La politica estera dell'Italia. Cinquant'anni dell'Istituto Affari Internazionali

Vi prego
Nietzsche verdi
Che andiamo a cominciare
Buon pomeriggio e benvenuti da questa presentazione del libro la politica estera dell'Italia cinquant'anni dell'Istituto Affari internazionali
L'idea del libro che presentiamo oggi nasce dal desiderio di cogliere l'occasione del cinquantesimo anniversario e la fondazione dell'Istituto Affari internazionali
Per rievocare le tappe più significative di cinquant'anni di attività dell'istituto insieme agli aspetti più rilevanti di cinquant'anni di politica estera italiana il libro che è stato curato
Con passione e competenza da Cesare Merlini
Che voglio ringraziare qui per questo lavoro straordinario
Si propone di seguire l'evolversi del sistema delle relazioni internazionali attraverso
La chiave di lettura della politica estera italiana e di ricordare il contributo che l'Istituto ha fornito alla conoscenza di questa evoluzione con i suoi studi che con le sue ricerche
La materia è molto ampia ed è quindi necessariamente trattata per sommi capi per grandi linee
Il libro è organizzato per capitoli tematici che ripercorrono gli eventi più rilevanti in campo internazionale gli aspetti più significativi della partecipazione italiana questi eventi
Questi capitoli al tempo stesso rievocano anche lei gli studi le ricerche e le iniziative
Collegate a questi eventi che l'istituto ha sviluppato nel corso degli anni se ne ricava una panoramica
Che aiutare i costi e delle attività dell'Istituto lungo l'arco di cinquant'anni di vita e di attività e la loro puntuale corrispondenza rispetto agli eventi più significativi sulla scena internazionale
Un quadro che testimonia della
Capacità dello IAI di seguire l'attualità del momento
Anche molto spesso però di anticiparne sviluppi ed evoluzioni e soprattutto la capacità dello IAI di diffondere in Italia una cultura internazionalista ed intervenire nel dibattito politico sui temi più dedicati e talora divisi
Il primo capitolo che è stato scritto da Piero Braglia dedicato alla fondazione dello IAI dalle sue prime attività nel contesto della politica italiana e nel contesto europeo e internazionale di quel periodo
Capitolo ripercorre le tappe che portarono alla fondazione dell'Istituto da parte di Altiero Spinelli e ci ricorda che nelle intenzioni di Altiero Spinelli c'era l'idea di creare un centro studi che si proponesse l'obiettivo visto provincializzato il dibattito
Sulla politica estera in Italia e contribuire alla conoscenza delle problematiche internazionali di mantenere uno stimolo all'impegno europeo dell'Italia
Di rappresentare un punto di riferimento per le forze politiche coinvolte nelle scelte di politica estera del Paese ed infine
Di formare un nucleo di giovani ricercatori che avrebbero contribuito alla diffusione della conoscenza delle maggiori problematiche internazionali
è successiva capitolo Stefano Silvestri esami nell'evoluzione delle problematiche di sicurezza e di difesa e degli studi strategici evoca il tema della deterrenza nucleare il dibattito sulla non proliferazione
La problematica degli euromissili è il ruolo giocato dall'Italia in queste vicende
Ma anche i tentativi di creazione di un'Europa della difesa
I rapporti tra NATO e Unione europea l'evoluzione del modello nazionale di difesa il tema dell'industria della difesa e dei mutamenti tecnologici ed importanti attività di ricerca dello IAI su questi su questi temi
Capitolo dedicato all'economia è sviluppato da Paolo guerrieri Fabrizio Saccomanni che ripercorrono rispettivamente il tema dell'evoluzione del quadro economico globale e di quello europeo con una speciale attenzione agli aspetti di governance
E al contributo naturalmente dello Iaia all'approfondimento di questi temi il contesto globale
L'analisi vada la crisi del sistema di Bretton Woods all'ascesa della Cina come grande potenza globale
Gli sviluppi del sistema degli scambi internazionali fino all'impatto della grande crisi del due mila otto due mila nove i tentativi di governance globale dell'economia avviati nel contesto del G venti
Il contesto europeo viene esaminato con riferimento alla creazione del grande mercato unico alla creazione della moneta unica all'impatto della crisi economica e finanziaria
Alle misure adottate per far fronte a questa crisi fino ai più recenti tentativi di riformare la governance dell'euro
Gianni Bonvicini
Esamina il rapporto dell'Italia con le istituzioni multilaterali
Con l'espressione più avanzata del multilateralismo che il processo di integrazione europea capitolo sottolinea l'interesse italiano per le istituzioni multilaterali
Forti e credibili evoca l'evoluzione delle istituzioni internazionali come espressione del concetto di multilateralismo
E l'evoluzione del progetto europeo sia sotto il profilo delle istituzioni che sotto quello della proiezione internazionale dell'Unione
Citando naturalmente anche in questo caso i numerosi studi e ricerche che lo Iaia delicato questo tema
Spesso in collaborazione con altri centri di ricerca in Europa
Capitolo scritto da Roberto Riboni evoca l'evoluzione del quadro politico del Mediterraneo nel Medioriente
E i riflessi delle varie crisi che vi si sono succedute sul contesto politico italiano mettendo in luce i contributi dello IAI ad una più accurata conoscenza della Regione e delle sue problematiche
Nelle successivo capitolo Marinella neri valdesi
Ripercorre le attività dell'Istituto sotto il profilo dell'interazione con il mondo delle istituzioni nazionali coinvolte nei processi di lavorazione attuazione della politica estera sottolineando il compito dell'istituto si era dato
Di contribuire ad indirizzare le scelte delle forze politiche italiane del Governo rispetto
Alle grandi opzioni di politica estera in questo senso capitolo sono analizzate
Le posizioni delle diverse forze politiche rispetto alle vicende più significative di politica estera il tema
Della ricorrente difficoltà che si è registrata spesso nella ricerca di un consenso bipartisan su alcune scelte di collocazione internazionale del Paese
E il tema delle degli strumenti e delle strutture di governo necessarie per garantire una l'autorevole presenza dell'Italia sulla scena europea
E internazionali infine
L'ultimo capitolo che è stato curato da Silvia Colombo Nicoletta Pirozzi e dello stesso genere Merlini
E dedicato al tema degli scenari quindi un capitolo diverso dei precedenti un capitolo proiettato sul futuro
Scenari alternativi per quanto riguarda il quadro globale per quanto riguarda il sistema tra antico in larga misura influenzati
Dall'evoluzione della politica sta americana scenari per il futuro dell'Europa sospesa
Oggi più che mai la giornata di oggi più che mai fra disintegrazione rilancio dall'ipotesi di una
Europa priva di un progetto condiviso con le istituzioni comuni depotenziato il
E con un ruolo prevalente degli Stati membri fino all'ipotesi di un'Europa che ritrova slancio e capacità progettuale
In un percorso di integrazione differenziata ed infine
Scenari alternativi impedito mediterranea del Medio Oriente dal prevalere di frammentazione conflittualità ad un quadro più ottimistico in cui prevalgono
Processi politico diplomatici si riducono le minacce alla sicurezza si riaprono prospettive di dialogo e di cooperazione in conclusione
In una fase di particolare complessità del contesto internazionale
Contraddistinto da numerose aree di instabilità e da numerose incertezze che caratterizzano il futuro dell'Europa ancora una volta attendiamo oggi tutti con ansia il risultato del referendum nel Regno Unito
Il futuro della politica estera americana nella prospettiva delle imminenti elezioni presidenziali e il futuro degli equilibri riassetti nel Mediterraneo Medioriente
Il libro vuole offrire una rilettura di cinquant'anni di politica estera italiana che conferma quanto l'Italia esposta agli sviluppi sul fronte internazionale mi auguro che questo libro possa contribuire
Ad una migliore conoscenza del rapporto tra politica estera dell'Italia e l'evoluzione del quadro internazionale
E delle inevitabili interferenze tra politiche interne politica estera
E che possa anche contribuire ad una migliore percezione del ruolo che non si stanca come lo IAI può giocare nella diffusione della conoscenza
Delle problematiche internazionali ma anche nell'orientare le scelte
Dichiaro responsabilità decisionali con questo concludo ringrazio ancora una volta quanti hanno voluto non solo oggi partecipare a questa dibattito ma anche
Agli autori del libro che qui il loro contributo ameranno reso possibile la pubblicazione questo dico grazie buon pomeriggio
Buonasera anche da parte mia tutti voi e molte grazie per essere
Accettato di essere qui con noi credo che Ferdinando abbia detto l'essenziale sul contesto in cui si colloca questo nostro evento e anche sull'istituto
Quello che io ci tengo a sottolineare ulteriormente che nell'organizzare tutta questa serie di eventi abbastanza articolati
Per il nostro cinquantesimo anniversario compensa la pubblicazione del volume che presentiamo oggi noi non abbiamo avuto un intento celebrativo
Ma semmai quello di fare come abbiamo fatto credo in questo volume un resoconto sobrio di quanto siamo riusciti a realizzare e anche di quanto non siamo riusciti a realizzare in questo mezzo secolo
Ma soprattutto l'intento è stato ed è quello di stimolare una discussione sulle sfide che ci sono di fronte su cui è possibile affrontarle questo è anche credo l'obiettivo dell'incontro di oggi oggi ovviamente
è un giorno fatidico per il futuro dell'unione naturale che ci sia anche fra noi
Un'atmosfera un po'elettrica siamo tutti con il fiato sospeso fa proprio per questo
Vorrei sul pare particolarmente salutare la corrente fretta della riflessione anche se questa riflessione andrà poi aggiornate rivista alla luce certamente dell'esito del referendum di quest'oggi
Ora come sapete come emerge anche chiaramente credo dal volume curato da Cesare Merlini Altiero Spinelli concepirlo IAI come un vero e proprio tinta anche un luogo appunto di riflessione strategica
E di proposta politica
Una di centro capace di mettere a confronto e valutare le varie opzioni strategiche sui problemi cruciali della politica internazionale naturalmente sempre con il contributo di esperti esterni sia italiani che stranieri
è uno delle componenti fondamentali di questo metodo è sempre stato lo sforzo di individuare
In ogni fase della
Fatta della politica internazionale
Un
Quello ed è un concreto orizzonte di avanzamento del progetto europeo e dei processi di cooperazione a livello e di integrazione anche a livello internazionale ora è chiaro va da sé che questo esercizio
Oggi è tutt'altro che semplice e perciò eventi come questo a cui partecipano
Personalità di così alto livello e dicevo così grande esperienza sono davvero estremamente preziosi per raccogliere idee e suggerimenti su come sviluppare questo nostro impegno
Lasciatemi quindi molto brevemente menzionare tre possibili piste di riflessione molto generale
La prima riguarda appunto il futuro del Progetto europeo
Nell'attuale grave crisi dell'Unione
E che pone evidentemente delle sfide inedite alcune di carattere esistenziale noi avremmo teoricamente una parola d'ordine a cui farci
E che in effetti riecheggia spesso in interventi dei leader europei e Delli delle istituzioni europee compresi
Per esempio quelli di Mario Draghi e la parola d'ordine del completamento del progetto europeo
Infatti un progetto che così come risulta in effetti monco in quanto privo di alcuni requisiti essenziali da cui discendono secondo una lettura
Che ha un suo solido fondamento le difficoltà che ci troviamo ad affrontare oggi
Questa incompletezza certamente riguarda settori cruciali come l'Unione economica e monetaria basta pensare
All'Unione bancaria ma anche la politica dell'immigrazione per non parlare di quella estera e di sicurezza
Per alcuni di questi settori avremmo teoricamente sottolineo teoricamente anche delle Roadmap se e degli ha voglia di abbozzi di Roma
Istituzionali anche in qualche caso abbastanza vaghi va detto come per esempio il documento dei cinque Presidenti sul completamento dell'unione economica e monetaria ma il punto è che ci sono formidabili esistenze
E
In alcuni casi di realtà stiamo accettando di fare dei passi indietro
Per esempio per quanto riguarda la libera circolazione delle parrocchie delle persone come fare previsto fra l'altro
Dalla l'accordo che è stato raggiunto a febbraio con camerone che intende terrebbe in vigore in caso di bocciatura della prego sette ora non so se lo si possa definire lo chiedo a voi
Una anche provocato storicamente un ripiegamento strategico o è un semplice ritorno all'indietro sta di fatto che
Credo non possiamo sfuggire all'interrogativo
Sì abbiamo ancora realisticamente la possibilità di procedere sulla strada del completamento
E possiamo sperare di farlo è questo il punto cruciale nei tempi richiesti dall'urgenza della crisi
C'è poi un secondo punto collegato al primo
Non abbiamo evidentemente solo insita di portare a compimento quanto è stato avviato e realizzato finora
Ma anche di vedere di rivedere alcuni meccanismi e di crearne di nuovi che consentano una maggiore differenziazione fra i Paesi membri dei percorsi di integrazione senza possibilmente mettere a repentaglio il quadro istituzionale comune
Questo evidentemente una difficile quadratura del cerchio
E la domanda e se questi due obiettivi approfondimento dei processi di integrazione da un lato e maggiore flessibilità dall'altro
Che poi
Anche questi sono configurati nell'accordo di febbraio siano compatibili e in che modo tenuto conto naturalmente che
Come sappiamo sarà difficile riaprire in tempi brevi break sito meno una nuova stagione di riforma dei trattati riforma invece che sarebbe fondamentale per affrontare l'altro grande problema legato alla crisi di legittimità dell'Unione che è quello della sua democratizzazione che un altro dei temi tradizionali di ricerca del nostro istituto infine questo è l'ultimo punto che vorrei sollevare è chiaro che la vicenda europea si colloca come sempre in una più vasta vicenda globale
E lo IAI come risulta credo chiaramente dal volume curato da Cesare Merlini ha sempre cercato di studiare in essi le interrelazioni fra la dimensione globale è quella europea
Oggi in Europa abbiamo da fare i conti con un diffuso e profondo malessere sociale che in alcuni Paesi come e diamo sta sconvolgendo gli assetti politici
Ma anche altrove basti pensare agli USA si manifestano fenomeni analoghi di più o meno elevata
Intensità ciò vuol dire che le fratture aperte dalla crisi sia a livello politico che sociale sono tutt'altro che rimarginata e anzi tendono in qualche misura
Ad approfondire sì
E qui il grande interrogativo è se sia possibile rilanciare un disegno complessivo di governance dei processi di globalizzazione
Dal cui impatto bisogna prenderne atto il cittadino europeo e non solo quello europeo si sente indifeso e chiede quindi a gran voce protezione
La domanda è se sia possibile venire incontro concretamente a questa esigenza così diffusa ed impellente rafforzando ma anche riformando i meccanismi della cooperazione internazionale che sono come sappiamo in larga misura obsoleti
Ed evitando di cedere ha riflessi di chiusura arroccamento
Fra l'altro cedere a questi riflessi potrebbe creare tensioni crescenti anche a livello transatlantico
Laddove
Come noi sosteniamo il partenariato fra USA Europa sembra ancora l'unico in grado almeno potenzialmente di dare un impulso a nuove regole di governance a livello globale
Ho voluto menzionare a a grande molte grandi linee queste problematiche sono quelle con cui ci misuriamo
Concretamente ogni giorno e ci arrovelliamo e mi auguro anzi sono certo che questa riunione traendo spunto anche
Dal nostro volume possa gettare luce su queste ed altre problematiche con la collegate che sono appunto al centro
Dell'attività dell'istituto
Ed è lasciatemi dire che
Esseri insieme così numerosi in questo giorno così importante per noi davvero motivo di grande soddisfazione incoraggiamento
Adesso
Passiamo subito alla prima sessione qui a questo punto il il protagonista e Stefano al dottor Stefano Folli editorialista della
Prego della Repubblica insieme a Luino abbia avremo il Presidente la polvere Napolitano il dottor Pierluigi Ciocca ricettori cioè male da Banca d'Italia qui lasciatemi sottolineare legame speciale che l'Istituto ha con la Banca d'Italia
Il dottor Angelo Tantazzi vicepresidente la Società editrice del Mulino eccome risulta anche dalla
Dal volume che qui presentiamo il Mulino ha avuto un ruolo fondamentale nel processo di creazione dello IAI
Prego
Allora buonasera
Cinquant'anni di ieri
Il ruolo dell'Italia in Europa e nel mondo questo è il tema di questo primo pannelli con il Presidente emerito Napolitano
Sorpreso Tantazzi dottor Ciocca e è un modo per
Ricordare lo spirito originario su cui è nato lo IAI e
Ciò che noia e ha fatto per
Direi sprone INCE rizzare il dibattito
Culturale e politico del nostro Paese
Per
Favorire
In tutti i modi una maturazione del dibattito politico
Per
Promuovere non soltanto i temi dell'integrazione europea portando lì dentro la discussione politica
Ma anche
Per
Io credo l'aggiungere quello che è stato a mio avviso l'obiettivo più rilevante dal punto di vista politico dello IAI che quello di
Allargare
La condivisione sui grandi temi della politica estera
Se
Abbiamo avuto momenti in cui la politica estera italiana è stata realmente bipartisan questo lo si deve anche
Allo sforzo quotidiano intenso
Fatto dalla via e naturalmente è un obiettivo tutt'altro che conquistato una volta per sempre come ben
Vediamo come hanno anche
Accennato sia l'ambasciatore Nelli feroci che il direttore Greco nei loro interventi viviamo un mondo frammentato un mondo in cui le conquiste di ieri vengono rimesse in discussione e questo
