Appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul caso delle adozioni internazionali

Buongiorno a tutti grazie di essere presenti io sono già Matisa De Mattia sono padre adottivo e ora vi leggerò il comunicato di noi famiglie
Abbiamo deciso di fare un passo avanti perché riteniamo non più sopportabile infine il silenzio delle istituzioni di fronte a fatti così gravi come quelli che siamo qui oggi a denunciare pubblicamente con le nostre voci
Il giornalista Fabrizio Gatti dell'Espresso con un'inchiesta profondità ladri di bambini ha denunziato fatti gravissimi relativi alla mercificazione dei bambini adottati
Dalle famiglie italiane dopo aver già denunziato il dramma della pelosa della pedofilia con un'altra inchiesta dal titolo nella tana degli orchi
Non è accaduto nulla
Silvia Della Monica vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali ha denunciato con forza questi fatti in sedi istituzionali ed anche attraverso i mezzi di informazione non è accaduto nulla
In Parlamento la nostra situazione e quella dei nostri figli è stata ignorata
Abbiamo chiesto alla vicepresidente della CAI che ci ha detto che ci ha dato attento ascolto di riferire le nostre tragiche storie alla magistratura sappiamo che lo ha fatto ancora una volta non è accaduto nulla
Noi abbiamo deciso di raccontare le nostre storie mettendoci la nostra faccia perché nessuno oggi è più dire che queste tragedie sono invenzioni
Noi e i nostri figli siamo di legge atti
E minacciati da chi dovrebbe fare teoricamente
L'interesse superiore dei bambini e che invece
Ha gettato sullo fango su di noi e sulla CAI
Suo che ha preso a cuore la nostra situazione e combatte una battaglia di legalità e di giustizia nell'interesse dei bambini e delle famiglie
Il giornalista che si è occupato di questa tragica storie è stato minacciato con una richiesta di ritiro alta risarcimento milionario
Ci siamo rivolti e parlamentari e abbiamo avuto ascolto solo da pochissimi mentre altri hanno ignorato le nostre terribili storie
Il dolore dei nostri figli e anzi hanno perfino dato forza e racconti di che ha messo in moto la macchina del fango
Questo nega negazionismo questo silenzio questa mancanza di attenzione agli interessi dei bambini ci lascia esterrefatti e agghiaccianti
Abbiamo chiesto al Governo di farsi carico dei nostri drammi di evitare che altri bambini e altre famiglie
Possono viva delle stesse tragedie di tutelarci e non consentire che chi si è macchiato di gravi responsabilità possa farla franca
Non è successo nulla
Anzi al contrario leggiamo esterrefatti che il Governo avrebbe intenzione di sostituire Silvia Della Monica alla guida della CAI cioè avrebbe intenzione di soddisfa di soddisfare
I desiderata del responsabile di ai fini e infatti annuncia questo cambio al bar ai vertici della CAI e lo saluta come salvifico con la nomina di persone di persona allude la ditta
Inoltre inorriditi abbiamo preso che è stato nominato in violazione di legge in pieno conflitto di interesse
Come componente della Commissione un rappresentante del Forum delle Associazioni familiari nel cui direttivo siede ai
Quindi il Governo consente a Taibi di decidere su se stesso mettendolo inoltre in condizione di conoscere atti riservati a suo carico
Inaudito e inaccettabile
Le istituzioni italiane non possono consentire un tale scempio
Le istituzioni devono essere dalla nostra parte
Il Governo deve consentire di portare a termine un'operazione di pulizia e di legalità per aiutare noi e i nostri figli
Noi
Che siamo le vittime di questi gravissimi fatti sappiamo che la sostituzione di Silvia Della Monica in questo momento a prescindere da chi prenderà il suo posto determinerà un oggettivo stallo che comprometterà tutto il lavoro fatto fino a oggi
I responsabili dei gravissimi fatti che anche oggi abbiamo denunciato ne trarranno sicuramente vantaggio
Lo ripetiamo ancora
Noi siamo stati minacciati le minacce si sono intensificate nel momento in cui le voci di una sostituzione dal vertice della CAI si sono fatte più insistenti
Noi non abbiamo paura
Per i nostri figli per i bambini per la legalità e la giustizia siamo pronti e vogliamo andare fino in fondo
Ma pretendiamo che le istituzioni ci tutelino
Chiediamo quindi con forza che Silvia Della Monica si è confermata alla guida della CAI
La conferma della dottoressa Della Monica e in questo momento l'unica scelta per poter andare fino in fondo in questa azione di legalità
Non tollera avemmo più che si continui a far finta di non vedere e di non capire non c'è ragione di aderire ad altre scelte se non per fare un favore a coloro che hanno la
Da temere dall'azione di legalità e giustizia
E ci rivolgiamo anche la magistratura perché prosegua tutti responsabili di questa terribile vicenda
Un traffico che dura da anni che ha carattere transnazionale che vede i bambini ridotti in schiavitù che calpesta i loro diritti e quelli delle loro famiglie che ha creato un sistema consolidato di potere ed interessi
Non possiamo tralasciare di far cenno ad un altro profilo di cui il Governo deve tenere conto
