L'intervista è stata registrata martedì 5 marzo 1991 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Carcere, Carnevale, Cassazione, Criminalita', Giustizia, Governo, Mafia, Magistratura, Polemiche.
Rubrica
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magistrato
avvocato
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Quando proponi di radio radicale Carmelo Conti presidente la corte d'appello presso il palazzo di giustizia di Palermo
Senta dottor Conti quali sono le sue valutazioni su questo decreto di rettifica della sentenza di corte di cassazione in materia di scarcerazione
Il il Governo ha ritenuto di emanare una norma che interno Petra
I cosiddetti tempi morti
Cioè ha ritenuto di dire che il tempo trascorso nel dibattimento e nella redazione della sentenza non gioca ai fini del limite massimo di custodia cautelare
Perno ha fatto la sua parte
Lo ha fatto certo per ragione di ordine pubblico e per non lasciare libertà imputati per due volte condannati in due gradi del giudizio
Taluno a osservato secondo me anche con certo fondamento che così facendo
Il governo ha interferito nell'amministrazione della giustizia
Nel senso che apposto nel nulla una decisione la Corte di Cassazione dobbiamo tutti ricordare che la Corte di Cassazione ha questo supremo potere di irregolare il diritto quindi secondo questa corrente di pensiero e il governo non poteva andare contro una decisione fine
Una decisione che chiudeva il giudizio e che appunto quindi
Questo caso la Corte di Cassazione morto se la Corte di Cassazione
Ho chiunque dei difensori o il Pubblico ministero o lo stesso giudice che che sarà a trattare quest'argomento vorrà sul punto
Muovere eccezione di incostituzionalità come del potere dovere di tutti questi protagonisti può benissimo fare e allora se avremo finalmente una decisione che mette fine ogni diatriba che quella dove la corte costituzionale
Senta questo decreto è stato aspramente criticata addirittura si è parlato di metodi di tipo sudamericano ecco ma un'eventuale atteggiamento da parte dell'esecutivo e quindi al governo
Non non compromette la serenità operativa dalla corte di cassazione
Sì appunto e qui è il nocciolo della contrapposizione certo un intervento fatto appunto con decreto legge per motivi di urgenza di necessità e urgenza
Ma un provvedimento ripeto motivato da ragioni di ordine pubblico ritiene riteneva governo che
Non si poteva lasciare in circolazione persone già in due gradi del giudizio condannato persone pericolose parti colpite pericolose per questo modo di vedere le cose
Senonché si contrappone a questo modo di intervento si contrappone la regola precedentemente vigente e più volte sottolineato dalla corte dalle corti europee
Che in Italia i tempi di custodia cautelare sono troppo lunghi e i cittadini che ricorrono ottengono da queste corti sentenze a loro favore retta la struttura del maxi processo sembra ormai stare stretta
Nell'ambito del nuovo codice di procedura penale ecco ultimamente si ha anche attaccato questo nuovo Codice ecco quanta responsabilità c'è
Nel nuove regole del nuovo codice di procedura penale e quanta ne i mali della giustizia in generale
Un una lagnanza fondatissima di tutti
Contro i tempi lunghi della giustizia il nuovo Codice di procedura penale in questo su questo tema affatto un salto troppo lungo in avanti e cioè ha di fatto impedito e impedirà che si celebrino processi con numero di imputati
Superiore a cinque sei dieci massimo il che vuol dire che non si potrà perseguire i reati di associazione a delinquere che hanno numero di partecipanti notevolissimo
E che addirittura hanno soci cointeressenze in campo internazionale
Ora se e questa era la finalità e cioè dire quella di non combattere la delinquenza di queste proporzioni sono la fatalità è stata raggiunta ma non credo che fosse questo il vero scopo del Codice ha un solo difetto questo Codice e fatto per un paese diverso forse dal nostro certamente diverso dal dalle regioni meridionale cosiddette a rischio senta un'ultima cosa
Si è detto che questo decreto minacce l'autonomie dei giudici ecco siccome ancora non abbiamo ascoltato esponenti della magistratura ecco a suo avviso visto che si disse altrettanto in occasione del referendum sulla responsabilità civile dei giudici ecco possa peccato di più l'autonomia questo decreto del perno o allora quel referendum sulla responsabilità civile dei giudici
Quel referendum va be'
Finalità
Dichiarata giustizia più giuste o giustizia giusta questa finalità non è stata certamente raggiunta da un referendum che ha come risultato ottenuto soltanto una mortificazione dell'immagine del giudice
Il proprio il nuovo Codice procedura penale come dicevo ha invece ben altre prospettive e un Codice molto più garantista
E un codice quindi fatto però si sta di cittadini in cui i cittadini collaborino col giudice con le forze di polizia faccio una testimone rischino cosa che ancora purtroppo
Non accade nel nostro Paese soprattutto lo accade nelle città a rischio a Palermo il particolare ringraziamo abbiamo i microfoni radio radicale
Avvocato penalista
