Cerimonia per il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo

Fa ingresso in Aula
Il Presidente della Repubblica
Ma
Buongiorno signor Presidente della Repubblica signora Presidente della Camera al signor ministro autorità tutte
Un sentito benvenuto in quest'Aula soprattutto ai familiari delle vittime e rappresentanti delle associazioni ma anche ai tanti insegnanti
E ai ragazzi grazie soprattutto a voi che avete fatto un po'la sigla iniziale di questa solenne cerimonia dedicata alla giornata
Di là memoria in ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragi ricorriamo a tutti che loro sono il coro dell'Istituto comprensivo Virgilio di Roma diretto dal professor Alberto Antinori e avranno anche
L'onere di chiudere Collino alla gioia
Grazie dunque a voi ma vedremo quante cose importanti ragazzi oggi ci porteranno a testimonianza anche delle riflessioni fatte su questo tema così importante e drammatico
Nel due mila sette i nostro Parlamento ha deciso di istituire questo Giorno del ricordo e ha deciso di farlo coincidere con una data significativa
Il giorno del ritrovamento in via Caetani del corpo dell'onorevole Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse uno dei momenti più bui più tragici più tristi della nostra Prima Repubblica ecco questo giornalista
è diventata il simbolo del ricordo della commemorazione di tutte le persone che sono cadute vittime del terrorismo
Spesso nell'esercizio del loro ruolo di difesa delle istituzioni
E non parlo soltanto di magistrati qui abbiamo alcuni rappresentanti dei familiari ma anche
Di forze dell'ordine carabinieri polizia giornalisti economisti cittadini
Quanto sia sofferto in quel periodo e oggi che nuove minacce incombono portando altri timori e ancora oggi importante non dimenticare e ancora più importante ripartire da quel dolore che ancora così vivo così profondo
Per fare della nostra forza una forza che ci imponga di cercare un mondo sempre più giusto un mondo sempre più e quale capace di sconfiggere la violenza e di portare invece
Ponti di creare delle occasioni di dialogo di condivisione sempre nel rispetto dell'i nostri valori istituzionali e democratici
Anche per questo sono quei ragazzi perché hanno discusso molto a scuola
Grazie ai programmi del MIUR e hanno partecipato a un concorso significativo che quest'anno lui alla sua seconda edizione la fine di questa cerimonia
Prenderemo gli elaborati non soltanto scritti ma anche audio e video che loro hanno realizzato con grande capacità espressiva lo vedremo
E quindi parlerà anche una giovane studentessa ma prima di tutto vogliamo dare la parola a chi non solo attraversato quegli anni con grande dolore
Ma ci porta il ricordo di persone che rimangono nel nostro cuore di persone che hanno perso la vita
Proprio indifesa dei nostri valori democratici e delle nostre istituzioni voglio chiamare per primo
Giorgio Bazzega
Grazie
Il quindici dicembre del settantasei via leopardi a Sesto San Giovanni nel Milanese il vicequestore Vittorio padovani con il maresciallo sazio Bazzega ed altri agenti fecero irruzione nell'abitazione di Walter Alasia vent'anni brigatista rosso
Lui reagì immediatamente facendo fuoco contro gli agenti e scatenando una furiosa sparatoria
Il vice questore padovani morì durante il trasporto in ospedale il maresciallo Sergio Bazzega aspirò in ospedale durante una disperata operazione chirurgica
Il vice questore era padre di due figli il maresciallo Bazzega
Medaglia d'oro al valor civile alla memoria e padre di Giorgio che oggi e qui con noi ed ecco questo e ricordo di suo padre
Buongiorno a tutti
Aveva la definizione che ho sentito dare riporta
La data c'è ma Morales che ero membro dell'antiterrorismo spagnolo
Dopo aver ascoltato la sua storia visetto papà e l'esempio di come deve essere un poliziotto in democrazia
Più pensa queste parole più penso la storia di papà e più ne comprendo significato non solo papà sacrifica la sua vita per non mettere in pericolo i familiari del ragazzo che lo uccise
Nell'azione in cui perse la vita insieme al vice questore padovani dopo che quest'ultimo giaceva a terra colpito a morte dall'altra l'Asia rinuncia ad usare la mitraglietta avendo sulla linea di foche genitori al fratello di Allasia e provo a disarmarlo
In quei concitati momenti il giovane di spalla colpo mortale
Ma in ogni azione della sua vita il senso del dovere accompagnato da grande umanità sono evidenti dello quinti
Tra gli aneddoti significativi della vocazione i papà mamma racconta spesso quando dovendo un giorno a restare un uomo in presenza della moglie incinta si fissa un suo amico per contro ma ti Zare la donna
Oppure le svariate volte che a spasso per il centro che la mamma venivano fermati dopo convenevoli pacche sulle spalle inviti per un caffè alla domanda saggio che è un collega papà rispondevano l'arrestato tempo fa
Ma per un uomo con la U maiuscola quando doveva condurre qualcuno in carcere magari sapeva che le cucine erano chiuse si preoccupava di recuperare un panino qualcosa Matera sotto i denti
