Conversazione sul tema "La cultura liberaldemocratica", con Tommaso Edoardo Frosini

Manteniamoci
Nel
Tre le consuetudini
Ringrazio voi tutti per la
Partecipazione per la puntualità che non vogliamo tradire quindi diamo immediatamente avvio a questa prima
L'ex sito
Del fascicolo che come voi sapete
Perché se siete qui evidentemente ne avete preso cognizione
Il presidente
Commissione cultura Presidente ha come sua cultura il il Gruppo Misto naturalmente con il
La la partecipazione all'attenzione della Presidente della Camera
Hanno organizzato per ricordare i settant'anni dalla Assemblea costituente perché
Come credo
Sia
Sia stato anche osservato sottolineato ma ieri in conferenza stampa lo ricordavamo anche noi quest'anno
Il
Il settantesimo annotarla dal referendum istituzionale
Settantesimo anno dalla
Dall'ingresso del protagonisti col delle donne nel
Sistema democratico figlio del
Della repubblica
Quest'anno è anche però l'anniversario della Assemblea costituente il venticinque di giugno del mille novecentoquarantasei
Noi abbiamo avuto nell'aula di Montecitorio la prima seduta Entella di quella storica Assemblea
Perché poi come
Voi sapete termino il suo lavori trentuno gennaio del mille novecentoquarantotto producendo la Costituzione
Come già con la
Della professoressa
Nonché
Onorevole collega Flavia Piccoli Nardelli che peraltro ci raggiungerà tra poco ma ha chiesto
Di di salutare tutti anche a nome suo invece Presidente la Commissione cultura quindi Commissione nel negli interstizi di tempo quelli dati dalla dalla situazione question-time utilizza appunto
Il lo spazio per per lavorare
Come appunto ricordavamo ieri questa
Questo ciclo che che cade e che interseca anche momenti
Di riflessione sulla Costituzione attuali quindi contemporanee quindi
Proiettati verso un
Una una data che è quella del quattro dicembre però con questa data non c'entra niente quindi nuova noi l'abbiamo
Evidentemente
Nessun tipo di argomentazione da proporre in una direzione o nell'altro vogliamo solo parla di cultura politiche
Al costituente
è un tema straordinario anche molto ambizioso
Perché e che quest'oggi vede una partenza di grandissimo prestigio di grandissimo livello il professor Tommaso Frosini che ringraziamo per aver accettato
La la nostra il nostro invito
Ordinario di diritto
Costituzionale comparato la
Anna fora solo Ossola ma Benincasa peraltro Presidente da poco Presidente dei professori
Di diritto comparato in
In Italia e tu pubblico comparato in Italia
Che peraltro
Un liberale quindi partecipa questa
Straordinaria
Cultura che è stata una delle delle fonti uno dei filoni fondamentali ma questo lo ce lo dirà lui tra qualche momento quindi
Io credo di poter
Finire qui il questo
Mio piccolo saluto ringraziando tutti gli intervenuti ringraziando chi viene da fuori i miei colleghi che sono
Venuti con
Grande interesse tutti i consiglieri parlamentari potrei citarvi uno per uno ma
Qualcuno poi lo dimentico e quindi non lo faccio persone tutte autorevoli giovani studenti tutti coloro i quali dimostra un coro presenza un grandissimo per interesse a questo tema straordinaria
Dopo quindi la parola a nostro moderatore che ci seguirà
Merkel
Il nostro Stefano Menichini ci seguirà tutto il ciclo che comincia oggi prevederà cinque cinque appuntamenti fino all'otto febbraio con
La riflessione sulle culture dopo quella liberaldemocratici sarà cultura socialista quella cattolica la cultura marxista e la la cultura laica è indipendenti alla
Dal costituente e poi
Avrà come iniziativa
Che incrocia questa
Del del della riflessione in attraverso
Questa questa occasione avrà una mostra sulla
Sul dibattito pubblico sulla nuova Costituzione come la stampa racconto la democrazia nascente che si terrà alla biblioteca
Vi saluto il nostro direttore ad
Perché credo rappresenti anche questa una occasione di grandissima importanza sempre dentro lo schema ecco come le culture politiche riescono se ben proposte anche a coinvolgere la pubblico opinione mi taccio grazie
E grazie Presidente grazie sul
Di avermi invitato a svolgerle questo questo ruolo per il quale non non so se sono
All'altezza nel senso che non diciamo credo che però le questioni in una maniera molto
Diciamo e coerente con quella che è la nostra professione di giornalisti che sono abituati a tradurre
In volgare questioni che poi di hanno dovrebbero avere dovrebbero essere rispettate hanno nato ben altro spessore comincio con una battuta sicuramente greve cioè che i liberali non hanno da essere moderati quindi
Il
Io credo io un interesse particolare per questo tipo di
Di di lettura che farà il professore anche di tipo soggettivo io sono
Cresciuto avendo sempre fatto giornalismo politico sono cresciuto in una
