Presentazione del libro «E adesso la palla passa a me. Malavita solitudine e riscatto nel carcere» di Antonio Mattone (Edizioni Guida)

Le do un attimo ecco chiedo un attimo di attenzione buonasera a tutti e benvenuti siete
Come sempre tantissime noi stasera abbiamo
Un evento di straordinaria importanza e un un ospite straordinario che il ministro Andrea Orlando grazie signor ministro di essere venuto qui è questo incontrerò
Che un'anteprima nazionale della presentazione del libro
Di un altro
Grande uomo Antonio Antonio Martone dove Antonio non lo vedo ah ecco venisse prossime
Ecco grazie di essere venuti da vedo davvero in tanti
Io e
Una persona straordinaria io
Non lo conoscevo co personalmente da vicino
Ma
Ho apprezzato tantissimo
Il suo impegno il suo valore la sua azione leggendo questo straordinario libero
E adesso la palla passa a me
Antonio
Una una persona che con il suo impegno la sua
Passione la sua fede il suo operato
Rende migliore questa città
Permettetemi di ribadire fino
Prende migliore questa città illuminando
Di nuova speranza
L'esistenza di chi ha smarrito che il cammino
Io ringraziamento ancora
Al Ministro Andrea Orlando
Chi ha scritto la la prefazione al direttore Barbalarga al direttore del nostro così chiaro e più importante quotidiano nel Mezzogiorno
Io tutti gli ospiti che sono che sono presenti a Francesco Cascini magistrato già presidente dell'Anm a don Raffaele prevede
Vi
Che appena
Lega in buona fede benvenuto
E un saluto al mio amico Massimo Milone che amico di vecchia data che il motore da
Che modello all'incontro
Vorrei salutare e ringraziare anche
I tanti amici presenti tante autorità le tante
Istituzioni presenti colleghi Consiglieri abbiamo qui Valeria Valente una una cara amica Presidente Galgano
I vertici della polizia delle Forze armate dei carabinieri abbiamo una folta rappresentanza di di magistrati Antonio coppole Presidente l'ANCI insomma tanti tanti del movimento cristiano lavoratori tanti amici tanti illustri ospiti
Che rendono particolarmente
Viva e ricca ricco l'incontro di stasera
Bene
Questa iniziativa mi mi soffermerò soltanto un paio di minuti anche perché abbiamo
Stringenti motivi di celerità perché il ministro a veramente un'agenda fittissima e quindi rientrare
E un'iniziativa alta
E autorevole per la qualità dei relatori e la trasversalità dei temi che offre alla nostra riflessione
E mi pregio di ospitare questa discussione questa anteprima non solo
Per la mia appartenenza all'Avvocatura e per i problemi legati al sistema della giustizia che devono riguardare non solo gli addetti ai lavori ma anche i semplici cittadini
L'incontro di oggi affronta una questione di grande interesse attuale e complessa ma non dobbiamo aver paura e timore nel dirlo
Quella delle carceri e detenuti più una tematica decisamente impopolare
Sebbene oggi su questo tema si confrontino studiosi autorevoli autorità di garanzia
Rappresentanti di associazioni magistrati ed avvocati la questioni la questione delle carceri del riconoscimento di un nucleo di diritti inderogabili in capo ai detenuti sembra essere qualcosa che fa storcere il naso e nella migliore delle ipotesi
Produce fastidio
In merito è libero di Antonio mattone proprio quello di costringerci a non girarci dall'altra parte ed a confrontarci senza ipocrisia
Mattone ci presenta la questione come un problema di civiltà che richiama le proprie responsabilità innanzitutto la classe politica ma l'autorizzativa oggi anche alla popolazione tutta dagli operatori del settore al comune cittadino
Quello che combatte mattone e una vera e propria battaglia spesso contro ogni aspettativa ed in assenza di mezzi con le sue forze e quelle dei volontari della comunità di Sant'Egidio
Sarebbe un errore a mio avviso ritenere
Che la questione dei detenuti sia una
Problematica da relegare al solo ambito legale tra i banchi dei tribunali e per vedere riconosciuti
Quei diritti sanciti dalla
Nostra costituzione in oltre che nelle convenzioni europee nelle sentenze della Corte di Strasburgo e invece e prima di tutto una battaglia culturale
In quanto solo formando la società ad una cultura dei diritti potremo finalmente segnare un punto di svolta
E come più volte sollecitato al Presidente emerito un Giorgio Napolitano le istituzioni che la nostra opinione pubblica non possono e non devono scivolare nell'insensibilità e nell'indifferenza ritenendo ammissibile
Poter convivere con una realtà di degrado civile e di sofferenza umana quale quelle in cui vivono uomini e donne negli istituti penitenziari
Si tratta di un dovere costituzionale che trova la sua forza morale umana anche nei principi cristiani
La problematica dei soggetti che versano in uno stato di privazione della libertà
Personale implica la presa in considerazione di una serie di questioni satellite
Primo fra tutti il rapporto tra il diritto dei carcerati il diritto delle vittime
Così come Antonio Martone rilevato senza alcuna remora troppo spesso questo bilanciamento è stato utilizzato dalla politica e nocca non è di campagne elettorali cavalcando la paura il malumore e alle volte la sete di vendetta di chi ha subito l'offesa
E come ricorda l'illustre ospite direttore del Mattino Alessandro Barbaro
Siamo il Paese di Cesare Beccaria il quale affermava che non è la minaccia dell'entità della pena ma la previsione di una pena e qua che intestina ed effettiva
Che può determinare un ravvedimento verremo e mi permetto di aggiungere sfidare lo spettro della vendetta che aleggia che ha subito contorto
Inviamo in un momento storico complesso in cui la pace e la convivenza tra i popoli tra gli stessi cittadini di un quartiere di una strada di una piazza sono costantemente messe a dura prova
Dalle attività lecite della criminalità organizzata
Dalla minaccia del terrorismo internazionale
E dall'angoscia della crisi economica
è fondamentale garantire in questo contesto così drammatico la pari dignità sociale anche a coloro che sono macchiati di reati che non devono essere lasciati soli come ha sottolineato il cardinale Sepe nella sua visita al carcere di Secondigliano
Dalle pagine del libro e dalle commoventi lette rimesso raccolte
Si coglie come nella maggior parte dei casi e proprio la povertà e il disagio sociale che conducono detenzione
La quale a sua volta se non eseguita con lo scopo di perseguire la rieducazione Hillary socializzazione del reo questa produce altro Visaggio ed altra povertà dunque altra illegalità
Papà Francesco nella storica ed emozionanti visita al carcere di Poggioreale affermato che nella vita non bisogna mai spaventarsi delle cadute importante e sapersi sempre realizzare
è necessario quindi che la politica si doti di strumenti formali e sostanziali volti a garantire un'effettiva realizzazione del reinserimento del condannato accettando la scommessa contro chi vorrebbe buttare via la chiave
E sono investendo nel recupero psicologico sociale e morale dei detenuti si poté dire una società più sicura
