"Democrazia senza confini"

Abbiamo iniziato una come dire è stato già detto del modo di problemi di orario soprattutto riguardavano il ministro quale ci raggiungerà quanto prima
Io sono il direttore della rivista cooperazione
Una copia della quale trovate nelle vostre cartelline come potete vedere se conoscevate
La tradizionale rivista cooperazione abbiamo cambiato veste grafica
Ma non è solo l'abito esterno quello che abbiamo inteso modifica abbiamo voluto tentare di dare alla nostra rivista un taglio più agile sobrio al tempo stesso almeno ce lo auguriamo piacevole
Nell'impostazione nei contenuti questa nuova serie si prefigge soprattutto di cercare di essere in sintonia con i mutamenti grandiosi che stanno investendo l'intero pianeta
Soprattutto in questo scorcio del mille ma anche una rivista più attenta alle evoluzioni nato nel nostro specifico campo d'azione che è quello della cooperazione allo sviluppo
Mai oggetto di attenzione e di interesse non solo per gli addetti ai lavori ma anche per un pubblico più vasto
Non è un caso che l'avvio di questa nuova serie che abbiamo deciso di presentare con il dibattito al quale state assistendo è coincisa con la la conferenza sulla cooperazione dell'ottobre scorso alla quale molti di voi hanno assistito
Lorenza convocata con lo scopo di tracciare un bilancio sereno
Del dell'attività della la cooperazione ma soprattutto per tentare di delineare la futura filosofia e i nuovi indirizzi degli aiuti allo sviluppo indirizzi e Filosofia nuovi perché nuovo è il contesto mondiale ed europeo nel quale ci si deve muovere
Un contesto così cambiato
Da imporre una riflessione profonda sulle finalità sulle risorse e perché no anche forse sulle modalità per realizzare le politiche di aiuto allo sviluppo
Basta pensare a come i termini espressioni consolidate come non allineati o terzo mondo hanno perso il loro significato ora che è venuta meno la contrapposizione storica fra primo secondo me tutti questi mutamenti e qui vengo al tema specifico di questa tavola rotonda hanno fatto emergere un nesso imprescindibile fra democrazia e politiche di aiuto
Nella sua relazione al convegno sulla cooperazione tra ottobre scorso il ministro degli esteri Gianni De Michelis aveva messo più volte l'accento su questo aspetto
Sottolineando il ruolo della cooperazione come strumento in grado di favorire i processi di transizione alla democrazia che sto nominato nel sud del mondo e in particolare in Africa ma anche nell'Est europeo
Ma la democrazia è o no un valore davvero universale è Onno una prerogativa dei paesi occidentali
I modelli politici alternativi sono irrimediabilmente falliti
Sto pensando alle democrazie popolari Lester alla rivoluzione popolare cinese o ancora al socialismo africano di nere
L'Occidente si deve porre a questo punto l'interrogativo se negare o quanto meno condizionare fortemente gli aiuti ai regimi che non rispettano i diritti umani
Ma soprattutto deve offrire diversi Paesi beneficiari aiuti e interventi mirati ed adeguati alle diverse situazioni economiche sociali e cultura
Una cooperazione magari anche generosa ma che non tenga conto del livello di sviluppo socio economico del Paese beneficiario non solo rischia di essere un bicchiere d'acqua gettato nel mare ma può produrre distorsioni pericolose anche sul piano del progresso democratico culturale
Certo quando si ragione intonano democrazia come abbiamo cercato di fare con il dossier pubblicato sull'ultimo numero della rivista ma anche organizzando questo dibattito
Dicevo quando si ragiona ad una democrazia individuare un terreno comune non è facile non è facile neanche trapiantare un modello di democrazia da un paese ad un altro
Anche se la democrazia resta e uso ancora una volta le parole di Gianni De Michelis la più grande delle innovazioni anche nel campo economico e non deve più costituire una caratteristica appartenente sulla codice genetico degli europei
Nel nostro dossier abbiamo cercato di tenere presenti i due corni del problema cioè l'universalità della democrazia e la sua capacità di insediarsi nelle diverse realtà senza che questo significhi imporre il modello europeo quel dossier era solo l'avvio di un discorso questa tavola rotonda nella naturale prosecuzione noi contiamo sul vostro aiuto per continuare su questa strada buon lavoro e grazie per essere intervenuti
Buongiorno e grazie a tutti gli intervenuti diamo quindi cominciamo quindi il nostro incontro dibattito che avrà anche la presenza del ministro degli esteri di Micheli sta tenuto per il momento da impegni istituzionali ma che sarà qui intorno a mezzogiorno mezzogiorno e mezzo
Abbiamo quattro relatori molto noti molto conosciuti ripresento molto succintamente qui sono lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun
I la direttrice del CESPI Marta Dassù il giornalista Igor Man editorialista della Stampa e il professore Giacomo Marramao che potrà essere professore universitari anche direttore della Fondazione Lelio Basso
Il tema come sappiamo e il rapporti tra democrazia e cooperazione una democrazia al già avuto molte citazioni dall'interruzione che ha fatto Paolo Cantore
Credo che una definizione molto inglese molto ironica l'aveva fatta Winston Churchill dicendo che era il peggior sistema di governo possibile eccettuati tutti gli altri effettivamente però sembra che oltre a essere un il il il meno peggiore conviventi codificando questa definizione rimanga anche un sistema minoritario perché circoscritto a soltanto ad alcuni Paesi del mondo alcuni Paesi dell'Occidente
Purtroppo democrazia poi come quella può anche non essere prese come valore assoluto però certamente e soltanto nelle democrazie che i valori fondamentali dei diritti umani vengono veramente garantiti ma non voglio sottrarre il lo spazio quello che sarà comunque l'argomento del dibattito successivo
Invece vorrei introdurre in quella che è un'intervista con un grosso personaggio internazionale che Dahrendorf
Ralf Dahrendorf scrittore editorialista professore in varie università da Palo Alto a Oxford editorialista di vari i giornali e commentatore politico internazionale non ci del resto ha bisogno di farne una biografia una persona estremamente conosciuta
Giacomo Mameli lo ha intervistati in Inghilterra e restano i proietteremo questa intervista
Un
Figlio
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Docente dall'Università di Trieste credo che qui le leggo islamico cui immagino cultura islamica perché chiaramente vedo che si deve essere qualcosa che manca nella del foglio che mi è pervenuto
Ricominceremo direttamente dare un giro di impressioni alle un primo turno di parola ai nostri relatori e comincerei col nostro ospite marocchino lo scrittore Tahar Ben Jelloun
Io avevo intervistato recentemente proprio su questo tema di rapporti Occidente democrazia il suo metta il Rea stanno nel novembre scorso e il rene aveva proprio risposto inno qualcosa in un modo che si collega al quanto detto anche Dahrendorf adesso e cioè che la democrazia non è soltanto una questione di il diritto costituzionale di il modo in cui si possono fare le elezioni ma consente uno pluralismo di modi di intenderla però certamente deve anche consentire una rispetto di quelle che sono le libertà fondamentali su questo li su questa domanda le vorrei dare la parola
Questo grosse
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Cotto
A fosse toni aspri
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Non sussistevano
Società araba le da molto tempo l'individuo in quanto e indie entità singola si Gigi in quanto soggettività assoluta l'individuo appunto dicevo non viene riconosciuto
L'individuo Polizzi
Sospirare ritornare un'imponente Teti un'entità come può esserlo a quella politica e quella sociale
Bisogna riconoscere perché c'è la riduce il clan c'è la Regione ma non si parla di veri ogni individuo
Che per un lungo periodo ci si è chiesto
Comus perché e come accade con me
Come per come mai la cultura araba che una delle più belle culture di una allunga civiltà di guardia cittadino due mila anni
Ebbene come mai USA cultura araba no no no no doloroso nodo dei romanzieri del romanzo come genere letterario l cento è cominciato in Egitto diciamo nella dieci nel dodici
Del mille novecento
Mentre invece le lettere arabe hanno alzato Domus Proietti filosofia polemisti Imam la luna romanzieri scrive nella risposta qual è ebbene dà risposta anche l'individuo in quanto componente sociale non è stato riconosciute non è stato sono personale dalle Stato ossia presa in considerazione perché il romanzo si basa su un personaggio nelle sue relazioni con gli altri in tutti i romanzi francesi o altri che sia dovuto ed è e sequestro faccia del mio testimonia questa mancanza dell'apparizione dell'individuo poi tornando indietro per cui si vede che la grossa scoperta sono svela rivoluzione francese dell'ottantanove
Sette
Pur nel mio su due mila settecentottantanove contestata proprio per far sì perché l'individuo latteo possano apparire
Si è cominciato a battere le mani titolo stiamo solo abbiamo cominciato a batterci per i diritti dell'uomo nel mille settecentottantanove certo però non è stato il paradiso comunque c'è stata una presa di coscienza perché l'individuo
Sia rispettato con nelle sue scelte
Nella sua vita e Totò deriva da qui tutto discende da cui l'aumento in cui si riconosce gli individui si viene altresì riconosciuto il diritto di non essere d'accordo col suo vicino i si riconosce ugualmente il ieri milioni di il sentiero di azione di circolare di circolazione di movimento come lui lei vuole e tutta una struttura sociale che si trasforma e diventa diverso rispetta a ciò che accade quotidianamente
Questo problema rende l'individuo per noi militanti dei diritti dell'uomo nel mondo arabo è una questione essenziale quando c'è stata la guerra del Golfo
Se queste Sandro diciamo una cartina al tornasole un po'tremenda
Interi popoli arabi
E improvvisamente si è scoperto che o no un capo di Stato dittatore
Fuori coinvolgerlo popoli una guerra mortale innanzitutto con l'Iran
Poi provocare il mondo intero ecco è il popolo che ne fa le spese lui no bonus perché perché il Papa lui non non viene costituito da individui ma il TAR vuole un'astrazione qualcosa che non esiste la prova ammette la popolo può mandare dove vuole non ha poi non deve poi rendere va bene conto a degli individui
E poi una volta finita la guerra ci si resi da conto di una cosa assolutamente diversa
E cioè dei Paesi del Golfo continuano a vivere secondo la loro logica assolutamente medievale stanno lì tranquilli
Senza problemi
Sarebbe con la simpatia tra virgolette la simpatia prêt petrolifera dell'Occidente intendo dire siccome e il puro e semplice cittadino arabo si è ritrovato senza mezzi
Ma sarà
Massacrato quando è iracheno un
E poi si dice
è il mondo arabo che non capisce l'Occidente invece tutto il contrario
Vorrei chiudere con una parola la democrazia
è Sir Tona lotta quotidiana ma poiché stiamo parlando di Medio Oriente finché il problema palestinese non verrà risolto in maniera giusta o non ci sarà mai né democrazia né pace in questa regione
Grazie bisogna capire che ci sono dei sistemi politici nel Medioriente che ha interesse a far sì che la situazione palestinese resti così come certo esiste anche questa specie di fatalismo
Beh di fatalità che pasticche anche lo sviluppo verso il progresso si trova ad essere arrestata da questa situazione di ingiustizie subite da un popolo da cinquant'anni
Circa giudice visibile ho soltanto voluto fornire qualche idea per quanto riguarda democrazia e mondo arabo religione probabilmente si riparlerà di questi argomenti da seguito e grazie
Noi qui stiamo parlando di democrazia moderna ma non dobbiamo dimenticare che il concetto di democrazia in Europa data da lunghissimo tempo cioè dall'antica Grecia non soltanto nella pratica politica ma anche nella speculazione filosofica
In fondo l'Europa non l'ha mai dimenticata anche se non l'ha troppo praticata la democrazia perché pensiamo che in già nel nella Repubblica romana c'era il la consuetudine di esprimere sempre comunque col voto più che con la forza anche se quella forza interveniva
E nella cultura cristiana bene o male anche si appunto nel corso dei millenni in genere non è stata molto usato il metodo democratico però il maggior filosofo cattolico che San Tommaso riconosceva il diritto della democrazia assieme ad altre forme di regimi politici appunto a regolare la vita degli uomini anche fare del dirigibile principale sembrava preferire la monarchia assoluta alla democrazia proprio su questo concetto di universalità però della democrazia che è il tema della nostro dibattito ed è anche il problema che in realtà si pone di fronte a un mondo che ovviamente non è soltanto Europa che ha conosciuto queste forme di espressione attraverso il voto o molto più tardi oppure nemmeno mai
Vorrei dare la parola al professor Marramao che oltre che essere un filosofo come ho detto prima è anche presidente del Fronte nel passo
C'è una abilissimo
Ma io volevo prendere lo spunto da una riflessione
Che mi è suggerita dal titolo di questo nostro incontro democrazia senza confini
Io credo che in questo titolo ossia racchiuso non soltanto un auspicio un desiderio
Ma anche una definizione di democrazia
Cioè io ritengo che una vocazione
E se non sia di quella che chiamiamo democrazia sia quella dello sconfinare
La sua globalità
L'andare oltre le identità culturali e rigidità e
Questa è la prima considerazione
Ma ce n'è una seconda che è anche molto importante
Prima abbiamo visto l'intervista a Ralf Dahrendorf un'intervista molto interessante
Dove Dahrendorf diceva una cosa apparentemente giusta è scontata
Ma con la quale io mi permetto di dissentire
Diceva Dahrendorf la democrazia
Non è un surrogato della religione
Non dobbiamo cercare nella democrazia una struttura dissenso della vita degli uomini
Ma semplicemente una via un metodo uno strumento di organizzazione della vita associata
Questo è giusto ma è soltanto la metà della verità
L'altra metà della verità affonda le sue radici nella storia dell'Occidente
E ci dice che la democrazia non si regge da un punto di vista culturale
Senza una religione civile
La democrazia è nata da una accumulazione etica originaria
