Fest'Unità Bologna - Intervista a Gianni Cuperlo

Qui buona sera Gianni Cuperlo buonasera buonasera grazie
Bentornati
è
è cambiata francese è cambiata la logistica qua
Chiedo scusa per le spalle ma non dipende da me
Ah ce lo schermo ce la televisione se cambiate canale ditemelo perché cosa io accorcio
Grazie ben trovati
Grazie grazie a tutti questa sera
Faremo una chiacchierata con Gianni Cuperlo io mi presento sono Leonardo onesti sono un giornalista dell'agenzia Ansa
E stasera cercherò di
Proverò perlomeno apporre
All'onorevole Cuperlo le domande che suppongo anche voi
Vogliate vogliate fargli ci sono un sacco di cui vi ho un sacco di domande da fare Cuperlo
Vogliamo dobbiamo parlare di referendum dovrà fare di legge elettorale dobbiamo parlare del Partito Democratico un sacco di cose
Vorrei però cominciare da da un altro aspetto votavamo ovvero da un da una cosa se vogliamo anche di più stretta attualità che che si riferisce a quello che è successo ieri a Bratislava i risultati di questo vertice non sembrano almeno quello che dice il prenota premier Matteo Renzi particolarmente
Incoraggianti e e questo però ci CG induce ad una riflessione più ampia anche che è quello sulla sul nostro modo di stare in Europa prima di addentrarci
Nelle nostre vicende interne politiche di cui avremo
Ampio spazio per parlare volevo appunto sottoporre a Cuba lo questa riflessione qual è il nostro modo di stare in Europa anche alla luce di quello che è successo a Bratislava e anche alla luce del fatto che noi tutti ormai volenti o nolenti ci sentiamo
Sia cittadini italiani si cittadini europei come ci ricordava spesso anche un grande europee è un grande italiano che purtroppo ci ha lasciato ieri e che era il nostro Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Ma
Grazie intanto grazie anche a lei per la disponibilità questa conversazione il nuovo grazie a voi mi fa molto piacere essere di nuovo qui in questa festa
Io di Bologna conservo me ricordo vivo in tanti momenti di
Bornato esperienza politica mai abbastanza lunga
Ma se dovessi dire il ricordo più intenso che o non so se l'assale la esattamente collocate qui però
L'undici settembre di tre anni fa a all'avvio della stagione del congresso del del PD
Dove per gli accidenti della vita della storia del caso mi capitò di candidarmi poi perché i disguidi tecnici ne manca uno milione e mezzo di voti alla fine ma questi sono aspetti di dettaglio ma
Io torniamo a presentare quella mozione quella proposta congressuale mi ricordo accoglienza particolarmente calda affettuosa eh ed è una ricorda molto intenso che porto con me quindi grazie
La domanda è molto e molto seria ed è anche molto importante perché
Ora al di là della vicenda del dell'ultimo vertice concluso sia via Bratislava io penso
Che e lo dico davvero con la sincerità dovuto in questo caso io penso che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi abbia tenuto in questi mesi in questi anni nei confronti dell'Europa
Una posizione della quale il nostro Paese può andare orgoglioso nel senso che
Io credo che il Governo italiano Appia avuto la capacità soprattutto su alcune questioni penso in modo particolare alla gestione del fenomeno migratorio penso
Al modo con il quale a più riprese il Presidente del Consiglio del nostro Paese apposto all'Europa all'Europa della tecnocrazia della burocrazia dei parametri ottusi
A posto il tema che una svolta necessaria dalle politiche di rigore di austerità che hanno aggravato l'impatto della crisi della recessione su questo continente
Passare dalle politiche della rigore e dello Stellita ad una politica della crescita dell'occupazione
Dei diritti io penso che lo dico perché ritengo che poi in una comunità politica com'è un partito
Sia giusto dirsi quando ci sono delle differenze o anche delle critiche ma penso che sia anche molto importante avere
La serenità d'animo e anche la laicità per poter riconoscere i meriti delle politiche e delle scelte quando vengono compiute con lo spirito giusto io credo che rispetto all'Europa il Governo italiano in questi anni
Abbia seguito una politica sostanzialmente giusta
Dopodiché che cosa è accaduto ieri è accaduto che la conferenza stampa finale di un vertice che non rimarrà negli annali della storia per le conclusioni a cui è approdato
Le parole usate dal nostro Presidente del Consiglio nella conferenza stampa finale sono state
Che sostanzialmente il documento riproponeva dei principi molto generali diciamo delle valutazioni molto complessive ma senza entrare nel merito di quelle scelte che sarebbe invece necessario
Praticare oggi per dare una svolta alla politica dell'Europa dopo otto anni della crisi peggiore della nostra storia che è accaduto che la conferenza stampa
Conclusiva ha visto il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel incontrare i giornalisti non briefing congiunto
Al quale non ha preso parte il Presidente del Consiglio del nostro Paese il quale ha motivato la sua assenza spiegando per l'appunto che le conclusioni a cui ha raggiunto quel vertice
Non corrispondevano non erano in linea in asse con quelle che sono oggi le esigenze i bisogni non solo dell'Italia ma complessivamente dell'Europa io penso
Che sia stato un atto politicamente significativo e naturalmente questo pone dei problemi rispetto alla prospettiva del dopo perché
Se una cosa abbiamo capito in questi anni è che la politica in Europa non può essere fatta da un Paese solo nemmeno del più potente dei Paesi dell'Europa oggi penso alla Germania della cancelliera Merkel
Naturalmente oggi noi paghiamo di un'Europa attrazione francotedesca anzi sarebbe giusto dire attrazione tedesco francese
E anche questo vedete in qualche modo e parte della storia lunga di questo continente
Perché
Così come
Io credo è praticamente impossibile raccontare ad un adolescente
In terza media warming innanzi alé che cosa è stata la storia d'Italia la lunga storia unitaria del nostro Paese senza fargli capire che cosa ha significato la questione romana nella storia d'Italia
Allo stesso modo credo che non si possa spiegare ad un liceale od un adolescente che cosa è stata l'Europa senza fargli capire che cosa ha rappresentato nella storia lunga dell'Europa la questione tedesca
E noi di apparteniamo ad una generazione almeno io lei immagino sia più giovane
Che ha avuto la Ventura di attraversare indiani decenni passati conoscendo impresa diventa
Una evoluzione della storia europea che ci ha portato ad un certo punto dopo il mille novecento ottantanove dopo l'unificazione delle due Germanie divise alla fine della seconda guerra mondiale ci aveva portato a immaginare
Che la questione tedesca in questo continente fosse finalmente risolta si fosse finalmente compiuta e invece non è così scopriamo oggi che quella questione tuttora aperta e che c'è un problema
Che Thomas Mann molti anni fa aveva descritto come la scelta necessaria tra un'Europa tedesca o una Germania europea
E io credo che per concludere il Presidente del Consiglio italiano in questi mesi in questi anni abbia posto esattamente questo tema
Cioè abbia sollevato la questione di come l'Europa riscopre apposta riscoprire oggi la sua vocazione
Che è entrata profondamente in crisi
Nella vicenda di questi anni e per l'impatto che la crisi che noi abbiamo conosciuto dopo il due mila otto ha avuto sulle popolazioni dell'Europa e non solo
Molto tempo fa molti anni fa faccia aggiungere solo questo un grande storico francese
Per descrivere
La dimensione della civiltà europea per rispondere alla domanda che non è affatto una domanda banale tanto meno semplice che cos'è l'Europa o se volete dove termina l'Europa
Questo grande storico francese spiegata ai suoi allievi che l'Europa è un continente che non possiede dei confini naturali
Ad est e difficile fissare una linea netta che chiude l'Europa dentro un perimetro definito che cos'è la Russia un pezzo dell'Europa oppure no
