L'intervista è stata registrata sabato 19 dicembre 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Disoccupazione, Economia, Governo, Lavoro, Recessione.
La registrazione audio ha una durata di 9 minuti.
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ECONOMISTA
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni incontro avuto diversi anni economista colui vogliamo continuare a parlare di repressione in particolare dei mezzi degli strumenti con cui e lo Stato può approntare la defezione allora innanzitutto professore stavolta siamo in recessione
Questa volta credo che proprio non si potrà dubitare le notifiche viviamo ormai quotidianamente sulla stampa quotidiana non parlano l'altro che fisicamente imprese in difficoltà riprese che si rivolgono al governo Alfredo proroghe o concezione di cassa integrazione mi pare che il internet sono chiari specialmente delle regioni più industrializzate
Ecco appunto lei ha accennato alla cassa integrazione gli tradizionali strumenti i cosiddetti a monte ammortizzatori sociali per affrontare queste situazioni
Cassa integrazione prepensionamenti funzionano o sono addirittura controproducenti uno sono un esempio di clientelismo rischiano di diventarlo
Bene purtroppo le interpretazioni prova sempre possibili è evidente che dal punto di vista del lavoratore che rimane disoccupato e tutti perché ha morti ammortizzatori hanno un loro effetto positivo la cassa integrazione in misura maggiore il prepensionamento in misura più limitata
Però è anche evidente che vi sono due aspetti negativi
Il primo è che ammortizzatori automatici di questo genere che rientrano poi nella categoria generale dei ospiti gravano sul bilancio pubblico in un momento come questo in cui le nostre autorità gara d'Oriente vere anzitutto preoccupate di risanare le finanze dello Stato e ridurre il disavanzo è evidente che la recessione invece opera in direzione contraria a questo obiettivo
E poi vi è un secondo aspetto che sempre evitato avanzato e che evidentemente si rinnova in circostanze come quelle di oggi
E cioè che nella buona sostanza vi possano essere molte imprese industriali le quali traendo vantaggio dalla cassa integrazione approfittano non già per superare metri uno stato di crisi
Ma per riassestare le proprie finalizzati ad ammodernare i propri impianti
Intanto quegli attriti sociali e sindacali che evidentemente il licenziamento non potrebbe tollerare in maniera molto
Corta ma dice che mail potrebbe essere e spesso è accaduto ed accade che è un mezzo per privatizzare i profitti però per socializzare le perdite
Insomma non possiamo nascondere che gli economisti si sono sempre chiesti per la cassa integrazione intesa come un sussidio sia più sussidio che va al lavoratore rosa spicchio che dall'imprenditore questo evidentemente
è un'interpretazione sempre aperte sempre discutibile ecco allora ma siccome quali potrebbero essere nuovi strumenti per una politica sociale dello Stato in una situazione di recessione secondo lei
Evidentemente noi dobbiamo partire dal presupposto che non vi sia una come dire una volontà di procurare una situazione recessiva per apporvi direi sindacato e altre ragioni di natura strategica che a volte sono state ricordate
Questa volta credo che possiamo dire che siccome tutti i paesi industrializzati attraversano una fase di recessione
La recessione almeno in buona parte viene dall'esterno e quindi dovremmo volendo pensare a difenderci
Lo strumento principe e ovviamente è sempre stato quello della spesa pubblica e una ripresa della spesa pubblica sia per opere pubbliche sia per investimenti produttivi
In genere l'economista e favorevole a una spesa pubblica produttiva e che invece meno favorevole a queste forme di trasferimenti come i sussidi cassa integrazione trasferimenti a riprese che sono meri trasferimenti monetari che poi non lasciano traccia della capacità produttiva e sulla cui destinazione finale come dicevo prima il dubbio rimane sempre aperto
Purtroppo il vincolo in questo momento è costituito dal fatto che lo Stato tende lo stato italiano di oggi tende invece a ridurre la spesa pubblica
Io se dovessi esprimere un'opinione personale
