Difficoltà nella ripresa del ponte aereo di aiuti umanitari in Bosnia dopo l'abbattimento del G-222 dell'Aeronautica militare italiana

Abbiamo ai nostri microfoni collegato con la facoltà di Scienze politiche di Padova il professor Antonio Papisca ordinario di relazioni internazionali nella Facoltà e direttore del Centro studi sui diritti dei popoli sui diritti dell'uomo
Dopo l'abbattimento del G duecentoventidue italiano divenuta centrale nella discussione sulla Bosnia la questione della ripresa ora del ponte aereo
Il segretario dell'ONU Boutros Boutros-Ghali si è detto favorevole ad una scorta ONU per i convogli
Mentre i governi europei in primis quello più toccato dalla sciagura aerea cioè quello italiano chiedono maggiore sicurezza per i convogli innanzitutto Papisca volevo chiedere quali sono gli scenari possibili anche a seguito del del dettato delle risoluzioni dell'ONU
E io farei tanto un una premessa qualche inerti ora bar presa di decisione efficaci insomma misura operativa
Non può prescindere dal rapporto del segretario generale Boutros Ghali
Presentato ai membri del Consiglio di sicurezza è a tutti gli altri membri dell'ONU
è il rapporto che s'intitola un'agenda per la pace gli era stato richiesto dal Consiglio di Sicurezza riunito al ai massimi livelli vertice alla fine di gennaio di quest'anno
Bene in questo rapporto appena appena diciamo pubblicato e Boutros Ghali mette gli Stati e di fronte alla alle loro responsabilità perché l'ONU intanto non è cosa diversa da quello che gli Stati vogliono vogliono che sia cioè qualche per l'opinione pubblica ebbene e insistete su questo l'ONU non è un'entità diverso da da diventati e l'ho fatta dagli stati noi auspichiamo che sia sempre più democratica ci sia partecipazione popolare suo funzionamento cara allo stato attuale è fatta dagli stati pene
Questo rapporto intitolato un'agenda per la pace Boutros Ghali
Fa del delinea lo scenario attuale della politica mondiale per quanto concerne i problemi per la sicurezza e della pace internazionale
Fa una tipologia delle azioni che l'ho no ai sensi della Carta dello statuto può e deve intraprendere aggiunge anche una nuova operazione che lui chiama
Azioni di Peace Building di costruzione della pace oltre alle peacekeeping al pay
Alpi Menichini e alla diplomazia preventiva e e poi richiede agli imputati quello che nessuno finora aveva osato chiedere
E cioè applicare finalmente l'articolo quarantatré della Carta dell'ONU chi cosa dice articolo quarantatré invece che tutti gli stati membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite tutti
Hanno l'obbligo di stipulare con il Consiglio di sicurezza appositi accordi per la messa a disposizione dell'ONU una volta per tutte di una parte delle loro forze armate
Che costituire Checco costituirebbero la forza permanente cioè caduta la vera polizia internazionale al servizio dell'organizzazione sotto il comando diretto del Consiglio di sicurezza
E e quindi costituirebbero Gianpi perfette una un deterrente importante
Quindi e il segretario generale
Finalmente chiede agli Stati di applicare una norma fondamentale fino a quando all'ONU non disporrà di una propria forza permanente di ordine pubblico noi ci ritroveremo che situazioni come questa
Per cui ci son dei bisogno che tu
Il segretario generale deve elemosinare elemosinare risorse finanziarie risorse umane
E evitati che tentenna lavoro critiche che fa Realpolitik eccetera eccetera in realtà gli attacchi che non vogliono sottoporsi
Quindi all'autorità sopra nazionale dell'organizzazione ma quale alternative politica allora al di là della risposta delle armi al di là d'appunto della sicurezza dei convogli
Che in questo in questo momento io ritengo che episodio ovviamente affrontare questo problema di come garantire la fluidità chiamiamola così del corridoio umanitario vietato in questo caso che aiutare per la gente e allo stesso tempo bisogna portare avanti le iniziative diplomatiche però con sincera volontà di negoziare
Bisogna portare avanti soprattutto on discorso costruttivo costruttivo significa sistema di sicurezza europeo strettamente legato anzi subordinato al sistema di sicurezza dell'ONU sotto autorità sopranazionale ONU
E quindi son cose è chiaro che bisogna fare ineludibili e questo momento io darei molta attenzione a iniziative di Società Civile che possono sembrare così al di là dell'utopia che posso sembrare
Al limite della temerarietà ad esempio se questa iniziativa certi tedesco Tonino Bello e di Albino Bizzotto dei Beati costruttori di pace di andare a Sarajevo in migliaia di persone
E fare e non soltanto testimonianza
E si tratta che lui di dare una dimostrazione di coraggio progettuale
Coraggio progettuale i governi gli Stati sono il ritardo criminale perché queste cose hanno tutte prevedibili proprio in filigrana era tutto prevedibile
Non è stato fatto nulla Pepe e le prime cose da farsi erano non chiudeva la porta in faccia sbatte la porta in faccia a legittime rivendicazioni di autodeterminazione
Ma quella di prenderle in considerazione internazionalizzare subito la situazione con missione di osservatori eccetera significava non lettere tutte queste cose ai popoli dell'est europeo dell'Europa centrale
E non Area di quarantena
Rispetto alla Comunità europea rispetto ad altre istituzioni
Significava insomma dare seguito all'intuizione da casa comune europea
La conferenza la conferenza di Londra sull'ex Jugoslavia si chiusa come sappiamo da pochi giorni e ancora in Bosnia continuano i bombardamenti continuano
