Presentazione del libro "Sorella morte" di Vincenzo Paglia (Piemme Edizioni)

Con la sera
Siamo qui per presentare
Un libro che è arrivato proprio oggi alla sua terza edizione alla sua terza ristampa
Ed è sorella morte
La dignità del vivere del morire Di Vincenzo Paglia
Allora
Sua eccellenza monsignor Vincenzo Paglia cioè don Vincenzo
Che qui con noi che interverrà lo interrogherò alla fine di questa presentazione che qui con noi poi ringraziamo
Molte altre persone intanto tutti
Il cardinal reca che
Venuto anche lui ascoltarci persino il governo del Presidente
Sottosegretario agli esteri giro
Ma
Abbiamo un
Vice Ministro invece Ministro
Ero ancora al Governo precedente
Concludo o due Fund attacca
Allora
Partiamo da da da questo libro è un libro di
Un'attualità sconvolgente
Perché
Affronta il tema della morte in tutti i suoi aspetti
Una parte importante la dedica a quella che si che viene chiamata
La buona morte
L'eutanasia
Ma è un libro
Che
Si focalizza
Sul senso della morte oggi
E affronta
La perdita di significato di sacralità di mistero
Che
Che c'è stata oggi nel nostro modo di convivere con la morte di pensare alla morte
Allora mi sembra che la cosa più importante che è un libro che pone molti dubbi non è un libro di certezze granitiche in cui si dice ecco questa è la lezione che dovete apprendere
Ma è un libro che ci invita a riflettere sui temi di cui di questo momento e che guarda all'idea di
Ricostruire uno spazio di mistero di incontro di compassione di carità
Come momento in cui anche
Si riscopre un nuovo umanesimo si riscopre un modo diverso di
Guardare la morte e quindi non
Fu Girlanda c'è un una una delle cose che
Più mi ha colpito è
La constatazione di come oggi
Sì
Si assiste sia venuto meno sia quasi si si è quasi estinto non in tutti i casi naturalmente ma sia
Venuto meno il
L'accompagnamento la compagnia
A chi è sofferente a chi sta morendo ci si preoccupa tantissimo giustamente delle terapie del dolore della
Del dell'evitare le sofferenze della delle sensazioni
Ma del di un percorso di accompagnamento e di vicinanza alle persone
Questo manca si parrà la fine del libro del rare farsi della compagnia i morenti e dice uno dei motivi del decadimento della dimensione umana del vivere
Tornare a riflettere su questa dimensione delle esistenze significa iniziare a ritenere
Arit essere quel nuovo umanesimo di cui tutti abbiamo bisogno per vivere meglio e per morire degnamente
Ieri mi è capitato di incontrare
Il il critico letterario Pietro Citati e a un certo punto mi raccontava che mi ha colpito perché
Mi parlava di questo come
Abbia assistito nell'ultimo periodo prima che morisse
Garda lo scrittore e dice ci alternavamo
Dicevo al suo letto lui non si poteva più muovere era immobile si vedeva sul lenzuolo con il respiro
Ma
Abbiamo pensato che la cosa migliore che potessimo regalargli era leggerli ancora i suoi libri preferiti
E allora dice che lui leggeva i Promessi Sposi gli ultimi giorni di vita Ricardo
E che alla fine Garda con un filo di voce più volte negli ultimi giorni gli ha chiesto di rileggere sempre lo stesso capitolo che era
La notte dei bravi
Perché dal suo pezzo di letteratura italiana che preferiva allora questa idea
Di un amico che chi legge il capitolo preferito del tuo libro mi è sembrato
Ero sintonizzato sui problemi raccontava questo pesato ecco è quella lì
Quel momento di umanità e di civiltà
Di accompagnare e poi dice che a lui bravi
Il decreto questa situazione lo divertiva per cui dice erano veramente le sue ultime ore però io gli dicevo questo capitolo
E vedevo che lui rideva e si muoveva il lenzuolo
E mi è sembrata veramente una
Una grande cosa
Questo si accompagna ad un'altra cosa
Il rispetto per
Per la morte
Il rispetto per il momento
Del trapasso in cui uno muore ma anche il rispetto per i morti perché c'è un'altra cosa che noi
Stiamo smarrendo
E che è qualche cosa che
E più antico
Del del cristianesimo perché datati a tre mila anni
E degli antichi greci e che è la cultura del
Di chiudere gli occhi
A chi è è morto e la cultura del Foro di armi
Noi oggi c'è una
Insistenza nelle fotografie nei video
C'è un'insistenza sulla
Anche sui morti nel fotografarli nel mostrarli quando la nostra cultura invece
Ormai a un accordo a un portato millenario che prevede che per rispetto di noi stessi e per rispetto del morto gli si chiudono gli occhi perché guardare negli occhi qualcuno che è morto
è stato
Nella nostra cultura considerato qualche cosa che era una una violenza e dall'altra parte anche
Incrociarsi
E che c'era questo gesto di pietà che era quello di
Di chiudere gli occhi di coprire il volto con lenzuolo bianco
Allora io penso che oggi noi abbiamo
Ecceduto nel Sol nell'aver sollevato quella in sole averci messo una telecamera sotto
Nella notte
In cui ci sono stati la sera in cui sono stati gli attentati la Tel il camion che a Nizza sulla passeggiata mare si è gettato sulle persone la cosa che a me ha sconvolto di più quella notte naturalmente oltre a al fatto all'attentato
è stato che tantissime persone presenti hanno incominciato a firmare con i loro telefonini l'agonia
Quelli che si erano salvati gli salvati firmavano l'agonia dei morenti nella condividevano su Facebook facevano dei Laid cioè delle dirette Facebook la condividevo con tutte le persone che conoscevano
E condividevano persone che gridavano che piangevano che erano mutilate persone che stavano morendo io ho trovato questa cosa
Francamente un sintomo di barbarie
Non fosse oltre che per il rispetto per quelle persone non fosse altro per il fatto che se tu stai filmando vuol dire che le tue mani sono occupate del telefono
E e non stai aiutando nessuno e non ti viene l'istinto di dire cosa posso fare sollevo una persona l'aiuto la sposto uso il telefono per chiamare la un'ambulanza non lo so qualunque cosa
Ma il fatto di stare lì morbosamente a riprendere con un'idea di testimonianza che
Fuorvianti e ormai
Der Agliata perché quello non è testimonianza
è morbosità
è avere perso appunto qui non c'è più il rispetto che anche quel mistero per cui
Anzi si diceva no se non possiamo aiutare
Facciamo un passo indietro
Allora mi sembra che questo
Che l'invito
Che ci viene dal libro sia un invito fondamentale Polibio io qui non voglio prendermi troppo tempo perché come vedete
Il tavolo
è
è
E largo ed i migliori ci sono una cosa una serie di cose incredibili quella
L'introduzione che è un'introduzione sui generis perché non è un'introduzione che fa la sintesi del libro ma un'introduzione che da
Una
Una
Suggestione fortissima
Dominici Enzo ha trovato questo libro di un giornalista scrittore svedese vico Mark io l'ho mai sentito
Che nel mille novecentosettantotto fa un brevissimo romanzo che si chiama la morte moderna
E in questo romanzo si proietta uno di questi romanzi sul futuro
Descrive un immaginario convegno organizzato dal Ministero degli affari sociali del governo svedese sul tema la fase terminale della vita umana
Il
Il la cosa
Che gela il sangue e che ci sono una serie di ragionamenti di previsioni che diciamo
Hanno fatto breccia nella nostra società
Sostanzialmente dice quel che mi viene in questo romanzo futuri sul futuro un po'fantascientifico
Lei la il romanziere svedese immagino appunto questo convegno segreto
In cui il moderatore del dibattito dice il crescente numero di anziani nella società rende insostenibile l'economia del Paese con tutti questi vecchi il Paese non regge e allora dice
Bisognerebbe
Abbiamo un'esplosione di anziani
Avremmo presto bisogno per dirla in modo brutale scrive romanzi di più morti ma come fare
Morire considerati naturale e poi come si fa e dice questa fra il terribile e la radice del male non è
In primo luogo che l'eutanasia sia illegale
Ma è il fatto che lo sia perché così pochi chiedono l'eutanasia cioè il problema non è che il legale problema che non è di moda
Il problema è che non ha preso piede
E allora dice
