Festa de l'Unità del Mezzogiorno - Matteo Orfini intervistato da Salvo Toscano

Serie sono tutte piene dal orale fotografiamo le mandiamo sa bene buonasera a tutti buonasera a tutti grazie dell'ospitalità grazie l'invito
Un piacere per me passare questo retta con voi me diciamo subito onore perché ne abbiamo parlato l'onorevole Fini non di tratteniamo per più di un'ora però penso che
In un'ora avremo la possibilità di dire
Di ascoltare tante cose
Parleremo di di politica fra Roma e la Sicilia e che abbiamo il Presidente nazionale del Partito Democratico quindi chiaramente affronteremo dei temi nazionali ma con un occhio ovviamente come e opportuno
Al Mezzogiorno e la Sicilia in particolare visto anche la tematica che è stata scelta per questa festa dell'Unità qui a Palermo con il Mezzogiorno in primo piano
Prima di tutto però appunto andiamo andiamo a Roma dove in queste ore si
Si vivono ore decisive per la riforma costituzionale tutti voi sapete che ci sono state insomma un po'di fibrillazione un pori
Di ostacoli da superare il peggio
Diciamo per il
Per i sostenitori della riforma pare sia passato e volevo sapere quindi anzitutto all'onorevole Fini
A che punto siamo e se è ormai si vede un po'la luce alla fine di questo percorso se davvero la volta buona per avere una riforme e le istituzioni repubblicane
E in particolare poi del bicameralismo perché questo il tema principale anche il tema dello scontro
In qualche in qualche modo
Ricordando che il superamento del bicameralismo perfetto
Io ricordo sempre questo passo
Fu auspicato da Giuseppe Dossetti nel mille novecentoquarantanove credo che fosse il secondo congresso della democrazia che rischia
Quindi insomma siamo né ne parliamo da un poco da una sessantina passa da anni e la volta buona
Tanto intanto buonasera
I fatemi dire che questa è una festa adesso non solo acché polemica si facesse riferimento a operare una festa bellissima e e voglio ringraziare il Partito Democratico e la Sicilia per Avella riportata dopo tanti anni a questo splendore
Non è facile di questi tempi fare organizzare feste dell'Unità affairs anzi forse l'unità perché aveva ricominciato a chiamarle così
Non è facile farlo nel Mezzogiorno perché c'è meno tradizione da questo punto di vista
E invece credo che aver avuto il coraggio di farle il successo che ha avuto insomma è venuto son venuti in tanti a discutere a dibattere a confrontarsi c'è tanta gente ogni sera che partecipa che si diverte che ascolta
Credo sia un buon segno anche la dimostrazione che appunto noi non dobbiamo aver paura di usare anche quando discutiamo di partito democratico anche Carlo quando discutiamo di come riformare il Partito Democratico perché appunto
Un partito come il nostro ha bisogno di stare tra la sua gente ha bisogno di offrire al Paese luoghi di
Di democrazia di partecipazione ogni volta che il proviamo a farlo abbiamo sempre una risposta positiva quindi innanzitutto grazie a voi per aver organizzato questa festa
Per quanto riguarda le riforme io insomma oggi è una giornata positiva è stato approvato l'articolo due che era quello diciamo evidentemente più difficile di questa discussione
Nei prossimi giorni
Andrà fino in fondo questo ulteriore passaggio al Senato della riforma costituzionale io penso che
Insomma è vero noi
Discutiamo di superamento del bicameralismo perfetto praticamente da quando c'è il bicameralismo perfetto
è vero che di riforme costituzionali non non mangia e non vive il Paese ma noi abbiamo voluto
Portare avanti un percorso di riforme perché c'è bisogno di uno Stato che funzioni meglio c'è bisogno della
Capacità della politica delle istituzioni dare risposte rapide ai problemi dei cittadini perché noi appunto avevamo ereditato un sistema istituzionale che
A volte appariva anzi apparirà era troppo macchinoso troppo lento troppo farraginoso
Non abbiamo inventato nulla molto del dibattito che abbiamo alle spalle in questi mesi è stato a mio avviso molto forzato anche da strumentalizzazioni interne al nostro partito
Il superamento del bicameralismo perfetto la trasformazione del Senato
In qualche modo in una Camera delle autonomie territoriali