In un ambiente di sinistra che era ancora sto parlando dei
Primi anni Ottanta fine anni Settanta che era ancora
Molto saldamente ancorato diciamo così alla sua impronta socialista comunista
E che il che via via nel tempo poi si è fatto contaminare da culture diverse di cultura di movimenti movimento delle donne in movimento ambientalista eccetera eccetera
E che ha
Aveva egli Cattolici democratici come suo interlocutore assolutamente prioritario
Può politicamente e culturalmente la ovvero
Diciamo libici
Il vero interfaccia ovvero il vero alter ego e che
Invece
Questo io
Porto l'esperienza molto diciamo molto materiale non non particolarmente
Culturalmente raffinata e approfondita ma manteneva verso la culturali liberal democratica liberale
Una un saldo complesso di superiorità
E un atteggiamento che credo nel nella stima e la storia politica italiana del dopoguerra nei confronti dei liberali abbiamo tenuto un po'in tanti se non forse
Lastre grande maggioranza degli attori politici dei movimenti in campo dei partiti eccetera fino in fondo Presidente
Grazie
Non so se
La Presidente forse
Va beh io finisco poi
Cui valuta
Fino o fino in fondo forse a fare introiettare liberali stessi questa
Questa dimensione farne diventare per certi aspetti un loro Weltanschauung io dico questo questo mio impegno impressione che avevo
Diciamo maturato in molti anni di giornalismo politico mi si chiede
Rafforzate ed è diventata molto vivi da quando ho avuto la fortuna di privilegio di lavorare
Nel giornale che dirigevo Europa con un
Con un grande intellettuale con un giornalista in importantissimo che che mi faceva l'onore di di di di di aiutare
Il nostro il nostro lavoro quotidiano che era Federico Orlando che è un
E grande amico
Grande amico e è un grande professionista in grande intellettuale e un grande liberale
Nei nostri sono eravamo un gruppo di lavoro di cui diciamo lui era il decano elettivi io ero così il secondo più anziano quindi era un gruppo di lavoro mediamente molto giovane
Nel nostro ragionare discutere programmare il lavoro commentare la quotidianità Federico introduceva sempre
Diciamo così uno sprazzo di saggezza o di arguzia UTV di pessimismo e loro argomentava con i suoi trascorsi da uomo liberale nell'Italia
Dei socialisti dei comunisti dei dei dei cattolici cioè da un uomo di una di una
Di una minoranza
Che non riusciva a emanciparsi mai da questo da questo ruolo ora
E che con questo diciamo e chiudo perché il paradosso di questa vicenda di questa vicenda che ha visto
Dagli anni della Costituente in avanti
Sempre la cultura liberale chi la incarnava nella dimensione politica vivere in questa diciamo marginalità politica Inpdap relativa inconsistenza elettorale
Il paradosso è che adesso viviamo in un Paese in cui sostanzialmente tutti si dicono si sentono si muovono come fossero dei liberaldemocratici
Cioè
Di
C'est c'è stata almeno ci dovrebbe essere stata per come sono disegnate le nostre istituzioni per come nostro regime economico insomma per carità discorso sei farebbe molto complicato
Però insomma quell'idea originaria alla fine ha avuto sostanzialmente una grande ragione storica
Che però poi nell'interna arsi storico della deve dire dell'ALDE della storia d'Italia della sua politica
è però sempre rimasto
Diciamo così almeno nella mia impressione marginalizzato io per penso sono convinto perché il professor Frosini oggi ci possa far capire meglio
O almeno questo è quello che io cercano di ascoltare dalle sue parole
Dove sono le radici di quel di questo di questo percorso dentro gli anni dentro la stagione della
Della Costituente degli anni dentro gli anni della nascita
Della Repubblica e quanto cioè di quel pensiero virginale e della sua
Della sua intimi portanza del suo valore dei suoi riferimenti globali dentro questa costituenti dentro questa Costituzione italiana di cui parliamo
Tutti i giorni e l'ASS la strapazza siamo
Nel dibattito politico intendo naturalmente
La strapazza siamo tutti i giorni e forse non ne conosciamo molto spesso abbastanza bene negli effettivi contenuti e neanche l'effettivo matrici
Allora grazie grazie
A a Stefano iniziali terre per questa sua affettuosa collaborazione ancora noi
Grazie al professor Frosini grazie Attinà presentare affatto sicuramente anche dei medici io presiedevo Commissione quindi è un problema di impossibilità di lasciare in quel momento
E io mi riservo di intervenire visto che noi faremo cinque incontri e questo è solo il primo è di cinque in uno dei prossimi
E quindi dava immediatamente la parola alla professor Frosini ringraziando anche tutti voi per la vostra presenza
La Commissione cultura che il gruppo misto della Camera
In questa
Inedita alleanza
