per darmi questo opportunità di una di presiedere una giornata in memoria e Stefano Rodotà che posso dire soltanto insigne maestro che mi ha accolto con grande benevolenza in questa facoltà per cui il mio pensiero memore e grande attrice allora era il la parola al professor Busnelli
Dice che vuole
L'aveva chiesto si ci penso io
Grazie grazie anzitutto
A Guido Enzo per l'invito che mi ha commosso perché mi ha riportato a parlare di un amico
Che ho conosciuto mezzo secolo fa
Anna c'era se n'è parlato
Un amico che poi a segnato tutta una serie di passaggi anche della mia vita della mia vita a scatenare
Perché anche nella Boris Johnson salato perché dicevo a Carrara che più di una volta ci siamo incontrati come informato di coppie
La loro ed hanno e ringrazio anche per avermi affidato questo compito che non è di conclusione ma di sintesi anticipata ringrazio anche per avermi concesso di parlare adesso
Visto che dovrei per per questa amica che mi mi segue sempre prendere un treno prima della fine della serata
Ho sentito già una illustrazione
A trecentosessanta gradi della figura e Di Stefano per cui le cose che dirò cercheranno
In qualche modo di far parlare Stefano Rodotà
Così come io lo ho ascoltato così come io
Ho potuto legge né di Lusi tra le tantissime cose che lui ci ha offerto durante la sua vita
E quindi comincerò sinteticamente
A fare alcune piccoli rammenti
Che ho colto a riguardo sul giurista prodotta
E poi sul diritto civile di Stefano Rodotà riprendendo da Enzo troppo questa specie di leit motiv per cui vero
No non è il caso di aggiungere qualcosa alla bellissima relazione di Zagrebelsky ma di dire che esiste qualcosa anche per non civilisti di altro e di forse più importante
Stefano Rota giurista laico perché laico
Leggo siamo ben lontani Dalla Vecchia diatriba tra clericali e anticlericali
E
E dentro il difficile lavoro ci tolgono tempi di grandi cambiamenti
L'ammissione del mosaico missione della ricco essere capaci di lavorare
Per distinguere quel che deve essere regolato dalla norma giuridica ecco perché deve restare affidato alla norma morale e alla coscienza individuale
Questo è un punto che troveremo parlando dei giudici perché Stefano un certo punto dirà attenzione l'apertura i giudici non deve essere un'apertura
è vero alla coscienza individuale ciascun giudice
Deve essere laica anche la loro impostazione certi sogni chiarezza di chiamare le cose con il loro nome e quanto ce n'è bisogno
Per questo non è tempo di giurista laico flebile timido
Deposto e tempo pieno è difficile di laicità senza aggettivo o se vogliamo comunque definirla semplicemente democratica
Si deve tener ferma la bussola dei principi
Assicurandosi però in ogni momento
Il collegamento con i fatti qui ho un ricordo personale
Pisano
All'interno di una rubrica che il servizio
Per e gli studenti della facoltà di giurisprudenza prevedeva con una rubrica discutere insieme da pensieri diversi
Quella volta fungo messi a confronto Stefàno e il sottoscritto il tema il tema ancora incipiente della autodeterminazione
E bene
Questo su questo tema dell'autodeterminazione
Nell'ambito di un confronto laico
Leale venne fuori
Anche una certa conclusioni che forse in qualche modo anticipava i tempi
Per un verso la autodeterminazione che spiegava e giustificata il l'orientamento comune Stefano Emilio in ordine al caso Englaro e alla nota sentenza relativa a quello caso
Devo dire devo dire che il giudice di quella sentenza
Lo dico con orgoglio
No non l'ho toccata nemmeno la Spagna
Gli altri programmi no no no perché è una spallata sarebbe
Forse offeso qualcuno
Allora devo dire Alberto Giusti eh uno dei nostri migliori allievi
E e quindi diciamo il lo scrivere come io ho scritto in difesa di quella sentenza era perché derivava da una cultura di scuola che si veniva a quel tempo afferma
Per la stessa ragione Stefano
Condivise con me
Una lettura preoccupata di quella normetta del codice
Indizi deontologia medica l'articolo settantasei che prevede baldanzosamente da Medicina
Potenzia attiva mettendo la insieme alla medicina estetica proprio perché la conformazione di quella norma credo ancora discussa per la verità
Utilizzava l'autodeterminazione al di fuori del campo specifico e dei limiti che questa nozione doveva avvenire per portare sullo stesso piano dell'apporto di cura
Il molto del desiderio cioè una una forma di avanzata verso il futuro
Che superava d'emblée
Alleanza terapeutica il il la finalità terapeuti
Cultura secondo punto
Cultura questa parola cultura ricorre molto spesso
Nelle cose scritte da Stefano prodotta
Cultura del tempo e fuga da un rinuncino a mento
Di motivi provinciali
Ampiamente diffusa nell'attuale situazione italiani superamento di una visione della comparazione giuridica come confronto meccanico di soluzioni legislative apertura ad analisi economico giuridiche per rendere più agevole l'individuazione degli ideologiche sottostanti alle diverse soluzioni
Esibite caso esemplare di esame realistico dei meccanismi di distribuzione incidenza dei danni in un sistema capitalistico
L'esempio il costo degli incidenti di Guido Calabresi presentato a Pisa proprio all'indomani della pubblicazione della produzione del libro di Guido Calabresi io ricordo che il di stentano ebbe a dire che trovava conferì la della
Inadeguatezza del sistema della responsabilità per colpa rispetto alle stesse funzioni che i suoi sostenitori gli attribuiscono
E diciamo con una punta insidiosa non disponendo costoro degli strumenti necessari perseguire le complesse argomentazioni svolte da calabresi
Eravamo agli inizi di un discorso sulla responsabilità civile che ancora non apriva gli occhi a questa cultura del comparazione
Terzo frammento giurista ardito e inquieto
Già ho sentito da Orlandini pare fa riferimento a questo punto nei tempi nuovi
Serve l'animo ardito inquieto di chi si occupa élite a a ripercorrere inteso un difficile cammino di metodi e di esperienze era l'anno in cui Stefano presentò la prolusione all'unità di Macerata
Lui giovanissimo professore
Io giù giovani giovanissimi incaricato a Teramo da Teramo arrivai
A
Macerata perseguire la sua lezione
Rimasi impressionato
Dare la fermezza del messaggio propositivo
E qui le citazioni lo confermano
Se la legislazione civile vuol tornare ad essere il figlio con cui si intesse la trama dei grandi istituti della Società
Allora non può consistere che inferma disciplina dei principi
Per reggere un'imprevedibile futuro allora devono esprimersi in clausole generali
Terzo non può esprimersi che come sto
Pensione dei principi costituzionali che costituiscono il filtro attraverso il quale le esigenze della società possono
Possono penetrare nell'ordine giuridico io credo che il trentunenne
Giurista
Aveva come dire già scritto un proclama
Lungo il quale avrebbe ordinato tutto il resto della sua attività e in modo molto preciso e risoluto
Non puoi col opporvi mi ha colpito non può consistere che non può esprimersi che
C'era questa forza
Di un giurista ardito ardito e in più
Infine il giurista
Delle nuove frontiere spesso fa riferimento Stefano alle nuove forme
Apprendo un fascicolo di fin e secolo della sua e nostra rivista rivista critica
Stefano osservata
Il diritto e la sua scienza sembrano trovarsi in uno di quei tornanti della storia in cui si identifichi definiscono il loro senso e la loro funzione
Richiedono di saggiare l'adeguatezza delle loro categorie rispetto a una intensa dinamica legislativa giurisprudenziale scientifica socioeconomica
L'individuazione dei campi di ricerca ai evidenziato che alla cliente
Formalistica soggetto negozio fattispecie è venuta sostituendosi Latteria dei realistica
Proprietà contratto responsabilità una sorta di chiusura di parentesi legata all'influenza della cultura tedesca
E qui c'è un giudizio critico
Che era sorprendente in quei tempi in cui noi giovani venivamo mandati in Germania per approfondire il nostro i la nostra preparazione delle cultura tedesca nella quale non era stato cercato un arricchimento degli strumenti di indagine ma un modello da importare
Era un modello da importare quindi come tale una K rispetto alla possibilità di volare più a
Questi in questo ultimo frammento mi è consente di passare alla seconda parte del mio discorso sul diritto civile di Stefano congiunta che
Verrò articolando in tre o quattro punti essenziali il primo rinnovamento delle categorie e prospettive di governo dei giudici
La seconda è un
Un un un un aspetto rinascita della questione proprietaria egli la scommessa dei beni comuni la terza è con un titolo
Chi è avrà bisogno di spiegazioni la curvatura personalistica della tutela della privacy
Comincio
Dal rinnovamento delle categorie giuridica essenzialmente qui responsabilità civile e contrari
Una vicenda che si manifesta e si sviluppa negli anni sessanta del secolo scorso
Mettendo a confronto due scuole di diritto civile quella romana di Rosario Nicolò e Stefano Rodotà e quella pisana di Cugola Zoli e dei suoi suoi allievi insieme al sottoscritto Lina Bigazzi Gelli
Umberto breccia e come avete sentito la nostra direttrice di dipartimento che appena prima parlato
Aventi come comune con antenato la grande scuola messinesi
E come anello di collegamento la splendida persona Di Giorgio Jan piccolo giurista finissimo troppo spesso dimenticato
è una vicenda che prende origine da quella che verrà denominata come la metafora delle fonti una ricerca che a Pisa Sandro pizzo russo e Umberto breccia avevano messo impianti e orientata
Alla luce della forza vincolante dei principi costituzionali e fin dall'inizio
A attinenti atti dall'inizio trova un immediato riscontro nella disciplina della responsabilità civile ed è il contrario
Mille novecentosessantaquattro
Viene pubblicato il problema della responsabilità civile nello stesso anno esce l'aria lesione del credito da parte di terzi
Massimo Franzoni a accomunato le due monografie attribuendo loro il merito di avere cito criticato organicamente fin dalle fondamenta
Credenze consolidate seguendo percorsi diametralmente opposti ma convergenti nei risultati questo
è vero il risultato è quello di avere scardinato una lettura formalistica dell'articolo due mila quarantatré aprendone l'operatività al contributo della giurisprudenza la giurisprudenza che non mancano di rispondere positivamente
I percorsi erano diversi non ci conoscevamo allora
Rodotà aveva usato per primo
Parlare di una clausola generale di responsabilità ravvisando sul piano delle fonti i profili di una cito transizione dal principio
Dell'atto illecito a quello del fatto dannoso sì che i giudizi di responsabilità
Non ha perfino è quello di definire in ossequio alla norma il fatto come illecito bensì quello di far carico un soggetto l'obbligo di risarcimento ci chiedeva allora
Il fondamento dell'apertura la giurisprudenza
Una clausola generale assunta al ruolo di fonti della responsabilità come espressione del principio costituzionali solidarietà pestifero
Una fattispecie normativa sottoposta interpretazione ispirata al criterio dell'ingiustizia del danno ma pur sempre fondata sulla curva
Da parte
La conclusione
Della l'orientamento Distefano
Era difficilmente conciliabile con l'Indirizzo di cui erano portatori quando
Diceva e qui cito ancora un tasso di Stefano Rodotà un profilo afflittivo una riprovazione della condotta debba comunque ritenersi incompatibile con la disciplina della responsabilità civile
Mi ricordo che Ugo Natoli che partecipò a un Ostro incontro Pisano sul ruolo della colpa missilistiche USA e allora deperimento della colpa
Perché Natoli su invece
Allora ha sempre avuto diciamo un riferimento preciso al diritto romano alla curva indirizzo romano non era più al centro dell'indagine con Stefano Rodotà
Natoli poi disse
Sul ruolo della colpa qualcosa che si è data per scontata ma per nessuno si è preoccupato di spiega questi erano i i piccoli battiti detti amicali che avvenivano all'ombra
Della Torre di pizza
Mille novecentosessantanove
Esce il volume sulle fonti di integrazione del contratto che dedica un intero capitolo capitolo centrale a buona fede e correttezza nel quadro dell'integrazione
E questa una alternativa alla nota tesi proposta da Ugo Natoli che fin dalle dispense sull'attuazione del rapporto obbligatorio e poi nel monografia nel trattato di ci come sicario eccetera aveva sostenuto che le regole della correttezza e della buona fede ex articolo mille centosettantacinque
Mille trecentosettantacinque esplicano la loro rilevanza soltanto nella fase di attuazione del rapporto diceva volatori imponendo al giudice di valutare il comportamento delle parti non soltanto sulla base del mero criterio formale offerto dalla regolari Ulissi riferibile alla fattispecie ma anche sotto l'angolo visuale della sua congruità rispetto a certe esigenze
Che le circostanze del caso concreto possono rivelare
Ne ed è arrivata una contrapposizione sinteticamente riferite in termini di è vero contrapposizione tra una tesi che attribuisce alle regole di buona fede e correttezza una funzione lato sensu correttiva delusi toujours nella valutazione ex-post del regolamento contrattuale
è una tesi
Quella di Stefano che conferisce a tali regole una funzione integrativa del regolamento contrattuale all'interno di un vero e proprio concorso di fonti ai sensi dell'articolo mille trecentosettantatré
Entrambe le tesi
Hanno in comune una apertura al necessario intervento del e questo è all'ora
Una novità rispetto a quello che si leggeva dei manuali
Ma mentre dunque secondo
La tesi di Rodotà
I giudici semina tavoli il giudice non va oltre una conferma o una correzione del regolamento contrattuale assunto come fonte esclusiva del contratto
E Lina Bigazzi Geri aggiungerà il ricorso la buona fede non implica dunque il venire all'esistenza di una fonte autonoma dal contratto
Nella i concezione di Rodotà l'intervento del giudice assume le sembianze di una clausola generale suscettibile di atteggiarsi grazie all'intermediazione di articolo mille trecentosettantaquattro a fonte normativa del contratto ad integrazione del regolamento contratto
L'alternativa
è quanto meno sul piano teorico netta molto meno poi sul piano della operatività qualche giorno fa nel ricordare Lina diversi generi in un incontro Pisano
E
Andrea o restano che era presente
Attenuto un intervento una relazione partendo quasi con occhi smarriti da questa contrapposizione che aveva vissuto come allievo essendo in pari tempo allievo della scuola romana
Stefano Rodotà i e gli altri ed al tempo stesso dottorando sotto la guida severa divina Bigazzi Geri che era piuttosto categorica nelle riproporre la tesi
E grande queste tesi debbo dire a distanza di tempo hanno favorito un cambiamento radicali ormai la giurisprudenza come fonte del diritto
Non è più Contestabile
Se non da chi vuol rimanere ciecamente
Attanagliato alla vecchia dogmatica non incide barba di calcolabili vita che possano impedire l'avvento di un intervento dei giudici
Ma per questo motivo ci tengo soprattutto per la tesi
Aperta alle clausole generali che è quella di Stefano Rodotà a avvertire
Devo dire con una esperienza ormai di lettura di sentenze molto ampia che questa tesi come in generale questa questo tipo di apertura
Ai giudici non ha niente a che vedere con una sorta di dottrina delle corti immaginata
Come il rovescio dell'orientamento della dottrina verso i casi questo è una fase di Berruti che nell'ambito di un convegno di magistrati
A tentato di utilizzare le aperture di Rodotà e anche della nostra scuola
Per
Per arrivare a conclusioni che non ero assolutamente nel nostre intenzione
Passo al secondo
Aspetto rinascita della questione proprietaria e la scommessa dei beni culturali
Il titolo ad effetto con cui si presenta la raccolta di scritti dedicati da Rodotà al tema della proprietà il terribile diritto
Non deve a mio avviso trarre in inganno
L'intento dell'autore
è tanto quello di descrivere i vari modelli in cui si presenta il denominatore individualistico che da sempre caratterizza la questione proprietaria fino a cito una rinascita
Che celebra i suoi diritti proprio nei vecchi templi nella ripresa delle politiche liberiste nelle e lavorazioni dei nuovi economisti nelle scuole dell'Economic finali soffrirò
Confessa Stefàno
Che con il passare del tempo è sempre più affascinato dalle formule semplice e si ricorda quella tratta dai sovrani di Alexis de Tocqueville
La proprietà come lo conosciamo due battaglie il grande campo di battaglia quindi non tanto futura descrizione del terribile diritto ma piuttosto una battaglia per andare oltre
Giuridico Stefano dice
Al giurista è legata la pura contemplazione
Della catena i tempi sia se li a sì
Ah se viste sia pervenire non propizi solo a un pensiero debole
Che che che si che essi ah no no i pensieri che attengono asseriscono propizi solo a un pensiero debole
Egli invece condannato ha un pensiero forte pensiero forte può essere per un verso un appello ai principi europei e per altro verso la scommessa la scommessa la nascita di una nuova categoria di beni
L'idea di fondo della sua proposta e quella di trarre dai principi giuridici comuni alle fonti europee una un sistema una sistemazione teorica idonea a confermare ad offrire una lettura forte della dimensione sociale della proprietà proclamata dalla nostra Costituzione
Da veri indicato
Nella solidarietà una delle teste capitolo della carità di Nizza dei diritti fondamentali
Dice Rodotà rappresenta una forte innovazione
Rispetto alla tradizionale struttura dei trattati
E a chi come il sottoscritto
Ne evidenziava il carattere pallido
Così gli ho scritto sulla rivista critica
Replica che una volta cito ribadita la base normativa che nell'Unione Europea intreccia
Solidarietà eccellenza si è fatto un passo nella direzione di una considerazione podismo politica della solidarietà
Punto sul quale io purtroppo continuo a lo nutrire dubbi
Questi però la scommessa e quella di un cambiamento profondo
No non un ritorno ad un altro modo di possedere crisi riferimento era Paolo Grossi ma la necessaria costruzione dell'opposto della proprietà questa è la scommessa
Non nasce solo una nuova categoria di beni con l'accesso ai beni comuni l'astrazione proprietarie si scioglie
Nella concretezza dei bisogni ai quali viene data evidenza collegando i diritti fondamentali ai beni indispensabili per la loro insoddisfazione
E a mio avviso il principio della speranza
è la conversione del cuore
La
La qualità la la
La la la la la promessa di amore sociale
I che e indicata qui cito una ben libero di Cesare Salvi con un passaggio darle dalla amore aventi alla amore
