Rassegna stampa africana

Buongiorno e ben trovati agli ascoltatori di Radio Radicale per questo nuovo appuntamento con la rassegna stampa delle affinché rassegna stampa
Che dedicheremo in apertura a la drammatica questione dell'immigrazione che investe
Il continente africano e l'Europa segnatamente l'Italia così come
Questa notizia ha fatto il giro di tutti network internazionale anche la stampa africana diventa dedicato
Molte pagine molti
Molte cronache radiofoniche molti molte cronache giornalistiche a questa fondata di immigrati sulla costa
Sulla costa italiana ma la notizia che viene dato con maggiore rilievo è quella
Annunciata dal Governo italiano la prendiamo dal sito Africa della BBC
Immigrazione d'Italia vuole chiudere i suoi porti l'Italia alza il tono e minaccia di bloccare l'ingresso
Nei suoi porti dei delle navi che portano
Che soccorrono immigrati in Mediterraneo vuole bloccare
I suoi porti
Hai fra le navi che non hanno la bandiera
E italiana non può continuare così a firma ha affermato una fonte del Governo italiani rappresentante italiana presso l'Unione europea Maurizio Massari
Incontrato a Bruxelles il commissario europeo incaricato del del tema dell'immigrazione Dimitri avrà mò Polo ASP
E gli ha rimesso una lettera nella quale l'Italia spiega che le ultime gli ultimi arrivi
Importanti di migranti sulle coste di questi ultimi giorni con questi arrivi la situazione a raggiunto un limite non più sopportabile per il sistema dell'accoglienza
Italiani più di dodici mila migranti sono stati soccorsi tra domenica e martedì
Cinque mila solo per la giornata di lunedì altri nei giorni successivi
Questa la notizia di portarla vi dissi Africa riporta anche la dichiarazione di Sergio Mattarella seri queste cifre continueranno
Essere tali la situazione diventerà non gestibile anche per un grande Paese aperto come
Il nostro l'articolo di BBC afflitta
Sottolinea che l'Italia si lamenta da tantissimi anni di essere stata lasciata sola di fronte ai flussi migratori provenienti dalla
Libia e l'Italia ha sempre chiamata a un maggiore a una maggiore solidarietà da parte dei partner euro per il secondo
Il Ministero italiano dell'interno più di settantatré mila trecento migranti
Sono arrivati sul territorio nazionali italiane o dall'inizio dell'anno un incrementa del CIPE di circa quattordici per cento
Nel paragone con lo stesso periodo del duemila e sedici secondo l'Alto Commissariato dell'ONU e i rifugiati
Due mila più di duemila persone sono morte possono
Portate scomparse dall'inizio dell'anno nel tentativo di attraversare
Il mediterraneo altri giornali
Riprendono questa notizia molti altri essi tutti
In realtà devo confessare che avrei voluto
Trovare anche più dichiarazioni da parte
Dei politici africani e lo abbiamo detto tante volte
Abbiamo la sensazione non è solo una sensazione ma è una cosa che
Possiamo documentare
Il l'attenzione dell'Unione africana deve la maggior parte dei Governi
Cioè africane rispetto a questo vero e proprio dramma dell'immigrazione non è all'altezza
Della minaccia anche per il continente di questi
Di questi flussi che fanno partire
La parte più viva più dinamica la parte più giovane qualcuno direbbe anche più scaltra quella in grado di concepire un progetto migratorio e di metterlo in atto avremmo voluto trovare
Molte più prese di posizione da parte degli ufficiali africani del dei Capi di Stato e non
Non li abbiamo trovati ma la stampa se ne sta occupando e se la stampa se ne occupa significa che il all'opinione pubblica africana queste notizie arrivano
Sempre approfondendo questa
Questo tema dell'immigrazione andiamo a leggere lasciava Stefano Massimo da Princeton tra le agenzie di informazione
Dell'Africa centrale che ci informa anche qui
Che i flussi migratori verso l'Italia non verso l'Italia sono in in in aumento
Ma c'è una curiosità che viene qui segnalato in questo articolo non sono solo gli africani che adesso prendono la rotta libica
Anche immigrati provenienti dall'Asia dalla Bentley adesso segnatamente ma dall'Asia in generale stanno utilizzando la rotta libica prendo