E la non elettività di primo livello del Senato erano nel programma lasciamo stare Dossetti è troppo e l'ammazzo ma per rimanere a una storia un po'più
Crescente erano era la quarta tesi del programma con cui l'Ulivo di Prodi si presentano nel novantasei vinse le elezioni
Lo dico perché questo processo di riforme questo progetto di riforma è stato raccontato come
Un'invenzione strampalata in questi mesi in realtà è pienamente nella tradizione nella storia della cultura politica e la sinistra italiana
Semmai l'unica differenza è che questa volta forse riusciamo a farlo
E ognuno di noi ha fatta almeno di quelli ce ne sono diversi qui che hanno qualche campagna elettorale alle spalle
Ognuno di noi ha fatte diverse promettendo agli elettori che avremmo superato il bicameralismo perfetto
Probabilmente noi
Nella prossima primavera nel prossimo autunno vedremo i tempi saremo nelle condizioni di fare una campagna elettorale dicendo che ci siamo riusciti e chiedendo agli elettori di confermare quel referendum confermativo questo passaggio
Ecco io credo che insomma di questo risultato noi dobbiamo essere orgogliosi dobbiamo lavorare nei prossimi giorni per concludere bene il passaggio al Senato ma dobbiamo essere orgogliosi anche di avere ho costruito l'unità del partito e non lo democratico
Perché ci sono state strumentalizzazioni ci sono state difficoltà ci sono stati anche
Confronti molto duri come è normale in un partito che si chiama democratico però non abbiamo mai rinunciato a cercare
Di costruire un elemento di sintesi di arrivare a un punto di accordo lo abbiamo fatto
In un modo che alcuni hanno contestato ma che io credo sia il modo in cui deve funzionare un partito cioè facendo quelle discussioni nelle sedi politiche nei gruppi parlamentari e negli organismi dirigenti nel partito né questa riforma rispetto a come era stata scritta l'abbiamo riscritta nei gruppi parlamentari nelle assemblee dei gruppi parlamentari Partito Democratico e nella direzione del Partito Democratico
Senza caminetti senza bilaterali ricorrenti senza incontri al summit al vertice
In cui non si sa cosa si decide ma discutendo né alla luce del sole credo che questo metodo abbia aiutato
La ricerca di una soluzione perché evidentemente si sono viste nei diversi passaggi chiaramente
Le forzature le strumentalizzazioni si è capito quando qualcuno da una parte e dall'altra voleva rompere invece le che ricercare l'accordo e io credo che non sia un caso che non lo abbiamo trovato
A settembre l'accordo definitivo perché
A me è capitato come a tutti i dirigenti del partito democratico da da luglio ad oggi questa è l'ultima di
Una cinquantina di feste dell'Unità cui ho partecipato in questi mesi anzi di più
E ogni volta che tu partecipare a queste feste la nostra gente ti di molti Titti spiegava che la divisione che noi stavamo mettendo in scena sulla Costituzione era incomprensibile a loro ai nostri elettori e i nostri militanti
E chiedeva uno sforzo unitario credo che quel confronto appunto con i nostri elettori non si militanti abbia fatto bene anche a chi voleva giocare sulla Costituzione un'altra partita giocare
I preliminari come in Champions League i preliminari del prossimo congresso invece
A me che insomma come come alcuni
Vengo da una storia e da una cultura politica che ha radici antiche
Quella che Berlusconi avrebbe definito PC PDS DS Pd
Che è solo una delle famiglie evidentemente culturali che hanno costruito questo partito ma insomma che ha una storia importante a me
La prima cosa che hanno insegnato quando mi sono iscritto ahimè tanti anni fa in una sezione di partito era che
E quello era un partito di opposizione quindi era ancora
Questi insegnamento valeva ancora di più che anche quando è di opposizione le divisioni interne a un partito non dovevano mai essere scaricate sulle istituzioni dovrei discutere ma non dovrei mai
Scaricare sulle istituzioni sul Paese le divisioni interne ad un partito ecco io credo che di quell'insegnamento noi abbiamo dimostrato almeno in zona Cesarini Fini di saper far tesoro e abbiamo costruito un accordo che oggi ci consente di essere più forti nel momento in cui completiamo questo percorso riformatore