Ultimo punto perché ho parlato di curvatura personalistica di tutela della privacy
Perché in un'intervista
A Stefano Rodotà che aveva appena lasciato la presidenza di garante della privacy intervistatore
Pone alcune domande sulle radici culturali della privacy e sul perché del suo radicamento indica
Chiare e nette furono le risposte
La prima la privacy in senso moderno nasce negli Stati Uniti
E si manifesta come esemplare espressione dell'individualismo tipico della classe borghese dell'età del loro
Ma ecco il punto ma entrerà nel nostro ordinamento giuridico con una legge che nasce per la pressione e la tutela degli interessi da classe operaia
L'atto di nascita è il mille novecentosettanta con lo Statuto dei lavoratori
E il famoso articolo otto che vieta la raccolta di opinioni politiche sindacali religiosi dei dipendenti
Da lì alla fine del secolo
E oltre sì i sviluppa questo principio di protezione dei dati personali
Mille novecentosettantanove la legge istitutiva delle autorità garante che osserva Stefano Rodotà approvò certamente la direttiva comunitaria in materia ma riusciti ad aggiungere
Dura punti di riferimento che non erano presenti nella
Nel nel legge istitutiva il primo il rispetto della dignità delle persone fisiche il secondo il il riferimento all'identità persino e commenta in questa risposta l'intervista
Stefano Rodotà
Manifestando subito un forte valore aggiunto in termini di un'idea orizzonte più largo un orizzonte più largo in cui collocare la tutela della privacy ecco già una prima risposta occorre un orizzonte più laico per disancorare da lì discutibile individualismo
Per brutto iniziale questo fenomeno della l'orizzonte di un largo si staglia ecco il punto perché vorrei sostenere nel segno della cultura personalista
Già presente fin dal mille novecentoquarantotto
Il nome
E in norme particolarmente significativi della Costituzione repubblicana cito sempre da Stefano Rodotà
E destinato a svilupparsi dopo un certo periodo in cui essendo l'orientamento la cultura personalista di matrice cattolica per lungo tempo aveva incontrato un notevole rifiuto progressivo se si pensa che barile ancora scriveva su al soggetto dei diritti quando ancora la persino persone era stata introdotta bene sesto nota coglie questi aspetti e aggiunge al riguardo quindi i materiali costituzionale che troveranno cito una conferma nella Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea
Questo a mio avviso è un punto focale è un punto critico
Un punto un punto focale perché è il punto del pensiero ottimistico tra virgolette di Stefano Rodotà che optando per una interpretazione alla francese dell'ambiguo dettato della Carta di Nizza teniamo presente il tema Carta di Nizza i c'è un riferimento al personalismo dei diritti e della libertà riferiti alla persona nella versione francese mentre la versione inglese che è stata quella di Massimo
Parla di un concetto numerico editori Ruanda
Ebbene non c'è dubbio che Stefano Rota che poi era sensibile
A di una certa cultura non soltanto giuridica francese aggiunge a concludere ricostruendo una linea di continuità tra le nostre
Il la lei non la nostra Costituzione e la carta europea i diritti fondamentali alla quale del resto Lulli aveva fortemente collabora
Ha descritto dell'attuale i cito i materiali costituzionali si sono composti in un disegno che da adesso senso e forza nuovi
Purtroppo all'ottimismo di Rodotà
Si contrappone il pessimismo oppure comunque la diversa opinione
Di quanti non riescono a ravvisare una tale linea di continuità o addirittura scrivono che la carta dei diritti non sa fare meglio che tornare indietro di due secoli all'eguaglianza veramente forte
Cito da Cesare Salvi nel suo
Questo divario di opinioni
Per il male e a mio avviso può essere stilato
è un tentativo dicendo che l'apporto fondamentale di Stefano nella preparazione della Carta di Nizza non è tanto quello di avere ottenuto un cambiamento di rotta rispetto a quella che era il momento di partenza della carta di Nizza che era chiaramente di carattere liberale individualistico con la solidarietà non aveva molta confidenza
Ma diciamo la suo il suo apporto e poi certo verso il futuro cioè riuscendo a inserire dignità e solidarietà
Che non appartenevano ai Four principal su della bioetica nordamericana ha posto le basi a mio avviso perché il si ricorderà ancora della cultura personalistica
Della costituzione che questi elementi vanno vissuti in modo conforme alle loro matrici specifica
Devo dire che
Non ci troviamo ancora di fronte a un momento di passaggio
Un momento di passaggio che è costituito purtroppo dal due popoli che nella loro antiche Chiquita nuocciono a una ricostruzione equilibrata del futuro
Un popolo è quello di pensare di difendere la nostra Costituzione in maniera rocciosa in maniera come dire ad esclusione di qualsiasi vento che provenga dall'esterno mi accennava prima Emanuela partite
L'altro popolo a mio avviso altrettanto insidioso è il fascino di una Carta di Nizza di terza che abbia superato la cultura personalista e chi si sia orientata verso un modo apparentemente democratico ma che nasconde invece un ritorno a diseguaglianze mancanza di solidarietà quali sono quelli che noi col notiamo altrove Guido Calabresi recentemente
Inserendosi in un lavoro bolognese curato da sesta il CIPE accerto dice voi in Italia Abbritti e la solidarietà che non viene conosciuta come tale altrove su questo bisognerebbe riflettere e su questo dovremo io penso far leva
Non giudicando Stefano lo sa come una persona che passa dai dai romanzo e quindi la visione comunitaria ha una visione individualistica legata a alla privacy il che non non riusciamo a tradurre tra l'altro il nostro sistema e alla Carta di Nizza ma in realtà di un contributo di un mattone
Dato a una ricostruzione che superi questo disagio per cui due sentenze della Corte costituzionale
In materia di diritto della famiglia
Si orientano in modo assurdamente antitetico la sentenza numero centotrentotto del due mila dieci rocciosa mente dice
No io praticamente il matrimonio
è quello della della costituzione e non possiamo andare oltre si afferma che la definizione costituzionale del matrimonio non può essere superata mediante un intento intenzione creativa
Faccio interveniva sugli articoli sette nove Paterniti che impongono il diritto al rispetto della vita personale e familiare e un diritto generale sposarsi questa è una difesa come dire rocciosa della Costituzione
L'altra la sentenza che
Si è espressa
Contro il biglietto di procreazione medicalmente assistita DTT di tipo eterologo
L'accento sessantadue del due mila quattordici a mio avviso va all'estremo opposto quello di aprirli tenuto di trapiantare l'articolo sette della Carta di Nizza a dispetto della vita personale e familiare in quella norma dell'articolo trentadue che è una norma bellissima ma che non vuol dire Rispetto della privacy vuol dire tutela della persona di fronte a medici strutture che forzano
La autodeterminazione della persona c'era il ricordo in altri termini drammatico della zia Isma'e quella è la fonte d'articolo trentadue per cui oggi e questo è un un tema che avevamo discusso con Stefano Rodotà c'è molta leggerezza nel estendere i confini dell'autodeterminazione ben aldilà di quella che è la soglia costituzionale che verrà chiusa e tra l'articolo sette della Carta di Nizza e l'articolo trentadue della soluzione cioè un fossato e questo fossato a mio avviso bene vederlo fare gol riuscire accademici dentro
Detto questo
Io concludo
Per evitare di
Emozionarmi perché il il il ricordo
Di incontri ripetuti purtroppo io ho mancato all'ultimo incontro perché ero fuori Pisa quello in cui Stefano Aversa avvenne a parlare del diritto d'amore suscitando
E lì poi subito la reazione l'entusiasmo dei ragazzi e poco prima io diceva Carla guardate però che chi intendesse questo libro come un'esaltazione del potere individuale
Di sposarsi o di fornì dalla famiglia sbaglia perché dietro questa apparenza insistito non c'è l'amore come relazione la coppia e quella a cui diciamo tende perché l'amore legata al potere di un individuo
Non è vero amore e Stefano questo grave ma io per evitare commuovermi
Mi riporto alla prolusione maceratese
Chi leggo nel tratto iniziale
Con quale spirito lo studioso del rito civile deve oggi muovere verso le frontiere della sua scienza
Dei tempi nuovi cento non gli si addice la tranquilla coscienza di chi è pago della salvezza e dell'armonia delle costruzioni edificate dai suoi predecessori
Ma se e lo dicevo prima l'animo Alvito e inquieto di chi si accinge a ripercorre l'intero un difficile cammino di metodo e di e di esperienze si musette Cuba ci sono a lei voglia se potrebbe dire eleggendo ha proprio molto l'insegnamento del percettore settecentesco io sono davvero e chi era questo percettore in realtà un certo
Lo
Protti della scelte ardite
Mille seicentottantatré ma in realtà dietro c'è il grande bellissimo libro di Pola Zara la crisi sta della così ostico comprende libro del mille novecentotrentacinque e che raccomando atti ancora non avesse letto grazie
Grazie al professor Busnelli per questo ricco quadro del di Stefano Rodotà giurista laico e ora la parola al professor Gambaro
Fermato
Vediamo
Grazie presidente ringrazia Enzo grazie a Guido per un invito grazie alla signora Carla la cui presenza qui c'è la nuova il mio nuovo profondamente
Parlare dell'opera e del pensiero di Stefano Rodotà
Il riferimento alla tematica della proprietà rimanda un sicuro punto di avvio
Quelle note critiche in tema di proprietà pubblicate sull'ultimo fascicolo dell'annata mille novecentosessanta della rivista trimestrale di diritto civile
Che segnavano lo strepitoso esordio Distefano nel mondo della cultura accademica
E anche da dire che lavori lettura suggerì sinistro suggerisce assieme una prospettiva dal ricordo quindi una prospettiva anamnestica che è una prospettiva contestualizzare ante
Sotto il primo profilo sottolinea
Per chi come me ma anche come guide Lorenzo Cesa re Anna si iniziò gli studi giuridici nei primi anni Sessanta
Quelle note critiche rappresentano vettura non facilmente didattica bene perché indicano insieme una rottura ma anche una possibilità di cambiamento degli stili discorsivi del diritto civile
Che apriva per noi è una strada di libertà di ricerca e di pensiero che prima sembravano frettolosa
Indipendentemente dai cose successivi per quelli della mia generazione e a maggior ragione quelle del sulle successive si può dire che siamo usciti tutti dalle note critiche però non voglio parlare Dinoi né tanto meno di me ma del pensiero di Stefano Rodotà e quindi aveva e analizzare meglio che cosa significa e come si attua una rottura con i paradigmi precedenti
Sei contestualizziamo alle note critiche nel loro tempo io ritengo che la risposta sia facile da un lato e sia molto più complessa da un altro anzitutto il tema Rodotà esordisce con una mossa chiaramente elettronica sostenendo che il tema appariva dormiente nell'attenzione dei civilisti italiani
Che avevano anche trascurato le aperture che Salvatore Puglia attivi aveva portato
Un in realtà non era proprio così ma quello che Stefano voleva denunciare tela che il tema sembrava oscurato da un approccio concettuali isterico in base al quale i concetti precedevano l'esame di qualunque altro aspetto del problema e che invece se liberato da quegli equivoci era degna di suscitare il più acuto interesse proprio per il giurista civilista
Io conto interesse dovuto al fatto che
La proprietà come istituto giuridico e ciò che connette il tecnicismo del civilista con le grandi correnti del pensiero politico e filosofico
E poiché la proprietà come è appena stato quei ricordato ma come Stefàno ricordano spesso nei suoi scritti
Si presenta come il grande campo di battaglia nello scontro degli interessi
Tra classi sociali quindi diventa anche la via maestra per connettere alla cultura settoriale specialistica del civilista con le altre discipline sociali
E quindi connette la cultura del civilista con i discorsi pubblici in cui si dibattono i destini delle succitate per
Ma oltre al tema esser
Rileva soprattutto l'approccio al tema
E qui oltre mezzo secolo di distanza non si può far altro che ammirare la complessità dei piani discorsivi intrecciati
Con cui il giovane prodotta fu in grado di mettere in campo le proprie argomentazioni complessità che però adesso richiede un minimo di scansione analitica per poter essere presentata discorsiva
Ora a tanti anni di distanza appare chiaro che il bersaglio polemico dalle note critiche tema all'impostazione tracciata con grande chiarezza da Francesco Santoro Passarelli
Che agganciava strettamente la nozione di proprietà con il concetto di diritto soggettivo dalla definizione del quale si traeva il corollario secondo cui va be'impossibile conformare l'attività del proprietario nelle più varie maniere
Attraverso l'importanza imposizione di limiti
E anche di obblighi purché però non si ponesse in discussione che quello che spettava al proprietario era e doveva rimanere un diritto civile un diritto soggettivo contrassegnato
Dall'autonomia del volere
Da cui conseguiva che ogni funzionalizzazione di tale aspetto però logicamente contraddittoria
Che quindi di funzione sociale non si potesse parlare
Questo tipo di argomentazione era stata esattamente quella che aveva bloccato il tentativo di inserire la formula funzione sociale nella definizione di proprietà al momento della redazione del codice civile del mille novecentoquarantadue
E quindi si capisce che fortificati trattate Successo coloro
Coloro che avevano formulato l'argomento vincente non ripropone solo con un punto di arrivo e arrivo definitivo oltre il quale non si poteva più discutere
Contro questa impostazione
Stefano
Dispiega un arsenale argomentativo impressionante
Che muove da una critica di metodo
è evidente l'inversione è racchiusa nell'anteporre il concetto di diritto soggettivo alla nozione di proprietà chiudono essere ricavata
Dalle norme positive e non da un concetto pre configura ma anche le critiche puntuali
Il concetto di diritto soggettivo pass Francesco passo e vediamo no teneva uno dei tanti
Europa appoggiandosi alle ricerche
Degli storici del diritto mettendo in rilievo come realtà concetto diritto soggettivo potesse essere vario riformulazione IVA
In realtà quello che ci lasciano intendere grazie era che
Quel concetto era frutto di un'ideologia e non di una costruzione tecnica
Io a frutto di un'ideologia oltretutto un'ideologia facilmente rintracciabile perché va a quella di alcuni al corrente del diritto naturale che poi vanno bloccate nel settecento e l'ottocento riformulazioni vegetative ma che
Continuavano a destra il proposte invade un cieco conservatorismo e non avevano nessun altra giustificazione
Quello che Rodotà mette in campo quindi sono argomenti dogmatici
Se intendiamo almeno la dogmatica nel senso di logica formale del diritto che si basa sul principio aristotelico di non contraddizione di che quindi sistematizzato sì concetti in modo coerente laddove si crea una contraddizione evidentemente la coerenza viene a mancare netto
Da quello che Stefano voleva mettere il rilievo
Però
Questo è un aspetto c'è un altro aspetto
Che riguardava la rottura degli stili discorsivi imperanti agli inizi degli anni sessanta a cui facevo cenno
Se si scorrono le note a piè di pagina
Ci si avvede subito che la dimensione per cose vive geografica dei punti di riferimento culturali utilizzati dalla torta
E ampia provincializzato sta attenta soprattutto il prodotto delle flessioni dottrinali più promettenti
Per il resto in parte ma francesi anglosassoni soprattutto
In ciò ad adottare l'agevolata dal fatto che anche i giuristi più conservatori non nascondevano di essersi abbeverata in antico a fonti franco tedeschi
Presto della faceva parte della normale tipo di esposizione della nozione di proprietà
Però
Poi cadevano in un corto circuito
Perché sostenevano che quelle idee ottocentesche che si erano formate in Francia in Germania circa la proprietà essendo ormai inserite embedded nei essendo ormai inserite
Nel contesto del diritto positivo diventavano dei modelli pensare indiscutibili e questo rendeva del tutto inutile continuare a curiosare Oltralpe per vedere come quelle esperienze fossero evolute
Con molto garbo e anche Concetta circa a persona perché lattico aveva scritto da un giovane assistente di questa facoltà e i bersagli polemici Evani invece i venerati maestri ed tappa corta stessa e quindi si capisce il Gaber la circospezione che peraltro a Stefano non sono mai mancati
E quindi con questi
Condizionamenti ecco che e alta Rodotà mettere rileva come quei si cadeva di nuovo in contraddizione
E c'era di nuovo un'inversione perché e Atac quelle a cui ci si faceva erano sempre i concetti e non le norme e quindi e dire che quei concetti erano stati tradotti norme assolveva dall'INPS dal bisogno di interpretare le norme ma c'era anche un altro aspetto
Un'altra contraddizione in cui l'impostazione diciamo
Purtuttavia tra nel pensiero dello cotta
Che aveva e cioè
è proprio vero
Che le norme
Va be'positive quelle di cui disponiamo sono quelle che
Hanno inserito in secca
I concetti della Pandette isterica o delle code all'esegesi
Ecco per fare questo in realtà bisognava ricorrere a un'altra inversione inversione che riguardava la normale gerarchia delle fonti perché ormai nella centosessanta la Costituzione repubblicana c'era l'articolo quarantadue parlava di funzione sociale e come si interveniva a dire che no che bisognava continuare a ragionare come si era ragionato al momento della redazione del Codice civile perché questo era il messaggio che veniva dato
E qui ripeto con molto ingegno
Rodotà riusciva a smontare tutti questi argomenti
Ma come
In base a quale argomento dite che la Costituzione italiana è l'articolo quarantadue dove invece la formula funziona sociale era stata accettata perché pochi anni prima nella redazione del Codice civile si era deciso di no che era meglio non farne cento la Costituzione invece se ne faceva cento
E allora ecco
Smontare uno ad uno c'era tempo convenzioni di pensiero quella che cominciava a dire ma sì però le norme costituzionali
Io non sono proprio giuridiche sono politiche e programmatiche eccetera argomento evidentemente divenuto insostenibile perché nel mille novecentosessanta è ormai entrata in funzione la Corte costituzionale l'argomento dal carattere programmatico
Delle norme costituzionali era stato spazzato via proprio dalla prima sentenza alla Corte Costituzionale spesso
Allerta ecco che si metteva avanti altre due assunti entra in via poetici