In cui c'è spazio anche per chi pur essendosi macchiati di colpe gravi è riuscito ricostruirsi e a risollevarsi
Il cammino che ci aspetta che lungo e tortuoso e lo sarà ancora di più se non si persona dell'opinione pubblica che il carcere riguarda l'intera collettività
In tutto ciò è necessario che la politica riporti sempre di più il confronto ad un livello sano e rispettoso volto all'approvazione di leggi
E qua
E lungimiranti
In questo senso ritengo che la riforma recentemente approvata nuova i pasti nella giusta direzione colgo l'occasione
Per ringraziare
Rivolgere al ministro Orlando davvero un vivo ringraziamento e un incoraggiamento e il mio plauso per il lavoro sin qui
Realizzato è svolto ritengo infine che il primo è imprescindibile passo è quello della prevenzione garantire
E diffondere
Sempre più nelle scuole
Nelle parrocchie in tutti i centri
Di accoglienza e di aggregazione giovanile una cultura della legalità unita all'osservanza delle regole quale strumento per rispettare la propria vita e quell'altro qui
è fondamentale inoltre proporre ai nostri ragazzi modelli di vita alternativi che siano vincenti questa società dovrebbe assumersi la responsabilità e il privilegio di premiare lo spirito di sacrificio
Il merito la correttezza la trasparenza la passione che l'impegno solo così potranno essere spazzati
Via quindi idoli sbagliati di cui parlano i detenuti Poggioreale nel commovente e accorato appello ai ragazzi di Napoli della cosiddetta paranza
Dei dei bambini affinché riprendano in mano lavoro giovanissima vita
E adesso ho concluso la palla passa a me è questo il titolo deliberati di Antonio Martone
Questa deve essere un'esortazione a sentirci tutti responsabili ed a giocare al meglio questa importante partita per il nostro presente e per il futuro dei nostri figli Grazia
E adesso la palla passa Massimo Milone
Siamo ancora volta qui
Siamo qui
La sede dell'Istituto di cultura meridionale è una bellissima sede
E per un altro appuntamento importante per l'eremo di giustizia ma in particolare parleremo abbiamo ascoltato il libro di Antonio Martone
Ma in sintesi giornalisticamente dovrei dire di quel buco nero che il mondo delle carceri
Ma che è illuminato dal racconto di Antonio Martone che ho conosciuto tanti e tanti anni fa come giovane volontario di Sant'Egidio
Portava i comunicati rari
E le tantissime iniziative ritrovo con immenso piacere autorevole opinionista anni dopo del giornale più importante del Mezzogiorno
E parleremo delle carceri con questo volume soltanto un dato
è un mondo non facile Gallo subito voi la parola mattone per un saluto cinquantaquattro mila detenuti
A fronte di una capienza regolamentare di quarantanove mila quattrocentottanta nelle carceri italiane con un
Di recidiva all'inizio del due mila e quindici
Pari al sessantanove per cento su mille detenuti che escono dal carcere ogni giorno seicento ritorneranno a delinquere però io la giornalista leggendo questa notte
Velocemente questo bel libro mi sono posto alcuni interrogativi geloso giro subito ovviamente poi
Alla Ministro gli autorevoli ospiti
Darò la parola adesso per un saluto al mattone ecco il giornalismo al servizio della giustizia
Aiuta la popolazione carceraria a comprendersi e quando scriviamo di giustizia
Lo facciamo considerando le carceri una sorta di discarica sociale
Oppure un luogo per rieducare in cui è invece serio coinvolgere anche la società dei benpensanti c'è di nuovo il carcere e altro ci ricorda nel libro mattone e ancora e chiudo il giornalismo
E per i parato a immettere nell'ordinamento nuove forme di giustizia che lo rendono più umano
E consentano la
Rieducazione parola mitica
Tante domande che mi sorgono
Così spontanea lettura di questo bellissimo testo un viaggio in dieci anni di esperienza carceraria cinquecento lettere cinquecento incontri cinquecento volti cinquecento storia spesso di disperazione
Antonio con la Comunità di Sant'Egidio porta spesso una risposta una piccola luce i dare subito la parola per un saluto Antonio Martone
Solo un minuto per poter affrontare ministro Orlando che mi ha scritto con la bellissima prefazione e che ha trovato il tempo per avvenire può anche alla presentazione
Grazie Andrea ma grazie soprattutto per il tuo impegno per rendere il carcere un luogo più umano con gli Stati Generali che
Come a ho scritto sul libro come tue ripreso nella prefazione de una discussione che deve riprendere
E che deve continuare grazie tante
Bene allora
Abbiamo
Tempi cogente
Contingentati la parola subito al ministro Orlando
Grazie intanto mi scuso di non poter seguire questa discussione alla quale sono veramente interessato
Io sono qui poi perché purtroppo ho un impegno del cui dovrò lasciare appena terminato l'intervento io
Sono qui perché volevo ringraziare Antonio di aver scritto questo libro perché
Naturalmente c'è un vissuto che è quello dei volontari
Che è quello degli di operatori che è quello della polizia penitenziaria che quella dei detenuti ma è un vissuto che stenta ad uscire dalla dimensione del carcere il carcere è un argomento di cui si parla malvolentieri
Se ne parla malvolentieri in proporzione a quanto se ne parla sostanzialmente il carcere è utilizzato da
La politica gran parte della politica come strumento attraverso il quale si compiono esorcismo sociale
Messo dentro il mostro il la società ha risolto i suoi problemi il famoso buttare via la chiave in verità è un'autoradio sicura azione che in qualche modo si cerca di realizzare
Come se la segregazione di per sé risolvesse i programmi sociali che hanno portato poi alla devianza questo
Il
Punto di partenza per questa ragione se ne parla poco o meglio se ne parla tanto imboccando lo come strumento esemplare ma se ne parla poco raccontandolo
Io devo dire che
Ho fatto un'esperienza da questo punto di vista che
Credo sia emblematica ne abbiamo fatto questa operazione che ha aveva appunto questa finalità
Quella di far parlare del carcere non soltanto gli addetti ai lavori
Ma anche i soggetti che in a vario titolo gravitano attorno al carcere anche quelli che occupandosi di altro si sono imbattuti nel carcere come oggetto del loro studio che ne so architetti importanti come si progetta un carcere
Sportivi commessi porta allo sport del proprio lungo il carcere abbiamo costruito con questo percorso di diciotto tavoli oltre duecento esperti che hanno partecipato abbiamo fatto
Il momento conclusivo l'abbiamo realizzato a Rebibbia
Antonio lo ricorda c'erano migliaia
Non esageri o di persone ha partecipato praticamente metà del Governo ha presenziato il Presidente La Repubblica Mattarella
è intervenuta la commissaria europea la giustizia la vice segretario generale del Consiglio d'Europa il TG uno è stato l'unico telegiornale che ha dato la notizia in un servizio di diciotto secondi
Perché è così
Quando vai in una trasmissione dissi
Vorrei parlare di carcere vicino ma la gente poi cambia canale quando si Mannani medica
E invece è importante parlarne a non solo per le questioni che