Dobbiamo
Cambiare
Il il nostro approccio
Dice dobbiamo abbiamo bisogno di nuovo atteggiamento nei confronti della morte dell'invecchiamento e non solo da parte degli anziani deve tornare a essere naturale morire quando il periodo attivo
è passato
Dobbiamo risolvere il problema con gli anziani con gli anziani non contro di loro e sostanzialmente dice dobbiamo
Creare una domanda di eutanasia
All'interno dei Gruppi interessati
Sembrerà un'utopia ma se ci impegniamo possiamo far passare l'idea che a un certo punto si possa spegnere la luce
Adesso poi
Chi vuole
Compra il libro così arriva la quarta ristampa e Pepe
E e va avanti ICI ragione
C'è in questa cosa però qualcosa anche di più largo
Don Vincenzo attraversa tutto questo però secondo me
C'è anche un'altra domanda nella società poi magari se volete interloquiamo che su questo
Che
La perdita di valore dell'esperienza
Allora io sono
Stato forse sono ancora
Il più giovane direttore di quotidiano di un grande quotidiano che c'è in Italia non perché io sia così giovane ma semplicemente perché
Non c'è nessuno più giovane
E quindi potrei essere di quelli che dicono alle il giovanilismo a tutti costi eccetera eccetera
Però invece non non la penso così nel senso che
Sono continua a essere convinto
Che l'esperienza
Sia un valore ma vedo come nella nostra società questa idea
Si stia smarrito
E se voi guardate a tutti gli esempi che oggi ci vengono presentati di successo sono tutti legati e per esempio è successo tecnologico sono tutte persone
Molto giovani ventenni trentenni e l'idea è che
A un certo punto sia
Fuori fase
E l'idea del periodo lungo dell'esperienza della lista lunga li stiamo Smarra endo vivendo immersi in questo eterno presente
E quindi quel tipo di discorso che dice a un certo punto quando la vita attiva finisce e perché
Identifichiamo la vita col fare
E quindi qualunque tipo di riflessione che possa venire dopo di ragionamento di viene considerato superfluo io che sono attualmente sto facendo una sto volutamente forzando
Per introdurre il dibattito
Voglio dire un'ultima cosa c'è
Un
Un fondamentale è veramente ben fatto
Excursus all'interno del libro
Su il senso della parola tutta l'Asia
Il capitolo sentirsi si chiama il tra dissentito il tradimento di una parola tradimento perché dice le tipologia
è chiara vuol dire buona morte però già nel mondo greco romano buona morte non significa mai l'atto di soppressione di un malato da parte di un medico
Massi significa
Il morire in serenità il morire insieme agli altri eccita per esempio
La morte di Cesare Augusto narrata da data Svetonio il quale muore serenamente tra le braccia della moglie avendo appunto
Quelli dovute all'Asia che avrà sempre desiderato cioè di morire
In un contesto che gli fosse familiare e che lo circonda se d'affetto
E allora poi qui c'è adesso io non ve lo sto a fare tutto però
Dice con l'avvento del cristianesimo il termine ottava sia scompare dal vocabolario
Sebbene si rafforzi saldamente l'impegno accompagnare i moribondi
E poi si dice che
Torna ad apparire mille seicento
Con Francesco Bacone
Che dice io considero compito del medico Francesco Bacone il filosofo inglese
Non solo ripristinare la salute ma mitigare i dolori l'angoscia
Anche quando può servire a favorire una dolce fragile un dolce fragile trapasso i medici dovrebbero dal fondo tutte le loro capacità di conoscenza e di assistenza per facilitare e calmare i dolori e le agonie della morte
Però balcone invita a non abbandonare i malati ma aiutarle soffrire il meno possibile
Abbiamo poi
Si parla di di come si sviluppa poi nel Novecento
Ho imparato da qui che addirittura uno dei primi progetti di legge
In cui si parla dell'opportunità di porre fine a una vita dolorosa se ci sono soffre se grandi dolori eccetera eccetera e l'idea che ci sia una Commissione composta da quattro persone che valuta se si può dare l'eutanasia o no
E addirittura a centodieci anni perché è un una
Una proposta
Di di un progetto di legge presentato nel mille novecentosei negli Stati Uniti dello stato dell'Ohio
Poi parla del
Di quella parentesi che
Ha messo
Poi per tutti gli anni diciamo cinquanta
La parola non si poteva pronunciare perché prima c'era stata la Germania
Prima ancora della Germania nazista c'era stato negli anni venti
Si inizia a proporre l'eutanasia per per persone con malattie gravi inguaribili chi handicap mentali gravi persone è stato in coscienza
E poi c'è
Il
Il Partito nazista che inizia a lavorare su un tema che chi
Che si basa su un libro che si chiama vite non degne di essere vissute
C'è poi la fase terribile
Che si sviluppa tra il mille novecentotrentanove il quarantuno quindi poco prima diciamo all'inizio della seconda guerra mondiale
Che parte con pesante con la lettera
Di un genitore di un bambino deforme
A a Hitler
Questo padre Scrivia Hitler
Invocando l'eutanasia per il figlio
La storia oggi ci dice
Scrive
Don Paglia nel libro
Che si calcola che dal trentanove al quarantuno siano state uccise tra le settanta mille cento mila persone in maggioranza bambini con malformazioni con handicap mentali e questo è uno degli elementi che emergono nel processo di Norimberga
Negli anni successivi il Movimento per l'ottava sia nel nel dopoguerra
Scompare proprio perché
Un tipo di identificazione con nazismo anche se poi
Il libro evita
Qualunque tipo di identificazione di questo genere
E torna però di attualità negli anni Sessanta Settanta quando ci sono tre premi Nobel che sottoscrivono un manifesto che stiamo manifesto sull'eutanasia e fanno un appello dicono all'opinione pubblica illuminata
Perché superi tabù tradizionali
E si evolva verso un atteggiamento di pietà nei confronti le sofferenze inutili
Al momento della morte
E questo documento documento che ha avuto un influsso largo ha rilanciato il dibattito
Adesso io non arrivo alloggi ci arriveremo poi con le domande e mi fermo qui
Mi fermo qui per perché
Penso che
Il tipo di di di di relatori che abbiamo stasera ci possa dare davvero una
Una fotografia
Non tanto non solo dell'Ottava sia che è uno dei temi ma
Più in generale del tema della morte del e del
Del senso
Di come affrontarla di come
E ricostruire quel ministero che che viene sviluppato
Nel libro io in Commissione da monsignor
Non signor Pierangelo se quelli che
Presi del Pontificio Istituto Giovanni Paolo secondo per gli studi sul matrimonio e famiglia
Prego
Ecco grazie
Scusate
Il racconto
Iniziale di questo libro
Molto efficace com'è stato messo in evidenza
Sì condensa per me come lettore con ogni elettore
Ai suoi accenti norme super eccezioni
Permessi
Concentra
Nell'immagine
Di questa
Di questa condizione dello spirito nella quale siamo
Pervasiva mente sospinti credo
Riguarda l'eutanasia ma
Anche altre cose
E la condizione dello spirito e queste
Sembra che siamo destinati
A sentirci più o meno vagamente colpevoli sempre e comunque di quello che paghiamo anche di quello che paghiamo
Non sono quelle di quello di male che facciamo
Di quello che paghiamo
Il nostro essere vulnerabili nel nostro essere malati
Nel nostro lottare con la morte per esempio
C'è una lotta alla bulimia e quest'anno
Sentirci vagamente colpevoli
E circola un piano di futilità è il rapporto a questa cosa che è una faccenda seria la nostra vulnerabilità di cui la morte per così dire
La sintesi
Circola un piano di futilità degli argomenti
Che mi inquieta molto
Mettono il rapporto
La qualità della nostra vita
E quindi l'ammonimento
Per quello che ci capita di brutto
Con il nostro regimi alimentari
Con le nostre abitudini di lista
Perché non andiamo abbastanza in bicicletta non so
Cerco di capire
E piano piano si forma a questa
Questa specie di categoria dello spirito ormai molto invadente
Devi avere sbagliato qualcosa e adesso socialmente parlando
Non ti è consentito però farne pesare su di noi le conseguenze
Sicché a un certo punto bisogna che decidiamo che sei troppo malato o troppo in netto