Dei voli dei voli aerei che li portano in Turchia o in qualunque altro Paese del Golfo arabo Persico
E passando attraverso questi paesi per raggiungere il e la Libia e il resto lo fa il cavo se libico
Dove appunto le autorità non sono in grado di controllare i flussi migratori anzi
Tutti noi che abbiamo nel passato nel corso degli anni documentato il fenomeno dell'immigrazione noi sappiamo che
Lungo la costa e non solo intere città
Da al prefetto dal Sindaco fino all'ultimo degli abitanti vivono con la filiera dell'immigrazione che è diventata una vera e propria economia alternativa ovviamente
Guidata dalle grandi
Dalle grandi centrali criminali
E ahimè in alcune parti della Libia anche dalle grandi centrali jihadista e che hanno visto nell'immigrazione una possibile fonte di finanziamento delle loro azioni
Criminali
E qualcosa si muove sul fronte delle autorità africane leggiamo qui
Dal
Sito di le Intelisano da vigevano anche un sito informatico di notizie lottare contro l'immigrazione clandestina Alicudi balli il Ministro dell'integrazione africane
Che a lanciato
A vigeva la capitale a Viggiano una delle città importanti della Costa d'Avorio e una
Campagna il Ministro dell'integrazione africane degli avori anni dell'estero Klaus Bernard
E Klaus Bernardo l'ambasciatore
Di Germania in Costa d'Avorio hanno lanciato ufficialmente un progetto di sensibilizzazione contro la immigrazione irregolare questo successo giovedì quindici due mila
E diciassette in un albergo di di ciò concordi
Questo progetto mira a contrastare la migrazione di migrazioni regolare attraverso una campagna di informazione detta preventiva destinata ai giovani dirà dai diciassette I trentacinque anni e riguarda sia gli uomini che le donne il lo scopo
E di ridurre la pressione migratoria alla radice
Di suo addendo immigrati potenziali a partire sensibilizzando lì e informando LIS su lì al le alternative possibile che
Il Paese offre
A l'immigrazione
Questo progetto da seguire con
Pro lanciato dal Governo della Costa d'Avorio e
Con un finanziamento bella Germania dubito che una sola è semplice operazione di sensibilizzazione possa
Come si dice frenare e stoppare alla radice
L'immigrazione che come sappiamo a
Delle cause estremamente complesse estremamente profonde
Bisogna agire sulle disuguaglianze bisogna ridurre la forbice tra ricchezza e povertà Inner questi paesi bisogna avere un'economia
Che produca ricchezza e soprattutto crea crei i posti di lavoro in un continente dove dieci milioni di giovani ogni anno si affacceranno sul mercato del lavoro bisogna spegnere
I conflitti i vari conflitti che
Attanagliano il continente e bisogna contrastare il clan mai Cenci il cambio climatico
Non se ne parla abbastanza noi parliamo di rifugiati parliamo di
Rifugiati economici ma dovremo abituarci sempre più
A parlare di
Profughi climatici ossia di persone che lasciano la propria terra proprio perché il clima è diventato inospitale mille e
Per
La vita umana
E sempre utilizzando loculi ente a nazionali zitto del Curiel
E internazionali che ci informa che in realtà e vedo che il mare sta uccidendo molti migranti abbiamo sentito parlare di duemila e cinquecento morti
Della Juve NACA ci era ma chi mai attenuto una contabilità precisa di questi morti molto probabilmente le cifre vanno modificato in eccesso
Ci informa questo sito del Lukoil internazionali che in realtà la il passaggio che uccide più persone e il passaggio del del deserto
Secondo
Il sito della Guinea
Leggerli punto comma il deserto si sta trasformando piano piano in un cimitero per i migranti anche questo chiunque ha viaggiato nel deserto ha potuto vedere come
Gli scheletri degli umani si mescolano con quelli dei Dromì vari nelle deserto c'è questa escursione termica molto caldo la durante la giornata e molto fredda la notte e poi insidie varie tra cui i predoni
Che attaccano i convogli degli immigrati quindi il deserto responsabile della morte di molti candidati all'immigrazione che non riescono a questo punto a raggiungere nemmeno la Libia per poter tentare la traversata
