Basta un Sì. Le ragioni di un cambiamento

Signori ci siamo
Abbiamo Roberto Morassut quindi possiamo iniziare
Nelle Commissioni
Signor ringrazio quindi tutti quanti
Ma le persone che voi che siete intervenuti se vi sedete meglio
Ringrazio i nostri relatori il professor Claudio
De vincenti Sottosegretario alla Presidenza ma del Consiglio dei ministri e il professor Giulio napoletano
Che che euro che ordina nuovo quando si legge Napolitano c'è per noi meridionali un'emozione fortissima perché siamo cresciuti
Sapendo con la teoria migliorista contabile è è una è una cosa grande io poi da democristiano l'unico vero comunista col quale tu potevi rapportare stavi bene
è
Era tuo padre insomma ecco e allora quando Roberto ha detto verrà Giulio mamma mia
Agenda solo dall'altra
Poi
Poi c'è stato il sottosegretario
Esatto
è un po'di silenzio
Allora buon grazie a Roberto Morassut che ha recepito con grossa sollecitudine nostro desiderio ad hoc organizzare questo ma dibattito
Si è immediatamente attivato
Tu
Iniziando in immediatamente ad invitare i relatori così importante e prestigioso però devo dire che senza Roberto noi non avremmo potuto realizzare questa nostra iniziativa
Non ruberò tempo
Sulle argomentazione i relatori saranno eccezionali però l'uomo voglio fare solo
Una breve considerazione
Se è sempre parlato di riformare la Carta costituzionale nel settantasei io feci l'esame di diritto costituzionale e ricordo che il professore allora già parlava
Di anomalie di libri delle bicameralismo perfetto hanno provato tanti a riformare in questo senso la nostra Carta
Solo negli ultimi trent'anni ci sono stati vari tentativi tutti quanti noi ricordiamo quello dell'ottantatré la prima Commissione Bicamerale presieduta dalla
Alto bozzoli
Dopo ottanta riunioni e due anni di lavoro si concluse con la mancanza non ci fu l'accordo fra i partiti e il testo non arrivò neanche all'esame di una delle aule
Mancata e dia di accordo anche poi della nuova bicamerale prima presieduta da Ciriaco De Mita nel novantadue e poi subito dopo da Nilde Iotti neanche questa volta sì è arrivata
Ad una conclusione perché Fini la lì ci fu la fine della legislazione
Nel novantasette poi fu la volta della Bicamerale presieduta da Massimo D'Alema e dopo una prima intesa sul testo convenuto ci fu la rottura del dialogo
Quindi e si è e blocco il il percorso parlamentare della riforma nel due mila uno poi si è votato per quando riguarda il re il referendum abbiamo votato le modifiche del Titolo quinto
Quindi dando dei pareri dei poteri specifici fra Stato e Regioni introducendo la legislazione concorrente che tante
Che causato un contenzioso enorme fra Stato e Regione tant'è vero che la nuova modifica la nuova riforma tenderà a toglierlo nel
Nel giugno due mila sei il nuovo ha bloccato un gruppo una nuova legge di riforma
E finalmente si è passato
Finalmente si è passato dopo dieci anni ad approvare una vera e propria riforma
Questa riforma all'inizio è stata voluta dall'ottanta per cento della
Del Parlamento e è stata scritta dall'ottanta per cento alla maggioranza e dalla minoranza
Poi è stata rifiutata
Da dai gruppi parlamentari di Forza Italia ma non perché c'erano delle regioni ragioni legate al testo Maniglio data per una tattica politica
A seguito del dell'elezione del
Del presidente Sergio Mattarella Presidente della Repubblica
Ma appena si è presentata appena si è capito che effettivamente si poteva fare queste riforme
Immediatamente
Esca è venuta
Un putiferio enorme
Tutti a parlare sfregio di sfregio
Sulla Costituzione sulla Costituzione più bella ma del mondo quello che non mi convince profondamente delle ragioni dello e che
I nostri vetero politici
Che per quarant'anni non sono riusciti a fare la riforma costituzionale a fare approvare una riforma adesso dicono bocciate quella di Dello bocciata poi dopo qualche mese andremo a rifarle una buona ma le riforme
Ma non sono credibili se non ci sono rischi di prima perché Moggi dovrebbero riuscire importi in pochi mesi le riforme e poi non sono mai
Perfette perché devono essere sempre comunque concordate devono sembra comunque essere contrattate ecco tutti quanti con tutti quanti i partiti
Dico una cosa sono certo che questa riforma non tocca i valori che hanno fondato e reso più forte la nostra democrazia
Che sono scritti anzi scolpiti sulla prima parte della Costituzione diritti giustizia lavoro
Principi inderogabili principi intoccabili e proprio per preservare lì è necessario cambiare quella parte della Costituzione che delinea il funzionamento dell'istituzione
E che più ha mostrato l'usura del tempo due anni fa il PD vinse la campagna
Elettorale delle europei
Di dicendo faremo quelle riforme quelle riforme che gli altri lo Stato non sono stati capace a fare
Per poterlo fare
Il per poter continuare a fare queste mamma riforme il cambiamento passa attraverso la riforma della Costituzione
Attraverso quegli articoli che negli anni hanno mostrato dei limiti rallentate e qualche volta ingessati i processi politici
Come ha detto il Presidente emerito
Napolitano quello di predisporre una procedura più rapida
Per le nuove leggi e l'elemento essenziali importante di questa nuova riforma
Continueranno i senatori sicuramente noi capiremo stasera l'importanza di poter
Votare sì grazie
Buonasera a tutti
Io sono Giuseppe Beato cerco di moderare questo nostro incontro
Ha già detto molto minimo Manente
è una è un tema che rompe in due parecchie famiglie diciamo questo del sia del no
Allora io direi ristrutturare così questa nostra questo nostro incontro
Intanto
Un'introduzione
Al tema generale di quali sono le novità proposte proposte deliberate in doppia lettura dal Parlamento italiano per quanto riguarda i referendum del SISMI
Da parte del professor Adriano Tortora che è professore di diritto amministrativo alla Link Campus University quindi intanto ci fa professore
Una lista generale
Di tutto il pacchetto diciamo così poi procederei con i nostri tre illustri ospiti a mirare su tre punti che poi dico mi sembra o quelli focali
Sei nuovo Senato
Cosa ne deriva dal punto di vista dell'equilibrio dei poteri istituzionali dal cambiamento dai cambiamenti dell'istituzione insieme e infine la riforma del Titolo quinto la Costituzione però mettiamo il carro davanti ai buoi f.f.