Ispirano chi come Antonio dedicata una parte importante della propria vita al carcere cioè quelle di una movente di carattere
Religioso o semplicemente di di
Di religione laica dell'uomo
Non solo perché
C'è scritto nella nostra Costituzione che dovrebbe
Essere informata l'esecuzione della pena un principio di umanità è l'unico un punto della Costituzione dove si usi utilizza il termine umanità tutta la Costituzione
Ma anche perché è una grandissima questione di carattere democratico
Non riguarda soltanto
I detenuti
E come diceva Pannella idee tenenti riguarda la società nel suo insieme per diverse ragioni ora ne posso citare solo come titolo la prima riguarda
Il fatto che
Il carcere non essendo una parte separata della società
è un preziosissimo luogo di raccolta di informazioni
Non dimentichiamo mai che i regimi totalitari hanno fatto sempre del carcere un luogo nel quale si poteva
In qualche modo accumulare informazioni non dimentichiamo mai
Che
La potenza criminale di un personaggio come Raffaele Cutolo sia tutta sviluppata quasi esclusivamente gestendo le informazioni che circolavano dentro il carcere
Quindi un carcere che in qualche modo sia un mondo a parte è un pericolo per la democrazia nel suo insieme
La seconda riguarda
La questione più spesso evocata la sicurezza ora si davano alcuni dati noi siamo un Paese che spende più della media europea l'esecuzione penale ma siamo un Paese che ha un tasso di recidiva tra i più alti d'Europa
E questo per una ragione molto semplice perché siamo un Paese che fino a poco fa ora questo lo posso dire qua sì
Dottor Cascini che è stato protagonista di questo lavoro noi non avevamo sostanzialmente un sistema delle pene alternative
Siamo passati in quattro anni da circa dieci mila esecuzione penale esterna circa quaranta mila
Esecuzioni
Penali esternazioni passati per dare un dato numerico da quattrocento mila euro questa dal bilancio destinato agli uffici dell'esecuzione penale esterna a circa ventitré milioni di euro
Questa importante importante perché l'idea del fatti che la pena sia solo segregazione uno delle cause fondamentali della recidiva
è una delle cause per cui si determina un percorso Antonio loro lo descrive molto bene di deresponsabilizzazione del detenuto
Si dice un processo di infantili d'azione io sono stato anche un po'preso in giro
Dal fatto che io ho fatto una circolare doverosa detto smettete di chiamare coi diminutivi le cose che
Ci sono nel carcere e cioè
La domandina lo spesi nonché quello che va a farla Spesal qua perché è l'altra faccia di questa idea di infantili d'azione nel carcere così come organizzato oggi il detenuto modello è il detenuto che non crea problemi
Cioè quello che passa il tempo della pena senza sostanzialmente
Creare e attirare su di sé attenzione
Per cui esse
Passano questi anni accede benefici
Se ti laurei se ti prendi tre lauree ma partecipi per esempio in un momento particolare a una rissa non sei precluso dai dei benefici
Da questo punto di vista ripensare il carcere una delle condizioni per realizzare la sicurezza perché contrariamente a quello che raccontano i imprenditori della paura un carcere che funziona così è un carcere che non realizza sicurezza
Noi abbiamo un'esperienza che è un'esperienza pilota abbiamo considera l'abbiamo considerata tale che a quella del circuito minorile noi abbiamo un circuito minorile nel quale davvero il carcere l'estrema ratio
E nel quale infatti la recidiva è scesa in modo drastico nel corso di questi anni io ho voluto che il
Dipartimento non del
Minorile fosse tutt'uno con il Dipartimento dell'esecuzione penale esterna
Perché molte delle cose positive che sono state fatte portate tra i grandi diciamo come la messa alla prova
Come appunto lo sviluppo delle pene alternative sono state sperimentate perimetrali minorenni e hanno dato dei risultati che sono risultati importanti
C'è un terzo tema che riguarda
Come dire il nesso democrazia carcere che è l'illusione Pampena lista
Anche se è sviluppata in questi anni di poter
Ma
Acché va avanti da almeno vent'anni di
è forse ormai anche trenta di poter
Affrontare alcuni problemi di carattere sociale attraverso l'utilizzo del carcere
Stiamo parlando della droga stiamo parlando dell'immigrazione stiamo parlando
Talvolta persino della povertà
Come strumenti come le come elementi che possano essere estirpati in qualche modo attraverso la sanzione penale e poi il carcere
A proposito della domanda che poneva dottor Milone sì il carcere è spesso
Considerato una discarica sociale
Bellissimo intervento che fece più di un secolo fa
Turati in Parlamento parlo del carcere come del cimitero dei vivi avrà qualche passo avanti lo abbiamo fatto distratta da loro ma la tentazione di usare sempre il carcere
Come strumento per affrontare i problemi presenti all'interno della società è sempre presente nella politici anche perché radice di facile consenso
In fondo la dimensione veri marginali ai quali in qualche modo ci si rivolge quando si lanciano questi strali è una dimensione che non spaventa il resto della società che non si sente coinvolto in quella
Minaccia diciamo repressiva
C'è un garantismo in Italia del tutto particolare che scatta soltanto quando
Il
Detenuto o l'imputato
Ha una particolare posizione sociale appartiene a una determinata classe sociale
Del del re dell'altra faccia della luna diciamo così in un un non c'è nessun elemento di
Di attenzione io devo dire che
Qualche passo avanti e siamo riusciti a farlo non solo perché non siamo stati condannati come era quasi certa da Strasburgo per la violazione dei diritti dell'uomo rispetto alla questione del sovraffollamento ma perché siamo riusciti a portare in fondo
Questo questa delega sul penitenziaria in una stagione in cui non è affatto scontato che questa
Con questo obiettivo si raggiungesse e qual è la ratio di questo
Progetto
La ratio è provare a ricchi indica a riprendere la
Individualità del singolo e detenuti
Noi abbiamo un carcere che sostanzialmente tratta detenuti con storie diverse con
Propensioni criminali riverse con attenzione con volontà di riabilitazione diversa nello stesso modo
è un carcere diciamo sia scusatemi la banalizzazione fordista cioè sostanzialmente
è un carcere che non tiene conto della
Complessità sociale che nel frattempo si è determinata nel corso di questi il Callari l'ultima riforma una riforma che spera pensata ed è una riforma molto avanzato
è una riforma molto avanzata purtroppo non sempre applicato non sempre applicata ma è una riforma che sostanzialmente
Era pensata per un carcere nel quale
I detenuti parlavano tutti la stessa lingua
La Spagna il tipo l'omogeneità criminale era molto più più più forte praticavano tutti la stessa religione pensate cosa cambiato nel frattempo
E qui mi corre ricollego all'ultima ragione per cui è importante andare verso l'individualizzazione del trattamento e poi dirò brevemente che cosa significa