Ho troppa indica Pato
Per diventare sostenibile si dice così oggi di esperti negli mi correggano Serban diventare sostenibile
Qualcuno allo scoperto dice per diventare un costo sostenibile qualcuno è un po'più elegante
Dice solo sostenibile una volta si diceva sopportabile ed era più Franco almeno
è questo
Secondo del è il tema sotto uno dei temi sotterranei tutto libero questa meditazione sulla morte
La chiama sorella
Punto nel senso francescano ma in profondità
La convoca come nostro interlocutore questo libro la convocato ma i nostri interlocutore
Come se lei dicesse
Sorella Morte
Siccome
Se non siamo stupidi sappiamo
Che compagna della nostra vita è destinata ad essere compagnia della nostra
Sorella morte parla ci dite
E dell'umano che c'è dentro e invece di avere già deciso che dentro non c'è più niente di umano
Questo libro dice io voglio sospendere questo pregiudizio
Voglio credere che anche lì
C'è qualcosa di umano
E forse
Alcune parti dell'umano soprattutto di sono
Sorella morte spiegati perché io sento tante voci
Che parlano di questa cosa
Allora
Su questo peso
La nostra vulnerabilità
Viene additata con un peso per la tranquillità del godimento generale
Non lascia in pace quelli che vogliono vivere in pace senza doversi troppo stremato
Per la nostra vulnerabilità
Poi scopriamo che li dobbiamo andare a cercare col lanternino
Davide qual è quell'essere umano che a un certo punto non deve fare i conti con la vulnerabilità e in ogni caso con questa vulnerabilità allora deve essere un trucco di qualcuno
Sarà questo questo capitalismo cognitivo che ha messo un prezzo a tutto ma ormai non ci arriva più addosso con la potenza delle macchine della rivoluzione industriale che ci mettono soggezione arriva astutamente
Con l'abilità delle parole
C'è una frase ricco perché le parole i nomi
Dicono portano alla luce l'essenza delle cose certo posso capire il senso tecnico
Ma se ti abitui così tanto a dire il prodotto del concepimento e non dieci ma il più figlio
Quella cosa
Diventa diverso
Nella nostra costellazione
Culturale un prodotto appunto deve riuscire bene se noi di scarto
Un figlio invece
Se ne discute in tutt'altro modo
Vi dico
Se vado a scavare dunque dietro questa impressione che ho forse
Qui ed a vigilare su questa cosa parlare con la morte di questa cosa
Del come mai
Ci ha imposto
Di patti aula come un'offesa a qualcun altro come un'offesa agli altri essere umani
Dico la morte per dire la vulnerabilità la ferita la malattia eccetera
Uno si sente di peso e allora dice per l'amor di Dio
Facciamo una regola
Cioè tolga il peso
Vi dico soltanto due battute su
Dove andare a scavare io per
Trarre partito da questa
Da questa
Da questo colloquio con Sorella Morte nel senso che ho detto avendo ben presente il peso di questa
Questa imposizione dura
La prima
Pista di scavo la vado a prendere
Da un
Delizioso San oggetto di Sorrentino che con
Intitolato il tragico antico il tragico moderno
Che mette a fuoco esattamente questa questo scambio
Il tragico antico attribuisce tutto
A un misterioso disegno non cade Foglia che Dio non voglia
E quindi
Ci sottrae
L'ultima parola della responsabilità
è questo mortifica noi moderni
Così gelosi della nostra responsabilità
Però il tragico moderno
Che ci imputa sicuramente tutto
Anche quello che subiamo
Ci sta mettendo
Il più
Torchio
Più sopportabile
Abbiamo sempre una soluzione
Potevamo averla se non l'abbiamo trovata a un certo punto elimineremmo il problema
Perché dipende tutto da noi
Ma siamo sicuri che la vita di tende così tutta Thanou
I nostri legami nostri affetti
E così nelle quali
Crediamo e condividiamo anche quando è durissimo farlo dipendono così tutto da nulla
Invece non devono anche essere accolte
Come le componenti di una vita di cui non siamo padroni per fortuna
E così ci arrivano
Anche le cose che non avremmo mai saputo
Inventare
Mai
Una vita della quale non siamo padroni
Che non vive soltanto di contratti
Il controllo stupore
Della parola data e onorata a costo di mille sacrifici e dei mille sofferenze va a razionalizzarla questa roba
Eppure cosa c'è di più bello
Di uno che rimane fedele
Fino all'ultimo respiro
Pur di non perdersi un figlio pur di non perdersi una madre pur di non perdersi un amico
Inquadra Lotus sei capace
Il sistema delle nostre scelte nazionale trova qualcosa di più strepitoso di più incantevole di più capace di tenere ti invita anche quando
Non ce la fai più se non questi
Qualcuno che ha dato la parola che sarebbe rimasto Conte
Accada quello che accadrà
Non si costruisce così la vita l'abbiamo creato uno
Ci è venuto incontro noi lo scopriamo ogni volta ci domandiamo come è possibile che degli esseri umani
Siano capaci di questo e quando li troviamo diciamo eppure
Vulnerabili limitati come siamo accade ecco queste cose
Non possono essere perdute
Nel momento in cui interroghiamo cosa c'è di un anno in Sorella Morte e l'altra
E immagine
Dalla quale io di Panerai il mio figlio
è questa idea
Si parlava prima
Del piano dell'esperienza
Che ormai viene sbeffeggiato un po'no perché ingenuo la nostra esperienza umana ingenuo
Pre abbastanza scientifica
Non è abbastanza scientifica
Ma sentite
Di che cosa hai fatto l'umano
Di qui chiediamo
Se non
Del modo
Con cui le cose accadono si scambiano
Del modo con cui ci nutriamo
Del modo con cui ci curiamo
Del modo con cui
Appare chiamo la tavola
Del modo con cui ci guardiamo
Questo fa la differenza
Io sarei terrorizzato che ci fosse
Tutti rispettiamo molto questa cosa la donazione no la donazione degli organi per esempio
Ah meritiamo molto
Desideriamo tutti sentirci capaci ma il giorno in cui ci fosse una legge che dice
Si fa e se qualcuno non è d'accordo porti le sue ragioni
Come uno vorremmo nulli
La densità umana del sentimento di una madre
Che all'occorrenza in quel momento perché non avviene solo perché lei previsto le cose umane avvengono a loro modo in quel momento si sente semplicemente disperata
All'idea che il corpo del proprio figlio sia toccato benché morto
Devi forse considerarla
Una fisima di una vecchietta imbecille che non ha capito
Il progresso della scienza della società
O le nostre cose migliori hanno bisogno di questo spazio di libertà
Per poter arrivare non soltanto perché qualcuno le comanda dicendo
è più esatto
è socialmente più funzionale scientificamente più comodo l'abbia bisogno di questo
Tra il pane gettato con disprezzo
A una persona che non ha niente
E il pane
Offerto dolcemente con un sorriso con un senso di umana complicità
Non c'è
Alcuna differenza di valore nutritivo
Eppure
Tra i due e venti passa da costruzione volanti istruzione del nostro modo un anno di essere e quel mondo lì anche se le proteine sono le stesse
Non lo ricompone il più quando l'hai distrutto capito
Non ce l'abbiamo più
Ecco io credo che
Qui pro positivamente non
Per fare della polemica gratuita ma può positivamente vieni in campo il senso delle convinzioni
Che si raccolgono intorno a questo libro che poi alla fine
Trova nella parola evangelica
Il suo per così dire perno
In parte nascosto in parte rivelato
La cui riferita anche molto semplice nel cui territorio è molto semplice
Tutto quello che riesce a resistere
Alla prova del nove
Del sacrificio di sette
Per la vita
Difficile o vulnerabili di qualcun altro e anche degno
Di rappresentare ciò che io sono come essere umano
Mentre
Tutto ciò
Che è coltivato soltanto
Per consentire a me
Di rispecchiare mi nel mio ideale
Di vita dell'India
Definita
Adatto ad essere vissuta di vita capace di rappresentare
L'umano nel suo senso migliore tutto questo
Diventi di nuovo un po'sospetto
A confronto con Sorella Morte deve diventare un po'sospetto
Non foss'altro per il fatto
Chiedi ci sono esseri umani
Tra i quali
Sarò chiamato anch'io ad essere
Ricordarsi di questo e decisivo l'ora
Questo dialogo
Molto abilmente costruito consorella morte che nel frattempo
Mentre parla con la morte
Interroghi ascolta