Rende
Sempre attuale
L'esempio è il l'azione di un think thank come lo IAI
Credo che anzi ci si debba interrogare in questo primo giro perché faremo due giri
Interventi contenuti ma abbiamo il tempo di fare due giri proprio
Scopo qual è il Bilancio
Politico e culturale dello IAI
Cioè se questo sforzo ripeto
Che si rinnova giorno per giorno perché nulla è conquistato per sempre questo sforzo di sprone ingegnerizzazione della cultura politica italiana e anche della cultura
Economica italiana sia oggi nel due mila e sedici abbia raggiunto dei
Dei concreti risultati oppure se dobbiamo rispetto a venti trenta anni fa quando forse certe speranze erano più accese generano c'era più l'idea ottimistica che si potesse andare verso un sistema
Multiradar multilaterale più ordinato ricordo che
L'adesione italiane contributo dell'Italia un sistema multilaterale è sempre stato uno delle
Le grandi obiettivi dello IAI che si è sempre battuto contro l'unilateralismo contro il nazionalismo contro il populismo ed è più che mai oggi questa la minaccia che incombe sulla cooperazione internazionale
Ecco vorrei cominciare
Protetta operoso Tantazzi
è stato già ricordato vice e la rete c'è il Mulino e il Mulino passato il Mulino è strettamente intrecciata con lo stadio dove IAI tanto che il nome di Altiero Spinelli livello è bene ricordarlo insieme
Fabio Luca Cavazza che è stato
Suo stretto amico collaboratore so il Mulino IAI hanno percorso un lungo tratto di strada insieme e quindi chiedo proprio se oggi
Questo processo di maturazione politica che il Mulino insieme allo Iaia no promosso in questi decenni
Ha dato dei risultati oppure se vede addirittura
Insomma degli interrogativi ed i motivi di inquietudine oggi rispetto rispetto a un passato non troppo lontano prego
Grazie
Grazie di avermi invitato a questa
Questa celebrazione dei cinquant'anni di attività dello IAI è chiaro che
Il e il contesto nel quale nasce la collaborazione
Tra Iaia mulino e poi il terzo il terzo attore cioè la Fondazione Adriano Olivetti
è un contesto molto particolare eccetera si apprezza quella che è stata lo spirito di innovazione le nuove dimensioni che venivano introdotte
Nell'analisi politica italiana in funzione del contesto politico internazionale appunto in quel periodo però ricordiamoci che
Praticamente magari nasce praticamente intorno alle sessantatré fissa degli anni Sessanta ed è momento in cui negli Stati Uniti si affermano
Le idee appunto di forma queste liberali progressisti appunto portate da Chennedy e al tempo stesso negli anni precedenti si svolgono a
Siamo testimoni di una serie di tensioni internazionali sessantuno il fallimento della parete porti poi sei mesi dopo c'è il
La costruzione del muro di Berlino ma io credo che tutto fondamentale per è che
Tutto sommato per affrontare questo tipo di tematiche occorre che ci sia di base una condivisione di valori gli obiettivi ma la condivisione sulla visione del futuro
Oggi per dare una contrapposizione immediata con la realtà meno
Mia opinione
E che oggi invece c'è una frantumazione dalla visione sul futuro qualcuno punta ha parlato di privatizzazione del futuro lo vediamo appunto in tutti i vari contesti nei quali le quali ci si scontra i vari Paesi ovariche raggruppamenti politici all'interno dei medesimi Paesi e in funzione del sud del del fatto che
E difficile oggi
La situazione sono venute del volto e nei tempi recenti e difficile avvenire oggi io promuovere oggi una decisione condivisa del futuro quindi da un certo punto di vista la risposta alla domanda
Di foglio maturazione politica maturazione politica c'è
A questo qui è un lavoro mai finito cioè e la nostra azione politica in un certo contesto ecco da questo punto di vista
Ma come per tante famiglie facendo una un riferimento alle vicende economiche come negli anni settanta ottanta se approvati in base a riuscire ad essere sotto controllo l'inflazione
Oggi siamo nella situazione esattamente opposta oggi c'è una situazione che ci doveva alimentare l'inflazione e funziona appunto di un contesto che è completamente diverso e quindi
Richiede appunto richiede ripensamenti valutazioni e analisi
Che
Ripeto sono hanno statici molto netta e molto precisi nell'ambito appunto del contesto politico contesto sociale sia fare Paesi Oristano affronta
Feroci
Salvo serve a niente
Benissimo allora
Tutto ciò ca è stato già ricordato
Il lo stretto legame
Dello IAI la Banca d'Italia
Lei ha sviluppato nel corso degli anni le sue ricerche
In contatto con Governo al Parlamento con
Alcune grandi istituzioni italiane ed estere appunto la Banca d'Italia
Non solo ma poi
Noi ai ha via via
Rafforzato la sua attenzione I politica i problemi dell'economia politica dell'integrazione della cooperazione internazionale il Global Outlook
Ecco tutto questo naturalmente poi nel momento in cui si è posto il problema dell'integrazione monetaria
Spina ricordato nel volume il ruolo di Ciampi sia come governatore della Banca d'Italia si è poi come Presidenza del Consiglio in ruolo naturalmente del Governo Prodi
Beh tutto questo fa sì che la sua
Il suo intervento proprio sul rapporto tra lo Iaiche la Banca d'Italia alla luce anche delle questioni di politica economica attuale che ricordava adesso
Tantazzi
Sia
Direi
Dobbiamo ascoltarlo con attenzione
Sono lietissimo di essere qui
Tanti amici
Dell'Italia di mezzo secolo fa ringrazio per l'invito
La cultura economica italiana a a mio avviso
Un grande pregio
Troppo spesso forse sottovalutato non è appiattita sulla ortodossia che chiamiamo una classe
Ora al di là del antidoto Graffeo
Ripristino
Non lo è anche perché questa cultura economica italiana non coincidere
Con l'Accademia e li Iaia recato un contributo originale
Segnatamente nella
Sì della economia internazionale
è stato già detto voglio ribadirlo è stato fertile
Fra l'altro il contatto con la Banca d'Italia
Sin dal rapporto fra Altiero Spinelli
Palomba
E il contributo dell'Iran è ampiamente documentato nel saggio nel saggio di dei parcometri incertezza sul come
E non posso fare a meno di ricordare che quando li ai Sorze
Io servo il ricordo di un incontro con Spinelli
Propiziato mogli appena laureati dal mio carissimo amico
Roberto Liboni l'economia italiana cresceva del sei per cento va
Più dall'Europa più del mondo
Nel settantatré lo scritto qui arrivava pesare quasi il quattro per cento sul PIL mondiale oltre il cinque per cento sul commercio
Che la rappresentava aveva per ciò stesso voce
Nei fori internazionali
Dal Fondo monetario al Gruppo dei Sette tanto studiato da cioè da Cesare
Le ricadute presumo fossero positive per la stessa politica estera del
Dalla crisi degli anni Settanta come sapete il rilievo economico dell'Italia diminuito
Al crollo della lira del novantadue eseguito il declino che la produttività
Più ardue recessione molto profonda
Quindi oggi l'Italia appesa nel mondo appena uno virgola nove per cento in termini di PIL
Due virgola sei per cento in termini di esportazione
Ha dissipato larga autonomia grande autonomia nella politica fiscale con un debito pubblico
Al centotrenta per cento del PIL ha continuato ad avere rappresentanti Ministeri del tesoro e il governatore della Banca centrale di livello
Ma la loro influenza internazionale inevitabilmente scienza
Il caso di Guido Carli emblematico io testimoniato in altra occasione forse Fabrizio lo ricorderà con me cercarli dal Ministro del Tesoro nel mille novecentottantanove riscosse ascolti
Larga fiducia all'assemblea del Fondo monetario
Vi allora l'anno dopo persistendo lo squilibrio
Del bilancio il consenso il consenso internazionale nonna l'altissimo prestigio della persona era scenari
Sul fronte europeo io posso dire rapidamente della unificazione monetaria così come l'ho vissuta nella banca d'Italia a cui
Folle accennato
La posizione della banca è immutata nel tempo in una prima fase la banca insisteva perché si mettesse la casa con ordine
Ciò era prioritario rispetto all'ipotesi come quella del piano per me
Nel settantatré l'intero servizio studi per volontà
Ferma nel suo direttore Carlo Ciampi dedico un anno di ricerca
Non al piano Vermeer male carenze
Che il miracolo aveva perpetuato nel
Strutturale economia italiana
Quelle carenze l'Europa non poteva risolvere successivamente bassi si batte loro ricorderanno per la banda larga
Della lira nello smetto seguirlo riallineamenti sì frenati
Ma frequenti se la parità relativa
Nella banda stretta c'è anche succeduto a bassi nel settantanove si avventurò solo nel gennaio del mille novecentonove
La seconda fase era però già in atto per la partecipazione del molto attiva convinta della Banca d'Italia non lo stesso Ciampi
Assistito da Padoa Schioppa al rapporto del loro seguito nell'ottobre del novanta l'annessione perché credo che giuridicamente si debba dire annessione
Della Germania Est da parte della Germania ovest la moneta unica europea la rinuncia al marco sulla condizione imposta ai tedeschi
C'è anche allora si spinse oggetto il cuore come si dice
Si spense oltre all'economia
Moneta unica e Unione d'Europa erano politicamente essenziali percepisco scrivere alla Germania e farla finita con i conflitti innescati dalle ambizioni tedesca
Carli dal ministro ripropose come lo chiamano il vincolo esterno penne così rovesciato
Il precedente sistema l'Italia doveva legarsi alla moneta unica tutte alla più forte economia del mondo per costringere Fazio al requisito Dio della propria economia
La Banca d'Italia Fazio Governatore prese atto realizzammo tre delle quattro condizioni per aderire all'euro dei sensazione abbattimento dei tassi a lunga
Rientro della lira nello Sbai
Alla prudente parità di novecentonovanta lire per Marco voluta dal Presidente però
Allo stesso tempo la Banca d'Italia si impegno
Con parziale insuccesso senza successo per impedire che l'Europa si desse una banca centrale fotocopia della Dolce Bundesbank
Io penso che una banca centrale riversa dotata non solo di autonomia
Ma anche di discrezionalità amministrativa
Nella ponderazione degli obiettivi strumenti avrebbe fra l'altro spinto insomma contribuito a spingere
Verso un vero Parlamento europeo capace di sindacare ex post l'operato della banca solo la crisi del due mila otto come loro sanno tendopoli europea ripensare
Con
Mio avviso confuso affanno
Parziale successo il modello di Central Bank
Quindici anni dopo la sua introduzione dell'Euro è affermato come un'ottima monito
Come moneta
Un ottimo momento anche internazionalmente domande
Nemmeno il consistenti visiting la Banca centrale europea riesce alte apprezzarla eccome si vorrebbe
Ma la primazia economica tedesca tende a sfociare in primazia politica tanto che gli inglesi non accettandola hanno ipotizzato di uscire dall'Unione
Che sarebbe io credo per l'Unione
Esiziale
Concludo
Con il mio consueto un punto di domanda sulla Germania
Il rigore di bilancio imposto dalla Germania ha limitato dal lato della domanda effettiva la crescita del PIL dell'Europa dal novantanove oggi commisero uno virgola tre per cento l'anno in media che il ritmo più lento
Nella storia europea insomma
Moderna essa le macroaree del mondo noi italiani abbiamo colpevolmente contribuito dal lato della produttività
Governi e impresa non risolvendo la debolezza dell'economia
Il quesito centrale a questo punto credo sia d'ordine politico di politica estera io non ho sollevato molto pudore
Data la mia inesperienza su questo fronte insomma il tema
Pellicani perché
Nel nome del rigore di bilancio
La Germania sceglie di pagare costi economici e sociali pesanti pesantissimi su tre fronti
Crescita inferiore al potenziale di quell'economia cessione di risorse reali preziosissime al resto del mondo attraverso un avanzo di bilancio dei pagamenti spaventoso
E infine pressione degli immigrati che non possono trovare lavoro evidentemente in una Europa mediterranea
Frenata perché nessuno cupe nel rigore ISMU tedesco ecco qui non si tratta solo del fatto che io credo che pochi economisti tedeschi hanno capito che zitti il più poi più considerandolo un allegro spendaccione
Evidentemente
Insomma i miei occhi confusi la Germania se sacrifica quelli economici persegue fini mentre economici
Quali io
Nuove minima idea di quali siano
Il dato di fatto cento è questo che
Attraverso quell'avanzo corrente di bilancio dei pagamenti la Germania si accredita
Notevolissimamente nei confronti del resto del mondo segnatamente degli altri Paesi europei
Sarebbe davvero gravissimo somme andrebbe verificato se questa propensione ad accreditarsi se questa propensione ad accreditarsi da parte
Questa luce accesa
Da parte della Germania significasse corrispondesse all'idea
Che essere creditore vuol dire
Politicamente poter prevalere
Ed essere debitore
Corrispondentemente
Essere succube io davvero da pensare così non si
Ma se così fosse sarebbe davvero davvero CRA
Grazie
Grazie
Come vedete emergono spunti che saranno magari sviluppate nel nostro secondo intervento però adesso è il momento
Di sentire la parola di di Giorgio Napolitano il quale
è stato protagonista diciamo della politica estera italiana
E se abbiamo detto prima che grande tema politico dello IAI
Per una lunga fase della sua storia è stata però quello di aiutare la condivisione
Della
Politica estera
Quello che si chiamava quindi resta bipartisan ebbene
Giorgio Napolitano è stato interprete di questo e arbitrato nel tracciato anche la sua storia personale quando IAI
Quindi
Pregherei di
Ricordarci anche la sua esperienza
E darci il suo giudizio su quegli anni
Grazie
Anche se Stato correttamente ha dichiarato che questo incontro mai intenti celebrativi penso dello IAI sì non bisogna esagerare nell'understatement
Credo che noi ai meriti di essere celebrato perché ha avuto
Un ruolo determinante rispetto all'evoluzione della cultura
Internazionalista
Degli stessi indirizzi di politica estera italiana e in modo particolare rispetto a quello che follia definito l'obiettivo fondamentale da più larga condivisione della politica estera anzi vorrei innanzitutto degli assi della collocazione internazionale dell'Italia ora
Questa non era una delle questioni che si potevano fuori Italia fino
Agli anni sessanta settanta era la strozzatura fondamentale
Dello sviluppo democratico italiano ora noi abbiamo dimenticato perfino la terminologia
Di termini andati ma non si trattava solo positivo di un'avaria espressione politologi e noi abbiamo vissuto in Italia a decenni di democrazia bloccata
Nel senso che abbiamo avuto un sistema di governo non stabile nelle sue formazioni ministeriali ma stabile nel suo equilibrio politico
Senza alternative senza alternative perché si era concentrata massicciamente una opposizione un'opposizione tendenzialmente in crescita e non in arretramento che
Per
Che per scelte proprie per scelte originari originarie proprie si era collocata in una condizione di noto
Possibilità di accesso al Governo del Paese poi conventio ad excludendum formula più discutibile ma tutto questo non dovremmo dimenticare o non ci sarebbero stati gli sviluppi
Di una dialettica politica democratica più libera più aperta in Italia se non si fosse superata quella strozzatura
E noi sappiamo che essa si manifestò in contemporanea
Con
L'avvio della guerra fredda e la sua prima manifestazione molto molto pesante fu la diffidenza la diffidenza e ostilità della sinistra e posso dire
Della sinistra perché si trattò di una posizione assolutamente comune I due maggiori partiti della sinistra italiana
Nei confronti di un progetto europeo che vende
Preclusione ideologica e per già avvenuta la scelta di campo in un mondo diviso in due blocchi
Ho persa Ocampo occidentale fu assimilato ad una sorta di proiezione perversa del
Dell'imperialismo americano questo è il punto di partenza poi
Ci sono state evoluzione soprattutto più rapidamente nella politica del Partito socialista ma questo è rimasto un nodo un nodo gravissimo che si è sciolto in pratica soltanto possiamo dire
Alla fine verso la fine nella seconda metà degli anni Settanta
Ed è giusto dire mai ci sono questioni sciolte una volta per tutte
Dedicherò qualche parola arredi di scienze attuali o ambiguità attuali insomma
Fu determinante innanzitutto una lunga semina di cultura
Internazionale di cultura politica internazionale e non a caso l'input solenne da Altiero Spinelli e quello che ha fatto quello che ha fatto voglia ai
Viene ricordato qui in questo bellissimo ricchissimo volume e poi diciamolo pure lo Iaiche vorrei qui ricordare
E sottolineare soprattutto l'opera Distefano di Cesare Merlini è stato un dramma allibratore di questa marcia verso la by partecipi
Di politica estera in Italia io frugando una memoria con qualche incertezza
Ma penso che l'anno fosse quello ricordo che dopo il mio primo viaggio negli Stati Uniti mille novecentosettantotto quindi verso la fine dell'estate fummo convocati amichevolmente la cessione Marelli
Tre di noi parlamentari che
Per vie diverse con indirizzi diversi quell'estate
Avevano visitato gli Stati Uniti uno ero io l'altro era Beniamino Andreatta e il terzo era un liberale non ricordo se fosse Malagodi o chi altri e c'era appunto ad accoglierci a stimolare il PCI cioè essere membri e poiché ci fu la invenzione da parte dice essere e dello IAI di quella specie di gruppo di di gruppo non so se il di signore te vai soldi nobili
Membri più uno del comitato promotore dello IAI di cui appunto facemmo parte io e Nino Andreatta è questo già negli anni settanta non c'è dubbio che
Il punto di svolta fu il mille novecentosettantasei
In una situazione marcata dalla grande ascesa elettorale del Partito comunista dalla necessità quindi
Di arrivare ad una condivisione più ampia innanzitutto
Delle posizioni generali del governo della fiducia al Governo dal primo governo delle astensioni e poi il Governo di programma della
Del del governo del Governo Andreotti ora intendiamoci non si può dire che
