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presidente della Casa Editrice Garzanti Libri
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri
Oggi al microfono di Radio Radicale cioè Gherardo Colombo già magistrato di Mani pulite e oggi Presidente di Garzanti i Primo Colombo è autore di molti moltissimi libri né ci siamo solo due il perdono responsabile della due mila e undici
E la tua giustizia non è la mia libro scritto con Piercamillo Davigo già collega del pool di Mani pulite e oggi il presidente dell'associazione nazionale magistrati
Lasciamo da parte per ora la visione della giustizia Dieter Camillo Davigo e chiediamo al dottor Colombo quale la sua visione di giustizia in sintesi
Molto molto sinteticamente del mia visione di giustizia io torno trova nell'articolo tre della Costituzione
Che tradotto è già comprensibile per conto suo no però tradotto interpretato nel modo più
Che eviti che si riesca a capire il più possibile
Dice che tutte le persone sono importanti tanto quanto le altre hanno un valore è un valore che hanno
Chimiche a chiunque no
E per questo
Le loro caratteristiche personali che possono riguardare il CNR eletti via la religione le opinioni politiche le condizioni personali e le condizioni sociali
Tende a sottolineai incluso evidentemente anche il fatto di essere di e di aver commesso un reato oppure no no non possono essere causa di discriminazione
Tanto che come portato come conseguenza di questa visione della giustizia di questa intende nella giustizia l'articolo ventisette della Costituzione dice poi che la pena non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Proprio perché le persone sono dignità e quindi vanno trattati umanamente tanto che articolo tredici penultimo comma
è punita qualsiasi forma di violenza fisica e psicologica nei confronti di persone la cui libertà sia comunque ristretta
E qui veniamo al sistema penale e in particolare alla circuito carcerario a questo proposito è in corso da diciassette giorni uno sciopero della fame
Che vede coinvolti Rita Bernardini era né testa annualità di Giorgio Paolo Di Folco e Maurizio Bolognetti
E quali chiedono intanto che si imponga un anno alla riforma dell'ordinamento penitenziario che sostanzialmente vuol dire finalmente la sua attuazione cosa ne pensa
Sì beh già se fosse attuato così come nell'ordinamento penitenziario
Sarebbe più corrispondente alla Costituzione di quelle eccesso noi ci comportamenti no anche se ci sono delle eccezioni penso alla NATO e il parte trattamento avanzato
Di San Vittore per tossicodipendenti oppure al carcere di Bollate
Però il così il trend complessi e comprensivo del della situazione carceraria
In Italia beh insomma secondo me è un po'in indenne indebito nelle nei confronti della Costituzione
Andrebbe proprio
Il il modo di di di di di bella la prassi diciamo no andrebbe veramente adeguate alla cura adeguata molto la Costituzione
Però è anche necessario che l'ordinamento penitenziario si attagli formato
Per esempio e io credo che la cosa è avvenuto più evidente la più chiara no quando si parla delle esigenze di riforma riguardi quella disposizione che impedisce sostanzialmente
Ad alcune persone di porterà essere valutate ai fini di poter ottenere
Dei trattamenti
Che particolarmente aiutino sulla strada del inserimento sociale no cioè quei quegli ostacoli no che e rendono impossibili per qualcuno
Porterà
Uscire
Da questa
Situazione che io credo sia veramente contrastante con lo spirito della Costituzione magari se non lo è
Letteralmente però per quel che riguarda lo spirito sicuramente il fatto che possa esistere unità carcerazione affitta no ecco
L'articolo quattro bis
Sostanzialmente impedisce a una parte della persone
Che sono detenute condannati all'ergastolo di averla speranza no
Di porti alla furia e della liberazione condizionale e quindi e di porterà non morire in carcere quello che chiamano ergastolo ostativo
E questo della abolizione dell'ergastolo ostativo è un altro degli obiettivi della lotta radicale veniamo a un commento che le chiedo a proposito del fatto che questo sciopero della fame
Che convocato a oltranza
è affiancato da uno sciopero della fame che durerà solo due giorni