Tutti gli interrogativi tutte le domande a proposito
Del modo umano
Di essere i limiti
E quindi anche del modo umano di morire
Credo
Merito
La nostra attenzione
Il suo stile
Narrativo però il suo sguardo è
Molto ampio suo orizzonte
Frequenta tutte le domande e tutti gli interrogativi essenziale che ci stiamo
Ponendo in questo momento e il suo esercizio
Non può che farci bene grazie
Grazie
Da darei adesso la parola
Marcel Padovani
Scrittrice e giornalista
Da molti anni scrive per numero serrato
A un punto di vista
Probabilmente
Diverso da molti altri anche a questo tavolo un punto di vista per esempio di una non credente
Di uno agnostica
Non esattamente va bene dunque funzioni anzi
No dunque io leggendo questo libro
Di di don Vincenzo sono passata attraversava
Diverse tappe
I contraddittorie ma tutte molto molto intense perché è un libro
Veramente molto documentato credo che ci sia in questo libro
L'essenziale delle letture di una persona delle sue esperienze ed e delle sue riflessioni umanamente incontrato un tale concentrato
Un con con una tra le audizioni
Ed è emozionante perché
E un libro assolutamente non convenzionali
Per questo Interpol che a tutti e dei membri
Per questo che mi interroga anche me c'è in questo libro tutto della nostra vita della vita umana Lecce la malattia accelera solitudine cella cambiamenti mento terapeutico
Ce la vecchiaia
C'è ovviamente la morte il suicidio ci tutto
Allora la mia
Detto e così è piuttosto una testimonianza appunto di giornalista visto che
Nell'hit lo don Vincenzo
Cita spesso fa sua mi terrò
L'ex Presidente della Repubblica francese
Il quale erario non ostico ma assolutamente dichiarava
Dichiarava chiaramente di testualmente credere nelle forze dello spirito
E ed è un'espressione
Che la psicologa marine nel stelle che ha scritto un libro su questo tema è che si occupa di moventi di mestiere
E che è un'amica di metter mano segnalato Vincenzo che lei ha pubblicato un altro libro va adesso che si si intitola addirittura accendere alle forze dello spirito
Dove lei parla molto lungamente d'Inghilterra o
Abbiamo ostico innamorato della spiritualità
Che e una citazione
E lei lo chiama il ricercatori e spirituale
Cioè dice che questo Presidente che si dice paghino ostico sostiene che questo non gli impedisce di posare un sentimento che li Giorgio il sentimento di un legame
Con una realtà che mi sfugge ed è interessante che don Vincenzo più volte nel libro
Tot anni su questo su quest'aspetto
Il terzo che
Condannava l'eutanasia non so se dove incenso si ricorda l'incontro nell'ottantadue
Nella tanto che il primo viaggio ufficiale di Teramo in Italia ci trovavamo
Con alcuni amici forse avete nomi estesa applauso alla tana dei novanta fin qui a Trastevere
E si carpetta esiti
Passato un certo punto Don Vincenzo che da poco era Del Prete alla parrocchiali
Si avvicina inviterò i francesi gli dice invece il presidio lei deve visitare la
La nostra basilica l'altro si alza e scompaiono per un'ora
Quindi abbiamo aspettati tranquillamente e sono che in
Nel corso di questo ora
Mi Stefano
Che li ha detto i migliori che ho soppresso la pena di morte non posso reintrodurla sotto la forma dell'eutanasia del vero ecco
Dunque questa
Nell'ottantadue
In in
Dunque continua non posso mica notte io so sono giornalista comunque cessa di essere un po'anche aneddotica
Una ridendo esser versante questa sociologa accennare a nel in questo
Li poiché appena uscito qualche giorno fa
I consigli che dava e mi batterò
Quando
Il calcolo che loro evolveva è arrivato a un punto assolutamente critiche critico e lei scrive io ho spiegato come morire
Io ho detto di fare tutto quanto considerava importante anche il viaggio in Egitto
Poi io ho aggiunto
Quando sentì fa che la fine si avvicina Simmenthal letto chiuda qualcuno chiuda con le cure che servono soltanto a con un cane cessi di alimentarsi
Faccia chiudere le tende
Questo raggiunge il mariti Denzel gli ha permesso di essere il soggetto della propria morte questo
Dicevo definite le citazioni lo volevo lo volevo citare
Il allora vorrei aggiungere a questo punto qualcosa di più personali perché devo amica di punti mi terrò
E lui è morto l'otto gennaio novantasei dopo una
Lunghissima malattia
E gli ultimi due mesi della sconfitta non sempre dicendo del novantacinque gli appassionati a quello che chiamava la
La sede in ogni dei seggi della cerimonia degli enti
E lui a
Voluti incontrare aggravante testa a testa ognuno dei suoi gli amici e parlare con ognuno della fine vicina di quello che era stata la sua libertà
E lì delle forze dello spirito che è una cosa che lo accompagna sempre
In tutta
In tutta la sua Giunta
E poi anch'io sono stata faccio parte di questa cerimonia degli enti e lui mi ha detto però
Con un po'di rammarico avrei voluto conoscere il seguito
Dunque adesso
Da una che si situa
Su questa linea divini di pensiero aiuti né di credenza vorrei fare delle domande a don Vincenzo
Ma non è costretto a rispondere a tutto e e e qualcun'qualcuna sarà forse un po'strana
Allora le domande sono questo
Sono questi
Perché chiamato sorella la morte
Una
Che cos'è una normale agonia di cui lei parla e perché deve essere salvaguardata questa così denota normalità
Voglio dire perché l'agonia dovrebbe essere in ottimali tutti
Altra domanda basta essere circondato dall'affetto e dell'amicizia per comodità e tranquillamente
Poi
Ce n'è un'altra questo questo tipo
E più facile
Morire da chi fetente che da non credente
Dal Pino ostica mi chiedo
Che differenza cento fa il suicidio lucido per esempio di un Monicelli quasi centenario che non è più capace di fare niente che il lucido però non
Sente che tutta la sua vita è andata via che si butta dalla finestra del suo
Stabile dal quinto piano si suicida dunque che differenza c'è fra acquisto e l'uomo che prende il fucile durante la guerra
Fa la Resistenza
Tua ucciderei i nazisti emette anche lui in gioco la propria vita c'è una differenza
Infine
Una citazione che vorrei fare dirle che troppo forte felice
Di Spinosa
L'uomo libero dice spinosa non perse ai niente meno che alla morte e la sua riflessione né non me un'abitazione della sulla morte ma sulla ditta
Essendoci un altro giornalista ha già fatto le domande mi ha rubato il lavoro per dopodiché prevista
No però ormai
E ne aggiungerò una
Mario Marazziti che oggi parlamentare presidente la Commissione affari sociali della Camera dei deputati
DESO ha citato di colpito mi terrà sulla pena di morte Mario Marazziti via una vita di impegno nella battaglia per l'abolizione della pena di morte in vari Paesi del mondo a partire dagli Stati Uniti allora partiamo da qui credo che
A tonnellate di appunti anche l'unità d'Italia bene
Ma mi ha colpito molto quella citazione limiterà io penso che
La sensazione di fronte all'eutanasia attiva la stessa
Che diceva Mitterrand
Mi appare come una esecuzione
E comunque la sensazione di questo terreno di questo territorio il territorio toccato dal libro Sorella Morte la dignità del vivere del morire di don Vincenzo
è è molto simile al
Al territorio incontrato con la pena di morte quando uscivo dal braccio della morte di Livingstone Texas Silvio alle porte blindate
Oltre a un senso e io credo che
Don Vincenzo abbia probabilmente all'origine questo libro c'è un sentimento simile cioè
Il senso di debito di dover trovare ad accompagnare i tanti di noi di su un terreno difficile
Io sentivo il senso di debito di dover raccontare qualcosa
Che nessuno tocca con mano vera dentro a braccio della morte cioè quanta vita c'è dentro braccio la morte quanta dignità quanta umanità mentre si pensa che
Non ci sia più niente che tutto il bene sia fuori
E così il terreno della morte cioè quanta un
Vita
Contiene
Il morire e la morte
La seduta la seconda osservazione
Similitudine
Che mi viene è quella
Del linguaggio
Tutto il tema dell'eutanasia
Contiene
Come hai detto tu all'inizio come ci aiuta dunque il
