Celebrazione del 72º Anniversario della Festa della Liberazione d'Italia

Oggi venticinque aprile nella piazza del Nettuno alla presenza dei gonfaloni del Comune di Bologna decorato di Medaglia d'Oro al Valor militare
Dalla Regione Emilia-Romagna della Città Metropolitana di Bologna e dell'Università degli studi di Bologna si celebra il settantaduesimo anniversario della Liberazione nazionale
Liberazione cui le forze armate hanno partecipato in maniera importante come testimoniato dagli ottantasette mila caduti delle Forze armate italiane dall'otto settembre quarantatré al venticinque il quarantacinque ed alle trecentosessantacinque Medaglie d'Oro quasi tutta la memoria concesse agli italiani per le attività nella lotta al nazifascismo nelle varie forme che questo assunto
Proprio in questo luogo a partire dal ventuno aprile mille novecentoquarantacinque giorno da Liberazione di Bologna i cittadini iniziarono a deporre gli ori foto sui muri esteri degli edifici istituendo così in maniera del tutto spontanea ISA creare i a cui oggi rendiamo onore
Il venticinque aprile e la data in cui venne ufficialmente proclamata l'insurrezione in tutti i territori occupati ed è stato festeggiato a partire dal mille novecentoquarantasei divenendo festa nazionale nel mille novecentoquarantanove
Con gli onori militari resi da un picchetto interforze costituito da personale del Reggimento Genio ferrovieri da carabinieri del Comando legione carabinieri Emilia-Romagna dal Comando regionale Guardia di Finanza
Alla presenza della Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini ha inizio la cerimonia con l'alzabandiera solenne verranno issate la bandiera nazionale la bandiera europea accompagnate dall'inno di Mameli
La cerimonia procede con la deposizione delle corone al Sacrario dei caduti della Resistenza alla lapide che ricorda i militari italiani internati nella che nazisti e a quella che ricorda l'arrivo in ci da il mattino del ventuno aprile mille novecentoquarantacinque dei gruppi di combattimento Friuli Legnano e Folgore e il contributo delle parti delle Forze armate regolari alla guerra di liberazione
La cerimonia militare terminata si ringrazia popolazione bolognese le autorità intervenute per la vicinanza alle forze armate dimostrata in questo settantaduesimo diverse aree dopo il deflusso delle parto donò ne seguiranno gli interventi come Moratti vide la Presidente dell'Associazione nazionale partigiani Anna Cocchi del sindaco di Bologna vicino Merola e della Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini
Si invita il personale in servizio presso le transenne ad aprile per consentire i cittadini di entrare in piazza Nettuno grazie
Scriviamo
Prende ora la parola alla presidente dell'Anpi provinciale di Bologna Anna cotti
Buongiorno
A tutti
Cari partigiani
Carica antifascisti
Gentilini rappresentanti delle istituzioni e cittadini tutti
Oggi
Celebriamo come ogni anno il venticinque aprile
Non tanto con spirito commemorativo
Anche se ricordo dei combattenti e dei caduti per la libertà è sempre vivo
Come ben si ricorda il sacrario che abbiamo qui di fronte a noi che in questo momento abbiamo onorato
Quanto con l'intento di compiere un atto di memoria attiva che vuole dire ricordare gli eventi la Resistenza la liberazione
Ma anche riflettere sulle attese e le speranze di allora e quante di esse si sono realizzate o si stanno realizzando
è un venticinque aprile di ricordo ma anche di festa perché è sempre bello ritrovarsi con la gioia anche il più accedere dell'incontro e dell'impegno come questa piazza anche oggi sa bene dimostrare
Non dobbiamo mai perdere il concetto di festa perché il venticinque aprile quarantacinque fu un giorno di gioia per esserci liberati dai tedeschi e dai fascisti e perché è cominciata quindi una nuova vita