Del mare verso l'Italia forse
Una soluzione un inizio di soluzione da parte delle istituzioni e delle autorità africane potrebbe essere questa
Intervista che troviamo pubblicata dal sito di lo il mondo Africa
E intervista a a chi numi a destinare il direttore della Banca africana dello sviluppo
Che punta sull'agricoltura e ricorda che il continente possiede sessantacinque per cento delle terre coltivabili che non sono per ora sfruttate
Il presidente della Banca africana dello sviluppo cinquantasette anni dovrebbe a vere quest'anno il World Food price del due mila e diciassette che cosa è e Walt food price
E il premio mondiale dell'alimentazione
Che viene ogni anno attribuito alla persona che maggiormente si è impegnato a promuovere le politiche agricole quindi a contrastare la fame e assicurare
Il a garantire la sicurezza
Alimentare di grandi popolazioni quale questo Progetto della Banca africana dello sviluppo lo dice il presidente
Per me è un grande Condorelli ma il più importante resta da fare mettere fine alla questione della fame in Africa non c'è più tempo
Da perdere
L'Africa e la sua agricoltura e
La nostra grande priorità noi vogliamo nutrire l'Africa
Riuscire a nutrire l'Africa autonomamente da qui al due mila e venticinque
Siamo pronti ad investire ventiquattro miliardi di dollari quasi ventun miliardi cinquecento euro su dieci anni nel settore dell'agricoltura in Africa l'obiettivo
è
Dir ridurre drasticamente il livello delle importazioni di prodotti agricoli e di aumentare la produttività del continente oggi prosegue questa intervista l'Africa
Dedica trentacinque miliardi di dollari ad importare cibo e se non facciamo niente da qui a due mila e venticinque
Questa cifra non potrà che triplicare ecco perché il resto grande piano della banca africana dello sviluppo
Progetto che molto criticato perché è un progetto che Misasi su
La costruzione di quello che viene chiamato delle zone agricole industriale
Industriali
Ma questo significa forse cacciare da Lello proprie terre i contadini che di vivevano da secoli
Trasformandoli in operai agricoli nelle terre dove hanno sempre
Vissuto il dibattito
è aperto le scelte devono essere fatte lo devono essere fatte anche
Presto però
Non tutte le scelte sì equivalgono il modello
Di produzione agricolo dovrebbe essere una un modello a misura
Di comunità che renda protagonista protagoniste le popolazioni sulle loro terre con l'aiuto appunto della creazione di queste cooperative
Che rafforzano l'agricoltura agli nell'agricoltura familiare e chi dà a ciascuno la possibilità di coltivare e di uscire dal circuito drammatico della fame lasciamo anche
Questo argomento per tornare a parlare di Repubblica democratica
Del Congo con la sua crisi
Che nello stesso tempo una crisi
Umanitaria perché la guerra in questo Paese dura da molti decenni con uno spostamento
Di popolazioni di profughi di sfollati
Con lo stupro etnico che è diventato arma da guerra con l'utilizzo dei bambini soldati con devastazioni ecologiche di grandi proporzioni ebbene in questa crisi
Umanitaria in una crisi geopolitica e di sicurezza si è innescato anche una gravissima crisi
Politica ricordo velocemente prima di leggere questo articolo che è stato firmato affida alla fine del due mila e sedici in Repubblica Democratica del Congo un accordo politico con l'aiuto della Conferenza episcopale del Congo
Che prevedeva una transizione ossia il Presidente il cui mandato è scaduto a dicembre dell'anno scorso non dovrebbe più ripresentarsi alle elezioni presidenziali dovrebbe
Lanciare tutte le operazioni previste dall'accordo per la formazione di un nuovo Governo per la formazione di un
Di un che Consiglio nazionale per le elezioni autonome aprire i media
Del Paese anche a l'opposizione nulla di tutto questo era stato fatto lo stallo politico
Continua
C'è una grande mobilitazione dell'opposizione e questa volta anche la Conferenza episcopale congolese che è molto influente in quel Paese a stragrande maggioranza di cattolici
E esce finalmente con una dichiarazione dell'occasione della sua cinquantaquattresimo assemblea plenaria i vescovi