Vogliano veramente portare avanti un'analisi per la Camera di quella che è stata l'esperienza delle culture politiche che hanno contribuito
Nella Costituente a dar luogo a quella che è stata la costruzione la Costituzione per il nostro Paese quindi credo sia
Doveroso importante e
Dovremmo cercare di essere qui anche le prossime volte proprio per avere questo quadro il più possibile completo di queste esperienze professore allegato
Molte grazie Presidente a lei alla questione che presiede alla consentitemi amico prima ancora che onorevole Pino Pisicchio
Al dottor Menchini a tutti voi per essere presenti e per me davvero un grande onore essere qui in questa
Prestigiosa sede delle istituzioni che la Camera dei deputati
E essere qui a inaugurare questo interessantissimo ciclo di conferenze di conversazioni credo che la scelta anche del termine sia molto azzeccata e spero che di riuscire a mantenere un tono da conversazioni più che
Come forse l'amico Pino in maniera troppo buona ha voluto presentare con una lezione non è una lezione nel poi ovviamente siete
Degli studenti quindi sarà dovrà essere una conversazione
Su un bellissimo tema e credo che la scelta che sia stata fatta di voler unire le culture politiche
Al settantesimo anniversario dell'Assemblea costituente sia una una
Una diciamo Scelta molto riuscita e molto intelligente
Vedete nel
Tanti anni fa adesso non lo so datare ma insomma più di una cinquantina di anni fa uscivano due volumi per la cura del proprio Roberto Ruffilli dedicati proprio la cultura politica
Nel periodo costituente
E nella parte dedicata diciamo ai liberali alla I liberaldemocratici a questa ampia e pluralista i capi famiglia di cui ora dirò sono stati curati da Nicola Matteucci un'altra grande figura del liberalismo italiano
Sono andato ovviamente a rivederli
Per quest'occasione
E debbo dire che lì l'approccio
Fosse suggestivo come sempre
Ma io
Proverò a distinguerli rispetto a quella lettura che all'epoca venne data dell'impegno dei liberali
E diciamo e di coloro i quali
Sì si sono potuti considerare nell'ambito di questa famiglia con le precisazioni che poteva fare
Rispetto diceva quella lettura povero a darne una diversa
Basata su altri riferimenti sia di carattere politico che istituzionale
Voglio altresì dire che va chiarito
Voi molto cortesemente nell'invitarmi mi avete attribuito la cultura liberaldemocratica qui va affatto da subito un chiarimento oserei dire metodologico perché
Vedete un conto e la cultura liberale un conto è la cultura liberaldemocratica
Letture famiglie per così dire si sono potute per qualche misura sovrapporre mescolare
Ma poi diciamo nel nell'arco del tempo a partire dalla Consulta nazionale poi l'Assemblea costituente e dopo nell'attività
Diciamo delle legislature repubblicane
Sono emerse con maggior rigore le differenze fra una cultura di tipo liberaldemocratica è una cultura di tipo liberale
Voglio precisare subito questo passaggio che mi sembra importante anche ai fini delle cose che do a dire nell'arco mi pare interventi
Venticinque minuti no mi prendo il tempo per
Allora valore iniziale però vuol dire una cosa visto che la l'occasione di queste conversazioni è data dal
Dal settantenni nell'Assemblea costituente consentire di fare una
Piccola battuta sull'assemblea costituente che uno dei
Diciamo
Delle idee che talvolta in maniera un po'carsica ritornano frequentemente nei nostri dibattiti istituzionali si imbocca il potere costituente si imbocca
Talvolta la l'idea di fare per votare ed eleggere una Assemblea costituente io credo che quel periodo quel momento quella capacità di costituire di creare
E un
è stata frutto di un potere difficilmente ripetibile non solo in termini giuridici perché sapete ora non sto qui ovviamente
A tediarvi sulla sulle potenzialità dell'articolo centotrentotto che vieterebbe in qualche modo la possibilità di ripristinare un potere perché il centotrentotto disciplina il potere costituito e pertanto non sarebbe diciamo legittimato a creare il potere costituente qui c'è un
Famosa questione sollevata da un filosofo del diritto danese altro rosso definita un pazzo del diritto costituzionale
Cioè se si può col centotrentotto che revisione alla Costituzione creare anche forme per consentire la nascita di una nuova Costituzione
Però ripeto sospendo su questo il ragionamento quello che volevo dire e che credo che non ci siano condizioni
Politiche prima ancora che giuridica per ricreare un'atmosfera consentitemela
Di DIEF definirla così quale quella che si è vissuto in Italia dal quarantasei al quarantasette
E lo dimostrano secondo me queste conversazioni lo dovrebbero dimostrare
Cioè la cultura politica e quel