Nel suo ambito su tre tra i primissimi ad attivarsi per la costituzione di un sindacato di polizia che democratici pensasse il corpo dall'interno
Mamma racconta sempre come papà parlasse di grande rispetto delle persone concreta che fare
Soprattutto con gli appartenenti a gruppi di lotta armata quando tornava a casa parlava di la colleghi molto poco a dir la verità per salvaguardare la sua incolumità
Le diceva come fosse difficile avere a che fare con loro non era in criminali comuni ragazzi colti e preparati a tal punto che parole sue
Dovrà stare attento a non farsi plagiato invece demonizzare il nemico cercava di capirlo
Capire ad esempio come le grida di giustizia sociale che arrivavano da quella deriva violenta dovessero necessariamente essere ascoltate se l'obiettivo era far vince la democrazia
O più semplicemente cercavano soluzione definitiva al problema e non un palliativo temporaneo come può essere la mera repressione
Questo suo more per la democrazia e la nostra Costituzione a più bella del mondo
Mi hanno portato una riflessione sul senso di fare memoria
Su quale sarebbe il miglior modo di onorare la memoria dei nostri morti
Le commemorazioni le targhe le cerimonie sono importanti per porre delle pietre miliari a un cammino che deve necessariamente essere più profonde e concreto della tenace ricerca di portare nella norma portare la nostra Costituzione nella vita di tutti i giorni
Per esempio quando vedo qualcuno che dopo aver commesso degli sbagli rientrano Società e ne accetta le regole del vivere civile
Vedo la vittoria degli ideali di papà
I nostri cari e le loro idee e che già ne rivivono ogni volta che si dà applicazione pratica I valori per cui sono morti
Le commemorazioni perdono di valore se non si pensa anche un sistema giudiziario che tenga conto del ruolo della vittima dei suoi bisogni cosa che oggi non avviene
Che sia tesa al recupero e al reinserimento delle regole civili di chi sbaglia e non permetta che le carceri diventi un luogo solo punitivo che placca la rabbia di chi ha subito reato ma non acquista la funzione sociale
Rieducativa che deve avere e invece che cittadini ritrovati produce recidivi
Con una percentuale molto vicina l'ottanta per cento
Per questo si rende necessario provare altre vie per ricomporre le ferite anche quelle che a prima vista sembrano più scomode
Non esiste altro modo di notare la memoria di chi ha dato la vita per la nostra Italia se non tenendo loro esempio come stella polare nelle decisioni delle azioni di ogni giorno
Ricordandosi che ogni incarico istituzionale deve portare doveri e non diritti o facili via di arricchimento
Il nostro dolore deve servire come forza propulsiva propulsiva per andare avanti questo Paese per mandare avanti questo Paese e non per tenerlo incatenato ricollocato cristallizzato nel tempo
Occorre avere sempre ben chiari i dettami della nostra Costituzione
E procedere con essi
Per far vincere la democrazia senza usare in modo estraneo e lontano da loro per i tempi così modificato come avviene quando si chiede di fatto la morte civile di chi ha sbagliato e pagato proprio conto con la giustizia
Insomma occorre tornare imparare che è una mano è un orecchio tesi sono più efficaci dalla spada
Concludo ricordando papà Sergio Bazzega
Il suo collega amico Vittorio padovani
E anche quel ragazzo di ventun'anni che sparò perse la vita anche lui quel giorno Walter Allasia
Perché almeno da morti tutti meritano rispetto grazie
Ringraziamo giace Bazzega anche per quest'ultimo pensiero che rivela una grande sensibilità e avendo raccontato come era suo padre riusciamo a capire perché ha preso
Francesco Crocco sardo di Terralba sessantasette anni Procuratore generale a Genova fu il primo magistrato ad essere ucciso dalle BR
Alle tredici e trenta di lunedì otto giugno mille novecentosettantasei quarant'anni fa sulla scalinata di Santa Brigida nel capoluogo ligure
Due anni prima era stato fermo nel rifiutare lo scambio tra il giudice suo amico Mario Sossi rapito dalle BR e otto detenuti ex militanti del gruppo ventidue ottobre una linea di fermezza
Una linea di condotta di grande rigore che fu perseguita in quegli anni di sangue
Francesco Coco
Ha un figlio Massimo oggi valente musicista aveva appena quindici anni quando suo padre fu assassinato insieme a due sottufficiali della scorta Giovanni Saponara e Antioco Deiana la parola a lei
Signor Presidente della Repubblica signora Presidente della Camera Autorità familiari delle vittime
Ragazze e ragazzi studenti io mi sono grata per avermi concesso oggi questa opportunità di condividere con voi
Alcuni dei miei ricordi
Quarant'anni fa mio padre Francesco Coco magistrato
Veniva assassinato mentre tornava a casa
All'ora di pranzo
Dopo una mattinata di lavoro
Accanto all'IMO rimanendo uomini della scorta Antioco Deiana appuntato dell'Arma dei carabinieri Giovanni Saponara brigadiere di pubblica sicurezza
Si erano un adolescente avevo appena quindici anni da allora sono passati quarant'anni
E io non ho perso un solo giorno della mia vita senza tornare rivivere con il pensiero che in momenti
