"Cosmopolitica - Si riparte per cambiare l'Italia" - prima giornata

Benvenuti a tutti benvenuta tutti a tutte
Benvenuti a COSMO politica
Grazie grazie di essere qui
Grazie di essere qui per tutti noi e per il futuro del Paese
Grazie di aver testimoniato con il vostro impegno la vostra presenza
Ciò che di più importante ci sarà in questo spazio per
Questi tre giorni
L'entusiasmo
La passione per la buona politica un'insopprimibile desiderio di un mondo più giusto è più libero grazie
Quella
Che vedete dei dietro di noi a una foto di Warner Richardson
Quella che ha vinto il primo premio al World Press foto di quest'anno
Vi sembrerà un'immagine che viene da un passato oscuro e minaccioso
Ma non è così la foto è stata scattata nell'agosto del due mila quindici e mostra un uomo che fa passare un neonato attraverso il filo spinato al confine tra Serbia e Ungheria
Quel neonato passato attraverso un filo spinato siamo tutti noi
Tutti noi che dobbiamo cercare tra le spine lo spazio per una speranza in un mondo che sembra impazzito e insensato
Il genere umano perde se stesso tra guerre terrorismo gli Stati percorrono la ragnatela di un gioco già un politico in cui il petrolio armi interessa sì
Contano più delle vite umane
Torna la contesa per il possesso delle donne dicono le nostre donne le loro donne e non si accorgono che il Patriarcato che torna con un volto nuovo
Il modello di produzione consuma risorse incurante dei cambiamenti climatici e delle calamità naturali che ne conseguono
La finanza produce denaro a mezzo di denaro senza alcun limite sottrae ricchezza all'economia reale al lavoro al welfare
E quando la bolla esplode come sta accadendo di nuovo a pagare sempre quel tessuto fatto di vite in carne ed ossa che l'aveva prima finanziata
E milioni di persone milioni si affollano i confini nei campi profughi attraversa nel mare
Muoiono durante il viaggio
Spinte soltanto dalla volontà di varcare la frontiera di quella disuguaglianza intollerabile che separa il mondo dei ricchi che vivono in pace da quello dei poveri che muoiono sotto le bombe
La mia generazione cresciuta con l'idea di un futuro diverso e aspettative del tutto differenti
Pensavamo che il mondo per noi sarebbe stato sempre più grande e che i posti lontani sarebbero stati sempre più vicini caveremo meticciato le lingue vissute in pace
Oggi
La mia generazione muovere e soffre
Muoiono in tanti uccisi da guerra violenza e terrore anche tra chi come magari a Solesino e Giulio Reggiani è curioso della diversità
Curioso della diversità studia e lavora all'estero sostiene le lotte di emancipazione in ogni parte del mondo
Soffrono in tanti anche qui anche ora tra coloro a cui il mondo globale negato
Nelle periferie delle nostre città nella disoccupazione nel precariato in quel dato pazzesco dell'aumento dei voucher si annida una generazione di esclusiva di espulsi Pecova la sua rabbia
L'anno tagliata fuori a una generazione auto
Hanno fatto un capolavoro sì un capolavoro
Quella politica che piace tanto al nostro premier quella che ha sempre un manager di una multinazionale di successo in tasca da tirar fuori ad effetto di telecamere
Ha prodotto negli ultimi vent'anni solo un mondo più pericoloso è una generazione di esclusi più folta della prima
Anzi è stata complice e subalterna ad una visione del mondo che
Diciamolo non ha nulla a che fare con la sinistra
A che fare con il trasformismo con i potenti con la destra che trasferisce armi e bagagli tra le fila di un campo che al loro dovrebbe essere precluso quello del progressismo terrà anzi non difende
Lo faremo noi la sinistra i progressisti sono qui oggi per cominciare una nuova storia e un nuovo Progetto
Con questa Assemblea apriamo il percorso costituente di una nuova forza politica una forza che nasce prima di tutto da un bisogno
Far valere le ragioni di chi oggi ha dimenticato costretto nel silenzio vittima di politiche ingiuste e di un sistema economico che ogni giorno separa e allontana le persone dividendole in vincitori e sconfitti
Una sinistra che prima di tutto oggi deve fare un appello e una denuncia
Approvate la legge sulle unioni civili subito
Perché non c'è il nulla di peggio di un Parlamento che gioca a mettere le bandierine le furbizie sulla pelle dei diritti delle persone non c'è nulla di peggio smettetela state offendendo il Paese e l'Italia
La sinistra al popolo democrazia governo dei processi non è meno e selvaggio mercato
Dal Governo dalle istituzioni europee progettano ogni giorno il mondo e l'Italia del mercato dimenticandosi delle persone
Ci hanno detto per anni che bisognava essere cosmopoliti
Parlare tre lingue frequentare gli alberghi con il trolley e la carta di credito in tasca che sarebbe stato sufficiente che i problemi si sarebbero risolti da soli
E hanno cancellato la politica l'anno vituperata neutralizzata e offesa
Lo hanno fatto per agire indisturbati si sono serviti di qualche sciocco imbonitore per farmela antisistema che rafforza la tenuta del sistema
Hanno lasciato e la xenofobia ENEA fascismi invade estero lo spazio del disagio sociale come un virus
E vanno ancora avanti
Propaganda questo Paese una riforma costituzionale che accentra il potere zittisce le diversità cancella il confronto tra diversi che solo può garantire il bene comune
Una riforma che faremo di tutto per rispedire al mittente quando in autunno saremo chiamati al voto per il referendum
Hanno ingannato e ingannano milioni di persone petto mondo cosmopolita senza COSMO politica esso dal trionfo del più forte sul più debole
Noi siamo qui per dire basta per dire con Bernie Sanders che quando è troppo è troppo per dire con Pablo Iglesias che si potemmo sposiamo
Per dire con Alexis Sipra se il popolo greco che non ci arrendiamo di fronte all'arroganza e alle sconfitte
Per dire anche congerie ricordi che la priorità oggi sono i bisogni dei più deboli e i diritti umani per tutti e tutte
Siamo qui
Per tornare alla politica
Per riscatto e per rispetto verso le persone di questo Paese che si aspettano da noi costruttività proposte il coraggio di lasciare ad altri il politici ritmo e il tatticismo
Si aspettano una coraggiosa alternatività a questo sistema politico mio ove è vuoto sostenuta da una cultura intelligente aperta dialogante capace di intrecciare il dire e il fare
Per cominciare abbiamo questi tre giorni
Non gli sprechi eremo ne sono certa
Usciremo da qui con impegni chiari e precisi per strutturare la nostra esperienza sui in tutto il territorio nazionale con una campagna di adesione al processo costituente
Con nuovi strumenti come lo scheletro di una Community digitale per la partecipazione il confronto commotivo parleremo domattina
E che dovremmo far crescere tutti insieme con quattro grandi campagne su ambiente e lavoro Democrazia i saperi che discuteremo domani pomeriggio
E con una prima traccia programmatica frutto dei ventiquattro laboratori di domani mattina selezionati tra le oltre cento proposte che ci sono giunte
Usciremo da qui più forti è più ricchi perché sarà la discussione tra di noi ad arricchirsi di analisi e progetti di buona politica
Si costruisce così una forza innovativa e radicata una sinistra moderna e ambiziosa
Nessuno ha la ricetta dobbiamo scriverla insieme a partire da oggi sta a tutti noi buon lavoro buon futuro di speranza e libertà
E ora chiamerei sul palco Andrea Ranieri per illustrare in pochi minuti il documento politico
Con cui apriamo questa tre giorni
Il documento intero lo trovate sul sito ritorno politica del Consiglio
Riguardarlo magari in questi giorni perché vuole essere un po'l'anima tre giornate che abbiamo davanti
A me mi è stato dato il compito di frustrato in meno di cinque minuti ho accettato volentieri non perché
Approvare questo esercizio di brevità non perché siamo nell'era di Twitter
Ma perché mi sono ricordato quando ragazzino andava tali volantini davanti alla fabbrica
Quelle un po'più vecchi di me mi spiegavano che o sono in grado di dire di chissà che cosa vuoi che meno di cinque minuti o se nostri quale entrare in fabbrica o se dura da prendere il treno quando escono
Allora quindi è un esercizio utile
Per l'esercizio utile
Perlomeno per me
Allora il primo
Noi facciamo un partito
Facciamo un partito
Perché lo facciamo
Perché riteniamo necessario costruire una nuova forza politica che si proponga come obiettivo anche quello di rivitalizzare la democrazia del nostro Paese
Perché la democrazia oggi e fortemente mutilata la democrazia nel mondo perché tutte le forze politiche competono all'interno del campo stretto dei vincoli che Dio ha dato grande capitale internazionale
Competono su chi gestisce meglio l'esistente non per cambiare l'esistente i partiti per lo meno che stanno compiendo per il Governo in Italia e gran parte e gran parte d'Europa
Contro quei vincoli si infrangono
I sogni i desideri bisogni delle persone dei cittadini di quelli che aspirano
Ha un lavoro dignitoso e a vivere una vita territorio una vita degna
E allora la politica che sta in un campo stretto
è una politica come dire che diventa autoreferenziale
Autoreferenziale se non c'è più discriminanti di valori e di interessi belli che si formano recast
Cioè delle persone che concepisco la politica come investimento un investimento su se stessi le caste che se non cambia qualcosa si rottama no esseri formano si riformano esattamente come tutti
Allora noi
è chiaro
Che in quel canto stretto
Non ci stiamo non ci stiamo e non ci stanno soprattutto alle persone
Allora di fronte ai partiti che si presentano sempre più come partiti pigliatutto partito con la nazione è un partito pigliatutto noi diciamo che vogliamo fare un partito perché siamo partigiani perché scendiamo da che parte stare
Noi siamo dalla parte del sotto
Dal momento che tutta la politica sta dalla parte del suo farà noi siamo dalla parte di chi soffre la situazione esistente non dalla parte di chi dalla parte di chi ci sta bene
E noi siamo convinti che sono un siamo capaci di far credere alla gente credere assieme alla gente che è un altro mondo è possibile c'è un'alternativa esiste la democrazia non si rivitalizza
Avremo come primo grande compito per partito come partito che vuole ricostruire le basi della democrazia il referendum sulla Costituzione
Attenzione batta e ed esce e la legge elettorale battaglia difficile battaglia difficile
La vinceremo se saremo capaci di collegate la lotta sul terreno costituzionale democratico con un
I bisogni di lavoro
Di ambiente di salute di welfare perché vedete chi ha deciso di semplificare la politica di far di ridurre la democrazia al giorno in cui si va a votare tolti comandato a quello che vuole
E ha bisogno di fare questo
Perché perché se si vuole continuare a ridurre il welfare se si vuole continuare a ridurre i diritti dei lavoratori
Se si vuole tali da fare e devastare il territorio con le trivelle bisogna ridurre i luoghi e in cui si può discutere tipo i cittadini possono partecipare in cui i cittadini possono far sentire
La loro voce allora abbiamo il compito di fare il referendum sulla Costituzione
Condivide per il no a a questo progetto terribile
E insieme e farlo insieme a far partire grandi campagne nazionali
Talché che devono investire tutto il territorio nazionale sul welfare sui diritti sul lavoro sulla scuola sull'università sulla ricerca e con lo dovremo essere capaci di fare questo dovremmo essere quelli
Che dentro la grande battaglia per impedire
Questo sfregio alla Costituzione sono capaci di collegare questa cosa collegamenti lotte i bisogni sociali del territorio e del paese
Noi di fronte a chi vuole ridurre la democrazia al giorno solo in cui si va a votare
Siamo per la democrazia di ogni giorno siamo per la democrazia di tutti i giorni
Parteciperemo alle elezioni ma non saremo il partito delle lezioni staremo dalle istituzioni ma non saremo il partito degli eletti
Chiederemo i voti stare i poveri istituzioni per essere al servizio
Di chi nella uniti nella deliberazione di ogni giorno lotta e partecipato
Di chi lavora di chi sta nei sindacati nelle associazioni nei movimenti di chi accoglie emigranti di chi si batte per la scuola può di tipo costruisce una scuola buona davvero
Di che si batte per l'aria pulita dei propri territorio
E i protagonisti della democrazia di ogni giorno questi devono essere assieme a noi i protagonisti della rinascita della politica ci riusciremo
Non se
Come dire
Ci sarà tutto Serge soprattutto futura sui destra circa ci sarebbero tutti
Ci riusciremo ci sarà tanta gente che oggi non c'è
Che oggi non c'è
Fuori da questo che fuori da questo
Perché
Perché se non sono i politici Quinzaine sociale e se non si parte dalle esperienze politiche
Che Stefano nei luoghi di vita di lavoro la sinistra ha perso
Se la sinistra ha ridotto
A uno scontro solo istituzionale qua e e per il resto ci sono gli individui ma si ficca atti ha vinto la testa
Questo è il nostro compito
Per questo anche della costruzione del partito proprio perché la pensiamo in questo modo saremo aperti e trasparenti
Ci daremo qualche organismo di cori di coordinamento che sarà però provvisorio in attesa che si faccia il Congresso e provvisorio anche perché è sempre aperto ad accogliere chi verrà
Oggi
In questi tre giorni
Cari compagni non tracciamo un recinto apriamo una porta
Sul nostro futuro sul futuro del nostro Paese sul futuro della sinistra grazie
Dall'avvocato danese
Noi
La sinistra che siamo
E quella che qui vogliamo costruire
Abbiamo il dovere di coltivare la memoria
Oggi
Per come vanno le cose della memoria individuale e collettiva perdiamo tanta parte ricordiamo di meno
Invece
è un sentiero che porta al futuro
E lungo questo sentiero che incontriamo Giulia e fare Giulio e Valeria
L'anno la stessa età ventotto anni
La stessa dedizione allo studio
Quasi lo stesso sorriso uno sguardo
Che pare sempre attento
Hanno alle spalle famiglie che si somigliano nel sostenere
Con più di qualche sacrificio domestico la formazione di questi ragazzi
E si ritrovano a fare la stessa scelta
Quella di provare a essere cittadini dell'Europa di imparare bene almeno un paio di lingue
Intraprendono la via della interculturalità
Della transculturale ditta proprio no
Esercitare la pratica
Di una difficile globalizzazione plurale
Affronto nel mondo andando all'estero in luoghi prestigiosi della formazione e della trasmissione del sapere la Sorbona schemi idrici
Perché occorre preparare
Nel migliore dei modi possibili
Il corso della vita che verrà
E il bisogno e ha bisogno umano Di Giulio come di Valeria e di avere una vita piena
Quella vita che può dirsi riuscita solo laddove realizza la propria forma
Per farlo quella ed età giusta
In cui giunge il momento di scoprire quali sono le propensioni seri da coltivare
Studiare l'arabo o la condizione femminile nel mondo del lavoro
Diventare un bravo analista può dedicare parte del proprio tempo di ragazza a fare volontariato immergersi
Valeria si guadagna ogni millimetro della sua vita
Insieme a Giulio
Pur non avendolo probabilmente mai incontrato conosciuto
Ma in Comune il piacere e di più quasi l'amore di studiare per cambiare le cose
E non c'è a Parigi o a il Cairo solo lo studio
A vivere si impara anche attraverso i libri non musicale esperienze gli incontri
Perché vivere quando si ha l'età di Giulio di Valeria e avere continuamente bisogno di comprendere e di essere compresi
E il bisogno di una vita arancioni fuori
Che tentati forse trova in tanti e tanti commi Giulio Valeria
Un equilibro nuovo legandolo espressione disse
Con la condivisione dell'altro la ricerca di una nuova identità
Ma
L'atteso di quelle vite non si compie e all'inatteso un dio malato di questo nostro tempo aperto loro le porte
Sappiamo come si dice in un'antica leggenda di essere figli del caso e della pena
E però il destino che insieme al nord alle ditte di Valeria Di Giulio ci chiede se sia ancora possibile di praticare una vita ragione i colleghi in un mondo irragionevole
Quel destino
Va a fondo della più politica della più radicale delle domande che ci dobbiamo porre come dovremmo vive
L'inatteso di Valeria giunge in mezzo a una festa e per mano di ragazzi ancora più giovani direi
Nel caso Di Giulio nei dintorni di una piazza dove era cresciuta la speranza anniversario di una rivoluzione finita troppo presto con un Governo di militari che nel Paese più antico del mondo
Ha portato alla stabilità
Con il volto insanguinato di un potere autoritario repressivo
Il potere l'abbiamo imparato cominciata il corto
E i corpi di Valeria Di Giulio sono stati infatti diversamente sequestrati seviziati
Mutilati poiché quello che dobbiamo ormai chiamare un delitto di Stato di uno Stato di polizia si compie go violando prima di tutto la sacralità del corpo umano
Ma non basta
Questo orrore assoluto come lo scrittore spagnolo Javier Cercas ha detto che la morte di Giulio si deve contornati di altri due elementi essenziali senza i quali non potrebbe imporsi la menzogna e il silenzio
La menzogna delle autorità egiziane che nega non sin dal primo momento e i diversi livelli
Sapendo bene che laddove sia la
Totale sovranità degli apparati
E manca il minimo controllo democratico la verità non si potrà mai conosciuto
E il silenzio quello di tanta parte dell'Occidente
Che Baratta la stabilità costruita sul terrore con il cinico realismo geopolitico degli scambi commerciali
E allora il governo del nostro Paese devi dire
Devi dire medio devi dire di più deve dire chiaro che i diritti Democrazia stanno sempre sopra il livello di dominio del mercato
E che se non è così la vita di Valerio
Di Valeria quella di Giulio come le tante vite delle Valerio Di Giulio di Parigi del Caino ma di Beirut di Mogadiscio di Peshawar tutte quelle vite che sentiamo sempre più nostri
Non avranno avuto alcun valore
è stato detto che quelli come Valeria come Giulio sono i giovani dell'impegno
E con la loro testimonianza squarcio hanno un freno qui possiamo dirlo della Cosmo politica del mondo com'è oggi
Un mondo che alla maggior parte di queste ragazze di questi ragazzi nelle diverse forme sociali culturali umane quando va bene la bora attive ambientali affettive però creative
E nelle diverse latitudini non riesce neppure a fargli fare il giro della loro prigioni
Ma a noi piace pensare che proprio da qui
Bisogna partire con la politica che incontra ogni volta la vita
E che si possa presto direi fratelli e le sorelle di Valeria Di Giulio per il mondo che li attende le parole che non abbiamo potuto dire loro
Bellezza e verità
Verità
E bellezza
E tutto ciò che sai e tutto quello che ti basta sapere
Grazie questa sera alle ventidue
Un gruppo di ragazzi di ragazzi vi invita a fare in una presidio una fiaccolata una grigliata Palazzo Chigi davanti a Palazzo Chigi per
Valeria e peggio grazie
Grazie Gianni e ora
Cambiamo
Un attimo registro ma c'è ancora una cosa molto importante che dobbiamo dire prima di ricominciare con la prima relazione riguarda l'appuntamento del diciassette aprile dove
Tutte noi che tutti noi andremo a votare al referendum contro le trivelle Governo Renzi contro le trivellazioni
E per parlarne
Vi presento RAI Vetrella era un brevissimo video di un documentario che si chiama s'intitola in Italia off-shore
Che ha vinto il premio di grazie di quest'anno Progetto di Emanuele Bonaccorsi Salvatore Altiero Marcello Brecciaroli lo vediamo e poi un brano intervento di uno dei
Di coloro che l'ha progettato
A chi appartiene il nostro
A chi lo vive o a chi lo contro
Qui nell'Adriatico Leconte niente proliferano ossatura
Intorno alle loro piattaforme
Questo mare e teatro della nuova corsa al petrolio
Praticamente il mare dovrebbero libero perché
Lattiero hanno coperto con
Le piattaforme quest'area vasta di alberghi piattaforma
Glieli toglie un gran bel pezzo di quale
Potreste Pescara più a sud
Della zona dove ci dove siamo obbligati a girare tornare indietro
Oggi quasi a largo morbida dovrei
E lì il pesce dalle dalle zero alle dodici e venti
E poi se non riesce a Pescara dove sai che c'è il pesce ci rimette tutto
Resta una volta non c'era
Viene due-tre anni fa non c'era
Sotto la sabbia che questa cosa lei era
Messe in campo
Ma di questa azione è stata
Sinisi trova spesso utili e ce ne sta tanto in al sud
Se già si sente l'odore neri questa è la nostra preoccupazione
Lavoravo saranno i metodi gli ambiti
Generalizzabili da
Malato
Se l'osservazione
La qualità del lavoro che invece
Questo
Il più che altro inutile facevamo undici gruppo dobbiamo per le piattaforme attinenze c'erano ma erano opposta umilmente
Quello che mi coprivo sporco credermi comunque deve essere un apporto tra misure proprio importanza
A una ditta professor Busse
Tutto quello che non viene
Quello che non è iniettato Saliom
Gravi motivi di
Anche la querelle era disposto pagano assolutamente
Stiamo un po'onesti
Anche gli impianti a gas producono
Finanzia queste
Quando parliamo di mercato finanzia
Parliamo di questa
Gigantesca con Muti
A cui non corrisponde una goccia di petrolio vedo
Guardando il panorama dei
A livello mondiale
Io non vedo nessuno che abbia
La fuga
Lettera m con il sistema
Comandate
Italiano
Generale
C'è alcuna ricaduta economica
Tutti a votare il diciassette aprile
Contro le trivelle
Accordo tra chi vuole mettere in discussione la bellezza del nostro mare
Contro chi non ha ora delle risorse
Ambientali che invece sono la nostra ricchezza per il turismo per la cultura
Per la bellezza ma di questo Paese che sulla bellezza dovrebbe riprogettare il proprio sviluppo e non certo sui possibili sul petrolio
è ora davanti a questi cartelli che dicono una delle nostre giuste cause fermare le trivelle
Faccia entrare manuale Bonaccorsi ca il giornalista che ha progettato il documentario citerà un po'di dati su quanti danni fanno
Credeva nell'Adriatico nel Mediterraneo
Grazie
Allora quello che
Avete appena visto il trailer di un progetto di documentare indipendente che si chiama Italia off-shore a cui sto lavorando come autore insieme a Salvatore alti eroga registra
Marcello Brecciaroli demente dedicato al tema delle trivellazioni off-shore su cui come sapete ci sarà il referendum il diciassette aprile posso Progetto ha vinto un premio abbastanza importante si chiama il dito documentari inchieste giornalistiche lesse
Ilaria Alpi l'ho presentato come un progetto indipendente indipendente vuol dire per me alcune cose molto importanti una nel merito della qualità del lavoro che facciamo noi stiamo lavorando su questo settore da giugno
Cioè stiamo provando a fare un vero approfondimento che ha bisogno di lunghi tempi
Indipendente vuol dire che il lavoro che stiamo facendo vuole essere libero da condizionamenti editoriali per questo anche siamo qui perché serve il vostro sostegno
Serve il sostegno dei cittadini anche perché il mondo della televisione italiana il mondo il giornalismo italiano è spesso chiuso rispetto ad approfondimenti
E inchieste realmente indipendenti è per questo stiamo lanciando una campagna di Croff funding a cui indichiamo come dire a darci il vostro sostegno allora molto velocemente cosa stiamo facendo
Allora per prima cosa come avete visto dalle immagini a stiamo girando l'Italia
Stiamo andando sotto le trivelle stiamo andando a parlare con i comitati territoriali che vivono
La vicinanza con con le trivelle stiamo raccontando i problemi che le riveleranno al mondo della pesca e al turismo e anche i fenomeni ambientali della subsidenza cioè quando le cose si abbassano perché da sotto viene sottratta a convengono sottratti idrocarburi lo stiamo facendo in stretto contatto con i molti comitati territoriali che ci sono
E dove abbiamo visto uno straordinario bisogno di partecipazione di fronte alla crisi della politica io penso
Ripartire dai territori dalla vicinanza i problemi
è veramente fondamentale noi vediamo lì una grande bisogno una grande voglia di partecipazione cos'altro stiamo facendo stiamo studiando dettagliatamente l'impatto ambientale delle trivellazioni
Non solo il rischio di incidenti che qui vengono negati ma come sappiamo le trivelle non sono spesso come dire molto vicina quindi non è facile sapere che cosa accade realmente ma anche l'impatto ordinario che
Le trivellazioni off-shore hanno ad esempio pochissimi sanno che le trivelle buttano fuori acque disperato soltanto l'ENI con le sue rivelazioni nell'Adriatico a interviene tanto nel mare nel nostro mare uno virgola ventisei miliardi di litri di acque
Inquinate provenienti dal sottosuolo come ci spiegava anche nel trailer quell'esperto dell'Ispra che uno dei massimi esperti
Della dell'ambiente dell'ambiente marino per capire che cos'è uno virgola ventisei miliardi di litri
Dovremmo prestare alla foce del Tevere vedere il Tevere che butta le sue acque
Nel mar Tirreno per circa un'ora e mezza della portata del Tevere per un'ora e mezza e questo viene buttato ogni ogni anno nelle nostre nelle nostre acque abbiamo studiato poiché le aziende
Non solo i grandi colossi ENI Edison ma specialmente le piccole aziende che si stanno accaparrandosi mare
Italiano e
Abbiamo provato a risalire la al la catena di controllo di queste aziende per scoprire che spesso dietro si nascondono come spesso accade
Paradisi fiscali abbiamo trovato un'azienda che ha una sede a Milano che controlla tra una società londinese che controllata una società e Lussemburgo che a sua volta è controllato da un fondo di investimento
Di Lugano ecco chi investe chi vuole controllare i nostri ma abbiamo trovato anche un'azienda straordinaria
Che ha con sede in Italia zero dipendenti e duecentoquarantatré euro di liquidità nelle proprie tasche per cui immaginiamoci cosa accadrebbe nel provare a fare una causa questa azienda se ci fossero problemi e poi siamo indagando il mondo della finanza
Che sta dietro al petrolio vi do alcuni dati noi produciamo ogni giorno nel mondo cento milioni di barili di petrolio venti milioni vengono scambiati vengono trasportati nei nostri mari
Eppure sui mercati azionari ogni giorno si scambiano seicento milioni di barili di petrolio
Trenta trentacinque volte il il mondo reale del petrolio da quello che ci diceva nel tener quella quell'ex dirigente di ENI che ci spiega come il prezzo del petrolio sia in realtà qualcosa che a che fare con la finanza e non con un'industria
Attenzione noi produciamo nel mondo oggi nell'anno della coppia in turno due milioni di barili di petrolio più di quelli che servono a questo sistema
Economico di produzione della Protti produzione dell'energia cioè stiamo producendo nell'anno della Coppa ventuno più di quello che ci serve dal punto di vista delle risorse e degli degli idrocarburi e questo è qualcosa che tra l'altro contribuisce ad abbassare
Il prezzo del petrolio attenzione il prezzo del prezzo del prezzo petrolio non è
Qualcosa di positivo quando è basso perché
La sua conseguenza può essere anche di rendere sconveniente le rinnovabili
Di aggiungo qualche altro dato nell'anno dell'accoppo ventuno nel mondo vengono versati cinquecentocinquanta miliardi di dollari di incentivi alle fonti fossili
Diciassette virgola cinque miliardi solo in Italia tra cui un incentivo indiretto che è questo tutto italiano l'Italia a le royalties più basse d'Europa
Noi incassiamo abbia incassato nel due mila e quindici trecentoquaranta milioni di euro di royalties cioè più o meno il costo di fare il referendum il diciassette aprile non come con le amministrative come chiedevano i promotori
Non solo in Italia nell'anno della Coppa ventuno noi leggiamo il crollo dell'installazione di nuovi megawatt di
Energia rinnovabile siamo passati da diciannove mila megawatt di nuova energia rinnovabile nel due mila undici ad appena settecentotrentatré nel due mila quattordici
In questo quadro l'Italia si lancia verso una nuova corsa al petrolio non facciamoci prendere in giro dai presunti dietrofront o del Governo in questo momento ci sono quarantotto nuovi permessi
Di ricerca è coltivazione di idrocarburi che attendono il via libera
E attenzione il nostro non è un mare non sfruttato ci sono già settantuno permessi attivi settantasei piattaforme in totale tra mare e terra sono stati scavati in questo Paese sette mila duecentoventidue pozzi
E sappiamo anche che un raddoppio
Della anche anche un raddoppio della produzione di idrocarburi di questo Paese ma ce lo dicono gli esperti anche di parte come dire
Industriale anche un esperto dell'ENI ce l'ha ricordato
Ex ENI ce l'ha ricordato in un'intervista che abbiamo fatto soltanto ieri non portano nuovi posti di lavoro allora noi proviamo tra mille difficoltà a raccontare
Questo mondo complesso in vista del referendum del diciassette aprile ovviamente ma non solo perché non non ci scordiamo che con questa realtà molto a che fare anche il referendum sulla riforma della Costituzione che non è soltanto riforma del Senato ovviamente
Ma è anche la riforma del Titolo quinto e lì è scritto molto chiaro che se venisse approvata la riforma e la Costituzione lo Stato centrale avrebbe tutti i poteri su produzione
Trasporto e distribuzione dell'energia cosa vuol dire questo ne abbiamo davanti un Governo centrale l'abbiamo visto con la sblocchi Italia lo rivediamo con questo progetto di riforma costituzionale
Che vuole farsi garante degli investimenti privati in un settore che è quello del nord del vecchio modello di sviluppo basato sulle fonti fossili
E vuole farlo senza il fastidio di doversi confrontare con i cittadini con i comitati è con gli enti locali cioè senza il fastidio di doversi confrontare con ciò che noi chiamiamo democrazia
Grazie
Grazie Emanuele
Ora entriamo nel vivo del nostro
Programma con le relazioni
La prima è affidata a Carlo Galli deputata di sinistra italiana e dell'ordine professore all'Università di Bologna si intitola l'Europa nel disordine globale
Bene buon pomeriggio a tutti
Noi
Dobbiamo cominciare con
Prendere evidente che
Per chi non si arrende davanti
Ma la sconfitta globale
Degli anni ottanta necessario
Ora
Attivare molte linee di pensiero e molte linee di azione politica
è stato una sconfitta su tutta l'orizzonte
Il secondo tempo
Da rivincite
Deve essere organizzata in modo altrettanto massiccio
Detto questo
Esiste una politica trasformati in vita esiste una politica creativa
Ma esiste anche
Una politica che conservativa una politica che pratica la velocità
Ma in realtà e al servizio dello stato di cose esistente e cerca senza peraltro riuscirci
Di mascherare
Di contenere i danni per la trasformazione neoliberista ormai fuori controllo
I danni sono
Essenzialmente l'aumento vertiginoso della disuguaglianza al di là della linea di incremento storico che picchetti ha descritto
C'è nomi abbiamo evidentemente bisogno della prima politica avremmo bisogno del ritorno della grande politica di una grande politica dal basso
Come elaborazione comune come partecipazione come confronto di lotte sui territori
Come valorizzazione dei conflitti sociali come definizione di ciò che il Comune come capacità di trasformare l'entusiasmo e la rabbia in potere costituente
Ma grande politica che sia anche
Capacità di organizzazione di progettualità di forse ormai politica
Una grande politica che sia lo sforzo di dare un volto una figura
Una rappresentazione
Alle contraddizioni profonde indotte dal Governo dispotico del capitale nella società
Una politica dunque
Fatto di movimenti ma anche della raffigurazione organizzata di una parte e poi che la politica senza la nozione di parte non esiste di una parte che lotta
Contro la disuguaglianza per la giustizia
Una politica che trova ISEE come proprio elemento fondamentale anche la figura dello Stato giusto
Una politica contro la privatizzazione neoliberista della vita sociale che anche la privazione delle basi elementare per la crescita e la fioritura delle soggettività quindi data il bisogno di questa grande politiche
C'è anche bisogno di pensiero
Non pensiero non isterico come il pensiero populista
Di un pensiero non ipocrita come il pensiero delle stelle placement
Di un pensiero non violento come quello della destra
Di un pensiero non utopico come quello che a volte ci è capitato di pensare
C'è bisogno di pensiero critico di un pensiero che sia
Tanto che costruttivo quanto costruttivo che sia radicale e appassionato visionario e concreto
Soprattutto che sia di sinistra
Dissi di sinistra in questo caso significa
Che il pensiero di cui abbiamo bisogno è capace di vedere dove gli altri vedono semplicemente problemi
Mettete l'establishment
Dove gli altri vedono semplicemente complotti ne sono i populisti dove gli altri vedono semplicemente minacce
Che sono quelli della destra presiedo de sinistra vede invece
Questioni sul termine presente nel pensiero gramsciana provvede questioni questioni strutturali in attività contraddizioni reali
Che le vuole vedere Caccia Giuseppe superati
E dunque c'è bisogno di politica c'è bisogno di pensiero c'è bisogno di soggettività politica
Ossia della volontà di passare da un'esistenza dispersa a un'esistenza organizzata dalla passività l'attività dagli o al noi
A molti di noi il noi dello stato del partito del sindacato dei tutti i movimenti che animano le lotte in Italia in Europa
Noi diversi animati da logiche diverse orientati al medesimo fine TIR rivitalizzare la democrazia dittature un respiro più ampio ed energico
Molti di noi molti soggetti che non possono escludersi ma debbono intersecarsi cercarsi discutere senza settarismo i né supponenza
Infine c'è bisogno di capire che molti tempi convivono nel nostro tempo molte macerie e molte speranze molti tramonti e molti indizi molti ritorni e molte fughe in avanti
Che noi oggi viviamo lo scollamento fra esperienze orizzonte d'attesa così che la politica non è più sorretta da alcuna certezza dello sviluppo storico da alcuna necessità del progresso
Ne
Ogni atto politico oggi
Ogni per oggetto ogni conflitto una scommessa appassionante certo è un rischio è un confronto senza Rete con i mille volti del mondo contemporaneo
Detto questo
E per restare
Più strettamente all'argomento che mi è stato assegnato
Dobbiamo notare che le due principali questioni che determinano la politica non sono problemi sono questioni che determinano la politica italiana oggi nascono entrambe fuori dall'Italia
Sto parlando degli incontri delle euro attrazione germanica
E delle politiche
Di alcuni non pochi Stati europei
E sto parlando anche della guerra in Medioriente Nord-Africa
Ne delle conseguenze dell'una e dell'altra
Conseguenze materiali cioè
La povertà l'impoverimento sociale democratico delle nostre società
E
La presenza di fenomeni estremamente diversi fra di loro entrambi riconducibili al disastro geopolitico che si estende dall'Afghanistan alla Libia cioè le migrazioni
E il terrorismo ripeto non riconducibili l'uno all'altro ma entranti a un disastro che sta alle spalle
Queste questioni la povertà economica
La povertà della democrazia
E
Il disastro geopolitico con le sue conseguenze sono spiegate dalla politica e della cultura né in Stream come processi inevitabili o addirittura come fatti naturali o comunque inspiegabili
Oppure come un insieme di casi pietosi otiti SUMAI una barbarie
Intorno ai quali accendere passioni ed emozioni
Ben presto rovescia Abbili disegno le emozioni della pietà si rovesciano indigeno fobia e nelle richieste di interventi militari pacificatore
Invece
La posizione della sinistra critica deve essere molto più radicale articolata sulla guerra brevemente
La guerra
In cui è coinvolta l'Europa a un fronte orientale al momento silente ma in realtà
Probabilmente una delle origini profonde anche del disastro geopolitico di cui parlavamo prima fronte orientale che vantaggi Stati baltici all'Ucraina
Il fronte sud
Davanti
A questa complessità della guerra oggi io non starò qui a proporre analisi su questo stiamo organizzando seminari nell'ambito del gruppo del sinistra italiana
Oggi voglio solo dire che la Sinistra critica il dovere di riconoscere in
In questa tragedie
Delle modificazioni profonde della guerra
Ad esempio l'uso delle popolazioni come arma biopolitica su larga scala per fare pressione e sul campo di battaglia sugli Stati europei che ricevono i migranti
Dobbiamo riconoscere che ciò è definibile guerra globale
Ovverossia dai esposizione totale dello Stato e delle nostre vite alla contingenza più assoluta tutto può capitare in ogni momento
C'è un grande disordine sotto il cielo e noi dobbiamo riuscire
Non tanto a sfruttarlo quanto a trasformarlo in pace
Dobbiamo riconoscere inoltre
Che
Se questo fronte sud
Questo disastro geopolitico leggere con nomi ecco e estremamente complesso di di giocano
Politiche di potenza dista di medie potenze di super potente connesse con
Antichissimi conflitti teologico politici
In cui praticamente tutti possono allearsi con tutti ed essere nemici di tutti è certamente una situazione di grandissima complessità e tuttavia bisogna avere la forza di dire che qualcuno
Approvato a generare questo caos perché era nell'interesse di qualcuno governare quell'area attraverso la distruzione degli Stati che di insistevano
Dobbiamo riconoscere che quel caos ha delle responsabilità ben precise dall'invasione dell'Afghanistan alla distruzione dell'Iran
Se dobbiamo riconoscere che
In questo momento quel cavo saggio politico ha generato una situazione che è praticamente fuori controllo
Perché uno degli moltissimo più grandi di apprensione perché le condizioni di quel contesto sono tali che il minimo errore può provocare chissà quali disastrose conseguenze
A ciò si aggiunga che metta
Circa della massa dei profughi che
Arriva in Europa non nasce
Da quel disastro ma nasce dalla desertificazione dell'Africa
Ricco profughi
Dunque
Questa desertificazione
è un fenomeno fisico ma è un fenomeno fisico che nasce da un modello di sviluppo
Davanti a tutto ciò
La sinistra
Deve riconoscere la immensità dei problemi quando si parla di problemi cosiddette di politica internazionale c'è davvero da sentire tremare le vene ai polsi
E tuttavia non si può tirare indietro
L'Europa
In tutto ciò l'Europa non ha voce
L'Europa che conosciamo noi non è fatta per fare
Politica
è un'Europa che nasce da un'ipotesi funziona rivista Nonda un'ipotesi federale è un'Europa che ha trovato nell'euro
Il proprio compimento e al tempo stesso probabilmente il proprio punto dal resto
Nel mondo
Costruito come
Fotocopia del marco
Un euro sottoposto agli rigidi vincoli politico economici dell'orto liberalismo tedesco
Sperando dopo che
Dopo la costruzione dell'euro si sperava che seguisse la politica che la alla costruzione della moneta seguisse la politica europea è successo il contrario
è successo che la costruzione dell'euro è rinata più virulenta che mai la politica dei singoli Stati
Non solo il prezzo dell'euro è stato altissimo in termini economici e sociali e di democrazia l'euro è stato definito fino dalle prime ipotesi che erano circolate negli anni settanta è stato definito
Una politica di deflazione salariale disvalori esazione del lavoro
Ma
Agli effetti sociali dell'euro si sono sommati gli effetti del disastro geopolitico e della desertificazione dell'Africa che hanno portato dentro delle Società europee
Provate dalla crisi permanente non occasionale permanente della politica dedotto liberismo dentro quella crisi hanno portato
Ancora ulteriori motivi di crisi
Così che gli Stati europei hanno avuto lo spazio PRI agire autonomamente
Praticando praticando riduzione della democrazia verticalizzazione del potere costruzione di muri esclusione crescente dei deboli o loro inclusione subalterna
Così che l'Europa dell'euro dei muri e del populismo in lotta sento lotta contro la tecnocrazia
è in pratica il fronte nord del nostro Paese
Stretti fra il fronte nord-sud e il fronte su tutto
La politica della sinistra
Come si deve comportare come deve essere orientata certamente deve dichiarasse estranea
Tanto all'incubo tecnocratico quanto all'incubo nazional populista quanto alle pratiche dello stato d'eccezione con cui le lettere uno per cercano di governare
Ciò che resta del sogno dell'euro
Vede praticare l'incrocio di movimenti e difforme la politica di sinistra di energia e di sicurezza deve candidarsi a indicare una direzione politica alternativa non solo di protesta
Di esercitare la forza della giustizia
Nel caso specifico l'italiana naturale prospettiva euromediterranea il suo interesse avvicinare i popoli accettare le differenze vedere le contraddizioni il compito della sinistra oggi
