Conferenza stampa di presentazione del Disegno di legge sul reddito di condivisione

Oggi presentiamo un disegno di legge a prima firma Gianfranco Librandi sul reddito di condivisione questa proposta nasce da una serie di iniziative convegni
Organizzati da dal pensatoio
Obiettivo d'Italia e che hanno visto in diversi momenti a Milano a Roma
Emergere una una necessità che in qualche modo questo disegno di legge coglie e sembra strano a dirsi ma questa necessità nasce dalle riflessioni due persone apparentemente morso molto diverse tra loro Susanna Camusso
La segretaria generale la CGIL e Elsa Fornero l'ex ministro del
Del welfare del lavoro è
Da un lato la Camusso ci ha Espresso una certa diffidenza sindacale rispetto alle proposte di reddito di cittadinanza in un Paese in cui all'articolo uno
Si fonda sulla Repubblica solo sul lavoro diciamo la nostra Repubblica idea che
Alla cittadinanza sia attribuito come dire un reddito indipendentemente dall'attività di lavoro appare agli stessi sindacati
E al sindacato che viene considerato il più di sinistra esso stesso una una stortura del rapporto di cittadinanza
Dall'altro lato l'idea che
Il Welfare debba essere necessariamente questa l'idea
Della Fornero o un come dire una coercizione sui cittadini su alcuni cittadini a vantaggio di altri attualmente unica novecentesca che deve essere che deve essere superata
Da qui l'idea che in questi convegni che Gianfranco ha insieme ad altri promosso
Che si possa come dire promuovere l'idea di invece di uno strumento volontario di condivisione del reddito con l'idea che attraverso degli strumenti di solidarietà
Fiscalmente agevolati questo sì in cui lo Stato interviene per differenza per promuovere chi volontariamente vuol condividere il proprio reddito la loro ricchezza è proprio successo con altri
Si possa su questi strumenti fondare una nuova idea di Welfare
Quindi
Senza dubbio da un punto di vista giornalistico si legge la sfida a chi propone
Reddito di cittadinanza o come questo dice Gianfranco finti rugbista dinanzi poi magari ci dirà c'era ci dirà perché e e chi invece dall'altra parte vede
Nel futuro del welfare l'idea di una comunità che si ritrova anche intorno alla solidarietà volontaria l'idea che chi vuole
Donna al Comune a un comune di di residenza un altro Comune una quota del proprio reddito questo Comune crea un fondo questo fondo serve a come dire finanziari il reddito delle famiglie più povere e questo strumento fiscalmente agevolato perché tra tante forme
De Giuli azione fiscale sussidi alle imprese
Altre forme di
E di di agevolazione ci siamo resi conto che in Italia l'unica cosa che non viene aiutata dal fisco e la solidarietà privata se tu vuoi donare mille dieci mila
O anche di più è euro a al allo Stato
Attraverso i Comuni e da questi ai
Alle famiglie che più hanno bisogno di un aiuto ed esce quindi
Noi con questa proposta di legge capovolgiamo l'idea Tudor ogni mille euro dieci mila euro quanto quanto ritiene opportuno questo fondo questo fondo ridistribuisce le famiglie più bisognose secondo dei criteri oggettivi non questionari bili
è molto semplici
Facendo attraverso i Comuni che sono l'istituzione più vicina ai cittadini la più
Dotata di fiducia da parte della da parte della popolazione e lo Stato interviene come dicevo per differenza riducendo le tasse attraverso delle forme di deduzione per le imprese che vogliono partecipare o di detrazione per
Per i cittadini lì c'è la proposta a disposizione di tutti ma lascia Librandi che è l'ideatore e il come dire il promotore di questa proposta la riflessione più generale grazie
Grazie a tutti voi per essere qui e grazie a Piercamillo che ormai ha già detto tutto però cercherò di mettere in ordine lei deve di questa proposta prima di tutto credo che sia quasi superfluo sottolineare e ricordare che negli ultimi anni la povertà in Italia avanzata in modo importante
Non è questa certo la sede per approfondire i motivi che hanno causato questa situazione ma il dato di fatto che non sto Paese serve il con uno per cento delle famiglie residenti
Pari a quasi quattro milioni seicento mila persone vive sotto la soglia di povertà assoluta
Davanti ad una simile situazione non si può restare fermi ed indifferenti
Il Governo sta facendo tanto la sua parte proprio pochi giorni fa è stato sottoscritto insieme ad Alleanza contro la povertà a cui aderiscono ben trentanove associazioni che operano nel sociale
Un memorandum per l'attuazione della legge dell'agorà per il contrasto alla povertà