Non un solo giorno senza ricordare assieme a mio padre anche Giovanni Antioco divenuti in tante parti della mia famiglia dei mini affetti come fossero due fratelli maggiori
Non ho perso un solo giorno senza ripensare artisti momento dell'ultimo saluta Patta
Mi scuso con voi per la
Crudezza di questo ricordo
Quando nella camera mortuaria mia madre volle che accanto a quello di mio padre fossero composti anche i corpi di enti e quel Giovanni affinché rivedessimo insieme e il nostro ultimo saluto fosse il grande unico a braccio di una famiglia unita nel medesimo lutto
Chi fosse mio padre e potrei dirlo con poche parole mio padre e una persona felice
Felice perché aveva due sogni nella lite li vedrà realizzati entrambi diventare un magistrato e avere una famiglia
E se non magistrato per mio padre significava svolge una missione significava dedizione riservatezza rigore significano inchinarsi solo di fronte alla legge e guardare alla propria funzione unicamente come un servizio un servizio per la comunità
E l'altro suo sogno realizzato eravamo noi mia madre le mie due sorelle Dio la sua famiglia
Mi ricordi di un bambino impatta spesso si assomigliano tutti sono immagini di sorrisi carezze parole affettuose così è stato anche per me
Certamente non ho avuto il mio padre un dinamico compagno di giochi monzesi coesi della vista debole ma
Sopra tutti su impegni d'ufficio che me lo portavano via per nove ore o anche di più tutti i giorni
Tutto questo purtroppo non ha lasciato spazio a partita Pallone una scampagnata in bicicletta ma sparsi alle parole per fortuna si spazia tanto raccontare spiegare discutere insieme
Mio padre adorava parlare con noi ad ascoltarci sempre con un sorriso sereno le parole scandite lentamente
E questo suo essere serene protettivo rimasto sempre immutato anche quando i tempi erano diventati davvero difficili per tutta la famiglia i tempi in cui da immuni sotto casa fino alla bacheca studentesca del liceo leggevamo ingiurie minacce all'indirizzo del nostro nome
I tempi della scorta che ci seguivo ovunque persino in spiaggia durante le vacanze
I tempi in cui ci veniva chiesto di uscire di casa passando per vie sempre diverse e possibilmente mai alla stessa ora
Per depistare possibile aggressori anche in quei momenti non è mai mancato sussurri Isonzo minimizzare ogni cosa ISO incitamento a non aver paura
Serenità in montata anche di fronte alla sua sentenza di condanna a morte annunciati in uno scritto firmato Brigate Rosse
Uno scritto consegnato alla scuola che frequentava con le mie sorelle e depositato all'ora della ricreazione direttamente sul banco della mia sorella maggiore
Mio padre mi ha lasciato tutto ciò che serve nella vita la lezione del coraggio la lezione del dovere da svolgersi in fondo la lezione del servizio
Le stesse cose che con il loro sacrificio e mi hanno insegnato anche anch'io come Giovanni morendo accanto all'Ulivo dopo quarant'anni non conosco ancora a nome dei loro assassini
Ho sentito invocare una riconciliazione ma nessuno è mai venuto a chiedermi scusa ho sentito e sento parlare di perdono un perdono che non posso dare e del resto ogni quaranta anni trascorsi nessuno ha mai trovato nemmeno a chiedermelo eppure
Eppure non è reddito sono una memoria e degli impianti di rancore tutt'altro e alla domanda se soffrire per tutto questo possa essere servito a qualcosa e la risposta è sì
Sì perché quella stagione mi ha lasciato anzi ci ha lasciato l'orgoglio
Ha detto bellissime parole il Capo dello Stato celebrando il venticinque aprile ha detto è sempre il tempo della Resistenza grazie per aver ricordato Presidente quante vero
è sempre il tempo di combattere per difendere i valori anche a costo della vita e sempre il tempo degli eroi e io oggi ho l'onore e l'orgoglio di poterne testimoniare tre tre servitori dello Stato tre persone che hanno dato la loro vita per difendere la vita di tutti
Tre persone come quelle che ricordiamo qui oggi e io l'orgoglio di poter dire una di loro era mio padre voglio condividerlo questo orgoglio e soprattutto
Con le ragazze e ragazzi che ci ascoltano tra loro
Oggi qui c'è anche mio figlio a dodici anni si chiama Francesco Francesco Coco
Sapete oggi non andate a scuola pervenire a sentire metta pacche deve parlare del nonno lui sperava in un giorno di vacanza ma io gli ho spiegato che non sarebbe stato così perché oggi saremmo stati tutti insieme a lezione tutti quanti a lezione di memoria
Gli ho spiegato che la memoria una materia difficile ma obbligatoria che dobbiamo imparare a conoscere perché è una materia da cui non si smette mai di imparare qualcosa grazie
Grazie al massimo io vorrei salutare anche Francesco non so se ha
Doglianze di salutare quest'Aula dimostrarsi a tutti noi in ogni caso un abbraccio fortissimo e che
L'orgoglio l'orgoglio effetti Francesca
Savoia
Si è orgoglioso del nome che porta il nome del tuo nonno grazie per essere qui
Dieci anni dopo a Firenze il dieci febbraio mille novecentottantasei alle cinque del pomeriggio Lando Conti si stava recando con la propria auto a una seduta del Consiglio comunale quando feci affiancato dalla vettura dei terroristi gli sparavano diciotto colpi