Nei paesi in cui è sorta che sono una certa fascia dei Paesi dell'Occidente ed è nata proprio perché si è creata in queste società una religione civile della democrazia
Ora la situazione di fronte alla quale noi ci troviamo oggi a livello mondiale
La si può rappresentare all'incirca nel modo seguente
L'Occidente non sempre ha esportato democrazia agli altri popoli
Perché spesso e volentieri ha esportato forme di governo antidemocratica
Ma anche quando ha esportato democrazia
Lo ha fatto in qualche modo tenendo conto soltanto dell'equipaggiamento tecnico della democrazia stessa
Senza intrecciare un dialogo con le altre culture a partire proprio dai valori dalla religione civile su cui la democrazia si fonda
Si può dire allora in maniera molto molto abbreviate molto schematica
Che uno dei paradossi dell'estensione della democrazia gli altri popoli è stato il fatto che l'universalismo democratico
è stato proposto alle altre culture
In forme et no centri che informe legate in maniera più o meno ristretta a un modello culturale occidentale
Senza che fosse un momento fecondo creativo di dialogo tra le culture
Chiusa la premessa volevo invitarvi un po'ad analizzare insieme perché questo dovrebbe essere un dibattito il momento culturale in cui si situa la questione della democrazia in Occidente
E io lo definirei nel seguente modo
In questo momento diciamo di apparente vittoria dell'Occidente
Dopo la travagliata vicenda della guerra del Golfo
L'Occidente tende ad estendere all'esterno a propongo a proporre al mondo
Il proprio modello universalistico democratico però lo Stato fa proprio nel momento in cui questo modello viene messo in discussione all'interno dello stesso Occidente è un punto questo che dovremo che dobbiamo analizzare in maniera molto chiara e disincantata
Cioè noi parliamo tanto di minacce del fondamentalismo che viene dall'esterno del fondamentalismo islamico che spesso e volentieri non conosciamo e non vogliamo conoscere
Ma non ci accorgiamo mai dei fondamentalismi che si stanno producendo nell'area culturale occidentale
Penso per esempio al multiculturalismo al così detto multi culturismo al all'enfatizzazione delle differenze culturali
Quale lo abbiamo per esempio negli stessi Stati Uniti
Dove i diritti della piccola comunità i diritti della piccola etnia
I diritti del gruppo vengono considerati fondamentali ho più rispetto agli stessi diritti dell'individuo dove dove ci sta determinando una inversione di tendenza rispetto all'individualismo
Che era la base il fondamentalmente il fondamento dell'universalismo occidentale
E io direi che proprio da questa idea diffusa in Occidente
Che l'universalismo sia terminato
Che l'universalismo sia giunto al capolinea
Viene fuori questa idea abbastanza balorda della fine della storia
Ma dietro diciamo le lei lei cialtroneria e che vengono oggi scritta intorno a un tema molto vecchia e molto antico
Come la fine del della storia sta proprio questo dato reale questo momento di crisi cioè cioè il fatto che in Occidente se capeggia questa credenza diffusa che l'universalismo sia ormai giunto al suo punto terminale
Vengo molto rapidamente alle conclusioni del discorso
Io ritengo che il mondo dinanzi di fronte al quale noi oggi ci troviamo dopo il crollo del sistema bipolare
Sia un mondo molto più serio e difficile di quanto non potessimo prevedere ciò nonostante e un mondo molto più ricco di possibilità e di conseguenza non è lecito per nessuno
Nutrire delle il nodo Nostalgia e per i vecchi cassetti bipolari
Però in questo mondo io credo che
Noi dobbiamo cercare di superare due rischi che sono in qualche modo posti e simmetrici il primo rischio
E quello di proporre l'universalismo di continuare a proporre l'universalismo
Secondo il modello culturale etnocentrismo che finora appunto è invalso in Occidente
In secondo luogo l'altro grosso rischio
E cercare di appunto evitare
Di portare avanti e di lasciarsi abbacinare dal feticcio dell'identità culturale
Cosa si intende con cioè stiamo attenti a non farci condizionare dall'idea che le differenze culturali siano date una volta per tutte
Io ritengo ad esempio che oggi uno dei temi centrali
E quello del ruolo dell'Europa
Proprio in una in uno sviluppo della cultura della democrazia intesa proprio con
Svilupparsi
Deve essere l'area del Mediterraneo
E io credo che oggi noi ignoriamo il larga parte la geografia culturale del Mediterraneo
Di questa grande fabbrica di civiltà e ritengo che in qualche modo se ci rendiamo conto della grande ricchezza e profondità di campo storica del Mediterraneo do riusciremo a capire che per questa stessa ragione l'Europa non può essere può ecco che l'Europa potrà giocare
Un ruolo rilevante
Nel contesto internazionale
Soltanto se riuscirà a non essere solo occidentale
Solo se riuscirà in qualche modo a dialogare con tutte quante le grandi culture del Mediterraneo
E di conseguenza
L'obiettivo che dobbiamo porci dal punto di vista di una cultura politica rinnovata
E l'obiettivo di rispondere a una doppia ingiunzione ha un doppio imperativo
Da un lato fare valere
Le ragioni dell'universalità le ragioni dell'universalismo
Da un lato insisteremo
Sul valore della democrazia come opzione per l'incertezza che proprio per questa ragione richiede la certezza delle regole quindi da un lato insistere sul valore del formalismo democratico
Evitando le seduzioni appunto ideologiche
Della democrazia sostanziale che tanti disastri hanno prodotto cioè rivendicare ripeto le strutture formali della legge del diritto come strutture di accoglienza
Delle differenze
Come struttura di accoglienza di ospiti inattesi dall'altro verso però per l'altro verso però cercare di fare valere anche le ragioni della differenza cioè mettere insieme questi due imperativi
Non significa cercare una mediazione ma significa rendersi conto che la difficoltà si duplica che la difficoltà si raddoppia da un lato fare valere in pieno al di là di ogni etnocentrismo le ragioni dell'universalismo e del suo grande prodotto il diritto eguale il diritto come dato certo come fatto tecnico certo come garanzia di movimento
Di tutti gli individui e per l'altro verso però fare valere anche di ragioni ripeto delle differenze ma qual è allora la religione civile in base alla quale è possibile
Fare valere iniziare
Un dialogo tra le culture
Beh io credo che stia in una formula in quella che ritengo essere l'essenza il valore la filosofia spontanea filosofia implicita della democrazia ce la democrazia la definì e oggi oggi definibile unicamente come la comunità dei senza comunità
Qui mi pare diciamo stare e consistere l'unica vera essendo assai definizione di democrazia essa può essere unicamente la comunità di coloro che non hanno la comunità che non hanno radici che vivono l'esperienza dello sradicamento
Se la democrazia riusciremo a ridefinirla non più come interattivo come modello culturale ma come struttura di accoglienza io ritengo che forse le premesse per un approfondimento di noi stessi
E di conseguenza degli altri appunto si potrà dare perché una cosa è certa
Che non si può mai sperare di comprendere l'altro finché non si è compresa le senza di noi stessi
Mi pare che il prossimo armadio dato un contributo molto interessante la definizione dei termini culturali di democrazia del mondo oggi come del mondo d'oggi compresi direi così definendoli i limiti interni
Vorrei invece passare con Igor Man a trattare imitare anzi Gorman a trattare quello che il problema dei rapporti del mondo occidentale con la democrazia ne abbiamo frequentato molto soprattutto in relazione al mondo arabo che lui di cui lui è uno dei più autorevoli conoscitori ecco io credo che ne avevo sempre trattato su tutti i media occidentali il mondo arabo come un mondo che avrebbe bisogno del nostro modello occulto di svilupparsi secondo il nostro modello culturale che in generale
Ci sia un poca attenzione da parte di chi vuole imporre il modello democratico per quelle che sono le tradizioni culturali degli altri popoli
Ecco non so se ti sembra che sia così ma in ogni caso vorrei che tu trattarsi questo tema
Grazie Fabrizio
Scusa
Il cui il crollo del muro di Berlino il suicidio del socialismo reale il conseguente processo di distensione ritirarlo
Sono i dati e distintivi della fine di un'epoca di un campo di un cambiamento
Globale mi scuso per l'aggettivo banale ma non ne trovo un altro
E non a caso tutto avviene tumultuosa mentre il crepuscolo del primo millennio in questa vigilia per molti versi rosa ma anch'ma anche gonfia di speranza del secondo millennio la guerra del Golfo
Ha segnato per così dire una battuta d'arresto nel fluire veloce della Società mondiale verso un'epoca di pace
Sia pure spruzzata da fisiologiche tensioni altrettanto fisiologici conflitti marginali
Di più
La guerra del Golfo soltanto formalmente conclusa
Ci ha sbattuto in faccia un problema irrisolto
Del quale ci eravamo forse dimenticati oppure dovevamo semplicemente rimosso codesto problema si chiama il nodo nord-sud
Giusto appunto il nodo tra Paesi veloci e Paesi lenti
Per dirla composti per
La pausa imposta dalla guerra del Golfo ci costringe a una interpretazione più storici Istica dei fatti
Tutte le società sono toccate dalla crisi o piuttosto dalle crisi diremo di crescita
E però attualmente esiste un solo tipo di crisi mentre diversi sono gli effetti prodotti dalle crisi
Sulla specificità di questo o quel Paese
Prima di essere figli del secolo atomico gli anni Novanta sembrano confermare
L'idea care agli studiosi precedenti la seconda guerra mondiale e cioè l'idea di un secolo di crisi complesse e successive
Espressione e motore al tempo stesso dunque mutamento epocale per citare Karl Popper
Ovvero più modestamente d'una fase media mediatica una sorta di cinghia di trasmissione tra il già consolidato e il nuovo ancora magmatico nella sua incertezza strutturale sociologica
Insomma le nuove tecnologie anzi la grande tecnologia come volano delle crisi attraverso le ondate di sciocco che le crisi stesse producono e subiscono ondate planetarie io obbligatorio per poiché a nessuno è dato sottrarsi al loro impatto
Da un decennio o forse più attraverso le immagini mixate del petrolio e delle armi
Noi stiamo assistendo a volte senza nemmeno rendercene conto approfonditi mutamenti di Ray strutturali mascherati via via dalla guerra dal nazionalismo dalla religione
Travolti da una vera e propria valanga di accadimenti noi non ne percepiamo che gli effetti tragici e spettacolari
Mentre l'economico e il sociale subiscono ora atti del metamorfosi
La personalità e o la specificità di ogni popolo del Terzo del Quarto mondo non sarà più la stessa nei prossimi anni a venire
Molto in fretta direi troppo in fretta a noi occidentali noi europei noi italiani dovremo cambiare mentalità il nostro stesso modo di vedere le cose sinché
Sicché dovremo ridisegnare i nostri rapporti coi popoli lenti
Nel clamoroso tornado che scuote spazza via le idee più risapute dal nazionalismo al culto dei confini dal marxismo di seconda mano alla cultura ossessiva delle torni a come in vitro Luna sempiterna genetica evolutiva
In tanta tempesta che percuote l'Islam e lo stesso mondo cristiano da New York a Madrid Roma Brazzaville da Mosca terranno a Bono Cypress a Santiago del Cile a Lima c'era il Messico eccetera i dati sono diversi
E le poste in giuoco spesso di segno opposto
E tuttavia possiamo discernere le direttrici di crisi eguali che producono effetti diversi
Da qui l'urgenza di pensare in termini nuovi l'antico di cercare scoprire analizzare nuove forme emergenti da un'antica realtà culturale geopolitica economica quella del cosiddetto mondo lento
Le crisi eguali che producono effetti diversi ovvero le crisi diverse che producono effetti eguali sono più visibile concrete nel vicino nel Medio Oriente della fascia costiera del Nordafrica nell'Africa subsahariana
In qualche grande Paese dell'America Latina
Nel territorio Bic continentale di quella che fu l'URSS
Dove il mar dei Sargassi in cui fermento nel fermento alle etnie e tutt'altra cosa del melting pot dove la religione non è più un optional bensì un dato culturale potente imperioso e a ben guardare misterioso
Nei Paesi lenti nelle regioni ingrata del mondo che abbiamo accennato i tempi moderni
Anzi postmoderni sembrano essersi dati appuntamento sul terreno aspro degli interessi nazionali e internazionali
Ebbene fuori da ogni tentazione paternalistica che poi si traduce in in un neocolonialismo infame perché più sofisticato del vecchio corna Lisma novecentesco
Occorre inventare una nuova progettualità
Sì da proporre lo sviluppo dei Paesi lenti anche mediante un salto metodologico
Attraverso le risorse della povertà
Vale a dire la flessibilità d'una mano d'opera consapevole dei suoi diritti ma anche dei suoi doveri
E l'ambiente
Insomma ci viene offerta l'opportunità di una grande sfida culturale
Quella di abiurare ogni politica di interventi colonialisti per consegnare il nostro know how agli altri
Nel segno dell'alterità
Quell'alter ITA che da Hegel passando per la cruna del cristianesimo complice i diversi un alterità
Che può trovare il suo sbocco naturale nella democrazia
Che non è la democrazia come la Regione uno al ma come la religione è un fatto culturale
Che non può prescindere
Dalla libertà dal bisogno dalla libertà dalla paura
Un fatto culturale che ha un nome splendido la
Democrazia grazie
Dunque intanto però faccio una breve comunicazione di servizio che mi viene
Appena portata che al termine della tavola rotonda i partecipanti ed è perché i partecipanti che è previsto un cocktail o che Walter questa piccola appendice mondana che sarà comunque gradita
Volevo appunto affrontare l'ultimo aspetto direi che ancora non è stato toccato del problemi delle
Da rapporti tra Occidente e democrazia e il resto del mondo e sono gli aspetti economici teoricamente la democrazia e figlia idea leggi come si può dire attecchisce bene nei Paesi più ricchi sappiamo che non è sempre vera non è sempre così tagliamo all'interno del mondo arabo il per Paese che forse e più vicino quello che possono essere gli altri aspetti nostri della democrazia e sicuramente il Marocco che non è uno dei Paesi più ricchi l'Arabia Saudita che sicuramente un Paese ricchissimo uno dei più ricchi del mondo è quella che certamente ne conosce di meno