Che è il fatto che oggi il carcere posso può essere uno dei ruoli principali della incubazione terroristica dei fenomeni di radicalizzazione
Allora il problema è
Costruire un trattamento che consenta la scelta
Tu hai lavorare hai la possibilità di farlo se non lo fai non accede benefici ma se lo fai hai la possibilità di
Perché non se non può funzionare un sistema così oggi perché non in tutti gli istituti c'è questa possibilità
L'abbiamo investito molto su su su questo abbiamo trasformato anche la
Cassa per le ammende che è uno strumento
Che gestisce
I proventi appunto delle ammende
Per interventi sul carcere per non stimolare molto progetti di introduzione del lavoro dello studio all'interno all'interno all'interno del carcere
Io sono
Mi sono occupato di carcere sapendo che è uno di quei temi che non porta minimamente consenso nel senso che penso che sia uno degli elementi
Diciamo che meno interessa a l'opinione l'opinione pubblica ora non so l'assegno la sala di stasera non lo dia non lo direbbe ma purtroppo purtroppo è così
E per una convenzione anche questa che attiene al tema della democrazia in fondo il carcere se ci si pensa il luogo dove il detenuto
Rispetto a qualunque altro cittadino è nelle condizioni contrattuali più sfavorevoli nei confronti dello Stato
Qualunque altra minoranza si può in qualche modo organizzare per contenere la forza dello Stato
Nel carcere no
Nel carcere per una serie di ragioni questo non è
Questo non è possibile perché
D'altra parte diritti riconosciuti sulla carta è chiaro che
Sei
Segni cittadino
Per l'esecrazione sociale per le condizioni per la privazione della libertà quindi nel carcere si misura esattamente quanto lo Stato si sa autore est stringere quanto lo Stato Sissa contenere
Perché non c'è una
Contro spinta
Se se lo Stato decide di
Esercitare fino in fondo la sua natura autoritaria dentro il carcere non non c'è nessuna forma o comunque molto contenuta la formali cartelli si misura la famosa citazione di Volterra sulle carceri
Non va interpretato in senso generico in fondo è proprio questo il problema fondamentale il fatto che
Lì si misura quanto lo Stato riesce a avere un senso del limite in fondo il carcere è un po'come diciamo così
Il
Humus una un luogo stinco sintomatico del di come lo Stato concepisce se stesso
Non è un caso che i sostenitori dello Stato etico parlino sempre spesso dirvi carcere
Non è un caso che i regimi autoritari abbiano aumentato il carcere non è un caso che i Paesi che legano la propria legittimazione a fattori di carattere religioso
Utilizzino moltissimo il carcere non mi riferisco soltanto i Paesi
Mussulmani gli Stati Uniti
Che con
Confondono spesso fede politica
Sono uno dei Paesi come il tasso di carcerazione più alto del mondo anzi il secondo al mondo dopo le isole se esce non ho mai capito cosa fanno spacciano nelle isole strisce
Perché
Cioè un però nel secondo
è il secondo Paese per
Numero di detenuti e se uno va a vedere
Il sistema
Detentivo degli Stati Uniti non espresso citiamo gli Stati Uniti come modello per qualunque argomento si rende conto come alla fine poi i rapporti sociali incidano in modo determinante nella selezione
Dei detenuti l'ottanta per cento dalla popolazione sono persone di
Che appartengono al a minoranze
E questo è un altro elemento di riflessione che ci porterebbe lontano concludo con una
Con una
Pur ma piccolissima cosa che mi piace raccontare perché per me è stata la soddisfazione più grande forse uno dei momenti più
Emozionanti dal ministro essendo
L'ai co profondamente laico ma è stato il fatto che grazie al tema del carcere io sono stato chiamato un giorno a Santa Marta e ho parlato un'ora e mezzo con il Papa che a un privilegio che non credo che che come credevo all'inizio che fosse quello della zanzara che fa gli scherzi no
Invece noi per il G Giubileo dei detenuti abbiamo collaborato con
Con la Santa Sede
Io ho scoperto una cosa che qui ci sono alcuni dirigenti penitenziari ma che Papa Francesco conosce il funzionamento del carcere
Meglio di molti capi dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che ho conosciuto nel corso di questi
Di questi anni e questo è stata per me una cosa che mi ha colpito tantissimo
Mi ha colpito tantissimo l'attenzione al fatto che in fondo arrivavamo da
Punti di vista molto diversi
Ma la logica era la stessa non negare mai quella dignità che l'uomo
A e che non deve mai perdere
La si chiami appunto umanità o la si chiami misericordia come nel caso del Giubileo la sostanza la stessa grazie
Bene proseguiamo il nostro
Dibattito
Mentre il ministro lascia la sala
Eccetto la realtà carceraria abbiamo un dato qualche dato prima
è una realtà incredibile
Il ministro parlava prima di
Popolazioni diverse
Che
Vivono nel carcere ancora qualche dato per capire la complessità
Del mondo raccontato da Antonio mattone
I detenuti per il cinque per cento sono analfabeti per il quarantacinque per cento sono stranieri il trentotto per cento è senza fissa dimora solo l'un per cento laureati
Il tasso di suicidi nelle carceri
E diciotto volte superiore
A quello dei suicidi
Fuori
Dati drammatici
Che ben conosce Francesco Cascini
Magistrato
Già Presidente dell'Associazione nazionale
Magistrate e do la parola
Grazie
Era c'è
Il problema
Buonasera a tutti grazie
Perché sento che ha coperto il ministro lo ringrazio per questo invito insieme ad Antonio abbiamo vissuto
Periodo un lungo
Lavorando sul Poggio Reale cercherei di migliorare le condizioni detentive di quel carcere
Qui ci sono anche l'ex provveditore nella campagna attuale provveditore contestabile
Martone
Hanno collaborato alla
Tentativo
Di ridare Poggioreale un assetto più dignitoso
Il merito è libero di Antonio credo ce ne sono tanti ne cito soltanto uno
Già ne ha parlato il ministro è quello di
Creare un ponte fra la città e il carcere mettere in campo l'umanità è un modo nulla
Oria delle persone è un modo per creare un collegamento stretto tra
La Società tra la città il carcere io credo
Che Poggioreale sia parte di Napoli
Che in qualche modo abbia moltissimi punti in comune basta pensare alla densità abitativa che lo contraddistingue
Qualche anno fa Poggioreale arrivò a tre mila detenuti come dice Antonio nel su Libero
Ed era il secondo carcere più popolato d'Europa ma uno dei più piccoli
E spesso alcuni quartieri di Napoli data questa sensazione
Come pure le leggi non scritte o la solidarietà tra le persone sono elementi comuni al carcere e alla città
E però
Credo
Sia nell'introduzione nel discorso del Ministro e c'è moltissimo nel libro di Antonio
La considerazione per cui il parlai del di carcere impopolare una cosa che riguarda molto anche i giornali
Un un argomento che non piace
Io mi sono spesso chiesto perché avendo fatto per molti anni il pubblico ministero e poi essendomi occupato per molti anni di carcere mi sono chiesto perché
I motivi sono sicuramente tanti o prova a dirne qualcuno
Perché credo che in un'occasione come questa forse può essere opportuno interrogarsi sul sistema per cercare di capire il perché e così impopolare
