Tra gli argomenti discussi: Brigate Rosse, Cultura, Famiglia, Letteratura, Libro, Masi, Politica, Roma, Societa', Sociologia, Storia, Terrorismo, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 25 minuti.
scrittore
Radio Radicale bentrovati in questo nuovo spazio di approfondimento culturale le parole le cose oggi abbiamo ospite gravissimo nei nostri studi Nicola Ravera Raffaele ben trovato Nicola buongiorno
Allora diciamo il tuo romanzo il senso della lotta edito da Fandango
Uno di quelle piacevoli sorprese editoriali cioè riservato questo questa sessione diciamo autunnale e invernale del mercato editoriale
Il senso della notte un libro in qualche modo atipico che fa un po'il paio con un altro autore
Che abbiamo avuto ospite nei nostri studi che Valerio che Calieri che ha scritto teorema dell'incompletezza anche lì edito da Feltrinelli c'è uno scandagliare andare un po'a ritrovare un senso di memoria un senso di partecipazione attiva tante vicende
Successe insomma qualche decennio fa
E però il senso della lotta innanzitutto mi fa sorgere una domanda da come nasce questo libro perché un libro diciamo si sente vissuto importanti scritto con anche forte partecipazione emotiva
Nasce da due esigenze
Una
Più pubblica più politica se vogliamo io sono nato nel settantanove eravamo quelli avrete vent'anni nel due mila poi abbiamo avuto vent'anni nel due mila persone abbiamo quaranta
E
Per tanti anni ci è stato detto che il conflitto generazionale con la generazione dei nostri genitori quindi con quella del sessantotto
In fondo non c'era perché la generazione del sessantotto era molto carina molto libertaria noi avevamo le chiavi di casa undici anni è chiaro che il conflitto generazionale fra quella generazione lì e quella dei minorenni era stato molto duro
Immediato di evidente perché andava scardinata la morale borghese degli anni Sessanta invece noi ci trovavamo in questa situazione un po'soffitto in cui i nostri genitori erano molto carini
Noi venivamo progressivamente considerati una generazione un posto sfocata adesso però arrivati a quarant'anni io ho pensato perché non proviamo a farli veramente quei conti perché poi in fondo
Il sessantotto il settantasette che il periodo narrato di più in questo libro il momento forse di rottura più drammatico ci hanno lasciato ci hanno consegnato un mondo piuttosto complicato
Lì si è provato a fare una rivoluzione non è stata una rivoluzione compiuta le rivoluzioni quando non si fanno
Diventano molto pericolose perché aprono la restaurazione quindi noi appunto chi aveva vent'anni nel due mila si è trovato precocemente assediato da una crisi economica di valori tutto quello che sappiamo perfettamente
Ecco per questo mi sembrava giusto cominciare a fare dei conti generazionali politici
Poi c'è un secondo elemento più personale
Racconto qual è stato il primo germe il primo seme da cui è nato il romanzo sembra una cosa stupida io ero a cena con degli amici si parlava di futuro di figli
E improvvisamente mi accorgo di ricordarmi miei genitori quando avevano l'età che io avevo in quel momento io avevo mettiamo trentaquattro anni mi ricordavo perfettamente mia madre trentaquattrenne all'epoca ne avevo sette
Allora mi rendo conto per me bambino di sette anni IMI genitoriali grandi in quel momento rami fermo indico ma non adesso i grandi sono io
E questo pensiero mi turba perché faccio appunto parte di questa generazione un post contornata in cui si vive in una grande costo adolescenza
Dai dai venti e cinquantacinque e si è più o meno tutti coetanei allora ho cominciato a interrogarmi su quando si diventa grandi dov'è quel passaggio della Linea d'ombra come lo chiamava Conrad
Verso la maturità
E ho costruito questo libro che infatti
Racconta la storia di un
Quasi quarantenne di oggi che comincia ad indagare sulla giovinezza dei suoi genitori che non ha praticamente conosciuto
E attraverso la sua indagine noi vediamo due fini della giovinezza allo specchio quella di Tommaso il quasi quarantenne di oggi è quella di Alice Michele i suoi genitori
Terrori più o meno terroristi alla fine degli anni Settanta
Ecco soprattutto c'è una forte riflessione sulle radici Tommaso che è il protagonista di questo romanzo diciamo occorre
Nei giorni dispari a una vita apparentemente Martina da un contratto in un giornale
Importante una fidanzata che come tutte le fidanzate mostra dei vari caratteriali alle volte eccessivamente esigenti eccessivamente sta accettate
Però un certo punto un po'come tecniche da bambino alti sei un attimo
