Interviste a margine del Forum sul futuro dell'Europa "Europe Fights Back"

Radicale siamo qui a latere della manifestazione ma sforino Europa siamo con Brando degli sei
Europarlamentare uno dei più giovani europarlamentari ecco in questa manifestazione ci sono due dati positivi il primo
Il targhetta anagrafico perché l'Europa sembra essere soprattutto un modello movimento attrattivo per i giovani
Sì assolutamente è una novità positiva diciamoci la verità molti giovani sono
Preda dell'APPA TIA da molti anni vedo la politica lontana incapaci di dare risposte una politica dei teatrini televisivi più che una politica capace di dare risposte l'abbiamo visto anche con referendum della break sita la maggioranza dei giovani non è vero che ha votato per rimanere non è andata a votare lo abbiamo visto in tante consultazioni democratiche per questo
Ricco coinvolgere i giovani in generale della democrazia che ecco un sistema politico su cui bisogna davvero convincere tutte le giovani generazioni che è la nostra scelta come europei come italiani
Dopo anni come ho detto di allontanamento e convincerli e coinvolgerli parti a partecipare alla democrazia europea che in parte ancora da costruire
Ecco è un
Sessantesimo anniversario importante soprattutto perché arriva in un momento di snodo dell'Unione europea della anche della comunità dei popoli possiamo dire
C'è lo spettro del populismo cioè in qualche modo ogni elezioni è vissuta con tremenda anzi è un tremendo pathos ecco che cosa può uscire di positivo per ristrutturare questa unione
Beh diciamo che la paura del della sfida dei sovrani Sting persone che immagino un mondo che non esiste più ormai da duecento anni un mondo di separatezza degli Stati mentre invece noi con la globalizzazione finanziaria economica sociale abbiamo bisogno di globalizzare la politica a costruire una vera politica transnazionale
Ecco la questa sfida che ci è stata lanciata può dare finalmente lo slancio invece a rilanciare un nostro progetto federalista democratico
Unitario per il destino dell'Europa su questo non potremmo andare avanti solo con i capi di governo i Capi di Stato perché l'orizzonte di breve termine delle elezioni che si susseguono nel nostro continente
Non stanno dando ma è da ormai da parecchi anni la capacità a il leader
Politici a livello dei Governi di guardare a quel interesse comune di medio termine che deve essere il nostro faro come europei per questo serve che il Parlamento europeo la Commissione europea le istituzioni propriamente comunitarie
E i cittadini la società civile europea si mobiliti per dire che questa Europa di oggi non va bene e noi non vogliamo tornare a un'Europa
Disgregata degli Stati nazionali condannata al declino lo Stato nazionale ha fallito abbiamo bisogno della Federazione europea
Vedo dibattute la prima riguarda le problematiche che questa Unione europea a che il primo è di ordine politico fondamentalmente esiste una idea generalizzata dell'Europa come una sorta di
Peggiore per i consumatori e per gli investitori per i risparmiatori per i cittadini
Quindi diciamo come sono quello su quei movimenti sorrise populisti fanno più leva diciamo la distanza tra istituzioni
E centralità
E l'altro snodo importante relativo ai migranti e le migrazioni a quello che avviene all'interno del Golfo del Mediterraneo ma non solo ecco sono questi due forse assi problematici il primo l'Europa vista come
Obbligo e non come opportunità in questo forse la politica italiana è stata carente negli ultimi anni e soprattutto
Diciamo i partiti che hanno rivestito un ruolo di governo ecco in questo da anche esponente del Partito Democratico come
Diciamo quale può essere anche un impegno rinnovato generazionale
Ma in prima di tutto devo rivendicare però che in questi due anni e mezzo un cambio di rotta seppur parziale c'è stato più attenzione agli investimenti
Un'Europa più capace anche di dare risposte anche sul tema migranti seppure con molte lentezze con molti limiti ma anche credo grazie all'impegno della politica italiana del work dei Governi italiani di questi
Ultimi due anni e mezzo questa ovviamente la mia la mia opinione oltre a questo che dire questa idea dell'euro del mercato unico europeo come un un vincolo e un obbligo