Con voi lesi fanno un bilancio molto negativa della situazione in Congo ma chiamano anche il popolo congolese alla mobilitazione
Una vere e proprie rottura rispetto all'equilibrio all'equidistanza che la Conferenza episcopale ha sempre
Tenuto il Paese non va bene hanno dichiarato i prelati nel loro comunicato finale che è stato reso pubblico il ventitré giugno
Scorso la salute economica del nostro Paese e critica scrivono i vescovi
C'è il deprezzamento e la svalutazione del franco congolese
Ci sono episodi gravissimi di corruzioni
Di evasione fiscale di fondi pubblici che vengono portati
All'estero i vescovi accusano che un gruppo di compatrioti abusano manifestamente del loro potere
Concedendo a loro stessi vantaggi economici abnormi addette Chimenti del bene collettivo il Hillary comunicata della Conferenza
Episcopale lamenta il crollo del potere d'acquisto delle famiglie che non riescono
A a finire il mese con ciò che guadagnano là sotto all'imitazione che è diventata
Endemica l'incapacità di accedere
Alle cure di salute primaria e alla scuola e l'accumulazione dei stipendi non pagati da mesi nel Paese una
Scenario davvero
E infernale che i vescovi descrivono con
Estrema puntualità e precisione lamentano anche ma questo
Lo sappiamo per averlo sentito più volte da questi microfoni la situazione della sicurezza e la situazione umanitaria in Repubblica del Congo che definiscono ed essere
Una situazione drammatica è un appello
Che importante perché
Appunto proveniente come dicevamo poc'anzi
Da una delle istituzioni più prestigiose più ascoltate
E che presente in tutto il territorio del Paese sostituendosi spesso e volentieri a la carenza alle carenze strutturali di uno Stato
Che presente nella capitale ma che non riesce a il SerT a esercitare le sue prerogative statuali nel resto
Del Paese la crisi del Congo
Da seguire perché l'importanza geopolitico l'importanza demografico l'importanza economico e politico del paese fa sì che ciò che succede in Congo finisce per influenzare
Tutta l'area dell'Africa centrale e al di là tutta l'area
Della Regione dei grandi laghi continueremo ad informarvi sulla situazione del Congo per una situazione che si sta
Se fosse ancora possibile drammatizzare andò andiamo a darvi conto invece
Spostandoci in Costa d'Avorio di una
Situazione che si è stabilizzato tant'è che
I giornali della Costa d'Avorio leggo qua dal sito di cena Flick per comodità ma tutti i giornali fraterni permettere
Il giornale e via di giorno altri ancora aprono
Con questa notiziali truppe della missione ONU in Costa d'Avorio ognuno si
Lasceranno definitivamente il territorio a vogliano nel giugno del due mila e diciassette ossia alla fine di questo mese questo ritiro che è stato deciso e annunciato ad aprile del due mila e sedici ora diventa
E operativa perché
Ban Ki Moon nel due mila sedici aveva annunciato che
Nessuna altra operazione sarà varata per
La Costa d'Avorio perché il Paese a imboccato una traiettoria positiva
Questo ha indicato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon l'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon in un rapporto destinato indirizzato al Consiglio
Di sicurezza quindi il calendario e già
Stato fissato
Il
è stato fissato e presentato il programma dice questo comunicato il programma di transizione è stato già avviato in questo Paese
Che ha avuto una grande crisi una grave crisi vorrei solo ricordarlo una grave crisi post-elettorale tra il due mila e diciassette due mila undici
Crisi chiamiamola così ma in realtà fu una vera e propria guerra civile che ha fatto circa tremila e morti quindi questo programma che aveva quattro componenti essenziali
La riconsiderati la riconciliazione e nazionale
La seconda il secondo punto degli di questo programma era lo Stato e di diritto i diritti dell'uomo e la giustizia di tre che doveva portare il Paese verso
La riappacificazione
Tutto questo che è stato
E avviato c'è stato anche una
Grande operazione di dialogo e di riconciliazione
E e quindi l'ONU lascia lo non lascia la Costa d'Avorio dopo e anni e anni di presenza
