Gianfranco Maris: diamo un futuro alla memoria

Invito già al tavolo
Ecco
Invito cui al tavolo Adriano Prosperi
E Antonio Ferrari
Sì allora invito al tavolo Adriano Prosperi Antonio Ferrari Floriana mare is
Buongiorno
A tutti
Io ringrazio innanzitutto a nome della Fondazione memoria della deportazione
Coloro che hanno collaborato con grande impegno l'alla realizzazione di questo incontro
Gli amministratori e i tecnici di Palazzo Reale il Comune di Milano
E gli enti che hanno patrocinato e valorizzato con la loro presenza questa giornata leninismo lì
La nel lampi la Fondazione Di Vittorio la Fondazione Memoriale della Shoah e l'Associazione figli della Shoah
Ringrazio tutti i presenti
E che ci sta seguendo in diretta streaming grazie all'ottimo lavoro che anche quest'anno organizzato per noi del Miggiano inerti
Un ringraziamento particolare e poi dovuto i relatori che oggi sono qui
A riflettere con voi sul tema della memoria per darle un futuro che non sia solo conservazione testimonianza ma anche un punto di riferimento per interpretare e affrontare le inquietudini del presente
In questo risiede la lezione di Gianfranco Maris il nostro presidente che ci ha lasciato lo scorso agosto e al quale la giornata di oggi edificato
Lo vogliamo ricordare ma vogliamo soprattutto che valga quanto Gianfranco Maris dichiarò il sei aprile del novantacinque a un convegno di studi sulla memoria all'Università di Verona
Sappiamo
Delle deportazioni degli ebrei degli zingari degli omosessuali dei Testimoni di Geova dei diversi perché diversi
Degli oppositori degli avversari politici dei resistenti degli operai come schiavi perché operai
Solo quando compiutamente collocheremo tutto ciò nel quadro della cultura tedesca
Così come è strutturata dal rogo dei libri in poi nel quadro delle procedure per la produzione delle regine al sistema nel quadro dei processi formativi delle scelte politiche e giuridiche
Giurisdizionali amministrative naziste
Nel quadro della concezione della strategia di una guerra globale di annientamento quale fu quella che i nazisti scatenarono in Europa solo quando avremo compiuto questa sistemazione avremo trasformato la memoria in conoscenza
La conoscenza cioè che consente agli uomini di oggi e di domani e dei tempi futuri
Di utilizzare la memoria per le proprie scelte di condotta laddove occorra perché non limitata i fatti ma collegato i processi economici e giuridici culturali sociali e politici che quei fatti hanno preparato e determinato
Questa è la conoscenza non puramente emotiva ma anche razionale che utile agli uomini
Grazie dunque al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ad Adriano Prosperi professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale superiori di Pisa
Ad Antonio Ferrari editorialista e opinionista del Corriere della Sera alla nostra Presidente Floriana Marissa Edmondo Bruti Liberati già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano
All'indiana Segre
Presidente dell'associazione Figli della Shoah ed ex deportata ad Auschwitz
Roberto Jarach vicepresidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane e vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano a Susanna Camusso Segretario nazionale CGIL a Dario Venegoni
Presidente nazionale annebbiata Claudio Della Valle Presidente dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza di Torino
Ad Aldo Tortorella partigiane politico che non sarà oggi con noi ma che ha mandato un suo scritto e a Carlo Smuraglia Presidente nazionale ampi
Che ci accompagneranno in questo pomeriggio di riflessione e ai quali non voglio rubare altro tempo dando subito la parola al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia
Buongiorno a tutti
Grazie a chi ha organizzato questo momento incontro di riflessione
Sul tema di cui si parla tanto ma che spesso si dimentica di quanti importante la memoria
Io mi scuso fin d'ora se quei relatori quelle presenti e se non quattro esser presente
A tutti gli interventi però ci tenevo moltissimo ad essere qua appare il saluto e posso dire
Che mi ha fatto molto piacere
Perché e l'invito che è scritto saluto Sindaco Pisapia in genere c'è saluto istituzionale
E vice credo che sia importante anche per me che si sia il saluto del sindaco ma ci sia anche il saluto della Miccoli Gianfranco Maris di una persona che l'ha conosciuto che ha l'ha visto
All'interno del palazzo di giustizia nel suo impegno nel ricordo della Shoah nella sua capacità di essere dialettico
In una prospettiva di
Una volo comune di un ricordo comuni di un impegno comune perché non si dimentichi mai
Quello che è successo quello che è stato appena ricordato la Shoah i campi di sterminio
Laici non Cilio
La capacità
Di
Tanti di esitare indifferenti purtroppo di fronte a delle tragedie umane di fronte alla violazione di diritti umani dei diritti civili
Che poi
La cosa più importante
Perché da un lato ci sono coloro che stanno dall'altra parte
Coloro che erano dall'altra parte
Il fascismo nazifascismo che purtroppo anche dei Curcetti attuale per cui non possiamo non dimenticare e soprattutto dobbiamo
Far conoscere alle nuove generazioni e con l'accaduto poi c'era un quelli che combatteva che resisteva no
Che hanno contribuito alla liberazione del nostro Paese che hanno contribuito alla nostra Costituzione che
Si può dire quello che si vuole ma sicuramente sui principi è la più bella del mondo
E però è importante anche ricordare
Che c'è stata noi indifferenza molti
Si voltava nell'altra parte
Facevano finta di non vedere
O si vedevano non parlarne stavano zitti
E allora ricordare quelle atrocità in una prospettiva però di impegno continuo per il futuro è fondamentale credo per tutti
E penso che Milano in questa direzione si è sempre mossa dalla resistenza da oggi ha sempre voluto ricordare per non dimenticare ma soprattutto per un futuro migliore per tutti
Essere
Testimoni fare memoria non è un'improvvisazione non può essere improvvisazione occorre impegno Sapienza passione amore per la verità e per la sua diffusione
E Gianfranco Maris
Molti di noi in molti di voi l'hanno conosciuto è stato un maestro di memoria
Perché è stata sempre capaci in ogni sua attività la senatore
La componente del CSM da bloccato
Da soggetto attivo con ruoli importanti nelle associazioni
Che hanno organizzato questo importante convegno ha sempre avuto quella forze in più
Rispetto a chi diceva Battle sei
Quest'anno possiamo fare a meno di far ricordare o di mettere quella quel fiore su una lapide
E l'uso e questo è sempre stato molto duro
Io voglio ricordare anche Gianfranco negli ultimi anni
Ricordo il giorno della memoria lo aspettavamo quali gli ultimi due anni
Eravamo sempre in attesa di sapere se riusciva e poteva avvenire l'anno scorso due anni fa e poi arrivava Floriani Marcolin tra il discorso dettate da lui e chi era il suo stile sullo stile inconfondibile perché l'ha conosciuto
Ecco
E anche importante de
Per me è un motivo di un'ora e soprattutto perché
Fra pochi giorni ci sarà la giornata allora dire che come milanese come Sindaco
Milano è stata all'altezza dell'insegnamento di vite di memoria di Gian Franco Mario tante sono
Le iniziative che sono state fatte tante le iniziative che saranno prese agli atti la Casa della memoria credo che sia e abbia soprattutto il significato di mettere insieme in uno sforzo appuntino
Che proseguite dopo due giorni dopo giorno coloro che sono stati testimoni
Di quelle esperienze tragiche e che hanno avuto la grande capacità di trasmettere alle nuove generazioni ma dico anche che
Ricordare quello che è successo non dimenticare far conoscere i
Non dico il segnale far conoscere nelle scuole tra i giovani dire che
è sempre valido il discorso che
La morte uguale per tutti però ci sono morte che stanno dando una parte e morte che stanno dall'altra parte
Che c'erano i vittime e carnefici e allora che non si può dimenticare salvo evidentemente poi
Sapere a guardare soprattutto al futuro e allora veramente concludo dicendo
Milano che volle continuare a essere la capitale di antifascismo la capitali della libertà e che lo è stata anche grazie a tante persone
Che oggi non ci sono più come Gianfranco Maris ancora un compito importante
Perché ormai in tante parte l'Italia sembra
E d'Europa sembra che
Non si debba più ricordare
Io sono stato
Settimana scorsa a Berlino su invito del Governo tedesco a parlare di Milano di cosa si sta facendo a Milano di cosa si è fatta a Milano
Ed è stato quasi imbarazzante dal punto di vista dell'emotività
Dell'anche dell'orgoglio di essere milanese dalla nostra città
Ma gli articoli anche del nostro Paese che i miei venti interventi che ci sono stati dopo che il Governo ha chiesto al Sindaco di Milano e di fare da relatore
Su questi tipi di rapporto anche su questi tipi di rapporto rispetto al passato guardando al futuro e quindi al rapporto tra città e campagna età al passato il futuro di una prospettiva di una grande metropoli
Oltre all'onore di essere stato relatore su invito del Governo unico relatore
Su venti interventi Bilan è stata ricordata anche come il capitale di delitti lo dicevo ieri e capitali della libertà come città che volle sempre guardare avanti
Grazie elevatori mi scuso ancora se
Dovrò andare via un grazie a tutte le associazioni che hanno organizzato questo momento di riflessione
Voglio solo dire
E concludo veramente
Ricordare anche un momento di coesione sociale in un periodo in cui purtroppo ci sono altre tragedie come quelle del Mediterraneo
Nel momento in cui si dice giustamente
Che per a bere l'integrazione totale bisogna conoscere la lingua bisogna pur fare la storia e utile conoscere la lingua e la storia del luogo dove si vuole andare a sopravvivere e a non perdere tre la speranza di un fa di avere un futuro
è importante conoscere la storia ma quale storia
Perché c'è modo e modo di raccontare la storia chi dimentica che lo dimentica ecco le vogliamo dire noi dimentichiamo
E guardiamo avanti e questo è uno degli insegnamenti per Gianfranco Maris ci ha lasciato grazie a tutti voi
Non è facile presentare in due parole perché due parole vogliono essere
Adriano Prosperi
Parlano i suoi libri i suoi seminario universitari spesso a loro volta divenuti libri
Che ci restituiscono una storia fondato sui documenti che però interagiscono con le rappresentazioni mentali e con l'immaginario collettivo
Una storia nella quale la diplomatica all'archivistica si incontrano con l'arte con la filosofia del diritto
Per c'è una dimensione in più
L'opportunità di uno sguardo più profondo su temi come la giustizia l'intolleranza la pena di morte
Che hanno attraversato l'orizzonte culturale della nostra civiltà e quindi per darci l'opportunità di uno sguardo più profondo sul nostro presente
Do la parola ad Adriano Prosperi
Non vi nascondo
L'emozione di essere invitato in questa sede
Con questo programma
E il necessario esame di coscienza che ne nasce cioè
Chiedersi ma
Al termine di una
Esistenza stabilmente lunga di un'attività di studio di insegnamento molto lunga ma che cosa ho fatto per questo quindi lo dico non per
Col suscitare la
Comprensione e la pazienza di chi mi ascolta ma
Perché questo è una prova di come l'invito alla memoria l'invito alla conoscenza
Ognuno deve rivolgerlo a se stesso
Soprattutto se ha avuto la ventura dico potere della libertà di questo Paese
Che è partita da qui da questa città capitale dell'antifascismo e della resistenza
E quindi deve rendere conto
Di che cosa
è servito questo e guardare in prospettiva devo dire che
Nel ringraziare prima di tutto autorità cittadine e cittadini presenti e ringraziare il
La Fondazione memoria della deportazione per questo invito devo dire che
Non sono sentimenti di gratitudine quelli che mi hanno visitato dopo aver ricevuto all'infinito il primo messaggio dal procuratore Edmondo Bruti Liberati
Tanti sono stati sono tuttora i dubbiosi pensieri
Che mi hanno affollato la mente e alcuni dell'io indicati ma la domanda fondamentale che significa e come si risponde alla domanda che figura nel programma di questo incontro
Cosa si può dire da parte di uno studioso è professore di storia che possa interessare agli altri
La prima forse è una
Lamentazione che mi perdonerete
Viviamo in tempi in cui
L'ideologia dominante che assegna alla storia al suo studio alla sua
Suo contributo alla formazione delle coscienze uno spazio vicino allo zero nella formazione dei giovani e nella vita sociale
Il che svuota di contenuto e rende un pacco rituale o minaccia di renderlo tale il cosiddetto Giorno della memoria un appuntamento al quale mi sono prestato con difficoltà e con resistenze
Col timore che diciamo al di là del importanza di sfruttare bene le occasioni che si offrono dei parlare nelle scuole di parlare ai giovani
Di pensare ovvero la la memoria al di là di questo il
Giorno della memoria spessore nella migliore delle ipotesi una buona intenzione nella peggiore è una ipocrisia l'omaggio che il tizio rende la virtù avrebbero detto nel seicento il rito di un giorno di ricordo
Che permetta di vivere poi smemorati gli altri trecentosessantaquattro giorni
Questo è mi pare il vero problema
Da comprendere da affrontare da risolvere perché alla radice di questo
C'è certamente un indirizzo sbagliato che le nostre società hanno hanno presso alcuni deriso che non ha corrisposto all'impegno Elardo fiere di chi è sopravvissuto alla
Terribile
è stata terribile
Momento della Shoah
Questo è il vero problema quello che ci fa temere un futuro senza conoscenza critica senza più alcuna possibilità di sfuggire a quel modello di vita una sola dimensione che ci propone la cultura dominante
Quante qui da tempo che da tempo studiosi di sociologia di Antropologia hanno individuato l'incrinatura profonda della cultura occidentale non sono solo gli americani
A dimenticare quello che è successo due settimane fa come ha detto in una colloquio recente il Presidente Obama
Anche gli italiani stanno correndo in questa stessa direzione da tempo
E tra le infinite polemiche che sulla condizione degli insegnanti e sulla cosiddetta buona scuola che abbiamo visto nascere diffondersi
Pochi hanno trovato qualcosa da dire sull'abbandono della dimensione storica del sapere questo è l'ostacolo principale gravissimo quando ci si domanda di come dare un futuro alla memoria
La memoria è una realtà vivente è anche la ricerca storica una realtà vivente che corrisponde alla come alla
Alla comune convinzione
Ma senza conoscenza e senza coscienza della dimensione storica della nostra vita senza trasmissione delle memorie la Società prepara I nostri figli e nipoti un futuro di automi operi enti
D'altra parte la scomparsa di Gianfranco Maris nel cui nome qui ci incontriamo pone in maniera immediatamente evidente l'urgenza della domanda nel titolo di questo convegno
Come dare futura memoria concretamente dopo la tendenziale scomparsa dei portatori
Della memoria i testimoni la memoria stessa coloro che hanno lottato per mantenere viva la presenza nelle menti e nei cuori con la loro testimonianza
Si passa inevitabilmente com'è nella natura delle cose ad altre generazioni intanto si affaccia
Per esempio quella di chi vi parla qui
Come testimone di come la conoscenza e sia stata poi conquistata faticosamente conoscenza di quello che abbiamo vissuto
Senza capire quello che accadeva senza vedere in profondità le cose di cui avvertivamo confusamente la pressione sulla nostra vita
E dovettero e dovremmo imparare per lettura e per bocca ad altri siamo noi oggi i mediatori noi come fascia generazionale con chi intanto in futuro da sua conoscenza se la dovrà cercare
Per via di indagine sulle fonti documentarie sulla memorialistica depositata in scritture registrazioni ma c'è ma già qui si vede come il discorso si allarghi al complesso legame tra memoria e ricerca storica
E anche un campo di contrasti
Il conflitto come sapete tutti benissimo è quello antico è sempre nuovo tra la storia come conoscenza accertata del passato
E in memoria come funzione psichica dunque viva e palpitante
Nello stesso tempo però finestra mentale aperta all'errore alla falsificazione al peso della propaganda al peso delle ondate della cultura collettiva
La memoria individuale si sviluppa all'interno dei quadri sociali ce l'ha insegnato uno studioso
Un grande studioso ebreo francese morì salva XX
Morto il sedici marzo mille novecentoquarantacinque a Buchenwald
è stato lui ad aprire questo campo mostrando come esista qualcosa di collettivo nella nostra
Né funzione della sua memoria aperto all'azione di poteri e di forze esterne
Che possono anche cancellare riconfigurare il patrimonio di ricordi
E di di immagini
E questo è un problema permanente tanto più nella società di massa tanto più nelle società in cui l'immagine e la persuasione attraverso le immagini è diventata una tecnica fondamentale anche per la sopravvivenza di
Gruppi di potere
Ed è questo l'aspetto
E va tenuto presente soprattutto da chi per esempio in tarda età crede talvolta di ricordare scene autenticamente vissute che poi si rivelano frutto
Di rielaborazione successive mi è stata occasione per scoprirla una ricerca un confronto fra le deposizioni dei sopravvissuti ad una strage nazista
Del mila duecentoquarantaquattro confrontate con le loro stesse deposizioni davanti agli inquirenti dell'esercito alleato che prese poi il potere in quell'area ebbene
Alla memoria collettiva e individuale
Rimane
Come possibilità di falsificazione quella natura perché Platone nel file e poi immagino come di una tavoletta cerata su cui il tempo scrive i suoi messaggi
Quella scrittura può essere falsificata può essere sovrascritta possiamo avere ancora davanti a noi e questo ci minaccia le masse che
Sostennero e agirono ovvero nell'azione della deportazione nell'azione dello sterminio
E naturalmente c'è anche la memoria involontaria c'è quel fenomeno vero scoperto da Marcel Proust quello
Quello che ho però per esempio e questo ci dà un'idea di che cosa si può muovere della memoria nella mente di un figlio di ebrei morti ad Auschwitz
Che l'avevano affidato per salvarlo ad un collegio dei Gesuiti
E lo salvarono battezzando le cristiani usandolo ma poi a un certo punto racconto lui stesso a poco a poco il ricordo
Si fece strada miracolosamente nella sua mente il ricordo dell'attimo in cui i genitori veri lo salutavano per l'ultima volta
Bene da questo ricordo ritrovato l'adolescente
Che si credeva cristiano voleva diventare gesuita riprese nome e identità e dedico alla vita allo studio storico della Shoah si chiama si chiama Sauro free trenta ed è uno dei grandi nomi della ricerca storica sulla Shoah
Come mostra il suo caso certo eccezionale ma significativo la cancellazione della sua memoria fu una forma di difesa decisa dei genitori davanti al pericolo estremo per garantirgli Assoprevidenza