E anche
Diciamo meno dipendenti da forze
Immagino ci sarà una manda su questa
Volevo andare a dire
Li voleva andare di voleva andare su queste forze aggiuntive no
Anche perché
Abbiamo l'opportunità di faccio raccontare delle perché ne siamo un po'più lontani in cui allora leggiamola la relazione
Di queste vicende sui quotidiani insomma il racconto che ci arriva è quello di questo soccorso che sta arrivando da pezzi vecchio centrodestra capitanati da questo personaggio anche insomma
Che ha tutto un suo un suo fascino Denis Verdini non tutta la sua storia ha un po'particolare
E la domanda ecco che le faccio ma ci dobbiamo aspettare un Partito Democratico che
Si allarga tanto da
Non dico domani mattina ma dopodomani
Arrivare a estendersi e accogliendo anche al suo interno queste queste esperienze questi pezzi di
Di politica anche perché io lo chiedo perché ho letto l'intervista correla se supererà sera qualche giorno fa di un parlamentare di questo gruppo di Verbier diceva Belvisi io vado Pato correnti facciamo il Partito della Nazione siamo tutti di una siamo tutti insieme
Premesso che tutto questo fascino di termini Verdini antico però è un fascino nell'operare notevole scenario nono fascino diciamo da personaggio
Quasi romanzesco no forse letterario lasciamola la letteratura Peppe no io insomma credo che anche qui
Si è esagerato nella rappresentazione di quello che sta accadendo
Noi abbiamo sempre detto ma non è che lo dice Renzi lo diceva Bersani in campagna elettorale che
Quando si parla di riforme costituzionali e di legge elettorale bisogna cercare di mettersi d'accordo anche con chi perde le elezioni e con le opposizioni
D'altra parte questa è una legislatura che è nata
Con governi non omogenei politicamente nata da una sconfitta elettorale da una non vittoria direbbe Bersani elettorale
E quindi noi abbiamo potuto mandare avanti la legislatura solo a patto di un accordo con forza ancora hanno e alternative Forza Italia nel cd Forza Italia all'inizio poi ne cd
E il presupposto di questa Scelta difficile appunto di una maggioranza non omogenea era che si facesse
Le riforme costituzionali abbiamo detto questa legislatura deve diventare una legislatura costituente in cui si cambia la Costituzione si fa la legge elettorale
E quindi si può accettare un accordo complicato come quello anche sul governo del Paese
Questo in qualche modo era in linea con quella quell'obiettivo di fare le riforme insieme che noi abbiamo sempre ricercato appunto lo ha fatto Bersani il giorno dopo le elezioni chiedendo a Grillo di fare un Governo insieme
Lo ha fatto Renzi quando è diventato Presidente del Consiglio
Ancora prima segretario del partito chiedendo a tutti di discutere di riforme Grillo rispose
Alla nostra proposta al nostro disegno di legge c'è arrivata dal Partito Democratico la solita scorre Gina così si espresse con la consueta raffinatezza
Noi con una parte delle opposizioni siamo riusciti in una prima fase ha però costruire un accordo di merito queste riforme sono state come la legge elettorale fino a un certo punto votate anche dalla destra
Poi abbiamo eletto Mattarella cosa che non si capisce perché è stata considerata un'offesa alla da una parte delle opposizioni e quindi si sono
Autoescluso dal processo delle riforme
Però noi abbiamo sempre cercato il dialogo con tutti e io ritengo un fatto positivo che Verdini voti le riforme costituzionali come riterrei un fatto positivo che a votarle fosse anche Beppe Grillo
Silvio Berlusconi Salvini la Meloni chiunque persino la Russa
Mi farebbe piacere votasse le riforme costituzionali perché era il nostro obiettivo
Appunto cercare di renderle le più condivise possibile cosa diversa e trasformare il voto sulle riforme in un voto politico cosa che nessuno di noi ha mai detto né chiesto e che non è
Verdini non è entrato in maggioranza vota le riforme molti di quelli che ogni giorno
In questi mesi si sono preoccupati dell'eventuale arrivo di Verdini poi si sono trovati in Parlamento a votare insieme a Berdini contro il Partito Democratico questo è successo a un pezzo della minoranza del partito democratico