è dovuto sicuramente anche ad alcuni errori e penso per esempio alla difficoltà a tutelare i nostri prodotti di eccellenza in Europa come italiani ma proprio l'uscita dal Regno Unito probabilmente potrebbe sbloccare questo capitolo della tutela
Del made in Italy stiamo lavorando sul tema ma non credo che il mercato unico sia stata una perdita
Per noi dobbiamo renderci conto che all'aver costruito il mercato comune al di là degli obblighi che comporta ci ha permesso di avere un mercato nuovo più forte come
Anche per la produzione italiana sui migranti che dire di nuovo dobbiamo dare risposte concrete noi dobbiamo dare protezione internazionale tutela chi ne ha diritto
E chi ha diritto alla protezione internazionale deve essere messo nelle condizioni al più presto di contribuire alla comunità che li ospita come contributori fiscali come creatori di lavoro per questo serve un investimento oggi per poter produrre ricchezza domani
La ringraziamo Brando beni fai appresso risentire grazie grazie a voi è viva l'Europa
Radio radicale siamo alla tre del convegno marci fori europei siamo qua Antonio stando Presidente della lite due coordinatore
Vedendo italiani dell'ALDE parti allora Antonio è una giornata importante non solo a livello celebrativo per questi trattati per l'Unione europea ma è una giornata in cui si ascoltano tante proposte tante soluzioni per uscire qua dalla stagnazione europea politiche geopolitica
In cui ci siamo ritrovati ecco l'impegno comunitario insomma contro i populismi sembra ormai un dato acquisito a cosa può fare la politica in modo ancora maggiore più stringente anche nei percorsi di riforma
Se c'è una uno slogan molto importante dell'iniziativa di questa mattina in particolare che tu fai tube fuori ruolo
Quindi c'è bisogno di una controffensiva il caso vuole che fossero stesso slogan è che nell'agosto scorso a Johannesburg è stato utilizzato darla Congresso della Federazione delle leghe per i diritti umani
Ci sono degli attacchi con contemporanea mente contro i diritti umani ovunque contro i principi della democrazia dello stato di diritto e contro l'Unione europea
E le due cose a mio parere vanno insieme del resto l'Europa e quella che ha garantito e i diritti umani più di qualsiasi altro luogo del mondo
Un altro elemento che è stato evidenziato anche in alcuni discorsi di questa mattina è la necessità di trasmettere una visione
Troppo spesso i Governi
E quindi anche forze politiche che hanno abbastanza serietà abbastanza consistente per e per essere arrivati al governo hanno ritenuto negli ultimi anni di non dover parlare di un'Europa o di farlo soltanto
Per additare come capro espiatorio la Commissione di Bruxelles la burocrazia o o magari addirittura
Ipotizzare come i peggiori populisti che siano tutte colpe dell'Europa
Quelle che invece potrebbero essere individuate in azioni sbagliate da parte dei Governi degli Stati nazionali ecco io credo che ci sia bisogno di intanto di dire di comunicare molto di più che cosa dal mio europea davvero è e che cosa ci garantisce e e di avere anche
La
La prontezza da parte degli elettori da parte di chi fa politica di valutare caso per caso quello che accade cioè non si può dare la colpa all'Europa per cose che
Evidentemente non fanno parte
Del lavoro dell'Unione europea
Ecco possiamo dire anche che l'atteggiamento politico dei leader dell'Unione europea dei vari Presidenti del Consiglio del
Dei membri dei cancellerie e e quasi sempre un atteggiamento non positivo nei confronti dell'Unione europea cioè viene
Assimilato una sorta di europeismo di facciata lì dove si intravedono dei pericoli o anche dei problemi da superare con l'ausilio degli altri Paesi però nella discussione soprattutto elettorale
In terra patria in realtà poi l'Europa diventa
Per tutti questo l'abbiamo visto anche un po'del Partito Democratico con le ultime elezioni
Diventa e con i referendum diventa un po'quasi uno spauracchio da agitare cioè ognuno vuole far sentire più forte la propria voce l'unione europea però tutto questo coro di voci alla fine arrivano perché creare tanti solisti
E nel su un diciamo e nessun armonicità in questo disegno
Sì mi sembra una strada assolutamente controproducente cioè inseguire sul terreno di un antieuropeismo di in maniera coloro che affermò di essere contro l'Europa in nome