Ma quando poi la guerra volse verso la sconfitta delle potenze dell'Asse furono i creatori stessi dei laghi Arche vengono presi dalla preoccupazione
Di cancellare le tracce di quello che avevano fatto e se anche non degli uscirono
Devo dire che
In una certa misura ebbero successo lo trovarono grazie I rapporti di forza nella fase della nuova guerra che nasceva l'ora la guerra fredda che aprì le porte trionfali
Alle menti del dello sterminio nazista mentre trascurava e lasciava dimenticati alle vittime
Così ma questo non ha impedito quell'ente bisogno di memoria che ci prese tutti subito dopo la liberazione Lorito senso dalla liberazione col bisogno di memoria vero questo non ha impedito che dopo gli assassini materiali
Sopra i PIS sorgessero quelli che Pierre Vidal-Naquet ha definito come gli assassini della memoria assassini della memoria
La memoria è un dato sia alimenta e si nutre non solo di questi depositi profondi che possono riemergere massimo tre nel presente
Esiti attivo oggi non presente in cui accanto agli assassini della memoria abbiamo visto tornare in azione nuovi assassini di ebrei
La notizia di oggi e che è ripresa l'emigrazione degli ebrei francesi verso Israele
Li abbiamo visti in azione Parigi gli assassini resi eravamo abituati alle pur con le poche fantasie razziste di alcune menti turbata di fascisti fanatici che hanno continuato ad armare anche qua e là singole assassini un fenomeno residuale credevamo
Cingano Abramo avremmo dovuto re
Capirlo come sintomo di qualcosa che era mancato nella storia del nostro Paese nella cultura del Paese riparato
Ma oggi siamo costretti a guardare in faccia il pericolo più grande riconoscervi il ritorno sotto altra veste di quello che siamo stati
E dobbiamo preoccuparci di come
Esorcizzare il pericolo di tornare al volto demoniaco del passato
Con quello variamente definito terrorismo islamico islamismo radicale siamo in realtà davanti al fenomeno di una ossessione antisemita che ha radici lontane e profonde che sarebbe sbagliato ignorare
E se per fortuna non dobbiamo fare confusione tra le fiammate terroristiche pur sempre minoritarie e la religione islamica interpretata secondo il bene
Praticata da vaste masse umane nel mondo è pur vero e questo fenomeno anche una maschera stravolte deforme dell'antisemitismo radicato da secoli in una cultura rimasta estranea all'evoluzione dell'occidente europeo
Negli atti del processo Eichmann la figura del Muftì emersa e il silenzio del mondo arabo si avvertì allora Colle su uomo di una
Di una minaccia che poi non ha tardato a realizzarsi
Ebbene una cultura che oggi è tentata di cercare nella religione l'ancora identitaria a cui ha Ferrarsi per dare un corpo le sue paure e quella che deve essere
Affrontata con decisione perché il lavoro che abbiamo fatto parziale difettoso ovvero di esorcizzare dalla nostra cultura le radici cristiane dell'antisemitismo
Un lavoro che ha permesso anche miracolosamente che la stessa Chiesa cattolica voltarsi alle spalle alle sue responsabilità profonde in questa materia questo lavoro il mondo arabo deve ancora farlo
Non possiamo ignorare questo problema se vogliamo che la memoria abbia un futuro
E questo non è solo un grande problema del mondo contemporaneo e anche uno specchio
E si offre alla nostra cultura per riflettere della propria storia
Le il problema del virus dell'odio orpello almeno del sospetto tendenziale dell'Adisu manifestazione dell'ebreo che è stato immesso nel nostre culture
Ha operato lungo l'operato nelle immagini operato nel linguaggio arreso solo delle masse europee davanti al problema degli ebrei considerati come altri
Un'alterità profonda non è stato per caso che la revisione del giudizio storico su quella che è stata chiamata a lungo l'età moderna con questa tonalità
Come tate al progresso comitati a FIOM futuro tema vero questa tonalità affermativa ottimistica positiva la revisione di questo giudizio è passata anche soprattutto attraverso la scoperta che questa età
Che si apriva trionfalmente con la scoperta dell'America realtà si apriva nel segno
Del trattative a Granada che portarono all'espulsione degli ebrei dalla Spagna lo Stato moderno
Lo Stato moderno cristiano lo Stato imperialista delle colonie nasce con questo patto con questa dedizione religiosa e con questa sanzione di purezza del cristianesimo che allontana da sé la minaccia delle prego
Nelle memorie che ancora adesso i sopravvissuti a quegli anni terribili coloro che grazie alla lungimiranza di pochi genitori che poterono farlo
Diciamo si rivolgono
Alla loro storia e cercano di capire che cosa è accaduto all'ora da queste ricerche scopriamo penso ad una storia della propria famiglia che proprio in questi giorni è uscita
Nella in una università americana da parte dell'esule italiano Guido tedeschi diventato lo storico John tedeschi
Penso proprio al quello che ne emerge sul tentativo che allora fu fatto dalle famiglie ebraiche di trovare per i loro figli in Italia l'ala protettrice del battesimo
Una protezione fragile che venne meno quando il razzismo fascista che si autodefinisce come razzismo spirituale consumo fino in fondo l'unione con razzismo nazista e anche l'Italia si scatenò la caccia alle prego
Ma sono gli occhiali tenti di qualche osservatori isolato
Considero allora il segnale di allarme di quei decreti dei borgomastri tedeschi che fin dal mille novecentotrentaquattro ordinarono di cancellare dagli atti pubblici
La definizione di cristiano imposero di generalizzare una sola definizione
Non si parlasse più di medici avvocati o negozi cristiani distinti tra i non cristiani doveva valere solo la distinzione opposizione tra tedeschi ed ebrei
E l'intera popolazione tedesca accetto e obbedire
Ora
Che cosa abbia predestinato l'ebraismo all'adesione fanatica dell'intolleranza a diventare
La vittima sacrificale
Inevitabile necessaria Sant'paradiso dell'intolleranza prima cristiana islamica poi della nuova religione pagana di un sogno di potenza di aggressione resta ancora un problema da sciogliere comprendiamo
La lotta e l'odio contro chi e si ribellò che cerco la libertà meritando da partigiano quello che rimane ancora un mistero
Questo nucleo di odio insito nella parole prego
Quello che sappiamo di fatto è una cosa sola il carattere delle prese lo storico come quello di una religione non espansiva non missionaria che non fa proselitismo non molto non universalista
Un vincolo intimo di memoria di fedeltà di un popolo senza Stato e in questo
Sta forse il segreto che l'ha fatto sfuggire alla sorte delle altre religioni monoteiste regioni sono la pace lo dimostrino
Le altre Regioni molte liste hanno dimostrato sempre un feroce bisogno
Di cancellare gli ostacoli che si frappongono al loro dominio di salvezza pretesa universale è una fatica terribile sciamo conciliare la coscienza democratica con il fanatismo religioso
Di questa volontà di potere delle religioni o almeno dei popoli e dei poteri Riccione non camminano senza le gambe degli uomini
Che ne hanno inalberato i simboli bisognerebbe almeno qui far ricordo perché l'avanzata di un'altra cultura e di un'altra religione nel mondo europeo è uno dei fattori del futuro di cui dobbiamo tener conto parlando di come sopravviverà
Se come noi desideriamo riteniamo necessario sopravviverà la memoria della Shoah ci sarebbe molto da dire sulla poi sulla nostra storia europea come storia di conquiste legittimate dalla religione sul modo in cui
Lungo questa storia si sia manifestata la forma immateriale della conquista quella della cancellazione delle memorie delle altre culture
Questo è il pericolo che corre la trasmissione della memoria come perché la religione abbia un ruolo decisivo nella cancellazione delle memorie e delle culture lo ha detto per la prima per primo il grande Niccolò Machiavelli
Quando ha scritto che la variazione delle sette delle lingue insieme con l'accidente dei di luglio della teste spegne le memorie per le cose nel secondo libro dei discorsi sulla prima Deca
E questa è una delle pagine più radicalmente antiumanistica di Machiavelli più moderne
Quelle che Machiavelli chiama pare sette sono le religioni tutte e l'esempio che fece fu proprio quello del cristianesimo
Osservo che la setta cristiana a cancellati tutti gli ordini
Tutte le cerimonie di quella pagana e spenta ogni memoria di quell'antica teologia sradicare distruggere vero cancellare le tracce delle altre religioni è qualcosa che era venuta in antico nel rapporto tra cristianesimo
E paganesimo e stava avvenendo negli anni stessi dei Machiavelli è tornata a venire oggi nel rapporto tra una religione e le altre tra una cultura e le altre guardiamo
Impotenti però quello che accade e dei monumenti antichi nel vicino e Medio Oriente ma questo ci deve ricordare che qualcosa del genere è stato fatto prima di loro dal cristianesimo verso gli altri dèi
Naturalmente
Di quello che ha fatto il cristianesimo diceva Machiavelli è stato di ardere le opere dei poiché degli storici cucinare l'immagine guastare ogni altra cosa che rendesse alcun segno di memoria dell'antichità bene e quindi
Che cosa Machiavelli avesse in mente non lo sappiamo del tutto probabilmente erano tutte le sue orecchie le prediche dei francescani che raccontavano le loro impresa
Di battezzato ori dei nuovi popoli vero disporrà di cartoni dei loro tempi del loro divinità
Di distruttori delle memorie scritte delle loro delle loro civiltà
Ma è un fatto innegabile che oggi bisogna ripensare a quella storia
Ripensarlo dal nostro punto di vista la nostra esperienza e dall'esperienza del pericolo che corre oggi la nostra memoria di quello che vorremmo non si cancellasse male
Fenomeni planetari come la globalizzazione le migrazioni di popoli ci stanno insegna e ci stanno impegnando
Do i storici noi studiosi di storia ma i lettori di storia ad una profonda revisione del nostro modo di concepire la storia europea di raccontarla e di studiarla la storia europea sta cancellando sì abbiamo a che fare oggi finalmente
Con quella cosa problematica e che è la storia del mondo richiamano globali History War Ristori vero il termine inglese sembra alludere ad una conoscenza e ad una coscienza che invece non c'è
Perché per ora è soltanto l'estensione o la sommatoria di storie diverse ma non c'è affatto quella revisione della storia nostra vista dal nostro punto di vista che ci ha cullato fino ad ora della i nell'illusione della vostra come dire il nostro diritto a essere i primi dalla nostra primogenitura del nostro diritto opprimere cancellare le altre culture magari nelle forme più amabili più brande vero della educazione dei giovani delle storie da fare insegnare
Per cui per esempio diciamo nell'Africa francese vero
Si parla di non so se entro le Coloane nero da parte delle popolazioni colonizzate
E intanto si avanza la sensazione che il futuro ci stia allontanando vertiginosamente dal mondo che abbiamo conosciuto
Per l'Europa
Lasciatemelo dire è giunto il tempo di una revisione sostanziale forse di un capovolgimento del rapporto di dominio instaurato con tante culture altre nei secoli della storia che chiamiamo moderna
Forse non è così il passato dell'espansione mondiale turbine europeo nel mondo qualcosa ci dice intanto utile per testare i pericoli che corre la nostra memoria
Ripensiamo appunto a come le potenze coloniali si dedicarono estirpare le radici delle regioni vicine al modo in cui le memorie antiche di quelle culture pur conculcata e pur distrutto e rimasero nel profondo dei popoli colonizzati per riemergere nell'epoca della
Decolonizzazione col tentativo di rifarsi a quella lingua perduta a quelle memorie perdute a quella storia che hanno avuto e che noi dopo tentato di cancellare
Intanto
Nello scambio disuguale vero con le altre culture anche quella europea ricavo dalla decolonizzazione esiti sconvolgenti
Pelle aveva anche imparati a conoscere tentato di conoscere all'epoca della scoperta della prima colonizzazione aveva visto un mondo più largo i contemporanei Colombo e di Machiavelli l'avevano intravisto
Avevano visto altri umanità avevano scoperto poi una storia immensamente più lunga dei quella misurata dal piccolo numero di millenni misurato sulla Pippia ebraico cristiana e da lì
Parti nei casi migliori appunto quell'area revisione dello sfondo storico di cui abbiamo bisogno per vivere e che fino allora era stato protettiva mente chiuso nell'arco del mondo mediterraneo
Fu allora davanti alle umanità nuove che si pose del resto il problema che
Primo Levi ha richiamato alla nostra attenzione
Quando ha dedicato al suo libro vero quel titolo che ancora ci sconcerta ci sconvolge che non è un titolo di denunzia non è un titolo che annunciò orrori è una domanda
Se questo è un uomo questa è la domanda è questa la domanda fondamentale Primo levi cerco di spiegarlo
Ed allora questa la che è diventata la domanda più grande più importante
La domanda a cui si dovrà se la memoria di la Shoah si vedrà riconosciuto un punto fondamentale della storia futura l'interrogazione di che cosa distingue un uomo
E di che cosa rende possibile la differenza fra esseri umani
Di fatto pensare oggi al futuro della nostra memoria quella della Shoah quella della tragedia europea e mondiale del Novecento quella della Resistenza e della lotta di un manipolo di coraggiosi nel dire nel silenzio nella distrazione generale di folle completamente ammutoliti abbacinato ed dal mostro del potere di fatto vuol dire fare i conti con un confronto appena cominciato
Per la nostra cultura e quella dei popoli che nelle turbolenze terribili del presente stanno modificando il nostro mondo egli preparano un futuro diverso
E qui torniamo alla domanda come tutelare e garantire che la memoria la memoria dei quella cosa la memoria della Shoah abbia un futuro
Naturalmente guardando allo stato delle cose non possiamo dimenticare il fatto che
Le nostre società sono dominate noi dal dovere di ricordare ma sono dominate dalla volontà di dimenticare
Era anche l'insegnamento della storia in fondo non è che una macchina per dimenticare perché selezionando arbitrariamente
Secondo le opinioni della classe dominante le cose che devono essere studiate imparate vero a cosa ha fatto per secoli se non
Permettere che si cancellasse lo tutte le altre e questo rende lo sforzo degli storici che si sono dedicati a scoprire le memorie sommerse le culture cancellate
Qualcosa che solo dopo la Shoah forse poteva poteva di nuovo entrare nella nostra mente come un obiettivo fondamentale
Di recente si è creduto di aver rimediato al problema della
Del mantenimento della memoria con obblighi di legge a ricordare
Con l'obbligo a farlo ritualmente
Almeno un giorno all'anno e con la legge che punisce la negazione del genocidio
Sappiamo tutti però che si tratta di misure tanto in apparenza ben intenzionate quanto capace solo di coprire la realtà del vuoto sostanziale di impegno nella conoscenza nell'azione
Per eliminare le cause per impedire che ciò che è accaduto ritorni ancora
Che possono tornare lo disse per primo Primo levi con parole da ricordare oggi perché fissano una delle poche leggi le leggi bronzei della storia della specie umana accaduto può accadere di nuovo
Abbiamo questa legge sul Giorno della memoria abbiamo le tante invenzioni per rendere avvertiti
I passanti distratti delle nostre città di ciò che queste città hanno vissuto
Ci sono le pietre d'inciampo tedesche le storture Ustari nel vero sì ne fa
Vanto vero il tentativo tedesco di un ricordo delle vittime che stenta da diventare coscienza di un popolo
Allora
Ci aiutano a ricordarlo il binario speciale della stazione di Milano ma quando si pensa alla legge come misura vuol dire che siamo in una condizione di grande debolezza il divieto
Sappiamo bene che non è una legge che può garantire la durata di una cosa così complessa e mutevole come la memoria collettiva
Lo prova quel che è accaduto quando la norma di legge tentando di fissare una formula precisa ciò che deve essere difeso dalla negazione sia servita di una parola nuova
Una parola nata solo nel quarantaquattro dalla penna di un giurista armeno non casualmente armeno Raffaele lenti parole genocidio
La forma del reato però attraverso questa parola si è fatta inevitabilmente astratta generalizzante pronta a coprire altre fattispecie
Prendendo coprire quindi episodi di una storia umana che non è certo la farà di cancellazioni violente di gruppi umani ed inesorabile capacità di astrazione modelli Zante della norma di legge
A si è associata all'altra astrazione quella pedagogica che ha affidato alla memoria della Shoah una funzione educativa bassamente educativa
Che appare così il fantasma della Istoria machista la vite e la memoria diventa un semplice o rischia di diventare un semplice imparati ciò scolastico un momento di un turismo sto studentesco Parco inutile
Un un imparati ciò carico di noia esposto per sua natura per la sua natura buonista alla dissacrazione e addicono CRA stia di ribellioni giovanili inevitabili necessaria
Ma che cos'è questa memoria che cos'è questa storia che vorremmo specialmente tutelare sin d'ora pensarla astrattamente
Un carico pesante di lutti e di tragedia di verità faticosamente restaurate lottando contro una diabolica volontà di occultamento e di cancellazione un'eredità pesante complessa
Frutto di un'esplorazione storica che in questo mezzo secolo e passa che abbiamo alle spalle ha scavato in profondità nelle istituzioni come nelle coscienze
Metterei Luna fianco dell'altra una
Le due fasce una di memoria e l'altra di storia accanto all'emozionante racconto della affiorare a poco a poco della memoria profonda scozzese sperimentato da soffrite lender
C'è l'emergere della conoscenza storica come accertamento delle vero
E questo è stato per molto tempo la missione di chi aveva
Come testimone visto gli orrori dei laghi e aveva deciso di opporre la pazienza della ricerca alla volontà della cancellazione alla dominante diffusa volontà di cancellazione
Che sembrava portare avanti e le intenzioni degli assassini
Senza l'indagine accurata di Rauti il perché ex combattente della seconda guerra mondiale non avremmo l'opera di riferimento sulla Shoah che oggi possiamo leggere
Un'opera in cui come sapete il perché seguire un principio fondamentale di muoversi sul terreno del come escludendo di rispondere alla domanda del perché
Escluso cioè che si potesse comprendere per il rischio che nella parola comprendere si annida
Comprendere vuol dire anche perdonare tu comprando sotto padrone
Comincio
Il perché da un documento apparentemente insignificante ma eloquente un biglietto collettivo stampato dalle Ferrovie del Reich laddove ce l'hai sbagliata un biglietto di sola andata per un carico umano avviato al campo di sterminio
E questo ci dice
Che l'apparato delle Ferrovie del raìs sapeva che a quei viaggi non c'era ritorno
