Carlo Alberto Dalla Chiesa, la lotta dell'Arma alla mafia. Terrorismo e cosa nostra

O la sera
Venuti a tutti
Ritenuti particolare
Del Senato non lo posso capire al nostro sana
Dal comandante generale dell'Arma dei carabinieri in modo particolare capita Simona e arrivando dalla Chiesa
Questo doppio appuntamento di oggi
Un'intensissima due giorni dedicata alla celebrazione del trentacinquesimo anniversario
Della della morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Della sua giovane sposa Emanuela Setti Carraro e dall'agente della polizia Domenico
Due giorni iniziati con la significativa presenza con l'omaggio
Del presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche lui nella sua nella sua Palermo
E che ha visto diverse iniziative
Segnate da una grande partecipazione
Fatta di di affetto
Simpatia di memoria mi auguro anche di impegno
Nel ricordo di questo grande di questo grande italiano
L'appuntamento di oggi è diviso in due momenti il primo e la presentazione di un libro
Da pochissimo dato alle stampe di Andrea Andrea Galli e il secondo invece il in convegni di approfondimento il secondo promosso dall'Arma dei carabinieri
Sull'impegno di Carlo Alberto Dalla Chiesa nella lotta
Al terrorismo alla macchina una lotta a Cosa Nostra
Cominciamo col primo appuntamento la presentazione di questo di questo di questo libro di Andrea Galli
Ormai
Via particolarmente vicino all'Arma dei carabinieri il libro arriva ad un anno dalla pubblicazione di un altro volume carabinieri per la libertà uscito lo lo scorso anno
Un un libro che dà un quadro della personalità del generale Dalla Chiesa ma che dà anche con importanti dettagli con suggestioni come dire il quadro di un periodo significativo del nostro Paese sul versante politico sul versante criminale
Con neanche il racconto di aspetti gli eventi di appuntamenti
Taluni inediti talaltra non molto non molto no
Ma prima di entrare in insomma nella nella presentazione del volume dare la parola al Magnifico Rettore Fabrizio mica di padrone di casa che ci ospita per un saluto prego
Mio sarà saluto molto breve però
Tenevo a confermare
La la nostra gioia la gioia della la nostra università nell'ospitare venti come questi
Quando alcuni mesi fa gli amici
Ormai ci lega Nord rapporti di consuetudine con il i carabinieri
Sono venuti a propormi di organizzare questo evento appunto all'interno dell'osteria devo dire che ho dato immediatamente la più totale adesione proprio nella convinzione che l'università debba essere la casa di questi momenti di riflessione nei quali vengono presentati appunto dei liberi ed eguali cui dopo sì approfondisce lo studio su degli aspetti che sono gli aspetti fondamentali della nostra di l'università e formazione l'università è trasferimento di valori ai giovani l'università deve costruire i giovani del futuro gli uomini del domani la classe dirigente del domani e questo deve farlo dando non soltanto conoscenza ma anche formazione
Dando anche valori e allora io credo che l'organizzazione di eventi come questi permetta una crescita nel sentire nel patrimonio di tutti quanti noi e siamo quindi delle tappe importantissime in un percorso che vuole mirare sempre di più verso la costituzione di una società giusta vera pienamente civile
Pienamente punto di essere di essere vissuta quindi sono davvero grato all'Arma dei Carabinieri per avere voluto organizzare questa giornata presso la nostra università e confermo naturalmente la nostra massime totale disponibilità anche per il food proprio perché questo è il percorso che appunto insieme ci interessa
Grazie professor
Mi permetto di chiedere un saluto al presidente del Senato Galasso poteva sì
Autorità gentili ospiti
Dando vita Simone signore e signori e per me è davvero un piacere partecipare dopo l'intensa ed emozionante giornata commemorativa di ieri
A questo incontro sulla vita sulle opere
Del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa come ho avuto modo di scrivere recentemente anche in un mio libro ci sono uomini che con la sola presenza cambiano l'attimo spera del luogo in cui si trovano e il generale Carlo Alberto era uno di questi
L'autorevolezza competenza carisma
Lo avevano reso tra gli uomini più apprezzati di tutte le forze armate
Il generale conosceva la Sicilia c'era stato già due volte da capitano nel quarantanove a Corleone svolgendo le indagini sull'omicidio di Placido Rizzotto
E dal colonnello a partire dal mille novecentosessantasei al Comando legione di Palermo che aveva giurisdizione anche sulle province di Agrigento Caltanissetta e Trapani in così imparando a conoscere anche i mafiosi
Le loro connessioni con la politica
Prima di dedicarsi con tutta la sua intelligenza e la sua capacità alla criminalità milanese prime alla lotta al terrorismo fuori
Per i cittadini onesti di una Palermo martoriata impaurita da almeno tre anni per il feroce attacco a rappresentanti delle istituzioni per le centinaia
Di omicidi della guerra di mafia che aveva inondato le strade di Palermo di sangue il suo arrivo costituiva un punto di riferimento autorevole capace di infondere sicurezza fiducia speranza
E verso la metà di marzo mille novecentottantadue si erano sparse e già le prime voci di una sua venuta a Palermo
E fu Giovanni Falcone a riferirmi che un avvocato gli aveva chiesto a nome del generale una copia dell'ordinanza di rinvia a giudizio del procedimento contro Rosario Spatola e altri atti
E commentammo con favore e apprezzamento il fatto che i il generale stesse valutando seriamente l'intenzione di venire a patti
Ma proprio la conoscenza della complessità del fenomeno mafioso la sua connessione colline si Kabili intreccio di interessi politico economici
Provocavano nel neo prefetto da un lato la giusta analisi di assoluta Inés de inadeguatezza dei poteri prefettizi inadeguatezza a fronteggiare la criminalità mafiosa e dall'altro la piena consapevolezza che l'adempimento del suo dovere lo avrebbe inevitabilmente indotto a scontrarsi con potenti settori politici che proprio dagli ambienti mafiosi attingevano
Larghe quote di consenso elettorale
E precise tracce di questo travaglio interiore emergono dal suo diario proprio alla data del trenta aprile mille novecentottantadue giorno
In cui viene assassinato l'onorevole Pio la Torre in generale da Roma viene catapultato a Palermo per assumere l'incarico di prefetto in anticipo rispetto ai tempi previsti
Mi sono trovato da un lato una pubblica opinione che ad ampio raggio mi ha dato l'ossigeno della sua stime attendibili rancori e dall'altro un ambiente che va maledicendo la mia destinazione il mio arrivo pronto a buttarmi al vento
Non appena determinati interessi saranno toccati o compressi
Pronto a lasciarmi solo nelle responsabilità che indubbiamente deriveranno
E anche nei pericoli fisici che dovrò affrontare
Citazione che compare nel bel libro di Andrea Galli che ha trattato in maniera approfondita completa tutta la vita per presentare del generale e che verrà presentato
Oggi
Il mio ultimo ricordo personale con il generale risale a fine maggio mille novecento ottantadue
Durante la cerimonia della festa della polizia alla Caserma Lungaro
Il prefetto
Che ricordo indossava un doppiopetto grigio mi si avvicinò e con un accattivante sorriso sotto i baffetti sale e pepe
Mi chiese le carte delle indagini già definite
Sulle espropriazioni della diga Garcia che aveva elargito ai proprietari tra i quali i cugini Salvo
Ventuno miliardi di vecchie lire a fronte dei due miliardi e mezzo stampa stanziati per le espropriazioni
Nonché gli atti degli appalti su quelle scuole gli appalti banditi dal Comune di Palermo erano stati oggetto di un'ispezione regionale da parte del presidente Piersanti Mattarella atti che sono stati oggetto dell'indagine sull'omicidio Mattarella
Restammo d'accordo che gli altri gli avrei fatto avere il tutto a settembre
Dopo le vacanze alla ripresa delle attività ma persi la mia corsa contro il tempo
Avevo prima il crepitare dei kalashnikov store quella tragica sera del tre settembre mille novecentottantadue quando in via Isidoro Carini caddero Luís
La moglie e Manuela l'agente di scorta Domenico Russo
Sono certo
Che i miei stessi sentimenti di rabbia sdegno commozione ma anche il sgomento di impotenza di fronte all'arrogante violenza mafiosa ispirarono quell'ignoto autore del cartello lasciato sul luogo
Dell'eccidio qui è morta la speranza dei palermitani onesti
Il quattro settembre ottantadue dal pulpito della chiesa di San Domenico il cardinale
Pappalardo fece impallidire i più importanti uomini politici siciliani Editalia che assistevano nelle prime file alla messa funebre del prefetto Dalla Chiesa citando la nota frase tratta dalle storie di Tito Livio
Dum Romae con Sully Turro Sagunto ma espugnato mentre a Roma ci si consulta la città di Sagunto viene espugnata
Dicendo Sagunto e Palermo povera la nostra Palermo come difenderla
A seguito di queste sferzanti accuse dal fondo della chiesa dove sedeva alla gente comune esplose fragoroso un fragoroso applauso
Un urlo liberatorio un grido di condanna diretto allo stato
Pappalardo fece governa pesce vergognare la classe politica italiana che indugiando a concedere al generale Dalla Chiesa i poteri speciali che aveva richiesto l'aveva lasciato in una situazione di incertezza
Dalla quale non era uscito vivo
Certo l'omicidio Dalla Chiesa non fu un buon affare per Cosa Nostra questa valutazione negativa emersa anche all'interno dell'organizzazione tanto
Che alcuni mafiosi si chiedono ancora oggi quali interessi così importanti avesse potuto toccare il prefetto Dalla Chiesa in soli cento giorni da deliberarne l'eliminazione fisica
O di converso per le finalità di quale potere occulto Esterno abbia potuto operare l'Amati
Deponendo al processo Andreotti
Il collaboratore di giustizia Tullio Cannella riferì che proprio il feroce killer Pino Greco Scarpa azienda che aveva partecipato all'eccidio del prefetto gli aveva confidato
Questo omicidio non ci voleva ci vorranno almeno dieci anni per riprendere bene la barca
E comunque qua io ho avuto uno scherzetto in questo omicidio e questo scherzo me lo fece un ragionieri leggasi Provenzano
Caccia a mano di un ragioniere un sapido chi gioca con Mina cito le parole in dialetto prosa Luís quello che combina
Secondo Cannella Greco alludeva al fatto che le vere motivazioni dell'omicidio della Chiesa erano diverse
Da quelle fatte circolare in Cosa Nostra e che comunque non vi erano state quelle coperture promesse a Provenzano di cui si era fatto lui stesso gara
Infatti pochi giorni dopo dopo anni di attesa venne approvata la legge Rognoni-La Torre che aveva resistito anche all'omicidio dello stesso Latorre introducendo
L'associazione mafiosa i controlli bancari su gli enti pubblici sugli appalti il sequestro e la confisca dei beni
Ma non solo ma quei poteri di coordinamento investigativo sul piano nazionale che gli aveva ripetutamente e invano richiesto e sollecitato sin dal primo momento
Furono poi attribuiti al suo successore con un decreto legge addirittura ampliandoli su tutto il territorio nazionale anche in materia di camorra ed in grande
Sul piano delle indagini dopo l'inspiegabile pretestuoso accesso da parte di funzionari della prefettura nella residenza di dalla Chiesa asseritamente per prelevare delle lenzuola
Da usare per coprire i cadaveri in camera mortuaria c'è poi il giallo della cassaforte trovata inspiegabilmente vuota soltanto l'undici settembre
Quando venne scoperta finalmente la chiave messa in bella evidenza e in mano cercata per tanti giorni nel medesimo cassetto dove di solito era riposto
Misteri che nemmeno l'inchiesta dibattimentale al maxiprocesso riuscirà a chiarire
Dopo le condanne inflitte nel maxi processo ad alcuni mandanti facenti parte del vertice mafioso le dichiarazioni di alcuni collaboratori hanno consentito di individuare e processare tutti gli esecutori materiali
Ma non di dare un volto agli eventuali mandanti esteri
Del resto tutti gli omicidi eccellenti commessi da Cosa Nostra hanno cause complesse
Talune delle quali assolutamente ignote anche agli stessi esecutori materiali
E oggi tutto il materiale sinora raccolto tutti i sussurri provenienti da Cosa Nostra io stesso non ho mai mancato di fare una domanda su questo omicidio
A tutti i collaboratori che ho potuto interrogare
Be'tutto ciò depone
Per un interesse anche esterno all'eliminazione del generale addirittura antecedente di tre anni alla sua missione a Palermo
Dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio Buscetta riferì che nel mille novecentosettantanove su incarico personale di Stefano Bontate aveva contattato durante la comune di tensione detenzione
Nel carcere di Cuneo
Il brigatista rosso Lauro Azzolini
Chiedendogli se le BR fossero disponibili a rivendicare l'attentato nel caso in cui qualcuno avesse ucciso dalla Chiesa
La risposta fu tranciante
Noi rivendichiamo solo agli attenti atti a cui partecipiamo
Pertanto è ipotizzabile che non appena mandato in Sicilia si fosse realizzato una coincidenza di interessi tra la nuova mafia corleonese rispetto a quella che va sostituito il bontà degli interi gli Inzerillo
E che lo vedeva pur sempre comunque vicolo potenziale e altri centri di potere che ne temevano il potere costruito sul carisma sul consenso
Ho sulla conoscenza ottenevano la conoscenza di segreti che servì velati potevano risultare destabilizzanti o quanto meno imbarazzante
Il collaboratore Giovanni Brusca riferì ai giudici di Caltanissetta
Che a un certo punto dopo la strage di chimici arrivò lui da Roma tramite Lima e quindi salvo l'avvertimento di darsi una calmata
Nel senso di non commettere altri delitti che turbavano l'opinione pubblica
Perché altrimenti sarebbero dovuti prendere seri provvedimenti di repressivi
Eravamo nel mille novecentottantatré la risposta arrogante di Rina che egli stesso riportare riporto ai salvo per recapitarlo al mittente fu
Ci lascino fare
Non è sempre siamo sempre stati a disposizione per tanti favori che gli abbiamo fatto
Di quali favori si tratta non si saprà mai
Certo è che gli unici omicidi eccellenti l'anno prima di Chinnici erano stati quelli di Latorre Dalla Chiesa
Provenzano ha portato nella sua tomba i ministeri
E Riina non pare disposto a rivelarlo
Del resto coloro che avevano in precedenza sostenuto apprezzato dalla Chiesa come il salvatore della patina dal terrorismo per le stesse ragioni
Potevano averlo temuto particolarmente ne conoscevano l'intuito investigativo la capacità organizzativa l'intelligenza la dedizione e l'impeto incorruttibilità è anche un'inveterata indipendenza di giudizio unite a un indomito coraggio
Bene tutte queste qualità
Unite forse alla conoscenza di segreti di Stato
Del terrorismo possono ben aver costituito un incontrollabile miscela esplosiva rappresentata da un uomo che non si è mai asservito alla politica
E che sul fronte della mafia
Stava rivelando di averne compreso le evoluzioni in chiave corleonese soprattutto sull'asse Palermo-Catania
Un Omo che sfruttando i rapporti con la stampa e l'opinione pubblica
Parlando alla gente andando nelle scuole orientando le cono le coscienze stavamo innescando una rivoluzione che rischiava di spezzare l'egemonia sub culturale della mafia
E del sistema di potere ad essa collegato il valore il valore della vita del sacrificio di Carlo Alberto Dalla Chiesa è colui di Manuela ed il russo rimarrà nella memoria collettiva
Non si potrà mai disperdere
è stato proprio lui a liberarci dalla minaccia eversiva è stato proprio lui a tracciare con la sua esperienza con la sua alta professionalità le direttrici investigative organizzative
E metodologiche delle mo'della moderna lotta alla mafia
Di fronte all'uccisione di un servitore dello Stato
Come il prefetto Dalla Chiesa accanto alla responsabilità di autori e mandanti di anche la responsabilità morale di chi non l'ha ascoltato
Di chi la privato dei mezzi per garantire libertà e democrazia legalità e giustizia
Come disse il generale pochi giorni prima di essere ucciso a suo figlio Nando
Certe cose si fanno per poter guardare in viso i nostri figli e i figli dei nostri figli senza avere la sensazione di doverci rimproverare qualcosa
Grazie
Grazie presidente Grasso questo saluto che è un contributo importante
Ma questa giornata per questa ricca interessante testimonianza persona entriamo nel merito iniziamo un la presentazione del libro del collega giornalista Andrea cronista del del Corriere del Corriere della sera
Lo facciamo dando la parola permettetemi di dirlo a colui che considero una delle firme più belle più significative del giornalismo italiano Aldo Cazzullo giornalista del del Corriere della Sera
Basta leggere la prefazione ha curato la prefazione in tre pagine riesce a dare anche qui lezione di giornalismo anche chi questo mestiere svolge Aldo ha scritto un paio di anni fa circa un libro tra i tanti dal titolo Possa il mio sangue servire un libro dedicato agli uomini e alle donne della Resistenza
E anche lì c'erano
Nuovi uomini dell'Arma dei dei cani dichiara Beenie ecco ti do la parola chiedendo che il sangue di Carlo Alberto Dalla Chiesa e servizi nostro paese
Grazie Vincenzo
Buongiorno a tutti
Sì certo che è servito e voglio arrivare a dare una risposta motivandola anche alla luce di questo libro
Solido che io ho amato molto anche se non conoscevo il suo Autore Andrea Galli lavora nel mio stesso giornale ma non ci siamo mai conosciuti ci siamo presentati pochi minuti fa io leggo sempre quello che scrive Andrea
Che è uno di quei cronisti all'antica spesso facciamo il giornale sulla base delle conferenze stampa degli assessori e dei comunicati
O quello che leggiamo e via internet invece Andrea è uno che prende parte va va sulla macchina dei carabinieri ma nei bassifondi di Milano parla con i preti di strada parla con la gente
Contamina il giornale con la vita delle persone da quello che dovremmo fare noi tutti i giorni e con questa tecnica e con questa scrittura tutta fatti
Andrea Galli are costruito prima le vicende dei carabinieri nella Resistenza carabiniere per la libertà pubblicato da Mondadori
Lasciatemi salutare anche i capi della Mondadori che sono qui serva Francesco Anselmo e poi questo libro che esce adesso
La biografia del generale Dalla Chiesa e con leggendo questo libro viene fuori bene che Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato proprio il soldato per eccellenza
Nel dopoguerra italiano
Dopoguerra non c'era la guerra Maratta lo Stato tagliano dovuto combattere molte guerre
Contro i suoi nemici contro sui alle eversore contro coloro che volevano dividere l'Italia contro coloro che volevano fare di nuovo dell'Italia una dittatura fascista o una dittatura comunista ecco queste guerre Carlo Alberto Dalla Chiesa le ha combattute tutte
Della cominciare dalla seconda guerra mondiale in cui Luís soldato in Montenegro nei Balcani
La Resistenza questa è una cosa su cui non smetteremo mai abbastanza di insistere la resistenza non è il patrimonio di una fazione politica o ideologica la Resistenza è un patrimonio della nazione
E i carabinieri italiani fecero la Resistenza fedeli a fedele allo Stato loro non potevano seguire il Duce lo avevano arrestato il Duce il carabiniere che arresta al Duce muove alle Ardeatine con altre dodici carabinieri il generale Caruso centinaia di carabiniere cadono in battaglia accanto agli alleati anglo-americani che risalgono la penisola per liberare il Paese decine e decine di carabinieri cadono combattendo accanto i partigiani come Romano scagliola che era Vialba mio paese naturalmente tutti conosciamo sacrificio di Salvo D'Acquisto non tanti conoscono sacrificio dei martiri di Fiesole dove vengono fatti prigionieri dieci ostaggi civili e le SS dicono gli fu citiamo se i carabinieri non si presentano
E queste ragazze di vent'anni Vittorio Marandola Fulvio sbarramenti Alberto la Rocca si consultano e decidono di consegnarsi
E vanno a farsi uccidere in una domenica di agosto domenica di fine estate un giorno come questo pieno di sole per salvare la vita di giusta ed i civili che non hanno mai visto né mai vedranno perché vengono chiuso in uno stanzino accanto la grande stanza dove sono chiusi dieci ostaggi i quali sentono soltanto tre raffiche di mitragliatrici
Tre grida viva l'Italia e poi tre colpi di grazia alla nuca