Di nazionalismi
Di ritorni a
Assolutamente improponibile a un punto di vista razionale alle monete locali e così via
Ecco inseguire queste idee scendere su quel terreno e finisce per essere un boomerang da parte di chi lo faccia da posizioni di governo
Tant'è che abbiamo visto che ci sono invece dei casi vediamo i Paesi Bassi
Pochi giorni fa con me con le elezioni parlamentari in cui l'affermazione dell'Europa può vincere ancora senz'altro
Dare
Ha ragione
A a coloro che vorrebbero distruggere l'Europa con degli slogan da parte di forze politiche serie fa scendere a mio parere il loro livello di affidabilità
E quindi anche il loro consenso coi quando si vanno a misurare
Con i voti
Ecco un'ultima battuta per chiudere quello che si sta ascoltando in questi
Panel tutti molto interessanti e molto strutturati è soprattutto una visione
Di come salvare l'Unione europea i trattati hanno sessant'anni
Diciamo che di solito intorno ai sessant'anni una persona inizia a godersi l'anzianità e l'età matura non si cerca di rianimarla ecco guardando un po'alla storia che cosa la politica italiana e internazionale a sbagliato sulle politiche
E comuni e soprattutto sull'idea di questa percezione europea
All'interno dei popoli e delle cittadinanze comuni
Ma credo che l'Italia così come in misura molto maggiore al Paese come come la Grecia
Con i suoi Governi abbia sbagliato diverse delle proprie politiche interne per cui come pure accennavo l'errore nei confronti dell'Europa in realtà è stato una cercare
Di indicare la responsabilità ipotetiche dell'Europa per gli errori fatti all'interno degli Stati nazionali dai Governi nazionali
Per cui questo credo che sia il il primo punto è la realtà
Non pensare che le crisi derivino dall'Europa semmai e il contrario
Tutt'al più ci potrebbe essere
Qualche l'impianto
Per quello che non è stato fatto abbastanza di europeo ovvero si è come sappiamo ottenuto un grande allargamento dell'Europa
In qualche caso forse sarebbe stato necessario aspettare qualche anno in più per giungere a una maggiore armonizzazione dei sistemi socio economici prima ancora che politici di alcuni Paesi
Ma non si è fatto abbastanza per
Un consolidamento politico quindi c'è molto da fare da quel punto di vista ancora io sono decisamente
Per Forze armate europee da affiancare magari a guardie nazionali dei singoli Stati membri sull'esempio può degli Stati Uniti
Quindi andare avanti con maggiore ce l'Anzio slancio e consolidare dei meccanismi federali che ancora
Sono piuttosto informi grazie ad Antonio stanno grazie a voi
Radio radicale siamo Gonnelli silente al ladre di marcia fuori Europe oggi i trattati con tono sessant'anni
La salute complessiva dell'Unione non è buona ecco uno sguardo da dentro con l'Assemblea dentro con l'Europarlamento come lo stato di salute dell'Unione
Bel momento forse di crisi più nera da quando l'Unione si è fatta questo perché a mio avviso non si è mai voluta fare davvero la crisi politica istituzionale sia saldata quella economica finanziaria e ha prodotto un accentuarsi dei caratteri di egoismo che hanno impedito quelle soluzioni comuni europee che sono indispensabili per le grandi sfide che ci troviamo davanti oggi sono tutte sfide da quella migratoria quella climatica quella fiscale sulla giustizia fiscale
A quella sulle politiche economiche sociali da ripensare radicalmente sono tutte sfide che non si possono più risolvere a livello dentro e ristretti confini nazionali questo vuol dire che bisogna fare un salto di qualità per democratizzare pienamente l'impianto europeo ma soprattutto per fare quei passi di integrazione Auteri ore che finora i Governi soprattutto hanno frenato Parlamento devo dire che su tante cose già approvato soluzioni molto più ambiziose io mi occupo soprattutto di appunto di evasione ed elusione fiscale quindi trasparenza e di immigrazione d'asilo non già chiediamo un meccanismo di di riduzione di responsabilità a livello europeo che sia equo ecco e purtroppo poi però dobbiamo decidere insieme governi e lì ovviamente si raggiunge sempre un compro esso a ribasso compromesso del tutto insufficiente alla situazione in cui l'Europa si trova oggi quindi io credo che serva questo scatto di qualità e spero che una grande mobilitazione popolare come