Fino a quel momento ci fosse stato appura contrapposizione in Italia
C'erano stati degli aspetti anche abbastanza interessanti non così sottolineati esplicitamente ma di convergenza per esempio per quello che riguarda la politica mediorientale il rapporto col mondo arabo c'era già stata
Anche tra un partito comunista all'opposizione e il il governo di centro o di centrosinistra guidato dalla Democrazia Cristiana già c'era stata
Larga convergenza però era era una cosa ben delimitata e il nodo poiché era rappresentato appunto dai qui due Hans sì della collocazione internazionale dell'Italia Unione europea e NATO che erano stati a lungo negati e avversati
Dal Partito Comunista
Quando si arriva
Nell'autunno del mille novecentosettantasette alle due mozioni una la Camera e uno al Senato firmate dei rappresentanti di tutti i partiti che sostenevano il Governo Andreotti e quindi dalla DC al pc
In quelle due mozioni si consacra
L'allargamento maggiore
La condivisione maggiore su su sulla collocazione internazionale del Paese e di conseguenza sugli indirizzi della politica estera naturalmente
Ci si può chiedere un visto che ce l'ho chiesto nel suo nel suo saggio Marinella neri
Se questo poco poté portare ad un appiattimento quasi della dialettica di posizioni in materia di politica internazionale io non lo credo però è verissimo che non bastava il riconoscersi in quei fondamenti
Per avere poi una politica estera italiana sufficientemente ben definita e assertiva e con il contributo coerente di tutti
Io
Credo tuttavia che
Già c'era stata qualcosa di
Molto positivo che veniva non solo da voi ai non solo da un mulino ma per esempio era venuto negli anni
Già settanta dal CESPI dal Centro studi di politica internazionale del Partito comunista nelle persone di Giuseppe Boffa e di Marta Dassù e poi naturalmente c'erano
Al vertice del principe
Delle sponde per questo sforzo e dei contributi attivi a quello a quell'orientamento egli già negli anni Settanta si cominciò a parlare io ricordo un articolo che fece un certo scopo religioso di Joseph la Palombara
L'Italia è divenuta
Titolare di una politica estera più assertiva questo più assertiva poteva significare varie cose alludeva anche alle iniziative
Atto ha talvolta urticanti di politica internazionale nazionale dei rapporti internazionali di Bettino Craxi ma comunque
Si è andati avanti parecchio nel animare non solo una convergenza preliminare ma indirizzi comuni di politica estera io non trovo che fosse o in particolare
Esempio di quasi di regressione immediata il voto contrario che
Il Partito Comunista Italiano peraltro apprezzo di una divisione del suo vertice espresse
Verso il sistema vi va bene l'adesione dell'Italia sistema monetario europeo
Tanto non lo fu tanto nuovo fu che il dato qualificante tutto sommato il più emblematico e di più determinante della conversione europea Istica
Del PC e cioè la offerta ad Altiero Spinelli e l'accettazione da parte degli atti ero Spinelli nel mille novecentosettantasei
Della candidatura nelle da indipendente nelle liste del PC per il Parlamento italiano con l'impegno ha designato
Non c'era ancora l'elezione diretta del Parlamento di Strasburgo tra i rappresentanti italiani nel Parlamento europeo questa fondamentale acquisizione non futuro Bata
Da quel voto del mille novecentosettantotto molto legato a mio avviso a vicende di politica interna e nel mille settantanove fuori sì potete
Visto il cambiamento del rapporto elettorale col Parlamento di Strasburgo eleggere direttamente Altiero Spinelli al Parlamento di Strasburgo è questo
Fu e rimase sempre un dato fondamentale oggi io direi per essere molto sommario del rapito come giusto qui
Che non si sa bene se ci sia
Vai pattizia uscite o o ci sia un grande vuoto questa è la realtà intanto perché abbiamo un'estrema fluidità degli schieramenti politici abbiamo
Si era venti politici come dire
In cerca di autore o in cerca di autodefinizione e molto difficile oggi dire che cosa sia e che cosa
Rappresentino identità del centrodestra non parliamo del Movimento cinque Stelle pure queste sono diciamo l'una ancora e l'altra a cominciare delle forse
Che hanno un peso determinante nelle vicende di politica italiana né io ritengo che il centrosinistra sia in pieno possesso
Diciamo di una sua identità soprattutto o anche in materia di politica estera
Quando
Nacque l'Ulivo e Romano Prodi divenne leader dell'Ulivo il candidato Presidente del Consiglio e poi Presidente del Consiglio era già alle spalle
La vecchia strozzatura la vecchia contrapposizione in Italia diciamo che questo termine PICOM PAI patti se il CIPE
Non non non fu non era molto popolare diciamo non si aveva ben un'idea di che cosa significasse soprattutto nella sua patria all'origine cioè negli Stati Uniti ma comunque era già tutto risolto quando
Nel mille novecentonovantasei
Romano Prodi prima guida il cantiere dell'Ulivo e poi il Governo di centrosinistra
La
La l'accordo forte sulla
Politica innanzitutto sulla collocazione internazionale l'Italia era acquisito si trattava di partire di lì per sviluppare delle politiche affettivamente ASS Pertile in materia sia di integrazione europea e sia più in generale di relazioni internazionali e questo è andato avanti
Tra alti e bassi
Perché non dire che ci siano state dall'ora lacerazioni clamorose
Considero un episodio anche esso circoscritto in parte lesivo del passato e in parte anche il riflesso di una condizione
Che era abbastanza diffusa per esempio nell'opinione di sinistra socialdemocratica in tutta Europa cioè la diffidenza verso gli euromissili adesso
L'introduzione degli euromissili i in Italia e in Germania in modo particolare comunque comunque
Noi siamo arrivati a un punto in cui a mio avviso quello che si sente di meno oggi davvero una comune visione culturale
Io
Poi se avrò modo tornerò su un punto quella che è rimasta sempre molto debole in termini condivisione è stata ed è
In particolare la cultura della sicurezza
Quella dimensione Satta quella che più tardivamente Satta assunta anch'essa come parte di un impegno e di un orientamento condiviso comunque siamo
Oggi io
Ho grandissimo rispetto per tutti i miei colleghi senatori però insomma io quando
Parlo in quella
In quell'Assemblea e ascolto discorsi dico qualcosa anch'io eccetera sono abbastanza colpito da diciamo un vino
Di scarsa conoscenza dei fondamentali
In materia di Napoli
In materia di politica internazionale
C'è ancora molto lavoro da fare per lo Iaia e non soltanto vergognai
A questa pesa un auspicio venga avete altri cinquant'anni almeno
Rispetto
Bene
Allora
Da come
Giustamente ha detto il Presidente Napolitano
Si fa celebrazione però insomma si si dicono alcune cose che meritano di essere ricordate
E
Il contributo dello IAI è stato in questi anni davvero determinante questo devono tra l'altro è molto bello perché unisce il passato la revocazione del passato
La ricognizione dei problemi superati delle strettoie dei colli di bottiglia stati superati alla porre
Le questioni dell'oggi dell'attualità è un libro che
Benessere netto anche per
Soprattutto per questo
Quindi io adesso
Farei un breve
In
Intervento secondo breve giro di interventi e darei la parola a a Tantazzi proprio
Perché vedi
Che cosa suggerisce a noi ai
Per arricchire questa seconda questi suoi secondi cinquant'anni
Ma
Conterranno
No ma per evitare riallacciarmi alle ultime parole del Presidente Napoletano e fatti uno dei dei punti uno dei cardini del
Primo lavoro fatto d'aria eccetera proprio
Il riferimento è problemi agli studi strategici e meditate
Fa fatti secondo capitolo del libro appunto steso data
Da Stefano Silvestri approfondisce quello che è stato proprio uno dei Demitri degli enti
Dalle colonne fondamentali anzi economia viene dopo le provvedere viene affrontato il Dipartimento economica metà degli anni sicuramente agli anni Settanta se ricordo bene
Mentre prima
C'è questo attenzione per proprio ai temi della difesa e degli step degli studi strategici per quanto riguarda
Mi ricollego a quello che dicevo prima che mi sembra che sia stato condiviso anche dal presidente cioè ma anche oggi una una visione comune nella visione bypartisan eccetera
I temi i temi che almeno lo vedo come
La verità questa è una mia valutazione
Sono ancora i temi geopolitici
Per quanto riguarda le zone a noi vicine cioè il problema tutto dell'Africa è uno dei temi punto fondamentali per fare
Eterno appunto da affrontare
Evoluzione delle culture evoluzione delle istituzioni nell'immediato Medio Oriente rappresenta ancora uno dei temi fondamentali
Proprio per gli interessi che abbiamo colto come Paese nei confronti appunto di queste realtà
Di queste realtà hanno il così vicine
Ci sono i temi i temi europei uno è già stato ricordato oggi però il tema della difesa
A livello europeo a mio parere si pone con dei caratteri di urgenza e di sistematicità che probabilmente prima non siamo mai posti in funzione e continuo
Alla Parlamento e prese di distanza da parte appunto del degli Stati Uniti quindi tema europeo dell'integrazione
Qualunque sia l'esito del della della votazione oggi insomma
In Inghilterra è chiaro che il il cammino che riguarda a tappe successive per quanto riguarda l'integrazione europea è un cammino su quale occorre una riflessione comune
Congiu assi all'interno del Paese sia congiunta con altri Paesi e di questo secondo tema ripeto la l'analisi appunto delle per rivedere legati alla sicurezza e quindi alla difesa
Poi c'è un tema che fosse
Sono più sensibili più di tipo strettamente economico ed è questo
Noi siamo abbastanza almeno nell'esperienza che ho avuto guardando un po'in giro siamo abbastanza
Carenti di presenza del Paese per quanto riguarda le attività delle banche di sviluppo multilaterali cioè le varie banche che riguardano sia America Latina la banca vede che la la Banca di sviluppo africana la nuova banca di sviluppo asiatica nata
Ecco sotto l'egida cinese eccetera
Ebbene in queste strutture non rimettiamo decapitati immettiamo parecchi capitali come Paese perché sono soldi pubblici quelli che vengono investiti appunto queste strutture ecco un'attenzione maggiore
Dal punto di vista dei nostri interessi non soltanto di tipo finanziario ma anche di tipo economico volti a a realizzare delle presenze più solite consistenti
Della Bassa strutture industriali o di servizi in queste aree probabilmente possa è un tema che almeno per quanto mi riguarda io non mi visto né affrontato
Né approfondito ogni tanto riemerge il problema che occorre nominare uno dei direttori esecutivi
Appunto di queste strutture
C'è il momento di interesse per la società
Dalla persona che dovrà ricoprire quel determinato ruolo
Ma poi non c'è mai un'attenzione lei continuo volta a rendere più forte più stabile e poi
Il rapporto economico tra l'istituzione e l'economia del nostro Paese
Questi sono alcuni dei
Temi che potrebbero essere dirò voglio consigliargli l'Agenzia per il prossimo però alcuni dettagli che potrebbero essere oggetto di
Valutazione di riflessione di tipo politico è un rapporto di tipo economico
Grazie
Questa stessa domanda da rivolgere e anche al dottor ciò che volevo ricordando quello che diceva in conclusione suo primo intervento e ruolo dalla Germania il costo del rigore tedesco
Insomma sullo sfondo c'è questa grande stagnazione no inquinamento praticano italiani siamo siamo immersi ecco che cosa può fare lo IAI per spingere il dibattito politico su questi temi
Io
Idee chiarissime
Tecnico
Siccome anche la risposta
Dunque in termini economicistici chi non ma nel mondo dal punto di vista economico l'Europa
Quindi io dissento dall'editore degli andamenti dell'economia mondiale secondo le quali
Ci sarebbe una tendenza al ristagno globale
Appunto dell'intera economia del mondo di cui l'Europa sarebbe soltanto benefico polacco
Se si fosse consolatoria
A trovo brevissimamente ad argomentare insomma un modo il punto di domanda su cui appunto anche gli anni potranno interrogarsi dal risposta
Nei prossimi tempi
Questa tesi del tendenza generale al risparmio che evoca presidente dell'Autorità speranze
Antiche idee
A due argomenti fondamentalmente il primo c'è carenza di domanda globale
A
Com ma fermata
Dal fatto che i tassi dell'interesse sono bassi
Secondo la interpretazione che il tasso di interesse un pranzo determinato dal risparmio e investimento ci sarebbe quindi del mondo un accesso del risparmio sull'investimento e quindi una carenza di domanda
Il quesito delicati se questa interpretazione sia corretta se adesso non se ne possa contrapporre un'altra squisitamente keynesiana del Cancer vero non residenza
Impara Ciccio secondo la quale il tasso d'interesse a un prezzo dipende fondamentalmente da aspettative
L'onda risparmi investimenti
Le aspettative prevalenti nel mondo oggi sono un'aspettativa di deflazione dei prezzi
Questo è il clima prevalente ergo si può fare una lettura opposta diverso del tasso di interesse io se fosse carenza di domanda basterebbe sostenere la domanda
Con cosa con investimenti pubblici
Il quale
Econometrica mentre professor Tantazzi riconfermato
Anche da studi recenti cito tranchant cito il Fondo monetario internazionale
Il moltiplicatore degli investimenti pubblici può arrivare fino a tre cioè lo Stato spende l'uno è l'attività economica è una cosa due o tre anni montati tre
Inoltre
L'investimento pubblico trascina anche l'investimento privato
Inoltre non sostiene soltanto la domanda globale ma anche la produttività pervenute più perché ovvia e quindi ci sarebbe la risposta conoscevo più duro
Tra queste sta agli azionisti è un economista americano che io molto dirò che si chiama Robert Gordon
Il quale invece temi che in futuro intravede una tendenza flettente della produttività su scala non su scala globale
Cioè il tipo di progresso tecnico che ha prevalso nel mondo fino a una ventina d'anni fa irripetibile secondo questo studioso
Anche qui però si possono muovere obiezioni io continuo a pensare che progresso tecnico qualitativo come dire immateriale può sostenere la produttività non meno
A questo punto la
Nelle ultime battute possono essere queste
Cina
Tasso di crescita sette per cento che è meno del dieci di anni fa
Ma la Cina oggi pesa venti per cento del PIL mondiale allora pesava il dieci quindi
Una cosa che cresce del sette pensando al venti
Da un contributo alla crescita complessiva no dell'economia mondiale addirittura superiore a quello che la Cina dava
Quando cresceva del dieci per cento
Non meno negli Stati Uniti no meno negli Stati Uniti rischi insomma di forte rallentamento anche perché confido molto nel pragmatismo di chi governa quella economia
Appunto confido che si sapranno trovare le ha risposto in punto di politica fiscale anche di togliere l'ICI monetaria
Ad eventuali pendenze al raffreddamento
E qui mi taccio ricadiamo sulle proprie sulla Germania
Molti pensano dottor folli che questa linea di rigore che la Germania segue gli impone all'Europa sia nell'interesse economico della Germania
Molti sostengono
Che la Germania economicamente si è arricchita un si arricchisce
Con questo stile nell'euro semplice esporta moltissimo insomma
è un gravissimo errore
Questo fatto moltissimo
Perché se c'erano risorse reale al resto del mondo e comunque la economia tedesca talmente forte che comunque sport terrestre per la qualità dei bassi costi
No di quanto essa produce e quindi resta performances brillante sul piano dell'esportazione della Germania intrinseca largamente indipendente
E quindi ribadisco la
Domanda da porre attraverso gli animali esperti di politica estera ed in Germania
Cioè quale la finalità ultima
Che quel grande Paese perse
è una bella domanda
Da girare
Ai ricercatori esentato dello IAI
Ma col in conclusione con ENEL Presidente Napolitano tornerei alla questione che egli stesso aveva sollevato del suo Presidente intervento che poi è stata toccata data tasse cioè la questione della sicurezza
E quindi anche
Gli aspetti strategici
La cultura
Internazionale che sono mentre la sente nazionali ma anche e questione strategica all'interno avere sesta internazionali questo è un tema su cui
Diciamo la la sinistra è arrivata un po'tardi perché
Questi temi sembravano all'inizio tanti anni fa un po'di prerogativa della Destra grazie service per una certa fatica
Ad arrivare
Opporsi e forse
Questi ritardi che ancora oggi sono così evidenti nel affrontare questi temi corse risentono un po'di questo vizio d'origine sta di fatto che oggi sono assolutamente centrali nel mondo frammentata travagliato in cui ci troviamo
Prego
Intendo riferirmi adesso la cultura della sicurezza soprattutto sotto il profilo
Dell'impegno militare della spesa militare quindi se vogliamo in termini largamente identificabile con quella che è stata
Sempre definita la difesa eccome e questa è la denominazione anche ministeriale tuttora tuttora vigente
E qui ci sono state resistenze più forti al superamento della contrapposizione
Intanto perché non dimentichiamo
Noi dimentichiamo molto spesso fosse stato il periodo della guerra fredda quando
Ci troviamo dinanzi analisi di Mellini e ineccepibile ad una enorme varietà di dischetti incertezze dice lui e quasi
Pensiamo pensiamo quindi che l'hanno vissuta poco che
L'età della guerra fredda sia stata un'età dell'oro diciamo noi abbiamo vissuto per decenni
L'equilibrio del terrore non non era soltanto una frase non era soltanto una frase perché la sfida l'antagonismo
Militare oltre che politico e ideologico tra i due blocchi tra le due superpotenze rischiava sempre di toccare
Il punto cruciale e i di qui le di crisi che abbiamo conosciuto e che queste forze più frequentemente si ricordano la crisi di Cuba la crisi di Berlino e così continuando
Poi adesso si può anche ammirare
Quella
Concerto ristrette che tutto sommato ha prevalso nei gruppi dirigenti soprattutto russo sovietico e americano vecchia impedito diede varabile i passi falsi
Ma
