Presentazione del libro di Vincenzo Paglia "Sorella morte. La dignità del vivere e del morire" (Ed. Piemme)

Buona sera
Detenuti in questo luogo molto bello
Vero salotto di Scienze un luogo molto bello che accoglie un incontro importante ringrazio la Città Metropolitana di Firenze il Comune di Firenze e il Sindaco e dall'altra e l'ha voluto
Promuovere questa presentazione in questo luogo
Noi ci troviamo su un crinale molto importante è un crinale nel quale
Ragioniamo sul significato anche delle parole in contesti nuovi
C'è un cambiamento d'epoca
Monsignor Paglia nel libro che presentiamo Sorella Morte
Riferisce il regista una Babele dei significati
E al tempo stesso sottolinea la necessità di una grammatica per poter ragionare su alcuni temi infatti
C'è una confusione che omologa un po'al ribasso e anche in maniera impropria tanti termini
Monsignor Paglia ne prende ad esempio tre
Eutanasia
Suicidio e martirio che sono profondamente diversi ma questo è solo un esempio per dire in quale
Territorio noi
Avanziamo e proviamo ad esplorare quest'oggi
I nomi sono la sostanza delle cose ma accade
Sempre più che tante volte una stessa parola nell'uso corrente possa significare più cose
Monsignor Paglia scrive che la confusione sul significato viene rafforzata dalla forte i giudici se ideologizzazione del dibattito che spesso
E diretto ottenere un facile consenso nell'opinione pubblica piuttosto che
Inoltrarsi sui contenuti provare a sviscerare il vero significato delle cose e allora c'è bisogno di più riflessione ed è quello che proviamo a fare oggi
Insieme
Si tratta insomma di non cedere alla tendenza alla semplificazione alla contrapposizione accogliendo piuttosto la sfida
Oppure direi meglio il gusto della comprensione
Siamo molto lieti di ospitare questo incontro
Monsignor Paglia l'arcivescovo
è un autorevole esponente della Chiesa di Papa Francesco e Presidente della Pontificia Accademia per la vita e gran cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo secondo e assistente spirituale della Comunità di Sant'Egidio
Noi affrontiamo la discussione sulla dignità del dire e del morire a partire dal libro di monsignor Paglia con alcuni autorevoli interlocutori che sono qui
Quindi su questo accanto
Detto questo tavolo quindi il Sindaco Dario Nardella il Presidente Luciano Violante il professor Maurizio stagioni
Ma siamo molto lieti di poter aprire questo nostro incontro
Con il saluto del cardinale Giuseppe Betori arcivescovo di Firenze prego Eminenza
Dovevo esser qui pervenuti diversi motivi il primo motivo è che
L'amicizia la fraternità che mi lega
Laddove incenso tre nuovi titoli lasciamo da parte e lunga lunghissima e risale
All'anno precedente che io diventassi prete penso fa dal mille novecentosessantanove che ci conosciamo e alle nostre strade si sono
Intrecciate in quel di Roma tre real Virgilio io ero appena
Uscito al seminario lombardo
Frequentava allora come assistente il Liceo Mamiani insomma c'è un po'di cose
Che poi
Ci hanno accompagnato per tutta la vita finisce molta
Fraternità in questa mia presenza come pure anche per ottanta gratitudine
Per il lavoro fatto da monsignor Paglia in questi anni mi riferisco soprattutto
Al suo compito di Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia ignorati avvisi a questo nuovo incarico che aprì con questo libro
Sul tema
Prima mi dicevi che ha iniziato a scriverlo prima ancora di sapere diventare Presidente della Pontificia Accademia per la vita ha di fatto
Le cose il signore dispone secondo un assaggio
Sapere il suo
Sto qui anche però perché il tema mi interessa io è stato
Stato il tema su cui sono inciampato l'ultimo giorno che ero segretario generale della CEI
Qui è stato il mio cattivo biglietto di presentazione diocesi di Firenze
Che aveva appena saputo che aveva questo nuovo arcivescovo questa ci restano a finire in una
Polemica
Che mi travolse
Con una filosofare stimata la Roberta De Monticelli
Io mi trovai in una delle
Periodiche conferenze stampa che si facevano dopo i Consigli permanente della CEI per il mio ultimo consiglio quello di settembre
Che c'era stata una frase del Presidente Cardinal Bagnasco sul tema della legislazione
Sul fine vita che si prestano a qualche interpretazione io fui ovviamente provocato dei soliti giornalisti caro Michele no e che poi
Che poi tolgono le risponde alle domande
Fanno diventare le risposte come dichiarazioni ex abrupto da parte
Delle delle poveretto di turno che ero io in quel caso e quindi ci fu una dichiarazione mia sulla
Eutanasia sul fine vita in cui Usai la parola autodeterminazione
Dicendo che principio di autodeterminazione non poteva essere il solo avvalere in questo contesto qui la De Monticelli se la prese ma davvero poverina
Perché ne fece il motivo per cui lei dichiarò che non voleva più collaborare con nessuno che facesse riferimento alla Chiesa cattolica nome tra Chiesa cattolica io nero
Quanto pare il portavoce di tutto interno alla Chiesa cattolica non rifiutava il principio della coscienza e della libertà di coscienza e realtà io
Sul tema l'avevo modulate in maniera diversa articolo Monticelli uscì sul foglio io azzardare una risposta su Avvenire lei rispose su Micromega insomma la cosa andò avanti vere due-tre mesi
Mi dispiaccio perché non ero stato capito e non volevo certamente turbare il rapporto tra
Mondo cattività realtà della Chiesa cattolica attira Fedi
Nei confronti della vita di questa studiosa che peraltro stimo e stimavo estinto
Quindi se l'è un po'allegata quindi anche al Bar via vicenda però
Questo tema l'ho visto ripreso ampiamente questo dell'autodeterminazione anche nel tuo libro e quindi mi ritrovo in questo la necessità di far chiarezza
Attorno a
Coscienza diversità riferimento a dei principi ad il fatto che non possiamo determinarsi se non rapporto a dei principi con i quali noi illumini amo la nostra esistenza
Il principio fondamentale quello che tu introduci subito caro don Vincenzo netto libero che quello della
Dignità
Della fitte
Ecco credo che il problema dell'eutanasia che dà spunto a tutto il libro difatti incroci un tema molto più vasta che il tema della dignità della vita umana
E mi piace sottolineare come il nostro mondo Francesco quando ha affrontato il tema
Deve farlo sia come pure quello delle inizio della vita quindi il tema della porta e così via l'ha sempre fatto in un contesto della considerazione della dignità della vita in tutta la sua globalità
Le parole più forti questo Papa ha detto sul tema appunto della zona siamo pure dell'aborto stanno in un'enciclica che tratta
Della nostro rapporto con il creato con il mondo dalla votato sì
Il bisogno di una ecologia
Antropologica fa sì che noi non possiamo se non considerare questi temi all'interno di una visione dell'uomo in tutta la sua globalità e questo credo che sia
Il marito fondamentale delle del tuo dietro una divisione una visione questa
Della dignità umana in cui mi sembra
Che entrino in gioco due questioni fondamentali questione del concetto di perso ho Numana e dell'unità della dimensione spirituale della dimensione materiale all'interno del concetto di persona
Nulla di più lontano dalla concezione antropologica cristiana che lo spiritualismo volte dire che proprio e lo spiritualismo che riconduce tutto alla
Volontà e la volontà di potenza dell'uomo che poi fa sì che uno voglia determinarsi a prescindere dalla sua anche dimensione corporale
Come pure l'altro principio che è quello del
Rapporto tra la persona e gli altri meglio concetto di persona nella relazione con gli altri da
Include totalmente ecco
Da ultimo quel questo saluto
Se poi
Permettetemi Faccin prestarle parole da un mio permette
Si chiama don Paolo per CCIAA
Mi è tornato da alcuni anni che ha trascorso missionari in Perù sopra una sedia a rotelle per ora Palazzo Dislane non situazione
Che mi fa tremare ogni volta che lo incontro
Lo in un contesto simile al nostro era un convegno che parlava appunto delle cure palliative
Ha detto queste parole il nostro cuore desiderio di vita e definì le città e la malattia la sofferenza non fanno altro che aumentare questo desiderio
Ma in certe malattie non si possono trovare risposte dalla medicina
Molto concreto
A nostro manica quindi ha bisogno di qualcosa di fondamentale per poter affrontare la grande difficoltà le grandi difficoltà di una malattia come la sala
E insostituibile pertanto l'esperienza di essere Amati