Allora io suggerirei su questo di di di di
Di avere un po'più di equilibrio visto oggi
Roberto speranza che diceva
Renzi smetta di amoreggiare con Verdini se non vuole che sia civili che noi ci preoccupiamo ora
Parte il fatto che se la vogliamo mettere su questo piano potrei rispondere la speranza che Louilt con Verdini ci ha fatto un figlio nel senso che era il Capogruppo del
Partito Democratico quando noi con Berlusconi e Berdini abbiamo fatto il Governo letta insieme non è che abbiamo votato le riforme abbiamo fatto un governo politico e speranza non ci trova nulla di strano io mi alzai
Quando facemmo quella scelta nella direzione del Partito Democratico e dissi
Che non mi sembrava una buona idea a fare un Governo Berlusconi fu contestato dalla direzione del mio partito cade a me alla sera chiarirci gli unici due in quella sede
Dissero che non era la scelta migliore votammo contro anzi non votammo a favore di quel documento
Che apriva le larghe intese in nove o dieci nel Partito Democratico tutti quelli che lo votarono con entusiasmo Oria si preoccupano se c'è un voto non sul Governo ma sulle riforme
Quindi io cataloghi Ray questo nella strumentalizzazione politica noi abbiamo fatto una scelta di campo chiare
Nel momento in cui il Partito Democratico ha aderito al Partito Socialista Europeo e dopo alle elezioni europee ne è diventato il Principe la principale forza in Europa cioè noi siamo il partito più grande della sinistra europea
Abbiamo fatto una scelta difficile perché per anni l'avevamo ritardata ricorderete c'era che non voleva dormo lire socialista chi non voleva morire democristiano che non volevamo dire basta e quindi
E alla fine abbiamo fatto una scelta chiara
Chi ha delineato un campo chi oggi viene nel Partito Democratico sceglie di stare nel centrosinistra nel principale partito della sinistra europea
E quindi ci può stare solo chi condivide quella cultura politica e quei valori consapevoli che noi dobbiamo cambiare il Partito socialista europeo che così com'è non va bene e lo dimostra
Su alcune vicende come
Nella fragilità che ha dimostrato sulla battaglia contro l'austerità della fragilità che ha dimostrato sull'immigrazione oggi peraltro la giornata in cui ricordiamo la tragedia di Lampedusa
E quindi ancor più importante dirlo oggi e noi siamo consapevoli che un pezzo della lavoro che il Partito Democratico deve fare è quello di costruire un soggetto politico europeo più forte più credibile e più in grado di incidere
Però quella il nostro campo di gioco quello noi abbiamo scelto quindi nel Partito Democratico non ci sarà mai Denis Verdini evidentemente
Non ci sarà nemmeno in maggioranza perché difficilmente una forza come quella può sostenere un Governo che fa quello
Che stiamo facendo noi
Non ci saranno
Realtà che si riconoscono alla destra nel Partito Democratico non ci sarà n cibi lo abbiamo chiarito noi lo ha chiarito al fanno si chiama nuovo centrodestra quindi non può stare nella famiglia Sinistra Europea
Noi siamo questi certe una sinistra moderna riformista che ha la vocazione del Governo noi abbiamo costruito il Partito Democratico perché vogliamo governare il Paese non perché vogliamo testimoniare
è una battaglia di sinistra
Una forza che non ha paura a confrontarsi con i temi del governo del Paese anche di mettere in discussione un pezzo o de del del del dei propri riferimenti storici e tic linguistici
A cui siamo abituati da anni però un altro grande forza di sinistra quindi su questo io voglio
Rassicurare chi nel Partito Democratico usa questo argomento
Dicendogli che non avrà mai la soddisfazione di poter dire che Denis Verdini entrato nel Partito Democratico noi siamo quello per cui
Diciamo abitiamo ancora quello per cui abbiamo scelto di fare politica c'è una grande forza che pone il tema
Delle Guagliana sa della lotta alle diseguaglianze e la giustizia sociale al centro e la propria azione politica e da qui non ci muoviamo
Quindi del Denis Verdini e Angelino Alfano non entreranno mai nel Partito Democratico le chiedo però