La felicità e la gioia sono sentimenti che non contrastano con i ricordi anche i più dolorosi
Perché dove diamo saper vivere nel presente con la consapevolezza e con la capacità di sorride argini
Vedi abbracciarsi
Che è il simbolo della fratellanza della solidarietà
Dell'uguaglianza nella libertà e ce n'è bisogno in periodi così difficile nelle cui le guerre scuotono il mondo con una violenza che speravamo avere superato e dimenticato maggior
Il venticinque aprile è una festa dedicata all'impegno a realizzare diffondere
I valori per i quali partigiani combatterono valori ritrovati nella Costituzione
Quest'anno
Ricorre l'anniversario della Costituente nell'anno in cui
Fu discussa e approvata la Costituzione con uno sforzo di avvicinamento di Poggi di ogni all'inizio assai distante diversificate
Ma che per il bene del Paese i nostri ricostituenti no seppero superare
Oggi occorre attuarla nelle parti in cui non ha ancora trovato piena realizzazione rendendo così effettivi i diritti e i doveri fondamentali
Come il lavoro la dignità
Lei etica la libertà e l'uguaglianza
Dobbiamo anche ricordare che la Costituzione prevede oltre i diritti anche i doveri fra i quali primeggia per me la solidarietà
Ai muri e i fili spinati dobbiamo sostituire uguaglianza umanità e accoglienza
Ma in una giornata come questa non dobbiamo trascurare l'importanza dell'antifascismo la nostra Repubblica
Ed è finita democratica dalla Costituzione e anche antifascista da tutto il contesto delle norme costituzionali
Il nostro impegno antifascista non può mancare quindi il venticinque aprile perché si collega strettamente alla Costituzione da un lato
E all'impegno dei partigiani per la libertà dall'altro
Deve essere un antifascismo impegnato sul fronte culturale e sul fronte politico e deve coinvolgere la maggior parte delle cittadine e dei cittadini e soprattutto dei giovani
Tutto questo è per noi la festa del venticinque aprile
In questi tempi difficili dobbiamo trovare le ragioni dello stare insieme
Del tu del suo essere comunità e anche per questo ringrazio a nome di tutta l'ampia bolognese l'onorevole Laura Boldrini per essere qui con noi
La sua presenza conferisce onore alla nostra festa a tutti i partigiani a tutti gli antifascisti della città di Bologna Medaglia d'Oro alla Resistenza
Prima di concludere il mio breve intervento vorrei darvi lettura dell'appello per la pace purtroppo in questi giorni e non ha ancora trovato spazio sulla carta stampata ma è stato sottoscritto da una pluralità di persone emotivo di opinioni
Il Presidente nazionale dell'ampi il Presidente nazionale dell'ANCI il Segretario generale della CGIL della CISNAL della UIL il presidente nazionale delle ACLI
Basta con questo gioco alla guerra questo è un appello urgente per la pace un appello alla civiltà suprema del dialogo della sua umanità
Della sua intelligenza
Leggiamo e apprendiamo di bombe di grandi eventi nucleari di raid preventivi un irresponsabile impressionante gioco alla guerra che deve essere subito fermato
Chiediamo con forza alle istituzioni internazionali ai Governi del mondo che si metta a tacere l'assurdo di cui sto intenzioni che porterebbero ha effetti disastrosi e di morte già tragicamente vissuti
Facciamo appello alle cittadine e ai cittadini affinché si mobiliti no per diffondere il più possibile voci e iniziative di pace
Anche in nome della nostra Costituzione che ci ricorda che in Italia ripudia la guerra
Con le parole di Carlo di Franziska di Susanna di Anna Maria di Carmelo di Roberto
Auguro a tutti un buon venticinque aprile
Viva la libertà
Viva la democrazia viva la pace
Prende ora la parola il Sindaco della Città metropolitana e il Bologna Virginio nero latte