Vediamo questa prima introduzione da parte della professor Tortora singoli
Grazie saluto tutti ringrazio tutti per la partecipazione a questa avendo
Io vorrei lanciare degli input delle semplici osservazioni la prima e che nel dibattito sulla riforma costituzionale
Che ci terrà occupati il quattro di dicembre spesso prevalgono delle motivazioni politiche che poco hanno a che fare con il tema i contenuti della riforma perché spesso sono ancorate al sostegno o meno del Governo in carica
è bene questo non è l'approccio che noi dobbiamo dotare perché Pirelli modifica alla Costituzione si deve utilizzare una prospettiva più anche una prospettiva più lungimirante
In quanto la nostra Costituzione come è noto costituisce il quadro istituzionale fondamentale per il funzionamento della democrazia
L'effettiva salvaguardia dei nostri diritti e per lo sviluppo dell'impresa e del lavoro quindi a fronte del difficile clima che l'Italia sta vivendo dovuto alla situazione economica precaria dovuta le tensioni internazionali alle nuove minacce alla sicurezza
Occorre chiedersi se questa riforma sia idonea a preservare indotti a sviluppare implementare le politiche del nostro Paese oppure sia meglio rimanere allo stato attuale Polo Costituzione che abbiamo
Sicuramente la riforma non è la panacea di tutti i mali
Poteva essere scritti in maniera più chiara meno meno confusa delle scelte probabilmente non sono con come quella di Asti non essendo alle regioni a Statuto speciale dessero delle perplessità
Però tutto sommato come vedremo questa riforma
Sicuramente affrontati dei temi importanti eliminando le inefficienze degli attuali sistemi inutili istituzionali che di fatto pregiudicano la capacità di decidere
Consente un più efficace funzionamento delle istituzioni allo stesso tempo o menta la governabilità
C'è da dire che la nostra Costituzione e ancora piena di efficace sia dei principi fondamentali sia delle disposizioni che riguardano i diritti e doveri dei cittadini la parte prima questa parte prima non viene assolutamente toccata dalla riforma costituzionale
Alcune previsioni però relative alla seconda parte della Costituzione e mi riferisco all'ordinamento della Repubblica
Non appaiono più così aderenti per andare incontro alle esigenze di una democrazia ben funzionante
Le principali criticità riguardano il Titolo quinto della Costituzione
Che regola i vari rapporti di competenze di parte di competenze tra Stato Regioni ed enti locali e il sistema del bicameralismo dove abbiamo la Camera e il Senato che sostanzialmente svolgono la stessa funzione
Per quanto riguarda la riforma costituzionale del Titolo quinto come sappiamo è già stato oggetto di modifica nel due mila e uno
è stato già offre e l'obiettivo della riforma del due mila e uno era quella di valorizzare in ruoli complementari dei vari livelli di governo
Pensando in questa maniera di responsabilizzare le pubbliche amministrazioni
Dopo quindici anni dalla riforma questo è un dato empirico è evidente che l'articolo centodiciassette
Ha ripartito in maniera confusa e poco efficace il queste materie che devono spettare sia alle Regioni che allo Stato
Però per dire io condivido il fatto che alcune materia debbono rimanere alle Regioni però materia e come
Il ritenuto nazionale dei trasporti la comunicazione l'Energia o la protezione civile non possono essere di competenza regionale ma devono essere di competenza statale
Per ed è per eliminare eventuali squilibri e poi soprattutto per consentire al Parlamento di fornire un quadro normativo legislativo unitario che mira a salvaguardare sempre di più ed effettivamente le esigenze dei cittadini
Per quanto riguarda il modelli invece del bicameralismo indifferenziato
Che caratterizza il nostro sistema presenta due problemi due problemi insormontabili che questa riforma cerca di risolvere uno è il problema relativo alla governabilità
L'altro problema riguarda e le l'efficienza dell'osso sistema istituzionale e legislativo
Per quanto riguarda il primo aspetto non si capisce perché due Caner ormai probabilmente l'Italia e L'Unità Repubblica che a questo sistema di bicameralismo indifferenziato
Come mai due Camere devono dare la fiducia al Governo questo meccanismo del bicameralismo ha creato ne è un dato empirico
Una certa instabilità politica d'altra parte noi perché ci troviamo allo Stato attuale ci troviamo perché Bersani non aveva la fiducia al Senato ce l'aveva soltanto alla cadendo riusciva a fare il Governo cioè il sistema si era abitato
Si era abitato ma voglio dire abbiamo già dei precedenti del novantaquattro con Prodi con Berlusconi nel novantasei ormai il il sistema all'epoca si è voluta è cambiato non è più come trent'anni fa quando voi la sera
Vedevamo e i risultati al Senato andavano a dormire la mattina perché tanto alla Camera il Senato avevano la stessa le stesse preferenze avevo lassista grosso modo articolazione architettura
E ci troviamo in un periodo in cui non possiamo dire due Camere che danno la fiducia a questo perché
Perché ci sono innanzitutto un sacco di problemi in Italia che sicuramente non si risolvono soltanto attraverso la riforma
Del Titolo quinto della Costituzione o o il bicameralismo
Perfetto
Ma ci sono dei temi che vanno affrontati a livello europeo e comunque sovranazionale penso all'immigrazione penso all'economia penso alla sicurezza ebbene questi sistemi questi queste materie
Che in Italia e tenuto a comunque a tenere in debito conto anche per in un'ottica democratica
Per portare avanti in Europa queste istanze di cambiamento
Per ovviamente e necessario che il Governo di unità nazionale ad una certa credibilità e ad un certo prestigio altrimenti come facciamo a presentarci in Europa
Per affrontare gli spinosi temi dell'economia dell'immigrazione quando abbiamo un Governo che probabilmente non può garantire a livello europeo e sovranazionale
Una e l'impegno a portare avanti delle riforme proprio dovute al fatto che
Perché come abbiamo visto si creano spesso degli squilibri tra Camera e Senato con questa doppia fiducia
Quindi il io ritengo che questa riforma utilizzando peraltro gli strumenti costituzionali forniti dal nostro ordinamento l'articolo centotrentotto
Vada votata perché risolve queste criticità strutturali del nostro sistema Paese grazie
Grazie professor Tortora
Allora
Mi sembra evidente che la platea è una platea acculturata alla quale non bisogna fare un ragionamento partendo dall'abc dopo questa completa sintesi che ha fatto il professor Tortora
Quindi io direi degli interventi su quelli che mi sembra i tre punti focali del del coacervo di queste riforme da parte di ciascuno dei relatori
In un'ottica come posso dire di risposta a domande che
Vengono molto spesso rispetto I tre temi il primo tema è quello del Senato poi apriremo se è possibile e speriamo di avere tempo una discussione con tutti quanti voi
Io comincerei col professor Giulio Napolitano ordinario di diritto amministrativo
No però chiosco scarsa cominciamo allora con il professor devono cominciare a
Lo facciamo così
Procediamo pure magari facciamo un primo giro rapido io direi un dieci minuti per uno che consente di
Approfondire il tema di ciascuno e poi vediamo insomma come
Siamo Smart diciamo così professor Napolitano
Io chiederei Tiozzo come uomo della strada
La riforma del Senato
Sappiamo tutti che il Senato
Passa da trecento quindici
Componenti accento componenti
Cinque
Con l'incarico del Presidente della Repubblica
Vado a ricordare ventuno sindaci e il resto
Designati dai Consigli regionali
Allora
Fermo restando che il relatore
Può spaziare dove vuole comunque una domanda che si fanno perché qui le famiglie sono dico sempre io so sono spaccare in questo momento
Fra fratelli nello stesso partito le stesse associazioni allora
La domanda la critica che si fa a questo tipo di impostazione
è di due tipi uno sull'utilità del Senato così come è stato pensato è un'altra fondamentale
Sull'agibilità e sulla possibilità da parte dei consiglieri regionali e dei sindaci di poter sviluppare il loro lavoro
Dico questo non perché io non sia avvenuto convinto arciconvinto della
Della necessità di andare al sì questo lo darei per scontato soprattutto in questa sala però è giusto trovare gli argomenti anche per convincere chi non è d'accordo
Professore avere
Grazie grazie innanzitutto per questo invito sono molto lieta di essere qui in questa occasione innanzitutto sul piano amicale quando Roberto la mia contattato
Proporvi questa iniziativa ho accettato volentieri anche se poi
Diciamo credo questa sarà approvato in spirito di amicizia la la mia unica diciamo performances solo sul sull'argomento