Quella di oggi serva anche a ricordare i Governi che non sono solo loro a decidere che ci vorrebbe appunto una bilanciamento dei loro egoismi con una grande richiesta delle soluzioni che ci servono
Ecco il tema dell'Europa morente un tema che attraversa non solo in questa fase ma in questi giorni mi viene in mente
L'appello di Alex Langer all'Europa nasce un Morea a Sarajevo
Ecco oggi
Punto aveva detto che lo stato di salute non è ottimale però forse sembra che l'Europa nasce e muore non solo nelle tante Sarajevo che nell'arco di questi anni e decenni si sono susseguite
Forse nasce e muore sulle sponde del Mediterraneo nei corridoi umanitari ecco in questo che sembra voi creare proprio la narrazione negativa di cui si avvalgono i populismi
Cosa si può fare realisticamente e politicamente in modo forte senza diciamo badare appunto anche agli equilibri nazionali
Ero a Bolzano che qualche giorno fa il pensiero di là che era un pensiero lungo pensiero che ha anticipato tante cose
Io credo che essi l'Europa stari stia rinunciando alcuni dei suoi principi fondanti a quelli che stanno scritte in questi trattati ad esempio a quelli che abbiamo messo la carta diritti fondamentali il prezzo da pagare sarà altissimo con labbra exit se ci pensiamo abbiamo pagato anche il gioco d'azzardo di tanti Governi che si sono imbevuti di retorica
Chi ha progressivamente nazionalizzato l'insuccesso dell'Unione e dall'altro lato indicato l'Unione Europea come facili capri espiatori di tutti i mali compresi quelli su cui l'Unione europea poco niente a che fare ecco questo gioco si sta pagando i populismi nazionalismi
Venti che soffiano in tutta Europa l'altro giorno si è festeggiato in modo secondo me ha un po'superficiale il fatto che evidenzi in Olanda non abbia sfondato eppure come questi stanno cambiando la retorica anche di chi chi governa e cade di chi ci governa in Europa la Commissione europea oggi è molto più timida rispetto ad un anno e mezzo fa sul tema migratorio allora più ambiziosa faceva se con il Parlamento oggi è tutta schiacciata
Sulla retorica dei Governi che è quella di esternalizzare le nostre frontiere e le nostre responsabilità io non credo che sia questa la strada credo che la strada sia quella di capire che come ogni contesto sforzo è come ogni responsabilità se condivisa per ventisette è assolutamente sostenibile per tutti così come intollerabile avere dei paradisi fiscali dentro l'Unione che ci sono governi che si stringono la mano sul tavolo di Bruxelles e con l'altra dietro la schiena spengono il cugino per fregar si avvicenda la vicenda di Apple da questo punto di vista ce ne sono mille altre racconta questo che ah ecco di evasione ed elusione delle multinazionali spendere perché sprechiamo ogni anno mille fino a mille miliardi di euro ci si pagavano tre piani Juncker con quella cifra lì allora non è che le risorse per ripartire e per sostenere i nostri cittadini con degli strumenti di sostegno
Contro la povertà per diminuire le dive le disuguaglianze non è che non ci siano le risorse bisogna avere la volontà politica di andarle a prendere e dire distribuirle la volontà politica di combattere insieme il cambiamento climatico piuttosto che appunto e trovare soluzioni comuni sull'immigrazione piuttosto che ripartire proprio da ciò che con la crisi ci siamo lasciati indietro io non vedo questa leadership oggi del Consiglio europeo e non mi aspetto purtroppo grandi cose da questa dichiarazione che mi sembra come al solito annacquata dalle divisioni interne
Bisogna capire però che non ha senso parlare di sovranità nazionale in un mondo così interconnesso globale per restituire alla sanità i cittadini in un mondo come questo bisogna appropriarsi di un livello superiore bisogna trovare soluzioni
A un livello sovranazionale ed europeo
Ecco facendo un passo indietro a casa nostra ATO sia stata letta né tra le file del Partito Democratico poi hai seguito Giuseppe Civati impossibile
Ed oggi il tema anche delle alleanze interne sembra quasi in qualche modo essere un antipasto di quello che succederà
Tra qualche anno all'interno di quel Parlamento europeo perché ricordiamo che forse sarà ancora più dura la sfida che avremo davanti tra qualche anno alla fine di questo mandato