E al sud ovviamente c'è un Mediterraneo che fa da spartiacque ma sempre quello storico diceva che l'Europa nasce come concetto dalla contaminazione degli elementi nordici degli elementi mediterranei
E ad Ovest c'è uno c'erano però quali sono i confini effettivi se pensiamo alla cronaca di questi mesi ventitré giugno referendum ma
Nel Regno Unito e la Brett sicché decide dopo sessant'anni di invertire il percorso e di abbandonare l'Unione europea allora questo grande storico francese
Concludeva questo sicura questo suo interrogativo dicendo alla fine l'Europa non è uno spazio geografico alla fine l'Europa è uno spazio di civiltà
E lui diceva l'Europa termina dove termina no i confini dei suoi valori i valori della sua civiltà che
è un'espressione molto suggestiva molto bella e l'impressione che in questi ultimi anni
Forse le leadership le classi dirigenti dell'Europa questo questo principio l'hanno un po'scordato l'hanno un po'rimosso
E noi non per caso abbiamo pagato il prezzo della crisi economica finanziaria sociale più
Più devastante della nostra vita della nostra storia sotto questa tenda ci sono persone di generazioni diverse qualcuno e molto giovane qualcuno è più anziano di me ma nessuno che sia seduto sotto questa tenda oggi pomeriggio
Ha mai conosciuto ha mai vissuto una crisi come quella che è esplosa nel due mila e otto di cui ne portiamo ancora il peso delle conseguenze
L'Europa ha conosciuto l'impoverimento di massa che ha assegnato popoli nazioni
A metà agosto sulla Repubblica è uscito un reportage di Federico Rampini che descriveva una uno studio un'analisi condotta di recente qualche mese fa da una società molto portante schema McKinsey
E questa società ha fotografato le venticinque economia più ricche del pianeta quindi non c'è solamente l'Europa ci sono ovviamente gli Stati Uniti altri Paesi e
La analisi e il risultato di questo studio e che dal due mila e cinque
Al due mila e quindici cioè negli ultimi dieci anni alle nostre spalle
La percentuale di cittadini di famiglie che in questi venticinque Paesi più ricchi del mondo ha visto il proprio reddito rimanere statico stabile o diminuire a volte in modo considerevole
è stata una percentuale superiore al settanta per cento che tradotto in numeri assoluti vuol dire qualcosa come cinquecento quaranta trattino cinquecentottanta milioni di persone
E spiegano gli economisti della McKinsey che è un fenomeno di impoverimento del ceto medio perché di certo medio prevalentemente parliamo di queste dimensioni non si era mai più realizzato dopo la fine della seconda guerra mondiale
Questo è stato l'impatto della crisi che noi abbiamo conosciuto in questi anni in Europa e in Italia
E di fronte a queste impatto ci sono state
Delle nazioni dei paesi dei continenti che hanno aggredito le cause di questa crisi prima e meglio di come ha fatto l'Europa gli Stati Uniti sicuramente con la presidenza Obama l'hanno fatto
Scegliendo la strada necessaria in una fase di recessione dell'economia c'è una politica monetaria espansiva e una grande opera di investimenti pubblici
Il più grande economista del secolo passato secondo molti non era un uomo propriamente di sinistra di idee progressiste democratiche liberali
Si chiamava giorno mai perché in sé ma spiegava negli anni Trenta del secolo passato alla luce di un'altra grande crisi quella degli anni ventinove e trenta
Che durante le fasi di recessione dell'economia il compito dei Governi non è fare quello che fanno gli altri un po'meglio un po'peggio diceva che in esse
Quando ci sono grandi fasi di recessione quando la gente per del lavoro quando le famiglie non sanno più che impiega il carrello della spesa compito degli Stati dei governi e quello che nessuno faccio investimenti pubblici l'Europa annegato esattamente le condizioni per questa risposta per questa
Politica
Con un'aggravante aggiungo solo questa questa ma molto più rapido su tutto il resto ma vedi la prendo così lunga perché voglio pagare il meno possibile del referendum l'avete capito bene
Ma visse
Abissalmente erano molto del referendum una battuta ma
Sempre nel secolo passato alle nostre spalle parla spesso economista britannico giornale perché è il senso
Pensate che
Giovane economista già molto brillante anche se del carattere un po'fumanti novene mandato da sua Maestà a rappresentare il Regno Unito alla conferenza di pace di versare
Alla fine della Prima Guerra mondiale mille novecentodiciannove
E il giovane economista che in essa dopo qualche giorno qualche settimana in cui sedette al tavolo della trattativa per le riparazioni di guerra sia il solo e si dimise da quell'incarico tornò in patria
E scrisse un volumetto libricino che è stato pubblicato di nuovo qualche anno fa da Tele Fini illuminante che si intitola le conseguenze economiche della pace
E in questo libricino Keynes critico in modo violento
L'ottusità la miopia di quelle potenze vincitrici
Che avversari l'avevano imposto alla Germania sconfitta nella guerra delle riparazioni di guerra così esosa e così onerose
Che quella nazione non avrebbe mai potuto affrontare e scrisse in quel libricino che avere umiliato la dignità della nazione tedesca
Avrebbe portato quel popolo ad un sentimento di rivalsa e di vendetta nei confronti dell'Europa che avrebbe partorito delle tragedie mille novecentodiciannove lo scrive quattordici anni prima
Che al potere Salgado il PTR quindi la realtà un insegnamento un ammonimento dal Novecento su come si gestiscono le sconfitte nelle querele ma come si scontri con Simest gestiscono le crisi nell'economia un ammonimento l'aveva avuto
E poche settant'anni più tardi questa Europa quella che ieri porta al Presidente le consiglio alla denuncia che ha fatto a Bratislava che io con
Piro queste Votta ha scelto di mortificare di umiliare la dignità di una nazione molto meno importante della Germania del mille novecentodiciannove
La dignità della nazione greca dello Stato che lecco del popolo greco
Evidentemente non avendo imparato la lezione della storia di un secolo prima ora vedete ci sono molte poche probabilità direi nessuna
Che all'ex essersi prassi invada la Polonia
Però francamente l'idea che l'Europa abbia mancato in un modo così clamoroso
A quella che prima di tutto una responsabilità etica che le deriva dalla sua storia da quella bellissima frase di quello storico
I valori dell'Europa dove finiscono all'Europa termina dove termina nei valori della sua civiltà avere rimosso
Questa dimensione
Della storia della memoria e della politica io credo che sia una delle più gravi responsabilità che l'Europa si è assunta nel corso di questi anni
Nel nel più
Nel più fondamentale romanzo della letteratura italiana ad un certo punto Manzoni faticato un Ferrante una cosa di questo genere che
La storia senza la politica come una guida che cammina e cammina ma senza nessuno dietro che impari la strada e così facendo incetta Vie sui passi
Ma poi aggiunge don Ferrante che la politica senza la storia e come uno che cammina senza una guida e noi oggi abbiamo bisogno di una politica che recuperi il valore della storia
E di una storia che recuperi il primato della politica se ieri accaduto questo è una buona notizia
Alla luce di quello che ha intenzione di chiedere l'arresto dell'intervista credo che abbiamo finito con gli elogi a Matteo Renzi vediamo
Proprio l'altro ieri sera ho ma sono parole sincera e quelle che io dico perché quando il Presidente del Consiglio del nostro Paese
In contesti internazionali dove non era scontata quella posizione ha difeso il principio di civiltà che ha portato in questi anni in questi ultimi mesi ancora in questi ultimi giorni la Guardia costiera del nostro Paese
A Marina militare italiana ad andare in mezzo al Mediterraneo e a salvare centinaia migliaia di vite umane