Penso si possa dire convivere con il conflitto per superarlo con una volontà di pace che non entri nella logica obsoleta ipocrita della guerra giusta
Che non cerchi di esportare la democrazia con la guerra
Sapendo anziché la giustizia ritiene neutralizza la guerra quanto all'Europa
Per se l'impegno per la giustizia la nostra cifra propongo di riflettere sull'ipotesi che non sia opportuno abbandonare del tutto la prospettiva dello Stato come strumento della politica
La prospettiva dello Stato diventa una prospettiva reazionaria quando e lo Stato ingiusto quando è lo stato del capitale
Quando lo Stato forte coi deboli debole coi forti
Lo stato giusto
L'obiettivo primario il primo spetti di una politica di sinistra
A partire dallo Stato giusto che si può innescare il meccanismo
Capace di dare Energia politica e così di trasformare l'Europa del funziona lirismo mercati in città
Non si può quindi dire semplicemente più Europa
Non basta dire più Europa a questa domanda bisogna bisogna questa affermazione bisogna rispondere con una domanda quale Europa
Più Europa dell'euro
O forse
Più Europa democratica se più Europa democratica
Un percorso di democratizzazione delle istituzioni europee e sicuramente quello di dare un nuovo ruolo al Parlamento europeo ad esempio metterle in grado di dare la fiducia alla Commissione
Sicuramente un percorso è quello di aumentare il bilancio europeo dal livello bassissimo in cui oggi ecco congelato
Ma sicuramente di dare un nuovo spazio alla dimensione democratica degli Stati sono stati i democratici possono
Rinegoziare i trattati su basi democratiche e non li dialettiche
E R
Direzionare l'intera politica economica europea orientando ora all'occupazione e all'inclusione e non I dogmatismi monetari zitti
Quindi
Non mi sembra opportuno lo scontro frontale fra le ipotesi costituenti delle ipotesi distinto testi Twenty
Fra
La linea di una politica tutta immersa nei movimenti transnazionali della linea ad una politica che rivendica le costruzioni della modernità il partito dello Stato
Come costruzioni che
Non a caso sono state svuotate di contenuto dalla politica neoliberista ci sarà un motivo
Ci saranno molti
Non a caso
è stata fatta posta in essere l'offensiva sistematica ventennale nei confronti della politica democratica non a caso è stata posta in essere l'offensiva ventennale contro lo Stato
Contro il
Partiti
Non cadiamo
Nella
Pericolosissima l'illusione di poter fare a meno di ciò definire ciò modernariato
Contro
Dico straordinario accumulo di potere
Delle
Multinazionali controllo il gigantesco potere economico politico e mediatico
Dei grandi gruppi
Che il Governo il mondo dei padroni del mondo
Non si può andare se non
Con la politica organizzata
Ora
è giusto
è giusto temere pensare affermare che la politica organizzata non si nutre alla propria energia trae la propria vita da ciò che si muove
E lotta
Nei territori
è vero o è innegabile
Senza per questo non c'è alcuna speranza al tempo stesso non abbiano speranza politica
Realisticamente parlando se non
Rivitalizzando il rito democratizzare dove
Le grandi strutture politiche dell'età moderna non a caso siamo qui per fare un partito
Non a caso il nostro primo obiettivo sarà confrontarci delle elezioni per
Misurarci nella prospettiva del Governo
Non sarà oggi Massafra
Se non ci misuriamo su quello SAR faremmo soltanto prestiti monnezza e noi non vogliamo testimoniare noi vogliamo essere la sinistra che fa passare il caos in Kosovo
Il disordine in ordine con la
Politica
In modo tale e chiudo che si possa dire
Che
Con un poeta
Che nell'immensa città del sole lì Canossa finalmente cose no
Con l'umana compagnia
Gli uomini tutti fra sei confederati
Grazie a Carla Galileo ora la seconda relazione di Laura bazzica Lupo docente all'Università di Salerno la democrazia nella lunga stagione nel Napoli bellissimo
Allora
Salute
Dunque e non è vi sentite sì
Sì complessiva su
Certo sì
Allora non è semplice proporre in venti minuti un quadro delle trasformazioni della democrazia diciamo così clienti possibile d'altronde però io penso che sia indispensabile abbia le idee ben chiare
Perché c'è il rischio affrontare un problema con armi spuntate che non colgono l'obiettivo
Ora che ci sia una crisi della democrazia un luogo comune diciamo una grossa banalità
Però non toglie il fatto che questi siano tempi
Inquietanti per la democrazia forse
Anche pericolosi per la democrazia ma proprio perché sono inquietanti sono anche i tempi interessanti perché offrono delle chance delle sfide e il fatto che state quale potrebbe essere
Una risposta positiva
A me tocca nella dell'organigramma una piccola ricostruzione introduttiva
Prima poi di porre una domanda che ci interessa qual è lo spazio per la sinistra e per noi
Potremmo sintetizzare l'arco di questa ricostruzione nel passaggio dalla liberale Democrazia allarme o liberal democrazia
Libera democrazia
Dentro una libera democrazia c'è anche la grande esperienza della socialdemocrazia welfare instant que desiano
Che una fase molto importante cos'è questa noi un liberal democrazia un brutto neologismo
Che ci serve per sottolineare forza
Che il vecchio liberalismo è molto diverso dal neo liberalismo di oggi naturalmente può essere che questa è una banalità ma tant'è
Sappiamo tutti
Che
Dopo le esperienze totalitaria del Novecento la democrazia avuto paura di se stessi
Del suo stesso potere costituente
E dunque nello spirito del liberalismo il quale
Ha sempre parlato un linguaggio giuridico poli anche politicamente un linguaggio giuridico legalità legittimità legge diritti
A costituzionalizzato le conquiste di Moro democratica si è concentrata sulle procedure che permettono l'alternanza sul trono vuoto del potere
Questa separazione però
Del nucleo dissenso e di valore democratico custodito direi addirittura destabilizzato messo dentro custodia nella Carta costituzionale separato dalla politica ha un effetto spogli ITC Zappa
La politica diventa pura gestione del potere e quindi post democrazia
A questa tesa utilizzazione dei valori si aggiunge poi eh lo aggrava enormemente il fatto che dopo la caduta del muro di Berlino abbiamo una naturalizzazione del capitalismo
Naturalizzazione significa che è un fatto normale che non ci sono alternative non c'è altro sistema non si può fare altrimenti
Questo determina la fine della conflittualità a proposito di valori a proposito del dovuto il nodo dei valori e naturalmente le pratiche otto significa consociativismo CONSAP ciclismo eccetera
Tutta la sostanza della democrazia diciamo DURC la forma ma la sostanza della democrazia
E
Valori principi diritti
Cui si aggiunge
Scusi aggiunge dei minori in modo innocente il mercato che diventa il luogo di veli dizione della democrazia dove c'è il mercato c'è democrazia pensate alla alla costituzione tedesca che include il mercato della democrazia
E continui e con il mercato la legge della concorrenza che scientificamente programmata dunque tutta questa sua questa sostanza si raccoglie si fissa nella Carta costituzionale
A prescindere dalla conflittualità che si dovrebbe aprire che si apre tra diritti individuali e diritti sociali e tra i diritti il pool dei diritti e il mercato stesso
La Costituzione garanzia
Però è anche fermo
Freno rispetto agli visti della politica di autogoverno
è un blocco prezioso nel cinquanta infatti oggi si concentrano le notti le lotte dei nostri padri della patria
Quelli di sinistra difesa della Costituzione oggi Battaglia sul referendum ne abbiamo già parlato per chiudere la strada a future più gravi distorsioni
Io qui vorrei però sottolineare che questo genere di battaglie che non è opportuna più che opportuna più che legittima non solo in sei sufficienti
Bisogna ridare spessore politico alla lotta interpretativa dei diritti articolarli politicamente perché poi i diritti di colpo tutto e tutti ci trovano tutto
Anticolana invece pur politicamente lottare politicamente per le priorità all'interno dei diritti
E naturalmente bisogna fare le cose qui in questa sede
Guardare a che cosa atteso la logica dei diritti cioè
E delle procedure la logica della Costituzione il linguaggio liberaldemocratico relativamente inefficaci
Sarebbe meglio dire la discussione giusta sarebbe utile lo ha reso Rhapsody talmente efficace cioè una volta funzione una volta no qualche volta si qualche volta non è e diritti non ci sono più ci sono però non sempre
Ecco
Questo questo però è una cosa che veniva profondamente il senso
Il fatto è
Alla vecchia libera democrazia compresa la socialdemocrazia pertiene una narrazione relativamente unitaria e coerente cioè c'è un insomma un patto un patto sociale eccetera
Con confini
Segnati tra pubblico e privato è una bella sintesi di economia politica uno poteva anche non essere d'accordo ma quella
è abbastanza
Omogeneo e unitario il senso
Il vero liberalismo
Invece rivoluziona profondamente questa coerenza è proprio questo fa saltare la coerenza del modello
Si innesta
è lo sappiamo tutti abbiamo letto infinite volte si innesta sulla svolta sulla svolta e non ha posto fordista del capitalismo ed
Però va molto al di là del campo strettamente economico
Il suo marchio è la coesistenza incoerente e pragmatica
Vogliamo dire cinica vediamo di realizziamo dite quello che volete voi tanto quale diverse logiche cioè ciò che caratterizza il mio liberalismo e la coesistenza di diverse logiche nessuna veramente sospesa per sempre tutte ci sono
Ma
Son come
Vedremo come sapete Sorrentino sul
Permane quei per esempio Illy lettere ma nella logica giuridica dei diritti
Sì possono far nelle battaglie sui diritti mai minata la base dalla coesistenza con altri tipi di ragionamento che possono sospenderla
Sospeso diritto c'è ma è sospeso
Come ha fatto presente il diritto allo studio come ha fatto la rivoluzione neo liberale a
Scioglierle l'imperativo della coerenza
La rivoluzione comunioni banale e lo sappiamo sviluppa e fa diventare il senso comune il rifiuto della dedicato della rappresentanza della mediazione
Questo è un fatto che già e la reazione di Carlo Cambi emerge cosa ignobile liberali
Destrutturare destrutturare la mediazione destrutturare la rappresentanza melina il concetto spesso di autorità
E diciamo ECVET quindi naturalmente anche quello di
Capacità di sintesi di Progetto che non sia duramente esperta e tecnica cioè l'ex ETI sulla tecnica che che
Solo l'unica autorità riconosciute a partire da una estrema sollecitazione che viene dal basso dei valori della differenziazione I della differenza valori che non possono essere sacrificati ombre all'astrazione del soggetto giuridico che non possono essere nato sacrificati sembrava impossibile sacrificale alle rigide rappresentanze
Burocratiche partiti sindacati soprattutto che cosa fai gli oli velivoli salta ipotesi espressivi e produttivi sociali quelli diffusi tutti il fatto che tutti tutti ed ognuno
Posso autogovernarsi assumersi la responsabilità della propria autorealizzazione
Vi risparmio la solfa del capitale umano dell'imprenditore di noi stessi che su ci ha fatto già
Certo è che l'insofferenza verso ieri il bene processi di rappresentanza e verso le sintesi dei progetti comuni apre il varco la frammentazione sociale una frammentazione
Assoluta diffusa esplode l'anarchia dei poteri sociali individuali ovviamente tra loro diseguali salvo poi che questa ad archiviarlo rimane tale
Viene
Normali libertaria come invece aspira ad essere come segnava di essere ma viene catturata governata dal processo di valorizzazione capitalista ovviamente dal mercato
Tutti i diversi ma tutti però dava chiave per entrare nel mercato il quale perché processo di valorizzazione capitalista non procede
Per esclusione identità in base al soggetto la cittadinanza eccetera
Per valutazioni per Standard basandosi sul standards enorme che vengono sempre ex post e quindi solo indefinibile imprevedibili e rendono assolutamente precaria il progetto di vita
è talmente forte il rovesciamento cultura sociale diciamolo il cambiamento di approccio alla realtà che la sinistra legata alla mediazione in particolare la mediazione suprema dello Stato mi viene travolta
Non ha argomenti e insegue questo sentire diffuso coperta sempre più allegramente allo smantellamento di quell'apparato di mediazione spesso burocratico spesso perverso in verità che solo i sindacati partiti il welfare e così via
Ripeto è una rivoluzione culturale
Io neoliberismo è anche una grande rivoluzione culturale possiamo guardarla con il disprezzo di chi come nome naturalmente stiamo libero oggettivo ma la cultura l'ideologia ci insegna Gramsci solo il luogo della politica
Bisogna tenere presente e lì che bisogna fare la nostra rivoluzione
Anche lì
Si tratta di una sempre il neoliberismo di una razionalità di una tecnica politica che la politica sembri cedere all'economia cioè che conta vero dell'economia questo esca non deve ingannare e apparenza
Esattamente una scelta squisitamente politica quella di far valere l'economia di
Come il punto fondamentale e o è semplicemente una scelta di gas molto più semplicemente
La caratteristica di questa rivoluzione e che produce soggetti soggetti fazioni adeguate alla competizione governate
Interamente e dall'interno
Da un ethos economico dalla logica del management che si estende alla vita intera diceva la Margaret Thatcher per cui non si può negare un certo intuito politico
L'economia è il mezzo l'obiettivo sono le anime il cambiamento delle anime
E cambiano infatti i processi di soggetti l'azione si diffonde una mentalità gestibile e governabile e si diffondono le scuole di management di ottimizzazione
Investire per avere un rendimento di vita migliore logica aziendale che si attende dai piani di vita di ciascuno alla scuola al lavoro all'università alla salute aziendalizzazione
Chiudiamo il quadro
Ribadendo che questa economici già azione della vita in cui siamo immersi la vita intera
In prima disco quello da cui sono mossi oppure un preso le mosse
Non esclude altre logiche
Altre etiche altri ordini di valore ma lì sopra determina termine perché vetro marxiste sopraddette inermi integralismo può applicare
Questa sovra determinazioni cioè può predicare preferire preferenzialmente la logica del management in quanto governa e fronteggia solo emergenze
Non vede e non genera che emergenze anche un grande generatori di emergenza non ci sono le emergenze tutte le cose sono affrontate come un'emergenza
Che autorizzano proprio perché so che l'Agenzia autorizziamo la sospensione dei diritti
Il nome del problem solving lo risolve il problema che volete si aspettano i diritti aspettano ora lombardo lo domani questo rende difficile la rivendicazione difficile il conflitto e difficili gli antagonismi
Perciò complesse e il multilevel debbono essere le strategie di resistenza e di lotta ora
Si sa che le rivoluzioni culturali se hanno successo significa che rispondono ha una qualche
Esigenza diffusa non sottovalutiamo questo aspetto
In questo immaginario è un fuori covo delle al liberalismo abbastanza imbarazzante questa idea dell'autorganizzazione versiamo tutti capitalisti
C'è un mucchio di passione e dissenso che era presente nella storia della democrazia da sempre ed è quello dell'autogoverno la partecipazione diretta ciò che ci riguarda
C'è però l'altra faccia della sfiducia della delega rappresentativa questo elemento forte con questo pezzo di passione dobbiamo fare i conti
La sinistra ha molte difficoltà a riconoscerlo perché ha un importante dorsale dirigista più che comprensibile
Perché lo è comprensibile perché quando si ha un progetto politico sociale ed economico di trasformazione dal dirigismo ci sta
Dobbiamo per forza prendere in mano la cosa
Ebbene però non possiamo
Non possiamo ritengo che sia un errore sottovalutare invece quest'opera diciamo questo nodo di autogoverno di autogestione di democrazia diretta diciamo così partecipativa perché
è sicuramente importante perché si è formato sul di quei sospenderemo il contatto con quelli che si sono formati in questa nuova temperie così
Dobbiamo liberare i giovani e non solo i giovani
Collegata a queste osservazioni che ho appena fatto ci sono art
Altri dati di fatto alcun su cui richiamo la vostra attenzione l'ondata di contestazione alla casta di cui va bene
Se invece era all'Adele GA dar luogo
Ad una miriade di esperienze di sperimentazioni di autogoverno e di associazionismo che sono interessanti
Ma sono anche ambivalenti io spero che
Molti rappresentanti di queste esperienze potrebbero essere qui tra noi sarebbe bello che fosse così
Si tratta di un pezzo molto importante e sarebbe un errore imperdonabile fare le solite battute sugli radicalismo l'inefficacia dei conviventi
Questi
Esperienze questi movimenti valorizza alunni come una modalità una modalità nuova di democrazia autogestita bisogna tenere presente
Che non significa che non ci siano dei rischi anzi i rischi sono sottolineati dalle stesse associazioni e che l'esperimento sperimentano rischi problemi
Uno primo problema delle sperimentazioni dal basso di democrazia dal basso la difficoltà della durata che respinge a cercare forme di Jules edificazione e istituzionalizzazione
Boltanski direbbe di risalita in generalità uscire dal problema ridotto e arrivare a temi più generali
Vedi per esempio i beni comuni dove e forte lo sforzo di Gino edificare tutti bollette benvenuto cerca di istituzionalizzare di giudicare le conquiste fatte
E poi c'è il secondo punto è
L'ambigua compatibilità con il sistema governa mentale questi vanno benissimo
Andiamo liberalismo queste esperienze sono perfettamente tollerate del sistema neo liberale che tornerà queste iniziative magari mescolando avesse Formez privatistiche e il o lobbistiche di gestione sociale
è il figlio il limite più importanti limite strutturale dei progetti di prossimità la parola prossimità va moltissimo ed è anche giusto che sia così punto democrazia partecipativa però il problema già c'è un limite e questo limite come affrontare i grandi temi generalisti della sinistra
Cioè per esempio i diritti del lavoro il diritto alla cultura e il diritto alla sanità
Quest'ultimo punto quello cioè della difficoltà di risalire alla generalità è il rischio di neutralizzare è e e parlo questo gli Schio di neutralizzazione della politica quello che Carlo Calipari diceva abbiamo bisogno di grande politica lo possiamo fare solo un piccolo politica
è importante
Risalire in generalità abbiamo bisogno di questo movimento e
Dico diciamo questo naturalmente questo rischio è è esattamente il rischio dal quale contro il quale abbiamo preso le mosse
è di politica come senso come i grandi valori di sinistra che abbiamo bisogno
Faccio solo una piccola parentesi per ricordarvi che appena il caso di ricordarvi che il Movimento cinque Stelle credo coagula un gran numero di consensi i in un
In un progetto di radicale esponenti citazione
Cioè avrà avuto piena della democrazia diretta alla fine della mediazione corrisponde
Io no non corrisponde nessuna progetto politico non si non c'è lungo sì cioè solamente il concentrarsi sul controllo sulla dipendenza
Sulla sorveglianza ossessiva no non c'è un progetto politico come invece c'è per esempio della destra
Mi del populismo di destra che sarà naturalmente ovviamente razzista becero interrogo etnocentrismo però è comunque nel contenuto invece abbiamo proprio la dipendenza dal sistema
Dal sistema di potere la diffida una diffidenza e basta
E non si riesce a
Produrre un progetto politico e quindi chiediamo congelati un'enorme quantità di
Interessi vuoti anche di scontento che viene
Sequestrato
E allora che facciamo
Dopo una crisi così grave una cosa buona cioè in una situazione di altissima incertezze e Visaggio una cosa buona c'è l'immaginario euforico del neoliberismo si è totalmente appannato ci crede più nessuno
Sotto la pressione economica avviene una cosa interessante cioè la differenza in dei differenti le famose spinta delle differenze
Trovano una linea di equivalenza che trova un punto di
Per cui le differenze si equivalgono e quale è esattamente quella della Cassia separazione diritti sempre più ricchi ai poveri sempre più poveri
è cresce il governo del nostro scontento crescono gli spazi della sinistra qual è lo spazio della sinistra so finendo la risposta è una volta preso atto dell'incoerenza sistematica del quadro
Non può essere la risposta non può essere che molteplice e dunque molteplici devono essere i livelli di strategia
Un
Innanzitutto la sinistra eh lo spazio
è difesa dello spazio in comune riconoscibile perché non può essere appropriato non può essere privatizzato serve alle persone per costruire forme di vita istituzioni nuove
Se è il partito si deve essere partito allora il suo è un ruolo dunque di servizio un impegno leale continuo alla Jacques parlare a lasciare immergere capacità persone tematiche di lotta concrete dal basso senza parlarci sopra
Questo è il livello micro o diciamo possa etnico di prossimità di democrazia partecipativa il livello concreto delle lotte le lotte plurali
Dunque
Poi c'è
Contemporaneamente la più tradizionale battaglia della sinistra dei diritti e dove si possono mobilitare i nostri padri della patria che ci sono parecchi c'abbiamo un atto
Intesa questa questa è una battaglia della sinistra dei diritti intesa come puntigliosa battaglia sul piano giuridico istituzionale rivendicativo nelle sedi sindacali nei tribunali
Cons contestare la prevaricazione delle logiche manageriali valutative su quelle dei diritti particolarmente quelli del lavoro dello studio del salita
Nella coesistenza delle logiche dove sappiamo che c'è la coesistenza ideologiche ma noi dobbiamo dare per dato che sia sempre vincente quella ma una geniale dobbiamo impuntarci quelle il tipo di battaglia che la fanno che si può fare contemporaneamente a quella della partecipazione il che è importante ugualmente
E su un altro livello
E infine contava ente terzo livello quello che secondo me il punto più importante il livello macro o generale
Secondo universale che è una parola poco troppo grosso si tratta del simbolico
Del nucleo di passione che offre alle individualità dispense livelli identificazione
Una identificazione li Bigica emotiva creando illegale della rete per una nuova soggettività se vogliamo creare un soggetto politico dobbiamo creare anche
Negli atti egemonizzare lo scontento attorno a un
Nodo di passione un nodo di identificazione un poco po'ampio
Poi
Forte ecco ecco non
Non ci non solo sulla lotta concreta ma anche il sud qualcosa di più
Di più comune che ci accomuna il lo spazio della sinistra si deve riconoscere perché è di sinistra
E va bene cioè riattiva politicamente facciamoci anche un po'di testimonianza nonostante non ci dobbiamo fermare sulla quella
Chiare orgogliosa proprio nucleo nel senso che non può essere solo depositato nella Carta costituzionale stalla e buonanotte
La rivendicazione cioè di essere uguali e liberi della invertendo
Essere uguali liberi contro le ingiustizie i soprusi sì subalterni sui deboli contro le diseguaglianze crescenti che vanno denunciate come scandalo intollerabile
Bisogna crederci perché questo nucleo deve essere un libro di Energia e
E bisogna
Insomma lottare per questo dubbio o di credenza egualitaria
E su quello si costruisce un soggetto politico di sinistra a mio avviso vari grazie
Grazie alla ora bazzicano può ora cominciamo
Una sessione di discussione di queste due relazioni la cominciamo con l'intervento di da domini anni giornalista filosofa
Grazie
Grazia Carlo Cambi e Laura bazzica dunque per queste due relazioni molto bello e molto ampie non facile anche da
Affrontare
Io non mi misurerò con il contesto geopolitico illustrate in modo
In un modo che io ho trovato così preziosa mente essenziale da Carlo Galli
Penso che forse Sandro mezzadro dopo potrà farlo meglio di me Nenni misurerò col problema posto da Carlo Cambi ma lasciato da lui aperto
Di come si fa a ricostruire quello che lui ha chiamato uno Stato giusto
Dopo la distruzione dello Stato neo liberale operata dal neo dello Stato liberaldemocratico operata dal mio liberalismo resterò alti qua di questa
Al come si ricostruisce soggettività politica diffusa
Dunque soggettività prima che indizio oggetto politica dunque agire politico libero prima che Santoro
Dunque azioni libera direbbe Hannah Arendt prima che
Organizzazione perché penso che alla fine spiegherò perché che senza questo quel noi
Che giustamente Carlo Galli ha evocato e invocato non si ricostituisce
Pur senza negare
Che oggi
Organizzazione partito è stato si sono effettivamente
Tre figure tre grandi concetti veramente la politica moderna
Concetti soggetti e urgenti letteralmente da ripensare e che questa è all'ordine del giorno
Io vorrei comunque piuttosto sottolineare come punti fermi da acquisire della relazione e l'altra bazzica Lupo due passaggi che lei ha fatto
Il primo punto è superfluo dirlo dopo le due relazioni che abbiamo sentito ma io voglio ripeterlo per una ragione politica che dirò fra poco
Primo punto bisogna molto bene acquisire che il neo liberalismo non è mai stata un'ideologia
Puramente economica non è una versione aggiornata del liberismo anche se purtroppo questa è la ragione per cui lo sottolineo
La sinistra italiana ed europea così lo ha trattato sbagliando
Per almeno un paio di decenni
Forse ancora vittima di questo equivoco nel liberalismo è una forma di razionalità che ha RID declinato le forme della politica le istituzioni ma soprattutto le forme di vita
E l'antropologia politiche le anime diceva Laura prima
Sotto mettendo la vita intera ai principi economici per libertà di mercato della concorrenza
Dell'auto imprenditorialità del principio
Di prestazione dunque inutile combatterlo solo a livello economico
Senza considerare i suoi effetti sia sulle forme della politica sia sulla mentalità il senso comune l'etica personale e l'etica pubblica
Secondo punto Laura Bassi Carugo giustamente nominato ciò che invece spesso viene taciuto
Che il nucleo portante del mio liberalismo e un nucleo ambivalente
Foucault diceva che
La forza del mio al liberalismo
E che nasce si sviluppa con ancoraggi a destra e a sinistra
è un nucleo cioè che non c'è estraneo che ci riguarda
E che ha fatto e fa Presa su un desiderio di autogoverno protagonismo e libertà
Che fa storicamente parte del patrimonio democratico ha ragione l'aura
E che mi ha fatto parte aggiungo io in quel ventennio di radicalizzazione della democrazia negli anni Sessanta e Settanta contro cui precisamente l'egemonia neo liberale si è installata
Sapere questo sapere questa ambivalenza del mio liberalismo
E molto importante secondo me se davvero vogliamo pensare a una sinistra e una democrazia post neo liberale che tenga dopo che nasca dopo
Questo qua ritengo che in Germania deliberare
Perché se è vero che nel liberalismo egemonizzare qui desideri di autogoverno libertà
E protagonismo soggettivo traducendo di e tradendo vi nella lingua del mercato della concorrenza
Del principio di prestazione della performances continua dell'auto imprenditorialità
Ne consegue che noi quel nucleo dovremmo invece riprenderci no ride chinando lo nella lingua della politica della passione politica
Della libertà politica della partecipazione
Tenti una vorrei dire generosità dissipatori mia antieconomica
Di un'esposizione personale senza
E ritorni soggettiva nella costruzione di ciò che ci accomuna
Se il vero cioè come è vero che nel liberalismo apportato tutta l'attività al mercato io penso che noi dobbiamo rispondere portando tutta la vita nella politica
Passioni affetti desideri e non solo programmi progetti razionalità
Se il vero infine che l'egemonia mio liberale se installata anche dando voce alla crisi dell'elemento disciplinare che era contenuto
Nelle forme tradizionali della politica i partiti i sindacati io da femminista ho vissuto questa critica da sinistra alle forme tradizionali della politica
Bene io penso che noi dovremmo qui costituire un soggetto politico
Che quell'elemento disciplinare dirigistico se non lascia alle spalle
Un soggetto diceva Laura
Che sappia soprattutto ascoltare e fa crescere
Fare D'Alema darebbe a Trichet diciamo a pratiche istanze democratiche dare voce acciocché nasce orizzontalmente non perché l'elemento di verticalità non serva io sono convinta che serve
Non sono nell'usate una politica puramente orizzontale non ce l'ho mai creduto io penso che in politica la verticalità serva e che appunto come già bazzica gruppo diceva
E necessario affidarla all'autorità di un elemento simbolico di un valore simbolico in cui ci si possa riconoscere
Lei diceva legati verte
Questo antico ma sempre
Da rinnovare caposaldo diciamo dello spazio
Della sinistra
Ma perché questo reinvestimento in questo valore comune non sia semplicemente appunto programmatico super economico
Astratto
Perché sia davvero capace
Di
Piaccia etici di coinvolgerci passionali in mente io penso che dobbiamo fare diciamo due mosse
Una lo accennata prima e proprio spostare diciamo il godimento il piacere che il neo liberalismo
Cara
Ci ha fatto mettere su consumi prestazioni successo competizione
Spostarlo di nuovo sull'investimento politico
E questo diciamo è l'elemento allibiti co positivo che noi dobbiamo mettere in questa impresa la passione del Comune che dobbiamo mettere in questa impresa
L'altra però io voglio nominarla e in qualche modo la contro faccia di questo Conte corrisponde alla contro faccia
Delle o fuori anni o di liberale già laurea diceva che
Queste o fuori a gettato la maschera
Ma non solo perché la crisi la Macerata la crisi ha eroso
Redditi e diritti eccetera ma perché da sempre devo fuori al mio di liberale
Ha il suo pendant nella produzione ormai di Marsala di sintomi di infelicità diffusa
Sono piccoli sintomi piccoli sintomi che non fanno parte del linguaggio della politica ma di quello della Psicologia
Depressioni petendi pendenze sensi di panico sensi di inadeguatezza di fronte al principio di prestazione sensi di colpa per i molti debiti non solo economici
Che continuamente produciamo di fronte a questo imperativo di produrre sempre di più e di godere sempre di più
Ora il neoliberismo è stato molto abile nel socializzare le un fuori a e privatizzare l'infelicità
E io penso che invece noi dobbiamo contrastare questa privatizzazione
Ri socializzare questi sintomi di infelicità diffusa
Perché diventino materia di una presa di coscienza collettiva UPA come si faceva i tempi del fordismo quando si socializzava no le prestazioni che si subivano all'interno del
Luogo di lavoro all'interno del ciclo produttivo ecco adesso il momento di socializzare diciamo il negativo che viene dalle ditte ho finito
Io penso che queste due mosse nell'investimento appunto di bilico nella politica e politicizzazione dell'infelicità
Siano necessarie per dare
Linfa vitale al valore delle Egadi Berté per ri per riempire di senso comune di una direi perfino sensibilità comune
Questa parola uguaglianza e libertà così antica ma oggi così nuova e penso che dobbiamo farle queste due mosse attivando pratiche politiche quotidiane
Diffuse orizzontali e soprattutto esponendoci direttamente in prima persona perché linea liberalismo ci ha convocato tutti e ciascuno
E quindi tutte ciascuno siamo chiamante
A questa uscita da questo quarantennio senza questo io credo
Che continuare semplicemente a rivendicare i diritti come spesso la sinistra fa non sia positivo non sia neanche utile non serva ambiente sarebbe come chiudo su questo
Perorare semplicemente a parole giustizia per Giulio reggenti e quant'altri
Come lui subiscono il martirio dei corti oggi senza
Darci anche il compito di essere lì da qualche parte aperti da stasera ma non solo stasera
A manifestare con i nostri porti che i corti contano più della contabilità economica grazie
Grazie a
Dove negli anni non ha la parola Tommaso Montanari scarico dell'arte
Preghiamo coricava
Infondate approvare as qualità parlare spostati qualche altro luogo perché abbiamo diciamo qualche problema Yahoo odio e nelle ultime file non stanno saltando bene grazie
Lo storico che vorrà tra un po'di tempo ricostruire i nessi fra
Crisi della democrazia nascita della post democrazia
Nel liberalismo in Italia
Avrà buon gioco nel dare uno spazio centrale
A un documento del maggio del due mila tredici documento della banca d'affari JP Morgan di cui forse vale la pena di rileggere qualche passaggio
All'inizio della crisi scrivono i banchieri si pensava che i problemi nazionali fossero di natura economica ma poi si è capito che erano problemi di natura politica
Le costituzioni sistemi politici dei Paesi della periferia meridionale dell'Europa sorti in seguito alla caduta del fascismo
Hanno caratteristiche non adatte al processo di integrazione economica
Queste costituzioni mostra una forte influenza socialista
Riflesso della forza politica che le sinistre conquistarono dopo la sconfitta del fascismo
Perciò questi sistemi tra cui il nostro hanno queste caratteristiche
Che vanno risolte governi deboli rispetto i Parlamenti Stati centrali deboli rispetto alle Regioni tutela costituzionale del diritto al lavoro consenso basato sul clientelismo politico diritto di protestare contro ogni cambiamento
La crisi è la conseguenza di queste caratteristiche ma qualcosa sta cambiando teste essenziale sarà l'Italia
Dove il nuovo Governo può impegnarsi in importanti riforme politiche chiuse virgolette
Allora questo è per intero il programma del Governo Renzi salvo per la lotta al clientelismo politico che invece lo strumento attraverso cui attuare tutte le altre cose
Che i banchieri prospettano all'Italia nel maggio due mila tredici uscire dalla crisi uguale uscire dalla democrazia
è piuttosto impressionante che in un articolo del Corriere la sera firmato da quello che seguirà il Quirinale con Napolitano si dica esplicitamente
Bussola del Presidente della Repubblica è documentale altre cose il documento della JP Morgan
Dal mio punto di vista
Questo è il punto centrale e credo che per questo il referendum è una battaglia veramente cruciale che segnala un prima e un dopo nella storia di questo Paese
Perché è il punto in cui si decide
Se il Progetto del mercato sul nostro Paese passa o non passa e se passa
Tutto quello che ne faremo in tutte le direzioni in cui stiamo discutendo in questi giorni sarà terribilmente più difficile
Quello è un collo
Fondamentale una strettoia fondamentale in cui combattere e vincere
Dal mio punto di vista di un manifesta di storico dell'arte di professore di un'università ancora pubblica
Proprio in un dibattito televisivo ieri sera ho sentito un consigliere economico del Presidente del Consiglio dire che l'università deve uscire dal contratto pubblico
E questo a quello che aspetta l'università italiana e poi tutto il resto a breve scadenza dal mio punto di vista il punto certo è
L'attacco diretto al patrimonio del paesaggio al Progetto dell'articolo nove della Costituzione
Il governo dello sblocca Italia il referendum sulle trivelle radio appena parlato l'importanza di andare a votare a quel referendum
La
Smog lo smontaggio programmatico della tutela materiale
Del patrimonio culturale la legge ma dia che sottopone le Sovrintendenze ai prefetti la tutela del Paese affidata da la costituzione del Settore tecnico delle Sovrintendenze non una tecnocrazia un sapere tecnico al servizio del futuro del patrimonio
Viene spostato sotto i prefetti
Salta un altro contrappeso del potere esecutivo
Salta con i referenti con la riforma costituzionale saltano la Corte costituzionale la presenza Repubblica oltre a molti altri contrappesi per quanto riguarda il governo del territorio saltano le sovrintendenze a favore delle prefetture
La il definanziamento della ricerca di università l'attacco diretto
All'articolo nove i musei che diventa un luna park con direttori che sono mercenari del mercato internazionale al servizio diretto del potere politico che li ha nominati
Ma
Accanto a questo accanto all'attacco diretto c'è un attacco più centrale mi pare più insidioso proprio nel segno
Del documento da JP Morgan e soprattutto l'attacco a immessi fra l'articolo nove potremmo dire l'articolo tre
Il fatto che nel nostro sistema la cultura il diritto alla cultura
Non è un fine in sé è uno strumento fondamentale per la costruzione dell'eguaglianza sostanziale e per quello che l'articolo tre chiama il pieno sviluppo della persona umana
Se io dovessi dire qual è qual è il spero che sia la bussola della sinistra che nasce oggi è proprio lo il pieno sviluppo della persona umana l'essere umano non come mezzo ma come fine
Cosa che mi pare distingua il progetto della sinistra da quello della destra e da quello del
Populismo indistinto
L'essere umano la persona
Come un fine politico
Allora
La partita è quella intorno all'articolo uno a chi appartiene la sovranità appartiene al mercato
Ai mercati internazionali o appartiene ai al popolo cioè i cittadini da questo punto di vista
è la cultura e la conoscenza giocata in questo sistema di valori fondamentali a dare degli strumenti essenziali
Per l'esercizio di questa sovranità
Allora la ricerca è
Fondamentale
Per costruire un modo diverso di pensare
La pubblicità della più grande compagnia telefonica italiana della Tim dice in questi giorni se Circelli avrai la libertà di non dover scegliere più
La libertà di non dover scegliere più questo è il modo con cui si pensa di vendere un prodotto ecco noi dobbiamo costruire la libertà di scegliere ancora
E questa libertà di scegliere ancora si costruisce attraverso gli strumenti della ricerca della cultura intesa come conoscenza come strumento di ricostruzione della sovranità
Questo nesso forte tra
CONSAP difesa del della cultura del paesaggio del patrimonio e democrazia è un nesso evidente in negativo nella politica di questo Governo qual è stato
Il claim lo slogan dello sblocca Italia padroni in casa propria
è un vecchio slogan fascista recuperato dalla destra xenofoba della dell'est europeo
Poi Berlusconi l'aveva usato nel due mila uno per il piano casa padroni in casa propria e la libertà texana sul territorio opposta all'idea di sovranità dei cittadini
Quando Calamandrei Piero Calamandrei sfollato in Umbria trova un libero dalla libreria che non era sua
Che è il Mulino del Po di Riccardo Bacchelli e lo legge e nei suoi diari ne scrive una lunga bellissima recensione privata viene colpito da una frase del product di uno dei protagonisti negativi di destra del buio del Po il Barone che dice il mio modello di buongoverno
E quando tutti sono padroni in casa propria e uno solo comanda in piazza
C'è un nesso fortissimo fra la verticalizzazione autoritaria e l'idea di dare in mani libere sul territorio sul paesaggio
E di trasformare la cultura in una sorta di intrattenimento che rivolga cittadini verso un privato chiuso e li porti via dalla politica che può cambiare le cose
Calamandrei dopo la liberazione torna a Firenze come Rettore dell'Università riunisce i suoi studenti nell'Aula Magna dell'Università chiede agli americani di fare ricominciare le elezioni
Subito tra le macerie e dice un Paese riparte studiando facendo ricerca quel discorso bellissimo
Che in cui si parla non di diritto Calamandrei un giurista ma si parla di paesaggio di patrimonio culturale si chiama così l'Italia ancora qualcosa da dire
Allora l'Italia in cui non ci sono padroni ma custodi del futuro l'Italia che ancora qualcosa da dire spero che sia il messaggio di questi giorni grazie
Ora la parola Sandra mai Zadra dell'Università di Bologna
Grazie
Grazie a
Carlo Galli lavato bazzica Lupo per queste due relazioni
Così intenso così problematica
Che siamo chiamati
A
Commentare
Una politica creativa
è quello di cui ha bisogno
Oggi
Unitaria nuovo
Soggetto di sinistra questo ci ha detto Carlo Galli
Sottolineerei
Che questa unica creativa particolarmente necessaria nel momento in cui ci troviamo di fronte a trasformazioni profondissima intanto
All'interno dello scenario globale quanto in Europa quanto in Italia trasformazioni profondissima eh che configurano una vera e propria terra incognita
In cui ebbene non dare per scontato il significato delle stesse parole che utilizziamo
Quotidianamente per pensare per parlare per praticare la politica a partire
Da democrazia e da sinistra
Ci troviamo oggi all'interno di un mondo nuovo di un mondo dove
Ad esempio l'Occidente non è più il centro indiscusso ma ci rendiamo conto