E in quest'Aula oggi Lorenzo conti figlio
Di Lando sindaco di Firenze dal marzo dell'ottantaquattro fino a settembre dell'ottantacinque esponente del Partito Repubblicano Italiano ucciso dei militanti delle Brigate Rosse Unione comunisti combattenti a lei la parola
Gentilissimo Presidente
Gentilissimi tutti
Il dieci febbraio mille novecentottantasei veniva barbaramente assassinato mio padre Lando Conti ex sindaco di Firenze
Diciotto colpi sparati da una mitraglietta Skorpion interruppero la vita di un uomo e di un padre
Le Brigate Rosse Partito Comunista Combattente si attribuirono quell'omicidio
Sono ormai passati trent'anni da quel giorno tanti troppi giorni
In attesa per conoscere un perché una seria motivazione una risposta mille domande
Abbiamo assistito dolorosamente a una derivati investigativa e processuale senza precedenti
Dei tredici terroristi ne sono stati arrestati solo cinque
Non sa a chi ha non sappiamo neppure chi ha sparato
Mi se c'è stato un mandante o chi era il complice
Non sappiamo niente
Sappiamo con certezza che hanno ammazzato nostro padre
Un servitore dello Stato che riempiva i propri doveri compassione onesta serietà dedizione
Lo strato invece
Con le sue istituzioni ha fallito proprio come quei tredici terroristiche l'uccisore
Il mondo infatti è andata avanti la direzione del consolidamento della democrazia
Oggi si celebra il Giorno del ricordo di tutte le vittime del terrorismo circa cinquecento morti cinque mila feriti ventimila attentati
è bene ricordare che la nostra dove la Repubblica vi fu più però per rafforzare la democrazia
E chi combatte con le armi per indebolire nel significato ed eliminare i suoi servitori
Per troppo tempo si è cercato di rimuovere il fenomeno terroristico nella speranza che il silenzio
Avesse il sopravvento sulle responsabilità politiche delle chiusure di riferimento
Per troppo tempo si è cercato di riabilitare i compagni che sbagliano riconducendo i delitti da loro commessi ad un particolare momento storico politico e sociale
Mi pare del tutto sottovalutato il fatto che ciò che rappresenta il passato per alcuni terroristi rappresenta oggi il nostro presente e futuro
Non sono non siamo spinti dal desiderio di vendetta ma dal desiderio di giustizia morale
E sociale
Esiste un motivo per cui l'uomo ammazza un altro uomo
E ancor di più e accettabile che si arrivi ad ammazzarli solo per diversità ideologica o religiosa
Ogni uomo
Semplice di teatrino politico come mio padre che ha sacrificato la propria esistenza degli ideali di libertà fratellanza e uguaglianza
Si dovrebbe sempre di Porto ricordare che il sacrificio della vita un tempo in ogni Stato costituiva la più grande espressione di democrazia e di umana civiltà
Esista ancora tale Sisti mento
Nel nostro caso il problema è politico e quindi va risolto politicamente
Non sono spinto da spirito di vendetta ma unicamente dal desiderio di verità quella verità sottratta tante famiglie come la mia
Il Paese necessita di fare i conti con il proprio recentemente sabato allontanare oscuri personaggi dalle nostre istituzioni riportare credibilità alla politica e al Paese tutto
In questi anni di sofferto silenzio quindi maturato la convinzione che si debba procedere ad una vera svolta con quell'orribile passa
Noi vittime dobbiamo sacrificare il nostro desiderio di giustizia per il bene del Paese accontentandoci unicamente
Della verità su quei terribili e venti
Rivolgo quindi gentilissimo Parlamento italiano un appello
Perché non seguiamo l'insegnamento di Nelson Mandela che si operò per sconfiggere il razzismo con una formula verità in cambio di impunità
Per falso
Si potrebbe procedere sui due fronti
Rimozione del segreto di Stato relativo alle stragi gli omicidi politici si dovrebbe creare un gruppo di lavoro composto da giornalisti delle maggiori testate per fornire agli italiani tutta la verità sui singoli eventi delittuosi
Tutti i responsabili di tali delitti fiancheggiatori collaboratori eccetera dovranno essere condannati unicamente con interdizione perpetua ed è revocabile dai pubblici uffici
Creare una legge speciale che consenta come altri Paesi del mondo hanno fatto verità in cambio dell'incolumità
Chi si presenterà alle procure della Repubblica spontaneamente liberamente fornendo un'autodenuncia per aver partecipato a dei tentati terroristici
Sarà condannato unicamente con interdizione perpetua vedere dei tavoli dai pubblici uffici
La legalità il dialogo e l'amore possono prevalere se lo vogliamo sulla logica distruttiva
Stasera
Quando torneremo a casa guarderete negli occhi i vostri cari vostra moglie il figlio o nipote Seveso consapevoli che con il silenzio sul segreto di Stato vi rendete complici di quegli orrendi delitti
Volete condannare la vostra animale perno grazie
Grazie a Lorenzo Conte per il suo intervento e adesso torniamo al mille novecentosettantasei perché trenta due giorni dopo il Procuratore Coco Genova accadeva a Roma il secondo giudice per mano terrorista questa volta nera
