Presentazione del Rapporto World Food Programme "At the root of Exodus: food Security, conflict and international migration"

Bene
Grazie Buongiorno a nome della direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del benvenuto all'onorevole ministro al direttore esecutivo benessere al professor Giovannini
E a tutti voi e vi ringrazio di aver aderito al nostro invito a questo a mattinata
Di presentazione del rapporto elaborato dal World Food Program denominato attenuta Vexos Doss fu Security conflitto nell'International Migration
Devo dire che come Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo siamo doppiamente Lietti di ospitare qui oggi questo evento in primo luogo per il prestigio di chi ce lo ha proposto da un lato il Programma alimentare mondiale
Uno dei pilastri del polo romano delle Nazioni Unite che siamo orgogliosi di ospitare ed impegnati a sostenere in tutti i contesti
E il suo attivo Comitato Italiano dall'altra l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che sta svolgendo un'attività essenziale di mobilitazione sensibilizzazione della società civile
Sui temi dell'attuazione dell'agenda internazionale di sviluppo
In secondo luogo per la rilevanza di attualità del tema oggetto del rapporto quello della stretta relazione tra fame e conflitti emigrazioni internazionali
Si tratta di un tema su cui si concentrano in maniera crescente le politiche di aiuto umanitario e di sviluppo su cui siamo quotidianamente impegnati
Non mi dilungo oltre perché gli oratori sono importanti e perché il tema sarà dibattuto in tutte le sue
In tutti i suoi elementi fondanti e quindi passo senz'altro la parola all'onorevole ministro grazie
Grazie buongiorno sono molto grato al Programma alimentare mondiale all'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile alla cooperazione italiana per il lavoro di squadra che ha prodotto questa iniziativa per presentare più approfonditamente in modo davvero approfondito il nesso tra sicurezza alimentare conflitti e migrazioni ed è questo il motivo per cui ringrazio il direttore esecutivo Daevid visivi
Che dirige il programma alimentare mondiale il professore Errico Giovannini che il portavoce dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile
Con il quale ho avuto modo di lavorare fianco a fianco per nove mesi da vicepresidente del Consiglio dei ministri ministro dell'Interno io e il ministro
Del lavoro ma sostanzialmente del welfare e di tanto altro Luís durante l'avvio di questo mandato
Quando il presidente del Consiglio Enrico Letta
E io ho di lui il ricordo come di un di una competenza molto diagonale e globale
Che consentiva a Luigi intervenire in Consiglio dei ministri su un ampio spettro di ambiti e di settori proprio per la sua competenza in tanti settori e tante ma serie
Io vorrei dire poche cose in primo luogo che nel Mediterraneo l'abbiamo visto soltanto la punta dell'iceberg
La punta dell'iceberg di un esodo come giustamente titola il rapporto che qui viene presentato che rischia di essere di proporzioni bibliche
Le migrazioni a livello globale coinvolgono duecento quarantaquattro milioni di persone in base ai dati del due mila e quindici secondo me non sono migliorati questi dati
Le migrazioni forzata e mi riferisco a rifugiati richiedenti asilo sfollati interni hanno raggiunto un picco di sessantacinque virgola tre milioni di persone
In particolare il rapporto conferma che l'insicurezza alimentare rappresenta molto spesso il fattore decisivo delle migrazioni il punto decisivo quello di svolta che induce gli individui a lasciare le loro case e i loro affetti
Il documento contiene spunti di grande interesse sul legame tra migrazione
Sicurezza alimentare
E il mantenimento della pace su cui si concentrano in maniera crescente le politiche di aiuto umanitario e di sviluppo nella visione sempre più integrata dell'agenda venti trenta per lo sviluppo sostenibile
Abbiamo parlato anche di questo durante un incontro appena conclusosi con il direttore business devo dire che ci siamo trovati in una grande grandissima sintonia esattamente su questo nesso che lega le problematiche di cui ci stiamo occupando al tema generale della sicurezza un altro punto qualificante
E che certamente non ci sorprende
Ossia i migranti vogliono restare il più vicino possibile ai loro luoghi di origine e non ci sorprende perché questo è il sentimento più naturale della persona umana in Africa nove migranti su dieci sono migranti interni
Perciò emigrano all'interno del continente da Paesi in crisi verso Paesi non troppo distanti dalle loro case ed ai loro affetti
Il rapporto e un richiamo alla comunità internazionale a fare molto di più per risolvere questo problema alla radice e per fare ciò sono convinto che siano due le parole chiave
Con cui e su cui la comunità internazionale deve con come dire confrontarsi
E sulle cui basi deve agire e le due parole secondo me sono solidarietà e responsabilità
Sono parole che descrivono anche l'approccio italiano
Noi abbiamo dimostrato che non vi è alcun contrasto che non ce alcuna guerra che non vi è alcuna dialettica negativa che non vi è alcun derby tra rigore e umanità
Tra regole e solidarietà tra sicurezza e diritti umani