Quanti sapevano oggi
Si è proceduto molto su questa strada e abbiamo
Una
Passa vilmente sicura conoscenza dei fatti delle istituzioni delle persone delle idee
Sono stati messi al sicuro provvisoriamente ma sono sempre minacciati i luoghi e l'assetto materiale dell'Italia
C'è un'archeologia della Shoah ci sono le tante orrende Pompei del mondo contemporaneo che differiscono da quell'antica solo dall'assenza di corpi materializzati dal fango dell'erosione del Vesuvio e qui diventati invece l'aria che si respira
Quelli che la Shoah aleggiano in luoghi per sempre i sacri nel senso antico della parola
Sacre maledetti e se creati e incancellabile
Ma c'è la dimensione speciale di questa conoscenza per via di memoria e di storia che la rende inesauribile
Fonte di esplorazione che non terminerà mai tra venire in mente il programma
Che lo storico francese miscele si propose
Affrontando la storia dei grandi eventi d'arrivo sempre scese
Nella storia dei movimenti di massa e vide lo storico come un giudice in cima una collina verso questo seggio del giudice una lunga fila
Che si incammina e che vuole che lui parli per loro sono le vittime di una storia coloro che non hanno potuto parlare
Che vogliono che lo storico tardi per loro una bellissima immagine una terribile immagine
Che richiede a chi vuole fare lo storico di chiedersi quante volte la sua voce tarda per conto delle vittime e quante volte invece non rischia di parlare per coloro che sono stati gli assassini
Ora
In questa dimensione
Di conoscenza per via di memoria di storia c'è una radice che la rende in cancellate e su questa io vorrei
Richiamare l'attenzione nostra
Naguib una intuizione una intuizione grande che
Una delle tante di Primo levi in cui quella pagina in cui il primo le descrisse di voler fornire
Cito documenti per lo studio pacato di alcuni aspetti dell'animo umano
è una frase che più dimessa non sa non si potrebbe immaginare ed è tuttavia invece la frase fondamentale
Questa prefazione in cui Primo levi scrisse queste parole è un documento ancora straordinari da meditare mi per metro di tornarci avviandomi verso la fine di queste considerazioni
Ma
Vorrei dire che questa intuizione di Primo levi ha prodotto
Degli effetti dei risultati per esempio su questa strada sui documenti dell'animo umano si è mosso lo storico Robert Browning nel suo libro prodotto italiano col titolo uomini comuni
Browning assieme messo a ricostruire l'impresa di un corpo di vigili di Amburgo a cui fu demandato il compito
Di eliminare col minimo dispendio di mezzi gli ebrei dell'Europa orientale
Tre erano punto uomini comuni divennero macellai capaci di uccidere i vecchi donne e bambini solo perché ebrei lo scelsero loro potevano dire di no non avevano non correvano nessun rischio
Fu data loro la facoltà di svolgere altri compiti e invece non solo accettarono ma rivelarono una straordinaria fantasia creativa vorremmo dire nell'inventare maniere di uccidere per esempio risparmiando Taccani amente
Sul numero di colpi di arma da fuoco col mettere in fila le teste da attraversare con una sola pallottola
E alla fine se ne tornarono alle loro case rientrano senza sforzo nella vita quotidiana come se fossero semplicemente stati inviati in una normale missione di lavoro
Intorno a loro intorno a loro pronti a raccoglierli al loro ritorno c'erano
C'erano chi c'era c'era la popolazione tedesca l'intera popolazione tedesca che forniva manodopera mezzi per far funzionare gli apparati di sterminio
E ogni volta che ci incontriamo con uno di questi uomini comuni quella che appare
La massa Krisha di coloro che finisce a Roma la Shoah che operato lo sterminio
Un uomo comune era per esempio il tenente colonnello il motocross scorte impegnato nell'eccidio di pietraia cerco fa nei pressi di chi è se nell'agosto del quarantuno la strage ebbe una coda con l'eliminazione di novanta bambini
Prima abbandonati in un edificio senza cibo né acqua poi a distanza di giorni quando ero già morenti sterminati deliberatamente
Non ci furono davanti allo sterminio dei bambini resistenze inquilini uccise nei miei quattro cappellani cattolici e protestanti
Che furono chiamati a consolarli religiosamente nei tra le molte migliaia di soldati che parteciparono l'azione
Qui ci sono i piccoli fu considerata dello stesso grosso cultura
Cito necessità conseguente all'eliminazione di tutta la popolazione ebraica adulta della città non si possono lasciare dei bambini
Il comandante di plotone di esecuzione per i minori novanta bambini Hefner raccontò che cito le grida delle vittime erano indescrivibili
In particolare aggiunse mi è rimasta impressa nella memoria una bimbetta bionda che mi prese la mano poi hanno fucilato anche lei fine della citazione
L'analisi delle fonti storiche rivela
Rideva
Che
Non si trattò di un'opera di sterminio che ebbe pochi responsabile lo storico poco includere che la società tedesca sapeva e condivideva l'operato delle sue truppe
Perfino la piccola minoranza di studenti cattolici dissidenti del gruppo della Rosa Bianca di Monaco che viene citata di continuo per dare corpo alla fantasma tanta asmatica resistenza tedesca
Considerava gli ebrei come un'umanità parte che forse cito diretta una loro testimonianza meritata il suo destino
Se ne deduce che le figure dei due dittatori le figure mostruose offerte alla fantasia dei nostri tempi con l'effetto malato TG garantirle e di produrre ancora vero fantasmi nelle menti
Quella che loro invidiati satelliti non erano soli non erano nati dal nulla
Come tende a far credere impoverimento nella memoria che fa gigante Giare le loro figure rende oggi un atto diciamo interessante curioso ovvero la disponibilità dei diari
Di Mussolini nel Mein Kampf finalmente in edizione critica un'operazione diciamo ambigua si può dire che sia necessario avere la fonte storica i revisione critica ma
C'è qualcosa c'è qualcosa che sfugge in questo prenderà in questa
Curiosità morbosa che rinasce
Non erano soli e per questo basterebbe rileggere una un documento che ha avuto poca circolazione curiosamente
Nelle nostre conoscenze il memoriale consegnato alla Società delle nazioni da James McDonald'nel mille novecentotrentasei
Un documento prezioso che si può trovare su internet ma di reato è stato letto recitato di non lo era e non la vedo citata molto spesso
Fu allegato questa relazione alla sua lettera di dimissioni già il secondo me da un altro ricoprivo l'ufficio di Alto Commissario per i profughi ebrei e altro nella Germania del Terzo Reich
Qui sta questa relazione è un'analisi delle misure prese in Germania contro che quelli che vengono definiti non Ariane
Dove di pagina in pagina ci troviamo davanti ad una folla di voci
Del mondo tedesco raccolte attentamente di recentemente da questo commissario
Per dimostrare come le
Misure prese dalle autorità cittadina diciamo fossero anticipassero spesso sulla volontà del potere centrale
Ora
Da questo documento quello che ci tiene davanti c'è una conseguenza una
Constatazione inevitabile
Il fatto di una popolazione intesa abituata a pensare in senso antisemite
A questa mentalità diffusa e condivisa corrisponde alla realtà dei campi di concentramento e delle condizioni generali degli ebrei
Sia in Germania che sulla via dell'esilio l'appello di McDonald'rivolte alla Società delle nazioni fu quello di acido al più presto per arrestare la deriva tragica che già si poteva intravedere
Non venne ascoltato
è da notare e l'atto di accusa dice questo McDonald'riguarda non le gerarchie del partito e che lo Stato ma la popolazione intera un dato che gli storici hanno confermato
Così come in Italia abbiamo dovuto arrendersi davanti all'evidenza
Di un consenso collettivo che si espresse nelle adunate oceaniche e nel delirio di piazza che nel trentasei accolse osanna anche l'annuncio di Mussolini sul ritorno dell'impero sui colli fatali di Roma
Perché la barbarie che a cui oggi prestiamo il punto di aggressori esterni considerati come primitivi e intolleranti a fronte di una civile Europa
Ha avuto nella storia europea pochi decenni fa il volto di due popoli civilissimi
La Germania sicuramente alla nazione più conta è avanzata scientificamente dell'intero continente forse del mondo intero e la nostra Italia con le sue non piccole ambizioni delle sue pur notevoli realtà
Né in Germania né in Italia i regimi nazifascisti furono quella calata degli xhosa dei vecchi liberali macinano con Benedetto Croce
Che cosa accade di questi popoli imbevuti limiti nazifascisti quando sbarcarono nel dopoguerra e cosche che cosa abbiamo fatto visto che siamo noi quel popolo
La lotta per liberarsi da quei regimi costo un'immane sacrificio al resto del mondo lo testimoniano immensi cimiteri di guerra
Ma la rigenerazione dei popoli che doveva seguirne lascio a desiderare e se noi italiani abbiamo avuto grazia la rivolta di uomini come Gianfranco Maris l'avvio di un riscatto morale che ci ha dato la memoria l'orgoglio della Resistenza
E il suo frutto più bello la Costituzione repubblicana
Questo non ci fu nemmeno embrionale mentre in Germania
Come è noto la la citazione del sessantotto dovete scoprire qualcosa di cui i genitori non avevano mai parlato c'era questo silenzio assoluto dei genitori con i figli ci vuole la rivolta studentesca perché le domande nascessero
Si avviò allora la faticosa discussione distonici tedesco intorno a questo enigma curioso del passato che non passa furbesco citate infinite giustificazioni
Che permettessero Germania di riaprire il suo onore no non la Germania ma la Russia viva stimolato aveva spinto Hitler a reagire con i campi di sterminio questa fu la scoperta vero degli storici
Te lo Stato tedesco ancora imbevuti di quella ideologia per cui lo storico è la voce dello Stato
Ebbene
C'è stato un ultimo più arrischiato tentativo di cancellare il male assoluto dalla coscienza della Germania un tentativo ambiguo ancora oggi in discussione che ha due facce vero conveniva
Spada che uccide quella che vivifica e quel tentativo fatto dalla Merkel la cancelleria per ragionare quando ha tentato l'uscita disperata e risolutiva
Di imporre il dovere dell'accoglienza come uscita collettiva per il suo Paese
Dall'incubo e dal peso termale assoluto
E lo ha fatto proprio mentre stava accadendo qualcosa che ricorda da chi guardava attentamente la realtà
Fatti aspetti e metodi della Shoah
Davanti all'emergenza di milioni di migranti l'Europa l'entrata in crisi mostrandosi regredita in memoria delle ragioni profonde tra sua nascita immemore e veramente ingiustamente compensata comma nove per la pace
La crisi che è nata all'ora è ancora aperta
Ancora aperta
Si sta ancora minacciando la chiusura di Schengen
Cioè la fine dell'Europa come è stato
Banalmente osservato
Sospesa la cancellazione dei confini interni che aveva abolito l'armatura di ferro degli Stati nazionali corretti con la fittissima uti sbarramenti e di fili spinati che copriva il nostro breve spazio continentale segno nell'epoca del nazionalismo
Si sono riaffacciati pratiche che pensavamo per sempre sepolte nel passato
Nuovi Lager per i migranti pratiche di schedatura forza coi numeri scritti sui corpi dei bambini e quella recente norma di spoliazione legale dei profughi che dalla Danimarca sta dilagando in tutta in tutta Europa
In Commissione Austria e lender tedeschi
Fa impressione per esempio a prendere che gli Lager di Buchenwald o l'immenso aeroporto hitleriano di tempo e lo fa sono stati riaperti presti tardi migliaia di profughi
Ci si chiede se in questo caso ci si chiede seriamente perché non abbiamo risposta sì in questo caso non siamo davanti ad una specie di riconsiderazione
O se ci aspetta un includi mento un ritorno in godimento al sistema delle e divide le umanità di fettina dall'umanità degne del loro del loro titolo di esseri umani
Sono cose che ci dicono come oggi l'Europa intera sia ora in bilico tra il ritorno al suo peggiore passato e la sempre più urgente e necessaria riscrittura
Delle regole europee che metta al primo posto i diritti in prescrittivi dell'umanità di ognuno Anita
Questa potrebbe essere l'occasione perché anche questo nostro continente questi nostri Paesi carichi di Conte
Rientrino sia puro scalciando e urlando nella nuova storia ma certo la paura che domina i nostri Governi nazionali e che frena da noi la cancellazione del reato di clandestinità
Frenano ogni ottimismo
Non è questa certo la sede per dare consigli ai Governi ci siamo soffermati sulla cronaca e sul confuso scenario del presente perché è qui che siamo costretti a cercare di decifrare i segni del futuro dietro di permanenza del passato
Tra l'assegnazione al peso del passato nell'apertura confidenti al futuro si gioca il conflitto tra la memoria la storia forse siamo prigionieri del passato e questo ci impedisce di sciogliere nodi la vita reale
Se è così se daremo ragione e fede che non c'è quando nella quarta delle sue considerazioni inattuali
Quella sull'iter sull'utilità e il danno della storia per la vita
Propose un elogio della smemoratezza
Proponendo cito l'esempio estremo un uomo che non possedesse punto la forza di dimenticare un uomo simile non lo sarebbe più alzare il dito per ogni AG per ogni agire ci vuole oblio scrisse mi scelte
A questa proposta mi Giana che sembrerebbe dare la patente di legittimità al bisogno di dimenticare di allontanare dalle nostre spalle il debito che abbiamo
Che abbiamo contratto con quelli vittime senza voce vero a cui è stata tolta la vita e la parola
A questa proposta mi Charaf è stato risposto adeguatamente da Walter Benjamin nelle sue tesi di flusso della storia che furono scritte proprio negli anni in cui McDonald derogava la sua denuncia la Società delle nazioni
Benjamin si rappresenta la storia con l'immagine del lancio di
Paul Klee l'angelo che si muove verso il futuro spinto dal vento del tempo tranne le ali la storia ma volte volta la testa verso le sue spalle guarda al passato
C'è dietro di luglio un passato un passato di oppressione un popolo di vittime da redimere questo pensava Benjamin nel trentasei
Dovrebbe arrivare ben altra ben altra merce in questo senso si può riaccendere del passato la speranza è questa la domanda la memoria può servire a riscattare il passato sì scrisse degnamente aggiunse
Cito il tuo motivi attizzare nel passato la scintilla della speranza
Posseduta solo e posseduto solo da quello storico che compenetrano dall'idea che neppure i morti saranno al sicuro dal nemico se vince il nemico non ha mai cessato di vincere
Questo il punto il nemico non ha mai finito di vincere
E gli antisemiti uccidono ancora oggi
E intanto la notizia recente dell'ennesimo diniego opposto alla richiesta di estradizione di uno dei boia di Sant'Anna di Stazzema
Colpevole di aver bruciato vivi bambini e madri è solo l'ennesima prova delle radici profonde di umiltà di omertà diffusa di una volontà irresistibile di cancellare la memoria e con essa anche però l'unico riscatto possibile
Per l'umanità
Qui che nasce la convenzione con cui concluderò questo mio fin troppo lungo discorso
Cioè quella del necessità politica della memoria intesa come scrisse Primo levi come studio pacato di alcuni aspetti dell'animo umano gli storici della Shoah
Si sono mossi non sempre in questa direzione hanno spesso cercato di capire di di di comporre come è scritto Frida lender un giusto equilibrio fra i due approcci
Quello della descrizione della dimensione politica criminale del Terzo Reich e quella delle dinamiche sociali complessive
Ma
La proposta di Primo levi avanzata nell'immediata vicinanza della chiusura di Lager guardava al passato con la prospettiva di un futuro lontano
Un futuro in cui di nuovo qui vive il possibile ritorno nel rapporto tra popoli interi
Della minaccia della disumana bestiale violenza della Shoah bisognava garantirsi con la memoria di quello che era accaduto
Era questo lo scopo ultimo della sua testimonianza non quello di descrivere scene atroci a quelli di aggiungere altri dettagli a quindici allora noti non per formulare i capi d'accusa no il suo scopo era diverso
E questo è per questo credo utile anzi necessario rileggere in conclusione le sue parole
Che dicono
A molti individui o popoli può capire di ritenere più o meno consapevolmente e che ogni straniero nemico
Per lo più questa convinzione giace in fondo gli animi come una infezione latente si manifesta solo in atti saltuari in coordinati e non sta all'origine di un sistema di pensiero
Ma quando questo avviene quando il documento espresso diventa premessa maggiore di un sillogismo allora al termine della catena sta larghe
E sono il prodotto di una concezione del mondo portata le sue conseguenze con rigorosa coerenza
Finché la concezione sussiste le conseguenze ci minacciano la storia dei campi di risoluzione potrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo
Queste parole scritte
Quasi settanta anni fa dovrebbero venire scolpite luoghi più visibile la nostra città dovrebbero entrare a far parte dell'educazione civile nelle scuole diventare l'equivalente italiano delle pietra d'inciampo delle stufe Stanica tedesche
è solo a partire da questo avvertimento che riusciamo
Comprendere a vedere il i segnali di un pericolo che si addensano sul nostro presente nel credere davvero nella necessità anzi nell'urgenza
Di garantire un futuro alla memoria dell'interesse della sopravvivenza della stessa specie umano perlomeno delle Regioni per cui questa specie diciamo può legittimamente sopravvivere
In modo da creare una società in cui valga la pena di vivere dove ci sia un rinnovato e adeguato riconoscimento dei diritti umani in cui ogni essere
Migrante o clandestino trovi un posto uguale agli altri in questo senso noti ardimento di Gianfranco Maris che è stato revocato pocanzi questo avvertimento
Che ci sono il quattro il quattro marzo del mille novecentoquarantacinque ancora valido trasformare la memoria in conoscenza dobbiamo solo aggiungerci trasformare la conoscenza in azione
Per redimere davvero il peso di questi morti senza valori dietro di noi grazie
Io ringrazio Adriano Prosperi non commenta o il suo intervento perché ci farà riflettere tutti
Per parecchio tempo ha dato tanti spunti sui quali avremo occasione sicuramente di ritornare
Ero la parola ad Antonio Ferrari che siccome l'ho presentato editorialista e opinionista del Corriere della Sera
Ma è anche va detto soprattutto in riferimento a quanto ci ha raccontato Adriano Prosperi e un grande conoscitore delle zone di crisi
Del panorama geopolitico contemporaneo l'est Europa i balcani Medioriente il Nordafrica ricordo un suo libro su Islam si Islam no le colpe dei musulmani e le nostre
Ed è anche uomo di pace
Attivo nel centro italiano per la pace in Medioriente