Quello che salva della disperazione e poter affrontare la malattia con i familiari gli amici medici che fanno uscire dalla solitudine mostrano il valore insostituibile e unico della persone
Siccome questo non è teoria ma questa è la vita è un prete a quarantacinque anni e
Per capirci
Questo prete credo che ci dica la strada che tu stesso indichi in tutte queste pagine che la strada della relazione allora
Ci relazioniamo anche questa sera con questo tema eccepiamo di essere partecipi anche noi del Teramo macchine
L'affrontare la fine della nostra vita
POR
Grazie imminenza ci siamo gas sostenuto inoltrati in questo tema anche
Nel
Come dire nelle nel tratto nevralgico per il quale si possono sul
Si possono toccare tante sensibilità e anche suscettibilità ma al tempo stesso raccoglie e delle finanze belle importanti
Che indicano strade con cui affrontare situazioni anche
Estreme
Il sindaco della Nardella ci accoglie in quanto sindaco di Firenze e sindaco metropolitano
Sindaco impegnato nella costruzione
Di una città che abbia un'anima e mi sembra che
Riprendendo un'espressione sottolineata dal cardinal Betori il Sindaco si misura su più piani col problema è la frontiera della dignità del vivere
In tante situazioni ora vorremmo sentire il supererà partire dal libro dalla riflessione che gli ha suggerito di Brinzio pagina
Grazie sono felice di
Trovarmi qui con voi nella doppia veste di
Padrone di casa di ospite di questo incontro e anche di partecipe attivo ringrazio anche monsignor Vincenzo Paglia per
La sua gentile disponibilità abbiamo avuto l'ultima volta che ci siamo visti era presente anche
Il nostro cardinale abbiamo avuto un bell'incontro l'anno scorso nell'ottobre dell'anno scorso in preparazione anzi a questo punto di due anni fa
I tre parà dizione della visita di Papa Francesco novembre a Firenze all'Università di Firenze ragionammo proprio su come la città si preparava a quel momento
In realtà l'attenzione proprio Francesco sul determinati temi sul lungo l'umanesimo non è poi così tanto distante dalle riflessioni che don Vincenzo se posso permettermi sì ci propone in questo libro
Dopo la sua recente nomina
All'Accademia Pontificia ha preso il toro per le corna appunto è affrontato subito una delle questioni più difficili complesse spinose
E che spesso vengono affrontate in modo superficiale
O altrimenti fazioso
E cioè quello appunto della morte giustamente della morte non la voglio chiamare fine vita perché anche qui in una riflessione sulla sulle parole sui significati sull'etimologia è giusto far chiarezza e proprio all'inizio il libro
Signor Paglia affronta immediatamente l'aspetto terminologico pensate anche il fatto che non abbiamo più
Riteniamo sconveniente spiacevole doloroso pronunciare la parola morte abbiamo scelto la
Fine vita
O non vita
Non riusciamo a pronunciare la parola morte
E vorrei partire proprio da questo dato perché il libro è un libro straordinariamente interessante non è un libro di teologia che propone come ha giustamente ricordato Michele Brancaleone un approccio dogmatico moralista
Ho semplicemente religioso al problema è un libro che tiene insieme diversi analisi e parte in realtà da un'analisi sociologica antropologica
E
E propone appunto la lettura della causa che alla base di questa
Impressionante crescita di ricorso all'eutanasia in tutto il mondo soprattutto nel mondo occidentale anzi
Potremmo dire quasi esclusivamente nel mondo occidentale
Partendo dall'individuo oggi
Noi siamo affogati in una società che se ci pensate completamente soggiogata dall'individualismo
Potremo pensare un'attenzione verso l'individuo vorrebbe può forse significare una maggiore presenza dell'uomo il significato dell'uomo non è così
Perché questa
Sfrenata corsa verso l'individualismo e realtà va di pari passo con del materialismo individuo tale se
Possiede
Non se è come uomo e quindi l'individualismo fuso con il materialismo si allontana dall'uomo paradossalmente
Questa assenza dell'uomo e l'assenza dell'uomo nelle relazioni sociali l'assenza dell'uomo nella lettura dell'economia l'assenza dell'uomo nella lettura
Dell'evoluzione della nostra società porta a quella che monsignor Paglia definisce appunto il problema della solitudine c'è un capitolo del libro intitolato proprio l'uomo come un'isola
Oggi in questo individualismo ciascuno di noi si sente sempre più solo
Con i legami re umani che sono recisi
E una comunità che si disgrega
Più la comunità si disgrega più l'uomo cerca la soluzione nell'individualismo più l'uomo cerca questa soluzione più è solo
Questa solitudine porta a cosa porta la paura della vita
E di conseguenza porta anche alla paura del fine vita cioè la paura della morte
Più volte monsignor Paglia nel libro parla punto di questa
Tendenza più o meno consapevole delle società moderne occidentali a occultare la morte
Come se vivessimo nell'illusione che cancellando la morte cancellandone perfino la parola
E chi diciamo fin di vita
A la si possa in qualche modo esorcizzare e si possa così
Promuovere una visione
Idilliaca illusoria di una di una vita sempre felice astratta impossibile utopistica
Se ci pensate
Latte il tentativo di occultare la morte è proprio il frutto della difficoltà vivere anche appunto latitanti a vivere la propria dimensione di uomo
Tutto questo si connette ad una serie di esperienze concrete chiesti ripetono anche
Di fronte ai nostri occhi e vorrei partire proprio per la mia il mio lavoro di Sindaco quindi immerso nella mia comunità
Da un'esperienza collegandomi proprio riferimento di don Giuseppe a proposito di don Bargiggia che conosco bene che sono stato a trovare proprio Natale
Questo prete Fiorentino che è malato da poco più di un anno di Isla malattia di origine neurologica che ahimè la scienza ancora non consente di affrontare
Come si vorrebbe mi ha raccontato della sua esperienza di rapporti con i medici
Bene
Spesso nel rapporto tra il medico il paziente e qui cito di nuovo monsignor Paglia non c'è desiderio di accompagnare il morente
Ma di affrettarmi la morte
E
Dunque
L'idea di cancellare la morte si concretizza in qualunque tentativo
Anche organizzativo scientificamente supportato di
Affrettare la
Velocizzare la quasi come a voler cercare delle scorciatoie
Per cui
Anche qui viene meno il valore umano nelle relazioni tra paziente e medico è il medico noti accompagna in un processo di consapevolezza di quello che ti sta succedendo
Non ci aiuta a essere consapevole di quello che ti sta succedendo
Consapevole anche degli unico come vivere gli ultimi momenti della tua vita che non sono meno dignitosi dei primi o di qualunque altro dei momenti della tua vita
E allora volendo appunto cancellare questo pezzo finale della vita
Ne ha fretta la conclusione
Ti offre una scorciatoia che offre una strada per il tenente facile
Chi offre una soluzione comoda comoda
Che però è una soluzione che nega l'essenza stessa della vita
Che ti porta a negare
Quel valore umano quell'assenza dell'uomo che al centro di ogni cosa
E
In questo senso c'è quindi una malattia della nostra società
Il modo con cui a volte affrontiamo il tema dell'eutanasia
Fazioso ideologico
Denota in realtà
Una
Forte diciamo difficoltà della nostra società che cade così paradossi
Uno dei più grandi che mi è sempre sorpreso che ho trovato anche qui nel libro
E che da un lato la società
Punta ad allungare il più possibile la vita
Ha nella vita eterna
Utilizza qualunque strumento
Bella né della medicina e ora anche della medicina estetica
Per
Rimane regionali il più possibile vivere il più possibile
Dall'altro però quando si rende conto che ciò è impossibile allora cerca di affrettare la fine della vita stessa
è un paradosso
O la lunghi al massimo o se ti rendi conto che non la puoi allungare l'accorci e la termini il prima possibile
Io credo che vi sia la realtà una spiegazione a dei a questo paradosso è che in tutte e due casi tu non accetti la vita
In tutte e due casi
La società in qualche modo non accetta più se stesse una società che non si accetta e dunque un uomo che non accetta di vivere la sua dimensione così come viene proposta
E non c'è qui una riflessione solo diciamo spirituale e religiosa in questo senso il libro un libro che ha contiene un approccio molto laico
Così come da sempre monsignor Paglia vissuto la sua diciamo missione pastorale
C'è sempre aperta al dialogo tra laici e cattolici ed è giusto che vi sia
Un confronto una discussione su temi così così complessi così difficile
Perché alla fine
Noi dobbiamo lavorare