Indico solo alcuni motivi
Il primo
Qual è la funzione della giustizia penale
Processi penali servono a raggiungere un obiettivo se sì quale
Punire chi sbaglia
Perché punire chi sbaglia
Noi abbiamo un Codice penale che del mille novecentotrenta
Quando Rocco presentò il Guardasigilli Rocco in pieno ventennio presentò il codice penale disse il codice penale serviva fare tre cose
A mettere paura
Funzione Gérard preventiva minaccio a mettere paura nella sua ben alta così no come etica
Doveva difendere la Società dal colpevole
Ed evitare che la vittima si facesse giustizia da sola
Questi sono i fondamenti della giustizia cosiddetta retributiva tipo unisco per quello che hai fatto
Quello è il reato queste la pena
Del mille novecento quarantotto con la Costituzione
Questa concezione di pena sparisce
Perché l'articolo ventisette parla di un obiettivo che non è questo
Sparisce con l'ordinamento penitenziario in settantacinque ci sono molte indicazioni internazionali che indicano un senso diverso ma la domanda è qual è l'attuale vivente cultura della pena
Quella che c'è scritta nella Costituzione o quella di Rocco che peraltro è all'interno della struttura portante del sistema penale
Io credo che nella
Politica né dei giornali direi anche dei giudici
L'idea è che la pena deve essere il retributivo
è così che viene vissuta in concreto
è una delle Regioni è che il Codice Penale prevede solo il carcere come pena carcere pena pecuniaria secondo motivo vado rapidamente
Dov'è la vittima nella Commissione di un crimine nel sistema penale
La teoria di Rocco era che la vecchia deve stare fuori dal sistema penale perché lo Stato che interviene e si sostituisce alla vittima
E quindi rapporto tra il reato e la vittima è sostanzialmente inesistente ultimamente
Insieme al ministro abbiamo tentato di fare molto in questa direzione ma l'assetto retributivo spinge la vittima fuori dal sistema penale
Altro elemento è la giustizia penale equa e distributiva
Le condotte
Considerate gravi da una comunità sono punite in modo equo
E e e soprattutto è una giustizia distributiva che riguarda tutti B credo che in parte si sia già risposto non è così
Non è una giustizia distributiva l'aspetto più odioso e che colpisce le classi sociali più deboli
Perché nel corso degli anni l'aumento delle garanzie il cambiamento del Codice di procedura penale hanno finito per favorire su una parte degli utenti della giustizia
E questo guardate credo sia un elemento sul quale riflettere perché la giustizia penale serbe tornando alla domanda iniziale anzi parare ai torti che si subiscono
Serve armi uscire il tessuto sociale
Una giustizia che funziona invece
Solo con il carcere distante da chi il torto alla subito e che non è qua e non è distributiva è un ulteriore elemento di conflitto sociale e di frantumazione sociale
Fa il contrario di quello che dovrebbe fare
Da molti anni si parla di giustizia ristorati IVA in Europa di giustizia riparativa hai commesso un fatto devi fare qualcosa per riparare nei confronti della società e nei confronti della vittima
Questo schema
Con fatica insieme al ministro abbiamo cercato di costruire negli ultimi anni ma è quello che è più può avvicinare il sistema della giustizia penale alle persone
E che fa crescere quella diversa cultura della pena che è necessaria perché cambi il carcere
E cambi l'esecuzione penale non è operazione facile neppure per voi perché i fatti di cronaca quelli più piccolo enti quelli più terribile anche i fenomeni
Sonoro argomenti interessanti dal punto di vista della comunicazione di sicuro successo le cose che dico io sono certamente più noioso
E quindi ci confrontiamo con un tema che emotivamente sul piano della comunicazione e molto complicato da maneggiare credo quindi sia necessario da parte di tutti gli operatori e penso prima di tutto anche da parte dei giudici
Meditare sul senso concreto che oggi ha la giustizia penale il carcere credo che Antonio con questo libro cita molti argomenti per rifletterci
Grazie grazie
Grazie al dottor Cascini io mi ha
Mi aggancio subito a quello che ha detto ovviamente era chiara contato di questa
Giustizia retributiva egli è quella
Che nei fatti no
E
Poi c'è anche
La cosiddetta giustizia rieducativa
In cui chi commette reati deve essere lui educato psicologicamente innanzitutto per dimostrare il cambiamento della propria personalità
E io mi chiedo e me lo sono chiesto leggendo questo bel libro è Antonio Martone Gino subito la parola a Dora Federico Alveghe l'ispettore generale dei cappellani le carceri italiane
Ma si può mai parlare prima o poi
Nella giusta della giustizia riparativa o ri conciliativa
E insomma ministro laico all'ATO di Barba Francesco umanità dignità misericordia insomma lei del carcere che cosa racconta
Volersi dottor T io avevo preparato altre cose però va bene lo stesso
Chiaramente quando si parla di giustizia riparativa penso che
Un processo culturale penso quindi è un cammino che comunque bisogna fare
Non soltanto con coloro che hanno commesso il reato ma anche con coloro che hanno subito il reato nel senso che
è un processo molto lungo è un processo culturale e certamente non è facile perché la persona che abbia subito dei torti un coro sua tutto possa incontrarsi facilmente con colui che ha commesso il reato
è nostro compito un po'come io come cappellano anzi come anche tanti volontari tante realtà che stiamo portando avanti
E noi cerchiamo veramente cerchiamo di di creare un po'questo ponte dove è possibile che realmente
Tra
Colui che ha commesso il reato e colui che ne è stata vittima
è un
In cammino lungo è un cammino lungo
Certamente
Io venendo qui parlando anche con con Antonio e gli ho chiesto ma
E quindi bacia tutti gli interventi vostri che cosa posso aggiungere che cosa posso dire
Ecco prima di tutto io penso questo aspetto qui non l'abbiamo ancora ho toccato un po'di operatori che stanno all'interno del carcere
Come il mondo del volontariato
Che è fondamentale all'interno del carcere il lavoro che fanno possiamo dire anche di nascosto umile a volte anche non compreso
Quante difficoltà possono anche avere loro nell'esercitare questo questa loro missione all'interno del carcere pure il volontariato veramente
Può fare molto molto di più
Se
Hanno soprattutto persone che condividono e che soprattutto aiuto no queste questa realtà ad entrare nel carcere io
Certamente quando involontarie interrompe il carcere soprattutto si incontrano con realtà di grande povertà
Prima si parlava anche di persone che più
Vivono questa esperienza di sofferenze sono anche soprattutto i più poveri
Immaginate le persone che non hanno voce le persone che non conoscono la lingua persone che non hanno rapporti con le famiglie persone isolate sono proprio loro che che hanno bisogno di un maggiore aiuto e di una maggiore attenzione
In questi io penso che quando
Il signor ministro parlava di un'attenzione particolare dei mass media perso qualche personaggio
