Intervista a Vincenzo Amendola sulla visita del presidente iraniano, Hassan Rohani, in Italia

Radio radicale con l'onorevole Amendola del Partito Democratico responsabile esteri del delle PD per commentare la visita di Rue anni nel nostro Paese
Allora che tipo di diciamo significato dobbiamo dare a questa visita del Presidente
Italiano in che termini dobbiamo tenere conto delle gravissime violazioni che abbiamo
Visto purtroppo in queste ultime settimane in questo Paese ma con l'Iran e l'Italia da tempo lavora per un dialogo proficuo
Lei non solo in questa legislatura i nostri ministri degli esteri da Emma Bonino a Federica Mogherini fino a Paolo Gentiloni hanno aperto costante
Al rapporto di dialogo
Anche non nascondendo quelle che sono le nostre preoccupazioni e su
Rispetto dei diritti umani la condizione
Geopolitica del Medio Oriente
Siamo contenti che Romani dopo l'accordo siglato a Vienna che chiude la
Tema della
Del nucleare un accordo voluto dall'intera comunità internazionale abbia scelto di Italia come prima sette del suo viaggio in Europa
Il nostro rimarrà un dialogo serrato critico aperto franco
Anche io personalmente con un gruppo di parlamentari ci siamo recati tempo fa in Iran per continuare a vivere continuare questo dibattito la nostra preoccupazione anche relativa alle condizioni del Medioriente sappiamo che gli attori regionali
Partire dall'Iran dal dai paesi della cooperazione del Golfo quando l'Arabia Saudita in testa sono oggi
Attori di un confronto egemonico dai tratti molto preoccupanti
Su vari terreni dovesse persistenza di guerre civili dalla Siria fino allo Yemen quindi
Io credo che lì il compito della comunità internazionale dell'Italia dell'Europa innanzitutto sia quello di avere con questi attori regionali in una
In un periodo infuocato delle relazioni internazionali e delle guerre tragiche guerre avere un rapporto franco diretto aperto e anche di
Di consistente dialogo politico
Lei pensa che questo diciamo provocherà le critiche anche del
Dell'Arabia Saudita che in questo periodo non ha buonissimi rapporti con l'Iran
Guardi noi l'abbiamo dimostrato appunto citando i viaggi del del
Dei massimi esponenti della diplomazia
In tutti i Paesi dell'area l'Italia è presente
Presente con non solo un impegno
Multilaterale pacifico dal tavolo
Di Vienna per la risoluzione della crisi siriana ma a alla coalizione che combatte il terrorismo trarrà Ghemo sulla di dare esce
E questo è una condizione dovuta
A
Al nord al nostro obiettivo cioè far sì che gli attori regionali che oggi
Dopo anche le ultime vicende addirittura sono alla rottura diplomatica siano protagonisti invece di una dialogo politico che è necessario nella regione
Il concetto di guerra per procura e di sostegno a fazioni
Nelle varie guerre civili legato a
Alli altri attori regionali o un tema che ci preoccupa e quindi per far sì che le tragedie abbiano fine è necessario che l'Europa insieme
E mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite rendano protagonisti i maggiori Stati della regione di una soluzione negoziale pacifica l'ultima domanda che riguarda però la Libia
Volevo sapere
Che tipo di azione potrà svolgere in questa fase delicata il nostro Paese
Dopo che è fallito il primo tentativo di formare un governo almeno di ottenere la fiducia al Parlamento
Di popolo che in un quadro in cui gli si se si sta rifacendo dimostrata ma tende a dicembre qui a Roma si è prodotto un atto molto importante c'è un tavolo
Ma Cornelli attori della regione con la Stati Uniti Russia ospitato da noi dicembre
Quello è stato propedeutico all'accordo dischi era prima Rocco e alla risoluzione delle Nazioni Unite
Noi sosteniamo che non c'è alternativa
Al sostegno all'accordo nazionale ieri che ha portato l'indicazione del Primo Ministro al serra ai
E le indicazioni dei vari delle fari fazioni deve andare in questo senso ieri Toby Rocca a
A ha messo in discussione è un punto il punto otto che è quello relativo alla alla gestione diciamo del del delle forze di sicurezza
Già stamattina il l'inviato delle Nazioni Unite Martin Köbler
Riaprirà ovviamente il dialogo su questi temi ma non c'è soluzione sulla via della stabilizzazione e la Libia e per metterei margini le forze che tra Berna e Sirte vogliono costruire
Un ipotetico califfato non c'è soluzione alternativa a quello
Dell'accordo indicato alla risoluzione delle Nazioni Unite e tutte gli attori diciamo regionali quindi paesi limitrofi e del della comunità internazionale che
Sa stanno sostenendo questo sforzo sono pronti a intervenire a sostegno di quell'accordo di quel Governo
Di accordo nazionale guidato al serra e quindi
Gli sforzi della comunità internazionale inibire anche dell'opinione pubblica interessata per un Paese così vicino
Alle nostre frontiere deve proseguire su quella via tracciata l'accordo tra la maggior parte delle forze libiche
Per sostenere
Il Governo di al serra e che
Si insedia a Tripoli e su questo ovviamente fare qualsiasi sforzo
Per realizzare una fase di stabilizzazione del Paese che poi è propedeutica
A una pacificazione di alternative a questa io credo che siano molto rischiose come il Governo italiano da sempre sostiene
La ringrazio ringrazio l'onorevole Amendola del Partito Democratico