Bova venticinque aprile tutte a tutti gentile Presidente la Camera gentile Presidente del lampi autorità civili e militari care cittadine cari cittadini una parola innanzitutto
Riconoscenza
Siamo qui in un momento di festa per essere riconoscenti pari quando hanno fatto i partigiani
I nostri militari che hanno saputo riscattare l'onore della patria per quanto ho saputo fare la Brigata Ebraica tutte quelle con gruppi di combattimento che hanno contribuito alla liberazione del nostro Paese
E ci hanno assicurato settant'anni di pace costruzione
Di diritti civili ed i diritti sociali
Ricordo la scienza come impegno civico nel nostro non lento attuale momento confuso ma che ha bisogno di una direzione chiara
Sulla quale procedere tutti quanti insieme in un cammino comune
La celebrazione di questo venticinque aprile
Deve unire a questo momento di gioia giusto un momento di gioia questo ha anche una riflessione fra di noi un impegno comune fra di noi
Perché questa festa rappresenta l'essenza della nostra patria
Patria
Ho motivi per utilizzare questo termine come ho già fatto venerdì scorso qui quando abbiamo festeggiato la liberazione di Bologna
Patria contro il fatto di non rassegnarsi ad essere ventotto state rally alla deriva va Europa come patria comune
Un'Europa che prenda consapevolezza dall'OIV dai cittadini di questa città europee che vogliono restare fermamente l'Europa
Che oggi l'Europa è divisa
Tra Stati rally che pensano di essere troppo piccoli e quelli che non si sono ancora accorti di essere piccoli
Davanti a lo scenario che abbiamo insieme e al quale insieme dobbiamo reagire
In questo processo un momento storico dobbiamo fare pulizia delle parole coi quali ci bombardano ogni giorno
Quindi dobbiamo essere consapevoli di quanto sta accadendo nel nostro Paese e di quello che sta accadendo in Europa
Credo sia giusto celebrare questa bella giornata di festa riappropriamo lucidi un termine di un concetto come quello di patria
C'è scritto lei
Caduti della Resistenza per la libertà la giustizia per l'odore e l'indipendenza della patria bisogna essere orgogliosi di essere italiani ed europei
Che si sia andati in Italia o che si sia arrivati da altri luoghi del mondo per cui si viva condividendo un un un insieme di valori
Se lo condividiamo cominciamo dalle nostre sita nel dire che momento di finirla
Dobbiamo dare la cittadinanza italiana europea ai tanti giovani nati cui o che hanno studiato qui insieme ai nostri giovani
Senza costringerli all'innovazione richiede aveva sbagliata italiana
Viviamo anni di sfide complesse non bisogna alzare i muri del populismo o del rancore
Ma di fronte eventi epocali come l'impatto dei popoli migranti sulle nostre città bisogna affrontare queste situazioni partendo da un'identità comune che tutti noi abbiamo insieme alle altre comunità europee
Dalla consapevolezza della nostra storia dei valori che condividiamo i valori di libertà eguaglianza e fratellanza che sono valori universali non sono solo valori europei
E dobbiamo chiedere fermamente a tutti di condividere anche a quelli che accogliamo questi valori noi non vogliamo che la nostra solidarietà sia travisata per debolezza la nostra solidarietà è una forza
Perché non vogliamo che il nostro sincero determinato sentimento di accoglienza venga strumentalizzato per minare la nostra sicurezza sicurezza integrazione doveri e diritti insieme
Il punto allora è questo
Se vogliamo essere eredi della Resistenza
E non R.D. Chieri egoisti e divisi dobbiamo impegnarci per combattere a viso aperto per quel progetto di Europa che è nato
Dalla seconda guerra mondiale e dalla lotta di liberazione combattere a viso aperto facendo pulizia delle parole ed è portando in alto i nostri valori
Guardate anche se sembra difficile se no a volte sembra di andare controcorrente rispetto ai nazionalismi che stanno