Il nome che è stato fatto per la sostituzione di Silvia Della Monica è quello della moglie del procuratore di Milano dove è confluita l'inchiesta anche riguardo a questi fatti gravi
Mi sono quindi oggettivamente profili di grave in opportunità e incompatibilità
Facciamo quindi un appello anche alla persona che sarebbe stata indicata come probabile sostituto di Silvia Della Monica faccia un passo indietro
Da magistrato acquisti sta a cuore la legalità a tutela dell'intera vicenda
Ed anche a tutela del suo buon nome che riteniamo non meriti possa essere assuma il grado associato a quello di chi la morte a molte cose da nascondere e sta tentando in tutti i modi di farla franca
Chiediamo a tutte le istituzioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è il massimo davanti della Costituzione e dei diritti fondamentali dei cittadini
Ed è più vulnerabili i bambini di non abbandonarci di dare ascolto al nostro appello grazie
Buongiorno
Dunque buongiorno io richiamo Giovanni Conte
Insieme con mia moglie siamo stati protagonisti e testimoni
Testimoni diretti della vicenda dell'adozione internazionali racconta banda Fabrizio Gatti che
Di cui parlavamo prima intitolata ladri di bambini
Questa storia che è molto lunga non abbiamo con mia moglie cercato di fare una sintesi per trasmettere alcuni punti che noi riteniamo molto importanti allora
Io
Noi vogliamo partire all'inizio cioè da dalla
Prima che
Fossimo ritenuti diciamo idonei perché l'ente per alibi per fare un'adozione con loro c'è stata una formazione
In cui c'è stato chiesto di diventa di fare un percorso lo per diventare genitori subito di questo figlio che doveva arrivare come se fosse una gravidanza e noi questa cosa è piaciuta questo diciamo
Questa modalità di vedere l'adozione era un percorso che
Sì sposare un vestito giusto per noi
Quindi diciamo tutte le date tutte le date nel i tempi di questa adozione vengono interrotti bruscamente il venticinque settembre quando in Congo vengono viene fatto non viene imposto un blocco delle adozioni
Passano sette mesi esatti dal venticinque settembre e in questo periodo già prima non c'erano molte ma in questo periodo
Non ci viene comunicato nulla solo Natale viene inviata una foto una piccola Scheda con
La situazione ed è sempre un il diciamo imposto un silenzio giustificato dal fatto
Che meglio per noi non sapere quello che accade nostro figlio perché i genitori sono poi portati ad andare in ansia si preoccupano no quindi
C'è sempre Stato questo sono questo motivo non in cui noi dobbiamo dare completa fiducia
All'ente perché loro arrivano i loro modalità e i loro
Operatori locali stavano facciamo un ottimo lavoro e noi non dovevamo preoccuparci
A Natale
Due mila e tredici abbiamo ricevuto anche notizia telefonicamente che era stata emessa la sentenza
In cui anche in Congo il nostro figlio di era di aveva preso il nostro cognome quindi era figlio nostro quindi oltre al fatto questa formazione questo percorso interiore era diventato di fatto legalmente anche figlio nostro
Tutto lui passano sette mesi il ventitré aprile con il blocco ancorare arto riceviamo una telefonata
Dalla sede di Milano e veniamo convocati urgentemente per il giorno successivo a Roma per ricevere una comunicazione urgenti che riguardavano suo figlio
Ovviamente insomma questa cosa incredibile noi diciamo accettiamo poi richiamiamo immediatamente perché vogliamo anticipare al giorno stesso perché non possiamo stare in ansia così
E ci ha detto che non è possibile perché dati i problemi tecnici non è possibile non si può pensare è una videoconferenza così non sono al giorno stesso il giorno dopo andiamo
E avviene questo diciamo che è incredibile ma videoconferenza in qui veniamo
Messi diciamo a conoscenza che era avvenuto un rapimento di nostro figlio
Nel centro dove era dove risiedeva SPD di gomma
Questo rapimento era avvenuto da parte di una banda armata e ci hanno detto che l'evento che è accaduto a fine marzo quindi erano già passati ventiquattro giorni e noi l'abbiamo saputo dopo ventiquattro giorni
Questo stato giustificato questo ritardo perché le autorità locali avevano chiesto del tempo per effettuare le indagini che abbiamo bisogno di discrezione dire di lavorare diciamo in silenzio perché ipotizzava un rapimento scopo di riscatto
Sono state date rassicurazioni come dicevo l'inizio sugli sforzi che gli operatori e le istituzioni locali stavamo effettuando per cercare nostro figlio e gli atti gli atti cinque bambini
Sono stati anche ostentato i rapporti strettissimi con
Le autorità tali da consentire all'Ente di mantenere indagini aperti per tutto il tempo necessario in condivisione con i genitori quindi c'è stata dalla anche un ruolo diciamo di
E partecipazione a questo a questa cosa
La cosa diciamo incredibile che in questo comunicazione che diciamo adesso
Non è facile immaginare però sì chi ha un figlio può pensare no stimando ha comunicato in videoconferenza da un quadratino di dieci centimetri che tuo figlio è stato rapito da una banda armata