Beh quando il Presidente del Consiglio del mio paese va in Europa e dice che per noi che siamo l'Italia è che siamo un grande Paese su questa perfettamente ragione
Il valore della vita umana è sacro e viene molto prima dei parametri e del rapporto tra il debito al deficit del PIL
Quando fa questo io no no fatica alcuna ad alzarmi ad applaudire e a dire che sono orgoglioso del mio Governo
Proprio
L'altro ieri sera qui in questa festa non non in questa sala dove siamo ora in questa fase c'è stato sottopunto ospite Matteo Renzi che sia confrontato
Con il Presidente dell'Associazione nazionale partigiani Carlo Smuraglia sulle ragioni del sì e del no al referendum Stato perché molti molte delle persone che che sono questa sera penso che ci fossero
Anche giovedì sera è stato un dibattito molto interessante ma che se da una parte è servito un po'a rassegna a rasserenare il clima diciamo a rasserenare gli animi
Che su questo tema sono un po'esasperati dall'altra parte ad
Dimostrato anche un po'plasticamente che
Forze poche volte come in questa occasione anche all'interno del del Partito Democratico cioè una divisione e comunque uno uno scontro su un tema che
Sarà il tema fondamentale della politica italiana dei prossimi mesi ecco prima di entrare nel merito della riforma vorrei chiedere a Cuperlo come sta vivendo lei
Questo in innanzitutto sette sei d'accordo con quello che ho detto cioè secondo anche secondo lei c'è una una lacerazione che poi non sarà facile ricomporre e poi se crede come lo sta vivendo
Sono preoccupato sono preoccupato certamente per una discussione dentro il mio partito e non solo nella sinistra del Paese
Che rischia di essere una discussione lacerante di lasciare anche
Delle ferite delle tossine
Ma al di là di questo su cui tornerò se se lei me lo consente sono preoccupato perché noi rischiamo una lacerazione su un terreno dove
Le democrazie dovrebbero cercare sempre di unirsi e cioè il terreno delle regole
Delle regole costituzionali delle regole per l'appunto della democrazia delle regole della rappresentanza vede anche qui la storia maestra di vita molto spesso
Ma
Se noi per un attimo poi bisogna sempre avere lo sguardo pena rivolto ben piantato sul presente e sul futuro ma se noi per un istante volgiamo lo sguardo al passato
Sappiamo è in questa sala c'è chi lo sa vedo alcuni volti amici meglio di me
Sappiamo che nella storia d'Italia non è stato semplice riunire il popolo italiano intorno
Ad uno spirito costituente che scolpì risse i principi e valori che oggi fanno della nostra istituzione quella che Roberto Benigni Bersani e tanti altri hanno più volte definito la più bella Costituzione del mondo
Non è stato un percorso semplice prima di tutto perché una Costituzione che arriva dopo un ventennio dove la luce della democrazia era stata spenta
E arriva dopo una guerra terribile che aveva determinato costi drammatici per il nostro Paese entrando in questa tenda lei mi diceva che ha studiato la storia del fascismo e quindi su questo
Sicuramente molto più preparato di me però quando i padri e madri costituenti si accingono a stendere la Carta costituzionale
Dopo il mille novecento quarantasei e quarantasette l'Italia è un Paese segnato dal ventennio fascista e dalla guerra
è un panorama di macerie morali e materiali e quella classe dirigente affronta la sfida che è una sfida incredibile per il livello della difficoltà dell'epoca di
Fissare i pilastri importanti di quello che sarà il patto costituzionale il patto repubblicano
E c'è un passaggio in quella vicenda in quel triennio quarantasei quarantotto molto significativo quando nel quarantasette si rompe l'alleanza di governo
E De Gasperi rompe l'unità che gestisce il Paese dopo la fine della guerra
Conto gli atti a Nenni si avvia a quello che sarà un conflitto politico molto molto aspro perché dovete immaginare quale poteva essere il clima del Paese in quel momento si misuravano due concezioni del futuro dell'Italia due ideologiche due campi
Che si erano costituiti dopo la fine del conflitto e le elezioni del quarantotto passata alla storia come lezioni di una campagna elettorale giocata con toni persino violenti dal punto di vista del linguaggio dello slogan
Quelle elezioni del diciotto aprile assegneranno la vittoria di De Gasperi della DC e la sconfitta del Fronte popolare ma la caratterizzi ma di quella vicenda di quel triennio e che nonostante si giunga ad una rottura dell'unità politica per il governo dell'Italia
La rottura dell'alleanza al Governo non impedisce di proseguire i lavori dell'Assemblea costituente cioè
Le leadership parliamo di De Gasperi Togliatti Nenni altri mettono in sicurezza presente fanno i lavori della Costituente nella consapevolezza
Che è una battaglia quel dica anche molto aspra quel punto è necessaria per tutta una serie di ragioni storiche di contingenza politica del tempo ma che bisogna preservare la Costituzione
E metterla al riparo da quel conflitto perché bisogna avere la capacità il coraggio persino
Di scrivere la Costituzione di tutti
In un Paese che aveva conosciuto nella sua geografia nella biografia di una nazione come la nostra profonde lacerazioni divisione rispetto alle quali quella di oggi probabilmente sembra poca cosa
Noi siamo l'Italia grandissimo paese siamo il Paese dei guelfi e dei ghibellini dei monarchici e repubblicani dei fascisti e degli antifascisti
La Costituzione repubblicana è un capolavoro di esser soprattutto nei principi scolpiti nel marmo della prima parte
Perché per la prima volta
Definisce l'unità di un popolo
Di un popolo ma un di più popoli diversi che possono decidere di convivere in pace per una certa fase ma e l'ambizione di un popolo Elena Ercole le regole della Costituzione le regole della democrazia della rappresentanza sono il collante di questa scelta allora e questa è la prima considerazione che voglio fare in termini di per spiegare perché sono preoccupato
Perché noi che siamo poca cosa che abbiamo fatto tanti errori nella nostra Rete storia abbiamo ereditato questa grandiosa tradizione questa grandiosa storia perché c'era prima di noi
E allora il primo limite che io credo si sia vissuto in quest'ultima stagione in questo biennio
E legato esattamente a questo
Che non siamo dal punto di vista del metodo non siamo riusciti a riprodurre a ricreare quello spirito costituente
Che bene o male è stata una delle ragioni del successo e della qualità delle risultato conseguito dalla dall'Assemblea costituente vedete
Lo dico con una battuta ma
In democrazia come spiegherebbero meglio di me i politologi gli studiosi
In democrazia i Governi non stanno sopra stanno si sotto le costituzioni
E la ragione di questo è nel fatto banale che i Governi qualunque Governo di qualunque segno con qualunque maggioranza è per definizione è espressione di una parte di una parzialità
E come tale non può pensare di avocare a sé la scritture la stesura delle regole che appartengono a tutti la dimensione dello spirito costituente legata a questo ci si divide ci si confronta in modo ASTOS sulla politica sul le scelte di governo sulle ricette dell'economia sul modo di concepire l'Uefa voi diritti di chi lavora ma poi sul terreno delle regole della rappresentanza l'ambizione e deve essere sempre quella di tenere insieme una comunità
E uno spirito costituente passata qui
Passa da qui
Io quando sento fosse capitato anche su questa pedana
Quando sento esponenti autorevoli del mio partito di questo Governo
Sostenere che la riforma su cui poi possiamo intervenire nel merito tante cose si possono dire
Che la riforma va bene così perché
è il frutto di centinaia di ore di sedute delle Commissioni parlamentari quelle di merito perché è frutto di decine e decine di ore di seduta delle aule di Camera e Senato perché l'ho sentito ripetere molte volte
Anche da parte del premier perché abbiamo alle spalle oltre ottanta milioni di emendamenti presentati sul testo della riforma ma io chiedo