La cui recente approvazione costituisce un risultato di grande importanza per il nostro Paese che per la prima volta si dota di uno strumento strutturale per il contrasto della povertà un passo avanti rilevante addirittura un passo storico sostiene qualcuno che vede il mondo associativo assumere un competente ruolo di riferimento per l'elaborazione di proposte concrete fattibile
Ma la drammaticità del fenomeno povertà in Italia richiede uno sforzo ancora più incisivo di pro
Qui veda coinvolto l'intero Paese
Gli strumenti che il mondo della politica messo o vorrebbe mettere in campo sono tutti caratterizzati dalla necessità di reperire importanti risorse che in questo momento sono solo parzialmente disponibili
La proposta del Movimento cinque Stelle che per correttezza sarebbe meglio definire reddito minimo garantito visto che il reddito di cittadinanza è tutt'altra cosa essendo una misura universalistica
E da incondizionata a carico della fiscalità generale distribuirà da un sostegno economico quantitativamente rilevante richiedendo però uno stanziamento diciotto venti miliardi
Dobbiamo riconoscere che in questo momento una simile cifra non è alla portata del bilancio italiano
Con il reddito di inclusione le risorse necessarie sono minori circa due miliardi annue ma le famiglie che potranno essere nell'immediato aiutate sono solo circa quattrocento mila poco più di uno virgola otto milioni di persone
Un numero certamente importante ma che risulta al momento non totalmente soddisfacente considerato che in Italia vivono sotto la soglia di povertà quasi quattro virgola sei milioni di italiani
E che il processo di progressione graduale persona misura pienamente universale richiederà tempi non certo brevi
è allora necessario creare nuovi strumenti che possano favorire il contrasto della povertà
Diffondendo dal basso la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale
Che permettano anche al mondo dell'impresa deve così come singoli cittadini di partecipare e dare il loro contributo grande o piccolo che sia alla lotta all'indigenza
Ed ecco allora la proposta di reddito di condivisione un meccanismo volontario di sostegno al reddito dei meno abbienti
Il meccanismo è semplice ogni comune istituisce un fondo per il reddito di condivisione che viene alimentato dai versamenti volontari di persone fisiche e giuridiche
Che all'atto della donazione possono indicare il Comune al cui fondo vogliono partecipare ricevendo in cambio una detrazione sul reddito pari ad una certa percentuale dell'importo versato
I Comuni predispongono una graduatoria dei singoli cittadini o delle famiglie che percepiscono annualmente un reddito inferiore I sede ci mi del reddito mediano equivalente familiare calcolando secondo calcolato secondo indicatore ufficiale di povertà dell'Unione europea
In parole semplici una graduatoria delle persone che come si dice comunemente non riescono ad arrivare a fine mese
Ed i Comuni in base alle disponibilità del fondo per il reddito di condivisione
Erogano un importo una o un'integrazione almeno fino ai già citati sei decimi del reddito mediano equivalente
Chi ha di più perché è stato più bravo o magari solo più fortunato dia una mano a chi fa fatica e tempo di riscoprire il valore della coesione della solidarietà
Immagino che qualcuno di voi dopo aver analizzato il contenuto di questa proposta sarà perplesso
Io ne conosco qualcuno che perplesso è un'utopia dirà qualcuno siamo un Paese messo in ginocchio da una crisi non solo economica ma soprattutto di valori
Siamo diventati egoisti indifferenti individualisti non potrà mai funzionare allora mi permetto di rispondere che gli italiani sono molto meglio di quanto possa apparire in superficie
Nel due mila e quindici le donazioni sono ammontate a quattro virgola cinque miliardi in crescita rispetto all'anno precedente con una media pro capite superiore a quella della Germania
Grandi aziende fondazioni ma soprattutto tanti piccoli filantropi il trenta per cento degli italiani sopra i quindici anni
Nel due mila e quindi ci ha donato e questa percentuale nel primo mese due mila sedici è già salita al trentacinque per cento
I progetti che vengono a priori riordinato talmente finanziati presentano obiettivi semplici e verificabili
Aiutare una famiglia che abita nella tua città magari al piano inferiore del tuo Palazzo che ha queste caratteristiche
Molti italiani hanno compreso ha fatto proprio il principio che in un Paese con troppe sacche di povertà la solidarietà diventa un fattore imprescindibile ed un bene necessario
Ed una fiscalità di vantaggio non può che incrementare la propensione a alle donazioni soprattutto delle aziende che potrebbero fare molto di più visto che solo il due virgola cinque per cento delle società