E Carlo Alberto Dalla Chiesa fa la resistenza in Abruzzo
Combattendo
E siccome c'è la linea Gustav che passa di lì Luís aiuta i prigionieri di guerra anglo americani a passare le linee su un gommone attraverso l'Adriatico Morisco pazzesco perché possono ricongiungersi con il loro esercito emettono i tedeschi mettono una taglia su di lui e anche lui riesce quasi miracolosamente a sfuggire
E poi comincia un'altra guerra qua in Sicilia perché ci sono delle forze importanti che vogliono staccare la Sicilia dell'Italia con l'aiuto di banditi con l'aiuto della mafia il libro si apre sulla strage di Bellolampo una strage purtroppo del tutto assente dalla memoria nazionale
Che avviene quasi con le stesse modalità di capaci perché cosa fa la mafia cosa fa il bandito Giuliano fanno una buca nascondono il tritolo preso nelle cave dei minatori e al passaggio dei carabinieri fanno esplodere la miccia sette morti e dieci feriti
Sembra quasi una scena due esterna è una un'imboscata in un canyon e i carabinieri fanno quadrato con il colpo in canna e che riescono a respingere poi i banditi di Giuliano che arrivano per finire la strage
Siamo nell'estate del quarantanove una settimana dopo il ministro dell'Interno Mario Scelba istituisce una squadre speciali due mila uomini per combattere il banditismo il separatismo e la mafia
Tre quarti di questi uomini sono carabinieri e tra di loro c'è il capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa figlio dello storico vicecomandante dell'Arma che assume il comando della stazione dei carabinieri la caserma di Corleone quindi somma in prima linea
E Luís a riconoscere a ritrovare il colpo in corpo di Placido Rizzotto partigiano sindacalista assassinato da Luciano Liggio e insieme con il corpo di Placido Rizzotto vengono trovati altri due cadaveri
E nessuno si presenta a reclamati i figli prendo le distanze dei morti tale la paura tale il controllo del territorio da parte della mafia che questi duca data del resto non ove conosciuti e non sepolti
E questa è l'inizio di una lunga guerra contro l'indipendentismo che può sarà vinta contro il banditismo che sarà vinta contro la mafia che è una guerra che dura ancora poi Carlo Alberto Dalla Chiesa comincia un'altra guerra la guerra contro il terrorismo
E Luís che infligge un colpo durissimo alle prime Brigate Rosse che fa arrestare il fondatore Renato Curcio e il suo numero du ora Franceschini che poi quando Curcio viene fatto evadere Lullo recupera allora Ligorio fondo riacciuffa mette ordine nelle carceri italiane e poi assesta durissimo colpo alle Brigate rosse con la cattura
E pentimento di pesci GM è cresciuta molto le interviste
Di di Nando Dalla Chiesa che ha raccontato quando davanti alla televisione il commentatore collare ventuno che la Salumeria sa come va al mondo dice ci vorranno ancora anni e anni per ma di combattere il terrorismo generale dice al figlio no Pecci sta cominciando a parlare tra pochi anni resteranno soltanto le frattaglie del terrorismo e così e Anna
Ma è una grande emozione a parlare
Accanto ai figli alle figlie da Rita Simona De succederà molto presto la parola a loro però voglio dire come questo
La vicenda
Di Carlo Alberto Dalla Chiesa è una vicenda nazionale una vicenda che ci riguarda da vicino al Pci interpella ognuno di noi anche perché la sua vita la sua straordinaria biografia che Andrea ha ricostruito così bene incrocia due grandi fattori dell'identità italiana
I carabinieri e la Sicilia
L'Italia ha questo di speciale non è un Paese nato dalla politica dei campi di battaglia dai maneggi della diplomazia Italia nasce come Stato nel mille ottocentosessantuno come tutti sappiamo ma l'Italia esisteva già
Perché l'Italia nasce dalla cultura dall'arte e dalla civiltà
E c'erano tante cose dell'Italia che c'erano già prima che l'Italia nascesse come Stato c'erano già gli Uffizi c'era già la Cappella Sistina e c'erano già i carabinieri
E anche questo spiega legame profondissimo che gli italiani hanno con i carabinieri perché non siamo un paese fatto di Paesi un paese di provincia
La caserma dei carri paniere come la parrocchia come il municipio per noi è un'istituzione questo legame profondissimo attraversa tutta la la storia della famiglia e della e anche la biografia del del generale Dalla Chiesa e se oggi
I carabinieri come comandante generale Today per sette ben sa sono richiestissimi all'estero ogni volta che c'è una missione di pace all'estero gli americani e la NATO chiedono vogliamo i carabinieri
Poiché questo succede succede certo perché i carabinieri hanno un know how sanno come si fa perché sanno dialogare con la popolazione civile sanno parlare con i capi tribù sanno sono capaci di rispetto verso la popolazione locale ma perché questo succeda succedeva che sono carabinieri e succedeva che sono italiani
Perché sono portatori di quella grande cultura umanista e cristiana che poi è il motivo per cui l'Italia importante del mondo
Ed è una cultura che Carlo Alberto Dalla Chiesa seppe interpretare al meglio da ogni pagina del libro viene fuori anche l'uomo quest'uomo che vede vita la primogenita pone quarantanove nasce Nando e l'uno vede soltanto in fotografia perché non può lasciare il posto di combattimento ma poi manda un mazzo di fiori adora alla moglie la mamma e ogni mese ogni giorno di ogni mese in cui cade l'anniversario del matrimonio di ogni anno ma ogni mese manda un mazzo di fiori lo porta di persona quando c'è oppure più spesso lo spedisce lo fa arrivare da fuori anche questo essere italiani non
E poi la Sicilia
Carlo dato dalla Chiesa non era siciliano era nato a Parma elevato a Saluzzo da famiglia parmigiana piacentina non era siciliano e uno di quei tanti italiani che hanno avuto l'intelligenza la sensibilità di capire che la Sicilia non è un altro e la succitata ci riguarda ci appartiene Sicilia determinante nel definire l'identità italiana
Pensiamo soltanto alla grande letteratura italiana dalla fine dell'ottocento ad oggi in buona parte coincide con letteratura siciliana Verga De Roberto Pirandello Sciascia Tomasi di Lampedusa sino a Camilleri Traverso Conso attraverso tanti grandi scrittori la Sicilia ci riguarda ci appartiene ed è una cosa che Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva aveva chiarissimo
Anche quando ha chiesto di arrivare cui nel mille novecentottantadue in una Sicilia molto diversa da quella di oggi
Quello che accaduto dopo il mito centottantadue e qualcosa di grandioso di di potente di straordinario la Sicilia dato l'Italia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino oggi abbiamo un presidente della Repubblica siciliano che ieri a cui a ricordare che ha rubato dalla chiesa abbiamo presidente del senato che è l'uomo che ha scritto materialmente la sentenza del maxiprocesso stando mese chiuso in caserma senza vedere la moglie senza avere un figlio
Però nell'ottantadue non era quella Sicilia non era quella Palermo e c'è voluto quel sacrificio ci sono voluti altri sacrifici Chinnici cassa Rava leggo che sarebbe troppo lungo Piersanti Mattarella perché si arrivasse a a creare una cultura in cui la mafia non è stata sconfitta definitivamente ma subito dei colpi durissimi
Ed è questa la cosa mi diceva prima vita credo che ci tornerò sopra non è mai finita
Non è mai vinta fino alla fine la battaglia una battaglia che va combattuta ogni generazione che si rinnova di continuo bisogna mai dire ce l'abbiamo fatta però tanti passino tanti a cominciare dalla cattura di Totò Riina fatta dai carabinieri sono stati compiuti e io quel penso di poter concludere dicendo che la mafia ha ucciso Carlo Alberto Dalla Chiesa ma non ha sconfitto Carlo Alberto Dalla Chiesa alla fine sarà Carlo Alberto Dalla Chiesa che vincerà che sconfiggerà la mafia direi
Grazie ad Aldo Cazzullo nell'ora delle la parola del suo l'autore questo collega cronista Andrea Galli
Mi chiederei di raccontarci un po'questo libro come nato lui ne ne parla incontrato
Tantissimi carabinieri e hai visitato i luoghi dove ha operato Carlo Alberto Dalla Chiesa incontrato sui collaboratori hai letto le cronache del tempo sono un lavoro un lavoro che che cosa che ha lasciato tutto questo lavoro
Grazie Vincenzo grazie Aldo Bongiorno tutti mi ha lasciato un po'la fine rammarico perché ho dovuto concludere libero nel senso che avrei voluto andare avanti altri cinque anni perché ci sono persone che avevano tanto ancora da raccontare specie sulle collaboratori dovuto dire io devo chiudere quindi casomai dopo le tredici vediamo per continuare a condivideranno indotti
Io devo dire sinceramente inizialmente quando arrivò la proposta
Un po'mi spaventai nel senso che dissi
Forse una figura troppo imponente
Ho poco un po'di paura ad affrontare l'argomento poi mi son detto ben cerchiamo di farlo come come cerco di lavorare tutti i giorni cioè recuperare le carte dell'inchiesta ma soprattutto condividere il la la figura del generale con con i ricordi delle persone che che mi sono state vicine
E naturalmente l'ho fatto con con i figli l'ho fatto con parecchi ufficiali quali o insistentemente chiesto dei documenti perché perché mi servivano
Che provocato soprattutto con piccolo esercito di personaggi sono me fantastici sia i carabinieri del nucleo antiterrorismo sì a tanti altri carabinieri marescialli brigadieri che io non conoscevo ne cito due perché in RAI il lavoro e è iniziato con loro io li ho capito che dovevo continuare perché ho informato un mio amico colonnello del dell'iniziativa L'Unità quando c'è il maresciallo Nicastro che a ottant'anni che era
è stato uno dei primi del nucleo investigativo di Milano iniziò nel sessantaquattro secondo me dei parlarci perché è una poderosa memoria storica
Lo convocarono in caserma signore molto elegante alto impettito gli occhi azzurrissimi
E ci fermammo in mezzo al cortile
Chi si guardi io volevo fare una ricerca
Su generale la Chiesa so che era stato suo superiore se magari me racconta qualcosa questo era quattro mesi fa
Diretto no tutto sì ma sul generale del genere non posso dire niente di farci maresciallo sono passati tanti anni da in congedo da vent'anni non le chiedo Segreti di Stato condividiamo un polacco diventa
E mi dice ma generale all'epoca quando Michel se mi disse
Prima regola tassativa non parlare mai con i giornalisti e quindi l'UE dal sessantaquattro che non ha mai parlato con un giornalista io sono stato sono stato il primo e poi si è lasciato andare maresciallo Nicastro famoso perché
Ci fu una poderosi Sima nevicata una mattina mediante semplici fu mezzo metro sintomo tutta la città Milano
Lui abitava quindici chilometri dalla caserma in via Moscova che chiaramente rimase vuoto perché nessuno riusciva ad accederci non c'era non si poteva circolare e lui siccome non aveva mai stato ad un giorno di lavoro e poi mi disse poi non avrei mai voluto che il generale mi facesse presente che quel giorno non c'ero prese a piedi sedici quindici chilometri tant'è che arriva in caserma
E trovo al capitano di allora che aveva di la Loggia che lo vide arrivare demente innevato
E disse ma scusa ma c'è Nicastro cosa fai qualche tanto non riusciamo a lavorare perché non non non siamo operativi se no io sono qua presente scuse per il ritardo perché arriva con un'ora e venti di ritardo proprio perché c'era
C'era la bufera poi c'è stato un altro personaggio che un brigadiere che incontrando sempre a Milano
L'avevo contattato e ho detto guarda che anche so che lavorato con con il generale volevo
Sapere delle informazioni condividere un polacco diventa lunedì se ti faccio sapere
Io non ho più sentito ma certo punto mi arrivano una telefonata di un amico dei carabinieri che mi fa il nome di questo brigadiere mite scusa ma cosa gli combinato questo signore
Io faccio chiesto soltanto se possiamo parlare di dalla Chiesa no perché due settimane che sta girando per gli uffici per chiedere informazioni sui tester ritenete affidarlo meno per condividere delle cose
Finalmente ci incontriamo le facciamo una lunga chiacchierata e poi va a riferire a in via Moscova e vertici dell'incontro con me io vado da loro è l'unico no quando brigadiere ha detto che se è una brava persona
Però un paletto tutto qualcosa detenuto perché è meglio diffidare sempre e comunque fino all'ultimo anche delle delle persone fidate
E quale quota di tanti altri in giro per Angelo Previtali incontrato Julia in Sicilia il maresciallo Scibilia
Però sono figura
Belle nel senso che mano appassionato poi
La nel dono principale del del mestiere è proprio l'opportunità di di di condividere poi sono appassionato di storia di famiglia dei di sole dei rapporti di amicizia e mi piacciono molto
E e quindi il fatto che siano concessi alla fine per me è un grande dono primi agevolato lavoro naturalmente però mandare Quito molto io cercavo di dare in cambio qualcosa però quanto c'era un po'di distanza detta e quindi magari non riuscivo a essere perfetto e poi ci sono famosissimi carabinieri del de Luca antiterrorismo straordinari nel senso che abbiamo rivissuto molte grandi indagini la prima la prima cattura di di Curcio con Franceschini la seconda cattura di di Curcio e mi raccontava allora capitano Luciano Seno questa scena perché poi debbo parlando vengono fuori le mie doti le cose più
Più singolari
Quindi loro fanno hanno in animo di di bloccare cuce Franceschini per candidato la macchina e quindi organizza un servizio di staffetta con una dieta un'altra più dietro un'altra data
A un certo punto la tecnologia di gli abbandona perché si fulmina radio della pattuglia dove stava seno e quindi lui dice che faccio vogliate non posso comunicare
Decido io fare dice all'autista tamponavano poi ce la giochiamo
Quindi tamponavano Curcio rimane immobile Franceschini Luciano se non riesce ad agguantare un certo punto scorge dietro un cespuglio
Un uomo che sta facendo delle fotografie
E quindici questo riesce sicuramente non è un giornalista perché non può essere presente sarà anteriori sta esponente della fuori traforata mai e ci si farà
Quindi ordina all'autista di saltargli addosso ho visto gli salta addosso con placcaggio imporre ritira un poderoso cazzotto immobilizza e dopo scopre seno che era un carabiniere di un altro di un cordone di sicurezza che Dalla Chiesa aveva mandato per vigilare su sei no quindi si ritrovano loro tre col carabiniere ammaccato proprio così la macchina fotografica scassata e mi dice se non mi ha detto se no e generale non mi aveva avvisato nel senso che non le amo stare concentrati sull'obiettivo alla grande regia pensava Luís
Perché poi eravamo
Era questo qui da quanto mi raccontano gli uomini cioè era il vero comandante no perché molte volte si dice io per
Mio comandante andrei a fare fare qualsiasi cosa loro mi dicono quello che è successo c'avesse detto di andare novanta piedi di notte nudi saremmo andati nel senso che
Per me lo dovete fare perché vigilava su di te si avvicinava sull'iter vigilava su input familiare in cui chiedeva sempre formazioni sui figli Tweedy ricavi interamente la causa
Per polpettine dava indietro la la la copertura diceva sempre
Maresciallo nel caso che quindi a prima regolerà non parlare con i giornalisti
La seconda regolare era quella di decidere diceva Bernardo del colonnello l'appuntato tu decidi o si o uno sto a sinistra poi responsabilità mia quindi se sbagliamo
Sono io responsabile parola decisioni la la decisone alberi prenderete
E sempre Colle sul tema del rapporto giornalisti perché poi io intervistato interrogato un po'di miei colleghi che fecero parte di quella stagione
Nata sua caratteristica all'epoca infatti sfogliando i giornali è vero c'era la questura che aveva molto più spazio in pagina rispetto ai carabinieri
Forse perché ad Alfano all'epoca magari dalla notizia in un rapporto diverso ed era prassi del generale diciamo dopo un mese dove ogni giorno magari usciva notizia questura chiamare i convocare cronisti quali dicevano finalmente aria morì eccitante notizia perché altrimenti i carabinieri non compaiono mai
Quindi ci faceva sedere e ci diceva sto vedendo che c'è molto spazio dedicato alla questura sui giornali
Buongiorno e finiva
Vasari congedato e congedava in questa maniera e paga un uomo presente nelle situazioni di nella situazione in cui doveva essere presente mi mi raccontano di quando ci fu l'omicidio del del buon Maritano ucciso dalle Brigate Rosse di non era rientranti mirano generale all'arrivo di corsa erano le fasi iniziali della squadra antiterrorismo non tutti molto giovani non erano sposati Noonan famiglia c'era già ragazze veramente giovani
E quindi dissero questo micidiale perché comunque il maresciallo maritale un po'un punto di riferimento più in salute esperto dissero
L'arco molto alla sofferenza ma anche con sconvolgimento perché due per esempio vi giorni seguenti lo abbandonarono il nucleo e il corpo centrale della squadra andò proprio in difficoltà dopo quel con l'episodio di sesso c'era chi urlava c'era chi piangeva
E generare Remo di corsa vide questa situazione
E prese i suoi ragazzi venti venticinque e trent'anni
Li porto nella prima caserma libera vicina di chiuso in una stanza
E mi dicono i suoi rimanemmo cinque minuti nel senso che lui
Iniziò a parlarci non disse cose eclatanti non fece programmi non Matisse a slogan conforto chi doveva essere confortato specie sfogare chi doveva essere sfogato
Chi di chi doveva sfogarsi e e Consolo finiti stava piangendo loro dissero noi uscimmo da quella stanza e non so spiegarmi il motivo perché furono di fatto parole molto elementari non furono discorsi
Eccessivamente trionfali noi uscimmo da quella stanza più forte di prima e da lì in poi infatti si si incominciarono a a metà dei successi
Insomma come ho detto all'inizio è stato bellissimo viaggio io poi ho avuto momenti di
Tra me e me mentre mentre lavoravo di commozione hanno avuto anche molte persone sempre specie vedere magari persone molto la Pogliani che si mettono a piangere ricordando un emendamento che magari pare insignificante però in quel momento lì in quel momento la era era inserito in una non ho particolari dicendo ci sono stati marescialli lucido prima maresciallo si Scibilia che mi mi racconta che quando ci sono il colonnello Russo pure appena reduce da un infarto perché non dormivano
E poi ovviamente una cosa da dire e che comunque il ritmo lavorativo imposta generale era trentasei ore su ventiquattro quindi e poi non tutti ci stavano dietro ovviamente c'era chi non reggeva
Con il maresciallo ottenuto unendo in fatto sette al telefono in un tizio dell'Aler la morte del colonnello Russo
E decise di andare punta tanto risuonato il fatto mi disse perché chiaramente la notizia lo lo sconvolse erano molto legati e poi mi stava a Catania colonnello ma non ci sono Ficuzza all'impresa la moglie
E fecero da Catania a non poteva guidare la moglie neanche perciò d'acqua quando a Catania la Ficuzza ogni venti chilometri chiedendo aiuto a una pattuglia dei carabinieri in maniera tale che facessero questa sorta di staffetta
E arrivarono arrivarono all'alba
I e poi quando c'è comunque ma in questi soggetti guai a parlarne male avevo nuovo ma ipotizzare misteri intestarci dietrologie
Sul sul generale perché loro ti dicono nella sua condotta umana che interprofessionale era molto lineare nel senso che era ha da da si può al punto b una costante con questa chiudo citando proprio le le parole del generale era la attenzione veramente spasmodica quotidiana chi aveva ma anche con l'ultimo vicino con il piantone per sapere come stesse Luís come se se la moglie poi ricordava agli uomini date in tutto
E vuole sapere unico uno degli aggiornamenti se c'era qualche problema diceva che ci avrebbe pensato lui
E c'è un incontro siamo nel giugno del mille novecentottantadue e quindi
Eh già prefetto con già se rende conto che e perché solo che isolato al telefono non risponde più nessuno perfino poco prima poco tempo prima risponde non subito
Perché serviva per combattere il terrorismo lo a Partinico va in una scuola elementare qui parliamo di un uomo solo con una responsabilità enorme addosso
Consapevole della di come la situazione sia già drammatica perché già difficilissima riprendendo a farsi questa gita che viene invitato a una festa di bambini in una scuola elementare di Partinico