E diciamo noi vendiamo gli è scoppiata a piangere io non arrivo la voce per rispondere mi ricordo che da Milano era arrivata la richiesta se ci sono delle domande
E io mi ricordo che chiesi con un filo di voce la psicologa di dire che non avevamo un'altra forza di rispondere che ci saremmo dovuti risentire quindi diciamo questo era l'evento cercano del ventiquattro
In quella sede peraltro è stato prospettato subito un nuovo ordinamento
Come possibilità come diciamo potenzialmente di e questo diciamo
Noi che erano già genitori ci viene chiesto questa cosa
Decidiamo quindi di chiudere quella videoconferenza la psicologa non sapeva nulla neanche quella di di Roma e quindi prendiamo ci veniamo quattro giorni per
Rimettere insieme la
Le cose le idee decidere che che cosa come fare
In questi quattro giorni noi diciamo non so cosa avesse fatto voi ne abbiamo iniziato a chiedere a tutti quelli che potenzialmente potevano avere un contatto
Con lenti e al di fuori dell'ente in Congo tutte le suore missionari tutti quelli che
Diciamo questa cosa dovevamo trovare un modo di diciamo di avere
Ulteriori informazioni perché volevamo era un'azione quasi istintiva insomma non quasi ovvia dire
Passano quattro giorni il ventotto aprile del forniamo la sede di Roma
Per chiedere un appuntamento urgente una psicologa di Roma sul da farsi l'appuntamento ci viene fissato per l'otto maggio quindi sono due settimane che passano dal ventiquattro
All'otto maggio per sapere qualcosa su un rapimento di nostro figlio
In questo periodo noi continuiamo a un po'a rimetterci in piedi piccoli un po'chiedere a chiedere il cinque maggio quei tre giù ogni prima del diciamo dell'incontro avendo un po'diciamo avendo capito che la situazione era
Un'assurdità inviamo un'e-mail
A a Roma e Milano in cui chiediamo
Diciamo questa cosa in particolare diciamo chiediamo
Specifichiamo anzi nelle e-mail che la nostra necessità di gestire gli aspetti legati alla narrazione leggi questo evento delle notizie sul nostro figlio non comma videoconferenza
Ma di persone e quindi crediamo di rendere edotti
Degli operatori di Roma
Affinché questa cosa possa avvenire in un modo diciamo più più più naturale viene richiesto di rendere ridotti i collaboratori al fine di ottenere un chiarimento scusate un chiarimento complessivo sull'accaduto
Arriva l'otto maggio la psicologa si presenta diciamo noi andiamo altri di Roma la psicologa dichiara di non aver avuto notizia di non aver ricevuto notizie
Su nulla su questa
Vicenda lei stessa ci dice che un paio di replicare ha chiamato a Milano per avere notizie egli è stato detto digli che stiamo lavorando per loro
Ma che non è avuto che non avevamo e non ho ancora ricevuto risposte a quelle e-mail diciamo cambiato chiedendo
Questa diciamo questa risposta l'incontro e tutto centrato sulla gestione di questa situazione incredibile sulla situazione sulla gestione del dolore
E abbiamo provato anche insieme la psicologa di Roma che non era al corrente di diciamo di evoluzione di questa storia se non con cui la videoconferenza abbiamo provato a diciamo definire una strategia comune per parlare con Milano
Lei ci ha consigliato diciamo con questa fase di di
Diritti evitare il muro contro muro
Usciti da questo incontro praticamente
Poco utile vediamoli ha tagliato le e-mail della CAI con un protocollo diciamo dove dove viene aperta una una porta per disordine vengono chiamate
Convocate le possibili circostanze utili le famiglie venga rincari a a
Diciamo testimoniare se sanno qualcosa che non vanno in quel momento stesso ciotola calici diamo questa e-mail chiamiamo incarichi e il giorno dopo veniamo ricevuti dalla
Dalla
Da dalla dalla vicepresidente dei dirigenti della CAI questo è stato il giorno dopo era il nove maggio è stato il primo momento in qui siamo stati accolti nella nostra storia nella nostra sofferenza di
Di famiglie allo sbando non è stato
Momento molto importante
Tanto è stata la fiducia che ci hanno diciamo suscitato che ne abbiamo presentato in quella sede appunto una denuncia di quello che era accaduto affinché diciamo la CAI provvedesse alla ad agire insomma
Allora
La storia abbastanza articolato io vorrei andare diciamo
Al dunque
In sostanza
Tutto questo processo avviene con me
Delle telefonate i lunghi cucire volatili dettagli di questa banda che era intervenuta con una camionetta di mattina mentre
I c'erano pochi bambini il centro era sprovvisto di di persone la difesa
Tutti questi dettagli che sono diciamo
Che abbiamo ricevuto voi diciamo noi abbiamo preteso un alibi che ci mandassero delle delle documentazioni perché oltre alla vicenda la cosa che non non stava in piedi che dopo settantacinque giorni non avevamo
Una e-mail uno straccio di documento una denuncia proviamo niente
Che supportasse questa cosa tant'è vero da un certo punto nove abbiamo ci siamo posti anche in questa situazione chiudo di porci
è diciamo
Di porci alla alla pari loro era una situazione assurda come forse meno di noi però anche per loro era un momento difficile quindi volevamo trova insieme