Sul nostro modello di società sul nostro modello culturale su come riteniamo che le relazioni interpersonali debbano essere coltivate valorizzate è l'unico modo per evitare
Quella deriva di solitudine che spesso ti porta a desiderare di morire
E un'altra vicenda concreta che
Ci riporta di nuovo a questa riflessione cioè il tentativo di occultare la morte
Abbreviando la
I paradossi
La recente vicenda che è stata riportata dal Corriere della Sera credo oggi o ieri forse non so se l'avete proprio oggi incredibile che ha scritto
Il signor
Eros con la moglie in coma da cinque anni che desidera di morire
Desidera di morire perché racconta le peripezie
Racconta alla come si può dire la la la la la
L'odissea ecco non saprei usare altro termine
Della malattia di sua moglie che da cinque anni passa da un ospedale all'altro tra errori medici
Mia moglie trattata come una valigia non voglio più che capiti ad altri desidero la morte
Anche qui però inviterei tutti a riflettere proprio sul ragionamento che ci propone monsignor Paglia perché desidera la morte Ross
Perché
In realtà
Sta vivendo un'esperienza di solitudine
E sta vivendo appunto un'esperienza in una comunità comunità medica comunità sociale comunità familiare lezione
Nella quale lui e sua moglie non sono accompagnati
In questa
Morte ma sono lasciati soli trattati come valigie
Allora il signore Eros
Non vuole la morte per una scelta culturale personale esistenziale
Vuole la morte perché in realtà si è reso conto che sta che è lasciato solo abbandonato perché non c'è nessuno che gli sta offrendo un percorso che sia un percorso di grande consapevolezza di dignità
E forse alla fine il fatto che ero sto non non sia arrivato fino in fondo è proprio perché ha scelto la strada della dignità
Ecco perché a volte l'eutanasia è un'illusione è una scorciatoia è una comodità perché è un modo per non affrontare i veri problemi della nostra società e del nostro tempo
è una di quelle tante comodità che sempre di più noi siamo chiamati a scegliere
Perché perché abbiamo paura di una parola che ormai è diventata una parolaccia che è la responsabilità
La responsabilità un medico
Ha di fronte a sé la responsabilità di accompagnare il suo più paziente nel percorso
Che lo porta alla morte
è molto più facile cancellare questa responsabilità
Scriverei una un elenco di problemi
Incontro e quali andrà se non
Accorcerà
Prematuramente la sua vita e poi un bella ricetta medica con una firma sotto arrivederci e grazie
Così come non c'è responsabilità ormai sempre meno nella missione educativa di un padre di un insegnante
La responsabilità
è quasi non so se sbaglio don Vincenzo è quasi l'altra faccia della medaglia della solitudine
L'assenza di responsabilità perché quando le persone sono lasciate sole perché non c'è nessuno che senta su di sé la responsabilità di accompagnarli
E allora qui l'idea di torno idea di togliersi la vita
Come dice una signora in uno dei racconti nel libro
è una scelta quasi egoistica
Come se si mettesse al centro il proprio dolore prima del dolore degli altri
Per questo credo che il libro sia un libro di straordinario interesse che in due induce tutti noi a
A riflettere
Su aspetti che sono davvero di quotidiana rilevanza così come cito l'ultimo tema che mi sembra almeno tra i tanti che ho dovuto selezionare molto interessante
Il rapporto tra la scienza e la vita
Anche qui l'autore non non ha un approccio ideologico come si potrebbe immaginare moralista paternalistica da parte di un prete che
E affronta di petto la questione ad esempio dell'accanimento terapeutico
La scienza e la tecnologia la medicina non vengono viste come nemiche preziose anzi
Vengono viste come strumenti utili a vivere questo percorso
Tant'è che
Una certa insistenza terapeutica se viene condotta sulla base di un principio di
Proporzionalità della cura rispetto
Al male
è positivo
Ad un certo punto nel libro monsignor Paglia scrive troppo spesso oggi anche a causa di condizionamenti culturali la Procura paura di essere schiavi della macchina
Sì prendere doverosa sospensione trattamenti inutile o controproducente anche l'omissione di atti medici essenziali e sostegni vitali come l'alimentazione e l'idratazione
L'astensione dal ricorso scrivere
A terapie non adeguate non può mai essere confusa con forme di età eutanasia passiva omissiva cosa significa
Che dove questa significano che si capisce ma
Come lo leggo io
Che anche qui il rapporto tra scienza e vita deve essere un rapporto basato su un principio di equilibrio di proporzionalità di buonsenso
Dove ancora una volta c'è sempre l'uomo al centro d'accordo quindi
Dobbiamo rifiutare l'accanimento terapeutico quando l'accanimento terapeutico leva l'uomo e mette la macchina al centro cancella l'uomo
Ma se invece
Una certa insistenza terapeutica mantiene accesa quella dignità e anche quella speranza di vita è dunque quella dignità dell'uomo ben venga anche perché e qui c'è un approccio laico e pragmatico
Ciò che oggi per la scienza non è possibile domani forse lo sarà e quindi una certa insistenza terapeutica ti potrebbe forse consentire di aprire nuove strade
Anche in questo io vedo che non c'è un approccio ideologico che vede la medicina la tecnologia come nemico anzi
Vede la tecnologia come uno strumento che può aumentare la dignità dell'uomo e quindi anche la speranza
Ma sempre senza mai perdere di vista Luo che rimane poi al centro di tutto questo
Sono davvero tanti punti affrontati in questo libro
E a volte le presentazioni libri voi sapete uno deve sempre trovare qualche cosa che non che non va io
Mi scuso ma non è per piaggeria non l'ho trovato nel senso che spero che la facciano gli altri gratis Cricelli ci avevate che straordinariamente bravo molto più bravo di me
Mi ritrovo in molte di queste riflessioni mi ci ritrovo sia come credente che come
Laico
Perché c'è davvero una lettura aperta c'è davvero una predisposizione al dialogo
E alla fine come ancora una volta scrive monsignor Paglia
L'ideologia e la faziosità non sono fatte per costruire ponti se vuole costruire ponti devi aprirti alla persona che ha di fronte quindi ben venga
Ben vengano discussioni di questo tipo con approcci di questo tipo su temi che sono no no astratti o solo diciamo riservati I filosofi o ai geologi
Perché sono temi che riguardano la nostra vita quotidiana
Riguardano il modo con cui noi costruiamo relazioni a scuola nei luoghi di lavoro nelle aule dei tribunali nelle famiglie nelle istituzioni
E come si attraverso questa discussione sull'eutanasia
Monsignor Vincenzo Paglia avesse voluto accendere un grande riflettore sulla nostra società
L'eutanasia come
La cartina di tornasole di una società malata e allora il problema
Non è tanto e solo trovare una legge per l'eutanasia poi si potrà ovviamente si dovrà anche discutere di questo
Ma il problema è partire dall'inizio e cioè interrogarci su come possiamo guarire alcuni di quei mali che stanno attraversando irrimediabilmente spero di no la nostra società
E che compito io credo delle istituzioni dei cittadini
Del della società civile a tutti i livelli queste la vera sfida credo che alla fine sia questa la sfida
Che Vincenzo Paglia ci propone con questo suo libro grazie quindi per questa bella possibilità che cita
Grazie per aver della per questa bella letture e ha
Consentito di cogliere di di di sottolineare alcuni aspetti affrontati mia monsignor Paglia ma mi era sotto di averne volta qualcosa su quello che ha detto poco fa cioè che essere credenti non vuol dire essere meno lasci nell'affrontare alcune questioni
E esente anche portati dal Sindaco sottolineavano
Da una parte disco dell'anonimato cioè
L'assenza dell'uomo e obbligo riguarda
Io molto presenti a volte negli istituti per gli anziani
Dove l'uomo diventa Nonino
E diventa un letto
Mi viene da molto da pensare perché nella nostra città
Due mila ventisei Firenze avrà il trenta per cento gli anziani sarà o delle città attenzione d'Europa
E gli anziani sono avverato mandasse una domanda di nome sono domande riconoscimento di storia di accompagnamento laddove sono proprio loro quelli che accompagnano il più talvolta le famiglie in condizioni di grande difficoltà
Non abbandono ma spesso sono quelli che sono abbandonati
Luciano Violante presidente Luciano Violante a affrontato molti temi
Verso lunga storia e metterci e sottolineare per il lavoro fatto in un suo libro sul co elette
In cui lui si è interrogato sulle tredici del male che ha costruito questo dialogo ha cercato di costruire un dialogo tra gli uomini Egidio