Comunque di questi argomenti vorrei dare la parola su questi argomenti dovrei vorrei dare la parola alla direttrice del cespi signora Marta de su
Sì io vorrei prima di tutto fare una premessa
E mi pare che il problema del posso dal titolo cioè le tendenze globali alla democrazia
Questo problema non vada visto tanto in termini astratti cioè di esportazione di un un modello occidentale che tra l'altro
In realtà non esiste perché sappiamo benissimo quali siano e differenze ad esempio fra un Paese come il Giappone o i sistemi politici dell'Europa occidentale dopo gli Stati Uniti
Mi sembra che il punto di partenza Possa e forse debba essere un altro cioè che esistono in realtà spinte molto importanti alla alla democrazia
Sia dal basso che dall'alto cioè processi di transizione democratica veri e propri invece appunto spinte dal basso
A favore dei diritti umani in generale alla democratizzazione
In moltissime aree del sud cioè questo è un dato nuovo che caratterizza gli ultimi quindici anni del nostro sistema internazionale ma che non può essere assolutamente trascurato sia che si parli di transizione democratica in America Latina sia che si valido Tino i processi in corso negli ultimi anni in Africa subsahariana sì anche se
Si pensa ai continenti in teoria meno adatti secondo una visione tradizionale per esempio in Asia
Dove spinte importanti alla democratizzazione dei sistemi politici esistono pensiamo al caso da Corea del Sud poi guanti o o esistono comunque spinte dal basso contestazioni democratiche dei regimi vigenti è il caso della Cina continuamente
Se poi aggiunto a tutto ciò la realtà del mondo postcomunista
L'enorme ondata di democratizzazione che ha investito resta che a sua volta incentivato nuovi processi di democratizzazione nel Sud è chiaro che si tratta di tendenze molto diverse su questo io sono molto d'accordo con Marramao chiaro che la diversità rimane comunque un dato imprescindibile su cui riflettere
Ma è chiaro anche che si tratta di una tendenza globale che investe nel suo insieme il sud del mondo nonostante che ci siano importanti eccezioni che ci siano dei ritorni all'indietro
Che ci siano dei rischi
Dis nuove spinte autoritario populista e di vario genere presente in tutto il mondo postcomunista quindi direi che il problema che abbiamo non s esportare un Montella e di riconoscere queste spinte e di decidere di sostennero lei di consolidare le proprio per evitare dei ritorni all'indietro
Io faccio solo qualche esempio di questa tendenza che un politologo come Huntington definisce la terza ondata democratica mondiale del mondo moderno
Fra settantaquattro e novanta almeno trenta Paesi hanno compiuto transizioni democratiche
Come tutti sappiamo nell'ultimo decennio in America latina c'è stato una valanga di governi eletti democraticamente che hanno sostituito i vecchi regimi autoritari
Entrati in crisi anche perché non non sono stati in grado di garantire alcuna crescita economica nell'ultimo periodo mentre prima lo avevano peraltro fatto quindi c'è una spinta io direi abbastanza generale cambiamenti del sistema politico e un desiderio diffusa avvertibile
Di abbandonare euro un modello fallito di di Stato autoritario sia nella sua versione
Post coloniale sia nella sua versione burocratica comunista
Questo mi sembra un un dato importante su cui riflettere le cause naturalmente sono molto diverse varie e anche molto e sarebbe anche molto lungo analizzarle io non lo farò
Dirò solo che effettivamente la crisi economica di molti dei paesi del Sud e i suoi effetti sociali favoriscono questo declino del dei regimi autoritari
Anche perché un anche perché sia proprio nel nell'ultimo decennio l'onda lunga invece di quei fenomeni di crescita sociale che si erano avuti negli anni a partire dagli anni Sessanta cioè l'onda lunga di quelli fenomeni di scolarizzazione urbanizzazione e così via
E che in ogni caso hanno contrassegnato questa esperienza
In ogni modo insomma il il dato da cui partire e questo e tenendo conto appunto della diversità però dei punti di arrivo si tratta naturalmente di processi
Differenziati in alcuni Paesi in particolare in America Latina le regole del gioco sono già istituzionalizzate in altri Paesi si tratta solo di esperienze iniziali anche da questo punto di vista da il problema è decisivo
Perché naturalmente la nostra funzione possibile come strumenti della cooperazione allo sviluppo andrà orientata sulla base di queste differenze quindi e gli strumenti dovranno essere necessariamente molto diversificati i canali dovranno essere diversifica
C'è un secondo punto però ed è che a questo ondata di democratizzazione non corrisponde tuttavia una fase di crescita economica se noi analizziamo
L'esperienza degli ultimi dieci quindici anni questo dato è chiarissimo sia di fatto un ornamento
Degli squilibri non sud in termini molto sintetici anche perché sono cose e molto note si può dire comunque che il mondo si muove a velocità economiche differenziate
C'è una primo mondo industrializzato che ovviamente include Paesi dell'OCSE il più alcuni paesi del della Serpentara Sud-Est asiatico
C'è un secondo mondo invece quanto mai arretrato i paesi meno sviluppati circa quindici per cento della popolazione mondiale con più di un miliardo di persone che vivono ancora in condizioni di estrema povertà
Ed è un mondo che ha una situazione peculiare perché vive di fatto una situazione di di scollamento di quello che si può definire un un dei link
Dalle dalla corrente principale dell'economia internazionale in questo senso trovo che l'articolo di Amina sull'ultimo numero di cooperazione non colga degna il problema
Cioè lui sembra quasi ragionare in termini opposti in realtà direi che il problema del sottosviluppo oggi possano essere visto come un problema di appunto di scollamento di de partecipazione dalle correnti principali economie internazionali non viceversa nei vecchi termini dello sfruttamento
E poi c'è un terzo mondo per usare una vecchia io sorretta
Visione cinese è un mondo intermedio diciamo così che comprende molti dei Paesi latinoamericani da Cina e l'India e la sorte di questo mondo intermedie anche sarà decisiva
Perché se questo mondo sono in grado di di svilupparsi in un conto se invece tenderà a retrocedere diciamo così verso i Paesi meno avanzati di fatto avremo un trenta per cento circa della popolazione mondiale in condizioni di sottosviluppo povertà e arretratezza insisto su questi su questi dati del degli squilibri non su che peraltro appunto sono conosciuti se non per dire che l'idea che il mondo possa continuare a svilupparsi a velocità molto diverso io che posso esistere una completa emarginazione in un'incidenza economica di un'attenta così rilevante
Della popolazione mondiale è in realtà come tutti sappiamo un'idea molto miope perché esistono altri invece motivi molto importanti di di quella che definiamo comunemente interdipendenza
Il dato più saliente più ovvio e l'immigrazione ed è una realtà che può essere descritta in termini sintetici cioè se il e così insomma se il capitale non arriva dove sono le persone saranno le persone ad andare dove il capitano formula
Banale ma reale e è il problema della pressione demografica e delle migrazioni che incombe fra l'altro anche sul nostro continente anzi direi
In modo crescente sull'Europa occidentale perché all'emigrazione dal Sud si è aggiunta anche la pressione migratoria da est ci sono i problemi comuni commessi ai dati ambientali ci sono problemi comminare Marco traffico eccetera
Insomma per tutte queste ragioni che Ricucci escono se volete una comunità di destini che invece l'economia tende annegare una mondo che si che si sviluppi a velocità diverse è un mondo molto rischioso
Quindi io direi che il problema dello sviluppo possa essere definito come un problema di integrazione nell'economia internazionale
Ma ciò implicare la creazione di società aperti il vecchio stato autoritario chiuso non è più in grado per mille ragioni di garantire una prospettiva di questo genere
Arrivo così molto rapidamente alla al secondo punto che volevo toccare cioè il rapporto che esiste fra queste tendenze alla democrazia diffusa in un terzo mondo seppure con tutte le eccezioni che sono state ricordate
E il problema della crescita e che nomi caccia a che pro che rapporto esiste fra riforme economiche riforme politiche
Un nodo se volete annoso
Che è stato riproposto in termini conflittuali dall'esperienza sovietica dall'esperienza cinese degli ultimi anni
Con una decisione opposta di Gorbaciov o di tentare di cominciare dalla riforma politica di dance Ping
Di cominciare invece da una riforma economica io penso che in realtà non si possono stabilire nessi casuali causali e di reti fra fra i due termini cioè non è vero che per non è vero se noi guardiamo alla alle esperienze storiche molto differenziati che solo i regimi autoritari possono garantire crescita economica cioè non è vero che l'autoritarismo sia una fase necessaria dello sviluppo
Non è vero d'altra parte che la democrazia politica credi perse
Crescita economica perché appunto questo non è stato un caso dell'ultimo periodo
Munda discussione va forse posta allora in termini in termini pragmatici e cioè cercano di valutare quale possa essere il nesso fra riforme economiche insomma aggiustamento strutturale
Cambiamenti politici in questi Paesi
Ed esistono in proposito tre tesi è abbastanza diverso che vorrei rapidamente ricordare era prima è quella così di sinistra tradizionale fra virgolette esposto di nuovo appunto da Mila nel nostro dossier secondo cui i piani di aggiustamento strutturale sono in comunque inconciliabili con lo sviluppo della democrazia perché implicano una riduzione di spese sociali e così via e quindi in ogni caso non non tollera avrebbero sistemi politici democratici una seconda tesi che si può definire tecnocratica quella sposata
Soprattutto in una prima fase dal Fondo monetario internazionale con un valore assoluto e decisivo ai criteri di efficienza in cui da liberalizzazione politiche spesso concepita puramente come un trade-off
Di dei sacrifici economici e invece una terza tesi su cui si sta orientando peraltro un consenso importante negli organismi internazionali in particolare merita dell'OCSE rinvenuti io inghippi eccetera eccetera in cui secondo cui le riforme economiche rivolte a ridurre il ruolo dello Stato nella gestione economia comportano di per sé il problema della rappresentanza di diversi interessi sociali all'interno del processo decisionale e quindi pongono di per sé un problema di democrazia politica quello mi sembra il modo nuovo e decisivo con cui vedere il problema
E che che poi è stato viene ormai definito con formule sintetiche come per esempio è quella dello sviluppo partecipativo
Che trae appunto se volete le lezioni di dalle esperienze degli aggiustamenti dire aggiustamento strutturale degli anni ottanta per sostenere una necessaria interazione
Fra le due sere cioè un in una visione dello sviluppo che non sia concepita puramente come crescita in termini quantitativi
Ma che sia sui concepita come prima dicevo come e espansione la società civile ai fini di una crescente integrazione con un internazionale non solo ai diciamo ai fini in sede di potere garantire sviluppo e ai fini di una crescente integrazione mentalmente nazionale beni in questa concezione
Il problema della democrazia politica è decisivo perché dipende da ciò la possibilità di riuscire a mobilitare fino in fondo le risorse umane che sono appunto decisive
Per riuscire a garantire una crescita di complessiva di questi Paesi mi fermo qui perché se se poi ci sarà un secondo round invece vorrei cercare di dire in che modo la cooperazione allo sviluppo può essere rivolta stimolare questa crescita della su città ci dite sempre bianca sulle human resources sudare la crescita delle risorse umane vorrei insistere però di nuovo su questo punto nella mia visione del problema della democrazia per quel che riguarda i Paesi così meno avanzati Paesi del sud immobile i Paesi postcomunisti
Io credo che questo problema di come sviluppare le risorse umane di come fare crescere società civili sia assolutamente decisivo
Ci sarà sicuramente un secondo round in quanto appunto ministro De Michelis e ancora impegnato per al ministero e quindi mi appunto mi informavano prima dovrebbe lasciarlo fra poco e quindi sta per giungere qua però nell'attesa credo che i nostri relatori possono continuare diciamo anche la da replicare uno all'altro sulle cose che sono state dette e vorrei iniziare Campora una domanda io al nostro amico nostro ospite marocchino lo scrittore Tarak Ben c'è l'urna e chiedergli se secondo Luís legittimo e utile il fatto che e si possa pensare di utilizzare la cooperazione come mezzo per favorire il processo democratico come strumento di pressione per favorire il processo democratico nei Paesi del Terzo Mondo
I i fu definito
Accordassimo
Passo
Proprio non posso sul sul mosse un sul Hong copiano siamo Fox Gaston spinta molto consenso imboccò Roxy don insomma lo spinello tranquilli ci chiediamo ed analizza il terzo al mondo aveva la sua tecnologia le sue industrie le isole niente
Lei sembra va Fava di ancora in cui infuriano al telefono cooperazione ad essere cambiata desidero fare un'altra cosa una condotta a termine aprirà Cycle Tanasugarn partnership Gianni Nazzaro partner
Quindi non è penisola diventare barra in parla quattro lingue sindacali senza eccezioni
Valgono quando si lavora con un Paese come Algeria Marocco misurata come si tratterebbe come la Francia o la agonia affossare nomino Antonia agiata diede un atteggiamento pregiudizi e di pregiudizi sia va bene quindi per far partire il processo democratico io credo che la cosa principale non in Italia allena una soglia di fronte all'interno del Paese
Neopromossi sono far nascere di non parlarne ma vorrebbe gli appoggi esterni o animali anche dall'esterno a se cercato anche ambasciatore in buoni e benedice l'efferato eccetera da rimborsare in casa
Spendiamo Torella risultato Washington visto che quando ed ecco che il problema dei diritti dell'uomo
è finita tutta utilizzare vero fornire aiuti ad alcuni Paesi paesi sono ormai Tevere a funzionare su un piano d'incubo non allora diplomatico convisse non verso quando chilometro Pasteur veramente subire le farseli noi combatteremo tecnocratica e tenendo il piede ma di non avere le Paradis Lions la magari qualche cambiamento la nomina in termini perché viene fatta e contiamo ricevuta e capito male