La nozione di funzione sociale era troppo vaga per essere raccolta nei ragionamenti giuridici e questa era l'altro argomento che veniva usato un anno alla fonte non è giuridica politica no la fonte magari a giuridica però parlando di funzione sociale ecco che si cade invece in un discorso vago non fruibile all'interno del rigoroso discorso civilistico
E in secondo luogo
E l'obiezione qui con cui si confrontava Stefano era molto più occulta molto più sottile
è una formula superflua
La il diritto di proprietà una volta che sia riconosciuto e confermato dal diritto positivo Telethon Appio per svolgere una funzione sociale quindi è una funzione sociale o anche alle seccamente una funzione sociale
Quindi dire che
Va bene aveva non aggiunge niente a ciò che già è
E quindi di nuovo l'argomento
Finisce con l'essere riduttivo vola e contro queste impostazioni che vado a Tampa mette in campo un vasto arsenale di controllo meditazione
Si comincia con la sottolineare da mettere
Che non si può negare una certa assenza di limpidezza nel pensiero di coloro che la formula da funzione sociale avevano cominciato a mettere in circolazione
Onestà intellettuale vuole che questo venga riconosciuto immediatamente
Però il dovere dell'interprete
Di fronte a un testo di diritto positivo è quello di cercare di dargli un senso
E non già quello di cancellare la norma perché lui non la capisce
Questo è sempre stato il rifugio asino Omar nel senso che non una tecnica che non può essere utilizzata e sempre con garbo dotarlo sottolinea questo non è accettabile non è onesto non si può fare non è un'operazione che va scartata
E poi ci vediamo
E quindi alle note critiche l'esame esegetico che introdotta riserva al testo costituzionale a cominciare da un esame di tipo filologico della aggettivo sociale in tutti i contesti in cui esso è utilizzato vento degli articoli della Costituzione
Mettere nero come invece significato fosse
Possibile abbastanza chiara
Quei funzione sociale vuole semplicemente dire che la proprietà
Deve svolgersi in una direzione di solidarietà e quindi in una direzione di redistribuzione solidale della ricchezza e non già essere strumento di esclusione rispetto al prossimo
Ecco quello che vorrei sottolineare è che rileggendo quelle note critiche ci si rende conto quanto adottato facesse appello anche argomenti di tipo dogmatico dogmatico nel senso proprio di logica forma
E che volgesse quindi
Il suo acume critico nei confronti dei discorsi corre
Ad esempio
Mettendo in rilievo che il concetto di funzione non si può assegnare a un istituto come quello proprietario per il Mahdi ha detto verde finito qual è il gruppo di norme che definisce l'istituto stesso perché
Il concetto di funzione non può applicarsi a qualche cosa di vago deve applicarsi a qualche cosa che l'esistenza del diritto positivo ma
è quello che mi interessa ricordare e soprattutto che per contraddire l'impostazione allora dominante che muoveva dalla nozione di diritto soggettivo
Rodotà finisce col sottolineare che
Ciò che importa e valutare alla luce del dettato costituzionale che si svolge sicuramente nella direzione di una solidarietà
Forse aveva in mente anche allora il centosessanta non aveva ancora trent'anni non aveva sviluppato completamente tutto il suo pensiero anzi per fortuna perché poi ha potuto svilupparla dei tanti anni seguenti del suo magistero
Ma in realtà quello che avevo in mente che traspariva dalle reti andata naviga delle note critiche
E ora numerico però di quella non si ode fatte ammette che Eva invece è presente al momento della produzione francese almeno nel filone giacobino a cui sostanzialmente Stefano Rodotà è sempre rimasto molto legato e anche molto fedele quindi una proprie per fraterni tenne a direzione della fraternità è possibile anzi è quella che la Costituzione impone
Ma da queste impressioni quello che
Veniva fuori pena sostanzialmente che il nucleo essenziale del paradigma proprietario che veniva preso in considerazione a livello costituzionale è proprio quello
Del potere di escludere
Nel senso che nella struttura proprietaria al titolare del diritto viene assegnato il potere di selezionare gli accessi alle utilità dei beni non è che il proprietario
Si gode tutto da solo i suoi beni escludendo tutti gli altri non è questo il problema il problema è quello di selezionare gli accessi dei vive chi può entrare chi non può entrare tipo godeva al mio posto che ipotizzava il mio posto
Questa selezione agli accessi che appunto il punto da il potere proprietario
E sicuramente Monda meccanismo individualistico e quindi un meccanismo appropriativo dell'inutilità dei beni perché anche quando vi faccio lo aveva Agliate in realtà ne ricavò un'utilità lo stesso
Ricavo dei frutti civili
Ma il potere sta esattamente lì
E allora da qui poi
Tutte le aperture che negli anni seguenti fino gli anni più recenti Rodotà ha ripreso riflettendo sempre con grande attenzione sullo Statuto proprietario e su questo potere ed escludere anche da beni
A utilizzazione non rivale e quindi creando situazioni di monopolio sulla cultura sui beni immateriali
Situazioni di dominio sublimi che in realtà
Alla dominazione appropriazione individuale dovrebbero essere sottratti si pensi ai tessuti biologici e quant'altro
Però vorrei ritornare ancora a quelle pagine delle note critiche perché
Ad essi si deve la piena riabilitazione sia della formula funzione sociale nei discorsi dei giuristi
Sia una messa a punto della effettiva gerarchia delle fonti
L'argomento centrale di Stefano Rodotà nelle note critiche è che della funzione sociale non si può fare a meno semplicemente perché è scritta nella Costituzione e la Costituzione è un documento quanto meno rispettabile
E che trattare idee detto oggi qui Nacci ma non c'erano arrivati prima no
A essere storicamente onesti no ci vuole un giovane assistente che nel mille novecentosessanta dicesse queste cose e le argomentasse in modo splendido agricoli tant'è che il messaggio passa subito
Anzi
Per tornare qui agli aspetti Anna mestizia di e voglio documentare meglio quello che va bene
Si dà il caso che in quell'annata dalla rivista film mille novecentosessanta dalla vista trimestrale che potete ancora consultare nelle videoteche prendete il volume mille novecentosessanta rivista trimestrale
Forse è apparso un saggio
Io non veneratissima maestro uno dei grandi maestri della civilistica italiana Salvatore Romano dedicato alla nozione di proprietà
Ora è apparso credo nel fascicolo due quello Di Stefano nel fascicolo quattro
Ora in quella in quel saggio
Salvatore Romano impiegava un metodo prettamente concettuale
Per sostenere che la nozione di proprietà non doveva essere più intesa come diritto soggettivo ma come potere nel senso che la categoria del potere definiva la soggezione lo stato di soggezione di una res alla potestà di autonomia privata del proprietario queste il nucleo concettuale intorno a cui costruire la produzione di proprietà
Beh noi siamo poco allenati ai metodi quantitativi
Ma se facessimo un
Citation Index
Negli anni successivi
Di quante volte quel saggio importante perché veniva da un gruppetto a un venerato maestro uno dei luminari della cultura veneta civile
Era stato citato e quanto è stato citato invece le note critiche del giovane assistente beh devo dire che quantitativamente il match finirebbe in modo molto molto impara
Le però senza fare riferimento ai metodi quantitativi basta seguire la letteratura
Che non solo noi che leggevamo le riviste per le prime volte frequentando l'istituto di un regime
Ma
Basta ricordare che so io alle elezioni pavesi di Rodolfo Sacco quelle bolognese Di Pietro Rescigno sulla proprietà
E il dialogo ecco Stefano Rodotà con le sue tesi espresse nelle note critiche
Di Salvatore Romano invece è rimasto solo l'oblio
Ed è rimasto solo l'oblio perché quel metodo
Concettuali isterico che veniva impiegato per tagliare a fettine sottilissime il concetto di diritto il concetto di potere per applicarle all'istituto alla proprietà veramente avevano cessato di interessare alcuno tanto è evidente la loro sterilità
Dalla andiamo a vedere
Il seguito del discorso se
L'ho detto prima siamo tutti usciti dalle note critiche se
I discorsi sulla proprietà sono cambiati da quella dicembre che poi fu distribuito a gennaio-febbraio dell'anno dopo da quel dicembre del mille novecentosessanta
Sono cambiati
Come le cose sono andate a finire
Certo Stefàno non ha mai cessato di interessarsi alla proprietà abbia sentito stamattina di quante cose si è interessato di quanti orizzonti aperto
Di quanti problemi ha cercato di scavare ma insomma il tema della proprietà forse per un motivo sentimentale essendo stato il suo primo articolo
Scientifico momento ricava sempre ha continuato a parlarne inizialmente in direzione storica per cercare di approfondire da dove quelle nozioni di diritto soggettivo fatta in quel modo venissero venissero fuori da dove la formulazione
Dell'otto per cento trentadue
Saltasse fuori
Che poi
Approfondendo nel commentario alla Costituzione il
L'esame dell'articolo quarantadue degli altri articoli in materia di proprietà e infine sarei troppo lungo elencare tutti i suoi contributi in materia di proprietà pelata incappate raccolte in quel suo libro il terribile diretto che ha avuto tre edizioni l'ultima credo che
Nel due mila tredici quindi piuttosto recente ecco ha continuato a riflettere sul tema della proprietà e qui però
Onestà vuole che si ricordi come la sua riflessione sul tema della proprietà è sempre stata piuttosto limitata al modello proprietario in sé
Stefano non si è mai troppo interessato che so io agli aspetti rimedi reali che non sia la proprietà alla circolazione delle proprietà al tutti quegli altri aspetti che definiscono diciamo il funzionamento dell'istituto proprietario perché
Ma perché in realtà a lui interessava mantenere alta l'attenzione sulle problematiche centrali
Dei modi e di contrasto del potere del proprietario visto come una costante contraddizione con il principio di uguaglianza e quindi continuava a chiedersi come si fa a contrastare questa contraddizione con il principio di eguaglianza questa contraddizione tra proprie te e fatte a mite e se torniamo di nuovo alle note critiche si chiudono con accenti di melanconia dicendo sì
La propria la funzione sociale è stata forse riscattata riproposto all'interesse dei giuristi però insufficiente a rimediare a ciò che il modello proprietario
Produce
Di canti egualitario nella nostra società
Nelle note critiche invocava ancora un po'insomma
Era un po'lo spirito dei tempi le nazionalizzazioni il la disciplina antitrust dal
Forme di intervento legislativo
Successivamente
Il problema che le interessava era il conflitto in rete distributiva attinente alle ricchezze accumulate quindi nel perdurare della legittimità di una proprietà che frutto di accumulazione nel corso del tempo ma che non è frutto di atti di lavoro di produzione
E quant'altro ma soprattutto quello che lo intriga avrà era il tema delle inappropriato milita di certi beni a cui ho già accennato
Prendere certi beni inappropriato Illy secondo il modello della proprietà privata e quindi secondo il modello della proprietà individuale era secondo lui
In mezzo normale per sottrarre hanno regime proprietario tutta una serie di situazioni
Che interpretava come situazione di potere neanche come situazioni di accumulo di ricchezza
Tema delicato perché sicuramente coinvolge
Se ne rendeva conto del resto è scritto
Nelle ultime pagine dell'ultima edizione del terribile diritto si rendeva conto che uno dei temi caldi diveniva il diritto d'autore quello che i francesi della rivoluzione chiamavano alla pressa che vede le proprie te perché bisognava limitare questo diritto dottore che poi in altre lingue si chiami Intellectual Property e che quindi finisce col dilagare nel mondo dei beni immateriali
E da qui il suo diciamo incontro con la logica dei beni comuni
Bene comune proprio perché quello che contrasta l'appropriazione privata che non è la proprietà privata ma è dice Luigi suo opposto
è ora in fin dei conti essere l'opposto dal proprietà privata significa poter svolgere una funzione sociale anche dall'altro punto di vista dal punto di vista antagonista
Però
Con Ugo ero d'accordo che dei beni sociale dei beni comuni avrebbe parlato lui però che i motivi Ugo Mattei e ancora in volo verso verso l'Europa quindi non è fra di noi por mente sarà all'altezza di Terranova
Cerco di Alessandra quarta che potrà completare questo discorso parlando del bene comune col permesso dal Presidente
Grazie al professor Gambero per questo teme ricostruzione un tema così caro al primo volevo buttarlo abbiamo visto non solo e ora la parola la professoressa quarta veri tecnico
Crolleranno no crolleranno
Il ministero
Me ne andrò anch'io prima di tutto ai ringraziamenti al professore alto del professor Rocco per l'invito a sostituiva il professor Ugo fatte in questa relazione per me è un grande onore mi mi scuso in anticipo perché sarà una relazione forse un po'disordinata è un po'disorganica
Ma spero di riuscire a rappresentare quello che i beni comuni hanno rappresentato in questi anni da una parte per la ricerca civilistica per gli studiosi del diritto di proprietà in particolare e dall'altra qui ci tengo a sottolinearlo come categoria generazionale
Perché è stato detto a lungo questa mattina si è anche molto riflettuto sul rapporto tra il Rodotà civilista ai loro tutta politico per una generazione di studiarsi questi due aspetti si rivelano inscindibili
Chi appartiene alla mia generazione ha conosciuto il Rodotà politico e io ero dotato giurista senza riuscire a distinguere i due aspetti e questo ha molto io credo influenzato
Il modo in cui molti di noi molte di noi provano a raccogliere l'eredità di Stefano Rodotà nella materia dei beni comuni la storia dei beni comuni la conosciamo tutti a un inizio molto chiaro dal punto di vista della categoria giuridica e sono i lavori della commissione Rodotà siamo nel due mila e sette Stefano Rodotà presiedeva la commissione incaricata di riformare la parte del codice civile relativa ai beni pubblici
Vedete già qui sorge un primo problema a cui proverò poi affare c'è no e cioè di una categoria che nasce pensata per riformare o comunque sopperire ad alcune carenze
Della dicotomia Demanio patrimonio e quindi come istituto pensato per la proprietà pubblica che poi nella riflessione di Monti è diventato uno strumento un grimaldello per ripensare la categoria della proprietà privata
E questo credo che sia un punto molto importante perché una delle eredità io credo che ci lascia Stefano Rodotà
Con della categoria è il discorso dei beni comuni è proprio la riapertura di una discussione sulla legittimità della categoria proprietario
Questo un tema scottante molto difficile da affrontare al e che si scontra evidentemente con una trattazione giuridica che non si può certo riassumere qui
Però riprendendo le fila del discorso beni comuni nascono per ridisegnare la proprietà pubblica quanto meno alla loro collocazione all'interno del Codice civile sarebbe stata quella se la riforma avesse poi avuto corso sappiamo che poi la caduta del governo Prodi ha impedito l'approvazione del testo inaugurando qui tornerà una seconda vita dei beni comuni fuori dalle aule del Parlamento
Una categoria pensata per superare le difficoltà pratiche anche non esistevano incerto dagli anni due mila che già erano state presenti nel dibattito della civilistica
Dell'incapacità delle regole in materia di beni pubblici di difendere diciamo così determinate risorse da processi di dismissione privatizzazione alienazioni
Che in particolare in quegli anni mettevano mi in evidenza una necessità diciamo di aumentare la tutela per particolari risorse non è un caso che questa storia sia fortemente collegata con le vicende referendarie del due mila undici e quindi con la campagna per evitare diciamo la privatizzazione del servizio idrico integrato quindi blocca bloccare il decreto Ronchi il cui slogan è non a caso era acqua bene comune
I beni comuni venivano definiti come quei beni capaci di esprimere delle utilità funzionali allo sviluppo della persona questo è un punto molto importante a livello definitorio perché scardina
Una prima caratteristica della definizione dei beni e quindi della struttura proprietario cioè il discorso delle utilità
La definizione non è una definizione di per sé è fondata sull'ontologia del bene
Va invece a guardare appunto a queste utilità che sono prodotte dei beni
E che consentono proprio con questa visione questo approccio pluralistico in un certo senso di immaginare come consistenti sfruttamento io usi sarebbe più corretto dire nei beni da più soggetti il interessati appunto a godere di queste utilità per lo sviluppo della propria persone qui
Abbiamo già parlato lo diceva molto bene stamattina professoressa no Barretta della centralità della persona anche nella riscoperta della categoria proprietario alla luce dei dei beni comuni
Nella seconda parte della definizione anche non cito testualmente perché non ricordo con precisione
C'è un altro elemento molto importante inserito in questa proposta di riforma cioè quello delle generazioni future i beni comuni devono essere tutelati non soltanto per noi possibili fruitori che siamo qui e ora
Ma anche per le generazioni future e questa è un altro tema dirompente e cioè immaginare di offrire particolari strumenti di tutela e forse qui è la prima volta che emerge anche una connessione necessario in questo caso con i rimedi poi da utilizzare per tutelare questi beni in maniera particolare quindi sono pensati anche per dei soggetti che ancora non esistono appunto le generazioni future
Sappiamo che la proposta era accompagnata da un elenco non tassativo di beni erano per lo più risorse naturali e beni appartenenti al patrimonio artistico culturale del nostro del nostro Paese
E
Un elemento fondamentale che emerge dalla relazione di accompagnamento e dall'indifferenza appunto rispetto al titolo proprietario
Questo è già stato detto nella relazione e non chiaramente nella proposta di riforma perché non era possibile data la collocazione all'interno del Codice civile
E ben detto che questi beni comuni possono essere sia pubblici che privati
E quindi il titolo di appartenenza perde la propria centralità a vantaggio evidentemente delle forme di gestione
E questo è un altro punto su cui tornerò
Abbiamo detto che è la riforma non trova
Ma non non viene approvata dal Parlamento causa della caduta del governo Prodi inizia la seconda vita dei beni comuni