Della
Trasformazione epocale che questo
Comporta
Certo in una situazione che è caratterizzata
Da guerra da terrore
Da caos
Per cui prendo ancora qualche elemento
Dalla relazione di Carlo grazie
Ma non ci sono soltanto guai approva cioè gode causa
Ci sono delle sfide straordinarie
A cui siamo chiamati a rispondere e ci sono delle sfide straordinarie
Perché ovunque nel mondo ci sono donne e uomini che nella loro quotidianità lottano per dare un significato nuovo a parole come democrazia eccome sinistra
Ovunque nel mondo anche bene nel caos mediorientale nel caos siriano
Ci sono esperienze in questo momento a cui possiamo
Riferirci il lo scenario come quello siciliano evidentemente ci sono esperienza di questo genere
Cioè l'esperienza di Rosarno
L'esperienza elogiava
Che abbiamo seguito
A cui abbiamo partecipato senza nessuna mitologia badate bene
Senza nessuna concessione alle vecchie retoriche
Dell'internazionalismo della solidarietà internazionale
Ma l'abbiamo seguita
Scoprendo in quei territori delle straordinarie
Pratiche
Di costruzione di qualcosa che torna danno il senso alla parola democrazia nella quotidianità nella vita
Delle persone
Bene oggi poggiava
è sotto attacco dall'esercito turco da parte dell'esercito turco
Da parte
Di un Paese la Turchia di Erdogan che contemporaneamente all'Europa
Sta cercando di trasformare
In un avamposto avanzato del suo regime di trasformazione dei Confidi
Che tipo di iniziativa è possibile
Assumere per contrastare questo tipo di sviluppo e per esprimere
In modo molto concreto materiale solidarietà con un'esperienza come quella risorsa
è evidente per anticipare un punto su cui concluderò il mio intervento
Che c'è bisogno di un'iniziativa transnazionale che sia in grado di fare effettivamente pressione sui centri di potere da cui nascono
Queste
Politiche
Di controllo dei confini c'è bisogno di un'iniziativa che si ponga immediatamente sul terreno europeo
Caos
Grandi sfide
Grandi mondi menti
Ma che cosa c'è dietro a questo cenato ci sono naturalmente molte cose
Ma una
Deve essere sottolineata sì in modo
Particolare credo
C'è una trasformazione profondissima del capitalismo
Nominiamo il capitalismo e nominiamo le sue trasformazioni
Il capitalismo oggi è profondamente mutato di fronte a quello che in Europa occidentale ha reso possibile un'esperienza
Certo limitatissima soprattutto in Paesi come l'Italia quale quella dello stato sociale democratico
Non torneranno più quei tempi perché capitalismo oggi è profondamente mutato nuovi soggetti nuovi centri di comando nuove logiche di accumulazione e di valorizzazione
Se non comprendiamo questo mutamento se non lo mettiamo al centro dalla nostra ricerca
è davvero molto difficile
Riprendere un cammino
Che
Si riferisce ha un termine come sinistra
E dobbiamo domandarci
Che cosa significa costruire un contropotere
Capace di fare fronte a questo nuovo capitalismo che ormai da decenni è esondato dispetto alla dimensione nazionale
Oppure dobbiamo anche domandarci qui che cosa significa oggi lotta di classe
A fronte di queste trasformazioni del capitalismo
E come la lotta di classe può mettere capo a una forma politica
Capace
Di affrontare ripeto in modo
Efficace il dispotismo del capitale all'interno della società per citare
Ancora l'intervento di difesa Carlo Casini
Una nuova politica deve essere che
Inventata a partire
Da questo tipo di domande e dalla tenace ostinata determinazione a dare delle risposte pratiche nella quotidianità nell'agire quotidiano a queste domande
Può lo Stato
Essere l'orizzonte
Loizzo un privilegiato
Di una politica di questo genere io non credo
Ma non lo credo non per ragioni ideologiche
Ma perché penso che in queste grandi trasformazioni del capitalismo che abbiamo vissuto negli ultimi trenta quarant'anni
Come è cambiato il capitale è cambiato anche lo Stato
E non ci sono oggi le condizioni per costruire resistenza efficace
Nei confronti dei processi di finanziarizzazione nei confronti del devo liberalismo a partire dallo Stato nazionale come base esclusiva badate lo hanno imparato in America latina
I governi progressisti in questi ultimi dieci quindici anni
è dunque credo sul terreno europeo che l'intento deve essere collocata la grande questione della possibilità di dare un senso nuovo la stessa parola sinistra
Mi dà un senso nuovo alla parola democrazia di produrre una intenzione democratica che sia
All'altezza dei problemi di fronte a cui ci troviamo
Ma che cosa vuol dire
Assumere il piano europeo
Come il terreno
Privilegiato dell'iniziativa politica significa abbandonare il territorio significa abbandonare alle città i municipi significa abbandonare lo Stato la dimensione nazionale ma evidentemente no
Significa
Essere in grado di sviluppare un'azione politica capace di attraversare tutti questi piani compreso quello importantissimo
Dello Stato nazionale
Per riuscire attraverso un processo con un attivo fatto anche di rotture che
A determinare un intervento efficace
Sul livello europeo su cui si articola in fondo il potere
Credo
Che domina le nostre vite
Credo
Che questo
Sia
Un troviamo fondamentale che dobbiamo porci telefonate realismo politico
Un problema fondamentale e chiudo perché il mio tempo e giustamente scaduto teste non possiamo
Pensare di affrontare
Semplicemente
A partire sì dalla costruzione di
Il soggetto politico immaginato come partito
Da questo punto di vista ho sentito delle cose su cui ci sono assolutamente d'accordo tanto da Carlo Galli quanto lavora Bacigalupo credo che il problema sia molto presente anche a molti dei promotori di questa iniziativa per un partito può essere di importanza fondamentale ma soltanto nella misura in cui è capace di aprirsi
A ciò che sta fuori da sé e senza pensare di fango citarlo
è quello che sta fuori dal partito e oggi quello su cui si gioca la possibilità di reinventare la democrazia di reinventare il Comune in questa nostra Europa
Non c'è
Invenzione democratica senza la diffusione di uno spirito di di volta in Europa di queste
C'è bisogno e dobbiamo esserne consapevoli deriva
Grazie
Ora la parola Erasmo palazzotto deputato di sinistra italiana
Avete
Mai visto una foto del Plani e spero di notte
Io credo che
Bisognerebbe studiare la geografia sulle foto notturna del PRA Ministero terrestri
Perché esattamente su quella fotografia che sono disegnate
Che è disegnata la geografia delle disuguaglianze
Si vede una parte del pianeta totalmente illuminata è una parte quasi completamente al buio
Ed è questo il mondo in cui viviamo alla fotografia più emblematica di un mondo grande terribile
Che oggi attraversa una fase di transizione storica del
Del capitalismo la potremmo definire ripartendo dalle relazioni che abbiamo ascoltato l'età del caos
Cioè quel periodo storico in cui le trasformazioni del capitalismo le le contraddizioni del capitalismo esplodono tutte contemporaneamente in maniera virulenta
Travolgendo anche le categorie tradizionali con cui noi abbiamo classificato entrate coalizzato alcuni fenomeni
Pensiamo alle migrazioni
Come sono cambiati com'è cambiata la natura dei flussi migratori negli ultimi dieci anni
Che cosa e significato
Passare da le migrazioni economiche
Che avevano numeri contenute che facemmo fanno parte la natura umana a quelle che oggi invece sono migrazioni forzate e anche nella rappresentazione pubblica
Immaginate solo come migrazioni legate a guerre mentre in realtà noi sappiamo
Che oggi la maggior parte delle migrazioni forzate sono legate a processi di impoverimento e soprattutto a grandi cambiamenti climatici che stanno deserti dedicando un pezzo intero del continente africano
Ecco sessanta milioni di persone
Nel due mila e venti queste sono le previsioni lasceranno l'Africa subsahariana per spostarsi verso il nord Africa e l'Europa
Perché oggi per fare un esempio il lago ci hard che riforniva di acqua diciamo tutti i Paesi della zona dell'Africa occidentale il cane il la Nigeria il chador stesso
Appena mille quattrocento chilometri quadrati di esperti di estensione mentre
Negli anni Sessanta ne contava venticinque mila chilometri quadrati di estensione
E quei processi di desertificazione oggi anche qui la geografia delle disuguaglianze se noi andiamo a vedere la carta geografica
Del
Delle desertificazione dei processi di desertificazione la sovrapponiamo alla mappa dei conflitti
Scopriamo che quella mezzaluna che avvolge tutta l'Africa subsahariana e il Medio Oriente che sono le zone del che renda più colpite del processo di desertificazione quelle due casi quelle due cartine quelle due mappe coincidono perfettamente
E allora oggi è questa la lettura che dovremmo provare a dare
Del mondo che che viviamo e anche la guerra dentro questa dinamica cambia le categorie storiche a cui siamo stati abituati
La guerra globale ha per la guerra mondiale a pezzettini o la guerra globale che si gioca in un pezzettino di terra in Siria in questo momento e la prima guerra forse tra quelle che abbiamo vissuto in questi anni che non si gioca per il petrolio
Non siamo davanti a una guerra perché combattuta per il petrolio ma siamo davanti a un conflitto combattuto prevalentemente per l'egemonia globale
Ma combattuto anche per mantenere il caos come strumento di governo ecco tale caos per giustificare lo stato di eccezione in cui ci costringono a vivere
Ed è così che si definisce anche la nostra società
L'Europa così come ci veniva raccontata nelle relazioni
L'Europa che
Viene lentamente Fago citata da questo stato di eccezione in cui anche
IP i principi democratici cominciano a venir meno
E che
Appunto diventa uno degli efficiente di questa tempesta che sta attraversando il mondo di questa crisi che sta attraversando il mondo
è così noi abbiamo oggi
Un
Un grande punto interrogativo davanti a noi che davanti a questo scenario a questo quadro così fosco
Esiste ancora la speranza che tutto questo possa essere fermato
E questo è il tema a cui penso noi dovremmo dare una risposta ebbene oggi esattamente la nel punto meno ospitale dove nessuno potrebbe immaginare del un esperimento di questa natura
Lì al confine tra la Siria e la Turchia è nata una delle più grandi esperienze di democrazia e di partecipazione di libertà che il pianeta abbia mai conosciuto che è l'esperienza della Repubblica del ronzava
Una Costituzione che io vi invito a leggere un Carta dei principi che mette al centro l'essere umano e la dignità della persona come elemento fondativo di una società
Il rispetto dell'ambiente e lo fa lei
In mezzo a un conflitto che ha cancellato completamente anche le regole basilari dei conflitti
Lì in un luogo dove eserciti della NATO compiono ogni giorno violazioni sistematiche dei diritti umani è crimine e commettono crimini contro l'umanità nei confronti della popolazione turca
Lì neurologia va nel punto dove meno ce l'aspettavamo è nata una speranza
Qui in Europa in uno dei momenti più bui per la la storia del nostro continente e della nostra comunità
Qui in questa Europa nascono focolai di speranza
Abbiamo
Tutti quanti avuto le palpitazioni
In questo straordinario è complicato due mila quindici
Che ha visto alcune delle esperienze più drammatiche per la storia del nostro continente ma anche alcune delle esperienze più interessanti e vitali per la democrazia e per la sinistra
Abbiamo avuto tutti no le palpitazioni durante la straordinaria esperienza ecco prova democratica del referendum greco quella è una speranza per l'Europa
E continuiamo ancora
Ad avere le palpitazioni quando vediamo quello che sta accadendo in Spagna
è la sfida che stanno lanciando quei ragazzi di poter mosso all'establishment della politica spagnola ed europea
Accettando anche la sfida del Governo ma ponendo una condizione il Governo o è utile al cambiamento o è qualcosa che bisogna battere
è così
Potremmo continuare e potremmo cominciare a guardare anche nel nostro Paese le tante esperienze che in ogni territorio anni mono una speranza
E io credo che noi dovremmo da cui oggi uscire con l'idea che stiamo provando a mettere in campo la sinistra e la speranza
E la sinistra e la speranza è quella che ha il coraggio di dire che il mondo lo vogliamo cambiare che così come non va bene e non lo vogliamo solo migliorare o aggiustare
è quella che ha il coraggio come noi oggi di dire che anche quando tutte le condizioni sembrano avverse
Si ha il coraggio di riprendere il cammino e di sventolare anche dove sembra inopportuno la bandiera della democrazia la bandiera della pace e la bandiera della libertà
Quella strada è la sfida che parte oggi da COSMO politica questa è la sfida che dobbiamo accettare tutti assieme a partire dal giorno ventidue grazie a tutti Buon cammino
Graziare asma palazzi Satta ora Nicaragua Cheryl Mele ricercatrice poi si prepara vicarie Piras e poi avremo un bivio
Care compagne e cari compagni
Intanto buonasera a tutti un grazie a chi mi ha preceduta
Una notazione apriamo questa tre giorni con proposte di lettura dei grandi temi che caratterizzano la fase
E secondo me si tratta di una scelta importante perché le proposte che mettiamo in campo per leggere la fase
Alludono al tema importante della ricostruzione di una cultura politica
Che è un passaggio centrale per qualunque progetto o prassi trasforma Trichet si voglia mettere in campo
Ed è chiaramente centrale dentro questo passaggio che non si torni all'esercizio di un punto di vista autonomo sulla realtà che prenda anche le mosse dalla critica dell'apparato ideologico di mascheramento della realtà
Ora Lamy e il mio intervento si situano dentro due soli solchi
Che sono stati già nominati prima di me quello di quale sia lo spazio della sinistra nella crisi della democrazia e quello di come si faccia a riorganizzare la rivincita in modo massiccio
Dunque
Io credo che democrazia liberalismo ripresa dell'iniziativa debbano rimanere rapporto stretto
Con quello che è oggi il capitalismo contemporaneo e con la aggressività capitalistica che ha
Caratterizzato l'ultimo quarantennio e quindi mi sembra che qui dentro dentro questa problematica che è è una problematica di sinistra debbano ritrovare cittadinanza i termini del conflitto e del lavoro
E dico conflitto e non dico conflitti e non a caso
Perché io credo che il grande tema oggi sia quello di come si sa a riportare la nostra dialettica a livello dello scontro
Come si fa a riorganizzare un punto di vista autonomo complessivo a tutti i livelli
E qui secondo me è la grande questione e come si generalizza il conflitto stesso inteso a tutti i livelli
Come si ripuliti Cisa il conflitto stesso e quindi come si ripuliti Cisa paradossalmente
L'iniziativa politica
E come si torna alla democrazia in quanto arena di trasformazione sociale
Io perché penso dico conflitto e lavoro perché penso che il lavoro rimanga un elemento di mediazione centrale del passaggio
Che dobbiamo effettuare dal multiradar sesso delle istanze delle rivendicazioni delle soggettività
Che sono pure nate giustamente all'interno del quarantennio liberale in un universo politicamente efficace
Ora ammesse sembra che si possa
Sul tema del lavoro semplicemente imparare dal nemico
A me sembra che l'attacco al lavoro l'erosione delle sue basi materiali l'annichilimento del lavoro in quanto soggetto politico siano stati la persistente centralità di quello che noi definiamo il costrutto neo liberale
Sono state la sua centralità sia dal punto di vista dell'applicazione delle politiche non libera lì a livello mondo
Che della applicazione delle politiche noi liberali nel tempo
L'attacco al lavoro è stato
Una centralità laddove
Per altri versi le politiche non liberali hanno si sono invece espressi in maniera anche abbastanza diversificate
E fosse
E d'altra parte mi sembra che da un punto di vista della ricostruzione storica di dove ha origini quello che definiamo neo liberalismo
Sia innegabile che c'è stato un elemento focale negli anni tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta
Quando Lario organizzazione capitalistica l'internazionalizzazione del circuito e l'accumulazione la finanziarizzazione dell'economia prendevano una direzione su cui era impresso il conflitto capitale e lavoro
E dove stiamo andando in termini di rapporto tra capitale e lavoro secondo me ce lo spiegano oggi bene
I Paesi che sono al di fuori dell'Europa perché io mi io sono una ricercatrice che studia l'Asia quella che viene definita la fabbrica del mondo il cuore economico del mondo
Belliche si vede chiaramente che cosa una relazione tra capitale e il lavoro non mediata da niente
Che si vede chiaramente che
Un contratto a tempo determinato o indeterminato può diventare sistematicamente temporaneo per esaurimento fisico delle fisico e mentale delle persone che lavorano
E lì si vede sistematicamente che qualunque tipo di lavoro sia esso a tempo determinato a tempo indeterminato diventa una vena di produzione di vulnerabilità e anche di povertà
E dunque questa mi sembra una variabile si persiste il tenente centrale di quello che chiamiamo neo liberalismo
L'altra centralità che a me sembra fatalmente collegata a questa prima
è stato il tentativo Keller rubato l'intero quarantennio liberale di espandere le masse dalla politica e dai centri di decisione economica
La ripresa del tema della democrazia nel consenso internazionale perché negli anni Settanta era crisi della democrazia e lo sappiamo bene dal rapporto della Trilaterale
Negli anni Ottanta la democrazia richiesti torna ad essere menzionata ed anzi il consenso internazionale dice che la democrazia e lo scopo di tutti e tutte
Però la ripresa del tema della democrazia in questo consenso mi sembra fatalmente collegata alla sconfitta delle forze del lavoro come ci dicono lavori bellissimi come quelli di brevetti di Silver
Una volta sottratta al conflitto la democrazia da arena da un contesto conflitto capace di generalizzare
La democrazia Darina contestata tra Forza del cambiamento e forse della conservazione viene restituita al mercato della supremazia indiscutibile delle sue libertà
E quindi sul tema della democrazia a me sembra di poter vedere un lungo periodo dalla Commissione trilaterale alla chiusura degli accordi di libero scambio cui siamo oggi di fronte
Ne parliamo forse troppo poco nell'Asia Pacifico si è concluso un accordo di libero scambio
Di dodici Paesi che si chiama TTP
E che copre il quaranta per cento del PIL globale
Si sta concludendo un accordo di libero scambio tra gli Stati Uniti ed Europa è bene
Dentro questi accordi di libero scambio ci sono dei dispositivi dire ingegnerie ha deciso definitiva di quelle che sono le relazioni tra lo Stato la società
E il mercato dispositivi di coerenza regolatoria al ribasso
Dove si può immaginare lo si sta facendo
Che gli Stati possono essere chiamati citati in giudizio da una corporation da una multinazionale se vengono lesi niente i profitti
Attesi o realizzati dall'investitore
Ora quando io
Però a
Mettere
Il
L'accento sulla questione del lavoro come dicevo prima
Non è perché io penso necessariamente che questa sia oggi una soggettività prevalente nel nostro campo
Non penso neanche che sia necessariamente inerentemente il soggetto della trasformazione sociale
A me sembra che oggettivamente il lavoro sia stato una preoccupazione centrale del sistema neo liberale un centro di attacco nevralgico su cui il pensiero di pratiche nei liberali hanno insistito a il mutuo
Esatto sullo stesso piano del pensiero di quello che noi chiamiamo il pensiero il movimento intellettuale neo liberale
Non è possibile davvero rintracciare una coerenza totale si tratta di un corpus dottrinario molto variegato e chiaramente il mio liberalismo non è liberazione diretta di un corpus dottrinario
A meno che non pensiamo che la prassi trasforma Trichet
Proceda a partire dal pensiero
è stato un corpus dottrinario però che è riuscito a declinare e a mettere in campo un campo semantico talmente vasto
Nel quale secondo me noi stessi ci siamo qualche volte rischiamo di trovarci imbrigliati
Io liberalismo il pensiero liberale riesce a declinare tutto dal ritorno allo Stato
Alla centralità della democrazia alla centralità della società civile alla centralità della partecipazione
Anche al per la questione della redistribuzione sociale quando l'impoverimento eccessivo perché il capitalismo ha bisogno di un po'di stabilità sociale
Però
Rimane inflessibile sul principio della supremazia del mercato rimane flessibile sul profitto sul principio del suo profitto che deve rimanere variabile
Indipendente e rimanere
Inflessibile sul problema del soggetto lavoro che non deve emergere dall'est dalle ceneri della storia
E d'altra parte l'unica cosa che il pensiero neo liberale non declina è proprio la questione del conflitto il conflitto a partire dalla questione del lavoro
E non essendo questa una categoria suscettibile di depurazione dal punto di vista politico la manovra in questo caso è stata di espungerlo atto culla il discorso
E io penso che non questo non dobbiamo farlo bene bene bene benché questo non sia una questione di esclusività ma questo non dobbiamo fare
Altrimenti rischiamo di porre un'eterna compatibilità con il sistema che
Pensiamo di voler combattere non posso mi dicono per tempo scaduto quindi
Salto un pezzo che attiene
Che accenno appena perché un pezzo attiene a quello che io intendo per lavoro e per un mondo del lavoro che deve tassare le alleanze assesti esterno che deve provare a coagulare
Indultino emerso dicevo dei conflitti sociali sottraendoli dall'arena della rivendicazione particolare e ventidue renderli all'Arena della critica della logica di sistema e della trasformazione democratica della società
Quando io dico lavora in questo senso che crea alleanze al suo esterno io penso al lavoro che crea ovviamente anche alleanze al suo interno il lavoro come alleanze tra sentimenti diversi
Dove non stiamo qui facendo un'indagine sociologica per decidere qual è il segmento del lavoro più precario o più vulnerabile
E noi stiamo cercando di capire qual è il soggetto il segmento del lavoro necessariamente capace di imprimere una trasformazione sociale
Il lavoro come alleanze quindi come risposta massiccia compatta alla frammentazione che viene creata quindi non adesione alla frammentazione ma risposta alla frammentazione l'ultima cosa
Qui io non sto parlando di un ritorno di a un dogmatismo economicista io credo che il terreno della critica al capitalismo
E il terreno della progettualità del lavoro e per il lavoro necessitino comunque del coraggio dell'autocritica tenendo vivo l'orizzonte della libertà umana nel suo senso più pieno
Penso però sinceramente che l'iniziativa non possa che riprendere da questo campo
E credo che la partita si giocherà sulla nostra capacità di riagganciare fondamenti la nostra questione di parte ecco esercitare il fisso per tutta la flessibilità di cui siamo capaci grazie
Grazie Ficara cioè rimane ora per l'ultimo intervento di questa asserzione amicale Piras deputata o di sinistra italiana
Prima cosa uguale
A vedere in questa sala io dieci secondi anche forse solo dieci del mio intervento le dediche l'idea che ci ha creduto in questa Inter in questo appuntamento a chi ci ha lavorato anche allestito la salati
Ha costruito
Che bisogna sempre ricordarselo che dietro questi momenti c'è chi ci lavora e cioè che ci credo che questo fosse
Il lascito più bello di una cultura politica anche la speranza più bella per il futuro
Cinquecento mila morti
Due milioni di feriti
E sei milioni
Di sfollati senza casa e l'ultimo dato aggiornato
Su quello che accade in Siria dal due mila undici a oggi
La NATO
Tra le altre cose che mi
Tocca fare diciamo
Con con grande piacere c'è anche quello di partecipare ad assemblee parlamentari della NATO l'organismo consultivo e politico
Quindici arrivano anche queste informazioni la NATO si prepara a costruire una base nuova in Polonia alla scrive da adottare quella
Nazione
Sulla linea del confine di fatto con
Con la Russia
Di nuovi missili a lunga gittata che sostituirebbero quelli esistenti e rafforza avrebbero non solamente
La protezione di quella nazione ma anche diciamo in funzione aggressiva
Terza cosa
Dove è nata Lisi disse
Leasing nasce in Iraq
Concorriamo noi a costruirla
L'Iraq che era anche dirà che l'assidua il cuore del primo califfato ma l'Iraq che anche il luogo dove abbiamo scatenato due guerre negli ultimi vent'anni
Perché questi tre fotogrammi per dire che io credo che innanzitutto il fallimento dell'Europa stia qui
Sia al suo interno e sia ai suoi confini che il fallimento dell'Europa
Assume oggi più di ieri ma immediatamente dopo il crollo del muro di Berlino la cifra della guerra
E sembra quasi una maniera autistica di continuare andare avanti ripetere gli stessi errori che quasi ci fa pensare come ha detto bene Erasmo palazzotto prima
Che in realtà questa strategia di governo e precisamente quella perseguita cioè quella del causa altrimenti non si spiegherebbe
Come
Che l'Europa in queste settimane in questi mesi di
Di di un conflitto di una terza guerra mondiale che sa di non pendo su scala planetaria che sta
Uccidendo devastando
Amplissime aree del pianeta come sia possibile che l'Europa continua ritorcersi a discutere al suo interno senza trovare una soluzione
Non si spiegherebbe non si spiegherebbe se non nel collasso
Dell'Europa non si spiegherebbe se non nel collasso di sistemi di valori che quell'Europa avuto noi pensavamo che l'Europa fosse l'invenzione della pace e la diffusione dei valori sociali della solidarietà del lavoro
Dei buoni diritti civili
Ci ritroviamo con ben altra cosa è se andate a ripercorre la storia di questi vent'anni immediatamente dopo il crollo del muro di Berlino inizia una stagione di guerra
Che oggi diciamo percepiamo con maggiore intensità rispetto rispetto al passato poteva essere l'Europa dei diritti civili è diventata l'Europa
Del traffico di armi
è diventata l'Europa
Spregevole il ridicolo come il nostro Paese di fronte all'assassinio di Giulio reggiseni non riesce a rinunciare agli affari
Neanche di fronte alla nostra meglio gioventù neanche di fronte alla nostra meglio gioventù si pone un problema degli affari che noi facciamo con un regime dittatoriale che dovrebbe essere anche il nostro punto di riferimento per risolvere la questione libica
Che non riusciamo a risolvere perché anche quella l'abbiamo creata noi
Allora punto primo io direi da dove si ricostruisce la sinistra dove si ricostruisce l'Europa basta guerre
Basta guerre perché ne abbiamo fatte troppe basta guerre
Perché abbiamo ucciso noi troppe persone basta guerre
Perché dove passa la guerra non si crea pace né democrazia non si esporta diritto e democrazia
Si esporta ulteriore guerra ulteriore violenza ulteriori morti
E basta far prevalere la logica dell'economia sui diritti delle persone dovunque ci si trova ognuno nel pianeta
Perché un punto anche su questo di carattere etico morale lo direi quando noi facciamo affari col Qatar e poi però non ci preoccupiamo Cattari in questi giorni compra Meridiana
Salva una compagnia era italiana la prima compagnia aerea privata italiana
Comprendere i pezzi di sistema sanitario della mia isola
E nessuno che pone ponga un problema sui flussi di finanziamento che da quello stato che da quello stato vanno ad alimentare le casse del leasing
Dovremmo dirlo noi perché la verità diceva Gramsci rivoluzionaria io penso che la verità se il principio
Di qualsiasi rivoluzione noi volessimo
Provare a fare perché di questo che c'è bisogno e se voi andate a vedere la storia della sinistra in nel continente europeo quella comunista quella socialdemocratica è andato a vedere
La storia dell'Europa il declino dell'Europa i due declini
Sono
Si intrecciano
Corrono paralleli e poi si intrecciano il declino del pensiero della sinistra delle sinistre in Europa e il declino dell'Europa su due processi che corrono paralleli
Allora a maggior ragione dovremmo ricostruire la sinistra a maggior ragione dovremmo provarci io sogno semplicemente queste una sinistra che sia capace di dire la verità in faccia
A chi ci governa la verità in faccia al mondo che rimetta al centro le persone gli uomini e le donne i loro diritti che una sinistra laica una sinistra aperta una sinistra plurale allora io non credo parafrasando un capo indiano
Che noi potremmo
Dovremmo considerare la sinistra comune dedita
Dei nostri padri
E se mai un prestito che ci hanno dato per i nostri figli
E io i miei figli vorrei dedicare questa esperienza che stiamo iniziando oggi che spero si allarga a macchia di leopardo che sappia che qua macchia d'olio che vada in ogni territorio che coinvolga a più persone che restituisca protagonismo
Abbiamo bisogno
A per noi stessi e per i nostri figli di restituire qualcosa di grande qualcosa che partecipa a livello europeo a ricostruirla quell'Europa che volevamo che abbiamo sognato quella che abbiamo pensato che
Nel novembre dell'ottantanove potesse diventare più ampia più bella più pacifica più colorata
Noi dobbiamo ricostruirla quell'Europa allora non basta dire più Europa bisogna ricominciare dagli strumenti bisogna ricominciare a parlare parole di pace bisogna ricominciare ad istruire ci bisogna ricominciare ad agitarsi bisogna ricominciare ad organizzarci
Perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo di tutta la nostra intelligenza e di tutta la nostra forza grazie
Grazie
A me il cane è abbiamo
Concluso alla prima parte della nostra discussione quella gara introdotta
Dalle relazioni di Carlo Galli all'aura Abazi Galuppo ora aveva stremo fra poco Home naviga intervista che ieri siamo andati a fare la Presidente Laura Boldrini che salutiamo
Solo un attimo prima che parta vi ricordo che è annata dentro questa sembra da parte
Di alcuni e di Arcore la proposta di andare questa sera alle ventidue insegno di proteste di richiesta
Di verità e giustizia per
L'assassinio di Giulio respinge Reggiani sotto Montecitorio non largo Chigi con delle fiaccole per cui
Chi di voi quale partecipare al
Invitato ad andare ora il video di Laura Boldrini
Buongiorno al Presidente
La settimana scorsa lei è andata lenzuolo quale significato in questa sua visita
Se io sono andata allerto perché lei estivo oggi è un simbolo il simbolo dello sforzo di un intero popolo per soccorrere le persone che attraversino dodici miglia limare pericolosissimo e non si voltano dall'altra parte
Ho voluto incontrare delle vecchie signore di novanta ottantacinque anni che sono uscite
Tutta la stampa mentre una di loro allattava neonato siriano e sono il simbolo appunto del fatto che non si può chiedere Cima la nazionalità a un neonato si dà al neonato quello di cui ha bisogno e quindi un simbolo di umanità e poi l'Expo anche perché
Oggi appunto si parla di tagliare fuori la Grecia dal da Schengen e io penso che appunto lo slogan lesbo chiama Schengen
Significa proprio questo che la risposta che gli Stati membri daranno questa chiamata questo grido d'allarme
Ecco la risposta che verrà data segnerà segnerà non solo il futuro della Grecia ma anche il futuro dell'intera
Unione europea perché se l'Unione europea prenderà le distanze dai principi su cui è fondata dai diritti su quel fondata con l'Unione europea andrà veramente a fondo
Bene entriamo nel merito di questo argomento e lei ha detto nei giorni scorsi
Che l'europeismo e la nuova frontiera delle forze di sinistra progressiste
Ma l'Europa che stiamo conoscendo e assai lontana dai valori che progressi sì certo oggi allontana infatti non ci piace diciamo che questo nuovo non piace quasi a nessuno
Questo significa però che dobbiamo tutti impegnarci per cambiare tra questo Europa io dal canto mio oggi sono Presidente della Camera
Faccio uno sforzo sia a livello istituzionale che anche di opinione pubblica quindi questo è stato preso l'iniziativa
Di elaborare una carta una dichiarazione con dei contenuti molto chiari
Uno contenuti che vanno dal fatto che le sfide che abbiamo davanti sono talmente grandi che nessuno Stato da solo riuscirà
A a superarle quindi bisogna avere più Europa non meno Europa ma una rotta anche che metta al centro delle proprie politiche economiche la crescita
Un'Europa che non
Trascuri più
L'impatto sociale delle misure economiche
Una nota che sia capace di condividere sovranità e un'opera che chiaramente vada verso un'unione federale di Stati che in ultima istanza porci forte gli Stati Uniti d'Europa
Ecco questa questa dichiarazione è stata sottoscritta il quattordici settembre anche dal Presidente del Bundestag tedesco
Della Assemblea nazionale francese e dalla collega lussemburghese perché era il suo semestre di presidenza a dell'Unione europea
Allora oggi noi siamo dodici Presidenti ad Aversa sottoscritto questa dichiarazione che un manifesto politico io ritengo che per cambiare l'Europa c'è bisogno di più politica
Perché chiaramente le disuguaglianze non possono essere considerate
Un qualcosa che
Verrà gestito dalla tecnocrazia che la tecnocrazia mettere al centro la riduzione delle disuguaglianze perché non è nelle sue prerogative
Quindi ci vuole più politica e allora per questo dico che dobbiamo fare uno sforzo di natura politica piena vera è un'Europa sociale noi dobbiamo avere più politica
Ecco e porci cioè l'opinione pubblica quindi
Noi chi rappresentiamo che siamo democrazia rappresentativa non cinte voliamo a consultare i cittadini per questo io ho voluto avviare una consultazione pubblica sul sito della Camera perché
L'esito di questa consultazione pubblica
Sette domande elaborati dall'Istat che chiedono alle persone che cosa non da oggi che l'Europa eccome la vorrei però ecco l'esito di questa consultazione metteranno mai poi nelle condizioni di lavorare meglio e di avere obiettivi più chiari
Quindi uno sforzo che va fatto a livello di Governo i Parlamenti ma anche di opinione pubblica
Tra può avere comincia
A Roma consumo politica in questi tre giorni si discuterà dei valori e delle caratteristiche di una nuova forza della sinistra italiana
Qual è la sua opinione c'è spazio in Italia per un Serge atto di questo tipo e quali caratteristiche innovative deve avere per essere efficace
Ma io penso che si certo che fa bene peraltro alla democrazia
A vedere anche io un forzati di sinistra una forza progressista che
Riesca attirare come dire tutti coloro che sono
A demotivati coloro che non ci credono più o coloro che non hanno mai voluto intraprendere l'impegno la partecipazione
Però ci sono delle condizioni credo che sia importantissimo riuscire a fare un progetto capace di suscitare entusiasmo delle persone capaci di suscitare
Tanto slancio quindi per fare questo bisogna vedere appunto una piattaforma un progetto che riesca a dare le risposte ai bisogni delle persone
Che riesca anche a declinare quelle energie migliori quelle competenze
Quelle figure autorevoli dei territori che si sono disposte a mettersi in discussione rispetto a un progetto interessante e poi credo che bisogna potenziare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione
Quindi la Rete la dette come possibilità di raggiungere le persone come strumento per aggregare raggiungere ma non in sostituzione
Della politica non in sostituzione del rapporto diretto guardandosi in faccia perché quella è l'essenza della politica tu devi avere fiducia della persona che ti rappresenta ma come strumento per aggregare arrivare
Negli Stati Uniti questo insomma hanno fatto dei grandi lavori con le con Dionisi essa anche l'elezione del Presidente Obama si è basato molto sulla rete e io penso che
Questa forza dovrebbe mutuare le buone esperienze attraverso la rete che come dico
E serve a raggiungere gli uomini e le donne ma non a sostituire gli uomini le donne attraverso lo schermo quindi
Ecco c'è spazio sicuramente ma questo movimento questo nuovo soggetto politico
Ha una grande responsabilità quella di non deludere quella di essere all'altezza delle aspettative quella di motivare in quella anche di sì ambire al Governo del Paese perché cambiamento non si fa in una angolo
Il cambiamento non si fa neanche ballando da soli
Il cambiamento si fa capendo che bisognerebbe forse
Per che è importante riuscire a dare un'alternativa a questo Paese quindi io auguro tutto e il successo possibile a questa sfida che state avviando oggi con con questi incontro e mi auguro che ci sarà la forza di motivare tante persone che ancora ci credono e che finora si sono tenute in Pakistan
Grazie grazie
Grazie grazie alla Presidente della Camera Laura Boldrini e per questo augurio di buon lavoro che c'è avviata attraverso questa Vidia intervista ma dobbiamo scusare don Moissié Zerai
Che non ha potuto essere qua per un problema di logistica di
Aereo e quindi andiamo avanti con il nostro programma ora la relazione tra terza relazione quella sul mondo del lavoro
A cura di Lucio Baccaro dell'Università di Ginevra il lavoro nel modello di capitalismo loro parole
Il mio compito qui quello di cercare di fornire una chiave di lettura delle trasformazioni del capitalismo
In particolare particolar modo s'cercherò di sviluppare tre punti che
Mentre Mendola
Utilmente
Primo non c'è un solo capitalismo in questo momento ce ne sono diversi ma sono caratterizzati tutti da una cosa
Il lavoro la variabile residuale
Il lavoro e la variabile residuale in tutti i modelli di capitalismo la variabile su cui si scaricano le necessità di aggiustamento del sistema
Secondo punto questa situazione rende il capitalismo tutto estremamente instabile vulnerabile alle crisi e lo vediamo tutti i giorni perlomeno dal due mila otto terzo punto
Uscire da questa situazione richiede la ricostituzione di spazi di sovranità
Spazi di sovranità che rendano di nuovo fattibili politiche che non si limitano a garantire la concorrenza nel mercato
Ma politiche che intervengano aperti correggere i processi e gli esiti del mercato queste politiche oggi sono impossibile impossibile a causa dei vincoli sistemici e bisogna vedere non
Ne discuteremo io vi proporrò la mia lettura
Qual è la maniera migliore per ricostruire
Su questi temi
Saranno trattati in venti minuti quindi in maniera estremamente sintetica
è
Cercherò di evitare tecnicismi ma qualche c'è il tecnicismo sarà necessario
Cominciamo dal capitalismo come era
E cioè dal modello il modello fordista che è stato evocato diverse volte questo modello è un modello di capitalismo tirato dai salari
Questo modello è in crisi
è un modello che ha caratterizzato le economie capitaliste nei trent'anni successivi alla Seconda guerra mondiale
La crescita era tirata dei salari
E il modello che ha offerto i migliori risultati dal punto di vista dall'efficienza perché quello
Che nei trent'anni successivi alla Seconda guerra mondiale affisso i tassi di crescita più elevata ma anche dal punto di vista dell'equità perché la distribuzione del reddito di questo modello capitalista è stata l'almeno in egualitaria
Non è certo un modello da santificare perché
Non esente da critiche in particolare in mano in materia di divisione del lavoro fra i sessi molto
Asimmetrica e di utilizzazione delle risorse naturale ma ripeto era un modello
Efficiente
è relativamente
Poco
In qualità
La caratteristica fondamentale di questo modello era la presenza di istituzioni soprattutto il sindacato la contrattazione collettiva contrattazione collettiva multi impresa non a livello di impresa
Che avevano un compito fondamentale per il capitalismo che era quello di trasferire sistematicamente i guadagni di produttività dai salari
Reali
Hai con ai consumi delle famiglie
Questo era era il modello di crescita tirato dai salari
La grande innovazione di questo modello rispetto al periodo precedente al capitalismo fra le due guerre mondiali è stato il passaggio nelle realtà nella regolamentazione del mercato del lavoro da un modello di tipo concorrenziale
In cui il salario reale quindi il lavoro risponde alle fluttuazioni della domanda e dell'offerta si adegua e variabili di aggiustamento ad un mercato del lavoro in cui i salari erano regolati amministrativamente se volete dalla contrattazione collettiva
Quindi erano relativamente rigidi e soprattutto indicizzati alla produttività cresciamo la produttività crescevano i salari crescono i salari crescono i consumi cresce l'economia
In questo modello il salario era la variabile indipendente
A cui tutte le altre variabili del sistema economico prezzi politica monetaria politica dei cambi altre politiche pubbliche si adeguano