Una una cosa qualcosa che aiutasse diciamo a venire a capo e loro non vogliono andarci documenti alla fine in sostanza è successo dopo tanta
Tanta fatica otteniamo un appuntamento su Roma con la richiesta di vedere le carte a Roma senza un invio quindi vediamoci a Roma e facciamo questa dizione di carte insieme
Quel giorno dopo tanta fatica viene annullato l'appuntamento all'ultimo minuto perché quello è stato il giorno in cui
Siamo stati presi in carico dalla casa la CAI quindi diciamo dopo altre diciamo vicissitudini è riuscita ad avere queste carte immediatamente ci hanno convocato e abbiamo saputo che non era vero niente gradimento non c'era mai stato
Ed era tutta una
Una bugia non semmai c'è un altro modo io vorrei chiudere un secondo solo vorrei chiudere facendo un appello
A questa storia è fatta di di comportamenti
Che si sono effettuò diciamo ci sono
Per Petrachi sulle singole famiglie sempre con queste modalità nelle modalità di
Presto deresponsabilizzare l'entità della colpevolezza alle famiglie farli sentire responsabili che se uno si muove chiamo i contatti è un pericolo per le adozioni di tutti
L'opera nel non è mai colpa dell'ente sette colpa della CAI è sempre colpa degli enti locali che sono il contesto è quello che è quello il Congo
Quindi diciamo questo è un qualcosa che incide profondamente la psicologia di una famiglia che è stato optando e noi diciamo io vorrei fare un invito quelle famiglie che si sentono isolate che ancora vivono questa è queste pressioni e
Di farsi avanti per dialogare con molte famiglie che non non sono solo in questo senso che non ci siamo tutti trovati e abbiamo trovato tutti lo stesso meccanismo gli stessi meccanismi che agivano allo stesso modo grazie
Buongiorno a tutti io mi chiamo palazzi Ignone con mio marito abbiamo siamo una famiglia adottiva abbiamo un bambino che arriva dal Congo
Conoscevamo ai vige da tempo avevamo collaborato con loro per molti anni ci piaceva loro modo di lavorare la loro mission partecipavamo lei
Riunioni che facevano nella sede di Torino e addirittura siamo diventati volontari per guidare gli incontri di informativi per le coppie che desideravano adottare dei bambini
Spiegavamo loro il processo tutti voi la mission di alibi aiutare i bambini nel loro Paese e solo quando fosse stato quello stabilito in maniera certa
Tramite approfonditi controlli sul territorio che quel bambino non aveva genitori o parenti e poteva essere atti non poteva essere adottato nel suo Paese solo in quel momento quel bambino sarebbe entrato nel circuito dell'adozione internazionale
Lo dicevamo e ci credevamo
E ci sembrava che l'ente operasse proprio così per tutte le cose che ci venivano dette
La collaborazione ci portò di conseguenza alla naturale scelta di Heidi come ente per fare l'adozione internazionale
Ci proposero come paese la Repubblica Democratica del Congo e noi accettammo è un Paese difficile ci dissero ma per le adozioni sta andando bene
Poi ci fu la disamina l'ordinamento ci fecero prendere visione della scheda di nostro figlio
In questa scheda si diceva che era un bambino che era stato trovato da una donna abbandonato per strada di pochissimi mesi e che quindi piccolissimo era stato portato al feto d'un altro istituto di gomma
Diceva che ha sempre vissuto lì al sette che sognava una famiglia dei fratelli è una casa Capello ci siamo detti potevamo realizzare il nostro sogno di famiglia
E poi finalmente siamo partiti perché in casa la capitale della Repubblica Democratica del Congo il diciotto novembre del due mila tredici
Saremmo dovuti stare a Kinshasa quindici venti giorni ma ci sono stati dei grandi problemi e a inizio gennaio due mila quattordici siamo tornati in Italia senza nostro figlio
Dopo che avevamo vissuto con lui per cinquanta giorni fu un dramma enorme lasciarlo là ma non ci furono alternative era troppo pericoloso
Furono mesi drammatici ma successivamente il ventotto maggio del due mila quattordici con l'aereo di Stato su cui volarono amministra Maria Elena boschiva nuova Presidente della CAI
Il magistrato Silvia Della Monica bambini arrivare in Italia a Ciampino fu una grande liberazione una grande festa
Ma nei primi mesi
Che nostro figlio era arrivato in Italia anziché vedere un bambino triste allegro felice di questa sua nuova vita
Avevamo davanti un bambino triste un bambino che soffriva un bambino che piangeva di notte io trovo un cuscino alla mattina bagnato di lacrime
E ci e mi diceva ma mai un segreto non te lo posso dire e si vedeva che era spaventato continuava io andavo Lili chiedevo cosa inno un segreto non segreto grande non te lo posso dire
E noi ci facciamo delle domande sono ma anche che cosa cosa potrebbe mai essere si aspettava una famiglia
A questa famiglia alla anche un fratello qua in Italia fa una vita finalmente
In una casa con delle persone che si prendono cura di lui prima sempre stato in istituto capivamo che non era più nel suo Paese però
Capivamo anche che tutta questa sua tristezza era segno che ci fosse qualcos'altro che non era normale