Tocco innanzitutto il tema del Senato perché come giustamente si diceva
E questa una
è uno dei profili della riforma più discussi e più controversi ma allo stesso tempo è anche uno dei più qualificanti
Si sentono molte obiezioni sulla riforma del Senato esattamente nel senso in cui si diceva introducendo il mio intervento
Ma per capire il senso di di questa riforma
Mi sogna muovere da due esigenze che erano state largamente e diffusamente avvertite
E che spiega hanno la soluzione che è stata adottata non naturalmente nei suoi specifici contenuti tecnici
Che naturalmente ogni volta che si interviene su una materia di questo genere possono essere controverse
Ma l'esigenza di un
Diverso Senato era un'esigenza diffusa nel dibattito pubblico nel dibattito sulle riforme costituzionali da molto tempo sin dall'origine di questo dibattito
Per due ragioni di idee sì uno perché
Una delle poche convinzioni in materia di riforma costituzionale era quella che
Non ci dovesse essere un rapporto fiduciario del Governo con entrambe le Camere si è sempre ritenuto nel dibattito
Degli ultimi decenni che una sola Camera incaricata di dare la fiducia fosse e la la soluzione più adeguata
Alcuni che hanno come dire contestato la nuova forma la nuova composizione del Senato
Hanno detta ma bastava scrivere una regola molto semplice una regola secondo cui soltanto la Camera dalla fiducia
Per risolvere i problemi senza imbarcarsi in una ridefinizione in una riorganizzazione così profonda del Senato
Ma in realtà
Se ragioniamo con un minimo di distacco di freddezza di ragionevolezza nel momento in cui si dice che solo una camera dalla fiducia è chiaro che l'altra Camera non poteva continuare ad essere un organo
Eletto conscie Pinto e incaricato delle stesse funzioni dell'altro cioè se il Senato fosse rimasto com'era oggi che fosse stato soltanto privato
Del voto di fiducia al Governo ci sarebbe subito detto ma perché qual è la ragione per cui un Senato eletto dai cittadini a suffragio universale con lo stesso meccanismo non dalla fiducia e l'altra assi
è chiaro che questa idea diffusa condivisa
Di una sola Camera che da la fiducia
Comportava per naturale conseguenza il fatto che l'altra Camera fosse complessivamente ridisegnata nella composizione e nelle funzioni
La seconda esigenza di fondo di cui si discute da almeno vent'anni era che il Senato fosse una camera di rappresentanza
Delle regioni e degli enti locali del mondo dell'autonomia locale
E quindi è chiaro che da un lato c'era lei si deve l'esigenza di differenziare le funzioni dall'altro quella di fare del Senato una camera di rappresentanza delle regioni e degli enti locali ora queste due esigenze
Sono state da tempo condivise nel dibattito pubblico nella discussione tra le forze
Politiche e rispondere ad esigenze venivano ricordate molto bene all'inizio
Dare maggiore stabilità all'Esecutivo evitare irrazionalità e persino casualità nella distribuzione delle maggioranze politiche tra una Camera e l'altra
Evitare duplicazioni di funzioni che sono storicamente connesse al bicameralismo paritario
Ora naturalmente
E questa soluzione corrisponde anche ai modelli più diffusi negli ordinamenti a noi più vicini il mondo Camera lirismo naturalmente era un'opzione essere discusse anche alla Costituente
Ma si è sempre ritenuto in Italia nella maggior parte dei Paesi europei che il mono cameratismo sia un sistema
Troppo come dire semplificato del sistema istituzionale che non rende non riflette la peculiarità la complessità del sistema istituzionale di insistere istituzionali in cui i poteri sono distribuiti tra centro e periferia e in cui le funzioni pubbliche sono articolate vanno rappresentate in modo plurale
Le grandi democrazie contemporanee hanno con pochissime eccezioni tutte una seconda Camera cioè la la Francia ce l'ha la Germania cioè la la Spagna
Saranno al di fuori dell'ordinamento europeo gli Stati Uniti c'è lasso modo il Regno Unito era quindi il mantenimento di due Camere seppur profondamente differenziate
La soluzione più ragionevole più coerente con anche quello che accade negli altri ordinamenti
Ora naturalmente si può discutere lo si è fatto in questi mesi
All'infinito sulla soluzione che è stata adottata nel disegnare il nuovo Senato su le funzioni che sono state adesso conferite e sulla modalità di composizione
Però per quello che riguarda le funzioni questa riforma come dire introduce
Una serie di soluzioni e di meccanismi che nel complesso sono piuttosto ragionevole
Prevede per un numero limitato di leggi la doppia approvazione conforme per le grandi norme di modifica costituzionale ad esempio o per le norme che hanno un impatto Rendina mentale profondo e stabile
Prevede invece per molte altre leggi un meccanismo differenziata articolato in cui il Senato può dire la sua
Ma l'ultima parola spetta alla Camera entro tempi che dovrebbero anche evitare un defaticante scambio di nel dei dei testi normativi tra una camera e l'altra e tra l'altro al Senato vengono date
Funzioni nuove
Che possono rappresentare anche un utile innovazione nel nostro ordinamento faccio riferimento ad esempio
A i compiti di controllo sul funzionamento e sulla performances delle pubbliche amministrazioni
Anche sul territorio che costituiscono uno dei problemi maggiori con cui si misura la vita quotidiana dei cittadini e c'è una tradizione parlamentare di controllo sul funzionamento dell'amministrazione sulla loro qualità
Che ad esempio e nasce ed è particolarmente vigorosa nel Regno Unito
E che è stata ripresa recentemente anche in altre riforme ad esempio quella della Francia dove il Senato è stato con una riforma di alcuni anni fa
Destinatarie di una medesima attribuzione
E per quello che riguarda la composizione
Naturalmente sappiamo che si è è molto discusso
Del numero delle modalità di di elezione che il Senato dovesse essere più snello
Era da tutti condiviso
Che dovesse rappresentare le regioni al sistema delle autonomie locali era da tutti gli condiviso si è discusso naturalmente se dovesse rappresentare gli esecutivi regionali le giunte le amministrazioni
Come in Germania o se dovesse essere il frutto di un procedimento elettorale di secondo grado come in Francia
L'Italia ha adottato una soluzione in qualche modo intermedia nel senso che
Saranno Consiglieri regionali in larga misura e in altra misura dei rappresentanti dei sindaci
Dando così rilevanza una peculiarità del sistema nostro sistema comunale che è molto più forte di quello che conosciamo in altri ordinamenti e cercando di creare un meccanismo
Di contemperamento tra l'indicazione del Consiglio regionale le preferenze del corpo elettorale
Però ecco al netto di tutte le discussioni le riflessioni che si possano fare su questo argomento mi sento innanzitutto di affermare con grande nettezza che l'elezione
Anche con un meccanismo
Indiretto non è una negazione del principio democratico l'abbiamo in Germania l'abbiamo in Francia
Le modalità di combinazione tra designazione popolare e indicazione da parte dei Consigli regionali saranno rimessa un'apposita legge che potrà fare chiarezza
Sulla materia e soprattutto bisogna sempre partire da un dato fondamentale non c'è un modello perfetto cioè la Germania quando per la prima volta nel quarantotto ha introdotto il Senato federale ha costruito quel meccanismo
Di rappresentanza delle Regioni
Tramite le delegazioni indicare dal Presidente dello Stato o regionale ha creato un modello nuovo a quel modello nuovo era un ignoto quando è stato approvato lo ha sperimentato l'applicato la perfezionato ha fatto delle modifiche
La Francia quando ha introdotto il sistema di elezione indiretta attraverso grandi con legge ha fatto una nuova sperimentazione e l'Italia con questa riforma
Indicherà una nuova via e staremo a vedere
Come funzionerà se andrà in alcuni punti corretta ma non esiste un modello che in astratto è per definizione giusto un altro che per definizione
è sbagliato e concludo facendo un riferimento come dire retrospettivo al Senato quali uscì dalla Costituzione del mille novecentoquarantotto non abbiamo giustamente uno spirito anche se vogliamo di venerazione per la carta
Nel quarantotto che ha svolto un ruolo così importante nella storia nostra fare e che ha tanto contribuito alla costruzione della nostra democrazia è anche allo sviluppo del nostro sistema economico e sociale ma se leggessimo
Con lo stesso filtro critico
Le norme della Costituzione del quarantotto con cui i i più accaniti critici della riforma attualmente in discussione leggono l'attuale