La tematica del dialogo e la tematica del bene del male sono tornano
In molte di queste pagine dire che sono conducono sono nella filigrana in tutte le pagine di questo dico Presidente ascoltiamo molto volentieri la sua riflessione grazie
Io dico o
Tra il Ministro
O degli affari sociali svedese convoco nomine riservata e spiega che ivi
Gli anziani sono in eccesso
Nella società o società rispetto alle capacità che ha il sistema sociale di reggere e quindi bisogna trovare una soluzione
E tutti sono preoccupati pensando a quello che è successo quarant'anni prima e
Vicino no ma noi non vogliamo dobbiamo uccidere persone dobbiamo convincerli
Dobbiamo convincenti
Trio convincere che Sondalo vita non è più necessaria che tutto sommato è meglio che Miglio che chiudano dignitosamente naturalmente
E così via e credo che nessun inizio poteva essere più illuminante rispiegare uno dei problemi umani e politici che pone non interna sia che pone l'anzianità
E il problema di reggere la spesa sociale che comporta
Redigere una
Una società che diventa come si diceva adesso sempre più anziana
E
In questo quadro la questione dell'utero Asia poi a due adulto o della morte procurata a due aspetti
Un aspetto come dire della
Di diritto di sopprimere sì diciamo così
E l'altro del cosiddetto diritto di porre fine alle alle sofferenze
Chiamare l'aspettativa di morte come diritto e già
Una qua vedo che sono con i magistrati presenti
Che c'è un abuso in qualche modo
Nel senso che cosa vuol dire in questo caso il diritto
Tenendo presente che non ci sono diritti assoluti costante un nessun diritto assoluto uno stabilimento
Gli ordinamenti democratici non ci sono diritti assoluti ogni diritto anche va sempre bilanciato con altri diritti
E
E allora che cosa vuol dire che questo un diritto io ho l'impressione che dobbiamo
Un attimo legarci
Ad un altro filo alcuni ordinamenti hanno punito la istigazione al suicidio
All'opulento l'omicidio del consenziente nell'antichità non tanto antica insomma era punito anche il tentativo di suicidio
Che senso c'era un dato giuridico per cui la vita non poteva essere caso soppressa
Oggi siamo passati in una parte rilevante della cultura della nostra società all'altro elemento
L'elemento per cui invece sia
Diritto a decidere che devi termine attualità naturalmente in questo caso
Perché un possiamo essere come di contro l'avviso ma ciascuno può togliersi da sé la vita se ritiene anche se un errore ma qui che cosa si chiede si chiede che quello che tutti a me incenso l'alleanza terapeutico si trasformino alleanza che ad oggetto un'altra cosa
Io chiedo che il medico
Stipuli come un altro tipo di alleanza che riguarda la terapia ma la cessazione della vita
E questo è il
Il tema nella quale ci troviamo
E possibile che l'alleanza terapeutica che è un dato di fondo della
Della storia della medicina della funzione della medicina si trasformi di una cosa in un'alleanza per porre fine alla vita
E soprattutto questo punto quand'è che si depressa di dire che
La vita non è più no non è più degna di essere vissuta come si dice io credo che qui entriamo una visione funzionale della persona umana
Cioè io sono uomo sin che funziona faccio qualcosa una grave forma ma quando non sono in grado più di fare e a quel punto cessò di essere un uomo
Cioè discusse non era dignità ma l'umanità questo insomma il punto sul quale mi sembra che fra un pochino riflettere
Perché non è che si spedita degna vite indegna già espresso
Ristabilita esiste quella persona Cuomo
E a questo punto il dato più pericoloso a mio avviso in questo discussioni che si fanno qualche volta con una
Una qualche leggerezza
E che scompare il dato della umanità
E mi ha citato tra funzionalità per un verso
E sì mi è consentito il desiderio dei parenti nel desidero verrà persone
Di fronte come dire una vita difficile da reggere che molto spesso poi sono
I parenti quelli che poi devono reggere questa cosa che
Si pongono il problema se vale la pena come si dice no se il caso per la pena che quella vita Contini e come pare che sia
Importante liberarci della visione funzionale
E come deve andare alle sette dell'umanità ciascuno di noi si laico credente credete nelle varie articolazione che credo religioso può avere può avere una sua opinione ma l'importante Scuto liberarsi di media funzionale
Che e l'inizio della fine insomma dell'umanità perché
Che ciascuno di noi perché se
Dobbiamo ritiene che io sono un uomo significa disco a fare delle cose e quando poi non riesco per fare non sono più buoni insomma qui c'è un fermento esclusi eccessivamente meccanicistico della concessione per la concessione della
Ora
Dal il terzo dato sul quale mi permetto di richiamare che fa rifletto su quali
Richiama l'attenzione questo libro
E questo che
Una concezione
E che vitale otteneva sia dentro una logica come dire fisiologica di funzionamento e la società ci libera di doveri di solidarietà
Perché ci è perché insomma è chiaro che quello ha bisogno di noi chi sta male e che può essere o chiunque di noi no anche perché
La morte in una cosa che riguarda gli altri
E quando ci stiamo di fronte no ha
Fatto morte riguarda riguarda un'altra quanto riguarderà te non te ne accorgi qui fuori la questione risolta però
E
E sempre vissuta come una cosa di un altro
Non con una cosa propria e
E pensare alla morte invita è una cosa la cosa importante che se non si fa virtualmente io ho vissuto con la mia infanzia veniva giovinezza con due anziani zie anzi altre società finanziarie una è morta centocinque anni una trecentouno e coglievo delle discussioni tra di loro
Ebola diceva l'altra
Gemma chi è meglio che muoia prima te ho io
E
L'alta rispondeva ma forse meglio linea che morì
Prima tu perché tu
Sei non sei autosufficiente
Ma perché non sono più sufficiente perché non ti sette chinare
Perché si è allineabile capelli lunghissimi fino a terra anche da anziana e aveva una Carmine di casa che la la Pettinati e volesse negare che non era autosufficiente giudiziarie stava un po'pensiero due insegnanti naturalmente si capisce
Sta per essere un po'dice ma
Ma uno non è che non deve morire perché non si sa a pettinare e ciò la cosa andava avanti così per roccaforte del teatro afgano faccio perdere tempo poi in realtà e i il tema del dialogo qual era
è meglio che Moglia c'è che sì sì quella fisiologia
Certo che sì più
Pacche anziana Moric prima diceva quella che aveva i capelli lunghi all'alternanza dicevano è meglio che morì natura perché non sia sufficiente
Quell'alta è morta prima si arrivi a quella che meno otto sufficiente maresciallo fisiologica voluto così per altri motivi ma e
Mimì colpiva il quel dialogo minuto lamenta deceduto Livorno da Vincenzo
Che questo dato della sufficienza otto sufficienza è un tema drammatico
Che li insomma era una cosa un po'screzio non dico scherzosa ma insomma però nella vita insomma ritragga questo e una delle grandi questioni uno che non è autosufficiente e persona
E si è persona allora uomo e donna
E se vogliamo da una persona per quale motivo devo
Decidere la soppressione eccetto che poi se la scelta ammessi in moto meccanismi de come dicevi tu giustamente di solitudine di emarginazione tease sofferenza è chiaro che poi nasce come diceva il ministro svedese nel tuo nel racconto Vito citato nasce l'idea che a questo punto facciamo la finta che meglio no
E allora il ragionamento soluzione sia credo che metta in moto ed o deve mettere in moto meccanismi di solidarietà e processi di solidarietà
Che non sono solo processi pubblici nonché processi privati
Cioè come che tipo di rapporto io devolvere con la persona atti a me cara che sta male
Un rapporto di qui da torio
Come quelli che portano testate indice di torinese in ospedale così possono fare vacanze tranquillamente
Cosa che avviene nelle grandi città
Co oppure devo avere un rapporto diverso allora
L'educazione a mio avviso ne abbiamo un po'una carenza di fonti di pedagogia
Nella nostra società in quanto i grandi soggetti che hanno fatto le grandi Peter codici civili però il giorno e per l'altra sono indeboliti se non ti meno ma io penso
Alle grandi forze politiche alla Chiesa cattolica anche ad altri soggetti che prima faccio molta più pedagogia
Sono solo lui ma civile proprio per il modo di competenze sulle dovere per esempio
La questione del dove ecco e finisco
Io vedo attorno a questo tema il tema di che rapporto avere con la persona che sta male perché in questo si tratta