Si stanno imponendo
Il nostro compito il nostro destino quello che ci fa essere davvero eredi della lotta di liberazione
Diciamolo da Bologna una città che in questi anni ha reagito alla crisi aprendosi a tante persone che vengono a tutto il mondo
Hai tanti turisti dei quali siamo
Siamo meravigliati allora abbiamo questa riconoscenza e questa consapevolezza oggi il nostro destino è una destinazione e si chiama Europa unita ed erano calati ca
Europa come patria comune
Guardando al voto alla Francia di domenica possiamo dire che sono arrivati dei messaggi importanti che dobbiamo tutti sapere ascoltare con attenzione
Per questo oggi di parlo di patria e non di nazione
Perché abbiamo bisogno di un gergo che includa di una comunità aperta
E non di muri che ci separino
Non ci devono essere ambiguità non si devono essere distinguo
Il nostro compito rimanere in Europa lavorare per un'Europa unita e democratica e lo dico guardando tutte tutti voi con una consapevolezza che aumenta e di questo vi sono
Dell'atto
Quella di essere un sindaco di una città che vuole e vuole restare sempre più in Europa riaperta al mondo la maggior parte della popolazione europea vive nelle città
Dalle città deve arrivare la consapevolezza che il nostro futuro nella integrazione dei popoli nella si sicurezza nella giustizia sociale nella cultura e nei diritti che si allargano e non si restringono
Per tutti nessuno escluso
Perché da oggi ciascuno di noi nella vita quotidiana nelle istituzioni
Quando parla di Europa cominci a parlare di politica interna e non di politica estera uniti come ci hanno insegnato i partigiani e i combattenti
Come ci ha insegnato la lunga convivenza in questa città fattiva
Con la comunità ebraica e con tutti gli esponenti dell'antifascismo uniti per un'Europa che dobbiamo consegnare come eredità autentica ai nostri giovani
Viva la Resistenza viva la democrazia
Viva la giustizia sociale
Viva il Comune di Togliatti medaglia d'oro dalla Resistenza
Prende ora la parola per l'intervento conclusivo la Presidente della Camera dei deputati Laurora Boldrini
Buongiorno
Buongiorno a tutti da tutti
Saluto saluto con affetto il Sindaco Merola rincuora
Ascoltarlo veramente rincuora ascoltarlo siete fortunate avere un sindaco come mero la
Veramente
La presidente dell'Anpi la tenuta e la ringrazio per le parole
Che ha pronunciato vedo diversi parlamentari mi fa piacere incontrarli
Sempre dei territori specialmente in un'occasione così importante
Saluto tutte le autorità e tutti voi presenti che siete tanti avevano detto ma forse non ci sarà gente non è vero
Non è vero mi dispiace
Non è così
L'Italia assente
Questa giornata l'assente dell'Italia che ci crede si fa vedere
E allora non è la prima volta capite che io mi trovo davanti a questo sacrario
A
A guardare a riflettere di fronte
A queste piccole foto che a volte si fa pure fatica
A vedere
I tratti delle persone piccole foto di grandi uomini e di grandi donne
Ecco i partigiani e le partigiane bolognesi caduti caduti per per la libertà di tutto il nostro Paese
E oggi guardate sono orgogliosa sono orgogliosa di essere qui con voi arrendere omaggio
Alla loro memoria e di farlo da Presidente della Camera per me
Una grande commozione da Presidente della Camera dei deputati quella stessa Camera dei deputati
Che
Che il fascismo aveva umiliato
Il fascismo
Detestava il luogo dello
Confronto della della discussione
L'aveva umiliata la Camera era diventata la Camera dei Fasci e delle corporazioni quindi un'appendice un'appendice del potere mussoliniano
Ecco ma quell'istituzione quell'istituzione
è stata scattata dai uova dagli uomini e dalle donne della Resistenza che la vollero di nuovo democratica
La vollero di nuovo eletta dal popolo la vollero rappresentativa di tutte le posizioni nessuna esclusa