Il professor Marramao citava prima Dahrendorf un minimo comun denominatore che non dovrebbe essere valicato
E che costituisce anche un elemento di definizione delle democrazie e cioè il rispetto minimo di alcuni diritti fondamentali dell'uomo tra cui appunto la non violenza e la
Il divieto della tortura ecco lei ritiene che su questo minimo comun denominatore ci possano essere delle così si possa trovare anche un carattere di universalità
Ma io son convinto che bisogna cominciare a porre dei limiti a alla vecchia logica da Realpolitik cioè il criterio di non ingerenza nella politica degli altri Stati
Occorre cominciare a dire che anche per il principio di cooperazione una delle condizioni imprescindibili Vito potrebbe essere
La
L'attitudine dello Stato con cui si coopera rispetto a una serie di valori minimi di diritti minimi dell'uomo e del cittadino cioè quello Stato che viola i diritti umani in qualche modo non può essere partner di cooperazione con questo che mi pare un dato
Molto importante essenziale non possiamo lasciare che sia la cultura degli anglo americani a portare avanti un discorso di questo genere io ritengo che dovrebbe essere proprio l'Europa in primis
Questo si collega direttamente a un discorso molto molto più importante che proprio perché la cernia quello che dicevo prima la capacità dell'Europa
Di appunto concentrare la propria azione in particolare dell'Italia mi dispiace che De Michelis non ci sia adesso di concentrare la propria azione sul Mediterraneo
Perché io ritengo che la capacità dell'Europa di non essere solo occidentale ripeto
Di concentrarsi sul Mediterraneo come zona di sperimentazione come zona di dialogo tra le culture per fare valere questo principio regolatore minimo dei diritti umani
Può costituire la base secondo me la premessa prima di quella cittadinanza transnazionale di quella Carta dei diritti dell'uomo del cittadino a livello transnazionale
Per il libero scambio delle esperienze e per la libera circolazione che secondo me e condizione imprescindibile proprio per loro sconfinamento il positivo sconfinamento della democrazia
Igor Mann insieme nel mondo arabo che noi ben conosciamo sempre parlato della fatto che il la permanenza di una conflittualità non soltanto con il principalmente con Israele ma in generale di una grande conflittualità
Era quello che io ostacolava la possibilità di un processo democratico ora non so se le cose stiano effettivamente così o se risponde invece a una a un'andatura proprio probabilmente di quei popoli una tradizione culturale di quei popoli di non approfondire il discorso democratico
Però secondo te il fatto che oramai verso l'altra sponda del Mediterraneo ci sia una sorta di sei tappe di di continui scambi dettati anche dalle dicono amiche molto precise potrà favorire in qualche modo anche in presenza di una crisi mediorientale soprattutto arabo-israeliana non risolta l'avvicinamento alla democrazia modelli di sviluppo simili al nostro
Io penso senz'altro di sì
Tanto per cominciare per esempio Chung c'è un Paese
Abbiamo imparato a conoscere per lo meno così moralmente nel curvare per nel Kovacs è stata sempre un embrione di democrazia
C'è stato un parlamento che ha funzionato poi naturalmente sotto le pressioni di altri paesi contigui questo Parlamento Stradiotto nulla comunque sia nel bene e nel male questo Paese in ottobre avrà le sue lezioni sarà già un primo passo la stessa Arabia Saudita questo Paese puro e duro
Costruito edificato e che cresce segno il Báb Isma'ribadisco è la diciamo così la maniera più ortodossa di concepire l'Islam nella stessa Arabia Saudita come sappiamo né due settimane fa ha aperto la strada a quella che sarà un po'sarebbe dovrebbe essere un lungo processo demo del mondo democratico
No abbiamo però sotto il sotto i nostri occhi una testimonianza drammatica ed è quella dell'Algeria
Della democrazia che nega se stessa
E questa è una è è una una situazione allucinante
E che la ci lasciasse semplicemente perplessi perché non c'è rimedio a questa mancanza di di di logica secondo i nostri parametri è vero che dobbiamo sempre ricordarci di misurare gli accadimenti rally del mondo arabo non col nostro metro cartesiano ma con cercando di calarsi nella loro dimensione mentale loro logica soprattutto ma un fatto è questo
Dopo aver conquistato il potere in Algeria con con una guerra vera di rivelazione autentica costata anche milioni di morti
Si è dovuto aspettare la rivolta del couscous cosiddetta l'ottantotto il massacro dei ragazzi inermi
Perché si sia si avesse finalmente un'apertura democratica
E con la democrazia con la libertà delle del del elettorale insuccesso quello che non doveva succedere
Sempre secondo il nostro metro e cioè la vittoria dei fondamentalisti espressa nel novanta alle leggi alle elezioni amministrative e recentemente in quelle legislative al primo turno
Non sono valse a nulla le assicurazioni le garanzie fra virgolette date da uomini del FIS
Il Fronte islamico di salvezza che dicevano guardate che noi non non avvieremo
La alla democrazia noi continueremo a fare un certo tipo di democrazia ma regolata dalla sharia la legge islamica ma sarà comunque un processo democratico non sono valse a nulla e allora secondo il principio di San Giusto cioè che la democrazia e godibile so che fruibile soltanto da chi se la merita
Si è fatto quel famoso golpe bianco che conosciamo tutti che sotto i nostri occhi e si è negata alla democrazia per instaurare la democrazia stabilendo a priori che il Fronte islamico della Salvezza non era o fa un un fumo il mento democratico ma la democrazia non è fatta di scelte
Che che discende da un potere per di più da un potere militare armata la democrazia è il risultato come dice Dahrendorf c'è la possibilità di cambiare sistema pacificamente
Così questo è stato negato al popolo algerino
E allora di ecco rispondo concludo la con scetticismo e con amarezza la mia risposte mio tentativo di risposta alato domanda molto precisa
In e mi riallaccio a quelle che ha detto l'amico marocchino e Gianluca la democrazia non è una ricetta non è una pillola non è un'aspirina la democrazia è un fatto di cultura ma perché questa cultura cresca e prolifiche bisogna che ci siano i recipienti dopo questo questo boh brodo di cultura Possa progredire fermentare e espandersi diluirsi innestarsi nel circuito sanguigno di un Paese se noi distruggiamo i recipienti gli studi dis cioè le urne dosi vota sennò disturbi distruggiamo tutto
Tanta salute democrazia ci riempiamo la parola la bocca di paroloni di di di assunti filosofici di astruserie di astrazioni ma fate questo
La democrazia comporta un prezzo da pagare
Tutto sommato re Hussein di Giordania con le sue lezioni democrat democratiche le prime si è visto arrivare addosso sulla schiena diciassette
Signori fondamentalisti in Parlamento ha saputo metabolizzare lì e nel del male va avanti la democrazia questo tentativo di democrazia in Giordania
Non capisco perché in Algeria
Sia caduto quelle che è accaduto e soprattutto mi vergogno del fatto che nessuno a cominciare dal governo italiano abbia trovato nulla che le dire di questo piccola creatura chiamata democrazia algerina strozzata nella culla grazie
Ringrazio Igor Man che è sempre molto preciso nelle sue valutazioni sempre denota veramente una grande conoscenza di questo mondo islamico è sempre un piacere ascoltarlo il nell'attesa che arrivi il ministro che mi dicono sarà qui intorno alle tredici credo che le posso tranquillamente dire le cose che aveva rinviato di dire precedentemente
Sì io devo dire
Non tranquillamente
Sì che sono d'accordo con quanto si è appena letto
Se vogliamo
Stabiliva una commissione come io credo sia giusto fra cooperazione rispetto dei diritti umani spinte sostegni ai processi di democratizzazione mi lei vero che non sono tollerabili cioè di screditando le rendono molto meno molto meno credibile la nostra azione su questo non c'è dubbio
Anche da Chester atta incerte latitante diciamo così nel suo vertice di Lisbona di fronte alla crisi algerina quindi io sono d'accordo con Ingmar vorrei dire che di fatto c'è uno scollamento fra quello che ormai viene riconosciuto niña di principio perché ormai il fatto che la cooperazione debba avvenire nel rispetto dei diritti umani una sua condizionò molto rigida non è più messo in dubbio presente Origo è un c'è una risoluzione molto importante io trovo il Consiglio dei ministri accede novembre scorso che appunto indica nel problema dei diritti umani del appoggio democratizzazione uno degli obiettivi centrali della politica di cooperazione europea e parla esplicitamente della necessità di introdurre negli accordi di cooperazione clausole di salvaguardia
Democratica cosa che peraltro già avviene presento con i paesi latinoamericani e l'Italia da questo punto di vista è stato un paese anche molto sensibile perché nel rapporto bilaterale con l'Argentina questa clausola
Esistere e quindi c'è se volete un po'al trasferimento di quella concezione che vige nella coesione interna fra gli Stati europei occidentali a un paese invece sterno un paese su
Quindi sul piano io direi dei principi
Non ci sono dubbi ormai c'è un consenso negli organismi internazionali su questo punto sul piano dell'applicazione di questi principi ci sono tutti i dubbi di questo mondo perché naturalmente dalla Realpolitik che tende a fare prima in molte occasioni
L'Algeria è una di queste occasioni vaccinato Romina umiltà diciamo così è un'altra di di queste occasioni io credo che vada sostenuto invece qua una posizione principal veramente di principio
Perché è l'unica credibile
Vada sostenuta come e qua
Credo che sia giusto dire che nodi sono abbastanza diversi ci vogliono sia delle azioni negative insomma le famose sanzioni e via dicendo e questi clausole di condizionalità
Che verso cui si stanno orientando appunti Donatoni però ci vogliono anche delle azioni positive che sono molto difficile invece da concepire
E che rientrano in questo vasto capitolo della dell'appoggio e processi di costruzione democratica di Institution binding processi elettorali
In generale direi che è un modo efficace per sostenere la democrazia e di decidere che meno cooperazione debba passare per criteri puramente governativi cioè se si attuerà una cooperazione anche con altri agenti politici ed economici di questi Paesi
Organizzazioni non governative eccetera eccetera nostra possibilità di contribuire allo sviluppo di un tessuto partecipativo nei paesi del Sud sarà molto più anche l'ultima cosa che volevo dire che secondo me
Tutto questo può avere successo se vengono stanziati dei fondi ad hoc cosa che per esempio
Nel caso italiano è stato fatto molto poco
C'è solo un'esperienza recente secondo me molto interessante cioè dalla legge Raffaelli che decide gestite male fino all'un per cento del bilancio della cooperazione per partecipazione italiana ad azioni pacificazione che non siano finanziate altrimenti cioè in sede
Degli di altri organismi internazionali è importante perché si nega ha tutto un altro tipo di ragionamento che che non ho toccato ma che è un altro è un altro corno importante di questo dilemma
Cioè esisteva un rapporto fra sviluppi democratici
E forme di pacificazione regionale
Questo è stato molto evidente in vari casi in Africa presente o nel caso cambogiana un altro esempio dove la sistemazione dell'area si lega alla possibilità di tenere le prime elezioni libere in Cambogia e così via
Quindi io direi che destinare fondi appunto alla partecipazione
Ad azioni pacificazione è un modo importante di rendersi conto di questo stesso dilemma così come lo è
E fra le cause di condizionalità degli aiuti quello di stabilire delle connessioni molto rigide fra cooperazione riduzione delle spese militari nel Terzo Mondo
L'ultimissima cosa che vorrei dire sempre aspettando il ministro è che tutto quello che ho detto finora però implica anche che ci siano riforme importanti da parte dei Paesi donatori
Quindi per quel che riguarda le spese militari secondo me che ci debba anche essere una riduzione delle nostre spese che permetta di vestita di più fondi alla cooperazione allo sviluppo
E per quel che riguarda l'integrazione del sud dell'Est nel come mia internazionale che vengano compiuti quei passi di riforma delle istituzioni commerciali quindi una riduzione del tasso di protezionismo europeo ad esempio e una politica diversa nei confronti dell'annoso problema del debito che permettano realmente di fare sì che i soldi che diamo
Con la cooperazione non siano di fatto cancellati da quel pittore diamo con protezionismo pagamento il servizio del debito eccetera
Il romanzo prima citava la strangolamento della giovane democrazia algerina e probabilmente non alludeva al fatto che molta parte dell'Occidente qualunque cosa venga fatto contro il fondamentalismo islamico viene visto comunque con un occhio in qualche modo compiacente
Il io vorrei chiedere al nostro ospite marocchino il lei prima faceva dei parallelismi tra le varie religioni centrano tolleranza che poteva avere la religione cattolica
Che una religione cioè e quella cattolica o comunque i Paesi che si muovono nel nell'orbita del cristianesimo abbiano una maggiore possibilità a coesistere con i sistemi democratici rispetto alla religione islamica io però vorrei dirle che estremamente all'interno delle religione islamica non è ma non mi sembra di aver mai visto maturare spontaneamente un processo democratico se mai piuttosto subirlo
L'ho perso il MOSE stipula s'Fassio quando guarda io sono per la separazione assoluta fra la relazione tra la Regione e la politica è una cosa
Fisiche estremamente difficile da ottenere oggi indetta echi arabi e islamici pluralismo rimanendo isolato nei paesi nuovo il PSR il Citizen resti sono e che non sono stati citati e che sono stati citati scusatemi è la Siria e l'Iran questa separazione non ha instaurato alla democrazia
Ma comunque però oggi si può notare che la religione poiché costretto intendono pretende offrire delle risposte Pittis separate le domande fondamentali ha delle domande gravi esistenziali metafisiche