Il problema del dei doveri
E in
Subito di riso un po'passiti nella società
Sono molti diritti c'è un florilegio di diritti
E rispetto a così detto diritto tuttora sia
Il dovere di curare l'ammalato c'è o non c'è il dovere di avere un rapporto solidale con chi sta male c'è o non c'è
E il
Ecco io chiedo che venga
Riprendendo in mano alcune grandi questioni una è quella appunto dei dei doveri ho l'impressione che si possono affrontare con maggiore
Come dire
Come dove si eccepisce vedrete come gioco migliore disperazione non senza disperazione questo tipo di tema è chiaro se io mi devo confrontare su un dato io ho diritto ad una vita o l'altro il diritto di una vita degna di essere vissuta possiamo significa poi bisogna ben capire
E quando io non sono più in grado cioè perché soffro o perché non ritengo di essere più funzionale la Società debba
Porre fine
Alla mia vita B questo siti con un'altra cosa e tutto il sistema delle cure palliative questo punto mi allontanato per quale motivo devo coltivare le cure palliative se ho la possibilità poi di convincere quella persona o se
Nella Società cresce
L'idea che insufficiente col far nascere l'idea che
Quando un certo punto devi chiudere basta insomma non ci sono cure e allora c'è il tema della celerità ci stemma delle cure palliative
C'è il tema del rapporto che bisogna dire con la persona che sta male
Il rapporto che bisogna avere con la persona che sta male
Abbiamo detto insomma il primo dei doveri questo è un punto
E io credo che tu fai tu prescindendo resort
Dalla dalla persona che sta male la persona che sta bene
Ho l'impressione che matura una parte di sé si sviluppa un rapporto con chi sta male no
Se non si sente estraneo quella cosa lì e ma questo fa parte della pedagogia
Fa parte del mondo di essere persona del motore del rapporto con le altre cose questo libro e un libro a mio avviso particolarmente importante perché ci aiuta ci invita a fare riflessioni di questo genere e ci allontana da questa visione
Da questo eccesso giacobino del la legge salvifica
Cioè che la legge mi risolve il problema
Facciamo una legge così fino al finalmente qui c'è la legge
E ci sono temi che la legge non non c'entra niente insomma la legge per se serve ad altro non serve a tranquillizzare la coscienza
Ne ha risolvere un problema morale
La legge siete risolve un problema di conflitto di regolazione interessi di tipo non morale guai quando lei c'entra o si chiede la legge per dirimere
Da problemi di carattere etico di carattere una ecco questo io credo che sia
Una delle grandi contraddizioni della domanda della legge in questa in questa materia
E questa trasformazione ecco
Come dicevo prima alleanza terapeutica alleanza che serve ad altro sotto l'usbergo come dire di una legge che mi risolve i problemi di coscienza lascia di fronte al tema cioè al tema dominante della vita che appunto che la fine della vita io credo che sia
Nel loro mi abuso
Di provenienza giacobina credo che devi dire su questo questo primato Cosimi e con il libro ci
Ci aiuta a riflettere attorno a queste cose devo dire lo fa senza
Se domicili sempre senza alcun alterigia
Che non pochi di coloro che hanno fruttato questi temi e da una parte all'altra affrontato con un po'di presunzione
Ecco qui non ci sono meccanismi di di presunzione noti perché c'è un ragionamento anche con una casistica
Via via che nasce da queste pagine e che ne fanno un libro diverso rispetto a quelli che sono stati pubblicati scritti su questo tema un tributo per gli anni scambiamo opinioni prima con lei
L'Ulivo diverso nel senso che non si pone il problema di dettare una dottrina
Ma di di trarre delle delle conseguenze ad alcune valutazioni e questo credo che sia l'aspetto migliore di questo tipo
Grazie Presidente
Il suo intervento preventivi più alto anche delle correnti culturali che sono all'origine della disgregazione delle grandi della crisi le grandi agenzie educative d'altra parte
Perverso Toniato come ci sia una maturità
Che cresce in un rapporto umano e solidale con chi sta male
Maurizio fa giovani
Non solo un docente alla Facoltà teologica dell'Italia centrale disoccupato soprattutto di bioetica
E insegna anche alla Pontificia Università Antonianum a Roma ma è anche un medico
E quindi a
Una sensibilità con la quale coglie questi temi che duplice che anche un
Fondo di preparazione scientifica di un certo tipo Tecoppa demolizione grazie
Saluto il cardinale differenze
Dottore del libro monsignor Paglia saluto Sindaco di questa bella città
Molto
Studiato qua
A tutti i versanti nel cestello fatto investimenti
Seminario
Vengo a casa sua orologi
Penso
Son poco opportuno
Saluto posso Violante di cui sono un lettore
E saluto tutti voi convenuti
Ecco non colgo questa occasione prestigiosa per dire cose mie già dette pre corte
Ma ne ho presa di sintetizzare questo libro che esce copre compreso estremamente vasto
Vuole dire l'impressione di un lettore femmine come lettore collettore tra l'altro che è obbligato per ufficiale c'è un sacco di libri di articoli di questo argomento perché sono flusso di bioetica quindi ed è il mio pane quotidiano
L'impressione come già si condivideva pur corposo Violante una da parte mia la sorpresa e l'interesse Bonifacio di un libro che è un po'diverso dagli altri
Dalla partirebbe perché non è un addetto ai lavori ma che molto ha detto l'olio filosofo e teologo perché
Louhibi laureati a breve e a e ha detto ma non non ha detto come noi no che se abbiamo o il costo Vitorino su argomentazioni scoprissimo cosa pensare cosa pensa moriva per salute la persona bene tutto codificato è tutto molto chiaro ognuno cosa pensa
Potremmo già prevedere o alcune sentenze che verranno fatte no che alcuni movimenti anche del pensiero da una società
Perché non non ce l'ho mai un e paillettes urlò delle delle posizioni
E qui invece
Paglia ed ecco una con con finta ingenuità ecco finalmente nelle ma io vi dico quello che penso
Così e così si ci obbliga a rimettere in moto un po'
Ho un po'il pensiero credo che questo sia l'intenzione del sul monsignor Vera si capisce tra le righe leggendo punto facevo il confronto con tante altre cose
Si trova
Ovviamente ci sono Troccolo che son bitumate sentire liberi bioetica come dicevano gli altri territori ternesi accanimento terapeutico eseguirle tutto tutto quello che ci ha abituati
Ma
In una detto in una modalità e la prospettiva assunto in un contesto molto diverso direi anche rispetto ai livelli Caruso dei dei grandi bellicistica tonici cioè a dire uno spudorata
Evidenza dell'atto di fede da spudorata veramente dice non fa come facciamo noi abituati no alla scuola del personalismo di Sgreccia
Diciamo e non diciamo di argomenti tutti gli argomenti esattamente logici filosofici senza dubbio ma è ma che hanno un presupposto no ma non di fede ma di un orizzonte di senso come è giusto che ci sia il primo scudi noi qui esplicitato in modo rete spudorato
E questo vuol dire laico cioè non è laico per niente perché dicevano che pensa sospesi dice quello che pensa e basta assenza imporlo cioè io penso questo di queste cose penso questo di questi di questi eventi di queste
Fenomeni io penso questo
No infatti polo che volete io vi dico quello che penso metto rimetto in moto un pochino la situazione handicap
E lì poi la persona pensosa
E lì ma anche di un credente pensoso e ricco di esperienza non apologetico ferma di fare non difende niente non costruisce Castelli
Argomentativi si lascia interrogare dalla vita ed alla morte è questo e qui
Il
E la forza di questo libro ci obbliga a farci interrogare ciò perché se vogliamo faccio accompagnare chiaro
A parlare della vita e della morte nell'orizzonte di senso della fede e nel contesto attuale di questa cultura pluralista in cui c'è sono anche opzioni di senso di fede
Ma ma dalla fede come diceva giustamente solo Violante non tra deducibile ricette ridurre apodittiche
Si lascia provocare dire dalla fede e dall'età il problema è che la Fed pone
L'Ulivo polemico unibo dialogico in ascolto un ascolto di molte voci certo le voci sono selezionate c'è tutto sulle sue
Certe mancava certe ci sono lettore raffinato fra l'altro o Turi che neanche Ravasi riconosceva tutti e si chiami leggere cose più più stravaganti zero leggera vasca rimasto stupito letto illuso articolo c'è questa cosa non ha colto lungo la correggiamo detto tutto