Vittorio Occorsio quarantasette anni sposato due figli titolare di inchieste sulla P due sulla formazione neofascista cortine nuovo fu ucciso un sabato mattina sotto casa sua invia giubba nel quartiere Trieste
Si era appena messo alla guida della sua utilità che diretti in tribunale quando si trova otto avanti i terroristi di estrema destra Pierluigi Concutelli e Gianfranco ferro che fecero fuoco
In questa sala c'è nipote Vittorio Occorsio porta anche il cui nome del nonno
Vittorio corso forte del sostituto procuratore medaglia d'oro al valor civile ucciso a Roma da un commando ti ordine nuovo a lei la parola
Signor Presidente della Repubblica signora Presidente della Camera signora vicepresidente del Senato autorità
è un grande onore essere qui oggi
Questa giornata di ricordo collettivo che dal due mila otto circonda le famiglie delle vittime del terrorismo in un abbraccio istituzionale di cui c'è molto bisogno
Rappresenta una conquista di cui forse la generazione cui appartengo non si rende conto
Tra i meriti che dobbiamo riconoscere i nostri padri cioè quello di averci consentito di vivere in un Paese che ha superato il clima di terrore degli anni Settanta di cui noi non possiamo neanche immaginare la portata
Di questo non dobbiamo mai dimenticarci
Eppure
Nonostante l'enorme sforzo fatto allora per reagire al terrorismo senza snaturare l'impianto democratico del Paese manca ancora una memoria pienamente condivisa degli anni di piombo
Tanti sono rimasti punti oscuri ad esempio sulla potenzialità eversiva e la forza corruttiva dei legami tra ore realizzazione di estrema destra i centri di potere occulto come dimostra la recente cronaca giudiziaria della nostra città
Su cui già mio nonno indagava che su cui non si è mai fatta vera luce
Oggi
Ci sono altre sfide che richiedono consapevolezze coesione della società il fanatismo che contestiamo i jihadisti non è diverso da quello che la generazione dei nostri padri ha vissuto e subito
E dunque necessario insistere affinché quella stagione venga affrontata nei programmi scolastici nella formazione universitaria sin anche nella filmografia nella toponomastica
Che nell'immaginario collettivo soprattutto di chi quegli anni non ha vissuto e non ha potuto sviluppare anticorpi
Rimanga impresso il segno di queste storie resti vivo l'insegnamento che si può trarre da queste tragedie
Serve il racconto che i nostri padri possono e debbono fare oggi in risposta all'Insiel cimento dello spirito civico e al senso di estraneità alla politica
Serve a nutrire all'orgoglio di voler essere persone libere cittadini partecipi alla vita pubblica e fieramente avversari di ogni corruzione
è un racconto che inutile negarlo pesa come il piombo di quegli anni
Ma che nessuno di noi può permettersi di rifiutare di sentire e che ognuno ha l'obbligo di tramandare
Diversamente
Si vanificherebbe il sacrificio di mio nonno di molti altri e si rischierebbe di perdere le prossime battaglie
Non crediate peraltro
Che questo racconto sia sempre stato carico di solo rammarico è stato anzitutto parlo qui dalla mia vicenda personale
Un incontro con mio padre tramite la storia di un nonno
Che portava la responsabilità della funzione di magistrato ma che era una persona normale non si sentiva certo un errore
Come ne ha con Anchise il peso dei padri incombe sui figli
E tenere vivo il ricordo di quegli anni è un onere che può essere assolto mediante un sodalizio intergenerazionale
Perché come diceva Virgilio cuore Skonk cadenza un ex Comune periculum una salute San Bovo seri
Dovunque cadranno le sorti uno il Comune sarà il pericolo una per ambedue la salvezza questo secondo me
è il senso della memoria grazie
Grazie a dettare occorse perché è bellissima questa
Citazione sulla staffetta e soprattutto sul sodalizio intergenerazionale ci porta appunto al lavoro
Che hanno compiuto i ragazzi che vediamo qui oggi in quest'Aula ai lavori che tra poco saranno premiati ma noi vogliamo anche
Far parlare una delle studentesse che ha avuto l'occasione di ascoltare una testimonianza importante la testimonianza
Di una sopravvissuta alla strage di Bologna e vuole raccontare il lavoro che è stato fatto in classe di discussione di analisi
Ma anche le sue emozioni personali e allora chiamo ammattona e li dell'Istituto comprensivo numero quattro di Bologna Panzini
Per il suo intervento grazie ancora
Da quel momento tutto è cambiato nulla è stato più lo stesso queste le parole di una dei sopravvissuti alla strage di Bologna del due agosto mille novecentottanta di nome Patrizia
Le ha dette quasi sussurrando alle commossa annegati terza media cadevamo sul sentito parlare di quella bomba e anche di un orologio fermo alle dieci e venticinque per ricordare ottantacinque morti
Oggi
Io vorrei dire che anche per me ne compagni non è stato più lo stesso
In quei giorni abbiamo imparato che i luoghi in cui viviamo hanno delle ferite e alcune come la strage di Bologna non sono ancora guarite
No non è stato qui lo stesso perché dalla storia capisci che il mondo non è divisa in modo così netto in bianco e nero buone cattivo