Ecco il panorama che abbiamo è pluri frammentato un po'come sempre nella storia della sinistra italiana
Come ritrovare soprattutto un'unità di intenti sugli argomenti europei dove almeno apparentemente insomma il Governo italiano prima currency proprio Gentiloni sta cercando in qualche modo di per quanto meno e si dice in gergo di metterci una pezza possiamo dire però
Fu forse diciamo non meriterebbe più solidarietà lo sforzo europeista del Partito Democratico
Beh è uno sforzo europeista targhe alterne bisogna dire perché ricordo che quando serviva per la
Propaganda referendaria
Si è caduto in quell'errore che è stato di tanti di appunto alzare i toni dello scontro con l'Unione europea indicandola come responsabile di alcune cose di cui siamo responsabili noi bisogna essere onesti e riconoscerlo
Allora io credo che la frammentarietà è un problema evidente a sinistra è che non vedo più sinistra il Partito Democratico il motivo per cui dolorosamente o per fatto la scelta non e mezzo fa insieme a Giuseppe Civati di lasciarlo vedo che tanti altri lo stanno facendo perché quando comincia a tradire ogni impegno preso con l'elettorato e a fare cose che non sono di sinistra perché mi dispiace ma i decreti Minniti sull'immigrazione
Puzzano molto di quelli di Maroni del pacchetto sicurezza due mila e otto quindi ecco io credo che si possa ritrovare unità a sinistra ma sulla base di una condivisione di un progetto di governo comune che non può avere quella direzione che non può avere quei toni anche nei confronti dell'Europa
Io credo che la sinistra prima ancora che interrogarsi su eventuali piani B perché c'è anche questo dibattito non abbia mai fatto una riflessione seria sul piano a su cosa serve per democratizzare l'impianto europeo
Oggi ne parleremo stasera anche con valuta chissà
E soprattutto su
Quegli strumenti di governance economica e politica dell'Euro senza il quale non c'è bisogno che nessun euroscettico ci dica che così non funziona
Mancano dei pezzi non possiamo continuare lo decidere l'Unione europea camminare su una gamba sola bisogna che insieme costruiamo l'altra gamba
Grazie appresso risentito grazie a voi
Radio radicale siamo all'avere del convegno marci for Europe possiamo con Bruno Mellano giornata intensa particolare importante
Una giornata carica di rivendicazioni far sì che l'Europa diventi veramente una roba
Politica l'Europa dei popoli però diciamo scoraggiando i panel c'è tanto del DNA delle battaglie radicali all'interno di queste rivendicazioni che forse
Arrivano un po'tardive perché Marco Pannella e radicali
Il Partito Radicale insomma da sempre ha detto un po'le cose che sentiamo
Balsamo cito adesso da un dibattito che
Presieduto aveva da Severgnini aveva ampi prospettive però poi è caduto sul tema dell'informazione sulla conoscenza
Cioè il problema vero è davvero quello che con il Partito Radicale transnazionale si è tentato di porre in questi anni con Marco Pannella ovviamente in primo luogo una dinamica che potrebbe contenere tutti gli stimoli e
Le speranze che abbiamo anche noi coltivati io ma io cinquanta ci sono anche un po'
Un ragazzo che è cresciuto con l'Europa a Como la prospettiva la speranza l'obiettivo dell'Europa
In questo momento mi occupo di detenuti no somma don nonostante un presidente la Repubblica un papà Pannella gli scioperi della fame Rita Bernardini
Siamo riusciti come Stato nazionale a occuparci in parte di carcere presa da una condanna europea
Con la Corte dei diritti dell'uomo allora siamo sulla frontiera giusta se riusciamo a vedere quello che è stato il passato e quello che potrebbe essere
La prospettiva l'avvenire se invece
Rimaniamo ciascuno sul proprio ho
Limite dell'interesse percepito della problematica specifica davvero Trump da una parte gomma dando all'altra Putin dall'altra siamo davvero messi male
Ecco soprattutto lo spettro che si agita e in questa sala un tempo era differente diciamo un tempo si aveva paura delle dittature dell'Est si aveva paura
Del comunismo oggi la paura più grande sembra il populismo che messe in questi termini può significare tutto non può significare niente letta un po'su quello che succede dei vari Stati nazione c'è questa idea fondamentalmente di chiusura
Che diciamo l'idea antitetica rispetto all'Europa dei Spinelli Colorni