Non voglio ridurre tutto questo è chiaro che quando allora si parlava
Di spesa militare di difesa enti sicurezza globale si parlava dei due blocchi e delle due superpotenze
Concentravano su di sé il massimo delle responsabilità ai bassi è una delle sfide l'Europa era largamente esonerata perché aveva preso sulle proprie spalle la responsabilità della difesa militare dell'Europa
La potenza americana la potenza egemone della NATO con
Soprattutto con la nascita o a partire dalla nascita appena nato
E qui poi una tendenza io non non non credo che possiamo confondere mettere tutto nello stesso Sacco ci sono state anche posizioni reali
Rispettabili nobili le posizioni pacifiste che anche astraendosi
Dal giuoco della scelta di campo ma tu in Italia sempre gli americani o sei per i sovietici l'equilibrio tra i due blocchi lo senti ma lo senti da una parte o dall'altra
Sostenevano una causa che è quella storicamente del pacifismo non solo in Italia in altri Paesi e non solo ieri ma anche ma anche oggi quindi siamo arrivati molto tardi
A concepire innanzitutto la necessità storica e attuale di a vere apparati militari difensivi certamente non apparati militari
Tesia scatenare scatenare guerre del tipo del tipo di quelle
Vietate rimosse anzi come si dice esattamente nel testo dell'articolo undici i punti gli attenti e quella ripudio che ha suscitato secondo me moltissimi equivoci
Si intende anche lessicalmente e ripudio di ciò che è stato cioè di ciò che è stata la guerra nella concezione fa scesa questo si esca fascista nazista delle grandi dittature del secolo scorso e quindi guerre di aggressione Guerri per risolvere
Contenziosi tra gli Stati
Però ha detto però detto ciò non c'è dubbio che si è arrivati molto tardi all'idea che bisognasse anche investire risorse adeguate in questo campo scendesse c'ha votato
Alcuni recenti dell'Istituto San Giuseppe è questo l'ho letto ancora per il libro ci vuole qualche giorno
Ho letto quello Merlini e quello che mi interessa alla in particolare
Ma
Io ricordo ancora
Quattro cinque anni fa da Presidenti andai a parlare quello che una volta era l'Istituto di studi strategici poi diventata Istituto Internazionale insomma c'hanno aggiunto un ai a Londra
E e affrontare esattamente queste questioni anche un po'intuendo quello che stava per accadere e cioè un
Un tendenziale disimpegno degli Stati Uniti dalla copertura
Militare della sicurezza in Europa e quindi una chiamata
Dell'Europa nel suo insieme possibilmente ad assumersi le proprie ad assumersi le proprie responsabilità
Direi che un altro punto essenziale di quelle vecchie discussioni rammento una discussione in una Commissione congressuale dell'appena nato PDS
Che fu molto fu molto significativa perché eravamo nel momento in cui
Soprattutto per l'effetto devastante delle delle guerre in Jugoslavia nella ex Jugoslavia
Entrava in campo ed entrano in campo anche
Contro l'appello a interventi militari e l'autorizzazione interventi militari law lo
Cioè abbiamo avuto una fase in cui ha cominciato anche lì a sciogliersi la contrapposizione a sciogliersi fattori di paralisi delle decisioni del Consiglio di sicurezza il veto russo
Primo sovietico e il veto e il vetro cinese e Longo ha potuto fare quello che era scritto nel suo statuto il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite cosa che anche qui io
Ma non inciso sul paragone i senatori diciamo in una in un'assemblea in una in un'Assemblea di
Un'assemblea politica dei cittadini vorrei chiedere che alzi la mano chi sale sì dell'esistenza del capitolo VII che non è una tecnicalità
Il capitolo sette assegnato sbarchi acque nel passaggio dall'esperienza fallimentare della Società delle nazioni alla nuova forma di organizzazione interna c'amare sulla base dell'esperienza tragica delle dittature non contrastate dalla Società delle nazioni fino allo scoppio della seconda guerra mondiale e quando lui si parla
Di misure
Di intervento con forze di terra rimane di chiedo si scrive nel linguaggio di allora più o meno potremmo solo aggiungere lo spazio adesso come
Impegno delle Nazioni Unite per prevenire o anche per superare Stati di guerre di violazione dei diritti si dice qualcosa di assolutamente dirompente a al semplice al semplice
Ripetitivo pacifismo che non si debbono mai in nessun caso usare le armi ricorrere a mezzi militari e così via possiamo dire che questo e a cui si trovano
Sempre con quella premessa che confermo rafforzo per quello che riguarda la sicurezza che non si sa bene oggi che cosa sia acquisito e che cosa nostra
Nelle posizioni politiche realmente impegnative nella coscienza collettiva delle attuali formazioni politiche però questo è un fronte su cui bisogna rimanere vigilanti attivi sperando che anche qui l'Europa d'Europa si faccia sentire perché oramai dopo avere scritto inventando un termine apposito nel Trattato di Lisbona non cooperazione rafforzata ma cooperazione sul durata per
Nel campo della difesa sicurezza indicando le condizioni alle quali dovrebbe scattare questo sistema e siamo praticamente
Più o meno sempre lì naturalmente c'è da dire ancora una volta
è stato fatto un cenno prima la costruzione europea una costruzione
Senza dubbio incompiuta ed è un altro ed è una costruzione squilibrata
Ed è questo il punto di partenza anche per sollecitare non troppo ingenuamente
Un salto in avanti verso l'integrazione più stretta e verso un'unione politica perché noi indicata oggi
Non possiamo coesistere con una situazione in cui a partire da quella dell'euro e del governo dell'economia
Lo squilibrio tra Potenza
Diciamo gli strumenti che abbiamo prestato per il governo del della moneta e insignificanza degli strumenti che abbiamo pressato
O che abbiamo ma perché avremmo dovuto a prestare per il governo dell'economia non è una situazione insostenibile risolvibile soltanto con i piccoli passi o con quella che vent'anni fa ancora appariva
Un come dire
Un
Una goccia di saggezza da parte della mitologia dello l'Europa Voz maschi l'Europa deve dire che cosa vuole riavere
Il coraggio dei propri fini e anche il coraggio degli strumenti a cui bisogna portare la nostra capacità di realizzazione di quei fini grazie
Allora noi ci troviamo qui
Con questo primo
Fa nel adesso fra poco ci sarà l'intervento del ministro dell'economia e finanze per Carlo Padovan un dialogo con Fabrizio Saccomanni vice presidente dello IAI
Bene credo che possiamo continuare subito con
Questa fase rallenti due pannelli uno dedicato
Più alla al passato dell'Istituto Affari internazionali e uno dedicato un po'più al futuro alle sfide che
Come ci stanno di fronte non soltanto come
Come istituto ma come Paese e direi come come come continente
Naturalmente il ministro padovana non ha bisogno né di essere presentato né di essere moderato l'unica cosa che vorrei dire che diciamo scrivendo insieme a Paolo Guerrieri
Questo capitolò su
I temi della governance globale ed europea
E il nome di Piercarlo con ricorre continuamente penso che se tu non fossi Ministro questo capitolo avevo scritto probabilmente altre mani dal momento che
Diciamo
Fin fin dall'inizio delle degli anni negli anni alla fine degli anni settanta anni Ottanta insomma
Piercarlo è stato assai vicino al
All'Istituto e partecipe in numerosissime iniziative numeri vivissimi contributi
Che vorrei qui collo ricordare sono spesso confluiti nella rivista di International speditezza perché
Un canale molto vivace che ha ospitato interventi illustri nel passato e che continua ad essere un veicolo importante
Per la discussione sui temi che la politica estera della governance globale
Naturalmente me Piercarlo Stato appunto anche autore di un articolo apparso sulla sul solo International specchietto che aveva il titolo dicendo che merita lì
Kippah poco vede io ho copia ignominia
E su questo stesso tema è ritornato poi in un volumetto speciale di International specchietto riuscito a qualche
Qualche mese fa
In cui doveva fare una prigione in terra questo suo articolo precedente e lo aveva intitolato gli esseri cioè
Quindi devo dire con con una grande costanza
Diciamo
Piercarlo si è esposto su questi su questi temi importanti
Però evidentemente già
Nella sessione precedente sono
Emersi alcuni temi e cruciali della della della situazione economica in in in Europa e e quindi per converso
Anche in Italia e il tema della della della governance europea della riforma della governance europea è un tema che certamente
Sarà toccato anche il nella nella prossima sessione quindi è particolarmente importante sentire un po'che cosa pensa su questi temi il ministro che tra l'altro a
Se scritto un documento importante qualche mese fa aver a livello europeo che ho visto che è stato ripreso in diverse sedi il cui apposto
Una serie di idee su come
Dovrebbe essere strutturata una politica europea sottolineando europea per la la crescita per la creazione
Di posti di lavoro e e naturalmente questo è
Il tema all'agenda per i prossimi mesi sperando che il referendum
Sulla breccia città si risolva positivamente ma diciamo il problema della riforma della governance resta in tutta la sua attualità cioè dobbiamo comunque rimettere le mani
Su questo su questi meccanismi perché sono questi meccanismi che hanno portato alla alla situazione grave dal punto di vista economico
Che Pietro Ciocca illustrato molto efficacemente fino a poco fa e che quindi
Diciamo bisogna vedere a quali ai quali strumenti ai quali
Meccanismi anche politici di ricerca del consenso
Dobbiamo dobbiamo dobbiamo affidarci nei prossimi mesi per uscire da questa situazione purtroppo al forse qui il ministro ci può dare un'impressione sua personale
Leggendo le ultime conclusioni del Consiglio Ecofin
Di qualche giorno fa alla alla Lussemburgo emerge una road map piuttosto come dire annacquata nel tempo e comunque con un orizzonte temporale
Diciamo non non immediato e con una sequenza
Di
Interventi un po'diversa da quella che lo stesso Ministro aveva aveva chiaramente invocato nel documento che citavo prima tra come dire azioni per
A ridurre i rischi azioni per
Per condividere o orrende reo rendere come dire più ripartiti i rischi economici e finanziari nell'Europa
Quindi diciamo questo era giusto per anche informare un pochettino Piercarlo di che cosa si è discusso finora
E e credo che il tuo intervento di cerniera tra questi due tra questi due panel celebrativi giustamente dell'attività dello IAI cada perfettamente diciamo nel nel nell'architettura che ci siamo dati
Pier Carlo a te la parola grazie buongiorno
Lo dico non pro forma ma con grande convinzione che
Essere qui oggi e parlare di queste cose per me è un protagonismo tuffo nel passato
Devo dire purtroppo per loro che anche onorevolissimo tuffo nel passato di persone con cui ho lavorato a lungo vederli Paolo Guerrieri
I davanti
Più di trent'anni fa
Lavorando assieme con Paolo vestito fa internazionali abbiamo cominciato a elaborare
E anche a
Se posso dirlo senza tema di essere considerato troppo vanitoso di portare in Italia la Internacional politica l'economia cioè quella disciplina
Che mette assieme l'economia internazionale le relazioni internazionali e si pone essenzialmente una domanda che quanto mai attuale come si fa a stabilire una regime inteso come insieme di regole di comportamenti
Che migliora la governance globale la stabilizzano ha fatto sperare la fa condividere
Allora la il grande tema teorico analitico ma anche molto pratico era che succede all'economia globale
Dopo il cosiddetto sistema egemonico cioè il dopo quel periodo in cui gli Stati Uniti svolgevano un ruolo
Assolutamente non ha messo in discussione in un'economia per altri in un'economia globale peraltro divisa lungo le linee della guerra fredda come si fa a governare il mondo dopo che l'egemonia americana si indebolisce per varie ragioni e si passa lentamente a un mondo multipolare multipolare
Da allora la ricerca sia pratica che che anche teorica del tema è andata avanti ultimamente purtroppo mi dedico molto meno gli studi analitici e quindi non sono
Non sono diciamo aggiornato con la letteratura però mi sembra che
Che dal punto di vista pratico i problemi siano sempre gli stessi anzi siano più complicati come si fa a governare un mondo multipolare
Oggi parlando di un mondo multipolare immediatamente viene in mente il G venti
Che
Un esempio tipico di istituzione di governance globale che nasce per rispondere a una crisi G venti a livello di leader come tutti sappiamo nasce per rispondere alla
Caduta alla crisi e di sulle che si è succeduta alla caduta di di malgrado essenzialmente dei mercati finanziari a cominciare dagli Stati Uniti laddove
Prima il G venti era un organismo che veniva solo i ministri delle finanze
E quindi si è detto ci vuole un Governo dell'economia globale
Il G venti una macchina infernale che porta via un sacco di tempo ai Governi che ne fanno parte io ho partecipato tutti G venti sia pure in due con due funzioni diverse
E diciamo che è bene che il G venti ci sia però se questa è la migliore governance globale credo che
Abbiamo dei problemi quindi il primo punto
E vorrei sottolineare è che di studi delle relazioni internazionali in cui si coniuga esperienza istituzionale conoscenza dei fatti e e aspetti concettuali continua a essere molto importante io credo che
Sicuramente in Italia pochi posti ci sono come lo dirai dove queste cose sono state sviluppate non perché inizialmente ci abbia partecipato anch'io a perché continuare se estremamente importanti
Secondo punto è che
Dopo aver assorbito Tortona un attimo indietro dopo aver assorbito le idea affascinanti per molti versi
Interna c'è una politica l'economia
Allo IAI ci siamo chiesti una una domanda successiva
Benissimo questi schemi concettuali ci aiutano a capire l'Europa perché essendo questa disciplina essenzialmente una disciplina americana
Si occupava di Europa fino a un certo punto si occupa essenzialmente del ruolo degli Stati Uniti nell'economia globale nel
Lo sviluppi
Finali della guerra fredda che si andava esaurendo
L'Europa dico una cosa estremamente banale vista con le lenti della politica l'economia anche attraverso queste lenti un animale molto complicato
Ma un animale molto complicato in cui si ritrovano in una dimensione particolare tutti i problemi di governance internazionale
Che sono ancora qui con noi è il primo problema la leadership
A
Ci siamo la domanda che ci si era posti era è possibile pensare che la governance europea si possa risolvere con lo stesso modello dell'egemonia
Gliela ovvia attenzione va al paese che
Ad alcuni sembrava essere il naturale leader almeno dal punto di vista economico del dell'Europa e cioè la Germania
E lì nei negli negli studi che sono anche ampiamente citati di questo ringrazio Fabrizio Paolo nel loro articolo che
Come poter immaginare ho letto con estrema interessa che preme importante indietro nel tempo lì ci si è resi conto che
Qui la via egemonica
Al Governo dell'Europa non era praticabile perché se è vero che c'è un Paese ecco
Più potente dal punto di vista economico il solo potere economico di questo Paese e soprattutto la sua applicazione cioè la sua traduzione in una strategia di politica economica
Permetteva a quel paese di massimizzare i benefìci ma non generava
Coesione
Sufficiente per poter dire c'è uni indiscusso leader in Europa che da qui nasce il problema che
Analitico ma poi essenzialmente politico se la leadership in Europa non la può
Fornire un solo Paese
Chi la può fornire evidentemente una collezione di Paesi una coalizione di Paesi che però a sua volta deve essere sufficientemente coeso per poter fornire sia pure come il gruppo di paesi e non come individuo Paese individuale
La leadership
E deve per usare un linguaggio un pochino tecnico
Fornire beni pubblici cioè fornire elementi di coesione per l'Europa nella sua interezza che sono elementi di coesione economici quindi più crescita più stabilità
Più occupazione ma anche più benessere più sicurezza
Faccio questa elenco un po'pedante perché credo che sia abbastanza ovvio che sono esattamente le cose di cui parliamo oggi
Oggi stiamo discutendo di come si possa mettere in piedi una governance europea in cui non c'è una ovvia leadership per produrre questi beni pubblici per produrre un po'più di crescita per produrre sicuramente più occupazione
Per farlo in modo indi condiviso in questi giorni
Presidente Prodi giustamente trova ricordato in varie occasioni si parla non in modo sufficiente di inclusione di lotta alla diseguaglianza questo è un tema
Che la politica deve prendere sulle sue spalle in modo molto più
Infatti come ha deciso di prima ma comunque questi temi si ritrovavano oggi in modo evidente dal dibattito di politica europea
La sicurezza è una sicurezza a fronte di minacce terroristiche è una sicurezza anche una questione di sicurezza di fronte alla sfida del dell'emigrazione evidentemente questo ha a che fare
Con la crescita calcoli benessere e la domanda che ci si pone come è possibile immaginare
Qualcosa che produca crescita e occupazione benessere ma
Sia anche un elemento che aumento all'inclusione quindi combatte la disuguaglianza tutti questi temi sono assolutamente
Al centro del dibattito ma sono al centro del dibattito in misura insufficiente
E qui vengo al punto che Fabrizio
Ricordava prima legandolo aveva
Anche ai risultati dell'Ecofin di Lussemburgo
Il principale il risultato dall'Ecofin di Lussemburgo giustamente la Roadmap
Nei fasi successive dell'Unione bancaria
Due le bancaria
Almeno per due ragioni
L'elemento portante
Del dibattito di politica oggi in Europa
Una ragione come dire intrinseca al fatto che si parla di banche e che avevo Unione bancaria credo su questo ci sia accordo generale
Avevo nelle bancaria è indispensabile per aver un'unione monetaria stabile
Detto questo l'abbiamo detto molto però abbiamo riconosciuto il fatto che l'unico ente in una economia monetaria le banche sono importanti