Guardiamo più in dettaglio le caratteristiche di un di un'economia tirata dai salari è caratterizzata da un da un circolo virtuoso fra aumento dei salari aumento degli investimenti e aumento dalla produttività del lavoro
Se manteniamo costante ogni altra variabile e soprattutto la produttività del lavoro e facciamo aumentarle salario reale
Che significa che facciamo diminuire il profitto si verifica la crescita dei consumi perché
Perché il salario rispetto al profitto ha una propensione al consumo più elevata è una propensione al risparmio meno elevata
Nel momento in cui i consumi aumentano crescono anche gli investimenti
Perché gli investimenti in questa fase sono molto dipendenti dall'aumento della domanda si aumentano i consumi aumentano le prospettive di guadagno
E non sono particolarmente sensibili ai tassi di profitto vedremo perché
E questo si chiama effetto di accelerazione
La produttività aumento anche essa per due motivi ne sono importanti perché ne parleremo quando parliamo d'acquisita produttività italiana adesso il primo motivo è
L'espansione dalla domanda stessa il cosiddetto effetto di Caldoro sardo
Se aumentano la domanda si possono fare economie di scala se si fanno economie di scala aumento la produttività del lavoro secondo effetto se il salario elevato
è se ci sono rigidità del lavoro
C'è una tendenza
Da parte dell'impresa a sostituire il fattore
Relativamente più costoso che in questo momento il lavoro con quello relativamente meno costoso il capitale
Quindi aumenta l'intensità del calo del capitale è il lavoro residuo diventa più produttivo questo affetto perché allora chiamato tradizionalmente effetto di
Marx x
Cerchiamo di capire perché funzionava questa economia c'erano due condizioni indispensabili primo un'economia chinata dei salari è un'economia relativamente chiusa
Vuol dire che le esportazioni le importazioni sono una percentuale piccola per prodotto interno lordo
Perché è importante perché lo stimolo dei consumi non si disperde rimane concentrato su produzioni nazionali e non va verso le importazioni
Secondo
Questi sono economie in cui i movimenti di capitali sono controllati
Da
Poiché il capitale controllato
Pur
Poiché il capitale controllato
La sensibilità degli investimenti e profitti è limitata
Una cosa importante
Questo modello tiratore salario un modello in cui crescono i salari ma crescono anche i profitti non i profitti unitari i profitti globali
E quindi è un modello che permette la realizzazione dei cosiddetti compromessi storici che si verificano in tutti i Paesi avanzati fra gli anni trenta
è gli anni dell'immediato dopoguerra il compromesso storico non è una caratteristica globale del capitalismo è una caratteristica di questa fase economia fordista tirata dei salari
Questo modello non esiste più è entrato in crisi per tre ragioni a partire dagli anni Settanta approssimativamente primo Linden l'indebolimento del sindacato e dalla contrattazione collettiva
Che ha danneggiato il meccanismo istituzionale di trasferimento della produttività ai salari e quindi dai salari ai consumi
Secondo la liberalizzazione dei movimenti di capitale arresto l'investimento assai più sensibile ai profitti di quanto non fosse prima
Terzo la liberalizzazione dei commerci ha avuto un effetto paradossale
In un'economia che vada dei salari la moderazione salariale che significa che il salario cresce sistematicamente meno della produttività è una un fenomeno che riduce la crescita
Tranne se l'economia è sufficientemente aperta se le esportazioni sono sufficientemente importanti allora l'effetto
Di espansione delle esportazioni nette
Che beneficiano dalla metodi azione salariale diventa più importante delle feto recessivo della moderazione salariale sui consumi quindi l'apertura e commerci internazionali
è stata importante perché ha reintrodotto il Vallario il salario come variabile competitiva di aggiustamento del sistema
Questo è il passato che è successo successivamente
Il capitalismo contemporaneo quello attuale
è caratterizzato da un antico da un livello della domanda aggregata
Strutturalmente insufficiente ad utilizzare pienamente il lavoro
Una grossa parte del problema esattamente la crisi delle istituzioni fordista e
Cioè
Sindacato contrattazione collettiva è altro che permettevano alla domanda aggregata di crescere in parallelo
Con l'espansione dell'offerta delle per dirla in termini marziani in questo momento c'è una contraddizione
Fra le potenzialità tecniche dell'economia
Le forze di produzione e i rapporti sociali di produzione quelli che determina una distribuzione del reddito e le istituzioni del mercato del lavoro
I modelli di crescita possono dista quelli attuali sono il tentativo di colmare il deficit di domanda
In un periodo storico in cui i salari reali non crescono o crescono sistematicamente meno dalla produttività
Attraverso soluzioni alternative queste soluzioni sono
Essenzialmente due in termini di al tipici primo la crescita attirata dalle esportazioni
Che risolve il problema da domanda aggregata rubando domanda agli altri
Secondo
La crescita tirata dal debito che risolve il problema da domanda gregata insufficiente anticipando le decisioni di consumo favorendo l'accesso al credito
Entrambi i modelli sono estremamente facili quindi il problema della crisi del lavoro è un problema di instabilità del capitalismo
Brevemente la crescita tirata dal debito riflette abbastanza bene la sottrazione di Regno Unito e Stati Uniti ma è applicabile anche ad altri Paesi
Come nel modello fordista
Questo tipo di crescita e tirata dei consumi delle famiglie
Ma i salari reali sono stagnanti
Il sindacato la contrattazione collettiva esistono ancora mano ruolo residuale relazioni di lavoro anche quando sono istituzionalizzate sono individualizzate
Il deficit domanda come ho detto dov'è colmato dal ricorso all'indebitamento che reso possibile dall'innovazione finanziaria che permette a soggetti che non hanno garanzie collaterali di accedere al credito
Tutte le componenti della domanda aggregata in questo tipo di capitalismo diventano sensibili all'andamento dei profitti in particolare i consumi delle famiglie
I consumi delle famiglie sono finanziati non più e non tanto dagli aumenti salariali quanto dall'effetto ricchezza che è legato all'apprezzamento delle attività patrimoniali hai una casa
Ha in un fondo pensione il valore si apprezza va in banca e tiri finanzi il mutuo utilizzi il surplus per
Comprare il televisore las plasma x y l'ultima macchine eccetera eccetera
Ora
I paesi con crescita tirata dal debito sono caratterizzati da prolungati deficit della bilancia
Delle delle parte delle partite correnti questo richiede
Una capacità di attrarre capitali esteri per finanziare questo dei CCT perché altrimenti a un certo punto bisogna riportare in linea importazioni ed esportazioni
Ero bisogna farlo contraendo la domanda interna
Quindi non è un caso che i modelli di crescita era di l'addebito sito ritrovano in Paesi che hanno delle piazze finanziarie molto grandi e molto attive come il
Wall Street la City di Londra eccetera eccetera è un modello estremamente instabile hanno bisogno di spiegare perché
è dimostrato dalla recente crisi finanziaria cavalca bolle speculative e genera instabilità
Quando le bolle speculative scoppiano le famiglie sono costrette a ridurre drasticamente bruscamente i livelli di debito e ciò genera recessioni prolungate
Guardiamo altro modello che fosse più interessante perché quello che ci viene proposto giornalmente
E quello della crescita tirata dalle esportazioni ovvero dalla domanda estera primo non è un modello per tutti solo per Paesi di piccola dimensione in cui le dimensioni del mercato interno sono trascurabili come per esempio l'INPS l'Irlanda
Ho altrimenti per un solo Paese in Europa
La Germania in cui la
Taglia del settore dell'importo delle esportazioni è diventata talmente elevata da superare come ho detto prima l'effetto recessivo della moderazione salariale
La caratteristica più pericolosa di questo modello è l'instaurazione di un trade-off fra salari e consumi da una parte esportazioni dall'altra sia per il primo i salari e i consumi per stimolare le esportazioni
Il al sistema delle relazioni industriali subisce un processo di liberalizzazione asimmetrica non si liberalizza tutto
Si specializza nella moderazione salariale
Il processo di liberalizzazione risparmi e i lavoratori centrali quelli
Che in Germania c'è uno fatta ai banchi di operatori specializzati delle manifatture i cui salari continuano a seguire più o meno l'andamento dalla produttività nazionale
Con qualche difficoltà nel caso tedesco
Per lo meno a partire dal due mila e cinque mentre quelli che sono sacrificati sono i lavoratori atipici
Della manifattura e in generale sono lavoratori dei servizi
La contrattazione collettiva si sposta sempre di più dal settore all'impresa e diviene sensibile alle condizioni locali di competitività
Il che significa che il sindacato che negoziale che negozio a livello di impresa è sempre più disponibile a fare concessioni
Ed è spiegabile perché deve difendere il posto di lavoro
La crescita tedesca inoltre ha beneficiato che ha beneficiato di due caratteristiche circostanze particolari primo l'affetto dall'euro ha fornito e produttori tedeschi
Un cast un cambio strutturalmente sottovalutato rispetto a un ipotetico cambio nazionale tedesco
Secondo la domanda di beni di investimento di consumo
Durevole proveniente dai Paesi di nuova industrializzazione i Brix
Beni in cui la manifattura tedesca specializzata è stata inusualmente elevata negli ultimi anni e questo beneficiato l'economia tedesca
La crescita tirata dalle esportazioni e anch'essa estremamente instabile dato che dipende dall'andamento della domanda estera e soprattutto non è assolutamente generalizzabili se fosse generalizzata se tutti i Paesi adottasse un modello di moderazione salariale per
Stimolare le esportazioni nette i benefici ottenuti a livello nazionale sarebbero eliminati quello che si avrebbe è un effetto generalizzato di spirale recessivo che è esattamente quello che si sta verificando
Se posso vorrei parlare anche nel caso italiano
Perché il caso italiano in particolare non è né un capitalismo
Tirato da dalle esportazioni né un capitalismo tirato dal debito se altri Paesi hanno trovato una formula sia pure instabile per rispondere alla crisi del fordismo l'Italia non c'è riuscito
Lo dico in breve l'Italia è ancora un'economia attirati dal tirata dai salari in cui i salari ristagna e un'economia di questo tipo è un'economia che è destinata alla stagnazione
è un'economia in cui
Le caratteristiche strutturali del modello tirato dei salari confliggono con
Il carattere distributivo delle politiche seguite negli ultimi quarant'anni si sono fatte politiche per aumentare la quota dei profitti e questo genera stagnazione
Per esempio che non ne pene parleremo liberalizzazione del mercato del lavoro
Ridimensionamento del welfare State
Quindi al all'adozione di un tasso di cambio totalmente rigido in Italia che nelle intenzioni avrebbe dovuto costringere le le chiede le aziende italiane a ristrutturarsi sia accompagnata
L'introduzione di flessibilità compensati compensativa nel mercato del lavoro attraverso le liberalizzazioni sia
Si è tolta flessibilità
Al
Sul cambio che si anzidetto di compenso con la flessibilità del lavoro
Contemporaneamente tutte le politiche per l'impresa che avrebbero
Può tutto dovuto aiutare il cuore del sistema Italia le piccole e medie imprese ad ammodernarsi sono state completamente lasciate andare
Questa combinazione si è rivelata con il senno di poi fallimentare
I salari italiani sono cresciuti all'iter ritmi molto inferiori non solo con i francesi e inglesi ma anche a quelli tedeschi che scuole sono cresciuti
Tantissimo la produttività del lavoro italiana è cresciuta ancora meno
Allora la diagnosi per questo fenomeno della stagnazione la produttività quella che sentiamo ogni giorno è che
Ci sono eccessive rigidità nel mercato del lavoro bisogna eliminarle per aumentare la la produttività
C'è una spiegazione alternativa a cui ho accennato prima e cioè che la produttività del lavoro italiana non è cresciuta per due motivi primo perché la domanda è stata stagnante questo l'effetto di
Caldo freddo secondo perché
Con la riduzione delle rigidità istituzionali la liberalizzazione
L'istituzionalizzazione della moderazione salariale si è incoraggiata la creazione di impiego a bassa qualifica e a basso valore aggiunto nonché precario questo l'effetto di maxi
E adesso vorrei
Parlare
Tibet che cosa fare quali sono le alternative
Con
Con la crisi del modello di crescita fordista il capitalismo si è condannato ad una fase che assomiglia molto a quella del perito interpelli co
L'espansione delle capacità produttive dell'economia è frenata dall'assenza di istituzioni che consentano la domanda aggregata di espandersi in parallelo con l'offerta aggregata
Nel modello fordista dalle istituzioni erano la contrattazione collettiva quindi di sinergia indicizzare salario alla produttività gli ammortizzatori sociali e le politiche di bilancio anticicliche
Con
La crisi del modello fordismo del modello fordista crescita tirato dal debito e crescita attivata dalle esportazioni sono entrambe pallidi succedanei questo capitalismo è strutturalmente instabile
Come si esce da questa situazione
La ricetta e chi bisogna rilanciare un processo di crescita tirata dai salari facile a dirsi molto difficile a farsi
Questo qua processo
Non si può rilanciare a livello nazionale semplicemente
Perché
Il Cles da situazioni di contesto è cambiata l'economia sono aperti non è né desiderabile né possibile ritornare all'economia chiuse dagli anni cinquanta e sessanta
Quindi ci vuole una nuova forma di coordinamento internazionale detto può estro
Quello che sto per proporre non è assolutamente un appello acché ci sia più Europa
Bisogna distinguere fra questioni strategiche la soluzione è una nuova forma di istituzionali sul
Questioni tattiche in questo momento
Il nemico principale per una un rilancio delle politiche tirate dai salari è proprio con l'Europa
Certo fatemi fatemi sviluppare questa argomentazione
Non si tratta di cambiare
Semplicemente questo o quell'aspetto delle regole europee di credere di crei chiedere maggiore flessibilità sui deficit di bilancio entro degli eurobond il rinvio dell'applicazione del fiscal compatta il rinvio del Benin queste sono cose importanti ma non risolvono
Il problema di fondo
Bisogna modificare in profondità istituti centrali della costituzione economica europea come il principio dell'indipendenza dalla Banca centrale che significa non democraticità della politica monetaria
L'esclusivo mandato anti inflazionistico dalla della della
Dalla Banca centrale la rinuncia sistematica a politiche fiscali Espace in spazi ristretti il Rizzi dirvi il divieto sempre e comunque degli aiuti di Stato
La preminenza attribuita i diritti economici in particolare alla libera circolazione del dei capitali rispetto i diritti sociali dalla Corte di giustizia europea
In questo momento l'unico intervento pubblico nell'economia che è compatibile con i trattati europei per quello che tutela la concorrenza
Tutelare la concorrenza significa che dappertutto l'accordo il coordinamento sociale è assicurato dalla concorrenza
Il più forte vince il più debole perde ed è giusto che sia così perché il più forte il migliore
Il mercatismo si accompagna a livello di ideologia meritocratica
Non
Non bisogna consentire né all'arbitro neanche guardarli in ENEA massaggiatore a nessuno di intentare nel campo di gioco perso corre colloca non ce la fa perché è una violazione delle regole di concorrenza questa e l'Europa
Non soltanto l'Europa dell'euro l'Europa perlomeno dall'atto unico del mio novecentottantacinque in pochi
Allora se questa è la situazione gas rispetto alla loro non apre l'Europa una strategia saggia mi sembra quella dell'intera indietreggiare per poi avanzare vi ho detto la soluzione è strategica è il rilancio dell'internazionalismo
Ma cosa facciamo nell'immediato
E con questo veniamo all'elefante nella stanza che la questione dell'euro parliamone
Questa questione divide profondamente le sinistre europee sono sicuro che divide anche questa
In questo consesso e sono abbastanza sicuro che quello che sto per dire non è la posizione maggioritaria
Allora
Per esempio in Germania il Presidente Guidi link Oskar Lafontaine compreso apertamente posizione per il superamento dell'euro la vicepresidente di di Linke Cartia Kipling
O tutta un'altra posizione
Risparmio le notazioni sugli altri Paesi per quello che riguarda l'Italia lei euro non posso giustificarono nel tempo attivamente contribuito alla stagnazione economica italiana degli ultimi vent'anni
E a
Alla destabilizzazione degli altri Paesi mediterranei l'unico Paese che ha guadagnato all'euro e la Germania e anche in questo caso si tratta di una c'è crescita fragile perché tirata dalla domanda esterna di altri
Personalmente ritengo estremamente difficile rilanciare la crescita in Italia senza una svaluta azione del tasso di cambio reale circa il venti per cento e che significa due cose o ridurre prezzi e salari la famosa sua dotazione interna estremamente dolorosa e non riesce perché i salari
Sono rigidi verso il basso oppure
Modificare il tasso di cambio reale
Uscire dall'euro non è certamente una passeggiata soprattutto se lo si fa in maniera unilaterale non c'è il tempo di discuterne ma le soluzioni tecniche ci sono e la volontà politica di arrivare ad uno smantellamento negoziato
Di questa gabbia dorata aumenta non soltanto neanche prioritariamente fra le sinistre europee
Ma fra le forze per esempio quelle che stanno intorno al ministro sciò Iblea e al Ministero delle Finanze tedesco che in questo momento sono estremamente insoddisfatte ed è la maniera in cui l'euro funziona
Per concludere
Veramente concludo le preoccupazioni di chi teme un ripiegamento nazionalistico sono del tutto giustificate io le capisco
Ma queste preoccupazioni ora e quindi non tengono conto dall'estrema urgenza dei problemi
Per nel caso dell'Italia i colombi nodi verranno al pettine in
Tenti di settimane
Forse mimesi non certo di anni c'è un'estrema urgenza
E non tengono conto della natura della Ford i rapporti di forza degli ostacoli che si oppongono oggi a un processo più o meno utopistico di democratizzazione radicale dell'eurozona
Se si riuscisse a farla passare bisognerebbe farsela approvare da ventotto Parlamenti nazionali ci sarebbero dei referenti del referendum
Vi assicuro che alcuni attori non sarebbero d'accordo quindi e concludo veramente
è bello salva la propria coscienza invitare a uno a una democratizzazione radicale dell'Europa di cui ha dieci anni ma salva la coscienza in questo momento
Nel momento in cui la casa brucia una posizione di questo tipo dal mio punto di vista lascia tutti i problemi sul tavolo finisco
Quando
Grazie
Ora
La relazione del professor Piero Bevilacqua bel titolo produzione e consumo e modello sociale ecologico
Cari compagni
Sottolineo questa questa appellativo perché anche le parole contribuiscono a formare un nuovo immaginario il simbolico fatto di sentimenti di solidarietà
Di identità comunitaria e dove gli individui come una volta si sentono arricchiti dall'essere parte di una comunità allora io molto velocemente
E anzi ha proposto di parole debbo osservare che la parola al crisi uno strumento oggi il servizio
Usurata non non serve a farci capire nulla
Io proverei molto rapidamente dicevo e a ripercorre alcuni passaggi fondamentali che ci fanno capire perché e come siamo arrivati alla situazione presente
Che io considero
Di disordine sistemico mondiale non avrei altro da espressione per definirlo
Allora sono passaggi che riguardano sia le scelte politiche dei governi che alcuni mutamenti avvenuti nelle nella struttura dei sistemi industriali
Brevi cenni naturalmente del nonno non vi spaventate perché l'ora è tarda e voi siete tutti stanchi
Allora nel primo ambito la la novità più rilevante l'emarginazione o se volete alla soppressione dello Stato quale strumento di redistribuzione della ricchezza del vivere Titti
Ricordate quando Ronald Reagan all'atto del suo insediamento alla Casa Bianca nell'ottantuno
Pronunciò la frase lo Stato non è la soluzione allo Stato e il problema Beppe Traina ce l'aveva con lo Stato Roosevelt che hanno uscito dalla grande crisi del ventinove
Uno Stato che avrebbe il sistema fiscale più progressivo del mondo
Che riconosceva il sindacato riconosceva i sindacati statunitense che distingueva il diverso ruolo delle banche e regolava il sistema finanziario di quel Paese
E poco noto però che quella frase è stata accompagnata da quello che è stato definito il più grande taglio fiscale nella storia degli Stati Uniti
Reagan smantellò appunto il sistema progressivo e il grosso del peso fiscale passo dalle corporations dai ceti ricchi a lei lavoratori e alla middle class
Questi dati poiché ce li ha forniti Luciano Gallino che mi piace ricordare qui come
Come lo studioso che ci ha regalato prima di morire un monumento di analisi teorica del capitalismo finanziario
Ancora oggi lo ha ricordato
Da poco gli OSA testing Lezzi nell'ultimo libro tradotto da Einaudi la grande frattura
Negli Stati Uniti i quattrocento individui più ricchi che superano a partire dagli quattrocento milioni di dollari
Hanno
Hanno una tassazione hanno una tassazione
Di meno del venti per cento addirittura pagano di meno dei semplici milionari che invece ne pagano venticinque venticinque per cento
Ebbene questa scelta americana e poi passata in maniera più o meno annacquata a tutti gli altri Paesi avanzati e naturalmente costituisce una delle ragioni fondative della visto quegli atti alla disuguaglianza
Di cui di cui parliamo oltre a essere ma qui non posso diciamo argomentare più di questo fonte fonte di debito pubblico aumento del debito pubblico e di e dell'indebitamento privato
Oggi come sappiamo persino l'OCSE niente di meno il Fondo monetario internazionale lamenta l'eccessiva disuguaglianza sociale
Nel Paese di avanzati e questo perché la domanda nei paesi ricchi ormai ristagna precedente intervento lo ricordava
Perché i cittadini che si spenderebbero volentieri non hanno i soldi
Mentre chi è già ricco non ha molto da comprare non ha voglia di rischiare investimenti visto che la domanda internazionale ristagna circolo vizioso
Esista che ha la sua ricchezza aumento allo stesso di anno in anno automaticamente come ci ha ricordato Thomas picchetti
Sempre nelle primo ambito diciamo delle
Delle modificazioni avvenute grazie alle scelte politiche debbo ricordare un altro mutamento avvenuto nella funzione dello Stato
Ed è la crescente emarginazione che immagino sia del potere pubblico quale promotore di sviluppo strumento di governo orientamento delle dinamiche economiche
Come sapete secondo il dogma neoliberista e il mercato che deve fare tasse
Lo Stato deve limitarsi a a fissare una le regole
E naturalmente perché il mercato cioè il capitale privato trovi conveniente a investire quest'piccole devono essere di particolare favore
Vi invito a meditare su Luca rate del neo coloniale che c'è in questa impostazione noi dobbiamo aspettare che dall'estero da dove capita arrivano investimenti che ci regalino di posti di lavoro
Questa scelta strategica quindi lo ricordo di passaggio ma è un nucleo un passaggio fondamentale per capire quello che è accaduto che è accaduto nel mondo della politica
Questo passaggio svuotato di funzioni e i partiti il grande partito operai e popolari la sezione democrazie europee in tutte le sue manifestazioni
Perché se essi non possono più indirizzare la politica economica dei governi sei addirittura devono far digerire alle masse che rappresentano la riduzione progressiva dei diritti e del Welfare tale funzione possono sorgere
Ne possono svolge una sola e difatti Lando svolta conseguirlo quello di rendere più flessibile la forza lavoro intervenendo sulle norme che regolano il mercato del lavoro
I grandi partiti popolari in Italia è un altro e in Europa hanno trovato dunque una nuova funzione storica una nuova ragione di esistere
Nel favorire la competitività dei rispettivi capitalismi nazionali rendendo più agevole più flessibile l'uso della forza lavoro
Il gioco di Sacchi inutile dirlo e l'ultimo capitolo di questa storia
Non ho molto tempo per argomentare su questo punto
Voglio dire che però questo non è una regola generale perché per esempio gli Stati Uniti almeno per ciò che riguarda gli investimenti in ieri ricerche tecnologia trasgrediscono il dogma
Come ci ha ricordato Marianna Mazzuccato
Gli investimenti delle degli Stati Uniti del Governo per penale in ricerca e sviluppo ha reso possibile i miracoli dell'imprenditoria privata
Scrive Jobs e vigenza hanno trovato su un piatto d'argento le conquiste tecnologiche prodotte con le finanze pubbliche e hanno realizzato poi il loro impegno
E invece nel nostro Paese noi stiamo uccidendo l'università pubblica noi stiamo facendo scappare le intelligenze dei nostri ragazzi all'estero e andiamo in direzione in direzione contraria
C'è un aspetto non c'è un aspetto che riguarda specificamente il no il nostro Paese ed attivamente al venir meno della Funzione Pubblica nel governo dell'economia
Io posso dirvi con piena consapevolezza di storico tiro fuori il mio mestiere
Che senso ha l'impulso della lunga lungimiranza strategica del del potere pubblico l'Italia e non sarebbe mai è diventato un grande Paese industriale
Mi basta ricordarvi che lo Stato ha fatto nascere industria siderurgica e l'industria chimica tra Ottocento e Novecento
Ha creato le infrastrutture ferroviarie è viarie
L'industria invierò metrica è poi l'industria petrolifera all'indomani della seconda
Guerra mondiale lo Stato ha salvato il sistema industriale dopo la crisi del mille novecentoventinove perché lei impresa erano decotte e le ha restituite al mercato dopo averle risanate attraverso l'IRI come sapete
E io credo che non sia un caso il fatto
Che la decadenza
Economica del nostro Paese sia iniziata quando è venuto meno la capacità strategica del potere pubblico di indirizzare l'economia nel si complesse di stimolare anche gli interventi privati
E tuttavia
Le strategie politiche ispirata dal neoliberismo non seguono tutto dei dei nostri problemi io ricorderei alcuni mutamenti strutturali avvenuti nella pancia del capitalismo nella macchina produttiva
Una di queste fondamentali dimenticata è
Il tramonto dell'epoca d'oro dell'automobile dell'epoca d'oro dell'automobile vedete
La fabbrica automobilistica è stata per eccellenza l'industria del Novecento l'industria del Novecento
Non solo per l'ingente massa di operai che occupava direttamente ma anche per le altre economie connesse
Che alimentava sia un ponte che a valle dalle attività minerarie alla siderurgia sino alla costruzione delle autostrade
Oggi l'auto un settore maturo intasato dalla solo proprio dava sovrapproduzione e noi abbiamo sempre meno bisogno di macchine nelle nostre città
I cittadini vogliono mobilità no macchine aria pulita vogliono recuperare le piazze gli spazi urbani oggi assediati dalle Terragni rivogliono la stagionalità e la bellezza delle loro città
L'altro
Ambito di mutamento che riguarda in generale l'Europa ma in maniera particolare l'Italia e l'edilizia
è
Valutate Petese nell'industria edilizia lo sapete bene ha funzionato da volano per l'insieme dell'economia nazionale
Ha avuto spesso una funzione anticiclica ogni tanto c'erano le crisi l'economia ripartiva mobilitando il settore il settore edilizio che non naturalmente comporta lavoro acquisto di materiale e così via questi stessa storia in Italia è finita
è finita per ragioni ambientali e di civiltà non è possibile cementificare
Ulteriormente il nostro territorio secondo i dati recente dell'Ispra tra il due mila otto e due mila tredici sono stati cementificate in media
Cinquantacinque ettari al giorno senza il tempo sei sette metri quadrati al secondo
Naturalmente non devo convincervi sulla impossibilità di fondare sulla sulle costruzioni L'Avvenire industriale del nostro Paese
C'è infine un'ultima grande novità storica che riguarda
E i mutamenti diciamo strutturali nel nella macchina capitalistica
Come vedete sono tutte mutamenti che fanno diminuire l'occupazione e la linea di tendenza è questa
Allora voi sapete
Perché tra gli anni Novanta appartengono agli anni Ottanta e soprattutto negli anni Novanta è avvenuto le la rivoluzione informatica una delle più grandi innovazione nella storia delle società industriali
Una che una rivoluzione che certo ha anche prodotto diciamo e produce nuovi belli
Ma la cui forza consiste nella sua formidabile capacità di sostituire lavoro umano corno procedimenti e sistemi automatizzati
Ebbene
Questa questa rivoluzione che riduce costantemente l'impiego di forza lavoro sia nelle attività produttive che nei servizi doveva portare
A una riduzione dell'orario di lavoro come accaduto in tutte le precedenti grandi rivoluzioni industriali
E invece questo non è accaduto non è accaduto perché
Ma è mancata la grande forza politica quella di cui parlava Carlo Galli test
Quando quando è intervenuto
E cioè
è mancato l'antagonista globale capace di spingere il capitale nella direzione che sarebbe stata necessaria invece è accaduto il contrario negli Stati Uniti sono tornate indietro
Nel due mila
Il
Le
Gli ho l'operaio americano lavorava in media duecento ore di più all'anno rispetto agli operai europei
Negli anni Novanta circolava e circola ancora negli stato niente l'espressione vuol calcoli
Alcolismo da lavoro e questa alcolismo è passato anche alle nostre società come sapete quindi noi abbiamo avuto
Uno paradosso un paradosso storico che ci che ci troviamo che ci troviamo diciamo a fronteggiare allora questi elementi diciamo molto generale di diciamo di sfondo
Mi servono terre questa considerazione il capitalismo ha raggiunto una capacità produttiva senza precedenti
Adesso doveva corrispondere una più avanzate e riorganizzazione dell'intera società queste manca
Riduzione della giornata lavorativa più ampio distribuzione del lavoro e dei redditi un nuovo rapporto tra economia e natura
Le nostre società dovevano entrare nel nuovo millennio e invece sono tornati indietro si sono diretti verso l'Ottocento verso una forma di organizzazione sociale dell'ottocento
Dico questo perché
Cari compagni ecco pareri care compagne quando noi parliamo di crescita mettiamo parole al vento
Sono parole al vento perché la crescita prossima ventura sarà con sempre più macchine è sempre meno lavoro sarà con le stampante tre di con l'intelligenza artificiale
E quindi noi
Dobbiamo puntare a riorganizzare la società
Creando nuovi modelli industriali e quindi qui ci serve chiese
Verona ristrutturazione ecologica dell'economia un tema che è vitale è stata dibattuta Guido viale mi piace qui ricordarlo
A dato un contributo di primo ordine attesta la prospettiva ed è un tema su cui naturalmente
Dobbiamo dobbiamo insistere dobbiamo pensare di battere
L'altro l'altro problema riguarda l'altro problema riguarda
La la riorganizzazione della società noi
Abbiamo i mezzi materiali la ricchezza per vivere meglio per di più felicemente
Per
Per ammazzarci invero di lavoro è invece
Una un dominio incontrollato e cieco di chi governa ci costringe nella direzione contraria
Guardate io
Mela nella chiesto ad Gianni Zagato e d'altra parte lo devo anche agli ai commentatori che seguiranno che sta
Attesta la mia relazione
Devo dire qualche cosa sullo diciamo su una nuova economia ecologica possibile
Allora per non destare nel generico
Vorrei sviluppare un tema
Che mi è particolarmente caro e su cui o lavorato io ho insistito io ho scritto da da molto tempo questo tema riguarda le cosiddette aree interne
Io penso che noi abbiamo la possibilità in Italia in una maniera straordinariamente originale
Di
Realizzare un nuovo modello uso questo brutto a parola un nuovo modello di sviluppo questa parola usurata
Compiendo compiendo una operato che è tardi
Compiendo una duplice operazione
Una grande riforma del territorio nazionale è
La soluzione di un problema drammatico che tutti conosciamo che è quello dell'immigrazione dell'immigrazione che viene dai Paesi in guerra e dai Paesi e distrutti dalla dalla miseria vedete l'Italia a davanti a sé un grandissimo e gravissimo problema demografico territoriale economico
Vale a dire lo spopolamento delle aree interne
Il grosso della popolazione italiana oltre il sessantasei per cento si concentra lungo le linee costiere e le colline e le colline litoranea qui c'è
La popolazione
Ci sono le infrastrutture viarie fare ferroviarie ci sono le impresa e ci sono i servizi c'è la polpa c'è la ricchezza del nostro Paese
La parte interna rimane sempre più vuota sempre più abbandonata
Ora questa parte interna care compagne e cari compagni per secoli è stato un filtro perché c'erano le economie contadina e c'erano le famiglie contadine
Che gestivano che esprimono la
La terra che gestiscono che non solo producevano va controllavano il territorio contro i processi di erosione
Riparavano i muretti a secco riparavano naturalmente i torrenti che sondare e così via cioè eccetera in queste are
Economia presenza umana controllo del territorio cura del paesaggio
Ora questo sta scomparendo e naturalmente con i fenomeni attimo asserisce estremi che si susseguono periodicamente nella nostra penisola
La polpa la ricchezza è concentrata nelle aree costiere della penisola è minacciata e minacciate di distruzione quindi noi dobbiamo rivitalizzare queste peste are le dobbiamo riempire di presenza umana e di nuove economie testo si può fare care care compagne e cari compagni si può fare
La mamma degli stupire sempre incinta ma posso farci niente
Allora
Ricordo che in queste aree è fiorita
L'agricoltura l'agricoltura italiana noi le conquiste le le pianure le abbiamo conquistate molto tardi quindi si tratta
Naturalmente di far rifiorire l'agricoltura ma non un'agricoltura antica e non un'agricoltura da fame vedete oggi
Chi conosce un po'questi problemi lo sa l'agricoltura
A livello europeo e
E definito un'attività multifunzionale cioè non si producono soltanto pomodori opere
è un'attività che diciamo contempla il turismo contempla la manipolazione agroalimentare contento l'organizzazione del tempo libero le fattorie didattiche e le l'agricoltore l'agricoltore comunque l'agricoltura in generale
è dispensa Perricelli moderni servizi
Perché per esempio conserva la bellezza del paesaggio agrario la difendersi il suolo dall'erosione si svolge tutta una serie di funzioni utili e importanti che la ricerca scientifica ha messo in evidenza e che naturalmente
Ed è un aspetto non molto conosciuto naturalmente noi dobbiamo il fenomeno è già in atto è il fenomeno diciamo di ritorno e di recupero di queste realtà e già in atto
Noi abbiamo noi abbiamo delle all'ente per potere
Diciamo realizzare questo grande progetto che non si compiere un giorno
Perché bisogna naturalmente bisogna naturalmente mettere insieme le forze capace di realizzare però guardate ci sono alcuni grandi obiettivi da realizzare uno di questi enti la salvezza del patrimonio abitativo che
Che sta nei borghi nel grande i borghi dove spesso ci sono ci sono manufatti di grandissimo pregio artistico
Che vengono abbandonati palazzi edifici che noi dobbiamo recuperare corno con la ristrutturazione sì sì ho finito
Vi ricordo vi ricordo che per realizzare questo questo Progetto dove noi possiamo ARDIS impiegare possiamo richiamare e gli immigrati è possibile
Non se noi diciamo al giovane magrebino o al giovane polacco di venire a zappare la terra perché non ci verrà è scappato
Per questo perché nel suo Paese zappare la terra significa la miseria ma lo chiamiamo per far parte di cooperative che hanno in mente il progetto di riformare il territorio del del nostro Paese cioè
Recuperare l'allevamento l'uso delle acque interne e naturalmente
Tutte le varie le varie attività che si possono che si possono svolge in quest'area tanto più che noi e queste e finisco noi abbiamo le risorse per realizzare
L'Unione europea nei fondi strutturali ha messo a disposizione per questo obiettivo centinaia di milioni di Euro è e noi non possiamo non possiamo incominciare a fare politica
In maniera concreta finisco veramente dicendo che questo progetto si può realizzare partendo dal basso facendo veramente politica
Cioè mettendosi insieme ai Sindaci alla Coldiretti al sindacato alle associazioni di volontariato ai giovani I case e così via
E essendo una rete nodi partecipazione teste un modo nuovo di fare politica è un modo nuovo di fare politica
Per un grande progetto che riguarda la collettività se la sinistra fa proprio questo progetto secondo me mette nel proprio carniere un grande molto ideale grazie
Grazie
La parola a Giammarco dei piani attivista imprenditore e colgo l'occasione per
Dire a chi ha smarrito un portafoglio Perri Fernanda che lo trova Alberto scaduto
Di Perry Fernanda Albins credo
All'ingresso lì dove avete fatto l'accettazione
Buonasera a tutti è come
Come è stato detto sono un attivista di movimento prima battuta
Ed investire faccio impresa esattamente nel settore cui si rivolgeva
Piero con la relazione di prima
Faccio impresa non perché ho il mito dell'imprenditore Marchionne
Quali livelli questa gente qua
Ma perché sono stato licenziato da una nota multinazionale dell'informatica
Faccio nome si chiama IBM
Per il mio impegno politico per cui come molti
E molte soprattutto giovani
Grazie
Vi faccio anche ridere perché al tempo c'era l'articolo diciotto per cui abbiamo impugnato licenziamento
Abbiamo preso un sacco di soldi e quell'accumulazione originaria dato il via a un Progetto chiusi l'abbiamo raccontata per intero
Ora
Nel discorso della sinistra l'impresa è un tema rimosso
Però se andiamo a vedere
I dati dati Livon camere più recenti mi di diciotto mesi fa vediamo che molti di coloro che fanno impresa
Sono innanzitutto donne delle nuove imprese
Poi Comini
Che il quaranta per cento delle nuovi in presi a meno di cinque mila euro di capitale sociale e che soltanto il due per cento più di centocinquanta mila euro di capitale sociale e vediamo che molte di queste imprese che sono nate
Sono delle forme di auto-organizzazione di lavoro nella crisi per accedere a reddito
A un futuro costruirsi inventarsi un lavoro punto
Questo è molto importante ed è anche molto importante di mistificare il concetto che grande è bello e piccole sfigato
Perché soltanto il tre per cento delle imprese di questo Paese ha più di quindici dipendenti
Ora io non credo che noi possiamo stare nel due mila sedici
Per un progetto nuovo costituente consegnando questo intero pezzo di società
Al qualunquismo dei cinque stelle al razzismo della lega o al Partito della Nazione credo che sarebbe una follia compagni e compagne
E credo anche
E non credo che sia stato ancora detto fino ad oggi che oggi le pubblica anticipando i dati di un'analisi di Bankitalia ci dicono cosa molto utile nel discorso sull'impresa che soltanto l'un per cento
Dei nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato è stato ottenuto dall'utilizzo del geometra
Meno dell'un per cento questo significa che questo insieme di imprese piccole non ha utilizzato quello strumento ma agli mite autorizzato in piccola parte l'incentivi
Fiscali per l'assunzione non è stata motivata da assumere perché c'è un
Un contratto tutte le crescenti che sicuramente fa parte dell'economia della promessa ma di certo ci consegna noi e chi lavora a un presente di truffa
E allora
Andando velocemente perché
Presso l'orario da sprizza e quindi il tempo di tutti noi va rispettato dobbiamo averne cura
Sono due grandi temi della discussione che dobbiamo consegnare a domani o dopodomani e soprattutto i mesi che ci aspetto di questo processo costituente
Come affrontiamo il nodo della disuguaglianza dentro un lavoro che è cambiato
E come affrontiamo il nodo della democrazia non nel senso astratto
E l'euro oggi Cometa fisico ma come affermiamo e pratichiamo il diritto a decidere sulle nostre vite come riconquista diamo il senso di una decisione collettiva che incida sui processi reali della società bene
Attorno a questi due assi disuguaglianza lotta alle disuguaglianze democrazia cioè riconquista della democrazia sta un po'l'oggetto che Emilia ricomporre ciò che nella società la crisi ha diviso