è stata in quel periodo soprattutto quell'alto senso civico di
Chi apportava alla responsabilità di creare gettare le fondamenta per una nuova Italia che come sappiamo tutti
Veniva da un periodo
Di al regime fascista che aveva soffocato innanzi tutti i diritti e le libertà
Quindi l'Assemblea costituente bene che la si ricordi è bene che la si scende a e b ebbene che la si studi
Ma
A mio avviso difficilmente si può immaginare di poter ripristinare e quel modello in grado di formare una nuova Costituzione ammesso che ce ne sia vi
Sogno ma su questo ovviamente non entro nel merito proprio in mancanza di quello
Che Mortati disse con un'espressione bellissima la coscienza costituente
Cioè appunto un sentimento da parte del popolo che
Riuscì a trasmettere ai propri rappresentanti in quali entravano nell'aula dell'Assemblea costituente facendosi portatori
Di di un destino che va quella appunto di formare un'Italia che fosse
Per l'epoca repubblicana perché questo lo scelsero ovviamente i cittadini col referendum del due giugno
Ma che fosse costruita secondo quelli che erano già altrove in qualche altra parte del mondo penso soprattutto al mondo anglosassone anglo americano
Che erano appunto le fondamenta di uno Stato di democrazia costituzionale
Fondato eccolo qui la prima è sintesi fra liberale e democratico secondo un'idea una forma di Stato di democrazia liberale o se piace di più di liberal democrazia
Allora dicevo la cultura liberaldemocratica c'è un giudizio di Guido dorso che
Si può in buona parte condividere il quale sostiene che la cultura liberaldemocratica all'epoca nel quarantasei si presentava in maniera articolata e plurale
Divisa in una l'ha apposto giolittiana rappresentata dal Partito liberale ed alla democrazia del lavoro
Che si collocavano sul piano programmatico e degli uomini nel solco di una continuità col parlamentarismo pre fascista questo anche
Passaggio molto importante
E un allarme rivoluzionaria nel campo istituzionale politico progressista nel campo sociale rappresentata dal Partito repubblicano e dal Partito d'azione
Ora si si condivide e in parte la si può almeno io ritengo di poterle in parte condividere questa diciamo questo ragionare di Guido dorso allora eccolo che subito diciamo che la cultura liberale devo dica difficilmente la si posto odiare in maniera univoca come fosse un unico soggetto portatore di un unico interesse
Nel campo istituzionale nel campo ideologico nel campo politico inteso anche come campo partitico
Cioè
L'altro al vedete il problema in parte soprattutto dei liberali era quello di sentirsi LA di
Del periodo
Prego fascista di quello che all'epoca era lo Stato liberale
Che al di là diciamo dello Statuto Albertino del fatto che vi fosse la monarchia tant'è che molti liberali tacque o sulla questione istituzionale non presero posizione perché molti di loro erano sostenitori ovviamente della monarchia
Però dico al di là di questo il punto secondo me
Decisivo e che all'epoca il suffragio era ristretto
Cioè il
Il Parlamento era rappresentato da una élite se vogliamo dovuta al fatto che a votare non erano tutti i cittadini
Ovvero questo non aveva determinato quello che in qualche misura
E si è fu determinante ai fini della incapacità politica dei liberali cioè
La
Partito di massa cioè l'ingresso delle masse in politica e Stato uno diciamo dei primi vulnus al Partito Liberale costruito ancora in parte
Sulla sulle diciamo origini del periodi o statutario
E qui cito per tutti
Un liberale molto legato a quel mondo e molto critico del mondo che stava avvenendo a nascere dal quarantasei in poi con l'approvazione della Costituzione che Vittorio Emanuele Orlando
Tipica espressioni politica ma anche giuridica
Di un esponente molto legato al periodi dopo per fascino sta al periodo dello Stato liberale dove Luigi ebbero un ruolo importantissimo sia in politica il Presidente della vittoria ovviamente
Sì anche nel campo delle scienze giuridiche
Dove seppe costruire quello che Luigi se in una famosa prolusione i criteri tecnici per la ricostruzione del diritto pubblico italiano fondando una scuola e abituando
Ho gli allievi che furono molti a seguire l'input dal Comitato secondo il quale il diritto pubblico doveva servire a creare lo Stato il nuovo Stato
Allora partendo da questa diciamo definizione contrapposizione che dorso ha esposto laddove ha voluto in qualche misura puntualizzare il ruolo della cultura democratica era democratica
Vorrei dire che la cultura liberaldemocratica aveva una posizione intellettualmente forte ma politicamente debole ovvero i maggiori esponenti senza con questo
Penso e spero di non far torto a nessuno ma i maggiori esponenti della cultura italiana dell'epoca che hanno superato per dirla con espressione tedesca lo Zeitgeist lo spirito del tempo sono stati esponenti della cultura liberale