Diciamo da adulto di si è soffermato sul tema Mino si ferma un attimo e lì fondamentalmente si accorge forse di essere di più di quest'uomo che vaga egli in un contemporaneo
Tommaso diventa poi anche la metafora un po'un po'di tutti noi conto di questa generazione che è cresciuta come tu dicevi
In quel serraglio di tempo
E diciamo che che che questa sorta di di analisi generazionale però infine conti tarda un po'ad arrivare nella nostra consapevolezza anche intellettuale se ci fate caso perché
Forse non vogliamo fare veramente i conti con anche
Diciamo i cortocircuiti educativi con i cortocircuiti sentimentali righe
Il dei genitori che teoricamente doveva essere perfetti libera dice hanno prodotto e forse ripensando un po'ai genitori Tommaso ripensa anche diciamo in questo caso a un'assenza e ha una storia che un pezzo di storia che gli manca
Però in qualche modo ecco Tommaso un che è un trentacinquenne trentasettenne in qualche modo
Porta con sé i dubbi di un'intera generazione perché forse anche quando non sono morti in un incidente stradale con i genitori di Tommaso non hanno fatto la lotta armata però forse noi proprio come riflesso generazionale
Non li conosciamo forse abbastanza i nostri i nostri genitori
Esatto io ho voluto esagerare l'assunto perché in fondo è un romanzo anzi senza in fondo è un romanzo quindi volevo costruire anche un plot è anche un plot che fosse accattivante in alcuni tratti quasi un thriller libero
Per arrivare a fare il conto che sta dicendo tu provo a raccontare quello che si può dire della trama senza fare spoiler certe Tommaso
è nato a Parigi perché i suoi genitori brigatisti erano scappati a Parigi Luino accennato nel settantanove a
Quattro anni viene portato dal padre a casa della sorella della madre a Roma sua zia Diana
Gli viene detto viene detto a Diana torneremo a prenderlo non tornano dopo qualche anno viene detto Tommaso che sui genitori sono morti il due settembre dell'ottantatré
Luigi cresce molto coccolato da questa zia Sica analista progressista
Molto intelligente
Che lo è educa come vengono educati figli di sinistra nel rispetto delle mozioni nella trasparenza anni rapporti orizzontali fra genitori e figli
Quindi lui cresce bene infatti oggi ha un buon lavoro al Corriere della Sera da precario però i tempi son quelli non si può volere tutto a questa fidanzata come dicevi tu
Bella intelligente semmai un po'noiosa ma molto giusta
Qual è il problema della sua vita quindi e che in realtà questa vita piace molto di più a sua zia Diana ormai madre adottiva che all'Hui
Lui si è costruito una nicchia di normalità ed era necessario per un bambino orfano farli terrorismo che probabilmente già dall'epoca vissuto un po'questo senso di colpa di essere stato
Infilato in questo nucleo familiare preesistente che erano i suoi inizi e ha dovuto conquistarsi una fiducia
Insomma oggi Tommaso va accorrere si sente male va da un medico
Il male si rivela essere un attacco di panico niente più anche questo un po'simbolico né neanche la patologia era deragliato gestione quella ma succede un'altra cosa questo medico riconosce il cognome
Gli dice ma io forse ho conosciuto i tuoi genitori
E li ha conosciuti nell'ottantaquattro e ma loro erano morti due settembre dell'ottantatré per quel che Tommaso c'è poteva sapere
Ecco
Questa informazione questo dato che non collima apre il buco nella rete apre lo squarcio che risucchia tutta la vita di Tommaso che a questo punto comincia questa indagine alla ricerca
Della vita dei suoi genitori prima della sua nascita a cavallo della sua nascita
Un po'per scoprire come andata veramente un po'per scoprire se sono davvero morti o no quel due settembre dell'ottantatré o un po'dopo ho mai ma questo ovviamente non ve lo svelo ma la cosa più importante che succede l'altra cioè che la sua vita a pezzi
Perché evidentemente questo squarcio nella Rete
Comincia a mostrare tutte le Bugie che lui si era messo attorno tutta quella non volontà di affrontare
Il rapporto con se stessi rapporto con la generazione precedente che appunto in questo caso è simboleggiato da questa struttura romanzesca anch'anche
Quasi thriller ma in fondo dietro c'è proprio questo discorso qui questo passaggio della Linea d'ombra verso la maturità di cui parlavo prima
Noi lo vediamo nella vita dei genitori negli anni Settanta ed è un passaggio com'era quella generazione lì
Esagerato eroico sovraesposto parolaio anche in certi momenti e fortemente drammatico visto che parliamo in questo caso di gente che ha un certo punto ha preso le armi