E la nostra capacità di costruire un percorso in cui il comune tra di noi sia forte
Sa la cifra del successo che avremo
La ricchezza privata
Abbiamo parlato molto di lavoro di
E di critica dei processi di precarizzazione del lavoro non abbiamo detto una cosa che secondo me è piuttosto importante
E cioè che la ricchezza privata è diventata in questo Paese non a Wall Street qui in Italia molte volte il valore della produzione
Si produce poco dopo la crisi ma la ricchezza accetta perché questa ricchezza è stata concentrata
E non vi è stato una neutralità della politica su questo ma la politica ha fatto leggi per favorire la concentrazione della ricchezza è questo per batterò dipende dall'Europa ma dei Governi italiani
è stata favorita l'ereditarietà della ricchezza è stata favorita la sua virtualizzazione è stata favorita e lo dobbiamo dire il riciclo di capitali mafiosi nell'economia finanziaria
Questi sono i motivi per cui si produce poco male quello la ricchezza in questo Paese la ricchezza patrimoniale è alta era una il tema è
Il tema della democrazia una democrazia che non sia votiamo una volta ogni tre anni ma una democrazia che significhi come tutti e tutte insieme ci conquistiamo un futuro degno qui e ora
Come distribuiamo questa ricchezza come la tassiamo come affermiamo che la povertà deve diventare storie non esistere più come affermiamo che al reddito debba essere garantito a prescindere da un lavoro
Come affermiamo e questo può piacere non piacere alcuni sindacati
Ma come osserviamo
Che nel nostro Paese le nostre città non sia più legale lavorare al di sotto di una cifra stabilita per legge
Barbato rispettiamo tutte i contratti nazionali ma è una battaglia di democrazia
Dire che il tempo del voucher è un tempo storico maledetto tenga ogni città città per città regione per regione possiamo conquistare
L'obbligo a non lavorare al di sotto di una tale cifra guardate la campagna se di successo dagli Stati Uniti per una volta possiamo hai chiesto non essere antiamericani
Per fare questo ci serve un partito
Certo
Basta un partito ci salvo un movimento
Certo che ci siamo dei movimenti sociali
Ci servono volti nuovi per fare queste cose
O pensiamo di fare queste cose
E andare dei territori con le facce di sempre
No non salvare nessuno ma perbacco una leadership nuova si può fermare dentro un mondo che cambia che tiene tutti Holser
Sentire tutte le cose sarebbero palco
Volo possiamo lasciare nessuno indietro
Borse riusciamo a tutti
Dimenticatevi la vostra storia non mi interessa ma uniamoci per un pezzo di strada nuova perbacco se le facce sono nuove solo di tante donne giovani è qualche Momo sempre giovane
Bene non si fa male non si fa male
Concludo sulla cosa che mi sta molto a cuore perché
Dove troviamo gli alleati per fare questa battaglia gigantesca
Io penso
Dovunque
Io penso
Almeno in Europa almeno
Per piacere nonché ci diamoci in Italia
Per piacere
Facciamo dell'Europa
Il campo di battaglia non regaliamo l'Europa alla troika
L'Europa la Cosa nostra
Ci sono milioni di persone in Europa che sono d'accordo a Federal sin questi progetti su queste cose su questi stili nuovi di stare insieme non regaliamo questa cosa alla troika
Buon lavoro tanta forza tutti noi basta perdere
Tutti insieme e soprattutto ricordiamoci
E più forti sono le note
Voti che prenderemo buon lavoro
Grazie
Invitiamo a parlare il Piero ragazzini Segreteria nazionale CISL
Ovviamente ringrazio a nome della CISL la Canovari ovviamente l'opportunità che ci avete dato
Questa sera in queste circostanze appuntamento ovviamente la questione del lavoro per noi si colloca oggi in un incrocio
Di un gruppo di fattori che richiedono la necessità di pensarlo radicalmente all'interno di un contrasto storico inedito
La parola che oggi è più risonanza in questa Assemblea come in tante moltissimo assemblee è quella delle diseguaglianze anche
Questa crisi come la grande crisi del ventinove sono esposti in corrispondenza dei puntini massimi raggiunti dalle diciotto diseguaglianze dei redditi delle ricchezze patrimoniale appunto nell'ventotto e nel due mila sette
Quindi la prima domanda
Che io vi faccio gli faccio
è noi abbiamo imparato veramente la versione dalla crisi siamo in grado di intervenire
Sull'efficienza ovvero che la sua matrice strutturale o meglio l'equilibrio distributivo a favore delle aree sociali veglie basse sulla regolazione dei mercati finanziari sulla
Rescissione del sistema di trasmissione tossico delle crisi finanziarie del loro ribaltamento di recessione ed una devastazione della coesione sociale
Dirà che ancora non siamo in grado insieme
Di avere
Una nuova la relazione per uscire diversi da questa crisi
E questa
Domanda chiave in causa sono d'accordo con un pezzo dell'ultimo intervento siamo in caso non solo noi ma anche a chiamo in causa l'Europa te credo che anche per il sindacato siano venuto il momento di dare
Un grande una grande potere un grande
Una grande forza al sindacato europeo
E quindi
Essendo disponibile anche noi a livello
Nazionale accedere
Potere e risorse al sindacato europeo perché a volte delle politiche
è vero che si decidono nel nostro Paese ma anche vero
Che molte delle politiche solo di riflesso di quello che succede in Europa un'Europa vittima
Di una situazione schizofrenica tra austerità fiscale nelle politiche di bilancio che genera recessione è una politica monetaria ultra espansiva della BCE che tenta può di compensare quelli offerti tre eccessivi
Noi crediamo noi abbiamo avanzato alcune proposte al sindacato europeo e speriamo di fare diventare
Una una piattaforma del sindacato europeo il primo quello di sospendere
Gli effetti del fiscal troppa sino al raggiungimento di una crescita europea del tre per cento di introdurre la gestione comunitaria dei debiti sovrani almeno della quota eccedente il sessanta per cento del PIL
Di dotare il bilancio europeo di una sua autonomia attraverso l'istituzione di una tassazione europea la carbon tax la tassa sulle transazioni finanziarie ovviamente non cumulativa con la tassazione nazionale
Di potenziare il piano John Kerry investimenti europei le infrastrutture
Di passare dalle regole alle istituzioni istituendo un Ministero dell'economia europeo legittimato dal Parlamento europeo
Noi crediamo che l'Europa è decisiva per la difesa la
Ed il futuro del lavoro oltre al fatto che
Un'Europa unita come diceva e dice
L'originario manifesto di Ventotene
L'Europa unita a garanzia di pace perché su molte dispositivo generatore delle guerre Spinelli era convinto che la guerra
Scaturisce inevitabilmente dalla combinazione perversa
Tra potere assoluto degli Stati dei nazionalismi evocati dagli Stati regredire agli Stati nazionali e dai nazionalismi come sta purtroppo avvenendo in Europa
Travolgere ebbe le conquiste i diritti del diversa le speranze del lavoro insieme alle istituzioni democratici quindi serve costruire una strategia europea realistica ma lungi mirate
Perché l'interesse di ha steso il futuro del lavoro in un modo di interdipendenza globali passa inevitabilmente
Dal dall'Europa
Ovviamente
Anche nel nostro Paese abbiamo molto da fare noi pensiamo
Che il forte potenziamento della domanda aggregata trasforma la svolta ciclica intercetti in crescita strutturale
Ma abbiamo necessità di una
Parola antica che è la politica industriale a coppie deve conferire alla crescita una strutturalità stabilita di lungo periodo
La politica industriale l'articolazione decisiva di un progetto Paese che comprende la visione del dell'Italia nello scenario della competizione globale ed è una nuova divisione internazionale
Del lavoro
E quindi abbiamo bisogno di innovazione di una propulsione pubblica la ricerca l'innovazione la ricerca privata complementare sistemi scolastici ed università
Di elevato standard riconoscere la potenzialità di innovazione imprenditoriale e di finanziare l'istanza un alto livello di interazione sistemica fra tutte queste
Variabile
In questa sede Michel vorrei anche porsi forme porci dunque porre una domanda l'industria italiana
Può pretendere si può pretendere di posizionarsi dalla faccia
Alza della manifattura avanzata con una composizione dimensionale nella quale oltre il novanta
Per cento delle imprese sono sotto i dieci addetti
Questo proprio con la conseguente costante insufficienza all'investimento in ricerca all'innovazione no compensato dalla ricerca di una
Innovazione pubblica a sua volta residuale
Noi chiediamo
E concludo che ci sia bisogno e comunque in una fase come questa
Che
Assist che sta trasformando
Il nostro Paese anche il lavoro al mondo del lavoro ci sia bisogno di un riformismo rigorose pragmatico gestito attraverso la coesione
Di un grande patto sociale
Che esprima offerto a oltre il potere allo stesso tempo le ragioni del lavoro e la difesa della
Democrazia
La CISL la e autonoma non è collaterale a nessuno ma credo che la posta in gioco oggi discesa nella lavorazione di una cultura riformista al riparo dalla sudditanza delle di bellissimo e del populismo una
Politica rigorosa e pragmatica che sappiano interpretare e di incorporare gli interessi di assenso del lavoro dei giovani dei migranti e delle aree sociali deboli in un progetto di futuro per il Paese
E per l'Europa alla costruzione di questa prospettiva di civiltà noi copriamo
La nostra disponibilità grazie
Grazie
Per errore
è passato al sottopancia sbagliato era Piero ragazzini nella Segreteria nazionale della CISL ha ora la parola a Franco Martini in Segreteria nazionale CGIL
Per me è difficile
Non intervenire anche come uomo della sinistra che da questo appuntamento
Cioè che vive questo appuntamento anche con molte attese con molte speranze essendo convinto della necessità che un nuovo soggetto della sinistra scenda in campo come protagonista anche vincente come è stato detto
E
Poiché parliamo di lavoro in questa sessione
Abbiamo sempre considerato il lavoro
Un po'il midollo della sinistra
Io non credo che noi possiamo immaginare di costruire un nuovo soggetto politico Smith da un lato
E allora occorre usare parole
Sebbene
Parole non celebrative parlare di lavoro significa parlare di donne e di uomini in carne ed ossa
In questi giorni siamo impegnati in un vasto programma di assemblee
E debbo dire che mai
Mi era capitato di misurare
Questa distanza enorme tra lavoratrici e lavoratori e la politica
Una distanza che è cresciuta e della quale dobbiamo essere pienamente consapevoli disincanto sfiducia distacco lontananza solitudine
Io credo che noi di questo dobbiamo avere consapevolezza facendo un bagno di verità ce n'è per tutti ovviamente ce n'è per il sindacato
Ce n'è per la politica e ce ne innanzitutto per la politica della sinistra
Il sindacato con tutti i limiti e difetti ha la fortuna di essere chiamato tutti i giorni a confrontarsi con questa realtà
Nel bene e nel male noi dobbiamo fare in modo che questo percorso passi per i luoghi dove viene vissuto
Con grande dramma questo distacco e questa solitudine
Prima ancora di un limite di azione per provare a capire le ragioni di questa distanza dobbiamo sapere che gli ha un limite di pensiero politico e culturale
Certo il limite di azione sta nel non ha nel non aver saputo opporre resistenza al processo di si valorizza azione del lavoro come qui è stato spiegato
Che non è solo se valorizzazione economica
Anche se mi è stata lo è
Il lavoro ridotto a merce merci sempre più dei precisata e quindi ridotta anche nel suo potere contrattuale e nei rapporti di forza
Ma anche come terreno di moltiplicazione delle disuguaglianze il lavoro non è più un terreno dove le differenze si riducono le disuguaglianze si accorciano ma spostano anche aumentare drammaticamente
Faccio solo un esempio
Una distrarla una disuguaglianza tra un uomo e donna
Che a parità di mansione a parità di lavoro oggi nel nostro Paese evidenti differenze che raggiungono in alcuni settori il trenta trentacinque per cento
Proprio per il fatto che noi
Abbiamo sempre immaginato
Il lavoro come fonte di riduzione delle distanze e di consolidamento dei diritti ma è chiaro che non è così e il limite di pensiero probabilmente
è nell'aver provato ad attestare una difesa su quello che eravamo
Che avevamo che ci stavano portando via e non anche guardando la realtà e leggendo la storia con nuove lenti
Guardando al profilo evolutivo dei rapporti di lavoro del rapporto tra capitale e lavoro come qui è stato detto guardando soprattutto innanzitutto a chi non aveva mai avuto e a chi non la
Oggi
Ad esempio il nostro rapporto con la precarietà e sarebbe opportuno fare un bilancio sul venti anni di precarietà di flessibilità che poi è diventata precarietà
Non è stata solo destrutturazione del lavoro tradizionale
Ma anche espressione se tu selvagge da combattere della messa in discussione di una visione mono culturali dello sviluppo fondata sul paradigma dell'economia manifatturiera di una lettura tradizionali
Perdendo di vista anche invece lo sviluppo di nuovi settori di nuove tipologie di nuovi mercati ed è quello che ha impedito il rapporto tra il lavoro strutturale tradizionali
E il nuovo mondo del lavoro i call center i centri commerciali i parasubordinati
I nuovi assunti rispetto ai vecchi assunti
Oggi dobbiamo parlare di politiche del lavoro inclusive nella contrattazione come sta cercando di fare il sindacato e nella costruzione
Dei diritti sul lavoro che debbono sempre di più essere connessi I diritti della cittadinanza appunto ed infine
Fare un discorso oggi sul lavoro significa guardare
Ammesso stretto alla impossibilità di costruire un nuovo pensiero sul lavoro senza avere un'idea un Progetto sullo sviluppo faccio degli esempi
Come possiamo dire alle donne e agli uomini soprattutto alle donne
Del settore distributivo del commercio che possono difendere e consolidare i propri diritti e le proprie condizioni senza fare un discorso innovativo sui nuovi modelli di consumo
Sapendo che questo modello di consumo e quello che impone questi modelli organizzativi del lavoro che negano
La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro fino a mettere anche a rischio il diritto e il valore sociale della maternità che l'impresa e venti vedono con un costo
Come poter direi agli sfruttati nei campi
Che quella loro battaglia deve connettersi con una nuova idea
Di
Distribuzione che è legata anche processi legati all'alimentazione la raccolta l'alimentazione la salute dei cittadini come direi ai dipendenti del settore anticiclico per eccellenza
Il settore delle costruzioni dimezzato dalla crisi che il loro futuro è legato oggi non al ostruire ma anche a ricostruire all'valorizzare
Al
Mettere in campo tutto quello che il patrimonio ed infine come dire agli operatori dei settori culturali
Che
Il loro futuro non né legato alla valorizzazione del più grande patrimonio di cui dispone dispone questo Paese
Ma è possibile che la Merkel in Germania abbia raddoppiato gli investimenti in cultura per combattere la crisi e noi non siamo capaci di fare questa scelta l'Italia
Allora io spero e chiudo
Che questo percorso
Che
Nasce oggi che parte oggi possa passare per questi luoghi della solitudine io spero
Che questa marcia che noi avviando
Possa incrociare i call center gli appalti le partite IVA e collaboratori i dipendenti del settore pubblico perché dietro quella storia
Dei furbetti del cartellino c'è una strategia di distruzione della funzione sociale del lavoro pubblico
Ecco io credo che con il coraggio di leggere con lenti nuovi anche il mondo del lavoro noi riusciremo a ridurre questa distanza buon lavoro
Grazie a Franco Martini della Segreteria nazionale della CGIL ora la parola Marta fa nato a Taranto dadi ricerca
Salve a tutti
Ma io vorrei
Cominciare a dire diretta nel senso che ho sentito spesso parlare oggi di disuguaglianza e mi fa piacere
Però voglio dire subito che non bisogna banalizzare dei temi come quello della disuguaglianza soprattutto se
Politicamente vogliamo che diventi un tema egemonico
E quindi da questo punto di vista mi scuserete
Però preferirei che da oggi in poi a parlarvi disuguaglianze fossero tutti quelli
Che non hanno firmato gli accordi del novantatré sul costo del lavoro
Perché veniamo
Da sei sette relazioni
In cui si vede il problema è la caduta della quota salari rispetto ai profitti sul reddito nazionale
E allora mettiamoci d'accordo su da dove viene la disuguaglianza all'interno di un conflitto
Nazionale europeo e globale
è questo perché perché
Vogliamo far politica soprattutto volete far politica dobbiamo avere degli obiettivi e secondo me
L'obiettivo dell'uguaglianza materiale ma anche politica e sociale è un tema fondamentale ma oggi visti anche i risultati dell'ennesima crisi devasta cioè devasta Trichet
Questo è un tema non banalizzato via ma soprattutto dobbiamo essere coscienti che la via d'uscita non è più una lira socialdemocratica ce lo dobbiamo dire
Perché alla fine la via socialdemocratica di fatto è stato un tappo alla rivendicazione classica rivoluzionaria dei lavoratori delle classi lavoratrici e di tutti quegli un lavoro non ce l'hanno e che soprattutto oggi
Verso il futuro non ce l'avranno quindi
Questo è un processo che dobbiamo tenere dentro si dentro il conflitto classi occupandosi anche tutta una sfera che non rientra più classicamente perché non è neanche esercito di riserva oggi no in Italia
Data la caduta della produzione ma della prove della struttura produttiva non abbiamo
In teoria vista qual è il ragionamento che si fa cosa fargli fare la sua gente perché perché in realtà noi rivendichiamo mai abbiamo sentito anche oggi citare più volte anche Marx
Una grande differenza di interne sistemi produzioni che è quello cioè del ruolo dello Stato tra il valore d'uso di una cosa il valore di scambio non necessariamente di processi che creano comunità creano socialità dal basso nei territori
Noi abbiamo bisogno di stabilire un prezzo i nostri bisogni materiali ma soprattutto non ci possiamo più permettere che sia qualcun altro
Come i privati a decidere quali sono i nostri bisogni e questo lo vediamo anche nella produzione non soltanto di bisogni diciamo primari dei soggetti
E quindi il ruolo dello Stato in questo e la rivendicazione politica che oggi dovremmo poter fare è necessariamente quella di rivendicare qualcosa sulla produzione sulla decise in produzione ma come proprietà della produzione scelta di cosa produrre
Prima ancora di redistribuire cioè andiamo ad affrontare un tema classico altrimenti primo poi un reddito minimo europeo ce lo daranno perché hanno bisogno che noi consumiamo ma domani mattina
Saranno loro comunque a decidere cosa no es andremo a consumare
Quindi in realtà rimarremo sempre subalterni e soprattutto i nostri bisogni materiali saranno decisi altrove
Non da lei dice esigenze di comunità di Stato eccetera quindi secondo me da qui anche il Fronte nazionale europeo sono Piani che vanno insieme
Ma vanno tenuti insieme coerentemente sulla produzione è vero che la Germania sta creando colonie
Quindi tutto il processo mercantili stico basato sulle esportazioni dall'altro lato è vero che ne potremo anche investire in tecnologia per sfruttare meglio i nostri territori ed è una cosa che non ci sarebbe la domanda estera per il consumo saremo noi e se
La proprietà di quell'investimento è nostra non avremo bisogno di acquistarla e nostra appunto non c'è un prezzo non c'è uno scambio
è
Queste è un processo
Prego distributivo a monte non a valle perché ma ricordiamoci sì la quota salari profitti di fatto da dove viene però ce la socialdemocrazia in trent'anni ha fatto bene ha fatto tanto fino al settantasette settantotto
Ma di fatto cosa compresso esattamente questo che il conflitto sociale non esplodesse a tal punto da rivendicare vogliamo le fabbriche eventi si parlava solo di fabbriche quindi ecco quando parliamo e disuguaglianze
Questo è un tema magro da affrontare sia a livello locale che a livello europeo
E come però entriamo a livello locale e nazionale perché ci serve ancora
Capire ricomporre un Fronte nazionale per essere forti sul livello europeo pene guardiamoci in faccia i rapporti di forza oggi con un mondo del lavoro è una società talmente disgregata
Sono bassissimi cioè penso anche alla Carta dei diritti del nuovo Statuto e lavoro della CGIL ci daranno qualche contentino ma non stravolgiamo niente
Però
Perché non partiamo da altre cose altri ambiti di fondo che ci accomunano altri Paesi europei
Pensate a quello che sta succedendo oggi in Francia hanno rimesso in discussione le trentacinque ore noi abbiamo ormai l'imbarazzo di dire che le trentacinque ore in cui diamo
La sinistra su questo ha perso e non è stata in grado di rivendicare quella è un'idea giusta è un'idea di progresso lavorare meno lavorare tutti a parità di salari
Questo lo dobbiamo ricominciare a dire abbiamo perso una volta andiamo avanti c'è la partita ove questa o non è
In un certo senso
Quindi
Questo da un lato dall'altro lato però perché parla di produzione ma cosa produciamo in Italia è vero che diamo tutto il problema su quegli investimenti tecnologia eccetera e se questo è un problema fondamentale perché non ci basta più via che iniziano ad
Fare le buche e tappare le buche questa qualcuno l'ha già Stintino le buche ce l'abbiamo dobbiamo capire con quali materiali tappiamo le buche e andiamo avanti
Da questo punto di vista significa capire in quali settori esattamente nella produzione vogliamo investire
Altrimenti ma andrebbero bene anche gli incentivi alle imprese
E io su questo che le piccole imprese del nord est
Cenno contro perché nel novantadue hanno chiesto la valutazione perché non avevano più sbocco mercantili stico per le esportazioni
E non ci hanno chiesto gli incentivi perché tanto difatti Jones atti l'articolo diciotto loro non c'hanno mai avuto quindi capiamo qual è il fronte del nostro no novantanove per cento ma settanta per cento la popolazione e il resto
Su cosa possiamo fare fronte un blocco sociale e politico comune
Che per me sono i ragazzi che oggi lavorano voucher premesso che i ragazzi che oggi lavorano di università e non vengono pagati cioè noi continuiamo il salario minimo che
Però a zero
Quindi
Di fatto dobbiamo capire cosa riconfermiamo
E in questo appunto c'è dobbiamo anche prendere invece tutta la parte buona la parte creativa e innovativa delle piccole imprese ma anche di molte medie imprese rapita
Gli anni
è capire allora come da ridistribuiamo sia quello che si produce scegliendo di casa eccome lo produciamo
E poi come facciamo spesa pubblica aumentiamo i salari tecnico compattare e anche in un certo senso enti oggi non può lavorare
Penso ai disabili ma penso anche a tante Bersani inattive che
Ci vuole un minimo un lasso di tempo per crearla produzioni quindi per creare posti di lavoro
Ecco dobbiamo proporre sogniamo fare in un certo senso e trovare una soluzione che sia da un lato produttiva e distributiva interni primari
Ecco un'altra redistributive quindi welfare ma stiamo attenti perché non possiamo pensare che il welfare sia la stessa cosa
Devo reddito da lavoro Cesano degli inglesi dobbiamo tenere insieme e lo possiamo fare attaccando uno Stato come quello italiano e il fatto toglie Lino sulle prime case spende
Miliardi forse viene mancati di quindici miliardi in tre anni per rischiare
Espediente spostando risorse debbano essere
Usati per mettere a posto nel quale tutti i vari temi classici
No
All'altro per sé è un problema nazionale ce la possiamo prendere con loro andiamo bisognerà andare in Europa è vero che l'Europa è un vincolo che a oggi è fatta male che l'euro è uno strumento sbagliato ma prima non lo strumento
E questa ce lo dobbiamo ricordarcene a ricordare avendo chiaro c'è
Io ma c'è anche un invito uscire fa dopo tre giorni Mancino anche nei giorni Nepal centocinquanta Irene bastano tre
E su quello giorno da mangiando si abbandona essere coerenti perché altrimenti si continuerà in Italia
A pensare che l'egemonia sino a strisce messa Bevilacqua venisse sul dei giornali ingialliti
Non si può fare in quegli anni è un processo di riattivazione del pensiero all'interno di una prassi sociale
Finito
Grazie ammanta fanatico era
Domenico Proietti della Segreteria nazionale della UIL
E poi si prepara per l'ultimo intervento di questa sessione Giulio Marco
Un saluto a tutti grazie per questo invito grazie in particolare a Stefano Fassina con il quale in questi anni abbiamo avuto costanti momenti di confronto e di approfondimento su molti dei temi nazionali che sono anche al centro la nostra discussione
A me molto piaciuto il metodo che avete scelto per affrontare l'avvio la nascita di una nuova forza politica vedo di guardare
I problemi da un'angolazione cosmopolita dallo colazioni internazionali credo che questo sia un modo giusto per affrontare le criticità che dobbiamo risolvere
E perché oggi questo è il vero tema dobbiamo avere la capacità tutti i protagonisti della politica del sindacato delle istituzioni
Di avere una visione di insieme perché altrimenti se rimaniamo dentro i recinti nazionali commettiamo degli errori che non ci fanno capire le vere dinamiche che sono in atto soprattutto sul versante economico e del mondo del lavoro
Alcune delle relazioni hanno toccato dei punti molto interessanti in particolare io credo che
Il dato più rilevante che abbiamo tardato a capire anche noi del sindacato e della politica e della sinistra politica
è stato quello relativo al fatto che alla fine degli anni ottanta
Con la in qualunque
Del turbo capitalismo come l'ha chiamato un economista americano Rodio dice si è rotto l'equilibrio che si era costruito nella seconda metà del Novecento all'interno dei singoli Stati nazionali tra capitalismo e democrazia
Quell'equilibrio costruito grazie all'azione delle forze sociali dei sindacati delle forze socialdemocratico e la sinistra in Europa in particolare e trapuntato a modelli di welfare l'affermazione di grandi ed importanti diritti
Il turbo capitalismo rompere questo equilibrio e non c'è stata la capacità finora delle forze sociali del sindacato della sinistra di ricercare io ricompone un equilibro nuovo tra il capitalismo globale e la democrazia
Questo è il vero tema è la grande sfida che le forze sociali e le forze di sinistra devono affrontare
Perché lo dobbiamo partire da una lezione che ci viene da tutti questi anni
Il capitalismo eh la forma di produzione di ricchezza più efficace che finora conosciamo
Il problema come dicevo fu Palmeggiani dagli anni Cinquanta Vivalto di politici della sinistra democratica l'Italia il problema che il capitalismo nel produrre questa ricchezza
Produce tante tanti diseguaglianze che c'è bisogno di un intervento dello Stato che servono a ricomporre e ad eliminare i dissidi si voglia Enzo Traverso una più equa distribuzione del reddito e quindi anche il ruolo dell'impresa
Deve essere finalizzato a trovare un nuovo equilibrio
Per fare questo oggi e per quello dicevo che la vostra impostazione è particolarmente interessante noi dobbiamo affrontare questi temi a livello europeo ed internazionale
E con il sindacato ci siamo posti con una forte azione unitaria Duilio ucciso CGIL di operare una svolta
A cominciare dal sindacato locale
Lo scorso ottobre hanno fatto il congresso della scelse abbiamo eletto un sindacalista italiano alla guida del sindacato europeo esattamente con questo progetto
Bisogna fare una rivoluzione copernicana lo diceva prima il collega della CISL della CGIL dobbiamo cedere quote di sovranità
Dei sindacati nazionali al sindacato dove e la stessa cosa debba avvenire del sindacato internazionali perché sono in questo modo noi possiamo avere
Delle organizzazioni che riesco ad interloquire con i soggetti internazionali e nel fare questo dobbiamo porci l'obiettivo di democratizzare l'istituzioni internazionali
Noi abbiamo tante istituzioni che sono oggi guidate in maniera tecnocratica che è l'esatto opposto della democrazia
Quindi la prima battaglia quella di un'Europa federale
L'altra battaglia è quella di fare degli organismi internazionali il Fondo monetario OCSE dei momenti in cui
Si renda conto alle persone ai cittadini dell'OSCE
Perché solo attraverso questa nuova espressione politica di alta politica si possono contrastare scelte sbagliate che non va nella direzione giusta
E su questo io devo dire che il sindacato italiano sta svolgendo pur tra tante difficoltà e qualche contraddizione un ruolo importante a livello europeo ed internazionale
Dobbiamo continuare sotto questo punto di vista e in particolare la mille sa da qualche tempo proponendo alla CISL e CGIL di riprendere un forte rapporto unità
Noi abbiamo proposto la creazione di una vera e propria nuova federazione unitaria che rispetti il pluralismo ma faccia convergere il movimento sindacale italiano intorno ad alcuni grandi obiettivi
Perché oggi è il tempo di mettere insieme le forze
E questo concludo mi porta a fare una valutazione anche dei rapporti come noi vediamo tra il movimento sindacale e sistema politico il sistema dei partiti
Io credo che ci debba essere un forte dialogo come stiamo dimostrando questa sera
Ma partendo da una previsto maggiore all'autonomia del movimento sindacale italiano dai partiti
Tanto più ci sarà un contributo positivo all'evoluzione del nostro sistema partite politico perché è evidente che c'è
Questa necessità
Noi abbiamo un sistema
Partitico e politico profondamente ingessato
Che in questi anni per tanti motivi che adesso non si possa realizzare ha prodotto la peggiore leggi elettorali che espropria i cittadini dalla scelta dei propri rappresentanti con tutto quello che sto per comportato come rottura
Nel rapporto tra società civile e politica e quello che ha comportato un rompendo gli equilibri costituzionali del nostro Paese su questo dobbiamo riflettere su questo noi
Daremo e diamo costantemente
Un contributo credo rilevante l'ultimissimo aspetto che voglio sottolineare
Riferito ai limiti di stretta attualità noi ogni giorno ci dava contrastare tante vicende l'ultima questa sul nostro sistema previdenziale sulla reversibilità pensionistica
Sulla non l'introduzione della flessibilità accesso alla pensione che è un fatto gravissimo dal provvedimento è già stata sicure abbiamo fatto una proposta unitaria si stiamo sviluppando delle iniziative
Ma il punto è che il nostro Governo
Commette un errore culturale prima che politico ad ignorare il ruolo dei corpi intermedi e delle forze sociali
L'Italia questo grande patrimonio non solo di associazioni sindacali imprenditoriali ma del mondo del volontariato milioni di persone che si associano
Metto a disposizione del proprio tempo libero il proprio denaro per dato un contributo al futuro di questo Paese su questo io credo che noi dobbiamo fare leva su questo noi dobbiamo avere la carta citati continuare a portare avanti questa nostra e forme di proposte che sono molto innovative e vanno nella direzione di promuovere una vera e propria rinascita dell'Italia grazie
Grazie mille al Domenico Proietti della U.I.L. lavorava per l'ultimo intervento di questa sessione Gioia Partanna deputata di sinistra italiana
Grazie e buonasera cari compagni cari compagni
Una forza di sinistra come quella che Chiatti ci accingiamo a costruire deve essere capace di disegnare
Un modello alternativo a quello attuale è un modello alternativo al neoliberismo modello di nuove relazioni economiche e sociali del lavoro dei rapporti tra le persone le produzioni i consumi e la natura
Quasi quarant'anni fa era il settantatré al settantasette
Enrico Berlinguer i cosiddetti discorsi sulla ferita si invitava interrogarci a come uscire dalla crisi di quegli anni mettendo in discussione il cosa produrre il cosa consumare
Era anche il discorso di molti ambientalisti di allora e ci metteva in guardia dal capitalismo che conosce solo indici quantitativi astratti diceva Berlinguer ovvero una critica al PIL che conosce solo quantità e solo alcune quantità
E non la qualità la qualità della vita del benessere del lavoro dell'ambiente un modello economico nuovo
Per noi forza di sinistra non può essere un modello di risulta per sottrazione di quello che c'è
E vedete c'è chiede da tempo ad esempio il Partito Democratico ha scelto un'altra strada quella di un neoliberismo temperato dal volto umano quello che ci ha imposto l'Europa
Una liberismo che diciamo del volto umano sulla superficie alla vernice arresto e la durata di politiche regressive e di destra
Noi siamo alternativi rechi vendutissimo propone
Non tanto una riforma del mercato del lavoro ma di creare nuovo inedito mercato dei lavoratori sfruttati umiliati noi invece opponiamo la dignità e diritti del lavoro
Il Ministro del lavoro Poletti
Crea anzi ripeto è quella formula dell'universalismo selettivo un ossimoro come la guerra umanitaria inventato allora dall'allora Ministro del lavoro Maurizio Sacconi
Noi proponiamo a questo riguardo far come cittadinanza costituzionale come motore di sviluppo di coesione
Per questo Governo e i diritti sociali sono un fondo di un capitolo di Bilancio magari nelle sue un'elemosina di trecentoventi euro come propone l'ultimo provvedimento per duecentottanta mila famiglie
Per noi diritti sociali non sono a geometria variabile ma sono un architrave della cittadinanza
Il ministro padovana nel destre nel Documento di economia e finanza propone settanta miliardi di privatizzazioni nei prossimi cinque anni Noè a questa logica opponiamo i beni comuni e l'intervento pubblico
Partito democratico e come molti partiti socialdemocratici europei pensa che l'economia possa ripartire grazie al mercato gli investimenti privati come si può vedere da molti misure inserite nella legge di stabilità
Cosa che pensavano perché pensano anche Tremonti e Brunetta
Noi pensiamo che invece serve una politica industriale e politiche pubbliche degno di questo nome
Matteo Renzi rivendica il taglio delle tasse che vanno soprattutto a chi sta meglio come un suo principale successo nessuna novità era il sogno di Giulio Tremonti
E nell'ultima legge di stabilità del Governo da tutto alle imprese e niente al lavoro
Ben otto euro lordi di aumento di dipendenti pubblici noi invece diciamo che si vanno aiutate l'impresa ma che il lavoro è una priorità e lavoro la centralità e come ricorda compagno aggravato il come prima di lui ci ha ricordato Gallino serve un piano del lavoro anche trainato dal ruolo dello Stato serve un reddito dici di cittadinanza ma serve anche un lavoro di cittadinanza
Noi dobbiamo uscire dalla crisi in un modo diverso da quello con cui ci siamo entrati
La crisi economica e tutt'ora una crisi ecologica
Alex Langer ci ricordava dell'importanza della conversione ecologica bisogna cambiare produzioni consumi bisogna ribaltare il paradigma di un modello che mette al centro il mercato il privato gli spiriti animali dell'economia
Se ci fossero una visione alternativa delle politiche pubbliche degno di questo nome sarebbe semplice ma così non è
Bisognerebbe incentivare l'affiliato come si chiama ora non affari su un problema a fare le auto elettriche e di buste per il trasporto pubblico locale
I giorni
Bisognerebbe chiedere al PD di non buttare i soldi nelle grandi opere ma di investite nelle piccole opere nelle scuole nel dissesto nella lotta al dissesto idrogeologico
Bisognerebbe chiedere al PD al Governo
Di non continuare ad agevolare litri dell'autori dei nostri mari ma di mettere in campo una politica industriale che ci permetta di produrre e non solo importare dalla Cina
Dalla Germania
I pannelli solari del fotovoltaico
Tante sono le cose che potrebbero che si potrebbero fare
Qualche tempo fa nella dichiarazione di voto sullo sblocchi Italia la Belice Capogruppo del Partito Democratico la del frigo lento ha detto che
Il fine di non sblocca l'Italia
E di liberare allacci e lacciuoli le nostre imprese dotta citazione dell'allora presidente della Confindustria Guido Carli negli anni settanta
Citazione che ci illumina sulla deriva culturale e ideologica di un partito che preferisce trarre insegnamento dei presidenti di Confindustria e non dal segretario della CGIL
Per chiudere vorrei dire questo l'economia che vogliamo per uscire dalla crisi
Fondata sulle si muove su un vocabolario risultanti riferimenti ormai richiedenti la conversione ecologica arrivando
L'economia di giustizia che la campagna sbilanciano Scip il nuovo modello di sviluppo di Franco Giorgio su altri l'economia della felicità Luigino Bruni il piano del lavoro di Di Vittorio e quello che noi proponiamo oggi è poi l'eguaglianza
Norberto Bobbio in destra e sinistra suo fortunato lavoro di molti anni fa ha ricordato che è quello che distingue la sinistra dalla destra ed eguaglianza
Le politiche neoliberiste di ostilità di questi anni hanno aumentato le diseguaglianze le povertà
I privilegi per i diritti
Della maggioranza di quel
Il Governo nell'ultima legge di stabilità abolito anche le tasse sugli otto per cui voi pagate le tasse sulle automobili ma i grandi ricchi non pagheranno mai le tasse
Sulle grandi
Sulle loro grandi fasce loro partiti
E vedete un'economia chiudo per le quali chance a quello che vogliamo costruire
Rimette al centro i diritti il lavoro la giustizia sociale parole antiche
Sopraffatti dall'ingannevole vocabolario neoliberista della meritocrazia io all'occupabilità delle opportunità
Ma queste parole antiche
I diritti il lavoro la giustizia
Sono le moderne coordinate di un'agiografia nuova di una colonia dell'eguaglianza di un paesaggio nuovo non più colonizzato dall'alienazione e dal moderno sfruttamento del neoliberismo non più attraversato dal dolore dalla sofferenza
E dalla solitudine di tante persone
Ma un nuovo paesaggio riavviare il più abitato da uomini e donne
Che ricostruiscono dalle macerie di questi anni il fondamento del mio economica non più fondata sul privilegio ma sui diritti di tutti di tutte
Grazie
Anche odia Marta
Ora
Come sapete cominciare la plenaria sul percorso del soggetto politico sul percorso
Costituente primavera vorrei fare lieve ed era una casa ombre aree vidi allora una storia animata
Seconda il sindaco di Bologna essere connessi nato Luigi bagnarola Sindaco di Venezia
Potrebbe portare le lastre sensibilità perché
è uno dei libri che lui ha fatto ritirare dagli asili nido della città giudicate da soli
A
A
In una
Viveva una famiglia di disciplini Rossi solo uno per anni come una corsa
Nuotava timbri luci degli altri si chiamava Guizzi Ino un brutto giorno un grosso torna feroce molto affamato
Hattabi tra le onde
In un solo boccone Ingo io tutti i pesciolini rossi sull'utilizzino riuscì a fuggire
Molto lontano
Era stato intatto si sentì sulle molto triste
Ma in
Era pieno di sorprese
Che ha poco a poco nuotando fanno meraviglie l'altra Guizzi non tornano ad essere felice
Vite una medusa piena di colori dell'arcobaleno o una costa che si muoveva come una ruspa arrugginita
Piscine misteriosi che sembravano tiratina fili invisibili
Una foresta dialettico che uscivano da caramelle variopinte
Nemmeno a così lunga che a noi stessi dimenticano alla quota
Io nel monili mai
Degeneravano come talmente intento
Ed ecco che nell'ombra degli scogli e delle arti
Scoprì una famiglia di pesciolini rossi
Proprio come quelli del suo banco
Se andiamo a votare misure sia vedere il mondo disse felice
Non si può
Mi scusi pesciolini
Ingrandito unici Maggetto euro
Ma non si può vivere così nella paura di seguito sino
Bisogna pure inventare qualcosa
Guizzi non penso
Penso lungo
Improvvisamente disse
Ho trovato
Voteremo tutti insieme come i più grandi pendici del mare
Mi spiego come durino nuotano i vicini l'uno all'altro ognuno dal suo posto
Quando il vero imparato a nuotare insieme Guizzi non disse io sono l'occhio
In un terreno
Nei grandi fritto de il Mattino emersione di Mezzogiorno e uniti
Riuscirono a cacciare
Su
L'ANAS spaventati dare a quelli piccoli vi spiego perché questo li vero è stata una ritirata dai asili di Venezia perché è un liberale
Era in un progetto che alcune insegnanti avevano messo appunto sulla differenza di genere che comprendeva quarantanove
Volumi per bambini e il Sindaco appena letto ha ritenuto di doverlo a ritirare perché pericoloso per l'educazione dei bambini questo
è il libero credo che non ci siano altre parole da aggiungere su quanto sia a volte è diventata ridicola a ridicola l'atteggiamento di alcuni politici della destra di questo Paese prima di passare la parola Peppe che nel frattempo sale c'è stata una scambia di cappotti qualcuno apprese scappata di qualcun altro se per favore controllate