Arriveremmo a conclusioni altrettanto se non più preoccupate mi limito a questi dati la costituzione del quarantotto prevedeva che il Senato e la Camera facessero le stesse cose
Però per quello che ci appare oggi un assurdo il Senato sarebbe rimasto in vigore un anno di più per sei anni
E quella chiara evidente a simmetria o distonia fu corretta soltanto successivamente con un'apposita modifica costituzionale
Molti si chiedono oggi ma non sappiamo come i senatori verranno indicati perché la Costituzione nella sua riforma rimetta una legge la definizione delle modalità del concorso tra Consigli regionali ed elettori
Ma la costituzione del quarantotto diceva che il Senato sarebbe stato eletto su base regionale e che cosa significava quella formula allora
Nemmeno allora lo si sapeva lo si sarebbe capito soltanto con l'approvazione delle leggi elettorali
Che declinano allora quella qui l'indicazione costituzionale sulla base di un sistema proporzionale in cui il Collegio era fatto dalla Regione
E abbiamo poi sperimentato molti decenni dopo l'ambiguità di quella formula costituzionale quando è ricordate
Con la legge elettorale del due mila cinque si introdusse il premio di maggioranza e ci fu un una dialettica tra il la maggioranza di centrodestra di allora che aveva patrocinato quella riforma
E la Presidenza della Repubblica allora con il Presidente Ciampi su come si deve se intende lei è la base regionale ai fini del premio di maggioranza alla fine prevalse la soluzione
Che il premio di maggioranza dovesse essere ripartito regione per regione con risultati che poi sono stati molto contraddittorie
E infine in quel Senato che doveva essere eletto su base regionale si prevedeva già allora
La nomina da parte del Presidente della Repubblica di cinque senatori a vita che se ci mettiamo su un piano di rigore cartesiano su cui a volte si attestano i critici dell'odierna riformare in modo da dire anche allora
Era un non senso se quel Senato
Traeva la sua identità nella base regionale che chiaramente i senatori non militanti dal Presidente della Repubblica non avevano ecco perché concludo con questa annotazione
Ogni Boni testo costituzionale
è un impegno sul futuro a un'area di indeterminatezza ferme restando i presidi e le garanzie e ce ne sono molti anche nella riforma se ci sarà occasione avremo modo di tornare a me ma in parte
è inevitabilmente
Una scommessa sul futuro una scommessa sulla capacità di cooperare delle istituzioni e dei cittadini e quindi quando si discute di costituzione si discute anche
Della fiducia nel nostro futuro
Grazie professor valorizzano
Mi piace soprattutto l'affermazione controllo sulle pubbliche amministrazioni e basterebbe questo verrà dare un senso alla funzione del nuovo Senato
Abbiamo delle Camere abbiamo avuto fino a oggi che molto legiferano poco controllano quello che hanno legiferato basterebbe solo questo come
Almeno dal punto di vista mi avesse un dirigente pubblico
Proseguendo alla
Al professor Claudio De vincenti Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sottoponiamo un altro polo forte di questa riforma
Che è quello del cambiamento praticamente
Diremo così dei poteri della maggioranza o del Governo fermo restando che
Questa nuova Costituzione non ha toccato i poteri del Presidente del Consiglio non ha toccato i poteri del Presidente della Repubblica eppure
Spostando evidentemente il gioco della fiducia solamente sulla Camera dei deputati e in qualche modo sto qui anche per fare un minimo di provocazione
Avendo un oggettivo collegamento con la legge elettorale che è stata emanata l'anno scorso
Porta qualcuno al timore che poi diventa anche un timore isterico da parte della
Dei sostenitori del no che in questo Paese si stia abbandonando la democrazia
Annoto a me stesso prima di dare la parola al professor De Vincenti che
C'è
Una norma transitoria della nuova Costituzione che dice che la legge elettorale
Approvata l'anno scorso dal Parlamento sarà sottoposta a richiesta dei mi pare
Un
Un quarto dei dei deputati oppure un terzo dei senatori
Potrà essere sottoposta al vaglio della Corte costituzionale se non ci vorremo fidare neanche la Corte Costituzionale vorrei vedere
Ecco però
Questo gioco di nuovi equilibri potrebbe essere l'oggetto è la l'oggetto del suo intervento professione la ringrazio
Grazie grazie a lei tutto per l'invito
E poi mi scuso in anticipo se purtroppo dopo il mio intervento dovrò lasciarvi nel chiedo anche scusa Roberto da tutti voi
Ma
Devo ritornare per motivo per motivi sono di lavoro istituzionale devono essere di nuovo a Palazzo Chigi
Fra non molto
Dunque
Non solo c'è la norma transitoria che comunque è molto importante ma la norma transitoria criteri veniva ricordata
Riprende una norma a regime del testo della riforma che prevede che le leggi elettorali abbiano su richiesta di un quarto dei parlamentari abbiano
Passino al vaglio della Corte Costituzionale prima di essere
Applicate
Quindi è una norma a regime
Che in qualche modo tutela
La il futuro dell'evoluzione delle leggi elettorali che come sapete non sono leggi costituzionali sono leggi ordinarie quindi che possono essere cambiata anche con una
Certa
Facilità
Tutela l'evoluzione futura delle leggi elettorali da incidenti di percorso come quelli del
Cosiddetto porcellum con cui ci ha toccato votare
Per
Una due tre volte per tre volte abbiamo dovuto votare dicono ma
Pessima legge elettorale
Non a caso poi messa in crisi da una sentenza della Corte costituzionale appunto quindi la riforma costituzionale
Che
Viene sottoposto da esso avverrà non prevede in modo che esplicitano che le leggi elettorali vengono sottoposta al vaglio della Corte costituzionale
Non ci saranno mai più porcellum
Con buona pace del senatore Calderoli
La norma transitoria si collega nel senso che si dice abbiamo da poco varato una nuova legge elettorale non ci sottraiamo al giudizio della Corte
Quindi
La nuova la riforma costituzionale che introduce ex novo questa possibilità con una norma transitoria viene estesa retrospettivamente al cosiddetto italico
Attenzione però perché io non vedo il collegamento così stretto tra riforma costituzionali tali comma l'Italie come lo abbiamo detto
Può essere tranquillamente cambiato ragioniamo abbiamo aperto una discussione con co come Partito Democratico abbiamo costituito un gruppo di persone che stanno
Ti persone qualificate che stanno
Ragionando sulla possibilità di migliorare l'Italie comma ci tengo però a dire che
Personalmente io ritengo vitali con una buona legge
Per capirci il premio di maggioranza che l'Italie con
Assegna
è
Parte è uno dei più bassi
Tra i premi di maggioranza
Presenti nelle leggi elettorali di diversi Paesi
Aggiungo che
è infinitamente più basso di quello del porcellum tanto per capirci
Quindi
Innanzitutto diciamo chi prende il quaranta per cento per avere il per maggioranza devo avere al primo turno il quaranta per cento e dal quaranta passo o la maggioranza assoluta del Parlamento
Quindi
è un ridotto scarto ripeto è uno dei più bassi anche dei confronti internazionali
In secondo luogo nel secondo turno in ogni caso devolvere la maggioranza assoluta dei voti per poter avere il premio di maggioranza
è un po'quello che facciamo con i nostri sindaci ora mi sembra difficile sostenere che le elezioni dei nostri Sindaci non si hanno non rispettino principi democratici di fondo
Quindi
Però diciamo se l'Italie CUN pone problemi discutiamo l'Italie come cambiamo l'italico non è questo il punto
Il punto fondamentale
Che nella riforma costituzionale
Ci son nobili
Poteri del Parlamento
Nei
E
E un equilibrio dei poteri tra Parlamento e Governo che personalmente ritengo
Molto meglio strutturati di oggi
Segnalo anche che
E adesso spiegherò perché insomma però segnalo anche che per esempio su una serie di
Di
Questioni di rilievo costituzionali la garanzia che la riforma costituzionale da alle opposizioni un domani nella camera
Nettamente maggiore il sistema di garanzie rispetto a quello di oggi
Per esempio nell'elezione del Presidente della Repubblica all'elezione del Presidente della Repubblica richiederà
Una maggioranza che non è raggiungibile dalla mai neanche nelle ultime votazioni sarà mai raggiungibile dalla semplice maggioranza di Governo
Mentre oggi lo è attenzione e tanto per capirci questo mette al riparo da un altro rischio
Dal rischio dell'uomo forte al comando vi ricordate quando qualche anno fa
Qualche preoccupazione
Che per esempio il allora Presidente del Consiglio Berlusconi potesse aspirare a diventare Presidente della Repubblica Ceca e come mai c'era questa preoccupazione perché