Non è un caso pertanto che abbia anche a cuore il tema della memoria e che abbia intervistato insieme con Alessia Rastelli Gianfranco Paris e do quindi subito per non perdere tempo a lui la parola
Buona serata e prima
Di cominciare voglio dire
Che dopo aver ascoltato la relazione del professor Prosperi beh come giornalista mi sento piccolo piccolo non so quante cose avrei da dire
Però
Devo dire che
Gli spunti sono tanti le riflessioni sono tantissime reo ogni spunto potrebbe prevedere una lunga discussione
Noi giornalisti noi giornalisti cerchiamo
Soprattutto di catturare il massimo possibile anche dico tra coloro che non hanno alcuna idea per esempio di cosa sia accaduto nel passato non hanno un'idea distorta
L'altro giorno con la mia collega Rastelli che tra poco vi presento perché e importante che la conosciate tre questo da un po'l'idea di cosa voglia fare essere che cosa sia il passaggio di testimone
La volontà di lavorare assieme un giornalista come dire diciamo con i capelli bianchi è una giovanissima giornalista
E andare a cercare le storie più che la storia per poter raccontare una delle più grandi tragedie
E devo dire che
Abbiamo fatto del nostro meglio non so se siamo riusciti ma ci abbiamo provato l'altro giorno eravamo assieme all'Aia un operatore a Fossoli a Fossoli dove è passato Gianfranco Maris
E Fossoli anche famoso per una strage
Una strage compiuta contro deportati politici non ebrei perché gli ebrei vero vennero ritenuti sempre stranieri mentre i deportati politici no
E a un certo punto c'è un attentato a Genova
E gli storici uno tra fra questi e Mimmo Franzinelli a cui va
Grande ammirazione sempre
E sostiene che c'è un c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo perché non ci fu
Una diciamo rappresaglia da parte tedesca che prevedeva l'arresto di persone l'arresto e la
L'assassinio di persone magari scelte a caso che si trovavano sul luogo
Del cosiddetto crimine cioè che avevano colpito dei tedeschi a Genova ne ammazzano sette e quindi bisognava trovare settanta persone
Le settanta persone non le cercano a Genova arrivo un ordine direttamente dal comando della Gestapo
Ordine che arrivo al campo di Fossoli
E riuscivano a trovarne settanta e c'era anche Marie
Ma non era nell'elenco perché per fortuna per fortuna c'è da dire Gianfranco Maris era stato catturato era stato preso con il suo nome di battaglia non con il suo nome di battesimo
Così ci è stato raccontato a Fossoli la l'altro giorno in questo campo che dimostra quanto fascisti e nazisti in qualche misura fossero d'accordo
Anzi molto d'accordo perché il campo fu riaperto proprio dai fascisti de la Repubblica sociale poi ovviamente arriva con la SS
Conosciamo tutti la storia di questo campo di transito
Ecco io vi voglio presentare ora Alessia Rastelli la mia collega giovanissima del Corriere della Sera e professor Prosperi voglio anche dirle che
La cosa curiosa è che lei è laureato alla Normale di Pisa credo che abbia dato un esame proprio con lei quindi voglio dire è un bel segnale anche questo
Aversi a piedi e
Volevo raccontare vieni qua volevo raccontare un episodio legato a mare essere così veramente avremo la possibilità anche di strappare un sorriso
E stavo collego la manda al ramo deciso che
Di fare una web reportage eludere la più brava di me e per le sapeva far funzionare la macchina io molto meno e il titolo era salvi per caso però
Avevamo tutti ebrei
Tra cui Viviana diventata nostra carissima amica Goti Bauer Nedo Fiano poi ebrei greci anche il logo deportati addirittura prima di quelli italiani e poi cercavamo un viene cercavamo un un deportato politico e io l'ho conosciuto l'avvocato Mario essa che era un monumento
Un uomo di grande coraggio è un uomo di grande generosità
E forse non poteva anche dire di grande carattere
Allora questa intervista fu un po'complicata devo dire perché
Marissa aveva un carattere come dire non particolarmente
Come come dire
No da appeacement da metterci d'accordo era era uno abbastanza duro abbastanza convinto roccioso ecco lo definirei così
Allora che cosa successe
Successe che Alessia
Guidava lei la gestione delle immagini e continuava a fargli ripetere le cose
Allora dice scusi avvocato lei deve ricominciare e deve dire allora questo può no no avvocato mi scusi no non può andare così lei deve ripetere questa cose giuste perché per il web reportage andava fatto così solo che Marisa alla fine si agita e comincia
Così a dire ma insomma io qua e cominciamo a fare anche all'alba alzare this diciamo affettuosamente la voce
Allora io che stavo con due con lei e con due amici dell'unità uno purtroppo scomparso Bruno e Viotti
E l'altro i più Paulucci Bellini sia senta avvocato non se la prenda tanto cioè è cambiato anche il giornalismo e cerchiamo di renderlo il più efficace possibile a questo punto lui cita una bellissima intervista
E quindi invece di continuare a parlare lascio dire due cose anche Alessia vorrei che vedessimo questa intervista che dura otto minuti tutto qua grazie
Politico quello che riporta la Resistenza
Viene da lontano io quando frequentavo la seconda liceo il mille novecento e trentasette entrare del Partito Comunista clandestino a Milano
N.d.t. una persecuzione da parte dei massimi sistemi Unione ebreo cercato in tutte le strade per arrivare
A poter sì non fare l'attività attiva di combattimento contro
Il nazismo
E ammirando
Il partito comunista quali appartengono
Quindi incarico di costruire
Impregnate partigiane collettivo feci
Cambi
Catturato da Vanessa a lecco
Gennaio nel quaranta
Quattro
Cenni undici notti intorno Antonio
Che mi potete ben immaginare massacranti temi
Intera Jolly complessivi di interrogatorio
Dopo leggo anch'io fui mandato a Fossoli come politiche non fui portato
A vantaggio
Ecco
Quindi la mia presenza in pianta organica in cinque anni è morto nel mille novecento
E quaranta
Quattro
Anche se in realtà
C'è la giamaicana dal NARS esisteva il famoso un castello di abitare in un
Uno ogni
Uno in quelle strutture che erano stati erano state apprezzate nel mille novecentoquarantuno quando la Germania
E Cimino collegarsi
Settantasette mila
Torinesi novembre settantasette mila tedesco
Ma perché handicappati paraplegici affetti dal morbo di d'aula
Cioè
Tutti Montingelli entrano inutili che ha eliminato quarantuno
Quindi
Attraverso
Al Times o attraverso
Il
Folle attraverso la tavola indagini Mauthausen poi ieri
Quindici venti giorni o mesi tre mesi
Venivano eliminati in quelle ore ed ore a loro marcare
Poi comunque
Poi
Tutta
Organizzazione contingente nazionale
Chiama concilia
Lui che
L'eliminazione di rinnovamento quindi con una famoso punto uno bolognesi
Cioè Mauthausen questo non
Capire che cosa è stato vantava settanta importazione immancabile non è
Per essere stati chiedo a lei
Manterrei nei
Combattuto
Contro e il nazismo e gli ebrei
Furono le largamente presenti nella Resistenza francese
Teneste osteria carne in tutta Europa
Minori
Di
Che erano state portati nel complesso sette ottocento
Uomini ammazzavo se
Ne ha la mancanza di mediamente sessantacinque sostanze sessantotto per cento
E quelli
Nella libertà
Da me
Da me questa
Potevano essere
Dimenticati ma quello era il completo che rimaneva
A Norimberga
La sentenza di condanna dei confronti
Dei limiti è la sentenza di condanna nei confronti di chi ha calpestato tutti non soltanto delle leggi ma anche i principi
Fondamentali
Della convivenza umana
Io sono avvocato ho fatto l'avvocato
Sono stato responsabile all'ingiustizia
Anche al Senato
Ma se c'era stata una sentenza sacrosanta
è la sentenza di Norimberga e i principi io rivela sono i principi della convivenza umana che noi troviamo nello Statuto delle elezioni
Nella
Dichiarazione universale dei diritti nuovo nella Costituzione italiana
A volte parlando
Anzi sembra ho trovato qualcuno ragazzi che mi chiedono ma cosa significa
Quello che dice Primo Levi
E chi
Del nazismo sono citati
Compiuti da uomini come lui
Significa egli grande filone della illuminismo
Al decidono le do ragione scisse rito
Un filone
Contrastante
E sulla base dell'unico però ha creato il nazionalismo il diverso
Il nemico
Ha creato il razzismo
Uomini come noi hanno fatto il nazismo io dico
Però uomini come voi che sono rimasti fedeli al primo
Al primo filone
Illuminista e razionalista sono stati
Capaci
Di
Piegare le ginocchia di stroncare il Fascismo e nazionalismo anche se in realtà
Ce la siamo vantava dal NARS
Esisteva il famoso Castello di abitare in una
Uno ogni
Una di quelle strutture che la strada che nonostante pressante
Nel mille novecentoquarantuno quando la gente
Io
Io vi rubo solo pochi minuti perché se il maestro ferrarese sentito piccola difenda Prosperi io sono ancora più piccola rispetta Ferrari approva sparire soprattutto Armaris
E quello che insomma penso da tempo avere avuto fu una gran fortuna nella mia vita ho studiato appunto come in un istituto importante che mi ha dato un metodo di ricerca autunnali
Propensione Alketa io e a chiederci Samperi perché delle delle corse di quello che è accaduta poiché l'opportunità di lavorare giovane
è un giornale importante con mezzi e possibilità di
Proseguire in modo diverso questo questo studio questa ricerca allora
La la presenza qui oggi vi di me e e rappresentanza anche dei colleghi giovani del giornale è un po'una promessa di accogliere questo appello di Marissa ricordarsi che uomini come noi appunto hanno sui del nazismo
E che Noemi della mia generazione abbiamo la conoscenza l'abilità tecnica la conoscenza dell'ariete per esempio in cui ci sono molti rigurgiti Dini di finanza insomma gruppi neonazisti
E quindi dimetterà servizio come giornale la nostra il nostro know out quello che che sappiamo adesso terra per trasmettere per appunto dare futuro alla memoria
Ecco adesso incominciamo la seconda parte nel nostro pomeriggio con una serie di
Interventi che raccomando Brevind niente
Efficaci
E
Di persone che hanno
Conosciuto Gianfranco Maris
E
Che ne ha o che ne hanno in qualche modo accolto un aspetto
Bella della lezione dell'insegnamento e mi sembra che la prima persona che possa incominciare i re sono verrò più qui tutte le volte TA presentare i relatori va letta annunciava direttamente
Dalla tavolo e proprio la figlia Floriana mare ISPA oggi Presidente nella Fondazione avevo aveva la deportazione
La memoria storica e funzione umana insopprimibile
Senza di essa non c'è passato non c'è presente non c'è futuro
Il tempo resta soltanto un modo di essere dell'uomo
Che va mutando incessantemente senza conoscerne le cause lungo percorsi sui quali esso spinto come se fosse cosa
Senza coordinate alle quali affidare consapevolmente il proprio destino personale
Oggetto quindi no soggetto di vita
Della funzione insopprimibile della memoria storica
Perché la vita sia consapevolezza e non un esistere vegetativo
E parabole in metafora la stessa narrativa biblica con il suo diluvio universale emessa allevamento delle specie conseguito con l'Arca
Custode delle conoscenze delle conoscenze e delle io rinunciabile consapevolezza dell'essere umano
Così scriveva Gianfranco Maris nella prefazione a otto lezioni sulla deportazione dall'Italia i lager
La memoria come il presente del passato
Per rileggere per capire il nostro tempo il nostro futuro
Gianfranco Maris consenta rationes Lager Dima ut housing matricola ottantadue mila trecentonovantaquattro
Partigiano combattente per la libertà arrestato dall'SS in un'azione a lecco il venti gennaio mille novecentoquarantaquattro
Sottoposto per ventun giorni agli interrogatori della Gestapo
Portato il venti febbraio nel carcere di Sant'Agata a Bergamo e successivamente trasferito a San Vittore a Milano
Deportato dal Binario ventuno prima Fossoli dove subisce la prima selezione e la chiamerei selezione e non rappresaglia
L'uccisione l'eliminazione di sessantasette partigiani al poligono di tiro del PCI bene no
Nessuna rappresaglia questo uccisioni avviene settimane e settimane e settimane dopo e non se ne dà notizia che una presa d'aria allora qual era la funzione deterrente
Quindi la prima selezione dodici luglio quarantaquattro vengono eliminati con un colpo alla nuca al poligono di tiro a del CIPE non sessantasette partigiani
Poi
Trasferimento a Bolzano ed infine ama aut aut zero
è notte il cinque agosto del mille novecentoquarantaquattro quando il carro bestiame che trasporta vite umane si ferma davanti a una baracca illuminata
E la stazione di Mahmoud Karoui bene
All'ingresso nel campo
Tutti gli inabili al lavoro sono avviati all'eliminazione
Le selezioni ama ottavo senza sono quotidiane
L'ultima ed è aberrante il venti due aprile mille novecentoquarantacinque seicento prigionieri
Vengono rinchiusi in una baracca del campo e durante la notte Casati tre giorni dopo poco il venticinque aprile
Mille novecentoquarantacinque Milano veniva liberata Conidi insurrezione
L'esperienza concentrazionario ha rappresentato per Gianfranco Maris il baricentro della sua vita
Esperienza mai vissuta in termini di commiserazione per le sofferenze gli stenti la fanno il lavoro massacrante le percosse l'offesa alla dignità dell'uomo
Il lager ebbe a scrivere ha rappresentato anche per chi ha voluto dire respingendo il sospetto di farne un vanto
La cattura è stato un disgraziato incidente ha rappresentato un arricchimento di esperienze e di cultura
Una chiarificazione e un rafforzamento delle proprie convinzioni esistenziali morali e politiche
Un'attenuazione durata tutta la vita una discesa agli inferi ma anche la scoperta di una nuova solidarietà di una nuova resistenza
Il lager per molti deportati io è stato una scuola una scuola di guerra evita di scienze politiche
Ne i miei giorni amount housing per ogni pidocchi o cinque bastonate
Gianfranco Maris ricorda della fortuna di essere stato messo nella cava di Cugusi sotto campo di Mount House and
A trasportare grossi massi di granito in squadra con il professore di storia e filosofia Nicola Cuneo
La condivisione del lavoro con Comuni o e scrive un assoluto privilegio e certo non lo era per la suddivisione dello sforzo e della fatica nel trasporto dei macigni
Comunico era un uomo di trentotto anni nell'aria forse troppo per la sopravvivenza
Ma ne dimostra oltretutto il doppio stremato dagli interrogatori e dalle Turturiello d'altra parte però eh mi sono parole di Gianfranco Maris
Una fonte di cultura in ESA auguri ville convinta che fa di lui un combattente invincibile
Cuneo racconta del Congresso di Vienna del processo politico della restaurazione della Comune di Parigi dell'intreccio dei processi di costruzione degli imperi coloniali
Dell'ottocento della prima guerra mondiale dell'Isonzo dei massacri dello squadrismo del fascismo
Dei tribunali speciali
La lezione di Cuneo viene da Marisa trasmessa ad altri compagni di prigionia che la trasmettono a loro volta ad altri ancora scrive Maris
Siamo nella cava di Buseto ma è come se fossimo nell'emiciclo di una università
Ecco la memoria come pensiero conoscenza coscienza cultura storica che consente
L'assessore che consenta scelte di vita libere e non un gregario
L'annientamento lo sterminio la tortura la morte di tutti i dissidenti di tutti i diversi si realizzarono mediante la cieco Bellesi udienza
Il consenso di uomini comuni
Sì uomini comuni ma privati di culture e di valori mediante il rogo di tutti i libri di tutte le culture diverse
Soltanto la conoscenza e funzione della libertà dice l'Aris
Anche Primo levi nel capitolo il canto di Ulisse del romanzo se questo è un uomo affronta il tema della memoria
Il ricordare diventa strumento di salvezza e di ruolo della memoria assume un'importanza fondamentale vitale per i prigionieri nel campo di sterminio
Fatti non foste per viver come bruti ma perseguire virtute Kanu scienza
Tra Primo Levi e gli anni il piccolo della dovere di monopolizza Auschwitz uno studente al sazi hanno a cui in un'ora lo scopritore cerca di insegnare l'italiano
Correre il messaggio che riguarda tutti gli uomini in travaglio che osano ragionare di queste cose con l'Est anche della zuppa sulle spalle
Marri scomunica no trasportava macigni di granito lei dicono piccolo i pesanti bidoni della brodaglia servite i prigionieri
Innanzi
Hanno bruciato i libri
Hanno bruciato gli uomini Mannoni il loro pensiero la loro cultura il loro senso di giustizia dell'uguaglianza della civile convivenza della pace
Sono sopravvissuti anche nei campi di sterminio e ne sono usciti
Moltiplicati per quegli undici milioni di morti che nei campi di sterminio hanno bruciato la loro vita
Perché non
Non manetta intera Vitesse e senza violenza
Nel maggio quarantacinque all'indomani della liberazione dei campi
I superstiti di Mount housing di Guzzini Djebbi al mese e degli altri campi dei dintorni
Affidarono a un giuramento la meno una memoria della finalità della loro lotta
Proiettando nel futuro quella lotta
La costruzione di una società democratica a cui partecipassero le classi popolari
Si legge nell'appello giuramento
La ricostruzione del mondo su nuove basi di giustizia sociali e nazionale è la sola via per la collaborazione pacifica tra Stati e popoli
La costruzione di un mondo nuovo libero giusto
Giusto per
Tutti il mondo degli uomini liberi
Questa storia la storia del fascismo del nazismo della Resistenza della deportazione e delle sue ragioni storiche
Deve essere narrata
Che ha ricordi riscriva
Chi ha visioni le rappresenti
Scrive Maris per conservarne tutti i messaggi e tutti i valori la storia della democrazia in Italia dalla dittatura e l'occupazione tedesca la Resistenza la deportazione
Alla Costituzione con tutti i valori che la Costituzione raccoglie come sintesi nella grande lotta
Solidarietà tra i popoli pacifica convivenza rifiuto della guerra costruzione di una Società dire uguali
Diffusione dei diritti fondamentali degli uomini e delle donne a tutti i livelli
In tutte le città in tutti i Paesi
Questi temi ricorrenti negli scritti e nei discorsi di Gianfranco Maris la fiducia nella parola comunicata la necessità della testimonianza
In un rapporto stretto con la ricerca con la documentazione
E con lo studio dei processi che consentirono ad un'aberrante ideologia di farsi realtà fattuale
Il valore dell'istruzione l'impegno culturale perché la cultura diceva e autentica difesa dell'universalità dell'uomo e della sua centralità
In qualsiasi sistema economico politico e sociale
Ecco la memoria come fondamento morale e ittico religioso in senso lato
Scrivi questo per ricordo nel libro disse il signore a musei esodo diciassette e quattordici
E l'ammonimento biblico
Il presente e del passato è la memoria l'impegno a non dimenticare vi invito a ricordare a ricercare nel contesto attuale le tracce del passato
Perché e nella consapevolezza dei fatti storici che nasce la memoria che ha un significato per il futuro dei popoli
Memoria come rielaborazione del passato memoria collegata ai processi economico giuridici culturali e sociali e politici