Vale per tutti ho fatto il nome di Orlando vale per tutti nome Di Benedetto Croce Presidente del partito liberale seppure per un breve periodo costituente eccome
Croce aggiungerei il nome di
Luigi Einaudi altro alto esponente della cultura politica italiana e rappresentante rappresentativo della cultura liberale
è interessante vedere
E ci proverò cercando di stare nei tempi io scusi Presidente non ho scritto la versò che si farà un volume
Che raccoglieva queste conversazioni e sarò felicissimo ovviamente di dare il mio testo che
Provvederò poi quando mi verrà chiesto nei tempi di scriverlo quindi adesso procedo diciamo secondo alcuni flash senza avvalermi anche di citazioni Punt uguali cosa che farò invece il testo scritto dei discorsi che mano mano alcuni grandi figure hanno fatto in Assemblea costituente però vedete su Einaudi e Croce
Per esempio si è maniera fosse un pochino
Diciamo esasperata si è finito sempre col considerare la co l'opposizione fra liberalismo e liberismo come se fai due ci fosse insomma una dialettica dovuta al posizionamento dell'economia
Nel contesto delle ragionamento politico liberale
E invece e interessante vedere anche come i due si sono venuti a distinguere ma talvolta ad avvicinarsi proprio nell'ambito del contesto dei lavori dell'Assemblea costituente
Quando si trattava di individuare le norme soprattutto relative all'organizzazione dello Stato e più in generale a quella che noi
Diciamo con la grammatica di costruzioni si chiamiamo la forma di governo il senso ampio
Allora c'è un problema che riguarda appunto la cultura liberaldemocratica ovvero una posizione di dice vite le talmente forte ma politicamente
Debole perché il rinnovamento di tale cultura passò attraverso un dibattito filosofico tutto proiettato sul principi
E non attraverso una discussione costituzionalistica politologico economica sui mezzi con cui realizzare quei principi
Cioè il limite fu quella appunto di non rimanere fosse troppo alti nelle discussioni un po'anche perché ognuno era portatore
Di un capacità diciamo profondità culturale intellettuale tale quasi da non sentirsi di dovere e poi
Essere un un fabbricato ore di norme di stare lì a scrivere le norme ci si manteneva in maniera molto alta sulle grandi questioni ma poi il problema era anche come trasformare quei principi in norme costituzionali scritte che
Poi sarebbero state cogenti a partire dall'approvazione della Costituzione
Dicevo che allora un primo tentativo è quello di distinguere i liberali
Dalla più ampia famiglia dei liberaldemocratici ho visto peraltro che qui chiuderà questo ciclo di conversazioni l'amico Stefano Folli dedicando ai partiti laici e quindi credo che lì fosse
Sarà il momento per analizzare e di più la componente repubblicana la componente azionista
Che molto importante sia pure con insuccesso però molto importante è stata in termini i proposte nuove e di soluzioni istituzionali no basti pensare ovviamente al contributo di Piero Calamandrei e all'idea di introdurre all'epoca il presidenzialismo nel nostro sistema costituzionale
Dicevo quindi i liberali si trovavano in una situazione diciamo così
Debole
All'interno dell'Assemblea costituente non tanto numericamente perché ricordo che invece fu il quarto gruppo
Perché illiberali che si presentavano il due giugno quarantasei nella lista chiamata promossa da Bonomi Unione Democratica Nazionale
Ottenne oltre un milione e mezzo di voti
Ovvero il sei virgola tanta per cento ed elesse quarantuno costituenti il quarto gruppo dopo i popolari socialisti e comunisti quindi insomma una una componente significativa i repubblicani ricordo furono ventitre
Però
Il problema è che loro si presentavano in ordine sparso cioè in fondo prevalse quella che è un po'lasci farà del pensiero liberale l'individualismo il personalismo ognuno si faceva portatore di proprie idee
Senza cercare per così dire un momento di coesione insieme agli altri quello che si avverte leggendo i
Discorsi agli atti della Costituente che le posizioni liberali non che fossero in contraddizione fra loro macchine di venisse meno un la guida che non ci fosse una personalità una lite in grado di aggregare intorno al gruppo liberale alla Costituente una posizione comune
E piuttosto ognuno interveniva
Cercando di valorizzare alcune misure intuizioni alcuni suoi teorie senza però
Coordinarsi insieme agli altri colleghi dello stesso dopo dello stesso partito dello stesso movimento
Questo ha determinato come dire alcuni interventi bellissimi in Assemblea costituente ovviamente
Infatti tutti
I personaggi che ho citato ma anche Aldo Bozzi come lui