Percorso storico ricavato dal libero contiene uno slittamento che è uno slittamento culturale di linguaggio
La stessa parola eutanasia il problema dolce morte buona morte e dentro la pena di morte esce
Un linguaggio che copre
Eseguire
Non uccidere
Giustiziare
Invece di ammazzare
E si dice così in tutte le lingue
Almeno quelle latine oppure quella anglosassone
E quindi c'è un percorso di cambiamento e slittamento culturale questo è un tema che assommi si assomigliano molto i due territori
Penso che quindi
Il modo in cui questo tema emerge con forza oggi è legato anche a tanti
I cambiamenti culturali ti abitudini sociali del nostro Mundo il tempo allora
Voglio dire qualcosa intanto sul libro un libro voglio dire un grazie
A don Vincenzo perché per il suo equilibrio
Un equilibrio che non è mai però equidistante ma che è una bussola per noi in un tempo complesso come il nostro
Cioè io da capire quello che conta e che non conta a vedere quanta vita esce anche quando sembra che ce ne sia poca è un libero
Che tra l'altro ad una scuola perché con un libro solo tutti
Specifico teca cioè impressionante quello diceva ma certa dove Millo ripetevano tutti cioè
Chi lo legge
è impressionato del fatto che
Ci appropriamo oggi un po'di storia dell'umanità dentro questo libro in un libro solo in un tempo in cui è tutto internet cioè in cui è tutto presente
E quindi questo è un grande regalo fatto con questo libro ed è un libero che non giudica ma che aiuta un giudizio senza pregiudizi
Senza chiudere gli occhi ma aiutando ad aprirli senza semplificazioni allora
Penso che è davvero una specie di bussola dell'umano lo diceva anche monsignor Todorov Aniello diceva in un altro modo all'inizio nostro colto e profondo Pierangelo segue
Allora è un libro che contiene non è vita le domande le domande che abbiamo dentro tanti di noi
Come è accaduto questo slittamento del linguaggio
E in realtà
C'è una letteratura ampia anche qualcosa di non citata da don Vincenzo
C'è la grande storia della morte in occidente di Filippo ARIES che ci racconta come abbiamo vissuto diverse epoca e la morte addomesticata c'è talmente quotidiana familiare ma da essere collettiva cioè gli ossari le fosse comuni poi a un certo punto l'umanesimo fino alla fase barocca con la morte affascinante teatrale
E poi gli
Una fase più moderna dove si afferma una fase romantica cioè la morte individuale quindi anche la paura della morte in mi duale e quindi per esempio la paura della morte apparente e si fissano i criteri per decidere quando uno di voi è morto per evitare la morte apparente
E poi li arriviamo alla fase più contemporanea
Direi in questa fase
L'immagine di una morte più quella del cancro che non quella
Dell'incidente e il malato terminale e il morente sono spesso spinti a vivere e a morire
Nella clandestinità ospedaliera
Citava all'inizio Mario Calabresi questo tema della
Pietà ma anche la copertura delle in sua Lo Bianco
Penso a
Alla riflessione sulla morte cioè che dopo la Seconda guerra mondiale
Riprende
Ma riprende anche
In un mondo come l'Europa saturo di morte è il motivo per cui l'Europa ha rinunciato progressivamente alla pena che alla pena capitale
Dove le democrazie europee sono Linate
Con un rifiuto della guerra aggressiva
E
In questa situazione grandi intellettuali come Bladimir
Gli anche le merce scrive questa saggio sulla morte dove
Dice che e non c'è niente da sapere sulla morte non si può sapere nulla perché
Qualunque cosa che veniamo a sapere noi siamo sempre al di qua
E quindi c'è un silenzio scioccante allora noi con il libro di Vincenzo Paglia ci muoviamo in questo territorio sottile e immenso
Non si deve dimenticare lo scarto e lo scandalo che comunque la vita e la morte gettano nel pensare nel convivere umano scrive
Potremmo dire che tutti nessuno escluso ci troviamo davanti al mistero sono le parole che concludono questo libro ed è proprio lo spazio del mistero che dobbiamo salvaguardare
Questo spazio è diverso dalla tentazione di rimozione del tema della morte del nostro mondo contemporaneo
Arrivo proprio dentro al libero ma
Nei nostri tempi
La morte è diventata come oscena
E già frigorifero
Ha parlato con qualche ragione di pornografia della morte dice nel ventesimo secolo e nei nostri tempi la morte
Ha preso a spazio del tabù della sessualità quello non c'è più adesso c'è il tabù della morte
E Michel fu con nelle parole le cose Michel Foucault tra l'altro ha avuto la morte in ospedale vivendo le stesse difficoltà di tanti dentro l'ospedale
E questo uno dei primi casi
AIDS
Riconosciuti in Francia e ma non diagnosticato come tale
E Michel Foucault diceva L'Unità
Fa un'interpretazione Dini c'è della morte di Dio
E lui dice che in realtà si scopre che la morte di Dio e l'ultimo uomo quello che provoca la morte di bio
In realtà
Sono strettamente lì legati
Non è appunto dice l'ultimo uomo che annuncia di avere ucciso io ponendo in tal modo il proprio linguaggio il proprio pensiero la propria risata nello spazio del dio già More toh ma proponendosi anche come colui che ha ucciso Dio e la cui esistenza include la libertà e la decisione di questo delitto
Così
L'ultimo uomo è a un tempo più vecchio e più giovane della morte di Dio
Avendo ucciso Dio è Luis stessi o
Che deve rispondere della propria
Finito Udine
E conclude
Ma dal momento che parla pensa ed esiste continente dentro la morte di più il suo crimine stesso è destinato a morire novità lei identici già compiano l'oceano futuro lo amo scomparirà
Più che la morte di Dio il pensiero nemici annuncia la fine del suo uccisore cioè l'esplosione del voto dell'uomo nel riso e nel ritorno delle maschere
Il Consiglio esce questo riferimento alle maschere perché c'è tutto un mondo americano
Dove per esempio attorno al morto morente
Viene esposto ma viene esposto come un attore tutto truccato bello e un quasi morto un quasi vivo è un'illusione della vita
E quindi c'è un armamentario complesse opere
Pronta Censis dall'impatto negativo della morte dell'altro il problema di non soffrire noi vivi
Allora questo libro
In realtà entra dentro tutto questo
è un libro sulla dignità sulla dignità del vivere e sulla dignità del morire
Per esempio è libero che toglie al tema della morte la morte come attimo
Ma lei inserisce dentro la vita dentro il prima dentro il durante e anche il dopo che poi alla vita
C'è da togliere dalla artificialità della decisione dell'ultimo minuto dell'ultimo attimo
Allora c'è un prima c'è la vita che si è vissuta agli affetti
Le esperienze la cultura
La mentalità che si è formata quella di un credente o quella di una mia ostico quella di un credente in un altro modo di un non credente
Magari anche quella di un credulone in filosofia di vita altre un po'interne Chianese
Cioè
Il dolore che può accompagnarsi una malattia c'è il cambiamento del corpo mentre noi non cambiamo
C'è il dolore di chi sta accanto
Se sta accanto c'è il dolore di chi resta del dopo Di Resta senza
Questo libro toccate vero un tabù che è quello del dolore
E lo prende sul serio non fugge
Lo combatte ma non lo cancella come davvero nella vita
è un po'Giacobbe che combatte condividevo e il dolore a volte si impossessa di tutto il corpo e di tutta la mente a volte lo vorrebbe
Ma abbiamo ad oggi una medicina palliativa e del dolore che spesso ne spunta quasi tutte o tutte le armi
Dottoressa
Che il legame tra la voglia di farla finita il dolore
Che crea l'ispirazione
E sa che qui la disperazione
è parte della decisione non meno di quella farla finita con la vita ma quella disperazione dipende da tante cose solitudine dal dolore dalla vita che si è vissuta dalle persone attorno
L'attore
Ci indica la via che lui chiama me rinuncia mi abbandono mi accanimento
Sa che occorre combattere contro solitudine dolore
Cause di disperazione e di perdita della dignità di ognuno di noi
Non è arriva assoluzioni semplificate
Poggia sulla grande esperienza quarant'anni e più della Comunità di Sant'Egidio