E fa passare qualche giorno per assorbire pienamente l'esperienza e poi trova il tempo per scrivere una lettera alla al dirigente scolastico di questa scuola la spiega con la sua biro gliela fa recapitare io l'ho citato citato due passaggi principali ne vuole di volevo leggere questo perché mi ha mi ha commosso molto diciamo che il l'antitesi tra la situazione contingente che sta vivendo il fatto che si ritagli quindici minuti e soprattutto per scrivere queste parole che peraltro sono una lettera molto breve
Qui scrive lui alla dirigente scolastica
Le sono infinitamente grato di avermi concesso un tuffo in un mondo stupendo fatto di trasparenza di favole in sogni entro il quale l'amore dell'insegnante è stato travasato con l'animo generoso
E dal quale si è voluta attingere per dire ai più grandi che sono e restano di responsabili di quanto non è stato e non sarà realizzato
Perché la vita intorno possa essere più serena e grazie conclude il generale Dalla Chiesa anche di avermi concesso di trovarmi quasi ignoto in mezzo a tanti genitori felici
Grazie Andrea
Devo dire che il chi avrà il privilegio di leggere il libro vera che è un libro veramente bello e questa partecipazione dell'autore si percepisce si percepisce tutta un viaggio veramente interessante la figura di una persona nella storia del Paese nella grande famiglia dell'arma dei carabinieri personaggi straordinari tantissimi dettagli mi ha colpito uno per via di che cos'era quel mondo di che cos'erano quelle persone il fatto che il capitano dalla Chiesa in Sicilia e riceve la notizia della nascita
Del suo primo figlio maschio secondo gente che significa facevo un nuovo dalla chiesa mentre in Sicilia e vede per la prima volta Nando Dalla Chiesa in in in foto e gli viene da un attendente portata la la foto mentre con la Campagnola in giro in in perlustrazione e non chiede e non chiede la licenza per rientrare a Firenze dalla sua Dora dal suo per non suonano
Allora è normalmente quando si presenta libri si invitano le le persone insomma chi chi chi viene da sempre un giudizio positivo quindi quando uno dà fa questa domanda dà quasi per scontato però io nel chiedere a chi diciamo
Conosciuta chi meglio dei dei propri figli
Carlo Alberto Dalla Chiesa soprattutto nel dare la parola Rita che so che una che le manda a dire so che è una domanda come consapevole e da lei mi aspetto qualunque cosa per cui davvero le chiedo questo questo libro ritardi piaciuto ci si ritrovi
è la la cosa più bella dopo i libri che ha letto di di di mio fratello che però hanno trattato papà aveva un altro punto di vista io devo dire che sono rimasta realmente affascinata dalle al modo di scrivere dalle cose che ha scritto Andrea Galli
Perché è un libro che mi restituisce mio padre è un libro che di che mi parla di cose che io non conoscevo di papà Andrea sei stato bravissimo
E chi ai
Hai parlato di di di papà dei suoi uomini ai parla il gatto larghissimo spazio al al periodo del terrorismo che è un periodo che noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle
E non hanno ancora casa quindi l'abbiamo vissuto e al menti e e
Mi hai commosso io sono sincera tutto il libro non sono riuscita a leggerlo perché Lollo avuto due giorni fa e abbiamo sono stati due giorni di impegno qui a Palermo impegno bellissimo da quale devo ringrazia il quale devo ringraziare Palermo tutta la città di Palermo devo ringraziare il generale Tullio Del Sette perché ci ha ci ha messi a disposizione delle persone straordinarie con le quali confrontarci come per esempio il presidente Grasso anzi mi ha detto delle cose molto belle grazie grazie anche a lei ma tutti veramente a tutti
Ed è Andrea Andrea iscritto nelle cose sul mio padre che io non sapevo tu hai parlato con il nome di mio padre come io non posso parlare
Perché vado lì e chiedo riesce difficile hai scritto una pagina su mio padre e sul su come mio padre che cos'era eliminare per mio padre
Credo che sia una delle cose più belle che siano state scritte su di lui
No la posso leggere
Non è molto però è mio padre io lì dentro c'ho c'ho ritrovato mio padre
Il mare lo attraeva anche se poi per tutta la vita nella scelta delle parti delle località per sperare vacanze Carlo Alberto Dalla Chiesa avrebbe optato per la campagna
Il mare era la libertà per i prigionieri anglo americani riusciti a evadere dei campi che il tenente faceva fuggire sulle barche dirette assunto oltre la linea del fronte
Il mare era lo studio con il corso di giurisprudenza Università di Bari e la laurea ottenuta proprio in quel mille novecentoquarantatré l'ateneo dove insegnava anche professore Aldo Moro
Il mare era suo papà Romano carabiniere e comandante della Regione Puglia con base sempre a Bari
Spesso insieme quei soldati liberali e liberati si imbarcava anche Carlo Alberto i viaggi diventarono frequenti in un'occasione l'accompagno Spartaco Perini
Rimasero in Puglia tre settimane e presto nel Pino capì qual era l'altro motivo che richiamava Dalla Chiesa
Era una ragazza di nome d'ora in Puglia a seguito del padre si conobbero a un ballo al circolo ufficiali tanto vasto
Dora che aveva appena finito il liceo classico divenne la mia adorata attori
Fra loro occorrevano tre anni di distanza favola travolgente storia d'amore l'entusiasmo della giovane età la comune divorante passione di godersi ogni attimo in quell'Italia spezzata povera e confusa
La magia dell'incontro proprio lì proprio in quell'esatto momento proprio loro due
è iscritto a una pagina cretini straordinaria chi mi restituisce proprio il senso di mio padre attraverso il mare
Volevo dirti grazie
Grazie
Spento
Spento
No
Va beh scusate sono un attimo commosso dopo la lettura di di mia sorella
Innesco anch'io i ringraziamenti
Chiaramente non formali ad Andrea perché ci ha restituito una una figura completa a tutto tondo come si dice di nostro padre
Però prima ancora di entrare nel merito vorrei ringraziare il generale del sette perché e con lui tutti i nostri carabinieri
Perché ha promosso questa iniziativa perché ha voluto che ci fosse una biografia completa dedicata esclusivamente a papà non tratti e pezzi che messi insieme da diverse liberi dove si può ricercare possano costruire e sapere sulla figura di Papa ma un testo unico completo organico nel quale si ritrova tutta intera la figura di questo posso dirlo anch'io grande carabiniere e di questo veramente desidero ringraziare perché dopo tanti anni avere questo libro tra le mani avere questo libro sul comodino significa avere con noi la vita di nostro padre
Significa avere un pezzo della storia italiana che attraversato tanti momenti come è stato ricordato prima
E siccome dice la mia sorella scoprire un aspetto cioè tanti aspetti di papà tante storie di papà
Tanti dettagli che possono apparire così aneddoti ci ma che invece hanno restituiscono in pieno quella che era la sua dimensione umana
Perché proprio dagli aneddoti dai piccoli fatti che noi figli ritroviamo i suoi tratti caratteriali
E la c'è una cosa che mi ha colpito è che non sapevo come tante altre ma che mi ha veramente impressionato
La parte lesa il comando di Corleone il tre settembre nel quarantanove io non lo sapevo
Ha passato in Sicilia la sua storia con la Sicilia è iniziata infinite altre settembre
Una su questa coincidenza mia colpito moltissimo trentatré anni di amore per la Sicilia che mio padre ha dato in diverse fasi della storia italiana in diverse fasi della sua vita privata ma sempre con la stessa intensità
Un amore per la Sicilia che continua anche dopo i suoi trentatré anni di vita
In questa terra continua attraverso i suoi messaggi sui valori la sua presenza e continua attraverso le testimonianze di cui Andrea ci ha dato conto io vorrei dire del libro che appassionante
Non soltanto per me che sono figli appassionante perché scritto come un romanzo è scritto con uno stile asciutto incalzante
Attento ai dettagli rigoroso dal punto di vista storico però nello stesso tempo a una delicatezza di approccio l'aspetto umano all'aspetto privato che penso che sono di con i figli che c'è questa delicatezza può esserne davvero assolutamente convinto che è stato proprio così
E l'altra cosa che mi ha colpito perché ormai tutti questi anni abbiamo letto tanto sui giornali riviste sentito servizi televisivi anche inchieste
Abbastanza importanti quello che mi ha colpito è stata la sua capacità come diceva prima Aldo Cazzullo di andare sul territorio a scoprire i singoli fatti
A scoprire i più piccoli dettagli
Non si è basato su nessuna delle diciamo dell'Est delle storie che si tramandano
Non non si è appoggiato a quello che è già consolidato è andato a cercare a scegliere immaginare una giovane e giornalista che attraversa l'Italia che si va a con
Confrontare con i carabinieri che diventano la sua rete di informatori
Dalle che ecco tornando indietro nei decenni ripartendo dagli anni della Resistenza per attraversare Corleone e poi gli anni di Milano del boom economico e poi il terrorismo Torino
E poi la mafia in Sicilia che si è andato a ricostruire con una pazienza certosina in un tempo ridotto come sappiamo questo filone di informazioni di e e di emozioni non solo di informazioni di emozioni di passioni
E secondo me è un lavoro giornalistico pazzesco e di questo anch'io ti dico grazie
La
Vorrei dire che per noi
è strano leggere di nostro padre
Da lettori appassionarsi alla sua storia perché a me è capitato questo
Perché erano tanti fatti che ovviamente
Di cui papà ci teneva come è giusto che fosse all'oscuro perché l'altra sua regola era che lavori in casa non doveva entrare che per tutelare anche la nostra sicurezza non non dovevamo essere al corrente praticamente di nulla
E quindi scoprire l'altra faccia e di papà leggere virgolettate le cose che lui diceva e che sono sicuramente sua e perché gli aggettivi il verde che tu utilizzi sono quelli mio padre
Ecco scoprire il l'altro l'altra parte della medaglia quello che non sapevamo che c'era che era che incombeva sulla nostra vita nel bene e nel male però non riusciva siamo riusciti a terra conoscerla attraverso le singole parole
E dico perché papà aveva in certi aspetti un linguaggio quasi risorgimentale no aveva un modo di parlare che trenta un po'della dalla dalla sua storia dalle sua dalla sua passione
E che quasi contrastava con la sua avanguardia assoluta nelle modalità operative nelle tecnologie nel nella nell'essere molto oltre e molto prima rispetto a quelle che erano le normali tecniche
Operative di indagine
Questa questa contraddizione ci ha sempre fatto una grande tenerezza
E io già nel brano che tu hai letto non avevo dubbi che fosse se l'avessi letto così ma vorrebbe unto dubbi nel sapere che era mio padre quando parla di attingere dai giovani dei bambini era lui era il suo linguaggio ecco mi sarebbe piaciuto poter riavvolgere
La bobina della storia ritornare indietro e chiedere tante cose a papà
Cercare di capire meglio ed è se gli fosse più vicina anche nei momenti di difficoltà professionale
Lui non l'avrebbe voluto bastava il nostro affetto incondizionato gli bastava il nostro amore totale
Gli bastava che fossimo dei ragazzi felici anche incoscienti
Però adesso con la maturità mi sarebbe piaciuto poterne capire di più e adesso grazie a te l'ho potuto fare grazie
Lai
Ad Andrea che tu ci hai restituito nostro padre
Almeno attraverso le le le
Quello che abbiamo potuto leggere nel libro tu ce l'hai restituito e ha ragione Maria Simona
Noi tante volte apre oggi ci troviamo a dire a vorremmo sapere da papa questa cosa come è andata vorremmo fargli tante domande avremmo voluto stargli più vicino tante cose non le capitano certi suoi silenzi certe sue
Quelle che sembravano assenze e poi invece erano presenze molto forti e era un senso di protezione nostri confronti molto forti ecco oggi Andrea grazie a te noi ieri abbiamo un pezzo di nostro padre che non che ci è mancato che non abbiamo conosciuto grazie davvero
La presentazione di questo libro come avete avuto modo di percepire avrebbe militato forse ulteriori spazio c'è un altro momento
Altrettanto significativo però permettetemi di dire grazie grazie grazie a in particolare abiterà Simona perché non è facile entriamo parlare queste in queste occasioni parlare del proprio padre grazie a ad Aldo Cazzullo per la sua presenza e grazie ad Andrea Galli e questo caro Andrea seccamente un libro avrà successo secondo me venderà tantissimo sarà letto dovrà essere a letto soprattutto dei ragazzi che stavano tanto a cuore ma un dato è certo che parte con un imprimatur così significativo
Il di di Rita e Simona dalla Chiesa che penso che già tu abbia incassato un successo che che merita e tutto meritato grazie grazie facciamo una breve pausa cominciamo la seconda parte
Zio alla seconda parte di questo mostra iniziativa con il secondo convegno di approfondimento promosso dall'Arma dei carabinieri
Sulla figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa in particolare sul suo impegno nella lotta all'eversione al terrorismo e a e alla e alla mafia secondo perché il primo si è tenuto l'anno scorso nella sede della della regione dell'arma dei carabinieri
Quest'anno significativamente nella sede del rettorato dell'università dico significativamente perché anche alla luce delle cose che abbiamo ascoltato l'occasione è la presentazione del libro di Galli così anche che conosciamo del genere alla chiesa l'impegno che la cosiddetta società civile e l'attenzione ai giovani nelle università nelle scuole era come dire a parte integrante della sua strategia di attacco e di impegno e quindi veramente anche i significativo il fatto che sia sia scelta questa sede per il secondo convegno di approfondimento
Andiamo molto velocemente perché la la prima parte molto interessante cioè preso più tempo di quello che avevamo previsto relatori sono tanti e allora io comincerei dando la parola al generale Riccardo Galletta che il comandante della Regione carabinieri Sicilia anche per darci meglio il senso di questa iniziativa dell'arma prego generale
Buona sera grazie desidero innanzitutto porgere il mio più deferente saluto al signor presidente del Senato ringraziandolo per la sua ambiti auspicata partecipazione a questo convegno ringrazio il signor comandante generale per la sua presenza questa giornata di approfondimento della quale è stato peraltro convinto promotore nonché il magnifico rettore dell'Università di Palermo l'ingegner mi ricarica nel quadro di una ormai consolidata collaborazione fra l'ateneo ed alle Regione Sicilia ci ospita quest'oggi nella prestigiosa sede di Palazzo Chiaramonte esteri
Ho rinnovato benvenuto a tutti i componenti della famiglia dalla chiesa al signor vice comandante generale al mio comandante interregionale ai comandanti di vertice alle autorità civili militari ieri gentili ospiti intervenuti un saluto al moderatore direttore Vincenzo Morgante agli oratori professori Salvatore Lupo Nando Dalla Chiesa il procuratore Francesco Lo voi e il professore
Felice Cavallaro che hanno accettato appunto di partecipare a questa secondo convegno incentrato sulla figura e sull'operato del generale prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa un uomo dello Stato nel senso più ampio del termine votato a difesa della libertà della democrazia del primato delle istituzioni un vero punto di riferimento nazionale
Non nascondo una particolare emozione nell'avviare i lavori perché se è vero come è vero che un carabiniere non può non emozionarsi nel parlare di Carlo Alberto Dalla Chiesa
è altrettanto innegabile che forse in me questo sentimento si manifesta elevandosi all'ennesima potenza
Un fortunato percorso professionale mi ha portato infatti a rivestire il ruolo di comandante della Regione Carabinieri Sicilia
Reparto che ha sede in quella stessa caserma di via Vittorio Emanuele dove per sette anni dal mille novecentosessantasei al mille novecentosettantatré Carlo Alberto Dalla Chiesa fu comandante della loro città Legione Carabinieri di Palermo
Anche se per la verità e due strutture ordinative non coincidono perfettamente perché la legione di oggi estende la propria competenza territoriale su tutta l'isola mentre la legione di Palermo ricomprendeva allora i suoi reparti dislocati come ha dichiarato dato nel suo intervento il signor presidente del Senato nella Sicilia occidentale ovverosia le province di Palermo
Trapani Agrigento e Caltanissetta mentre quella di Messina
Ricomprendeva i reparti della Sicilia orientale avverto fortissima la responsabilità di essere posto
In una ideale linea di continuità di comando con uno degli ufficiali certamente più carismatici di tutta la storia della
Si tratta
Di una continuità che richiede il coinvolgimento operativo senza sosta e convinto impegno per non tradire quell'esempio di etica del comando di applicazioni di dedizione assoluta al servizio e ai suoi carabinieri che il generale Dalla Chiesa ha lasciato in eredità ai suoi successori
Non è necessario avere prestato servizio alle sue dipendenze per conoscerlo
La sua storia e patrimonio comune appartenente a tutti i carabinieri
E non solo ma mi piace di aver avuto il privilegio d'incontrarlo per la prima volta quando è lontano trenta aprile mille novecento ottantuno allora giovane allievo ufficiale l'Accademia di Modena fu inviato in rappresentanza con alcuni
Colleghi a Pastrengo in occasione del centotrentatresimo anniversario della celebre carica lanciata da i carabinieri reali contro gli orsi alci per mettere in salvo il sovrano del re Carlo Alberto
E dell'allora comandante della gloriosa divisione Pastrengo
Che poco meno di un anno dopo sarebbe stato richiamato chiamato a ricoprire l'incarico di prefetto di Palermo mi colpì grande carisma l'aspetto austero durevole qui faceva tuttavia da contraltare questo atteggiamento benevolo e comprensivo nei confronti di giovani che si accingevano a diventare ufficiale della benemerita ecco sulla scia di questo ricordo personale veniamo ora al tema di oggi
Un titolo che pone a confronto due fenomeni certamente riversi ma allo stesso tempo accomunati da alcuni aspetti
Gli oratori ci illustreranno secondo la propria qualificata
Prospettiva di osservatore similitudine divergenze e delle manifestazioni comuni criminali delle quali ci occupiamo
Ma prima di cedere loro la parola vorrei condividere alcune brevi riflessioni sull'osmosi delle esperienze operative che hanno condotto il già nove Chiesa
A elaborare quella che a mio avviso è una strategia di lotta al terrorismo e alla mafia caratterizzato da una straordinaria attualità
Elia anticipato infatti a mio avviso le linee portanti di una filosofia investigativa che essi scusi sviluppata nel tempo da reparti specializzati delle forze di polizia e della magistratura costituisce il nucleo fondamentale del metodo di contrasto ai fenomeni eversivi e di criminalità organizzata
Sono riflessioni le mie che partono all'analisi di alcuni momenti salienti della vita professionale di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Riflessioni proiettati oltre la ricostruzione storica dei fatti che tengono conto dei principi dell'arte militare e via spetti sociali e finanche psicologici alla ricerca di elementi che nel tempo stratificando sì hanno conferito efficace al suo civile
Per esplorare l'interazione tra le esperienze vissute in quarant'anni di servizio e necessario
Soffermarsi su tre momenti fondamentale della storia personale e professionale del Genoa Chiesa la militanza nella Resistenza il contrasto a Cosa Nostra e la lotta al terrorismo brigatista
Tre momenti distribuiti sul piano temporale e su quello territoriale
Mentre infatti primo il terzo passaggio si collocano in una dimensione temporale ben definita il contrasto alla mafia occupate Pio rio disse significativi l'iniziale esperienza nell'ambito del Comando forze repressione banditismo
I già richiamati sette anni al comando della Regione di Palermo e i famigerati Cento giorni
Ma andiamo con ordine
Carlo Alberto Dalla Chiesa nel mille novecentoquarantatré e comandante della tenenza di San Benedetto del Tronto nelle Marche dopo l'armistizio si schiera con i partigiani
Il precipitare degli eventi lo costringe a darsi alla macchia vive in clandestinità ed è responsabile della trasmissione radio delle informazioni agli alleati
Un'esperienza
Così fortemente connotata sotto il profilo etico intensamente vissuta dal punto di vista operativo lasciare un segno indelebile un giovane ufficiale