Vi prego di credermi non con lo spirito della polemica perché sono sinceramente preoccupato lo chiedo con lo spirito di chi pensa che questo sia un problema ma come non capire
Che proprio il fatto che siano stati depositati sulla riforma di un terzo della Costituzione cioè della bibbia laica della Repubblica ottanta milioni di emendamenti cioè la chiara espressione di una volontà ostruzionistica è proprio questo aspetto che ti fa capire che è mancato lo spirito costituente che avrebbe dovuto esserci
Ed è questa la ragione per la quale io sento con contratto di preoccupazione di Asia anche di angoscia
Il pericolo che oggi noi abbiamo davanti quando la riforma
è stato approvato in prima lettura alla Camera ad un certo punto le opposizioni tutte le opposizioni e sinistra
E quelle dell'altro campo compreso ovviamente Cinquestelle
Hanno scelto come atto di protesta nei confronti del modo
Con il quale il Governo e la maggioranza che lo sostiene stavano gestendo
L'iter parlamentare di quella riforma hanno deciso ad un certo punto di abbandonare i lavori della Camera del Parlamento un piccolo Aventino
Ed è la sera erano circa le ventidue fino alla mattina alle quattro circa nell'Aula di Montecitorio l'immagine faceva una certa impressione i banchi della sinistra tutti occupati a parte lo spicchio di stelle i banchi del centro parte del centro della destra
Completamente vuoti è rimasta solamente la nostra maggioranza in Aula a votare a ripetizione a respingere oltre trecento emendamenti dell'opposizione che andavano al voto senza che le opposizioni fossero nell'Aula
E io che avevo espresso come tanti altri colleghi delle critiche per quel metodo sono rimasto in quell'aula a garantire il numero legale in quel momento nella convinzione anche nella speranza che avremmo saputo recuperare
Quella ferite quel vulnus che si produceva in quel momento ma se alla fine di questo percorso
Al netto del merito della riforma che tutto è condividere che poi non condividere ma il metodo quando parli delle regole della Costituzione è sostanza ma se alla fine di questo percorso noi dovessimo ritrovarci
Con una Costituzione modificata per quasi un terzo quarantasette articoli dalla sola maggioranza che sostiene oggi il Governo
Io vi dico con tutta la preoccupazione che ho dentro di me che noi ci assumeremo anche la responsabilità di lasciare a testimonianza è a verbale un precedente
Del quale forse potremmo pentirci non domani non dopo domani ma tra qualche tempo si perché verrà al giorno in cui ci potrebbe essere al Governo del Paese una maggioranza diversa da questa molto meno affezionata di Cuesta I diritti e persino i principi scolpiti nella prima parte della carta in quella parte lì che la Bibbia
E se però il precedente che hai creato e che le regole di tutti possono essere cambiate anche soltanto con la volontà di una parte allora tu altro che la possibilità e l'argomento a chi verrà dopo dite e sarà molto meno attento dite a quei principi a quei valori di fare lo stesso e di rivalersi sulla ragione che precedentemente aveva portato per
A compiere quello strappo allora io questo è il tema che pongo e che Paolo fino all'ultimo cercare
Ancora adesso negli ultimi mesi che abbiamo di ridurre queste distanze
Perché noi non possiamo assumerci la responsabilità
Di scrivere una Carta che possa essere spostate questo drammatico rischio questo drammatico pericolo perché non abbiamo il diritto di farlo a mio modesto parere ma soprattutto perché ma anche avemmo
In quel senso di responsabilità e di rispetto verso coloro che ci hanno preceduto e che quel documento straordinario ci hanno consegnato in eredità come fosse il testimone di una corsa questa vuol dire che non devi decidere nulla
Che bisogna paralizzare ogni scelta dopo assolutamente no però significa che devi caparbiamente tenacemente
Pensare che sulle regole il tuo compito è quello di allargare di unire di costruire ponti di ascoltare le ragioni degli altri nodi chiodati nota recinto per il bene della qualità della nostra democrazia
Lei ha già deciso come voterà a questo referendum il ventisette novembre il quattro dicembre quando ci sarà o o come hanno fatto anche altri esponenti del suo partito tipo Pier Luigi Bersani subordina questa decisione
All'esito che avrà il dibattito sulla eventuale revisione dell'Italia della legge elettorale
Innanzitutto
Io onestamente debbo dire e voglio dire ma non è una notizia un fatto abbastanza scontato che essendo un deputato del Partito Democratico io questa riforma l'ho portata
In Parlamento questa riforma l'ho votata
L'ho votata dei diversi passaggi che ha conosciuto
E non ho votato invece negando anche con una Ospol solo è una fatica che non mi è stato facile vivere gestire o negato la fiducia al mio Governo sull'approvazione della legge elettorale
Non ho dato la fiducia al Governo sulla l'Italie CUB
E fin da quel momento come altri ho posto una questione di fondo
E questa questione è quella che lei conosce molto bene cioè l'idea
Che nella combinazione
Tra questa riforma costituzionale e una legge elettorale iper maggioritaria come oggi l'Italie CUP
Non ci siano le garanzie sufficienti di quell'equilibrio di poteri di pesi e contrappesi dicono gli anglosassoni che rendono la democrazia più solida e più funzionante
Mi faccia dire una cosa poi sulla questione in merito e poi le rispondo sul voto al referendum
Io penso che
La riforma costituzionale non rappresenti per come è stata scritta un vulnus ai principi della democrazia
Io con onestà spero che mi crediate col massimo dell'onestà intellettuale e politica il cui sono capace questa sera vi dico che non credo
Che in questa riforma della Costituzione D quarantasette articoli della Carta sia
Il scritto un pericolo di svolta autoritaria per il futuro del nostro Paese
Sono però profondamente convinto per alcune ragioni che vi ho già dette per altre che sto per accennati adesso
Che questa riforma così come è stata scritta e questo referendum così come si sta profilando siano un'occasione mancata un'occasione perduta OSCE fatta
Per la qualità della democrazia nel nostro Paese
Perché vedete non è solamente un problema di stile o di scrittura
Io penso che alcune parti della riforma siano state scritte male e voi direte va beh ma che ti importa non è che dobbiamo fare è un giudizio estetico beh insomma
Pensate che alla fine dei lavori dell'Assemblea costituente
Quei giganti ASS assegnavano un compito a Concetto Marchesi un grande l'attivista deputato comunista di di vedere la forma della Costituzione repubblicana perché ritenevano quei giganti
Che anche il modo in cui la Costituzione era scritta avrebbe avuto un peso nel garantire la sua forza e la capacità di parlare a tutto il popolo italiano
Quando tu scrivi una Costituzione non la puoi scrivere come scrive resti una regolamento condominiale o come scrive vesti un decreto legge perché le costituzioni
Non sono nate e non sono state pensate per durare lo spazio di un semestre più biennio o di una legislatura quando scrivi una Costituzione almeno immagini
Che quella Carta possa durare anni decenni possa parlare alle generazioni che verranno dopo di te e allora da questo punto di vista una prima occasione sciupata è nello stile
Di una carta che noi rischiamo in alcune parti di peggiorare
Ci sono aspetti positivi in questa riforma si certamente essi superare il bicameralismo attuale è un'esigenza che non credo sinceramente da settant'anni mi sembra una caricatura
Ma da trent'anni in questo Paese veniva posta dalla Commissione Bozzi De Mita Iotti da bicamerale D'Alema e poi c'è stato il tentativo per fortuna bocciato della devolution del due mila e sei del centrodestra
Mai almeno trent'anni da quando io ero ragazzo che stipata di superare il bicameralismo che c'è
Di prevedere che sia una sola Camera esprimere il voto di fiducia il voto sulla legge di bilancio differenziare le funzione tra una Camera politica un Senato delle Regioni e dei territori