La sua personale nell'accompagnamento delle persone anziane
Che ha attraversato la trasformazione del nostro mondo contemporaneo quarant'anni fa eravamo un mondo di molto più giovane
L'invecchiati avversato l'invecchiamento della Società italiana ed europea
Ben conosce
Dentro questo libro si sente gli infermi contemporanei di certi istituti per anziani
Dove si può essere lasciati soli su un materasso senza fodera di gommapiuma testate
Con biscotti sbriciolati mentre l'anziano e senza pigiama e bruciano la pelle l'anziano urla come se
Fosse demente e chi gli infermieri dico non c'è niente da fare
Come quelli che io anche personalmente ho visto e visitato
E tanti amici della Comunità di Sant'Egidio ancora visitano qui in Italia in tante parti del mondo
E
E quell'ente la richiesta di un bicchiere d'acqua la richiesta che
Tolgano quelle briciole da letto
Ma se nessuno lo fa e disperazione e voglia di morire
Allora
Io ricordo
Lo dico non per Gloria armi ma ricordo con orgoglio una delle cose più belle della mia vita che è quella di essere stato denunciato per aver raccontato queste cose
In un punto più grande per unitario del Lazio
Dove
Non
Veniva data l'acqua a chi stava lì che morivano di sete
Fui condannato perché c'è una frase questo non è un lager
Dai Lager
C'è qualcuno pochi che esce e racconta qui no poi fui e fumo assolti in appello
L'autore conosce questi termini quindi questo libro non è libero facile
Di una persona che da un punto di vista ideologico culturale religioso rifiuta di capire
Quali sono i problemi che stanno attorno alla morte al dolore o anche quelli che portano ad avere una paura una disperazione che fa chiedere a tanti di volere anticipare il momento della morte
Conosce questi infermieri da cristiano da biblista da uomo del Vangelo
Anche così vicino
Alla Misericordia questo anno della Misericordia come ci ha proposto da Papa Francesco e c'è un capitolo che ci aiuta a capire tante cose mette al centro Gesù la sua agonia la sua morte il Ministero la resurrezione e la speranza che il nulla di quello che si è vissuto venga perduto come è nel corpo di Gesù risorto che però a
Segni delle ferite
Allora
Vado al
L'ultima parte in un tempo di grande individualismo
In questo nostro mondo occidentali quello l'individualismo a volte mi sembra sia l'unica religione globale
In realtà
Qui c'è una proposta per rispondere a grandi domande la vita
è che la vita è anche sempre un bene relazionale in qualche misura non è mai solo di quello che alla vita
L'autore non lo dice
Perché è pieno di rispetto anche per coloro dei quali non condivide la visione e non condivide scelto la richiesta di una eutanasia attiva o del suicidio assistito
Ma è implicito il fatto che la vita è sempre un bene relazionale
E quindi si pone un problema molto importante sul tema della libertà che vuol dire qual è la libertà di chiedere di morire
Non sempre la libertà di chi ritiene di avere il diritto e la libertà di chiedere questo
Potrebbe essere libere perché si è sotto la spinta del dolore della solitudine dell'abbandono di una idea di vita in cui
Lo standards di qualità di di dignità della vita coincide per esempio con un benessere fisico o con un aspetto gradevole o con una capacità di pensare straordinaria che va indebolendo Silupa sparendo
Allora quanto è libertà o quanto questa libertà è condizionata
Allora
Il problema del libero arbitrio ma libero arbitrio presuppone anche
Dicevo navale
Una
La nostra dottrina contermini antichi serviva
Libero arbitrio ma anche
La
Piena avvertenza ed sulla piena avvertenza in questa fase estrema della vita nel nostro mondo c'è da farsi qualche domanda
Allora in questo momento c'è una forte spinta anche culturale il Parlamento si sta assumendo le sue responsabilità
Siamo impegnati dentro la Commissione affari sociali a cercare di costruire una bozza di norme più nessun diritto lieve che non su un diritto sto estremamente dettagliato
E cerchiamo di farlo perché in passato recentemente in Italia si è cercato di legiferare ma sulla spinta di casi estremi il caso Englaro il caso Welby
Ma non si fa mai bene o una buona legge sulla spinta di situazioni estreme
Abbiamo
Lavorato e stiamo lavorando su quindici proposte di legge che vertono sulle dichiarazioni ho disposizioni anticipate di trattamento già capite dichiarazioni o disposizioni cambia molto
Date comunque la iniziali sono sempre le stesse allora
Noi vorremmo togliere anche
In Parlamento temi questi così sensibili alle tifoserie
Anche a informazioni stampa non precise che magari sperando di far crescere un'opinione pubblica in un senso o nell'altro o anche all'interno del Parlamento
Dal quattro febbraio due mila sedici abbiamo ascoltato circa trenta soggetti
Istituzionali associazioni di famiglie di pazienti Società mediche e scientifiche farmaceutiche esperte di livello nazionale e internazionale in sette giornate dedicate
Da tempo si sta riunendo un comitato ristretto per arrivare a un testo base condiviso almeno nella struttura
Anche se rimangono delle posizioni diverse su alcune questioni sensibili ma stiamo cercando di superare posizioni in maniche su un tema così delicato
Occorre tenere insieme aspetti fanno fatica a stare insieme
Ma ci hanno aiutato anche sul linguaggio a capire le molte audizioni svolte per esempio disposizioni o dichiarazioni di trattamento anticipato immodificabili e vincolanti
Ma da quando in che circostanze ora per allora
Interpretabili da un fiduciario indicato tre familiari o anche al di fuori assieme al personale medico nel caso di impossibilità di espressione da parte la persona in difficoltà
Dicevamo e abbandono né accanimento terapeutico ma neanche rinuncia ad aiutare e ad altri al sostegno e obbligo di accompagnare anche se si rifiutano le cure per non essere soli magari a casa
Rispetto della volontà della persona come dice la Costituzione a rifiutare cure invasive
Ma anche necessità di cure appropriate proporzionate
E poi necessita di un consenso davvero informato che richiede il tempo della spiegazione e chiede
Il tempo del consenso la possibilità di aggiornamento costante di conoscere l'evoluzione delle cure che possono non esserci
A un tempo e politico arrivare dopo palliative domiciliari e così via
Personalmente ritengo che molte delle questioni possono essere risolte sessi si lavora
A
Non tanto ha un consenso informato a una dichiarazione
Immutabile e poi
Alla necessità di seguire quella volontà come tutti i momenti staccati
Ma penso che dovremmo lavorare in un percorso che dici come questo avviene e cioè
Una pianificazione condivisa
Delle cure
Come elemento dinamico
Verso una società più capace di ascoltare non lasciare soli non isolate
Allora
Concludo dicendo ma colpito molto recentemente il fatto che dopo questo caso
Andato sui giornali
Della morte per eutanasia attiva di un ragazzo diciassettenne credo belga e
Di cui sapevamo poco
C'è stato immediatamente un sondaggio tra militanti del Movimento cinque Stelle e due mila
Clic hanno detto che novant'tra otto per cento erano d'accordo per le dichiarazioni anticipate di trattamento e novantaquattro per cento per una legge
Sull'eutanasia
Ora
Ma colpito perché
Sia per un fatto pratico
Che due mila persone sono lo zero virgola zero zero zero trentatré degli italiani che però determinerebbero la linea in maniera rivoluzionaria come di democrazia diretta
Di un quarto del Parlamento allora è questo un primo
Fatto mi ha colpito ma mi ha colpito perché noi abbiamo impiegato molto per capire da un molti esperti con orientamenti diversi qualcosa di questo tema difficile
Anche la terminologia e quindi mi sono chiesto su che cosa hanno votato probabilmente su un titolo allora io credo
Che la vera rivoluzione sia quella indicata nel libro del Don Vincenzo lui dice
Dobbiamo
Partire dalla cultura dello scarto in cui siamo immersi lui guarda con tenerezza a tutta la vita debole e marginalizzata