Questa è una una parte del racconto che inizia a mettere in crisi il civilista perché finora abbiamo parlato di una categoria capace di sfidare la proprietà pubblica Macchi contiene in sé anche degli elementi per ridiscuterà e poi vedremo alla luce dell'esclusione dell'accesso la categoria della proprietà privata
Ma adesso iniziamo a vedere come questo soggetto come questo concetto diventi un concetto politico fortemente politico
E non è soltanto la campagna referendaria del due mila undici che ci consegna questa seconda vita dei beni comuni ma anche l'utilizzo che diversi gruppi movimenti sociali soggetti politici talvolta anche impropriamente
Hanno fatto di questa categoria
E questo è molto interessante perché si possono diciamo dare letture diverse di questo fenomeno se ne può dare
Una un po'imbarazzata no quasi frenata diciamo che escluderebbe il civilista e cioè pensare che questa appropriazione politica
Del concetto è un concetto molto di moda dopo la vittoria referendaria abbia svuotato reso inutile la riflessione del civilista su una categoria che poteva definire l'acqua
Esattamente come il diritto alla casa ho il diritto alla salute
Quindi
Realtà tra loro molto diverso utilizzare politica menta soprattutto in quelle battaglie che se fanno in quegli anni aveva molto seguito da vicino della riappropriazione della liberazione di spazi che venivano occupati perché abbandonati
In quel periodo erano soprattutto strutture pubbliche quindi una proprietà assenteista un un proprietario pubblico assenteista ma anche ancora una volta richiamando le grandi contraddizioni del diritto di proprietà
Ci sarebbe una terza vitale dei beni comuni cui accenno soltanto perché non ha il tempo di soffermarmi di recente i così detti regolamenti dei beni comuni a livello locale e quindi molte città hanno approvato questi regolamenti dei beni comuni per l'amministrazione condivisa con l'idea di classificare come beni comuni urbani dei beni appartenenti alla città immaginare delle forme di gestione condivisa degli stessi
Perché impone stanca perché per la prima volta entra nel nostro ordinamento una definizione di beni comuni che nulla a che fare con la definizione data della commissione Rodotà sono poi due regolamenti quindi va da sé diciamo il valore però è molto significativo che sia rimasta una logica che sia molto spesso anche a rischio di logica che siano diciamo molto più legate alla cooptazione da parte dell'amministrazione che quella portata di rottura quella dirompente sta che Rodotà collegava al concetto ma è interessante notare come questa sia sicuramente anche uno risultato un portato di questa esperienza che ho brevemente ho brevemente tratteggiato
La categoria dei beni comuni come vi dicevo
Sfida il civilista perché riapre la discussione sulla legittimità della categoria proprietaria abbiamo detto più volte i beni comuni incombe l'opposto nella proprietà
Ma io dico anche i beni comuni come lo strumento con cui ripensare il diritto di proprietà quindi non si è trattato soltanto di introduce lambire introdurre diciamo introdurre una nuova categoria all'interno del dibattito civilistico ma dico creare le condizioni ben riflettere sulla legittimità e sulle caratteristiche dell'istituto proprietario
E qui riemergendo una locuzione che Rodotà osava molto spesso dei suoi primi scritti e cioè quella del retroterra non proprietario
Questo è un tema molto importante che non è sconnesso con la logica dei beni comuni anzi è proprio la vigilia
Attraverso la quale ricolleghiamo in una tematica che ci sembrerebbe avulsa dalle caratteristiche del diritto proprietario all'ottocentotrentadue alla interpretazioni delle norme che ci consentirebbero di fare entrare la logica dei beni comuni anche nella materia della proprietà privata
Questo retroterra non proprietario è stato detto più volte ci richiama questo grande conflitto come lo chiamava
Stefano tra inclusione ed esclusione quindi dinamiche proprietaria sospese diciamo così tra questa lotta quotidiana per l'allocazione delle risorse in un contesto in cui la redistribuzione delle risorse si presenta molto chiaramente in difficoltà
Ci può essere un intervento da parte dello Stato infettivi quel far stretto è stato a lungo il modo attraverso cui abbiamo redistribuito la ricchezza in assenza lo si diceva anche stamattina riemerge il ruolo del diritto privato che certamente non può far tutto ma molti degli istituti del diritto privato possono essere utilizzati in terra diciamo realizzare del forme di redistribuzione della ricchezza
E l'applicazione della categoria dei beni comuni alla proprietà
Alla possibilità ci dà la possibilità di realizzare questo risultato commenta
Utilizzando la categoria dell'accesso Stefana la descriveva a in questo suo saggio raccolto nell'ultimo Lippi nel nel libro il diritto di avere diritti è una categoria chiaramente ancora tutta da costruire ma è una categoria che ci fa vedere come in una situazione in cui tutte le risorse sono allocate cioè quelle risorse che consentirebbero lo sviluppo della persona
E favorirebbe ero la dignità della persona si deve necessariamente ragionare così cioè utilizzando delle forme che ci consentano la redistribuzione in assenza di un legislatore di uno stato sociale che evidentemente oggi in crisi
E allora ecco come diceva già il il il professor Gambaro prima di me
Che l'applicazione della teoria dei beni comuni alla proprietà privata diventa un momento di ripensamento dell'esclusione intenso appunto come decisione degli accessi
Anche se qui forse bisognerebbe utilizzare una prospettiva diversa perché assegnare l'accesso a un non proprietario e ancora una volta un esercizio del diritto di esclusione no quindi rimesso comunque alla prerogativa anche lui fisica del proprietario di a gestire i propri beni
E quindi immaginare un diritto di accesso come autonomo rispetto al potere del proprietario maltempo incluso nella costruzione del modello proprietario del paradigma proprietario che recuperando questo tema dell'inclusione su quello stesso campo di battaglia appunto tra esclusa l'implosione riesce
In qualche modo a ritrovare una dimensione inclusiva e a realizzare delle istituzioni della solidarietà questo e l'altro punto secondo me molto importante perché poi nel testo dedicato loro da Rodotà alla solidarietà
E possibile diciamo vedere come il tema dei beni comuni ritorni nella dimensione più problematica e cioè quella dei modelli di gestione lo abbiamo detto non è rilevante il titolo
Di appartenenza contano le modalità di gestione dei beni queste sono legate al sistema di esclusione e accesso ma cosa sono questi nuovi modelli di gestione ecco
In questi anni abbiamo a lungo riflettuto non trovando evidentemente un modello standard molto variabile anche a seconda delle caratteristiche dei beni e del resto questo era uno dei precetti legati all'insegnamento
Dei beni comuni
Ma è chiaro che questi nuovi modelli di gestione a sono a loro volta del istituzioni della solidarietà
E sono delle modalità per governare delle risorse ma anche evidentemente delle tecniche di organizzazione dei gruppi
E quindi si riapre diciamo un dibattito sul rapporto tra affiliazione dei beni beni diritto di proprietà ma anche gli altri strumenti
Perché ne abbiamo discusso di beni comuni di proprietà ma potremmo anche provare a capire come l'istituto del contratto per esempio alla luce di questa dinamica cioè del necessario coinvolgimento dei gruppi
Per il governo delle risorse può farsi che si realizzino queste stesse istituzioni
Della della solidarietà
C'è quindi una rottura molto significativa asse diciamo dovessi rileggere oggi la definizione data dalla Commissione Rodotà quindi è dieci anni dopo forza io rifletterei ancora sul ruolo del concetto di utilità nella definizione che viene data dalla commissione Rodotà o perché a Stefano Rodotà lo diceva molto bene lo scopo era anche quello di controbilanciare
Il peso del soggetto nel rapporto proprietario
E cioè un diritto di proprietà collegato a così strettamente collegato a una certa nozione di diritto soggettivo
Con un proprietario che in maniera egoistica adesso per tagliarla con l'accetta esercita i suoi poteri potere di esclusione a in in primis
E che è in qualche modo deve essere controbilanciato da una particolare nozione di bene in cui le caratteristiche delle cose ispirano anche le le modalità di governo delle risorse
Ecco probabilmente potremmo riflettere se la nozione di utilità ci sia realmente utile a questo scopo e se in qualche modo non sia essa stessa
Viziata da una prospettiva molto soggettiva data anche la forte contaminazione del discorso giuridico con il discorso economico in questo campo in cui l'utilità e il valore il valore necessariamente in un sistema liberare liberale e valore
Di mercato e quindi fortemente caratterizzato da un imprinting soggettivo da una determinazione soggettiva e se non sia forse più utile parlare per esprimere al meglio questa idea Stefano Rodotà altri
Avevano avuto parlare di capacità di beni quindi come possibilità di ricavare DiVersi usi di una di una risorsa in corrispondenza di bisogni
E diritti e diritti diversi
Insomma dal punto di vista della ricerca civilistica io credo che gli orizzonti aperti sono stati tanti
E siamo stati molto importanti proprio perché ridiscutere la legittimità della proprietà significa pensare in concreto ha molti problemi che noi oggi abbiamo nell'allocazione delle risorse
La proprietà assenteista e forse il più macroscopico di questi quindi l'abbandono alla direzione soprattutto di beni immobili costituisce uno di quei fronti su cui ragionare anche a partire dal rapporto tra tra esclusione e accesso e in questi orizzonti aperti come vi dicevamo all'inizio sicuramente ci sono delle inclinazioni generazionali molto significativa
Perché appartiene alla mia generazione i beni comuni sono stati un significato insignificante vuoto diciamo molto spesso noi e cioè una categoria che giuridicamente ci è servita per confrontarci con dei mostri sacri del diritto civile ad applicare il contratto altre istituzioni e la ricerca di altre istituzioni per il governo delle risorse e contemporaneamente ci ha consentito di coniugare in maniera proficua è sempre Malta interessata
Il rapporto tra come diceva Luca arrivare a questa mattina la partecipazione politica all'attivismo politico e l'uso del diritto
Questo è un altro l'ultimo punto che vorrei sottolineare è molto importante se c'è un elemento rilevante importantissimo della vita politica dei beni comuni
è anche stata la grandissima diffusione della mediazione giuridica mai come in quel periodo i movimenti sociali e i gruppi politici hanno utilizzato le categorie del diritto privato Blair difendere portare avanti delle istanze politiche così che la funzione sociale ha vissuto anche una nuova vita perché è stata diciamo nata interpretata anche alla luce di nuovi significati e in forza di nuovi bisogni è il diritto di proprietà il conflitto tra accessori d'esclusione ma anche l'abuso del diritto di proprietà e le immissioni per certi versi sono diventate delle categorie di cui si poteva discutere in un'assemblea di movimento
Ecco queste una è stato un risultato diciamo straordinario del lavoro di Stefano ed è un eredità generazionale che speriamo di poter portare avanti sviluppando questi orizzonti che lui ci ha offerto significa
Senza rassegnazione
Regole
Questa relazione la
Il problema caro a Stefano Rodotà negli ultimi anni della sua vita e approviamo la sezione autonomia private contratto la parola professor Terranova
Grazie cari amici per l'occasione
Che mi ha dato essere qui con voi
Ringrazio in particolare Guido ed Enzo
Che mi hanno detto se potevo essere oggi qui
Il mio stato d'animo è diviso nel senso che noi qui
Discutiamo di questioni di diritto civile
Però l'impressione che noi vorremmo parlarne con Stefano Rodotà
E questo è possibile in qualche modo attraverso un dialogo che sempre sia con gli scritti che i grandi giuristi ci lasciano
Ma non è possibile il colloquio con lui personalmente che quello ai cui chiedevamo di più
E quindi lascia termini
Il conforto della finzione
Come se fosse ancora possibile la con lui e confrontare sì perché
Le nostre posizioni sono state spesso diverse
Come è bene che sia e però da parte mia con un'ammirazione che non si sapeva mai se fosse
Un'onda superiore alla fine
Vorrei parlare del libro scusate mi del libro sulle fonti d'integrazione del contratto del mille novecentosessanta no
In questo libro
Prodotta con quel modo di argomentare che in allora io comunque necessario nuove dall'articolo mille trecentosettantaquattro del codice civile
Però
Ne dà una lettura innovativa Guido l'ha scritto molto bene ricordo che ha fatto di Stefano
Sulla rivista di diritto riviste critica del diritto privato
Su questo tema specifico delle fonti di integrazione del contratto
Guido ha detto ma qui c'era un fatto nuovo un risultato un nuovo che era quello di mettere in evidenza all'intervento la determinazione del giudice ti ricordi Guido questo il passaggio che tu hai messo bene in evidenza
Però vorrei molto sinteticamente
Per cui
Il come prodotta nel mille novecentosessantanove perché condizionante Antonio bisogna mettere le date quando si parla delle idee perché oggi sono cose che sono al via si sono ovvie oggi ma il problema è ddl allora
Non dedicate ad oggi
Nel mille novecentosessantanove Stefano a tre all'articolo mille trecentosettantaquattro e francamente l'articolo mille trecentosettantaquattro si occupa degli aspetti del contratto
Non si occupa nella costruzione del regolamento contrattuale e queste sono molto secco si dice non me ne importa nulla non me ne importa nulla perché questa è la teoria del legislatore
è una teoria del legislatore che si spiega sono però vi Stefano con l'adesione del legislatore la predominante ideologia della fattispecie
E la tradizionale veduta che fa dell'attività delle parti la fonte esclusiva del regolamento contrattuale allora è ovvio che se legislatore parte dall'idea
Che il contratto è cosa delle parti beh Hidegkuti la legge e il giudice eventualmente interviene sugli affetti vanno interviene nel costruire un Regolamento
Ma questa è la storia del legislatore io interprete
Nel mille novecentosessantanove vi dico che non me ne importa Tokyo nulla non me ne importa nulla perché quello che conta non è la teoria del legislatore ma sono norme che ci pone al legislatore
E qui ancora una volta Stefano cc attenzione che qualche volta è vero che la integrazione colmare una lacuna
Mille trecento quarantanove ma qualche volta è cosa diversa mille trecentoquaranta gli usi non è intervenuta alcuna tant'è vero che possono essere esclusi e quindi vuol dire che il contratto rimane comunque completo allora
Sempre per sottolineare
Che sta partendo dalle norme del codice civile per far
Potrebbe essere la sua costruzione allora cominciamo col dire che la integrazione non è colmare la curva è una cosa diversa non è colmare da bene
Non è colmare lacune
Ma qual è il problema e qui Stefano
Che mi spiace non ci si è Francesco Busnelli ma ci sarà sicuramente qualche Pisano
Colloquiava anche con qualcuno che non era di Pisa faceva bene naturalmente eccolo qua il cosacco l'occhiale con gli amici pisane ma con lo chiamava anche magari con Rodolfo Sacco e quindi con Torino tra via e Stefano Rodotà nelle fonti integrazione del contratto dice attenzione perché qui è stato sollevato un problema vero
Ci sono sono stati sollevati a tante discussioni inutili però è stato sollevato un problema vero
E cioè quello per cui il Panettieri fanno rinvio al tipo contrattuale e non dicono nient'altro e allora il problema è ma cosa fa il giudice di fronte a un contratto che si limita ad inviare alla legge
Come interviene
E qui Stefano dice ecco che in questo modo si mette in evidenza il ruolo del giudice
Fatto questo in inciso questo passaggio che però è importante per quello che c'è però di dire dopo Stefano che cosa ci dice dice ma allora quali sono alla fine
Le fonti della costituzione del regolamento contrattuale
E qui in un modo assolutamente creativo perché certamente il sistema del Codice civile di allora direttore quarantadue non lo prevedeva dice Stefano io mi baso sull'equità poi
Faccio qualche fatica sull'equità far tutto quello che vorrei ci aggiungo la correttezza faccio qualche fatica a dire che sulla correttezza faccio quello che voglio c'è giungono buona fede ex articolo mille trecentosettantacinque
Dopo avere scritto quella ben nota nostra quella ben nota nota in cui diceva ma mille trecentosettantacinque non serve soltanto Sipra dalla prima con con Francesco
Tesi Natoli a lire stiamo parlando dell'attuazione ma no no stiamo parlando all'attuazione stampando il Regolamento
Questo è un salto
è un salto cioè chiaramente innovativo rispetto a ciò che il legislatore del quarantadue avevi in mente perfetta
Questo è la verità dei fatti il il dato innovativo dello scudetto del mille novecentosessantanove di Stefano sta in questo
Nel costruire un ruolo autonomo del giudice come determinante il contenuto del contro
Per parte mia
Da buon pavese
Pavese torinese usiamo questa espressione ho seguito una strada diverso nel senso che ho ritenuto che il problema da affrontare forse quello come fare il giudice di fronte a un contratto atipico a trovare una regolamentazione del per il contratto e mi sono messo nella strada del vediamo se il giudice chi Pizzi in modo adeguato efficace o si possono fare un po'meglio questa attività ma sempre nell'ottica di identificare uno o più discipline legali del contratto
Dunque muovendomi chiaramente in una prospettiva che Stefano Rodotà aveva sottolineato come importante ma aveva poi
Abbandonato sottolineando invece il tema centrale della determinazione da parte del giudice
Nel mille novecentosettantaquattro non parlo di me ma solo per dire che il dialogo è cominciato allora io mi ero confrontato vivamente con il libro di Stefano investe centosessantanove
E mi era sembrato di dire che se è vero come sembrava essere vero
Che il giudice fondamento il giudice italiano fondamentalmente ricorrere alla riconduzione del contratto tipo il ruolo della buona fede ore comunque delle clausole generali risulta marginale perché
Centrale invece come si fa
Come faccio il giudice a applicare una disciplina legata al contratto
E con la col tono giovanile che in allora avevo adesso purtroppo perso mi ero permesso di dire che in fondo dire che il giudice non dovrebbe ricorre la tipizzazione ma dovrebbe in modo più esplicito
Direi che il risultato cui viene è in funzione dell'applicazione di un principio di buona fede aveva un sapore prevalentemente moralistico