Tra i partigiani infatti egli apprende le tecniche della guerriglia alle quali si ispirerà trent'anni più tardi con le necessarie rielaborazioni per dare attuazione alla propria strategia di lotta al terrorismo
Basti pensare al ruolo che
Nella ricerca dei brigatisti entrati in clandestinità assumono la penetrazione informativa
La conoscenza del Tirreno sia in senso fisico che ideologico terreno su cui si svolge il confronto l'Intelligence nonché la sorpresa tutti gli elementi propri della guerriglia
Clandestinità
E però un sostantivo che qualifica anche l'organizzazione mafiosa l'altro grande nemico contro del generale contro cui purtroppo perderà la battaglia più importanti
E c'era la chiesa incontra Cosa Nostra quando dopo una prima esperienza di contrasto al banditismo in campagna Casoria nel mille novecentoquarantanove viene chiamato in Sicilia dal colonnello Ugo Luca è stato ricordato prima a far parte del Comando delle Forze repressione banditismo un reparto interforze in cui oltre al colonnello Luca operano ventisette ufficiali dell'Arma il sedici di pubblica sicurezza mille cinquecento carabinieri e cinquecento agenti di polizia
La missione affidata al comando forse depressione banditismo e chiaro dopo la strage di Bellolampo del diciannove agosto del quarantanove
In cui che questo è stato ricordato persero la vita sette carabinieri dieci rimasero feriti bisognava risolvere una volta per tutte il problema del banditismo
Comandante della squadriglia di Corleone il capitano dalla Chiesa dimostra subito di comprendere i meccanismi della mafia arcaica quell'agraria legata alla terra e alla che fondo
A dispetto dell'omertà e della paura che pervadono il territorio indaga sull'omicidio del sindacalista Placido Rizzotto scomparso il dieci marzo del quarantotto e ne denuncia responsabili fra i quali Luciano Liggio
Il processo scaturito dall'indagine è segnato da assoluzioni per insufficienza di prove ma non a caso il nome di Luciano Liggio tornerà alla ribalta il palcoscenico mafioso degli anni successivi
Siamo ancora di fronte ad un'esperienza giovanile che seppur di breve durata
Fornisce tuttavia elementi di conoscenza dell'organizzazione mafiosa soprattutto sulla sua struttura e sui legami che la tengano unita
Che lo ispirano nello Cile futuro
Anni dopo
Nel mille novecentosessantasei quando torno in Sicilia con il grado di colonnello ricoprire l'incarico di comandante regioni Palermo
Trova infatti una mafia evoluta certamente in quanto a interessi economici ma ancora radicata modelli a lui già ben noti ritorno alle fonti documentali
Per dare contenuto a questa affermazione nel mille novecentosessantanove il comandante della regione
Viene ascoltato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno la mafia in Sicilia
In quella sede
Tracce i lineamenti di cui può sorprendere l'attualità
Di un'organizzazione non più legata al solo ambito rurale ma che persegue l'arricchimento illecito attraverso le estorsioni
La speculazione edilizia il controllo del mercato ortofrutticolo nonché già orientato a contaminare l'amministrazione degli enti locali
Ma sempre tenuta insieme da legami di parentela e soprattutto di comparato
L'attenzione per la mappatura dei mandamenti mafiosi è ritenuta di prioritaria importanza tanto che gli mostra alla commissione una scheda preparata dal Comando legione a beneficio dei reparti impegnati nelle attività investigative in cui sono indicati i mafiosi e gli indiziati di mafia
E la stessa attenzione
Meticolosa per la conoscenza delle strutture sulle quali fenomeni criminali si incardinano che ritroveremo parlando del terrorismo brigatista
Operativamente la conoscenza di luoghi persone modelli organizzativi lo aiuta a ricostruire gli organigrammi mafiosi mentre indaga sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro
Del sedici settembre del settanta e sull'omicidio il procuratore della Repubblica di Palermo Pietro Scaglione
Commesso il cinque maggio del settantuno è di questi anni il rapporto dei centoquattordici
Una mappatura dei vecchi e dei nuovi Bossa che sarà la base qualche rapporto nel mille novecento ottantadue contro Michele Greco con centosessantadue che poi sarà la base sulla quale sinistra
Successivamente il maxiprocesso
Continuando a seguire il filo che hanno da esperienze di servizio e strategie operative ecco mi appare evidente che i già dalla Chiesa
Dotato di una straordinarie capacità di sintesi
Di quella che oggi chiameremmo un termine anglosassone una vision
Di quella che li dell'arte
Attribuiva Rommel la finga schizza in definitiva che non è intraducibile in italiano se non con un
Intuito più o meno
Aveva ben chiaro
Che il fenomeno mafioso deve essere combattuto
Continuo contrastando l'accumulazione dei capitali e con un approccio territorialmente ampio e non è il solo pascolo palermitano sarebbe una perdita di tempo soleva dire
Da prefetto lo vedremo poco più avanti avrà modo di ribadire fortemente questo suo punto di vista altrettanta lungimiranza emerge nel metodo di contrasto al fenomeno eversivo che caratterizza l'Italia nel decennio successivo
Guidato da un'intuizione che infine il geniale diciannove Chiesa combatte il brigatismo rosso che ha scelto la clandestinità degli appartenenti degli appartamenti come contromisura con la sua stessa per acquisire dall'interno una conoscenza approfondita della struttura è localizzata nei campi fa infiltrare le figlie brigatiste
Silvano Girotto noto come Frate Mitra un ex religioso che in Bolivia aveva militato in un'organizzazione clandestina avversa alla dittatura
Far frequentare ai carabinieri le università e gli ambienti ritenuti allora vicini ai brigatisti
Al tempo stesso Randy occulta la propria organizzazione dislocandosi uomini che ne fanno parte lontano dalle caserme e lontano dalle famiglie anche sotto falso nome e in apporto e in appartamenti di copertura appositamente presi in locazione consegue così
Un duplice obiettivo strategico
Contiene per quanto possibile l'esposizione al rischio del personale che impegnato nella lotta alle BR e destabilizza l'avversario che fatica a comprendere la forma la dimensione e il modus operandi di chi gli si contrappone
Un passaggio di un'intervista offre argomenti a sostegno di una tendenza da Cile con efficacia ma senza clamore cito testualmente
Ritengo che da un punto di vista professionale il silenzio giovi all'azione e che in determinate circostanze aumenti la credibilità di colui che tacendo opera e nello stesso tempo favorisca la destabilizzazione psicologica dell'avversario
Mandiamo
A distanza di di tanti anni
Il contenuto di un approccio innovativo è facile a dirsi sembra ovvio ma all'epoca doveva apparire quasi rivoluzionaria l'idea di evitare la frammentazione delle indagini
Non cercare le responsabilità prima per l'uno o per l'altro reato ma ricostruire la struttura di Cosa nostra prima e delle BR poi per colpirla nei punti più vulnerabili
Un modello che si stacca distaccava nettamente dalle prassi investigative dell'epoca orientati all'intervento sul singolo episodio delittuoso piuttosto che ad un paziente lavoro di ricostruzione del delle trame poste a monte degli eventi
Il pool disvelamento consente di assestare colpi mortali alle organizzazioni criminali
Ecco un'agile di così ampio respiro richiede tuttavia
Risorse dedicate
Flessibili in grado di sfruttare al meglio anche le tecnologie disponibili
Per questo un altro aspetto significativo nell'odierno approfondimento e riferimento all'impiego di squadre esclusivamente deputate a intervenire su fenomeni specifici
Il comando forse le pressioni banditismo era unita appositamente costituita per un determinato scopo e solo adesso si dedicavano i suoi componenti
Con i dovuti distinguo
Ritroviamo lo stesso schema nel nucleo speciale di polizia giudiziaria costituito nel mille o Certosa da quattro a Torino
Per indagare sul sequestro del giudice Sossi artefice come è stato anche questo ricordato poco prima l'otto settembre di quell'anno a Pinerolo dell'arresto dei capi brigatisti
Renato Curcio e Alberto Franceschini
Stesso schema
Nel nucleo
Creato nel mille novecentosettantotto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri entrambi coordinati dal generale Dalla Chiesa condividono con l'antico Comando forze repressione banditismo
La caratteristica di essere seppur in diversa misura unità interforze nelle quali prestano servizio oltre a carabinieri anche appartenenti alla polizia
Nell'avviare mia concludere un rapidissimo riferimento all'ultima esperienza di servitore dello Stato
Il prefetto Dalla Chiesa giunge a Palermo nel maggio dell'ottantadue per riprendere la sua lotta contro la mafia
Convinto di poter contare su mezzi e poteri per poterla Vinci
Non conosciamo forse esattamente a quali mezzi io quali Poteri in concreto aspirasse quali azioni intendesse intraprendere nella sua nuova veste
L'impressione che l'approccio orientato su unità dedicata interforze potesse essere ripreso per il contrasto alla mafia mi appare tuttavia legittima
Rimane però un'impressione perché il prefetto intervistato da Giorgio Bocca poche settimane prima di cadere vittima dell'agguato di via Carini su questo specifico aspetto
Rissa alla domanda
Era perfettamente consapevole
Di rivestire un ruolo cui sono demandate funzioni di coordinamento interistituzionale e dell'operato delle forze di polizia ma non di comando o di gestione operativa
Immagino pertanto un modello molto esaltare proprio questa funzione di raccordo e a definire un terminale di analisi strategica in un quadro di sinergia non solo sono le forze di polizia
Ma fra tutti gli attori che a diverso titolo entrano in gioco in un'azione di contrasto alla mafia quanto più possibile ampie multisettoriale
Sempre nell'intervista Giorgio Bocca e gli parla infatti espressamente di una lotta alla mafia
Da condurre in modo globale
In questa direzione peraltro si muove già ricordato decreto legge seicentoventinove dell'ottantadue varato dal governo appena tre giorni dopo l'attentato di via Carini
Perché si finisce l'alto commissario per il coordinamento della lotta contro l'impresa mafiosa conferendo poteri straordinari al successo del prefetto Dalla Chiesa
Dall'esperienza
Contro il terrorismo viene ancora una volta mutuato un frammento che contribuisce a costituire un complesso mosaico di competenze in cui nulla
Della professionalità acquisita in un settore viene disperso ma al contrario serve da base sulla quale elaborare nuove linee d'azione
Dalla Chiesa sa che nella fine del brigatismo un certo ruolo è stato giocato dall'opinione pubblica che non condivideva i metodi della lotta armata
Perché essa coinvolgeva troppo spesso oltre che rappresentanti delle istituzioni e appartenenti alle categoria avversari dei brigatisti anche ignari cittadini
Pertanto nei suoi interventi da prefetto generale mira a fare il vuoto intorno alla mafia consapevole che la sopportazione mista disinteresse di quei tanti cittadini che mafiosi non so perché probabilmente non teme di vent'anni vittime costituisce un elemento di forza dell'organizzazione
Scuotere le coscienze insomma questo l'intento del prefetto che parla i palermitani studenti operaia appartenenti alle istituzioni
Per isolare i mafiosi facendoli percepire per quello che in realtà socio usurpatori della libertà e di diritti altrui
Una linea di apertura
Se vogliamo anche fortemente mediatica che ribalta in un certo senso quella teoria dell'agire silenzioso
Chi aveva
Che gli aveva sostenuto all'epoca della lotta alle Brigate Rosse
Queste poche righe ecco distribuite in ordine sparso che saranno certamente approfondite da chi mi seguirà consentano a mio avviso di formulare una considerazione conclusiva
Il generale Dalla Chiesa affrontato due fenomeni criminali estremamente complessi con un approccio nuovo frutto di una intelligente rielaborazione di esperienze professionali succedutesi nel tempo
Caratterizzato da una flessibilità ed ha una capacità di penetrazione fortemente anticipatoria delle tecniche investigative che oggi ci appaiono familiari
A livello strategico l'analisi condotta sfruttando l'Intelligence e una visione globale comprensiva di fattori economici sociali e finanche psicologici e un'anticipazione di quanto vediamo praticata oggi non solo nel campo della polizia giudiziaria ma anche nel complesso è strettamente attuale ambito del terrorismo internazionale di matrice confessionale
A livello operativo
Questo modello ha trovato riscontro nella metodologia di indagine del Raggruppamento operativo speciale reparto dell'Arma di eccellenza nel settore con un bel contrasto al crimine organizzato al terrorismo
Nella filosofia che ha ispirato la creazione della Direzione investigativa antimafia unità interforze dedicata al contrasto alla criminalità organizzata nelle sue varie forme
E nella costituzione di pullman
E di struttura di coordinamento nell'ambito della magistratura volti a evitare la frammentazione delle indagini favorendo la visione d'insieme dei fenomeni criminali da combattere
L'eredità
Di alto contenuto etico di cui ho parlato all'inizio di questo mio intervento non è dunque l'unica che il Genoa Chiesa ci ha lasciato
E si sa è affiancata da retaggio di una metodologia operativa che mostra tuttora la propria efficacia grazie per la pazienza
Grazie al generale che all'epoca
Questa finisce significa
Per questa relazione che recita in un quadro introduttivo molto interessante
Luce anche se la sua competenza mandato ufficiale dell'Armata investigatore rispetto al tema che stiamo per affrontare
E come notazione possibile di servizio il il tempo stringe io proprio beneficio del tempo magari adesso mi asterrò come sarebbe giusto fare per i collegamenti tra vari interventi governare la possibilità ai relatori di avere qualche minuto in più pur pregandoli di contenere non per quanto possibile
Per svolgerlo relazione allora darei subito la parola al professore Salvatore Lupo ordinario di Storia contemporanea velocista di Palermo prego
Sì buonasera a tutti
Naturalmente è un piacere essere quale vedere anche questa sinergia istituzionale che non è male
La sinergia funzionerà poi è difficile metterle in atto fino in fondo perché mette in atto Progetto del generale del sette di cui vi parlo un anno e mezzo fa forse cioè di riavere un capacità di tenere insieme alla sfera della pubblica che anche di commemorazione perché no
Con una sfera di riflessione più approfondito
Io ci provo
Però il tempo stretto ma ci saranno altre occasioni poi dopo alla fine si può anche scrivere che quando si fa il mio mestiere sempre la scelta migliore
Mafia e terrorismo perché
Perché non si può ragionare di mafia senza questo altro punto di riferimento almeno se ragioniamo della mafia a cavallo tra anni settanta e anni e inizio anni novanta
Non già perché ci sia stato un grande vecchio che abbia tirato
Le somme le fila di tutti i complotti di molti complotti che si sono succeduti in questo Paese
Forse qualche vecchio ci sarà stato ma non così grande
Ma perché fu ci fu un meccanismo reciproco di fascinazione
Un effetto di dimostrazione
Che dimostrò i mafiosi che certi mettiti funzionavano perché molto spesso la ricostruzione non storica
Ora nella ristorazione fatta non conobbe etereo storiografico attende a decontestualizzare
I fatti di cui parliamo il contesto è che a un certo punto nella storia italiana quelli gesti feroci il terrorismo funzionale ottenevano gli affetti ricerca
E molto spesso lo Stato non Repubblica sembrava disarma per un certo periodo
Lo Stato la Repubblica stentata disarmata quando ci si chiede come mai Rina faceva delle cose così pazzesche
Perché sicuramente serviva il servì obbediva agli ordini di qualcun altro non riusciamo poi mai a dire neanche lontanamente chi è si dovrà forse ricordare che nella sua mente quel sistema funziona
E l'aveva visto funziona per cui io penso che l'ho detto tante volte lo ribadisco qua nessun mafioso avrebbe pensato di assassinare il prefetto di Palermo se non fosse in un paese dove prima Aldo Moro è stato è stato rapito e ucciso
E e esisteva un effetto di dimostrazione questa lo è quello che di storici istruiti si chiamano lo spirito del tempo di quel tempo che non è più il nostro per qui dopo se lo vogliamo capire o dobbiamo rientrare non lo spirito di quel
Nello spirito di quel tempo la mafia abbandono
L'attitudine dettero iniziale nei confronti del potere ufficiale che l'aveva caratterizzata nei cento e più anni precedenti
Perché aveva molti soldi perché aveva molta arroganza perché le sue fonti di ricchezza spesso non ha non derivavano dal controllo del sistema politico ma era in grado di mettere enormi quantità di Terni narco dollari
Dovremmo oggi nel sistema politico
E anche perché la violenza funziona
Come diceva Sciascia in una bellissima Novelli molto più antiche
Filologia i ragazzi ci hanno preso gusto
Al tempo dell'attentato di
Contri diciamo
Va bene
Allora per questa ragione non possiamo non parlo quando parliamo di mafia o o per lo meno quando parliamo di questa fase dello Stato e la mafia non possiamo non ragionare anche di terrorismo ma per un'altra ragione che
Altrettanto se non più evidente la Repubblica che si trovò a uscire da questo stato di impotenza o come si dice in genere lo Stato almeno fino in cima
Francamente piace dire di più la Repubblica e cercherò anche di spiegare perché sentiamo il
Questa Repubblica disarmata
Ma in via di riarmo perché molto spesso si intende l'offensiva mi le Mans offensiva mafiosa come un meccanismo uno unilaterale ma non è vero la offensivo ambiziosa si include lì
E si radicalizza otto e che c'è un riarmo salvo che per un lungo periodo loro sono arrivati prima di noi
Ma non ma non per sempre ma poi questa cosa certamente finito
La Repubblica con cui i terroristi e mafiosi dovettero confrontarsi era la stessa
Ed era una repubblica la sua
Attraverso l'applicazione dei principi garantisti stabiliti a Costituzione
I anche attraverso un certo senso dell'ordinaria amministrazione per aveva in qualche modo difficoltà arpeggi il conflitto con movimenti collettivi con fenomeni di criminalità collettiva che poco si prestano si prestano ad essere contrastati in una logica di ordinarietà
Io questo lo sono anche i colleghi giuristi non so se perché c'erano mi diranno anche dopo tanto
Quindi combattere della cultura giuridica democratico contro la cultura della straordinarietà
Queste cose me le potrei risparmiare purtroppo non me la posso risparmiare
Perché non è la verità la verità è che la cultura è la cultura dell'ordinaria non è a pena a combattere a contrastare i fenomeni che questi questo genere che sono storici
Cioè si sviluppa non è che ci sono sempre
Ora si dirà la mafia esiste da centocinquant'anni c'è ma non ha non aveva quel tipo di aggressività e pericolosità per le istituzioni
Quando parlavo di atteggiamento deferenza e
Intendevo dire questo
La Repubblica sia riarmata
Imparando dai propri errori
E apprezzo duro di sangue come tutti sanno
Il prezzo di sangue tutte le volte che arrivata dopo sa
E
E la perché c'è arrivato su tutte e due i fronti
Perché tutti i criteri applicati inventati nella lotta al terrorismo sono stati poi tutti o molti di loro
Applicati nell'organizzazione e nella lotta armata scrisse della lotta alla mafia che purtroppo è stata anche
Gruppi specializzati gli inquirenti gruppi specializzati di
Magistrati
E anche informazione
Servizi di sicurezza e anche legislazione intesa a reprimere reati collettivi con quella certa incongruenze interne che tutti conoscono
Giudichi la diritto banale Punisher responsabilità individuali e non come
Nella sua nel suo main street de mainstream post
è se non che talmente Stalin ma nella storia degli delle collettività ci sono altri
L'uomo
In cui si elaborano regole e apparati intesi a colpire fenomeni di criminalità colle
E questi luoghi stanno a cavallo di politiche grande criminalità questo che non possiamo ragionare di mafia senza parlare di terrorismo perché molte delle delle strutture della mentalità
I delle competenze elaborata nella lotta alla mafia riapre le applicano pratiche
Istituti creati nella lotta al terrorismo e gli anni dalla chiesa che qua ricordiamo è esattamente questo