La sicurezza alimentare è sempre stata centrale per noi in questo sforzo e vi ricorderete come soltanto un paio d'anni fa all'Expo di Milano abbiamo fatto della sicurezza alimentare il filo conduttore di unire di un evento visitato da più di venti milioni di persone
Ed un esempio ancora più recente e dato dal comunicato finale del vertice di Taormina del G7 di Taormina che prevede un ampio impegno politico definito peraltro in stretta collaborazione con il polo romano dell'ONU e io ringrazio l'ambasciatore Sacco e ringrazio tutti gli ambasciatori qui presenti
Un un impegno politico diretto a rafforzare l'azione di cooperazione allo sviluppo sia per la sicurezza alimentare sia per l'agricoltura sostenibile in particolare ne parlavamo poco fa appunto con il TIR direttore visibili
Per quanto riguarda l'Africa subsahariana
Confidiamo sul polo romano
Come partner fondamentale per continuare assieme questa missione
Abbiamo una leadership in questo settore perché possiamo ispirarci al tradizionale modello di sviluppo agroalimentare italiano e perché possiamo contare sullo straordinario contributo del polo romano con il quale ogni giorno compiamo passi concreti
Inglese insieme
Verso l'obiettivo della fame zero
Le raccomandazioni indipendenti del rapporto convalidano molti aspetti centrali della di quella che noi con un tantino di orgoglio vogliamo chiamare la via italiana
O vorrei sottolineare due aspetti innanzitutto
Il primo l'accento posto in misura uguale sull'assistenza umanitaria e sulla tutela dei diritti umani delle persone più vulnerabili ho letto con attenzione l'approfondimento sui Paesi di transito realizzato grazie a numerose interviste
In particolare sulle condizioni di alcuni campi per rifugiati devo dire che ne sono rimasto particolarmente colpito
Sui diritti umani infatti non si possono fare compromessi l'Italia è un Paese che ha salvato centinaia di migliaia di vite in mare e così facendo ha salvato l'onore dell'Europa non siamo noi a dirlo di noi stessi ma lo ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker adesso dopo avere fatto quel lavoro non possiamo permettere che l'Europa volti la faccia rischiando una nuova tragedia umana non in mare ma sulla terra ferma
Una tragedia di sfollati di rifugiati di richiedenti asilo e di migranti che non solo soffrono la fame ma anche
Spesso indicibili violenze
L'Italia intende fare la propria parte finanziando bandi della cooperazione che consentano alle organizzazioni non governative di migliorare le condizioni di vita di queste persone a cominciare dai centri di accoglienza libici
Resta ancora tanto da fare
Sul piano della protezione dell'assistenza umanitaria e noi
Crediamo che sul buon esempio della cooperazione italiana che ha aumentato il Budget umanitario annuale accento ventuno milioni di euro quest'anno ci posso ci si possa incamminare proprio seguendo questo esempio
Devo anche ringraziare la azione determinata della Agenzia ONU dei rifugiati dell'organizzazione internazionale per le migrazioni e dello stesso programma alimentare mondiale
Seconda considerazione sul rapporto è necessario una più forte sostegno all'economia dei Paesi che ospitano grandi comunità di rifugiati e migranti
Questo è uno degli obiettivi principali della cooperazione italiana in Paesi partner come la Giordania
Come l'Iraq come il Libano ed è un impegno importante per l'Italia anche in Paesi di transito come il Niger oltre che la Libia per esempio le intese più importanti che stiamo concludendo con la Libia riguardano le municipalità del nord e del sud proprio per sviluppare l'economia e per creare occupazione
La nostra strategia di breve e medio periodo punta sia sul canale umanitario che sul fondo africana
Che abbiamo lanciato esattamente all'inizio di quest'anno e che prevede duecento milioni di euro di stanziamento
Ed ha reso fin qui possibile gli accordi migratori e la accresciuta cooperazione con la Libia
Il Niger la Tunisia il Ciad il Sudan del resto gli effetti li abbiamo già visti proprio quest'estate
Lo dicevo poco fa al direttore Bislett
Nei mesi caldi solitamente i flussi aumentano invece per fare esattamente un paragone nel maggio del due mila sedici
C'erano ben settanta mila migranti in Libia provenienti dal Niger cioè sono passati dal Niger alla Libia settanta mila migranti in maggio due mila sedici
Nel luglio del due mila diciassette
Quel numero è diminuito a quattro mila mi riferisco messe e messe non mi riferisco al dato annuale abbiamo preso il maggio del due mila sedici e il luglio del due mila diciassette non li ho presi io questi dati ma sono della Organizzazione internazionale delle migrazioni
Nel medio lungo periodo investiamo soprattutto sulla cooperazione Hallo sviluppo
E vorrei ricordare con una certa soddisfazione che negli ultimi anni i governi ai quali ho partecipato del quale dei quali ho fatto parte hanno pressoché raddoppiato l'aiuto pubblico allo sviluppo
Dallo zero quattordici del reddito nazionale lordo del due mila dodici Hallo zero ventisette per cento nel due mila sedici
Per essere pratici e quindi parlare in euro e non in percentuali da decimali
Siamo passati da due virgola uno miliardi del due mila e dodici a quattro virgola cinque miliardi nel due mila sedici siamo ancora lontani dall'impegno internazionale dello zero virgola sette ma siamo
O