è un modo di parlare perché in oggi non oserei più allora avevo l'età che mi consentiva con la presunzione che hanno i giovani soprattutto trattando con dottore come Stefano un fratello maggiore come Stefano di poter usare
Oggi mi ritrovo
A leggere un librettino
Una premessa
Al elogio del moralismo in cui Stefano esordisce dicendo io sono un vecchio incallito mai pentito moralista e allora ancora una volta mi viene struggente
Il tema dice
Noi riuscire al cento per cento ancora attardare con Luigi al di là della finzione che voi mi consentite oggi
Però siccome si deve discutere ecco Stefano Rodotà e inutile solo elogiare lo ha perché non avrebbe un senso nel bisogna certamente di questa io vorrei pormi un quesito che sottopongo alla loro attenzione oggi
Quelli iscritti
Del mille novecentosessantanove se posso aggiungere del mille novecentosettantaquattro
Facendo riferimento anche al mio proprio per dire due modi di impostare il problema diverso
Già l'autonomia e la disciplina che possa essere data al contrario
Oggi che ruolo possono ancora svolgere
Ora io credo che quei lavori
Al di là del metodo al di là delle scelte avessero un referente molto chiaro implicito ma molto chiare
Il referente era un contratto domestica
Il referente era un contrasto in cui le parti scrivono poco e per il resto confidano che vi sia una disciplina legale di riferimento
Un contratto che vuole integrazione da parte della legge
Un contratto che accetta di integrazione da parte del giudice ove ciò sia necessario dunque un contratto domestico sintetico che si limita a mettere in evidenza le questioni economiche
Ma che non si preoccupa e non vuole preoccuparsene ville ulteriori profili di disciplina
Che vuole l'integrazione
Ed allora Stefanelli io potevamo discutere seguiamo l'integrazione mediante tipizzazione seguiamo l'integrazione mediante tipizzazione sir ricorso alle alla legge ma soprattutto anche Stefano
Con riferimento alla correttezza e la buona fede perché il dialogo omogeneo le strade erano diverse ma il presupposto dello stesso
Ecco io mi chiedo se oggi
Il referente oggettivo
Sia ancora lo stesso non sto a vicenda evidentemente per carità che quei tipi quei contratti in cui le parti vogliono l'integrazione non ci siano più
Ma non sono i più importanti
Ma non sono i contratti fondanti dell'economia di oggi
Qui non è un banale discorso di globalizzazione qui significa guardare a quello che accade
Se guardare a quello che accade in tema di contratto significa vedere contratti
Analitici che pretendono di essere completi
Che non vogliono l'intervento della legge dicono applicabile una legge perché non si può fare a meno perché nel momento in cui lo scrivono scrive che si applicano senza offesa per gli amici
Che si occupano di queste cose il principio uniti va fa un po'preoccupazione
Dire che si applica l'ex per Cattolica uno dice chi sa qualcosa vuol dire allora uno dice bene che legge applicabile omettere la tua la mia certo uno delle due se magari non andiamo d'accordo una terza che sembra essere la migliore però una legge applicabile mettiamola per favore perché se no qua il grande problema eccome redattore del contratto ma la l'indicazione della legge applicabile un orpello
è un orpello perché in realtà dei patti non vogliono che si applichi alcuna legge nella sostanza e non vogliono nell'integrazione della legge né tanto meno integrazione del giudice
Ora
Che le parti per questi contratti di particolare rilevanza
Che ci vengono fondamentalmente da altri ordinamenti soprattutto angloamericani scusatemi se autonomia otto cito per sintesi contratti che a me piace chiamare contratti alieni ma solo per le descrive un fenomeno ebbene in questi contratti
Le parti scrivono più volte che non vogliono l'intervento del giudice comincerà a scrivere
Attenzione che noi definiamo noi parti
I termini del contratto quindi tono andare troppo fa lo spiritoso giudice interpretare perché l'interpretazione le parole hanno significato che diciamo noi
Addirittura atti dettiamo delle norme sull'interpretazione
Non solo ma ci diciamo guarda che tu non devi tenere conto il giudice né di ciò che è accaduto prima
A fine interpretativi né di ciò che accade dopo perché qualunque cosa accade dopo rileva soltanto se c'è una forma vincolata
Quindi non devi senza dare mai tu giudice poi in sede di contenzioso di dire basta sì questo dice il contratto ma prima avevate detto e poi aveva che fatto
Non ce ne importa nulla Novi dove dobbiamo rimaneva al testo contrattuale
Vogliono queste clausole evitare l'intervento del giudice
Vogliono evitando addirittura al punto di dire al giudice guarda che se per ipotesi dovesse ritenere che una clausole nulla e nulla solo quella per carità non venirmi poi a dire che nullo l'intero contratto mille quattrocentodiciannove non non c'è si applica al diritto italiano però alle mille quattrocentodiciannove come non scritto
Per favore
Perché non si vuole correre il pericolo che di fronte alla nullità di una clausola si debba cadere nella nudità dell'intero contratto
Vogliono che il risarcimento del danno
Sia determinato da esse parti e non dal giudice
Clausole penali clausole di tetto della responsabilità
Allora in una situazione di questo genere
Il contratto a cui pensavamo se posso usare questa espressione collettiva se Stefano nel mille novecentosessantanove si anch'io come gli altri naturalmente in quegli anni e lo stesso contratto di cui dobbiamo occuparci oggi se vogliamo occuparci di ciò che conta
Perché è importante occuparsi anche delle con dei contratti rilevanti non solo di quelli eventualmente vaginali che ancora avvenuta carattere meramente domestico
E ancora questo io credo di no
Credo di no perché adesso il problema non è più quello che si affrontava allora
Il problema è che si affronta allora oggi a fronte di questi contratti e un scontro se posso usare questa espressione
Naturalmente ciò che dicono viene verbalizzato tra ordinamenti c'è un ordinamento di common law
Che si confligge con il nostro ordinamento e costituisce l'impeccabili spinge la legge applicabile come costituisce la legge applicabile la legge francese quando la legge francese quando la legge tedesca quando la legge l'osso perché il problema non è solo nostro
Ebbene allora c'è un contrasto tra ordinamenti Nori sempre non mettendo la verbale stiamo parlando di ordine pubblico internazionale non stiamo più parlando di pluralità delle fonti di costruzione del conto
Il problema e dunque di verificare se l'ordinamento in base al quale il contratto è stato costruito sia rispettoso dei principi fondamentali del nostro perché stiamo dicendo che il diritto applicabile il nostro
Se questo la questione è estremamente delicato
è estremamente delicata
Perché noi abbiamo due esigenze entrambe
Meritevoli di tutela e come sempre quando due esigenze sono meritevoli di tutela la questione diventa interessante
Facile quando meritevole di tutela è una istanze soltanto il problema sorge quando due istanze sono entrambe meritevoli di tutela per un verso noi abbiamo l'esigenza di non chiuderci
Come Italia come Paese a queste forme contrattuali
Perché se noi ci chiudiamo dicendo non le voglio neanche vedere
La risposta immediata invece di applicare il diritto italiano si applica il dirigibile
Si applica il diritto l'ipotesi più favorevole francesi
La Francia sta facendo un po'questo lavoro non lo sappiamo questo nuovo
Questa modifica del Codice civile programmaticamente presentata non dico che raggiunga il risultato me programmaticamente risultata per dire voglio essere la legge applicabile anche per i contratti internazionali
Se non ci mettiamo in un'ottica del dire che cose strane stanno scritte in questo contratto io non l'accetto evidentemente la risposta della pratica diventi immediatamente sì ma non si applica più diritto italiano è stato un piacere
D'altra parte se il diritto e più italiano devi applica se i principi fondamentali devono essere rispetto
Chiudo nel rispetto per le tempie me segnati con un esempio per farmi capire meglio nel senso che mi piace essere un po'più concreto ragionare
Allora
Prendiamo il l'esempio di un contratto di particolare rilevanza economica che il contratto con cui si trasferisce la partecipazione di controllo in una società
Cominciamo col dire che questo contratto non è disciplinato dal nostro ordinamento perché vero è che si parla di vendite delle partecipazioni sociali ma il contratto di vendita precettazione di controllo non è disciplinato
Che sia un animale difficile da trattare dimostra anche il fatto che quando è stato riformato Sciuto esterne che ebbe sono scemi che ha pensato di fare disciplina di quello pensato di recepire la disciplina alcuni piccoli contratti ma quello abbiamo lasciato l'hanno lasciato tranquillo perché è un problema
Ebbene di fronte a un contratto come queste la cui matrice anglo americana evidente a tutti
Allora qui
Cosa succede succede che quando le parti
Scrivono questo contratto di sputo no a lungo sulle representation arduo e is discutono a lungo sul vendendo ITIS conseguenti all'eventuale violazione delle representation arruolamenti s'precisano Ladu
L'arte del presente ce lo vuole in tilt precisano le indemnity qual è il tetto dell'ente perché
Per la semplice ragione che il prezzo
Della cessione della partecipazione sociale di controllare in funzione
Anche sono ma anche proprio della disciplina normativa
Quanto meno representation ruolo Entics sono previste in capo al venditore tanto maggiore
Tanto meno sono presenti sul ruolo Entics tanto incide sul prezzo di conto corrente
Ed allora così stando le cose c'è un problema di fondo
Che mi che sottolinea la loro attenzione per concludo perché questo mettiamoci nell'ottica che le parti abbiano stipulato questo contratto con questo particolare attenzione abbiano detto applicabile perché queste è stato consentito da una delle dalla parte interessata al diritto italiano
Dunque ripresenti e ce ne vuole venti specificamente previste tetto dell'indemnity per l'ipotesi di violazione specifica durata
Si applica al diritto italiano
Arriva chi deve decidere
E si sente chiedere di applicare secondo un certo orientamento della Corte Suprema l'articolo mille trecento trentasette del codice civile in funzione collettiva dell'equilibrio contrattuale a contratto cosiddetto sconveniente mantenuto
Come loro sanno cassazione divisa su questo punto se si possono mantenere il contratto e in via di risarcimento del danno il gettito lo mille trecentotrentasette addirittura pagare improvvida quarantatré ottenere un risarcimento
Ecco supponiamo che ci si metta nell'ottica di quella giurisprudenza che dice di sì
Che succede
E succede tutto ciò che le parti hanno fatto pazientemente negoziando prevedendo no il tetto deve essere questo basso un basket sì però
Tutto questo viene by passato per il fatto che si applica l'articolo mille trecentotrentasette magari in omaggio a una recente decisione della Corte di Cassazione
A con un termine di prescrizione decennale sulla base di un preteso contatto sociale
Con il che si arriverebbe la singolare situazione per cui se si trattasse di donne incidente si avrebbero a cinque anni dalla scoperta se invece si ragionasse in termini di articolo mille trecentotrentasette ci si potrebbe accorgere che contatterà sconveniente
Dopo nove anni nove mesi e dove
Be qui è chiaro che di fronte a un tema di questo genere
Noi abbiamo un flash
Abbiamo un contrasto abbiamo uno scontro dopo
Tra culture giuridiche se non voglio dire perché anche se non vengo globalizzato tutte via qualcuno ascoltiamo uno scontro tra ordinamenti ecco allora io credo semplicemente dire chiudere dicendo che il dialogo che ho avuto la fortuna di Herrera ecco Stefano uno dei fratelli maggiori che hanno illuminato
Il mio lavoro di ricerca
In allora avuto una certa logica
Mi piacerebbe oggi vedere come Stefano sempre attento tra l'altro alla dimensione sovranazionale dei problemi
Discuterebbe con me anche di questi
Grazie al professor De Nova grazie vivissime cediamo la sezione dell'autonomia privata del contratto con la relazione del professor virale
Grazie
Perché grazie da parte né gli organizzatori che hanno voluto coinvolgermi in una
Festa viene definita Guido Alpa
Perché tale di mi ricordo di un di uno del test alto probabilmente una delle dei delle personalità culturali più importanti per la formazione degli studiosi della mia generazione
E sapendo o meno tentando di coordinarne con
Con Giorgio De Nova
Per dividere un po'
I nostri interessi nella nelle relazioni di questo pomeriggio
Io ho capito
O meglio ci siamo intesi sul fatto che e lui avrebbe come magistralmente affatto
E centrato l'attenzione sul sul volume del mille novecentosessantanove
Non è possibile non partire da lì io vorrei cercare nel minor tempo possibile di fare un una cosa diverso sarà e cioè di collocare il pensiero espresso da lì cioè sul contratto da Stefano Rodotà
Nel pensiero complessivo
Perché nel suo pensiero complessivo perché
Rispetto a
Tanti altri studiosi della sua generazione ma io direi
Rispetto a all'uso comune dei civilisti che sono spesso soltanto civilisti una delle caratteristiche più importanti di Rodotà
E quello che aveva una visione ben chiara del sistema
E una tensione verso il futuro sul una un comma caratterizzata un fortissimo
Doveva essere
Nel sistema guardandolo in prospettiva
E allora forse né a conclusione di questo discorso toccherò anche la domanda che si è fatto Giorgio De Nova ecco partirei dal dall'inizio conosci dalla fine con una citazione dalla fine ci da dove vorrei arrivare
Una citazione dal dal volume sulla solidarietà
Compito della solidarietà e verbo essere l'inclusione
Passaggio successivo l'eguaglianza a nell'accettazione piena delle diversità un elemento fondativo e proprio nel suo congiungersi con la solidarietà
Definisce la condizione dell'inclusione
Parto da qui
Quando arrivo vedremo perché
L'idea che questo sia l'orizzonte l'orizzonte de delineato prospettato da da da Rodotà nei suoi ultimi scritti
Estremamente significativo nel nella prospettiva futura anche per attualizzare quello che lui ha ha ha cominciato divenendo centosessantanove sul contratto detto questo
Quindi il punto sessantanove
Del mille novecentosessantanove il volume
C'è poi un articolo del qua quale farò cenno del mille e novecentottantasette molto importante sul contratto
Nel corso del sua attività di studioso
Che sappiamo è stato detto oggi
All'infinito e estremamente prolifico e pieno di curiosità
Su tutto il il il sistema civilistico si è occupato se è poco
La sensazione che il contrario tecniche il contratto
Interessasse sì ma fino a un certo punto
E questa è una delle domande che mi sono poco del delle qui dei dei quesiti che mi sono posto quando ho cominciato a cercare di rileggere tutto quello che aveva a disposizione tutto quello che ho sottomano per provare a stendere un filo
Ebbene innanzitutto la premessa del suo lavoro del meno centosessantanove lo ricordava
Con con grande con grande efficacia Giorgio De Nova
Colpisce per una questione di metodo
E già nella premessa lui dice io
Voglio prender parte a una discussione ordinando un po'le posizioni vedendo un po'qual è quello cosa che lo stato dell'arte in realtà vorrei che questo fosse sotto il profilo del metodo l'inizio di un percorso e con queste premesse quello già è un lavoro che si può guardare sotto
Se si può leggere su diversi piani
Innanzitutto la discussione risalente sulle clausole generali del Paese dalle Generali la discussione risalente che
Poi
Lui aveva facciamo un uso della storia straordinario quindi il signor delle cose che ora io dico parlando del del libro e minacce Santa nove si ritrovano e in in tutti dipinti crea magistralmente fare offerto della della della storia dei sì del sistema italiano
E il la la la discussione sulle clausole generali che da un lato era fortemente condizionata da passaggi istituzionali
Lui allora non l'aveva già ancora scritto ma evidente e questo è il presupposto
La discussione decretato il generali era condizionato da non già tanto dal modo nel quale e iniziarono come inizio una stagione quella della giurisprudenza successive codici ottocenteschi quanto dal Periodo delle delle due guerre
Un mese prima e la seconda guerra mondiale periodo della della dittatura periodo nel quale clausole generali furono è uno strumento in mano il potere per fare del diritto ciò che il diritto non non doveva essere o forse non voleva essere
E è
Spingendo la magistratura diventare al
In qualche misura strumento delle dittature
Dopodiché questo libro arriva in un momento nel quale la scuola romana ma direi giuristi tutti Italia anche a scuola pisana ricordato prima da Francesco Busnelli stavano rivedendo profondamente i dogmi del
Nella materia del contratto
Il libro temendo centosessantanove Nenni novecentosessantotto e del mio intervento sessantotto è il libro di Giovanni Battista Ferri sulla causa
Dopodiché non soltanto
Nel diritto privato stretto ma mi piace ricordare parlando qua
Due sui libri usciti agli inizi degli anni settanta che sono il la nullità delle Società di Carlo Angelici
E i contratti associativa o Ferruzzi che anche nel nel nel metodo incidono profondamente tutto questo tradendo
La continuità con insegnamenti Rosario Nicolò la voce strascicata Codice civile in Cile diritto in qualche modo costituisce esprime esattamente un
Indirizzo è significativo in questo senso
Dopodiché
Però
La rinnovamento del la rivisitazione per materia il contratto L'Unità compie esattamente come ricordava prima Giorgio De Nova dicendo
A me interessa assai poco di del dei dei preconcetti che il della dogmatica
A me interessa sapere perché
Alcuni regolamenti vengono creati
E hanno vigore
A me interessa soltanto questo
E in questa prospettiva da un lato distingue la dogmatica dalla topica e cioè dice io
Guardo
Il i i i i problemi le cose i fatti non guardo i dogmi
Dall'altro lato
Affronta il problema
Della integrazione distinguendo come prima cosa tra auto integrazione e etero integrazione
Dicendo sostanzialmente e tutto quello che era stato che è stato detto fino a oggi riguarda
Le lacune e cioè riguarda la auto integrazione
L'opera interpretativa che si fa sul contratto per
Estrarre dal Regolamento ciò che le parti non hanno detto ma volevano talvolta facendo dando vita a finzioni di volontà
Per me la questione non è questa la questione la etero integrazione e cioè il concorso da fonti tra fonti differenti
Le quali
Contemplò certamente la volontà dei privati
Ma
Comportano la la la la le fonti
Anche fonti normative fonti estranee alla volontà dei privati
Implicano una integrazione in senso stretto del contratto