Che quei fatti hanno preparato e determinato
Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro scriveva il Luis Sepúlveda
E non basta delegare alla società civile un giorno per la memoria non dimentichiamo
Che il nazismo ossia edifico in regime assumendo il totale controllo della cultura del sistema scolastico dell'informazione
Dunque memoria come fondamento morale contro l'impossessamento dell'informazione come strumento di potere
Ma anche memoria necessità politica in obbligo giuridico i temi indicati
Dal professor prosperità
Nelle sue divagazioni
Necessità politica perché questa storia si intelligenza di lite non soltanto ricordo di morte
Più che mai oggi di fronte il cambiamento in atto nella società umana in il mondo è alle tensioni connesse a questi cambiamenti
Più che mai io oggi nel contesto dello spostamento delle popolazioni di dimensioni bibliche
Imposto dalle guerre regionali e dal bisogno dei poveri ma anche di al bisogno dei ricchi di mantenere il loro benessere
Più che mai oggi di fronte al terrorismo che rappresenta una guerra globale una sfida mortale che minaccia tutto il mondo
Più che mai oggi la lezione dell'Antifascismo della Resistenza della deportazione
Deve essere coniugata al futuro deve fornire la chiave di lettura e di risoluzione dei nuovi problemi politici sociali ed economici
L'origine e lo sviluppo del terrorismo di oggi
Sì mi ha fatto piacere sentire da professore
L'origine lo sviluppo del terrorismo e di oggi è ripeto un i processi di sviluppo della guerra e del terrorismo nazifascista
Le nulle immigrazione è la realtà diffondendo intorno alla quale ruota il divenire prossimo venturo del nostro continente e le diversità sono destinate ad incontrarsi
Perché hanno bisogno l'una dell'altra
I diritti hanno bisogno di avere in mano d'opera per gli ospedali di edilizia la costruzione di strade i trasporti l'industria l'agricoltura
E di poveri hanno bisogno di un salario senza il quale non vi è promozione umana
Le comunità nel futuro ma già oggi sono e saranno formate da uomini da donne che parlo non lingue diverse che appartengono ad etnie diverse che hanno culture
E costumi diversi
è necessario costruire società nuove pluralistica e necessaria un'onda culturale che investa la redige in modi di sentire più diffusi
è necessario un impegno diretto e radicale delle istituzioni nel futuro dell'economia
è necessaria l'osservanza dei diritti fondamentali dell'uomo
Nel discorso pronunciato nel due mila nel dodicesimo congresso nazionale dell'Associazione nazionale deportati
Ex deportati celebrato sia nel campo di Mauthausen diceva sei dice anni fa Gianfranco Maris
L'emigrazione sarà la realtà di fondo intorno alla quale ruoterà il divenire prossimo venturo del nostro continente
è il riconoscimento e il rispetto delle diversità che rende possibile la coesistenza senza conflitti tra le diverse persone
Con legami tra loro nel rispetto delle leggi per un comune impegno senza negarsi a vicenda
Comunità nuove e diverse esistono cittadini uguali esigono un diritto è uno stato sociale con diritti e doveri garantiti
A tutti nella sicurezza personale e collettiva
In nella certezza che tutti conseguiranno il giusto soddisfacimento dei loro bisogni
La memoria ha valore soltanto se consente di rielaborare concettualmente i processi che nel passato hanno portato a un risultato di dolore e di morte
Di miseria ed impedire che questi processi progrediscono
La bussola della nuova dimensione della politica internazionale è quella dei diritti
Diamo un futuro alla memoria altrimenti non avremmo futuro
Grazie Loriano amare is invito ora a parlare mondo Bruti Liberati già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano grazie
Con imbarazzo intervengo dopo questi primi chi così intensi interventi
Quello del professor Prosperi e poi la testimonianza i marines
E di oggi di Florian i io
Propongo alcune rapide riflessioni su una vicenda che ha inciso
In modo profondo sulla se conta agli diverso sulla Milano democratiche antifascista le vicende della strage di Piazza Fontana dico la Milano democratica antifascista forse un termine desueto e si usava allora
E per ha però una realtà molto precisa esche spero rimanga nell'oggi una Milano democratica antifasciste che univa persone che faceva riferimento a partiti di maggioranza e di opposizione con ideologie profondamente diverse
Ma che faceva l'appunto riferimento a questo il dodici dicembre del sessantanove la strage di Piazza Fontana
Diciassette morti ottantotto feriti la bomba inesplosa la stalla commerciale di Milano tre bombe a Mila a Roma con diversi feriti in precedenza via non la state nella primavera
E nel e nelle state diversi attentati che hanno provocato danni molto minori ai treni alla Fiera di Milano le indagini erano state allora immediatamente indirizzate sui circoli anarchici una delle prime dei primi indirizzi verso le tante deviazioni che e hanno segnato questa storia deviazioni di chi operare in questo senso
Persone che non andò accolto di essere
Inseriti in questa strategia di deviazione persone che sono stati ingannati da queste deviazione
Ebbene
Qui in questa vicenda io lo
Da magistrato scelgo l'approccio delle atteggiamenti della magistratura della magistratura di Milano che vede alcune ombre pesantissimi alcune pagine luminose
Le ombre immediatamente dopo
La strage di Piazza Fontana fu fatta la prima preoccupazione sembro quelle di escludere dalle indagini il magistrato di turno il giovane Paolillo che faceva quello che doveva fare un magistrato cercava di fare le indagini
Rifiuto per esempio una richiesta del tutto immotivata di intercettazione telefonica per l'avvocato Luca Boneschi sospettato di chissà quali estremismi
Non fu condotto doglie fu sottratto all'analisi della bomba della commerciale che fu fatta esplodere facendo distruggere e poi ulteriormente occultando alcuni dei reperti che erano rimasti
I telegrammi Irinel di bellissimo libro di più Paolucci il processo infame si riportano i primi telegrammi del prefetto del prefetto Mazza che indichi indirizzi immediatamente verso i circoli anarchici e poi quello che diretti
Veramente surreale il
Telegramma del Ministro dell'Interno Restivo
Che rivolgi francese le altre polizie europee tramite Interpol la lingua di comunicazione era quello leggo nella traduzione dice
In questo momento non abbiamo alcuna indicazione valida riguardi possibile autori del massacro ma cd dirigiamo i nostri primi sospetti verso i circoli anarchici nulla sappiamo ma devono essere stati gli anarchici
L'indagine viene trasmessa
Diciamo senza resistenze per non dire forse molto volontà Rosa mente dal procuratore della Repubblica di Milano di allora
A Roma dove prende sempre più spunto e più quindi l'indirizzo verso gli anarchici l'arresto di Valpreda la testimonianza diretta del tassista Roland e così via
Questa indagine tra l'altro ancorché curiose vicende storiche quest'indagine fu condotta dal giudice istruttore Cudillo
Che ebbe anche altre vicende forse criticabili o fu condotta dalle l'allora più giovane sostituto Vito Vittorio Occorsio
Che inseguì in questa fase le indicazioni di Valpreda ma qualche anno dopo pochissimi anni dopo
Fu quello che condusse l'indagine sul gruppo di ordine Nuovo ne provocò lo scioglimento e fu assassinato da esponenti di ordine Nuovo nel mille novecentosettantasei
Ebbene se l'indagine romana
Vado rapidamente dal quindi aspetti nel settantadue alla prima udienza la Corte d'Assise di Roma dice quello che era ovvio che la competenza doveva essere di Milano e dunque
Viene ritrasmesso ritrasmesso il processo a Milano
Il questa viene del fare nelle nel febbraio il tempo che fisicamente gli atti arrivino a Milano e il procuratore di la Repubblica di allora
Si affretta in agosto il trenta agosto a chiedere che per
Motivi di legittimo sospetto e di ordine pubblico il processo
Sia trasmesso ad altra sede è una i la rivista questi al quale giustizia riportò tutti questi documenti nell'immediatezza nell'immediatezza della vicenda il trenta agosto settantadue insomma le ragioni di ordine pubblico
è veramente curioso la rilettura sono essenzialmente nel fatto che c'è un'opinione pubblica della Milano democratica antifascista il procuratore non usa questa questa formula che
Che cerca di contrastare un'opinione che non che non ha riscontro che cerca di proporre
Insinua
Leggo leggo un un pezzo ci sono delle frange che attraverso una sistematica azione di discredito degli ordini inquirenti tendono a dimostrare addirittura all'estremità degli imputati i fatti ad essi addebitati
O quanto meno di esse Noiret nell'opinione pubblica il dubbio che l'indagine siano state svolte in modo affrettato se non addirittura parziale faziosa e cioè esercitano una libertà di critica e di opinione e la cosa curiosissima
E che in mezzo ai tanti l'insistenza e su queste frange
Dell'opinione che mo'carica di Milano che criticano l'andamento del processo e in un passaggio di cinque righe
Si dice che non va dimenticato che mila nel campo principale non soltanto dei gruppi extraparlamentari di sinistra bensì di organizzazioni clandestine di chiara matrice rivoluzionari
Quali le Brigate Rosse i gatte le cui impresa hanno trovato le più drammatiche realizzazioni proprio nella capitale
Lombarda vi erano state le prime azione delle Brigate Rosse ma paradossalmente si dà meno rilievo a queste vicende piuttosto che alla mobilitazione dell'opinione pubblica
Questo avviene il trenta agosto il giorno dopo il trentuno agosto il Sostituto Procuratore Generale facente funzione di procuratore trasmette alla Procura Generale della Cassazione e questa che è un vero capolavoro
Riassume in poche righe
La la nota del Procuratore della Repubblica indice considerato infine che un'iniziativa di questo ufficio alla procura generale nel senso suggerito dal procuratore della Repubblica di Milano potrebbe dare adito ad ulteriori turbamenti dell'ordine pubblico in questa città
Rimetto alla decisione alla Procura Generale della Cassazione e fin qui poteva andarci ma in ogni caso
Concordo pienamente con il parere espresso dal Procuratore della Repubblica difficilmente una opinion una struttura più pilatesca sarebbe stato possibile immaginarlo il sostituto procuratore generale di allora divenne poi procuratore della Repubblica
La Corte di Cassazione
Si affrettò
Ad accogliere raccogliere ad accogliere la richiesta
E il procedimento fu trasmesso a Catanzaro come le norme del Codice di procedura penale di allora consentivano nonostante che il procuratore il Procuratore Generale di Catanzaro cui Fusar quando
Fauré il processo arrivo
Si affrettò a richiedere una nuova deliberazione dicendo in sostanza che a Catanzaro era praticamente impossibile celebrare il processo ed elenca rapidamente
Io agibilità delle carceri giudiziari di Catanzaro che renderebbe necessaria la custodia degli imputati detenuti in un altro carcere
Impossibilità di un adeguato servizio di sorveglianza del Palazzo di Giustizia mancanze di adeguate attrezzature ospedaliere il periodico della cura del detenuto Valpreda malato concomitanza di un atto grave procedimento a carico di centoquindici imputati eccetera eccetera
Tutto respinto non basta
La decisione della Corte di Cassazione interviene interviene nel
Nell'ottobre
Delle mille novecentosettantadue
Ed è stop tale scandalo che il Parlamento nonostante i nonostante posizioni diverse pochi mesi dopo modificò le norme sulla rimessione non consentì più quell'assoluta discrezionalità della Corte di Cassazione
Ma la vicenda vede coinvolta la magistratura milanese sotto altro sotto altro profilo l'Associazione nazionale magistrati
Riunisce i magistrati milanesi in Assemblea il diciotto ottobre settantadue
Qui ci sono colleghi in Aula che fossero presenti come bene allora agli inizi di carriera quell'assemblea
E fu una è un documento di durissima critica molto tecnica molto tecnica alla decisione della Corte di Cassazione prima ancora alla richiesta del Procuratore della Repubblica di Milano c'era da magistrati di Milano che criticavano uno dei vertici
Dei vertici milanese partivano proprio dal punto che non può essere condiviso il concetto secondo il quale l'uso delle libertà costituzionali di riunione di manifestazione di opinioni su casi giudiziari specie si di rilevanza eccetera costituisca un fattore di turbamento dell'ordine pubblico
Cioè coglie esattamente
Il il il punto questa e
Questa documento dell'Associazione nazionale magistrati
E qui inizi un'altra vicenda veramente ancora una volta che vede la magistratura milanese con
Questa coraggio di prendere una posizione ma vede la nella
E l'iniziativa del Ministro della Giustizia di perseguire disciplinarmente i dirigenti dell'associazione e nazionale magistrati di Milano
Tra cui i tra i quali
Dino Greco
E Domenico Politanò allora magistrati e professori universitari di Guido Galli come sapete poi fu ucciso da prima linea e la sentenza disciplinare del tre dicembre settantaquattro
Marie spazio da parte di quel Collegio disciplinare era una
Un Consiglio superiore che grazie a un sistema elettorale particolare
Aveva visto tutti i seggi attribuite ad un unico gruppo il gruppo conservatore della magistratura ed fu nel Consiglio con grandi tensioni in cui Maris rappresenta un momento di equilibrio
La Camera di Consiglio anche in questo caso è segreto non sappiamo
Ma la
Sentenze veramente
è veramente incredibile dice la condotta che hanno tenuto
I redattori quel documento che poi è stato approvato da tutti
è stata è obiettivamente idonea compromette il prestigio dell'ordine giudiziarie hanno
Il hanno denigrato la magistratura hanno rivolto dell'imputato usi di fazioni sita e partigianeria eccetera
E ancora più censurabile che questo sia stato fatto da un'assemblea di magistrati
Ma
In fondo gli incolpati
Furono quasi travolti dal tu dal tumulto della folla i magistrati gli incolpati verrà a trovarsi nella convinzione inconsapevole di poter esprimere giudizi e valutazioni pur avendo
E e quindi difetta l'elemento psicologico
Per chi abbia conosciuto questi magistrati dal professor Domenico Politano al accanto vino Greco magistrato di grande valore a Guido Galli può immaginare quanto ipocrisia sia stata questa questo tipo di motivazione
Questo è stata la vicenda la vicenda si inserisce però in un momento nel quale
A Milano era ripresa all'iniziativa
Per iniziativa delle del giudice stizza e del giudice Calogero nel Veneto l'indagine era arrivata a Milano e qui ancora una volta troviamo protagonisti i magistrati che poi
Anche ancora una volta Caldoro per mano per mano di un altro tipo di dato terrorismo Alessandrini Alessandrini insieme al pubblico ministero che scolaro dapprima e poi da solo
Coppa nelle nel febbraio settantaquattro depositò una requisitoria in cui chiede il rinvio a giudizio di Fred e Ventura per gli attentati della Fiera di Milano del delle della prima dell'ago delle venticinque aprile mille novecentosessantanove e per la strage di Piazza Fontana
Il giudice istruttore D'Ambrosio
Rinvia a giudizio Freda e Ventura e gli altri anche per le bombe del venticinque aprile la Cassazione interviene nuovamente per ritrasmettere tutto a Catanzaro
Come sappiamo al di là della volontà dei giudici di Catanzaro da prima e poi in sede di rinvio di Bari
Il tempo trascorso e le difficoltà enormi depistaggi che Alessandrini elenca in modo puntiglioso nella requisitoria non hanno consentito di arrivare a una ricostruzione definitiva anche se occorre dire
Per la e per il le vicende delle
Delle
Delle della primavera e dell'estate del mille novecentosessantanove vi è stata condanna definitiva del gruppo
Del gruppo di ordine Nuovo padovano e direttamente anche di Freddie ventura per quanto riguarda la strage di Piazza Fontana le ultime sentenze di Milano
E la sentenza definitiva dalla Cassazione che hanno riconfermato
La ricostruzione storica della responsabilità del gruppo di ordine Nuovo padovano non hanno ritenuto la responsabilità di altro gruppo di ordine nuovo e non hanno potuto procedere perché vi era sentenza già passate ingiudicato nei confronti di Freda e Ventura
Perché o
Ripercorso ancora questi passaggi perché credo che sia
Rilevante ricordare che cos'era l'opinione pubblica a Milano di quella Milano dicevo democratica antifascista e di come le vicende della magistratura siano vicende complesse nelle quali per fortuna non vi sono solo ombre ma vi sono anche delle luci soprattutto quando si tratti di una magistratura
E qui non si tratta di fare i padani giudici che ho menzionato
Erano un pugliese un una Bruzzese un napoletano quindi nessun milanese di origine
Ma quanto sia importante non il consenso rumore gente dell'opinione pubblica ma l'attenzione critica di un'opinione democratica e se vogliamo usare la formula di allora democratica e antifascista
Grazie
Ai mondo Bruti Liberati
Per ora troviamo Liliana Segre testimone greca della Shoah
Buongiorno a tutti io
Farò un brevissimo intervento dopo aver sentito dovuti storici giuristi
Per né ricordare
Per l'inizio delle libero bellissima ordini Primo levi la tregua
Lui descrive subito nelle prime righe
L'arrivo di quattro soldati russi e insiste sul fatto che fossero soldati non ufficiali ragazzi semplici che entrano non libera non perché questo è un falso storico della Liberazione i tedeschi erano già fuggiti
Giorni prima tacendo cominciare a noi la marcia della morte e avevano lasciato il campo ormai senza senza guardie
A quelli che non avevano potuto obbedire all'ordine di camminare di uscire come
I malati male attivissimi quelli che talmente deboli avevano rischiato di essere uccisi ma poi le guardie non fecero in tempo perché i russi finalmente avevano rotto il fronte delle esteri vadano
A grandi passi verso Auschwitz belluini
Descrive in modo mirabile che in cui io senza saperlo dire come lui mi sono però ritrovata tantissimo nella mia esperienza di prigioniera
Dice negli occhi di questi quattro soldati quando aprirono i cancelli di Auschwitz e videro quello che c'era da vedere
Tutto lo stupore per il male altrui
Ecco io quando ho letto tantissimi anni fa
I liberi
Di Primo levi trovando che Luisa straordinario era l'unico che avesse saputo veramente con senza retorica spiegare com'era stata quella quella vicenda terribile della deportazione della prigionia
Che anch'io con i miei
Tredici anni quando sono stata deportata non per aver scelto
Come mai avesse
Una TIA pericolosa di persone a schierata in un mondo che invece non si schierava se non per altro
Applaudire il dittatore che quindi
Era molto coraggioso schierarsi contro ma io ho solo per la colpa di esternata per non aver fatto né del bene né del male ero stata trascinata