Molto determinati a rimanere su questa rotta positiva la cooperazione allo sviluppo e molto bene equipaggiata per continuare ad affrontare le cause profonde che determinano insicurezza alimentare e i grandi movimenti di persona
Obiettivi centrali della strategia italiana di cooperazione questi sono gli obiettivi centrali
Convinti di questo impegno di lungo periodo la cooperazione italiana e inoltre tra i fondatori del fondo fiduciario del dell'Unione Europea per l'Africa
E dell'Italia e anche il primo donatore di questo fondo con un contributo di oltre novanta milioni di euro
Questo contributo è quasi la metà dei contributi di tutti gli altri Paesi europei sommati insieme e quindi stiamo chiedendo ai nostri partner europei di fare molto di più
In Italia ha poi sostenuto il piano di investimenti esterni dell'Unione europea a favore dell'Africa e dei paesi del vicinato
Con tre virgola trentacinque miliardi di euro di risorse iniziali grazie all'effetto leva sui mercati
Il fondo dovrebbe generare quarantaquattro miliardi di investimenti in settori come l'energia i trasporti le infrastrutture sociali l'economia digitale l'uso sostenibile delle risorse naturali e i servizi sociali
Incoraggerà l'Italia il settore privato a investire in Paesi fragili o afflitti da conflitti offrendo garanzie per sostenere i progetti più rischiosi
Il nostro impegno in Africa una sorta di investimento verticale
Così come gli Stati Uniti e il Canada hanno trainato la crescita e lo sviluppo dell'America centrale e meridionale così come la Cina il Giappone hanno trainato Locat la crescita e lo sviluppo del Sud Est asiatico
E ora che l'Europa investa senza paura nell'Africa perché il ritorno
In termini di crescita di sviluppo economico va in entrambi i sensi è un lavoro che torna utile anche all'Europa e solo così risolveremo anche la grande crisi della insicurezza alimentare dei flussi migratori
In altre parole riconoscendo che l'Europa e l'Africa sono sul sentiero comune di crescita e di sviluppo capiremo che investendo in Africa sorriso l'abbiamo problemi europei
è che a volte e proprio partendo dall'Africa che noi risolviamo problemi europei perché tanti i nostri problemi sono il sintomo di un qualcosa che non nasce in Europa ma nasce altrove e sappiamo che se governata questa vicenda per quanto difficile si può in un qualche modo affrontare vorrei concludere ringraziando il programma alimentare mondiale per l'analisi approfondita e vorrei anche ricordare quanto fu importante il lungimirante la scelta di ospitare in Italia il polo agricolo alimentare dell'ONU fu una scelta lungimirante per loro per Roma per l'Italia tutto incominciò con il voto sulla sede FAO
Del è un voto che avvenne nel mille novecentoquarantanove e fu il primo tassello che poi diede vita anche al Programma alimentare mondiale nel mille novecentosessantadue
E oggi la più grande organizzazione umanitaria al mondo che si occupa di assistenza alimentare per combattere la fame
E sono risultati che non si sono raggiunti in un anno ma durante questi decenni e questa è la ragione per cui siamo molto lieti proprio qui a Roma che in un qualche modo e capitale per questi obiettivi
E di questi obiettivi siamo lieti di cooperare con il Programma alimentare mondiale io appartengo ad una generazione che quando faceva i temi in classe ai compiti in classe alle scuole medie spesso mi ricordo ma anche al liceo
Il titolo di quei temi era ci parli della fame nel mondo
Sono ministro degli Esteri
Sono passati decenni e il tema della fame nel mondo esisteva ancora abbiamo avuto la rivoluzione digitale e la globalizzazione la globalizzazione ha prodotto tanti affetti che oggi vengono ritenuti distorsivi
Da affrontare al contempo non si può negare che ha tolto milioni di persone dalla fascia di povertà
Quindi tanto è stato fatto ma noi abbiamo come obiettivo il tanto che rimane da fare e quel tanto che rimane da fare Caro direttore caro Enrico noi lo vogliamo fare insieme vi ringrazio
Tesoreria da Figo
Non ce la fanno fra i file
Ministro Alfano
La ringrazio
è veramente un onore potermi confrontare con un leader di questo spessore e avere uno scambio concreto perché c'è questo problema un'assenza di concretezza
E ne subiamo adesso le conseguenze quando io ho accettato l'incarico
Devo dire sinceramente che ero molto riluttante ero molto restia o proprio perché temevo
La burocrazia l'appesantimento
Di tutti gli adempimenti ma adesso ci troviamo ad affrontare una delle più gravi crisi che abbiano toccato l'umanità dalla seconda guerra mondiale abbiamo sessantacinque Emilio uniti sfollati come ha citato già il ministro
E dunque ministro il ministro Alfano capisce benissimo di cosa stiamo parlando io
Ho toccato con mano la situazione da quando ho assunto l'incarico mi sono reso conto del fatto che il Programma alimentare mondiale davvero una delle iniziative più
Straordinarie che si siano mai verificate non c'è burocrazia stiamo veramente parlando di tanta mangiare ottanta milioni di persone
Ma oggi quello che noi facciamo nella situazione in cui ci troviamo e profondamente diverso dalla situazione in cui ci trovavamo quarant'anni o trent'anni fa
All'epoca parlavamo soprattutto le emergenze che si verificavano a causa di calamità naturali come terremoti o altro
Adesso il trenta per cento delle spense va verso le conseguenze dei conflitti scatenati da dall'uomo