Quotidiano greche altre teleriscaldamento Magarelli c'erano in Francia convince fa le persone il giudice diventa un programma politico questo vuol dire che oggi con un programma che si basa sulla fede sulla credenza sfide solo quella bastione sull'irrazionalità protette progredire rinvio potete andare avanti tutti quanto secondo le prime persone che se poi parlare esonerato razionale tecnico scientifico ruggiti obiettivo lo convince che insieme quindi è vero Sgarella pienamente la dal da qualcuno Fassino Natale torna fornito democrazia fiumi e nessuna religione apparenti l'area perché democrazia ma perché nei principi religiosi alla cosa rapporto di un un tema portante si ritrova in primo piano sul e da innanzi tutto questo con dunque da convenzioni questa relazione con larghe ladri collettiva e nella qualità è una religione fatta naturalmente per governare ecco dov'è l'errore dal momento in cui si prende nell'Islam poca in programma ideologico lampo programma politico lo si fa un errore fondamentale vero analogamente all'inizio della nascita nel vederli islamica il profeta Mohammed tentativo profeta politico fare perché proponeva estendere Parri da questa religione bisognava diffonderla ed era quindi uno politico zitti stesse da questo era necessario all'inizio oggi in genere la religione islamica ci può essere una struttura poi recita unanime l'avesse non si capisce bene perché se non fosse altro che per quando viene utilizzata per Rete interessi ben precisi peraltro di rimanere in piedi
Arriveranno dagli assetti ma nell'arrivare alla laicità questa è un'altra cosa un fenomeno molto complessa perché c'è una specie di terrorismo UDC punta religioso tra virgolette infantili che anche parlare oggi nel Marocco e Tunisia e altro Michele laicità continuamente di essere confrontarli ad un problema di intimo e questo non può essere inserito non ce ne andremo a ballare
Ciò che si è verificato durante la Fiera del Libro alta al Cairo è un fenomeno molto sintomatico legge da non è una repubblica islamica e purtroppo ripeto di ottantanove in Egitto Dauli tutti cioè una comunità fondamentali stabilisca c'è un'istanza religiosa la chiesa collaudati dalla grande ma il carcere esprime l'autorità religiose del paese ma questa autorità religiosa
Merita tali funzioni o ha mandato dei funzionari presso la Fiera internazionale del libro che siete nella nota e Lori età intitolato i limoni di Roland si vede
Saggi e altri Institute rientri che considerava com'è è un pregiudizievoli alla Renault giovane gli ha fatto gli appare della la nota questo Repubblica ha fatto causa a l'imprenditore a e al suo editore la tutela così bella gratis tutti d'accordo a causa loro questo autore ed editore sono state condannate ad acquarelli di carcere servizio chiavi sono appellati finisce ma questo vuol dire che dal momento in cui silenziosi sono presenti gli schiavi al culturale o al politico
Non può tollerare ma altresì sceglie la propria via basta quello che è una minaccia per systems i sistemi la religione è un grande Baldascino tuona contro la religione ma io dico che la religione debba essere un un fatto di coscienza personale quello che grida faccia la sua preghiera ma che non venga intromettersi nelle tali privata delle persone a cui io avevo anche dire quanto riguarda al fatto algerino affiliato spuntano vi è uno scandalo
In quanto alla democrazia
Bisognava essere tragico bisogna bisognerà accettare tanti accettata io studente aveva anche detto che sono contro le scelte comunque i fondamentalisti
Sono persone che cerchi di un uomo dominando il mese ma dal momento in cui sono stati eletti democraticamente bisognava andare fino alla fine cioè io da quel momento in qua con i pareri degli algerini mi hanno detto l'uomo che sul posto tuniche fuori tono ieri a Parigi con il Marocco
Quindi non conosce già
Che noi davamo per non subire in termini di autoritarismo incendi che oscurantismo Assisi così posizioni troviamo quindi la posizione ad aiutare difficile mostra la pratica commesse domani in Francia nazionale diciamo arrivata strade che è un sistema esperta totalitario in terracotta
Se è questo il solo questo torneo nazionale prende il potere il problema che si pone oggi
Trovatasi stanno politica francese questo bisogna interpretare il proprio naturale o meno perché non solo è una minaccia contro gli stranieri ma contro la democratica francese non sfugga al problema Gehenna solo legato alla esperienza algerina credo che tutto ciò pionieri estremismo quando totalitarismo non è una minaccia per i valori tema pratici contro quali per i quali noi lottiamo
Non voglio contraddire l'illustre maestro nel poeta e scrittore però qui è il lo scorpione che si mangia la coda
Secondo me per tornare all'Algeria il presidente Schatz li aveva visto giusto
Proponendo di cooptare in un futuro governo possibile governo il fronte democratico islamico perché avevo visto giusto tanto perché Luís ha una memoria storica diversa dalla nostra
E sa benissimo che dell'incapacità dell'Islam trasformare la costo contestazione in istituzione poi c'era fatti i suoi calcoli aveva capito che in fondo non superava il quaranta per cento e che se non ci fosse stato come non ci sarebbe stato l'astensionismo del primo turno non è che la vittoria del fissa questa talmente clamorosa è talmente disastrosa si trattava per usare un'espressione italiana di fare un operazione Moro Thea cioè di assumere nel inglobare e metabolizzare lentamente queste forze
Che esprimevano una realtà di fatto esprimevano un enorme tragico disagio sociale e da che cosa nasceva questo disagio sociale
Dalla conduzione dello Stato durante dal dalla dalla c'è Santa tre a oggi in maniera verticistica surrettizia diciamolo pure quando in un paese dove il settanta per cento dalla popolazione è composto da giovani disoccupati che hanno meno di ventisette anni
In un Paese in cui la miseria e viene offesa dai gerarchi che hanno la vita da cinque miliardi l'automobile conti di lusso e il anche tre anche quattro e conti in banche in Svizzera
La gente e disperata e allora il voto algerino non è un voto fondamentalista è un voto di protesta
I giovani algerini io ne conosco tanti amano il RAI alla nostra cultura pensate che nel lei fa la stele in Babel due dell'ex quartiere dei pied noir oggi quartiere dei miserabili la gente si quota per comprare l'antenna parabolica per prendere i programmi da televisione italiana e verde visione francese ma non soltanto prevede gli spettacoli di varietà coi premi facili ma anche prevedere trasmissioni culturali
C'è una sete di cultura c'è una sede di gioia di vivere perché i giovani vogliono vivere
Quindi Vanni che la propria voto
Nella sua stragrande maggioranza dei giovani algerini era un vuoto oscurantista è un voto di protesta
In quei se lo leggiamo il programma del FIS
è un programma terra terra ma risponde almeno teoricamente ai bisogni elementari della gente e quali sono i bisogni eterogenei trovare senza fare la fila il mangiare nelle cooperative che c'è e che viene regolarmente imboscato e trovare un minimo di lavoro non opere faraoniche Uma Thurman opere di regime che dava da mangiare ai gerarchi e niente la popolazione era molto semplice quindi io penso che non si possa oggi dire sì Eagle tu non eri al topo al nostro posto dovevi dire Tina che dice questo lo dicono quelli intellettuali quegli uomini che sono stati legati sempre alla Greppi e ideologica o fisica
Delle frodi del del del partito al potere durante tanti tanti e lunghi anni
Poi un'altra cosa che voglio che vuol dire
Quando noi ci preoccupiamo ci allarmiamo tanto del fondamentalismo islamico io direi di distinguere fra fondamentalismo integralista tanto per cominciare
Ed è e chiederci perché e perché è successo questo perché questo risveglio il quale mi sveglio molti comunemente credono che sia nato con la rivoluzione khomeinista hanno
è un processo lento che va avanti da lunghe lunghi anni e che ha una data precisa di nascita come connotazione politica che il cinque giugno del mille novecentosessantasette quando di fronte alla disfatta di Nasser
Con l'arma tutte le speranze e le illusioni della gente verso Lisi degli occidentali verso il nazionalismo progressiste lei Rizzante di marca occidentale quando la gente l'Inter quali per primi prendono coscienza di essere stati turno primati dell'Occidente
Che non ha esportato
Democrazia non ha esportato Novaro mai portato un neocolonialismo
Camuffato da consumismo allora cosa succede che l'intellettuale si chiudono in se stessi e Obama che al cerca di che cosa dei valori fondamentali e dove si trovano questi valori fondamentali
Nella religione perché la Regione è cultura è un fatto culturale
E poi come succede sempre alla storia
Questo processo di recupero dei propri valori viene strumentalizzato viene politicizzato ed ecco nascere integralismo ecco esca nascono i movimenti fanatici che naturalmente spingono sulla piazza la gente più incolta più violenta che vuole subito tutto
Immediatamente senza sapere che cosa poi sia fatto questo tutto
Ricordatevi che la la rivolta del couscous dell'ottantotto non vede i fondamentalisti scendere in piazza e farsi massacrare i morti furono ottocento madri dei ragazzi giovani dei licei ginnasi
Fu una protesta autentica popolare che poi pelli hanno saputo
Fruttare politicamente strumentalizzare come usa dire ad operare ma comunque il segnale c'era quindi no i signori amici miei carissimi valuti tanti uno con loro molte discussioni non tutti per fortuna non mi possono venire a fare questo discorso
Tu dovresti essere qui al posto nostro perché consente delle scrittrice la libertà non è vero niente
Grazie
Colgo l'occasione di questi pochi minuti ancora prima che le voleva replicare
Se per le lascio replicare perché tanto latte ministri in macchina quindi brevemente le do la parola per la replica
No storici del palo così
Poli mix ecco lei la oltre
Di dicevano la regia di
Alcuni un leasing oppure Romiti utile anche problemi non economici disoccupazione problemi noti da un muro di prospettive cultura bene ed è vero che esistono gli stessi Paesi che gli stessi problemi non paese Khomeini Nava Marocco dove ci sono diverse confraternite islamiche
Ma il recupero del male vi mentre visitavano tanto non è riuscito a in Marocco c'è agli islamisti no non sono riusciti a capitalizzare ha di unire i gli scontenti imputato per quanto riguarda l'Algeria bisogna ritornare un po'indietro ci avrà priva di identità culturale su l'Algeria soffre ancora oggi di questo problema l'identità culturale corpus grosse perché
Il quando Cesar che questo popolo
è stato
Caratterizzato dalla presenza ottomana avverrà nei secoli assai Koirala presenta francese per cento in più anni più una guerra tremenda che è durata otto anni più audaci
Una trentina d'anni del regime di Fronte di liberazione nazionale Russell Ermengarda
Autoritario quasi una dittatura quindi questa somma non la Narduzzi mai potuto trovare una riempita aprirà
Per cui quando noi membri islamici nel mondo intero cominciano ad agitarsi è un fatto che è in corso a fronte l'assistenza del blitz simbolico di nutrimento a culturale ideologico e Luigi Giordano ebbene lesi la urbano azienda è arrivato e quindi si dovrà riconosciuti come nel fanatismo abbiano riconosciuto la propria identità io non ed è questa la cosa che si è sviluppata e viene a Dario al GPS il Fronte di salvezza islamico dal sotto questa questa questo successo qualcosa forte l'amico non è a noi tutti
Va al cinema e lenti
E il giorno dopo a avrebbero rinchiuso le donne in casa bene ma censori Programme ma esprimevano uno ascoltando sale economico ma strutturale a termini sta e culturale a Brindisi perché nelle manifestazioni c'era anche un'opposizione contro la Francia contro l'Occidente in generale contro ha proprietà svolto usata ciò che liberamente attraversa la recente storia abbia ignorato le rivendicazioni del mondo arabo
Non è successo credo che io ritornerò qui alcune delle mie ossessioni che il problema palestinese e cioè big Blue Peter i giovani algerini oggi militante che si riconoscono nei discorsi degli islamici guardare perlomeno si riconoscono alcuni discorsi seri e in cui viene da della Palestina deve essere liberata anche la pallina d'avere una patria una giustizia
L'albergo quindi la guerra del Golfo punto degli argomenti pronti non c'è niente di buono che può arrivare dall'Occidente questo è il discorso che è stato utilizzata dai canoni del movimento islamico e gli hanno visionato in maniera ottima
Le aziende battendo non ha saputo parlare nel mancherebbe non ha saputo discutere con il Maghreb di una chiedono il passaporto mantenere un dialogo con la civiltà al governo con la coltura c'erano già state il dialogo economico non ha saputo mantenere inermi le relazioni con questo Rapallo qui con questi valori che tra l'altro sono vicini anche dal punto di vista geografico quindi l'ISE l'esempio algerino è sintomatico si riduce perché esistono è vero se problemi economici in questo paese della tesi che se il Paese fosse sviluppato forse Giovanni non si ritroverebbero in movimenti islamico c'è www una come approvarlo in questa per la devo fare prima all'epoca dello Scià siberiano iniziava è uno credo che l'Italia non paese molto sviluppato ma sono enormemente sviluppata casato quello con la situazione attuale e quindi ma debbono speculare su una situazione alla stessa storia un po'speciale le preoccupazioni sono al futuro cioè che cosa ne sarà dell'Algeria nel prossimo futuro
La repressione pesante attuale entrata ogni mettere in cambi di riunire in campi tutti gli oppositori questo non porterà certa cose positive con tutta questa complessità questi problemi Savasta antipasti Valenzano ottimale anche poiché il problema della democrazia in Algeria
è stato pastorale fin dall'inizio migliore perché da pronta dando retta da detto che bisognava liberalizzare chiudere con il partito unico
è stato infastidito in maniera non sufficientemente davvero pensata cioè la democrazia è una cosa che si può fare una cosa di cultura
Volevo soltanto aggiungere che credo che io avevo letto sempre quello che lui ha scritto
E mi sono trovato quasi sempre d'accordo con lui
Molti dobbiamo renderci conto
Che il caso algerino che l'Algeria e l'ultimo sasso del muro di Berlino che crolla questa è la verità
Crollato il muro di Berlino che arrivava fino a lei