Se non è vostra lo portate qui riserviamo questo piccolo pasticciata bene è stato
Care compagne cari compagni
Abbiamo questa
Assemblea
Plenaria quella che vogliamo dedicare alla
Costruzione del
Percorso costituente che ci porterà
Nei prossimi mesi alla definizione del nuovo partito della sinistra italiana sapendo che abbiamo davanti una
Spira grande difficile
Abbiamo ricostruito un senso per la nostra impresa politica
Prendere atto che la stessa nozione di sinistra negli ultimi venti anni si è frantumata davvero in mille schegge
Perché veniamo oltre che dalla sconfitta del Novecento anche da una sconfitta nel tempo nostro
L'esperienza che abbiamo avuto in questi anni sono state spesso sono ancora meritevoli generose importanti
Ma sono parte di questa sconfitta a volte
Ma non sempre senza colpa
Per dire in una frase quello di cui abbiamo bisogno io ne vorrei prendere in prestito una di Luigi Pintor se possibile ancora più attuale oggi di quando fu detta
La priorità rimeditare anzi la fiducia della propria gente
Ecco io credo che con questa consapevolezza
E con la certezza che ci muoviamo dentro ad un quadro difficile forse anche difficilissimo segnato dalla crisi economica sociale e finanche morale
Dalla difficoltà anche per quei conflitti sociali che pure esistono perché però sono spesso distanti da loro
Diventare una possibile agenda del cambiamento vogliamo appunto dentro questo quadro così complesso immaginare la partenza di questo nostro percorso costituente
Loro immaginiamo segnato da un inizio questa tre giorni questa nostra Assemblea
E poi naturalmente un primo momento di verifica democratica per l'appunto il congresso che faremo a dicembre il percorso che vogliamo costruire in tutti questi mezzi
E quindi non solo un dispositivo che ci consenta di dare forma ad un soggetto che chiameremo partito
Ma soprattutto un attraversamento del paese reale
Il professor costituente dovrà restano innanzitutto immaginato per conoscere riconoscere i nostri territori ma appare i conflitti per esempio
Studiarne gli originali tale peculiarità
Anche le diversità profonda rispetto al passato
Aprire un terreno di ricerca e anche l'inchiesta che forse
Abbiamo smesso di fare da troppo tempo
Perché non sarà la mossa del cavallo che ci salverà
Perché occorrerà probabilmente nel tempo
E occorrerà probabilmente un lavoro lungo e faticoso
Io credo che dobbiamo partire anche in questa Assemblea che facciamo stasera e che continuiamo domani su queste questioni e su questi temi da una domanda di fondo
Come si misura cioè e come si determina
L'efficacia dell'iniziativa politica anche della rappresentanza
E appunto l'azione di un partito
In una fase storica come questa che qualcuno chiama finanche della post democrazia segnata da uno svuotamento progressivo drammatico delle istituzioni democratiche così come l'abbiamo conosciuta per tanti anni
Dal rafforzamento per esempio delle funzioni governative a scapito di quelle parlamentari pensate alla riforma
Che il Presidente del Consiglio ha costruito nel corso di questi mesi a quanto incidenza un meccanismo come questo
E da quelle decisioni di fondo che appunto impattano sulla vita di milioni di persone e che però vengono spesso sempre più spesso
Il forme che sta democratiche informe separate informe a volte addirittura clandestine
Ecco io penso che a questa domanda di fondo che ha molto a che fare con la sconfitta nostra
Noi non siamo oggi ancora in grado di dare una risposta definitiva
E anche per questo abbiamo bisogno di un percorso di ricerca
Di messa in rete delle vertenze delle lotte che il solo insieme diventano discorso politico di mobilitazione di campagna anche referendari naturalmente ce ne saranno importanti
Capaci di ridiventare senso comune in questo Paese
E dentro questo percorso dobbiamo io credo noi crediamo
Immaginare un approfondimento largo che si interroghi anche sul tema grande della forma partito
Abbiamo dichiarato ormai da tempo
Nel senso più nel su una ambiguità e con grande intensità
Che non ci interessano più le forme già sperimentate troppe volte e ogni volta senza successo in questi anni
è finito per sempre il tempo dei cartelli elettorali delle accozzaglie della crocchi delle federazioni
E di tutte le cose che hanno segnato la sconfitta in questi anni
E abbiamo anche speso dichiarato
Che l'ANCI persuade quell'idea che pure attraversi attraversato tanta parte del dibattito politico
Di una sorta di liquidità che si fa partito se posso dire così
Per esempio affidandosi soltanto alla capacità comunicativa di un leader bravo
E appunto delegando Halloween la risoluzione di una questione piuttosto che l'affermazione di una linea o addirittura di una cultura politica
Ecco basterebbe davvero scattare una fotografia dell'esistente sulle principali formazioni politiche di questo Paese per capire di cosa stiamo parlando formazioni politiche naturalmente molto più grande della nostra
Perché però pure segna non fino in fondo questi elementi
La liquidità è stata proprio la caratteristica dei tanti diversi modelli che si sono confrontati in questo ventennio passato da Berlusconi in poi ma naturalmente
Con una diciamo così se è possibile ricerca che ha attraversato un po'tutti
E con varianti che hanno caratterizzato di volta in volta anche dei diversi tale differenza
Pensate per esempio allo schema
Quello che essi affidare ad una sorta come definirlo
Di neo centralismo però non democratico come quello del Movimento cinque Stelle
E pensate anche alle ultime evoluzioni di un partito pure naturalmente molto importante il principale partito del centrosinistra
Il Partito Democratico strutturato per molto tempo con un partito di massa
E però sospeso sempre di più armi giorno che passa
Tra un'impronta appunto da una parte molto basata sulla capacità comunicativa e attrattiva di un leader e però poi per esempio
Quando si scende sul livello territoriale si abbandona quello nazionale dal correntismo più assoluto più totale
Che si determina per l'appunto che le singole situazioni
Come se ci fossero davvero tanti partiti dentro ad un partito solo con un meccanismo di ingresso appunto in quella
Dinamica sempre più simile a una società per azioni correttive
Ecco quasi
Una ditta che si trasforma sempre di più impresa purtroppo
Ecco io credo che dobbiamo cercare proprio un'altra strada dobbiamo sapere che questa è la fotografia dell'esistente e cercare una strada
E dobbiamo chiederci se esiste se può esistere
Un modello che non riproponga queste degenerazioni con le quali ci stiamo confrontando può esistere nel nostro Paese oggi nell'Italia del due mila sedici
Un'ipotesi che non sia né quella bella Casaleggio associati ma nemmeno quella bella frantumazione correntizia e dei signori delle tessere
Ecco io credo che ne questa domanda se lo dobbiamo fare fino in fondo peraltro perché anche attraverso una possibile risposta diamo un senso a questo percorso che vogliamo costruire
Naturalmente credo che dovremo studiare con grande attenzione era formare le modalità
Degli esempi più interessanti che attraversano oggi l'Europa
Ovviamente sapendo che è una semplice riproposizione di un modello che d'altra parte per esempio si è affermato sulla spinta magari di mobilitazioni sociali di conflitti
Non sarà automaticamente immediatamente replicabile
Potrà essere in ogni caso un punto di riferimento per quello che vogliamo fare lui comunque un punto di vista significativo
Ecco noi immaginiamo un soggetto e di questa vorremmo parlare in questa tre giorni
Che potremmo definire come una formulazione ibrida se posso dire così
Un partito oltre il classico partito che sappia utilizzare al tempo stesso
I meccanismi che noi definiamo più tradizionali più classici il circolo la struttura territoriale la struttura periferica insomma quello che
Abbiamo fatto per tanti anni
Per altri però più innovativi a partire per esempio da quella
Ormai famosa perché state se ne sta discutendo fortunatamente anche sulla stampa di sinistra Gatta forma digitale il cui funzionamento e le cui caratteristiche vogliamo presentare vogliamo discutere naturalmente in questi due giorni lo faremo già domani
In uno dei tanti laboratori che abbiamo previsto sapendo fortemente care compagne e cari compagni
Che non si tratta di un elemento diviso trazione o di in sostituzione
Ma l'interrogarsi sulla necessità di accompagnare appunto formule più tradizionali
La cui difficoltà peraltro la conosciamo è evidente ed è talmente evidente
Da non poter essere risolta semplicemente dichiarando della centralità magari fosse così semplice tono sperimentazioni
Che io credo dovremo valutare meglio se misurare anche per approssimazione successiva se posso dire così nulla ci impedisce dentro questo percorso di volta in volta di valutare appunto se uno strumento funziona se funziona di meno come lo correggi come lo mette in moto come loro fai attraversare
Alla densità delle questioni di cui stiamo parlando
E allora vorremmo davvero proporre in questi mesi un tentativo che prende le mosse da poche semplicissima considerazioni la prima
Il processo costituente l'abbiamo già scritto in un appello quello che ha convocato questa Assemblea chiamo tutti ed è di tutti anzi tutte e tutti
Senza primogeniture
E il senza pensare che questa Assemblea nazionale chiuda un perimetro
Allargarlo oltre chi si ritrova già in questo percorso comune
Presento coinvolgendo le varie esperienze territoriali della rivista elettorali che si stanno determinando positivamente in molte realtà italiane ci sembra un obiettivo di prima e assoluta necessità la seconda
Parere un'attenzione unitaria
Che lavora in una ricomposizione delle forze oggi in campo senza però dimenticare la lezione che pure alcuni passaggi di questi anni ci hanno insegnato che l'unità non basta
Soprattutto se non è accompagnata dalla scelta precisa e dall'indirizzò
Preciso ancora una volta di superare in maniera definitiva tutte le appartenenze di oggi si all'unità ma superiamo fino in fondo
Tutte le appartenere Laterza
Immaginare un rapporto inedito tra partito centrale e territorio abbiamo discusso un sacco di volte in tutti questi anni
Dobbiamo saper valorizzare al massimo le autonomie
Per la quale in questo caso possiamo prendere a modello quello che accade da altre parti pensate appunto fu contesto diverso dal nostro
Che è più faticoso che difficile che è più complesso però a quali
Importante è straordinaria sperimentazione affatto movimento come vuole mossi Spagna rispetto per esempio i sindaci delle grandi città le liste elettorali che li hanno sostenuti e alle vittorie vittorie che si sono determinate in alcune appunto grande città spagnole ed europea
è come pensiamo che per fare questo per tentare di mettere in fila queste tre priorità
Occorre davvero che questa Assemblea segni la strada
Attraverso una proposta politica da fare ovviamente a tutte quelle quelli che sono qui
Atti del nostro Paese condivide questa aspirazione appartiene non solo dalle forze organizzate che ci sono
Ed allora corpo militante dallo corpo elettorale
Ma che soprattutto da quelle che hanno in questi anni scelto e sappiamo che sono tantissimi
Qualche volta silenziosamente qualche volta anzi giustamente e legittimamente anche un po'polemicamente la strada del ritorno a casa dell'astensione
Non del disimpegno spesso anzi di un impegno diverso in altre forme differenti da quelle classiche della militanza politica
Ecco io credo che noi abbiamo davvero bisogno già a partire da questa Assemblea nelle prossime ore
Di definire un meccanismo che ci consenta di mettere in campo queste cose che sto dicendo
Dovremmo fare un vero e proprio comitato promotore ampio ed imponente il comitato promotore di questo percorso politico nazionalmente e nei territori
Sufficientemente largo il sufficientemente aperto
Per poter essere attraversato da tutti
Ma comunque visti vile e identificabile
Per poter diventare un punto di riferimento anche se ovviamente del tutto transitoria
Per attivare la piattaforma per costruire regole
Per costruire gli indirizzi del percorso congressuale che dovremo fare
E naturalmente anche soprattutto per coordinare le campagne politiche con le quali vogliamo riempire questo percorso costituente di questi mesi
Quella che si incrocerà con il referendum hanno diritto
Quella sul lavoro e sul reddito quella ovviamente sulla difesa della Costituzione italiana a partire dai comitati del no alla riforma costituzionale di Renzi quella sui saperi e ovviamente se ne parlerà molto nelle ore che verranno
Dal tema grande dell'immigrazione dell'Europa della guerra le grandi questioni aperte del nostro tempo e appunto necessiteranno
Non semplicemente un approfondimento ma un lavoro politico molto molto più intenso
Che vorremmo carente che questo processo costituente del nuovo soggetto politico possa avvenire
Lo so che l'abbiamo detto altre volte ci siamo riusciti poco ma lo diciamo questa volta con la consapevolezza di volerci riuscire davvero con un meccanismo di protagonismo assoluto da parte di chi ne farà parte
Questo per noi l'abbiamo scritto anche nell'appello è un principio inderogabile
Un valore costituente correttivi
Quello di una testa un voto che abbiamo chiamato così al quale noi tutti ci impegniamo fino in fondo ritenere fede in maniera assoluta
La sovranità del processo e ogni definizione che riguarda la costituzione del soggetto politico sarà affidata ai singoli che ne faranno parte
Ogni scritto anni militante ogni aderente
Deve avere ovviamente la possibilità di partecipare attivamente di in prima persona alla scelta della piattaforma politica dei gruppi dirigenti dei luoghi con i quali ci dovremo confrontare
E per questo proprio perché vogliamo fare sul serio
E perché naturalmente siamo molto consapevoli del fatto
Che è un pezzo assai significativo gigantesco dell'agente nostra interpreterà questo tentativo quasi come un'ultima chiamata se possa utilizzare questa espressione
Ebbene diciamo che questo meccanismo totalmente democratico dovrà cominciare quando avremo mensa in campo la possibilità che effettivamente i percorsi siano questi
E ovviamente pensiamo che debba cominciare subito dopo questa Assemblea appena comincerà il percorso di avversione e di tesseramento al nuovo soggetto della sinistra italiana
Naturalmente dobbiamo gestire questa fase pre congressuale appunto quella che ci separa che separa questa Assemblea
Che non è una platea congressuale un'assemblea libera di donne di uomini compagne e compagni che sono venuti qui il Congresso dovremo per l'appunto avere in mezzo il tesseramento dobbiamo attraversare
Questa fase che non è ancora quella di una testa un voto quella della democrazia radicale che vogliamo utilizzare molto stiamo ragionando in questi giorni su come fare
Ad attraversare la nella maniera più chiara e trasparente possibile
Io penso che noi abbiamo bisogno di un
Un vero e proprio comitato promotore transitorio
Che garantisca l'operatività delle campagne che verranno approvate in questa tre giorni
Che attività partecipazione sui territori nelle forme più diversificate che definisca si sottoponga a tutti a tutti coloro che ne faranno parte che faranno parte del processo naturalmente le regole con cui si definirà per esempio
Lo stesso congresso di costituzione del nuovo partito
Un comitato largo operato se serve molto
Anche perché dobbiamo rifuggire
Quella tentazione che pure potrebbe esserci
Per cui appunto la struttura più organizzata un'organizzazione un momento un comitato ma anche un simbolo
Può sapere per l'appunto dinanzi al primo momento di difficoltà la tentazione di una sorta di di ritorno a casa ecco dove il ritorno a casa non ce lo possiamo più permettere le case perché l'abbiamo abbandonata dal sempre andavo verso la casa nuova tutti tutti quanti insieme
E io penso che dobbiamo proprio cercare di di di mettere in campo questo scatto in avanti verso appunto
Un luogo condiviso accogliente
Noi proponiamo vorremmo immaginare
Una composizione ampia larga impotente
Di questo Comitato promotore nazionale
Che parte naturalmente da quello che c'è
Dai riferimenti nazionali dei riferimenti territoriali delle singole strutture ma anche appunto di
Singole compagne e compagni
Poter ente apparteneva anche dal nostro gruppo parlamentare che fa parte fino in fondo ovviamente di questo processo politico
Il terminale sociale di questo processo politico come qualcuno lo autorevolmente definito
Non vogliamo fare semplicemente una sommatoria di gruppi dirigenti
Il nostro compito è tenere insieme
I riferimenti delle organizzazioni che hanno dato vita al processo di intellettuali
Abbiamo l'appello tanto bisogno oggi abbiamo sentito una bella stazione di questa Assemblea che ci ha fatto capire come
Forse abbiamo bisogno pure
Di qualche idea oltre che i
Oltre che delle gambe le giovani generazioni gli esponenti di movimento realtà territoriali
Un comitato che abbiamo pensato possa essere composto dal solamente da cinquanta compagne e compagni
E da sessanta compagne e compagni che territorialmente e assieme al gruppo parlamentare tutti insieme possano non costituire il nuovo gruppo dirigente perché non di questo stiamo parlando
Ma costano costituire quel luogo dove si definiscono le regole
E nella definizione del percorso che ci porterà al Congresso
Naturalmente pensiamo
Che questo meccanismo proprio perché le regole democratiche che per voi questa volta sono del tutto irrinunciabile
E che però appunto potremmo immaginare quando avremo il meccanismo di una testa un voto quindi quando partirà il tesseramento e quando cominceremo a mettere in campo questa avventura
Debba essere inevitabilmente definita in queste ore sulla base di un principio importante e questo principio importante si chiama consenso
Ed è per questo che noi chiederemo chiediamo alle strutture nazionali di quelli che partecipano alla tre giorni
Di condividere quanto prima attraverso proprio il meccanismo consensuale
La definizione di questo luogo transitorio di questo gruppo transitorio che tenga insieme le sensibilità politiche le sensibilità associativa intellettuali generazionali gli esponenti delle vertenze
Di cui necessitiamo
E poi anche di un Comitato operativo
Un po'più stretto anche qui non una segreteria politica non un gruppo dirigente ma un luogo che possa fino in fondo mettere in campo l'azione politica di cui abbiamo bisogno per esempio
Coordinare le campagne politiche di cui ho parlato prima che riteniamo essenziali rispetto a questo meccanismo
E pensiamo che territorialmente dobbiamo replicare esattamente lo stesso schema che costruiamo nazionalmente
Con lo stesso meccanismo consensuale chiediamo alle Regioni di compiti convocare il prima possibile entro due mesi per esempio se ci riusciamo
Assemblee aperte comitati promotori regionali
Aperte a tutti gli aderenti a tutti quelli che ci vogliono stare
Che appunto possano individuare delle figure che ancora una volta non solo dei delegati
Perché non di un organismo dirigente stiamo parlando
Ma sono figure di raccordo noi pensiamo tra i per ogni regione peraltro in maniera uguale proprio per dimostrare che non è un gruppo dirigente che non è ancora il congresso ma che con esso verrà una regione piccola è una grande peso loro stesse indipendentemente dagli abitanti cacciando esattamente per sperimentare una forma democratica muta
E forse a confrontarsi con le questioni di cui tante volte abbiamo parlato in questi anni poche volte però siamo venuti intaccato te quindi figure di raccordo che andranno a far parte appunto di questo
Organo di questo luogo non lo voglio nemmeno definire organo razionale che abbia
Ovviamente la delegazione territoriale le stesse funzioni della delegazione cosiddetta nazionale e le stesse funzioni dei parlamentari
E appunto un comitato promotore transitorio che avrà il compito di coordinare le campagne e che naturalmente soltanto quando sarà costituito da tutte da tutti quindi
Dalle compagne e compagni che svolgo le hanno svolto un lavoro più nazionale ma anche da quelle del territorio solo in quel momento solo quando la composizione sarà stata fatta avrà ovviamente
Il potete ma in questo caso si tratta di un dovere più che di un potere di definire le regole congressuali
Noi abbiamo davvero
Riflettuto ore ed ore giorni e giorni in queste settimane su quale tipo di meccanismo potesse essere il più serio appunto
Quello che potesse garantire fin dall'inizio il fatto che questa volta si fa sul serio massima trasparenza massima partecipazione
Siamo davvero persuasi care compagne e cari compagni
Che il metodo decisionale ormai conta quanto il merito non basta più prendere le decisioni vuole costruire una linea politica efficace mettere in campo appunto
Un'intensa attività programmatica se però questa cosa non si definisce anche soprattutto attraverso un metodo indiscutibile che tutti comprendono e che tutti per l'appunto possano pensare essere una cosa che ci sta
Ecco io credo che il congresso sarà
L'inevitabile luogo di verifica di questo percorso del processo costituente della sinistra italiana
E sarà ovviamente il momento in cui difenderemo la linea politica i gruppi dirigenti anche il nome definitivo del nuovo partito
Questo
Dentro di me sarà
Il logo
Che noi utilizzeremo durante questa fase costituente
Io
Penso
Questo lo decideremo durante la lo utilizzeremo solo durante la fase costituente proprio perché care compagne e cari compagni sarà solo il Congresso
Che potrà definire quale sarà il simbolo definitivo del nuovo partito quello che diventerà il simbolo della nostra soggettività è un luogo transitorio che dura qualche mese che dura il tempo per consentirci di partire e che ci mette appunto nella condizione di aprire un percorso è però ovviamente evidentemente sottoporre a verifica democratica tutto quello che faremo
Allora io credo ha finito che questo compito è difficile perché dobbiamo
Marciare contro corrente
Ebbene quello della ricostruzione della sinistra in Italia
Però ha un compito importante al quale non possiamo rinunciare io credo davvero che possa essere attraversato da tutti quanti voi
Con grande impegno con grande invitante con grande determinazione grazie
Grazie verte
Allora il primo intervento dalla parola Cesare Rosetti Presidente ITIS
Grazie
Cari compagni care compagne
Sono ormai passati cinque anni dalla nascita di TG tre ma l'esigenza che ci ha spinto ad aprire uno spazio reticolare nuovo etero dosso di prossimità così come l'abbiamo chiamato
Per noi tuttora intatta
Quell'esigenza la crisi irreversibile della forma partito novecentesca e lo dicevamo prima guardate dell'exploit dei Cinque Stelle
Per noi la fine del Novecento non è stata soltanto una constatazione storica seppur affascinante dato il carico di incanto che il fine secolo ci ha lasciato
Come dimenticare se parliamo di modernità digitale
Come dimenticare se parliamo di modernità digitale la frenesia l'isterismo per l'avvento del Bacco Bacco del millennio il Millennium Bax il nemico che attendeva l'arrivo della mezzanotte per resettare il calendario di milioni di server bruciare dati INPS formazioni tecnologie insomma una sorta di ritorno coatto al passato per via di un barbiere di programmazione
Niente il secolo ci ha lasciato romanticamente come un anziano nonno senza fare troppo rumore perché invitati frastuono ne ha fatto parecchio
Però ci ha se lasciato la consapevolezza che tutto è cambiato e guai ad aggrapparci alle vecchie certezze
Ormai sembra però che su su questo qualche passo indietro l'abbiamo fatto siamo tornati prepotentemente a parlare di partito come l'unico luogo organizzato possibile per rappresentare la maggioranza inviti invisibile
Così ci piace definirla va bene anche se non siamo convinti anche se avremmo voluto continuare il cammino di ricerca sulle nuove forme ma almeno prendiamoci lo spazio per discutere di quale partito vogliamo
Inside io il timer recitava uno slogan dei movimenti e indietro non ci voltiamo di certo noi restiamo nel nostro tempo
Come spesso accade siamo accusati di smanie Giovanni liste ma non mi sembra il tratto generazionale a definire questi dubbi
Marco Revelli nel suo libro finale di partito la chiama progressiva dissoluzione della seconda Repubblica
Che con il fallimento dell'idea di un sistema maggioritario egemonico bipolare ha prodotto la liquefazione degli aggregati partitici fondamentali
Tralasciando i Cinque Stelle su cui sappiamo che l'analisi è molto più complessa ma prima o poi ci piacerebbe discutere magari solamente sul fatto che uno spazio viene si sente prende il venti per cento e partiti strutturati con sedi su tutto il territorio nazionale più dirigenti che militanti sono da prefisso telefonico
Il corpo elettorale ci ha dato dei segnali chiari da tempo con i referendum sulla questo nucleare ad esempio che testimoniavano non solo l'inalienabilità dei beni comuni
Ma anche una volontà di partecipazione riappropriazione è di limitazione del controllo della politica classica sulla sfera pubblica
Gli scandali le risposte mancate la distanza dalla rappresentanza istituzionale la sfiducia verso i partiti si traduce così
Ormai vuota meno del cinquanta per cento stabilmente
Però non è il caso né di piangere né di sperare diceva De Lellis e allora visto che non vogliamo né piangere né sperare qualche idea o più o meno qualche domanda durante il nostro cammino come retta ce la siamo fatta in primis
La piattaforma digitale Como a cui do il benvenuto deve diventare un elemento centrale per il nuovo soggetto immaginiamo attraverso la piattaforma non solo uno strumento di democrazia diretta
Ma anche soprattutto uno strumento di espansione confronto codecisione cooperazione e azione per ridare ossigeno alla politica
Uno strumento per intercettare il fuori renderlo protagonista certo nessuno di noi immagina la sostituzione del corpo vivo assolutamente ma tutti ci immaginiamo un modo per riempire e colmare un vuoto
Il nuovo soggetto delle puntare sul rinnovamento delle competenze a tutti i livelli possiamo ragionare per caso sul limite dei mandati perciò con un ruolo dal deputato al consigliere comunale dal coordinatore a quello di circolo così la riconnettersi con la fiducia delle persone
Associazioni comitati Onlus soggetti che condividono le finalità e gli ideali della nascente comunità politica
Pensiamo debbano essere riconosciuti alla pari dei circoli di partito ed entrare a pieno titolo nel novero della sua articolazione
I circoli non possono più essere il luogo esclusivo della vita del soggetto sui territori
Dobbiamo prendere atto di questa insufficienza senza smanie o il triste ma immaginando ci davvero una nuova segmentazione
Ovviamente pensando tutti e tutti in egual misura nei meccanismi della definizione della linea politica e dei gruppi dirigenti una testa un voto l'abbiamo scritto e detto più volte
Il soggetto politico deve avere come mantra il criterio dell'utilità e fare i conti con la nuova militanza che già esiste soprattutto fuori di noi
Dobbiamo mettere a disposizione risorse se ne abbiamo ovviamente attraverso dei bandi sullo schema di potevamo sin pulsa
Aperti e trasparente rivolti ad associazioni gruppi informali ma anche i nostri circoli che vadano a travolgere prendere di petto quello che diciamo tutti i giorni sul mutua lirismo sull'accoglienza sulla solidarietà sulla cooperazione sulla cultura sullo sport
Passiamo alla sinistra che fa alla sinistra che pratica e consegniamo al passato la sinistra che predica
I circoli devono diventare luoghi di prossimità in grado di interagire con il presente attraverso pratiche quotidiano di argine alla povertà e all'emarginazione
Nei circoli del nuovo soggetto politico ci immaginiamo progetti di accoglienza scuola di italiano per migranti Banchi Alimentari coorti sportelli legale sindacali
Sappiamo già che in tanti e tanti tante tante fanno questo sforzo ma non basta dobbiamo moltiplica
E infine il tema della leadership non abbiamo altro strumento la leadership va scelta tutte e tutti assieme deve connettersi direttamente alla nostra comunità
Troviamo il metodo migliore ma solo scegliendo in maniera diretta tutte tutti con una votazione noi pensiamo che riusciremo a colmare questo vuoto che esiste
Per noi è quello che dobbiamo fare per ridare senza riprenderci consenso e soprattutto di darne alla parola partito facciamolo perché ha dobbiamo prenderci tutto quello che ci hanno tolto grazie
Grazie si è stare
Parola Mariano di Palma di atti
Caro ettari buonasera
Stamattina durante le interessanti relazioni che ci sono state
Si cominciava con una riflessione la riflessione con cui si iniziava stamattina era riferito all'atto politico io riprendo quella frase tenere interessato molto e ne aggiungo un pezzo di premessa
L'atto politico si diceva
Bisogna intenderlo come una scommessa
Dico io e parlo per un pezzo di storia personale quello della mia generazione l'atto politico deve essere una scommessa e non può più essere solo una promessa siamo stati abituati in questi anni a vivere atti politici sempre come promesse sempre come delega
Abbiamo i bisogni invece di provare a decidere insieme qual è la scommessa
E qual è la scommessa nella costruzione di un nuovo soggetto politico
La prima forse tra di noi questa sera nel discutere con una platea che purtroppo si è svuotata è quella di provare a superare tra di noi l'elemento della noi e provare a costruire questo soggetto politico con grande entusiasmo con uno slancio nuovo
Con una nuova vitalità non certamente con la noia
Provando
Provando
Appare costruire qualcosa
Innanzitutto trovandosi a prendere delle parole noi abbiamo provato a farlo nell'appello che convoca questa Assemblea nell'appello e la sinistra di tutto e di tutti
Provando a mettere al centro una parola che ci hanno rubato una parola che la sinistra inventato la parole innovazione
Gli agricoltori ci insegnano che l'innovazione
A che fare con i germogli delle grandi dice delle grandi Vannini indice
Scusate
Scusate
Che
Non faccio l'agricoltore la rete però è molto interessante questa cosa è che non è un una parola che coniata alla politica me coniate invece da chi lavora la terra e a che fare direttamente con con questi sistemi che producono cose buone e che riescono a sviluppare un percorso autonomo
E quindi bisogna individuare qual è la nostra radice qual è cioè il nodo teorico attorno al quale noi proviamo a costruire questo nuovo soggetto politico io per esempio lo individuo
Nelle parole di un grande innovatore un giovanissimo innovatore che prima dei suoi trent'anni ha scritto uno dei testi politici più importanti della storia del nostro Paese i quaderni i quaderni e il carcere
Nel quaderno tredici quando parla di partito Antonio Gramsci si riferisce ad una cosa
Parla di moderno principe
E attorno alla questione del moderno Principe individua due elementi il primo è la volontà collettiva senza volontà collettiva non si fonda alcun mode non principe il secondo nodo che individua e l'atto di altri creativo io provengo cioè a concentrarmi su questo provando a dedicare questo furto di questa parola innovazione
Qual è allora l'atto creativo dentro la volontà collettiva che ne possiamo provare a costruire insieme
La prima innanzitutto
Sul tema della declinazione dell'innovazione l'innovazione come strumento
Ogni tema che io approvo occorre si apre alcuni nodi
Che hanno a che fare con la schizofrenia con cui a volte discutiamo a sinistra un primo nudo che a volte viene concepito come dicotomia è quello di attuale il territorio e l'altro nodo e invece
Come quella dell'aperte dell'altrove
Dico che questi sono due nomi che a volte interpretiamo come in contraddizione e invece stanno insieme perché nella pratica dell'innovazione nello sto in quella individuiamo le cose che possiamo fare allora quell'appello per esempio lo dice molto bene praticare non predicare la sinistra faticare non predicare l'alternativa
Essere alternativi vuole dire anche questo essere alternativi vuol dire individuare quali sono gli strumenti delle pratiche
Per esempio su questa cosa qui in quell'appello si procura dire due cose secondo me molto interessanti la prima una cari ma una carovana un cammino sui territori rimettiamoci marcia territorio per territorio le realtà sociali culturali di movimento
Le cose che abbiamo perso in questi anni i singoli le decine di migliaia di persone che abbiamo smesso di aggregare
Quello lo possiamo fare in un cammino insieme lo possiamo fare con una carovana secondo me sì
L'altro nodo quello del mutuo a ritmo
Le esperienze europee ce lo consigliano la costruzione di una sinistra credibile non è solo quella di una sinistra capace di rappresentare ma anche una di una sinistra capace di creare di gare dal basso
E il nuovo e il nodo del mutual ISMU di quello che in fondo noi abbiamo inventato agli inizi del Novecento ritorna un voto estremamente fateci Governo io attorno al quale dobbiamo provare
A discutere e l'innovazione come strumento non ha a che fare semplicemente però solo con le pratiche
A che fare evidentemente anche con i linguaggi
Con la nostra capacità effettiva di essere popolari lo dico così perché linguaggi si misurano sul fuori e si misurano anche sul dentro ma si misurano soprattutto sul fuori ecco che la ricerca della Berto ecco che la ricerca dell'altrove diventano i nodi che noi dobbiamo porre qui non come ci mettiamo d'accordo tra di noi ma come andiamo a parlare alle persone ed è evidente che questo deve essere il punto di slancio di rilancio su cui noi non diamo a costruire una grande aggregazione di sinistra alternativa e questo non si può fare se noi cominciamo dimezzare sempre i soliti linguaggi se
Non ho altri linguaggi non solo le parole e soprattutto significa dare senso alle parole il che vuol dire purtroppo cari compagni cari compagni provare ad usare meno parole ma dare a quelle parole molto più senso
Lo dico perché
Quando parliamo di linguaggi abbiamo a che fare con un nodo importante che è il nodo dell'eguaglianza di genere che non ha a che fare semplicemente con le quote dentro i partiti fuori dai partiti dentro l'est
Ogni ma a che fare evidentemente contenuti contenuti importantissime altri modi che sono che sta di straordinaria importanza e l'innovazione come processo non c'è processualità senza una democrazia reale
E la democrazia reale non è retorica significa costruire processi di codecisione decidiamo insieme non si tratta più di chiamare il nostro popolo a votare non si chiama non si tratta più di convocare il nostro popolo a essere consultato si tratta di convocare le nostre comunità territoriali può decidere insieme a costruire processi di codecisione e questo lo facciamo se rompiamo la dicotomia virtuale reale insistiamo sui territori sia utilizziamo quella piazza può ma digitale se facciamo con decidere le comunità e soprattutto la democrazia reale la pratichiamo se siamo in grado di creare una discontinuità tra la vecchia sinistra e la nuova sinistra
Nei contenuti nelle pratiche ma anche nelle facce anche le persone
Questo diventa di straordinaria importanza
La proposta di Beppe Del questo convincere un comitato promotore che si componga per funzioni che stabilisca quali sono le campagne gli oggetti di lavoro che noi da domani possiamo andare a raccontare sui territori su cui andiamo a ricostruire il nostro popolo e concludo di Nova c'era come ultimo metodo come ricerca ovvero come come ricerca come provare a ricercare insieme quali azioni costruire su due nodi dobbiamo provare a fare una ricerca il nodo dello spazio e il nodo di chi vogliamo rappresentare ovvero il nodo del popolo per il nodo dell'Europa non c'è il soggettività politica alternativa che non si ponga il nodo dell'identità europea come nodo centrale e non c'è il nodo che non provi a ricercare insieme i popolo che ne vogliamo rappresentare che frammentato scomposto atomizzato al capitale tiene come lo rappresentiamo dote dove lo andiamo a ricercare e questo si fa attraverso alcune pratiche importanti
Ed è per questo che noi come a chi non ha convinto
Il fatto di chiudere troppo presto la questione del nome del logo provvisorio è per questo che non è sufficiente la parola a sinistra
L'altro la tesi ricerca fuori dalle parole storiche è per questo che l'Italia non è più sufficiente perché abbiamo bisogno di uno spazio europeo in cui riconosce il perché siamo tutte tutti europei e non ci convince perché serve un metodo l'abbiamo scritto nell'appello essa alternativo al di là essere seri
Nell'appello l'abbiamo detto in maniera chiara il nome lo decidiamo insieme allora serve un metodo serve un modo arriviamo a questo congresso facciamo un dibattito serio decidiamo le insieme questa cosa facciamo uno dei territori
Ecco alle discussioni ecco che la grandissima di Gramsci ritorna quali sono le questioni che possono sviluppare davvero innovazione guardate non abbiamo tempo e concludo qua abbiamo di fronte a noi Grillo Salvini Lenzi nel due mila diciassette due mila diciotto noi che è partita ci giochiamo al sulla qualità dell'agire qui sulla profondità gratuitamente il CIPE sulla quantità di milioni di voti che noi andiamo a recuperare nel Paese da dopodomani da riconquistare rappresentanza politica e sociale
A partire dalle nostre idee è dai nostri contenuti
Grazie Mariano
La parola Tommaso Sasso
Grazie dunque io intervengo a nome di una rete di ragazzi presente
In diverse regioni e che intende contribuire al nostro processo costituente ci trovate on line sui pettirossi punto comma e provo a mettere a disposizione della discussione qualche spunto di riflessione
Innanzitutto perché un partito
E magari non una confederazione un movimento una forma più o meno liquidati soggetto politico come molte se ne sono viste in questi anni
Ma credo che la risposta stia innanzitutto nell'esito degli esperimenti passati che sono lì a dimostrarci che cosa
Sono lì a dimostrarsi
Che se non ci si dota di uno strumento effettivamente capace
Di ricostruire nel tempo un senso di comunità diffuso e radicato con un suo orgoglio di sé e delle ragioni riconoscibili si finisce per ridursi a cartelli elettorali tenuti assieme
Da accordi pattizi
Che è esattamente ciò che noi non ci proponiamo di essere e lo dobbiamo innanzitutto a coloro che oggi sono quindi
E forse a maggior ragione a coloro che fuori da qui seguono anche soltanto concludente interesse
Il nostro tentativo in attesa di sciogliere in un secondo momento la riserva
è certo però che per ricostruire il senso di comunità sopra richiamato
Non sia sufficiente può Carlo o adesso illazioni nei momenti di tensione che pure
Ci auguriamo non ci saranno per costruirlo abbiamo invece senz'altro bisogno di alcune cose la prima
Definire una chiara funzione politica
Che nel nostro caso penso debba e possa essere quella di fornire e animare un canale di rappresentanza
Di organizzazione di interessi che oggi non riconoscono esigenze comuni invece evidentissima mi spiego meglio
In questi mesi ci siamo spesso trovati a volte giocoforza a discutere di alleanza della nostra collocazione nello scacchiere politico italiano
Compagni è un dibattito che colmerà la sua potenza se e solo se vi arriveremo avendo ben chiari anzitutto le alleanze che vogliamo promuovere nel profondo della società italiana
Perché laddove convince un pubblico impiegato che il piccolo commerciante non è necessariamente un evasore da colpire e questi che il primo non sia necessariamente un nullafacente da sanzionare
Che poni le basi necessarie a esprimere una rappresentanza reale
è laddove convince uno studente è un giovane precario di quanto e perché le loro difficoltà siano in stretta connessione che recuperi la credibilità politica necessaria
A coinvolgerli nel processo politico e costituente di un nuovo soggetto
E vedrete che fatto questo portato avanti questo percorso rimessi insieme
Coloro che una propaganda battente che la propaganda battente di questi anni è riuscita a dividere nonostante abbiamo detto di convergenti interessi
Il tema delle alleanze politiche si porrà finalmente in termini di terzi e più chiari e potrà essere definitivamente sciolto
Saremmo cioè nella condizione di dire questi sono gli interessi e i bisogni non che vorremmo rappresentare