Sia Afghanistan ci sono tantissimi esempi abbiamo diciannove Paesi che adesso si trova in una crisi prolungata
E possiamo sederci possiamo utilizzare i nostri fondi possiamo assumere l'approccio tradizionale che però chiaramente non sta dando i risultati Veratti oppure possiamo fare un passo indietro e cercare di capire quali sono le cause alla radice dei problemi ed è quello che stiamo facendo oggi l'Italia ha un ruolo veramente straordinario da svolgere dobbiamo fare di più dobbiamo operare meglio quello che ne leggiamo in questi rapporti quello che possiamo toccare con mano quando andiamo a vedere concretamente le situazioni
E che quando c'è la fame c'è violenza che quando c'è la fame cioè la migrazione per ogni aumento dell'un per cento della fame abbiamo un aumento del due per cento dei flussi migratori
I ciclisti
Quando nel vediamo i risultati cioè il Successo conseguito dal Programma alimentare mondiale negli ultimi decenni nonostante il fatto che la popolazione mondiale è passata dal cinque virgola cinque miliardi e sette virgola cinque miliardi
E
Eppure la fame è andata a decrescere c'erano dei miglioramenti anche se purtroppo adesso di nuovo si sta assistendo ad un aumento stiamo arrivando a ottocento milioni di persone di cui sessantasette per cento quattrocentottantanove milioni di queste persone dunque
Risiedono in aree dove ci sono conflitti armadietti scatenati dal nuovo ne prendiamo poi Candiani enti climatici con il situazioni Tiesto incita come possiamo avere nel Ciad oppure l'Etiopia o anche in altre aree
E vediamo oltretutto la presenza di gruppi e terroristi estende estremisti che vogliono destabilizzare la situazione politica ecco abbiamo la ricetta per un disastro
Essendo l'affrontiamo le cause pagheremo cento volte tanto per risolvere le conseguenze per dar da mangiare ad una persona sfollata internamente in Silvia Costa sessanta centesimi
Ed è anche tanto perché c'è un conflitto in corso per cui un costo più elevato ma lo stesso siriano che peraltro non hanno desiderio di andarsene da casa sua
Ma piuttosto specie lisce spostarsi tre quattro volte all'interno dei confini siriani prima ancora di contemplare la possibilità di lasciare il Paese ma poi la fine a se ne va è costretto ad andarsene fa Berlino
E non costa più cinquanta centesimi dagli da mangiare costa cinquanta euro
Posso
Strauss
Tu vai in Sudan a dar da mangiare alle persone
E vedi la differenza rispetto a dover dar da mangiare ad una persona in New York a New York è un pasto molto elementare costa un dollaro e venti quanto costerebbe un passo del genere in Sudan
Il
E allora
Cosa dire del Sudan e bisogna vedere tra intanto c'è l'approvvigionamento alimentare questo il problema quindi se non riusciamo ad affrontare la causa di questi problemi continueremo a subirne le conseguenze
Assistiamo ad una proliferazione degli atti di terrorismo assistiamo ad una escalation
Del terrorismo
Molti lateralmente le persone di tutto il mondo devono incontrarsi devono
Collaborare al fine di poter operare in modo più efficace nei Paesi che hanno bisogno di aiuto
Io e il ministro Alfano abbiamo appena avuto uno scambio molto Franco molto sincero abbiamo parlato proprio della realtà della situazione in cui non ci troviamo
Solo quello che abbiamo visto nel Sahel nell'Africa subsahariana
Dove abbiamo una penetrazione strategica sempre più profonda da parte degli Isis che poi sfruttano questa destabilizzazione e sì infiltrano anche nei flussi migratori
Sperando di avere ulteriori opportunità di esportare i loro adepti verso l'Europa e il resto del mondo
Quindi noi possiamo continuare come abbiamo lavorato finora oppure possiamo finalmente svegliarci e cominciare ad affrontare le cause nel Programma alimentare mondiale si possiamo dar da mangiare ottanta milioni di persone ma la nostra speranza è che ogni bambino a cui noi diamo da mangiare passa anche frequentare alla scuola
Quindi
Questo significa che per ogni persona che può esterno Trinità possa anche vedi vedersi offerta una partecipazione ad un programma di sviluppo può essere una programma di irrigazione o altro per esempio mi dà un esempio in Etiopia c'è una differenza enorme per fare le cose bene e non farne invece in modo corretta
In Etiopia noi abbiamo
Un programma alimentare per cui se tu ricevi del cibo del nutrimento e sei una persona che alle capacità fisica di farla devi anche partecipare dei programmi di sviluppo non poi passivamente ricevere e devo dire che tutti sono desiderosi di cooperare tutti capiscono benissimo questo discorso non vogliono essere
Del inermi vogliono poter fare qualcosa anche loro e nella zona degli sgravi se noi
Vediamo le immagini via satellite vediamo che si tratta di un paesaggio completamente spoglie non c'è vegetazione non ci sono culture non ci sono animali ma il programma alimentare mondiale lavorando in collaborazione con lo comunità locale
A operato dei terrazzamenti sulle colline
Ha cominciato a fare dei lavori di scavo per l'irrigazione adesso abbiamo un milione di Anna che gli di terreni no agricolo produttivo oppure terreno che può essere utilizzato per la pastorizia adesso abbiamo dei sistemi di sostentamento
E i fondi che venivano utilizzati per le iniziative umanitarie che adesso vengono utilizzati per lo sviluppo