Il passaggio da Linea d'ombra di Tommaso invece
Tutto
Verso il basso di questa generazione più silenziosa che fa dei conti interiori molto più forti ed è un percorso di mistificazione appunto lui per costruirsi come adulto ha bisogno di smettere di raccontarci bugie sul suo passato e anche sul suo presente
Ecco in fin dei conti voi Tommaso non fa altro che scavare i nostri ascoltatori se avranno la fortuna di leggere questo libro allo troveranno un po'all'interno delle pagine che seguono a diciamo forse fa quell'attività che
Diciamo chicchi in pochi gli hanno forse imparato a fare che è anche un po'scavare ma soprattutto fare i conti con la parte basta la parte ultima perché poi la crescita di questo protagonista in qualche modo una sorta di piccolo super uomo di stampo Marinetti hanno quasi però spostato diciamo su
Un un diciamo un versante più a sinistra
Però ecco in qualche modo sembra così tutto perfetto sembra un po'come
Le porcellane incerte case che non hanno neanche un una sbracatura non hanno neanche una crepa in queste vide diciamo fondamentalmente
In realtà sono poche quelle che si fermano coi a fare i conti con con il proprio passato con la propria identità reale
E allora quanto voi per la nostra generazione dato avviso senza entrare troppo nel dramma perché altrimenti da Fandango ci fanno causa
E quanto per la nostra generazione spesso si
Forse nascosta dietro un po'anche i totem la politica che poi vediamo che effettivamente
Assunto una una una versione sempre più sfilacciata insomma sempre più liquida noi diciamo abbiamo cercando di fare qualcosa a livello politico nelle nostre lotte studentesche nelle nostre lotte
Para generazionali però poi diciamo l'effetto anche scenografico è stato minimo quindi quanto voi ci siamo nascosti dietro questo atto avviso per non arrivare poi a vederci e veramente in faccia c'era una volta
Nostro ascoltatore iscrisse più o meno un trentenne disse
Solamente oggi mi sono accorto di quanto facevo finta quando andavo al concerto
Di Guccini con mio padre ecco forse su questa cosa può essere anche ora uno spunto interessante mi sembra una chiave molto interessante io qui racconto in parte
In un flashback sull'adolescenza di Tommaso anche l'occupazione del liceo
Quello ha fatto parte del mio vissuto ovviamente
Occupato il liceo Mamiani tre o quattro volte in quegli anni
Quello che mi ha colpito ripensando prove mi colpisce ripensandoci oggi è
Che le parole d'ordine che io usavo
Erano le stesse dei miei genitori cioè noi eravamo l'ultima propaggine di qualcosa che stava finendo cioè il Novecento
Chiaramente avevamo alla fine del secolo breve alla alla fine della storia Fitto quindi ri utilizzavamo degli stilemi e di fatto erano degli stilemi che stavano invecchiando e che si stavano svuotando di senso anche
Per fortuna per tanti versi perché il fatto che fossero svuotati senso ha fatto sì che non ci si ammazza se la strada come a Roma negli anni Settanta un certo punto succedeva con una frequenza
Abbastanza spaventosa però lì c'è stata nell'incapacità di inventare parole nuove di costruire un percorso che fosse veramente nostro probabilmente una colpa
Nostra e poi una colpa gravissima del sistema Calamo attorno perché in ogni caso forse quel percorso nostro diverso stava nascendo e finisce a Genova nel due mila e uno
Finisce con Bolzaneto che ha distrutto tutto un movimento internazionale e in particolare in Italia ha avuto chiaramente una detonazione
Molto forte io credo oggi
A metà tra il discorso politico il discorso sociologico
Che questa generazione quella dei quarantenni sia stata un'e sia ancora un po'sottovalutata
Mi sembra che adesso che ci stiamo affacciando sulla scena con relativo ritardo anche perché appunto la generazione dei padri alla tendenza non togliersi di sua sponte dal centro della scena quindi
Ce lo stiamo con conquistando adesso ma mi sembra che stia emergendo una generazione molto più forte e determinata di come si potesse immaginare probabilmente proprio perché impattare con tutte queste crisi
Così piccoli
Economiche e anche ideologiche ci ha costretti a rafforzarci a Corazza ARCI sono molto curioso di vedere da questo punto di vista cosa succederà nei prossimi anni
E sono un po'più ottimista di come ero prima forse solo una speranza ma posso ma forse mi sto suggestionato dalla
Diciamo che che forse a livello educativo Alidet diciamo a livello sociale
Per molto tempo si è si è pensato che che la generazione impotente i nostri genitori la generazione di mezzo che