Di capitali si è avvalso delle detrazioni deduzioni per erogazioni liberare a favore di Onlus
Grazie
Cosa c'è qualche domanda riflessione
Cerqua agibili un parlamentare qui invitiamo sottoscrive ovviamente la proposta di legge che domani sarà
Sarà depositata
Se non ci sono sono domande
Tutto chiaro
Onorevole mazzate lei è disponibile questa cosa
Se
A grazie
Sì
Sì il vero reddito di cittadinanza c'è appena stato un referendum in Svizzera no sul vero reddito di cittadinanza quello universale
E calcolando che la Svizzera a pochissimi milioni di abitanti sarebbe costato duecentotto miliardi di franchi svizzeri quindi se veramente si volesse fare
Il reddito di cittadinanza quello universale quello vero in Italia immaginate quanti miliardi quindi
Il reddito di base dovrebbe essere chiamato così quello
C'è proposto dal Movimento cinque Stelle è un reddito che costerebbe circa venti miliardi e diciamo più o meno simile alla reddito di inclusione che è stato proposto dal PD però a tutte e due questi redditi hanno un costo che andrà a impattare sul nostro debito pubblico questo il punto questo invece il nostro
La nostra proposta è una proposta che costa pochissimo perché prevede uno sgravio fiscale molto limitato perché la maggioranza dei soldi sarà donata da chi vorrà
A applicare questa solidarietà con
Un criterio di volontarietà calcolando che però i poveri in Italia sono circa cinque milioni
E quelli molto ricchi sono circa cinque milioni potrebbero veramente aiutarsi e magari cercare di creare una situazione nuova nel panorama politico nel senso che non dobbiamo più difendere un
Una diciamo un aspetto sociale dobbiamo cercare di riunire le periferie con i quartieri centrali gli operai che lavorano insieme agli imprenditori e tutti insieme per a aiutarsi in questo modo e anche aggiungo magari con la
Condivisione degli utili aziendali che abbiamo parlato anche di questo nei nostri
Convegni coraggioso che salva la differenza sostanziale questa è una vera e propria sfida culturale che
Ho qui
Presente se
Quella differenza che sarà la prassi da culturale che lanciamo a al reddito di cittadinanza che è un meccanismo che prevede un'imposta patrimoniale sugli italiani
A vantaggio di altri italiani questo sia chiaro con l'idea che per innescare un meccanismo
Di solidarietà ci sia necessariamente bisogno di una imposizione forzosa e di quelle dimensioni almeno venti miliardi di euro per la proposta di cinque stelle che serve molto maggiore se
Volessimo avere un vero reddito di cittadinanza noi sfidiamo il Movimento cinque Stelle dicendo che gli italiani sarebbero disposti a donare significativamente
Attraverso lo strumento volontario di partecipazione di condivisione se ci fossero anche le condizioni fiscali sei
Ci fosse la sensazione che lo Stato ti aiuta in questa anche molto meno di quanto di quanto costano gli altri strumenti solo fai improprio se lo fai con la tua azienda se lo fai
Cultore dito colture dito personali con l'idea che nel ventunesimo secolo
Il welfare sempre di più deve essere uno strumento come dire di coesione sociale privato il volontario in cui lo Stato fa un ruolo svolge ruolo sussidiario
Crediamo probabilmente a differenza di altre formazioni politiche che
La volontà richieste insita nell'animo umano è una proposta di questo tipo e assolutamente ottimista rispetto alla natura umana
Di molto di più di quanti credono che soltanto attraverso una enorme imposta patrimoniale imposta su un milione italiani si possa innescare un meccanismo di quel fare per il futuro
Grazie volevo fare un'osservazione perché secondo me la proposta interessante il reddito di cittadinanza non è soltanto
Non sostenibile per i costi
Non va a incidere sui meccanismi della disuguaglianza cioè nel far nel senso che è una misura universalistica non va a colpire veramente
L'area del disagio poiché
Uno dei problemi del nostro delle società occidentale avanzate non è tanto la mancanza di mezzi ma le disuguaglianze la forbice tra la popolazione io ritengo invece
Ci vogliono misure
Che oltre che essere sostenibili debbano essere mirate in particolare alle fasce più deboli
All'obiezione ma
è un'utopia un ideale io rispondo che anche secondo me c'è molta ma molta più possibilità e disponibilità tra gli italiani a donare si naturalmente si sa lo scopo l'obiettivo per cui si dona
E che il meccanismo
Della partecipazione così come lo stiamo mettendo in atto nel campo culturale o in tanti altri campi è sicuramente il meccanismo del futuro per uscire da un
Estremo statalismo e una privatizzazione dello Stato
Niente
Se si prepara volevo rispondere questo modo grazie perché è accolto nella punto importante