Tanti altri Gaetano Martino però
No veniva si avverte la mancanza di un tentativo di proporre una scelta che fosse liberale
E allora mi sono chiesto perché
Beh la risposta può essere sì però una risposta secondo me è incompleta quella che appunto i liberali tendono in quanto libera ali a valorizzare forme di individualismo quindi come dire assentire meno questa capacità aggregativa
Che in fondo e la cifra portante dei partiti e che liberali stessi contestavano contestavano stesso l'idea di partito
Pensate che l'espressione non partitocrazia di cui ancora non si sa bene a chi spetta la la la la la la la tavolata la la la la formula
Maranini negli anni Cinquanta ma pare qualcuno Pria ma partito o mania parla Benedetto Croce di partito mania cioè appunto una critica forte anche allora
Nei confronti dei partiti e del loro ingresso nella vita politica laddove si propongono quale appunto i soggetti in grado di dominare lo scenario politico e di fare
Il ponte diciamo così fra la società civile fra
Il cittadino e le istituzioni ora però e lo ricordava all'inizio i partiti furono da subito partiti di massa
E
La
Gli appunto la critica nei confronti dei partiti a maggior ragione di massa diciamo che taglio di fatto fuori i liberali che non avevano capacità di essere partito di massa
Né tantomeno volevano essere partito di massa anche perché
Restavano molti di loro ancora ancorati ha un'idea della politica appunto del periodo dello Stato liberale
Allora direi però qui c'è un paradosso alla domanda che mi sono posto come mai i liberali non seppero in qualche misura
Un riunirsi per lavorare e tentare di portare avanti un po'oggetto o provata da anni una risposta che di esterno
Che poi metterò per iscritto cercando naturalmente di
Arricchirla adesso la espongo soltanto in maniera diciamo così molto rapida
E quello che chiamerò che chiamerei il paradosso costituzionale dei liberali cioè liberali a differenza degli altri movimenti politici in Assemblea costituente
Come dire erano naturalmente portatori di un modello costituzionale che era tendenzialmente liberale
E che gli altri finirono pienamente color recepire ma che loro non potevano ulteriormente diciamo organizzare proprio perché era quasi
Parole costituito rispetta un eventuale il loro posizionamento a una loro contributo effettivo nei lavori della stesura della Costituzione cioè quello che voglio dire in fondo la nostra Costituzione repubblicana
Nasce già già nella Commissione dei settantacinque già nel momento della stesura del testo provvisorio come una Costituzione a tendenza liberale perché siano i fa
A quei canoni classici del costituzionalismo di origine anglo americana secondo diciamo la declinazione britannica o quella statunitense
Che prevede tanto per dirne una la separazione dei poteri
La garanzia dei diritti il controllo di costituzionalità
Il riconoscimento e la tutela dei diritti di libertà questi sono i capisaldi la limitazione del potere sono i capisaldi del costituzionalismo ora se tu
Volevi fare all'epoca nel periodo post bellico una Costituzione che consentisse la rinascita
Il
La la la la la la diciamo loro informarsi
Di uno Stato di una nazione di un Paese
Non potevi non farlo come tutti i costituzionalisti mia europei posto bellici secondo uno schema che fosse di stampo costa del costituzionalismo liberale
Allora i liberali e come se si fossero trovati diciamo scusate
Diciamo la metafora un po'banale come se si fossero trovati a tavola con la tavola già apparecchiata dove loro non potevano diciamo mettere le posate
Dove loro non potevano contribuire a far sì che questa tavola si arricchisse perché era già apparecchiata secondo certo il criterio lo schema il modello liberale
Ma sul quale loro non non avevano capacità di auto attribuzione di questo schema ma se lo portavano in quanto la Costituzione repubblicana non poteva non essere diciamo così
A marchiata secondo un modello di ispirazione costituzionale liberale
Allora qui qui questa la prima risposta che ho provato a darmi laddove ho notato questa diciamo questa differenziazione delle posizioni all'interno dei costituenti liberali perché in parte erano smarriti
Nel momento in cui potevano sì come dire farsi forte del fatto che il loro andavano a rappresentare
Quella cultura costituzionale ma e agisce a era già presente
Nei dibattiti dell'Assemblea costituente era già in qualche modo
In
In nuce nella Costituzione che si stava andando ad approvare o meglio nello schema
Di costituzione sul quale si andavano a si andava abbassare le strutture portanti del nostro Stato che era appunto il puntata
Attraverso quei modelli classici del costituzionalismo liberale primo fra tutti