E cioè la giunta al contratto di un pezzo che le parti non volevano essere mai anche in contrasto con la volontà delle parti
Tutto questo succedeva
Lo ricordato anche bene e Giorgio De Nova in un momento nel quale però il contratto era domestico ma non soltanto
Tra i referenti culturali
I più importanti
Di
Rodotà c'è certamente Bobbio e
Quello era un momento nel quale la interpretazione del codice civile
Aveva portava con sé era era fortemente condizionata all'insegnamento della analogia di di di di di di Bobbio
Che a sua volta aveva come pre come come antecedente l'idea della unitarietà diramazione del testo normativo complessiva
Detto questo questo un questa opera porta reca in nuce tanto di quello che succederà subito dopo
E
Per il profilo formale
E nella affermazione della concorrenza di fonti che significa trattare il e il contratto come una fonte del diritto e tirarlo fuori dalla logica spetta il diritto soggettivo ho dimenticato prima di menzionare quel bellissimo saggio di Riccardo restano sul diritto soggettivo mi pare e pubblicato sui gusti del mille novecentosessantanove
Sessanta pulite e era era un momento nel quale di quello si parlava
Dopo di che
Il il fatto di affidare al giudice in fin dei conti l'integrazione e cioè l'indicazione di quel pezzo in più se mai contrastante con la bontà delle parti
Che prima non era reputato neanche lontanamente concedibile in a costo di rinunciare se non rinunciando alla certezza del diritto perché poi questa argomentazioni più importante
Contro in
Il la la fra potenzialità dirompente
Nella nella materia del contratto c'è la l'articolo del mille novecentottantasette dove succedono altre cose e cioè dove
Probabilmente il l'attività di Rodotà è andata avanti maturata in sotto t'sotto tanti altri profili si trovano coniugazione assai più stretta tra giurista e politico
E dove
E l'applicazione
Della buona fede l'utilizzazione della buona fede come veicolo di integrazione del contratto viene e definito esplicitamente come strumento di realizzazione della società pluralista
Facendo leva di a su de decisioni citando decisioni di corti di merito
Significative Rodotà di e e
Esemplifica
Dimostrando come della medesima norma si possa fare si possano fare applicazioni diverse in relazione ha Casini è ha interessi diversi qui emerge una cosa che evidentemente ovviamente già c'era
Ma e che piano piano è maturata e qui sostanze quindi viene viene viene espressa con grande chiarezza ed è l'interpretazione del principio e cioè l'interpretazione del contratto fondata non già sulla volontà delle parti
Ma fondata sui principi chiamati in gioco dal l'oggetto del contratto e dai soggetti qui gioca ancora una volta chiunque un ruolo importante il passaggio dal soggetto alla persona
Il il il soggetto del contratto inteso come cento di interessi neutrale che che sta alla base della costruzione del diritto soggettivo
Si trova decisamente contrastata da una visione nella quale il trattamento concreto ad opera del giudice tramite la buona fede può essere differente a seconda della diversità
Delle condizioni della parte del contratto
Dal soggetto
Alla persona
E
Vado veloce
Per passare da questa movimenti punto diciamo di maturazione nella del suo primo approccio con la Società Momo classe come il la la definisce con il codice e la che che di il diritto il diritto esclusivamente e nazionale
Con il Codice come fonte unitaria
E mi è stato un piccolo intermezzo Rodotà storico lo menzionavo prima
Lui costruisce il passaggio dal diritto borghese alla costituzione facendo due cose importanti la prima
Sottolineando la diversa natura di libertà eguaglianza e fraternità
E sottolineando in particolare il fatto che si tratta di due garanzia in senso stretto è un dovere
La libertà e l'eguaglianza sono diritti la fraternità è un dovere
Poi sottolineando come tecnicamente quello che succede nel momento nel quale inizia la fase costituzionale cioè con la Costituzione rigida a causa rigidità della Costituzione e che i principi volenti o nolenti vengono tirati fuori dal Codice civile
E quindi cambia la modalità di applicazione del Codice
Perché non ha più la sua interpretazione al proprio interno al meglio gli strumenti tutti gli strumenti della della della sua integrazione al proprio interno ed invece deve andare a cercare fuori sì
Altro passaggio importante io cerco di sottolineare le cose che incidono Polo possono incidere nel rilievo del contratto dell'ultimo pensiero di lotta
Il ruolo delle categorie sociali nella formazione del sistema
Successivo alla alla alla alla fine il fascismo
Il Codice civile
Si fa nasce ma soprattutto l'Inter la sua interpretazione si svolge in una epoca nella quale forte e importantissime ruolo
Di categorie
I lavoratori innanzitutto le quali costituiscono un punto di riferimento
Nel modo nel quale si pongono le ira plan le relazioni sociali che il contratto deve regolare
Mai
Vedremo
Adesso da qui a a a un minuto
Che questo è uno dei dei passaggi più importanti perché questo è ciò che poi Rodotà non trova più nel mondo contemporaneo
è e c'è da dire che in tutto questo percorso lui non parla mai quando costruisce la storia nel contratto in generale
Parla soltanto di contratti specifici parla dei contratti delle categorie significative nell'evoluzione del tessuto sociale
Parole del contratto di lavoro parare i contratti di locazione non parla mai del Como grazie
Arriviamo alla solidarietà
E
Ricomincia a parlare
Seppure in maniera completamente diversa di rapporti contrattuali Rodotà quando parla di
Nel diritto le regole e nella solidarietà
E ne parla innanzitutto parlando di dono
Facendo questo
Rime edita sulla solidarietà e sui principi esattamente cercando di
Adeguarli al mondo globalizzato
Le troviamo in soprattutto nel nella solidarietà
Diversi una una molteplicità di piani
Nei quali lui applica
La solidarietà definita come l'ha definita l'inizio
Come ho citato all'inizio cioè come modo di attuazione dell'inclusione
E allora
E allora si occupa del dono si occupa del dono come elemento fondamentale della struttura sociale di una struttura sociale desiderabile
E distinguo distinguendo il dono puramente altruistico
Lì si occupa della donazione di organi
E e si occupa della connessione con la proprietà o meglio stabilisce la connessione con la proprietà intellettuale su beni che fanno parte della cultura dell'istruzione
E grassa router che incidono sulla salute le medicine
Non solo e rivede il rapporto tra cooperazione e beneficenza rivedere un un rapporto nel quale del quale parlava corse storiche anni anni prima
Distingue fortemente tra cooperazione e beneficenza rappresentando una forma di spirito Donativo altruistico nella cooperazione laddove la beneficenza contrasti con la dignità dell'uomo
E cioè dove la beneficenza riporti seggi sia sia ISPES ponga al pericolo di un ritorno alla logica dello stato borghese e cioè alla logica del dono da del ricco nei confronti del povero
Parla della gratuita mercantile qui lui dice scrive cose decise molto molto molto forti sulla rapporto con il mercato globalizzato
Che pare della gratuita mercantile considerando la pericolosa
Considerandola un un modo per attrarre
Ulissi la la persona il soggetto debole sottoponendo la forza del mercato
E tornando direi probabilmente dico probabilmente perché in questi scritti ci sono ci sono sollecitazioni sono battute ci sono passaggi veloci al contratto di lavoro il quale contratto di lavoro
E progressivamente negli ultimi tempi proprio in virtù dell'idea dell'efficienza di efficienza economica l'efficienza del mercato appezzo garanzie che quando lui scriveva negli anni settanta e gli anni Ottanta invece c'erano
E rivede il rapporto tra solidarietà fraternità
Dice attenzione la fraternità
E qui visti casa definita e chiusa ed esclusiva maternità esclude
Caffè ed evita deve includere
E quindi rivede il modo di intendere i principi che poneva base dell'integrazione del mille novecentosessantanove
Tutto questo senza rifiutare come in certi passaggi sembra che sia l'esito l'Europa
Ragionando da legislatore
Perché il lo sale il discorso di Rodotà non è
Nel vivo e quindi probabilmente c'è la differenza
Luís
Pensa a come potrebbero come dovrebbero essere i rapporti nell'Europa
Credendo nell'Europa credendo nel Codice civile europeo ma attenzione
Sottolineando la mancanza non già del di una legittimazione democratica quanto di una legittimazione politica
E Pupo proponendo la la formazione di una Commissione Europea politica per la legislazione legiferazione
Che non sia soltanto in tema di Bruxelles i contratti e qui lui esprime chiaramente il modo nel quale vede il il il labile le obiezioni contratti dicendo non si parte da lì
Inutile fare il Codice obbligazioni dei contratti si parte
Dai principi si parte la persona
Tutto questo e con questo concludo in un periodo nel quale arrivando ad un'epoca dell'acqua nella quale i famosi principi che lui faticosamente costruendo disegnando faceva entrare del contratto nel mille novecentosessantanove
Lo dice molto bene Paolo Grossi un recente articolo
Che parte proprio dalla sua prolusione oggi
E io opinione diffusa che si si debba tutti abituati ad applicarli diretta
Grazie
Grazie con la relazione del professor di RAI uno chiediamo alla sezione di autonomia private contratto cambiamo i relatori
Niente aziende unito alzata la fase conclusiva
Come altresì verso
E reale a guardare
Sì prego nuova presidente
Glielo chiedo io ritengo che
Che succede certo
Milioni
Scusate uguale
Ecco
Partorisce
Contrordine presiede il professor Brutti
Allora siete in questo senza più snello arrivasse sono
Riuscì comete sedici pagina preferisce questo microfono così settore
Ma confesso di essere un preso di sorpresa
Dall'insistenza amichevole fra terra di Guido Alpa che mi ha chiesto di presiedere quest'ultima parte della seduta e e io insomma non non non ho esitato molto accettato con molto piacere
E ho conosciuto Stefan facoltà e precisamente nel corridoio dell'istituto di diritto pubblico
Stavo parlando con Carlo Esposito
Ne è venuta in mente l'idea di una tesi che poi lascia ricadere
Che a un certo punto Esposito mi interrompe
E di certo il professor Rodotà vestito da Marina riletto e Stefano era giovanissimo con una maglietta a strisce in quel tempo un qualche significato lo aveva sì e da allora devo dire coltivando discipline diverse
Insomma ho cercato di seguirlo di di leggerlo di ispirarmi
Al suo insegnamento e all'impegno politico che pure c'ha visto per una fase da convergere lavorare non lontani l'uno dall'altro
Queste sono le ragioni per cui mi fa molto piacere
Presiedere quest'ultimo tratto
Dell'incontro promosso da Guido Alpa
E per questo
Apprendo la sezione che intitolata responsabilità civile danni e risarcimenti io do la parola professor Massimo Franzoni prego
Sono dobbiamo molto
Bisogna davvero molto onorato di essere qua perché è un'occasione che ritengo preziosa ringrazia sicuramente Enzo Rocco Guido al perché mi hanno invitato
Se la signora Carla che mi sta guardando sono seriamente preoccupato sono preoccupato perché sono convinto di parlare dico questa davvero una cosa scontata sono convinto di parlare di un grande del nostro tempo
E quando si parla di un grande chi ne parla corre il rischio di sminuire per il solo fatto che ne parla quindi sono molto preoccupato da quello che vi dirò
Che dividere in due parti l'ultima molto Breve l'ultimo ricordo personale fare alla fine queste record personale eravamo insieme in un certo posto del mondo
E lo dirò alla fine
E come prima parte ecco ho sentito prima la professoressa quarta che sì ecco io non ho ho conosciuto Rodotà
Come studioso sapevo che è stato in Parlamento ma quando io ho incominciato a studiare il professor Rodotà io lo studiamo come studioso tecniche che leggeva le sue cose poi lo lo lo l'ho riscoperta
E
E e poi ho capito che era anche politico e poi ho capito che
Effettivamente è vero non certo da sempre c'è stato una certa commistione tra il ruolo politico svolti i temi trattati e il modo in cui trattava questi temi sono passati
Tutti molto molto molto vicini quelli che vi sto dicendo
Nelle relazioni del pomeriggio è emerso un dato una continuità ma anche una rottura una continuità negli istituti
Perché il tema della proprietà
Il tema del contratto e e è un tema che nel corso del tempo si è ripetuto è stato studiato è emerso alcun altro dato che io valorizzare
E che è quello della storicità del tempo
Cioè i grandi sono grandi ma non sono grandi in assoluto spesso no sono grandi nel tempo in cui hanno vissuto perché e in quello che hanno capito le cose hanno ecco questo è un punto che
Vorrei sottopporre se lo ritiene grandi sono grandi perché vedono nel loro presente cose che le persone comuni vedono dopo i grandi sono sono grandi non perché prevengono il futuro
Ma perché sono in grado di vedere nel loro tempo cose
Che le persone comuni e non le vedo non vengono le vedono un po'dopo magari anche un secondo dopo verso abbiamo interno no qui secondo non è mica secondo con la vita per interno
Vedendo un secondo primo secondo dopo e i grandi sono grandi per questo
Sono convinto che questa riflessione si attagli soprattutto su un tema
Delle note critiche di cui si si parlava prima molto
Finalmente molto elegantemente Antonio Gambaro
E e anche sulle riflessioni splendida riflessione sul contratto che ci faceva dei nove sono convinto che quello sto ricitato abbia un un un grande peso
Sono portato a pensare paradossalmente che del tema del quale
Mi onoro di parlare sulla responsabilità civile
La storicità abbia ucciso almeno
Nel senso che Pato delle conclusioni le riflessioni che Stefano Rodotà ha fatto il nome centosessantaquattro scrivendo quel libro
Che il problema della responsabilità civile compiendo ribaltamento che dopo rapidamente provo a ad esporre ma lo conoscete tutti non non è che si è particolarmente significativo
Beh queste soffre meno della vetustà nel senso che sono convinto che questo libro
Spero possa essere letto adesso con molta
Utilità per chi lo legge e sono convinto che non soffra il rischio del tempo cioè sono convinto e questo libro pur essendo stato ospite novecentosessantaquattro non debba essere catalogato
Come Storia del diritto italiano
Per tanti altri libri succede questo ma non c'è nulla di male perché i grandi insisto sono grandi nel tempo in cui hanno vissuto e per quello che hanno dato nel tempo che hanno visto in questo libro è un po'un'eccezione
Proprio in due battute vedete mi sono fatto un elenchino sono titoli di libri
Per capire perché estratto credo che Rodotà
Sì è stato un grande proprio a fare il quadro che c'era al tempo in cui lui ha scritto il problema della responsabilità civile che cosa avevamo all'epoca
Avevamo due Q non nell'ultima versione riconosciamo dei compiti del mille novecentoquarantasei
Libro importante un libro importante
Ci sono tante cose dentro quelli
E ora un libro che ruotava su che cosa la la quantificazione è importante soprattutto per la quantificazione del danno che che che non c'entra moltissimo con quello di questa lunga quelle sono ancora sul resto è un libro che ti dava il senso la misura della sensazione di farlo
C'è la colpa
C'è l'ingiustizia ma per Marte ingiustizia e poi che cos'è è una cosa che i diritti assoluti proprietà in buona sostanza perché gli altri non sono patrimoniali quindi non si riesce mai a prenderlo insomma no quindi questa era la centralità
Del riflessione di De Cupis solo la colpa al punto che ultimo comma articolo due mila cinquantaquattro
Il proprietario rispondere anche dando il difetto di manutenzione del veicolo insistiamo raccolte
Va benissimo in fabbrica andava in crisi
Andava in crisi De Cupis ma non solo dei corpi sputi andavano in crisi perché se ne è più al centro la corte è chiaro che in ipotesi come questo va in crisi
Senza dire dello stato di necessità mali c'era la via d'uscita l'indennizzo e quindi ti garanti senza dire del secondo comma del due mila e quarantasette
Che incapace rispondere anche già però c'erano indenni Ecoservizi diceva De Cupis queste nel quadro del codice etico queste responsabilità ex legge
E noi sappiamo perfettamente che la legge fa nascere un albero
No sappiamo tutti i giorni parliamo della legge che fa nascere un albero non della legge che dichiara specie protetta un albero
Oppure che ne vieta la collocazione esco dalla metafora la legge non fa naturalmente nasce una la legge può dire che questo albero è specie protetta oppure no ma non fa nascere un'altra
La legge che pasticcia nasce obbligazioni io ne sapete un errore in realtà un prodotto concettuale di un certo modo di ragionare che c'era all'epoca che andava in una certa direzione per cui a un certo punto dietro una certa avventata anche la legge faceva nascere obbligazioni non i fatti che erano fonte di poi che cosa c'era c'era un personaggio che guardarmi sempre stato simpaticissimo lo dico con grande affetto
Questo signore che si chiama aggiunge Anna che non non conoscevano chiesto Guido una volta mette ma sì lo conosco che era di Torino questo signore che scrive un libro mille novecentoquarantasei
No di usare la Milano centoquarantaquattro attenzione gli anni sono il concetto del danno giuridico sapete qual è il danno per gli USA tenero sebbene con il Consiglio il concetto il danno per gli USA e
La privazione della volontà
Abbiamo i tedeschi la teoria differenziale del danno pensate da come gli pare materie che funziona anche adesso poi non dappertutto non in tutti gli anni tuttora funzionante adesso notevoli differenze
Questo se ne esce con un libro Nicola messa in libertà ma sempre paragonato un po'un pittore bolognese che eventualmente conosce esclama Giorgio Morandi no che tutti dipingeva larga e li dipingeva bottiglie ma perché insiste botte quale un critico d'arte che mi sta particolarmente simpatiche dissi guarda che Luis si è tirato fuori dal contesto non era fuori dal mondo attenzione
Sì ho tirato fuori da un certo contesta voluto uscire un set di Bach giusto il danno questo era
Abbiamo librerie centocinquantaquattro scritto e qui evito i sorrisi per cioè scritto da un maestro indiscutibilmente un maestro si chiama fedele lo scrive in un cinquantaquattro considerate che Superga era stata in quel periodo sentenze su un calo superiore grande cinquantatré quindi esce con una certa
Il problema della responsabilità del terzo per pregiudizio del credito no scrive
Fedeli nel mio pensiero cinquantaquattro
Ricostruzione molto bello poi molto concettuale no usando il linguaggio che abbiamo operato oggi
Molto concettuale come concludere