Dalla campagna razziale prima che aveva chiuso le porte e le porte chiuse sono molto molto difficile da dimenticare la porta chiusa della scuola pubblica per la colpa di esternata
La colpa chiusa della prigione
La colpa chiusa la porta chiusa del balcone la porta chiusa Dellai che era
Bene
Io
E avevo sempre avuto questa costante nella mia prigionia non illuminata non intellettuale non religiosa
Di ragazza assolutamente comune qualsiasi
Questo stupore questo stupore lacerante dentro di me per il male altrui per quegli uomini quelle donne le donne SS che erano uguali ai loro compari
E che civettuola e occhieggia vanno i compagni
Gli altri le stesse per la serata che li aspettava e che erano capaci di vita e di morte sulle prigionieri inerme così come ero io
E questo stupore non mi ha mai abbandonato mi resta ancora adesso che ottantacinque anni e che dopo la prigionia
E dopo in questi ultimi settant'anni quasi sessantacinque almeno sono stata una donna fortunata una donna con una vita piena importante
Ma questo stupore di allora della mia innocenza di tredicenni o di quattordicenne che sono più compiuto ABI circa nove nei quattordici anni di allora
Non mi ha mai abbandonato e mi ricordo quando negli anni Cinquanta la nette
Che non dobbiamo assolutamente dimenticare che magari sarà dedicato gran parte della sua vita questa associazione di cui giustamente è stato Presidente per tantissimi anni
Mi ha invitato
Cioè andare a una a una serata un raduno io ero giovane sposa non parlavo che questo argomento come non ne ho parlato per quarantacinque anni
Silenzio pesante un silenzio
Ingombrante un silenzio perché davo Schlitzer non si esce mai ed è difficile trovare le parole per dirlo
E mi presentai a questo incontro mi ricordo ed visti quella volta e lo ricordo sempre quando vado alle riunioni dell'ambiente mi ripeto in questo senso
Sì ma io no non mi merito di essere qui fra voi che avete scelto
C'erano mi ricordo in quei
Tantissimi anni fa erano gli anni Cinquanta c'erano dell'ex operaie della della Franco Tosi che erano state deportate perché avevano scioperato ed era gravissimo allora scioperare
Donne semplici che alle quali tra l'altro era stato chiesto anche in modo
In modo antipatico anche delle famiglie il teste cosa che del resto è successa anche a me
Ma voi come avete fatto a salvare un ricco anzi con un implicita o il dubbio che qualche favore maschile avesse favorito la sopravvivenza per carità
L'ignoranza delle persone o non voler trentine quando siamo tornati è stato
Terribile retate indifferenza è stato il silenzio
E poi
Mi ricordo che ho detto ma non domani merito io di essere qui perché non non ho scelto la strada difficile sono stata primizia mi hanno ucciso tutta la famiglia quando sono tornata
Non ho trovato la casa non ho trovato gli oggetti e non ho trovato sì ho trovato le fotografie per fortuna
Perché è una nostra fedele cameriera nella salvate questo è stato un capitale familiare enorme e poi mi ricordo di mali scopando
Ci siamo trovati che avevo cominciato a parlare e che veniva sempre abbracciarmi abbracciarmi e direi attesta apriamo queste cose chi se le ricorderà
E chi se ne ricorderà è un'altra vicenda molto particolare io a sessanta anni quindi dato che ne ottantacinque venticinque anni fa
Sono uscita dal mio silenzio pesante
E sono uscita diventando in modo molto modesto perché non sono una lettera alta non sono relatrice non mi sono mai occupata né di politica né di insegnamento quindi non sapevo neanche se mi sarebbe uscita la voce
Sono diventata un Araldo
Con molta umiltà mi sono presentata comunemente presento ancora nelle scuole
Il racconto tentando di non essere
Quei patetici manichini della Shoah così come sono stati definiti da non storico molto importante
I testimoni proprio perché possono incorrere
Così come ha detto prima il professor Prosperini al fatto che alla a distanza di tanti anni uno può dimenticare io con una attenzione matematica sui miei ricordi
Racconto solo voto quello di cui sono assolutamente certa non facendo numeri
Di persone che gli sono state commesse a fare la marcia della morte perché
Non so esattamente se fossimo cinquantatré milioni cinquantotto mila cerco di stare molto attenta con le date e sui luoghi
Ma
Ormai io ho incontrato sicuramente
Tre quattrocento mila studenti e la quantità enorme
Di lettere di disegni di di di pensieri meravigliosi che ho ricevuto sono una specie di assicurazione usiamo questo termine assicurazione sulla mia vita
Che saranno ciò una speranza questa non me la toglie nessuno perché le norme sacrificio di ricordare quei fatti in quei giorni con gli odori con i colori
Quel cielo quella fiamma del crematorio ad Auschwitz Birkenau la faccia delle vittime la faccia dei carnefici i colori del cielo della terra delle divise
Sono qualche cosa che dentro di me
Che ha lavorato e che però mi ha resa arando
Così mi identifico io perché gli araldi allora quando non c'erano i mezzi multimediali andavano per i Paesi raccontando storie
Mi ha permesso di diventare un araldo nonna perché come tale io mi presento I ragazzi perché io ho dovuto diventare nonna
Per essere in grado di raccontare di vita di forza di amore di non l'odio
Non vendetta
Ai ragazzi che incontro prima non avevo questa forza ed è stato un giorno
Ci fa per dire un giorno un tempo in cui
Diventando nonna quando Imifin lì sono diventati a loro volta genitori che io ho capito
Che era la vittoria più bella sopra lo sterminio
Era che noi sopravvissuti abbiamo avuto Fisi abbiamo nipoti persone che possono ricordare noi dovevamo essere cancellati una stirpe odiosa che doveva essere cancellata dal mondo
Invece abbiamo partorito e i nostri figli a loro volta hanno partorito e questa e la sconfitta più grande di Telerete io
Con gli occhi negli occhi dei miei nipoti veri guardo ogni volta che mi capita molto spesso durante l'anno e più che mai in questi giorni della memoria né incontrerò due mila quattrocento
Alla agli Arcimboldi il ventisette mattina io li guarderò questi ragazzi esso giacché prima di cominciare dirò
Io sono la vostra nonna ideale voi siete i miei nipoti ideali e si solo uno di voi si ricorderà di me bene avrò vissuto per qualche cosa
Grazie a Liliana Segre
Per la sua testimonianza e per gli spunti di riflessione che le sue testimonianze sempre
Ci offrono e do ora la parola a Roberto Jarach vicepresidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah
Buonasera a tutti
Se per chi mi ha preceduto era imbarazzante prendere la parola capite che per me lo ancora di più veramente
Tra le testimonianze e le
Ragionamenti quello che è stato la costruzione di quello che una
Fondamento teorico della memoria del valore per i giovani e per il futuro della memoria
Peter me ancora più difficile parlare
Però volevo solo portare la testimonianza diretta di quello che può voler dire uno la fa la memoria familiare
E due quello che è stato l'esempio cioè la memoria attraverso l'esempio
La memoria familiare perché io sono discendente di un Presidente dell'Unione di un presidente onorario dell'Unione sono modestamente un vice Presidente Unione delle comunità ebraiche italiane
Ho respirato fin da bambino quello che era
Il vero significato del futuro per la memoria perché fin dall'inizio fin da giovane questi erano i discorsi che si sentivano a casa anche se
In realtà come dice Liliana le vere testimonianze quelle che oggi siamo quasi abituati a sentire e che danno quelle che erano i veri contenuti erano
Delle voci ancora sussurrate perché fino agli anni Ottanta agli anni novanta in realtà
Io sapevo cos'era successo perché io sono nato a Lugano e quindi io sapevo perché mi ha spiegato perché ero nato a Lugano e non ero nato a Varese come fratelli
O a Milano dove risiedeva e quindi avevo costruito questa coscienza del qualcosa che era successo non nei dettagli ma
Questo mi ha portato nella mia vita elaborare proprio quello che nel titolo della giornata di oggi nella filosofia
Di mare essere da luglio dei testimoni ho imparato perché anche con Gianfranco
Abbiamo avuto quasi forse venticinque anni io sono
Stato in Consiglio la comunità avverrà credo trentasei anni
E credo di fin dall'inizio di aver partecipato a tutte le manifestazioni al possibili compatibilmente con gli altri impegno al cimitero un po'i monumenti Lionello ricorrenze nelle quali
Mario essersi tanto lo stimolo per tutti è stato lo stimolo per la norma non solo per l'anno ed è stato lo stimolo per tutti per capire
Che non erano gesti puramente formali che devono essere gesti di contenuto che erano
Degli inviti a capire
Che bisognava andare avanti a fare queste testimonianze a fare questo tipo di attività anche in presenza di poche persone
Io ho vissuto con dolore certe giornate a Musocco certe giornate al cimitero monumentale dove la presenza era di dieci quindici venti persone
Ho vissuto con dolore il fatto che la comunità non partecipasse ho vissuto con dolore il fatto che non si capisse quel messaggio che invece Gianfranco insisteva e diceva dobbiamo farlo
E quando
Non fu quasi con sofferenza certe volte perché sempre siamo di corsa
Lui non ha mai tagliato i suoi discorsi non è che perché c'erano dieci persone parlava meno no i principi e i qui pensieri e le meditazioni
Ma soprattutto gli avvertimenti l'allerta che lui portava ogni volta su quelli che erano i fatti più recenti
Che nella sua esperienza nella sua chiave di lettura luce riconosceva come preoccupanti come
Simboli segnale di qualcosa che stava cambiando e stava degenerando io a cui bisognava reagire ecco questo è l'insegnamento che io ho colto
E questo io quando abbiamo iniziato nel mille novecentonovantotto a parlare a pensare a qualcosa che poi è diventato il memoriale ma non era il memoriale
Era il futuro dalla memoria era la possibilità di creare un centro dove raccogliere i giovani dove far convergere
Le persone che avessero una certa sensibilità trasferire esperienze e a invitare le future generazioni a capire a comprendere approfondire elaborare
E diventare a loro volta testimoni di qualche cosa perché gli altri per quelli che questa
Tendenza questa predisposizione non l'avevano
Da lì poi la storia del memoriale molti la conoscono cioè il fatto che avendo avuto la possibilità di considerare quello spazio
Ha messo insieme i due concetti ha messo insieme due concetti ed è il motivo per cui quando qualcuno chiama museo della Shoah io mi arrabbio perché non è un museo
è un memoriale il memoriale vuol dire qualcosa che serve per la memoria per costruire il futuro
E solo uno strumento come prima qualcuno diceva non è la giornata della memoria ma il giorno anzi il giorno la legge parla del giorno al mondo aggiornata
Il giorno della memoria non è l'unico nel il fatto di quelle ventiquattrore nel corso dell'anno che al massimo
Concretizzano delle manifestazioni così quasi obbligate ma è il percorso che bisogna fare per arrivare sia il percorso che bisogna far partendo da lì
E da quella sollecitazione per costruire il futuro delle nuove generazioni ecco questo è l'insegnamento che io ho avuto questo è quello che continuiamo a cercare di fare quando Liliana dice
Ho avuto
Il privilegio e l'arco di aver toccato quattrocento mila giovani ecco io ho dato l'altra hanno il primo anno scolastico che due anni fa che abbiamo raccolto in visita al memoriale sette mila cinquecento giovano detto non mi basta raddoppiate e ne abbiamo fatti quindici mila
Adesso non ho il coraggio di dire raddoppiate perché mi rendo conto sono molto pragmatico ed era
Far venire scolaresche non è una cosa semplicissima maggio voglio portare sempre più giovani
A visitare il memoriale sia come fine di un percorso che come inizio di un ulteriore approfondimento
Ecco e questo lo scopo del memoriale queste quello che ci siamo prefissi questo il motivo per cui in mancanza di fondi non c'è la biblioteca che lo studio l'approfondimento per pochi ma c'è il percorso del memoriale che lo stimolo per i molti lo stimolo soprattutto per i giovani per le scuole
E per le scolaresche e questo è il nostro obiettivo e questa è la testimonianza
Che volevo portare avanti
Grazie a Roberto Jarach e ora
Do la parola Susanna Camusso segretario nazionale della CGIL
Ci diceva al nostro
Moderatore introducendo la seconda parte
Che ne hanno testimonianze di chi è il
Chi aveva conosciuto
Gianfranco malessere
Mentre lo diceva mi sono interrogata perché non mi sono mai domandata perché conoscevo Gianfranco Marx
Non so se fosse lui diceva Bruti Liberati perché facciamo parte di quella Milano debbo cratere antifascista che quindi aveva straordinarie occasioni non solo di
Mobilitarsi ma anche straordinaria occasione di riflettere di discutere di di pensare
Ma se dovessi dire qual è il il momento la ragione in realtà credo che mi riconduco vorrei molto di più alle tante occasioni
Chi continuano tuttora
Cui nelle fabbriche milanese della Provincia di Milano abbiamo ricordato i morti nei campi di concentramento i lavoratori e lavoratrici
Deportate ragionato sulla cosa di cui vorrei brevemente ragionare
Anche in questo
Contributo
Un aut aut usando Gusan campo dove è stato Gianfranco Maris è il campo
Io ho citato nelle memorie dei lavoratori che si opposero al fascismo dal nazifascismo nel nostro Paese
Gli vanno i lavoratori e lavoratrici degli scioperi delle manifestazioni delle vertenze che caratterizzano quarantatré quarantaquattro ancora ancora al quarantacinque lì si rompono alcuni miti che avevano anche
Gli stessi
I lavoratori le Commissioni interni l'idea che per esempio le lavoratrici potessero sporse di più perché non sarebbero state
Immediatamente arrestate e deportate cosa che rapidamente si rompe e ci sono lavoratrici che vengono due portate anche se poi non come dire i numeri del totale
Danno grande disparità
Vengo
Vengono deportati perché difendevano
Tre parole d'ordine sostanzialmente
Una era quella del condizioni di lavoro dell'eguaglianza i salari di carbone la tessera rinnovare e le forme in cui si chiedeva una
Vita dignitosa ma quella richiesta di
Vita dignitosa che sta alla base la mobilitazione degli scioperi che poi diventano anche sciopero osservazionale hanno sempre con sé altre due parole
Pace perché tanta parte della mobilitazione della reazione anche la rivendicazione della fine della guerra della avere una prospettiva di pace e puri i temi
Variamente declinati basta ripercorrere i tanti volantini che le tante piattaforma di di allora della democrazia della libertà
Quando si parla di lavoro
è molto difficile K parola lavoro si affianchi la parola libertà
Eppure
Se si vuole a ragionare della lavoro come condizione di realizzazione anche di
Identità delle persone
Il lavoro deve avere in sede di carattere di libertà
Eppure normalmente questi due parole non si associano nello stesso da
Storia del pensiero del lavoro difficilmente si fanno si fanno questi ragionamenti oppure se si nega
Questa idea che nel lavoro ci sia autorealizzazione libertà e l'alta si nega un altro aspetto del lavoro che quello che il lavoro e sono e sapere del produttore di sapere
Non è solo e semplicemente un'esecuzione anche nei lavori manuali
Non è solo e semplicemente l'esecuzione di una
Attività che ti viene detto di fare realtà è una
Grande fonte di saperi che spesso sono stati poi recuperati trasformati
Tradotti magari in tempi e metodi da parte delle stesse impresa
E allora
Il tema del lavoro libertà era alta un tema che attraversa molto il confronto che c'è
Tra la scelta
Di quei lavoratori di quelle lavoratrici la scelta di Gianfranco mare se tanti altri che scelgono sanno esattamente che cosa che cosa stanno facendo la scelta
Di opposizione il desiderio di libertà e l'identificazione con i temi del lavoro
Se questa domanda è una domanda che attraversa quando poi
Si vanno a visitare i campi questa domanda diventa in qualche modo drammatica
Non solo perché
Ad Auschwitz c'è una scritta che dice il lavoro rende liberi
Che altro da dire il lavoro e libertà ma rievoca le stesse parole
Ma la seconda ragione per cui la domanda l'interrogativo viene e perché tanti lavoratori le tante lavoratrici che nelle varie loro funzioni sono state deportate
Ci hanno incrociato il lavoro forzato
In particolare tutti coloro che venivano dalla deportazione politica o dalla deportazione sindacale se si può usare questa questa definizione
E insieme alla deportazione alla privazione della libertà all'idea dell'annientamento quella niente al mento era spesso connesso al lavoro
Il ruolo dei
Pochi scritti che e un crociato personalmente che Gianfranco Maris dedicato alla sua storia nonna alla
Memoria ma a parlare della sua esperienza direttamente più volte ricorre il tema
Lavoravamo per quelli che insieme a noi erano nel lavoro forzato abusante ha molta usati lavoravano mediamente dopo tre mesi perché il lavoro era nelle condizioni tali che
Faceva scomparire le persone insieme alle condizioni di privazione all'alimentazione e così via e racconta un certo punto dell'azienda che dava al lavoro che dava più cibo
Sky deportati che andavano a fare il lavoro forzato perché quello che veniva consegnato nei campi non era sufficiente a permettere di mantenere mai mantenere quello puro allora lì la dimensione del lavoro ovviamente una dimensione
Che data inoltre lo schiavismo che questa idea della
Nel lavoro forzato che l'idea della cancellazione di qualunque valore del lavoro in termini di libertà delle persone di autorealizzazione in termini di costi creazione di sapere possibilità di usare il sapere pure sempre in quello stesso racconto
Gianfranco Maris invece da esattamente la dimensione del fatto che quando lavori passai
Assai usi le tue competenze racconta al tema delle saldature del arrivo dell'ispezione e del trovare una motivazione che me stesso non sa
Se corrisponde al vero ma che permette di
Non voglio fare di quel gesto un gesto di di di ribellione ma di scaricare sull'organizzazione di quella produzione forzata le responsabilità e allora si torna al tema
Perché se bisogna dare
Futuro alla memoria
Noi
Credo che ci si possa
Affermare nel sentiero del raccontare
Anche perché ognuno di noi si interroga sul fatto che quel raccontare ha sempre meno testimoni diretti ed è sempre più l'elaborazione
Delle generazioni successive ed il come è stato detto quelli che hanno usufruito della libertà che quei testimoni ci hanno
Ci hanno consegnato
E allora
L'interrogarsi è sempre un interrogarsi quali chiavi voi accendere perché non sia solo un racconto non sia un momento di elaborazione
Che ognuno può fare non poi imporla l'elaborazione è il ragionamento sulla memoria sull'informazione che ti viene trasmessa come si elabora la conoscenza chi è il punto fondamentale allora
Ci sono delle cose che simbolicamente rappresentano l'idea del male in tutte le sue forme è stata più volte citato riferimento al rogo dei libri
Ma c'è un tema che è il sapere perché il sapere la chiave del nostro futuro