E a questo punto scopriamo la sua vera storia piano piano riusciamo
A creare un clima con nostro figlio per
Farci dire le cose ma a piccolissimi pezzi nostro figlio a una famiglia in Congo madre il padre un sacco di fratelli a gomma il sorelle
Siamo sconvolti non avremmo mai immaginato una cosa del genere non avremmo mai adottato un bambino con famiglia portandolo via dal suo Paese
Noi che abbiamo messo la faccia per anni per questo Ente dicendo che mai e poi mai questo ente avrebbe fatto tutto a un bambino che non era abbandonato
Siamo intorno a gennaio due mila quattordici
E vissuta in famiglia a casa la gomma fino a un anno prima di essere adottato poi improvvisamente si è ritrovato al fine di Goma inserito nel circuito traduzioni ma scappava dall'istituto andava e veniva a piedi
Da casa sua all'Istituto quando voleva
Il giorno della partenza perché INCE Asa è scappato
Dal dall'istituto ed è andato a casa
Per essere sicuri che tornasse hanno mandato il suo migliore amico prenderlo con la foto dei suoi genitori adottivi in mano implorando lo di partire perché altrimenti non avrebbero fatto partire lui perché sono arrivati in due da quello stesso istituto
E questa e la storia che piano piano nostro figlio ci ha raccontato a questo punto
Pensavamo di essere soli e decidiamo la matura una decisione di andare a Milano
Dall'ente dai vita alle persone conoscevamo da tanti anni acché raccontarli quello che il rilancio però quello che nostro figlio solo raccontato e per chiedergli aiuto Consiglio per capire come dovevamo muoverci
Ci incontriamo in un giorno di aprile del due mila quindici accolgono il Presidente
E la responsabile dell'area africani una psicologa ci ascoltano
Ci dicono che la storia che a nostro figlio ci ha raccontato è tutto falso è una storia inventata dall'Ute sono solo fantasie dei bambini che è normale che si costruiscano una storia
Una storia bella per
Vivere bene non ci crediamo perché nostro figlio non è un bambino piccolo a dieci anni e molto pragmatico parla a ragion veduta e di conseguenza questa storia ce lo devono spiegare
Insistono su questa cosa che è una storia inventata e noi
Stiamo un po'così cominciamo dire ma quali fantasie questi scambi stiamo informando che c'erano una tratta di bambini che questi bambini hanno una famiglia
A quel punto
Cioè parliamo ma continuano sulla loro piega che erano tutto fantasie che non era possibile che fosse Castore fosse vera perciò
Ci salutiamo e ritorniamo a casa nostra
Torniamo a casa
Ci sentiamo da soli abbandonati perché ci sembra impossibile che ci siano altre famiglie in una situazione di questo genere pensavamo proprio no è capitata una cosa di questo genere e per un bel po'di tempo
Lavoriamo in famiglia per riuscire
Ad andare avanti con questo peso non sto di genitori che avevano questo figlio con questa storia alle spalle e di nostro figlio tre probabilmente pensavo che non lo sapessimo invece non era vero
A luglio del due mila e sei invece dopo che tutti gli altri bambini mila sedici dopo che tutti gli altri bambini sono arrivati dal Congo finalmente esce sull'Espresso l'articolo del giornalista Fabrizio Gatti
E ci si apre un mondo davanti scopriamo che non siamo da soli scopriamo che purtroppo la situazione
E di tante famiglie come la nostra ci troviamo al cento per cento in quello che viene descritto in questo articolo
E di conseguenza
Capiamo che è ora di fare la denuncia parliamo con nostro figlio li facciamo presente la situazione e decidiamo che deve essere fatta giustizia di conseguenza decidiamo di andare alla CAI fare la denuncia di quanto
è successo alla nostra famiglia e quando arriviamo lì scopriamo che ce ne sono tanti tanti altri in questa situazione
Buongiorno e grazie di essere presenti io sono utili a Fasano ENI con mio marito Giambattista abbiamo vissuto la storia di adozione molto dura per certi versi surreale
Siamo stati abbinati a nostra figlia nel maggio due mila tredici ed un giorno di fine aprile due mila quattordici circa un anno dopo abbiamo ricevuto una telefonata dalla sede centrale dell'ente
Che ci comunicò che alcuni ribelli erano entrati nell'istituto dove si trovava a nostra figlia e che determini erano spariti
Ci comunicarono tuttavia che nostra figlia stava bene perché si trova la scuola in quel momento
L'ente si disse che era necessario spostare il gentilmente bambini abbinati perché la situazione era pericolosa nove spaventati danno subìto alcun senso
Nello spostamento chiediamo all'ente di essere specie avuti nella sede centrale per avere maggiori informazioni
Accettarono di ripetere zie di riceverci dicendoci però che ci avrebbero concesso al massimo trenta minuti
Durante questo incontro ci diedero la loro versione dell'istruzione e di quanto accaduto
Chiedemmo di comunicare il immediatamente l'accaduto alla Commissione adozioni internazionali
Ma ci fu risposto che era meglio aspettare lo spostamento dei bambini in quanto la Presidente era nuova ed incompetente e avrebbe potuto bloccare lo spostamento dei bambini