Idea fondamentalmente dell'Europa come madre di una civiltà nuova ecco chiedeva ti sei fatto dei populismi dei populisti soprattutto di quelle ricette che al momento sono in campo per
Cercare
Di riportare un po'di razionalità e di idealità alte all'interno
Delle camere di discussione nazionali
Ma
Battuta pannelli anagrafe che va da sé il problema sono gli ismi quando siamo passati dalle idee dalle idee forza dalle prospettive dalle battaglie a del analisi sociologiche o politici Istica io credo davvero che abbiamo il problema di istituzioni che non funzionano a livello europeo a livello italiano a livello territoriale abbiamo la discrasia fa quello che abbiamo scritto nel nostra legge nella nostra Costituzione delle convenzioni internazionali e quello che
Si riesce davvero a fare nella quotidianità e poi è chiaro che la crisi il tradimento delle speranze il tradimento dei progetti degli obiettivi ci far ricadere in dinamiche che sono fuori dal controllo perché diventano dinamiche di pancia non di testa non di sogno non di di volontà di una venire diverso partendo dalle radici da cui siamo nati dalle radici appunto del manifesto di Ventotene queste ed abbiamo dato pericoloso la non conosce ansa il tradimento delle speranze il tradimento delle prospettive e le dinamiche inevitabili che si creano sempre quando ci sono i momenti di crisi dobbiamo
Fare
Sì che questa crisi ci portino avanti
Altrimenti rischia di tornare indietro e grave veramente pericoloso ringraziamo Bruno Mellano Cinieri incontreremo nel corteo di c'era il marcio il marcio grazie radio radicale siamo con Silvia Costa
Europarlamentare del Partito Democratico siamo a latere di marcia fuori d'Europa una giornata importante per i trattati ma anche un po'per restituire di dignità all'Unione europea non vi è dubbio io penso che
Sia molto importante che
E si superi una visione molto angusta e talvolta molto interessata e di parte per cui non si riconosce che l'unico periodi freddi pace e di democrazia di rispetta i diritti umani
E di modello sociale europeo è stato in questi sessant'anni grazie è stata di Roma la visione dei padri fondatori ricordiamo anche che all'inizio non tutte le forze politiche erano d'accordo anche il nostro Paese
E qui sti e quindi bisogna rendere veramente onore al merito allora sì che ridette che col fosse un'utopia forse l'utopia necessarie dopo la guerra dopo l'Olocausto
Dopo la e pesare dipende anche da Paesi causa di nemici mai però quest'anno capacità politica di visione e di generosità anche persino le generazioni
Oggi questo è importante ricordarlo forse anche
A chi non ha vissuto e non ha magari i racconti anche familiari in questo senso ma che deve oggi il problema non è certo di immaginare l'Italia o Paesi membri fuori dall'Europa
Ma di essere più ambiziosi nelle politiche europee e credo che questo elevato momento di svolta dopo il break si tennero possiamo permetterci ulteriori indugi e credo che sia giusta la proposta
Di non fermarci e anche se gliela patenti sette e molto faticosa
E abbiamo molte difficoltà a su tante materie penso al tema delle migrazioni il tema della difesa unica ASP forse qualcosa si muove rappresento il tema della
Coordinamento migliori del politiche economiche sociali credo che su un pilastro sociale
E di ampliare anche quello che a me sta molto a cuore lo spazio dell'educazione della cultura
E io penso sia giusto non propone un'Europa più velocità come si è detto sbagliando riproporre come è successo per tante cose scende all'euro che i i gli Stati membri che si sentono più pronti
A cominciare a integrare di più le politiche lo facciano accomuna non un club ristretto ma aperto a tutti quelli che vogliono non possiamo permettere che pochi Paesi blocchino
Il futuro dell'Europa
Ecco una battuta finale il suo impegno all'interno del Parlamento europeo soprattutto sugli ambiti dell'educazione della cultura
Che sembra essere un po'delle chiavi
Per aprire però direi che in realtà il il futuro dell'Europa secondo me soffre due problemi e simmetrici uno è di riprendere una
A maggiore diciamo
Circuito virtuoso nella fase ascendente delle decisioni penso anche una forte esso come Parlamenti nazionali con i territori va ripensato il meccanismo
