L'intervista è stata registrata mercoledì 4 novembre 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Costituzione, Istituzioni, Legge Elettorale, Parlamento, Riforme.
La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
Rubrica
Commissione
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DC
Continua nella Commissione affari costituzionali della Camera
Accise o il dibattito sulla proposta di legge che conferisce poteri speciali alla commissione bicamerale per le riforme
Ieri la discussione si è protratta sino oltre la mezzanotte per un soffio non è stato approvato un emendamento presentato da Elio Vito della Lista Pannella che permetteva
Di farà svolge le i referendum abbattendo nel contempo uno strano disegno che sta maturando la commissione bicamerale attraverso il relatore la legge elettorale il pidiessino Cesare Salvi
Francesco D'Onofrio democristiano e uno di coloro che ha approvato l'emendamento ho presentato da Elio Vito ci siamo fatti un po'raccontare come ieri sono andate le cose e in che cosa consisteva questa richiesta di modifica
Cioè la la giornata si è svolta su questa questione se la Camera dovesse approvare senza modifiche il testo pervenuto dal Senato
Che va generalmente sotto il nome di i poteri della Bicamerale
Questo testo incontra tre obiezioni di fondo non garantisce ai singoli deputati e singoli senatori la facoltà che la Costituzione prevede di presentare emendamenti alle proposte che la Bicamerale presenterà
Dopo aver esaminato
Gli orientamenti dei gruppi intendo dire la legge non garantisce che non ha nulla se la Bicamerale presente un testo nuovo si possono presentare emendamenti che si primo punto
Il secondo punto
La Camera aveva deliberato quattro anni fa anche rimanesse a scrutinio segreto la votazione sulle leggi elettorali la legge costituzionale che viene dal Senato prevede invece che le leggi elettorali che dovremo esaminare sia quelle nazionali se quelle regionali saranno votate a scrutinio palese c'è un problema per così dire di accettare o meno questa modifica radicale del modo di votazione della Camera sulle leggi elettorali la terza questione quella più politica di tutte e come questa legge costituzionale finisca coll'influire nel rapporto tra riforme elettorali delibera del Parlamento il referendum chiamiamolo il referendum Segni sul Senato del previsto per la primavera prossima
Questo nodo politico può ovviamente non essere disciplinato dalla legge ma di circolava il sospetto legittimando dal modo con il quale il relatore del comitato elettorale della Bicamerale Salvi aveva
Scritto il suo rapporto
Che si potesse fare prima del referendum elettorale sul Senato una legge elettorale sul Senato facendo finta di non sapere che si sta per cambiare la Costituzione sui poteri del Senato sulla sua natura elettiva questo è il punto chiave
Io ho voluto portare diciamo alla luce del sole questo sospetto
E ho lavorato in modo che la commissione si pronunciasse sul fatto che le leggi elettorali che noi dovremo esaminare
Su proposta della Bicamerale non possano essere esaminante dalla Camera dei deputati e dal Senato se non nel contesto dalla grande riforma ciò detto non possiamo fare una legge elettorale sul secondo la Camera se non dopo che abbiamo saputo che tipo di Stato regionale o federale vien fuori
Se noi stabiliamo questo di fatto il referendum la primavera prossima può essere contrastando politicamente da chi non ne condivide i contenuti ma non ha girato furbescamente
Su questo emendamento emendamento Vito che raccoglieva un mio intervento modificato su mio suggerimento all'emendamento Vito questo chiave di ieri sera dice
Che la camerale la Bicamerale presente le proposte di leggi nazionale e regionale contestualmente al progetto organico di riforma della Costituzione in quel contestualmente c'è il divieto dell'aggiramento del referendum non però l'accettazione supina
Del contenuto del referendum questa è materia di dibattito politico su questa cosa alla fine si è votato per appello nominale su richiesta di Pannella e siamo stati tredici e tredici con mia sorpresa e quindi non è passato l'emendamento ma la cosa importante che relatore Gitti
Nel nel dire che alcune assenze eccellenti non ho né relatore gite che votando contro la mia proposta
Però diceva e ovviamente sono contrario all'idea che si possono esaminare leggi elettorali prima della proposta di riforma della Costituzione quindi nella sostanza gite raccordo come l'ha detto
E ha detto è molto importante questo risulta agli atti della Commissione perché la Bicamerale deve capire che la Commissione affari costituzionali della Camera e ritengo la Camera sarebbe contraria ad una sorta di rovesciamento dell'ordine politico delle cose
Prima si definisce l'assetto costituzionale nuovo e dopo anche se il dopo significa trenta secondi dopo non trent'anni dopo si dice quale legge elettorale nuovo
Abbiamo concorso a non far deliberare oggi i poteri della Bicamerale io capisco che il mio partito chiedeva di andare avanti oggi senza interruzione
E quindi mi sono posto su una posizione di dissidenza come in altre circostanze la desideroso detto rientra di fronte alla disciplina di partito ma non mi può impedire loro la decine di partito di dire quello che penso soprattutto sul piano per la costituzionalità
Quando si difende la Costituzione non si può essere vincolante a discipline di partito quindi la mia opinione contraria al mantenimento del testo al Senato lo detta e sono lieto che su questa opinione
Che su questo bidone sostanzialmente concordando con molti altri colleghi che avevano opinioni altrettanto contrarie abbiamo finito con l'imporre al Parlamento una riflessione più pagata di tutta questa materia
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