Almeno nella sua ultima l'ultima fase alla sua carriera perché in verità la carriera del generale Dalla Chiesa in mafia terrorismo ma
Non è terrorismo quindi c'è una circolarità di questo meccanismo
E merita per me che queste cose le ho studiate piume non le so
Faccio lo storico di professione quindi la mia memoria
è un po'più lunga
E sì ma anche prima
Perché il
I corpi di repressione del banditismo in cui si crei sì formula dalle chiese nel secondo dopoguerra irrealtà affondavano su una pratica precedente già del dopoguerra precedente che era quella di repressione delle squadriglie le le squadriglie intesi alla repressione del banditismo
Che avevano sistemi analoghi e che derivano da derivavano da una collaborazione interforze Pera
Carabinieri polizia e l'esercito in quel caso e allora volta in in affondavano su istituzioni istituti
Creati nel corso della prima guerra mondiale
Quindi come vedete abbiamo un
Un tempo lungo
Che in qualche modo ci rimanda alla esperienza di colui che in precedenza aveva combattuto la mafia e che il prefetto Cesare Mori ora io lo so che il prefetto Cesare Mori essendo stato fascista non gode di buona stampa e giustamente veramente il brevetto centosei Mario fu l'unico che ecco a Bologna contrasto lo squadrismo fascista nel mille novecentoventi
Nome il Loconte e lo contrasto applicando sistemi di controguerriglia in qualche modo analoghi a quello che poi o contemporaneamente come ho detto
E e applicò nei confronti dell'Arma
Il
Dunque
Mafia e terrorismo perché in entrambi i casi il problema è quello
Bella
Di una criminalità DT di carattere politico Ediltipo collettivo
Certo il problema noi l'abbiamo di chi è stato parliamo
Di uno Stato democratico o di uno Stato anti Democratic perché poi alla fine esiste un
Una pratica di repressione di questi fenomeni che può essere antidemocratica che può essere liberticide
Oppure no
E queste cose e questi modelli circolano
Adesso vorrei partire da una citazione di grande giurista siciliana Santi Romano
Se il milanista il tempo che dice il coordina
Ok
è noto
Come sotto la minaccia delle leggi statuali vivono spesso nell'ombra associazioni la cui organizzazione si direbbe quasi analoga in piccola quello dello Stato
All'autorità legislativi ed esecutive tribunali che dirime la controversia uniscono agenti che esigono inedite sono abilmente le punizioni
Stato della baracca precisi come la legge statale
E si privi di dunque realizzano un proprio l'ordine come lo stato e le istituzioni sta attualmente leggi luogo molto
Molto noto
E i lineamenti anale sosteneva Romano l'ordinamento giuridico maggiore lo Stato può dimostrarti tollerante verso gli aggiramenti giuridici Mino a meno che non si tratti di organizzazioni rivoluzionari TAC tali cioè da minacce inesistente
Ecco
Io credo che nelle due fasi di repressione della mafia
Sia stato evidente cioè quella fascista e quella che sia più opportuno negli anni ottanta sia stata evidente l'emergere di un contrasto di questa
Ma unito
Sconfisse la mafia ma
In realtà poi la mafia si riforma e si formano di nuovo organizzazioni
Specializzato per contrastarla citerò uno piste rispettato interprovinciale di pubblica sicurezza
La valutazione
La mafia dal ventiquattro al ventisette fu sfrondato appartata Fassino intaccata ma le basi rimasero intatte perché costituiti dai cosiddetti Stati maggiori
Composti da professionisti titolare e da in individui in genere quindi
Il problema voi chi viene fuori spesso ciclicamente nella nostra vicenda è
E questo della
Di come la repressione riesca uno a stroncare la
La massima
Oppure la RAI la mafia riesca a sopravvivere a questo
A queste fondate
Allora
E allora mi sono confuso
Io credo che e il
La Repubblica
Sia stata fortemente minacciata dall'Ama
Io credo che la Repubblica sia stata radicalmente minacciata dall'Amati
Penso che il caso di dalla Chiesa sia caso di un
Di una ripresa di antiche tradizioni di vitalità nell'apparato statale
Penso che il problema della mafia si
Si riproporrà in questo Paese come forse anche in altri Paesi penso che e la guardia debba restare restare grazie
Felice Cavallaro tre anni inviato e del suo editorialista del Corriere la sera
Protagonista da cittadino da professionista di questo periodo particolare la nostra Sicilia finisce
Non si è s'
Grazie Vincenzo grazie a voi lusingato dall'invito del comandante generale generale del sette fu inviato dall'invito il generale Galletta
Sono lieto di di parlare qui anche se con sgomento perché vedo che tutta una serie di argomenti sono già stati sviluppati e non vorrei essere ripetitivo e il guaio di chi parla per sesto o settimo ma è una fortuna così cercherò di saltare a piè pari alcuni passaggi degli appunti che avevo preso
Il tema me assegnato era stato quello di passare un po'in rassegna ciò che la figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa rappresenta nei due settori la lotta alla mafia e la lotta al terrorismo
E con quella circolarità della quale ha parlato il professor Lupo e incredibile si comincia appunto con la mafia esisti finisce con la mafia dopo quella parte centrale dedicata al terrorismo proverò a dire soprattutto ci proverò a dire che cos'era la Sicilia la Palermo di quei cento giorni famigerati
Caro generale Galletta
Però sola
Quello è il cuore nel del mio intervento al quale arriveremo dopo possa avere così dato velocemente una scorsa
Tra questi dati queste date
Tre settembre ottantadue gli scenari che restano scolpiti nella storia del Paese nella storia dell'arma che Dalla Chiesa onora con la sua vita senza risparmiarsi
Sulle trincee più esposte insidiose ricche di sabbie mobili a causa di complicità e coperture talvolta interni alle istituzioni sempre combattute con la volontà di un vero incorri corruttibile giusto uomo
E come tutti i veri uomini soggetto anche lui a sviste ed errori di percorso ad azioni esposte ad interpretazioni malevoli
Come ciascuno di noi con onestà intellettuale potrebbe dire di se stesso tranne che ci si ritenga infallibili
Fuori da ogni retorica è giusto per richiamare un autore che sulla mafia e sul terrorismo si cimentò proprio in quegli anni potremmo invocare per ognuno di noi l'epitaffio immaginato da Sciascia per se stesso
Contratti visse e si contraddistinsero
Uomini come Dalla Chiesa o Pio la Torre Falcone o Borsellino chimici o Caponnetto
E aggiungo Caponnetto perché fra gli eroici metto chi ha operato credendo fino in fondo nel proprio lavoro non solo chi ha perduto la vita in modo violento
Omini come Dalla Chiesa Pio la Torre e tanti altri sono stati vanno considerati non solo eroi da indicare come modelli ma soprattutto fondando il campo da ogni enfasi
Persone decisa svolge il proprio compito il proprio dovere come chiunque di noi dovrebbe provare a fare ogni giorno seguendo la propria coscienza i valori che ci riportano all'impegno dei giusti retti incorruttibili non infallibili
La carriera e la Sicilia e la Sicilia di Carlo Alberto Dalla Chiesa la è stato già detto tante volte qui si comincia nel quarantanove poi c'è il tre a Corleone
Poi c'è il trasferimento a Milano Milano è importante perché Milano per lui e fu il primo ufficiale al quale venne affidata tutta intera la città con la con la Provincia che allora comprendeva anche Lodi Monza e Brianza e li combatte il gangster Isma'urbano promuovendo tra l'altro il controllo del territorio
Con lo sviluppo della rete radiomobile
Insomma c'è un'innovazione che ritorna sempre nel sessantasei come sappiamo torna a Palermo al comando dalla Regione nel sessantanove settanta è protagonista di due audizioni davanti alla Commissione antimafia
E lì dice che un po'spostare i processi per legittima suspicione a Catanzaro come radicale quel processo centoquattordici significa tagliare le unghie agli inquirenti comincia a cominciano le sue frasi entrare nel nelle cronache della mafia poi gli anni del terrorismo l'arresto di pesci le polemiche sul caso Moro le voci sull'iscrizione alla P due e nell'ottantadue il ritorno a Palermo dopo l'omicidio la Torre
Prima di approfondire l'ultimo ritorno in Sicilia dobbiamo aprire una pagina ricca di successi maturati da Dalla Chiesa fra colpi ben assestati paradossi e verità opachi
Quella della lotta al terrorismo del sequestro Moro sedici marzo mille novecentosettantotto e del memoriale ritrovato in fotocopia lo stesso anno primo otto da Marzotto quello stesso anno
Ritrovato nel covo delle Brigate Rosse di via Monte nevoso a Milano
Un blitz del reparto speciale antiterrorismo dei carabinieri diretto dal generale che nel settantanove riceva Milano l'investitura di comandante della lotta al terrorismo nel nord Italia e affina settantanove sa al comando della Pastrengo
Della divisione Pastrengo sacrifici onori riconoscimenti per il militare che arresta Curcio e Franceschini smantella i covi delle Brigate Rosse blocca Torino Patrizio Peci
Onori e riconoscimenti maturate in un contesto che non sempre garantiva solidarietà sincera a Dalla Chiesa inviso per esempio negli anni precedenti al generale De Lorenzo quello del colpo di Stato
E agli ufficiali che gli stava a letto
Parliamo di verità opache anche perché nel mille novecentonovanta otto anni dopo il massacro di via Carini durante una ristrutturazione nello stesso appartamento di via Monte nevoso otto fu trovato un memoriale più ampio ma non l'originale sempre in fotocopia
Sembra comparire una mano oscura in questa vicenda il memoriale noto nel settantotto e quello consegnato all'autorità giudiziaria in tutto quarantanove pagine fotocopiate poche rispetto ai quattrocentoventuno fogli rinvenuti nel novanta sempre in fotocopia
Le cronache dicono che i carabinieri di dalla Chiesa rimasero in quel covo cinque giorni
Che lo rivoltarono da cima a fondo ma allora vennero fuori quarantanove fogli di un memoriale che potrebbe essere incompleto anche nella più ampia versioni ritrovato nel novanta
Dietro l'intercapedine di un pannello celato dietro un termosifone un memoriale con preziose analisi di Moro anche su vicende affari legati a Giulio Andreotti al suo rapporto con Michele Sindona
Un memoriale con riflessioni inquietanti per i potenti del tempo per i vertici del suo partito la democrazia cristiana
Polemiche pesanti su alcuni scandali dal tempo Beitar Castellotti ad tranne i ministeri dalla strage di piazza Fontana
All'operazione Gladio senza rinunciare ai pesanti giudizi nei confronti di Andreotti e Francesco Cossiga
Un j'accuse dalla cosiddetta prigione del popolo un j'accuse di Moro che tanti avevano interesse a soffocare ad occultare come forse è accaduto facendo mancare una parte del memoriale
Per quanto riguarda la P due l'unico a sostenere con forza l'avvenuta iscrizione di dalla Chiesa la Loggia fu Francesco Cossiga
Iscrizione però non risulta agli atti della Commissione parlamentare
Cossiga insinuò che per difendere il buon nome della lotta al terrorismo i giudici e stiamo parlando di Gherardo Colombo e Giuliano Turone avrebbero potuto strappare la pagina ipotesi vaga assolutamente non documentata
Per quanto ricostruito con i familiari messo all'angolo e umiliato dopo i successi dell'antiterrorismo
Dalla Chiesa fu avvicinato nell'autunno del settantasei da un vicecomandante dell'Arma il generale Picchio
Invitato a presentare la domanda di iscrizione a questa associazione di amici composta da tante persone note che lo avrebbero aiutato nelle difficoltà dalla Chiesa prese tempo e alla seconda richiesta cedette firmando la domanda che picchiò tutti passò alla Loggia
Ma dopo alcune settimane così risulta del suo diario di allora ne chiese la l'annullamento
Nell'ottantuno diede una spiegazione forse poco credibile di quella richiesta sostenne di avere pensato di infiltrarsi nella P due per indagare ma forse non voleva mettere un andamento momentanea debolezza
La vicenda sembra chiudersi né pare che Carlo Alberto Dalla Chiesa sapesse nulla della presenza nella P due del fratello Romolo con il quale nella primavera dell'ottantuno litigò furiosamente
Voci udite da Nando Dalla Chiesa che me ne ha parlato non sapevo che abbiamo che non ritrovato lo stesso tavolo proprio mentre fuori dalla porta attendeva di entrare nell'ufficio del padre alla Pastrengo
Giuliano Turone può ha poi spiegato alla figlia di Nando ad ora autrice di un film sull'A uno che i piduisti tenero da parte la domanda invece di stralciarla con l'idea di usarla contro di lui come poi avvenne alimentando le insinuazioni
Fra le malignità più pesanti avanzate contro Dalla Chiesa che abbiamo detto suscitava anche invidie gelosie come spesso capita agli uomini valenti e valorosi
Campeggia un dubbio legato alla possibilità che egli stesso abbia deciso di conservare per sé una parte del memoriale rinvenuto lei l'intercapedine di via Monte nevoso in modo da potere tenere sotto pressione alcuni potenti di allora a cominciare da Andreotti
L'intercapedine di via Monte nevoso su questo la versione più nitida l'hanno data ancora due magistrati Ferdinando Pomarici e Armando Spataro
I titolari delle indagini che per ribadire come andarono realmente le cose chiesero di essere sentiti
Dalla Commissione Stragi presieduta da Giovanni Pellegrino anche per tutelare la memoria nel generale
Pellegrino insistette comunque molto sulla vicenda finendo per avallare le tesi più maliziose all'interno di una commissione che Nando Dalla Chiesa bolla come una fucina di maldicenze
I due magistrati un po'strattonati da pellegrino
Un'audizione un po'particolare spiegarono che effettivamente il materiale era stato lasciato dai terroristi nell'intercapedine nella parete oltre il termosifone sotto
La finestra e non trovato nel settantotto perché i doppifondi o eventuali ripostigli segreti
Erano stati cercati nelle pareti divisorio laddove l'esperienza portava a cercare di quella ricostruzione dei due magistrati su Dalla Chiesa che avrebbe portato ad Andreotti ciò che era stato trovato e consegnato all'autorità giudiziaria
Spataro aggiunse che solo dopo il ritrovamento del novanta capirono lei al Nunzio di alcuni brigatisti ha i soldi rubati dai carabinieri o dagli investigatori poiché somme consistenti erano state in effetti nascoste nell'intercapedine
E non ve n'era traccia nei verbali del settantotto questo dovrebbe confermare che quanto fu sequestrato nel novanta fu ritrovato esattamente nel novanta non prima
Per andò alla Chiesa escluso
Che il padre abbia conservato una parte delle carte per un uso improprio per ricatto per fare carriera pensa semmai che possano esservi state rivelate alcune verità di Stato vincolandolo alla segretezza
Paradosso che tanti personaggi di questo intreccio appaiono come attori di una recita con ruoli a parti rovesciate
Stimatori e familiari di dalla Chiesa leggono turbato il libro scritto da uno dei suoi collaboratori maresciallo in Candela
Liquidato come un falsario bello e buono può dittico è sibillino da testimone pure al processo Andreotti le sue parole il generale mi disse che per servire la patria bisogna anche commettere azioni illegali
E chi difende invece dalla Chiesa Andreotti che stupito replica al suo processo
Che si tratta di un vilipendio non ho mai ritenuto che Dalla Chiesa facesse cose scorrette né per avere promozioni né per altri motivi
La verità è che Buscetta dirà solo nel novantatré che le morti di Mino Pecorelli di Carlo Alberto Dalla Chiesa sono cose che si intrecciano fra loro
E anche il nome di Pecorelli il direttore dell'agenzia giornalistica Oppi ucciso nel marzo settantanove ci riporta ad Andreotti
Visto che Pecorelli riprende le accuse di Moro inviate dalla prigione del popolo descrivendo Andreotti come un capo assoluto a cui tutto è concesso per ragioni di Stato
Sono tessere di un mosaico che i magistrati adesso parti storici provano a comporre è un'altra tessera e quella di Buscetta certo che il Bosso Badalamenti gli avrebbe rivelato il movente del delitto Pecorelli ucciso nell'interesse di Andreotti
Ben diversa la verità giudiziaria
Il processo di Perugia inutile qui io ripeta le cose è finito di poco sì esattamente opposto a ciò che abbiamo descritto adesso
E per Andreotti e la via giudiziaria proseguì a Palermo con un processo che pur dichiarando infatti prescritti ha indicato come accertati i suoi rapporti tenuti con Cosa nostra fino al mille novecentottanta
E noi torniamo a quell'epoca di convivenza e di connivenze diffusa
Quando Pio la Torre in piena guerra di mafia con l'assalto dei corleonesi alla vecchia guardia di Palermo centro intuisce la necessità di intercettare di arricchimenti dei clan affondando le mani nei portafogli
Dei mafiosi e dei loro fiancheggiatori puntando quindi ad una mafia sempre più impastata con spregiudicati imprenditori decisa a farsi essa stessa imprenditrice
E il momento in cui tante cose cominciano a cambiare al palazzo di giustizia di Palermo scaduti Cesare Terranova e Gaetano Costa non ha vita facile Rocco Chinnici mentre a sembra il primo pool antimafia con Falcone e Borsellino
Ricordo la preoccupazione che Lessing chimici il venti agosto l'ottantadue a Ficuzza
In occasione del quinto anniversario dell'omicidio del colonnello Nini Rosso
Con dalla Chiesa che indicava l'ufficiale ucciso cinque anni prima come modello da seguire
Fu un estati dalle ansie di un estate rovente i cento famigerati giorni di dalla Chiesa si consumarono tra diffidenza e ostilità e promesse mancate a cominciare da quella sui poteri di coordinamento
E si arriva al tre settembre una data che fa da spartiacque nella storia della mafia e dell'antimafia perché quella sera la questione mafiosa divenuto una questione nazionale
E i palazzi romani dovettero fare passi fino allora ostacolati come l'inserimento nel codice penale del reato di associazione mafiosa l'approvazione della legge Rognoni-La Torre a permettere le mani ci patrimoni di e Bosso e l'istituzione di un alto commissariato contro la mafia
Ma trentacinque anni dopo il bilancio e amaro
Perché nonostante lo sforzo di mettere a fuoco gli scenari in cui campeggiano i misteri del sequestro Moro gli intrighi della loggia P due gli appalti dei Cavalieri del lavoro di Catania e le acrobazie politico finanziarie degli esattori mafiosi Nino e Ignazio Salvo
L'inchiesta sui mandanti esterni a Cosa Nostra
Non so se c'è il grande vecchio ma c'erano i grandi vecchi e quella resta ormai binario che sembra correre nel vuoto
Al contrario sia del processo contro i mandanti della cupola mafiosa concluso con la stizza di ergastoli definiti in Cassazione dal novantacinque sia nel processo contro i killer del comando
Ma al di là delle verità giudiziarie
Perché aprire che cosa furono quei cento giorni non si può prescindere dalle trame di un affare politico-mafioso che rivela il peso sotterraneo ma non troppo degli esattori Salvo nella vita parlamentare di quella stagione al punto da determinare una crisi dico
Perché l'estate dell'ottantadue e l'anno del governo fotocopia guidato da Giovanni Spadolini
Un governo che cade e viene rieletto tale quale al termine di una sorda battaglia che ha per protagonisti proprio i grandi costruttori siciliani
Bisogna
Ho detto costruttori proprio grandi corruttori in Sicilia parlo degli esattori bisogna risalire al blitz compiuto pochi giorni dopo il delitto la Torre dalla Guardia di finanzia negli indio lati santuari dei Salvo
Come li chiamò Dalla Chiesa
Appunto le esattorie allora con quartier generale in un vecchio edificio della di Pulp del cuore di Palermo in via Parlamento
Un affronto protestarono i terribili cugini
Preoccupati anche dal fatto che quel blitz voluto da Falcone celasse l'ispirazione di un politico al loro inviso il ministro delle Finanze Rino for mica ed allarmati dei continui riferimenti ai santuari economici del prefetto sospettato di essere vicino a Bettino Craxi
Di qui il richiamo di una protezione rivendicata alla loro dici commettono il più spaccone dei due Nino Salvo
Le sue parole può ancora consentire questo partito le sistematiche persecuzioni nei confronti delle forze imprenditoriali che le sono più vicine
Di quei famigerati Cento giorni sono stato testimone cento giorni visti da vicino
Visti dalla cronaca del Giornale di Sicilia che ebbe allora un grande direttore Fausto De Luca quelle state già malato ricoverato a Roma in continuo direi contatto diretto con alcuni Dinoi e anche con il prefetto Dalla Chiesa