L'attuale sistema di votazione del Presidente della Repubblica prevede a un DAU non mi ricordo adesso esattamente dal quarto scrutini en poi la maggioranza assoluta
Il che significa che la maggioranza parlamentare è in grado di eleggere da sola il Presidente della Repubblica la nuova riforma costituzionale rende impossibile questo
Non sarà mai possibile eleggere il Presidente la Repubblica con la sola maggioranza dico
è uno degli esempi di
Cosa significa che quanto quanto sia falsa l'accusa che
C'è una deriva autoritaria eccetera
Però io adesso vorrei soffermarmi o poi ci tengo a sottolineare un altro punto
Siamo lati la riforma costituzionale mantiene il sistema di governo parlamentare
Quindi non esistono ipotesi di presidenzialismo
Di premierato forte o cose del genere sono del tutto fuori fuori fuoco i poteri del Presidente del Consiglio non sono modificati
Non sono però tocca degli articoli che definiscono i poteri del privato il Consiglio non sono toccati dalla riforma
Le modalità di
Formazione del governo sono le stesse di oggi il Governo di natura parlamentare
Segnalo che questa differenza importante rispetto a precedenti ipotesi di riforma costituzionale che poi non andarono in porto fortunatamente
E che
Avrebbero comportato un altro sistema di governo
Qui rimaniamo in un Governo di tipo parlamentare
Però io vorrei partire
Per
Perché mi viene meglio
Perché io non sono un giurista quindi come dire preferisco partire dall'esperienza concreta della mia vita quotidiana di componente del Governo e nel mio rapporto con il Parlamento
Perché questo
Questa esperienza io
Insomma sono componente del Governo
Ormai da quasi cinque onda da città è quasi quasi cinese
Fra un mese dal cinque dal Governo Monti
E in questa esperienza di Governo
Non sono parlamentare in questa esperienza di Governo mi sono trovato di fronte
A
Situazioni
Che io ritengo negative ma negative per i cittadini
Mi spiego
Disegni di legge
Parlamentari
Di origine parlamentare
Non riescono ad arrivare fino in fondo
Perché il bicameralismo paritario implica che un disegno di legge passato ad una Camera va all'altra l'altra agli stessi identici poteri della precedente
Fa i suoi emendamenti e ritorna alla prima e così via guardate sono conoscessi
Di rimbalzo si dice il Bin ponga dalle due Camere pazzeschi
E quindi è Nenna Lissi mobile in questo detto non ho memoria di un disegno di legge di origine parlamentare non ho memoria mia personale diventato trasformati in legge
Per cinque anni di legislatura non si riesce a trasformarlo in legge
Tant'è che se vogliamo legiferare dobbiamo ricorrere al decreto legge da parte del Governo
Perché in quel caso
Ci sono sessanta giorni in quei sessanta giorni volenti o nolenti o diventa legge o non lo diventa e si chiude la partita
Non è bene che le cose stiano così lo dico da un uomo di Governo
Decreto legge deve essere utilizzato solo in alcune se occasioni
Cosiddette di necessità urgenza che devono essere veramente necessità urgenza di fatto ormai da più di vent'anni
Da più di vent'anni è aumentata
Dagli anni Novanta data più da venticinque trenta anni ormai
Il modo per poter legiferare che il Governo
Emani un decreto legge
Allora questa cosa significa in realtà una
Un processo legislativo che non è normale
è chiaro che devono rimanere la possiamo dei decreti legge perché ci sono situazioni effettivamente di necessità e urgenza in cui dobbiamo fare dobbiamo prenderci come Governo alla responsabilità di fare il decreto legge
Ma è bene che
La il processo legislativo possa svolgersi
Senza la continua forzatura del decreto legge
O perché il Governo presento assolto si prenda responsabile presentare un disegno di legge quel disegno di legge abbia dei tempi di discussione predeterminati Consiglio perché
Singoli parlamentari o gruppi di parlamentari possono presentare le loro proposte di legge
Sperando che possano essere discusse e votate si no ma insomma che non granché oggi
Oggi un parlamentare presenta una bozza di legge
Lo fa per impegni poste insomma
Cioè
Sa che non ci sono chance
E invece è bene che
Ci siano proposte di legge di origine parlamentare che diventa non leggeva per fare questo bisogna superare il bicameralismo paritario e poi assegnare questo è anche previsto dalla riforma costituzionale tempi predeterminati
Per la discussione dei disegni di legge
E la stessa cosa la riforma costituzionale la prevede per l'istituto della proposta di legge di iniziativa popolare
Che
è un punto importantissimo oggi le proposte di legge d'iniziativa popolare arrivano in Parlamento vengono messi in un cassetto da chissà vistose visto
La riforma costituzionale prevede l'obbligo per il Parlamento per la Camera in particolare
Di discutere le proposte di legge di origine popolare e assegna tempi predeterminati anche alle proposte di legge di iniziativa popolare guardate che sono dei passi avanti
Nella buon funzionamento dell'Assemblea legislativa rispetto ai quali
E questo è il punto a cui vorrei arrivare il Governo può fare un passo indietro
Che oggi non può fare perché
Come vi dicevo in base alla mia esperienza io vedo che che ciò che diventa legge a ciò che noi forziamo col decreto legge
Ma questo non va bene la riforma costituzionale consente di riportare il potere legislativo fino in fondo
Al suo ruolo
E il potere esecutivo e il Governo si misurerà con questo potere legislativo porta quando c'è la necessità e urgenza farà il decreto poi ogni anno deve fare la legge di bilancio cioè deve fare le cose che sono compito del Governo fare
Ma c'è un nuovo equilibrio dei poteri che è più rispettoso del Parlamento nella riforma costituzionale che stiamo discutendo
Poi ci sono altre cose belle esce la costituzionalizzazione del principio dell'equilibrio di genere
Che non è indifferente perché e anche qui lo dico per esperienza personale l'attualmente la quale Parlamento
In cui c'è stato un riequilibrio di genere grazie al Partito Democratico essenzialmente
Beh
Sa a mio modo di vedere funziona meglio del precedente
C'è un assenso della concretezza
Del gusto di arrivare a concludere a fare le cose maggiore di prima
Che a me piace che io ritengo sia un passo avanti oltre che essere un fatto di giustizia nella rappresentatività
Della Società italiana
E potrei continuare adesso non voglio rubare troppo tempo
Allora però quello che
Vorrei segnalarle che
L'anno
Dobbiamo l'assistere Alpi imponga defatigante
E impotente tra i due rami del Parlamento il dover intervenire sempre con decreto legge
Tutto questo
Significa
Ha poi scusate di anche nei decreti legge permette verso la battutaccia però non sono parlamentare
La dico con tutto il rispetto venga ricoperto e per i parlamentari
Però
Nel passaggio da una Camera all'altra
Ogni Camera deve mettere la sua bandierina
Posso dire così Roberto
Perché anche qui significa una cosa un po'ridicola che
Ci si tiene di riserva tra una Camera all'altra
Degli emendamenti
Perché così
Se prima si è andati alla Camera poi il Senato a sua volta fu dice la sua Reconta essa gobba ragazzini non è roba da
Da istituzioni di un Paese moderno
Gli emendamenti si è presa al la Camera sarà l'unico organismo legislativo a tutto tondo morì salvo alcune eccezioni di cui si parlava prima Giulio Napolitano e che riguarderanno anche il Senato
Alla Camera si presentano gli emendamenti che non sono più bandiere idee ma sono espressione di posizioni presenti all'interno del Parlamento
Quelli andranno votati alcuni passeranno altre no ma viva Dio questo significa legiferare da persone seria
Allora tutto questo mi porta a dire che come oggi è strutturata la vita del Parlamento
Ma potrei dire altre cose sulla seconda parte sulla scusatemi sul Titolo quinto ha poi dirà qualcosa Roberto ne dia una sola sul Titolo quinto
Fassino che la seconda parte della Costituzione che ancora abbiamo
E che
E che vogliamo invece cambiare con la riforma costituzionale
Non
Te lo adduce in pratica
Fino in fondo i principi della prima parte che sono quelli bellissimi
Che hanno fatto scuola nel mondo che Roberto Benigni ci ha detto giustamente sono la Costituzione più bella del mondo son quella parte che è la prima parte i principi fondamentali
Che veramente hanno fatto scuola nel mondo non a caso sono il frutto
Della resistenza della conquista da parte di tutti gli italiani della democrazia
La seconda parte quella dell'ordinamento dello Stato che è quella su cui incide la riforma
è invece stenta a stare appresso ai principi fondamentali con la riforma facciamo in modo che ci avviciniamo di più
A realizzare nell'ordinamento dello Stato i principi fondamentali della prima parte