La separazione dei poteri intesa come limitazione dei poteri
Allora dice illiberali
Avevano Alloni in tal senso una una loro migliore capacità creativa
Salvo salvo come dire entrare un po'nel nel nello specifico di alcuni aspetti
Del funzionamento del sistema costituzionale nella seconda parte della Costituzione
Ora e vero che la prima parte come
Si legge in tutti i manuali
Si dice che il frutto di un compromesso tra
Sostanzialmente fra le culture politiche dell'epoca appunto la cultura popolare la cultura comunista socialista la cultura laica
Ma questo compromesso in fondo altro non è che la sintesi
Di culture che si sono incontrate in un'aria che noi definiamo liberale o liberaldemocratica
Laddove i principi fondamentali della nostra Costituzione non mi riferisco solo dagli agli articoli uno dodici
Altro non sono Tellas la perfetta sintesi
Di un'operazione che allora pareva ancora contrassegnata da opposti sentieri del costituzionalismo in Costituzione il modem lucrative costituzioni di voler Barale invece nella Costituzione e nell'Assemblea costituente
Dell'Italia del quarantasei
Si è riusciti in maniera mirabile a fondere questi due sentieri inizialmente contrapposti
Quello democratico dell'eguaglianza dei diritti sociali quello liberale dei diritti di libertà dell'individuo a cominciare dalla libertà personale la libertà divisioni di associazione di manifestazione del pensiero
E allora e qui fosse che
Come dire la componente liberale cede per certi versi a
Ad accettare che vi possano essere contaminazioni democratiche
Che consentissero in qualche modo di dare al disegno costituzionale
Una visione che non fosse esclusivamente liberale ma che tenesse conto di quegli altri valore
I che nel Novecento si andavano a imporre nel nel col comunità a cominciare
Dalla Costituzione della Repubblica di Weimar che per la prima volta introdusse i diritti sociali riconoscimento cioè che è compito dello Stato può vedere ad alcune diciamo prestazioni pubbliche a favore del cittadino
Sul punto c'è e debbo dire ma vorrei citare una
Un paio di belle citazioni di una di Giovanni cassando che è stato anche
Professore di Storia del Diritto giudice della Corte costituzionale
Il quale dice nostro sogno e che molto rivelatrice questa questa citazione il nostro sogno e che in ogni partito ci sia quel tanto di liberalismo
Che significa rispetto delle opinioni altrui e libere serene discussioni
Cioè l'idea appunto che non ci sia un
Un'appartenenza esclusiva del liberalismo ma che le bradisismo generosamente cede diciamo la sua Weltanschauung agli altri affinché si possa creare
Rispetto delle opinioni altrui e libere sereni discussioni
E poi c'è quella che vi dicevo appunto la sintesi fra democrazia liberalismo e l'esigenza di contemperare momenti di
Diciamo valorizzazione del principio di eguaglianza con momenti di valorizzazione del principio della libertà individuale
Allora qui c'è una citazione di don Benedetto Croce come sempre chiarissima e lucidissima
Il liberalismo senza democrazia languore privo di materie di stimolo
La democrazia a sua volta senza l'osservanza del sistema e del metodo liberale sì per avverte si corrompe e apre la via alla dittatura e hai dispotismo mi
Ora e qui perfetta come Croce prova a mettere insieme appunto questi quelle che erano i due mondi Bondi differenziati
Del del delle dottrine politiche non la democrazia e il liberalismo ancora di recente quando Bobbio scrive quel fortunato libretto destra e sinistra si avvale di questa distinzione sebbene
Lui stesso credo
Fosse consapevole che la storia l'avesse in buona parte superata però qui
E qui e qui secondo me la parte più significativa della cultura liberale alla Costituente
E quella che nonostante non fossero un gruppo ogni univoco non fosse un gruppo omogeneo non avessero un unico indirizzo costituzionale ma agissero in maniera individuale
Però la loro il loro contributo consisteva quasi nel voler spargere
Diciamo così disse in mente di liberalismo un po'ovunque anche negli altri partiti politici i
Modo tale che si potesse creare una cultura della tolleranza del rispetto ma che tenesse conto anche appunto
Della componente democratica e cioè del fatto che vi fossero
Momenti di valorizzazione di diritti sociali e
Diciamo delle declinazioni del principio di eguaglianza vengo e concludo preso troppo tempo accidenti mi scuso
Venga e concludo con alcune diciamo questioni che attengono invece
Più nel concreto all'appoggio attuazione costituzionale
Vedete ora
Come dire lo accenno soltanto perché veri e ci troviamo in un periodo di
Grande e
Me ne compiaccio per il nostro Paese che come dire impara sempre più a conoscere la nostra Costituzione ma ci troviamo in un periodo in cui