Anche se a volte non piacciono a molta gente però le banche senza banche sarebbe un modo diverso quindi se vogliamo un'Unione monetaria dobbiamo fare ancora nei Balcani questa è la prima ragione per cui è importante chiedersi dove sta il dibattito viene bancari in euro
Ma la seconda ragione un po'più profonda che ha a che fare con
Come si fa Unione bancarie perché il modo in cui si costruisce non è bancaria
E anche sintomatico soprattutto ci del modo in cui si progredisce nell'Unione europea l'integrazione europea
Fabrizio ricordava due concetti che nel dibattito recente anche tra Ministeri in Unione Europea
Viene continuamente ripreso la presenza di misure che tendono a ridurre il rischio e misure che tendono a condividere il rischio
Questo è un concetto che può essere coniugato in modo tecnico ma non lo farò non è non è questo il punto il punto è che
A seconda di come si immagina il rapporto fra questi due concetti sia un'idea una visione una strategia della progresso e Unione europea
In alcuni Paesi è più importante ridurre il rischio e quindi per esempio fare in modo
Che le banche siano sottoposte a una sorveglianza è una regolazione estremamente stringente in modo tale che i misteri sia minimizzato attualmente questo ha dei costi da altri latina
Lasciamo perdere in altri Paesi invece
Si pensa che ci debba essere molto più enfasi nella condivisione del rischio
L'esempio di uno strumento di condivisione del rischio e quando decidiamo in Europa di mettere insieme risorse comuni di usarle come una strategia comune per esempio
Fondi di sostegno alla risoluzione delle banche o come nel documento italiano che
Fabrizio citava prima un eventuale fondo di assicurazione contro la disoccupazione ciclica
Qui c'è un elemento forte di condivisione del rischio di motorizzazione se volete che si traduce anche in messa in comune di risorse
Ma il problema non sono le risorse perché le risorse che sono immaginabili per strumenti di condivisione del rischio sono sempre molto piccole in termini quantitativi rispetto alle risorse che altrimenti si usano sono mobilitate per le politiche economiche
Il problema è il concetto
Il concetto che è un concetto chiave dobbiamo dare prevalenza al primo al secondo la posizione italiana eh
Che tutti e due sono importanti che e che anzi bisogna procedere in parallelo su tutti e due i piani perché se si se si riduce il rischio
è più facile condividere quel il rischio che resta
Ma se c'è uno strumento di condivisione del rischio la diciamo volontà di ridurre il rischio è che a volte può essere anche costoso è incentivata quindi si va avanti lungo queste due dimensioni
Queste due dimensioni sono tipiche nel dibattito oggi sull'Unione bancaria ma ripeto sono dimensioni che hanno a che fare con tutte le altre dimensioni tutte le altre campi di azione dell'integrazione economica il mercato del lavoro
La crescita la sicurezza
La produzione di beni pubblici europei ha a che fare con la decisione di condividere i rischi quindi dare risposte comuni
Perché insisto su questo su questo concetto perché ripeto
La mia personale valutazione
Dello stato del dibattito in Europa è che il modo in cui questi due
Dimensioni saranno coniugate applicate assegnerà il cammino dei prossimi anni
Il quello che si è discusso e si è deciso a Lussemburgo riflette quello che io ho definito un un compromesso accettabile
Sicuramente non è la posizione che io inizialmente avrei voluto prendere ma è la posizione che
Che ne dentro tutti gli attori
L'italiano non sto svelando un un segreto si è posta in questo dibattito in una posizione estrema
Estrema non in senso di estremista ma senso di privilegiare fortemente la dimensione di condivisione del rischio in ciò sostenuta in più di un'occasione da molti altri Paesi
Dall'altra parte si è collocata un'altra un altro Paese che vi lascio nel dubbio immaginare chi possa essere che invece ha detto
Noi la condivisione del rischio non la possiamo accettare perché politicamente all'interno del mio paese questo concetto vorrebbe dire sfiducia nel Governo
Quindi a è stato chiaramente messo sul piatto il fatto che il modo in cui un Paese si confrontata con la politica europea a che fare con l'equilibrio politico interno di quel Paese
Anche per ragioni in quel caso istituzionali fra la necessità per esempio
Che in quel Paese si debba avere l'approvazione del Parlamento cito un esempio di un programma per la Grecia in Italia questo non è necessario però al di là di questi vincoli istituzionali
In Europa si sono confrontate queste due posizioni che avevano vari elementi diciamo di chiamiamolo così scacco reciproco
Si è trovato un accordo perché c'è stato un compromesso il compromesso è un compromesso su un sentiero che dovrà essere poi tradotto in pratica doveva essere tenuto vivo
Ma che in ogni caso non ha chiuso la porta al processo di integrazione
Quindi l'Unione ripeto questo accordo sulle bancaria è sintomatico dello Stato del dibattito di politica economica europea in Europa e vedremo
Se altri temi saranno messi sul
Sul tappeto la Presidenza slovacca che segue quella che seguirà fra qualche giorno quella olandese uscente
A e questo lo lo prendo come una buona notizia dal mio punto di vista ha già detto che voleva mettere sul tavolo la proposta avanzata dal Governo italiano di un meccanismo di assicurazione contro la disoccupazione
Non so se se ne farà niente di concreto ma il fatto che divenga un elemento ufficiale dell'agenda di Ecofin secondo me incoraggiante
Un'ultima un'ultima cosa ha già parlato troppo lungo c'è una cosa che e ancora sa ancora dietro questa elucubrazione di cui mi scuso dei due concetti risk sharing respinti cash
Che dietro questa questo diatriba non c'è una bella Itaca tecnica ma c'è un profondo problema europeo
E questo problema europeo è la fiducia
Si vuole minimizzare il rischio perché non ci si fida che gli altri lo facciano si è disposti a condividere il rischio perché ci si fida che gli altri si comporteranno bene
Questo è stato l'elemento che nel lavoro che faccio da qualche
Da un paio d'anni mi ha colpito di più in Europa indipendentemente dal tema specifico
Si parli di tasse si parli di finanza di banche di occupazione di benessere la decisione finale poi a un compromesso che riflette sempre di quanto ci fidiamo
E secondo me la fiducia è sempre insufficiente
Da dove si crea però la fiducia dal fatto che i comportamenti di ciascuno degli attori coinvolti quindi dei Governi dei Paesi
Tenga presente allo stesso tempo le esigenze sacrosante nazionali ma tenga anche presente che queste sono decisioni che avvengono in un contesto condiviso
Nel momento in cui si dimostra che si è disposti a giocare questo gioco la fiducia cresce magari lentamente magari con fatica ma la fiducia cresce
Questo è un elemento con cui vorrei concludere queste mie riflessioni perché
Se volete è un elemento di ingenuità per chi fa policy making però scusate io sono fatto così
Un elemento però fondante che deve essere raccolto sempre nel momento in cui si prendono decisioni politiche a maggior ragione oggi che tra qualche ora sapremo
Se avevano labbra ex dico dico anche qui una cosa banale in ogni caso
Non potremo dire se non c'era break sebbene riprendiamo come se nulla fosse cioè la frattura c'è stata già in modo molto netto
Ci saranno conseguenze diverse di questa frattura a seconda dell'esito ma non sarà più lo stesso sentiero che ci sarebbe stato in assenza dell'iniziativa referendaria quindi c'è molto da fare tanto per cambiare
E la diciamo che i contributi analitici di un luogo intellettuale culturale come lo IAI sono estremamente utili
Proprio adesso che la difficoltà aumenta o in qualche modo piuttosto che di minori
Grazie grazie ministro abbiamo ancora nel programma qualche qualche piccolo qualche momento ancora ne approfitterei per farti magari un paio un paio di domande
In parte anche connesse con le discussioni che abbiamo avuto
Nel nel primo panel compunto che è emerso e che
Pierluigi Ciocca ha fatto
Abbastanza in maniera cogente e che
Diciamo
Il Paese che dovrebbe svolgere la leadership che tu hai lasciato un po'la nostra immaginazione di indovinare chi potesse essere in realtà sta pagando dei costi molto elevati nella gestione
Diciamo della congiuntura europea
E
E
Quindi si pone un po'il problema di se non ci sia una come vi è un problema anche culturale insomma di come
Il perseguimento di un certi determinati obiettivi
Dire così di rigore di
Sconfiggere la colpevolezza insita nel termine tedesco di debito ovverossia asciutto non stia prevalendo diciamo su una gestione macroeconomica
Adeguata soprattutto alle necessità del momento quindi se c'è qualche cosa che al limite voglio dire nel dibattito politico lo Iaia o a o i nostri istituti confratelli consorelle possono possono fare su questo fronte
L'altro
L'altra domanda sulla
Il fondo sul futuro della della governance europea cui avevo accennato insomma
Il dibattito sul rapporto famoso dei cinque Presidenti tanto per capirci il rapporto in cui si parlava di creare insomma un ministro ero delle finanze unico e altre forme
Di forte
Coesione e quindi anche di condivisione dei rischi
Probabilmente
Rinviato al tempi migliori però diciamo dovrebbe formalmente essere ancora all'agenda dei lavori e soprattutto a livello a livello dei ministri economici importante che la presidenza slovacca abbia preso un pezzo della
Della della proposta italiana ma c'è un problema di architettura più generale
E poi infine una
Un problema sulla fiducia e con la mancanza di fiducia nasce credo soprattutto dei paesi creditori per la paura che i debitori non paghino i debiti
E allora evidentemente l'Italia deve fare qualche cosa per ridurre
Il proprio debito pubblico ma forse può ricordare la Germania che per esempio
Un esempio importante di condivisione di rischi quale è stata iniziativa lanciata da Draghi per ridurre lo spread eccetera che è stata
Un è un'iniziativa di condivisione dei rischi perché è stata creata una facility europea
Diciamo non è stata mai attivata ma ha ridotto i rischi
Cioè gli spread si sono ridotti in maniera molto significativa non perché ci sia stato l'intervento della Banca centrale ma perché c'è stato
Un segnale forte di coesione e di condivisione dei rischi nell'ipotesi estrema
Di un di una crisi ingestibile ecco quindi è un po'anche questo il tema che forse dovrebbe entrare nel dibattito non si tratta necessariamente di buttare soldi
Diciamo dalla finestra per
Tirare fuori dai guai un Paese debitore che non è che non ma che non è in grado di rimborsare i propri debiti ma di creare appunto un un sistema in cui la la condivisione dei rischi ne facilita la riduzione come è stato nel caso dello spreco
Molte cose importanti
E sicuramente c'è un un grande spazio e anche una grande bisogno di portare avanti il dibattito
Partendo da un da un diciamo da una prospettiva più analitico concettuale per tradurla in termini di policy
Provo su tutti e tre punti a dire a dare dei titoli sul tema di riflessione
Che cos'è che bisognerebbe
Convincere di più che è importante ad altri ad altri Paesi o ad altri sistemi culturali intanto
Che sesso se un Paese parte di un sistema integrato e così profondamente integrato lei politiche nazionali sono importanti ma non sono le uniche che vanno prese ci sono politiche che vanno prese a livello di sistema
Perché il sistema è diverso dalla somma delle parti è qualcosa che ha una sua autonomia questo è una cosa che
Mi porto appresso Lanzo arco di tempo ancora nessuno mi ha convinto del contrario quindi molte politiche
Che esso insomma l'atteggiamento aveva vi dico in termini diversi l'atteggiamento che dice fai come me
Perché io ho fatto io applicato le politiche migliori
è una risposta insoddisfacente perché
Quello che si ottiene anche il risultato delle politiche del sistema altrimenti non staremmo qui a discutere di come andare avanti nell'integrazione continueremo a essere una collezione di Paesi che hanno dei confini comuni
Questo ha delle implicazioni pratiche molto importanti e chi di voi
A a che fare con il modo in cui per esempio la Commissione opera in alcune particolare in alcune sue direzioni generali a che fare con il fatto che spesso
Si chiede a un Paese di applicare regole individuali che vanno bene per la micro economia quindi per la singola
Impresa o ancora peggio per la singola banca e si trascura gliele effetti sistemici che una misure appresa indirizzata una singola impresa una singola banca può avvenire sul resto del sistema mi fermo qui
Quindi è un fatto culturale perché c'è oggettivamente una una carenza culturale ma c'è anche come dire un uso strumentale della cultura non so se mi spiego
In questi casi
Secondo punto il Ministro delle Finanze dell'euro un concetto non è una persona sia chiaro non è che sto cercando
è banalmente era risposta al fatto che se ci sono funzioni collettive di politica fiscale in senso lato ci deve essere uno strumento per rispondere all'esigenza di esplicare quelle funzioni me ne vengono in mente almeno due
C'è una funzione di coordinamento delle politiche di bilancio senza le quali senza la quale i benefici della cooperazione vanno persi
E questo lo deve decidere una cosa che si chiama Ministero delle Finanze europeo secondo sempre più abbiamo bisogno di produrla risposte comuni che implicano risorse comuni
Ovvio esempio l'immigrazione l'immigrazione che
Sarà qui con noi per molto tempo sarà molto importante costerà un sacco di soldi
Questi soldi in gran parte devono essere soldi europei che poi vengono anche dai bilanci nazionali ma devono essere europei come concessione come utilizzo e quindi ci vuole un'autorità europea che lo faccio
Terzo punto
Allora al tuo punto che
Al tuo esempio sulla politica monetaria comune che è un esempio di condivisione del rischio cosa che condivido ma
Pienamente ti rispondo come
Il mio carissimo amico Iezzi Weigmann risponderebbe
E cioè
C'è l'azzardo morale
Se c'è qualcuno che ti fa abbassare i tassi non perché il tuo rischio diminuisce
Ma perché io faccio la politica monetaria tu che i doveri fare le riforme non le fai questo non è vero perché le riforme si fanno
Ma questa è l'obiezione prima abbia il primo avviso in seconda e ultima
Un elemento culturale molto importante che è implicito nelle cose che dicevo prima eh
L'idea che
Il comportamento economico che è una sempre una combinazione di fatti individuale di fatti sistema possa essere
Regolato in tutti e per tutti i suoi aspetti
E che quindi non si lasci nulla all'elemento Discardi discrezionalità della policy che molto spesso indispensabile
A maggior ragione quando siamo in una situazione di instabilità diffusa perché la fragilità ancora pervasiva
E quindi non possiamo pretendere di aprire la risposta precisa e quindi la regola precisa per ogni Stato del mondo questo semplicemente sbagliato
Ed è non solo sbagliato ma pericoloso perché può portati a prendere decisioni che ti portano esattamente nella direzione opposta rispetto a quella che tutti immagino auspichiamo cioè più stabilità più sostenibilità è più cresce
Grazie per Carlo passiamo adesso
A mangiare una maggiore
Amministratori
Della zona
Sia
Diciamo antisemitismo perché il rifiuto Presidente il Presidente bisogna vedere asseverate quindi
Presenti
Le
Del
Ciambetti ha scritto
No a me va bene penale
Siamo attualmente in carica
Buonasera
Ci sentiamo
Stravolge stop pensavamo di commentando che in realtà
A causa dell'aria condizionata un clima da guerra fredda e continua a sentirsi in questa sala perché veramente resistere
Dunque
Allora io innanzitutto ringrazio dell'invito dello Iaia partecipare a questa d'autorità e ringrazio anche Luca Giansanti direttori generali per gli affari politici e di sicurezza della del Ministero degli Esteri Romano Prodi
Romano Prodi Emma Bonino
Emma Bonino
Dunque valido dobbiamo discutere della prima partiva Pannella più proiettato diciamo così sulla storia su questo tardi dobbiamo più discutere dell'oggi e forse anche dei prossimi cinquant'anni abbiamo tra l'altro dei
Dei dei di scarsa ante qui che sono sono non sono in grado ma anche la loro l'hanno hanno l'hanno fatto in più di un'occasione volevo solo dire all'inizio che forse il tributo più grande che si può fare alla all'anniversario di cinquant'anni dello IAI
E constatare nell'attualità dei nostri giorni quanta straordinaria importanza abbia assunto nel delle vite delle vite quotidiane delle persone della gente del nostro popolo
Il gli affari internazionali oggi vi è una giornata
Simbolica da questo punto perché
Chiunque di voi ha anche un piccolo risparmio diciamo così sta col fiato sospeso ma pensate alla
Altro tema enorme che si sta sviluppando lei nelle grandi città ma dei piccoli borghi del nostro Paese non solo sul tema dell'immigrazione esce dipende dalla la nostra vita quotidiana dipende
Dalle guerre in Africa dalla per la sicurezza dei di confini
Del medico in Mediterraneo
E questo è veramente straordinario e devo dire anche che l'auspicio più grande che possiamo fare per i prossimi cinquant'anni della vita dello IAI
E che questa
Consapevolezza che che possa contribuire ad allargare questa consapevolezza e a combattere
O almeno a frenare lo sconcerto che le opinioni pubbliche questa verità che mi sembra lapalissiana scontata
Sta provocando perché la vera reazione dico alla di fronte alla quale siamo esattamente questa un mamma mia il mondo ci sta entrando in casa io fa
Come dire fermato il mondo fatemi scendere
Tutto sommato né i temi della campagna elettorale per la break SIT questo elemento è molto presente
Allora io detto questo volevo cominciare
Diciamo così introducendo ognuno di voi Salza già cosa dire quindi non faremo il talk show non sto a fare domande però una un un
Una provocazione vola volevo lanciare così che può essere anche abbastanza vasta dai inserirvi dentro ma discorsi anche diversi tra di loro e c'è questa