Un regime che si era retto su parametri Pseudo marxisti realisti è crollato della sua stessa insipienza delle sua stessa ladrone e via
E naturalmente questo prova sconcerto non avendo alle spalle come un background come industriale come a staccare dovrà Germaneto peraltro squilibri contraddizioni come vediamo ogni giorno
E la caduta del muro di Berlino che si compie a un braccio di mare dall'Italia
Igor Man Igor Man cita la prima una dinamica nella storia cioè non è storia recente
E corruzione che viene un ripiegamento delle persone sulla propria culture sulla propria religione e che significa poi che altri all'interno del recupero del della della tradizione religiosa prevalgono le istanze fondamentaliste perché de sia ritorno indica storie ritorna indietro vorrei chiedere a Marramao ma questo non significa però in un un ripensamento della storia che vuol dire che si ricomincia sempre daccapo cioè ogni processo
A un ha in sé in il i germi della involuzione per cui non si non si va mai avanti ma la religione serve per tornare indietro
Ma io farei una una considerazione di ordine molto generale cioè spesse volte noi non ci rendiamo conto che la storia è fatta di due strati e tempi ben diversi Cetto una storia attuale che è fatta di vicende politiche di crisi economiche
Quella che chiamiamo la storia contemporanea la storia così detta veloce
C'è invece una storia so sotterranea che si svolge a livelli negli strati più profondi sub cutanei
Dove delle premesse delle contraddizioni che ritenevamo in qualche modo superate dai processi di modernizzazione dalle rivoluzioni politico ideologiche in realtà poi riaffiorano e questo a mio parere è vero
Per il caso dell'Islam non sono un esperto ma ho girato molto in paesi arabi
E poi tra l'altro il segno anche all'Istituto Universitario Orientale a Napoli quindi un continuo scambio con con amici che sono esperti del mondo islamico
E ecco io ho l'impressione che non soltanto ciò valga per l'Islam ma vale anche per lo stesso Occidente cioè
Noi oggi leggi ve diamo che riaffiorano in Europa forme di conflitto forme di identità o processi di riscoperta di vecchie identità
Che se vogliamo cercare di spiegare non ci servono le categorie degli ultimi due secoli ma dobbiamo ricorrere proprio a divisioni a quei muri interiori di cui ha parlato molto opportunamente Claudio Magris
Quei muri interiori che risalgono addirittura all'epoca delle guerre civili di religione quelle guerre civili religiose quei conflitti che poi l'avvento del sistema europeo degli Stati del mille seicentoquarantotto con la pace di Westfalia aveva in qualche modo neutralizzato
Oggi noi vediamo che antiche divisioni ritornano e sono antiche divisioni che appaiono molto più molto più durevoli molto più virulente delle stesse divisioni economiche delle stesse divisioni di classe
Questo è un punto che deve farci molto riflettere quindi stiamo attenti a demonizzare i fondamentalismi altrui e ricordiamo che l'Occidente è stato terreno di cultura dei peggiori e più virulenti fondamentalismi
Quindi si annuncia che il ministro in macchina e io mi auguro che effettivamente però io questo Padova farai un break di cinque minuti inattesa che dell'arrivo del ministro perché altrimenti diventa una esattamente
Però al tema della cooperazione della democratizzazione
Solitamente sono soltanto nei suoi aspetti economici ma anche negli aspetti religiosi nell'aspetto culturale il diritto il potere in qualche modo di interferire nelle culture altrui il me i modi in cui si possono sviluppare questi processi
L'Italia ne alle avuto la fortuna sfortuna ma io penso fortuna perché in ogni caso ogni ogni come ogni giornalista e sogna avvenimenti credo che ogni politico ha sogni in qualche modo avvenimenti di essermi state chieste in un momento di grandissime trasformazioni assolutamente inimmaginabili nel mondo
Però lo stesso Dahrendorf nella interviste che abbiamo trasmesso all'inizio di questo nostro incontro sosteneva che anche nello stesso Ester liberatosi del comunismo ci sono dei germi preoccupanti di Monti di movimenti illiberali di momenti di momenti in cui di scontri interetniche si vengono in una in una chiave non dichiarare di non rispetto per i diritti dell'uomo che è stato lo stesso Dahrendorf poi ripreso anche dal professor Marramao individuava quali possono essere i limiti minimi in cui ci si riconosce in un momento democratico
Ecco su queste basi io ti inviterei a tracciare le e a riflessioni e conclusioni di questo problema che abbiamo affrontato questa mattina
Innanzitutto devo scusarmi
Ovviamente non posso aver la pretesa di transare conclusione di un accordo che non ho partecipato
L'unica giustificazione Kyoko sono questi
Giorni molto convulsi in cui si sommano gli impegni
Normali di governo devono essere quanto inutile una campagna elettorale campo intensa cui difficile anche sottrarsi
E questo è un tema molto importante di estrema importanza brand molto più importante di quasi tutte le cose che agitano la nostra campagna elettorale
Però appunto siamo immersi nel contingente delle cose che poi invece leggete sui giornali
Quindi onoro faccio un gesto di di presenza come è giusto che sia per il fatto che questo è un tema che non può toccare a fondo
Il modo di gestire un'amministrazione come quella degli affari esteri
Momento come questo tanto più perché come avviene in Italia il ministro degli affari esteri anche il compito di gestire le politiche per la cooperazione allo sviluppo e la questione diciamo così della dimensione umana in tutti i suoi aspetti non può che essere un momento essenziale per fissare i criteri con cui gestire queste politiche di cooperazione allo sviluppo
Quindi e scusandomi di nuovo punto senza avere la pretesa di
Tirare minimamente delle conclusioni della discussione che avete avuto io faccio qualche considerazione aggiuntiva una sorta di postazione al avvolto dibattito o comunque un contributo alla discussione che credo non dovrà finire anzi non finirà sicuro
Né qui nel resto del mondo con questo con questo convegno anzi probabilmente diventerà e speriamo che lo diventi sempre più nel prossimo futuro un tema centrale nelle discussioni chiamiamoli così relative nell'azione internazionale i rapporti tra i popoli del mondo il modo e il tentativo di costruire quel nuovo ordine mondiale che al di là della retorica della formula effettivamente di fronte a noi in quanto Vecchioni non c'è più i sistemi di questo ce lo insegnano le
Nel nostro nostro background scientifico non possono rimanere a lungo in una situazione di equilibrio e quindi un nuovo ordine un nuovo equilibrio comunque prima o poi verrà e tematiche di questo tipo
Credo la BPER Ravetto abbondantemente ma anche a mio parere sono evidentemente centrali per tentare di fare in modo che questo nuovo ordine sia migliore del precedente possa consentire dei passi in avanti nel gestire le dazioni tra le varie parti del mondo
Però ripeto qualche riflessione forse meno convenzionale di quelle che normalmente ho sentito fare nel corso di questi anni ultimi anni
Su questo tema vanno fatte
In questi ultimi anni ovviamente
Come si può dire da coscienza è cresciuta di queste questioni numero crescente non solo di persone che si occupa di questi problemi ma anche di governo di organismi ufficiali a cominciato esprimere in modo più netto l'esigenza che questo tipo di diciamo di angolatura nell'esaminare i problemi venne introdotta venga resa centrale rispetto a quanto avveniva nel passato
Governi europei in maniera crescente la stessa comunità ha cominciato a ritenere
Essenziale nella definire in sede multilaterale e bilaterale le politiche di cooperazione di di di di relazioni economiche solo economico sociali culturali prendere considerazione anche questo criterio
Sta avvenendo cioè con qualche anno di ritardo con le questioni del appunto dei diritti umani fondamentali quello che è avvenuto che volete l'ambiente cioè si comincia a capire che questi nuovi criteri di valore devono essere assunti come centrali nel prendere le decisioni che poi devono essere prese e questo è un fatto molto importante possiamo ricordare molti passi in avanti anche concreti in questa direzione
Intese come la Francia la bolla cercato di modificare una linea che era stata prevalente per decenni praticamente dal mille novecentosessanta l'altro giorno la vicepresidente della Comunità europea e della Commissione europea Manolo Marin che incarico di applicare una parte consistente di politiche di cooperazione della comunità quelle relative raccordo dalle
Sta rivedendo tutta la sera corde cercando di introdurre questo criterio
E questo è un fatto senz'altro positivo inoltre ovviamente aiutato con questa modificazione di clima in questa ma cresciuta importanza data questa tematica proprio la fine del vecchio ordinamento il vecchio ordine era per definizione basato sul doppio standard
Che lo sia si applicavano una serie di criteri modo doppio nel senso che se li applicavano un modo agli amici un altro modo inimicizia c'era molto rigoroso quelli che stanno dall'altra parte si chiedevano uno due talvolta anche addirittura più di due occhi su quelli che stavano dalla propria parte
Ecco
La fine di questa separazione del mondo in due blocchi e quindi in questa immagine di un ordine basato sulla contrapposizione quindi se gli amici e nemici ha reso più difficile reggere l'accusa inaccettabile in sé filosofia del doppio del doppio standard c'è un doppio standard emersa con molta forza durante quella che è stata la maggior crisi post vecchio ordine cioè la guerra del golfo la crisi del Medioriente dove uno dei temi che fin dall'inizio nel rapporto tra il mondo arabo il mondo occidentale è stato sollevato atto appunto quello del del doppio standard capitate per regole appunto il richiamo ai diritti fondamentali e le varie carte all'Iraq perché è un Paese arabo e poi non l'ha applicata Israele perché Israele sta nel nostro campo sta dall'altra parte voi e credo che si possa riconoscere parlando oggi proprio in queste ore che un grosso sforzo è stato fatto da parte
Diciamo del mondo occidentale dei Paesi più forti più ricchi compresi soprattutto gli Stati Uniti d'America per cercare di superare questa logica del doppio standard e per la prima volta fatto non solo è partito un processo di pace ma soprattutto perché non per simpatie in cui
Sia pure con molte ancora contraddizione con molti passi avanti da convergono il tentativo è stato quello da parte dei due Paesi sponsor ma soprattutto gli Stati Uniti e poi di chi ha collaborato connessi comprese la comunità Rocca di introdurre un unico standard
E per la prima volta appunto isole allora più goduto come si può dire
In modo totale addirittura critico in certo senso dell'appoggio di chi stava da quella parte
Ma si è aperto un vero e proprio patto di ferro è notizia di queste ore che sulla questione dei
Dei crediti per insediamenti dei nuovi immigrati negli Stati Uniti tengono duro insistono sul punto che non li vogliono dare
Se non c'è il blocco degli insediamenti e i territori occupati è un segno di questa evoluzione questo sarebbe stato semplicemente impensabile tre anni fa eccetera vale e quindi
Si va nella direzione giusta un altro segno diciamo così in questo cambiamento avvenuto con alcuni eventi penso soprattutto alle vicende del Kurdistan dell'Iraq del Nord
Un momento molto acuto un anno fa quando si è cominciata ha cominciato a trapelare una evoluzione proprio direi un'evoluzione più ancora che giuridica filosofica
Etica
Nel modo di concepire le relazioni internazionali cercando di superare uno di quelli che era uno dei punti fermi della impostazione giuridica su cui le relazioni internazionali si erano
In questi decenni ultimi organizzate cioè sulla critica rigorosità del diritto di non della della della non ingerenza cui
Si partecipava a organizzazioni internazionali si accettavano regole comune solo fin quando non è non superavano diciamo il confine a vita sebbene nel caso del del Kurdistan probabilmente perché appunto c'era stata la guerra del Golfo prende perché era finito il vecchio ordine probabilmente perché la vicenda decurtare grazie alla televisione ha colpito come si può vedere le emozioni primordiali di molta gente più di quanto ne sa il passato ha cominciato a farsi strada l'idea che ci potesse essere l'ingerenza in casi particolari cioè e di fronte alla violazione di principi particolarmente dei canali particolarmente importanti
La comunità internazionale potesse prendere decisioni anche contro diciamo parecchio interessato anche dentro diciamo la sfera di autogoverno di di di di di di governo proprio di uno Stato nello Stato nazione aderente in questa abitazione internazionali e e decisioni sia pure molto contorta che lo hanno preso in quel momento per appoggiare l'azione l'operazione approva il conforto e poi il la questione di Statuto in carne e poi la polizia o comunque in qualche modo ancora lì che cerca gestire questa situazione ancora precarie contenitore è stato d'inizio una non più solo in sede accademica teorico messe le pratica di modificazione nella direzione del riconoscere situazioni in cui il diritto di vi è il diritto d'ingerenza
Non più gli è il diritto di ingerenza in quanto vi è una specie di bene superiore di bene più generale che autorizzante obbligherebbe la comunità internazionale intervenire per ricostruire per sanare la ferita per ricostruire l'ordine
L'ordine violato e
Questa cosa ha fatto ulteriori passi avanti poco notati dalla stampa espressamente degli atti lavori proprio qui in Europa negli ultimi negli ultimi mesi per esempio la decisione ormai presa Dalla CSCE di consentire azioni di emerge in casi di emergenza della CSC medesima Costituzione europea paneuropea non più all'unanimità
Com'era la regola tradizionale ma con l'unanimità meno uno decisione ormai presa e l'abbiamo sancita a Praga alla fine di gennaio adesso deve essere solo come si può dire messa a punto ratificata ma impresa