A breve saremo chiamati a votare sul referendum costituzionale i temi della legislazione elettorale sono quotidianamente sulle pagine dei giornali e nelle discussioni pubbliche
E quindi non questo riferimento che faccio ovviamente non vuole avere nessuna diciamolo il caduta nel presente però nel nella progettazione costituzionale dei liberali
Laddove appunto ognuno di loro provava a marciare secondo uno la propria storia personale anche quello lo metterò per iscritto mi sono già occupato della figura di Vittorio Emanuele Orlando ma
E quella fosse per certi versi più interessante perché lui un'Assemblea costituente
Fa un discorso molto duro anche nei confronti del sistema parlamentare accusa il fatto che il Presidente della Repubblica rischia di essere un fannullone come diceva lui perché appunto non gli si danno dei concreti
Poteri e critica anche la presenza dei principi e diritti lui avrebbe voluto una sorta di preambolo Licio famosa discussione con Mortati che segna un po'il passaggio di testimone fa la dottrina costituzionale diciamo dello Stato liberale con quella che sarebbe stata poi la fusti la dottrina costituzionale
Netta repubblicana rappresentata tra gli altri da Costantino Mortati
Dicevo allora ci sono molto rapidamente
Diciamo che la posizione di Luigi Einaudi già in sede di
In sede poi costituente contro la proporzionale Einaudi un sostenitore del sistema elettorale maggioritario uninominale che noi
Chiameremo all'inglese first past posto
E sostiene
Einaudi cito vola promozionale non si governa no non entro nel nel dibattito perché ripeto
Vi è una eccessiva vicinanze attinenza con il i dibattiti contemporanei quindi non ritengo giusto nemmeno in questa in questa sede
Discutere sulla diciamo pregnanza di questa affermazione di Einaudi
Però la posizione dei liberali salvo qualcuno che tutto sommato accetta la proporzionale anche perché era proporzionale consenta loro poi di avere una rappresentatività significativa
Ma
Direi che la posizione istituzionale sulla forma di governo li trova sostanzialmente uniti nell'idea di valorizzare o meglio di evitare le degenerazioni del parlamentarismo quello che sarà poi l'ordine del giorno per assi e di consentire meccanismi che possono già garantite
Deve nome insomma possano favorire una
Stabilita
Del dell'Esecutivo e già allora si parla di governabilità in questo la posizione per esempio di
Aldo Bozzi naturalmente
Duini di Luigi Einaudi ma ancora
Di un gruppo di dissidenti azionisti cito per tutti Guido De Ruggiero cioè l'idea appunto di far sicché nel nostro sistema
Vi fossero meccanismi tali che consentissero una stabilità di governo e evita che si evitassero le degenerazioni del parlamentarismo in fondo quello appunto che è risultato dall'ordine del giorno per assi poi come dire
Negli anni con la prassi
Parzialmente smentito
Chiudo allora dicendo un'ultima cosa riservandomi poi di
Ampliare nel testo scritto tutti questi passaggi che ora mi scuserete ho dato in maniera un po'troppo sintetica chiudo dicendo che
La posizione dei liberali si spiega fosse meglio ecco perché inizialmente dicevo che può avere più stretto più passaggi nel periodo successivo quando
Menichini diceva oggi tutti fittizio richiamano a alla principio del liberalismo tutti si dichiarano liberali
In fondo e quello che appunto di ho citato nella nella nell'affermazione
Di Cassandro ma anche di Croce cioè l'idea proprio di riuscire attraverso la cultura liberale
Di trasmettere questo questo idem sentire agli altri partiti agli altri personaggi politici al funzionamento delle istituzioni
Che e
Diciamo identificabile ovviamente in quella e torno al titolo che mi è stato detto non solo e non tanto la cultura liberale
Ma della cultura liberaldemocratica intesa come l'aveva intesa Benedetto Croce cioè appunto che non ci può essere democrazia senza liberalismo così come è bene che ci sia il liberalismo insieme alla democrazia gran
Grazie molto Graziosi se posso fare una una una sintesi finale sono affascinato dall'ARDIS dal racconto di questa storia in cui
Le idee si sono dimostrate più forti
Più presenti più resistenti degli uomini che le veicolava no e questo in una stagione in cui molto spesso sono ci sono forti uomini
E magari le idee sono invece magari meno resistenti e meno durature diciamo mi sembra pieno di fascino
E di motivi di riflessione che riprenderemo nelle prossime scadenze di questo ciclo grazie a tutti
Scusa scusa Stefano diciamo vuole la prossima
Diciamo qual è la prossima non solo
Funziona arriva solo per ricordare che il prossimo appuntamento il mercoledì il nove novembre alle ore quindici sempre in questa sala con la professoressa Simona Colarizi che parlerà della cultura socialista
Grazie grazie