In qualche modo quello che ha fatto il sessantotto al settantasette in alcuni in alcuni diciamo casi specifici però
Ci si aspettava forse anche troppo da quella generazione ci si aspettava che tutte quante quelle parole rivoluzionare tutte quante quella capacità di voler modificare la realtà entrassero coi nella pratica
Forse noi siamo stati un po'dietro un po'come Tommaso abbiamo osservato dal vetro la della diciamo quello che accadeva in strada
E forse diciamo questa cosa in parte ci ha preservato come avviene un po'nel libro però poi ci dischiude la verità la la purezza delle cose la verità le miserie quotidiane così come i siti svelano Tommaso un po'tutti insieme come segue
Diciamo anche Tommaso quasi improvvisamente aprisse una finestra di botto su un giardino è questo giardino c'è molto dentro
E allora mi chiedo anche come è stato raccontare questo perché diciamo scriverlo lo si può scrivere anche in modo distaccato però raccontarlo significa anche frugare trovare una chiave di narrazione che qui secondo me è molto convincente perché unisce degli aspetti
Sostanziali ovvero le parole hanno una loro importanza passo dopo passo ma al tempo stesso
Le descrizioni negli ambienti l'iscrizione della città il coro intorno in qualche modo accompagna quasi questa storia e allora fare questa operazione diventa anche
Diciamo difficile quando la storia che passa davanti anche un po'la tua livello interiore
Sì è stato difficile difficile lavoro lungo ovunque fa costruire degli anni Settanta che fossero credibili spero che lo siano per fortuna tanta gente che l'ha vissuta i che ha letto il romanzo mi
Mi ha molto incoraggiato mi ha detto che che lo sono credibili ma speriamo
Però è stato un gran lavoro di
Ascolto perché tante cose le ho sentite raccontare
Un po'dei miei genitori un po'da loro amici un po'da persone incontrate Perilli libero e anche prima
Ho letto tanto tanti saggi
Non sono tutti utili perché la verità è che la narrativa è proprio un altro animale pensieri riuscirà immagazzinare un po'di dati ma neanche troppi perché poi rischia di diventare una camicia di forza per chi vuole scrivere romanzi
E poi di un paio di cose mi sono state molto utili cito sempre ad esempio armi e bagagli che un libro che ha scritto Enrico Faenzi cara
Nella colonna genovese delle Brigate Rosse ed era anche un professore di letteratura italiana all'università e quello ad esempio un libro scritto dall'interno sull'esperienza dalla lotta armata
Ma scritto molto bene
E quindi che riesce a regalare un calore letterario a un libro politico e di memoria ecco quelle sono state cosa che mi sono state molto utili certa di questa spesa mi sento anche di consigliere
Il volume forse anche introvabile che racconta questa storia vista da un'altra parte che è un pochino Provincia che di lunga durata di Sergio Sinigaglia dominanti Lotta continua
Questo diciamo ci dà anche un po'all'idea che la letteratura voi di quegli anni diciamo su quei diciamo su quegli anni si evade un po'dalla saggistica che crea forse deforma anche retoriche di impostazioni ci può regalare mondo molte cose
Tura conti di Roma all'interno di questo romanzo prima abbiamo accennato la Roma degli anni Settanta erano a Roma incredibile dove perfetto un po'degli scontri da una parte all'altra il terrorismo la legge Reale dicendosi creavano
Tutti avete delle guerriglie quasi quotidiane la Roma
Che racconti due quella ma è anche una Roma forse un po'più cinica un po'più sornione di vedere cose scorrere
Un po'più lentamente ecco come come raccontato la città in queste due fasi così diverso insomma prima sembravano giovane adolescente poi una vecchia rimbambita
Sì Roma c'è molto nell'oggi perché la città in cui vive Tommaso
C'è un po'nella parte nel passato perché
Il romanzo l'innesco del romanzo nel passato il corteo in cui viene uccisa Giorgiana Masi nel maggio del settantasette
E lì si intravede quella Roma con la violenza politica quotidiana la Roma di oggi raccontata soprattutto in un
Mimma parte ambientata al Pigneto in cui
Cerco di di raccontare di giocare un po'anche con il mio mondo
Di riferimento di dirigente di cinema
Che si aggira sempre un po'squattrinato aprì il Pigneto cercando un aperitivo ed è vero è quella città che s'che che viviamo tutti che al tempo stesso è meravigliosa ed e paludosa un posto cala la sensazione che
Non ti voglia mai lasciare andare provi a scappare da Roma per almeno io non ci riesco mai perché