Anche se il Parlamento europeo ricordiamolo è la è la espressione del di tutti i tempi di cinquecento milioni di cittadini però c'è bisogno io penso che alimenta riceve reciprocamente questa
Questa responsabilità dall'altra c'è una grinta ICI democrazia lo dobbiamo dire allora io Paesi sono tanti modi per non basta la petizione che prestano servizio in più per esempio
Oggi ed è verso fortissimo
Non lo abbiamo un approccio molto nazionalista o comunque nazionale anche nell'informazione oggi per esempio i servizi come il vostro servizio pubblico in particolare ma tutto i media siano a vivere come
Espressione non solo di aspetti dei tagli nazionali ma anche europea per esempio ho detto anche alla RAI e aree tenuto un incontro con tutti i servizi pubblici e il televisive europee
Voi dovete sentirvi servizi pubblici nazionali ed europei alimentare la conoscenza dei contenuti la cittadinanza ora perno si dice nulla
Raccontare l'Europa anche come sogno come narrativa
E e coproduzioni sono troppo poche per esempio e anche e raccontare la pari opportunità altrimenti c'è veramente un gap
Fra secondo i giovani oggi se come sono i più grandi non euroscettici ma euro impazienti
Non hanno assolutamente l'idea è anzi le una questa piccola non credo che oggi un ragazzo che non sono che che hanno fatto e raso sua che sanno
Cosa significa oggi a libertà
Di uno spazio europeo condiviso immagino immagina di uscire basti vedere oggi la reazione del dei giovani inglesi
Purtroppo molti loro non sono andati a votare anche l'esordio i dannati nella propaganda
Macchiata votare era per e-mail io Cutolo appetiti sedici mila ragazzi per rimanere l'Erasmus e abbiamo detto ditelo alla nei ditelo ai vostri governanti e costi politici che se loro almeno rimangono nella libertà di sì del quattro cinque libertà di circolazione delle persone che delle merci eccetera
In quel caso quote di continuare possiamo trovare un modo di fare andare avanti Erasmus anche da voi
Pensa che ogni anno di quindici mila ragazzi grave la Gran Bretagna escono verso l'Europa e ventisette mila l'anno
Sarebbe qualcosa in cui perdono tutti
Ma certo che se si rinuncia anche rimanere lo spazio economico europeo non è pensabile che si non sulle basi legali per fare raso ecco tutto questo io penso che un'alleanza forte con le nuove generazioni
A patto però che cresca anche la cultura diciamo della della della di
L'educazione civica possessori presso la nazionale insomma che che innesca una cultura della comprensione che ne siamo titolari di doppia cittadinanza
Questo spesso non è così precisa
E credo che questo è il lavoro da fare in più sulla cultura abbiamo oggi delle strade che stiamo aprendo nonostante che nel Piano chiunque era non ci sia fra le priorità
L'anno prossimo la loro patrimonio culturale bene le voglio fare di questo un anno in cui si aprono porte finestre degli delle della della Puglia suddetti per quanto riguarda il recupero di appartenenza identità ma di Dida in dialogo
E quindi anche nella euromediterraneo anche con Paesi terzi
E si faccia della grande questione del patrimonio culturale che è un bene dell'umanità una grande questione
Diciamo ed identità e di dialogo interculturale e interreligioso
C'è la questione dell'investimento maggiore né impresa dell'impresa e penso alla al intese ad hoc audio televisive penso alle prime certo grafiche penso a tutto ciò che
La componente culturale bene noi non possiamo pensare
Che la sì ci basti soltanto che il digitale faccia più velocemente giustamente
Girare e le le produzioni e non avere l'ambizione di una produzione anche con la diversità culturale valorizzata qui c'è un bisogno enorme di di più culture d'investimenti e terzo
C'è tutta la questione importante che riguarda la
Una maggiore nel proprio chiesto con il Governo italiano speriamo che passi in Europa di decuplicare le risorse per Ras lo sa ma era solo se non esso
Per l'università c'è dentro anche Servizio Volontariato europeo c'è lei le scuole Celli gemellaggi di scambi culturali delle scuole e cioè che se ci si svolgeva Anile ce lo sport
Questa è una pratica di cittadinanza che ne dobbiamo espandere e penso che questa sia l'antidoto maggiore grazie siglato a sette grazie voi prevede che questi su questo voi siete e tra i più attenti varie