La sensazione che abbiamo tutti noi almeno diciamo i commentatori della politica internazionale sui giornali quelli che fanno l'opinione pubblica
E che ci troviamo di fronte a una sorte di
Diciamo di fare di inizio di grande regresso come se la storia in questo momento stesse facendo
Una una una giravolta all'indietro ecco
E alcuni fenomeni di lunga
Di lungo di lunga durata in cui i processi di progresso di un decollata fusi fossero interrotti come spesso accade in su e come accaduto anche in passato nella diciamo nella storia del mondo
Condividete questa che effettivamente intorno a noi e sono tutte cattive notizie oppure pensate trovate della situazione internazionale
Qualche elemento di continuità o di o di ottimismo che ci può consentire di rispondere in maniera diversa questa domanda io comincerei con Emma Bonino
La nostra conversazione
Un impenitente ottimista
E trovo persino degli elementi molto positivi nella situazione attuale dell'Europa pensate un po'
E penso che non li troviamo più perché abbiamo perso la memoria
Penso semplicemente che si è solo
Ci guardiamo indietro ero veramente piccolina voi appena nata noi siamo in un continente che era
Come a pezzi
Francia e Germania Polonia Noemi la spaccatura
Una casa spaventosa
Il progetto europeo sostenga finanziaria americano hanno fatto di questo continente il continente più lui col mondo
E non le dico solo in termine di piloti ma in termini di speranza di vita istruzione Welfare tuttora o che vuole
E trovo che
Evidentemente siamo in un momento di crisi e io non la voglio affatto negare però dico che dovremmo anche la forza dovrà trovare la forza da dove veniamo per avere più forza per guardare a
Perché se perdiamo questo e ci sembra che siamo caduti in un baratro mentre stavamo nell'età dell'oro e dove sarebbe a questa età dello
Ma mi dicono sembra c'era un'età dell'oro io se mi guardo indietro veramente ero figlia di contadini poveri Arlas uscita della seconda guerra mondiale e tutta sta e tante loro qualcuno ma la deve ancora spiegare
A me piace
Mi piace quella dove io adesso non è che mi piace mi sembra meglio di sessant'anni fa
Allora cominciamo però la seconda cosa che volevo dire etto proprio sulla domanda qua
Che che viene posta badate
Ci guardiamo siamo ombelicali siamo diventati locali esteso la sionisti eccetera
Io
Veramente voglio dire
Che a parte che si è messo si ricorda di più sul sulla campagna contro l'aborto clandestino in realtà io ho passato tutta la mia vita per cultura del Partito Radicale transnazionale a occuparmi di avere una visione del mondo
è stata che ne so e normalmente sono sempre stata derisa vi vorrei segnalare
è non so pensiamo alla campagna contro lo sterminio per fame mille novecentottanta Africa no veramente alla derisione era a un livello
Spaventoso ricorderà all'inizio di Radio Radicale e Pannella tutte le volte io faccio un filo diretto si sentiva dire ma abbiamo tanti poveri qui no che c'entra l'Africa ecco
C'entra infatti
Oppure qualunque cosa per noi aveva Sam Spinelli ma quello l'ha già ricordato Giorgio l'ho già ricordato in altra occasione ma insomma nasca in una cultura di una organizzazione politica Pinco
Allora aperta su un mondo e che non ha mai pensato di fare una campagna manco Tortora per esempio
Lo facemmo con un convegno al Parlamento europeo cioè ha sempre affrontato i problemi anche cosiddetti nazionali con una
Prospettiva dicendo comunque con una visione con una visione del mondo finora
Ad inventarci del Partito Radicale transnazionale
Qui per dire come però tutto questo è sempre stato anche molto isolato
Perché il nostro Paese guardate sarà perché non avevamo imperi sarà perché non li abbiamo avuti sarà per tutto quello che volete nel nostro Paese occuparsi di politica estera in termini elettorali è una perdita di tempo
è uno è già molto fortunato se non li perde i voti che li prenda sulla politica estera è escluso
è fortunatissimo se per caso non li perde
E guardate che
Vale anche adesso
Vale anche queste elezioni e vale anche recentemente
Da questo punto di vista ed è così vero che la politica estera viene ancora vista con me
Che quando c'è da fare un taglio o la spending review faccia che cosa si taglia automaticamente il bilancio degli esterni
Perché viene visto come una bizzarria
Di di di un Paese che si permette persino di avere degli ambasciatori pensante Ugo
Che sono dei nulla facenti per definizione ecco come i burocrati di Bruxelles non fosse stanno imitando assoggettiamo lo funzionali appena fanno a Bruxelles sono burocratico
Questo vale per tutti i Paesi per la verità perché viene vista comune appunto una spesa non necessaria questa mancanza di cultura
Qui forse si riferiva il Presidente Napolitano quando frequenza certe aule parlamentari
è veramente
Un
Pesante pesante perché poi rischia che discorsi che noi ci facciamo qua poco hanno poi di appeal diciamo d'opinione pubblica
Tant'è vero dico solo più tre cose la prima noi continuiamo a parlare fare la differenza a parte le questioni di sicurezza ma anche lì tra politica estera e politica interna
Badate non c'è niente di più obsoleto
Perché se voi pensate Investimenti il turismo pensando a quello che volete scambi culturali
Ricerca scientifica
Tutto quello che volete veramente questa divisione abbiamo appena parlato di politica economica di politica finanziaria tutta in più chiamiamo politica estera persino la politica europea che è casa nostra francamente
E come se uno si mettesse rom io vado alla riunione del ventotto tutte le volte se ne esce con una polemica in quanto fosse il capo dalla Mongolia che è stato invitato l'Europa in casa nostra
Eppure anche nelle famiglie quando hanno un figlio che va a studiare a Parigi tra lacrime della mamma eccetera eccetera
O a Londra mio figlio studia all'estero
Mio figlio studia a casa mia in una casa dove
Parlano una strana lingua e mangiano strane cose però in generale
E a casa mia quindi questa concezione
Che la
Il mondo ci riguarda
E che noi non viviamo sulla Luna ma che con questo mondo non modo in un altro ci dobbiamo confrontare io credo che nel nostro Paese conosco poco gli altri ma
Nel nostro Paese non sia ancora
Penetrata nel profondo
E questo
E infine proprio per superare questo io credo che
Questa politica di visione sul mondo e così importante da tempo
Oggi
E per il futuro in particolare
Che credo sia utile
Non delegare virgolette tutto alla Farnesina o al Ministro degli esteri e al Presidente del Consiglio
Io ho sempre pensato che i rapporti sono anche rapporti tra università
Sono anche rapporti tra sindacati tra imprenditori tra cittadini sono rapporti di studio sono rapporti culturali fondamentali quindi è tutta una società che a mio avviso che va appresa in qualche modo
Abbraccia
E per permangono e insomma a braccio e portata a guardare il mondo non come un una minaccia che Moggi ci invadono ci rubano le mogli e tutte queste stupidaggini ma come
Partecipanti ad un mondo che
Non
Ammettiamo che lo vogliamo chiudere fuori è semplicemente impossibile
Quindi posto che è un problema che dobbiamo affrontare che anche a grandissime opportunità vediamo anche di farcelo piacere e di metterci un po'più di impegno e di entusiasmo grazie
Devo dire che la passione con cui Emma Bonino parla diciamo delle relazioni internazionali e delle dipendenze delle interdipendenze denunziare mi spiega perché non è in Senato perché perché il Presidente Napolitano prima ci ha chiarito
Che non è il consesso giusto magari verrà magari non emesso il Senato e che adesso lo sciopero per quello cioè di mettere i Consiglieri regionali proprio perché non era abbastanza consapevole diciamo a tutela della della del degli affari internazionali
Posso anche fare una piccola osservazione
Polemica su come ha detto Emma Bonino che magari può servire anche a introdurre interventi Romano Prodi e cioè parlando della mitica età dell'oro lei giustamente ha fatto un riferimento a sessanta anni di storia
E questo per un riferimento che possono fare solo chi ha olet anagrafico o la cultura per valutare i diciamo su questo tempo lungo la situazione in cui siamo
Ma immaginate chi è in grado di valutare i dieci anni di storia passata quindici venti anni sorella santo forse la sensazione di quello che vede intorno a sé soprattutto in Europa è diverso per una percezione diversa
Infatti dal Consiglio rubato l'intervento perché dico Naima ampio
Essere ottimista
Sì
Si adesso
Poi è diventato un po'sussista dire dai
Allora
Ricordando i vecchi il vecchio norme scappato scusa
Rende vista prego il ministro degli esteri per essere ottimista
Ha detto che ci sono state anche momenti peggiori
Condivido che ci sono stati momenti peggiori BA qui io mi mettevo proprio nel nell'ambito del
Del momento storico in cui siamo cioè la tendenza di origine
E la tendenza verso il miglioramento verso il peggioramento le relazioni internazionali essiccato ma ci sono degli elementi di grande preoccupazione onestamente anche su temi che sono poco toccati ad esempio
Il commercio internazionale sempre trascinato l'economia oggi non succeda più
A a constatato il fallimento era purtroppo nelle cose di Uruguay titola sono stati tentati due grandi blocchi
Di allargamento regionale secondo me stanno fallendo tutte e due
Cioè attenzione insomma c'è
Nel momento di adattamento in cui l'umanità nel passaggio al mono pluralismo multipolarismo ci sono tutti gli elementi veramente ancora di
Scompenso a livello mondiale
Cioè io ho preso che tipi
Quello pacifico approvato dalla dalla
Che è stato oggetto di un accordo concluso difficilmente sarà sarà approvato anche perché poi con tutta onestà chi ha letto quell'accordo
Accompagnato da una lettera di Obama con tutto l'aquilotto americana nonché conclude dicendo e così gli Stati Uniti dedicheranno le regole commerciali
Per tutto il ventunesimo secolo e che poi sia quella cosa
Signor ministro dialogante chiazze e quello ma Atlantico secondo me
Non va avanti ma per motivi sostanziali
Ciò non è attenzione che
Nel
Nella molto complicazione della società
Abbiamo sempre più degli interessi ristretti diversificati che non riusciamo a comporre per cui
Questo discorso di avvicinarci nell'economia a una la mondializzazione non c'è non ce la stiamo facendo
E stiamo facendo passi indietro perlomeno dal pensiero che noi avevamo in testa
Tu ed io avevamo in testa in passato e questo secondo me Umberto regresso perché rende molto più difficile anche i rapporti politici
Dei rapporti politici e che hanno allora che questi aspetti commerciali siano slegati dalla dalla
Tra le divisioni politiche cioè gli Stati Uniti farne altri tipi
Per isolare la Cina la Cina risponde con la banca rivestimenti e la via della seta l'altro risponde con l'altro
Siamo indetta situazione di una strategia indefinita
E quindi molto molto complicata che a livello europeo si esprime in modo ancora più brutta onestamente insomma
Stasera
Avremo il risultato uscite vi auguro
Che non ci sia
Che non ci sia domani che si possa festeggiare l'uscita
Ma mi auguro anche in futuro che si forza festeggiare
Chiusi forse
Che si possa festeggiare ma non l'uscita
Ma mi auguro anche volevo dire che un giorno si possa festeggiare l'entrata tra Gran Bretagna e l'Unione europea
Esterna
La la verità cioè
Noi noi abbiamo giocato insomma o ci hanno fatto morire
I Primi ministri britannici break
Bravo tutti in fila
Perché ogni proposta di progresso nella Unione europea ferita bocciata condannate eccetera oggi da questi stessi sentiamo dirà viva l'Europa Bechis ombra
Un po'di moderazione ci vorrebbe delle cose ecco
Noi noi siamo
Noi siamo in questa fase politica per quello che
Non siamo molto allegri e se vogliamo andare in questo proprio andiamo a flash in queste cose se no poi ci annoiamo ma se non
Traduciamo questo anche dei problemi grossi politici che abbiamo in questo momento siamo in una situazione simile cioè
Abbiamo gli Stati Uniti che impongono sempre di più la politica atlantica chiedendo però che siano gli altri a pagare e sapendo benissimo che loro non possono più pagliacci come in passato
Siamo di fronte a un problema tipicamente europeo come quello ucraino nel tavolo siamo solo uno strapuntino perché il discorso per il fatto fra Stati Uniti e Russia
La tensione fra Stati Uniti e Russia a livello di guerra fredda allora voglio dire
Per carità anch'io nel futuro frutti vista e spero che queste cose si scompongono però debbo constatare che abbiamo fatto dei grossi passi indietro negli ultimi anni
Questo è la l'abbia la mia analisi sull'attuale sull'attuale politica cioè
E soprattutto
Del potere
Quello che è una necessità della storia
Che l'Europa prenda un ruolo attivo
Nella politica internazionale perché è indispensabile riguardo alla
Indurimento futuro dei rapporti fra Cina e Stati Uniti o per lo meno a questa guerra del Peloponneso che sta montando adagio adagio
Il ruolo del europeo sarebbe indispensabile per evitare presto è un ruolo europeo che noi non riusciamo ad sopra
Allora la nuova politica estera
Di cui
Anche l'Italia può essere un protagonista attivo proprio perché la politica estera l'Italia lo deve essere soprattutto attraverso l'Europa
Non da sola gara grande politica estera poi anche la politica economica europea ma questo magari lo vediamo dopo noi abbiamo o grandissime difficoltà anche in quello che il
Come si chiama il palcoscenico più piccolo cioè quello nostro Mediterraneo quello nostro proprio in cui vediamo scivolare continuamente nuovi nuovi problemi idrici da noi e ci troviamo
Dall'immigrazione la Libia tutti questi isolati nei confronti dell'Europa cioè ad affrontare a
Problemi che ci sono più grossi di nuovi
E prendono avendo la forza e la capacità di poterli risolvere ma non avendo nemmeno alle spalle una politica comune che ci aiuta a risolvere con l'ora in questo quadro
è chiaro che noi abbiamo manteniamo sempre l'ottimismo dalla volontà
Però o
O
Unico
No a Bologna che crollava Mele e Pola cresta d'occhio
Va male e crescenti sommano adesso dobbiamo per trovare di il sistema era
Riorganizzare queste cose ma allora finisco perché non voglio
Abusare questo primo intervento allora diventerà il discorso di prima che cosa facciamo
Questa Europa
Il problema della leadership tedesca di una leadership che come è stato detto da tutti quelli che vanno prestiti tutto e leadership vera leadership che conseguenza delle virtù germaniche ma che non vuol dire cose anche riluttante e anche riunita
Anche ossia di essere bene perché ecco è comodo esso riluttanti e
Sia riluttanti vogliono rendersi conto dei problemi al tumori quando sento dire che la leadership tedesche riluttante
In
Interpreto questa parola come gode almeno i vantaggi ma non determini le responsabilità questore e
Questo è il problema cioè abbiamo da un lato scoppia il caso greco
Si svolge nel dialogo non fa a Bruxelles e attiene
Ma fra Berlino catene poi la Francia entra all'ultimo minuto come sempre no e
Però tutta l'Europa viene coinvolto in questo ma la responsabilità se ne assume la Germania la quale però
Non cerca di interpretare gli interessi
Di tutti i Paesi europei Krizia compresa ma
Pone una dottrina
Ma pone una dottrina
Ecco allora noi dobbiamo uscire da questa situazione io voglio dire nel nella piccola cosa accordo quando finita la guerra gli Stati Uniti hanno fatto il Piano Marshall mica per perché ci sono iscritti al San Vincenzo
Hanno fatto il Piano Marshall perché capirono che avevano bisogno di una alleanza che forse forte che fosse compatta il più possibile
Lavora hanno fatto per loro non è un sacrificio enorme ma è stato un sostanzioso allora io non vedo in Europa questa idea
Del attenzione se vogliamo avere un ruolo nel futuro dobbiamo averlo assieme dobbiamo renderci conto di tutti i problemi
La si chiama col
Si elimina questo fatto chiamando la solidarietà come se fosse un elemento un elemento che non tocca le interessa ma la solidarietà se vogliamo avere un ruolo del mondo
Vuol dire interessa in questo momento con incinte con l'interesse collettivo ecco io trovo che questo sia
La nostra grande sfida storica
Non vedo molto ottimismo nel la situazione della situazione di oggi poi l'unico elemento di ottimismo perché quando l'Europa
Andata nell'orlo dell'abisso sempre fatto un passo indietro
Appunto questo cioè voglio dire quanta saranno sedia vuota il decollo le grandi tensioni sono stati voi si è recuperato dal saggezza ma
Questa capisce che non è una
Non non è un ragionamento razionale è una speranza
è una speranza questo il mio problema
Grazie a Prodi anche posso fare un uomo no obiezione Perasso ci facciamo da tempo soffriva io sono un po'più anglofilo
Di lei cioè è vero che la e la Gran Bretagna sempre tentato di condizionare di frenare un processo di unificazione europea di unificazione politica dell'Europa
E questo rende tanto più sciocco l'idea di tirasse fuori cioè perché servono meno l'interesse nazionale di condizionare
Il processo europeo però è anche vero che
Diciamo i guai sono cominciati nel del famoso nucleo dei fondatori perché c'è il referendum francese a aperto diciamo così il vaso di Pandora e i movimenti antieuropee xenofobi sono nati nei paesi
Del del del del dell'Olanda del Belgio del ed insomma
Non so se il metronomo del passo europeo non stia più magari in Francia in Germania
Che la Gran Bretagna questa un'osservazione solo qui poi possiamo discutere ma
Per chiamare in causa anche l'ambasciatore Giansanti
Perché
Da lui vorrei sapere nella nel messaggio finale del libro quello firmato da
Silvia Colombo Cesare Merlini e Nicoletta ricorsi si fanno
Un gioco molto interessante di scenari no futuri è uno riguarda ovviamente la prova abbiamo un attimo una una parentesi sull'Europa perché è chiaro che questo il tema di maggiore attualità
I tre scenari possibili sono come sono indicati come uno c'era una volta l'Unione europea cioè disfacimento viene giù a pezzi magari anche senza la Brecht perché intendiamoci il semplice fatto che si sia potuto trattare
