Intervista a Bruno Giordano sulle nuove forme di sfruttamento del lavoro agricolo in Italia

Qual è il dottor Bruno Giordano magistrato consulente dalla Commissione di inchiesta del Senato infortuni del lavoro docente di sicurezza del lavoro all'Università di Milano parliamo di lavoro agricolo che con l'arrivo della bella stagione vede aumentare il numero di quanti vengono impiegati ma come si caratterizzava
Questo questo settore il settore del lavoro agricolo dottor Giordano
Si caratterizza innanzitutto per la stagionalità e molte attività sono legate a un nel periodo specifico dell'anno
Consideriamo che il novantasei virgola cinque per cento dei lavoratori agricoli sono dei lavoratori stagionali
E questo comporta ovviamente una possibilità di violazione delle normative
In materia di sicurezza perché si tende a diminuire valorizzare Illy importanza delle sicure soprattutto dell'informazione
Quando sia alle dipendenze soltanto per poche settimane un lavoratore che poi non non apparirà più in quell'azienda almeno formalmente apparentemente
E questo è anche abitare ad una
Decreto interministeriale del ventisette marzo due mila e tredici il cosiddetto decreto Accornero che dava possibilità per i lavoratori regionali
Che sono impiegati per meno di cinquanta giorni all'anno di
Una informazione ridotta al Daily meri documenti cioè alla consegna di un materiale in termini burocratici a una sorveglianza sanitaria che dura addirittura due anni
Sulla base di un mero certificato preventivo
Questi questi lavoratori si spostano spesso d'estate sono in un in una zona d'inverno in un'altra sono negli Stati
Considerati dei veri e propri nuovi schiavi di questo nonostante leggi programmi anche promesse da parte dei
Dei politici la domanda è questa dottor Giordano come mai proprio
Nel nel lavoro agricolo in questo settore si riscontra questa vera e propria nuova forma di schiavitù
Nel lavoro agricolo c'è un'alta percentuale di lavoratori nord regolarizzati
E questi sono dei lavoratori spesso a nero
Cioè completamente non regolari quindi senza alcuna copertura previdenziale e assicurativa oppure lavoratori cosiddetti grigi che hanno una copertura previdenziale soltanto per alcune ore al giorno per alcuni
Giorni al mese
E in modo tale da essere coperti nel caso di controlli ma effettivamente poli svolgono circa undici dodici ore di lavoro al giorno oppure ci sono dei lavoratori regolarmente
Apparentemente
In una situazione formalmente regolare dovuto alle agenzie di somministrazione eccelle ad indietro microzone destinano questi lavoratori che sono il regolarmente assunti
E utilizzati da altre aziende ma dove nessuno si occupa effettivamente di di sicurezza
In materia agricola più che in altri settori viene una presenza di lavoratori stranieri
E in particolare di lavoratori extracomunitari ci tenga conto che solo il quattro virgola due per cento dei lavoratori stranieri sono comunitari di provenienza rumena
Tutti gli altri quattro il novantasei per cento sono lavoratori extracomunitari provenienti da Paesi arabi nell'India dal Bangladesh vi è quindi un'altissima percentuale
Di persone che ricorrono a questo lavoro nel nostro Paese perché sono fuggiti dalla realtà di miserie trovano invece uno stato di bisogno addirittura una situazione di sfruttamento nel nostro Paese
E questo è dovuto all'anno regolarizzazione di questi lavoratori
Non sono regolarizzati
E un'altissima percentuale di lavoratori in nero tornano sani contrarie
E non certo i problemi sono i controlli in agricoltura
Che sono affidati in questo momento alle armi in materia di sicurezza
E all'Ispettorato nazionale del lavoro in materia di previdenza in materia assicurativa i controlli in materia agricola
è stato detto più volte ma non sufficientemente vanno fatte attraverso le forze dell'ordine attraverso un controllo del territorio
Nel senso di una presenza nella topografia dell'azienda in modo tale da poter cercare effettivamente chi è presente in quell'azienda e per quante ore lavorative presta all'attività se queste ore corrispondono a quello che formalmente
Dichiarato
E è un problema che certamente va risolto CONI interventi il coordinamento dei controlli in materia di sicurezza del lavoro
Questi lavoratori sono nella maggior parte lavoratori extra comunica comunitari e hanno poi magari triestina sono i per specializzarsi per qualificati
Sì la particolarità che emerge da alcune indagini fatte in questo periodo indagini amministrative statistiche
Che gran parte di questi lavoratori sono iper qualificati cioè provengono
Da Paesi in cui esercitavano una professione che richiede una un titolo di studio una laurea alcuni sono medici alcuni sono ingegneri
Alcuni sono di chimici sono dei professionisti nei loro Paesi e sono fuggiti da una realtà
Ovviamente di disagio
Per trovare nel nostro Paese è una condizione di sfruttamento questo a livello di emotività
Della condizione di sfruttamento sta creando una vera e propria bomba sociale una la formazione di nuclei di rabbia all'interno delle comunità come che visto nel nella recente la reazione che c'è stata per una rissa
A Rosarno ma come avvenuto anche nell'Agropontino con una uno sciopero del diciotto aprile
All'interno di queste comunità noi troviamo delle persone che provengono da una ottima formazione culturale da una sensibilità e che però trovano nel nostro Paese null'altro
Che una lavoro braccianti file sono persone molto preparate nel loro Paese che però devono accettare questa attività e coincidere che da una da un recente sondaggio
è stato accertato che l'ottantaquattro per cento di lavoratori stranieri impiegati in agricoltura
Non conosce non sa che nel nostro Paese vie una legge in materia di sicurezza del lavoro quindi sono ormai la gran parte di queste persone non è stata data nessuna informazione nemmeno sull'esistenza di diritti minimi della dignità umana nel lavoro soprattutto nel lavoro agricolo così sfruttato
Grazie grazie alle magistrato dottor Bruno Giordano consulente della Commissione d'inchiesta del Senato infortuni del lavoro decente di sicurezza del lavoro l'Università di Milano