Tante volte ce ne sono molti altri che sono lì
Nascosti e che nessuno che nessuno
Pensa nessuno nessun in modo particolare ascolta
E allora io direi proprio questo direi che soprattutto il volontariato
Sono soprattutto sono coloro che soccorrono le persone però io volevo volevo un po'aggiungere in qualche cosa che leggevo una frase molto bella di Ermanno Olmi
E che diceva per vedere un prato bisogni inginocchiarsi
E per capire la persona che mi è davanti e quindi mi rivolgo in modo particolare agli operatori a coloro che stanno nel carcere a coloro che vivono questa esperienza uno un vanno all'interno del carcere per comprendere l'altro non c'è bisogno di studi di Psicologia o percorsi Sociologia o lasciarmi influenzare dalle diverse indagini
Ma
Bisogna chinarsi sull'altro
Ecco vedete io sono stato cappellano di Secondigliano per ventitré anni
Quindi
Conosco bene la realtà del calcio da poco soli tornato da Cassino sondato a visitare
Il caso di Cassino celebrato le opere sia con i detenuti mi sono incontrato con gli operatori o incoraggiati le loro servizio all'interno del carcere e dicendo che all'interno del carcere bisogna creare una vera e propria famiglia
E allora quindi quando si dice di inginocchiarsi davanti alla versione USA significare che bisogna sporcarsi le mani bisogna bisogna che soprattutto ci si impegna in modo particolare ad accogliere le lacrime
E
Soprattutto alle lire last solitudine di tanti detenuti all'interno del carcere
E Antonio nel suo libro dice c'è il testo su tutto il titolo la palla passa adesso la palla passa nel risultato di un cammino una verifica di ciò che si stato fatto ma anche una denuncia dei tanti ritardi da parte di coloro che hanno la prima responsabilità nell'affrontare il problema del carcere
Scadente il mondo del calcio e complesso
Di posso assicurare che il mondo del carcere compresso
è difficile io ho iniziato il mio servizio all'interno del carcere proprio quando si è aperto Secondigliano e voi con il dottore contestabile che vere veramente ringrazio per tutto l'aiuto che mi ha dato interni in questi anni
Quando appunto vorrei su questo mio servizio nel carcere di Secondigliano e quindi
Il mondo del carcere complesso non è facile risolvere le diverse problematiche ci sono
Ci sono leggi e decreti che tante volte limitano e non incoraggia il cambiamento i luoghi di pena
Ma c'è bisogno di uomini coraggiosi
Politici lungimiranti che non devono temere di essere in comprensivo sta colate nelle loro decisioni ancora peggio sentissi ostaggio dei consensi
Penso che tutti quanti noi abbiamo seguito un po'il viaggio di papà del Papa Francesco alla tomba di Milanetto mal solare
Ci ha fatto comprendere che i profeti le sentinelle che scrutano da lontano spesso non sono compresi
Coloro che vogliono cambiare delle delle logiche con la
Terrà non non vengono facilmente compresi
Ciò che fa andare avanti con forza questi uomini è il loro cuore limpido
Liberi dai compromessi
Uomini che non hanno mai barattato la loro coscienza con altri interessi
Abbiamo bisogno di questi uomini per abbattere le mura che non permette una vera riabilitazione del condannato
Quindi c'è bisogno anche più forte coraggio
Per poter
Affrontare le problematiche del carcere
E allora vorrei ancora per un attimo e poi concludere
Soprattutto
Vorrei aggiungere che quando tra il volontariato nel carcere
Ci alleanza e collaborazione il pieno rispetto dei ruoli con la Direzione Polizia penitenziaria magistratura Tribunal vi sono degli ansa aria educativa e altre forze che operano all'interno delle strutture di detenzione si realizzano
Brillanti soddisfacenti percorsi
Di reinserimento degli stessi detenuti io vi posso dare conferma di tutto questo quando c'è un pieno una piena collaborazione veramente
Nel carcere si riesce anche soprattutto a risorse le spranghe risolvere tanti problemi chiaramente tutto questo non deve sembrare un'utopia
E concludo dicendo soprattutto che qualche mese fa andai a visitare l'Abbazia di
Sant'Angelo in Formis molto bella che si trova in zona qui entrando in un negozio vini una bellissima frase che mi ha colpito e questa frase possiamo dire che può diventare in modo particolare un po'un programma
Un po'un programma un po'per tutti quanti nel suo tutto per coloro che operano all'interno del carcere di coloro che in modo particolare hanno la responsabilità del carcere stesso
E leggevo questa frase e poi concludo
Punta sempre alla luna per male che vada
Avrei camminato tra le stelle
Ecco io penso che
Che dobbiamo sempre puntare in alto e
Nel raggiungere degli obiettivi poi se ci riusciamo va bene ma altrimenti abbiamo avuto la gioia di aver camminato oltre alle stelle grazie
Grazie grazie
E infine tutto questo mondo Vanna Rato va raccontato da lui giornalisti non è semplice
Spesso lo ha detto il ministro c'è poco spazio perché il carcere il racconto del carcere non tira in termini giornalistici
Spesso c'è il rischio della spettacolarizzazione è il nostro racconto no
Pensiamo
Ultimo episodio tra i tanti quotidiani Rina no i pochi giorni fa e la richiesta ovviamente
Di tornare a casa però credo che un giornalismo maturo responsabile
Lo deve fare se vuole essere al servizio della democrazia
Contanti
Anche i giovani cronisti coraggiosi il Mattino lo fa da sempre nella sua storia anche con
Più che mai oggi con un bravo direttore
Alessandro Barbarano a quale cedo la parola
Con una conferma
Che l'attenzione ne esce gliele
Un opinionista
Per un racconto dal di dentro come Antonio Martone è e oggi con
La concretizzazione di questo bel libro Barbaro prego
Grazie e buonasera
Anzitutto complimenti da Antonio affatto un libro molto bello quando lui venne
Circa un anno fa da me e mi propose
Mi disse voglio scrivere questo libro che si fonda su
Sostanzialmente su visti gli articoli da me scritti rapidissima
Tu sia un intellettuale
Non non non più non fanno operazioni di riciclo perché i libri i libri devono avere una loro originalità riscriviti libro cioè utilizzabile lui nutro mi disse no
Io
Ma avremmo questa conversazione di circa mezz'ora e alla fine di sì va bene fallo dissi
Io diffido un po'del del del riciclo di ciò che è già scritto è stato scritto gli dissi
Poi quando si è presentato questo libro ho capito che è sbagliato perché
Questi articoli
Collocati nella loro scansione temporale
Hanno uno strappo una straordinaria freschezza perché ridanno un tempo e uno spazio alla dimensione del carcere
E ridanno un tempo e lo spazio la dimensione del dolore
Con una
Attualità incredibile
Quella di Antonio mattone e poi c'è un'introduzione bellissima che riannodare tutto insieme
Ed è e detto quasi travolgente nella nella narrazione perché ci porta veramente dentro
Poter dire che quasi un'operazione riuscita se non fosse che purtroppo da
Il mio scetticismo che deriva dall'esperienza del
Del presente mi induce a considerare questo libro una battaglia perduta
Perché una battaglia di minoranza frutto di una straordinaria ostinazione in un momento in cui