E dunque da questo punto di vista ci sono dei passi avanti che vanno esattamente nella direzione che era stata auspicata per molto tempo
Però poi deve entrare nel merito e anche il voto alla referendum io penso che dovrà essere una valutazione legata al merito è legata al contesto politico di quel voto allora sul merito ad esempio sento ripetere
Da più parti che questa riforma produce una semplificazione finalmente come invocato da decenni una semplificazione del procedimento legislativo
L'articolo settanta e l'articolo della Costituzione che regola il procedimento legislativo attuale opera ha fatto riferimento allo stile con cui la Costituzione scritta
E forse lo sapete l'articolo settanta della Costituzione vigente quella che c'è oggi senza la riforma
è composto da nove parole
Più o meno il concetto adesso mi ricordo il testo esatto il contesto testo il concetto dice che l'attività legislativa è svolta da entrambe le Camere in forma congiunta
Il nuovo articolo settanta quello che noi
Voteremo con il referendum che verrà approvato e diverrà Carta costituzionale e tutti gli affetti se vincerà abissi
è composto non da nove vada quattrocentotrentadue parole
Si passa da una riga e mezzo a tre pagine
E perché si passa da una riga in mezzo a tre pagine perché attualmente
In sostanza i procedimenti legislativi sono essenzialmente due
Quelli che regolano le leggi ordinarie quelle che fanno la cosiddetta navetta tra Camera e Senato e le leggi di revisione costituzionale che prevedono invece la maggioranza qualificata dell'ordine dei due terzi
Noi passiamo da due procedimenti legislativi a otto chi dice nove dieci qualcuno si spinge a dire dodici procedimenti legislativi diversi
E ragionevole descrivere questa come una semplificazione punto interrogativo forse no
Articolo cinquantacinque la Camera dei deputati e sarà la sola esprimere la fiducia al Governo e votare la legge di bilancio
L'altra Camera al Senato si scrive nella riforma
Rappresenterà le istituzioni territoriali Senato delle Regioni
Delle regioni e delle autonomie perché la riforma prevede un Senato composto da cento membri
Settantaquattro saranno Consiglieri regionali ventuno saranno sindaci scelti e nominati dai Consigli regionali e poi ci saranno cinque personalità di chiara fama
Nominate direttamente dal Presidente della Repubblica
Domanda
Se tu decidi che il Senato diventa un Senato delle autonomie e delle Regioni esistono dei modelli in questo senso il più illustre tra tutti e quello tedesco del Bundesrat
Dove i rappresentanti sono i rappresentanti dei Länder reagiscono con vincolo di mandato da parte della singola Regione
Se tutto scrive nella Costituzione
Che
Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali
Allora i senatori i futuri senatori vanno nominati dagli esecutivi regionali e tempo ad agire con vincolo di mandato secondo lo schema di un modello regionalista o di tipo federalista
Ma se invece
Come è previsto in quell'articolo settanta che vi ho detto poco fa
Tutte le verifiche i futuri senatori abbiano delle funzioni molto rilevanti sotto il profilo dell'attività legislativa
Voteranno le leggi elettorali voteranno e ratificheranno i trattati internazionali con particolare riferimento a quelli europei avranno potestà legislativa sulle leggi di revisione costituzionale e molte altre altre articolazioni
Allora quei senatori dovrebbero
Essere eletti
Direttamente per i cittadini o da una platea molto vasta che legittimi il loro mandato come avviene in Francia
Dove i rappresentanti della Camera alta sono votati da circa centocinquanta mila rappresentanti delle autonomie locali
Io Shearer senza vincolo di mandato noi abbiamo elaborato nella riforma un ibrido un Senato che viene definito descritto come rappresentante delle autonomie territoriali ma con un'ambiguità
Delle funzioni e delle prerogative che quel Senato avrà
E con il pericolo che si determini il sempre a proposito della semplificazione un contenzioso tra la Presidenza della caro
Una è quella del Senato in relazione al fatto che potrebbero esserci due maggioranze politicamente diverse una alla Camera
Ed uno al Senato
E che i presidenti dei due rami del Parlamento in quel caso potrebbero non trovarci d'accordo sull'interpretazione corretta
Della Costituzione essendo la stessa Costituzione espressione di quella di cui l'ambiguità che ricordavo
Infine ultimo passaggio di merito ce ne sarebbero tanti altri ma non voglio essere noioso e tedioso con voi però questo forse va detto
Quante volte in questo dibattito sul referendum voi avete ascoltato esponenti autorevoli del sì
Sostenere che
Finalmente noi avremmo la possibilità di superare quella odiosa navetta
Delle leggi tra cadere il Senato che fa rimpallare dei progetti di legge
Per molte molte volte da una parte all'altra perché come sapete effettivamente così basta che una delle due Camere modifiche una virgola di un testo di legge perché il testo ritorni all'altro ramo del Parlamento
E ricominci almeno in parte il suo iter è vero questo è un problema serio però possiamo per un istante anche qui con Massimo
Dell'onestà di cui sono capace
Proviamo per un istante entrare nel merito anche da questo punto di vista nelle ultime due legislature
La percentuale di leggi disegni di legge che è stata sottoposta alla navetta tra Camera e Senato è stata inferiore al venti per cento
Una legge su cinque
La media di approvazione di una legge nei due rami del Parlamento con il sistema attuale bicameralismo quasi perfetto
La media di approvazione di una legge nel corso delle ultime due legislature è stata variabile tra cento centocinquanta giorni vuol dire mediamente tra tre e cinque mesi
Ma ci sono state lecci di particolare necessità ed urgenza che sono state approvate dei due rami del Parlamento nell'arco di quattordici giorni lavorativi
A nella sedicesima legislatura l'ultima sul trecentonovantadue lecci approvate dal Parlamento meno di novanta hanno conosciuto la navetta
Allora possiamo con lo spirito sincero e di onestà che vi dicevo io dirci una piccola piccola verità
E cioè che se in questo Paese e lo dico con orgoglio
Di chi ha votato questa legge e riconosce al Governo di Matteo Renzi
Il merito di averla voluta e portata fino in fondo ma ce lo vogliamo dire che se in questo Paese abbiamo aspettato guardie decenni
Per una sacrosanta legge riceve il tasso di unioni civili tra persone omosessuali
Il problema non era la navetta la rimpallo tra Camera e Senato ma nella profonda ostilità che una parte del Paese e non soltanto da parte del Paese ma delle élites di questo Paese
Nutrivano nei confronti di quella legge allora io lo dico anche qui in modo problematico non penso di avere una perdita certa e assoluta
Ma mi pongo delle domande stiamo attenti questo vale anche per la legge elettorale ma stiamo attenti a non compie un errore
Stiamo attenti a non pensare a non immaginare
Che siano delle soluzioni tecniche che siano delle soluzioni di carattere operativo che possono sciogliere quelli che invece sono dei nodi politici nel Paese ha davanti e ritenere da questo punto di vista
Che la responsabilità prima della riforma sia quella di semplificare il procedimento legislativo o quello di ridurre il numero dei parlamentari
Oppure e qui sì finora sono stato molto buono quasi ecumenico ma una battuta fatemela fare non è fissi anche polemica se volete
O i costi della politica ecco io qui dico attenzione lo dico al mio partito la mia parte attenzione fermatevi perché tu
Poi avere tutte le ragioni del mondo per cambiarle quarantasette articoli della Carta costituzionale
Ma non puoi non puoi se tu sei la sinistra non puoi motivare la scelta di cambiare un terzo della carta con la motivazione che vuoi tagliare i costi le poltrone le indennità dei parlamentari
Perché se costruisci su questi argomenti Co.