E allora nessuno dimentichi che non esiste democrazia senza il Parlamento non esiste democrazia senza il Parlamento
Non esiste democrazia senza i partiti non esiste democrazia senza i sindacati senza le associazioni non c'è democrazia
Quindi io per prima lo so che il Parlamento va rinnovato certo va rinnovato ma so anche che
Appunto i sindacati devono essere più vicini più vicina
Alle istanze popolari soprattutto ai giovani
E allora dico rinnovare i visti rinnovare certamente ma demolire mai
Demolire mai delegittimare mai quest'oggi il rischio delegittimare mai se noi non vogliamo compromettere
Definitivamente quei valori per i quali sono morti
Quelle persone e tante altre nel nostro Paese
Ecco noi sappiamo bene che
Ricordiamocelo che l'antiparlamentarismo che oggi è di moda non ha apportato cose buone nel nostro Paese chi si è accanito contro il Parlamento ha portato alla dittatura e noi non possiamo sottovalutare questo rischio
E allora cari amici e care amiche io dico questo
Che cosa vuol dire oggi essere democratici
E
Essere democratici vuol dire sia andare a votare ogni cinque anni essere buoni cittadini vuol dire andare a votare incerto ma basta questo
Basta questo sono morti solo per questo i nostri
I nostri nonni i nostri padri sono morti per altri valori oltre a questo che sicuramente determinante
Sono morti anche perché noi potessimo partecipare alla democrazia ognuno di noi ogni giorno non una volta ogni cinque anni ogni giorno partecipare questo il senso della democrazia creare associazioni dal basso
Impegnarci interloquire con le istituzioni
E
E a essere presenti in tutte le fasi della
Della creazione della democrazia cioè non basta dico andare a votare ogni cinque anni quindi
Bisogna riuscire
A migliorare concretamente la vita delle persone e se siamo tutti insieme riusciremo meglio a fare questo e allora
Ce lo dobbiamo ricordare perché per questo hanno combattuto per questo sono morti partigiani che oggi noi onoriamo perché noi
Potessimo partecipare ogni giorno la vita democratica del nostro Paese quindi non trascuriamo di farlo fatelo ogni giorno lo dobbiamo a loro approfittiamo
Della nostra democrazia per esserci
Ecco
Su questo muro qua
Phil dal giorno della liberazione della città lo ha detto il Sindaco il ventuno aprile del quarantacinque le donne le donne bolognesi cominciarono a deporre dei fiori e cominciarono anche affiggere le foto
Delle persone che non c'erano più quelle che erano state uccise dai nazifascisti quindi fu una decisione spontanea della città di Bologna
E oggi però
Tutto questo ha un ufficialità ecco oggi noi restituiamo ufficialità a una decisione spontanea delle persone di questa città e chi erano queste persone chi erano
Erano persone come noi non erano
Come dire nati per
Per essere degli eroi
Non avevano questa vocazione non si sentivano votati al martirio erano
Persone normali persone non so commercianti erano contadini erano professionisti erano braccianti erano ragazzi e ragazze spesso giovanissime
E come
Come ciascuno di noi come ciascuno di noi avevano una famiglia
Degli affetti degli amici erano magari pieni di entusiasmo comunque per un futuro una vita che doveva ancora svolgersi avevano le speranze avevano le loro paure avevano paura come abbiamo paura a tutti noi
Ma a un certo punto hanno capito che per il bene loro e per il bene delle persone più care l'Italia doveva fare una svolta Italia doveva
Arrivare alla pace l'Italia aveva bisogno della libertà aveva bisogno della giustizia sociale ecco e quindi
Qui in questo sacrario ci sono persone normali che non hanno capito che bisognava agire
Per il bene
Dei propri cari e per il bene del Paese
E allora ci sono persone in cadute davanti a un plotone di esecuzione immaginatevi che significa stare davanti un plotone di esecuzione