Però l'operazione non è iniziata nel due mila
Nel due mila e dieci due mila e undici è iniziata molto prima iniziata nel Duemila e quattordici con la risoluzione mille cinquecento ventotto ci ricorda appunto il sito
Di dicendo afflitte ci furono allora quando fu varata questa
Operazione molte discussione nella tra la classe politica
A voi hanno a che accusava i francesi di avere in qualche modo
Portato avanti una politica
Di tesa a mantenere improprio strapotere su questo Paese ricordo che la Costa d'Avorio è stato per tantissimi decenni la vetrina
E economica e uno degli esempi più eclatanti di quello che
Abbiamo dobbiamo abituarci a chiamare in questa rassegna stampa la prosa Africa cioè quella quell'intreccio
Incestuoso direi quasi
Tra la Francia e le sue ex colonie fatta da
Grandi grossi interessi economici presenza militare ma anche ingerenza politica della Francia negli affari interni di questi Paesi
Rapidamente Paglianti parlando di clima di ecologia
Per dar conto di questo grande progetto per la protezione della foresta del Congo
è un progetto finanziata dalla Norvegia per mettere in opera una strategia di sviluppo sostenibile e durevole in Repubblica Democratica del Congo che
A la più importanti dorsale forestale dopo quella
Brasiliana
Della foresta amazzonica quella foresta che copre il Congo democratico la Repubblica del Congo il Camerun nel Gabo rappresenta il secondo polmone del mondo in chiusura
Come di consueto in questa
Rubrica un notizia di cultura ma davvero
Molto velocemente per si segnalare
Una
Grande scrittrice
Senegalese
Che non è ancora tradotta il italiano ma
Spero lo sia tra poco questa letteratura africana dice
M. lei boom M. lei lei boom è una
Ascritta disse di questa nuova generazione che al vinto numerosi premi letterari nel suo Paese in Africa però anche
In Francia l'opera la più conosciuta le oplà onde femme uscita nel due mila e dieci il clan delle donne
Lei disse una cosa molto interessante l'essenziale
Per una scrittrice non è tanto la pubblicazione ma all'atto stesso
Di scrivere non bisogna scoraggiarsi abbiamo bisogno di scrittori di origine africana e non siamo ancora
Numerosi ma lo saremo sempre di più perché la letteratura africana deve essere incarnata nella letteratura mondiale
Dice lei boom
E lei un scrittura
Alla femminile e quindi i temi della femminilità del ruolo della donna nella società africana sono presenti nella sua scrittura però lei è anche una che vive a cavallo
Tra le tra i due continenti e quindi molto attenta a le questioni della diaspora ossia di quella parte di Africa che vive fuori dai confini geografici
Dell'Africa non ama essere chiamata e femminista
Di ricerche sono invece molto interessato a tutte le problematiche
Femminile perché vorrei iscrivermi in quella corrente che pensa che
Sei la società lo concedesse le donne potrebbero dovrebbero fare
Tutto quello che viene concesso
Agli uomini lo dico per l'Africa ma lo dico anche per tutte le altre parti del mondo
Dove la condizione femminile conosce ancora una grande arretratezza dal punto di vista della equiparazioni non solo dei diritti ma anche
Delle potenzialità di sviluppare
La propria il proprio genio creativo lampo il proprio genio professionale la donna africana deve essere riconosciuta e la sua anzi Energia servirà
Per la costruzione di questa nuova Africa che tutti noi auspichiamo dice la scrittrice è un lei è bombe resta
Da creare le condizioni perché una nuova generazione di scrittrici africane
Possa continuare l'opera che la mia generazione a cominciate la cultura quindi ancora una volta come un importante volano
Di emancipazione e di espressione creativa che aiuti tutto un continente questa volta
Formate da maschili don e di da donne
Per creare con la società più democratica più
Paritaria e che dia a tutti quanti la opportunità di esprimersi nel modo più compiuto possibile chiudiamo qui
Questa puntata della rassegna stampa a dei LEA affinché ciò alle un arto e di
Vi augura di passare un buon week-end e vi chiede di restare in compagnia della programmazione di Radio Radicale