Era arrivato da poco più di un anno dopo che la mafia aveva colpito la nostra cronaca cedendo nel settantanove Mario Francese il cronista di giudiziaria
Un nome incredibilmente dimenticato per qualche anno
Senza avere capito che quell'anno nel settantanove cominciava l'assalto del la mafia di provincia degli Dani rivide anni di Corleone alla vecchia guardia di Palermo centro più che una guerra di mafia fu un golpe e come tutti i golpe si cominciava dalla stampa con il Giornale di Sicilia teatro di scontro e francese vittima sacrificale per fare intendere la città impastata con la mafia chi intendeva partecipare alla divisione della torta degli appalti pubblici del così detto del cosiddetto tavolino come si scoprirà anni dopo
Contesto percepito da De Luca
Uno dei fondatori di Repubblica chiamato al vertice del Giornale di Sicilia in un momento di indecisioni fibrillazioni interne alla proprietà mai gradito alla città ufficiale e De Luca
Decise dopo la Torre di raccontare con noi senza reticenze quel che accadeva un'esperienza giornalistica soffocata poco dopo il massacro di dalla Chiesa con una sostanziale liquidazione di De Luca al quale scadeva il contratto non rinnovato
Seguirono messi e anni difficili fu anche impedito in talune occasioni ad alcuni di noi di raccontare dei fatti
Mi riferisco alle notizie sull'inchiesta che maturava attorno all'impero dei saldi i settori legati a doppia mandata con Salvo Lima
A sua volta vicino un pezzo della proprietà del giornale
Per questo comincia una sorta di caccia al corrispondente fino alla minaccia di licenziamento per uno di noi Francesco la Licata
La primavera dell'ottantatré fu un inferno anche per me che ero corrispondente del Corriere di chiedo scusa se mi addentro in fuga ricordi personali ci sentivamo più liberi scrivendo per i giornali di Milano o Torino asfissiati a Palermo trasferiti alle pagine viene Ragusa come cabernet
Solo pochi amici sapevano perché allora ero inquilino di Rocco Chinnici in via Pipitone Federico abitavamo entrambi al terzo piano lui proprietario io affittuario balconi attigui frequentazione assidua
Coglievo i segnali di quanto si muoveva attorno ai Salvo dopo Dalla Chiesa ne scrivevo sul Corriere con disappunto evidentemente degli esattori di chi se ne lamentava in via Lincoln dove qualcuno rimproverò di essere fuori dalla linea politica del giornale la linea delle notizie replicava
Poi nel luglio del novantatré la strage di via Pipitone Federico dalla mia famiglia scansata perché fuori città e nulla mi fu più contestato continuammo a scrivere per Corriere Stampa altri giornali
Ma si era incrinato il rapporto la Licata andò alla stampa io al Corriere altri al giornale L'Ora
La società civile fatico a capire quegli anni il travaglio del Giornale di Sicilia ne fu uno specchio e trentacinque anni dopo dobbiamo pur dircelo
Io avevo avuto un'occasione in più rispetto ad altri il rapporto privato con chimici che mai viverlo un segreto d'ufficio si è chiaro
Ma intuivo pur non avendo certezze e scattava l'opportunità di scavare come altri in via Lincoln non voleva che si facesse
Questa storia finisce per intrecciarsi appunto con il ruolo sei degli esattori che
Che decidono di
Di di scatenarsi diventano discutibili
Addirittura a un certo punto il blitz delle Fiamme Gialle
Porta a polemiche furiose fino al punto da da portare a metà luglio il governo presieduto dal repubblicano Spadolini a presentare un disegno di legge per diminuire drasticamente la percentuale dal dieci al tre cinque per cento
Se non ci confermeranno a Roma l'appalto per le esattorie ci scatena eremo minaccioso
Nino Salvo
E si scatena il cinque agosto quando il governo cadde per può essere rieletto in fotocopia sulla base di un compromesso vantaggiosissimo per i Salvo che avrebbero affittato le loro esattori alla Regione a cifre iperboliche e con l'obbligo di mantenimento di posto e stipendio a tutti i dipendenti
Il due settembre la Camera votò la fiducia al secondo identico governo Spadolini la partita era chiusa ma un segnale terribile arrivo ventiquattro ore dopo da quel pezzo di Sicilia che aveva deciso di condizionare lo Stato di farsi Stato
E la storia o potrebbe continuare
Parlando del del dell'altro filone quello catanese dei dei dei cavaliere del lavoro orrendo Costanzo Gracci Finocchiaro
Ragioni di tempo mi impediscono di di addentrarmi ed eventualmente agli atti del convegno potrà restare qualcosa che posso anche scrivere ma una cosa mi preme
Per concludere ricordare che restano intatti trentacinque anni dopo I misteri di una strage segnata nella notte del massacro anche dalla scomparsa di della chiave dei della cassaforte di là Pajno la residenza privata dei Prefetti dove Dalla Chiesa custodiva importanti documenti mai ritrovati
Non lo sappiamo lo diceva il presidente Grasso poc'anzi non c'è delitto eccellente in Sicilia senza che scompaia un'agenda un diario una borsa
Però quella sera accade una cosa incredibile perché subito dopo il massacro di dalla Chiesa qualcuno chiama chi un funzionario esautorato dal dalla Chiesa pochi giorni prima tale Francesco Bube ho le corna Omo e gli dicono che cosa vai corri vai ad villa Pajno chi glielo dice forse un viceprefetto
E cosa fa Bube o va lì perché bisogna trovare i teli per coprire i cadaveri di via di via carini ma ve l'immaginate con rigore nella Palermo dei massacri di quegli anni si doveva andare a casa del della vittima per trovare un lenzuolo per coprire non funziona
E probabilmente bombe o fece da battistrada a qualcuno ad alcuni che entrarono in quella stanza aprirono la cassaforte la svuotarono e fecero ritrovare la chiave soltanto tanti giorni dopo
Anche per questi impieghi sembrò morire la speranza dei palermitani onesti Palermo a parte perfide ostile nell'inferno di una guerra
Di mafia segnata dal grido del cardinale Pappalardo su Sagunto espugnata e da un anonimo cartello quel qui è morta la speranza dei palermitani onesti accadeva tutto a due passi dal borgo vecchio il quartiere dove il tre settembre del mille novecentottantatré primo anniversario della strage un religiosi Simone e sospetto comitato video una rumorosa festa patronale celebrando anche negli anni successivi sempre al tre settembre Sant'Anna e San Giuseppe con Vizzarro stravolgimento del calendario
Rivedo la Bam delle majorette alle otto di sera in via Carini sul luogo del massacro nel primo anniversario
Sulla strada già transennata perché stava per arrivare il corteo con le fiaccole dei palermitani onesti da Palermo sovrapposte una turbata muta come un calvario
L'altra in festa chiassosa in giro tutti intorno al quartiere per un'ultima posta davanti all'Ucciardone per salutare i fratelli reclusi
Non accade più ma accadde perfino il tre settembre del mille novecentonovantadue la stessa terribile estate di Capaci e via D'Amelio per dieci anni si fece questa cosa praticità era questa dov'erano i sindaci dove le istituzioni ci consentiva agli organizzatori di fare esplodere i botti mentre c'era il lutto
Appresi da un palermitano allora residenze in zona un docente universitario Silvano Riggio
Che fino al mille novecentottantadue il tre settembre non era mai stato festeggiato nessun santo
E invece da quel momento in poi si comincerà a festeggiare San Giuseppe che cade il diciannove marzo Sant'Anna il ventisei luglio nessuno si è mai chiesto cosa ci fosse dietro questo improvviso impulso economico ecumenico del borgo vecchio perché le feste religiose Sicilia siano spesso solo riti pagani lo sanno vescovi e cardinali ma in via Carini perfino la tradizione senza storia sembrava usata ad arte per offendere il sacrificio per alimentare indifferenza per ignorare il lutto ricorrenza
Ecco tanto potenti richiami a Mario dopo tante incertezze che avvolgono ancora il caso Dalla Chiesa per trarre davvero un elemento di speranza
Direi che forse un oltraggio come questo replicato fino al novantadue non potrebbe più ripetersi grazie ad una sensibilità maggiore di chi vive in queste aree ad una presenza vigile di prefetture investigatori magistrati affidabili uomini politici cronisti
Ma non è morto
E questo significa dobbiamo ancora fare molto da semplici cittadini e dai responsabili delle istituzioni per onorare con i fatti è senza retorica uomini come Carlo Alberto Dalla Chiesa grazie
Grazie Felice Cavallaro adesso la voce dell'autorità giudiziaria procurato la Repubblica di Palermo Francesco Lo voi
Grazie mi rendo conto che il tempo a mia disposizione si è sensibilmente ridotto e quindi prometto di essere ancora più breve rispetto a quanto avevo programmato
A qualcuno potrà apparire scontato ma chi mi conosce sa che non lo è se inizio il mio intervento ringraziando
Davvero sentitamente Kia ha organizzato questa
Questa occasione convegnistica per avere voluto devo dire anche con una
Non insistenza perché ho immediatamente aderito naturalmente ma con un particolare calore per avere voluto la mia presenza qui
Che non basta essere il procuratore della Repubblica di Palermo evidentemente e allora e per questo motivo che sono davvero onorato del fatto di avere potuto partecipare a questo convegno e di sedere oggi a questo tavolo
Col quale sono state sedute prima le figlie il generale Dalla Chiesa e che in questo momento condivido tra gli altri Consiglio autore di quel libro che lessi poco tempo dopo
Delitto imperfetto e che seppi definire con un solo aggettivo o meglio con una sola espressione un immenso atto di amore
Bene devo essere breve e siccome come diceva il professor Lupo non ci si può sottrarre in queste occasioni al alla commistione tra la
Commemorazione da un lato la riflessione dall'altro
Io cercherò non avendo titoli per fare una compiuta commemorazione posto che non ho personalmente conosciuto il generale poi prefetto Dalla Chiesa che in quell'estate del mille novecentottantadue da prefetto a Palermo mi vedeva come uditore giudiziario il tirocinio
E quindi senza alcun titolo per conoscerlo e che però naturalmente apprezzai già per il suo avevo già apprezzato precedentemente per l'attività svolta apprezzai
Per l'attività che compiva Palermo
E che oggi se mi è consentito alleggerire un attimo il
Così il il tono del del
Degli interventi che si sono susseguiti
Se mille motivi avevo prima per apprezzarlo oggi ne ho uno in più
Che aveva preso proprio oggi pomeriggio
Con riferimento alla sua espressione che prima non conoscevo non si parla con i giornalisti
Oggi ne ho uno in più bene
Io cercherò molto brevemente di
Fare un cenno sull'importanza degli input che sono stati lasciati dal prefetto Dalla Chiesa
Proprio con riferimento a quel passaggio mafia terrorismo mafia
Mi è stato richiesto messa tondi indicato di soffermarmi un po'sulle caratteristiche delle indagini sulle similitudine sulle diversità delle indagini sia passate che presenti con riferimento ai due fenomeni entrambi combattuti ed entrambi combattuti
Con con grandi risultati dato del generale Dalla Chiesa bene
Tra questi in tutte lasciati
Non mi sono soltanto le indagini
O i risultati delle indagini
Vi è anche e vi fu anche soprattutto per Palermo
Quel tentativo di recupero dell'immagine dello Stato che altrimenti era spesso compromessa per i motivi che sono stati detti da tanti e che non ripeterò quindi con interventi che lui voleva effettuare nei confronti della pubblica amministrazione
Con interventi di apertura verso la società
Con interventi di apertura verso i giovani verso le scuole
Anche questo è già stato ricordato un po'sulla stessa scia di quello che poi fece il consigliere chimici
E quindi questo rapporto di attività e serietà da un lato
E silenzio
E dall'altro lato di apertura verso la società di confronto di dialogo con la società di dialogo con i giovani
E credo che siano ancora dei valori e degli input che dobbiamo continuare a fare nostre che devono essere nostri le indagini
Certo le indagini sono fondamentali per chi fa l'ufficiale dei carabinieri
E per chi fa il magistrato
Abbiamo attraversato il pericolo del terrorismo interno negli anni settanta e ottanta
Che aveva con Cosa Nostra
Delle caratteristiche simili
Non voglio essere bacchettato dal professor Lupo ma se pensiamo per esempio alla segretezza
Delle due forme criminali
Ai sistemi di reclutamento
Delle due forme criminali
Se pensiamo Allo studio delle modalità operative per porre in esecuzione i delitti più gravi
Che venivano esaminate ed approfondite con attenzione prima
Di porre in essere e dalle quali si imparava i criminali terroristi da un lato mafiosi dall'altro imparavano volta per volta in occasione del successive azioni violente da porre in essere
E beh allora queste similitudini vi furono è quello sul mossi di conoscenze dell'un settore verso l'altro per poi ritornare al primo credo che sia stato estremamente utile ed estremamente importante così come vi sono stati anche
Dei fenomeni simili con riferimento alla lotta
Quanto è stato fondamentale il fenomeno votiamo rapidamente del pentitismo
Sconfiggere il terrorismo e quanto è stato fondamentale il fenomeno del pentitismo per conoscere e sconfiggere Cosa Nostra
I metodi di indagine
Le prime forme di coordinamento all'epoca spontaneo è stato descritto con riferimento all'attività appunto dei carabinieri comandati dal dal generale Dalla Chiesa ma anche nella magistratura si crearono delle prime forme di coordinamento spontaneo tra i procuratori delle città o i giudici istruttori a quell'epoca anche soprattutto direi
Delle città maggiormente interessate da singoli episodi terroristici che non avevano senso se le o meglio avevano un senso ma non erano facilmente inquadrabili
Nella gravità complessiva del fenomeno se non letti insieme a tutti gli altri e questo portò gli stessi magistrati a cominciare a scambiarsi spontaneamente le informazioni a non essere più gelosi di quello che ciascuno aveva sul proprio tavolo nella propria stanza nel proprio ufficio
E oggi abbiamo invece di fronte un terrorismo nuovo
Di matrice confessionale come l'ha definita il generale Galletta oppure
Di matrice
Io la definisco Pseudo religiosa
E abbiamo delle enormi differenze rispetto a quel terrorismo
Il reclutamento e il reclutamento non è più segreto
Il reclutamento è aperto
La propaganda affini di reclutamento avviene sui social network sono o avviene su internet o attraverso la comunicazione
Che le nuove forme di progresso consentono dia una diversa strutturazione Rispetto
Al terrorismo interno che noi abbiamo sofferto e poi combattuto e vinto perché si parla di nei casi più gravi di cellule ma vi sono anche i lupi solitari
Vi sono anche i fori in fai Pearce quindi una strutturazione completamente diversa rispetto a quella che eravamo abituati a conoscere combattere
Vi è una propagazione internazionale delle idee e delle spinte terroristiche favoriti appunto come dicevo dai mezzi di comunicazione che ci impone evidentemente un cambio di atteggiamento
E di prassi nelle indagini che noi dobbiamo svolge nel portare avanti forze dell'ordine e magistratura
A me è stato spiegato per esempio io non sono un esperto di Facebook perché non sono su Facebook gli è stato spiegato per esempio l'importanza dell'Aic
Bene il laiche serve
Nell'ambito della comunicazione per esempio tramite Facebook a rivitalizzare una pagina
E come qui me ne intendo un po'di più eccome sensi ritwittato se qualcosa
E allora basta mettere on line
In un messaggio che è stato spedito da qualcuno da qualche Paese più o meno lontano dalle regioni europee attualmente colpite da da fenomeni terroristici
In cui si inneggiava ad un determinato fatto di sangue per rivitalizzare quella pagina e quindi per riesca under me la forza propagandistica
E tutto questo impone un approccio di indagine e di metodo completamente diversa rispetto a quella cui eravamo abituati prima e completamente diversa anche rispetto a quella cui siamo abituati tuttora con riferimento alle indagini nei confronti dell'associazione mafiosa
Dalla quale però
Ecco perché
Certo il progresso non si può fermare e però allo stesso tempo bisogna anche saperne controllare gli effetti eventualmente negativi delle similitudini qui ci sono ancora una volta basti pensare proprio all'uso delle moderne tecnologie
Sempre più spesso nelle nostre intercettazioni classiche sentiamo i due interlocutori che dicono bene ci risentiamo su borsa
Ci risentiamo su festa indù
Chiudono
E cambiano sistema di comunicazione passando ad uno non intercettabile o molto più difficilmente intercettabili
Quindi anche i moderni mafiosi utilizzano evidentemente i nuovi strumenti messi a disposizione dalla dalla tecnologia
C'è la rivendicazione
Che unisce il vecchio terrorismo al nuovo terrorismo
Gli atti terroristici vengono rivendicati qui c'è una differenza
Rispetto all'associazione mafiosa
Ma anche l'associazione mafiosa ha una sua forma di rivendicazione ha sempre avuto una sua forma di rivendicazione tant'è vero che chiunque il popolo soprattutto la gente comune e in grado immediatamente prima ancora mentre ancora no
Investigatori mi ci metto io per primo cerchiamo di capire dove ma si tratta Linate oppure no la gente comune per strada ha già capito se si tratta di una più oppure no
E allora noi abbiamo un'esigenza di specializzazione
Un'esigenza di specializzazione che riguarda gli investigatori ma che riguarda anche posso dire con un po'di autocritica soprattutto noi magistrati
Soprattutto noi magistrati
Che spesso pecchiamo di una carenza di preparazione anche storica
Mi assumo la responsabilità di quello che dico
Storica con riferimento al fenomeno mafioso storica con riferimento al fenomeno terroristico
Concludo con due osservazioni
Sono d'accordo su questo col professor Lupo
Anche su tante altre cose ma in su questo in particolare
Io non sono tra quelli che dicono che non è cambiato niente
Che non è successo niente che la mafia sempre potente che siamo soggiogati sommersi e così via non sono tra questi
è stato fatto tantissimo
Non sono tra quelli che
Vedono pericoli fischietti possibilità di tragedie giorno dopo giorno
E tuttavia
Da questo a dire che il problema è risolto ce ne corre l'attenzione come diceva il professor Lupo va mantenuta alta c'è un fenomeno che è quello mafioso che è ancora vivo e che ancora vitale
Lo dimostrano le nuove forme
Di
Attività mafiose
Lo dimostra la diffusione della corruzione che si avviene in Sicilia
Non può non avvenire prevalentemente per esigenze dell'organizzazione mafiosa
Lo dimostra la scarsa collaborazione ancora di molti settori non dimostrano le estorsioni
E a chi dice consentitemi una brevissima parentesi a chi dice che per seguire le estorsioni non serve o non è sufficiente
O serve solo a distrarre da altre più complessi problemi io dico sì
Forse non basta
Ma di sicuro serve perché le estorsioni servono alla mafia servono a Cosa Nostra per garantirsi il controllo del territorio per garantirsi la sottomissione per creare un rapporto anche vittima carnefice su cui cosa Nostra prospera perché costituisce quell'humus essenziale che fermi restando i legami politici e i legami finanziari che dobbiamo ovviamente perseguire quelle forme di controllo e contatto diretto colla o popolo e colte ritorni o Cosa Nostra non le può dismettere perché sono nella sua natura nella sua essenza
Ed ecco il motivo per cui Cosa Nostra non è ancora stata sconfitta perché c'è ancora quella mentalità e quella voglia di prevaricazione che dobbiamo in qualche modo
Sconfiggere
E che si dimostra
Due sabati fa
Avviene l'omicidio alle otto del mattino a Palermo nel pieno centro
I carabinieri
Guarda un po'
Presenti arrestare immediatamente all'esecutore materiale bene
Buona parte dei presenti
Chiedono chiedo lo dicono gridano lasciato lo stare non è successo niente
Gente che ha visto con i propri occhi pochi secondi prima commettere l'omicidio lasciata lo sarà liberata però non è successo niente bene allora c'è ancora questa mentalità
I vivi prendono le distanze dai morti diceva Aldo Cazzullo prima
Ecco due sabati fa noi abbiamo avuto dei vivi che prendevano le distanze dal morto
Ancora a terra accanto a loro e allora abbiamo parlato di
Commemorazione insomma
Non lo so fare
Del generale Dalla Chiesa
Però
Il legame terrorismo mafia deve essere necessariamente condito e corredato dal terzo aspetto che oggi è stato ricordato ed è stato ricordato molto bene
E cioè la resistenza
Ecco forse ci vuole una nuova resistenza