O a seguito di combattimento a seguito di torture terribili come è successo Ayman bandiera Irma bandiera
Figura simbolo
Della Resistenza italiana
Qui oggi rivive in questa città grazie a quel bellissimo dipinto avviato curati nella scuola dove io andrò fra poco
E molti di loro però morirono anche lontano da casa deportati nei campi di concentramento combattendo in altri Paesi infatti
Molti andarmi a combattere in Spagna
Molti combatterò Jugoslavia in Grecia questo a dire che la Resistenza fu un evento europeo giustappunto europeo e non solo nazionale e poi ci sono i bolognesi che morirono Cefalonia
Nell'eccidio della divisione Acqui
Io
Tra poco andrò al parco di villa Spada
Perché vado al parco di villa Spada eh
Un dovere andare al parco di villa Spada perché lì ci sono c'è la memoria di centoventotto partigiane bolognesi cadute
Per mano nazifascista centoventotto donne coraggiose
A cui bisogna rendere merito
Perché vedete
Nessuno deve mai dimenticare che insieme ai padri della Repubblica ci sono le madri della Repubblica
Le madri vanno onorate tanto quanto i padri della Repubblica
E che insieme ai partigiani c'erano anche lei partigiana e per troppo tempo messe da parte mia sconosciute dobbiamo riconoscenza anche a queste donne
Donne che nella liberazione dal fascismo
Vedeva NU un'occasione di riscatto sociale potete immaginare vent'anni tenute sotto il giogo dovevano essere mogli e madri madri e mogli nessun ruolo nessun peso sociale
La liberazione ha significato per loro
Tanto di più
Una riscossa l'orgoglio di poter contare di esserci per entrare anche in una cabina elettorale esserci come soggetto eravamo state estromesse da ogni decisione
Ecco allora io lo so che a un quindicenne a una quindicenne questo discorso sembrerà strano
Ma non è così noi lo dobbiamo raccontare guardate lo dobbiamo raccontare ai nostri giovani io ho fatto a Montecitorio la Sala delle donne della Repubblica le prime donne costituenti
La prima donna Presidente della Camera le prime si indaga del quarantasei la prima ministra
La prima donna Presidente della Regione noi iniziamo il cinquanta per cento della popolazione e non possiamo continuare a essere messe da parte
Dunque dobbiamo
Dare riconoscimento a quelle donne che hanno creato la Repubblica
E allora
Cari amici e care amiche oggi vorrei ricordare anche una frase bella di Calamandrei che dice che la libertà è come l'aria
è come l'aria
Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare hanno non ce l'abbiamo più allora capiamo che cosa dell'aria e questa è la libertà e ve lo dice una persona che per venticinque anni ha lavorato in tanti Paesi del mondo dove la libertà non c'era
E ve lo dico è come l'aria quindi apprezziamo ad ogni giorno quest'aria che respiriamo perché non è ovvia annegare scontata
E quindi non è neanche una volta per tutte non è un dono che non ce lo tocca più nessuno
Dobbiamo essere vigili partecipare ogni giorno per mantenerci quest'aria per farle entrare nei nostri polmoni ogni giorno
Dobbiamo fare in modo che l'aria entrino noi che ci renda consapevoli capaci
Di capire il valore di quell'aria che respiriamo
Ecco allora
Voi lo sapete voi che avete magari
Metà più vicino alla mia insomma quante volte noi abbiamo dovuto difenderla
Questa libertà negli ultimi settant'anni
Se ci pensiamo fa quasi paura
Quante volte siamo dovuti scendere in piazza a difenderla in silenzio Maccanti un muro di popolo eravamo per difenderla e già i tentativi di colpi di Stato
Il terrorismo nero il terrorismo rosso vi depistaggi i servizi deviati quante volte in questi anni noi abbiamo dovuto difendere la libertà quell'aria che respiriamo l'abbiamo dovuta difendere
Ne sa qualcosa Bologna Sindaco e Bolognesi tutti lo sapete voi