Ebbene per anni questi fondi sono rimasti ad un livelli mutato ma quando poi noi abbiamo modificato il nostro approccio sono serviti meno soldi e non solo non abbiamo neanche forme di terrorismo perché quando ci sono i sistemi di sostentamento le persone lavorano le persone si nutrono
Allora non ci sono problemi
In Somalia
Sette virgola tre milioni di persone ricevono da mangiare su cinque milioni totale una zona un pochino più piccola della Francia come estensione geografica
La comunità internazionale investe massicciamente semplicemente per inviare acqua per spedire fare arrivare verso questa zona l'acqua perché questa è la zona colpita duramente da siccità
Ed è chiaro che si sta facendo di tutto per infiltrarsi da in questa popolazione così vulnerabile anche da parte dei terroristi e questo è un esempio della necessità di dover affrontare
La situazione
Con un approccio che ha orientato allo sviluppo non si tratta soltanto di erogare Chico
A costi già altri che andranno Sempre più accrescere perché magari ci troveremo di fronte ad un ulteriore crisi oppure ulteriore calamita di modo che magari aumenterà di cento volte il costo e sosteniamo per alimentare le persone perché prendiamo questi fondi e Moni utilizziamo per scavare dei pozzi per esempio
La comunità internazionale deve corti collaborare tre virgola tre milioni di persone che ricevono aiuto bella buona metà di questi sono persone
Che sono in grado di lavorare che non vogliono lasciare la loro con la loro comunità non vogliono emigrare imbracciato un pass d'Oro
Partecipasse ai nostri programmi di sviluppo collaborassero con noi per mettere in piedi sistemi di irrigazione per cominciare a rendere coltivabili questi terreni
Sono sicuro che dopo qualche anno il livello di sostegno finanziario attualmente necessario andrebbe a declinare andrebbe a ritroso perché chiaramente a questo punto entrerebbero in gioco i terreni agricoli
Il
Abbiamo
Ovviamente anche la possibilità di collaborare con moltissime altre agenzie come ad esempio la FAO
E perché chiaramente noi non lavoriamo da soli noi del Programma alimentare mondiale non lavoriamo per compartimenti stagno
Noi vogliamo andare ad aiutare i nostri beneficiari dando più speranza io sono andato da Graziano e gli ho detto bene dovete aiutarci anche a mettere a punto delle tasse agricole dei sistemi agricoli abbiamo bisogno delle vostre competenze e lavoriamo insieme non ha bisogno non c'è necessità di preoccuparsi di chi poi riceverà il merito a chi andranno poi ringraziamenti tutto ciò l'essenziale aiutare queste persone
Ed è per questo che essere qui oggi è così importante perché secondo me noi dobbiamo dare una segnale di sveglia al mondo intero possiamo anzi preoccuparci della Grexit preoccuparci di Trump ma io ho parlato con i media internazionali
Io ho detto ai mezzi di informazione dobbiamo dare un'informazione più bilanciata più equilibrata perché il mondo attualmente è pesantemente scisso
Se non ve ne siete accorti
Abbiamo davanti a noi una situazione molto molto seria che secondo me può soltanto andare a peggiorare se noi vediamo l'andamento della popolazione future possiamo prevedere un aumento fino al nove miliardi nel due mila e cinquanta
Allora la possibilità di raggiungere l'obiettivo di azzerare la fame nel due mila e trenta ben tenuto conto della tasso di aumento demografico ritengo che sia impossibile raggiungerlo
Non con gli attuali mezzi a nostra disposizione con le competenze che sono presente in questa stanza con le competenze che sono presenti in questa città
E con le le competenze che troviamo nelle agenzie che hanno sede qui a Roma con tutte le competenze che esistano anche sul campo
Nei luoghi cui abbiamo questi problemi sono sicuro che se riusciamo a collaborare in alcune di queste zone di conflitto
Possiamo effettivamente sperare invece di raggiungere questo obiettivo di azzerare la fame ma prima dobbiamo affrontare le cause
Alla radice del problema altrimenti non riusciremo mai accentrare l'obiettivo non riuscendo mai a dare una risposta alla crisi attualmente in atto viaggiando in tutto il mondo
Ieri il ministro ha parlato con i miei collaboratori sono diversi mesi che io ho assunto questo incarico e ho viaggiato parecchio proprio per imparare ho ascoltato molto cercato di imparare
Ho avuto più di duecentodue incontri in tutto il mondo visitato più di venti Paesi in alcuni casi più di una volta negli ultimi mesi quindi incontrare questi leader nelle capitali dei Paesi col risultato
Direi che dobbiamo cominciare ad agire
Tante volte incontro ambasciatori che vagliano appunto che le Nazioni Unite la fa o le agenzie basate a Roma possono collaborare più efficacemente da diciamo è vero ma anche quei Paesi dovete collaborare tra di voi
Perché noi abbiamo risorse finanziarie non infinite e l'Italia qui a un ruolo importantissimo già svolge perché ha un'esperienza a cui attingere e di cui il Po a far partecipe altri paesi
Quindi ringrazio il ministro degli esteri Fini ministro Alfano la ringrazio e il Programma alimentare mondiale Italia per tutto il sostegno che ci hanno dato so che potrei continuare a lungo ma non è questo
Il motivo per cui sono stato invitato a parlare
D'altra parte ho già detto ai miei collaboratori ieri