Cocco parte proprio dall'idea del diritto di ingerenza cioè cioè ci sono casi in cui una situazione esplode il governo in carica che ha il diritto di rappresentare quel Paese si trova dalla parte sbagliata il resto della comunità europea può decidere un intervento ovviamente sulla base dei principi cioè della carta di El Cid l'atto di enzimi della Carta di Parigi anche senza il voto di quello Stato e quindi il diritto di perché questo problema ci son secolari Gorlani evidentemente il diritto di veto di quello Stato a occuparsi delle sue questioni interno cade perché gli altri tutti assieme farà siamo ancora molto lontani non sa ma tutti assieme contro non contro ma nella incapacità di quel governo di tener conto di principi a cui si è impegnato a nome del suo Paese ai sino a Parigi consente l'intervento natura anche questo grosso passo in avanti perché dovendo noi domani della CSCE fare i conti come stiamo già facendo non più solo con i problemi dei Paesi europei tradizionali ma con tutti i Paesi di nuova formazione dobbiamo tutti ormai tutte le ex repubbliche sovietiche sono entro meno la Georgia credo e spero che Ratti al manico cioè Vernate per Porta pro tra poco avremo anche la Georgia dentro questo ci dovrebbe domani consentire intervenire sul Nagorno Karabakh roba da cosa anche in presenza della resistenza del governo zero del governo armeno e così via
Sono tutti segnali di un'evoluzione molto importante
Che come si può dire
Sta proprio dentro lo slogan del convegno di oggi c'è democrazia senza confini un qualcosa un mondo in cui si possa davvero tentare di convivere sulla base di regole di principi accettati da tutti
Con le istituzioni e i meccanismi che consentano di far osservare il più possibile queste regole e questi principi queste navi
Ecco però questa è la parte non si può dire scontata del mio intervento quello della contato fino adesso sono fuori che sapete già cosa dovreste sapere già solo però a questo punto io ci aggiungo una riflessione personale che non era di flessione del ministro degli Esteri Publitalia sessione
Una persona che ha avuto in sorte di fare ministro degli Esteri perché ha visto molte cose fatte molte esperienze proprio affrontando questo tipo di temi è stato portato alcune riflessioni che io credo vadano scalate più a fondo e sono riflessioni che mi sono venute girando il mondo sono venute per esempio parlando a lungo con i dirigenti cinesi negli ultimi mesi
Nel caso Cina in caso molto importante diciamo di questa tematica perché perché la Cina un Paese importante perché la Cina è uno di quei Paesi in cui come si può dire il vecchio ordine ancora in parte presente
Per esiti non ha preso atto della sconfitta storica irreversibile del comunismo ma sostiene che la loro versione della loro situazione alcune grava di vita esiste ancora perché la Cina è un Paese che ha avuto una vicenda come Tienanmen che ha colpito tutto al mondo che ha portato tra l'altro una versione molto dura molto precisa e molto come si può dire teste convinto del del mondo gran parte del mondo
Ecco però parlando con loro e per esempio in occasione avendo in sorte di in tempi recentissimi poco di poter visitare uno dietro l'altro distante quindici giorni
Due dei tanti Paesi in cui la fine del vecchio ordine inizio del nuovo ordine ammesso in moto meccanismi nuovi che di nuovo sembrerebbero andare o cercano di andare nella direzione della democrazia senza confini
E penso alla Cambogia Angola
Due casi analoghi per certi versi cioè guerre sanguinose per quindici anni guerre civili guerre tribali guerre velocissimo e quindici anni forte distruzioni guerre ovviamente congelate dalla divisione del mondo in Est Ovest per cui le due parti sosterrà gli uni e gli altri la guerra continua
Caduta la divisione non ho capito che era inutile con gare così infatti è stato possibile anche molto rapidamente nonostante la lunghezza della guerra
E lanterne entità delle distruzioni pentita anche della divisione dell'odio non so come dire queste cose creano di tentare di trovare la strada invece della riconciliazione nazionale
Regole stabilimento di regole democratiche per l'appunto di tentare di ricostruire un ordine locale dopo il grande disordine
Portato delle vicende precedenti anche qui sono intervento delle Nazioni Unite con l'intervento delle maggiori Paesi a garantire ora sostenitori con impegno delle organizzazioni internazionali e dei maggiori Paesi del mondo di sostenere pagando corso assistenza tecnica questi processi
Anche la Cambogia avrete letto sui giornali in questi giorni
Camionista abbiamo in questi giorni la fase finale che la finale della prima operazione interpretazione unite che è la più grossa operazione che mai le nazioni unite dalla sua nascita ad oggi abbiano compiuto per costo tre miliardi di dollari persone impegnate sono mi ricordo bene
Sedici mila cosa del genere per complessità dell'operazione che non è più un'operazione solo peacekeeping è un'operazione come si può dire Democracy melting cioè oltre a veramente andare molto al di là della semplice della semplice come si può dire mantenimento di un cessate il fuoco precario anche molto più ampio ebbene
Da queste esperienze che ho fatto io ho pensato che una riflessione come si può dire più approfondita più autocritica dobbiamo farla dobbiamo farla noi prima parlano i Paesi occidentali da fare su quei Paesi non so come dire che per il ruolo che hanno giocato paesi europei non so come chiamarli Paesi la cui storia matrice culturale religiosa è quella che ci accomuna e che ci accomuna anche con la Russia per quella che è caduta la divisione ritroviamo tutti gli elementi
Sia pure aggrovigliati di matrice comune bene
Da voi
Come si può dire questo unico standard che è la strada giusta quella televisiva sto parrebbe sta subendo la strada giusta
Appare a molti nel mondo e talvolta pare anche a qualcuno di noi che a questa come si può dire parte del mondo appartiene
Che a questa matrice culturale storica e ideologica religiosa appartiene in qualche misura appare un unico standard un po'troppo assalto sugli
Questo è perché in fondo se poi morì certo la Carta delle Nazioni Unite importanti siamo tutti l'hanno accettata
Para Helsinki è una cosa molto importante Parisi contiene cose molto importanti su cui andiamo indietro
Che so io rivoluzione francese Rivoluzione americana rivoluzione inglese ancora prima hanno scritto tante belle cose che poi sono come si può dire in una lunga sequenza che supporta questi risultati
Per però però forse
Tutto questo andrebbe Rio approfondito ridiscusso
Ricontattato col resto del mondo
Perché quando poi appunto dall'adesione sulla carta la carta di solito un entrava stava dentro diciamo che va bene ma poi naturalmente quello lo facevano il vecchio ordine quando aderivano la carta questa scuola che era quello che vuole per Aquarama immolazione iter dittature
Dunque innumerevoli erano invertire unite fondatrice era l'Unione Sovietica che aveva provato tutto perché è quello che voleva
Quindi voglio dire questura è giusto porsi all'adesso non è esisteva forse anche prima ma prima esisteva in astratto in teoria non c'era in pratica perché poi
Tutte queste belle parole era una specie di paravento utile importante lo si è visto che serviva che ci fosse però nella pratica poi non così efficace intervenendo perché poi dietro quel paravento poi ciascuno poi
Seguiva logiche diverse il doppio standard il triplo standard gli interessi nazionali delle singole spese adesso il resto è venuto meno forse questa riflessione va fatta
Questa riflessione va fatta perché
E lo vediamo soprattutto io l'ho visto che ho avuto
Sorto per due o tre anni dico avere discussioni molto molto approfondite anche molto interessanti e molto serrate per esempio con gli amici
Del mondo arabo dei paesi arabi Paesi islamici quelli amici e quelli meno amici oppure quelli con quel ramo le stesse idee e quelli che pur essendo amici penso agli algerini con cui in certi momenti non avevamo le stesse idee avevamo punti di vista diversi
E
E questo veniva fuori
Questo veniva fuori e viene fuori rischia di venire fuori ancora e non riguarda solo quella parte del mondo islamico è arabo come si può dire che poi di questa distinzione di queste critiche al nostro modo di concepire queste nuove regole di principi come si può dire le usa come alibi strumentale a mantenere situazioni oggettivamente inaccettabili o comunque superate
C'è sono identici a quelli come è stata mossa e il o colpo quelli come certi regimi autoritari di tipo feudale monarchi e così via ma anche invece queste queste osservazioni ci vengono da parte del mondo arabo che vogliono cambiare che non vogliono affatto rimanere in quella direzione ma che pensano di così di poter avere strade originali da proporre di originalità per porre in questo riguarda sia una parte diciamo degli arabi non voglio dire progressisti voglio dire sedicente moderni laici
Cioè quelli che
Non da oggi dopo una lunga esperienza che con tanti fallimenti abbondanti errori hanno cercato una loro strada originale alla modernità e sia naturalmente come avvenuto in modo più intenso nei nei periodi dei beni
Nel negli anni e nei mesi più recenti da quell'altro filone di una ricerca di un'identità arabo-islamica nel mondo d'oggi che è quella che noi chiamiamo troppo sbrigativamente in parte spregiativamente fondamentalista
Ecco su questo qualche riflesso ripeto ora fa Pirola risposta naturalmente o meglio o degli abbozzi di risposte ma ho qualche dubbio che vorrei mettere di fronte vengono atteggiamento dei politici occidentali
Vedo quei voti a sud del Parlamento europeo che ci seguono uno all'altro senza nessuna
Conoscenza di causa così tanto è facile votare sia responsabilità ho molta stampa e penso soprattutto alla stampa anglosassone soprattutto la stampa americana e trancia giudizi divide distinguere giudica e manda secondo che avvinghia
Ripeto io invece qualche riflessione qualche dubbio solo qualche riflessione autocritica l'ha fatto
Faccio degli esempi in modo molto scoordinato ma per dire qual è secondo me il filone di esplorazione perseguito
Sì è facile dire il fondamentalismo arretrato eccetera e così via ma riesce difficile spiegare perché noi siamo noi a decidere che l'applicazione della loro regione della loro legge della loro Sharia
è di per sé sbagliate contro le regole della democrazia
E se abbastanza difficile spiegarlo così
Certo a noi alla nostra cultura l'idea che si tagli la mano che si lancia sono tutte cose certe però tanto non c'è solo quello come quelli questa la versione un po'caricaturale un po'estremista ma sta di fatto che comunque e tutto questo è figlio di una storia antica di una di DC di una civiltà non possiamo liquidarla con la barbarie che dura esattamente da mille trecento anni
Dietro cui ci vanno un miliardo di uomini mettono un po'si può liquidare così e rappresenta un modo diverso di vedere tante cose che c'ha delle sue ragioni delle sue giustificazioni e non è ma e ed è un diritto cioè è un equilibrio ha una sua
Ecco
Perché e quindi qui già certo a me personalmente io solo comunque i miei amici arabi a cui non piace la sharia la delega per però da questa tranne un giudizio di condanna totale una una una coda che di
Di repulsione totale come se noi fossimo di nuovo ai tempi dello sconto tra cristianità Islanda volersi imporre la nostra Regione dottore Del mi pare un grande errore perché riporta esattamente lì dove non dobbiamo tornare
Cioè riporta la contrapposizione riporta la divisione riporterà al doppio standard
Questo è doppio stallo noi esportiamo il nostro standard non ci faranno cercheranno di forzandolo standard si ritornerà la guerra santa
E si ritornerà al fatto che ciascuno cercherà di evangelizzare in alto e naturalmente come sempre la storia poi l'evangelizzazione più semplice è quella dell'oppressione il modo più semplice a bruciare gli eretici per così per non popola gli altri convertirsi alla lunga Storlato tra tra cristianità Islam come si può dire è un gioco che abbiamo fatto per secoli perché non lo conosciamo ed abbiamo fatto in tutte le possibili varianti versioni quelli più buone quelle meno buone
Quelle più crudeli e quelle più sofisticati intellettuali ammantate di buone intenzioni ed i buoni principi
Così come credete davvero che si possa parlare di democrazia senza confini sic et simpliciter estendendo il nostro modello occidentale ottocentesco secondo me è molto datata già superato democrazia pluralistica Cosimo facciamo io non ci credo
Avete davvero cioè che abbia senso e l'abbiamo fatto e lo supporti sosteniamo io dico dell'unica scusa giustificazione che abbiamo che non avendo idee migliori applichiamo quelle
Meno buone che abbiamo ma dovrà pagare al minimo due che male che è veramente un grande quale andare in Angola in Cambogia spiegargli che entro un anno devono fare di libere elezioni multipartitiche un suffragio universale fino a diciott'anni con le liste con tutto il diritto sette
Fa un po'sorridere quando ci si va
Fanno un po'sorridere
Pensare in un Paese come la Cambogia sì
Ripeto se abbiamo chiaro che questo è un passo che ammantiamo di queste cose per fare un passo in avanti rispetto alla guerra sanguinosa
O al polpo ottimismo benissimo ma da questo poi a San a mare come fanno molti di noi molte delegazioni parlamentari autorevoli soprattutto americane ma non solo americani di andare lì star di tre giorni con la lente d'ingrandimento guardare se legge le liste sono giuste
Ci sono davvero tutti scritti non volete mica fatto l'errore il broglio elettorale pesta l'acqua la seducente dicono che non ci fa onore
Non ci fa onore perché le condizioni di sì ripeto se questo è un passaggio strumentale benissimo ma se questa poi finisce per diventare il Criterium cui qualcuno vorrebbe veramente poco col col
Però al disastro che alla fine verrà usata strumentalmente portare così indietro non avanti
Noti versi non voglio dettagliare
Meno ci sono deleghe persone cioè mai stati europeo però io poi uso usiamo un altro esempio per essere più realisti più e più consapevoli più responsabili rispetto al nostro predicare è facile
Non sto appunto affabulare io lo chiamo la Parlamento europeo su queste su queste cose qua ma pensiamo a noi
Per noi italiano i paesi europei gli ho fatto così mica mica abbiamo fatto così noi questa democrazia proiezione conosciamo oggi è il frutto di uno due tre secoli di evoluzione in Italia abbiamo cominciato a votare cent'anni fa e credo votassero duecento mila persone