La città sconvolta dall'attentato del due agosto del mille novecentottanta il più grave atto terroristico avvenuto in Italia
Dal secondo dopoguerra
Lo sa bene questa città che vuol dire resistere
E allora esprimiamo la tutti insieme la vicinanza ai familiari delle vittime delle stragi della stazione del treno Eataly plus di tutti gli episodi di violenza che hanno insanguinato il nostro Paese a scopo di eversione antidemocratica troppi ce ne sono stati
è versione antidemocratica
E Bologna seppe resistere
Resistere e reagire
E l'Italia tutta seppe resistere e reagire consolidando così la democrazia
E perché ci siamo riusciti
Per una ragione molto semplice ci siamo riusciti perché vedete
Una casa resiste
Resiste a tutto anche alle scosse più gravi
Se le fondamenta sono solide
Se le fondamenta sono solide quella casa resiste
E l'Italia a fondamenta solidissimo me le nostre fondamenta sono nella Costituzione repubblicana in quella Costituzione antifascista che i nostri padri e le nostre madri costituenti ci hanno dato
Dunque abbiamo una casa fortissima
E allora ve lo voglio leggere testualmente che c'è scritto nella nostra Costituzione qualcosa che oggi Sindaco non possiamo mettere e ve lo leggo testualmente
Vietata la riorganizzazione sotto ogni forma del disciolto partito fascista è vietata
è vietata
E vi voglio leggere anche un'altra cosa che ha forti a volte forse noi sottovalutiamo
In attuazione di questo dettato costituzionale nel mille novecentocinquantadue il Parlamento si dotò di una legge la legge Scelba
Che ha introdotto nel nostro ordinamento i reati di apologia e di manifestazioni fasciste reato di apologia di manifestazioni fasciste
E quindi
E quindi non sono consentite le manifestazioni fasciste
Né attivi Apologia nei confronti del fascismo e allora ve lo voglio dire e allora ve lo voglio dire che
Questa
Questa
Affermazione oggi eh rimessa in crisi
E vengo a citare una ricerca una ricerca dell'ANPI impressionante lampi ha fatto una ricerca
Nella quale purtroppo si evince che in Italia ci sono due mila e settecento pagine di Facebook lo ripeto
Due mila e settecento pagine di Facebook
Legate all'estremismo di destra trecento sono chiaramente apologetiche allora io dico
Che questo rappresenta un pericolo reale perché i nostri giovani sono su Facebook non possiamo noi trascurare
Questo
Questa presenza che aleggia nel nostro Paese
Dunque non è possibile lo voglio dire chiaro e forte lo voglio dire chiaro e forte l'apologia di fascismo non può essere vietata in ogni circostanza tranne che su Facebook
Questo non è tollerabile
Non è tollerabile che su Facebook tutto questo venga
Accettato
E allora che cosa ha fatto ho scritto ho scritto a macchina soccer Berger che come sapete la fondatore di Facebook per denunciare questa situazione
Trecento pagine chiaramente apologetiche fate qualcosa facciamo qualcosa e mi hanno risposto da Facebook dicendo che loro hanno regole e politiche di natura internazionale di carattere internazionale
E quindi quando possono tengono conto anche delle legislazioni nazionali
Quando possono tengono conto delle legislazioni nazionali
Ma
Io mi dico ma il fascismo il fascismo non è
Una semplice questione di leggi locali riguarda l'Italia un solo Paese non ci interessa e il fascismo il nazismo sono stati e tragedie globali mondiali allora
I popoli e le nazioni per liberarsene hanno pagato prezzi altissimi anche dagli Stati Uniti
Sono venuti migliaia di ragazzi in divisa e sono morti per liberarci insieme a tanti partigiani e partigiani unendo le forze
E allora come si fa a dire che questo è un fatto locale quale fatto locale
E come non ricordare che l'Olocausto e saluto qui
La Brigata Ebraica che vedo davanti a me l'Olocausto arresta la più grande tragedia e la più per vivere creatura del nazifascismo come dimenticare questo questo si fa in tutto il mondo