Segnalo solo un'ultima cosa potente lasciate tutta la parte del Titolo quinto nella
Segnalo un punto
Che a me sta molto a cuore sempre in base all'esperienza che ho fatto in questi anni
Nella riforma scriviamo che
Il Governo il lo Stato scusate o al Governo il Parlamento casomai il Parlamento
Possono
Dettare delle disposizioni generali e comuni in alto che devono essere applicato in tutte le del giorni in alcuni settori la salute
L'assistenza delle politiche sociali l'assistenza agli anziani ai le politiche per l'infanzia
Varie altre materie importanti
La scuola l'ambiente
Introdurre questo questa possibilità per la lo Stato quindi per il Parlamento insieme con il Governo di
Introdurre disposizioni generali comuni significa mi limito ad un solo esempio oggi in Italia quando l'Agenzia del farmaco nazionale
I autorizzare l'immissione nel servizio sanitario nazionale di un farmaco quel farmaco non entrerò subito non non non è subito a disposizione dall'essere recepito da ogni ragione nel proprio prontuario farmaceutico regionale
Alcune regioni
Quando va bene ci mettono cinque sei mesi altre ci mettono anche più di due anni
Questo significa che quando noi andiamo in farmacia o andiamo all'ospedale in certe regioni troviamo un fango non c'è tanto e non lo troviamo significa che oggi il diritto alla salute non è uguale nel nostro Paese
Se introduciamo con la riforma costituzionale il fatto che lo Stato detta disposizioni generali comuni per esempio consentiamo una cosa che oggi non può fare lo Stato
Che di dire quando un farmaco autorizzato dall'Agenzia del farmaco
Per il Servizio sanitario nazionale è il giorno dopo presente in tutto il Paese
E non c'è nessuno che si possono trarre a fornirlo ai cittadini il diritto è uguale in tutto il Paese
Questo per dire un'ultima cosa guardate questa veda in Roma costituzionale
Che ci sembra anche una cosa lontana in realtà una cosa vicina alla nostra vita di tutti i giorni se il Parlamento legifera finalmente in modo normale
In tempi rapidi questo significa che è più capace di rispondere ai bisogni dei cittadini se possiamo dire alle Regioni che un farmaco deve essere a disposizione di tutti i cittadini il giorno dopo e non
A con con la col vestito da Arlecchino nel nostro Paese e stiamo Venenzia significa che la nostra vita di tutti i giorni che
Andare in farmacia
Chiedere l'assistenza il non autosufficiente anziano e così via migliora non è la bacchetta magica ma dà del tu dai i ruoli istituzionali costretti per fare queste cose
E allora e questa è l'ultima cosa che vigore di anche in famiglia non non c'è da litigare c'è da parla che caccino fuori da capire e anche da dire le cose
Come vede
Con
La Gioia del ragionare sul futuro lo diceva alla fine anche Giulio
Insomma la riforma costituzionale è una porta che si apre sul futuro
è bello poter pensare al futuro è bello poter pensare che i giovani di oggi avranno una
Uno stato più semplice più vicino a loro di quello che
Ereditiamo dal passato
E allora quello che a me colpisce dei sostenitori del no è la paura del cambiamento
L'essere diventati così vecchi nell'animo di io sono vecchio spero di non esserlo troppo nella
Diciamo così lo sono fisicamente
Ne ho viste parecchie soffra
E
Ma diventare vecchi nell'anima un un bel guaio guarda
Allora chiedo inoltre quale esito e non chiedere che possiamo migliorare
Tutto non può che rimanere dove anzi abbiamo paura
Di cambiare le
La riforma costituzionale una porta sul cambiamento è una porta aperta sul cambiamento in questi casi io
Perlomeno da quando ero ragazzo sono abituato che quando mi si apre una porta sul cambiamento io sono felice sono allegro e con gioia e con sorriso sulle labbra dico acque ai
Ai nostri concittadini che volessero votare no dico ma non avete paura ci attende un futuro
Che ce lo dobbiamo costruire noi un futuro da costruire con le nostre mani e questa è una cosa molto bella
Grazie
Soprattutto esplicitazione a non avere paura
In ultimo
La statua liberista l'amico Roberto che non mette mette anche conto dei guardare oltre a essere votato tutti
Fitti e sta nella Commissione di controllo
Bicamerale negli enti previdenziali anche vicepresidente del gruppo speciale mediterraneo dell'Assemblea parlamentare l'ONU
E chi lo segue su Facebook
A modo canali
A ha modo di
Vedere tutte le problematiche che emergono da questa da questo suo rapporto Roberto
Del Titolo quinto ne ha già accennato il professor De Vincenti attese direi
Qualche altra solo titolo quinto ma forse le conclusioni su quello che può essere l'atteggiamento giusto da proporre ai nostri concittadini perché inevitabilmente a metterla dal punto di vista
Come posso dire dialettico filosofico
Le ragioni sembrano quasi equivalere anzi delle volte non è così invece non è così quindi ci vuole
Uno spunto uno un un concretizzare di cui il non avere paura che chi sta qui dentro già assente però dobbiamo sapere comunicare a chi non non lo sa
Grazie a Giuseppe e grazie tanto a
Chi ha
Promosso questo incontro che non è il primo in questa sede
Di discussione e di stimolo su cui momenti diciamo più
Importanti di questa complessa stagione politica quindi ringrazio Domenico Manente che
Insieme all'avvocato Tortora
Si sono fatti animatori di questi incontri di queste occasioni di confronto visto che peraltro ce ne sono pochi giri non è che abbondano i momenti di di scambio
E peraltro diciamo in una platea è una presenza debbo dire anche qualificata sia nelle presenze mondo
Legato alla Pubblica Amministrazione di dirigenti funzionari dello Stato di accademici di personalità che comunque guardano con grandissimo interesse attenzione
A questa riforma costituzionale che ha evidentemente tante ricadute sulla anche estesa funzionamento della pubblica amministrazione sulla sua efficienza sulla sua trasparenza e sulla sua
Sul rapporto di vicinanza con i cittadini e ringrazio naturalmente per aver accettato perché so che non è
Diciamo facile a
Alla arte che diciamo
Condivida
Lo si è sentito chiaramente gli indizi questa riforma sostenga riabbia argomentare illustrati credo
Con una chiarezza che in questi tempi anche preziosa
Però non è facile diciamo a partecipare a momenti politici Giulio Napolitano però lo ha fatto lo ringrazio per aver accettato questo incontro ma io gliel'ho chiesto perché proprio perché conoscendo le sapendo che poi alla fine
In un dibattito così confuso molto spesso anche
Maliziosamente tecnico
Per che viene diciamo spinto sul terreno maliziosamente tecnico per confondere un po'le acque
Sempre necessaria una parola di chiarezza e di linearità e qui che è stata riportata con grande
Forza e vivi evidenza sia da Giulio Napolitano che da
Claudio De vincenti
Io voglio dire questo personalmente mi sento di dire questo ogni volta che
Tengo stimolato a discutere di questa riforma costituzionale
Dico io sono cresciuto faccio parte di quella generazione di politici uso questa parola proprio oggi che si è discusso degli aspetti più diciamo materiali della professione politica però la categoria dei politici se ben
Diciamo un è un è una professione che sebbene svolta e con coscienza poi uno può fare bene può fare ma nessuno la fa con coscienza e con dedizione una categoria preziosa io faccio parte di quella categoria dei politici che è cresciuto sotto
Diciamo la stagione ininterrotta e non ancora conclusa evidentemente spero del quattro dicembre sia conclusa delle riforme costituzionali e della transizione ad una nuova Repubblica ecco questo tema
Accompagnato la mia gioventù la mia formazione la mia crescita la mia militanza politica mia battaglia politica con l'intento di fare cosa
Di transitare la Prima Repubblica che era nata in una stagione gloriosa e sorretta dai partiti di massa
E quindi che aveva diciamo certe caratteristiche con un tale radicalmente a quali siamo tutti legati sentimentalmente nostalgica mente ma anche gli al mente perché la costituzione di una parte dei principi effettivamente
Una Costituzione ammirata in tutto il mondo e e che ancora oggi modernissima però che aveva anche quella Repubblica i suoi limiti e i suoi problemi e i suoi punti irrisolti
Soprattutto nella forma dello Stato
Che come sappiamo
Tra i suoi problemi suoi aspetti diciamo più
Complessi aveva proprio diciamo questa
Questo elemento di bilanciamento questa necessità di dover comunque
Immaginare una forma di funzionamento del Parlamento che non sconfina se mai troppo nella direzione dico io dell'eccesso di decisione dell'eccesso di potere dell'Esecutivo
Nel tempo un po'questo La Repubblica lo ha pagato
Perché poi non è che c'è stata assenza di