E poi le duecento mila se passate cinquecento mila poi un milione il suffragio universale maschile venuto se non ricordo male non sono storie diciannove tale e quello che ho subito fascismo tanto da subito tolto e le donne votava quarantasei i ragazzi Gondo meno di ventun'anni trecentoventuno votano usata la settantacinque cioè questo è tutto questo è stato una c'è stato questo inizia una una le armi in corpo una curva di apprendimento lenta lunga contraddittoria che poi adesso fa funzionare più o meno bene questo tipo di sistema
Ma faccio quando io sento molti anche in Italia di radice bisogna che la Cina applichi la democrazia rappresentativa assieme a niente se non sono antidemocratici vanno punite stralcio che sono stati cioè interni
Ridateci a vedere su questo su questo CIPE sottoponiamo alla facile critica anche strumentale perché so che è la parte notevoli di strumentalità e viali investì argomenti con cui loro rispondono temetti ormai sull'obiezione sciocca diamo un argomento Alari forte paese di un miliardo duecento milioni di persone con quella situazione condizioni davvero qualcuno pensasse lo si fa in carica morbido che si sono che non possono fare altrimenti pur di PEC ha risolto pulizia accettano qualsiasi cosa camminare ed anche sui piedi sulle mani di pedinare se dicessimo che quello standard a cui bisogna conformarsi è una scogliera Cina che non è la campo cioè e diventa un insopportabile e arrogante e lei pretesa parlare questi tipi di linguaggi
Il tornante la Cina ripeto io non è che voglio difendere in modo particolare i dirigenti cinesi però voglio correre il rischio di sembrare di tutti quei dicono questo e per cinismo per fargli fare vero niente si può essere anzi
Non ballerà fatta di affari ma guardare la realtà era donare perché dall'altra parte gente che ragione che ragiona come te è forse la zona più ditte e che ha gli stessi titoli intellettuali storici così via per non ha per non pensare che arriva uno appunto solo perché di pelle bianca viene da un Paese anche importante o pura degli strumenti di pressione maggiore degli subito di sì perché
C'è il Tibet vittime un tema significano anche è Caravà risentire Maradona loro di guardare le cose nel nel contesto alle situazioni di misurarle come si può dire nella nella realtà nella realtà nell'alta effettiva prima di giudicare così perse
Un obiezione dire scontano un suo marito risponde sulle su queste quella percentuale cominciamo i diritti non si misura in percentuale era
Però la percentuale serve per fare i paragoni
Ero a quattro milioni di tibetani sul miliardo esenzione miei cinesi sono come i baschi assoli per caso se gli spagnoli allora con gli allora poi se uno applicando le percentuali va a fare i paragoni per scopre che molte con audizione abbiamo anche noi perché ci cambiamo tranquillamente non per questo chiediamo l'esclusione della Spagna consesso civile o siccome c'è l'uscita da trent'anni decidiamo che Orlando Inghilterra sono due Paesi perse la democrazia allora ci vogliono queste cose come è giusto battersi perché in Ulster venga la pace
Perché ci sia una soluzione pacifica per i problemi dell'internazionalità minori in Europa con i pesi vasti
E bisogna però applicare standard comuni e noi ci guardiamo bene si guarda bene la Spagna ad accettare una critica nostra diciamo adesso i dall'Indipendente Paesi Baschi immediatamente non la voglio o dire all'Inghilterra che deve immediatamente mollare lustra perché c'è una parte che la vuole sbattere quelli se nella prima gara Inghilterra protesterà ebbe dei Venter vende la maggior parte di noi dire me perché è una forma Night è sciocca di altri oppure se domani
C'è richiede soldi mollare l'Alto Adige perché la maggioranza è alta Tesini vuole volesse per caso dall'indipendente non è così non abbiamo applicato noi
Noi democrazie consolidate non abbia fatto applicato questa regola perché vogliamo andare in modo ripeto superficiale Ciocco a spiegare sempre molto spesso conoscere sapere così le cose degli altri
Sono situazioni molto più complicate allora io chiudo
Dicendo che non solo bisogna fare una riflessione molto più profonda e capire che adesso proprio perché c'è la possibilità dell'unico standard l'unico stando alla possibilità di esistere di essere accettato se un unico standard contrattato davvero
Do io non dico di rinunciare a partecipare alla contrattazione con la mostra ed età storica probabilmente abbiamo il dovere più ancora che il diritto di farci forte di una eredità storica sia adesso più avanti non so come dire
Sabato fare prima dell'esperienza e quindi abbiamo un diritto dovere di partecipare col nostro punto di vista parliamo negoziare in questi questi queste regole queste gole comune se c'è qualcosa da approfondire bisogna farlo perché questa è l'unica modo per avere l'unico standard per avere il nuovo ordine basato su un set comune di regole di principi per avere un'accettazione vera del diritto d'ingerenza ventuno
Altrimenti il diritto d'ingerenza apparirà solo una nuova forma di colonialismo come in parte è una nuova forma per tentare di mettere perché noi venature questo diritto ingerenza non accetteremo mai appunto se arrivasse un paese dell'arte che gli Assessori occuparmi io della Spagna voti su un paniere di tali occuparmi dell'imputato quindi questo bisogna assolutamente che lo facciamo io movente non ho la risposta penso solo che occorre cominciare a discuterne non se n'è fatto abbastanza in queste Commissioni in queste sedi c'è una eccessiva prevalenza
Probabilmente come si può dire perché noi abbiamo uno a un maggiore piazza recessiva prevalenza di un'impostazione unilaterale anche quella chiamiamole occidentale in senso lato in senso buono non so come in ogni senso cattivo
E e quindi prende l'unico filone che posso suggerire è quello di cominciare a pensare proprio perché oggi si può dire un unico standard di forse avere un sette più piccolo più ristretto di diritti basici umani essenziale
E di lasciare poi lacerto martedì articolazione anche verso direzioni cose che noi possono piacere meno perché qualcuno dice punto che daremmo ricorda giustamente che nell'Est europeo
Proprio c'è il rischio che sventolando troppo la democrazia intesa come libere elezioni poi ci sia invece la violazione la soppressione di diritti basici essenziali cioè dei diritti di libertà fondamentali siccome ieri sera è stato eletto dal popolo e quindi se corrisponde ai cannoni del Congresso americano accusa miope mentre lì alla luce democratico anche se per caso quel governo appunto per ukase assomma in sé tutti i poteri praticamente cammina sul brand sugli altri quello non conta per lui è stato eletto democraticamente oppure Tudjman la Croazia democratica e liberale perché gli hanno votato la maggioranza nazionalista votato pertugi va be'quella è la cosa anche se poi appunto il nome del diritto alla determinazione i croati opprime gli italiani oppure prima dei saldi che stanzia così questo pericolosissimo
Dotato notoriamente sono sostenitore della tesi turbate considera il diritto all'autodeterminazione alcun diritto regressivo oscurantiste pericoloso da trattare con le pinze con le molle stanno attentissimi perché in nome del diritto di molti genere ci opprime il diritto dei meno o addirittura dei singoli quindi una riflessione veramente per un qualcosa di più di più ristretto ma proprio perché più ristretto e fondamentale più accettabile a tutti e che quindi consenta a cominciare a costruire il nuovo ordine basato su un set comune perché se vogliamo essere troppo specifici e la prende per essere dopo decisività vilmente siamo troppo unilaterali siamo troppo noi imponiamo agli altri
E il rischio è di ricreare invece la contrapposizione noi diremo le nostre agli altri faranno le loro carte
Non le faremo nell'organizzazione internazionale perché contiamo di più adesso gli altri faranno quei movimenti fondamentalisti con l'appoggio della gente con l'appoggio delle masse si contrapporrà e finiremo invece che nel nuovo ordine migliore in un nuovo ordine diciamo non perdono la quale quello di prima forse cambieranno i confini non sarà più a Est Ovest ma non subito non saranno più le ideologie laiche dell'Ottocento saranno edizioni più antiche più solide
Del del della tradizione monoteista Marie finiremo ecco e l'altra considerazione che posso fare che noi forse contemporaneamente intendo dire noi quella parte del mondo in cui come si può dire la parola democrazia avuto una traduzione concreta una stornare istigazione una storicizzazione con la democrazia pluralista di stampo se sette ottocentesco forse potremo cominciare a ripensare la democrazia
E pensare a reinventare la democrazia perché questa democrazia e queste forme concrete di espressione democratica sono datate sono a mio parere superati
Sono datate sono superate perché sono figlio di un'altra epoca storica sono figli anche di un'altra epoca cultura
Non so come dire questa è una democrazia newtoniana
E noi invece siamo ormai nell'epoca di primo cinque
Questa è una democrazia di tipo meccanicistico dove tutto va in su e in giù esattamente come la meccanica newtoniana pensava di spiegare il passato il presente e il futuro di qualsivoglia corpo esistente da reato
Invece noi siamo nell'epoca della sistemica non siamo nell'epoca dell'indeterminazione siamo relativa della probabilità
E quindi forse occorrerebbe che anche la scienza politica la scienza costituzionale così come tutte le altre scienze prendesse atto che deve aggiornarsi con l'evoluzione della scienza invece appunto di Scienze politiche sono rimaste ferme all'epoca newtoniana
Sono rimaste ferme all'Ottocento e quindi mettono dei meccanismi di fronte a noi che sono destinati a non funzionare può funzionare peggio o a funzionare in modo distorto in occorrente non pretendo
Buttare via ciò che c'è prima che abbiamo pronto quello nuovo però una riflessione evolutiva dovremmo cominciare a farla
E dovrò potrà farlo anche perché se no come sempre succede nella storia il cambiamento avverrà di fatto e quando è piena di fatta di nel modo peggiore vi faccio solo un esempio quello che chiamo il fenomeno che i sociologi chiamano e che insomma
Scienziati Poliziano studiato il corporativismo nero formativi altro promette il tentativo di introdurre la forma a forza in modo non normata e quindi spesso basato si procede sui rapporti di forza sui rapporti di potere
Diciamo questa logica sistemica questa logica circolare
Questa logica come si può dire organi cistica sulla democrazia
Meccanicistica settecentesco dell'equilibrio dei poteri e della rappresentanza che va in su e giù e così via
E risultata è quella cosa peggiore cioè l'ibrido tra una forma pura e astratta che quella vecchia e la realtà in con incalza che crea poi tutte le distorsioni e così via
Probabilmente andrà a fare quello che d'altronde
Io dico basta mettere attorno al tavolo qualcuno di quelli divenuti aspirato 'ste cose qualcuno
Sperto reti regionali di sistemi privo cinquantuno dell'IBM di questi corsi vicende perché non credo che sia difficile formalizzare in regole
Delle procedure diverse come allora formalizzare un inglese appunto quella che era la scienza dall'ora da Newton a Cartesio allarmante così e tradussero perché Cosima quella la democrazia moderna così gli scienziati politici dei lumini Isma'costruirono le premesse che voi rivoluzione francese ottocento tabù sono in pratica semplicemente di imparare a normare procedure sequenze di tipo diverso studiando come funzionano in altri kamikaze Corno così affatto difficile
Richiederà un po'di tempo un po'di fatica e questo naturalmente forse ci permetterebbe di dare un contributo anche agli altri perché mentre sono assolutamente sicuro che appunto la forma ottocentesca democrazia europea non va bene ma il grosso ripetibile non andrà mai bene
Grosso e la la vecchia tesi guardate all'indietro della Cina è una sciocchezza una versione così è un imbroglio britannico propinato solo i superficiale disattenti io credo che noi potremmo dire visto che andiamo verso il ventunesimo secolo a
Elaborare nuovi sette diciamo di procedure di meccanismi che
Siano più democratici nel senso che vadano verso la creazione di sistemi in cui la libertà sia maggiore la possibilità di conseguire la decisione sia maggiore e quindi la tutela dei diritti fondamentali vale sia maggiore ecco su questo siamo molto indietro abbiamo una grande occasione però e chiudo su questo l'abbiamo di nuovo voi perché poi la storia qua anche se oggi abbiamo una grande occasione che era colpa occasione che all'Europa di costruire la solita nel nella nel nell'integrazione europea
Ecco se l'integrazione europea
Come si può dire dovesse costruire lavoro ventunesimo secolo con le idee dell'ottocento settecento ecco perché io non sono e non credo al federalismo chiamiamolo vecchio stampo se davvero pensassimo di fare nel due mila e venti gli Stati Uniti troppo sbagli Remo totalmente vado vado su una parte
Ma forse potremmo trovare proprio dell'originalità del processo d'integrazione europea quelle regole che consentano di conciliare democrazia nel senso di partecipazione di libertà e così via e queste forme nuove di stare assieme
E quando si parla di che democratico nella comunità si dice una cosa giusta ma non lo si risolve con le soluzioni vecchi lo sul Sole appunto tentando di usare questa grande esperienza sperimentale che dobbiamo concretamente fare nei prossimi anni per cercare di dare delle risposte nuove se lo faremo probabilmente aiuteremo anche gli altri
Nostri amici nelle altre parti del mondo che probabilmente quello che accumulerà nei prossimi anni i paesi sviluppati gremiti sviluppo quelli di origine europea cristiana e quelli islamici sarà questa parola magica integrazione
Unico modo per opporsi al rischio vero dello stadio perché la ditta integrazione ecco quindi trovare regole per una democrazia dell'integrazione per un
Democrazia che abbia queste caratteristiche probabilmente la risposta che può anche da questo punto di vista avvicinare i vari le varie diciamo parte del
E contribuire anche dal punto di vista nella per far funzionare
I nostri sistemi
Unico standard due tre quattro cinque sta ecco io mi fermo qui mi scuso ancora Pupo avuto questo modo improprio di partecipare ma speriamo che qui
Avanti che si capisca che questo atto
Thrale della costruzione di un futuro migliore
L'attuale
Attori che hanno partecipato il pubblico che ci ha seguito non mi resta che ribadire l'invito a un cocktail al piano di sopra