Ecco quali sono le sue valutazioni su questo decreto di rettifica sulla sentenza di Corte di Cassazione tanto la votazione non tecnica come si fa in questi giorni ma soprattutto politica politica perché a mio avviso il Governo con questo intervento legislativo sta completando quell'opera di affievolimento complessivo la democrazia in Italia e mi spiego meglio approfittando di un'esigenza forse sentita anche in mi pare che fasce sociali della nazione ha ha emanato un provvedimento assolutamente illegittima strumenti legale che incide sugli i democrazie che riguardano tutti gli italiani non soltanto ecco quindi detenuti di questo maxiprocesso di fatto con questo però la carcerazione preventiva bisogna dirlo torna esseri dieci tre anni da oggi un cittadino italiano può stare in carcere dieci anni in attesa che venga definito il suo procedimento penale siamo quasi prima la reggeva al premier ecco molti penalisti sembra
Combattere questo decreto con ogni mezzo giuridico tra di questi c'è chi presuppone un'eccezione di incostituzionalità ecco un l'eventuale provvedimento del genere su cosa verte certo la incostituzionalità del decreto è palese perché viola alcuni principi che stabilisce la Carta costituzionale e soprattutto quello appunto che la sentenza della Cassazione sono di per sé definitive e il governo non può tornare a interpretare intensa è la cassazione ecco io però vorrei che si capisse che non è un problema di avvocati o di avvocati il maxiprocesso di Palermo è un problema dei cittadini italiani dobbiamo sapere se in questa è stato sentito democratico esiste ancora la presunzione di innocenza oppure se è possibile che un Governo intervenga in modo illegittimo per calca prestare dei diritti diritti che pensavamo non potevano più essere toccati dal nostro Paese Marina siamo
Aldo Caruso è un altro penalista del foro palermitano allora il giudizio su questo decreto dell'esecutivo kebab nettamente contro la decisione
La Corte di Cassazione si si tratta di un provvedimento di tipo sudamericano come ha già avuto modo di definirlo in altre occasioni una pesante inammissibile interferenza dell'esecutivo rispetto all'ordinamento giudiziario con tutte le implicazioni che ne conseguono sotto il profilo più generale teorico in realtà stiamo vivendo una trasformazione sottile subdola dal nostro sistema formale di garanzie così come rappresentato adattato alla corte dell'hotel
La carta costituzionale che la poca poco viene affievolito stravolto e lacerato siamo passati da uno stato di diritto così come esce fuori dalla habeas corpus borghese l'autoriduzione francese uno Stato etico lo Stato etico sta diventando a poco a poco Stato di polizia tutte le regola fondamentale lo stato detto sono completamente stravolte è e ancora una volta dobbiamo subire pesantemente questo ingresso massiccio del controllo governativo a
In che rispetto alla magistratura che costituiva l'ultimo baluardo della garanzia formale lo stato borghese sia la struttura che era strategia del maxiprocesso sembrano ormai sta stretta in questo nuovo codice di procedura penale
Ecco rispetto a questi ecco rispetto a questi i dati quali responsabilità con questo nuovo codice quali responsabilità nei mari generali della giustizia
Rispetto al maxiprocesso maxi processo intanto non è una contenuto neppure rispetto al Codice procedura penale dal trenta del vecchio codice è stata una sforzo tu ora forse giustificata esigenze di politica giudiziaria Puglia che minava in senso lato ma che non trovavano accoglimento rispetto a quelle che erano le garanzie già previste nel vecchio codice procedura penale
Convoco dice questo completamente viene cancellato non è più possibile fare maxiprocessi a limite maxi inchieste con piccoli procedimenti e vengono poi di volta in volta
Tirati a dibattimento con piccoli imputati
Ecco c'è questo smembramento del poll antimafia che inizia a diversi anni fa volessero mi
Né dei giudici Conte e Divella titolari di importantissimi processi adesso fanno le valigie Falcone e Ayala ecco come vede questa questo frammentazione
Ma in realtà secondo me i motivi sono dei di diverso ordine rispetto alla frammentazione del pool antimafia
Sono scelte che i singoli magistrati di volta in volta hanno compiuto è in realtà secondo me questi segnali si erano già avuti da un anno a questa parte ciò non è dovuto al momento contingente dalla politica giudiziario che mina in Italia
Secondo me le scelte sono legate a ben altri ordini di motivi che stanno a monte rispetto alle singole scelte dei soggetti l'ultima cosa come si articolerà la protesta dei penalisti
Unitari si limiterà solo all'astensione dalla dall'esercizio no sì ci stiamo lavorando su due fronti un fronte tecnico giudiziario c'è stiamo coltivando tutti gli strumenti che il
Codice ci mette a disposizione per impugnare questo provvedimento abnorme del gronda del consiglio i ministri quindi ricorso la Corte costituzionale anche sotto il profilo di incostituzionalità del decreto alla Corte di Cassazione è peraltro verso stiamo lavorando sul fronte politico per cercare di coinvolgere tutte le forze politiche libertarie Sutto sotto questo profilo perché bisogna rendersi conto che l'aspetto peculiare
Goloso dalla vicenda non è tanto il diritto di Michele Greco e gli altri imputati a essere scarcerati qui sta in gioco prova libertà politica nel senso più ampio del termine del cittadino rispetto alle garanzie formale dello stato di diritto che siamo abituati a conoscere la ringraziamo
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