E importante oggi soprattutto essere mossi dalla passione noi non possiamo assolutamente mai mollare dobbiamo essere costantemente operativi
E so che qui in questa sala possiamo avere un a raggio di luce c'è tanta luce in questa stanza tutte le terre del mondo non potranno sconfiggerla e quindi io prego di prego veramente di poter analizzare la vostra passione ravvivare il vostro entusiasmo perché è in gioco il futuro dei nostri figli
Io sono sicuro che potremo dare una risposta al problema della migrazione se potremmo anche dare una risposta alle cause alla radice di questo sotto con un approccio operativo quindi grazie
Sono molto felice di poter collaborare con voi anche in futuro come pure i miei collaboratori grazie
Grazie a lei la parola
Buongiorno a tutti Caro Angelino grazie anche per le tue parole oltre che per aver voluto ospitare questo appuntamento ma soprattutto per quello che il ministero sta facendo come tu hai giustamente ricordato e grazie a World Food Programme Italia
Livello mondiale per l'impegno che sta mettendo per affrontare una come è stato detto dal direttore delle più grandi crisi che stiamo affrontando a livello globale
Preparandomi per questo incontro mi è venuta in mente una canzone dei pur
Il PUC
Si vedano i miei sessant'anni che dice e il cui titolo è Ci penserò domani
Ecco quello che mi sconvolge da economista che da quaranta anni fa decise di occuparsi di questi temi e che appunto il nostro atteggiamento è Ci penserò domani ma domani arrivato
Ed è arrivato in modo drammatico come molti studiosi c'avevano detto sarebbe arrivato
Oggi in Italia di cosa si discute si discute della bassa crescita dell'alto tasso di disoccupazione
Ma poi sappiamo che le disuguaglianze sono crescenti anche nei Paesi sviluppati e poi sappiamo che il cambiamento climatico colpirà l'Italia più di altre aree dell'Europa
E poi siamo preoccupati dello gli shop tecnologici di questo stiamo parlando
E i nostri giornali sono pieni di anche articoli interessanti sui singoli temi
Quello che però forse non abbiamo ancora capito e che tutte queste cose di cui parliamo sono tra DS collegate
Lo dico perché
Nel mille novecentosettantadue
Il rapporto i limiti alla crescita
Indicarono chiaramente che intorno alla metà degli anni due mila
In realtà intorno al due mila trenta
Il mondo avrebbe vissuto un rischio enorme di collasso
Guardate le curve anziché le linee tratteggiate della popolazione circa otto miliardi nel due mila trenta
L'andamento del dei servizi dell'industria pro capite del cibo pro capite
L'andamento delle risorse non rinnovabili via via mangiate dal nostro modello di sviluppo l'aumento della dell'inquinamento
E a un certo punto questo sistema sarebbe collassato
Bene la cosa che estremamente preoccupante e che le linee continue sono gli andamenti effettivi delle variabili
Cioè nonostante le cose straordinarie che abbiamo fatto come mondo negli ultimi cinquant'anni
Siamo su una traiettoria bis spesi uso cioè una traiettoria disegnata a tavolino attraverso modelli basati sulla teoria dei sistemi
Quarant'anni fa
Da un gruppo di esperti delle menti
Se ragioniamo in questi termini allora capiamo
Che la canzone
Che ricordavo prima è stata sulla base
Del nostro modello di sviluppo in quarant'anni ci penserò domani
Quando dovrà affrontare le crisi
E anche
Le migrazioni che stiamo vedendo che oggi mettono in crisi drammaticamente anche una delle aree più sviluppate del mondo come l'Europa erano previste da più di vent'anni
Quello che sto cercando di dire e dell'impegno dell'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che abbiamo fondato un anno e mezzo fa e che riunisce oggi oltre centosettanta
Soggetti della società civile e dalle associazioni imprenditoriali ai sindacati alle associazioni di volontariato alle università alle fondazioni e così via
Ecco se noi assumiamo quest'ottica sistemica
Capiamo che è assolutamente vero quello che diceva il ministro Alfano prima un investimento in Africa in particolare è un investimento per noi anzi abbiamo sentito al direttore Bisleri che
è un investimento estremamente vantaggioso perché un investimento
Piccolo per produrre Effetti intermedi costi opportunità molto elevati
Oggi e la giornata delle bambine della ragazza
Ieri ero alla presentazione del rapporto ritarda somma
Un rapporto pieno di dati ma anche pieno di storie drammatiche
Perché poi alla fine sono le più deboli
Tra le più deboli a pagare il prezzo più elevato di queste crisi che stiamo vedendo
E in realtà non sappiamo
Che proprio le donne
Hanno un ruolo e possono avere un ruolo straordinario nell'invertire
Quel processo perché le donne sovrintendono alle scelte principali delle famiglie
Quotidiane anche nelle aree che conosciamo
Perché se noi non cambiamo
L'abitudine ad esempio di usare certi combustibili
In Africa con le previsioni di popolazione immaginate
Che vengono usate per la cucina quotidiana
Noi non abbatteremmo
Le emissioni
Perché quell'attività e una delle più inquinanti ma se non c'è alternativa posso vedere i miei figli e le mie figlie morire di fame naturalmente no ecco che allora capiamo le diverse connessioni
L'Agenda due mila trenta approvata due anni fa dalle Nazioni Unite è ormai diventata una vita una lingua franca diciamo così una lingua comune
Nonostante la sua forte carica di aspirazione
Forse anche di sogno