Forse ci vuole che Palermo è tutta la Sicilia e tutta l'Italia
Sì avventuri in una nuova resistenza
Che ci faccia finalmente venire fuori
Da un fenomeno che ancora soffriamo
Perché altrimenti ci si dovrebbe spiegare per quale ragione quel terrorismo quello interno
Siamo riusciti a sconfiggerlo mentre quello mafioso ancora no
E allora per chiudere il cerchio
Di tutto quello che ci ha lasciato il generale Dalla Chiesa credo che sia necessario unirsi a lui in una nuova Resistenza grazie
E adesso tocca Nando Dalla Chiesa ordinario di Sociologia alla criminalità organizzata o vestita di Mila
Allora
Io cercherò di circoscrivere la mia analisi al il modo in cui
Il protagonista di questo nostro convegno l'oggetto privilegiato della nostra discussione
Consentitemi richiamarlo non il perfetto dalla Chiesa ma mio padre senza per questo togliere nulla al
Alla densità scientifica di quello che vorrei dire
Si è
Impegnato contro il terrorismo e contro la mafia
Sono fenomeni che in qualche misura si richiamano
La mafia saputo essere terroristica terrorismo saputo essere mafioso basti pensare agli omicidi per rappresaglia dei parenti di coloro che hanno parlato con
I rappresentanti dello Stato con magistrato con forze dell'ordine però sono fenomeni fondamentalmente diversi
Uno è un fenomeno di potere e contropotere l'altro fenomeno di contropotere che ha coltiva un'utopia un Progetto di diventare potere
Dopo molto tempo
E
La stessa persona è stata chiamata a confrontarsi con sia con la mafia se con il terrorismo
Dunque ha dovuto contrastare
Due nemici delle istituzioni
Ripeto con delle caratteristiche storiche anche unto logiche molto diverse
In periodi anche contigui
Essendo sempre se stessa
è lo stesso generale Dalla Chiesa è lo stesso uomo delle istituzioni
è la stessa persona che
Immagina di dovere era diciamo svolge la sua funzione al servizio dello Stato
Seguendo determinati principi secondo determinate etica professionale seguendolo terminata metodologia
Allora io ho presentato preparato tre schermi anche per corrente più facile diciamo l'esposizione più veloce anche l'esposizione di quello che voglio dire nel primo schema
Recupero gli elementi di metodologia generale cioè quelli che accomunano comunque le fasi diverse di impegno contro il terrorismo contro la mafia e poi ho cercato di mettere a confronto
Me
Le scelte fondamentali e anche in contesti fondamentali che caratterizzano la fase del terrorismo e la fase della mafia nella esperienza di mio padre
Perché questo credo che ci aiuti anche a ragionare con una semplicità
Naturalmente ogni parola che Misseri è stata pensata
Lungamente ovvio pensare che si tratti di definizioni il ritorno di nomenclature semplici sono consapevole che ogni schema lo sa benissimo professor Lupo è di per sé una falsificazione perché
Fatto orto alla realtà che è sempre più complessa di quella che può essere immagazzinato in in un in uno schema ma lo schema aiuta a capire ecco lo schema ci dà delle
Possibilità di comparazione di compressione e ci obbliga a una certa precisione pur sapendo che quella precisione in una certa misura fa torto alla realtà però aiuta a comprendere un po'il paradosso
Della della teoria della conoscenza
Vediamo
I tratti metodologici generali
Che cosa
Si caratterizza
La modalità di azione di mio padre studio scrupoloso della situazione
Indicazione di alcuni dettagli rivelatori ma riferimento anche in con riferimento ai vari periodi indicati non è un investigatore che faccia le indagini sui fatti
Parte da un'analisi del del quattro parte da un'analisi del contesto che il fenomeno davanti
Non inseguendo questo o quell'altra azione criminosa anche su questo ovviamente viene fatto ma c'è preventivamente uno scudo della situazione in cui i fatti criminosi vengono e devono essere inseriti quindi si domanda che cos'è la mafia
Quindi si domanda che cos'è il terrorismo domandarsi che cos'è la mafia ecco porsi una domanda complicata ma alle spalle decenni di esperienze istituzionali decenni di studi chiedersi che cos'è il terrorismo del mille novecentosettantatré significa studio capire un fatto totalmente nuovo per la società italiana
Che cos'ho davanti
Credo che questo sia il il primo punto voglio soltanto ricordare qui quanto quanta attenzione dei riti mio padre nello studio della della mafia degli anni settanta quando
Capisce che la droga sta cambiando qualche cosa nei comportamenti dell'organizzazione offriva ricordato poi anche Salvatore Lupo prima
C'è qualche cosa di nuovo che va a letto
E c'è va qualche cosa di nuovo c'è l'imprenditoria che è legata alla politica mafiosa
Ma c'è qualche cosa che va capito anche nel terrorismo che cos'è questo terrorismo è un fenomeno di emarginazione sociale come si diceva allora
è figlio dello sfruttamento in fabbrica come si teorizzava allora
O magari è un fenomeno che appartiene prevalentemente i ceti intellettuali
Prego risponda risposta cambia tutto
Sapere che cosa cambia tutto
E questo produce quella rapporto che fa nel mille novecentosettantanove al ministro dell'Interno Rognoni in quegli rappresenta dei dati che sconfessano le teorie
Allora più diffuso sul terrorismo
Non parliamo poi del terrorismo eterodiretto eccetera certo ero in un fatto interno il terrorismo è un fatto di e lì
E produce i dati fa sociologo
Prende l'origine sociale e titolo di studio di tutti coloro che sono stati imputati per terrorismo negli ultimi anni
E si scopre che i terroristi sono soprattutto degli intellettuali possono essere perfino dei raffinati esegeti di Petrarca
Sono degli ingegneri
Sono dei sociologi
Sono degli storici della letteratura italiana
La grandissima parte non appartiene alla classe operaia
Quasi nessuno di coloro che sono stato imputato il lavoro in fabbrica
Ci sono ovviamente quelli che lavorano in fabbrica all'Alfa Romeo alla FIAT ma sono una esigua minoranza rispetto al totale delle persone indagate
Dare questa risposta significa orientarsi molto meglio a capire che cosa si può fare
La comprensione del quadro
La seconda è la motivazione morale dei propri collaboratori
Galli lo ha detto ha scoperto un grandissimo motivatore
Uomo di carisma che riesce a dare i propri collaboratori una forte motivazione morale
E che chiede anche una formazione dei propri collaboratori che è tanto più possibile quanto più è forte la motivazione morale quanto più credo in quello che sto facendo tanto più sono indotto studiare quello che sto facendo perché da come studio quello che sto facendo su quello che sto affrontando derivano anche le mie capacità operative di contrastarlo
Fa quella domanda Biagi passerà in se l'immagina lei dei marescialli dell'Arma che non sanno nulla della mafia
Mille novecentottantuno
Se l'immagina lei
Quanto in corpi dello Stato oggi conoscono la mafia
La motivazione morale produce una spinta alla formazione
E c'è un'attitudine all'innovazione strategica e tattica intuizioni controcorrente
Che sono tutto ricordate l'il ricorso al agli infiltrati
Il ricorso ai collaboratori di giustizia tensione è tutto interno questo voglio sottolineare non rispondo a quello che ha detto Felice Cavallaro pensiamo già scritti questa è stata mai tutto interno al principio di legalità
Può essere una scelta non usuale può essere una scelta spregiudicata mai tutto interno ai confini di legalità per quanto quel maresciallo incandescente presentato da Michele Santoro in prima in primo raggio serale su RAI uno come su Rai tre che cos'era come il braccio destro di dalla Chiesa
Il braccio destro di dalla Chiesa mai sentito mai conosciuto mai visto
Ci sarà una ragione sei Luís che diventa il testimone chiave in certi processi
Per quanto lui possa dire viene essersi sentito dire da mio padre che bisogna violare la legalità in certi momenti
Io vinti non ve lo faccio vedere perché ottengo gelosamente io ho il Codice Penale di mio padre con la parte della Costituzione segnata in rosso ripetutamente nei passaggi che riguardano l'osservanza dei diritti
Lui che solo segni in rosso che sono stati apposta in quelle righe mentre conduce la lotta al terrorismo come se ogni volta si fissasse i limiti della sua azione
Dentro quelli viene sperimentata l'innovazione
Tutti pensano che sia un'innovazione inusuale
Quella di anche quella dell'Asinara
Ma l'Asinara c'è una strategia che poi verrà chiamata due anni dopo che quella di me Lou hanno staccate la spina mio padre lo pensa prima se li portiamo l'Asinara questi contatti col mondo esterno ce li hanno più
E quindi non possono più dare ordini e non possono più fare i Catti questo è il tipo di innovazione che viene introdotta a margine ne abbiamo tante ora non ho il tempo per produco proporre le l'orientamento al coordinamento
Contro il terrorismo contro la mafia
Le azioni sono efficaci sono efficienti se possono essere coordinate rosso sono scoordinate tra di loro
Il valore del silenzio riservatezza è stato ricordato prima
Non solo non si parla con i giornalisti
Ma a volte non si parla neanche con i propri collaboratori
Se devo andare a fare una missione speciale in una città della Sicilia chiamo l'autista e a mezzanotte gli dico andiamo verso estro gli dico dove andiamo
La riservatezza e il silenzio l'attenzione alla psicologia dell'avversario
Qui c'è un piccolo particolare l'ultimo l'unica cosa che vi chiedo di concedermi come memoria personale quando mio padre dice io sono un bravo psicologo io che ero il figlio un po'irrequieto diciannove uno è psicologo perché non mi capisce
In realtà è un finissimo psicologo nella gestione della sua attività
E lo ha dimostrato in molte occasioni
Attento a cogliere i varchi che si presentavano nella psicologia degli avversari
E l'attenzione anche questo va ricordato le forme di consenso sociale su cui contavano i due avversari ma anche alle riserve morali che lui avrebbe potuto trovare dentro le istituzioni dentro società civile
Quali sono i loro alleati quali possono essere i nostri alleati
Che ciò che motiva poi l'orientamento a tirare fuori il meglio dalla società civile in tutte le occasioni
Dove posso trovare alleati preziosi che in questo momento non ho che cosa lo porta a dire qui a Palermo voi genitori tossicodipendenti sarete le mie forze dell'ordine
In un mondo che avrebbe dovuto essere sospettoso nei confronti del generale repressore
Secondo schema
Prima comparazione di mafia e terrorismo qualità del fenomeno naturalmente secondo lui
Il un fenomeno terroristico fenomeno politico ideologico e lo tratta così e guardate che non era poco perché a loro le istituzioni sbagliando tendevano a dire che il terrorismo era criminalità comune
E lui lo prende subito per la dignità che ha di fenomeno politico
Proprio lui che è il nemico mortale lo giudica un fatto politico non un fatto di criminalità comune
E lo fa studiare qui c'è il generale se chi lo fa studiare dei suoi uomini come fatto politico
E studiano il linguaggio politico dei volantini
E cercano di trovare le associazioni tra le parole gli aggettivi nei volantini delle Brigate rosse dei volantini delle altre organizzazioni terroristiche
Di tratta come fatto politico ideologico mentre tratta la mafia come fatto socio economico
Non politico ideologico quello preciso
Che è un mafioso richiedono mafioso è uno che lucra
Prima definizione è uno che lucra
è uno che chiede dei vantaggi persone
Per sesso
E per questo può anche uccidere un chiude quella sua prima ha risposto
Qual è il livello di analisi che privilegia sicuramente del terrorismo l'ideologia
Perché e quello terrorismo è
Un soggetto che coltivo un Progetto di presa del potere
Che gli deriva da una propria ideologia non da una propria condizione sociale
Qual è il livello di analisi che privilegio nella mafia Pozzi sembrare strano è quello antropologico
è in re eccezionale certe volte vedere l'attenzione che porge alla
Alla dimensione antropologica della mafia
Le relazioni sociali le relazioni familiare l'idea del potere della mafia
Che non è un'idea corrente non è l'idea dell'uomo politico ambizioso di potere
è un'analisi antropologica che si trova in tante venatura
E che tornano i suoi rapporti tornare le anche nelle interviste che fa
E anche l'antropologia però porta poi a dire in quell'intervista di bocca
Ho capito qual è perché una persona può essere ucciso
L'altro lo diciamo l'analisi antropologica che lo porta a vedere il rapporto tra favorì i diritti nella cultura mafiosa
E nella cultura nella società che subisce la presenza della mafia qual è il campo principale dell'innovazione anche questo interessante secondo me nel terrorismo e soprattutto nel cercare lo scontro scompagina mento lo scardinamento interno
Le terrorismo
Perché
è un fenomeno che trova la sua forza dalla propria compattezza più clandestinità
La mafia non è clandestina come sappiamo ha chiuso vuole essere conosciuta vuole sapere bisogna sapere che il mafioso tre poteri ubbidire
Ma innaffia il terrorista o si sa chi è ma è clandestino
Se non è clandestino non bisogna sapere chi è
E quindi lo scardinamento dall'interno è quello che cerca maggiormente così come cerca nei confronti della mafia l'erosione del consenso
Potremmo perfino semplificare ancora una volta facendo torto alla realtà piena a tutte le complessità e sfumature della realtà dicendo che nel caso del terrorismo parte
Dalla repressione per arrivare all'erosione del consenso nel caso della mafia parte dall'erosione del consenso per arrivare alla repressione
Ed è vero
L'Italia che non è vero che lo ha sempre aiutato compattamente contro il terrorismo Italia che anche
Ci dettato con il terrorismo smette di farlo quando terrorismo sconfitto
E la repressione del terrorismo che produce l'erosione del consenso
I settimanali che lo trattavano come repressore incominciano dedicargli le prime pagine date le copertine la volpe
è lui che ha sconfitto
Dalla repressione all'erosione del consenso nel caso della marcia cerca di seguire la strada inversa perché l'analisi del fenomeno diverso
Non è per tornare sempre gli studenti partiamo da coloro che possono essere investiti moralmente e culturalmente di questa campagna da questo offensivo di persuasione
E fatto un Paul vuoto intorno a loro li potremmo colpire più facilmente
L'obiettivo qual è proprio perché dà una lettura diversa terrorismo ed estirpare
Appunto quello mi dice fra pochi anni saranno frattaglie perché è un fatto politico ideologico ma se è un fatto socio economico la macchina può essere arginata dice non sono venuto qui per annientare l'assoluto qui per arginarla
Secondo schema
O seconda comparazione è interessante vedere i processi di apprendimento che sono diversi proprio perché i fenomeni hanno una
Prospettiva storica una lunghezza nello store italiano ha molto differente
Con la mafia i suoi processi di apprendimento sono avvengono per stadi sul campo Corleone Palermo poi di nuovo
Palermo da prefetto
E sono curativi
Mentre i processi di apprendimento contro il terrorismo sono dei processi accelerati
A rivederlo adesso è straordinario il diciamo ciò che è stato richiesto agli ufficiali ai sottufficiali ai carabinieri di quel periodo
Capire un fenomeno di cui non si sapeva nulla
E per questo può selezionare non lo fa con la mafia ma lo fa col terrorismo ragazzi di vent'anni
Che vanno nel suo nucleo e diventano decisivi i ragazzi meridionali senza grande cultura che si pigliano il carico della lotta contro il principale nemico dello Stato in quel momento
Ghali l'avrà visto in Perù basta parlarci con quella che ragazzi che sono diventati sessantenni
Che raccontano la loro avventura di ventenni che arrivano al nord non hanno studi alle spalle ma d'altra parte questo fenomeno fenomeno con conosce nessuno quindi non sono svantaggiati rispetto ad altri
Devono capire di più inserendosi dentro in mondi di riferimento qual è il rapporto con la politica un rapporto di cooperazione con il terrorismo nonostante qualche smagliatura è un rapporto di cooperazione sospettosa nella prima fase palermitana
Cooperazione con livello nazionale più sospettosa con livello locale
è un rapporto di rigetto quando arriva a Palermo nell'ottantadue lì non ci sono santi è un rapporto di ricerca che sta scritto nella storia
Rapporto con la giustizia è un rapporto di cooperazione progressiva con il nella lotta al terrorismo ebbe anche dei problemi con alcuni segmenti della magistratura quelli che inizialmente consideravano la lotta armata un'espressione di dissenso
Oppure
Il famoso discorso almeno famoso perché ha vissuto quell'epoca
Del mille della festa dell'Arma del mille novecentottanta quando presentò l'arma dei carabinieri come il nuovo Piave che avrebbe resistito all'attacco al al terrorismo e all'ingiustizia che lo assolve
Era stato appena sotto a Genova fra
Tripudio dei presenti
Il professor pensi che sarebbe stato auto confesso pochi mesi dopo rapporto con la giustizia nel nella lotta contro la mafia diciamo che è stato un rapporto di fiducia suo verso la magistratura è un rapporto di mortificazione dei fatti
E tante assoluzioni per insufficienza di prove dei processi di Catanzaro invece mentre lui ribatteva il pugno
Sul bracciolo della poltrona dopo avere lavorato Nesi e mesi e mesi per acquisire delle prove che riteneva valide e mio padre non era una persona che non cercasse di portare davanti al giudice delle prove inattaccabile
Inattaccabili processi valutazione però
Ostilità ambientale e chiudo apprezzabile nella lotta al terrorismo perché ne ha avuto di ostilità quello che ricordavo prima io cerco sempre tutte le volte di contrastare questa visione
Un po'forte
Leggendaria
Di un'Italia che tutte insieme si mette contro il terrorismo perché io ho visto la gente applaudire in piazza l'assassinio del giudice Minervini perché l'ho vista ridere per l'assassinio di un primario del Policlinico di Milano
Perché gli ho visto dire io l'ho sentito dire di tutto degli ambienti che frequentava l'università su mio padre Italia non era compatta contro il terrorismo
Per i questa è una
Ricostruzione di comodo che il Paese si fa per raccontarsi in un modo diverso da quello che è stato
è stato c'è stata questa ostilità mare operare sociopolitiche
è stata apprezzabile l'ostilità ambientale contro la mafia operare economico politiche
E hanno gli interessi Contri quali si stava mobilitando di un'Italia che incominciava a vedere scorrere nelle proprie vene il sangue dei narco dollari richiamati prima
Non per nulla oggi si dice ma la mafia non c'è in tutti Italia mio padre nel mille novecentottantadue dice la mafia è a Milano e a Roma
A Trieste e nelle città dove sta investendo riciclando grazie ad architetti Frisani Air di fama ristoranti commercio turismo i soldi che vengono dall'alcol dall'arco traffico
Era da qui che venivano e resistenza era più economico politico che non sociopolitico
Naturalmente le definizioni sono bugiarda e lo ripeto ancora una volta ho soltanto cercato di fare uno sforzo di semplificazione perché questo poi aiuta a discutere grazie
Grazie al professore dalla chiesa e grazie
A tutti i relatori per il loro contributo siamo al termine di questo incontro e alle conclusioni come giusto che sia
Sono affidati mandante generale dell'arma dei carabinieri regina del sette è stato colui che ha voluto più di tutti anche questo secondo convegno
Grazie
E il convegno la presentazione del libro il convegno sono stati lunghi quattro ore quindi cercherò di essere particolarmente breve
Soffermandomi facendo la parte che mi compete come comandante generale soffermando missione su alcune cose
Il tema del convegno è stato ampiamente dibattuto ed abbiamo visto che è un tema particolarmente indovinato
Quello
Terrorismo e Cosa Nostra è il secondo convegno
Sono particolarmente grato come comandante generale dei carabinieri a tutti gli ospiti che sono intervenuti ad iniziare dal signor presidente del Senato Piero Grasso
Non è una cosa ordinaria che il presidente del Senato che peraltro è stato direttore nazionale antimafia prima è stato procuratore distrettuale a Palermo è stato giudice pm a Palermo per tanti anni
Abbia
Ha avuto la pazienza di essere con noi come ogni anno peraltro ieri mattina
Ieri per tutta la giornata ieri sera ancora con noi al concerto all'arco commemorazione della generale del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa nel trentacinquesimo anniversario