Purtroppo la possibilità di ridare
Corpo il sangue
Al dolore
Esclusa nella dimensione della narrazione pubblica
E quindi doppiamente benemerito questo sforzo perché gli sforzi impossibili sono
Da lodare e forse il mio scetticismo e da guardare con scetticismo ma lo voglio utilizzare come un paradigma retorico per spiegare
La gravità del problema in cui questo libro
Sì
Sì cade
Ha ragione il
Il giudice Cascini c'è una responsabilità collettiva
Della politica mi perdoni se metto prima la politica perché non c'è
In questo momento forza più
Che più fa uso del carcere
Per
Ridurre la dimensione del carcere a un mezzo
Il giornalismo e i magistrati
E fanno un uso del carcere aberrante
Purtroppo interpretando AN
Molto male quello che lei ha detto caro
Non Alfredo perché noi non abbiamo bisogno di gente ne abbiamo bisogno di compromesso
Solo se noi
Raggiungiamo la dimensione del compromesso visto di usciamo HP a hanno di condurre il carcere a una realtà accettabile
Solo se noi riusciamo
A evitare di ridurre la funzione del carcere a una delle sole tre funzioni che storicamente gli si attribuiscono quella risarcitoria ora o o o retributiva quella quella deterrente
E quella di educativa se riusciamo a tenerle insieme
Se riusciamo a capire come
Le ragioni degli sconfitti e le ragioni dei vincitori e le ragioni degli innocenti le ragioni dei colpevoli le ragioni delle vittime e le ragioni degli aggressori
Hanno devono avere una sintesi e purtroppo questa sintesi non c'è in questa stagione
E questo libro
Ci racconta che cosa significa stare in una cella di quattordici metri
Con
Sette due letti a castello che arrivano
Praticamente a venticinque miglia dal soffitto e quello che si trova alle tocca Stelluti sopra Ali tagliando
Produce
Una macchina sul soffitto
E che cosa significa vivere in quella condizione
Il provvedimento approvato dal ministro Orlando devo dire caparbiamente con molto coraggio e con molta
Con molto impegno
è un provvedimento
Che
Coglie questa emergenza e si muove nello spirito di umanizzazione
Però
Anche in questo caso è un provvedimento usato
Per far passare
Altri provvedimenti e questo dimostra come la politica attribuisca anche in questa congiuntura al carcere la dimensione di mezzo e non di fine
Perché insieme con l'ordinamento penitenziario la riforma dell'ordinamento penitenziario e passato per esempio un provvedimento nell'inconsapevolezza collettiva
Che consente l'interrogatorio a distanza una cosa apparentemente neutra o neutrale
Che significato ha una e chi invece vuol dire che un imputato deve difendersi da un monitor mentre a quattrocento chilometri di distanza una corte decide del suo destino nel contraddittorio fra accusa e difesa
E questa misura apparentemente tecnica rispondente alla necessità di
Ridurre i costi della giustizia e passata
E vogliamo umanizzare il carcere vogliamo muoverci uno spirito di umanizzazione del carcere ma
Vogliamo ridurre un po'la popolazione carceraria perché cosa su cosa succede in questo Paese noi scendiamo ogni volta facciamo qual
Qualche provvedimento indulgenza credenziale poi arriviamo a quarantacinque mila poi
Adesso stiamo cinquantacinque molto vicini alla soglia di sessantatré
Sessantatré significa la dimensione che racconta lui in una parte del libro vuol dire caro cieli come quello
Napoletano dove
Ci sono dodici tredici persone in una cella
E perché siamo a cinquantatré anche anche perché
Perché siamo arriviamo a sessantatré anche perché abbiamo il quaranta per cento di cittadini che si trovano in carcere in assenza di giudicato
Cioè in condizioni di custodia cautelare siamo l'unico Paese dove ROPPA che ha oltre venti mila detenuti pari quasi al quaranta per cento in custodia cautelare
Negli altri Paesi la media è molto inferiore alla media europea e al di sotto del venticinque per cento perché questo accade
Perché la politica USA il carcere per finalità che evidentemente tradiscono lo spirito non solo di questo libro ma anche di quell'equilibrio
E che atti fanno del carcere un mezzo per fini che nulla hanno a che fare né con la riduca azione secondo me neanche con la deterrenza meno che mai con il risarcimento
Questo è un problema
Gravissimo
E purtroppo noi siamo in una stagione
Del Paese e della cultura politica del Paese in cui lei garanzie
Degli imputati colpevoli innocenti che siano si stanno riducendo drammaticamente
E una maggioranza di Governo di cui purtroppo il Ministro Orlando mi dispiace dirlo in sua assenza ma lui lo sa come la penso lo scrivo ogni giorno sul giornale quindi diciamo c'è le P.O. ne porta la responsabilità irresponsabile di questa riduzione
Riduzioni di libertà che avviene ad ogni livello
E perdita della coscienza perché c'è un carcere delle sbarre ma c'è anche certamente meno grave ma altrettanto doloroso un carcere
Delle intercettazioni un carcere della gogna mediatica
Un carcere delle inchieste fatte su un mero assemblaggio di intercettazioni e chiamate di correità de relato di due persone che parlano di un terzo e che finiscono in carcere
Certo dopo ventuno giorni o venticinque il tribunale del riesame di scarcera ma finiscono in carcere e fanno parte di quei cinquantacinque mila
E in questo momento in Parlamento in discussione un altro provvedimento certo non è carcere
Non è carcere però parliamo dell'estensione del
Delle misure del Codice antimafia
Alla lotta alla corruzione ne parla questa mattina un giornale che si chiama Repubblica con un grande titolo ancora una volta sostiene che c'è
Una parte politica
Fa Forza Italia che vuole rivedere il Codice antimafia avete letto il titolo ora il Codice antimafia esiste in questo Paese
Da una decina d'anni l'ultimo è stato è frutto di un provvedimento legislativo che porta se ricordo bene la firma dei ministri Alfano e Maroni ed è un provvedimento che consente
In assenza di un giudicato cioè in assenza di un
Giudizio certo e garantista
Consente non solo il sequestro ma la confisca di beni in capo ai soggetti indagati per mafia
Quindi la confisca significa sottrazione di proprietà di beni e giusto ce lo siamo consentito questo
Perché l'ottava ramo contro un'emergenza che l'emergenza della mafia e quindi per battere i mafiosi si è detto bisogna toglierli beni perché altrimenti mafiosi come siccome si combattono e giusto
Ma non solo abbiamo fatto di un'emergenza la regola adesso vogliamo farne la regola per l'intera giustizia penale quindi consentire
Che
Lo strumento della confisca quindi cosa vuol dire la confisca vuol dire che tu hai una casa hai dei beni mobili ai un'azienda e quell'azienda ti viene tolta
Chi viene sequestrata all'atto di un'indagine per corruzione
Un'indagine per corruzione come quella che ha condotto in carcere
Sette anni fa ventitré imprenditori e funzionari delle Ferrovie dello Stato tutti assolti in primo grado con formula piena dopo sette anni l'altro giorno dopo il carcere
Vuol dire che quelle aziende sequestrate non si saranno mai più restituite