Ma in effetti mancano le voci solito eroso Violante queste sonorità manca questo manca quello ma queste cose normali che diremmo delle tesi dello studente non ha limpido grafia malgrado adesso è fondamentale ma questa non è una tesi
Qui abbiamo la ricchezza di un percorso che ascolto probabilmente tutte persone conosciate Sant'Egidio che segue dell'ANCI quei tragici quello si vede anche anche certe nicchie dice culturali di quali molto raffinate che pongo
Segno di una di una di un arco di una cultura personale no ed è un pro frutto anche un professore che si giovano del dialogo degli esperti
Di certi esperti anche molto molto alti ed è quindi molto molto molto interessante
Voci laica che dire sia dei laici e ortodossi perciò supporto ricorsi all'Aja cominciato forme ero
Cioè quelli che dicono la l'Aula l'autodeterminazione pari prima della vita così bisogno è un'età rientro che questo laico e sia i laici non ortodossi che dicono cose strane no
Dice io sono per opera sia però mi sento tradita da nemico che si è suicidato se coerente allora vuol dire che il tuo intuito personale i contraddice quello che tu puoi argomentare allora l'argomento non corrisponde alla vita evidentemente
Quindi che trattare certe oggi una scelta davvero interessante
La morte come fatto non è né cattolica e laica evidente però come esperienza umana lo due perché spesso Mara filtrare il fatto
E quindi ecco pensare so che un un malato lega un'antica autori dice il malato dice da Vittorio poi chi vive non voglio più mangiare perché le loro esperienze era uno sicuramente ci moratori di Orson vuole mangiare perché ne può più
Non possiamo pregarlo
Regia partiamo dall'idea che chi vuole Silvio lo siamo già se non vuole mangiare utile che vuole la morte
Perché noi de codifichiamo le nostra dannosi dei fatti della nostra città alla luce
Alla luce di orizzonti di senso è un po'un'immaginazione pensare che ci siano dei nudi fatti con univoche interpretazioni
Tutto questo nel libro appare molto evidentemente nutrito di esperienze che si tratta di morte molto corposa
Monsignor Paglia ci dice che
Ricorda il contatto con la morte malati di AIDS senza cure il cui il Capodanno di quest'anno forse non sarà seguito dal Capodanno dall'anno prossimo
Quindi augurarsi Buonanno in un anno che destinato non compiersi paradossi della vita del modo di esso
Ma rosso è la speranza anche veramente
E in Piemonte ecco come vivere a Morgillo società che ha perduto il senso del mistero cioè della non totale affidabilità della vita
Credo che il mistero al di là della più logico tecnologiche nella vita ci sono le componenti che sono più grandi dello sguardo del pensiero per cui Minna Moore lo so perché
Sì Polibio chimica c'è anche quello certo c'è anche quello sarà che gli ormoni e come no c'è anche ma
Sfugge o cosa sfugge a col Ministero quindi Ministero ci sto ci sgomenta
Una una società che per voce sola relazione è stato già detto più volte che uno dette défilé un filo cirrosi equestre questo testo e il senso direi della dignità di vite marginali aggiungere come il Sindaco ci ricorda
E giustamente fa
Cristo che deve a cura del bene comune di tutti aggredite marginali e di questi elementi sono importanti
Parlare di morte
Eleggere il fatto della morte in una cultura generalizzata che ha perso il senso del mistero
Il senso della solidale relazione e il senso e la dignità piena delle
Creature marginali
E quindi una morte molto corposa che non si nasconde dietro la metafisica e chi non è sterilizzata da elaborazioni
Di lutti che invece di elaborare occultano
Rimuovono perché elaborare una cosa importante grazie che ci aiuta elaborare il lutto ma
Cioè integrarlo nella nella sua esperienza di vita dimenticarlo eccome se non esistesse
Ed ecco quindi questo libro è questo liberamente molto interessante
Che riflette in modo aperto appassionante sul
Anche a volte sfuggente
Al al dramma al dramma della morte e al Ministero della vita lo scopo è molteplice dice anche vorrei Micella relatore dice un certo punto voglio mostrare la durezza di una cultura chi accetta e promuove questa deriva di solitudine
Perché oltre sia l'abbandono locale sia sotto il forme risposte alla solitudine sopra
I chili ora chiedo tema impongo l'accesso accanimento non non guardo chi sei non guardo con il pube nel vero io applico semplicemente dei protocolli indiretti
Quale più più grande solitudine tra un medico l'avvio protocolli e un
è un paziente che si sente protocollato e non ascoltata quindi localmente solitudine sfuso a una Sul di tutti
E spingere credente dicevo signore ad una riflessione teologica nuova ed anche
Rimettiamo rimettiamoci movimento e promuovere che un dialogo aceto comune quindi è molto ambiziosa meta però dire che
è un buon inizio e
Un buon inizio le vorrei dire brevemente per
Quello corto nessuno class cosa c'è nel libro precisamente da buon professore permetterci
Che il Consigliere voglia di leggerlo state a una parte pingue capito sono capitoli so molto interessanti lo sguardo sulla realtà no cioè l'eutanasia la buona morbo cioè morte proprio con
Con come lo Violante prima ci accennava
Rende l'eutanasia desiderabile
Non solo accettabile legalizzato e ma desiderabile quindi seducente interessante interventi ex interessati
E il riciclaggio detto soprattutto l'eutanasia la richiesta di morte quasi come un dovere del malato terminale permesso di peso cioè la buona creanza e Lambrate della buona creanza è un caffè con una un dovere è un dovere storico
E
E decoroso che un certo punto si tolga di mezzo e lo fa lo chieda però non obblighi gli altri a a farlo tra c'è una un'etichetta e
Lo dicevo riuniamoci o paglia ma probabilmente qualcosa c'è anche questo perché il calderone della morte della musica
Così sfuggente così così complesso
E la sua cultura di morte
E i capi delle celle il terzo e quarto non c'è un numero
Molto civettuolo lunga numeri ma solo titoli va bene verso per il terzo il quarto il capitolo però
Sono tal trattano parte antropologica molto molto importante nel cuore o e del lavoro lo il mistero della morte
Mistero assurdo perché questo vuol dire Ministero si dica qualcosa che non
Che non è del tutto logico
è quindi sarte del perché è assurdo diciamo che è mistero ma alla fine diciamo sta cosa mi sfugge non riesco a comprenderlo non lo affermo
Cerco delle risposte forse non ci sono soggiacciono forse ci sono
Mi interrogo
Scandalo occultamento
La out morte fine o transito better e un non credente
La fine out città una fine tutto quindi vorrei che qualcuno mi
Mettere spendesse per mano quando sto per finire
Pelillo per il credente un transito verso un oltre fra che qualcuno mi prendesse per mano perché è una strada che non conosco alla fine out Fini sottrarlo sito sfavore che qualcuno i prendesse per mano
Perché questo segmento del dai che del morire io non lo conosco vorrei esser preso per mano
Alla fine distinguere fortemente il credente non credente su questo punto di vista
Nones non ha molto senso è vero però che l'uno e l'altro possono evocare immagini Segni immagino azioni fantasie che possono significare il momento della morte e il trapasso
E poi
Mi sepolta delle leve la morte la fede cristiana Sorella Morte in una sua ambivalenza né perché terrete temi qualche tempo passasse poi difensore ciò che il treno perverso di rileggere
Questo Sorella Morte sa come francescano colpisce no sono morti dato San Francesco perché la morte assurda a morte non e l'uomo si oppone alla morte
è Dio fatto toni cattura per la città
La morte e naturale perché siamo creature di terra ma e assurda nella totalità delle sue umano cioè e naturale che morì diamo
So futuri rivoluzione come tutelate creature terrestri oppure
Ci opponiamo cioè noi un grido oggi di opposizione c'è un'ambivalenza dice poi dicevo signore
Da un lato
La fede cristiana insegna che la morte realmente un'esperienza ostile l'ultima nemica dice Paolo la nemica la morte era nemica e il puntiglio nella morte
Che avvilisce la vita consegnata la di una FIAT umana Centola la svuota
Dall'altro però invita riconosce la morte come il segno più evidente della vulnerabilità della vita qui c'hai Degano lesse per la morte con autenticità
Che chiede un complimento quindi ecco la vita chiedi andare oltre pro capite non riesce a vedere
O meglio vorrebbe vedere ma non riesce a dire ce un un oltre
Ma perché non è un oltre oltre la vita è un complimento cioè e la vittima
Che si compie l'ultimo punto dirà un signore l'al di là qui e fare le fondata stanno al di là è un modo di parlare che non ha senso