Il cinque il sei di novembre il sette novembre e il giorno della marcia per l'amnistia le giustizia e la libertà che
Al momento sono andati di ieri sera ventisei ottobre
Coinvolge trentasette carceri italiane e tre mila trecentodiciassette detenuti
A proposito questo del riforma nell'ordinamento penitenziario e della marcia più in generale che è una marcia e che se ho capito bene riguarda anche altre cose no
In particolare riguarda anche l'amnistia io insomma il fatto che
Più di tre mila persone in carcere altre persone perché sono molto molto addentro no a a questi temi fuori
Arrivino a questa manifestazione che è una manifestazione giri di
Proprio di presa in carico no perché il digiuno e secondo me una auto sacrificarsi no
Per far vedere quanto importa quanto essenziale no la soluzione del problema per il quale si dice una
Io credo che sarebbe veramente molto molto auspicabile che
Si attivasse perché io bandiera veneta o un una certa fiducia
Che sia riesca ad arrivare agli atti forme dell'ordinamento penitenziario e non solo dell'ordinamento penitenziario ma anche del Codice penale del Codice di procedura penale
Di alcune leggi speciali il tipo per esempio la legge sulla sul
Sul sugli stupefacenti e quindi tutte riforme proprio finalizzate no attendere possibile l'idea
Che la prima risposta alla devianza non sia il carcere ma siano le misure di comunità
Io ho una discreta fiducia poi magari russa Marsala sarà una fiducia mai posta però io spero che sia chi esca ad attivarci a quella riforma
Che sarebbe veramente una passo avanti notevolissimo
Che secondo me renderebbe anche molto minore l'urgenza di un'amnistia perché nel momento in cui il trattamento da risposta no da parte della comunità
A chi a violato la legge sia una risposta che effettivamente tende alla e Cuper o della persona
E che tendente al recupero della persona non passa necessariamente per il carcere salvo che quando sia necessario
Tutelare la sicurezza della cittadinanza ebbene allora capisce che si sposterebbero moltissimo i numeri per esempio non e quindi la popolazione carceraria sai diminuirebbe veramente moltissimo
In conseguenza io credo che potrebbe essere curata molto di più
L'esistenza non la qualità della dell'esistenza di vinti in carcere di chi in carcere sta io credo che il nodo principale sia proprio quello
E che sarebbe
Una bella cosa riuscire ad arrivare questa riforma e credo che
Cioè io ho speranza che questo succeda
Un elemento fondamentale per nutrire questa speranza e la comunicazione l'informazione e a questo proposito che lo dica li hanno scritto
Alla RAI
Per chiedere che tutte le audizioni che vanno appunto dalla
Il numero di detenuti al momento già importante ma che appunto crescerà fino al sei di novembre e che tra parentesi è
Da una parte una manifestazione di fiducia da parte dei detenuti nei confronti dell'istituzione e dall'altra anche un'assunzione di responsabilità di una lotta non violenta nostra e ricorderà che un tempo le carceri venivano messe a ferro e fuoco
Durante le rivolte oggi pare che
Eccetera se cioè c'è una non è una situazione di grandissima conflittualità che è stata risolta moltissimo io credo attraverso la legge Gozzini
Che che
Che una legge tra l'altro che non è un particolarmente amata dei cittadini italiani no
E che invece è la legge che consente all'interno del carcere una vivibilità
E all'esterno io credo anche una possibilità il minimo dei minimi dei minimi dei minimi perché si possa
Anche soltanto pensare a una eventualità direi di reinserimento fatte vediamo che è vissuta diciamo così
Con insofferenza c'è anche nell'ambiente politico e anche l'ambiente dell'informazione e quindi diciamo la questione della RAI la questione dei mezzi di comunicazione più in generale la necessità che si faccia conoscere che c'è un problema
Giustizia che c'è un problema in carcere e che c'è anche una via d'uscita possibile diversa da quella che diciamo così è investe in quello di
Tutti in galera c'era oggi un titolo di un giornale che diceva forza manette
Arrivare all'attualità ecco questa è una responsabilità dei mezzi di comunicazione di massa quindi le chiedo cosa ne pensa di questa lettera alla RAI e
