Rassegna di Gepolitica. Il caos libico e i rischi legati ad un intervento militare - @rass_geopol

Sabato dodici marzo due mila sedici queste radio radicale per trovare l'ascolto della rassegna di geopolitica mentre aumentano le notizie circa l'attività
E l'intensità dello Stato islamico sulla costa
Libica a poche centinaia di chilometri dalla sud dell'Europa che si continua a parlare di un intervento militare internazionale occidentale in attesa di quello che forse non arriverà mai cioè un
La costituzione di una Governo di unità nazionale libico che dovrebbe dare il via libera all'intervento stesso che quali sono i rischi che un'operazione di questo tipo
Potrebbe comportare a partire per il nostro Paese è opportuno leggere quanto scrive Mattia Toaldo nell'ultimo numero di Limes in un articolo proprio dedicato
Al caos libico che i rischi dell'intervento militare vediamo l'attacco americano del diciannove febbraio contro una base dello Stato islamico assaporata possa andrà all'inizio di una nuova guerra
In realtà i piani di intervento in Libia hanno almeno un anno fatti febbraio due mila quindici quando lo Stato islamico da piede capito ventuno migranti di cui la maggioranza erano egiziani cotti
Il ministro della difesa Pinotti rilasciò loro rete fissa dicendo che l'Italia era pronta inviare i suoi soldati per combattere il terrorismo islamico nel Paese nordafricano
L'Egitto intatto conduceva alcuni eventi disastrosi sulla cittadina di Terna allora occupato da milizia dello Stato islamico mentre Assisi si muoveva le Nazioni Unite per farsi dare un mandato per intervenire in Libia
Di fronte rifiuto occidentale dittature egiziano puntava far sollevare l'embargo sulle armi per il Governo amico ritocchi
Entrambi i tentativi fallirono così come gli ardori interventisti della Pinotti che dopo alcuni giorni veniva bloccata da Renzi
No per vento in Libia si sarebbe riparlato dopo i grandi naufragi denari pieni migranti nel mese di aprile
Il nuovo coniglio uscito dal cappello era una missione militare contro i trafficanti di esseri umani
Questa volta il tentativo avrebbe voluto moderato successo con la creazione della missione oggi chiamata Sofia
Che opera in acque internazionali che sento inattesa dell'autorizzazione di un qualche Governo libico per condurre operazioni nelle acque territoriali del Paese e addirittura a terra
Nella primavera del due mila quindici erano le milizie di Misurata fornire all'unico contrasto atterra contro lo Stato islamico il cui controllo se avesse solo cittadina di Sirte culla del diritto al sisma
E dopo la caduta del dittatore base del gruppo già in lista autoctono Anza al Sharia
Dispiegando lì la brigata centosessantasei
I miliziani di Misurata sperano di ingraziarsi l'Occidente di diventare i curdi di Libia delusi dalla mancanza di sostegno americano ed europeo e soggetti ad Tacchi dentro misurata stessa i miliziani di Misurata si reiterare agli inizi di giugno lasciando di fatto il controllo della città allo Stato islamico
Tra le sette e l'autunno dello scorso anno lo Stato islamico esteso il proprio controllo su quasi trecento chilometri della costa centrale libica
Approfittando dell'assenza di rivali in armi un paradosso se si pensa all'abbondanza di gruppi armati nel Paese
In parallelo con l'avanzata dallo Stato islamico cominciava la guerra informale degli americani diversi mesi più di una fonte riportato la presenza di corpi speciali americane sul terreno in Libia sia una scelta di misurata
Si è in collaborazione con l'esercito nazionale libico controllato dalla generale Califfa affittare
All'inizio di gennaio lo Stato islamico lanciava all'offensiva Lester contro la cosiddetta mezzaluna petrolifera dove si trova una parte notevole dell'installazione energetiche del paese e all'Ovest con un attentato a salita
Il più grave attacco terroristico in Libia dalla morte di Gheddafi il quattro gennaio il comando Africa del Pentagono pubblicava sul proprio sito un comunicato nel quale indicava la Libia come una delle cinque priorità nella lotta per distruggere lo Stato islamico
Il resto e cronaca delle ultime settimane le notizie sempre in aumento sulla presenza di truppe occidentali speciali nel Paese e gli articoli della stampa americana che descrivono Obama come sempre più isolato nella propria amministrazione
Nel fare resistenza contro le sanzioni alla Libia della campagna attualmente condotta in Siria in Iraq
In fondo l'establishment della Difesa americano non ha bisogno di un'esplicita autorizzazione presidenziale per condurre un'altra delle sue guerra informare sulla falsariga di quanto già fatto in Somalia Yemen o Pakistan
La guerra al terrorismo due punto zero sotto Obama è fatta di qualche reitero contro la leadership piè di lista dell'uso di Broni in combinazione con forse speciale sul terreno che aiutano a individuare gli obiettivi
Dimissioni di addestramento o armi per forze locali
Certo per tutto ciò c'è bisogno di soldi e l'estensione alla Libia della guerra informale e anche un motivo per chiedere di più
E infatti agli inizi di febbraio il Pentagono ha richiesto duecento milioni di dollari proprio per frazione di contro il terrorismo in Libia quest'anno