E poi io volevo aggiungere anche una cosa di questo tipo no
Abbiamo dimostrato che la solidarietà accenni taglia ci sono degli esempi molto importanti di cui il
Una delle persone di riferimento però c'è anche un altro aspetto dato che ceti sociali si stanno
Allontanando sempre di più
Se vogliamo evitare che i partiti populisti vinca non dobbiamo renderci conto che chi ha di più deve porre la mano e cercare di aiutare chi ha di meno
In tutti i settori dobbiamo più fare politica
Per difendere gli interessi di un ceto sociale contro un altro dobbiamo fare politica per condividere dobbiamo cambiare
Il dizionario della politica e questo è uno degli strumenti quindi quello che lei ha detto ci trova assolutamente
Diciamo coinvolti in prima cioè con questo strumento con altri che cercheremo di mettere in campo al più presto
Rispetto ai beneficiari allora
Dall'articolo uno comma due della proposta possono essere beneficiari decreto di condivisione tutti i soggetti che hanno compiuto il diciottesimo anno di età i se risiedono nel territorio nazionale e quindi il criterio sulla residenza
Percepiscono un reddito annuo netto non superiore a sei decimi del reddito mediano equivalente familiare calcolato secondo l'indicatore ufficiale di povertà dello europea e sono compresi
In una delle due seguenti categorie soggetti in possesso che la cittadinanza italiana o di Paesi facenti parti non europea
Soggetti provenienti da Paesi che hanno sottoscritto convenzioni bilaterali di sicurezza sociale quindi soltanto i i cittadini dell'europea e quelli dei paesi diciamo come fanno a questo la proposta
Abbiamo abbiamo abbandonato la scelta se ne possono fare se ne possono fare altre quindi non soltanto i cittadini italiani ma non tutti ma non tutti i residenti quello che è importante questi sono potenziali beneficiari
Chi vuole essere beneficiario decreto di condivisione si scrive nelle liste dei beneficiari del proprio Comune
E e quel comune redistribuisce tanti tanti integrazioni quante la capienza del proprio fondo annuale quindi ci saranno
Ovviamente ne abbiamo anche immaginato che uniti
Con questo strumento si potrebbero si dovrebbero anche innescare delle proprie campagne comunali per diventare i singoli Comuni
Ricettori dei fondi
Non è detto che se Gianfranco Librandi volesse contribuire al fondo dovrebbe farlo al Comune di Saronno dove è residente potrebbe farlo
Al mio comune come disarmo in provincia di Salerno anzi probabilmente i Comuni più poveri dovrebbero essere incentivati a a fare la propria campagna di di di di attrazione
Di di fondi da parte di vidi i cittadini più volenterosi diciamo
E Librandi per per quanto riguarda diciamo questa proposta voi siete nell'ambito dello stesso Pienza vigili che fate delle ride che avete siete già a conoscenza di un'eventuale lista di possibili
Cittadini privati che possano in qualche modo già dare vita a questa diciamo contribuzione lì oppure intese e poi se dovessimo dare un titolo
Questa proposta segna il passaggio dal welfare pubblico a Roma il fatturato alla da domani Grillini potrebbero in qualche modo dirvi che questa è una forma di conservatorismo compassionevole qual è la sua risposta
Temo che la lista cioè sicuramente ma riservata no perché
E penso che sono certo perché con tutti quelli che partono
Sono c'è molta disponibilità proprio per fare per fare in modo di evitare che la gente soffra che la gente più prove povera soffra e questo strumento di detrarre un po'le tasse
Potrebbe sicuramente innescare un
Percorso positivo in questo senso per quanto riguarda il fatto dei Grillini
Io dico che noi andiamo oltre i Grillini perché loro cercano di mettere
Il ceto sociale chiamiamolo più disagiato contro
Ceto sociale più fortunato o diciamo in questo momento più abbiente ne cerchiamo di fare esattamente il contrario cercare di condividere le ricchezze o le fortune
Di del ceto sociale che è stato più fortunato volontariamente con eccetto meno fortunato
Questo fatto avvicinerà i due ceppi le periferie
Ai diciamo accetti delle quartieri centrali
Avvicinerà i dipendenti delle aziende a chi decide nelle aziende e porterà tanti risultati positivi quindi lei dice welfare
Così del al pubblico al privato al pubblico al privato no a quest'onda è uguale al sardi condivisione cioè probabilmente
L'ha già fatto San Francesco non fatto tanti altri prima però non ha mai funzionato cerchiamo di portarlo veramente nella politica quindi credo che sia al momento
Di farlo funzionare per evitare di distruggere il Paese al Paese ha bisogno di condivisione
Molte grazie
Se a tutti ed ha la pazienza
Appalti