E allora
Don Vincenzo Paglia ci ricorda che la rivoluzione e proprio stare accanto a chi ha scartato ecco io credo che questo sia qualcosa di cui dicevo essere grato che tutti possiamo essere grati
Bene
Scusate se siamo forse un po'alle otto sono cinque
Ma
Abbiamo
Suor Mary Mellone che è il Rettore della
Pontificia università Antonia
Grazie
Grazie io
Vorrei condividere
Con voi anzitutto l'effetto che la lettura del libro di monsignor Paglia avuto
All'inizio su di me spero che nel farlo non vi sembra irriverente
Sorella Morte avuto per me infatti l'effetto di un salutare pugno allo stomaco espressione non è elegante ho anche tentato di sostituirla ma non ne ho trovata un'altra capace di rendere allo stesso modo
Il percorso che il libro mi ha fatto fare e che questi due termini invece sì sintetizzano un pugno allo stomaco ma salutare
Monsignor Paglia infatti non ci sono ci pone dinanzi il nostro non voler più vedere la morte
Ma anche la leggerezza con cui ci siamo abituati a questo non solo cioè delinea con chiarezza una gravità di un atteggiamento che la società in cui viviamo assume nei confronti della morte
Ma ancor di più denuncerà nostra quiescenza la nostra tendenza rassegnarci dinanzi alla cancellazione della dignità del vivere le del morire
Un pugno allo stomaco dunque fin dalla copertina per chi come me appartiene alla tradizione francescana riconosce subito il Codice il titolo Sorella Morte tratto dal Cantico di Francesco
L'immagine della predica di Francesco agli uccelli
Ma proprio qui qualcosa non funziona mi consenta monsignore
Perché l'immagine della predica di Francesco è un'immagine bucolica fatta di solito di fiori di alberi qui invece ci troviamo dinanzi a un Francesco insolito cupo a colori freddi con un uccello che se ne vada solo l'avrete notato nella
Nell'immagine
Diciamo che la copertina già un avvertimento così offrono inteso io non è un libro che intende parlare della morte in moto rassicurante non vuole dare certezze ma abbiamo sentito sulle varie domande
A questo punto se si decide di andare avanti si comincia a leggere il primo capitolo richiamo velocemente dal titolo il tradimento di una parola e torna il disagio del pugno allo stomaco abbiamo sentito perché
Attraverso l'interpretazione rigorosa e documentata relatore alla fine del primo capitolo ci si chiede c'è già stata l'introduzione con
Il riferimento alle scene del romanzo di lì Mark il primo capitolo H presentato
Chiaramente questo piano di declino che l'eutanasia rappresenta questo piano inclinato questa legittimazione del tradimento della vita né allora uno si chiede ma è un quadro reale quella scena di un film dell'orrore della fantascienza
Perché serve alle come è possibile che rimaniamo nel silenzio dinanzi a questa deriva
Perciò monsignor Paglia grazie grazie per questo disagio perché era necessario era un disagio è un disagio salutare
Però a me sembra che si farebbe comunque una sorta di torto al testo di monsignor Paglia se sussiste emesse solamente un testo di denuncia contro l'eutanasia non che sia poco ma secondo me il libro e molto di più
Come precisato sottotitolo il testo in realtà una proposta di un percorso che vuole provocare una seria riflessione positiva
Sulla grande dignità del vivere del morire perciò vorrei rassicurare tutti coloro
Che non hanno ancora letto il libro e che sicuramente vorranno leggerlo nuova edizione
Che i toni surreali del primo capitolo sono necessari per seguire il percorso successivo in cui
Monsignor Paglia ci introduce via via in un'altra dimensione è quella illuminata anche dal Cristo e dalla sua morte
Il cristianesimo l'autore lo dice con estrema chiarezza non fa finta che la morte sia insignificante non incoraggia a cercare la morte ma al contrario nel smascherati estranee Tardio
Ne riconosce il significato di limite e di fragilità in un passaggio monsignor Paglia dice Dio non ha creato la morte egli e pienezza di vita la radice della morte e altra la menzogna
Non è un messaggio scontato perché spesso è proprio il cristiano che
Immediatamente lega morte volontà di tiro soprattutto quando la morte ci appare ingiusta e innaturale quando è piena di dolore innocente
Siamo immediatamente spinti a rimproverare Dio e credo che su questo libro ci metta nuovamente a disaggio s'mascherando l'insufficienza di alcuni nostri ragionamenti per esempio
Scrive monsignor partitica è comprensibile il grido di Auschwitz dinanzi all'orrore dei campi doveri tuo Dio
Ma sarebbe insufficiente se non si aggiungesse adesso un altro grido non rivolto più a Dio ma l'uomo stesso e tu cosa hai fatto se cioè non arriviamo a riconoscere una sorta di complicità
No strana nello scandalo della morte
In questa progressiva tessitura del senso vero della vita della morte
Sono molti gli aspetti che colpiscono le abbiamo già sentiti io vorrei di prenderne uno anche questo già evocato che mi sembra uno dei temi sotterranei come
Lo ha definito calabresi e che forse danno anche imporrà Regione di questo titolo Sorella Morte si tratta della dimensione relazionale
Di cui ha bisogno anche la morte che si comprende solo alla luce del destino comunione male che segna la vita di ogni uomo mi spiego meglio
Sin dall'inizio monsignor Paglia sottolinea che dietro l'eutanasia si nasconde in realtà non solo la domanda di morte non tanto la domanda di morte ma la richiesta di atti urto di accompagnamento
L'eutanasia è uno dei segnali del vero male del nostro tempo cioè la solitudine una solitudine che proprio nell'esperienza della morte diventa esponenziale
Non più la morte in famiglia sono alcuni termini usati nel libro
Ma la morte medica Rizzato affidata ai medici nelle cliniche asettica una morte che non tocca la vita di ogni giorno una volta la famiglia doveva cambiare la casa esporre la salma adesso
Nulla cambia della vita quotidiana la morte e altrove non si vede
Torna continuamente questa consapevolezza oggi si muore da soli
Senza più nessuno che stringa la mano al morente impressionante riferimento alla Pietà di Michelangelo dice monsignor Paglia sembra essere fuori tempo il capolavoro perché oggi più nessuno vorrebbe toccare un cadavere
Allora la richiesta di eutanasia non è l'assoluzione per una vita difficoltosa non è solo questo non è solo la soluzione di fronte alla malattia la sofferenza ma forse è l'alternativa per la solitudine per il timore di morire soli
Non è un caso d'autore lo richiama con forza che ciò che gli anziani temono di più non è non sono malattie e morte
Ma solitudine e isolamento l'abbiamo sentito
Questa prospettiva relazionale del vivere del morire che viene radicata dell'autore in una visione scrittori Istica cioè nella creazione dell'uomo che non è fatto da Dio per essere solo
Diventa il criterio per interpretare malattia e salute la nostra debolezza né interessante questa interpretazione la debolezza ci rende dipendenti ci fa comprendere il valore del nostro aver bisogno degli altri
Ancora la dimensione relazionale stalla la base di quella che monsignor Paglia definisce l'alleanza terapeutica
Che unisce paziente e medico in un rapporto di fiducia e coscienza o che spinge ad accompagnare il paziente con la medicina palliativa volgendo lo di affetto e cura come di un paio di uno di un mantello ma questa dimensione relazionale che ha la capacità di gettare una luce diversa sul significato della vita della malattia della vecchiaia e della morte
Trova una pienezza dissenso solo in Cristo nella morte nella risurrezione anzitutto nella sua morte che non è evitata ma nemmeno desiderata
Già sulla fronte l'accetta all'interno di una relazione con il padre i di cui si fida e a cui si affida sono
Parole di monsignor Paglia poi nella risurrezione che viene compresa da subito dai suoi discepoli come la possibilità di riallacciare le relazioni con lui
Tornato definitivamente alla vita