I candidati repubblicani alla Casa Bianca si sono dichiarati tutti d'accordo ed è difficile che il Congresso ostacoli queste operazioni e gli europei come
Si pongono di fronte alla guerra informare americana in tutte le capitali che contano che la Libia è forse l'unico caso in cui conta anche Roma
C'è una divisione tra ministri della difesa interventisti e diplomatici che mettono in guardia dall'ennesima guerra senza strategia politica
Il punto di equilibrio trovato sinora appoggiato dal Segretario di Stato americano John Kerry
è quello di aspettare la formazione di un Governo di unità nazionale in Libia frase importante del dialogo politico gestito dall'ONU e dal suo inviato speciale il tedesco Martin copia quando si parla di intervento militare di che cosa si parla cosa si intende
Per quasi un anno prosegue Toaldo la versione ufficiale di tutti i governi occidentali era che fossero pronti a sostenere anche militarmente il nuovo Governo libico
Scartata l'ipotesi di una missione di peacekeeping a Tripoli troppo rischiosa di questi tempi ci si era ri diretti verso l'invio di una forza occidentale che aveva destato le forze di sicurezza fedeli al nuovo Governo
A questo scopo e giornate europee americane non ho fatto cifre diverse cinque mila soldati italiani mille britannici alcune scelte e di tedeschi e poi possibile partecipazione del Marocco di altri Paesi della Regione
Ma questo tipo di presenza non verrà dispiegata presto
Se anche si dovessero miracolosamente superare gli ostacoli politici descritti sopra il Governo di unità nazionale dovrebbe poi effettivamente muoversi a Tripoli il Governo attualmente a Tripoli dovrebbe accettare di sciogliersi
In un successivo grado di proprietà il dono di unità nazionale salato sia Tripoli dovrebbe poi decidere quali sono le forze sofferente da sottoporre al versamento occidentale concordare un piano con l'Occidente farlo partire
Nel frattempo è difficile che a Washington come l'Europa siano con le mani in mano guardando l'avanzata dello Stato islamico nel Paese
La sette quindi tra l'intervento informale americano descritto sopra con la possibilità per gli europei di aggiungersi
E l'inclusione della Libia nell'intervento antistanti islamico in Siria e niente o quasi in entrambi i casi ci sarebbero effetti sulle forze libiche sul terreno sul processo politico
Per quanto sentiremo ripetere allo sfinimento che l'operazione militare sono di supporto al dialogo politico qualunque operazione occidentale dovrà appoggiarsi a delle forze libiche questo cambierà i rapporti tra prefazione al tavolo delle trattative
Lo scalino tra intervento informale e quello più in grande stile in assenza di un Governo libico che faccio richiesta di assistenza militare
Potrebbe essere rappresentato da una emergenza un attentato terroristico in Europa che origine dalla Libia una nuova e più decisiva offensiva contro estrazioni petrolifere
La partecipazione dei Paesi della regione potrebbe essere un uno degli elementi più controversi e veniamo a quanto attiene
All'Italia che la crisi in Libia
Scrive Mattia Toaldo tra le molte critiche possibili anche sulla gestione della vicenda libica negli ultimi due anni
Bisogna dare atto al Governo italiano di aver provato a resistere alle spinte interventi disse ma questa resistenza si scontra con due realtà in primo luogo l'indissolubilità peritali delle gabbie con l'Egitto
Ciò che non è stato incrinato dal caso reggiseni non verrà incrinato dalla Libia l'Italia può fare che già fa molte pressioni su al sì sì perché non sia di ostacolo alla nascita di un Governo di unità nazionale in Libia
Ma non arriverà a fare la voce grossa anche perché rimarrebbe isolata sia in Europa se oltre Atlantico
E proprio uovo centonove c'è il secondo ostacolo per un'iniziativa italiana
La scarsa rilevanza di Roma di fronte a decisioni prese a Washington una rilevanza che non cambierebbe neanche se l'Italia decidesse di partecipare alle operazioni antistato islamico per l'influenza nel corso il Pentagono non si fa influenzare dalla Casa Bianca figuriamoci da Palazzo Chigi
Per tutte le dichiarazioni sul ruolo guida italiano questo era previsto nel caso delle missioni di addestramento delle forze libiche
Che è difficile possa avvenire nel breve periodo per tutti gli altri tipi di intervento le decisioni vere verranno presi negli Stati Uniti o tutt'al più in Francia
Finora la linea che subordina operazioni in grande stile contro lo Stato islamico l'esistenza di un Governo libico unitario l'ha avuta vinta per una combinazione di debolezze negli altri Paesi
Ma senza sbloccata il processo politico i fautori dell'intervento in grande stile torneranno alla carica tanto più se si verificasse una delle emergenze di cui sopra
L'analisi di Mattia Toaldo sulla situazione in Libia le prospettive che la possibilità dove alcuni TAR rischio di intervento militare internazionale di stabilizzazione
Pubblicate all'interno dell'ultimo numero di Limes il numero di rimessa intitolato la Terza guerra mondiale ragionando sul monito di Papa Francesco come possiamo evitare il conflitto globale definitivo
Si chiude qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo venti vi ricordiamo sempre l'accanto Equitalia chiocciola RAS trattino basso Giupponi ci risentiamo lunedì mattina alle ore sette