In un futuro indefinito e lontano nel tempo ma che rappresentiamo e i Paesi discende questo programma di governo in grado di parlare al Paese e non più frutto di sintesi al ribasso di protagonismo incrociati
Quelli
Sono invece gli interessi che rappresenti tu quello è invece il tuo programma di governo bene stanti così le cose noi grazie Conte non voglio avere nulla a che fare oppure
Bene vi sono dei margini per intavolare un dialogo discutiamo delle forme e dei limiti che una collaborazione tra le nostre forze può avere nell'interesse del Paese
Detto in altri termini compagni c'è da ripensare su basi solide materiali
Un ruolo costruttivo e finalmente propositivo nel conflitto la cui definizione non può però limitarsi questo è un punto importante
Alla dimensione della composizione degli interessi pur fondamentale come veniamo appena di dire
Il nostro ruolo deve definirsi anche o meglio parallelamente perché le due cose camminano di pari passo
Anche nello sforzo di dotare la nostra parte di uno sguardo autonomo sulle cose del mondo e non certo per avere il motivo di vanto in questo o quel consesso
Ma nel convincimento che nell'appropriarci di chiavi di lettura radicali
Dei grandi processi che a cavallo degli ultimi trent'anni hanno sconvolto nella sostanza i patti di convivenza politica e sociale non solo in Occidente sta anche la possibilità di elaborare un modello alternativo non solo sul piano economico
Ma sul piano valoriale e oserei dire antropologico
Non possiamo però nemmeno pensare
Che questo dibattito possa aver luogo solo e attenzione
Benissimo che avvenga anche lì e non ringrazieremo mai gli abbastanza chi si occupa di organizzarne non ringrazieremo mai abbastanza che si occupa di organizzarne in convegni e seminari
Ma deve prendere corpo e concludo
In modo diffuso e capillare in simbiosi con il duro lavoro dell'organizzazione in un partito solido e strutturato che non ceda alla perversa logica della separazione tra intellettuali e politica
Che ha contribuito a perdere il partito dal quale provengo
E se l'ambizione è quella di ricostruire la sinistra cari compagni quello non è precisamente il modello da inseguire qui mi fermo e auguro buon lavoro a tutti noi grazie Tommaso avrà letto atto Biancardi
Io credo compagne e compagni che quello che stiamo cercando di costruire in questa tre giorni che auspicabilmente riusciremo a mettere in campo da partire da lunedì quindi le reti che riusciremo a creare l'allargamento dei nostri confini le campagne e via dicendo
Rappresenti la risposta necessaria e adeguata
E soprattutto non più rimandabile di quello che è stata la frammentazione a cui abbiamo assistito e anche larga parte è bene dirlo abbiamo contribuito a creare
Abbiamo visto né in questi anni come le risposte che ciascuno ciascuna di noi singolarmente può dare e chi singolarmente seppur parzialmente anche dato
Siano state del tutto insufficienti a contrastare quegli attacchi che abbiamo vissuto al mondo del lavoro al reddito all'ambiente alla cultura alla Costituzione che così come ci ripetiamo è stata stravolta ancor prima di essere pienamente applicata
Ma sotto il cappello della crisi sia quella canonica sia quella più larga della per così dire credibilità politica
Non si è prodotta soltanto una restrizione dall'alto al basso una compressione dei diritti
Sì anche generata la convinzione nel profondo della società che ciascuno richiudendo sì nel proprio atto ma nella propria certezza pur piccolo o grande che fosse potesse Rucher meglio a resistere
E così non hanno solo funzionato gli individui come atto mi impazziti come atto misurati ma anche la sinistra diffusa in sempre più piccolo organizzazione sempre più isolati movimenti sempre più atomizzata i comitati
Ed è in questo che si è andata poi progressivamente a formare dentro la società la convinzione sente più praticata che in fin dei conti le lotte come dire sono degli altri
E restano degli altri finché non toccano gli interessi ma come insegnava qualcuno quanti problemi arrivano alla porta di casa
C'è il rischio che non ci sia più nessuno a protestare
Abbiamo subito in sintesi una frammentazione sociale e politica a cui oggi noi dobbiamo finalmente contrapporre un processo di natura inversa
Sappiamo che non vogliamo restare al chiuso delle nostre Centi e proprio per questo dobbiamo sapere immaginare provare a costruire soprattutto un futuro differente
Un futuro che non sia remoto un futuro del qui ed ora per dare risposte concrete alle molte necessità
E apriamo quindi questa fase costituente anche con quell'entusiasmo che veniva richiamato
Ma con un valore prioritario non riaffermare non riassettare riorganizzare rimettere assieme confederale e tutte quelle mille parole che abbiamo diciamo imparata utilizzare ma costruire un nuovo processo politico
Partendo io auspico da una premessa
Non possiamo banalmente affrontare questo nuovo processo e questa nuova realtà pensando di riprodurre le stesse dinamiche fin qui viste soprattutto pensando di farlo attendendo si risultati differenti
C'è stato qualcuno molto più illustrati me che ha dato questo come definizione della follia
Io credo tutt'altro che dobbiamo aprire una fase che era costituente basata su nessuna autoreferenzialità nessuna conservazione nessun arroccamento in posizioni precostituite
Nessuna
Nessun limite all'incontro che può generarsi da differenti culture politiche gli spazi dove non vi siano delle preclusioni nei uno sia impossibilitato a portare il proprio contributo dove sia garantita in sostanza una dimensione pubblica trasparente del dibattito interno
E anche dei problemi che siano fatti emergere perché esistono evidentemente
E non c'è cosa più inutile che nasconderli e dannoso che nasconde
E su questa premessa allora io credo che l'obiettivo debba essere altrettanto chiaro e debba essere quello di dare vita ad un partito riscoprendo e rivendicando questo termine anche conto quella convenienza politica
Che il momento che viviamo che vede appunto facili demagogie
Affacciarsi a questa discussione ogni qual volta qualcuno nomina questo termine partito
Anche perché dall'altro lato non ci sono tanti esempi positivi per contrastarlo ma dobbiamo riappropriarci riassume assumendone in toto
La sfida di costruire
Con questo termine appunto tutto quanto ne consegue in termini di garanzia di democraticità
Di partecipazione delle scelte di trasparenza e di valutazione soprattutto di quanto si riuscirà a costruire e dei risultati attesi
E per fare questo io credo che abbia a concludere che bisogna e limitare bisogna eliminare due limiti
Da un lato oggi non è l'Anno Zero
Non è l'anno in cui tutto ha inizio
Noi abbiamo non dobbiamo sempre pensare di dover ricominciare da capo di cambiare tutto perché
Sappiamo che con questa frase spesso è il modo più semplice perché non cambiare nulla
Ci sono miriadi di elaborazioni conflittualità progettualità
Sui territori piccole grandi Comuni pratiche che possono essere messi in rete utilizziamo lo facciamo e dall'altro lato troviamo affrontare questa fase
Riconoscendo quel valore zero della nostra discussione rifiutiamo la
Come dire la l'affermazione in negativo la nostra affermazione negativo per ciò che non siamo per ciò che non vogliamo diventare che non riteniamo di dover fare
Misurando magari tra di noi le piccole centimetri un metro e che ci distanzia hanno dagli altri soggetti dal PD o da Renzi o dalle collocazioni interne affermiamo ci impositivo perché l'affermarsi negativo non prevede di di rappresentare interessi altrui
Prevede solo di autorappresentazione a realtà
Ed è l'elemento io credo
Il vizio profondo che abbiamo conosciuto anche in questi anni che se andiamo a farlo di nuovo cadremo fatalmente nella costruzione di una piccola casa una casa che servirà soltanto al perpetuarsi di alcuni riti sempre più stanchi
Credo invece di ricercare e concludo da subito la necessità di aprire i nostri confini sui territori costruendo appunto quel partito della sinistra del lavoro che ad oggi manca senza ambiguità senza conservazione di piccoli steccati
E massima trasparenza delle scelte io credo che questa sarebbe davvero la migliore strada della cosmopoliti alle potremo costruire
Con piacere parte dice questa
Assemblea che sento
Molto densa molto intensa
E anche con un'attenzione non soltanto politica anche motiva insomma
Un appuntamento importante
L'appuntamento mi pare di capire
Sta determinando l'avvio della creazione
Di un partito
Poi
Capisco che sforzo alcuni decenni no che ci si sta angustiante o sul fatto che
La forma del partito non funziona più bisogna farne un'altra poi quest'altra per mille motivi
Anche dei limiti soggettivi non si riesce mai a fare né tanto meno
Si può pensare che a questo al partito si possa sostituire una sorta di federazione di alleanze eccetera tuttavia
Questo impegno che l'Assemblea sta per prendere un impegno importante
Si dice perché forse c'è un eccesso di liquidità
Che uno voi diciamo così
A si stufa di avere a che fare con forme
Sempre indefiniti
Per cultura ma anche per formazione io tendo a pensare che
Il liquido l'acqua è meglio che scorre piuttosto che
Essere risucchiata dentro un imbuto però insomma queste sono
Opinioni
Eccome concomitante
Io tuttavia ritengo che un contributo importante diciamo all'intero concesso alla sinistra alla ricostruzione della sinistra in Italia
Avverrà tra qualche mese intorno a queste elezioni amministrative nelle grandi città come sapete
Sono in corso
Tentativi significativi ormai già strutturati
Di liste unitarie intorno a candidature
Significative noi per esempio qui a romanzi è qui con noi stasera profitto anche per ringraziarlo pubblicamente intorno alla candidatura
Di Stefano Fassina si sta creando una articolazione molto
Mi verrebbe da dire
Interessante interessante perché
In natura non dovrebbe esistere invece a Roma stiamo riuscendo a tenere insieme
Rappresentanze politiche sociali culturali insomma
Sparse virtù e qualità che hanno bisogno appunto di essere raccolte intorno a un progetto che ci misureremo
Con queste elezioni come sappiamo bene qui a Roma io lo capisco
Che è una roba molto locale però abbiamo questa apprensione
Un po'
Un po'preoccupata intorno a quello che farà l'ex Sindaco ma al di là di questo noi siamo partiti
E la cosa sta funzionando e sta funzionando penso per una serie di ragioni inizialmente quelle
Di tipo politico sui contenuti intanto una netta discontinuità
Con l'esperienza del passato anche l'ultima e poi un'aspirazione
Diciamo a immaginarsi finalmente una città liberata diversa migliore
Le cose che qui a
Ha detto un paio d'ore fa
Il professor Bevilacqua no questa sostenibilità questa ricostruzione del paesaggio della struttura
Della morfologia della rifiuto
Dell'espansione eccetera eccetera eccetera insomma questi questi contenuti che è quasi simbolici sarà intorno
Ad alcune iniziative che ci piacerebbe tanto fare per esempio
Riconsegnare il Teatro Valle
A a ITEA tanti che l'avevano
Occupato e che sono stati sgomberati due anni fa
Dalla Giunta Marino e quel teatro è chiuso non hanno speso neanche una lira per rimetterlo a posto come diceva
Ci piacerebbe tanto mettere
I ragazzi nel cinema America quelli che avevano occupato quel cinema abbandonate per esempio assegnargli il Palazzo degli esami in via Induno che è un meraviglioso palazzo
Pubblico del Comune vuoto abbandonato e inutilizzato ecco
Ci piacerebbe fare queste cose ci piacerebbe rifiutarci di pagare il debito quantomeno i suoi interessi con quei soldi
Riaprire tutti quei servizi sociali che sono stati chiusi
Da Alemanno in poi
Ci piacerebbe aprile che sono centri antiviolenza case-famiglia nuovi centri anziani tutte queste robe insomma stiamo parlando di
Un po'di che inizi siamo e non è che si che qui vogliamo fare la rivoluzione ma che
Per Roma sarebbe una vera svolta
Allora noi ci stiamo provando così come ci stanno approvando a Torino
A Bologna
Milano spesso dopo
Questa questo intrigo del
Delle delle primarie ci stanno provando a Napoli ci sono riusciti a Trieste Ravenna insomma tante città stanno proseguendo su questo cammino e io penso
Che c'è questa
Nostra esperienza per la sua articolazione per la capacità
Di tenere insieme appunto
Tante realtà tante soggettività ebbene può essere utile
Anche a questo processo io vi saluto augurandogli buon lavoro con un auspicio
Che vi lascio qui alla riflessione
Per io spero che questa assemblea
Non sia un punto di arrivo ma sia un punto di partenza perché se è un punto di partenza io sono sicuro che lungo
Questa traiettoria incontreremo tanta gente grazie
Grazie Sandro
La parola a Nicola commerci
Panicola
Saluto e compagne company io sono qui
Per invitarli a leggere un documento che è stato redatto da
Un nucleo di intellettuali che trovate nel blog
Di Cosmo politica il documento si intitola ricominciare dalla terza via e è risultato di un'analisi che abbiamo fatto all'interno di diverse università italiane come quella di Napoli con lei sa se da cui provengo io
è che vorremmo portare come contributo al nuovo soggetto che sta nascendo
Stata per lo più di filosofie
Però sarò
Tranquillo non citerò come aveva fatto l'onorevole Mussi che saluto all'ultimo congresso dei DS che aveva citato Iozzo nei diari dei griot c'era e me lo ricordo le faccio i miei complimenti perché era bellissimo
Ecco no ad indicare alcuni punti che sono contenuti nel documento invitandovi a leggere se no sarò molto breve
Primo punto ripensare la sinistra cioè interrogarsi su quelle ragioni che portano oggi la sinistra in Italia a differenza
Di quanto sta avvenendo in Spagna
In Inghilterra perfino gli Stati Uniti
Ad assumere una posizione marginale
Perché in Italia la sinistra oggi sta assumendo una posizione marginale quali sono stati i suoi errori dobbiamo interrogarci su che cosa è successo da Berlinguer in poi
Quali sono stati i movimenti che hanno portato la sinistra anche ammalarsi lungo la strada del declino quindi ritornare a Berlinguer da qui la terza via significa interrogarsi
Su quel momento felice della sinistra che aveva come epicentro fondamentale la ripresa di un gran cinismo
Letto nell'ottica dell'umanesimo
Cioè Gramsci non ha mai avuto un ruolo centrale nella storia della sinistra Togliatti l'aveva declinato in maniera particolare all'e sterno piegando la realismo sovietico all'interno opponendo la blocco storico della borghesia
Per contrastare diciamo un'idea diversa di modernizzazione del Paese quindi ritornare a Berlinguer oggi cosa vuol dire vuol dire ritornare ad un Berlinguer che
Fa riferimento agganci in termini di modernizzazione del Paese
E che quindi propone veramente qualche cosa su cui si può ancora ritornare ora partire da qui che cosa significa dunque partirà la terza via di Berlinguer significa
Assumere come fondamentale necessità di una politica radicale ma non estremista
Cioè noi dobbiamo rilevare una certa l'impotenza e sterilità dell'estremismo
Dobbiamo passare da una logica del conflitto è una logica costituente rilevando la potenzialità del conflitto cioè trasformandoli in proposta e facendo in modo che questo nuovo soggetto
Di tutti quanti noi stiamo contribuendo a costruire abbia delle coordinate molto netta molto secche
è possiamo declinare secondo due prospettive le forme e i valori è venuto fuori oggi questo discorso io ne sono contento
Per ciò che riguarda le forme diciamo che dobbiamo rideterminare in maniera nuove rapporto tra partecipazione appartenenza non si tratta più di appartenere senza partecipare
Come facevano i vecchi partiti centralisti e neanche partecipare senza appartenere come si sta facendo oggi dobbiamo tornare a Gramsci e tornare al partito come quell'associazione di cultura
Che permea l'individuo e fa sì che è un uomo di sinistra sia tale anche quando non fa politica anche quando vide la propria qualità quotidianità essa di sinistra significa
Portare dentro di sé
Quel germe dell'uguaglianza dell'isola non mia della correttezza della serietà che ci distingue dagli altri
Perché abbiamo bisogno fortemente di un'esigenza di distinzione
Distinzioni di cosa distinzione di valori per far questo abbiamo bisogno di un'ideologia lo si deve avere paura oggi di citare di nuovo la par
L'ideologia perché che cos'è l'ideologia ce lo sta la sovrastruttura di marzo la ripresa di grandissimo semplicemente cos'è un'ideologia
E ciò che distingue la capacità di compiere una scelta
Perché perché individua dei valori perché se i valori fossero tutti uguali allora non ci sarebbe bisogno di scegliere perché è questo quello che stanno cercando di proporci che i partiti sono tutti uguali che valori sono tutti uguali ed è qui che lo dobbiamo dire no non è così
Dobbiamo porre all'indifferenza la nostra differenza dobbiamo riproporre un solco un discrimine dobbiamo oppone un'identità
E per noi è semplice
Non abbiamo bisogno di creare nuovi valori noi veniamo da una storia che ha sedimentato valori ha sedimentato convinzioni ha sedimentato tutta una serie di parametri che si tratta di riscoprire si tratta di riproporre non c'è bisogno di Hagi tornare il diritto al lavoro il diritto all'uguaglianza il diritto alla sanità il diritto all'istruzione pubblica il fatto che il job anzi è una schifezza che la buona scuola sia un'aberrazione di tipo costituzionale umana e sociale ecco noi dobbiamo riproporre
Semplicemente quello che già Gramsci ci aveva detto di non dimenticare mai la differenza nei confronti di un'indifferenza che più che male lo sta facendo buon lavoro a tutti noi
Grazie Nicola
Prima di dare lavora l'amico Pavan avrei
Dire solo una cosa avrete notato
Che interventi sono tutti di maschi noi abbiamo fatto questa cosa con un elemento fortemente partecipativo cioè chiedendo alle persone l'intervento è la richiesta on line
Però penso che sia un tema perché si arriva a interventi di soli maschi vuol dire che in luoghi che la sinistra sono sempre stati a misura di maschio
è un tema della nostre celate ad essere anche farlo non ammesso a misura maschia difenderà forse questa volta a misura di Donna
Avrà l'amico Pavarotti
No difficile fare diciamo l'intervento dopo che Marco
Richiama la mancanza c'ha ragione
Compagni compagni siamo
Di fronte a quella che Tony Judt
Aveva definito l'erosione della società per mezzo della politica della paura
Eravamo abituati a vedere la paura come
A un fatto
Privato momentaneo anche irrazionale invece oggi ci rendiamo conto che la paura è diventata
Tecnologia del controllo è diventata sistema di governo di governo dei bisogni e delle domande dei cittadini
E la paura chiaramente l'erosione della Società non sono dei fatti casuali non non sono diciamo l'esito di un giudizio divino sono piuttosto il risultato
Di politiche
Funzionali all'isolamento di ciascuno di noi la paura
E funzionale alla disgregazione della società al fatto che
Ci sia la difficoltà proprie immaginare percorsi risposte collettive problemi che abbiamo di fronte
è una delle sfide più grandi che noi abbiamo è proprio quella di battere la paura
Perché tutto il discorso pubblico è impregnato di paura la paura del diverso la paura dello straniero paura è che si alimenta hanno delle paure per il futuro e per percorsi di vita sempre più incerti
All'epoca del cambiava emerso noi abbiamo
Il dovere e la necessità di provare a sovvertire il discorso pubblico
E per provare a battere la paura guardate io penso che una delle operazioni che va fatta e provare a battere alcuni dei nostri vizi
Il primo innanzitutto è che se si stabilisce che si parla per sette minuti compagne e compagni si parla per sette minuti tutti va bene
Perché altrimenti diciamo gli spazi poi diventano sempre più ristretti le sale si svuotano il secondo dei vizi che abbiamo a che fare sempre con il parlare
Bisogna smetterla con il parlarsi addosso con le
Infinite con infiniti dibattiti fra gruppi dirigenti sui gruppi dirigenti magari accolte interviste basta così
Basta così
Un altro dei vizi che dobbiamo battere quello delle enunciazioni di principio sui grandi temi
Io penso che noi dobbiamo ritornare a frequentare i luoghi del conflitto quei luoghi dove
Diciamo ci sono ancora gruppi di persone dei micro conflitti che approvano loro abbatte non ha paura sono i luoghi in cui le sociale catene di cui parlava leopardi ancora resistono in qualche modo no
E noi dobbiamo ritornare in quei luoghi la
E dobbiamo battere le enunciazioni di principio dobbiamo smetterla anche elaborando proposte concrete
Guardate io penso per esempio al tema delle pensioni in particolare a quella che è la mia generazione annoiano cresciuto prima dicendoci che non hanno e non è non eravamo sufficientemente formati per entrare nel mercato del lavoro e ci hanno bombardato di master ready tre più due all'università
Poi ci hanno detto
Che non eravamo sufficientemente flessibili per lavorare ci hanno precarizzato fino diciamo all'ultimo all'ultima unghia del piede e adesso dopo tre mila contratti in giro per l'Italia per l'Europa ci dicono
Che al novanta per cento non avremo la pensione o se l'avremo l'avremo la quattro cinquecento euro al mese bene io penso che uno dei compiti nostri oltre le enunciazioni di principio sia quella di elaborare proposte
Che parlino di questi problemi e che diano delle soluzioni concrete per dire a quelli come me
Cioè un minimo di futuro ce l'hanno per se stesso e per i propri figli e una figlia una bimba di dieci mesi quaranta sono
Confesso abbastanza spaventato è l'ultimo dei vizi da battere quella della subalternità culturale cioè il pensiero debole per cui ci si debba definire anche oggi che iniziamo un percorso nuovo ci si debba definire in relazione ad altre forze politiche
Io lo trovo incredibile
Incredibile è un elemento quello sì minoritari ISMU di subalternità culturale
Noi abbiamo davanti un quadro
Che necessitano risposte radicali perché radicali sono i problemi
Ce lo dice quello che sta accadendo in Inghilterra concordo in quello che sta accadendo in queste ore con Bernie Sanders negli Stati Uniti in Spagna in Portogallo non sto a ripetere diciamo tutte le esperienze
Che indicano una strada ma penso che
Siamo
Quella è la strada da intraprendere penso che noi abbiamo da costruire la storia ma dobbiamo fare la storia perché siamo chiamati a un compito storico qui
E rispetto a questo guardate io
Mi ha fatto questi qualche mese fa molto
è stato molto di insegnamento conoscere la storia di Franca viola una donna siciliana che
è stata da ragazzina sequestrata e violentata dal mafioso di Alcamo in provincia di Trapani del suo Paese
E a quell'epoca in Italia c'era ancora questa legge per cui per riparare all'onore perduto bisognava fare il matrimonio riparatore
Beh Franca viola si è rifiutata
è grazie al suo rifiuto hanno cambiato la legge non esiste più il matrimonio riparatore nel Codice italiano e Franca Viola dicembre quando ricorrevano i cinquant'anni non è in ballo mio in una bellissima intervista a Repubblica diceva
La storia grande no quella
Quella hegeliano diciamo
è fatta dalle storie piccole di ciascuno di noi dagli atti concreti che ciascuno di noi compie beh io
L'ho preso come insegnamento lo porgo come augurio
A tutto e tutti noi per il lavoro che abbiamo da fare perché abbiamo davvero da costruire la storia grazie grazie ricco
Giancarlo Torricelli si prepari Matteo Gorini
Grazie
Ma io penso
Penso che questa tre giorni dovrebbe segnare per voi
Un salto anche rispetto alle nostre ambizioni io penso che innanzitutto dobbiamo provare ad avviare un processo che abbia
La capacità di
A ricostruire una cultura politica un punto di vista sul mondo che sia che siano adeguati a a quello che sta succedendo in questo passaggio storico un punto di vista
All'altezza della complessità che va stravolgendo riassetti
Della geopolitica mondiale tra crisi finanziaria crisi ambientale guerre flussi di profughi e che ripropone in dimensioni intollerabili la lo scandalo delle disuguaglianze crescenti
Un punto di vista che abbia l'ambizione non soltanto di avere ragione non soltanto di testimoniare le proprie ragioni ma anche di governare i processi di modificarli di trasformarli
Anche per questo io ritengo
Che ne dobbiamo parlare e discutere di più di Europa ora adesso mentre in queste ore mentre si chiude la frontiera del Brennero perché come ci ha ricordato qualche giorno fa
Daniel Conventino un'intervista di un'interessante intervista
Sulla stampa a me pare che sia finito un ciclo quello dell'Unione degli Stati nazionali ed il dibattito sul nazionalismo e sulla dimensione del dente alza sovrani stelle taglia trasversalmente anche il campo delle sinistre
Ma abbiamo la necessità di provare a costruire questo processo politico che nasce da COSMO politica anche nel vivo del
Dello scontro politico dei prossimi mesi
Penso al referendum costituzionale penso all'iniziativa importante promossa
Anche dalla CGIL
E credo che noi abbiamo bisogno anche di tanta tanta umiltà perché consapevoli che oggi si apre semplicemente un processo
Il cui esito della cui qualità dipenderanno però soprattutto dalla capacità di favorire
Invasioni di campo partecipazione democratica vera
Noi oggi partiamo ma dobbiamo essere consapevoli che non va stiamo non passiamo per dall'Est per le storie da cui proveniamo ma non possiamo neanche per quelli che stiamo qui
Oggi in queste in queste giornate quindi penso che serva a che nei prossimi mesi la costruzione del processo sia effettivamente partecipato effettivamente contendibile
Democraticamente determinata e penso che sia davvero importante provare a spostare la sovranità in campo alle persone in capo alle persone che accetteranno di starci se è stato detto anche poco fa una testa un voto
Abbiamo bisogno di uscire però
Anche rispetto a a quanto detto da Peppe nella sua introduzione io penso lo dobbiamo
Provare a uscire da qui anche con
Con regole certe e dieci pongano nella condizione di capire come da lunedì questo processo si costruisce realmente sui territori
Evitando di arrivare di incorrere ancora una volta la riproposizione di logiche pattizie io tra l'altro lo dico per inciso
Penso che le logiche pattizi dovremmo provare una volta per tutte a metterle da parte metterle al bando io vedo il rischio invece che in assenza di regole certe
Da da lunedì né ci ritroveremo sto esattamente nella riproduzione di movimenti batteri pattizi anche
Anche
Nelle nei territori
Penso che sia importante appunto o provare ad immaginare come la sovranità temporanea possa rispondere maggiormente anche all'articolazione territoriale di questo di questo processo
Io credo ho letto o prima di venire qui il documento con il quale il documento di apertura con il quale nasce Cosmo politica si parla della necessità di costruire un percorso che non sia né verticale né tanto meno vertici lista ecco io però perché sono d'accordo
Credo che però dobbiamo provare
A modificare da subito un'impostazione secondo me eccessivamente nazionale centralistica che invece
Ha guidato questo processo
Per provare ad immaginare una modalità organizzativa che restituisca realmente centralità alle persone
Alle persone e alle comunità che si ad organizzarlo coloro che costruiscono vertenze conflitti processi di compositivi
Ahimè sì di prossimità a quanti sono impegnati quotidianamente sul territorio a costruire pratiche contro la crisi relazioni contro le solitudini
In questo senso a me pare
Utile la piattaforma digitale
A patto però che viva come
Non viva con una scorciatoia come una semplificazione ma sia uno strumento a supporto la cui gestione deve essere se ti la mente partecipata e al servizio di un intervento politico il cui baricentro va collocato nel fare Società nel provare a costruire elementi di comunità
Io anche in questo per me significa provare a costruire un profilo autonomo che misuri la propria capacità di presa su la società sul terreno dell'efficacia e non appunto per differenza rispetto ad altri rispetto
Ad altri soggetti politici
Un partito che si ponga contestualmente il tema di come si costruisce alternativa di società e al tempo stesso alternativa di governo
Io penso che sia una partita Berta
Una partita in cui dobbiamo provare ancora una volta a sbagliare dobbiamo provare a parlare alle inquietudini al malessere Espresso Cornell al mondo sindacale in pezzi della fu estratto diffusa hai tanti che non si aspettano ormai più nulla dalla dalla politica però dobbiamo sapere che la sfida è complessa oggi parte appunto questo percorso
E dobbiamo o provare a mettere in campo idee forti una nuova narrazione non basta io penso semplicemente la a somma di diverse campagne pure importanti servono alla relazione generale
Che parli al Paese che sia capace di appassionare che sia capace di accendere gli animi
Penso che servono delle regole certe delle regole certe con le quali andare al congresso di dicembre e poi penso che serva davvero una dose massiccia di democrazia
Partecipativa cioè provare a far contare davvero tutti coloro che decideranno di stare all'interno di questo processo
Provando da subito però ad aiutare anche la costruzione dei comitati sui territori
E evitando appunto la riproposizione di dinamiche pattizie io o le imprese e invece che questo rischi di essere anche per il modo in cui sia formato centralmente il tavolo nazionale rischi di essere
La modalità che in qualche modo si ripropone anche sui territori
No fatti così
Grazie Giancarlo Matteo Gorini si prepari Antonio Martino
Compagne e compagni ci sono tante aspettative tanti dubbi su quello che stiamo facendo
Penso che dobbiamo capire che è uno dei degli ingredienti insuccesso sia riconosce come nella vita come lei nella vita in politica il successo Davide quando si è se stessi
E se pensiamo ai destini della sinistra degli ultimi trent'anni
Riconosciamo come questo principio sia stato Vega la sinistra comincia a tappeto e che quando si è snaturata quando ha cominciato a non essere più se stessa
E questo dimostra che anche come il calo di consenso della sinistra una le OPA sia stata e sia dovuto alle politiche che del centro sinistra coperto
Che hanno
Sdoganato e hanno appeso latteria economica della teste grazie
In questo modo diventando che vota Destra mentre la sinistra radicale
Si è anche occhiata su delle posizioni di rifiuto di Governo che non ha fatto diventare minoritaria
Quindi abbiamo il compito di rifondare che non ho la sinistra non è assolutamente
Il l'importanza di fondare un partito nuovo ma deve fondare tutto il pensiero
Che sottintende un nuovo partito e deve essere sempre necessariamente un partito di lotta di lotta contro l'ingiustizia esso sociali
Un partito che si doti di una chiari economica di riferimento che quindi rifiuti leggo che è stato fatto negli ultimi anni
Io penso che la prima voce da seguire sia quella delle politiche posti iniziale ma penso anche che bisogna
Devo pregare dei principi di analisi della realtà marxista
Innanzitutto il principio di riconoscere che esiste il conflitto sociale e quando il conflitto sociale
Non lo si vede
Esso la mente perché
Una partita societas imposta sull'altra
E la sta aspettando
E chi pensa che queste siano prevale su pagate
Non si rende conto dell'enorme divario di ricchezze e di benessere che certi atti detiene
I capitali privati internazionali e chi detiene se va bene solo il proprio lavoro diamo
E l'altro principio dicevo è che non esiste
Una un'economia oggettiva universale esistono più pensioni economici
E nel la fiaccola in cui siamo caduti negli ultimi vent'anni è il fatto di avere accettato dicevo una seria che non ci appartiene
E quindi di aver creduto a quello slogan della SACE destinata che stanno alternativa
E quindi alle cominciata comportarci come i nostri avversari invece no l'alternativa esiste
E se l'ANAS latina si va non fosse possibile vederla dobbiamo sforzarci inizializzarla di ricerca e della
Ed intestardisce finché non l'approviamo
Io penso che questi approcci siano quegli anche più gli azionari quelli che perché perseguono l'adesione alla realtà
E sono quelli che di cui abbiamo bisogno noi e le persone che dobbiamo difendere
Dicevo deve essere un partito di lotta che sappia coniugare che l'aspetto dei diritti sociali e l'aspetto dei diritti civili uguaglianza Libetta insieme
Congiunte un partito che cerchi l'unità delle forze della sinistra non solo per i motivi numerici ma perché storicamente è fallito lo schema delle due sinistre quella che ha mi fornisse quella capitale
Entrambe hanno presso
Dobbiamo cercare di esse che
Radicalmente riformisti puntare al Governo si ma solamente se questo ci consente di cambiare radicalmente che la realtà non possiamo accade che ne leggo che nel mille divismo
Che si accontenta di e piccoli infinitesimali mi lega menti che però poi possono negare che nel medio e lungo periodo un vero cambiamento o peggio
Puntare solamente a governare i processi
Quando invece ci limitiamo ad amministri carie perdendo di vista l'identità Ilia spiegazioni iniziali questo non ce lo possiamo permettere non possiamo lasciare nemmeno a cinque stelle
La la tematica dell'onestà in politica il nostro deve essere un partito di persone oneste
Saper recuperare la questione Magalli che la questione che ci appartiene dobbiamo essere un partito di popolo ed intellettuali dal linguaggio sia semplice sia accolto
Un partito quindi
Contro i poteri Proietti che sappia intercettare la voglia di ribellione al sistema e diffondere la voglia di un cambiamento un cambiamento migliorativo
La Vega antipolitica non è il populismo di chi si scaglia anche in forme non condivisibili Contourella sedicenti ma è l'asset di chi sostiene che non esista l'alternativa di regime attuale
Noi dobbiamo sempre sforzarci di trovare questa alternativa noi dovremmo essere il perché l'alternativa e non dobbiamo avere paura
Quindi cerchiamo tutto noi stessi pensiamo negli stessi e sono sicuro che li avremo successo in questa nostra sfida
Grazie Matteo
Allora l'Antonino Martino
Si prepari Nicolò Lino
Care compagne e cari compagni prova essere
Ancora più brave dei sette minuti perché è tardi e Aci abbiamo fatto
Intanto
Ringraziò i compagni di sinistra italiana abbiano ante che mi hanno chiesto di fare questo intervento che appunto non è
Assolutamente personale ma l'intervento collettivo
E quindi provo collettivamente a riportare quei punti che per noi sono importanti e che vorremmo emergesse euro emergesse ora in questa discussione
Abbiamo un compito storico importantissimo quello di ridare a questo Paese una forza politica di sinistra forte popolare di governo
Per farlo
Siamo in tanti e tanti e ho visto che sono proliferati
In questi giorni i vari documenti
Ricchi interessanti
Con sfumature diverse
Sicuramente utili però corriamo rischio compagne e compagni quello che questi documenti
Si hanno a volte Venneri posizionamenti tattici
Che poi
Tra cinque sei mesi dopo le amministrative
Potrebbero perdere di attualità
Noi abbiamo il dovere preciso di pensare a un programma alto di fase ripartendo dalla centralità del lavoro da chi deve
Lavorare per vivere
Diceva di vittorioso ore di lavoro ci può dare la libertà non c'è libertà civile
Senza il lavoro che ci rende veramente cittadini allora compagne e compagni
Vai dobbiamo tornare
Nei luoghi dello sfruttamento nei nuovi del conflitto tra capitale e lavoro
La classe operaia come era intesa prima i call center i ricercatori noi dobbiamo essere la voce di questo popolo
Dobbiamo tornare
Ai valori della sinistra la giustizia sociale e l'uguaglianza
Ormai la disuguaglianza di questo Paese
Ci fa pensare quasi a un conflitto tra umanità e disumanità
Ormai
Questo questa piccola élite che ha in mano la maggior parte della ricchezza del mondo grida giustizia e noi con i nostri valori dobbiamo dare voce a questo urlo
Dobbiamo tornare al territorio e qui mi rivolgo ai parlamentari dovete fare un atto di generosità ci dovete un atto di generosità
Lo dovette a quei tanti e tante che tutti i giorni spendono soldi passione fatica per fare politica e per portare avanti il nostro Progetto comune
I territori ci devono essere in questo processo
Non possiamo ridurre tutto a dieci persone perché sarebbe la fine del processo ancor prima di nascere
Dobbiamo ripartire dal nostro popolo
C'è un diciassette per cento di persone che non va a votare e che è di sinistra
E che non ci riconosce perché noi molte volte ci riduciamo a circoli culturali a circoli che si parlano addosso
Noi dobbiamo ritornare ad essere popolo ad essere quelle persone ad essere quella gente ci vuole partecipazione a sinistra
Dobbiamo ripartire dai territori dobbiamo ripartire dei territori dobbiamo ripartire
Da una classe dirigente nuova
Dov'è col nuova non intendiamo un giovanilismo di cooptati un giovanilismo che ricalchi le le logiche che per venti anni fuori e dentro il Pd hanno portato a disastri
Abbiamo bisogno di una classe dirigente nuova
Nel senso di non compromessa con i disastri degli ultimi vent'anni
Abbiamo bisogno di far partecipare chi fino ad ora ha tirato la carretta qui ora giustamente vuole cominciare a guidare la macchina
Compagne e compagni abbiamo bisogno di una sinistra del ventunesimo secolo abbiamo bisogno di tornare a sporcarsi le mani con la dignità dei tanti e tante
Che oggi credono in questo cammino
Io credo che se sapremo farlo se saremo capaci di coraggio di generosità
Di riprendere i nostri valori di riprendere
Il lavoro che da sempre ci contraddistingue
Di riprendere l'appartenenza con il territorio e soprattutto di tornare ad essere ciò che diciamo di essere la questione morale non è
Un
Bella frase da evocare la questione morale deve essere
Un modo di agire sempre quotidianamente
Questo vuol dire davvero tornare accompagni come dico Berlinguer io credo che
Se sapremo fare tutto ciò avremmo fatto una piccola parte di ciò che serve ma comunque l'avremmo fatta e ci saremo
Ritagliati un piccolo pezzo di gratitudine da parte della generazioni che verranno vi ringrazio e auguro buon lavoro a tutto e tutti noi
Grazie grazie Antonino lavorava Nicolò
Tant'è vero
Grazie di cuore Antonino
La parola Nicolò Lino si prepari Ottavio Navarra
Compagne e compagni siamo qui a questa bella tre giorni di Cosmo politica per iniziare un'opera di confutazione
Di confutazione rispetto a quel teorema immaginato da pochi che vorrebbe la demolizione delle categorie sociali a beneficio della speditezza nell'attuazione normativa dei dogmi del neoliberismo
Che vorrebbe solo un'esigua minoranza di cittadini alla partecipazione politica attiva ed elettorale
Che vorrebbe un controllo totale e assenza di dignità
Sui luoghi di lavoro che vorrebbe tempi di vita accorciati e peggiorati che vorrebbe la disponibilità totale al moderno schiavismo data la scarsità di reddito presso moltissime fasce di popolazione che vorrebbe un futuro incerto per giovani
E meno giovani
E siamo i disastri della riforma Fornero che vorrebbe poi finalmente il definitivo venir meno di una prospettiva politica alternativa in Italia oggi il definitivo venir meno dei concetti e delle pratiche fondanti di una sinistra politica
La riuscita di questa nostra opera di confutazione rispetto a questo teorema a questo scenario che altrimenti sarà storia altrimenti sarà la storia che sui libri leggeranno i nostri figli e nipoti
Dipenderà
Anche dalla capacità che dimostreremo di saper iniziare a rispondere alle alle esigenze percepite come tali dalla maggioranza delle persone
L'occasione che dobbiamo saper cogliere da questa tre giorni e quella inedita danni di poter ragionare in un contesto unitario progressivo senza sul collo il fiato corto e montante dell'elezione che avanza come troppo spesso abbiamo fatto
Per poter ragionare appunto in un contesto unitario progressivo di temi di vari argomenti di lotte che non mancano e dalle quali far partire dal ventidue di febbraio le campagne nazionali
Ce ne sono tantissime e domani tutti quanti vi siete iscritti vari laboratori e lo sapete dal contrasto e dalla proposta di modelli alternativi addossate dalla proposta del reddito minimo di cittadinanza apro poste che riguardano la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario dalle proposte contro e contro le trivellazioni e quindi di sostegno a questo referendum come al fondamentale referendum
Contro le modifiche della Costituzione
Pensiamo quindi lavoratori appunto i quattro tavoli tematici di domani all'opportunità di continuità cui ci vincolano se vogliamo fare sul serio a differenza di molte altre volte in cui la continuità l'abbiamo solo decantata e mai portata avanti