Quando lo spostamento fu concluso chiedemmo nuovamente di informare la Commissione adozioni internazionali ci fu risposto che non serviva più
Tornando a casa preoccupati perché il fatto di non informare la Commissione ci lasciava perplessi e lo ritenevamo grave e le motivazioni della mancata comunicazione difatti era Commissioni ci sembrava senza senso e sconvolgente
Decidendo quindi di informare gli stessi dell'accaduto la Commissione adozioni internazionali da quel momento in poi incominciata la strategia del terrorismo psicologico
Con atti intimidatori nei confronti nostri e di altre famiglie
Finalmente nel due mila sedici hai la nostra figlia la felicità immensa
I primi tempi nostra filiera timida impaurita ci raccontava che i genitori erano morti
Lungo la strada a causa della guerra
E che era stata ritrovata da una signora che lavora portata in istituto
Noi sorpresi perché il suo racconto non corrispondeva alla scheda dall'abbinamento fornitaci dall'ente
Poi un giorno intere risalente a nostra figlia ci disse non sono morti
Nelle chiedemmo a chi si riferisse e le risposte che si riferiva i suoi genitori
Comincia a raccontare la sua vera storia dicendoci che aveva oltre ai genitori ancora vivi in Congo anche fratelli in Italia da cui era stata separata
E che erano stati dati ad altre famiglie
Chiedemmo qualche giorno dopo come mai si era tenuta questo segreto nel cuore e lei ci rispose che la mamma dell'istituto l'aveva minacciata i nodi di non rivelare la sua storia che se l'avesse fatto sarebbe stata rimandata in Congo
Liberata di questo fardello ora nostra figlia e molto più serena tuttavia continua a essere molto preoccupata per la sorte dei suoi fratelli
Ironia della sorte nel ramo scelto questo ente per ente per le garanzie che dava sulle indagini svolte al fine di verificare il reale stato di adottabilità dei bambini
Riguarda quello che c'era stato raccontato dell'istruzione nella banda armata
Lei ci dice spesso
I genitori venite che genitori venivano a riprendersi i figli in istituto
Ci racconta che anche sua madre
Veniva spesso riprendersela
Ma cada che dall'istituto determinate persone la riprendevano e la riportavano in istituto
Nostra figlia è stata minacciata percorsa Commissioni fratelli i suoi amici
Noi siamo inorriditi da tutto questo e siamo ancora più inorriditi dal comportamento delle istituzioni
Cerchiamo di parlare di storie inventate dimissioni da parte della Commissione internazionale di bufale giornalistiche
Ed è per questo che siamo qui
Siamo qui per testimoniare la realtà di queste storie
E chiedere alle istituzioni al Presidente del
Della repubblica Sergio Mattarella e a tutti coloro che hanno a cuore l'odore delle istituzioni di questo Paese la tutela delle nostre famiglie la tutela dei nostri bambini la tutela di tutti i bambini
Siamo qui per chiedere giustizia e vogliamo che nessun'altra famiglia e che in su nessun altro bambino debba passare quello che abbiamo passato nuovi
Chiediamo la riconferma della dottoressa Silvia Della Monica a gran voce perché l'unica garanzia che questo lavoro venga venga completato grazie a tutti
Buongiorno a tutti scusate la voce queste cose migliori
Mi toccano veramente nel nel profondo se
Che sono entrato Agnelli mamma adottiva insieme a mio marito Andrea vive una coppia di bambini provenienti dal Congo
Abbiamo adottato un alibi e i nostri bambini sono stati gli ultimi ad arrivare in Italia giugno due mila sedici
Della ministri anche di Solari tutto quanto è l'inizio andazzo diciamo tutto liscio tutto bene
Un bel giorno di settembre viene fuori la prima falla missionari di
I bambini tal
Un anno o di parlavano spesso dei loro amici dei loro compagni di scuola giorno di settembre parlando di un fratello
Di un fratello noi di di cui noi non sapevamo assolutamente niente
E abbiamo provato a forzare cioè abbiamo forzato un pochino con la mano i bambini perché ha le maggiori informazioni
Che chiedendo se il bambino era rimasto nell'orfanotrofio nome no no undici mamma il fratello e qui in Italia ribaltoni noni ecco a quel punto
Insomma si è offerto insomma una
Diciamo siamo e siamo rimasti insomma sconvolti da questa cosa tempestivamente abbiamo chiamato appunto in carica subito verrà comunicare questa cosa per capire sì esisteva un qualcosa di tutto questo a lei
Purtroppo nessuno sapeva niente in quanto INEA i nostri figli e il fratello arriva insieme al fratello sono state cambiati i dati anagrafici nome e cognome e quant'altro quindi era praticamente impossibile
Risalire a questa
Da questa unione insomma la cosa grave una delle cose gravi noi siamo andati a prendere i nostri bambini
Siamo venuti via Roma tendere Mandini il fratello era in una stanza accanto perché ha un fratello più grande giocava con altri bambini più grandi
Noi siamo venuti via con i nostri figli siamo venuti via il fratello maggiore ci ha visto
Non ha avuto la possibilità di
Salutarli nei nostri figli hanno detto niente perché erano stati obbligati a non dire niente
Non dovete dire niente
In