Capacità decisionale ma questa è stata poi recuperata surrettiziamente in forma che poi sono anche dei generate attraverso lo sconfinamento
Dei partiti in campi che l'unico che non competevano la funzione stessa dei partiti è come ha ben detto
Claudio De vincenti in un progressivo svuotamento del ruolo del Parlamento
Che oggi noi consideriamo l'Assemblea legislativa né i suoi due rami ma che da un punto di vista di produttività e anche di soddisfazione debbo dire
Del ruolo del parlamentare che può diciamo
Trovare esito
Nella
Definizione degli emendamenti dei grandi provvedimenti o nello stimolo di determinate discussioni attraverso la proposta di legge ma non arriva mai
A dama nella
Diciamo nell'approvazione di un provvedimento che nasca dall'Aula
Questa riforma affronta in fondo anche questo tema affrontando il problema
Ripeto del superamento del bicameralismo paritario che è una storia che va avanti da trent'anni occorre io onestamente sono abbastanza colpito quando vedo queste assemblee ne ho viste alcune
Dei sostenitori del no
E vedo
Nel pieno rispetto di tutti perché forse in questa campagna ci servirebbe anche un po'diciamo di toni
Un po'più misurati perché doni vigilati non sono
Non sono soltanto il Pontone del confronto anglosassone
Sono anche far capire le cose alla gente cioè evitare che tutto diventi uno scontro un confronto personale una roba di rancore agenzia deve pur capire le argomentazioni di fondo però mi colpisce onestamente nel vedere queste questi convegni e queste cose
Mezza classi dirigenti italiane e anche del centrosinistra del centrodestra
Che in questi vent'anni hanno tentato
Con formule con soluzioni diverse noi votammo no noi parlo centrosinistra votammo no
Al referendum del due mila e sei
Prego di riforma costituzionale due mila sei ma per una ragione molto
Otto semplici tra le altre la principale era che appunto lo ricordava anche questo
Tale De Vincenti quella riforma andava nella direzione di una trasformazione della Repubblica da parlamentare a presidenziale e questo è un argomento che adesso ci viene ributtato contro dicendo ma come noi che avevamo fatto la riforma del due mila sei
E voi avete votato contro esso fare questa schifezza no attenzione perché
C'è una differenza qualitativa sostanziale nel voto che il centrosinistra dette contro il PSI nel referendum questa riforma che resta sul terreno della repubblica parlamentare anziché tenta di migliorare e rafforzare
Innovando e modernizzando il ruolo del Parlamento e quella
E quella stagione lì e quella proposta di riforma costituzionale che hanno
Che andò a referendum tra gli elettori
Però diciamo seppur con formule diverse con
Elementi tecnici che poi ovviamente nel corso delle stagioni politiche sono anche cambiate l'asse strategico del centrosinistra e in fondo anche centrodestra in parte
In questi vent'anni è stato il confronto che non si è mai concluso dirò perché
Secondo la mia
Visione
E di
Dare allo Stato una nuova forma
Di renderlo più semplice di riformare questo diciamo forma nel Parlamento assolutamente bilanciata diciamo e specchiata tra il ruolo della Camera del Senato di
Definire meglio anche il senso del rapporto tra l'amministrazione centrale lo Stato centrale e le Regioni passando per il Titolo quinto che è stata una riforme la riforma del Titolo quinto
Diciamo che ha dato alle Regioni molte compensata una riforma importante per certi aspetti ma che oggi segnano enormi problemi tanto che
Ciò il tema del regionalismo resta comunque sullo sfondo come un tema aperto secondo me di una
Seconda fase delle riforme costituzionali ma quello è stato l'asse strategico di fondo
E io questi discorsi diciamo questa visione di fondo strategica lor ispirata come tanti
Almeno dei primi anni Novanta se non prima poiché io vengo da uno dei partiti fondatori del Partito Democratico da uno dei duelli proprio
Votano
Da Partito comunista PAC ho cominciato la mia percorso politico Lido mi ricordo negli ultimi anni il Partito comunista uno dei dei nodi della discussione politica all'interno del gruppo dirigente del partito comunista era proprio la riforma costituzionale
Era proprio
Il tema delle riforme istituzionali l'abbandono di quello che all'epoca anche all'interno di una forza come il Partito Comunista di assoluto rispetto della Costituzione figuriamoci era però definito il nobile conservatorismo
Che andava superata
Qui sono trent'anni di camminiamo su questa
E l'approdo non c'è mai stato
Non c'è mai stato per una ragione di fondo secondo me
Che tutti i leader del centrosinistra che hanno tentato conforme diversi tattiche politiche anche di contenuto di arrivare a dama in questo difficile passaggio d'arte che non so nemmeno se si possa parlare di Seconda Repubblica cioè una Repubblica che ha avuto tre leggi elettorali che abbia usato quattro Force prego
Avuto prima la preferenza unica che era stata diciamo era il risultato di un referendum che abolirle cinque preferenze
Qui parlo della legge elettorale ovviamente poi c'è stato il Mattarellum e poi c'è stato il porcellum adesso ne avremo un'altra quindi definire Seconda Repubblica una Repubblica che
Anche attraverso questa continua mutazione delle delle forme della rappresentanza nelle leggi elettorali nazionali ma anche negli enti locali
Ogni Regione c'è un po'la sua legge elettorale dei Comuni poi dall'ottantuno sia un po'uniformato però ecco questa ha molto influito
Sulla polverizzazione del ceto politico
Sulla disgregazione delle forze politiche anche sulla difficoltà delle grandi tradizioni popolari che veniva dai partiti di massa di Novazzi davvero di arrivare ad un approdo organico che desse a quei partiti una solidità
Tale da consentirgli anche di rinnovare al loro interno la classe dirigente in una forma un po'più ordinata un po'più regolare
Quante sigle politiche ci siamo visti passare davanti agli occhi in questi vent'anni come un fido con cartone animato
Che cambiavano continuamente sigle politiche di destra di sinistra nuovi partiti nuove sigle nuovi simboli nuove leggi elettorali si vota in un modo prima con la preferenza poi col Collegio pago la lista bloccata un'altra volta la preferenza
Cioè questa continua mutazione infinita senza un approdo ha fatto molto male all'Italia
E la polverizzazione del ceto politico l'esclusione dei partiti a
Notevolmente abbassato la capacità politica dei partiti di esprimere
Visioni di Alida posizioni strategie molto gli affondati perché nella polverizzazione ognun per sé
Nella gestione del potere nella ricerca del consenso minuto in giro tra i cittadini questo ha fatto molto male il fatto che non si sia arrivati ad un approdo e questo proprio non c'è stato perché perché ogni leader del centrosinistra
Da Prodi
Passando per
Fra breve stagione Rutelli poc'anzi da D'Alema ancor prima con la famosa bicamerale
Prodi
Passando per Rutelli poi Veltroni poi Bersani ognuno attentato di aprire la porta e la strada di un confronto ovviamente di compromesso con chi era niente lo pudore perché adesso di Anna per provvedere fatte con Verdini riforme intruglio manutenzione le riforme in cui il Parlamento fino a prova contraria e si fanno con i numeri con interlocutori che ci sono
E
Non è che prima avessimo un interlocutore
Abbiamo sempre detto la destra che non era liberale non era libera europea che era una forma di sedi peronismo cioè abbiamo che quante cose abbiamo dei però c'è nei momenti il tentativo di riforma abbiamo cercato di stabilire un rapporto
Che non è mai giunto a conclusione perché effettivamente dall'altra parte questo e il mio giudizio
Avevamo un interlocutore che poi alla fine era interessato fino a un certo punto all'obiettivo generale perché aveva sempre cassetto un problema specifico che in quanto modo uso un termine ovviamente politico che un po'ci ricattava voi all'ultimo momento e in i tavoli sono saltati puntualmente tutte le volte perché quel problema
Del conflitto di interessi dei revisori non veniva mai risolto tutto saltava per
Adesso che siamo arrivati
Ma la conclusione di questo percorso un po'bisogna dire per l'energia con il quale Renzi approcciato
Il tema
E anche la capacità di nuovo versi e anche perché nell'interlocuzione con la destra non c'era più questo dominio assoluto ma c'era una situazione di un mobile nella quale ma Berlusconi
Aveva tutto l'interesse stavolta stringere l'accordo per rilegittimarsi come padre della Patria
E che abbiamo
Concluso diciamo anche se poi la destra non ha votato le riforme in Parlamento ma
Un po'a spalleggiato si arriva a questo referendum
Che mette in campo che cosa una proposta che