Tra parentesi le è stato nel consiglio d'amministrazione della RAI cosa si è fatto in quel periodo sul carcere come la RAI riuscite a rispondere ai suoi doveri e necessario faccio oggi
E credo che sia abbastanza deficitaria e cioè che l'informazione su questo su questo pugno punto un una questione che riguardano soltanto il servizio pubblico e quindi la RAI
Ma io credo più o meno pochino tutte le le le le le emittenti
Attaccati al recare ovviamente
Perché è un tema che magari viene affrontato però viene affrontato con un taglio che è giusto quello della
Del tanto
Ritenere giusto che la persona che ha fatto che ha commesso un reato debba soffrire
E quindi debba anche essere emarginata per tutta la vita la sostanza è un pochino quest'anno
Io credo che sarebbe invece essenziale che bisognerebbe proprio affrontare il problema
Con un taglio diverso
Cioè non posso neanche noi non foglio dire affrontarlo di più
Perché se l'offerta si affrontasse di più secondo i parametri secondo le linee direttrici secondo il nove quel che succede in pratica oggi allora meglio non meglio che non sia scontato no se la giustizia
Viene vista come la spada vendicatrice da una parte esse quindi il colui che ha commesso un reato
Veramente una persona alla quale
Viene tolta completamente la dignità
Più
Se invece si è io uscisse aggiornarci non posso pagano e a non dare delle risposte di pancia ma delle risposte da aggiornate
Perché noi qui in questo tema il tema intendeva della della devianza e lo affrontiamo
Molto molto spesso proprio soltanto emotivamente no perché ci spingerà paura della paura non ci fa
A cena e più
Ecco se invece fossimo capaci di prendere un pochino le distanze rivedere anche quello che serve alla collettività perché alla collettività alle persone serve
Che chi ha commesso un un uso del delitto
Diventi capace non commetterne più
Il carcere credo che ormai lo si sappia chi reale settanta eccidi su cento persone che ci entrano
Di cento persone che hanno provato il carcere settanta gli entrando in carcere e quindi pesi come la nostra sicurezza in qualche misura addirittura ridotta no
Dall'essere passati per il carcere
Lei per un superamento del carcere ma non è il solo
Ricordo che l'intervistato il provveditore alla Lombardia e Piemonte Valle d'Aosta che si chiama pagano ed è stato direttore del carcere di San Vittore per molti anni e anche lui che è un operatore ma non è il solo tra gli operatori
Del sistema carcerario
Diceva il carcere va abolito fa superato perché produce criminalità e tra l'altro costa
Costa molto costa quasi tre miliardi
Di euro all'anno in Italia il carcere
Per tenere reclusi circa almeno attualmente più o meno cinquantacinque mila persone con una tendenza peraltro riprende norme alla crescita del numero delle persone che si trovano in carcere
Somma complessivamente destinata
Soprattutto a
A mantenere nell'organizzazione no a alle voci distesa che servirebbero alla inserimento sociale
L'accordo la prostituzione dice rieducazione
Credo che oggi
Parleremo di reinserimento sociale ecco il le le le cifre dedicate a quello sono veramente irrisoria rispetto a tutto arresto
Ecco allora di fronte a questo
Di fronte a diciamo un muore la diffusione delle idee che lei ha espresso e soprattutto credo che l'Autorità non è che siano poi tutti tutti tutti d'accordo ce ne sono tanti e
Ce ne sono tanti chiederei che che che sia che che che vedono
Poi però però scusi fruttuosa allora dicevo ecco di fronte a questo e cioè chi più conosce la questione ragionerà nei termini che lei ha descritto sommariamente
Fuori a partire dal Parlamento quel Parlamento che ha risposto al messaggio
Ai sensi della Costituzione del Presidente Napolitano che parlava di amnistia parlava di indulto e parlava anche di altro di carcerazione disumano e degradante e di processi troppo lunghi
Il Parlamento non ha risposto a fattore che da mercante
In questo coadiuvato dal sistema dei mezzi di comunicazione di massa allora di fronte a queste un'iniziativa come quella dell'amnistia che starà bene avendo successo tra popolazione carceraria ti ma non solo
Abbiamo avuto l'appoggio della Conferenza episcopale italiana anche perché la marcia si concluderà a San Pietro Piazza San penso ed è dedicata a Marco Pannella ma anche a Papa Francesco