Pensiamo all'intelligenza e che in questi giorni iniziano ad accumularsi misurarsi
Traducendosi da lunedì speriamo in pratica politica pensiamo all'opportunità offertaci da Como
Dalla piattaforma digitale operazione certo non scontata ma che è un nuovo strumento per masticare approfondire la partecipazione diversa da quella cui siamo abituati ma comunque reale
Delle persone sensibilizzandole quindi anche alle nostre istanze badate capisco le perplessità di chi dice
Manteniamo un atteggiamento un po'freddo un po'cauto inizialmente rispetto a questo strumento lo capisco benissimo l'operazione nuova che quindi non non si sa come andrà
Ma riflettiamo è vero o non è vero che oggi moltissima gente espulsa
Dalla politica dalla partecipazione politica a causa di tempi di vita di lavoro non conciliabili e non compatibili e vero non è vero
è vero o no che chi ha lavori pesanti o famiglia e componente minoritaria delle nostre riunioni
E più opportuno rassegnarsi a quel a questo attuale dato di fatto pure piuttosto cercare di sperimentare mezzi per colmare questo gas personalmente non ho dubbi
Anche questa è la sfida che abbiamo davanti e quindi benvenuta Como che domani si presenta
Vado a conclusione dicendo che condivido l'affermazione
Che una delle prime cose da non fare e rimuovere gli errori del passato
E la storia recente della sinistra è costellata di errori purtroppo altrimenti probabilmente non saremmo neanche a questo appuntamento ma avremmo giova già trovato la soluzione molto prima
Uno è stato già sintetizzati molti interventi non approfondisco
Inquadra il problema è l'errore che troppo spesso è stata mantenuta un'ambiguità nella forma della costruzione del nuovo soggetto o che non è stato definito noi non abbia bisogno di ambiguità abbiamo bisogno di un partito e di sinistra un partito e di sinistra
Un altro punto che sintetizza due forse errori e vado davvero a conclusione deve essere il contrasto
Fondato sul dialogo anziché sulla demonizzazione della tendenza che però è consolidata troppo spesso e troppo spesso fa capolino di creare maga aree interne di dissenso quando ancora non si è costruito il consenso del soggetto del partito che vogliamo costruire questa è una tendenza che
Ma davvero
Tranquillamente de dialetticamente ma contrastata un'ultima cosa
Sui comitati anzi la penultima sui comitati locali aperti
Territoriali non dobbiamo cedere alla lottizzazione nei territori nella strutturazione di questo soggetto manteniamo comitati locali aperti porosità nuove esperienze attrattivi verso le tante persone che potrebbero seguirci se questo processo si dimostrano scontato tanti sono gli errori che probabilmente verranno analizzati in altri interventi un'ultima un ultimo passaggio sul nome
Io capisco benissimo sul nome di questo di questo
Procedimento transitorio io capisco benissimo le perplessità di chi dice e pensa si argomenta
Noi arriviamo da un momento in cui generalmente le persone che si interessano dei nostri vicende non così tante evidentemente
Hanno identificato sinistra italiana come nome fondante di questo processo capisco quindi la perplessità di vedere un altro nome adesso è un altro nome ancora
Da dal dal Congresso in poi ma facciamo attenzione discutiamone ancora se è possibile perché
Uno degli errori più grossi sarà quello di
Far percepire ai tanti compagni oggi ancora scettici che questo percorso collettivo e emanazione
Di un gruppo parlamentare rispettabilissimo fondamentale ma che di per sé
E limitato nella funzione e nel perimetro cerchiamo di buttare davvero il coraggio l'ostacolo e buona COSMO politica tutti
Grazie Nicolò
Octavia Navarra presiedere parigino Facchini
Ne sono chiesto
In queste lunghe ore che hanno
Accompagnato l'inizio di questa tre giorni
Qual era il senso della mia presenza qui
E io ho cercato
Di individuare le domande possibili e soprattutto cercare di capire
Se queste domande
Fossero anche le domande di una comunità che si ritrova
Con il sacrificio di raggiungere Roma
Le domande che hanno accompagnato questi ultimi giorni per quanto mi riguarda sono queste molto semplice
Ieri mi ha chiamato un mio carissimo amico
Non è il palermitano viene da un altro da un altro Paese non è più palermitano di tanti palermitani grazie
E mi ha raccontato
Chiedendo aiuto di questo uomo palestinese
Che cercava i corpi della moglie
E della figlia no fregate a Palermo con uno dei tanti barconi
Era riuscito a individuare
Attraverso le foto
Prefettura Palermo la moglie
La figlia gli avevano detto che forse era stata sepolta non piccolo comune alle porte di Palermo psichica Misilmeri su
Le attivato i compagni le persone abbiamo potuto attivare
Di quei corpi
Non è rimasto nulla se non
Le cifre qui i numeri della sepoltura
Io ho immaginato le domande di quell'uomo
E quell'assenza di umanità che accompagnato quella storia
Quelle infamia che accompagnato quella storia
Così come
L'altra domanda sia da quella di
Due ragazze
Due scrittrici faccio l'editore da tanti anni due giovani ragazze brillanti siciliane
Che l'altro giorno sono venuto a trovarmi e una di loro quasi piangendo
Mi ha detto Tardio dopo tanti mesi che cerchiamo disperatamente un lavoro ci siamo arresi e stiamo andando a vivere fuori per cercare una speranza in un'altra terra
E la terza domanda
Me l'ha posto una compagna alla quale ho avevo chiesto di aderire a questa rete di a sinistra in Sicilia che abbiamo costruito
E questa ragazza diceva prego non ce la faccio
Perché la mia impresa sta per chiudere i battenti dopo qui dieci anni sono messo qui sono messa qui a chiudere gli ultimi debiti che cerco di pagare
Allora
Il punto è
Le domande di quei ragazzi di quelle ragazze di quelle persone
Sono anche le nostre domande
E se sono le nostre domande
Abbiamo una risposta per loro
Perché non è sufficiente individuare le domande che già è un'impresa difficile
Ma è ancora più difficile trovare le risposte
Allora
L'idea di un partito si lega alla capacità di trovare queste risposte
Se non trova risposta a queste domande
è un partito che nasce dal nulla
E non c'è nulla che non nasce dal bisogno che può diventare un fiore
Queste sono le domande essenziali che noi ci poniamo e che poniamo a tutti voi noi siamo venuti qui io con altri compagni non perché sentiamo già di appartenere a un percorso
Ma perché ci stiamo interrogando sulla necessità di questo percorso
E perché realmente non non cerchiamo così come mi auguro nessuno qui cerchi di aggregare forse
Aggregare forse significa che già sia un progetto e se c'è qualcun altro il ben gradito si sa coglierlo anche bene
Ma di condividere un progetto
E condividere un progetto significa davvero un lavoro di costruzione lenta e faticosa
In tutti gli aspetti
Ne cito uno a mo'di esempio non me ne voglia il compagno perché ho capito il senso qualcuno l'ha ripreso prima
Quando inizia da stasera la plenaria c'è stato dopo uno degli interventi quello di per pregresso però molto interessante e vedevo continuamente questo luogo dietro dissi destra italiana io
Mi hanno detto io ho aderito sottoscritto partecipando all'evento di Cosmo politica
Mi è stato detto qui si è deciso che già c'è un luogo che accompagnerà questo processo costituente
D'acqua al
All'Assemblea congressuale che faremo
Pongo semplicemente due domande una di metodo e una di sostanza un metodo chi lo ha scelto
Perché non possiamo
Annunciare predicare una democrazia che poi non pratichiamo
Secondo di sostanza un simbolo per me è una cosa importante eliminino nome
E allora
Un simbolo una storia e un'immagine quello che trasmettiamo di noi
Ecco perché ritengo che in tutti i passaggi noi dobbiamo avere l'oculatezza e l'intelligenza di costruire sempre in una democrazia partecipata davvero dal basso
Noi siamo venuti qui
Lasciando a casa tanti compagni alcuni dei quali ci stanno anche seguendo gli screening grazie al lavoro dei tanti compagni comunque si stanno impegnando in questa iniziativa che vogliono essere convinti
Perché noi dobbiamo sconfiggere
Non non non dobbiamo convincerci già noi già
è una bella impresa ma dobbiamo convincere tanti altri
E l'ambizione cordate e concludo non esso mare semplicemente le parti politiche serie il Futura Sinistra e alcune associazioni che pur ci sono
Ma con cui stare una fetta ampia dell'elettorato italiano lo dico da palermitano e chiudo ma davvero è possibile pensabile che ad esempio
Nella mia città che Palermo il Partito Democratico siciliano erede
Sostiene della storia di Pio la Torre di Rosario Di Salvo
Annunci di modelle candidare a sindaco della città uno dei paladini del Berlucchi della berlusconismo in Sicilia
E non ci sia una rivolta di una militanza ampia di storie di compagni di cittadini che dice mai più
Noi dobbiamo competere per essere il partito della sinistra non il partito quando residuale del cinque per cento che non serve a niente a nessuno grazie
Grazie Ottavio lavora latino Facchini si prepari Claudia fratelli
Io company compagni in questi anni
Ho fatto l'esperienza dentro il segno
E
Prima di entrare più nel merito del cuore della discussione di oggi
Vorrei fare due brevi premesse che servano da coordinate in questa esperienza
Mi sono convinto che
Si pensa alla ripresa
A livello europeo e anche nel nostro Paese
Di un grande movimento per la pace noi non riusciremo a superare alcuni dei limiti endemici che hanno caratterizzato l'esperienza di sei
In questo senso l'immenso valore di testimonianza ma
Anche credo di contenuto
Che ci ha portato papà Bergoglio e significativa e ci deve essere punto di riferimento se io penso
Al disgelo
Fra Stati Uniti e Cuba
Se penso all'incontro organizzato fra cattolici ortodossi all'Avana se penso alle parole dette in questi giorni agli indios del ci appassiona
Io credo che
Queste riflessioni ci debbano sollecitare
A una svolta anche nella nostra iniziativa
Siamo stati troppo provinciali abbiamo avuto pochi collegamenti e non sempre quelli giusti a livello internazionale
è una tematica essenziale da affrontare se vorremmo che il movimento per la pace che ha subìto pesanti sconfitte condizionamenti riprenda
Noi
Un contributo in questo senso lo dovremmo dare dirò di più su questa ultima questione anche una nuova politica dell'accoglienza
Verso i migranti non siano i generale senza un movimento per la pace
Contro i conflitti contro il commercio delle armi per la riconversione industriale dell'impresa a cominciare
Da quelle della delle armi
La seconda riflessione e che
Io non mi spiegavo la distanza che avevamo mantenuto per tanto tempo da mondi intellettuali
Prezzi osi importanti che oggi ho ritrovato qui
Io nell'intervento di Piero Bevilacqua ho colto questa volontà che dobbiamo portare avanti in modo conseguente di riaprire un dialogo fecondo e mi ha fatto in norme piacere
Sentire la proposta che Bevilacqua questa mattina illustrava sul manifesto
Di organizzare il sito officina dei saperi che non vuole essere qualcosa di parallelo un'azione parallela come la chiamava lunghi
Ma vuole essere un ambito teorico culturale un aiuto alla crescita di un collettore politico quali noi ambiamo ad essere
Una sede nella quale avviare discussione e confronto farà studi di varie discipline
Io vengo dal Veneto
Il Veneto oggi è una Regione caposaldo della lega e delle teste
L'anno scorso
Avremo una sconfitta pesante sia del centro sinistra sia dei cartelli che si collocavano alla nostra sinistra e vinse la lega quelli
Così come il centro sinistra
Noi abbiamo riflettuto su quelli che appunto erano li chiama Fratoianni questa mattina gli accrocchi a sinistra
Lei era dei cartelli elettorali delle discussioni sequestrate dalla sigla erano due risposte al Yali e sbagliate entrambe
Noi siamo ripartiti però
Nonostante i grandi difficoltà perché Cersaie in Regione
Ma abbiamo anche il sindaco Paolo cognato di Venezia un uomo portatori di un populismo che volete come ha dimostrato il filmato che abbiamo visto questa sera e la stessa città di Padova è governata
Da
Un leghista di ferro un uomo intollerante che risponde al nome dell'onorevole Bitonci
Noi quindi lavoriamo in una situazione difficile
Siamo ripartiti con un processo di rinnovamento con forze nuove giovani
Cedendo come se il sovranità nel concreto o di iniziative che hanno
Segnato la vita della Sinistra Veneta in questi ultime settimane e in questi ultimi mesi
E su questa via vogliamo continuare ne abbiamo svolta una sull'ambiente e una sul lavoro a testimonianza che sono inscindibili
La dimensione ecologica e quella economica e sociale dello sviluppo l'ultima riflessione la voglio svolgere sulle questioni organizzative
Abbiamo avviato con un lodevole lavoro organizzativo la sperimentazione della piattaforma digitale e tutti ci auguriamo che questa esperienza abbia successo
Ma questo
Come diceva Laura Boldrini nella intervista che abbiamo ascoltato e solo uno degli strumenti della partecipazione perché appunto la Rete
Può raggiungere uomini e donne ma non può sostituirli questo della integrazione della rapporto fra centro e territori resta un problema appena rotto
è lodevole la relazione che ha fatto Peppe Cristoforo e lo sforzo a cui egli ci invita
Noi lo faremo anche nella nostra Regione ma estremamente difficile se non si trovano dei meccanismi nuovi ed efficaci per risolvere una contraddizione che resta ancora aperta
E dovremmo affrontare questo problema a cominciare tra il Comitato promotore che ci è stato proposto ma che non è facile in ogni caso portare a compimento
Grazie vino Claudia fratelli
Carissima sindacalista poi ieri così
Ciao a tutti
Mi dispiace vedere in questa sala è piena pienissima qualche ora fa è che credo abbia entusiasmato molti di noi a vedere l'appuntato africani tali partecipazione
Vedere che ad essa si è svuotata mi dispiace perché penso che stiamo parlando di cose molto importanti il percorso che ci diamo quali sono le tappe l'organizzazione interna le forme della democrazia
La possibilità di ripensare i meccanismi di funzionamento interno di una di una comunità
è e allora come dire penso che parlare di queste cose importanti avendo perso il grosso della partecipazione sia un po'un peccato
Nella
Nella giornata di stasera lo dico perché penso che una delle grandi rivoluzioni che dobbiamo fare in questa nostra sfilarsi anche un po'e ripensare i modi e i tempi della politica che consentano a tutti i piatti tutte soprattutto Viesti eccidi poter prendere la parola di confrontarsi davvero con gli altri
E condividere con voi raccontarvi un paio di riflessioni occupato da anni ramo a partire da me
Io a trentacinque anni ha un lungo curriculum di precarietà alle spalle ed sono una sindacalista della Federazione dei lavoratori della conoscenza della CGIL
Io sono cresciuta come in molti in questa sala nella crisi della rappresentanza
No che nella mia esperienza è stata non una formula astratta che si studia sui libri ma una cosa molto molto concreta
Perché ha preso la forma bella sfiducia radicali e della distanza radicale di almeno un paio di generazioni dalla politica
Un paio di generazioni che sono cresciute in una sorta di periferia
Dei diritti del Welfare del lavoro come l'abbiamo conosciuta nel secolo scorso
Molti dei miei amici fratelli compagni
Perché poi appunto che hanno vissuto questa situazione periferica rispetta i diritti al welfare al lavoro che magari non vivono più in Italia che sono precario sono disoccupati
Non ci sono in questa stanza non c'erano nemmeno prima quando eravamo tantissimi
E non credono in questo progetto ecco io allora penso che la nostra prima sfida o almeno l'impegno che io mi sento addosso ma che vorrei fosse l'impegno di tutti noi vorrei condividerlo con voi
è quello di essere interessanti e convincenti per loro per questi compagni amici fratelli che ancora non credono in questo progetto
Credo che la sfida sia rendere questa nostra avventura
La loro avventura altrimenti la nostra attenzione inclusiva rimane soltanto evocata ma non riusciamo a praticarla
Come si fa molte cose che condivido le ha dette Peppe De Cristofaro nell'introduzione a questa sensazione
Io mi immagino due grandi sfide
La prima è la capacità di leggere il mondo e di nominarlo in modo diverso da come abbiamo fatto finora con categorie che parlano della vita vera delle persone
Di quelle che vogliamo coinvolgere per esempio significa assumere quanto il rapporto tra il lavoro e il non lavoro
Sia cambiato quanto sia sfumata nella precarietà
La distinzione fra lavoro e disoccupazione significa quindi per esempio assumere che una battaglia per i diritti di tutte di tutte nel lavoro non può essere disgiunta da una battaglia per un welfare universale per un reddito di base
Allo stesso modo compagni io
E questo ha molto a che fare con quanto detto finora io penso che noi dobbiamo essere in grado
Di nominare il mondo e nominare noi stessi
In modo altrettanto capace di cogliere cosa si muove intorno a noi i nomi non sono importanti in serie ma sono importanti per quello che rappresentano per quello che ha evocano e per l'immaginario che costruiscono
Per esempio io penso che
Il modo di nominare sì provvisorio che abbiamo individuato
Che ovviamente cambierà potrà cambiare quando arriveremo ad un congresso sinistra italiana
Non racconti bene quello che vogliamo evocare e praticare
Io lo penso perché la parola a sinistra per gran parte del mondo fuori non ha il significato che ha per noi probabilmente non ha alcun significato perché per troppo tempo la sinistra
è stata una parola che non ha sta appunto che non è stata capace che non ha ottenuto vittorie che non ha saputo a portare le istanze e costruire risposte proprio per gli esclusi proprio per i precari proprio per i più giovani proprio per quelli che noi vorremmo portare qua dentro è una parola che rischia di non parlare alloro
Allo stesso modo compagni
L'Italia per molti di noi non è il Tirreno o l'unico terreno di battaglia su cui muoversi ma non solo non è l'unica o la prevalente appartenenza che noi sentiamo
è l'Europa la dimensione che per molti di noi anche in modo molto concreto
è la dimensione che abbiamo abitato la metà dei miei colleghi ex colleghi di dottorato la metà dei ricercatori precari con cui ho condiviso i corridoi dell'università oggi abitano in altri Paesi e chiamano casa altri Paesi europei
Poi penso che abbiamo una seconda sfida e penso che la seconda sfida sia quello di essere spazio di riconnessione di una società che ha frantumata frantumata in mille solitudini identiche ma che non sanno di somigliare sì
Che abbiamo bisogno di ricomporre tante battaglie tanti percorsi di soggettiva azione che nonostante tutto ci sono e che non hanno spazio di rappresentanza
Penso che abbiamo bisogno di farlo con uno spazio simbolico c'abbiamo bisogno di cominciare un viaggio di attivazione e di inchiesta
Delle vertenze dei movimenti dell'esperienza di partecipazioni che in centro e magari anche fuori dai confini nazionali ci sono e ci possono insegnare qualcosa
Ma penso che dobbiamo fare di più che una volta che avremo incontrato questa esperienza di partecipazione noi dovremo avere la capacità di dargli
Voci spazio è
Potere dentro questo soggetto politico senza aver paura di nominare questa parole di cedere sovranità
Penso che dobbiamo essere spazio anche materiale perché un partito che sostiene e promuove che crea che mette in rete luoghi di solidarietà e uno e mutualistico è un partito che si pone il problema di Ripoli ITC Zare il sociale
Penso che dobbiamo essere anche spazi materiali anch'io do il benvenuto accogliamo la piattaforma digitale
Che secondo me per rappresentare la grande rivoluzione che noi abbiamo in mente che Como può essere deve essere in grado di andare anche molto oltre di noi infine
Io credo moltissimo nella democrazia radicale a cui faceva riferimento Peppe all'inizio di questa sessione
Credo nell'idea che non ci debba essere qualcuno che conta più degli altri che si decide insieme credo che non debbano esistere caminetti stanze spazi chiusi inaccessibili opachi dove si prendono le decisioni e che noi non conosciamo
Credo però che tutto questo per funzionare davvero debba riuscire ad andare oltre di noi ad andare oltre noi stessi io credo che questa è la
Forse principale sfida che racchiude le altre che alla fine di questo cammino almeno di una perché di questo cammino che decidiamo di intraprendere dovremmo essere tanti di più e molto diversi da come siamo adesso e allora lì
In quello spazio più largo diverso da in cui tutti quanti ci saremmo fatti conta Minari praticare questa democrazia radicale
Abbiamo come ambizione minima uno spazio COSMO politico e vorrei davvero che non ci rassegniamo stimo a niente di meno
Grazie Claudia
Pericolosità si prepara Tonino Scala
Ciao a tutti e tutti grazie a chi è rimasto ad ascoltarci grazie anche a Claudia fatto un bellissimo intervento dico condividevo praticamente tutto
Ed è il segno diciamo di alcune delle battaglie che abbiamo fatto anche insieme di questi anni l'hai
Aveva ragione secondo me quando dice che qui dentro a prescindere dal numero delle persone in sala manca un pezzo di Paese a cui spesso voi non non siamo stati in grado di arrivare in questi anni per tanti motivi
Per questo che con attinto
Posso Associazione abbiamo ho pensato di proporvi a una serie di punti su cui
Cimentarci diciamo nel confronto di questi giorni che abbiano a che fare con l'organizzazione
Della forma della del partito che verrà dello dell'organizzazione
Che stiamo cercando di mettere in campo una delle cose a cui
Io personalmente tengo di più che possa essere in qualche modo esplicitato che questa nuova forma di agire collettivo
Al si basino sulle persone
Sulle persone sugli iscritti i simpatizzanti sui militanti sui dirigenti su una una rete relazionale fra loro
Sul rapporti diciamo sinergici di questione di integrazione
Di mutuo sostegno penso che questo sia un elemento spera che spesso è mancato
Al nel rapporto fra noi in questi anni e credo che andrebbero molto valorizzati i rapporti fra per fra le persone ci piacerebbe
Che a una nuova forma di organizzazione politica fosse in grado di interrogarsi su livelli territoriali
Delle sue strutture delle sue articolazioni in questi anni siamo sempre stati abituati I dogmi diciamo così delle articolazioni di Federlazio i provinciali regionali forse si può andare oltre uno che è stato in campo fino a oggi immaginare livelli viversi anche di inclusione
Dei territori di protagonismo o ci piacerebbe immaginare una struttura politica che avesse
Un Presidente come figura onoraria e un coordinatore nazionale che
In qualche modo sia responsabile della linea politica del partito e e dal coordinatore nazionale ai livelli diciamo di organismi dirigenti a cascata più in basso sui territori che fosse possibile determinarmi tramite
Una votazione diretta fra gli iscritti del partito
Pensiamo
Che questa votazione potrebbe avvenire su dei documenti contrapposti
Che possano essere discussi pubblicamente nelle sedi sia nazionale poi anche territoriale avendo a disposizione
Ciascun candidato lo stesso tempo avendo a disposizione degli spazi e dei luoghi in cui far capire
Qual è la linea politica che si propone alle persone sulla quale pensare un consenso una cosa che è mancata nell'organizzazione politiche a sinistra in questi anni ci piacerebbe che gli organismi dirigenti del partito che verrà fossero costituiti su un'assoluta parità di genere
Che che possano dare più ampio spazio a un ricambio generazionale a nuove competenze ai punti di vista l'associazione a tutto ciò che si muove anche subito fuori
Il cerchio più stretto dell'organizzazione politica
Ci piacerebbe inoltre
Investire sulla piattaforma informatica su cui si sta lavorando e che verrà presentato domani
Che pensiamo sia possa essere un valore aggiunto assoluto delle forme di partecipazione di questi
Che è mancato in questi anni ma allo stesso tempo forse possiamo fare un passo ancora avanti e dire che comunque
La piattaforma non sostituirà non sarà sostitutiva rapporto fra le persone
Possiamo coinvolgere
Altre sensibilità che ci diano diciamo così maggiori ragguagli che possano contribuire in modo più attivo a un'ottimizzazione di quello che è già stato fatto e che già in campo
Possiamo probabilmente
Immaginare una forza politica in cui chi assume delle responsabilità dentro gli organismi dirigenti nazionali incarichi di peso non sia ad esempio gravato da altre incombenze
Non abbia diciamo così
Incarichi che gli sottraggono del tempo utile e che questo tempo possa essere interamente dedicato alla all'organizzazione alla comunicazione
Del nuovo soggetto che nasce
Non ci piace probabilmente incassa darci dentro
Un'idea di il limite di mandati però quant'è vero che abbiamo bisogno di un rinnovamento delle competenze delle funzioni
è possibile diciamo immaginare un limite di due tre mandati magari consecutivi di persone che non stia una lira a fare il parlamentare o il consigliere comunale
C'è bisogno di un elemento di ricambio e questo dovrà essere previsto e vado a concludere velocissimamente
Anche la funzione stessa di di di sezione territoriale perché immaginarla come oggi perché delle associazioni delle Onlus
Altri soggetti e condividono
Gli ideali e le finalità della nascente comunità politica non possono essere riconosciute direttamente come un pezzo della struttura partito e per che è dentro le Sezioni che oggi spesso sono dei luoghi poco abitati poco vissuti non possiamo immaginare che vengano diciamo erogati dei servizi di mutua assistenza
Pratiche aggregative innovative inclusive sportelli legali CAF questo è un po'a quello che noi immaginiamo di una nuova forma di una nuova forza politica in campo di sinistra queste
La sinistra che noi vorremmo speriamo che questo possa essere
Un giusto inizio che vada in questa direzione grazie
Grazie record Tonino Scala
Dopo di lui senatore insalata dei dati Matteo
Il diciannove febbraio
è il compleanno
Di Annalisa Durante
Una bambina di Forcella che nel due mila e quattro
è stata uccisa dalla camorra
Oggi avrebbe ventisei anni
E un partito
Che
Anni il nome e nella sostanza la parola sinistra
Non può
Non mettere nel proprio DNA
E nelle proprie
Pratiche quotidiane
La lotta
Alle mafie
La lotta
A tutte le camorre
Fino a questo momento
Non ho ancora sentito
Parlare di questi temi
Fino a questo momento ho visto ancora
Una discussione tutta dentro Dino
Compagni e compagne
O abbiamo la capacità
Di tornare
Anni parlare
Fuori
Dalle nostre sanse
Al paese reale
A non fare le solite discussioni
Ripiegate solo ed esclusivamente
Al nostro mondo oppure
è il solito feto asfittico
Compagnia compagnie quello che è mancato oggi
è stato l'entusiasmo
Io voglio ringraziare
Quelle tante compagne quei tanti compagni
Che ci hanno portato
A questa Assemblea
è stato
Un lavoro non facile un lavoro di grande
Generosità e questi compagni vanno rispettati
E vanno ringraziati per
La passione che ci hanno messo
Poi
è normale tutto è perfettibile ci sono delle cose tante cose ancora
Da fare
Ma è viva Dio
Finalmente dopo delle discussioni sulle solite masturbazione mentali
Su un un soggetto che doveva essere liquido un soggetto che non doveva appartenere al Novecento finalmente si parli di un'assemblea di sinistra di un partito perché era questo
Quello
Che a mio modesto avviso serviva
E va bene anche
La costruzione di un
Portale di un social network politico che riesce a parlare almeno ce lo auguriamo tutti
A quei tanti giovani a quelle tante persone che nel corso di questi anni
Hanno avuto il disgusto
Per
La politica e si sono
Allontanati ma abbiamo tutti la consapevolezza che esse quelle uno strumento importante quel solo strumento non basta
Bisogna
Ritornare
Non
In una connessione sentimentale con il popolo bisogna ritornare a parlare
Al popolo compagna compagna quando iniziano a fare attività politica
Io l'ho fatto nonna avvicinandomi
Ad una ideologia
Avevo tredici anni
Il mio quartiere
Due erano le cose che funzionavano un'era la parrocchia l'altra era la sezione del PCI e io per non farmi mancare niente le ho frequentate tutte e due
E
Quando mi sono avvicinato nella sezione
Del glorioso Partito comunista italiano io mi sono avvicinato su un Progetto
Il doposcuola per
I ragazzi
Quella sezione di pomeriggio ero dopo scuola
Di mattina
Era
Un ambulatorio per coloro i quali
Non avevano la possibilità
Di pagarsi
Le cure mediche
Quindi dovremmo anche un po'a smetterla
In questa sorta di
Sinistra dell'esterofilia cronica c'è lei puntiamo a guardare sempre
Ciò che viene fuori casa nostra e una volta Zapatero un'altra volta Sipra su un'altra volta Iglesias
Noi un patrimonio lo abbiamo e dobbiamo avere il coraggio
Anche di attingere
Da quella grande patrimonio ma non lo dobbiamo fare più
A chiacchiere
Dobbiamo
Praticare
Quei luoghi della sofferenza perché ha un senso la sinistra si praticano realmente i luoghi della sofferenza
Ed è importante e fondamentale
Anche
Mettere nel proprio
DNA una cosa che è scomparsa da troppi anni dall'agenda politica italiana
Il sud
Il Mezzogiorno
E fino a questo momento questo tema non abbiamo ancora trattato per fortuna domani c'è un workshop che ha
Proverà a capire in che modo questa formazione politica
Si confronta col tema
Del sud noi dovremmo pensare da subito a una sorta di collettivo delle
Regioni del Mezzogiorno perché
C'è
Sinistra se c'è
Il sud
C'è
Italia
Se c'è
Il sud
Compagno penso che
Con tutti i limiti siamo sulla buona strada
Finalmente si parla
Di
Partito
Finalmente
Almeno nei dibattiti negli interventi si archivia
Il
In passato perché
Lei non possiamo
Solo ed esclusivamente guardare dal buco della serratura ciò che accade nelle case degli altri
Compagni e compagne anche noi siamo parte del problema della crisi della politica italiana e se non comprendiamo questo non andiamo
Da nessuna parte compagni entusiasmo pancia a terra
E al lavoro e alla lotta grazie
Grazie a Torino a scalare search ancora Melinda Di Matteo
Lanfranco Turci
In sala
Alessandro fabbricate
Prometto che sarò breve anche visto l'orario
Però
Poche cose
Sono affollate in queste settimane in cui
Ci sono stati dei dati uno in particolare che ha affollato le nostre
Parole indignate ma
Che forse non ha stimolato con lo stesso fuoco vivo le nostre riflessioni più profonde che sono quelle riflessioni meno scontate quelle riflessioni capaci di gettare non solo il cuore oltre l'ostacolo ma anche lo sguardo anche gli occhi e sono quelle che distinguono la politica
Dalla mera gestione dell'esistente
E il dato è questo meno di cento persone al mondo possiedono più della metà delle risorse del pianeta ecco io penso che
Se la politica se alla politica consegniamo un ruolo più nobile della battaglia dei posizionamenti se la concepiamo come uno sguardo curioso della realtà
E di quella realtà la sinistra una forza trasformata dice che non si limita
Alla gestione bene quel dato dovrebbe condizionare il nostro dibattito più di ogni altro tema
Più di ogni tattica più di ogni strategia più di più o meno lungo respiro ecco quel dato e il dato in cui la politica si fa storia non solo commento della storia e la sconvolge completamente sconvolge le categorie si è sconvolge le categorie della politica perché la travolge la invade cancella schemi precostituiti ed è così che una forza di alternativa governa in Grecia e una fa sta di alternativa in Spagna in questi giorni
Prova formare un'esperienza di Governo col Partito Socialista del proprio Paese e non ci leggiamo alcuna contraddizione perché la contraddizione risolta dalla storia
Ed è in questa chiave che la chiave della storia che rompe e della politica che cambia il corso materiale della storia che il blocco granitico del Partito socialista europeo oggi vacilla
Il Po il partito che si era assunto sulle proprie spalle il peso delle politiche di austerità e oggi la lotta alle politiche di austerità in alcune delle economie più potenti del mondo diventa forza egemonica
Lo diventa nell'Inghilterra di Corbin perfino negli Stati Uniti d'America dove in queste ore per la prima volta un sondaggio nazionale da Bernie Centers vincente alle primarie democratiche
Ebbene gli schemi precostituiti saltano la storia il rompe e sconvolge certezze lontano dal positivismo ma anche
Da qualsiasi altro determinismo possibile ebbene di fronte a questa storia credo che l'unica sinistra utile non si vanno estesi sia la sinistra che prima di montare le barricate al suo interno per condannare a difendere questa quell'alleanza
Le montane le strade nelle piazze essendo capace di intercettare emozioni e condividere un pensiero una linea credibile
è una sinistra che dice quel che vuole fare prima di dire con chi vuole stare e una sinistra nuova nelle pratiche ma non solo come motto stantio da ripetere ogni volta che si ricomincia
Come oggi come stasera è una sinistra capace di guardare oltre il proprio dito e osare dove il titolo di questa tre giorni ci richiama al cosmo al destino inteso come la scelta collettiva le questioni che fanno tremare le vene ai polsi
Alla gente in carne ed ossa che poi è il popolo
Il popolo è una
Nuova vecchia parola
Allo stesso tempo con cui bisogna stringere un vincolo di laica sacralità se vogliamo cominciare in maniera credibile che vada oltre le tattiche precostituite una sinistra capace di interrogare la realtà quella grande che si muove come un blocco apparentemente granitico ma anche
Quella piccola fatta di militanti amministratori locali spesso in zone di frontiera come quelle cui faceva riferimento Torino scalato i problemi della loro terra
Abbiamo provato a scriverlo nei giorni scorsi
Con i compagni DS interrogare ma soprattutto interrogarsi sull'oggi sulla prospettiva non rinunciando a grandi valori ma rinunciando alle piccole certezze delle nostre istanze
Ecco io penso che non c'è nulla di più eretico della democrazia in un Paese in cui la Costituzione si modifica con un colpo di spugna
E allora che questo sia un processo realmente democratico e capace di creazione di eccedenza democratica e viva Cosmo politica e in bocca al lupo a noi grazie
Grazie Alessandro dagli ultimi due interventi a chiudiamo Pietro Soldini è poi stata fosse corretta lavoro circola
Ma io non voglio fare un intervento penso che avrebbe riferito che questa sessione fosse più mirata
A intervenire diciamo sulla proposta che ci è stata presentata
Sul percorso sul Comitato
Perché penso che ci sia anche un po'di rituali ISMU occupa nel fare gli interventi anche se poi nell'intervento si cerca l'applauso per dire che bisogna superare di dualismo insomma
Allora io
Mi concentrerei appunto sulla proposta
Questi idea del Comitato
Non può essere diciamo la qualità di questa proposta e il senso innovativo di questa proposta non può diciamo riposare soltanto sulla parola provvisorio
Credo che ci debba essere qualche criterio in più
Allora
Va bene che in questo Comitato provvisorio ci siano i compagni e le compagnie che hanno gestito diciamo il tavolo che ci ha portato fino a qui
Va bene che ci sia che ci siano i parlamentari perché ritengo che
In quel caso diciamo dovrebbe essere una funzione di servizio assumono quella della loro presenza
Rispetto al resto io credo che un criterio importante anche avendo sentito diciamo l'umore di questa Assemblea
è che
Si dica chiaramente
Che
I compagni le compagne che compongono diciamo oltre queste due figure che ho detto il Comitato provvisorio debbano essere volti nuovi
Di compagne e compagni che non hanno altri incarichi di rappresentanza delle
Organizzazioni
Diciamo tradizionali
Perché solo così con questo criterio noi possiamo
Immaginare che questo Comitato possa avvalersi
Di compagni e compagne di nuove esperienze di nuove competenze non è solo un fatto generazionale
Con altri curricula
Che possono diciamo anche nella fase transitoria
Rappresentare l'elemento di novità e di nuovo inizio quello vogliamo dare a questo Progetto di nuovo partito della sinistra
Su
Stefano Ciccone per l'ultimo intervento se service
Ho finalmente mi fanno fare le conclusioni a un'iniziativa nazionale
Anche se credo che siano da ormai è un
è un pigiama party più che ha iniziato
Io vorrei partire da una battuta sulla vicenda del nome su cui
Mi sembra diamo un valore simbolico che va oltre
Vorrei fare una battuta se volete un poster saldo tra noi ma già mi ci vedo per strada con i volantini dicendo noi siamo di sia di chiediamo di votare per il nord referendum
Siamo del SIPEM rinnovo
In realtà io però credo che questa vicenda del nome vada un po'smontata
Il nome che ci siamo dati è uno strumento per un processo avuto un'utilità che è stata quella di fare una forzatura
Che è stata quella dell'unificazione dei Gruppi parlamentari che ha rotto delle resistenze che tra noi sappiamo c'erano e quindi è stato utile farlo
Oggi dobbiamo dare un segnale diverso che costruire qualcosa che va oltre quell'iniziativa dei gruppi parlamentari e quindi andiamo lavoriamo per andare oltre quel nome sapendo che però
è uno strumento transitivo transitorio
Soprattutto perché dobbiamo dire quello che abbiamo detto e cioè serve un percorso partecipativo non bisogna chiudere un perimetro e quindi un perimetro indicato anche da quella che negazione che c'è stata prima di questa Assemblea
Un percorso partecipativo
Basta avente e però possiamo dircelo che questo percorso fino ad oggi non è stato abbastanza aperto inclusivo trasparente e partecipativo
Non per mettere in discussione questo processo ma proprio perché almeno noi ci teniamo
Allora
Credo che anche qui siamo
Utile non fermarci alle forme
Né possiamo inventarci comitati coordinamenti forme diverse di aggregazione di partecipazione io credo che l'antidoto vero essa e sulla politica
Ed essendo i gruppi dirigenti che ci sono in questo processo
Se questi gruppi ante vorranno la tenuta di questi gruppi dirigenti alla prospettiva politica in questi mesi troppo troppo spesso l'attenzione alla tenuta dei circhi magici dei gruppi dirigenti
Della tenuta di quello che era una setto consolidato ha frenato la convinzione con cui abbiamo perseguito invece la prospettiva politica
Qualcuno prima di questa Assemblea sui giornali
Si è preoccupato dicendo ma come tutela o la mia comunità come la porto tutta insieme come la garantisco dentro questo processo
B no grazie io non voglio essere tutelato da nessuno non voglio essere in truppa do da nessuno non sono in nessun pacchetto che va tutelato garantito in questo processo a me interessa
Starci qui dentro come persona e parlare con quelli che non hanno appartenenze non hanno postazioni istituzionali da garantire perché voglio mettermi realmente in gioco in un processo nuovo e non tutelare
Quello che abbiamo avuto fino ad oggi
Non voglio però cederà un populismo di sinistra molto facile perché tutti abbiamo un grande risentimento anche per i vizi delle esperienze a cui abbiamo partecipato
Lo dico perché anche in questi giorni mi colpiscono tre ipocrisia nella nostra discussione che spesso utilizzano argomenti largamente condivisibili per veicolare in realtà progetti totalmente diversi penso a chi critica
La riproposizione del partito solo per mantenere i partiti esistenti
Penso a chi evidenzia i limiti partecipativi in realtà per garantire proprie postazioni o per avere un peso per ma mettere la bandierina in un processo
O peggio a chi contesta i processi pattizi tra ceti politici per mascherare una non condivisione di merito della proposta che siamo mettendo in campo allora io invece questa condito questa proposta la condivido nel merito e per questo voglio andare a lavorare cioè io credo che oggi serba costruire un soggetto
Credibile capace di essere alternativo e deve essere come dire capace di competere con le proposte politiche che si sono in questo Paese cioè il Partito la nozione di Renzi la proposta della Renzetti della destra il Movimento cinque Stelle quello che dobbiamo fare avere il coraggio di assumere questa prospettiva non qualcosa di meno
Io credo che serva un'alternativa credibile a partire dalle città
E credo che
Ci serva a stare insieme innanzitutto per superare i nostri reciproci vizi i nostri limiti e quindi serve discontinuità
Cominciamo a discutere allora da domani su quali campagne su quali conflitti su quali domande costruiamo la pratica politica di questo soggetto collettivo plurale unitario nei prossimi mesi
Anche qui
Giustamente si è detto no a una ipotesi di partito per nel partito vuol dire