Ha naturalmente tecnicamente aspetti diversi da quelli tante che abbiamo esaminato proposte bozze di leggi binaria ma che sta dentro l'alveo
Il percorso seguito dall'Ulivo dal centrosinistra e dal Partito Democratico questo eh incontestabile sta dentro quell'alveo
E
Impressiona onestamente vedere che invece adesso si fanno tutt'altri discorsi e cioè che chi è stato paladino di una democrazia più stabile
Con una capacità anche di decisione dei Governi ma bilanciata da un maggiore e più moderno ruolo del Parlamento perché di questo si tratta di una legge elettorale che avesse la possibilità di stabilire finalmente un compiuto sistema delle alternative dove
Corrisponde a una maggioranza stabile in Parlamento chi vince le elezioni possibilmente con un premio misurato
E con una scelta diretta dei cittadini degli elettori oggi
E rivendichi invece il ruolo della rappresentanza cioè ci porta a far tornare
In un momento in cui lo scenario politico e si è notevolmente complicato perché adesso voi le leggi non è che elettorali si possono fare assecondare i partiti che si formano
Però resta diciamo secondo me in questa legge trovare come del resto sovrapponendo anche un po'i temi naturalmente sono collegati questa legge elettorale è una legge che punta diciamo a superare
Le le gravi
Osservazioni la Consulta feci al porcellum introducendo degli elementi nuovi che tendono a
Stabilire un sistema compiuto io francamente non so cosa succederà al la legge probabilmente se si discuteranno alcuni aspetti di questa legge
Però sono stato il resto in termini principio un convinto assertore del premio di lista e non di coalizione
Perché questo va anche come Partito Democratico nella direzione
E spinge dovrebbe spingere a favorire la costituzione di partiti a vocazione maggioritaria che sappiano
Parlare all'insieme della maggioranza del Paese e costruire nella semplificazione anche degli organismi finalmente stabili che possano uscì l'are diciamo un po'come
Sistemi europei adesso sono diciamo anche molto in crisi però
Questa è il passaggio nel quale ci troviamo
Decisivo per concludere questa transizione lunghissima e finalmente dare all'Italia
Un a sette una forma dello Stato che corrisponda di più alle necessità della politica contemporanea
Che rivaluti ruolo del Parlamento ma nello stesso tempo di al Governo tutte le prerogative per poter esercitare la funzione esecutiva nel modo migliore d'altra parte la stessa
Costituzione del quarantotto per questa parte conteneva come ha ricordato Giulio Napolitano nella sua introduzione elementi che poi sono
Hanno
Si sono risolti in parte
E che si
Si sarebbero dovuti risolvere con provvedimenti legislativi ordinario con successivi aggiustamenti sul piano legislativo e sarà così anche questa volta
Dico di più
Anche sul piano dei regolamenti stessi quindi non solo delle leggi ordinarie che poi
Declinerà hanno i principi sentinella riforma costituzionale ma dirittura dei regolamenti di funzionamento delle Camere io sono arrivato tardi e me ne scuso
Perché si doveva votare un provvedimento sui cosmetici è un provvedimento importante promosso dalla mia Commissione Commissione bianche quindici ho dovuto rimanere fino alla fine
Ma questo come tanti altri provvedimenti quando vanno alla discussione in Aula sono boy diciamo come delle
Diciamo del pretendente dei carichi
Per le bensì la somma bisogna portare qui in fondo con centinaia di emendamenti centinaia di ordini del giorno ci sarà pure un modo per limitare gli ordini del giorno un numero a un numero stabilito su alcune questioni ben quando uno deve stare in Aula
Fino ai due di notte a votare trecento ordini del giorno su piccole cose dove magari il Governo per vari motivi di opportunità può dare un parere favorevole ci sembra un modo anche nella forma dei regolamenti e ci può essere
Con la riforma costituzionale con un nuovo assetto del Parlamento un modo non per limitare la libertà del parlamentare ma per razionalizzare la funzione di un parlamentare e portare al nucleo delle questioni politiche essenziali che
Danno anche valore alla funzione parlamentare la discussione dei provvedimenti
Quindi penso che questo veramente sia un passaggio politicamente importante non so la discussione molto aperta viziata anche ed elementi che
Sono esternamente
Al merito del confronto no sì cioè c'è il Governo il destino del Governo la questione sociale d'altra parte i referendum non è che si svolgono sulla luna si svolgono nella realtà delle cose date e quindi risentono necessariamente anche di questi aspetti
Però sicuramente l'esito di queste nel referendum inciderà
Molto
Se qualcuno maliziosamente cerca di illudere tanti cittadini nel dire no ma non vi preoccupate che tanto se non passa il referendum in sei mesi faremo un'altra riforma più bella linguista dice una colossale bugia
Perché è chiaro che il no referendum darà solo un colpo al Governo tra un colpo al Parlamento che già abbastanza debilitato
Darà un colpo al Parlamento il renderà poi la prossima legislatura quella che dovrebbe essere nuovamente una legislatura costituzionale
Una legislatura molto complicata darà un colpo all'Italia in sede internazionale questo è evidentissimo nessuno può negare
Che di fronte a un esito negativo del referendum la credibilità non solo del Governo ma del sistema Paese cioè di un Paese che per quattro anni
Dopo un passaggio drammatico che portò il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a dire questa sarà la stagione deve essere la legislatura delle riforme quindi Oreste o per altri due anni per incamminare il Paese in questa direzione un momento drammatico dove
Questo appello del Presidente La Repubblica raccolse il consenso
Praticamente assoluto del Parlamento arrivare invece all'ultimo momento con un
Con una voto negativo da parte del Paese sarebbe una mancanza diciamo di credibilità di immagine di di di
Di responsabilità agli occhi la comunità internazionale già ci guarda
Più o meno maliziosamente più o meno diciamo volontariamente con occhi e con qualche diciamo diffidenza qui sarebbe un colpo drammatico e davvero
Questa
Coalizione questo schieramento articolato che si è creato che però io ritengo prevalentemente di ceto politico perché ho fiducia
Negli italiani io ho fiducia italiani ciò fiducia nel fatto che poi è la nostra gente il nostro popolo così
Carico di domande di interrogativi alla fine aprirà quella porta verso il futuro cioè come ha fatto in altre stagioni
Sarà capace di capire
Che noi siamo di fronte ad un momento in cui occorre fare un passo avanti poi perfezionando ecco perfezionando io rivedo una delle questioni che credo si dovrà affrontare proprio questo tema il Titolo quinto che modifica
La riforma costituzionale gli equilibri abbastanza diciamo paritari su molte materie che esistevano la precedente versione Titolo quinto tra lo Stato le Regioni riporta alcune competenze al centro importante perché guardate che molta dei problemi che la spesa pubblica che non scende in Italia
Anche a martellate taglia Equitalia la dipende dalla enorme dispersione che
Questo assetto del regionalismo italiano purtroppo determina in maniera incontrollata oltre una certa misura quindi lì bisognerà intervenire sicuramente
Dici sono da apportare miglioramenti ma questa
Passaggio questo referendum apre una porta nella quale dobbiamo camminare certo non è sicuro bisogna fare ogni sforzo siamo qui per questo anche per
Fare in modo che
Tutto non si limiti al proprio voto tutto non si limiti al proprio voto ad andare a votare che già importante ma che sia una cassa di risonanza per mobilitare energie dare fiducia e consentire a tanti cittadini che ancora si interrogano dice che la strada giusta
Grazie
Onorevole Morassut
Grazie onorevole Morassut la regia mi dice che c'è un momento conviviale volevo Rini l'anziana re Giovanni cubano
Il Sindaco di Nocera Superiore per le mozzarelle che ci ha portato tramite incalzarlo
Come quelle
Per quelle cilecca tane era e
Serafina
Serafino è è l'onorevole
La roba deputato
Caputo al nostro amico che non è potuto essere qua però si è fatto rapido andare da Francesco
Ed almeno delle e cantine Caputo ed all'avversario ed alla materna versanti sicuri buona sera ero ancora una volta un tanto la battuta sul referendum perché se no finisce mozza non mozzarella finisce però una battuta importante c'abbiamo azzeccato tre volte sui referendum Equitalia gli italiani sono più saggi di quelle
Prima avevo referendum monarchia e repubblica poi divorzio poi aborto insomma anche qui questa è una buona speranza per sperare che
C'azzecchi avevo pure stavolta
Ma
Nola hanno
Più assoluta diciamo Vittorio Emanuele eguale