Quando si arriva in terza media se più grandi ma sono proprio gli argomenti che si studiano pasti che finisca definitivamente l'infanzia
Era tutto più semplice negli anni precedenti la storia era più simile a una fiaba l'intrigante Elisabetta prima il metodo scientifico in Galilei la rivoluzione francese
Li verte ed ha lite trattenute
Tanti morti sicuramente ma è tutto così lontano essendo anche semplice da capire
In terzo invece se non per quell'incanto che da bambini non si faceva chiedere sul cattiva però pagato
Perché sapevamo che c'era sempre lieto fine e scopriamo che ci sono tante sfumature e che dietro una bomba per esempio ci sono tante ragioni non solo una e tutte più complicato
In quel momento distanza qualcosa dentro perché davvero vorresti che nel mondo fosse con le storie che leggevamo da bambini i buoni e cattivi i colpevoli e innocenti
E invece ora ne sappiamo che l'Associazione dei familiari delle vittime di Bologna aspetto ancora di sapere i mandanti della strage
Sarebbe bello e oggi lo dico a voi Sannino questa storia si potesse chiudere con dei colpevoli certi con delle responsabilità citati
Che non le darà per un gusto dolce ma almeno un sapore diverso quello di cui tutti abbiamo bisogno per vivere il sapore della giustizia
Ringrazio l'Associazione piantiamo la memoria Riccardo Lenzi Cinzia Venturoli e Marco Coppola per averci seguito in tutte le fasi del progetto
Le nostre professoresse di storia la Presidente e tutte le associazioni che ogni giorno insieme al Ministero aiutano le scuole a ricordare
Ringrazio voi tutti per essere qui oggi ad accoglierci ad ascoltarci a temi ARCI e infine l'associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del due agosto mille novecentottanta
Perché attraverso la loro azione continua instancabile ci hanno insegnato che non c'è dolore che non contenga speranza grazie
Grazie ad Anna per averci ricordato quanto è importante ricordare quanto importante renderli anche protagonisti di una riflessione e adesso do la parola alla Presidente della Camera Laura Boldrini per il suo intervento
Non senza ringraziare di nuovo per il loro Bazzega Coco conti e Occorsio ed Anna naturalmente che ci hanno aiutato a capire non soltanto che il dolore non si supera ma che si può trasformare in occasioni di riscatto in occasioni di crescita condivisa civile democratica a lei la parola Presidente
Signor Presidente della Repubblica signora vicepresidente del Senato signore Ministero Dario Franceschini deputati
Autorità gentili ospiti buongiorno a tutte
E a tutti voi
Abbiamo ascoltato
Parole
Molto toccanti per tutti noi
Parole di dolore
Ma non di odio
Parole di giustizia
Ma non di vendetta
E non ad ascoltarle si può pensare innanzitutto
La sensibilità democratica e la forza morale
Di coloro che le hanno pronunciate
Che ringrazio
Se io qui alla mia destra nome a nome di tutti noi
Ma si comprende anche
La solidità di un Paese come l'Italia
Che ha attraversato prove durissime che ha dovuto fronteggiare
Un'aggressione sanguinosa contro le proprie istituzioni che ha visto morire centinaia di persone sotto i colpi dei terroristi
E che
Alla fine però via sconfitti
Ma non ha mai mai rinunciato I valori principi dello stato di diritto e a quelle libertà duramente conquistate con la liberazione dal nazifascismo
Uno Stato democratico non può mai mai far propria la logica violenta e disumana dei suoi nemici
E questa è una lezione che vale anche oggi vedete oggi che ci troviamo di fronte agli attacchi del terrorismo di matrice islamista
Se dovessi riassumere riassumere in una parola il significato principale di questo giorno della memoria questa parola sarebbe
Una parola che peraltro qualcuno ha già detto abbraccio abbraccio
E il giorno in cui le istituzioni abbracciano i familiari delle vittime del terrorismo e delle stragi
Perché noi non dimentichiamo care amiche cari amici che l'Italia ha perso dei valorosi servitori dello Stato dei lavoratori onesti delle persone impegnate per il bene della collettività
Ma voi voi voi avete perso anche di più
Dietro quelle divise dietro quegli occhiali spessi di chi ha tanto studiato dietro quelle toghe
Quelle fasce da sindaco c'era un padre un nonno c'era un marito un fratello
E dal giorno in cui qualcuno ha deciso che quella persona quella persona non doveva più vivere voi non avete il più ascoltato la loro voce
Non avete più incrociato i loro sguardi
Non avete ricevuto più le loro carezze
E questo per voi è un vuoto incolmabile
Le istituzioni devono dirvi grazie
Perché avete fatto in modo che il vostro immenso dolore generasse impegno un impegno personale e collettivo attraverso le associazioni che li rappresentano
Per tenere viva la memoria ma anche per ottenere giustizia e verità
In questa o l'abbiamo
Ascoltato esortazioni alla giustizia alla verità
Anche attraverso il protocollo siglato dalle vostre associazioni con il Ministero dell'istruzione proprio qui alla Camera due anni fa siete andati nelle scuole avete ri attraversato il vostro lutto