Le stragi qual è il suo giudizio su queste iniziative diplomatiche
Più specificamente europeo no citato io do un giudizio negativo sull'iniziativa diplomatica che era stata presa in ambito CEE perché chiaramente lì non c'era una volontà TTT TTT di andare non c'erano le premesse sincera insomma
E non non non veniva accettato il principio che anche diritto innato dei popoli all'autodeterminazione insomma
E mancava mamma la volontà del PPI TTT deve rimboccarsi le maniche e creare questo contenitore istituzionale
A livello europeo sempre raccordato all'ONU e cioè soprattutto era un'iniziativa che non era in sinergia con
Segretario generale dell'ONU
Che ha in questo momento io ripongo molta fiducia in imbuto scali
Boutros Ghali sta giocando una grossissima grossissima battaglia proprio per la pace e quindi per l'affermazione dell'Autorità sovrannazionale
E lo fa proprio l'invito e invito a Bari gli ascoltatori a mette a prendere in mano questo rapporto che sentito come agenda per la pace
Troveranno lì delle idee chiarissime ore il negoziato diplomatico europeo quello che era stato iniziato a notare l'aveva ferito care intona c'era di mezzo De Michelis eccetera eccetera da una parte una farsa perché quei diplomatici politici avevano il dovere di prevedere quello che sarebbe accaduto
Sì va be'cambierà qualcosa da mercoledì quando la conferenza sull'ex Jugoslavia sarà anche allargate rappresentanti delle varie fazioni che si combattono in Bosnia e io credo che i loro devono otto partecipare
Però ecco bisogna che si crei un movimento di opinione pubblica per rafforzare la posizione ho avute entro questo negoziato posizione Ono significa posizione Boutros Ghali
Un'ultima domanda Papisca che cosa ne pensa di questo ultimato ma che è stato dato ai serbi quali forse di quali forze dispone la la comunità europea per farlo rispettare
La gli ultimatum ma io non l'ultimatum non mi piacciono le vie di ultimatum vanno un po'al di fuori
Dalla deontologia del
Pacifista della non violenza
Io credo che
Anche i serbi serbi significa significa soprattutto i governanti verdi
Se si trovano di fronte ad una posizione decisa di non dico tutti gli stati europei né di alcuni Stati europei tra cui l'Italia in stretta consonanza con la politica di Boutros Ghali credo che cambieranno atteggiamento e comunque in questo momento io
Punto molto su una crescita di consapevolezza di Società Civile
Attorno a questa vicenda e quindi questa iniziativa diritti tante migliaia di persone che troveranno vogliono trovare il modo
Di andare anche loro attraverso il corredo primo umanitario a Sarajevo io penso che questa iniziativa sia un qualche cosa
Già recenti politico
E e che costringa soprattutto il nostro governo ad un'azione sempre più coerente quando dico coerente io intendo questo il Governo italiano una volta per tutte si fa Palladino assertore del nuovo diritto internazionale che quello dei diritti umani
Ah e il Governo italiano che dice prendo il rapporto di Boutros Ghali un'agenda per la pace e lo portò in Parlamento in seduta plenaria e lo discuto
Perché e questo rapporto e segna segna un momento decisivo per il futuro della pace e della sicurezza
E il governo italiano prende l'impegno per primo di applicare l'articolo quarantatré e si mette a disposizione dal nove dice io incomincio altri polare l'accordo che è previsto io sono convintissimo che il Governo italiano all'Italia verrà seguita da tantissimi altri stati
E chiaro questo significa un proprio una svolta
Nella politica estera insomma questo rapporto il segretario generale pone l'Italia di fronte alla negli altri paesi maritale partiva all'alternativa e prima della linea d'Amato o se prima deve venire l'ONU
Con tutte le conseguenti chiaramente noi
Vogliamo essere persone di di buona volontà costruttiva eccetera a sto punto diciamo sì
Più autorità più potere all'ONU e allo stesso tempo grande offensiva per la democratizzazione dell'ONU cioè il deficit democratico dell'ONU non è meno grave e urgente del del deficit democratico della Comunità europea e a questo punto io ci vedrete in così
Ma gruppi politici molto molto trasversali Bevere transnazionali
E diciamo in sede di Parlamento europeo in sede di Parlamento nazionale incominciano apporre il tema del nuovo ordine mondiale
In questi termini
Dare effettività al diritto internazionale dei diritti umani
E non è la ringraziamo professor Papisca ringraziamo per questa intervista ricordiamo che il professor Antonio Papisca oltre a essere professione di relazioni internazionali alla facoltà di Scienze politiche di Padova è anche direttore del Centro studi sui diritti dei popoli sui diritti dell'uomo grazie ancora le consente una piccola chiosa certo
Stiamo siamo impegnatissimi in questi giorni a preparare qui sul posto a Padova la sessione speciale del tribunale permanente dei popoli che si svolgerà dal cinque al nove ottobre e quinta sessione prende lo spunto del cinquecento anni dalla conquista dell'America
Per mettere sotto processo quindi sotto revisione critica scientifica il vecchio diritto internazionale delle sovranità armate alla luce delle nuove norme sui diritti umani generate proprio dall'ONU
Quindi sarà tu un momento molto molto interessante anche alla luce di questi avvenimenti di cui abbiamo parlato e credo che sicuramente a radio radicale nella notizia e vi ringrazio molto per l'attenzione bene grazie a lei