Con l'Europa una serie di condizioni diciamo così di favore ha preso la possibilità per altri di farlo quindi
Il secondo scenario un pochino più ottimistico è in intergovernativo mai vitalismo a guida tedesca un po'quello che
Critichiamo oggi in una condizione o Beha ma invece tra trasformato il sistema
Cioè governo dei Governi e naturalmente tra i Governi guiderà Germani è il terzo invece e lo scenario che immagino qui si è più popolare cioè l'integrazione differenziata e opzione federalista
Con realismo diciamo così della delle cancellerie diciamo di un
Del diplomatico quale dei tre scenari vede più possibile
Grazie grazie prima di tutto per avermi invitato e ovviamente non è facile parlare dopo la signora ministro signor Presidente ma
Comunque prima prima cosa
Vorrei ricordare
La collaborazione che c'è stata in tutti questi cinquant'anni tratta Aloia il Ministero degli esteri arrivata prima quella con la Banca d'Italia con altri interlocutori italiani
Trenta forte produttiva è stata veramente il dialogo la collaborazione con la Farnesina
Per quello che come dire da un lato i diplomatici hanno dato con loro contributo allo Iaia continuano a darlo ma poi lo Iaia è sempre stato ed è tuttora di casa dentro dentro il Ministero degli esteri
A questo dialogo questa interazione io ho avuto poi la fortuna di partecipare negli ultimi negli ultimi dieci anni
Sia da funzionari del Ministero che da socio dello IAI ed è stato un vero un vero piacere ma su tanti filoni di attività molti dei quali sono quelli che stiamo discutendo in questo panel
Gli scenari
Scenari
Quello europeo quello ovviamente oggi col break SIT con referendum maggiore attualità ma poi ci toccano da vicino che quelli del Medioriente
Certo se se se il referendum di oggi dovesse avere esito
Negativo
Soglia e così sembra che non sarà
Una prospettiva di intergovernativo a guida tedesca sembra ancora più più forte perché senza il Regno Unito dentro può dire i contrappesi saranno ancora ancora minori ad un ad una guida c'è tedesca
Il sogno è quello di una integrazione differenziata
Onestamente in questo momento parlare di opzioni federaliste mi sembra Coppo poco realistico purtroppo lo so lo so Barroso
Però
Apre ero stato destinatario di un appello al realismo e quindi allora ho dovuto
Devo porlo
Però le integrazioni sicuramente differenziate si è discusso prima appunto del del governo dell'euro zona i di quello che si potrebbe fare su questo
C'è un altro tema che è stato oppure questo accennato prima nei vari dibattiti ed è quello della difesa della sicurezza
C'è
Una possibilità comunque vada il referendum di oggi in ogni caso giustamente veniva ricordo prima comunque sarebbe rendono una cesura perché c'è stato ed è stato preceduto da un pacchetto offerto dal Regno Unito
Forse appunto la sicurezza la difesa può offrire una una pista in aggiunta ad altri
A quella economica e l'integrazione economica cioè fosse c'è forse una finestra di opportunità fra
Imposto referendum e l'inizio di campagna elettorale l'anno prossimo in Germania in Francia per ragionare insieme cominciando con i Paesi fondatori
Su queste cose
Idee ci sono noi anche un po'cosa abbiamo in serbo sappiamo che i tedeschi sappiamo che i tedeschi ci stanno ragionando
Macchie a che punto è arrivata questa discussione questa interessante cioè non è partita la discute proprio partita prima prima di Brecht sente nulla poteva emergere che disturbasse in qualche modo
L'esito referendario no non è partita
Avverrà adesso se c'è qualcosa però c'è una decisione che il tema sia sicurezza difesa no assolutamente no perché lei non dica questa come possibilità
Perché perché è uno dei temi che non interessa che abbiamo ritenuto importantissima da altri ed è quello poi su cui lavoriamo noi ministra Padoan lavora sull'euro zona ecco quindi
Contro l'altro
Lascio a chi ne sa più di noi ma
Risponde ad un bisogno dei cittadini in questa fase di minacce reali minacce percepite in sicurezza
Risponde forse un po'più lontanamente a quello che è stato chiamato un disimpegno americano e la sicurezza europea che poi onestamente molto relativo
Perché grazie a Dio nostri amici americani sono qui e lottano con noi
Effetti nove queste raffiche fino a novembre va per ora in questa fase complicata e e poi se ho tempo due prodotti riterrà neo gli Stati Uniti ci sono stati
E sono rimasti questo forse uno dei motivi di di di ottimismo cui si può fare ancora ricorso in un quadro in un quadro abbastanza fosco
Difesa e sicurezza sono quindi in campo su cui si potrebbe fare per per bilanciare meglio
Debbo dire le idee possono essere diverse si può lavorare all'interno dei trattati di Lisbona su quello che hanno previsto o si può immaginare qualcosa di
Due parole se posso sul Mediterraneo perché sono un po'gli scenari che ci toccano più più da vicino quelli più complessi dove onestamente una previsione di dove andiamo
Molto è molto difficile
Qui devo dire è stata appassionante la lettura di alcuni capitoli del volume curato la Cesare Merlini
Non letti alcuni altri rileggerò dopo ma perché ciò ritrovato molti concetti interessanti che cercherò rapidamente di riprendere commentando
Siamo oggettivamente di fronte ad una Regione ad un ordine regionale profondamente scardinato dove c'abbiamo
Una proliferare di attori che si aggiungono agli stati tutti gli Stati
Ma se pensiamo alle cattive le milizie alle vari gruppuscoli dell'opposizione siriana alle forze di mobilitazione popolare in Iraq
Abbiamo veramente una una un coacervo di attori con i quali
Dover gestire queste situazioni di crisi
E laddove lì di fronte uno
Non dico solo un delle situazioni ibride asimmetriche ma veramente complesse dove sia noi che i Paesi della regione
Abbiamo gettito e difficoltà non a muoverci in tributo mediterraneo e giustamente volume lo ricorda si è si è allargato perché gravitano su di esso che situazioni che che all'origine molto più lontano
E mentre si è allargato diventato globale perché poi abbiamo certamente le crisi di che gravitano sul Mediterraneo ma abbiamo Mediterraneo che è oggetto delle grosse sfide globali
I flussi migratori e una
Il terrorismo ovviamente ma oltre al terrorismo c'è la radicalizzazione l'estremismo violento che poi colpisce sia il sud che che che il nord del Mediterraneo
In questo uno dei degli scenari che pone e che pone lo gliene l'ultimo capitolo è quello
Ce la caveremo meglio ottenendo le crisi separate o facendo un grande collegamento
E questa è la domanda interessante perché oggettivamente le crisi sono distinte
Sono distinte nella misura in cui poi ognuno c'ha suo processo a sostegno un processo separato
Per una ricerca di soluzione con gruppi di Paesi
Formati ristretti anche qui ormai quasi sempre che se ne occupano e con strumenti diversi Mastro subite in mente collegati in maniera
In maniera inestricabile e ci sono tantissimi elementi che la tengono insieme
Se uno pensa lo Yemen Iraq Siria al Libano Siria Libia alla fine i gruppi il gruppo di Paesi che se ne occupa anche se in forma di separati lo stesso
Cambiano probabilmente un po'il mix di attori di strumenti e qui devo dire che una delle grosse difficoltà che abbiamo ne citerei due delle difficoltà
Una che non c'è un Paese un'organizzazione che possa assumere la guida la leadership di questi processi di tentativi di soluzione e quindi dobbiamo veramente ricorrere ad un mix di attori e di strumenti
L'altro elemento di difficoltà
Insieme a molti altri e che questi gruppi di Paesi che ci trovi gestire voi la Siria con la Libia sono decisamente poco coesi al loro interno
Siamo divisi quindi lavoriamo insieme ma la scarsa coesione e certamente problematica lo dicevo prima quindi nell'accompagnarci in questa crisi mediterranee nella ricerca di un loro soluzione gli Stati Uniti ci sono stati per lo meno quando parliamo di Obama Dipartimento di Stato segretario che
In questo devo dire che il loro approccio aiutato un Paese come l'Italia
Perché
A Bergamo abbiamo in questi mesi una visione molto vicina cioè quella di un multilateralismo che è basato
Non più forse su con le Nazioni Unite e grandi strutture matti utilizzo delle su dei gruppi o delle coalizioni che in vari formati tentare un approccio negoziale
E che poi devono ricorrere interventi militari selettivi mirati laddove necessario questo lo fanno più gli americani e altri di noi
Ma questo sì il problema di questo approccio e l'abbiamo visto in questi anni non è affatto condiviso dalla dal sistema americano e quindi da Washington ci arrivano spesso segnali indicazioni
Non sempre coerenti
Che possiamo fare per il Mediterraneo devo dire continuare credo quello che stiamo facendo non sapendo bene fino a dove riusciremo ad andare
Però onestamente riusciamo a contenere ed esce forse EDM c'è un primo spiraglio di di di soluzione
La Libia
Cerchiamo di stabilizzarli a e di tenerla unita ma ma su tutto questo ha parlato il ministro sempre lui ai dieci giorni fa quindi non mi
Non mi addentro
Però ecco oltre che a proseguire quanto stiamo facendo con l'approccio che stiamo che stiamo seguendo credo sia anche poi importante cominciare a riflettere in prospettiva
A cosa dopo perché
Ma riteniamo che il Mediterraneo abbia comunque una sua valenza oppositiva che al di là dei problemi ci sia un'agenda più costruttiva che sia possibile
Certamente non forse un sistema Wess Quagliano ma forse un un inizio di condivisione di regole di principi di meccanismi di dei conflitti Inge
Potremmo forse comincerà a discuterlo senza volerne che seriamente ripetere tentativi tentativi del passato
Ultimo commento in tutto questo l'Italia la sua politica estera
Punto per poterci essere in questi consessi e ci siamo in tutti
Bisoli ovviamente poter contribuire seriamente
E questo non vuol dire solo metterci uomini armi c'abbiamo messo che questo
Ma vuol dire essere portatori di un approccio avere delle idee essere propositivi
Portare dei contributi assumersi responsabilità soprattutto
E devo dire che da questo punto di vista negli ultimi anni nonostante le critiche
Proposte idee iniziative italiane ci sono state
Ho diverso partendo dall'Europa appunto aver ripreso il filo conduttore dei Paesi fondatori vediamo dove ci porta ma tornando quel mediterraneo o dire dall'approccio globale sulle migrazioni alle proposte sulla Libia al
Vuol dire
Sulla Siria anche lì cerchiamo di di di mediare tra i vari gruppi
A abbiamo o devo dire una una visione ed evidente
Hanno invece occorre da un punto quello portato poi a livello europeo
Cerchiamo anche di assumerci responsabilità alcune ci toccano presidenza del G sette dell'anno prossimo altre ce li andiamo a cercare
E quindi candidati al Consiglio di sicurezza per il prossimo biennio e candidati alla Presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa per il due mila e diciotto questo è un pacchetto che per il prossimo biennio
Se se si realizza interamente devo dire notevole per un Paese come il nostro che ha
Come ricorda anche rapporto dello IAI delle debolezze
Non è che gli altri siano privi alla fine Regione diretti nel suo ovviamente guardiamo le nostre però ecco siamo in Europa in buona compagnia quanto debolezze non tutti gli altri sono coscienti delle proprie
Grazie ambasciatore adesso io fare un secondo giro naturalmente tutti sono liberi di ritornare anche sui temi del primo e in particolare penso che questi temi del Mediterraneo e della politica mediorientale afferma Bonino vorrà dire qualcosa però
Ai lavori Bonino volevo anche segnalare uno un altro tema che ho trovato molto
Interessante sempre nel nel nel libro identificando un po'i fattori sistemici che sono cambiati nella condizione mondiale
Smettetela di giocare voi due provoca e qui mi ha molto colpito questo riferimento
Al mutamento lei costituenti della materia umana stessa così viene definito cioè
C'è questo ci sono due esplosive scenario mirati al due mila e trenta uno degli istituti sugli strategie europea e una del National Intelligence Canzi l'americano
Entrambi pongono l'empowerment oltre individuo cioè la crescita delle persone
Al primo posto tra le grandi trasformazioni previsto che se una cosa che forse parlando di tentiamo di tecnica
Diciamo in termini tecnici di politica internazionale sfugge cioè
Diffusione l'istruzione emancipazione delle donne di evoluzione tecnologica e la comunicazione dell'informazione sono radice della crescita di cittadini società civile
A scapito degli stati certamente ma anche a scapito delle strutture diciamo non statuali
Che ci allarmano cioè terrorismo fondamentalismo Patrizia prego
Credo che in generale è sicuramente vera come percezione complessiva per esempio non era mai successo ma oggi i rifugiati o migranti che siano vanno in giro col telefonino
Per essere chiari
E ovviamente no una volta per sapere cosa
Come stava la famiglia in Francia che c'era il caso di raggiungerla perché c'erano delle prospettive
Bisognava appunto scrivere una lettera sperando che arrivi o mandarla per qualcuno che tornava a casa
E quindi oggi non è così
L'ultimo una delle candele cadrebbe
De degli elementi anche del del dell'insorgenza araba all'epoca due mila e undici accedere al fondo dell'Egitto subito prima abbiamo Sembler magari c'è un villaggio che il nome non c'è l'acqua ma sicuramente il telefonino ce l'hanno tutti
E la la padella di connessione con Al Jazeera questa sicuro e matematico
Quindi è chiaro che però tutto questo non è distribuito in modo omogeneo attuale del ci sono delle sacche
Invece il giovane emancipazione femminile non se ne parla proprio nonostante i telefonini e o o o quant'altro
Per cui tutto questo è vero e che quindi
Pone in qualche modo gli Stati anche quelle democratiche sotto ulteriore scrutinio ma per altri versi è anche
Come dire un
Diventa anche
C'è lo scooter controproducente nel senso che nelle nostre democrazie ormai pensiamo che per far politica ce la facciamo click
E facciamo lecca facessi facciamo fatica la democrazia della Rete già ma che non ha nulla a che vedere francamente con i pesi e contrappesi
Di cui di cui stiamo stiamo parlando io
Sono assolutamente in favore dell'individuo alle riforme purché ci sia siamo un po'di strutture edicole diritti e doveri cioè non basta la petizione sul centro appunto ordine
Per dimostrare che l'opinione pubblica in favore alla pena di morte
Anche perché il giorno dopo c'è invece punto org fa un'altra petizione contro la pena di morte speciale lo stesso risultato quindi insomma la partecipazione dei cittadini
è un po'un'altra cosa che non implica della solitudine in cui nottetempo da soli ognuno applica tutto quello che ci ha detto da applicare
Per non parlare di
De problema un po'più complesse che non stanno in un Twitter io non riesco a scrivere un Twitter manco per dire buongiorno sto uscendo di carta ma non perché faccio le cose difficili
Ma perché negare la complessità
Delle cose del mondo secondo me non aiuta non aiuta la comprensione e l'accettazione della comprensibilità della complessità e quindi alla necessità di
Compromessi tra tutto tra tutto questo
Infine volevo dire solo due cose io
Volevo dire a a Romano non è che sto scopo scommettendo sull'ottimismo della volontà
E non mi negò le difficoltà che abbiamo di fronte dico soltanto che da dove siamo venuti dovremmo trovare la forza
E se non la troviamo se non l'approva questo continente chi la deve trovare nelle condizioni appunto positive che ho elencato prima chi la deve trovare
è è evidente che e quindi uno sforzo di
Di volontà poi io
Gente penso che non c'è niente di più concreto delle idee
E sono disposta anche a dei compromessi dei percorsi ma per me rimane l'unico sistema di governare questo Paese l'idea federalista se qualcuno già un altro modello che funzioni meglio
E in cui si riesce a garanzia a garantire la democrazia pasticci Massi fazione e autonomie
Che non sia un modello federalista canadese americano poi discutiamo quale e me lo dica non è che ho una posizione federalista ideologica
Dico che reggere cinquecento milioni di persone con culture lingue diverse tradizioni diverse
Ma e sto parlando del
Del federalismo tradizionale cioè guardate se voi andate a rileggere dal Manifesto di Ventotene il manifesto di Ventotene metteva insieme cinque politiche no l'universo mondo non pensava neanche a un superstato mai nella vita
Il
Manifesto di Ventotene era si mettono in comune le politiche contano le altre il massimo di come si dice sussidiarietà che nessuno sa cosa voglia dire certamente non mia sorella però a forza di spiegarglielo la pratica
No tanto per farci capire anche perché sono convinta che a ragione un mio collega che normalmente si prende molto sul serio ma
Ma sociale ci assai in Europa ci sono solo due tipi di Paesi
Quelli che si sono sono piccoli e quelli che non si sono
Ancora resi conto di essere
Ed è così nel bene così no
Su quelli che ancora non si sono resi conto di essere vincolante Länder della frase per dirne una mica per recitare non voglio citare nessuno ma posto che l'ho fatto fa niente
E penso che alla fine ci arrenderemo all'evidenza sperando di essere tornati indietro alla
Da quel baratro che non c'è altro modello possiamo riadattare ma se qualcuno mi spiega qual è un sistema che tiene insieme democrazia sussidiarietà eccetera eccetera me lo dica perché io ancorano non non l'ho trovato e infine
Penso che
Sul
Noi dovremmo
No
Non siamo più abituati e tanto meno l'opinione pubblica nella vigiliamo
A ragionare sui fatti
E sulle cifre perché non so perché pare noioso
Perché se no la smettiamo con questa storia dalla invasione degli immigrati la crisi degli immigrati
Il problema si sono un problema ma ampiamente manager Volpe da un nostro continente in drammatico declino demografico che tra un po'le andremo a cercare davvero volessero venire
Che e e quindi no andiamo avanti con questa racconto che non stanno in cielo né in terra cioè
Dopodiché non trovi nessuno abbia il coraggio di dirlo perché è impopolare ho capito ma a forza di non dirlo lo dice solo delle bestialità Salvini