Il secondo obiettivo eh fame zero
Un tema tra l'altro che con alcune modifiche
Riguarda anche
Questo continente addirittura questo Paese
L'Unione europea fa molto lo abbiamo sentito prima ma l'Unione europea che pure ha scelto
La pièce di Gisele sostenne Boldi Paloma in Ghost come quadro per le sue attività
Verso i paesi terzi non ha ancora capito l'importanza di adottare quello stesso approccio per le sue politiche cosiddette interni e questo è uno degli esempi su cui tornerò tra un minuto per capire come anche
Culturalmente abbiamo bisogno di connettere i puntini come si dice
Il piano Junker due
Ha deciso di dedicare il quaranta per cento dei cinquecento miliardi di euro immaginati per questa seconda fase allo sviluppo sostenibile
Come se il sessanta per cento potesse andare allo sviluppo insostenibile
Capite che abbiamo un grosso problema
Concettuale abbiamo un enorme problema a capire che solo con la coerenza degli interventi riusciremo a fare il salto di qualità necessaria
Ed è qui dove la governance è fondamentale
In Italia noi siamo molto lieti che finalmente dopo un anno dice spinta anche da parte di ASL visse sia stato il consiglio dei ministri ad approvare la strategia di sviluppo sostenibile
Ed è stato deciso che la strategia di sviluppo sostenibile non sia più di competenza del ministro dell'ambiente ma del Presidente del Consiglio
Questo è un passaggio fondamentale che molti altri paesi hanno fatto prima di noi ma importante che l'abbiamo fatto anche noi ma che ora va reso operativo
Certamente il ministero dell'ambiente del ministero della degli affari esteri della cooperazione internazionale avranno un ruolo importante
Ma abbiamo bisogno di far sì che tutta la politica del nostro Paese sia orientata a quello che l'OCSE chiama policy Cochi Renzi
La coerenza delle politiche ditemi se siamo coerenti lo dico anche al ministro che tra breve dovrà decidere la legge di bilancio con tutte le ristrettezze se ha senso che in Italia noi spendiamo ogni anno sedici miliardi per finanziare attività dannose per l'ambiente e quindici miliardi per finanziare attività favorevoli all'ambiente
C'è qualcosa che non funziona ma qualcosa di profondo questo è una delle cause profonde
Della situazione in cui siamo perché non riusciamo a essere coerente
Lo dico ancora alla ministro ma lo dico a tutti noi
La strategia che è stata approvata in Consiglio dei ministri una strategia molto generale e il Presidente del Consiglio si è impegnato a presentare entro dicembre un piano molto più dettagliato dicembre domani capisco che le
Preoccupazioni politiche sembrano altre
Ma ricordiamo che l'Italia a pochi mesi
Per approvare tre documenti fondamentali per il suo futuro la strategia energetica nazionale
Il piano nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici la strategia nazionale per l'economia circolare ma come possiamo pensare di immaginare un futuro per il Paese se non altro risolvendo queste domande fondamentali
Energia adattamento ai cambiamenti climatici un modello nuovo di economia sono esattamente al centro
Di del passaggio Dal Monte modello attuale di sviluppo a un modello di sviluppo sostenibile ed è stato esattamente
Lo abbiamo visto nelle esperienze dei Paesi del Nordafrica il punto debole che ha generato poi crisi gravissimi e dico sempre che dieci anni fa forse non ce lo ricordiamo ma nel due mila sette
Abbiamo avuto condizioni climatiche molto particolari in tutto il mondo ma in particolare nella l'Africa del Nord che generarono una siccità
Che impedirono alle
Agli impianti di energia elettrica basati sull'acqua di produrre energia elettrica e il boom dei prezzi degli alimentari e la mancanza di Energia scatenò
La rivolta in alcuni Paesi del Nordafrica che poi si scatenò
Il crollo dei regimi per cosiddette primavere arabe che poi hanno iniziato un processo che hanno generato che ha generato le migrazioni che oggi vediamo
Cioè su quell'esempio è un esempio drammatico di come una crisi ambientale si trasforma in una crisi economica in una crisi sociale in una crisi istituzionale che determina movimenti ingestibile
Ma quello è l'unico futuro che abbiamo
Quello disegnato dalla club di romani fa
No
La buona notizia e che non è quello che ci aspetta
Attraverso una serie di simulazioni per l'Italia facciamo vedere che facendo le politiche giuste e possibile cambiare il futuro ma se accettiamo semplicemente una logica di business as usual
Il nostro futuro non cambierà
Ed è quello che a mio parere chiedono tanti elettori non solo in Italia un futuro diverso e naturalmente di fronte a un futuro diverso ci sono due approcci possibile quello che Baumann nel suo ultimo libro chiama retro topi Ya
E cioè l'utopia del passato provare a tornare a un passato che non esiste
Oppure una nuova utopia un'utopia sostenibile
Vedete
Queste simulazioni ci mostrano appunto che possibile cambiare il nostro futuro
E una degli elementi di queste analisi che abbiamo svolto e che se le politiche vengono fatte insieme all'interno di un quadro organico i risultati sono nettamente superiori
Al condurre le stesse politiche in modo disconnesso
Ecco
La vera origine dei problemi che abbiamo
Un blocco mentale
A ragionare in modo integrato
Io vengo spesso
Preso in giro dai miei
Colleghi quando faccio vedere questo grafico sembra molto complicato ma è l'unico modo per capire almeno per me l'integrazione