E conclude così vinse invano ingiusta unita alla senz'lustri Italease quella figura retorica che s'collego una qualità
Dal sostantivo al quale più prossimo ingiusto non è il danno ma il fatto che è ingiusto e quindi danno ingiusto cioè fatto ingiusto è un rafforzativo della corte capite siamo sempre lì e la colpa che amministra e gestisce tutto
Qualche anno dopo
Incominciano gli scritti molto molto diversi
Molto diversi di Scognamiglio siccome mi negli anni cinquanta Hz scrive questa
Notte
Anche nove sugli immigrati compensazione ma soprattutto il danno morale contributo alla teoria denuncia tutta la sua costruzione ricostruisce il fatto illecito guardando molto ai tedeschi
Guardando molto in Italia ma è tutto un discorso concettuale autoreferenziale molto elegante e molto importante al punto che un un certo momento della storia perché sapete la responsabilità civile
Batterio di Zatta
Busnelli ha scritto proprio un saggio dove a teorizzato la ha storicizzato le evoluzioni le fasi del della responsabilità civile un saggio molto elegante e molto
Molto porto dove praticamente lo parla di dal personale Scognamiglio
Che quando l'ho visto la prima volta non sapevo cosa ne pensi anche tu ma salvarsi dico questo e e il danno biologico danno se lui dice no non è dalla biologia e io non capivo perché diceva di no perché mi sembrava esattamente la stessa cosa
Poi effettivamente riflettendoci lui probabilmente diceva di no
Perché in modo in cui mondi è arrivato al danno personale lo rendeva diverso un possedimento completamente diverso rispetto a quello al quale noi siamo arrivati al danno biologico prima il danno alla salute dopo poi siamo ritornati al danno biologico
Ma è un problema linguistico credo non un problema sostanzialmente concettuale la differenza l'ha fatta la salute l'ha fatta l'articolo trentadue della Costituzione
Costruito in questo modo sconti molto importante
Arriviamo
Al mille novecentosessanta
Al mille novecentosessanta c'è un signore che voi sicuramente conoscete anzi sessantuno un signore che voi conoscete Ischia Pietro Trimarchi e scrive questo libro dal titolo rischio e responsabilità oggettiva
Lo leggiamo adesso ha un grande impatto tuttora un grande impatto sono portato a pensare che chi lo leggesse nel mille novecentosessantuno sessantadue pensasse che questo non era un libro giuridico
Perché secondo gli stilemi di allora i dettami di allora sono portato a pensare che chi legge questo libro con l'Amburgo
Le cose nostre molti ventitré classe arma nacque del sì questi discrete 'ste cose ma ma ma non esiste
C'è un punto fondamentale che va sottolinea è un libro pressioni cioè io lo dico scherzando ma in realtà è un libro preziose tuttora preziose ma c'è un punto fondamentale che
Costituisce un elemento di diversità di grande rottura ma di diversità
Che il fatto che lo ricostruisce in modo bipolare la responsabilità civile
Contando la su una categoria io rischio
E per questo Scognamiglio lo critica
Fin dal suo nasce lo stronca fin dalla sua nascita perché gli dice guarda che questo rischio non c'è un codice civile e quindi tutti intenti sta categorie più a rischio avranno anche ragione perché c'è la canalizzazione c'è l'imprenditore ma nonostante il codice
Vi segnalo Trimarchi preveduto che un grande maestro
In secondo luogo perché ha scritto questo libro ma ve lo segnala soprattutto per il metodo che lui ha scelto
Che è quello mesi di uscita dal diritto positivo perché Scognamiglio non per ragioni
Dove sto rischi e Lula costruisci non mo'qualche anno dopo ci ha provato anche comporti
No esposizione al al pericolo e responsabilità civile libero non non non perché Hans quelli sono stati anni un po'particolari
Stampato nel mille novecentosessantaquattro uscito nel mille novecentosessanta si chiama stampato nel mille novecentosessantaquattro mila centosessantaquattro escono i libri di Rodotà naturalmente ma anche di Busnelli no se se non se ne parlava prima sul fatto
Nel mille novecentosessanta
Succedono tante cose
Una voce di Carlo Maiorca
Colpa
Teoria generale
Vi invito a leggere questa voce perché avvertito che si respira un'aria diversa da quella che poi tuttora civilistica nazionale un certo punto ha incominciato a respirare
Se quando stamattina e
Gambaro anche e BBB estingueva prima tra dogmatica e concettualismo no se c'è un problema di linguaggi ma insomma il punto è che quando l'interprete
USA come schermo qualcosa prima di arrivare a a d'una certa determinazione e poi si chiama applicazione di una certa norma
Significa che ha uno schermo questo chiamiamolo dogma o chiamiamolo concetto qui e tutto costruiti in questo modo ma è un concettualismo il sugo
Tutto autoreferenziale c'è tutto preso dare un'idea di civilistica che lasci in un certo modo che forse sullo sfondo anche la scuola bolognese ma la scuola bolognese occasione quella di Nerio
Quello degli o settore che di necessità virtù loro faceva costruire Amber forse questo schermo parchi ma per loro lavoravano
Sui frammenti e quindi dovevano fare i collegamenti da tanti anni eppure sulle antinomie dopo date anche dai frammenti dopo queste logiche che sia replicata avuto un significato diverso
Nel sessanta ci sono due articoli fondamentali pluri l'unicità sì quello di Sacco no sulla
Ingiustizia di cui all'articolo due mila quarantatré e e e quello di Schlesinger l'ingiustizia del danno nell'illecito civile ius il secondo Foro padano
Pubblicato la prima volta più recitati questi articoli e
Sono importanti soprattutto perché beh perché sono i primi che incomincerà apparato ingiustizie perché fino a quel momento qua anche Scognamiglio l'ingiustizia non è che poi
L'ingiustizia il palazzetto oppure inoltre tutto all'interno della colpa cioè era questo il quadro culturale nel quale no si affacciava la riflessione di
Posizione Trimarchi che era una cosa un po'appare indubbiamente però costruiva un sistema tutto su
Secondo presupposti che non sempre legavano
Arriva Stefano Rodotà
Duecentodieci pagine
Cioè è che stiamo cioè duecentodieci fase ha un peso anche quel quando un giorno di Cornaglia di contratti impegni diversi anni fa
Si teme mille novecentonovantatré novantaquattro Weidmann mi dice ma high speed test commentario Roche per Ibra ma quante pagine esso
Dico io tutto orgoglioso di guarda sono quasi mille pacta
C'ho ripensato aveva ragione luce troppe Bondi che non hai le idee chiare eccessi scritto ti spezzo le pagine tutti in fila tutti se volete non ha le idee chiare c'è il grande sempre così hanno la capacità di sintesi e non si fa
Naturalmente in questo correzione un po'di verità un po'di scherza ma c'è anche un po'di verità nel senso che
Che cosa quale l'operazione culturale che fa compie Rodotà in questo libro sono due le operazioni culturali che conta
La prima che da quel momento si incomincia a parlare di criteri di imputazione della responsabilità
Non sono sicuro che se ne parlasse anche prima
O se ne se partito se
Qualcuno ne parlava prima non sono sicuro che il significato forse quello che queste espressioni mai avvenuto dopo che lui ha scritto questo libro
Criteri d'impopolarità dei crash sistema stellare no definisce pluralità dei criteri di imputazione responsabilità significa non c'è solo la corte
Ma che ha raccolto guarda tutti gli altri criteri di imputazione della responsabilità
E qui si impiega il criterio logico valoriale
Prodotta dice non dite responsabilità indirette
Tutti no dica responsabilità soggettiva responsabilità oggettive responsabilità indirette non dette responsabilità indirette perché potevano committente non risponde indirettamente del fatto del proprio dipendenti Padovano committente risponde per il fatto della proposizione
Quindi anche la sua che elegante come costruzione poi a un certo punto bisogna anche rendersi se tutti dicono responsabilità indirette bisognerà tener conto che pur dicendo responsabilità in via perché però capite
I criteri preposizione è uno dei tanti criteri di imputazione della responsabilità Antar della corte
Costruendo questo sistema light zigzagando la responsabilità civile
Quale figura
All'interno del fatto illecito diventa la più importante
La vittima
Prima c'era la Coop bisogna punirlo e allora come nel sistema penale la responsabilità no cioè la vittima perché va punita con un risarcimento
Una volta che rompe lo schema apparentemente Degradi la colpa a uno degli atti più dell'imputazione e basta
In concreto tutt'
Affermi quello che dopo circa trenta quarant'anni tutti non mettono più in discussione ossia il fatto che nell'ambito della responsabilità civile la figura centrale quella della vittima perché hai degradato decreterà l'imputazione da responsabilità
Primo elemento
Secondo elemento di questo libro Cuore
E il brano in giù
Si scopre certo quella che sarebbe diventata una clausola generale
E in fondo in fondo diventata clausola generale soltanto dopo il mille novecentonovantanove perché prima c'era sempre con quella storia soltanto con dopo le sentenze cinquecento nient'cinquecentouno
Che
è diventato davvero clausola generale primazia una riserva ma soprattutto imposta tutta la riflessione sul danno ingiusto movente dall'articolo due della Costituzione
Il tema è diritto civile di Stefano Rodotà e quindi il il punto come dire di vera svolta
Lui ha iniziato un lui ha proseguito per la verità da questo punto di vista un disco sempre del suo maestro l'aveva già incominciato una Rosario Nicolò nelle voci Codice civile incomincia ad affermare idee tutte cose che non erano affatto scontate come ricordavamo prima su su su sulla Costituzione ma soprattutto non era affatto scontato che il diritto civile dovessi riuscire dalla sua autoreferenzialità cioè fare riferimento la Costituzione non è stato soltanto dire qualcosa e ti dice qualcun altro
è uscire dal tuo otto
Che fino a quel momento legittimamente si faceva
Andando a guardare al diritto romano andando a guardare la scuola dei glossatori eccetera eccetera diritto costituzionale è roba da costituzionalisti
Quando mai per interpretare qualcosa del del dove di guardare all'esterno del del pool system
Questa è stata tra seconda grande operazione praticata in concreto e badate
Signora la scelta
è stata proprio tranchant cioè io ho cioè c'ho riflettuto qualche qualche volta
Se non sembra qualche volta la notte si dorme lo steso tenterà qualche volta non si si riflette anche sui dell'enzima perché ad un articolo quarantuno
Secondo comma così ricco ma c'è il tutto lì se la dignità non scherziamo c'è la dignità
Se la sicurezza
Se l'utilità sociale
Sei nell'ambito dei rapporti economici
Anche con la buona fede no
Riferimento cardine e l'articolo due della Costituzione
La solidarietà sociale
Che viene scritta anche sembra quasi un predicato ad altre cose ma
La scelta sui principi fondamentali immorali sui rapporti economici la collega sì no va non ho dubbi non lo non lo dobbiamo dobbiamo tanto
Sì sì sì sì dalle in base al quale se certamente certamente però in primo piano ti mette
In primo piano si mette l'articolo due e molto forte e molto forte e ce cioè in un senso ma la sua probabilmente riflessione ma che non mi voglio dilungare troppo perché non insomma c'è la sua riflessione sul suo ruolo della persona sul muro della vite e quindi in fondo in fondo la questione non è una questione economica da risolvere sul piano dell'iniziativa privata la parte del sui rapporti che non hanno e per una questione personale attiva viste come rapporto personale e quindi
Da da sciogliere sulla base dell'articolo due ecco io credo che questi
Insegnamenti io Beattie lo dico Cennano mai dialogato con con Stefano Rodotà ma per una ragione molto semplice che possono imparare qui devo stare zitto ascoltare quello che disse colloqui non erano nelle condizioni del fratello
Ma lui non era per me un fratello maggiore ebbe è un grande maestro dal quale si poter imparare
Però su questo aspetto sull'aspetto della riflessione che lui ha svolto sulla responsabilità civile sul quale non è ed è tornato spessissimo e sempre soltanto un posizione settantuno il caso Gennarino nocchiero eterna sì però non sono aspetti proprio Nodari ma se si pensa in queste duecentodieci pagine
Luis stanziamento rivoluziona il modo di intendere il diritto civile in questo settore particolare settore pensate al ruolo che lui ha attribuito alla costituzione nella rilettura del nome del diritto civile in realtà non è soltanto sulla responsabilità civile ma sul sistema in generale
Voi centodieci Bazo
Mi piacerebbe andare avanti ancora magari con i diritti della persona ma non hanno lo spazio non lo faccio perché non voglio abusare di che voi veniamo alla alla spesa a Rodotà diciamo così ah Rodotà non giurista
La scena si apre Alina capitale del Perù per una ragione che non vestono di se non dovuta alla coincidenza perché di questo si tratta ci troviamo un certo giorno nel mille novecentonovantaquattro quindi non proprio ieri l'altro
Relatore entrando in questo convegno
Io quando m'han detto che si era rotta
Non ci volevo più andare
Poi mi sono messo a studiare emissioni preparato questi intenso un negozio giuridico non sa neanche perché avevo finito la responsabilità c'ero stanco di di di questi tempi un modesto guadagno
E Antignano sto convegno è tutto bene dopodiché gentilmente prevedeva questo lo schema si portano in giro per il per un giro per il periodo estiva acustico Machu Picchu e si fa strage giro benissimo tra l'altra
Io ho scoperto che il mondo è in tour con me lo dicono loro non è una roba da turisti è molto veloce sta il proprio male se siano stati proprio ma esatto pesante la sarta di proprio male benissimo
Per una passeggiata in un certo posto che non mi ricordo quale forse ma era nei pressi del di di Machu Picchu incontriamo un gruppo incontriamo un gruppo di turisti italiani che ci vengono incontro
E dicono a Stefano Rodotà che io ora a a due passi da da da da insomma da noi che eravamo lento grazie di esistere
Io è un'espressione che non avevo ancora sentito queste qua de debbo le vedete la verità Guido quando bevande c'è una canzone di Gino Paoli
Quando l'ho sentita nemico ma insomma questi se siam proprio stasera sempre noi italiani non mamma venite questi cosa dico
Si chiude la scena andiamo a cena la sera notte e poi il mattino ripartiamo ci portano da un'altra parte
Seconda scena altro gruppo di turisti italiani diversi da quelli di prima e grazie a lei l'ho vista che non erano diversi da quelli per il e si ripete la scena
Questi vengono incontro ti danno la mano grazie di esistere
A quel punto sono andate in crisi perché dico va bene a volte appare
Tassi ma la seconda volta significa che io ho perso un passaggio in tutte queste storie
E devo dirvi la verità di questo per me non ha mai Piero han fatto due corna andare al fatto due volte lei non c'era lei non c'era ma non fatto anche la seconda volta e la seconda volta
Probabilmente così beh devo devo dire la verità che dopo la seconda volta e una piccola riflessione
Ho incominciato a riflettere sul persone del professor Rodotà in modo diverso da come l'avevo fatto fino a quel momento grazie
Grazie al professor affermazioni grazie per il suo ricordo e voglio soltanto sottolineare che egli ha richiamato l'attenzione su studi che si collocano nel mondo tra gli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta
E quindi
Noi abbiamo assistito all'incrocio di intreccio tra la critica teorica del del concettualismo dell'autosufficienza del concettualismo che un movimento reale nella società italiana viene allegato al disgelo costituzionale
Io credo che trattando di responsabilità civile Vanni e risarcimenti anche il professor Cesare Salvi voglio tornare su quel periodo cruciale distolta nella Storia del diritto italiano e più in generale la storia dall'altra società come dice tutti
Cioè un po'conoscevo perché entrando in questa sala
Che vede come capita come la Maddalena famigerate memoria è scattato un flash ti ricordi
E soprattutto la prima volta che ho conosciuto Stefano Rodotà quasi mezzo secolo fa perché in queste sale negli ultimi giorni ha lavorato
Con
Rosario Nicolò discutendo la tesi conoscerlo Nicola
Un paio d'anni prima un giovane assistente De Nicola
La ritenesse netti anche il mio amico carissimo scomparso quest'anno che voglio ricordare mi disse ma perdessi sulla proprietà dei assolutamente parlare con quota mio che stava nuotando
Perché allora non c'erano nemmeno le fotocopie Leccio ancora i quaderni in cui riassume con Richard
Come si fa Pietro porto io e quindi di primo contatto
Che poi diciamo
Naturalmente utilissimo anche Serapide cominciava ad andare a Genova e mi sembrano
Mamma c'era c'è il chi può continuato
Sì in premessa dell'aneddotica che impone
Ugo era nella commissione di concorso di diritto civile alla quale
Fece il concorso pochissimi anni dopo che mi ero laureato naturalmente avevo molti dubbi sull'uscita al primo colpo
Info ancora Davide guardavo bene dal parlare da chiedere che non era costume allora
E mi mi chiamano Davide miniserie assolutamente parlare ciò che è successo ricerche mi ha detto Rodotà dissi ma questi saldi attesta dice come è fatta la aveva possibile poi infatti
E quindi nei pressi in flash
E qui siamo minimi di della memoria di rimandare a quegli anni in cui come diceva brutti
Roberta stava producendo un ciclo di scritti che vanno letti insieme siamo
Proprietario del sessanta
Ne ha lavorato benissimo colleghi quindi non torno sui contenuti la responsabilità civile nel sessantaquattro il contatto nel sessantanove e sessantasette la prolusione maceratese ideologia e tecniche della riforma del diritto civile
Contesto lo sappiamo gli anni sessanta sono gli anni dalla scoperta alla costituzione sarò ben lieto di titolo da tredici quindi fu un protagonista ma alla scoperta della Costituzione non solo da parte dei giuristi e nel Paese si scoprirà la Corte Costituzionale cinquantasei la Corte costituzionale aveva spiegato la recettività fino allora negata dalla Cassazione delle norme costituzionali
Si apre una stagione di cambiamenti profondi
I grandi progressi
Quando quando parlai con Rodotà di questo mini sono quelle nel Milano centosessantanove non non si parlava di centro sinistra politicamente dico sì certo non si parla infatti c'era l'intuizione di una certa astrale che vuol culminando
Nemmeno se se vogliamo sempre porre una periodizzazione generi fine anni mille novecentosettanta con lo Statuto dei diritti dei lavoratori diciamo di al Sadr
Invece il meccanismo più avanzato di attuazione della Costituzione per via legislativa
Allora
In Francia non ci ha detto cose su cui ovviamente non non ritorno diciamo perché
Nella monografia sessantaquattro il rinnovamento è già nel titolo