Sia quando erano la giù a Goma al centro Freddy era stato detto più volte non dovevano comunicare assolutamente niente di come eravamo noi della nostra famiglia altrimenti soldati venivano riportavano piglia
Questo è quello che hanno dovuto sopportare due-tre pure di sei o sette anni
Dopo aver comunicato insomma la CAI questa
Questa è una notizia sconvolgente di questo ulteriore fratello in Italia siamo riuscite dopo un po'di tempo comunque avverrà insomma arriverà trovarlo ora abbiamo li abbiamo fatti di vedere con una gioia immensa chiaramente
Di loro e tutto quanto ci siamo trovati poi nel mezzo ad una situazione dove la Scheda era completamente
Completamente
Voglio sottolineare falsata completiamo l'impegno
Non c'era una virgola di merita
Anche questo sia ulteriormente insomma devastato a livello psicologico e tuttora siamo devastati perché veramente una cosa avviene difficile da portare avanti
Oltretutto questo nel periodo che
Del blocco del Congo avendo ramo mandato alla ai locali avevamo
Diciamo stabilito un loro di bambini fossero spostati dal centro fede perché è in una zona di gomma
Molto brutta molto pericolosa che venissero spostati nel giro di breve in una struttura nella capitale e più consono protetti e tutto quanto i nostri figli sono stati sequestrati
Dall'ente per diciotto mesi e sono rimasti al freddo Guglielmo voi diciotto mesi non abbiamo avuto
Lo stralcio di una notizia
Ma
Credo che sia tutto vero
Sono Daniela
Sono qui per nome e per conto e digerito i dei bambini della Bulgaria e si sa questi bambini già se ne è parlato molto ampiamente sull'articolo di gatti sono i bambini che hanno subito abusi
In
Loro aderiscono a questo appello che noi genitori facciamo in questo caso sono anch'io una mamma adottiva
Quindi aderisco anch'io pienamente all'appello che oggi facciamo e per la mancanza di tempo leggo solo questi ultimi parole di questa storia avrei dovuto raccontare questa storia di adozione non non c'è tempo
E preoccupante che per uno Stato democratico per il suo Governo che la dottoressa Della Monica non sono sia stata ostacolata nel suo lavoro e messa in condizioni di non poter portare a termine un impegno di legalità e di giustizia
Che fa onore al Governo italiano sì perché lei ha promesso giustizia affatto a noi questa promessa l'ha fatta penso prima se stessa giustizia per i bambini indifesi ignobile mentre utilizzati per turbina Fini se lei ancora non ha potuto fare giustizia non è per il mare di fango che le è stato riversato strumentalmente addosso sarebbe troppo facile liquidare così la questione
Allora signor Presidente del Consiglio signora sottosegretaria alla Presidenza il Governo di uno Stato democratico non può permettersi tutto questo di fronte al mare di fango che è stato sollevato non può permettersi di fermare e vennero rallentare la giustizia in particolare se essa è dovuta a bambini indire essi per il tradimento effettuato verso di loro dal mondo degli adulti da parte di soggetti che avrebbero dovuto prendersi cura di loro
Lo Stato il Governo non può essere complice
Anche i nostri figli hanno il diritto di sentirsi cittadini di un Paese civile non possono essere assecondate le posizioni di chi ha inteso gettato fango sottrarsi alla giustizia di chi auspica la Sostituto c'era ed è la dottoressa Della Monica per sottrarsi alla giustizia perché sanno che indipendentemente dalle quali Tammone ali di chi dovesse sostituirla che ne sono certo in discussione il tempo giocherà a loro favore
Allora
Io
Voglio aggiungere una cosa e aggiungo che tutto questo noi genitori e questo ne sono certa lo posso dire a nome di tutti
Che lo facciamo per i nostri figli perché io domani mattina devo guardare il miglio chi serenamente il mio figlio così come loro i loro figli
Lo facciamo per tutti i bambini
Che sono stati lasciati abbandonati che sono ancora lì e che non devono subire lo stesso trattamento che hanno subito i nostri bimbi questo lo dico a gran voce e chiedo alla vino Minale della Presidente Della Monica perché Merlin Presidente era Presidente resta perché è stata lei ad accoglierci è stata lei ad ascoltare le nostre denunce
Grazie per l'attenzione se ci sono domande
Buongiorno sono Angela presso le agenzie Ansa
Volevo capire un po'meglio perché dai racconti mi è sembrato di intendere che
La maggior parte delle storie di sono state raccontate
Con fatica finalmente dai vostri figli voi avete cercato dei riscontri oggettivi
A quello che vi era stato raccontato dai ragazzi avete provato a chiedere alle autorità del Congo
E
Una domanda per la signora quando ha saputo che sui figli avevano una famiglia
Ha provato a contattare questa famiglia cosa pensa di fare cioè questo bambino due famiglie come si regoleranno intende restituire questi bambini e la loro famiglia
Sì perché
C'erano comunque appunto queste sono domande anche che
Non possiamo rispondere comunque ci sono delle
Delle indagini in corso
Comunque voglio dire che i riscontri che abbiamo avuti in Cai dalla commissione quindi non è che sono favole ci sono
Non dico siano favole dico dei riscontri