Al di là se siamo qua nella terrestri Tano c'è ad un al di là oltre a terrestre età la mondanità e tutto così come non c'è un oltre un dopo un dopo
Visto che ne stiamo nel tempo
Dicevo sotto una vita che diversamente si continua questo molto un altro motivo conduttore di fondo mi sembrano del libro se non sbaglio
E molto e molto molto vero questo suo trovo estremamente vero i fatti chi non capisce questo ci diceva perché ne ho fatte come tronco soglia abbraccia ricordate
Cioè un'etica persona un paradosso ripreso ma lo conosciamo tutti anche perché Battiato l'ha messo in musica e se il mercato del gas
Dice un un EP grammaticali Marco dicendo Addio sole
Tra un voto da un braccia da un alto muro si gettò nella del succitato
Mi è capitato alcun male non si suicida perché vuole perché sta male
A colmare degno di morte aveva solo lettura ho scritto quello di Platone sull'anima è questo che a differenza del cristianesimo
La vita secondo Platone la vita vera oltre la carne è una cosa diversa e quindi è bene sottrarsi da questa morsa della carne per noi credenti latitante è un continuo di un divenire
Per cui la vita e preziosissima la vita qua
è è il luogo dove con la mia libertà io costruisco il mio futuro altro che
Buttarsi giù dal palco giù dal muro come che Lombroso Dambra cioè
è qui che con la mia libertà non la determinazione mi determinano liberamente io costruisco il mio futuro pensate
E quindi il senso di un martirio gli uffici che non la prospettiva questa
è insensato pago dice pompiere unicamente ma se queste tanto contenti andare in Paradiso dotate di Giuda dal Murano come troncato non hai capito cos'è per noi la fitta
Non è quel capitolo della relazione
Vedevo
è cosa diversa pertanto e molto belle della solitudine se n'è parlato
E credo che
Del del suicidio e della solitudine una frase esprime ciò che io sento quando parlo con i miei colleghi parodia Uto e determinazione di libertà di morire
Gli comparate che quando non si si suicida
Non è lucido come canta e Cartesio infatti cantica atteso che nel caso terrò contrari non è quel non è quella libertà lì
Non è la libertà di chi vede un bene e lo vuole con tutto se stesso e dice infatti dice dice Paglia non mi interrogo sulla moralità del suicidio sulla sua tragicità questo la domanda umana
C'ero vogliamo soltanto di chi
Che per me sò sui citarti o dobbiamo interrogarci quindi lecito lì lecito non lecito legale morale o vogliamo interrogarci su che cosa stai dicendo
Per desiderare di morire quale solitudine quale angoscia quale dolore questa è una domanda seria
Da cui poi questo discendono dice moralità ma prima e l'esperienza umana
Per il suicidio di solitudine e mi fa un pochino ridere Comelico molti oppure anche quante ne riportano Ravelli file sull'arte rispetto del resto oltre latina riconosco dice pesticidi o immorale perché a Di Chio alla Società gestito società
Sì elusi e ma anche da costi lo diceva no perché si lascia vedere i CAT della novella che la Castellina diciamo perché mi lasci la sofferenza come io sto male non credevo e rinuncia suicida armi perché devo pensare che poi giuste ma le ma sapesse quanto ma le sto io
Il mio solitudine altro che pensare alla riga chi resta
Lo so che è drammatico dire così ma questo utile solitudine
Solitudine
La risposta non fosse altro che la e che la
L'accompagnare la relazione e i tempi a distruggere la parte centrale bellissimo la vita fragilità vulnerabilità sul molto bello la dignità della debolezza
Accanimento abbandono rinuncia il morire con dignità quando l'intelligenza declina
Lei sa io ho avuto alla mia mamma che ho seguito mentre del decennale declinava l'avrei amata
Comunque che la signora che ma conservasse ma è stato
è stato bene
Per lei non arrivare una decadenza e quindi qui forse noi non avremo più riconosciuto umana non perché la sua vita hanno valore perché il nostro sguardo è incapace di riconoscere è questo il problema
E nel nostro sguardo la la loro dignità che non sta più riconosce dignità dove non c'è la forza della persona che si impone
Domando domande domande
Medicina palliativa ecco e poi le ultime delle realtà ultime giudizio finale
La vita il jazz semmai del Signore l'essere liberato dalla sofferenza credetemi dirò ancora un minuto rileggere un testo di di Claudel
Che tanto bello e che è un po'oltre che conosce la la la la filosofia degli hospice dice la risposta al dolore una presenza e dice Claudel parlando di Dio
Dio non è avvenuto io non è venuto per spiegare la sofferenza è venuto per riempirla della sua presenza
Per questo dico che sia non dice come altre religioni o filosofi era sofferenza apparenza non ce ne ho fatta distico vicino Dio non dice è bene che sia così dice
E così male che io l'apporto
Su di me
E è proprio così diventa amore cioè una o come
Della Madre Teresa di Calcutta che pesa sulle spalle o un un sofferente ero portava come Gesù fa con noi no
Porta la nostra sofferenza
Insomma davvero questo libro merita di essere eletto subito averlo letto ma voi ci ha regalato a Natale
Così a seconda copia darò poi a qualche perché dottorando per leggerla
E finisco con queste parole non perché ha citate Scalfari una sua bellissima subisco peana che le ha innalzato ma perché veramente sul valore finale del libro e descrivono il libro
In questo passaggio della storia che trova le società per lo più prive divisioni
Punto questi orizzonti di senso è indispensabile un'alleanza tra tutti al fine di individuare l'orizzonte comune o iscrivere il senso del vivere e del morire
Non è possibile non trasi questi orizzonti senza riflessioni attente anche audaci
E poi dice così potremo dire che tutti nessuno escluso ci troviamo comunque davanti al ministero ecco le parole finali ed è proprio lo spazio del ministero dobbiamo salvaguardare
Non medicalizzate estremamente la vita la morte il parto malattia sia la medicina ma non non si può tattici
Aiutateci a vivere ma non svuotate ci dissenso lasciateci essere protagonista del nostro avevano sull'esito delle nostre scelte aiutateci a vivere bene hanno migliorato la qualità della vita
Aiutateci accompagnati Sciara Morse ma lasciateci in questo spazio di mistero di domanda lasciate che ciascuno risponda come sa come vuole e come può
Monsignor Paglia dalla sua risposta io credo questo e le P.O. di un credente ma di un credente davvero particolare mi onoro di appartenere non so come per quanto all'Accademia
Perché sono membro corrispondente per statuto non posso e confermato
Ma mio mi onoro di appartenere all'Accademia punti fissati cui monsignore
Attualmente Presidente mi compiaccio molto probiotici se abbiamo letto la storia di bioetica lo fa proprio così via affido diatribe un'etica avevano fatto Presidente storie di potere avere così e poi ho letto questo libro ecco lo dico pubblicamente mi rimangio
Minima Angelo blocco detto nel silenzio in pubblico me lo rimangio perché questa è grande bioetica grazie
Grazie per la demolizione andiamo esplorato la lettura di questo Lido di monsignor Italia abbiamo ascoltato con attraverso quattro voci
Diversi punti di vista
Su questo libro adesso dobbiamo ascoltare la voce dell'autore
Grazie monsignor Franco sarò breve
Grazie
Ad doppio
Doppio Sindaco che abbiamo scoperto che
Può trarre lezione
Dalla storia della Chiesa nell'essere come il
Cardinale di Firenze che è
Vescovo
Della città di Firenze metropolitana
Del territorio intorno
Quindi a questo punto c'è una
Come dire è una
Consona avevamo alloggiative antico previsto due grazie per l'invito per la
Presentazione
Grazie anche per le cose che avete detto professore al presidente Violante a padre fra Regioni
Dunque debbo dirti però che
Siete tutti scaduti voi membri dell'Accademia
Ecco perché
Ecco per adesso però io devo Rino
Bisogna rinominare terrò conto atto mi permetto resta no in realtà io davvero vi ringrazio perché
Posso dire francamente
Che se avessi ascoltato le vostre ecco conclusioni
Due anni fa avrei scritto ancor meglio questo volume
Perché in realtà
Come
Questo comprova che quanto scritto poi non solo non mi appartiene più ma
Mi costringe ecco a continuare a riflettere perché in questo libro lo dicevo a qualche amico non è nato
Così
Con alcuni amici della Comunità di Sant'Egidio
Un po'come dire
Scandalizzati dalla corsa a fare una legge
Su una
Condizione quella di Manetti gravissimi che sono
Milioni di entrate di tragedie
è un dramma ogni volta che accade una questione di questo genere e pensare di risolverla con cinque articoli di legge veramente