Chiunque parli astrattamente del futuro delle cose che bisogna fare in queste in questo periodo per preparare il futuro parla dei saperi parla della conoscenza parla della necessità che l'istruzione sia il punto di forza di tenuta delle persone
Ma
Saperi e istruzione conoscenza non sono delle cose separate non sono le remore in cui si è posto odiare perché poi c'è il mondo della vita di quelli normali che il sapere lo incontravo comprendono lo trasformano nella loro esistenza quotidiana in ciò che la relazione con loro
E allora è per questo che penso che il tema il dibattito sul lavoro a libertà sia una straordinaria modo di dare un futuro alla memoria perché è un modo non solo per indicare dire
Nuovi percorrete gli errori che ci sono ma perché alla fine il lavoro incrocia tutto e vorrei chiudere dicendo che secondo me il lavoro incrocia anche lo straordinario tema dei rifugiati
E perché bisogna parlare dei rifugiati in un momento in cui ragioniamo
Lantella
Futuro della memoria parlando della nostra storia della nostra storia europea perché la ragione che porta
Tante persone a mettersi su un barcone a sfidare il deserto a fare delle marce
Per giungere nei Paesi cosiddetti liberi occidentali suonerà alta delle ragioni di vita e dentro quelle loro ragione di vita c'è una ragione fondamentale che si chiama lavoro il titolo nel loro futuro il lavoro
E allora quando sono ricomparsi fili spinati numeri sulle braccia quando c'era comparsi dei simboli che per tutti noi vogliono immediatamente dire ricordo
Nella storia della deportazione
In realtà lì c'era di nuovo un'idea che il lavoro non fosse la libertà anche quelle per quelle persone non fosse uno modalità del tutto diversa che i Paesi concedono o meno a chi foggiano concedere
E allora credo che tutte queste ragioni ci permettono di trovare un modo di affrontare
Come dare un futuro alla memoria che parli e incroci la condizione di ognuno perché ognuno
Possa considerare il suo lavoro come libertà e non come forzato
Grazie
A Susanna Camusso
Ed ora la parola Dario Venegoni Presidente nazionale aumenta
Portò in questo incontro
Dedicato alla figura del il nostro storico presidente
La voce
Della sua seconda famiglia
De gli uomini e delle donne a cui ha dedicato
Tanti decenni del proprio impegno è di tutta la propria
Intelligenza della propria passione
Sono certo che aggiunti a quest'ora del pomeriggio
Apprezzerete
Che lasci da parte
Discorso più articolato per ridurre all'essenziale il mio intervento
Io
Oggi che parliamo di mare essere nel giorno del suo novantacinque decimo compleanno
Io penso a un combattente ma un combattente la prima cosa che mi viene in mente di lui era e questa sua caratteristica
Era
Stato un partigiano un antifascista prima ancora
Deportato
Un dirigente politico
Era un combattente era un uomo animato da un enorme passione
E la sua passione era una passione politica
Che ha un nome preciso era un comunista italiano allevato alla scuola
Del Partito Comunista Italiano
Che era altra rispetto ad altre esperienze comunista internazionali
E che lui ha incarnato e rappresentato per tanti decenni
In modo impeccabile
Gianfranco secondo l'idea che mi son fatto io
Pensava che la memoria la consapevolezza dei processi storici del passato
Dovessero potessero costituire il fondamento dell'azione politica per l'oggi e per il domani
Non era retto cinismo
Quello di Gianfranco Maris è quello dell'ANED
E anche per questo richieste portate ha sempre rifiutato la qualifica degli arredi UDC non sono tornati sono superstiti sono sopravvissuti testimoni
Di un mondo e di un'esperienza drammatica
I tempi Gianfranco dedicato la vita
Costruendo una vera e propria strategia della memoria come lui la chiamava
Perché pensava che solo
Una consapevolezza diffusa
Del processo storico e politico che aveva portato all'apertura dell'Aic verrà
Sotto il regime nazista
Avrebbe
Prodotto degli insegnamenti utili per oggi per domani
Io ricordo che tenuto uccisi
Che è stato a lungo dirigente vice Presidente della Sezione di Milano era addirittura contrario i viaggi nella Carnazzi visti
Diceva che così si corre il rischio di vedere solo il momento culminante
E di non cogliere niente di quello che è successo prima e che ha
Portato milioni di persone a quelle Egitto funesto
E che al contrario l'importante sarebbe stato quello di mettere l'accento sul processo
Su come è avvenuto
Che dalla repressione dei moti operai torinesi
Delle primo dopoguerra si è passati all'avvento del fascismo e la trasformazione del fascismo in una dittatura
Alla negazione delle libertà democratiche allo scioglimento dei partiti delle associazioni alla costruzione di un consenso fatto su un regime
Che comandava dettava l'informazione la formazione la scuola
Il manuale il sussidiario delle elementari è fornito dal regime per la creazione
Di buoni
Cittadini utili a credere obbedire soprattutto domani a combattere
Se questa era l'impianto della
Vita di mare si capisce anche come mai lui stesso è arrivato fino a novant'anni senza scrivere la propria storia
Per tutta la vita lui era più interessato al processo politico alla ricerca storica a al alimentato con la sua associazione
Un filone di ricerca storica che ha aperto gli occhi sulla realtà dei campi sulla vita dei singoli deportati
Lasciatemi salutare qua oggi la sorella e la nipote di Italo Tibaldi
Che è quella storia che quella ricerca ha condotto
Per oltre cinquant'anni
Però la cosa importante e c'è già stato ricordato che l'ANED nessuno allora anche dentro l'associazione anche l'Associazione mostrò forse di capire
E impegno il proprio congresso nazionale About cause nel mille del due mila nel volgere del millennio Gianfranco Mare Sport o centocinquanta delegati dentro il campo di ma urtavo cento
A discutere di cosa delle migrazioni nel due mila per una persona che era lungimirante che guardava avanti i processi che si stavano sviluppando nel mondo erano chiari
E lui già nel due mila
Chiamò professori consulenti ed esperti a ragionare su come si sarebbe potuto affrontare questa emergenza del mondo che sta già si vedeva e si delineava con nettezza
Era uno
Cresciuto una scuola di disciplina
Di impegno che non esitò a un secondo a prendere posizione contro il suo stesso partito quanto lane del prese posizione contro i bombardamenti in Jugoslavia
Gianfranco ricordò la sua esperienza di militare di giovane ufficiale in Jugoslavia e disse non c'è
Non esiste una guerra che non sia una guerra di occupazione e che non sia violenza e morte non esiste la guerra umanitaria
E l'anno ed è piccola associazione prese una posizione coraggiosa controcorrente contro quello che
Era la dirigenza dello stesso partito del Presidente
La cosa però che colpiva e penso che con questo debba andare a concludere di Gianfranco Maris era che
Passava il tempo
Lui diventava anziano e poi molto vecchio
Eppure conservo fino all'ultimo
Questa idea che il suo dovere forse lavorare per il futuro
Questa capacità di progettare il futuro di lavorare per costruire soluzioni
Che fossero praticabile e che fossero utili al disegno generale che aveva in mente che era quello di lavorare per un Paese compie diritti compri il lavoro compiti mestizia
Non ha e che per far questo forse è necessario avere memoria di quanto era avvenuto soprattutto in questo Paese
Che il fascismo l'ha inventato di cui a aveva la primogenitura come anche Primo levi semplici ricordarla
E penso che
Gianfranco avrebbe salutato le manifestazioni di ieri per i diritti tutte le città italiane come un grande risultato come un risultato un giorno di festa della Repubblica
Forme un momento
Quale
Siti le cose che vanno a frutto le esperienze del passato
Non
La la consapevolezza
Del gli orrori a cui hanno condotto le persecuzioni delle differenze
Per
Carri cercare di combattere per avviare una nuova superiore
Fase di diritti
E di libertà per tutti
Io ricordo con commozione gli ultimi anni e anche gli ultimi mesi dalla sua vita
Quando gli telefonavo e lo sentivo spesso molto faticato
I ricordo
Quando sono andato il sottoscritto leale
Fatto
Avevo cercato
Gennaio venga portato nelle sommato lodevole apprezzabile
L'anno scorso per il suo compleanno
Mentre altre sono rimaste accantoniamo
Voglio ricordare cinque e sei
Possiamo guardare nota finalmente
Ai taccuini
Correre
Il ragazzo alle undici
Accusato
Causa
Quella dell'anno
Semplificare intanto ai
Da quelle idealità ai
Mandargli un saluto nel giorno del suo compleanno con un mazzo di Gerbera rosse
Grazie a Dario Venegoni ed ora la parola a Claudio Della Valle Presidente dell'istituto piemontese per la storia della Resistenza di Torino
O no troppe cose da dire sarò brevissimo
Tanto sono un torinese non sono un milanese
è però come torinese ha avuto un rapporto con Maris eccellente
Perché primari se è stato forse molto di voi non lo sanno ma è stato direttore generale dell'istituto storico
Dedicato alla storia della Resistenza qui a Milano
è una Seagram poi impronunciabile visto nell'ente
Movimento di liberazione in Italia
E lo è stato per una decina di anni
Quando c'è stata la Presidenza
Del
Presidente Scalfaro
E io un ricordo
Siccome ero vicepresidente
E dovevo
Aiutare un po'male siete un po'Scalfaro nelle incombenze numerose che riguardavano l'istituto
Ecco io ricordo
Con
Grande nostalgica questi incontri che si facevano prima del Consiglio di amministrazione del Consiglio generale
E in cui
C'era
Il Presidente Scalfaro
C'era mare insomma
C'erano Ricci
Tutti e tre sui
Gli ottanta quasi novanta
E io giovane protettivo originarie
Reggiani Perrone che era il direttore scientifico
Ed erano incontri
Che mi mancano molto
Perché si ragionava con persone
Che avevano la straordinaria capacità
Di non guardare se stessi quella di guardare fuori
E di vedere le cose
Come tiravano
E di saper valutare
Per riavere
Tutti questi io ultraottantenni una forza vitale incredibile
Parco potersi e doversi impegnare anche se l'età e avanzata
Per l'analisi in questo
Questi incontri portava due cose sostanzialmente primo questa sua storia di vita
Abbiamo sentito battuta le parti ricordare questa scelta di vita che parte da
Ragazzo e arriva fino alla fine
Per dall'altro questo amore per la città
Aveva morali su un amore per Milano straordinario
Una mole così grande che spesso mi raccontava le storie di ragazzo di quel una Milano che non esiste più
Ma chi era rimasta nel cuore che lui cercava poi non solo nelle cose ma nelle persone
E quindi aveva rapporti con un mondo operaio
Uno che sapeva
Trasmettere collegarsi comunque varie realtà
E soprattutto con il mondo milanesi e conosceva molto bene così come molti milanesi conoscevano lui
Per dirne una molto non ha voluto con una testardaggine che era tipica del personaggio una volontà fortissima ha voluto che
Nascesse questa Casa della memoria laddove si ritrovano oggi le associazione alcune delle associazioni
Importante tra e tra queste ha voluto che ci fosse l'Istituto Nazionale per la storia del movimento di liberazione
E non è stato l'impresa semplice
Perché c'erano
Interessi divergenti e poi soprattutto ricordiamocelo c'è stata accerto nomineranno democratica e antifascista ma c'è anche stata una Milano
Conservatrice retrodatata e pericolosa incerti in certi momenti
Non è stato facile decennio dal due mila due due mila l'undici e dodici è stato presa nettissimo pesantissimo anche sotto il profilo culturale
Perché si sono fatte delle battaglie in quella fase in quel periodo lì
Che forse gran parte degli italiani non hanno percepito fino in fondo ma il fatto che
L'idea di antifascismo e di democrazia sia pesantemente regredita e l'esito delle vicende culturali di quel decennio
Dovremmo aprire un capitolo grossissimo
Per
Approfondire queste cose ma non lo farò certamente qui
Però
Un Bilancio di quegli anni meriterebbe di essere fatto in modo molto aperto perché
Di lì poi matura una serie di cose
Che ci portano alle difficoltà di oggi
E sono in difficoltà grosse
è quello che mi manca
Era proprio questa possibilità di ragionare in termini con queste persone in termini generali e capire che dietro i loro ragionamenti ci stava stava un punto di riferimento
Che io
Avevo costruito sì con i miei testi ma per loro era qualcosa di vissuto
Di profondamente introiettato
E che dava una forza straordinaria le cose che dicevano facevano proponevano
Erano testimoni gli stessi EPA e nello stesso tempo erano testimoni della storia
Di un pezzo della storia del nostro Paese
L'ultima cosa che voglio richiamare anche se le relazioni che abbiamo se sentito e specialmente relazione professor Prosperi apre
Scenari enormi di riflessione spero che ci siano altre occasioni per sviluppare questi ragionamenti
L'ultima cosa che voglio richiamare all'attenzione di mare specula formazione
Come può un Paese
Crescere sino alla sistema è un modello di formazione
Adatto
A riscatto rispettare quei valori che noi diciamo stanno nella
Nostra Costituzione
Se quando si fa una riforma della
Scuola
Non si parte da questo elemento di fondo ma che tipo di Repubblica vogliamo che questi ragazzi costruiscano questa la prima domanda da farsi poi viene il resto
è importantissimo
No conoscere
Sapere è fondamentale ma
Per che cosa quella domanda che faceva il professor Prosperi concludendo il suo riscosso per te cosa
E qui entra in gioco tutto il discorso sul lavoro che veniva ricordato
è il discorso dell'essere cittadini essere cittadini prima di tutto essere consapevoli disse
E del contesto dentro cui si sta
Ma questo contesto che glielo fornisce al testo grazie
Noi facciamo gli sforzi
Quello che si può fare per
Impedire che la memoria venga cancellata
Ma se tutto quello che abbiamo costruito in questi tanti anni si basa su quelle cose che tra il quarantatré e quarantacinque questo Paese ha sperimentato
Ma allora quello che il
E il riferimento acque no su cui contare da conoscere e su tutti cosche fa da base e su tutti i ragionamenti che possiamo costruire
Una scuola della Repubblica intendendo la Repubblica nel senso nel concetto dei prezzi ma chi l'ha mai costruita
Che si sono fatti solo scopo di sulla scuola le battaglie
Più difficili più complesse è sempre con esiti Massi risultati bassi modesti poi ci sono insegnanti bravissimo che risolvono le questioni contano da altri punti di vista ma
Una riflessione
Fino in fondo su questo purtroppo non c'è stata
Riusciremo mai a farla sono tempi difficili però come fa Maresca non molleremo grazie
Ci stiamo avvicinando alla conclusione
Abbiamo ancora due interventi doveva parlare Aldo Tortorella che non può essere presente ma che ha lasciato un testo
A Gianluca Maris figlio diciamo Franco che ora ci leggerà
Carissimi amici e compagni
La mia incerta salute non ma ha permesso di essere oggi con voi nella iniziativa
Che mi sembra particolarmente giusta
Non solo a causa del mio affetto verso Gianfranco Maris
Cui mi legava una comunanza di opinioni e di azioni politiche
Che furono mosse dapprima dal bisogno di lottare contro la tirannide fascista e contro gli invasori nazisti
E
Poi
Dalla volontà di rinsaldare la democrazia costituzionale conquistata con così tanta fatica e con così tanti sacrifici
Dicevo
Una iniziativa particolarmente giusta
Perché con lui noi ricordiamo anche tutti
E tutte
Coloro che non sono tornate da quei campi dell'indicibile orrore dove gli fu rinchiuso
E ricordiamo tutte e tutti coloro che sacrificano la loro esistenza per la causa della democrazia
Della dignità della nazione gli un mondo libero e migliore
Ricordando lì
Noi siamo fedeli all'impegno per la salvaguardia della memoria storica cui il nostro mare in sé ha dedicato molta parte del suo impegno civile nell'età matura
Questo impegno
Non è stato non è stata parte meno importante meno combattiva della sua vita
Che diede in gioventù le asprezze della lotta armata
E della prigionia
E poi lardo a complessità della dialettica politica nelle aule delle istituzioni e delle controversie giuridiche nelle aule di giustizia
Anzi
Sempre di più avvertiamo che l'impegno per la memoria come quello cui egli si era dedicato è un compito assolutamente decisivo per l'avvenire delle generazioni che verranno
L'avvenire
Senza consapevolezza del passato vuol dire il pericolo di ripetere senza saperlo gli errori talora catastrofici del tempo dimenticato
Voi
Avete dato come titola questo incontro diamo un futuro alla memoria
Giustissimo
Perché aggiungerei senza memoria non c'è futuro
Per questo è stato giusto lottare
Come Maris fece tra i più capaci e più attivi
Contro la trasformazione del ricordo del mondo devastato dalla ferocia della guerra
In una fosca nebbia in cui tutto diventava indistinto
In cui le opposte motivazioni scompaiono le colpe sono tutte reciproche tutti morti meritano la stessa commemorazione
Questa non è
Una tesi storiografica come
Altre
è soltanto un interessata e grossolana opera di falsificazione della verità
So bene che la parola verità implica una disputa sin da quando si è incominciato a pensare
Ma ci sono verità di fatto che sono incontrovertibili
E questo è uno di quei casi
Ci fu chi cadde per affermare la causa delle eguale libertà
Ed è l'eguale dignità tra tutti gli esseri umani
E chi
Invece
è stato mandato a morire per sostenere la tirannide razzismo alla negazione di ogni diversità
Questa è la verità
La pietà umana
Per tutte le vite stroncate non può e non deve significare la ignoranza della mostruosa responsabilità di coloro
Innanzi Stifani cisti i militariste nipponici
Che scatenava quella immane carneficina
E non può e non beve significare l'oblio delle incancellabile in merito di chi li combattenti per salvare il genere umano da una novella inconcepibile barbarie
Il genocidio degli ebrei
Lo sterminio degli zingari
L'eccidio dei portatori di antica
L'omicidio degli omosessuali le torture l'assassinio degli oppositori politici
Le stragi di popolazioni inermi
Furono la testimonianza di una perdita totale di ogni principio di umanità
Aggiungendo orrore all'orrore di una guerra di aggressione che devastò tutta l'Europa e tanta parte del mondo
Tuttavia
Noi dobbiamo oggi constatare che tanti sforzi generosi
Infruttuosi per la verità storica tra cui vi è innanzitutto quelle delle associazioni che Mario in seguito per molti anni
Qui tanti sforzi
Non hanno potuto vincere compiutamente
Una campagna abile sottile
Condotta con larghezza di mezzi
Che in nome delle colpe sanguinose incancellabile degli staliniani nel processo di negazione dogmatica del persero critico donde nasceva l'ispirazione socialismo
Oppure il nome di Hiroshima e Nagasaki
Atteso a stendere una coltre di ignoranza sulla seconda guerra mondiale
Ma la condanna dei crimini staliniani compiuti innanzitutto dalla sinistra