Vostri oggettivi che ci arrivi oggettivi non di quando quanto riferito ma di
Cose che voi avete potuto realmente constatare
Che le cose erano andate in quel modo quello mi chiedevo al di là dei
Ovviamente di racconti dei ragazzi che sono sempre importantissimo non solo solo solo i testimoni di quanto è accaduto
Però io mi metto nelle tibetani diciamo genitore adottivo e io avrei disperatamente cercato comunque di capire cercare
Sì la Commissione di cui siamo stati si
Abbiamo
Abbiamo riferito tutto quello che sapevamo
E comunque
I riscontri ci sono
Certo la Commissione ha indagato merito eccitata atto i riscontri
Positivi in merito
Anche perché ci sono le storie di bambini bambini nel mio caso mia figlia a dei fratelli quindi
C'è
Sono stranieri sono i fratelli che sono qui in Italia e condividono la storia
La versione quello
Fatto abbiamo fatto leggere i documenti poi a nostro figlio
Di tutte le delle sentenze che sono state tradotta in italiano ovviamente poi in dal e quindi etica autenticate dall'Ambasciata italiana a Kinshasa nel momento in cui è stato in grado di leggere italiano
E capire quello che stava leggendo e lui si è fatto che le grandi risate dicendo che era tutto completamente falso quello che ha scritto gli hanno costruito addosso una storia che hanno creato questa storia di bambino piccolo
Gli hanno dato un altro nome un altro cognome
Lui ci ha dato tutti i nomi dei suoi fratelli e delle sue sorelle e noi abbiamo portato tutto in capo ai la CAI ha fatto tutte le indagini necessarie e l'ASP la cosa adesso sta andando avanti nelle sedi opportune come denuncia finalmente
A
Voleva ancora aggiungere una cosa che tra parentesi mio marito è stato anche denunciato dall'ente a IP è stato denunciato per diffamazione
E
In minacce scusate mi capitò non è non è bello comunque perché noi
Abbiamo scelto lente perché ci credevamo veramente siamo andati dall'ente a raccontare il perché pensavamo che anche loro non sapessero
Se
Fossimo stati accolti all'ente e ci avessero detto
Cerchiamo di capire come la situazione invece c'è stato detto non sono tutte storie no abbiamo contattato la mamma dell'istituto non è assolutamente vero la storia e quella che c'è sulla Scheda
Non ci siamo sentiti traditi
E a un certo punto loro hanno anche denunciato mio marito perciò adesso ci troviamo anche in questa situazione
Comunque se posso vorrei aggiungere appunto che siamo qui oggi per denunciare una situazione molto grave qui siamo noi ultimi nostri figli sono le vittime
Quindi ne chiediamo l'attenzione su questo
Posso
Sono al freddo Di Giovan Paolo Rainews ventiquattro
Volevo riprendere il discorso che faceva la collega dell'ANSA non per mettere in discussione quello che state dicendo
Cioè di crediamo però però come diceva la signora
C'è una denuncia anche da parte di alibi nei vostri confronti quindi
è una vicenda completamente aperta dal punto di vista legali e giudiziario
Per questo è importante capire che tipo di riscontri sono stati trovati I racconti dei vostri bambini adesso mono letto L'Incesso del collega gattile come sempre sarà
Straordinaria
Quindi probabilmente lui già approvato leggi riscontri però ecco per mogli oggi è importante capire quali sono
Le le pezze d'appoggio per poter raccontare questa storia anche senza andare incontro a Roma
Conseguenze di natura legale
Il riscontro è stato il fatto
Veramente riflessone celebrino anche i nostri figli hanno parlato hanno raccontato
Anche noi inizialmente siamo rimasti un cioè come è possibile tutto questo
Dando in camper lande entrai è venuto fuori tutto un altre situazioni ci siamo trovati con l'altra famiglia abbiamo incontrato un fratello più volte nonostante sia stato mandato dall'altra parte dell'Italia spetta a noi
Un ulteriori cattiveria
Bianchini
E quindi
Ci siamo trovati di fronte la realtà
Il fratello molta più grande che quindi non astanti i nostri bambini abbiano dei ricordi inutili di ma i genitori sono stati trovati di questi bambini i segni sono stati individuati sono stati contattati in qualche modo
Non è ancora
Mi scusi sono cose che
Quali sono riservate comunque la la CAI si è adoperata per fra effettuare delle indagini
Appropriate
Le quali confermano le storie i racconti dei nostri figli
Sono non vogliamo i nomi degli indirizzi sicuro se se la CAI ce lo conferma Jamma
Guardate nessuno mette in discussione però come
Siete stati querelati voi se poi noi pubblichiamo le cose veniamo querelati
Non se ne esce cioè dobbiamo avere anche noi
Sui sociale in quella fase di
Di rabbia di frustrazione probabilmente un po'ecceduto anche se penso di non avere deceduti in maniera particolare semplicemente per alcune
Parole non proprio gradevoli più pronunciato nei confronti
Dell'ente del suo Presidente quindi non è assolutamente nel mio caso una controdenuncia rispetto
Al al reale fatto che noi
Abbiamo raccontato ma un qualcosa che si basa sul
Alcune parole scritte sui socio
Questo per quel che riguarda me
E scusate se non ci sono altre domande quello passare la parola gentilmente l'onorevole Fassino