La forza del tuo messaggio a proposito di quello che dicevo qualche minuto fa nulla impedisce che possa arrivare domani qualcuno che ha più voti dite è che ci spiegherà che tutto sommato a proposito di costi si può togliere di mezzo il Parlamento stesso visto che non serve a quasi nulla
Allora devi avere
Tuttavia vere la capacità io credo
Di costruire attorno a questa riforma un discorso è un racconto diverso io temo che si possa ridurre un passaggio così rilevante per il futuro democratico di questo Paese
Ad uno scontro tribale che non farebbe bene alla nostra democrazia perché se cambi la Costituzione ai delle ragioni per farlo
Ce le hai delle ragioni che sono legate a che cosa sta diventando la politica oggi a livello italiano ma anche a livello europeo
Hai delle ragioni che sono legate al fatto e quella che l'inversione della gerarchia tra la dimensione dell'economia e i diritti del lavoro
E la responsabilità invece della politica sia rivalsa anche sulla Costituzione
Le costituzioni del dopoguerra di impronta liberale e democratica di nuovo la centralità del tema del lavoro
Ma la centralità del tema del lavoro anche per le crisi che abbiamo conosciuto non è più oggi nemmeno il perno delle costituzioni che abbiamo conosciuto e che abbiamo ereditato
E questo produce un impatto sulla qualità della partecipazione dei cittadini perché quelle costituzioni regolavano sul terreno del conflitto sociale
La capacità di tenere assieme è un Paese una comunità oggi noi siamo alle prese invece con una transizione che cambia tutto questo panorama
E che produce una difficoltà della politica esattamente al regolare a normali conflitti economici e sociali
E c'è un senso di ribellismo di rivolta contro le élites contro l'establishment c'è una dimensione di eccezionalità del quadro politico
Che sia siamo tanto tanto lo sguardo ci racconta un'Europa che non conoscevamo siano partiti dall'Europa viviamo di nuovo lì
La grande coalizione in Germania la black SIT nelle Regno Unito la Spagna che da un anno e senza Governo la possibilità che tra meno di un anno alle presidenziali francesi
Possa vincere non la destra gollista ma la destra le Pen vista
Tra pochi giorni ci sarà un referendum in Ungheria
Dove c'è un primo ministro sostanzialmente di culture di impronta filo fascista ma è un Paese dell'Unione europea che poteva un referendum popolare perché deve tifa saltare per aria di buttare all'aria il tavolo
Della redistribuzione dei profughi dei migranti sul continente europeo
C'è una destra aggressiva che avanza ci sono fenomeni che ci parlano di una democrazia in difficoltà con una progressiva fuga dalle urne con una riduzione della partecipazione democratica dei cittadini
Anche in un Paese come il nostro dove storicamente andarlo a votare quasi il novanta per cento degli aventi diritto le elezioni politiche e progressivamente si sta riducendo questa percentuale
Parlo Borboni appartenuta Regione dove le ultime elezioni regionali ha votato il trentotto per cento degli aventi diritto ma stesse la sinistra CEOD OSCE
Questi il tema che tinte alloca come ricostruire il legame dissenso tra le regole le istituzioni la rappresentanza e la partecipazione dei cittadini
Questo è il tema che io pongo oggi a Matteo Renzi al segretario del partito e a tutto il mio partito ed è legato al referendum in questo senso io chiedo non fate la la campagna elettorale per il s'sì dicendo che finalmente mandate a casa dei nullatenenti e nullafacenti e che tagliate le indennità costruiamo questo ragionamento nel Paese sul terreno dei contenuti della democrazia
E allora ci sono delle cose che si possono fare nei prossimi due mesi
E lo dico perché io vorrei
Che la sinistra dentro e fuori il PD non si compensa in questo passaggio per i motivi che vi sto dicendo
Ma delle cose bisognerebbe farle e dirle e coerentemente comportarsi per esempio che fine ha fatto la legge ordinaria che dovrà disciplinare l'elezione dei futuri senatori
Come si fa a votare una riforma della Costituzione senza chiarire senza sapere come quei futuri senatori verranno scelti
E ancora
Come si fa
A non affrontare spiegando come vuoi affrontare e risolvere quel problema il tema dei diritti di uno Statuto delle garanzie per le future opposizioni
E poi scelto la legge elettorale che non è un aspetto certa che è separata dalla riforma costituzionale la legge elettorale una legge ordinaria ma come si fa a non vedere il collegamento stretto che c'è
Però una riforma della Costituzione che prevede che la fiducia politica al Governo venga espressa solamente dalla Camera
Ed una legge elettorale iper maggioritaria che combinata con il futuro Senato comunque impedirebbe di ricostruire quella che è un'esigenza fondamentale che è un rapporto di fiducia di conoscenza
Di rappresentatività degli eletti con gli elettori e questa è la questione che io come altri sto ponendo
Abbiamo l'occasione
Lunedì alla Camera
C'è il dibattito generale sulla mozione presentata da sinistra italiana è chiaro che il PD non potrà votare quella mozione che si fonda sul presupposto della incostituzionalità dell'italico
Ma io dico perché non è il nostro partito
Che colgo l'occasione della riapertura in Parlamento del dibattito sulla legge elettorale
Per dire con chiarezza quali sono i capo saldi i pilastri di una nuova legge elettorale che possa avvicinare le distanze che ci sono state fin qui
Io a quei pilastri libico li indico il segretario del mio partito che dice fate proposte seriamente e dico Matteo ci sono tutte le cose che noi dobbiamo prevedere in quella legge elettorale
La prima è un recupero del principio della rappresentanza per le ragioni che ho appena detto
La seconda sono i collegi uninominali per ricostruire un rapporto di conoscenza anche di fiducia
Per i cittadini e non eletti
E la terza è un premio di maggioranza
Che consenta di incentivare la governabilità ma vedete anche qui il senza uscire
Dal perimetro delle regole e di una democrazia parlamentare di una Repubblica parlamentare io lo so che sono in questo
Minoranza anche forse della minoranza ma credetemi ne sono convinto quando sale su questo palco un dirigente del mio partito o membro del Governo
Che con il massimo dell'enfasi
Vi dice
Mi spiega
E noi siamo l'innovazione
E noi siamo il futuro perché la sera delle elezioni io debbo sapere chi ha vinto e chi governerà per cinque anni
Io vi supplico di riflettere un attimo perché quella frase così bella così rotonda così tornita così compiuta
Ha un solo sbocco possibile che è quello di un regime di tipo presidenziale come negli Stati Uniti
Perché non è fuori dal novero delle possibilità
La potremmo anche approvare anche adottare ci sarà chi avrà più favore chi sarà più perplesso materia adottati acque modello quello che non puoi fare e capire che l'Assemblea delle elezioni tuteli sapere chi ha vinto e chi governerà per cinque anni
Ribadendo sul terreno delle regole della democrazia
Dentro un modello di tipo parlamentare perché in questo modo si alterava esattamente le regole della rappresentanza e della democrazia cioè io capisco il valore della governabilità
Ma quel pallone non può spingersi sino a calpestare il principio della rappresentanza dal puoi vincere le elezioni al primo turno co ventitré o ventiquattro per cento dei voti andare al ballottaggio quando si riduce magari sotto il cinquanta per cento la percentuale di chi partecipa alle elezioni
E poi prendere il cinquantaquattro per cento dei seggi perché si incrina la democrazia del Paese
Ed è vero
Che avrai un Governo più forte
Perché essendo il Governo e poi i voti consenso del consenso reale nel Paese reale quel Governo e quelle istituzioni sono più fragili allora io l'appello
Il mio è un appello il segretario del mio partito io vedo io vedo gli eserciti che si sono costituiti e ho profondo rispetto per chi ha già deciso di votare sì e ho profondo rispetto per chi ha già deciso di votare il no ma la fatica
La fatica che ci espone anche a delle critiche
Che io sto facendo come altri in questi giorni in queste settimane
è di dire fino all'ultimo momento utile fino all'ultimo giorno in cui questo sarà possibile dirlo
Proviamo proviamo abbiamo il dovere di accorciare un po'queste distanze e di fare in modo che anche coloro che nutrono dei dubbi