Alla luce della morte della risurrezione di Cristo deve cambiare anche il nostro modo di pensare la stessa vita eterna è molto più di una semplice ricompensa per la buona condotta
è la vita eterna non è una cosa è una relazione la relazione con Cristo la comunione definitiva con lui
Nessuno è in realtà muore da solo tanto l'Oriente quanto l'Occidente credono che intorno a chi muore si raduna l'universo
La trinità gli angeli Santin una parola si raduna quella comuni o che la Chiesa celeste e allora torniamo alla copertina del libro non so perché sia stata scelta non so se la mia interpretazione è corretta
Ma credo che sia un'immagine adattissima per quanto inusuale
Quell'uccello che spicca il volo mi sembra sia la metafora di chi muore può esserlo spicca il volo ma continua ad avere lo stesso colore degli altri uccelli perché la vita dei morti continua a far parte della nostra vita
Qual è allora in definitiva la dignità del vivere del morire
Tenere strette le mani dell'altro nella vita e nella morte perché questa e la TIA per la pienezza dell'umanità grazie
Invitiamo don Vincenzo concludere praticamente abbiamo detto tutto potete anche non comprare più libero a questo punto
Cioè non è che avete solo detto tutto ma avete dato anche il compito
Ulteriore di continuare allora io ringrazio tutti voi
Mario Calabresi Marcel Padovani ed Pierangelo Mario forme di melone per le parole
Che avete detto
Ringrazio
La casa editrice
Quindi schierata in prima fila
A cui siete molto compresa
La copertina
Quindi ha mai detto della finalmente sia scoperta francescana
Perché
Grazie
Anche a tutti voi che avete avuto la pazienza
Di ascoltare
Un grazie fa anche
Al motivo per cui è nato questo libro
Con grazie
Agli amici di Sant'Egidio
Con i quali
Tenuto il perché di questo libro
La appassionata vicinanza
Do Pierangelo
Una vicinanza mai interrotta
Appassionata continua con chi
Raggirato alla conclusione della vita
Questa
Appassionate vicinanza che dura da anni
E che ha visto
La vicinanza a tanti giovani quando l'AIDS
In Occidente era la condanna a morte
La vicinanza tanti anziani scartati
In queste anticamera della morte Mario nel Cennamo anch'
Qualcuna
La vicinanza incanti amici che hanno dovuto affrontare questo momento particolarmente difficile ecco questi appassionate vicinanza che
La
Attenzione quotidiana
Ad un certo punto raccogliendo uscì con alcuni è stata con me
Una
Suggerimento a dovere interrompere
La freddezza
Di una società globalizzata
Dove tutto questo non solo non ne accolto ma anche
Vuole essere ancor più
Ancor più deteriorato attraverso queste forme invocati di oltre a Nassiriya
Dove appunto il detto ovviamente di una parola diventa non
Accompagnamento alla morte ma dare la morte
Questo
Ciò
Non abbiamo più resistito
Devo dire vogliamo scrivere venti cartelle
Di denuncia
Abbiamo iniziato alcune riflessioni
Ci siamo ritrovati insieme e ma mano discutevamo secco ma allargato l'orizzonte
Di
Una riflessione
Io stesso
Ho dovuto con me intessere un dialogo contanti credenti e non credenti sarebbero più teorica
Di cui avete parlato
Perché mammario hanno la riflessione andava avanti sentivamo
La complessità e l'urgenza di metterci in dialogo di percorre in maniera ragionata un tema
Che disatteso normalmente
Con la condizione peraltro divenuta sempre più consapevole
Che il corto circuito di disposizioni felicità lasciato ad una legge
Sono
Una sorta di imbarbarimento ulteriore di una cultura individualista che scatta
Che fa sentire persino in contatto
Persino in corta
Per cui quel
Presunto diritto a morire che viene evocato
Diventa il dovere
Di morire e già mandare
Cioè un avvelenamento
Della società che fa spavento
Ecco perché questo libro non ha voluto né
Denunciare né usare il Randello perché è convinzione a mio avviso importante
Far riflettere
Mettere tutti attorno al tavolo io accetto Marzenta letture domande fanno parte del core della questione
E in questo quando Mario Calabresi parlava del valore della esperienza della tradizione e qui c'è tutto
Cioè l'esperienza la tradizione la responsabilità di decidere sulla vita e sulla morte
è una responsabilità che dobbiamo prenderci e noi dobbiamo delegare a nessuno
è una stanza terribile
Importante però
E comunque che ci riguarda tutti la relazione la relazionalità
A cui faceva riferimento adesso forme ieri e che nel libro una sorta di filo rosso
Ecco questa relazionalità quella cultura
Di un nuovo umanesimo che si riscontra io mi auguro diventi cultura profonda e larga contro quella
Ecco cara zia
Quella è con la Tunisia
C'è un po'una sorta di sintesi tra una lettura del prevalere assoluto dell'edizione
Leggo Grazia che diventa quasi un culto religioso il culto dell'invio ecco che in effetti scardina radicalmente questa relazionalità che invece è
La vita
In questo senso io mi auguro che
Questo testo possa aiutare la riflessione il dibattito e debbo dire che anche
In questo mese
Le tante domande che vengono fatte perché venga presentato stanno a dire che
Insomma il tema non è estraneo
Viene rimosso ma c'è
Di qui a mio avviso la responsabilità di continuare a riflettere su queste tematiche
Il titolo Sorella Morte
Nasce
Dalla come dire dalla dimensione
E va in genere vissuta da San Francesco
Il quale aveva scritto il Cantico delle creature proprio progettato Francesco ne ho parlato con tutti
Con gli uccelli con il cervellone natura abbia parlato con il lupo
Aveva parlato con i briganti
Quando per sconfiggerlo lì
Mandava cibo
Fatemi mangiare così non vanno a rubare
E siccome queste continuavano Francesco disse entrati gli avete tanto cibi poco saporoso sì date quindi il doppio più buoni
Perché se saranno sazi e soddisfatti non andranno ad ucciderli altri Francesco quando vede avvicinarsi la morte e lui chiede
Di essere circondato dai fratelli
Chiede che gli venga letto il brano della passione
Da uno dei frati
Spezza il pane perché così Gesù aveva fatto e in quel momento nei momenti precedenti lo chiamate la morte la chiama sorella non perché
Non la temesse ma perché chiamando alla sorella
Con la fede
Che evangelica credo animava gli ha come tolto il concisione
è come aver tolto al lupo
La forza di mordere
è come aver tolto a quei briganti la voglia di uccidere
Io allora quella debolezza estrema
Lui la ripresa più forte della violenza dalla morte e che io credo che
Questa dimensione umana che nel Vangelo è evidente
Che in chi riflette pensoso a mente
Di fronte al mistero della morte in qualche modo
La incontra
Ho narrato di Mitterrand ma potevo narrare anche di altri non credenti
Questa dimensione della
Comunione dell'incontro è quella che toglie il Concilio pone e permette
Alla morte di essere
Incontrata
E l'incontro è un incontro serio quindi un incontro non lineare non semplice
Però quando
Ad una donna anziana richiesto dal mare per lei cosa vuol dire morire degnamente
E lei rispose stava malata Minale
Viene in mente per innovare morire sul letto circondato dei miei familiari dinamici e addormentarmi
So che un po'mi dispiace però un po'mi consola
E chi è credente
Idonea a questa momento di passaggio una consapevolezza che questa compagnia non sarà interrotta
Ecco perché i cristiani non credono
Nell'aldilà
Credono
Che la vita
E l'amore e i legami che abbiamo stretto sono più forti anche della morte in questo senso allora la morte nonostante tutto
Può diventare sorella però sì colloquiamo con lei se la circondi diamo di affetto si
Ci sentiamo accolti accompagnati
Ed è questo quello che secondo me comincia già
Dall'inizio della vita un bambino abbandonato
Già dice una sorta di drammatica
Situazione tenersi per mano dall'inizio
Fino alla fine io credo che sia
Il cuore il filo rosso di queste pagine io ringrazio ancora tutti voi
Mi auguro che l'esperienza
Che da queste pagine un poco tra luce
Possa aiutare anche come dire non solo a leggere ma anche a vivere un po'in maniera
Più degna questa nostra esistenza grazie
Grazie
Grazie a tutti e buona serata