Codice civile dice fatti illeciti quei pochi libri che ha ricordato che c'è un bel lecito civile Luigi problema della responsabilità civile perché la rivoluzione culturale se posso usare questa espressione che lui propone
E la responsabilità civile non è la sanzione di un illecito responsabilità civile e un meccanismo per riparare i danni uno strumento quindi il problema e se quando come un danno debba essere riparato
Questo ha cambiato adesso dice la Cassazione a Sezioni Unite socio tempo più ci torno a dire
La funzione sanzionatoria sentenza che conoscete quella sui danni punitivi se mai ci torno lo il problema è rimasto e certamente quello di allora evita di una borsa
Orario bordate come rigore all'argomento costituzionale
Mi sono permesso il toro per le persone morte per l'amicizia che sotto il cui sapevo che non avrei seguito semmai perché l'Ulivo intanto non dice mai anzi in verità
Che le norme costituzionali compreso l'articolo due siano applicabili direttamente
Tutti e due quindi tutta questa giurisprudenza creativa che i giorni nostri banalizzare i principi costituzionali per risolvere problemi di clausole col
Confirmatoria ovvero di recessivo cessione non può fare alcuno richiamo perché lui esplicito su questo
I i principi costituzionali sono criteri per quell'interpretazione eventualmente per l'applicazione alla logica delle norme non si applicano direttamente all'inizio del libro sul contratto
Che è quello nuove più tormentata la conosce come come ricordava menomazione attinente c'è una frase che mi sono segnato nel gruppo incluso quel discorso però mette un caveat da un certo punto dice
Ai fini dell'integrazione del contratto il principio comunque quello che virgolette fa capo all'intenzione della parti richiamando sui criteri diversi solo laddove non soccorre un adeguato regolamento contrattuale rispetto
E qui anche qui dice attenti però cioè sempre un atto di autonomia possiamo sostituire la decisioni giudiziarie e il principio di solidarietà lungo legge in tutti questi libri solo come è ovvio
In quello sulla proprietà chi si occupa di un principio costituzionale in materia di rapporti economici la funzione sociale ma se mattina bisogna Antonio ricordava che e Lou quando parla di funzione sociale dice guardate che il sociale che c'è scritto nella Costituzione no non è il sociale perché non sempre
Sia sulla responsabilità civile che su un contratto lui nega l'articolo due a a all'articolo quarantuno
E alla norma costituzionale dei rapporti economici anche se voi come due procedimenti ha detto il punto di riferimento la solidarietà dei chimici e guardate che non stiamo parlando di una generica solidarietà ma di quella che sta scritta nella Costituzione che prova a cui quella sua
Traduzione quella sua esplicazione in questi in questi in questi quelle normative
Che già conosciamo ecco allora che il principio di solidarietà consente di interpretare diversamente la nozione di danno ingiusto
E di come tu hai ricordato etniche introdurre questa idea dei criteri di imputazione
In cui la novità portata le novità portate da principio costituzionale dell'ingiustizia del danno che non ci sia rotonda e andare oltre la lesione del diritto soggettivo assoluto
Ma non con una clausola generale affidata alla determinazione del del del giudice perché gli dice sulla base delle Seat lezione di interessi già peraltro avviato in avanti dell'ordinamento giuridico
Qui ci deve essere un interesse protetto altrove dall'ordinamento che il giudice poi valuta ai fini della qualificazione dell'ingiustizia non è per lo slancio per generare e sui criteri di imputazione della responsabilità
A differenza di quel lavoro pionieristico di Trimarchi che è ricordare gli scivoli proceduto
Trascritto prima di tutti sia americani vostro e compagnia cantante
Credo che lo vedrò nei prossimi giorni voglio domandare come dicono gli è venuta l'idea ma voi non propone di la la loro vita quale lui dice guardate perché usa questo concetto dell'imputazione però anche la colpa è un criterio l'imputazione
Ma anche gli altri dei negli articoli seguenti anche se la norma del Codice del due mila e quaranta per sembra dire una cosa diversa
Ma e l'operazione teorica no gli serve per dire che quei criteri non sono eccezioni nei limiti al principio della colpa solo norme autonome e quindi suscettibili anche se di interpretazione estensiva di applicazione un alloggio
Lo dice meglio sono norme di responsabilità oggettiva
Come invece la giurisprudenza ormai comincia a dire persino dell'articolo due mila cinquanta che mi pare la norma meno riconducibile alla responsabilità oggi fatto degli
Chi era quel tabacco non ad avere della Philip Morris cinquantuno dove esprimo detenuti del dissenso
Oppure la causalità
In cui non parlarsi e non per un accenno al fatto che solo in questo campo ci può essere un riferimento
La materia penalistica e sui giudici di impoverire la causalità in diritto civile è diverso come sappiamo che in diritto penale
Quindi sostanzialmente a me pare che tutta questa
Estensione
Tutto questo comunque meno dei giudici che hanno riscritto praticamente gli artiglieri nella normativa del Codice civile
Come ho avuto modo di dire non sia un seguito coerente il muro che dice Rodotà perché egli è attentissimo
Per la sua raffinata preparazione giuridica agli argomenti che usa
Il sia per la proprietà torna provveda esplicito una funzione ce li c'è la corsa a Pisa riguarda Bucine a differenza di quello che sosteneva ambulatori proprio da dice la funzione sociale non si applica direttamente che un giudice non può ricorrere alla funzione sociale per sindacare l'atto di esercizio del proprietario
La funzione sociale serve per l'interpretazione estensiva ancora una volta per l'applicazione alla logica
Per far valere la costituzionalità di leggi limitative del diritto di proprietà in quanto rispondenti alla funzione sociale non non
Non può essere applicata direttamente alla alla alla appunto come dicevo prima come fondamento di una norma dell'abuso del diritto ai circuiti non sui giudici in invece un grande baldanza tendono agile affermare affermare il contrario
Ora ci sarebbero tante voci dell'io non lo voglio far perdere tempo semmai si pubbliche vede qualcosa del genere
Di questo incontro cederci ci potrebbe avere
Il seconda questione cui ho accennato prima come dicevo il il punto fondamentale di proprio al bar
E lo spostamento di attenzione sesso dice dall'autore della condotta alla vittima del danno proprio perché non si tratta di sanzionare l'illecito ma si tratta di porsi il tema se un certo danno debba essere riparati loro
Ora recentemente
Le sezioni unite della Cassazione
Con la sentenza sedici mila seicentouno rimestando molto nota in materia di organi punitivi
Per giungere a una concussione probabilmente giusta corretta fanno come spesso capitano e sentenze in questi vogliono letta una sulla nullità e via dicendo
Piccolo saggio sfoggio di dottrina che però allora richiederebbe per farlo viola si conoscesse tra dottrina medesimo in quanto dicono e alcuni John e altri no per la verità l'hanno presa dice una grande novità
La responsabilità civile non assolvono la funzione del risarcitoria bisogna superare questo antico dopo ma perché avere anche funzioni diverse
Ora il punto è
Che non solo nessuno e tanto meno rotonda
Ha mai detto che la funzione della responsabilità civile assolo una funzione riparatori
Se avesse solo una funzione riparatoria non si spiegherebbe il sistema dei criteri di imputazione perché vorrebbe dire che tutti i danni devono essere risarciti evidentemente no
Sono risarciti solo alcuni risarcibili che può avere i soldi in concreto almeno fascicoli
E
Le ragioni
Sono diverse perché diversi sono i criteri di imputazione e quanto più Silvana sulla strada di una pluralità dei criteri di imputazione cioè non più la colpa principio generale tanti criteri di imputazione diverse tanto più
E c'è la polifunzionalità perché diciamo presso i diversi dell'imputazione rispondono a logiche diverse
Ora mi sono ripreso un libro mio ma non per saggio che scrissi romperci danno che ci mancherebbe come per citare quelli che citavo allora
Perché in questo saggio delle belle l'ottantatré sulla sulla
Dicevo che un problema della responsabilità civile l'incertezza della funzione che l'istituto è chiaro sorge e in nota vedo che sono citati gli autori
Molto importanti molto noti
Della diciamo anglosassoni tedeschi e francesi che dicono esattamente questo
Williams Mertens grosse dolci soltanto e Fleming e autorevole fissati quel manuale sul diciamo molto diffuso sul sul sul sul diritto dei torti vedove ci orchestrali dialogo notturno cioè riuscirà allora tutto il e dice addirittura
Siamo di fronte a una sovrabbondanza schizofrenica di Fini e di obiettivi dell'istituto della responsabilità civile il problema non è che diciamo
Non si sapesse da tempo che la responsabilità civica diverse funzioni problema è un altro che non si può partire dalle funzioni per arrivare ai siti normativi o giurisprudenziali e prima diciamo ius dicere in base a quello che dice il dito sia pure con tutto il male e poi si vede quale la funzione anche perché non sul punto davvero bruciare che sarebbe c'erano davvero dirompente se fosse stato seguito
Che ci sarebbe il danno patrimoniale non si debba più applicare ai fini della determinazione del quantum risarcitorio il criterio che si ricava dal collegamento con l'articolo due mila cinquantasei articolo mille duecentoventitré
Cioè la perdita economica in breve elementi che vanno lette danno emergente lungo cessante pur con tutti i problemi e loro consessi dicono guardate che però la regola rimane quella sua voce c'è una norma di legge che fa eccezione
Quindi tutto un confronto inutile ma ciò che non può dirlo perché ho letto da parte di
Senza senza far nomi quando si deve litigare meglio non fare nomi che riceverebbe questa tesi sostenuta da tanto tempo in particolare a Borsa neurologa diciamo viene sconfessato
Non è affatto così
E che la stessa ripeto ascesso sentenza
Intanto era ben noto da tempo arroganza medesimo naturalmente questo carattere polifunzionale dal sesso sentenze arriva a conclusione diverso il problema se mai qual è
E chi è sempre questa giurisprudenza impegnativa fa confusione
Fra il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale rispetto all'articolo due mila cinquantanove proprio dalla molto prudente nella monografia
E la monografia del del del del sessantatré non c'erano indicazioni aperturiste c'è un richiamo a Scognamiglio non
Perché quando la giurisprudenza dice che questo criterio di risarcimento integrale si deve applicare
Anche al danno non patrimoniale dice Borsa con i migliori del mondo modo di scrivere che padre totalmente privo di senso io non può darsi una equivalenze monetaria di qualcosa che è per definizione monetario non è i temi dell'immigrazione devono essere cercati deve che altre parti d'altra parte
Questo legislatore che pasticcia sulle norme di responsabilità civile
Forse quello del Sole fra le cose che ho letto quello che cerca di dare più dignità con intelligenza questa tendenza Carlo Scognamiglio quando parla di un principio di effettività da raggiungere ma forse sarà troppo elogio al legislatore contemporaneo
Mi par di capire molto spesso diciamo scrivono mani non hanno ben chiare dice non qualora il sistema giuridico anche perché alcune volte può invece riducono il danno
Questa volta è intervenuto due volte il legislatore in due leggi diverse secondo criteri diversi per ridurre l'ammontare del danno biologico quindi forse più che a principi generali sta attento magari agli interessi delle assicurazioni piuttosto che
Dei medici eccetera questo al di là di questo il punto che questa diciamo pure queste possibili deviazioni che peraltro Gepra già il Codice civile conosceva
Non tolgono il fatto che al centro della responsabilità civile rimane la funzione liberatoria non unità non l'esclusiva
E che quindi da questo punto di vista io penso che la ricostruzione in deroga non mi ha fatto ha fatto
L'ipotesi che sono state avanzate per le quali sarebbe stata smentita dalla Cassazione infine un'ultima cosa nei pochi minuti che mi restano
Perché Rodotà
In questi tre scritti inglese premono per esibirmi ed a più di un decennio scrive sessanta
Non per critiche sulla proprietà nel sessantaquattro responsabilità civile sessantanove le forme integrazione del contratto in mezzo nel sessantasette cioè la produzione di Macerata
Io ho l'impressione che la produzione di macerare scolpisce interamente non è chi scriveva cose che non aveva in mente mentre stava scrivendo le altre è un po'la chiave di lettura propri chiave di lettura
Anche i questori in corso intelligentissimo innovativo ma cauto alle norme costituzionali della riconfigurazione degli istituti istituti di diritto civile
In in ogni ideologia e tecniche loggette che gli è corsa della riforma del diritto civile il titolo
Luci gol in tema di riforme del diritto che
In ideologia e tecniche
L'unico dice che ci deve essere un ruoli separati ma che spettano circa la dottrina giuridica che al legislatore che alla giurisprudenza
Ora dice i principi costituzionali scrive in quel saggio
Hanno il valore di quasi tutto quello che sto per dire virgolettato direttive interne e al sistema privatistico
Dati fondamentali per la costruzione del nuovo sistema e deve quindi votare ancora virgolette il criterio di valutazione degli istituti fondamentali del diritto privato
Quindi lui dice questa è la dottrina
Cioè la Costituzione non è stato benissimo ricordano i colleghi di oggi non possiamo far finta che non ci sia
La dottrina deve utilizzarla per farmi vedere rivedere la ricostruzione innanzitutto concettuale categoriale linguistici quindi la proprietà non è più
Un fondamentale diritto di libertà ma eccetera eccetera e lo stesso per gli altri due
Il compito della cultura giuridica
Sembra essere quello di rendere come dire di vedere queste categorie tradizionali del diritto privato per renderle disponibili alla riforma se vogliamo usare questa espressione per consentire
Per rendere disponibili
Ma l'attuazione della riforma e dell'Egitto datore
Perché a volte ideologia e tecniche ci ci fa riferimento come se fosse un testo che auspica
Una giurisprudenza sulla base di lancio del genere non è affatto così
L'orrenda in quel saggio auspica che il legislatore ad occhi clausole generali sempre più specifiche sempre più ancorate al dado costituzionale come sistema normativo e legislativo diverso la cura delle leggi provvedimento delle leggi speciali delle leggi peculiari e così via
Tanto è vero che
Lui dice e questa la via
Cioè clausole generali insistenti ma meglio ancora se rispetta se cioè il legislatore riformatore
Addotta questa tecnica delle clausole generali io Bossi si è unito al rischio che la clausola generale sia intesa come virgolette un appello alla coscienza individuare dei giudici
Poi lui parla del piano
Allora siamo nel sessantasette c'era
Civici si ricorderà la sua discussione sulla programmazione economica
Centrosinistra eccetera e uno dei punti principali di discussione era se
Il piano dovesse essere una
Un problema una sorta di programma da provare commozione con atto di indirizzo il Parlamento può una vera e propria legge
E proprio da auspica
Questa seconda soluzione
Ma dice anche nell'altro caso che fu quella poiché prevalse il giudice deve utilizzare il piano per integrare
Le clausole generali
Li vede come riferimento al quarantuno le seguenti a a un senso Gallucci
Io un problema rileggendo regni in questi mesi queste cose mi ho visto un mi sembra visto che stile sbaglia che rilegge un culto quest'questo filo che lega questi discorsi ha qualcosa a che fare con quello che accade oggi assolutamente no
E la giurisprudenza ho già detto
Questa banalizzazione dei principi costituzionali
Dico ai solenni impegni ricordo
Ritrovato vicino a lungo mi ritrovavo dovere sul Dussin c'è un paragrafo di non molti anni fa in cui spiega geografiche fra l'articolo due la buona fede non ce assolutamente alcun rapporto due concetti diversissimi va
Questa è da alcuni colleghi autorevoli come sembrava anche bus e gli altri scritto l'alloggio del Duce legislatore
Io insomma un profondo dissenso questo
Rilevante fino a un certo punto quello che mi interessa sostituirà e il questa impostazione non non può trovare alcun riferimento nella pensiero del pensiero giuridico di
Stefano Rodotà
Pianificazione se ne parla più dando dello stalinista avrebbero sì all'emissione di obbligazioni fornisce al momento di attuazione costituzionale nemmeno
Lei è un significante dei valori del costituzionalismo novecentesco è venuto meno tanto è vero che c'è in gioco c'è tempo
Bisognerebbe vedere come questo portato Stefano il proprio padre ultima stagione
Sergio
Muove proprio da questo
Su questo dramma delle russo sociale che viene meno
E e tant'è vero che si parla di giudice postmoderno di legislatore postmoderno e così via
Soprattutto
Ideologia e tecnica non solo non si sono ricongiunti ma la prima è scomparsa e la seconda si traduce forse il peggio possibile bersaglio dalla Gazzetta Ufficiale diciamo raccolta di sentenze due righe provarsi Tiziana
Certo anche di questo probabilmente c'è una ragione
C'è una ragione dell'irrazionalismo
Sempre sempre da da ideologi e tecniche traggo quest'ultima citazione
Ci dobbiamo evitare provoca l'arrivo di Del Giudice lilla Razionalismo l'UE aveva in mente quello che era successo altrove col diritto di verrò naturalmente non c'entra comunque irrazionalismo ovvero una libbra della cultura moderna
Però non è questa la sede di parlarne a me sembrano importante oggi ricordare insieme a voi
Il nodo conflittuale il lascito culturale
E anche ideale politico di un grande maestro
Come vedete non è previsto Stefano Rodotà al centro alloggi
Di discussione aperti l'intervento di i saldi
Riaprirebbe
Il discorso che oggi si è svolto potrebbe anche dare loro un successivo incontro questo il senso degli insegnamenti che vengono dai palestinesi
In concludo l'incontro di oggi ringraziando
Guido Galperti
Ed Enzo rotto per l'organizzazione di questo obbligo del per la parte
E io ho seguito con attenzione credo sia stato molto utile credo che parte nella mattina di loro in seduta ordinaria non ho potuto seguire tutto
Ma penso che il convegno sia non chiude
Di essere pubblicato da un editore della pubblicazione dei suoi attiva ogni procura di Roma
Pubblicazione va bene era caduto di tornare a discutere di questi temi in ordine grazie al saluto tutti i presenti
Contro
Una ha
Avuto insomma
Paritaria mai
Tra l'altro alcune
Può fare