Piano riti Boni delle perplessità sulla ricaduta che potrebbe avere quella combinazione tra la riforma della Costituzione è una legge di per maggio l'Italia possano sentire che c'è la volontà di tornare indietro di capire
Che dobbiamo coinvolgere
Le altre forze per tentare di scrivere una nuova legge elettorale facciamolo questo sforzo ne usciremmo più forti tutti noi non è un braccio di ferro tra maggioranza e minoranza
Ma parlando della Costituzione ma ve lo dico col cuore ma cosa volete che mi importi della minoranza del PTP sta a cuore il PP certo anche la SIC visto che la minoranza del Pd ma mi stanno a cuore le prospettive di questo Paese come credo ciascuno di voi allora mettiamoci una mano sulla coscienza
E fino all'ultimo questo sforzo questa fatica proviamo a farla perché se non la facessimo forse domani dovremmo pentirci
Dei peccati non che abbiamo compiuto ma potremmo pentirci dei peccati che non abbiamo avuto il coraggio di compiere
E direi che è una delle cose più interessanti da osservare nei prossimi mesi sarà asse il Governo e la del gruppo dirigente del PD
Raccoglierà raccoglierà questo appello oppure no
A proposito di PD però io credo
Che comunque vale il referendum se vincerà il no in maniera assoluta e totale ma secondo me anche se vincerà il sì
Un'opera di manutenzione straordinaria dopo il referendum forze sia sia utile farla lei ha polemizzato spesso con
La il fatto che il premier conservi anche la la la la carica di segretario del PD
Anche però al di là
Come dire di questa polemica si può secondo me registrare in maniera oggettiva che
Rispetto al passato rispetto ad altri ad altri momenti di questo di questo partito l'organizzazione del PD sia stata un po'lasciato a se stessa ecco cosa cosa ci sarà a e e soprattutto anche appunto alla luce di
Di questo dibattito così Franco così esasperato che si sta vivendo sulla sulla riforma cosa ci sarà bisogno da fatti fare nel PD dopo il referendum
Dopo il referendum c'è bisogno di fare il Partito Democratico perché quel progetto
Quell'ambizione che in tanti di noi hanno pensato immaginato cullato per tempo non è fino in fondo nata
E e da questo punto di vista guardi non non è il problema del doppio incarico io
Chi è qui forse lo Savu fatto un congresso dove mi sono
Ahimè candidato alla segreteria di quel partito spiegando che bisognava separare le due funzioni quella di Presidente del Consiglio candidato alla Presidenza del Consiglio è quella di capo del partito il segretario del partito ma
Non era una posizione palesa in polemica con il nostro Statuto con la candidatura di Renzi era una convenzione che mette profonda ed è legata al fatto che
Come mi è capitato di dire anche qui a Bologna altre volte
Un partito non si esaurisce solamente nella dimensione delle istituzioni
è un partito non si può esaurire solamente nella sfera del governo del governare io penso che questo sia divenuto nel corso degli anni ha un limite della nostra esperienza politica
Mi capitava di dirlo con Onassis con una battuta anche in questo caso ma
Un partito
Partito politico non è un'alleanza elettorale un partito non è un simbolo che si presenta sulla scheda il giorno delle elezioni
Un partito non è solamente una coalizione che si propone di vincere Ilvo
Otto e di governare il Paese
Un partito è una cosa diversa è una comunità il senso di destino un partito
è una cultura politica è una radice storica il partito un partito soprattutto nella sinistra nella storia della sinistra italiana e la funzione che ha svolto nella storia del Paese in una particolare stagione
Un partito e senso di appartenenza spirito di comunità
Se sei un partito politico non stai insieme il tuo popolo non lo tieni assieme
Perché AIOP ottima proposta di riforma degli ammortizzatori sociali che devi avere così come tante altre proposte di riforma con partite qualcosa di più e di diverso
E io penso che in questi anni noi abbiamo corso il rischio serio il pericolo
Di smarrire esattamente questa dimensione
E siamo ritornati in alcune realtà del Paese soprattutto ad una visione ad una concezione della politica
Che è quella che ha dominato prima della stagione dei grandi partiti di massa per le grandi culture popolari
Siamo ritornati in alcune realtà di questo Paese ad una visione una concezione notabile alé
Della vita politica dei partiti c'è un capo fazione un capo corrente dietro il quale c'è una filiera
Di allievi o di aspiranti alle cariche istituzionali e questo però ha portato ad un impoverimento atomi miseri mento te la natura del nostro modo di essere perché poi vedete anche qui ce lo siamo detti altre volte ma
Io non so come spiegarlo ma
Ha una figlia ormai grande ma
A questa generazione che ha vent'anni o poco più il sabato una ragazza di vent'anni
Che
Alle spalle ha gli otto anni della crisi che abbiamo descritto prima ad una ragazza di vent'anni che magari a differenza della mia generazione
Venivo da una famiglia semplice ma
Quando ho deciso di fare l'università mondo mi è mai passato per la testa che i miei genitori mio padre faceva l'impiegato di amare la casalinga ma
Non ho mai pensato che potesse essere in discussione la possibilità per me di falda quell'università oggi ad una ragazza di vent'anni che magari
Se in caso sono due o tre ha un fratello una sorella
La possibilità di mandarli tutti e due tutti e tre l'università per la prima volta non c'è più a quel ragazzo lì se sei il principale partito della sinistra non li puoi dire
Viene da questa parte vini con noi
Perché noi ogni sei mesi montiamo i gazebo e facciamo le primarie
Perché aveva la prima volta forse anche la seconda ma la terza ti chiederà se tutto quello che gli offrì sta lì in quel che volevo ad una ragazza di vent'anni che rischia di non potersi iscrivere università
Togli devi dire se se la sinistra vini da questa parte
Perché da questa parte c'è la parte giusta del mondo almeno quella che noi pensiamo sia la parte giusta del mondo dal punto di vista dei valori
Delle lotte che vogliamo intraprendere dei diritti che vogliamo affermare delle libertà che vogliamo consacrare se manca questo
Allora davvero la politica smarrisce la sua anima e quindi il giorno dopo la referendum io penso che dobbiamo ripartire da qui è riscoprire la ragione di fondo per cui questo partito è nato lo dico con due battute
La prima è questa
Nella storia lunga di questo Paese ci sono due grandi filoni ce ne sono molti ma due riguardano il modo in cui il PTA nato
Uno è stato un filone di di pensiero di di cultura politica e di Governo che attivo Rizzato
Per molti decenni che l'Italia fosse un Paese fatto male che gli italiani fossero fatti male che non avessero senso dello Stato cultura delle regole spirito della legalità e allora bisogna che ci fosse
Un pugno di ferro una capacità di una élite illuminata Dini governare quelle pulsioni di raddrizzare paese che era stolto stolto per una serie di ragioni legate alla sua storia
Giolitti a inizio secolo passato diceva che governare l'Italia era come cucire un abito di sartoria per un gobbo Paese l'ha fatto male aveva lago Patria perché chi lo governava
Non si ponesse l'obiettivo di guarire la coppa che non si guarisce ma di gusto io non abito adatto alla Coppa Salvemini
Avrebbe maledetto Giolitti chiamandolo Ministro della malavita anche se poi si è pentito di quell'affermazione
E
Nel mille novecentoundici lo stesso Salvemini scrisse un articolo in cui si scagliò in modo pendente contro la crisi dei partiti
E disse che bisognava pensare ad un governo degli uomini migliori in grado di risolvere quei problemi che il Paese da sono non sapeva risolvere
è un anno dopo Croce lo segue sulla stessa lunghezza
Luigi Einaudi monumento dell'Italia repubblicana ebbe un atteggiamento indulgente verso il primo fascismo che Luigi vedeva come una sorta di risposta ai disordini del biennio rosso
Salvemini Croce inaudito monumenti della storia di questo Paese hanno teorizzato un filone di pensiero per cui il Paese l'ha fatto male e bisognava che ci fosse un'élite illuminata in grado di governare
Però poi vedete se siamo sotto questo tendone
Se siamo in questa festa se questa festa da decenni nel luogo dove una comunità politica si ritrova
Dove la sinistra e dite e perché c'è stato un altro filone della storia d'Italia che non è meno bello che non è meno autorevole anzi se come è molto più suggestivo