Alla fine diventiamo tutti antipopolari se non l'abbiamo il coraggio di dire che
Idoneo
Che ne ha bisogno la nostra società che ne ha bisogno la nostra economia timidamente lo dice Confindustria forse dovremmo avere noi stessi da leadership politica
Come dire un qualche coraggio in più perderemo le elezioni che tanto le troviamo comunque mi sembra di capire
Quindi
Forse perderle per convinzioni e non per convenienze
è già una cosa diversa
Io io per convenzioni mio perse tantissime vorrei
Cambiare statisticamente ma anche se bisogna dire che
Almeno guardare ultimo turno elettorale diciamo la i movimenti più xenofobia anti immigrati non hanno avuto un grande successo
Nelle urne
A differenza di altre parti d'Europa dove invece
L'elemento costante presente sempre con la ribellione contro gli immigrati l'impressione che in Italia la cosa è leggermente diverso dal punto vista politico noi passaggio ferma
Attente
E che il Paese più antiimmigrati sono quelli che non ce l'hanno
Non è fantastico per esempio quelle più spaventosamente anti immigrati slash razzisti in Ungheria per esempio
Non se vede un immigrato neanche differenti accetta lo devi portare dietro per farglielo vedere contraffatti no la Polonia integrata degli ucraini punto e basta ma non ce n'è uno orse Civati
E
In Inghilterra per esempio anche lì che lei integra cinquecento mila l'anno purché siano americani indiani cinesi e brasiliani
Questo
E la
Che fa tutta una campagna contro gli immigrati e niente ingloba anche quattrocento mila l'anno scorso purché non siano
Ne dei insomma purché non siano di certezza nazionalità ma se tu vai a Londra sono tu in mente
Semmai in qualche brillante dove ho fatto il piacere di andare dove non c'è un immigrato neanche essere salotti PG
Tutta la campagna è stata fatta antivomito
Quindi è paradossale come noi alimentiamo un
Una cosa che è un problema
Ma non è nell'invasione nella catastrofe essere solo alla rotonda secondo comma
Grazie no allora prodiano naturalmente anche lui di diciamo riprendere i temi che preferisce volevo soltanto chiedergli se possiamo allargare un attimo lo sguardo abbia parlato molto di un'OPA
Agli altri grandi soggetti diciamo della dell'ordine mondiale perché ne abbiamo
La vicenda americana anche questa soggetto di oggetto di scenari
Ipotetici dal dal dall'Istat
Isolazionismo I rischi invece di un nuovo unilateralismo che non sappiamo bene che perché piega prenderà come come spesso accaduto anche quando fu eletto George Bush
Gerge Junior non sapevamo bene che piega avrebbe preso diciamo la vicenda il comportamento i saggi ritiro in è nel mondo e questo anche in rapporto a
Alla Russia che è un tema diciamo su cui
Spesso lei è intervenuto anche per consigliare politiche diverse da parte dell'Europa
Preceduto
Un PUC un piccolo appendice
Ricordo all'immigrazione
Perché succede questa in Regione perché si è diffusa la paura
Questo è Terry davvero indifferenza dell'Europa di dieci anni fa e oggi e la paura
Tutto qui non la Germania assorbito nel due mila sette più immigranti di quelli dell'anno scorso e lo ha fatto per quattro anni a fila
Più di una ASL e l'anno scorso e parlo della Germania che anche adesso a uno solo perché ha una demografia tragica ma non c'era da poco
E in alcuni casi si aggiunge dalla Gran Bretagna vedete quello che mi preoccupa perché si è aggiunto l'ICI che da un solo anno che non sono
Anglofilo Martino studiato in Inghilterra sono anglofilo però posso anche leggere e scrivere
Quando ovvero un politico britannico che dice
Noi non abbiamo bisogno di camerieri italiani ma di medici indiani a me avrà anche ragione Rocco e capite che
Si è CEO c'è una posizione tanti
Veramente di tetti messaggi antieuropeo del contenuto di questo coperture quello che
Riguardo
Al a al problema Russia Cina
E qui
Secondo me
Il rapporto coloro c'è stato inutilmente esasperato
Lo dico con colpe da entrambi i lati ma collante tantissime nostre corpi
Cioè la politica per l'Ucraina è stata detta tra i tanti
Questo
L'analisi vera dei problemi
La Germania
Prego poi dice cosa interessante perché quando io dico attenzione che gli interessi europei sono diverse prudente la Germania a dei fortissimi interessi
Con la Russia
Si fa l'iter
Delle sanzioni contro la Russia in obbedienza degli Stati Uniti e request ecco questo richiede il sigillo di leader europeo dall'America
Poi però siccome gli interessi sono interessi chiude con la Russia dei più grande affare economico cioè il North Stream
Allora grazie dico queste cose vanno vanno meditate vanno vanno
Vanno
E
Poi
Il problema
Noi sappiamo che la Russia a una
Una sola esasperazione
Putin vede rosso quando sente parlare di in atto
No
Cioè
Ho incontrato anche recentemente l'unico vero problema è non vogliono adatto ahimè confine allora
Noi ai c'è spesse volte insegnato che gli Stati cuscinetti sono importanti che la politica internazionale fatta di elementi
Non bianche non deriva anche grigi tutto questo l'abbiamo anche c'è scritto anche lì
Allora voglio dire
Possiamo applicare alla politica reale anche questi aspetti ecco che secondo me questo è il
Problema
Cioè
Così
Io poi sono convinto di una cosa che
Riusciamo a risolvere i problemi del sito del Medioriente solo se risolviamo l'Ucraina cioè la madre
C'è
La madre di tutte le tensioni
Fra Stati Uniti Russia Ucraina perché i dibattimenti proprio Versilia
Non
Diventa un problema di politica interna americana o europea
Il problema ucraino diventa
è un problema di politica interna americana che canadese Stati Uniti decade il Canada ed è un problema di politica interno dell'Unione europea
Per i Paesi baltici la Polonia
Ecco io
Queste esperienze
Lo avuta ma profondamente
Cioè me perché i temi più un'anagrafe
La cancelliera mi chiese di passare due due giorni con i gemelli che ci rischi
Per discutere di questi problemi
E
Mi trovai
Sì no ma veramente fare un'esperienza umana interessanti sia perché
L'olio
Nei confronti della Russia e della Germania allora ed impressionante
Cioè i doveri continuamente
Moderare i termini e le parole di no cioè
Noi siamo di fronte a questa situazione allora
Da un lato debbo diventare
Ottimista Straziuso perché siamo partiti da queste tensioni pensiamo quindi ne dovrà tenere conto dall'altro lato però le vedo indurire il sì e non
Alleggerirsi
E il Paese migliore
Ciò erbe il problema del North Stream
Ecco un problema incredibile perché il paese leader che non si rende conto
Del
Problema di dire dire io voglio assolutamente vitale passati attraverso l'Ucraina
Un po'ho proposto dico ma se è questo il problema facciamo una società
Facciamo una joint-venture un terzo russa un terzo europea un terzo Crenna raggiungiamo tutti gli obiettivi la garanzia
Della Russia che non si fida dell'Ucraina che invece non c'è
La garanzia dell'Europa che avrà gli sbocchi e due i soldi per l'Ucraina per il passaggio del caso
Tutti
Assolutamente un coro di approvazione e poi la Germania fatto un accordo la allora
Io recava
Nella sostanza
è che fa arbitrato di queste cose
Chi è che fa l'arbitrato di queste cose perché non vengono sulla tavola di una discussione come stiamo facendo adesso
Cioè chissà Uzzi trenta
Venuto precisa diciamo ed è stato scartato perché l'ha messo in agenda la Germania i nostri non se ne discute nemmeno
Ecco allora
Nico sono questi problemi a fondo di solidarietà di solidarietà europea ultimo tema la Cina detto
Accenna in un momento
Molto particolare
Molto particolare perché
Non tanto per il calo dello sviluppo no perché
Ho un figlio
Non è che si possa svilupparsi sempre al dieci per cento quando raggiungere tendere al debito incumbent come si evince ma
Perché
Per mantenere questo ritmo deve fare delle trasformazioni interni impressionanti
Cioè i dati economici della città sono semplice ma perché le loro industrie tradizionale hanno il segno meno
E
D'acciaio eccetera parte prima voglio dei livelli pensate prima produzione di cemento della Cina dal
Dal dal dodici al quattordici dei tre anni è stata superiore a quello di tutti gli Stati Uniti in tutto il secolo scorso
Certamente questi dati da tutto questo sta crollando stesso approccio che automobile eccetera ma sta crescendo il terziario in un modo impressionante e quindi si rilanciano
Ma non riesce ancora ad affrontare la serenità dell'acqua il fardello ricomposizione terzo lo farà alti e qui veniamo al vero problema politico secondo me lo può fare
Ma
E obbligate sta perdendo a un riaccentramento ulteriore del potere
Cioè la fase attuale della Cina io la descrivo quella dell'inverso del Gattopardo no
A Palermo tutto doveva cambiare perché tutto rimanesse uguale a Pechino nulla deve cambiare affinché la società sotto possa cambiare
No e
Perché cioè localmente lo capisci
Però
Noi
Stiamo giudicando no
Ecco giusta preoccupazione questa involuzione della Cina che si è vista però da un altro aspetto
è un pro
Quasi uno strumento che non lo giustifico però ma è quasi uno strumento indispensabile
Per le trasformazioni che sono necessarie perché la Cina possa mantenere al sei sette per cento cioè è un tema storico questo della Cina
Che io guarda con occhi perché deve aver successo ma nello stesso tempo dobbiamo far tutto perché
Questo si svolge sempre più nel rispetto dei diritti umani sempre più però diventa complicato questo discorso no
Più tutti gli osservatori hanno fatto queste grandi
Analisi sul calo del sud della Cina no attribuendo amore e l'altra cosa eccetera uno degli elementi fondamentali la lotta contro la corruzione
Assolutamente indispensabile ma quando avete alcuni dicono centoquaranta mila altri dicono trecento mila funzionari sotto accusa non so definirla in termini già
Allora poi se capite che il processo decisionale il processo decisionale
Per diventa molto più complicato molto più difficile molto più rallentato no e delle della situazione della Cina di oggi per cui per cui
E ci sono dei punti interrogativi logica suo lavorarci che questo
Questa trasformazione proceda infatti in avanti
Naturalmente apriamo questi scontri per l'economia di mercato per questi aspetti che credo sono cose che dobbiamo portare avanti però ragazzi intermedi
Rapporto coercitivi Coco colpa nostra se l'aeroporto a è molto più sbilanciata la Germania Terracina scusate
La Germania quasi l'otto per cento del prodotto nazionale lordo la Cina in questo venti del sei per cento quindi troviamo avere questo equilibrio nel nel senso
E termina con queste per questo che
Io non ho mai chiesto e non penso di chiedere assolutamente alla Germania di sforare il tre per cento dei parametri
Perché le regole e ho e voglio rispettare non sempre rispetto
Ma chi dalla Germania di non avere un surplus di di duecentottanta miliardi di euro nella bilancia commerciale inflazione zero e via via via
C'è un
è un interesse
E infrastrutture scassata e compleanno
Ma
In base a una dottrina ci deve essere un discorso l'interesse collettivo queste quello che
Onestamente abbiamo il diritto di chiedere ma questo non lo puoi chiedere
In quello che avete chiamato come l'avete chiamato giustamente un intergovernativo qui intergovernative intimo avete a guida tedesca
è perché
Seguita tedesca ecco
è invece
Per il problema di bilanciamento
Ci vorrebbe un dirà un bilanciamento tra guida tedesca
Co Francia Italia e Spagna cooperare e questo è impossibile e questo è impossibile qui è il vero problema quindi la guida tedesca implica l'interesse tedesco
Revocare un attimo al crollo del chiudere anche all'ambasciatore Giansanti aveva dei commi
Qualche commento
Logo battute tubature rapidissime perché
Su quello che è stato appena detto
Direi
Monte complicato il Mediterraneo occorre di più proprio per quello che ricordavano prima
Ma perlomeno nell'ambiente Prodi
Appunto dover gestire queste situazioni con la paura la democrazia del click l'incapacità a ragionare sui fatti rende veramente
Il lavoro dei Capi di Governo evidenze veramente complicato del punto non solo un contesto internazionale perché quello che ma con queste nuove tendenze che
Che complicano
Sì sì proprio dire cerco delle attenuanti delle attenuanti ogni tanto ce n'è bisogno
Presidente Prodi ha portato dibatte sulla Russia e in effetti è uno degli attori fondamentali che sono mancati poiché erano mancati finora
Ne abbiamo tutti bisogno della Russia in politica estera e devo dire che ormai è tutti l'hanno capito perché a Mosca c'è un pellegrinaggio che sia Moscow San Pietroburgo per per parlare
Non solo con l'economia ma anche di crisi regionali
Faccio i russi ci sono fondamentali in ambito OSCE per gestire la crisi Ucraina ci sono fondamentali in Consiglio di sicurezza per qualunque sbocco delle crisi mediorientali
Chi sono fondamentali sulla Siria e li devo dire hanno conseguito un ottimo risultato che quello del duopolio russo americano nella gestione della crisi che funzioni o meno però si è strutturato il negoziato intorno a questi due
Stanno cercando di conseguire una sorta di parità nella lotta al terrorismo che gli americani ancora non gli hanno concesso perché per arrivarci
Vorrebbero come dire un
Maggiore risultato da parte russa della pressione su passate
Ma sono discorsi interessanti che vediamo appunto che vediamo un ritorno della Russia come attore globale
Reale su alcuni teatri pochi millantato su altri perché quando cerca di accreditarsi come sta facendo in questo momento sulla Libia sul terreno
Ci crediamo un pochino meno però è una ricerca costante di una riconoscimento di ruolo
Purtroppo temo che non saranno possibili perché ente Prodi può dire un collegamento tra la Siria era in Ucraina sarà sarà sarà complicato sarebbe forse ragionevole ma sarà
Ma sarà veramente complicato
Io vi ringrazio tutti devo dire che
Anche qui a conferma della delle diciamo del dell'importanza del ruolo svolto il nostro Paese dallo IAI la tavola rotonda anche grazie alla presenza di due
Personalità politiche che hanno fatto hanno guidato i loro Paesi mano anche avuto un ruolo
In organizzazioni internazionali è venuto fuori con molta chiarezza un tema sempre ricorrente in queste discussioni e cioè
L'attrito che si crea tra la politica interna e gli interessi internazionale per cui tante volte
Dei comportamenti che sembrerebbero razionali anche corrispondenti all'interesse nazionale dei singoli Stati
Trovano un condizionamento nella politica interna quindi forse il tema
Di avere un'arena politica democratica internazionale soprattutto quanto meno in Europa diventa cruciale perché altrimenti è molto difficile
Far passare diciamo le cose buone io vi ringrazio tutti e vuole dare la parola Cesare Merlini per una pelletteria chiusura Presidente Comitato di garanti dello IAI che ringrazio ancora dell'invito
Grazie siamo qui alla chiusura io volevo ringraziare tutti i partecipanti dei panel e il Ministro per le parole che hanno detto circa il libro
Che da un apprezzamento che ho il piacere di condividere con tutti gli autori e dei capitoli è stato veramente un lavoro fatto veramente assieme tutti assieme
E mi sembra importante anche l'indicazione che son volute Suri il futuro del lavoro
Del del dell'istituto possibili lavoro per i testi tutto leggerei questo tema centrale no che in fondo è stato sullo sfondo e non ha impedito la discussione che è quello dell'esito
Del referendum del referendum inglesi e perché c'è stato il solito la percezione netta che il referendum inglese non è decisivo per il futuro dell'Unione europea è importante ma non decisiva
Ma è anche venuto chiaro il fatto che e io vorrei sottolinearlo
Che la crisi che ci vive l'Unione europea che non si esaurisce nella questione inglese ma che è complessa
Non è il solo problema che lo diceva ricordava Polita questa fase diretta progressione che c'è nel sistema internazionale io credo che noi dobbiamo avere ben presente che
C'è una situazione di deterioramento del sì del sistema democratico e liberale quello che succede
è successo negli Stati Uniti durante le primarie Övp fare tra i tanti un altro esempio quello che succede in Israele sono tutte indicazione che il sistema democratico liberale in difficoltà
E qui Paesi chi si accostano sembravano accostarsi a questo sistema di nuovo mi limito a un solo esempio la Turchia adesso se n'era semi allontanando
E questo qui è a mio avviso questo è il motivo vero di allarme che non abbiamo cercato di trasmettere anche colpe
Nel libro ma nello stesso tempo abbiamo dato l'indicazione
Che la risposta di direttore uniamo e io cito il caso
L'ipotesi di e di Kissinger torniamo alla Ballan Zoff Paola al al all'ordine degli Stati del secco prima delle due guerre mondiale non funziona perché la società è cambiata
è una società profondamente diverso
L'interdipendenza continua Romano dice indi è calato il commercio ma interessante che la la quota e le del commercio elettronico nel commercio internazionale e indette fortemente cresciuto
E che se noi qui in un pannello avessimo avuto qualcuno che
Di nuovo faccio un nome Google per esempio ci avrebbe detto dato la descrizione di qualche cosa che sta succedendo che si sta trasformando attraverso i confini
Trust nasce annuali solo sulla carta e che io ritengo che questa questa sì che la sfida di questa discrasia
Fra l'interdipendenza e il ritorno degli Stati sia la grande sfida e tendente alla cultura e noi riteniamo
Che
La risposta del multilateralismo
La realtà sforzarsi di realizzare bravo sentito tutte le difficoltà anche del Ministro delle della ricchezza azione di una governance il multilateralismo continua ed è nell'articolo uno
Dello statuto dello IAI mille novecentosessantacinque volte latte realismo e quella forma più avanzata di tutto e del multilateralismo che l'integrazione e l'integrazione federale
Noi dobbiamo chiederci se sia sempre valide io ritengo che questo qui sia materia col quale credibile è valida per i prossimi cinquant'anni dell'istituto nel quale io non sarò coinvolto grazie ancora