Ce n'è una città che in fondo si fa a voler bene anche se in alcuni momenti è veramente insopportabile
Ecco che siamo quasi in conclusione diciamo che questo non è il tuo primo lavoro
Diciamo che esce in libreria egli pubblicato un libro quindici anni sì ho fatto anche questa infatti purtroppo il diario di un quindicenne perplesso ecco
La perplessità da quindici anni ad oggi come voluta come come cifra stilistica anche sei più perplesso se fosse diventato in classe settantanove del tre per
L'ex comunque mi verrebbe da dire che Tommaso il mio protagonista all'inizio del romanzo e perplesso esattamente come io narrante di infatti purtroppo quindicenne
E forse la differenza è proprio lì che ha quindici anni mio
La mia voce perché quello è un falso diario scolastico ma fondamentalmente la mia voce
Naturale comincia perplesso e rimane perplesso oggi a trentotto Tommaso comincia perplesso e manda a monte la sua vita per risolverla quella perplessità
E forse in questo c'è un po'
Il percorso della crescita del diventare grandi si arriva un momento in cui
Rimanere perplessi e non fare nulla aperto per risolvere il problema diventa quasi colpevole
Ecco i generi non sono importanti per me nella letteratura soprattutto quando si parla di un romanzo però all'interno di queste pagine in qualche modo esplora di tante forme narrative ci sono molte lettere esce anche
Diciamo quella
Di diciamo anche quella letteratura molto politica dettata dai comunicati dagli striscioni
Degli anni Settanta insomma è quasi una pellicola possiamo dire insomma qui la tua esperienza nel campo cinematografico un po'si fa sentire però è anche appunto un libro che mescola
Tanti i generi insomma si anche alla documenti Istica ma di di nel diciamo nella parte dell'epilogo insomma non spendiamo molto
Ecco tu sei diciamo sembri un lettore in qualche modo onnivoro e forse diciamo questa tua capacità di muoversi su tanti generi anche la forza di questo libro che
Qualche modo anche un libro di quattrocentoquaranta pagine quindi non è neanche un diciamo un romanzo breve e a rischio nel tema poi sempre che si crea una pesantezza cosa che non avviene perché appunto la la diciamo la ricchezza di linguaggio bella
Potenzialità narrativa ti fa poi girare da una parte all'altra con molta
Tranquillità
Se ti dove si invece tu identificare in un genere
Diciamo un autore un genere qual è quello che senti più tutto diciamo romanzo di formazione romanzo storico il romanzo alle volte anche visto l'aria insomma che il libro è Nicola
Guarda
La domanda veramente estesa ti rispondo su
A cosa da dove è nato ma non è nata l'ispirazione di questo del Pastorale americana di Philip Roth che ti rispondo così perché pastorale sicuramente miei romanzi preferiti
Tra l'altro ci sono ma su una vicinanza di argomento il terrorismo e c'è anche una vicinanza strutturale ovviamente rotto lo fa molto meglio di me però lo sfalsamento di voci
Che che c'è in rotti influisce Zuckerman che racconta il protagonista del libro lo svedese
Qui in qualche modo
Diotto Maso che racconta la vita di Michele Alice passando poi in terza persona in questo libro è presente in prima singolare il passato via via quando lui scopre cose passa in in oggettiva
Su questo qua con questo ti rispondo anche alla prima parte della domanda quella sui materiali diversi
Io ho voluto che Tommaso facesse il giornalista perché mi divertiva mettere un giornalista fare un'inchiesta sulla sua vita quindi a usare i ferri del suo mestiere per indagare su se stesso
E visto che è un'indagine da un'indagine che si perde a cavallo tra gli anni Settanta inizio degli anni Ottanta addirittura una propaggine nel sessantanove
Ovviamente mi divertiva che Lula facesse
Sommando materiali diversi perché su storie del genere tu un po'di cose le cui scoprire parlando con chi era lì e ha conosciuto Michele Alice un po'di cose le scoprirà i trovando
Diari ritagli di giornale ma addirittura c'è un romanzo nel romanzo a un certo punto non non vi dico chi l'ha scritto per non svelare troppo mi son molto divertito a
A scrivere questo finto romanzo pulp è anche quello svelerà Tommaso delle cose che non sa
Bene noi siamo in conclusione di questa chiacchierata di questa conversazione con Nicola Ravera Raffaele il senso della lotta per Fandango Libri grazie per essere stato
Nostro ospite speriamo anche di rincontrarci presto grazie e grazie a voi che ci avete ascoltato fino a questo momento e vi auguro un buon proseguimento con le trasmissioni di Radio Radicale
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