E che porta il nome di Gobetti
Di Piero Gobetti Gramsci
De Gasperi di Moro di Berlinguer dell'Ulivo di piloti
Ed è un'idea radicalmente diversa quella concezione elitaria dello stato della politica ed è l'idea per la quale invece questo Paese che ha tanti limiti tanti problemi tanti difetti
Può costruire le ragioni di una forte partecipazione democratica e popolare alle ragioni della politica e io dico che la sinistra
E il Partito Democratico che noi abbiamo pensato noi e tanti altri non era solamente la confluenza di diverse culture della tradizione riformista di questo Paese quella comunista riformista socialista
Azionista cattolica
Democristiana dei diritti civili dell'ambientalismo del pensiero femminile era soprattutto l'inveramento di questo secondo filone della storia d'Italia costruire per la prima volta una grande forza popolare
Legata alle culture i valori della sinistra partecipata e che facesse per la politica lo strumento formidabile di liberazione per milioni di persone è questo il PT
Ma il problema di oggi dell'ultima battuta è questa e che in questo grande Paese ha ragione Matteo Renzi a dirlo spesso noi siamo un grande Paese
Oggi a me sembra di vedere uno scarto una distanza che il vero un nostro problema tra la grandezza di questo Paese e ciò che noi siamo
Nell'ultima settimana di agosto io come tutti voi sono rimasto annichilito dalle immagini
E dalla racconto del terremoto di Amatrice delle altre località del centro Italia ho parlato al telefono con alcuni suoi colleghi che sono di partiti la mattina poche ore dopo il crollo e mi hanno raccontato lo spettacolo
Telematico che avevano davanti agli occhi ma dopo poche ore mi hanno anche raccontato che cosa è stata la reazione dell'Italia
La presenza dei volontari non sono quelli della Protezione civile ma gente che arrivava per dare una mano per scavare a mani nude poi
Gli aiuti e poi le donazioni questo è un grande Paese che periodicamente quando c'è da sconfiggere l'ostracismo il terrorismo quando c'è da esprimere la solidarietà e l'umanità più profonda è in grado di portare a galla il meglio di sé altro che Paese Coppola il meglio disse
E noi che oggi siano ancora il più grande partito di questo Paese abbiamo un gigantesco problema vedete
Provvedimenti sono questo stasera
Ed è che e non è una critica rivolta a qualcuno è una critica rivolta a tutti noi
E il problema grande che abbiamo davanti noi oggi e che pur essendo ancora il più grande partito di questo Paese
I campi di questo partito non sono vissuti come i capi di quel popolo e quando questo succede quando della storia d'Italia è accaduto
Che i cattivi delle più grandi culture politiche
Non sono stati percepiti fino in fondo come i cattivi le guide anche morali
Del Paese migliore che esiste allora si è prodotto uno scarto si è prodotto una separazione un divorzio tra cui sono sorte pagine buie della storia di questo Paese
Allora io non le rispondo alla domanda bella su che cosa accadrà il giorno dopo il referendum dicendo chiedevano la convocazione della direzione o dell'Assemblea Nazionale offriamo una resa dei conti a me piacerebbe
Piace lette con tutta l'umiltà
Che chi è alla guida oggi di questo partito questo problema se lo ponesse
E chi è oggi alla guida della sinistra italiana capisse guardando alla storia di questo Paese
Che il sei il capo della sinistra tu non puoi PPTR il tuo Paese il tuo campo e la sinistra toni devi capire
Ebbene questo aveva una classe dirigente vissuta fine fornito percepita
Come la classe dirigente del Paese migliore se faremo questo tutti assieme faremo una buona cosa per l'Italia penale
Vorrei
Vorrei concludere
Abbiamo fatto abbiamo parlato molto ma è sempre un piacere ascoltare Gianni Cuperlo per le le sue argomentazioni mai mai banali e avrei un altro milione di cosa chiedergli ma il tempo stringe volevo concludere questa nostra chiacchierata con una
Questione un pochino più personale se me lo permette
E lei è molto legato a questa città lei è molto legato a Bologna già passato già passato molti anni e ci viene spesso ovviamente per per le ragioni del suo del suo impegno
Appunto a lei che l'ha vista che l'ha vista cosine poche diverso come la prova
Sono io sono innamorato di questa città per tante ragioni anche perché gli anni della mia formazione hanno incrociato Bologna
Io mi sono diplomato al liceo a Trieste sono triestino nel luglio del mille novecento ottanta
Sono qui ricordi che non nati escono più note alla
Il tema d'italiano feci il tema storico titolo interventismo neutralismo alla vigilia della prima guerra mondiale mi ricordo anche cosa scrissi
Allora le porta Historia italiano poi
Convinsi la mia famiglia molto poco disposta questa scelta che volevo venire a studiare a Bologna alla Facoltà di lettere al corso del Dams
Ero molto appassionato di teatro feci i primi dieci esami sulla storia del teatro da capo del sindacato di testi apriscatole poi innamora invece della sociologia
Secondo pezzo della Università lo dedicati a quello ma arrivai a Bologna
Ad iscrivere dell'università del novembre nell'ottobre del mille novecento ottanta
E quindi dal mio esame di maturità nel luglio all'ottobre in mezzo c'era stato
Come tutti gli anni agosto
Ma quell'anno c'era stato il due di agosto
E io sono arrivato Polonia subito dopo
E la ricordo che ho la ricordo che può avere uno ragazzo di di diciott'anni
Che arriva in una città che ti cattura che ti conquista ma che è appena stata segnata dal trauma che ha cambiato
Per molti il destino e per tanti comunque
La in modo di vedere di dividere dalla citano
Io pensavo in quegli anni quando ero giovane uomo ma che
Se c'era un bambino di tre quattro anni cinque o sei nato qualche anno prima in questa città che passava davanti alla stazione
Dando la manina al babbo allo Zio alla nonna
Zio nonna Babolin dovevano raccontare perché c'era quello squarcio noi forse quel bambino oggi è un uomo adulto e una donna adulta come noi
E quella vicenda l'assegnato io arrivavo Polonia di solito non è di mattina per andare a lezione partivo alle quattro e mezza per Trieste che d'inverno non è propriamente onorario confortevole
E alle otto e mezza Riva alla Polonia e uscivo dalla stazione mi ricordo che mi colpiva una cosa c'era un una specie di palizzata no che chiedeva
La stazione sventrata e Bologna immagino adesso non ho una memoria nitida giocasse in serie A e ogni due settimane quando il Bologna cercava in casa venivano i tifosi delle squadre ospiti
Che a lunedì mattina lasciavano le sciarpe i fiori messaggi sulla palizzata della stazione mi ricordo in particolare
Una mattina in cui uscì evidentemente c'era stata Bologna Napoli perché la palizzata era interamente azzurra in questo poi io da triestino avuto la fortuna per verso la politica e la militanza politica riscoprire la grandezza e l'umanità del Mezzogiorno di questo Paese
Ed è anche la ragione per la quale quando sento
Matteo Salvini commentare quel modo scavi Andezzato sguaiato indecente la volta di Carlo Azeglio Ciampi nel far capire che fosse davvero abbiamo ancora molti passi da compiere sul terreno era civiltà quindi
Bologna e tutto questo Bologna per me è stata l'università è stata la formazione è stata la possibilità di entrare un pomeriggio in un'Aula dove c'erano una decina di studenti come me
E di assistere ad una lezione di un professore che se n'è andato troppo presto insegnava problemi di storiografia del teatro teneva una lezione sullo spazio scenico nel teatro rinascimentale pensi lei
E mi ricordo però che entra in quell'aula e ne uscì dopo un'ora e mezza
Avendo capito che cos'era la potenza della parola che cos'era la potenza della cultura che cosa poteva rappresentare la forza del pensiero
E quindi Bologna mi ha consegnato anche questo dopo mi ha consegnato l'immagine di una città
Dove i valori hanno un significato dove la passione civile ha una radice e dove il senso di comunità e quella cosa straordinaria che poi negli anni e nei decenni e ho conosciuto un po'meglio venendo qui tutti gli anni
Posso solo dire grazie grazie Bologna perché se non ci sono nel bene o nel male nei limiti è nelle cose positive la persona che sono un pezzo di questo lo devo anche questa città
Arrivederci grazie mille grazie Gianni Cuperlo grazie a tutti voi buona si