Perché sono sottratti alla proprietà ma siccome dobbiamo combattere i corrotti togliamo gli tutto e andiamo avanti così perché siamo tutti contenti guardando
Diciamo la pagliuzza nell'attrarre del fratello che sia giusto evidentemente utilizzare la repressione penale per raccontare la vita di un Paese
E noi giornalisti giustamente come dice Cascini
L'ho raccolto l'ho fatto enfatizziamo e i politici per la ragion di Stato il PD in questo momento porta la responsabilità più grande
Di questa oscura pagina della democrazia vota per la ragion di Stato perché il PD per non farsi scavalcare a sinistra dal moralismo dei Cinque Stelle deve dimostrare di volere la lotta alla corruzione
E quindi ci sta regalando una democrazia io illiberale
Questo sta accadendo in questo momento
In questo Paese e quanto Newman sottopone ostinato ci ricorda
Ci riporta dentro la trave
La trave
La trave
Che e la metafora di una condizione umana del dolore che dentro di noi non vediamo più e che non vediamo nei convento Rocchi soffre dentro le persone che stanno in carcere
E questo libro è una battaglia straordinario di civiltà ma è una battaglia anche
Di comprensione
Di come la lettura dei fenomeni sociali
è fatta di Ricci non di bianchi e di Neri ecco perché diffido
Della schiena dritta perché la schiena dritta c'ha portato spesso a vedere soltanto gli errori degli altri e non i nostri
Io credo che
Questo libro
Nella sua straordinaria capacità di metterci a contatto col dolore
Dovrebbe aprire aprire una riflessione nei confronti evidentemente di un sistema che non si tiene più e che sta trasformando una democrazia in una casa del sospetto
E che ha fatto della trasparenza una casa degli orrori e che confonde la morale con il diritto che sono state lo ricordo
La separazione della morale del diritto sono il frutto della
Della democrazia
Illuminismo separa la morale il diritto la tripartizione dei poteri giudiziario legislativo
E giudiziarie come politico e legislativo esecutivo e giudiziario
Avviene quando si separa la morale del diritto tant'è vero che le teocrazia purtroppo hanno la Sharia hanno la legge dove lavorare il diritto coincidono
Questa separatezza e condizioni della democrazia e della nostra libertà
In questa stagione in cui la morale e il diritto si confondono per cui noi siamo tutti convinti nell'opinione pubblica corrente
Che sia giusto conoscere le intercettazioni penalmente irrilevanti perché ci servono a illuminare un lato oscuro della politica
Questa confusione avviene guarda caso nel momento in cui si fa il massimo uso di tecnologie nell'investigazione giudiziaria le intercettazioni riescono a far fare la democrazia
Il percorso opposto che tre secoli di civiltà hanno prodotto
Questo sta accadendo questo libro e un lumicino nel buio speriamo che illumini qualche coscienza grazie
Grazie
Attardano chiudiamo dando la parola
Al protagonista
Con un saluto anche
All'editore guida che ha
Voluto pubblicare spiego guida
Il
Volume
Parlare dell'inadeguatezza della demonio gira della politica in questo momento appunto come ha detto barbaro ci porterebbe
A lungo e e anche
Troppo facile io mi limito soltanto all'umanità che ci regala questo libero armatore ci ricorda che insomma dietro ogni storia di carcere
Ogni dietro ogni storia di vicende giudiziarie sempre un uomo
Con
Tutte quelle sfumature
Appunto dell'essere umano con spesso
Storie
Volti dolori miseria e disperazione ma anche speranze
E come si mette mattone dispetto a questo racconto lo dice lui e secondo me nel libro tra le righe un libro che vi invito
A comprare a leggere
Lo dice
Non mi sono mai posto come giudice soprattutto davanti a loro io ero solo il volontario solo e per fortuna
Il mio compito era unicamente quello di sostenere
E aiutare giudicare spettava ad altri Antonio Martone
Caio così molto brevemente volevo solo ringraziare ringraziare innanzitutto tutti voi che siete così numerosi siete stati presenti appartenenti a tanti mondi diversi
Il mondo anzitutto del carcere con i tanti direttori e i comandanti che ho visto gli educatori e di anche i magistrati
Quindi grazie veramente di essere di essere venuti come ha detto il ministro e anche è un'occasione in cui l'opinione pubblica finte resto al carcere quindi questo mi sembra un obiettivo principale che volevo raggiungere e questa sera un po'spero di averlo raggiunto
E poi un ringraziamento a ai nostri relatori innanzitutto a Gennaro famiglie ti che c'ha ospitato con molta cortesia grazie Gennaro alla all'editore Diego Guida che avrà creduto in questo libro
A ad Alessandro bar mano grazie alle Sandor contea tutta la la redazione Francesco decorre tutti gli altri in fondo tante pagine di questo libro sono nate anche da
Telefonate a intercorre intercorse dopo fatti di cronaca dopo insomma cose anche eclatanti o anche meno eclatanti che sono successe quindi
è anche un lavoro fatto insieme quindi ringrazio anche tutti gli amici del mattino e poi Francesco Cascini
Con cui ci siamo incontrati
Negli anni anche nei diversi ruoli che ha avuto insomma prima come vice capo del DAP coi
Dice Capo di Gabinetto del Ministro e capo poiché il Dipartimento di
Giustizia minorile di comunità però mi sembra che abbiamo trovo sempre una sintonia
E anche tante discussioni diciamo proprio sul carcere che a mi sono stati molto utili e lo ringrazio della dopo presenza grazie Francesco
E poi Raffaele Grimaldi
Con cui abbiamo condiviso tanti momenti mense pranzi di Natale nel carcere a Secondigliano
Tanti momenti ti di riflessioni i convegni che abbiamo organizzato insieme quindi fa gli faccio tanti auguri per il nuovo incarico di ispettore generale dei cappellani
E Massimo Milone
Amico Massimo che ringrazio perché poi è stato anche quello che forse più di un'ultima incoraggiato scrivere questo libro quindi
Veramente grazie Massimo
Anche la copertina che è nata una sera a cena diciamo
Attraverso un comune amico ringrazio appunto anche a dice Schiavone che non di via Lanza dammi non è qua ma ha fatto un una bellissima
Copertina e infine
Vorrei ringraziare con voi tutti gli amici della Comunità di Sant'Egidio che
In questi anni con cui in questi anni abbiamo percorso in corridoi di tante carceri e
E suor Clotilde salvi in seconda fila qui ho voluto dedicare il libro sostenuti da una figura straordinaria avvista ciò ma è un applauso è
Lei
Ha vissuto nel carcere quando
A Poggioreale c'era il
C'erano le donne carcere femminile prima che fosse trasferito a Pozzuoli viveva all'interno del carcere con le sue consorelle
In uno degli articoli racconto la sua straordinaria storia io consiglio di fare sospesi del dovrebbe andare un po'in giro a raccontarla perché molto
è veramente una bella storia molto istruttiva per tanti
Infine niente grazie a tutti ringrazio ecco anche gli amici
Ciò incontrate in carcere qualcuno che ho visto qua sono quelli che ce l'hanno fatta di cui magari non si ha notizia però vi assicuro che sono molti più di quello che che si pensa grazie a tutti