Disumano
Anche perché poi
Si continua a ragionare ed era una legge fatta Orsi per fare
Come dire per liberare i medici dall'accusa di essere
Omicidi e il malato
Qualche
Chirurgo da me interrogato e conferma quanto già
Luciano Violante
A cui ho chiesto ma quanti malati che hanno chiesto l'eutanasia otto interrogato tre grandi chirurghi mi hanno detto mai
Nessuno uno di loro lo cito
Un malato me lo ha chiesto una volta inammissibili chiede
Accanto al tavolino discendere quando vuole io norma
Il bicchiere è rimasto lì e aggiungono B sono voi parenti che spesso me lo chiedono ora
Però che cosa è accaduto quando ho iniziato a scrivere
Queste venti cartelle per fare un grigio se una una testimonianza un po'quando capita un po'una sorta di incavola Touré ora ma ecco dico questo in realtà quando ho iniziato io stesso
A
Percorrere questo territorio mi son trovato davanti ad un
Situazione di una complessità incredibile di riflessioni
Notevolissime
Complesse
è altresì Mammano scrivevo
E ho interrogato anche lui stesso la mia fede matto come credente ecco perché non lo nascondo non è un libro prefabbricato
Oppure il cotto
Che poi io in qualche modo come dire come si fa col monopoli mette in fila i pezzi notevole torni accresciuto
Tra le mani dialogando contanti autori con tante realtà a partire da quel primo grido perché l'esperienza di accompagnare tanti anziani
Mi ha reso consapevole della complessità della situazione
L'esperienza che ho vissuto anch'io personalmente quando dai DS in Italia
Era condanna a morte e non come oggi sopravvivenza
Ma era condanna a morte e
Ricordate per ragioni quando il trentuno dicembre sera passavamo con alcuni amici
Per chi ha di Roma lo sa bene al Forlanini
Che era l'ospedale dove c'è del reparto dei malati di AIDS che non potevano essere avvicinati ma un po'incoscienti con gli amici di Sant'Egidio
Li avvicinava come e celebra Marmo con festa canti
Questo passaggio dell'anno
Per alcuni era certamente l'ultimo
Ecco tutto questo mi ha costretto ad una riflessione articolata che ha coinvolto anche la mia stessa fede di credente
Con i luoghi comuni ma tu sai credente
Perché hai paura della morte
Ma tu che sei credente perché non ti rassegni
La rassegnazione
Perché non accetto il dolore che questo comporta
E io
Facevano fatica a capire
Non essendo una scelta particolarmente avvezzo
E allora tutto questo mandano niet cresciuto tra le mani ed è diventato questo libro che non è un libro organico a qualche
Apparenza di organicità però è un libro che ho sentito importante offrire all'opinione pubblica
Perché ho pensato che tante volte vengono elaborati e leggi
Sulla pressione magari elettorale ma
Con una scarsissima
Riflessione culturale e sarebbe drammatico
Personalmente penso oggi che una legge su questo tema non ha alcun senso
Altri tipi di
Di
Procedimenti legislativi per le
Cosiddetto testamento biologico
Quello che io credo sia indispensabile
Ed è questo il senso del libro riflettere tutti assieme su un tema che è centrale ha ragione il Sindaco
Da questa finestra si capisce l'impalcatura dalla società interno
Non è un tema ribattere
è un tema che ci fa capire come vivere l'esistenza non individuale ma di tutta la società compresa la mia
Ecco in questo senso non voglio come dire non propongo
O non impongo
Non ritengo dottrine come dire astratti
Intoccabili l'unica cosa che sento doverosa da sottolineare è l'accompagnamento
Io credo che nessuno di noi
Può vivere senza accompagnamento
Dall'inizio fino alla fine
E
Questa immagine del tenersi per mano è un po'come l'icona
Con la quale io declino dignità libertà
Sapienza
Vita
Cosa vuol dire ecco in questo senso è un libro che vorrebbe
Che vuole suscitare solidarietà che vuole suscitare compagnia che vuole suscitare il dibattito
E che vuole appunto
Responsabilità diceva il Sindaco dovere diceva Violante
Mistero in certo senso
Sì cioè di fronte alle grandi frontiere io credo che
Stringerci assieme gli uni e gli altri sia ludica cosa possibile se questo non accade c'è l'amarezza
Della vita e di tutte le derive possibili
Ecco perché ho libera ambizioso
Io ho molta ambizione
Ho l'ambizione
Che
Possono sorgere sentimenti nuovi in un mondo che spesso è un deserto
Possono sorgere sentimenti solidali laddove sembra impossibile
Ed ecco allora anche il ripensamento
Delle parole della fede noi la chiesa non può continuare
A parlare
Tanto che spesso tace adesso
Degli ultimi
Dei cosiddetti nuovi se le cose ultime non se ne parla
Non solo della morte ma anche del resto
Allora in questo senso dobbiamo recuperare un linguaggio stesso della nostra fede ecco perché io otto allora in maniera un po'polemica
Maniglio provocatoria meglio dico io non credo nell'aldilà
Perché io credo che la vita tant'è vero che nel credo non lo diciamo
Noi diciamo la vita eterna
Ecco perché allora anche tutto il tema del giudizio il tema della paura il tema soffre in questa vita per vedere poi nell'altra ma dove sta scritto
Dove sta scritto oppure tuo figlio piccolo morto perché addio serviva Orange avesse le preso ma siamo pazzi
Eppure si dice c'è tutto il problema di che cosa dire I genitori che perdono un bambino piccolo cioè è un
è un coacervo di temi enormi che annoveri chiede in questo caso parlo di noi
Cristiani
Andate richiede un
Totale rinnovamento del linguaggio
L'inferno non è dopo e ha letto oggi
Il Paradiso
Non è domani
Il paradiso è quell'anziano solo abbandonato che riceve la visita di un giovane sorride quel sorriso è eterno
Questo è il paradiso
La responsabilità e qui salta credenti e non credenti perché c'è un momento nel quale
Noi siamo obbligati a trovare una dimensione che ci unisce che è quella
Del
Pensare
La dico in termini evangelici di dare un bicchiere d'acqua chi è assente
Il mondo si divide tra chi il bicchiere lo sa e chi non lo dà chi lo dà è credente
Chi non lo dà non è credente
Gli uni lavorano per il cielo gli altri lavorano per l'inferno ecco in questo senso è un libro ecumenico
C'è un libro che io vorrei
Esprime veramente quello che sono
Lo scritto prima che diventassi Presidente dell'Accademia per la vita
L'ho scritto prima però adesso io proprio stamattina
Dovremo fare la prima il primo congresso
Della Pontificia Accademia della vita che avrà come membri anche non cattolici non credenti proprio per questa dimensione e il primo grande consegno Rocco logo
Lo intitola eremo
Accompagnare alla visita
L'età della vita
è che in questo senso mi fa piacere molto ecco questo nostro incontro serale su questo tema perché
Come dire all'inizio pensavo che
Portava un po'male parla della morte
Perché confesso la mia breve generalità
In realtà dovunque questo accade il dibattito trovo una
Una sapienza e una seguiti di parole
E di riflessioni che mi fa cogliere una parte bellissima dell'Italia
L'assente il bisogno di parole su questo tema che tocca le profondità della vita
Ecco perché
Dico ai colleghi fate quello che di fare sulla legge dopo ormai mi interessa più
Quello che mi interessa e che però
Si discuterà si dibatta e che sorgano questi sentimenti
Che
Sono indispensabili per ricostruire un tessuto nazionale anche
E non solo
Che secondo me la cosa più importante che deve preoccupare
Amministratori giuristi ecclesiastici credenti non credenti economisti e uomini di buona volontà perché su questo tema si gioca davvero
La bellezza
Della nostra esistenza perché
Se ci teniamo per mano la morte è già finita
Non potrà
Farci
Male più di tanto ed ecco perché Sorella Morte un titolo che non ho scelto io
Ma lo ha scelto l'editore che però mi è sembrato straordinario perché Francesco d'Assisi
Che abbiano parlato con tutti
Compreso il lupo di Gubbio
E l'orrido ammansito
Compreso i briganti
Che andavano ad uccidere per rubare e le aveva mai zitti compreso con il
Potestà di Assisi nelle notte
Della città quando dopo aver iscritto il Cantico delle il Cantico delle creature
E aveva chiamato fratello il sole sorella l'acqua
E negli ultimi giorni mentre stavo morendo steso per terra vede arrivare la morte e per budget farla
La chiama sorella
La vince togliendo di quel Pongiglione perché
Tenersi
Lui circondato dai frati
E quanto sarebbe bello ritrovare la compagnia
In questi momenti secondo me e davvero
Una
Speranza che io mi auguro possono trovare spazio nella vita quotidiana del nostro Paese grazie
Grazie per essere intervenuti grazie monsignor Paglia e faremo gli interlocutori che sono intervenuti questa sera
Non mi resta che così gli anni una buona lettura