E guardate che se oggi noi siamo quello che siamo
è perché è stato sconfitto il nazifascismo se oggi noi abbiamo queste costituzioni è perché è stato sconfitto il nazifascismo se noi abbiamo la Dichiarazione universale dei diritti umani e perché lo abbiamo sconfitto
E così abbiamo le Nazioni Unite abbiamo l'Unione europea perché abbiamo sconfitto il nazifascismo quindi io penso che questa memoria
E questa consapevolezza dovrebbero appartenere pienamente alla politica di Facebook in ogni Paese del mondo guardate e allora
E allora signor Zuckerberg io la voglio dire oggi glielo voglio dire parla lei oggi venticinque aprile
Il giorno in cui l'Italia sconfisse il nazifascismo glielo voglio dire da questo palco di Bologna
Una
Città Medaglia d'Oro alla Resistenza prenda coraggio signor Zuckerberg cancelli una volta per tutte quelle pagine della vergogna
Lo facciate avrà rispetto da parte di tutti noi
E però devo anche dire
Devo anche dire che è una vergogna anche
Che in troppi luoghi in Italia si tolleri l'esibizione pubblica del saluto romano
Che essi che ci sia non è Gozzi guardate ci sono negozi che vendono immagini viaggetto simboli del fascismo anche questa è una vergogna
Che ci siano raduni raduni esplicitamente ispirati all'ideologia del ventennio
E quindi io dico che ha fatto bene Milano ha fatto bene Milano a dire no dire no oggi ha raggiunto al raduno di ispirazione
Nazifascista previsto però oggi in quella città ha fatto bene a dire no
Ecco in Parlamento
Noi abbiamo delle proposte di legge su questi temi io mi auguro che presto vengano approvate
E allora vedete il venticinque aprile
è la festa più bella perché la festa della Libertà
E ve lo voglio dire
Non dimenticherò mai il venticinque aprile di due anni fa il settantesimo della liberazione
In quell'occasione decidemmo di invitare nell'Aula di Montecitorio nell'Aula di Montecitorio dove normalmente sono seduti deputati i partigiani e le partigiane
Arrivarono da tutta Italia coi loro capelli grigi loro fazzoletti al collo arrivarono seduti
Nell'aula di Montecitorio
E non arrivarono lì come ospiti ma come padroni di casa perché quel Parlamento è libero grazie al loro
è loro
Avevano titolo di sedersi in quell'aula come padroni di casa
E sapete
Che cosa successe successa una cosa incredibile non era prevista non era prevista un certo punto a un certo punto dopo la fine della cerimonia molto solenne
Perché insomma c'erano deputati senatore la presenza del Capo dello Stato Presidente del Senato a un certo punto
Iniziarono a cantare spontaneamente Bella ciao prima sussurrate poi più forte più forte e le note di Bella ciao che si imponevano nell'Aula di Monte
Rio e poi tutti a battere le mani e fu una giornata bellissima e io me la ricorderò sempre come una delle cose più giuste che abbiamo fatto in questa legislatura
Ecco e allora il venticinque aprile un'occasione di impegno e di responsabilità
Verso
Certo che ha donato la vita e anche verso le generazioni future
A chi ha donato la vita per la libertà noi diciamo che non dimenticheremo mai quel sacrificio e quell'impegno
E invece i secondi ai giovani ai nostri ragazzi che si affacciano adesso la vita
Io
Voglio mandare un messaggio usando le parole di un grande italiano un grandissimo italiano Antonio Gramsci voglio usare in questa sede le parole di Gramsci
Un grande italiano
Vittima del fascismo del quale ricorre quest'anno l'ottantesimo l'ottantesimo dalla morte e allora dico a voi ragazzi e ragazze istruite lì perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza
Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo organizzate di perché avremo bisogno di tutta la vostra forza buon venticinque aprile a tutti a tutte
La celebrazione ufficiale è conclusa buona festa della Liberazione a tutti