Avete raccontato quegli anni terribili avete trasmesso a tanti giovani il valore della nostra Costituzione questa avete fatto
Le istituzioni hanno il dovere
Dunque di esprimere
Gratitudine nei vostri confronti e di onorare la memoria delle vittime attraverso atti concreti
Un atto concreto
è quello che fin dall'inizio della legislatura ci ha visti impegnati qui alla Camera in una vasta opera di trasparenza per rendere pubblici atti ancora coperti dal segreto
E per lo stesso obiettivo si è impegnato il Governo in una sua direttiva sulle investe trenta azioni andremo
Avanti andremo ancora avanti
Un atto concreto sarà quello della
Definitiva approvazione della legge
Già approvata alla Camera e ora all'esame del Senato che introduce il reato di depistaggio
Un altro ancora sarà riconoscimento pieno lo so che
Da tempo che viene chiesto riconoscimento pieno i familiari delle vittime dei loro diritti previdenziali
Ma
Ma c'è una cosa
Che più
Di ogni altra è doveroso fare per rendere onore a chi ha sacrificato la vita per difendere la democrazia
Ed è quella di rendere le istituzioni e la politica sempre più pulite Sempre più sobrie
Bisogna combattere senza incertezze la corruzione
Le illegalità il malaffare bisogna andare in voce ai tanti cittadini che
In modo onesto generoso e lo dico in quest'Aula in modo onesto generoso fanno politica
Si impegna non è il volontariato si occupano di tutelare i beni comuni della nostra società non siamo tutti uguali
E poi non bisogna stancarsi mai di combattere per la verità
Per fare piena luce sulla stagione tragica del terrorismo su quelli che sono stati chiamati gli anni di piombo
Ci sono ancora omicidi e stragi senza colpevoli
Colpevoli accertati e condannati
Complicità nascoste mandanti tuttora ignoti
Una democrazia forte
Non vede temere di conoscere il suo passato
La battaglia per la verità e la giustizia è qualcosa che ci riguarda tutti tutti tutto il Paese non solo voi familiari delle vittime
E ora
Vorrei rivolgermi a voi ragazzi e ragazze voi che quando accadevano i fatti di cui parliamo oggi non eravate ancora nati
E i vostri genitori erano molto molto giovani
Possono sembrarvi a voi cose
Lontane passate
Cose della storia
Lo capisco ragazzi ma vi prego di credere non è così
Diverse volte
Abbiamo pensato di aver chiuso i conti con il terrorismo e poi e poi questi assassini sono tornati a colpire
Quello di
Lando Conti che poco fa è stato ricordato
Dal figlio Lorenzo il dieci febbraio del mille novecentottantasei fu uno degli ultimi omicidi delle Brigate Rosse
Due anni dopo venne assassinato il professore Roberto Ruffilli
Pensavamo che fosse finita lì
E invece
E invece dopo dieci anni il venti maggio del mille novecentonovantanove le Brigate Rosse uccisero il professor Massimo D'Antona
E nel due mila due il professor Marco Biagi
Bisogna sempre tenere alta la soglia di attenzione e fare in modo che se
Se
In futuro qualcuno dovesse mai decidere
Di ritentare avventure velleitaria scellerate di quel tipo possa trovarsi di fronte un Paese unito è una democrazia forte
E una democrazia è forte soprattutto se c'è partecipazione se c'è cittadinanza attiva ragazzi e ragazze questo dovete ricordati
Una democrazia è forte se c'è partecipazione eccetera e cittadinanza attiva
E allora
E allora criticate criticata se c'è da criticare come è giusto che sia
Indignate visti contro le ingiustizie ma soprattutto stiate attivi in prima persona
Se la politica se la politica così come non vi piace prendetela nelle vostre mani rendete era diversa
Se volete una scuola un quartiere
Un ambiente migliore bene
Allora fate qualcosa associate di associati con quanti condividono le vostre stesse aspirazioni
Nella nostra società ci sono tante opportunità che le generazioni precedenti non potevano neanche immaginare
Ma c'è anche tanta solitudine
Tanto individualismo
Riscoprire invece
Il piacere della condivisione del fare le cose insieme della solidarietà dell'amicizia vera
Dell'impegno per il destino comune
Il terrorismo
Il terrorismo nel nostro Paese fu sconfitto grazie al lavoro delle forze dell'ordine e di tanti magistrati
Tutte persone coraggiose e fedeli alla legge ma fu sconfitto anche perché
Trovò di fronte a sé un muro di popolo un muro di popolo
Grandi partiti sindacati uniti e rappresentativi associazione di cittadini comitati di quartiere comitati di fabbrica movimenti democratici degli studenti
Il terrorismo il terrorismo fu sconfitto dalla partecipazione dei cittadini
Che isolare noi gli assassini e difesa ero e libertà democratiche
Ecco
Ecco l'eredità fondamentale che dobbiamo raccogliere
Dobbiamo raccogliere di quella stagione una stagione di sangue e di resistenza fu nera stagione di sangue e di resistenza
Con questa promessa di partecipazione diaria adesione ai valori della nostra Costituzione
Rivolgiamo un pensiero commosso a tutte le vittime del terrorismo e delle stragi e abbracciamo abbracciamo fortemente le loro famiglie grazie
Grazie alla Presidente che vorrai intercettare trattenere qui con me invito anche il Presidente Mattarella il ministro Franceschini a