Questo è il nostro mondo che scambia con l'universo energia solare calore
Per il resto quello che noi facciamo è prendere
Il capitale naturale il capitale umano capitale sociale il capitale economico compilarlo in un processo di produzione per produrre beni e servizi che in parte era investiamo e in parte consumiamo per il nostro benessere
Ma mentre produciamo
A seconda di come produciamo generiamo maggiore o minore benessere pensate a un modello schiavista o modello in cui lavoratori partecipa
Il punto chiave e che mentre produciamo e mentre consumiamo generiamo scarti
Gli scarti nel senso della lauda Tosi
Gli scarti fisici
E gli scarti umani
Il Papa ci richiama al fatto di dire che la cultura che produce gli scarti fisici
E la stessa che produce gli scarti umani
è un linguaggio molto forte ma credo che se non capiamo questo ci manca un pezzo
Perché vedete gli scarti fisici impattano sui servizi all'ecosistema che impattano sul benessere e fino adesso vi ho parlato di uno schema noto dal mille novecentonovantasette
Fatto dagli economisti ambientali
Io ho aggiunto questo schifo questa casella
Che sono i servizi del socio sistema
Per esempio la fiducia
Per esempio una visione per il domani
Senza quella visione per il domani dovuta al fatto che il sistema genera gli scarti umani
Non c'è benessere non c'è futuro il vostro rapporto lo dico con grande ammirazione mostra che ci sono
Casi in cui e proprio la mancata speranza nel futuro
Che decide che fa decidere di migrare
Ma perché noi cosa faremo
Noi cosa abbiamo fatto nel passato come Italia
Ecco allora
Che i diciassette gol che ho distribuito in questo schema
Non sono più una lista fatta
Da dei funzionari
Dai grandi della terra e diciassette gol sono un'agenda per cambiare il modello per cambiare lo schema che ci ha portato
A questa condizione
Nel rapporto che abbiamo pubblicato
E presentato alla Camera dei deputati qualche settimana fa
Troverete tutti questi elementi il rapporto potete scaricare dal sito www punto ASL di spunto Ittiti all'occasione troppo ghiotta ministro me lo concederà ai per non dedicare tre minuti tre minuti conclusivi
Alle nostre raccomandazioni sulla cooperazione internazionale
Primo punto siamo molto lieti che il documento triennale
Per la la cooperazione no pagina centodieci
Il documento triennale per la cooperazione addotti gli ex DG is come chiave di riferimento
è la stessa cosa che ha fatto dicevo l'Unione europea
Ma c'è ancora da fare qualcosa in più
E le nostre raccomandazioni sono le seguenti
Indicare Governance diritti equità e uguaglianza anche di genere come priorità trasversale
Rispetto al programma
E quindi mostrare
Con uno schema concettuale di questo tipo che quando si interviene su un tema in realtà si sta aiutando la governance
L'equità l'uguaglianza anche di genere
Poi definire degli obiettivi prioritari tra le priorità
E sono acqua
Acqua acqua
L'acqua
Il problema più grande
Che il mondo affronterà nei prossimi decente
E lo abbiamo visto addirittura in Italia quest'anno
Per questo proponiamo Alitalia che ha in questo fase una responsabilità enorme come membro del consiglio di sicurezza
Di proporre all'ONU
La creazione di un gruppo di lavoro
Per sviluppare un protocollo internazionale vincolante per assicurare il diritto all'acqua
Perché questa è una delle cause fondamentali che genera insufficienza insicurezza alimentare
E dunque i processi che abbiamo visto secondo
La conversione dell'agricoltura verso l'agricoltura sostenibile
Riduzione della povertà alimentare della malnutrizione
Perso
Lo sviluppo dei sistemi sanitari
Quarto
Investire sul ruolo delle donne
E quindi assicurare la salute sessuale riproduttiva la maternità responsabile il sostegno all'empowerment femminile
Perché nessuno degli obiettivi di cui ho parlato finora può essere raggiunto senza il ruolo delle donne
Sappiamo bene e concludo quanto il ministero stia facendo anche all'interno
Del comitato nazionale per la le politiche per la cooperazione allo sviluppo e sappiamo che state facendo uno sforzo particolare per mobilitare il settore privato
Per una cooperazione privato o pubblico analoga a quella di cui per esempio più al fu programmato
Sì dota per tentare di cambiare dall'assistenza al modello di sviluppo
Noi siamo nelle ultime settimane contattate da contattati da numerose imprese che hanno scelto di adottare lo sviluppo sostenibile per il loro futuro queste l'opportunità importantissima
In questi giorni
A New Yorker sta per essere annunciato
Una importantissima decisione dei grandi gruppi finanziari internazionali per adottare lo sviluppo sostenibile come guida i loro investimenti
è un'ottima notizia ma anche una brutta notizia
Perché se anche la finanza e preoccupata della sostenibilità
Può dire che il problema è molto serio e non abbiamo tempo da perde grazie
La bambina
Ringrazio il Papa e infatti
Per i soggetti is le sue parole i suoi riconoscimenti anche le sue proposte che sicuramente saranno all'esame nostro e di tutte quelle che concorrono a e finire la politica di cooperazione italiana con il suo intervento si conclude questo panel prego il pubblico deve stare sedute passiamo quindi alla successiva tavola rotonda che sarà moderata dal dottor Riccardo scelto programmi delle