Ma anche perché papà Francesco quando parla di giustizia ne parlo in termini vicini a quelli che lei ha descritto anche lui viene censurato dei mezzi di comunicazione di massa e allora
Questa è un'iniziativa è l'unica che abbiamo perché non appoggiarla perché perché non viene a Roma perché non aderisce alla marcia e questo è un modo per aprire un discorso nel quale poi possano entrare anche
Una parte il fatto che il il il sei di novembre io sono
In Brasile perché esso è stato invitato dall'Associazione
Dei magistrati brasiliani rissa che lì ci sono delle delle situazioni molto molto molto molto
Molto complessa e difficile pesanti però come abbiamo avuto occasione di dirci per scambi epistolari tramite e mail
E come del resto ho scritto nel il libro che ha citato quello che abbiamo scritto insieme Piercamillo io io sulla
Amnistia sono piuttosto perplesso perché temo
Che l'amnistia in qualche modo cioè se se viene concessa un'amnistia poi tutti i problemi che abbiamo a proposito
Del sistema carcerario
Ebbe del restano lì perché non esiste più lo stimolo a risolverli perché per esempio con un'amnistia il sovraffollamento si riduce
Perché quindi induzione
Tre infatti no allora allora io sono sono perplesso però devo dire ne abbiamo avuto un primo contatto
Cosa sarà stata una ventina di giorni fa più o meno forse
Più o meno ed ero stato molto molto molto deciso così come era stato molto preciso scrivendo abbastanza deciso diciamo scrivendo il libro con con Piercamillo
Devo dire che pensando ripensando pensando e ripensando ebbene una qualche perplessità sul fatto
A una qualche perplessità diciamo all'opposto no
Sul fatto che comunque due persone che stanno in carcere oggi stanno vivendo una situazione molto generalizzata di notevole sofferenza
Proprio perché
Il carcere non corrisponde a quel che vorrebbe la Costituzione
Risorse ecco forse forse sto parlando tra me e me
Magari questa perplessità forti no
Sul questi timori nonché l'amnistia possa rallentare un processo di o umanizzazione generale del carcere forse forse potrebbero essere messi un un attimino da parte
Peter cosa succede dopo anche perché qui noi parliamo di un inserimento potremmo dire detenzione
E forse bisogna corrispondere a questo impegno dei detenuti questa fiducia manifestata dei detenuti
Con una sorta di impegno alla redenzione dalla Repubblica cioè al fatto che la Repubblica si renda conto che
Le leggi che si è data i princìpi sui quali nasce dovrebbero essere rispettate innanzitutto da chi alla responsabilità di governo tutte ovvie contemporaneamente perché le cose sono complicate e complesse non sono semplici
Contemporaneamente esiste un problema culturale talmente forte
Per cui
è difficilissimo per chi esce dal carcere riuscì a inserirsi nella società perché generalmente trova un grande rifiuti rifiuto complessivo no allora è necessario anche procede lungo una strada che ieri scheda a modificare l'opinione generale e questo secondo me lo si può fare soltanto attraverso l'educazione
Ecco ma visto che il problema è culturale torniamo al discorso della lettera alla RAI sistema di comunicazione
Di massa e una parte importante della cultura può modificare Hood attenuare quell'atteggiamento di cui lei parlava di rifiuto di chi è stato in carcere considerato appunto come un rifiuto da mantenere escluso
Ecco quindi
Lei se la sentirebbe di sottoscrivere la lettera che i radicali hanno malato alla RAI perché la RAI abbia diciamo così uno stimolo in più a rispondere positivamente a questo appello che semplicemente un appello a far conoscere i cittadini quello che
Dalle istituzioni dal Vaticano dalle carceri si muove
Cioè alle missioni di condividere il contenuto di questa di questa lettera è sostanzialmente dalla ma io lo condivido
Ma io credo che sia molto importante anzi no che si dia un Zante informazione su questi temi come mea culpa come dicevo prima no
Purché sia una informazione corretta no e non a una informazione a senso unico
Che penalizzi ancora di più la la la la la situazione no la posizione
Delle persone che si trovano in carcere delle persone che hanno commesse pagati io sono convinto che sia necessario
Salutiamo e ringraziamo il dottor Gherardo Colombo presidente di Garzanti Libri
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