Seguirmi perché è il momento della premiazione giustamente la Presidente ha invitato i ragazzi ad essere protagonisti non sono stati sull'ATO dello studio lo sono oggi qui in questa nostra
Presidente ecco ci siamo nel momento
Fosse più gioioso di questa
Nostra mattinata perché i ragazzi che hanno fatto dei lavori nelle scuole
Sono un questo secondo
Nostro incontro dedicato
Alla
Tracce di memoria un concorso nazionale che è stato proposto dalla rete degli archivi per non dimenticare inaugurato nel due mila undici proprio con l'intento di ravvivare il ricordo
Delle vittime in qualche modo riflettere sempre più a fondo allora chiariamo subito
La prima
Diciamo così delegazione di vincitori Giulia Monti Massimiliano Gismondi Giulie Cappelletti Partrick Borrelli
Rappresentano la scuola primaria della Quarta a quarta degli dell'Istituto comprensivo di via quotidiano a Roma e vengono premiati per un video Claudio Graziosi il nostro eroi
Li vedete qui benvenuti ragazzi benvenuti allora intanto mettete in favore
Dopo aver salutato e ringraziato
Adesso ricevette la targa dal Presidente della Repubblica vigilante verso i fotografi perché così
Ci mostriamo sconvolto anche col vostro bel sorriso
Allora la motivazione di questo premio il prodotto attraverso il montaggio armonico di fotografie testi disegni dimostra un profondo coinvolgimento dei bambini in un lavoro di gruppo capace di fare esprimere i sentimenti più profondi e vitali
Di fronte alla tragedia di una vita stroncata
Grazie a voi e complimenti
Avete fatto un ottimo lavoro già oggi
Bravi minacciava
Complimenti
E queste era la prima scuola premiata chi era relativa come avete capito dalla giovane età alla scuola primaria grazie Presidente
E secco per la scuola secondaria di primo grado Francesco mia lei Silvia Cagnolati Margherita Marcaccini Francesca Farioli delle classi tre a
Pertanto di e terza C della scuola secondaria di primo grado Alfredo Panzini dell'Istituto comprensivo quattro di Bologna pesa gli elaborati audio cosa si ricorda
E non sapevo
Ma anche per il video il giornalino della scuola con questa motivazione i tre lavori centrati sulla strage alla stazione di Bologna
Dimostrano una grande creatività originalità di concezione intrecciando sapientemente memoria private memorie storiche in un'atmosfera di intenso pathos molto innovativa e l'impaginazione video del giornalino della scuola
In quei prendono vita diversi Brady intensi capitoli del racconto
Grazie
Grazie per il nostro lavoro
Rossella Amati Caterina bassissimo Busco e sarà Fanizza della classe seconda di della scuola secondaria di primo grado Giacinto bianco e Giovanni Pascoli di Fasano Brindisi per il video il ragazzo di via Fani
Con la motivazione lavoro si distingue per l'efficace drammatizzazione in una sorta di tocco fiction in cui gli allievi per non è il nodo creativo radiografia del concittadino passando per i luoghi in cui nacque e visse il brigadiere Franco Rizzi ucciso a via Fani nel corso del rapimento
Di Aldo Moro
Ecco una bella foto con il Presidente accoglie vista Presidente della Camera
Le magnifiche quattro fin qui espresse ex equo vale abbiamo già detti per la scuola secondaria grazie ho solo due mani per invece la scuola se con l'aria di secondo grado Maria Giovanna Ambrosio Arcangelo Pisani da Saggese del liceo classico e scientifico istituto polispecialistico statale Leonardo da vinci di boccio Marino Napoli
Numerose sono le classi del liceo scientifico liceo decente applicate liceo classico che hanno partecipato
Al video fiori di memoria
La motivazione è questa
Il lavoro tesa a sensibilizzare l'intera comunità locale è stato condiviso da numerose scuole nato da un percorso alla ricerca di luoghi dedicati alle vittime del terrorismo delle mafie della camorra
Il video si trasforma in un'appassionata indagine sulle tracce della memoria delle vittime locali
Che si scopre non a essere presenti nella toponomastica della città
Ecco qui di nuovo una una richiesta di
Vi ricordare
Grazie
Grazie complimenti un maschio
Pertanto
E
Ecco io vorrei anche ricordare i componenti della Commissione che ha partecipato alla valutazione
Perché molto importante e significativa il comitato tecnico cede istante è stato composto da Silverio Novelli Susanna Occorsio Simona da cui a Margherita Sermonti Valentino a staccarsi
Io e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questa cerimonia così intensa ma nello stesso tempo anche
Se lei condivida e pieno di speranza perché i giovani ci danno questa proiezione e spero che accolgano l'invito della Presidente ad essere protagonisti non solo negli studi
Ma anche protagonisti della loro vita democratica partecipata
Grazie ragazzi grazie a tutti voi e saranno i ragazzi Presidente
A chiudere
Adesso li facciamo lavorare perché come hanno aperto facciamo chiudere con Lino alla gioia inno europeo davanti alle autorità tutte
Perché questa sarà la sigla della nostra giornata dedicata al ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragi a voi dunque
L'onorevole Pili chiudere
E
Maestro Antinori quello di guidare il gruppo
Grazie a tutti coloro
Io