Per molte ragioni di natura sia economica sia sociale via politica preferirei rinviare di un tantino il risanamento delle finanze pubbliche e evitare un'ondata di disoccupazione
Devo constatare però che le nostre autorità governative
A quanto sembra vengono strade esattamente opposte cioè lei dice se non abbiamo una contraddizione tra gli obiettivi di risanamento e gli obiettivi della politique anti recessiva e meglio indebolire il raggiungimento del risanamento piuttosto che favorire la recessione e io tenterei francamente
Ci siamo portati dietro questo disavanzo per tanti anni ce lo porteremo avanti ancora per sei mesi per un anno fino a che l'Europa
E i paesi industrializzati non saranno usciti dalla recessione e il risanamento delle finanze pubbliche lo faremo in un momento di espansione sarà molto meno molto più facile sul piano economico e finanziario
E molto meno dannoso sul piano sociale quindi il
Però ci sta molte no una buona parte dell'opinione anche degli economisti o comunque del autorità di governo che dice bisogna prima risanare immediata della riuscita abbassare i costi del denaro i tassi di interesse in questo modo favorire la ripresa
Purtroppo qui io penso di dover seguire opinioni opposte e cioè io ritengo che fino a che i nostri sarà deciso o diciamo pure trova tu volto
Per ridurre i tassi di interesse come prima mossa da eseguire
La riduzione del disavanzo pubblico all'opera mai realizzata non è riducendo un tantino la spesa sociale e tanto meno privatizzando una parte delle imprese pubbliche e delle banche
E noi potremmo ripianare il disavanzo pubblico il disavanzo pubblico ormai è tenuto in vita soltanto dagli oneri finanziari e cioè dagli interessi
Che lo Stato anno per anno ma possiamo anche dire che giorno per giorno paga ai possessori di titoli del debito pubblico
Una piccola economia fatta nelle spese correnti o un piccolo introito attraverso le privatizzazioni viene immediatamente lanciato da un aumento dei tassi di interesse e quindi a mio avviso quello è l'obiettivo da vincere capisco
Che anche su questo terreno quello che accade in altri Paesi non ci aiutano a Germania rifiuta di ridurre il suo regime dica intere de in parte noi siamo legati ai mercati finanziari europei
Però ritengo che e dovessimo svolgere un'azione sarebbe in direzione degli oneri finanziari e non verso la riduzione delle Peveri contenuto ecco ma come come possibilità e venire su gli oneri finanziari
Noi siamo costretti a tenere i tassi di interesse molto elevati perché l'Italia è un Paese ormai da molti anni importatore di capitali la crisi del che attualmente la virata attraversando a partire da settembre banche prima fino ad oggi e dovuta al fatto che l'importazione di capitali sono diventate sempre più difficili proprio perché la Germania
Per ragioni sue interni connessi all'unificazione eccetera
è diventata un esportatore di capitali vino generoso di queste non fosse in passato ma noi siamo costretti a nostra volta importare i capitali che gli anziani perché abbiamo un disavanzo cronico dei movimenti di merci
Allora noi dovremmo puntare sulla valutazione della lira che ha già consentito una buona espansione delle esportazioni
E dovremmo puntare su una politica industriale che ci consenta di chiudere in pareggio la bilancia commerciale in maniera che non sia più necessario importare capitali finanziari dall'estero a quel punto noi potremmo disinteressarci tranquillamente
I mercati finanziari esteri potremmo se collettivo anche introdurre dei vincoli ai movimenti di capitali tanto ormai dall'Europa finanziaria noi chiediamo schiacciando effetto Europa finanziaria sta andando a pezzi
E in questo modo potremmo sia pure per un periodo limitato ridurre i tassi d'interesse e ricavare rapidamente la situazione del debito pubblico comunque lei mi dire se non ho capito male proprio invertendo esce di dire riduciamo le spesse il
E la chiamata di contenuto cioè la spesa pubblica Pelé o per investimenti o per e i servizi sociali e invece di aumentare le imposte
E interveniamo su gli oneri finanziari in prima istanza facendo un'operazione a livello di la Merkel di rapporti commerciali internazionali talmente esattamente
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