Dell'uccisione insieme alla signora Emanuela Setti Carraro e all'agente scelto Domenico Russo
Non è ordinario che sia stato qui oggi
Abbia introdotti i lavori non con un saluto
Ma con un intervento di grandissimo spessore e sia rimasto con noi per quattro ore oltre quattro ore
è una cosa straordinaria per la quale noi la ringraziamo signor Presidente di questa sensibilità grazie davvero grazie
Tutte le autorità che sono presenti alla prefetto di Palermo ai prefetti della Sicilia ce ne sono diversi anch'essi presenti anche ieri
Grazie agli alti magistrati presidente della corte d'appello del tribunale procuratore generale poco fa ci ha lasciato
Alla procuratore distrettuale che non solo è presente ma è intervenuto con una relazione
Per la quale noi tutti la ringraziamo davvero
Grazie
Ai parlamentari
Schirò e di vita
Che sono presenti grazie davvero
Grazie a tutti voi un ringraziamento particolare
Alla dottor Curti
Chi è il professor Curti citiamo tra e il marito di Simona danni io lo vedo ogni volta insieme a Simone in silenzio
Eppure rappresenta un qualcosa di importantissimo per noi per lei sicuramente ma anche per noi grazie per esserci grazie a tutti voi
Cercherò di andare veloce ciascun relatore lo abbiamo sentito dalla sua visuale di storico cronista magistrato accademico familiare ma professore accademico
Ci ha descritto un'epoca un'epoca particolarmente dolorosa di ripetuti e virulenti attacchi nei confronti dello Stato e dei suoi servitori
Di quella società civile che faticosamente si faceva strada nella nostra repubblica
A fattor comune emerso nettamente per lesioni dubbie virtù lei è straordinaria qualità
è emersa la figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Uomo intransigente conti che sia anzitutto con se stesso assolutamente attaccato alla sua famiglia allarmai alla sua missione
Che viene prima di ogni cosa ha una visione cristallina dello Stato da preservare a ogni costo senza se e senza ma
Il pomeriggio ha iniziato con la presentazione di di un libro il libro edito dalla Mondadori di Andrea Galli un cronista lasciatemi dire un ricercatore uno storico uno scrittore un giovane di alti ideali
Un italiano e cioè d'eccellenza
Il libro riporta sotto il titolo dalla Chiesa all'occhiello storia del generale dei carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia
Bene una sintesi efficace di momenti essenziali della grande vicenda professionale e umana del generale del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa Galli
Autore anche del libro carabinieri per la libertà se ne è parlato edito lo scorso anno ancora dalla Mondadori
Voglio citare come abbiamo conosciuto grandi grazie al generale Stefanizzi che mi ha aiutato in tutto questo periodo
Era rimasto colpito da una certa banda Gerolamo si era avvicinato a questa cosa aveva fatto delle ricerche dove c'è sono convinto che c'è aveva fatto delle ricerche
Pensando che fosse una banda di rapinatori di ciò i delinquenti no la banda Gerolamo scoprì
Era una banda composta da settecento carabinieri comandata inventate comandata dalla maggiore Ettore Giovannini dei carabinieri durante la Resistenza
Inferiore di numero ma analogo anche quella che a Roma fu la Banda Caruso di sei mila carabinieri
Di lì l'idea quando lui chiese delle notizie di chiedere di di fare un lavoro più grande di andare a ricercare i carabinieri per la libertà cioè non solo in due due mila settecentotrentacinque carabinieri
I caduti nella lotta alla resistenza della Resistenza in quegli anni in quegli anni
E cinque mila deportati di cui due mila a Roma in un unico giorno il sette ottobre quarantatré
I sei mila feriti
Ne abbiamo sono stati citati dei caduti qui alcuni più noti ma ce ne sono tantissime di storie alcune delle quali lui ha riportato in questo libro
Di lì poi dall'esperienza
Da quell'esperienza
Abbiamo pensato che in occasione del trentacinquesimo anniversario fosse l'ora così come poi ci hanno detto retail Simone
Di avere va bene un testo che in qualche modo riportasse la vicenda umana e professionale
Del nostro generale del prefetto Carlo Alberto
Dalla Chiesa tutte insieme
E così è nata questa idea
Il libro a il pregio di portare alla luce approfondire aspetti non noti ai più e finanche a molti i carabinieri a iniziare da me
Dalla sua partecipazione alla Resistenza se ne è parlato una partecipazione straordinariamente attive coraggiosa all'esperienza nei comandi territoriali dell'Arma svolti nei gradi di capitano e maggiore quelli
Della dinamica Milano vissuta dopo la breve ma intensissima permanenza Corleone
Che lo ha segnato per sempre gli ha fatto intuire i codici per decrittare ogni fenomeno criminoso organizzato di carattere eversivo o mafioso
Un'esperienza vissuta in prima persona grazie alla maresciallo gli a De Luca anche il signor presidente Grasso conosce un ricercatore straordinario nostro ho avuto copia di un verbale un rapporto giudiziario a firma del generale Dalla Chiesa tenente va bene e della l'uno della sei dicembre l'altro del trentuno dicembre quarantanove
Nel verbale interrogatorio Vanni Pasqua quo autore dell'omicidio di un certo Colò cova Calogero come agli anni
Ucciso da chi da Luciano leggio il quale si legge nel verbale dice Giovanni Pasqua era uscito nel quarantacinque un omicidio commesso quattro anni prima
Dal carcere dove era detenuto per aver rubato del grano questo era il livello di questo signore allora Dalì pensate poi quanta strada
Ecco in quel verbale c'è la deposizione di Giovanni Pasqua che indica
Dove è stato gettato il corpo di Rizzotto
E quindi
La possibilità di ripescare il corpo di individuare gli autori evidentemente dell'omicidio quelli veri
Va bene e poi di trovare altri corpi due dei quali c'ha colpito particolarmente non saranno nemmeno riconosciuti infoibati sicuramente della zona ma mai riconosciuto o almeno
Non riconosciuti allora Carlo Alberto Dalla Chiesa si impone per la sua lucidità e lungimiranza la determinazione il coraggio l'abnegazione la straripante carica umana le ineguagliabili virtù di comandante
Lo straordinario fiuto investigativo il suo inossidabile indefettibile senso dello Stato
La sua lungimiranza il suo essere precursore
Lo abbiamo sentito e letto è stato amato e rispettato anzitutto dai propri uomini dai suoi carabinieri tra essi ben tratteggiati nel libro Ufficiali e Marescialli che hanno dato un contributo importantissimo al contrasto dell'eversione e della che limita le priorità mafiosa a Palermo
Tra il quali caduti come Lulli in questa lotta
Il maresciallo Felice Maritano ucciso dalle Brigate Rosse a Robbiano di Mediglia il quindici ottobre settantaquattro
E il tenente colonnello Giuseppe Russo di cui poco fa pochi giorni fa
Il la venti agosto abbiamo celebrato il quarantennale dell'uccisione
I marescialli di toglievo nella e Giuliano Guazzelli collaboratori di Russo e collaboratori del generale Dalla Chiesa
Comandante di Regione a Palermo uccisi dalla mafia rispettivamente il dieci settembre ottantuno a Palermo e il quattro aprile novantadue ad Agrigento
Tutti decorati di medaglia al valore
Tutti come il generale il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa nostri limpidi eroi
Il libro cita dei collaboratori del generale Dalla Chiesa e mi riallaccio anche a quanto detto il
Professor Nando Dalla Chiesa
Qui è presente e vorrei si alzasse un attimo il generale di corpo d'armata Giampaolo senti che insieme a Franciosa tenente colonnello allora allora lui capitano e Pignero seno
Bonaventura furono il nucleo vero vero porti più vicino alle generale Dalla Chiesa Gianni al settantaquattro quando inizio
Settantatré settantaquattro inizio l'avventura della nucleo speciale di polizia giudiziaria per la lotta al terrorismo
Che dei dei risultati della cattura dopo tre mesi abbiamo sentito di Franceschini e Curcio Curcio poi a basso l'evasione di Curcio
E di altri detenuti determinò poi
Tra le altre cose l'individuazione del generale Dalla Chiesa come coordinatore del così detto sicuro pena
Cioè
Coordinatore
Della servizio che doveva occuparsi di intervenire sulle carceri perché le evasioni finissero
E per sono citate anche nel libro ci sarà modo
E perché finissero pensate quanto anche questo incarico del generale Dalla Chiesa fu pericoloso dopo di lui quando lui passò ad altro lo ricoprì in generale Galvaligi che il trentuno dicembre
Ottava ottanta fu ucciso
Avanti alla moglie sotto casa dalle Brigate Rosse
Questo per darvi
Gli avversari
Grazie grazie Giampà
Gli avversari i nemici mi hanno avuto timore
Alcuni
Lo hanno odiato tra essi sicuramente i feroci corleonesi
Lo hanno odiato come un nemico mortale
Nella consapevolezza del coro pericolo che incombeva su di lui
Nella stagione delle BR nella prima bene breve esperienza
In Sicilia in quella successiva di sette anni al vertice della legione e in quella di cento giorni da prefetto
L'uomo delle istituzioni non ha mai tentennato
Abbiamo avuto conferma dai relatori di quale modernità fosse la sua azione delle sue infetti efficacissima e capacità di analisi dei di ideazione di azione il metodo anticrimine
Poi adottato dal rosso dalle élite dalle forze nazionali di polizia e non solo nazionali
Ha proiettato una luce una testimonianza raccolte sviluppate nel tempo da grandi servitori dello Stato
Tra essi magistrati Rocco Chinnici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino come l'unica dovuti sulla via del dovere
Come altri carabinieri e poliziotti come Boris Giuliano Ninni Cassarà Beppe Montana
Funzionari di polizia Emanuele Basile Mario da Leo capitani dei carabinieri comandanti della compagnia di Monreale uno dopo l'altro
Ecco e tanti altri che non citerò ritenessimo una
Hanno ricordato e ci hanno emozionato il loro papà
Un padre sempre vicino ai attento nonostante gli impegni incessanti un marito affettuoso confidente amorevole come straordinariamente hanno scritto nel libro
Dalla Chiesa un Papa Cogliati in a alla magari lei
Rita Simone e Nando
Edito dalla San Paolo e presentato di nuovo ieri qui a Palermo
Il libreria del luglio scorso i cui proventi loro tre
Hanno inteso generosamente donare all'Anaao macho cioè all'opera per l'assistenza degli orfani dei carabinieri a succedergli a suggello della incontrovertibile loro appartenenza all'Arma dei carabinieri
Le testimonianze di di ampi carabinieri che hanno dato la loro voce al libro di Andrea Galli
Nelle oltre trecento pagine ci rivelano una personalità e una carabiniere evita come noi diciamo davvero straordinaria
Il generale il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa è un'icona destinata a rimanere impressa nella storia dell'arma ma anche nella storia delle istituzioni nella storia d'Italia
Il presidente Grasso
In occasione della presentazione dell'apertura del pomeriggio della presentazione del libro ha disegnato un quadro storico della figura del nostro Carlo Alberto Dalla Chiesa una testimonianza mi consenta solo
Per le ragioni che ho detto prima
Aldo Cazzullo che ringraziamo che ringrazio ringraziamo tutti noi anche per l'illuminante prefazione del libro c'erano dati della sua presenza e ha offerto una brillante descrizione dell'autore io ho cercato di sintetizzarla l'avevo già scritta
E un chiaro quadro del contenuto del libro
Cielo aperto insieme a vite a Simona insieme all'autore stesso e a Vincenzo Morgante grazie incenso
Per essere stato moderatore di questa presentazione ma anche di questo secondo convegno come del primo comma
Bene
Il convegno un simposio che non è stato solo occasioni di commemorazione non è stato solo
Occasione di approfondimento di un tema stimolante
Attuale oggi come ieri è stato e cercherò di dire alla fine anche qualcosa di più
Una tavola rotonda resa preziosa dagli interventi dei relatori
Dal generale Riccardo Galletta comandante dei carabinieri della Sicilia che ho voluto personalmente incaricare di questa di questo suo intervento a significare
Il fatto che i carabinieri pensano
Analizzano
Agiscono
A fianco della magistratura insieme alle altre forze di polizia
Alla professor Nando Dalla Chiesa professore figlio e abbiamo visto il livello di analisi che ci ha portato alla dottor Felice Cavallaro
La sua relazione una relazione senza sconti giusto così come deve essere
Al professor Salvatore Lupo promesso al sabato nel gruppo che insieme a noi è promotore
Di questi convegni dallo scorso anno e che lo sanno tutti qui a Palermo ma non solo a Palermo e uno degli studiosi più importanti sicuramente del fenomeno mafioso al procuratore lo voi
Che ringrazio vivissima mente perché ci ha dato delle riflessioni ha detto con uno spirito diverso rispetto a quello con cui erano state portati avanti le prima le prime ma sicuramente importante ci ha dato un'indicazione finale che vorrei riprendere poi
Ci hanno sapientemente descritto uno scenario li ringraziamo due scenari anzi ma scenari che in qualche modo sono uniti proprio dalla figura e dall'azione dal metodo d'azione
Del generale Dalla Chiesa
Bene ora quest'occasione i loro interventi ci hanno dato occasione per conoscere quindi a prendere ma anche per riflettere e ci daranno occasione sono certo per agire
Nulla e fine a se stesso nulla e vanno se e efficacemente diretto abbattere come a noi compete la criminalità organizzata il male
Il sacrificio del nostro generale di tutti i caduti alcuni pochissimi ne ho citati altri sono stati citati nella lotta alla mafia e all'eversione non è stato certo vanno al contrario ha portato una messe di risultati e tutti a scapito degli assassini
Il signor presidente Grasso mi ha colpito particolarmente ha detto tra l'altro
Il generale Dalla Chiesa il prefetto Dalla Chiesa ha perso la vita ma vincerà la battaglia vincerà la battaglia finale
Noi che siamo convinti Lo scenario di oggi seppure non scevro da difficoltà tentennamenti qualche opacità posizioni non sempre nette
Sono state anche descritte enormemente migliore rispetto a quello dei primi anni Ottanta innegabile e di quello del decennio successivo il decennio delle stragi
Quindi
Così come vorremmo si agisce sempre anche dal convegno nessuna retorica ma concretezza nessuna illusione realtà
Il convegno che nel nome di Carlo Alberto Dalla Chiesa dallo scorso anno organizziamo anzi insieme all'Università di Palermo
Che ringrazio ancora nelle persone del professor Salvatore Lupo per il suo intervento ma per la partecipazione attiva all'organizzazione dei convegni
Del magnifico rettore e Fabrizio mica ride il professor Fabio Mazzola prorettore che qui durante il convegno bene
E
Con il Coni rivolgimento di alte personalità quest'anno e l'anno scorso è testimonianza di questo è un modo si di onorare la memoria di un nostro eroi da non dimenticare
Ma è al tempo stesso un modo di onorare la memoria di tutte le vittime della mafia fatto quindi
E ancora un'occasione
Per nuovi stimoli e contributi al contrasto della criminalità organizzata con lo studio l'analisi e la proposizione di spunti per nuove strategie
Una delle possibili iniziative la nostra per raccogliere l'appello del primo maggio ottantadue del neo prefetto di Palermo è stato citato è stato citato ieri quello che ha detto non mi soffermerò però e anche a quell'appello che noi ci rifacciamo
Appena dieci giorni dopo il tragico agguato di quella sera del tre settembre il Parlamento più volte era in corso ieri e oggi questo ha finalmente approvato la legge Rognoni-La Torre
La Torre ucciso lo sappiamo l'abbiamo sentito ribadire
Il giorno della nomina di dalla Chiesa prefetto di Palermo
Una legge quindi
Quella la Rognoni-La Torre la sei quattro sei dell'ottantadue che porta int. Minzi Cametti intrinsecamente anche il suo nome
Il tre settembre ottantadue viene ucciso il generale Dalla Chiesa
Esattamente trenta tre anni dopo
Il giorno in cui ha assunto il comando delle squadriglie del comando repressione forse repressione terrorismo a Corleone esattamente trentatré anni dopo
Qualcuno sicuramente lo lo sapeva forse una suggestione così come quella che era la sera precedente
Della festa di Santa Rosalia quando i palermitani iniziano a percorrere la strada per Monte Pellegrino e ce ne sono state altre di indicazione forse casuale però sono delle suggestioni
Quelle a tre settembre è stato l'inizio di un percorso per noi e per tanti altri non sempre agevole costante che però ha consentito allo stato sul piano operativo di vincere grandi battaglie
Vittorie che hanno permesso in definitiva di superare quella frase tristemente nota apparsa la sera dell'eccidio tante volte Ri ripetuta oggi è morta la speranza dei palermitani onesti la speranza
Lo hanno detto in tanti
Lo ha detto
Anche illa l'arcivescovo di Palermo
E una speranza
E una speranza che si può avviare si può avviare ad essere certezza e viva invece ogni giorno di più
A trentacinque anni di distanza registriamo oggi
Ieri
La presenza del Presidente della Repubblica alla commemorazione che ricordino i familiari da quell'ottantadue la prima volta
La presenza del presidente del Senato ieri e oggi qui lo ribadita
E ho ribadito quale importanza già
La presenza delle massime autorità di prefetti lo ribadito i magistrati presidente della corte d'appello del tribunale
Procuratore generale tanti altri un magistrato da tanti che ha lasciato da poco il servizio consentitemi di citare dottor Guerci
Presidente rovesci il quale ha ha voluto tenermi la laudatio la relazione in occasione
Del quarantennale del quarantennale dell'uccisione di Giuseppe Russo
Anch'esso come accaduto ad altri forse ma scaricato cosa così si dice a suo tempo il suo intervento dopo tanti anni è stato l'intervento bellissimo importantissimo che ha dato un grandissimo conforto non solo alla figlia
Che aveva nove anni ed era vicina alla tenente colonnello Russo quando fu ucciso vicino a pochi metri
Ma
Hanno i tutti e io credo a tutti i servitori dello Stato
Grazie davvero ecco la presenza all'intervento della Chiesa ho citato l'intervento dell'arcivescovo di ieri di oggi oggi a monte Pellegrino in occasione di Santa Rosalia è stato citato
Il generale Dalla Chiesa ma sono stati citati coloro che hanno combattuto come lui
La criminalità organizzata
Ecco
La pubblicazione di libri
Abbiamo presentato un libro oggi ho parlato dell'altro libro presentato alcune settimane fa
Il generale sei chi conosce bene un altro libro presentato nel dicembre Nova del due mila quindici Tutti gli uomini del generale della Paterniti
A testa
Che e sempre presente nella nostra mente nella nostra memoria nel nostro cuore questa cosa
La cooperazione da quest'anno con la Fondazione Falcone da cui è nata la mostra Fidelis che dal ventitré maggio ancora oggi è presente all'interno della caserma dei carabinieri ad attestare
Nata a dare un altro messaggio forte quanto sia importante che in questa lotta siano coinvolte nella cultura l'arte
E si ricordi la storia la grande storia
Di questa regione di questa città di questa Regione
Bene e questo convegno consentitemi di dire un convegno che la prima volta abbiamo tenuto alla caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa la nostra che quest'anno abbiamo chiesto di poter tenere in questo ateneo
Di poter tenere qui a riaffermare che questo convegno e il risultato del lavoro dell'università insieme ai carabinieri
A dire
Quanto sia importante che si discuta di questo si parli di questo
Vedete
Io sono certo che la speranza
Non è morta mai viva ogni giorno di più con me lo sono sicuramente i vertici dell'Arma che sono qui presenti
Perché in servizio qui o per essere stati qui in servizio
Il vice comandante generale Coppola il il generale robusto comandanti in interregionale generale Amato il generale Visone
Sono passati di qua sono diventati i vertici dell'Arma dei carabinieri ad attestare anche qual è l'importanza che dall'Arma dei carabinieri a questi luoghi ve ne sono convinti tutti i carabinieri con me di questo
Se Atene convinti voi
Nando Rita e Simone e Simona
Così do come dobbiamo esserne convinti tutti
Questo convegno lo ribadisco non è solo commemorazione anzi non è commemorazione
Ecco qualcosa di più
Se oggi abbiamo sentito parlare di cose di proposito di metodi di propositi ancora se oggi abbiamo sentito dalle parole della dottor Lo voi
Che serve una nuova Resistenza evidentemente questo convegno è qualcosa di più questa iniziativa è qualcosa di più nel nome del generale Dalla Chiesa ma per qualcosa che valga per il futuro grazie