O la crisi che appena Hiroshima e ancor più interna cassati che si devo prima di tutto negli Stati Uniti non possono non possono essere usate per cancellare i meriti dell'alleanza internazionale antifascista di cui fu parte con immensi sacrifici di vite umane anche il mondo sovietico
E non possono servire per raggiungere come accade al negazionismo della Shoah
E alla giustificazione dei peggiori crimini nazisti e fascisti
è nata da questa campagna un lento e capillare avvelenamento delle opinioni correnti
Particolarmente tra le generazioni più giovani
E
Dunque più lontane da un tempo che ad essi appare remoto
Così che oggi noi dobbiamo assistere alla ripresa su scala di massa ditemi e di parole d'ordine che appartenevano i movimenti fascisti
E anche
Al rinvigorimento di organizzazioni apertamente naziste
Vissute sempre sotto traccia con complicità molteplici e oggi uscite minacciosamente allo scoperto in tanti Paesi d'Europa tra cui anche il nostro
Tutto ciò non accade
Senza uno scopo
Ancora una volta si vuol dirottare verso falsi bersagli il malessere sociale creato da una situazione di crisi economica e dall'estendersi di nuove guerre
L'una e le altre hanno cause precise in drammatici errori economici e politici
Delle forze che avendo vinto pienamente la guerra fredda non hanno saputo o non hanno voluto tener fede alle promesse di benessere di pace
Anche
Il fondamentalismo assassino fu dapprima storicamente evocato a fini di parte
Così come allori inizio
Fascismo e nazismo par vero garanzia d'ordine a molta parte dei gruppi dirigenti occidentali persino nella democratica Gran Bretagna che dovete poi soffrirne atrocemente
Ricca corredare non vuol dire soltanto richiamare al cuore affetti e sentimenti passati
Il ricordo innanzitutto stimolare la riflessione e alla comprensione di agire nel presente per un avvenire migliore
Perciò
Anche ricordiamo Marissa ricordiamo la sua lezione di coerente azione sociale e politica mai settaria e
Sempre ispirata al valore dell'unità democratica nel suo e mio Partito Comunista Italiano
La suocera di legislatore nel Senato della Repubblica il suo lavoro per la giustizia nel Consiglio Superiore della Magistratura e in tutta l'attività forense
Ma noi mettiamo oggi al primo posto il ricordo che il suo impegno per la memoria storica e cioè della sua azione perché il nostro tormentato Paese non ricada mai
In forme più o meno mascherate nella ripetizioni gli errori antiche
Dell'insieme di questo insegnamento abbiamo più bisogno che mai Aldo Tortorella
Ringraziando i relatori tutti per il tempo per la correttezza per la puntualità invito a chiudere la nostra giornata Carlo Smuraglia presidente nazionale della
è un compito sempre difficile concludere della giornata di riflessione
Che purtroppo ormai mi capita sempre più spesso per il fatto di essere
Molto spesso il più lontano dalla giovinezza per usare un termine
Diverso perché quelli si usano abitualmente
Particolarmente difficile oggi perché
A me sembra che
C'è stato detto tutto o quasi tutto
Dopo la
Bellissima lezione del professor Prosperi a cui ho fatto un biglietto che veniva dal cuore perché non è la privato
Per dire
Che mi ha riportato alcune momento lontanissimo della mia giovinezza
Primo anno in cui ho frequentato la scuola normale uno dei pochi in cui sono riuscito a frequentarla
In cui dovendo frequentare Facoltà di giurisprudenza preferivo andare a sentire alle elezioni di un
Studioso
Nuovo di pensiero come Guido Calogero
Che in pieno periodo fascista
Sapeva darci l'idea
Che ci poteva essere una libertà di pensiero
E per un anno seguito vere lezioni ho ritrovato
Quella libertà di pensiero oggi
Anche in un periodo delicato come questo in cui troppo spesso sembra di trovarsi di fronte a un pensiero dominante se non addirittura ha un pensiero unico
Ho ritrovato quella libertà quella capacità di
Mettersi da un angolo visuale per osservare una questione importante quello della memoria da ogni punto di vista dei diritti editoriali
Ed è su questo che mi permetterò qualche riflessione alla fine
Perché io ricordo di Gianfranco è troppo facile troppo scontato è stato detto un insieme di cose
Per me poiché
Ricordo di Gianfranco ricordo anche la mia vita perché
Tale occorrevano due anni di differenza diceva che ci siamo inseguiti però in tutta la vita facendo più o meno una quantità di cose simili
Voi sia trovata a fare una scelta quella scelta l'ho fatto anch'io negli anni lontani ma io per fortuna non ho pagato niente altro che qualche sacrificio qualche scomodità Gianfranco la pagata con la deportazione
E semplice chissà perché sappiamo
Poi siamo trovati in uno stesso partito ho inviato al Consiglio superiore e successivamente ci si è fatto anch'io poiché la dal Parlamento successivamente sono andato anch'io quindi una vita
In cui ci siamo seguiti continuamente ci siamo ritrovati non sono né partigiani d'Italia lui è stato vicepresidente per cinque anni
E su cui sono qualche sono diventato Presidente per altrettanto periodo che si sta per concordare
Quindi
Dovrei dire moltissime cose ma quelle importanti sono state già dette io dirò solo che
Due cose che ricordo
Una è una pagina di un libro nel quale io mi riconosco in modo particolare unico in cui vengono raccolti scritti e discorsi contro l'oblio
In cui Gianfranco dice la sua per quanto riguarda
La memoria
Ponendola in rapporto con le testimonianze
Cioè con una mia fissazione sulla testimonianza
Che
Hanno un valore di estrema importanza ma devono essere intese per quello che sono la testimonianza di un'esperienza personale
Questo forse vale meno per quanto riguarda la deportazione
In cui ci sono degli elementi molto comuni vale molto di più per quanto riguarda per esempio la resistenza per la quale ognuno
Può raccontare solo il suo frammento di un fenomeno estremamente complesso a chi mi invitava recentemente a dire se volevo andare a fare un punto specificazione una testimonianza sulla Resistenza sulla
Resistenza ho risposto che
Si fa la stimo e Anza avrei fatto la testimonianza dei rami
Esperienza personale ma che preferivo parlare di resistenza all'interno della quale avrei detto qualcosa sulla mia esperienza personale perché
Perché qui in questa pagina lo dice chiaramente Gianfranco perché e memoria tutto memoria la tradizione orale emerso memoria le biografie solo in memoria del testimonianze
E per ora in Memorie una o mille rimangono momenti personali dei singoli e possono è parte diversa di una esperienza collettiva solo sedi Sirio ordinari si mette tutti insieme
In altre parole diventano fondamentali solo quando
Fanno parte di una ricostruzione storica e di una
Conoscenza io in questo mi riconosco perfettamente ed è tutto quello che voglio dirvi Gianfranco ricordando soltanto un episodio questo semmai
Piuttosto divertente ma rivelatore anche nel carattere Gianfranco noi abbiamo fatto un processo insieme per i fatti di Reggio Emilia del mille novecentosessanta quando
Tanti sorsero contro il tentativo di fare un Governo con
I fascisti tempi lontani
E
Quella più in quel processo in cui
Eravamo parte civile però alcuni imputati ma
Poi riferivamo
Ma parti civili per alcuni familiari dei cinque uccisi dalle forze di polizia
E
Poi c'era la difesa di altri che erano imputati di aver lanciato sassi contro la polizia
E c'era una straordinaria sequenza di agenti che erano presenti in quel giorno che ricevono tutti la stessa cosa
Senza
Dei campare un momento senza un attimo di défaillance tutti allo stesso non si sa chi ha sparato
C'erano cinque morti ma aveva sparato nessuno non si sapeva che ha dato l'ordine tutti uguali e
Gianfranco in quel periodo andava e veniva dal Parlamento e quella mattina doveva arrivare
E a un certo punto mi dicono sta arrivando Gian Franco io abbandono l'Aula perché c'è
L'unico momento in cui sembra che ci sia un agente
Che sta un po'come per cedere di fronte all'incalzare delle domande e Lilli che forse
Potrebbe anche dire qualche cosa di più e di più importante allora io mi precipito conoscendo il carattere Gianfranco per più di attenzione
Perché Gianfranco immaginavo che sarebbe arrivato avrebbe trovato questo che stava ancora mentendo e l'avrebbe aggredito e non era il momento perché in movimento
Andai di andare incontro glielo dissi si mise a ritenere
Non ti preoccupare rientriamo nell'Aula ed era già finito tutto
Perché ci aveva pensato a difesa
A trovare una giustificazione per sollevare un incidente fare interrompere l'udienza c'era un Presidente quando non sapeva cosa fare sospendeva l'udienza e tornava con la scorta dopo mezz'ora da questo punto il testimone
Quello incerto ormai aveva ritrovato le sue certezze o qualcuno
L'ha fatto ritrovare è un episodio che racconto per dire che
Era anche il carattere ma anche
Una sorta di amicizia collaudata nel tempo negli anni
Ma aggiungo a questo una riflessione
Sulla memoria
è vero abbiamo il dovere della memoria tutti singolarmente e collettivamente
Ed è vero che dobbiamo
Assolvere a questo dovere tenendo conto che c'è invece una tendenza all'oblio in parte naturale e il tempo che lavora contro di noi
In parte suscitano talvolta anche da
Da certi pudori
Comprensibilissimi umani ma
è stato detto anche oggi poco fa
Ci sono dei protagonisti dei testimoni che hanno
Per anni hanno pensato
Di non raccontare la loro esperienza sono tante donne partigiane che non hanno mai detto che avevano fatto di partigiane alimentando così il fatto
Un po'di storici hanno protestato per dire che era un'esperienza modesta limitata
E secondaria invitando ma oltre questo c'è il fatto che
C'è anche una
Picco culturale
Cioè quella di coloro o grande quella di coloro che invece
La memoria non attengono in buona considerazione e sarà potessero estirpare prima che decorre il tempo sarebbero ben felici allora chi deve reagire a queste
Forse del male che cercano di colpire la memoria devono reagire singoli dobbiamo reagire tutti individualmente ma non c'è qualcuno che deve fare qualche cosa di più
Non solo per esempio gli Stati
Che devono sentire questo dovere
E io ho l'impressione che molto spesso siano gli Stati che è venuto meno a questa loro funzione
Vengono meno per mille ragioni di cui la maggior parte e dire opportunismo politico nazionale o internazionale
Però
Se per tanti anni cala l'oblio sulla strage di Cefalonia e non se ne parla più
E ci vuole la forza di un presidente la Repubblica come Ciampi che va finalmente una volta in Grecia
A commemorare dramma sono erano tanti anche non ne parla più e sarà la colpa degli smemorati voi ci sarà anche una colpa di uno Stato che non ha sentito la necessità di ricordare qualche cosa come il cinque o sei mila
Militari italiani morti
Per non aver accettato
Arrendersi accedere
Nemico tedesco
Se c'è una norma
Addirittura della legge Scelba
Mille novecentocinquantadue l'articolo nove che dice che è compiuto dalla Repubblica
Fare in modo che ci sia l'insegnamento della scuola di ciò che è accaduto e in particolare che ci siano concorsi perché ci siano ricerche studi eccetera anche nelle scuole per insegnare che cosa è stato il fascismo
Come è possibile che dal mille novecentocinquantadue non ci sia stato un Governo uno
Che abbia sentito il dovere di rispondere a quell'obbligo di legge
Come è possibile che
Per tante altre cose si sia lasciato
Anche nella scuola
Il silenzio cadere o il passaggio
Di teorie sbagliate
Quando diciamo
Si è parlato oggi di Piazza Fontana
Sappiamo che c'è stata un'indagine tempo fa nelle scuole alla quale i ragazzi hanno risposto in prevalenza corrisposto sbagliate
E in prevalenza dicendo che erano state le Brigate Rosse un colossale errore di tempi anche materialmente storico ma la colpa non è di questi poveri ragazzi siamo abituati a dire che ignoranti però questi ragazzi
Dovremmo dire che ignora anche questa scuola e questo Stato che non ha insegnato a questi ragazzi cos'è successo in questi anni
Che non ha fatto niente
Perché la storia fosse conosciuta
Perché si sapesse quali erano le malefatte del fascismo che ha lasciato che si avvalla asse questa teoria maledetta del fascismo mite di fronte alla crudeltà dei tedeschi
Che per fortuna alcuni storici stanno adesso smontando con argomentazioni molto serie
Questi Stati che però per molte ragioni hanno anteposto nel loro esigenze e non solo il nostro guardate se c'è uno Stato che attentato
Di fare i conti con suo passato è in qualche modo la Germania
La Germania e si è detto prima delle
Del dei monumenti che ci sono a Berlino anche alcuni veramente molto impressionanti anche visivamente emotivamente
E
E la Germania è quello Stato che dopo due anni di nostro lavoro ha accertato che
Un accordo con lampi e l'Istituto nazionale attraverso il movimento di liberazione che stavano lavorando a un progetto di costruzione di un'altra anche di tutte le stragi nazifasciste commessi in Italia accettato di finanziaria che è una prova
Di voler fare i conti con il passato
E però
Quando una sentenza di un tribunale italiano ha condannato otto militari tedeschi per una strage all'ergastolo
E insieme a questo ha condannato anche la Repubblica federale della Germania come responsabile civile perché quello era il suo esercito
La Germania a questo punto ha lasciato da parte del
L'esigenza dalla memoria che ha fatto ricorso alla Corte dell'Aja per sostenere che la sovranità di uno Stato non si tocca
Ed è su quel deve essere superiore a qualunque altra interferenza e così via e
Noi diciamo
In Italia non abbiamo fatto niente di di molto diverso ricorderete tutti molti di voi sapranno certamente la vicenda dell'armadio della strada della vergogna ormai assunto questo Roma in cui
Seicentosettanta fascicoli furono
Praticamente occultati riguardavano le stragi rimasero chiusi in un armadio con un'archiviazione provvisoria e solo molti anni dopo per una scoperta casuale durante un procedimento
Vennero alla luce col risultato che tutti sanno e cioè che alcuni processi per quelle Stati non sono mai potuti celebrare perché ormai erano scomparsi testimoni le prove eccetera ed altri hanno trovato difficoltà terribili
Tant'è che abbiamo avuto una prima condanna per Cefalonia pochi mesi fa a Roma
Di un sergente cioè
Uno delle ultime ruota del carro novantasette mila residenti
Che non ha nemmeno fatto l'appello perché a questo punto
Quindi valeva nemmeno però si è tenuto la riga soltanto sta in Germania tanto la Germania non può essere condannata e tanto ormai è tardi perché quello era uno dei fascicoli inclusi nell'armadio della vergogna ebbene
C'è qualcuno che ha chiesto scusa
Per questa vicenda
C'è qualcuno che
Ha cercato la verità
Sì in qualche modo il Parlamento italiano deciso un certo punto di nominare una Commissione
Di inchiesta sulle cause dell'occultamento di quei fascicoli quella Commissione di inchiesta operato ha raccolto materiale enorme di documentazione
Ha concluso i suoi lavori nel due mila sei con due relazioni una di maggioranza è una di minoranza
Che per i due terzi coincidevano avevano solo un punto di differenza l'ultima valutazione cioè che una concludeva dicendo però questo appuntamento è avvenuto per la negligenza o l'errore di un
Procuratore generale militare e gli altri e diceva non è possibile che accada
Un fatto del genere senza che ci sia una connivenza politica o ci siano almeno la sensazione di avere le spalle coperte
Beh su quella relazione con
Su quella Commissione con due relazioni non c'è stata oggi ancora a distanza di nove anni una discussione nel Parlamento italiano
E da un anno giace un'interpellanza al Parlamento sottoscritta da tutti i Gruppi una cosa eccezionale rarissima tutti colombiano ha firmato interpellanza perché se ne discuta
E si discuta in Parlamento si accertino definitivamente le ragioni e le responsabilità quella interpellanza non trova
Mezz'ora di tempo nel Parlamento italiano per essere discussi
Così si agevola la memoria
Così la si ostacola così si facilita il terreno dei negazionisti ed revisionisti
Perché così non si insegna nelle scuole la storia non si insegna che cos'è il fascismo si lasciano passare teorie avversari se accade qualche cosa la si lascia cadere nell'oblio
Allora a un certo punto forse dobbiamo aggiungere qualche cosa a questo nostro dovere individuale che tutti sentiamo che Gianfranco ci ha ricordato mille volte quello
Di attendere alla memoria e di trasformarla in memoria attiva cioè in conoscenza riflessione e coniugarla insieme alla storia
A questo dobbiamo aggiungere anche una cosa vogliamo essere in grado di esercitare una pretesa nei confronti
Degli Stati
Perché facciano il loro dovere perché altrimenti se no è inesorabile il fatto che
La memoria esposta a gravissimi pericoli
E
Abbiamo il dovere
Assieme a questo di esaltare
La ricorrenza della possibilità di questi pericoli
Perché mi è accaduto recentemente di sentire in un seminario e abbiamo fatto l'Istituto Cervi
Uno studioso intere importante che diceva ma in fondo voi vi state occupando dei neo fascismo eccetera eccetera però
Questo è un fenomeno praticamente secondario il fascismo da ormai concluso esperienza conclusa e nel mondo ci sono tantissimi altri problemi molto più gravi e così via
E che
In qualche modo sbagliato messa così la cosa perché è vero che ci sono problemi enormità migrazione sembra
Quasi una cosa secondaria sì ci preoccupiamo dei movimenti neofascisti neonazisti gli incontri che fanno nelle città delle provocazioni che ci fanno tutti i giorni specialmente a Milano in Lombardia ma un po'in tutta
In tutta l'Italia e però
Alla fine sottovalutando lì noi neghiamo una cosa che gli storici insegnano da sempre che non è detto che la storia si ripeta il Ministero e nello stesso modo ma che tuttavia la storia bisogna conoscerne
Per sapere come affrontare
Tutte le possibili condizioni diverse nelle quali una vicenda possa anche ripetersi e noi sappiamo
Che ci sono
Per esempio in questo momento tutte le condizioni possibili una crisi che non finisce delle disuguaglianze sociali
Enormi ci sono tutti gli elementi anche la difficoltà perfino di una memoria di una conoscenza del passato sappiamo che esistono questi pericoli non dobbiamo aver paura di denunciarli
Non dobbiamo aver paura di passare per pessimisti dobbiamo continuare a dire con forza
Quello che è accaduto e lo scriveva nell'intestazione di un suo libro anche Gianfranco
Quello che è accaduto può accadere in altra forma che noi non vogliamo che accada mai più altrimenti tutto quello che abbiamo detto in questo pomeriggio
Le testimonianze che abbiamo riportato lo sforzo della memoria sarebbe vanificato e sarebbe un grave delitto consentire all'oblio di trionfare con il vantaggio soltanto di chi pensa a ripetere ancora l'esperienza del passato
Grazie
Grazie a tutti i relatori io non posso che ringraziare di queste tre ore così intense che ci hanno permesso di
Raccogliere tantissimi spunti di riflessione e dici faranno lavorare
Chiudo e invito tutti
A un aperitivo qui accanto grazie