Su questo tema spose possiamo spostarci un attimo sulla Sicilia perché
Questo è un tema che insomma è di stretta attualità in Sicilia questa allargamento dei confini del Partito Democratico verso altre
Perso persone che vengono da altre esperienze
Lei saprà il Partito Democratico presente all'Assemblea regionale siciliana a
Abbiamo avuto nei mesi scorsi l'ingresso di un gruppo di deputati che venivano da un partito che si chiamava articolo quattro vengono esperienze
Anche molto lontane da quelle della sinistra
E oggi sono nel Partito Democratico sono deputati Regione del Partito Democratico ora si apre un ulteriore dibattito su quante sono sul quanto ci si può allargare quanto no
In questa fase di
Di apertura c'è una polemica insomma che lei conoscerà bene il presidente della Regione Crocetta l'altro giorno insomma alzato un po'la voce su questo su questo argomento
Le chiedo ecco fin dove ci si ci si può spingere perché
Mi ha colpito questo questo altolà improvviso da parte del Presidente della Regione considerato che appunto solo pochi mesi fa il Partito Democratico aperto effettivamente le sue porte è un gruppo che
Ha aderito al Petit al pettine a ha sposato evidentemente
Le tesi intenti ma che
Per storia
Quei deputati insomma avevano o poco a che fare con la tradizione
Ma io credo che
E diciamo quello fu un processo
Che completò un percorso evidentemente di una forza politica che comunque aveva già fatto delle scelte chiare nell'Assemblea regionale e che
Comunque aveva maturato un orientamento politico evidente
Credo che
Il Partito Democratico è quello diciamo che c'è oggi nel senso che
Noi da
Amo evitare scelte che possono avere solo due spiegazioni e che sono ambedue spiegazioni ricevibili
Cioè una è un trasformismo tipico delle classi dirigenti del Paese che nulla deve avere che fare col
Partito Democratico con la nostra cultura politica e la nostra storia
L'altra l'idea che si possa diciamo cambiare gli equilibri interni al Partito Democratico facendo entrare nel Partito Democratico gente che col Partito Democratico nulla scelte
Se così fosse evidentemente sarebbe grave sarebbe inaccettabile io credo che appunto quello che
Oggi è il Partito Democratico di questa Regione diciamo sia sufficiente o che non ci siano bisogno
Non ci sia bisogno di ulteriori
Operazione allargamento perché non sarebbero naturali e sarebbero
Avrebbero origine in quelle due spinte che ho detto e quindi non sarebbero assolutamente condivisibili e credo che da questo punto di vista diciamo la capacità
Con cui viene diretto questo partito garantisce
Da da da rischi di questa natura
Noi abbiamo se mai bisogno di ragionare insieme su come
Ricostruiamo partiti che sappiano svolgere una funzione
Che va al di là della costruzione di una leadership nell'Assemblea regionale o appunto nel sistema
Di quelli che hanno ruoli istituzionali cioè il tema di come noi ricostruiamo un soggetto politico in grado di organizzare la partecipazione dei cittadini a partecipazione vera appunto non quella
Trasformisti cacche il primo antidoto a fenomeni di trasformismo cenno in questi anni non qui ma nel paese io insomma
Sono alle prese con la vicenda romana che uno dei casi forse più delicati del Paese ma sicuramente non l'unico abbiamo visto come se abbiamo sempre di più fatto fatica a organizzare i partiti
Degno di questo nome che diciamo vivessero di una comunità vera di persone che si impegnano per un progetto politico
E abbiamo sempre fatto più fatica a costruire luoghi aperti che organizzassero la partecipazione di quei cittadini
Poco poco abbiamo ridotto la vita del partito all'organizzazione la dialettica tra di noi ha l'organizzazione del dibattito da gruppi dirigenti e se mai nei casi migliori alla selezione della classe dirigente che ha un elemento
Sicuramente importante noi abbiamo ancora oggi nel Paese
La classe dirigente migliore perché la selezioniamo in un processo democratico discutendo tra di noi votando facendo le primarie facendo i congressi
Altre forze politiche fanno in tutt'altro modo e si vede la differenza della qualità che esprimono però un partito non può fare solo questo
Togliatti diceva i partiti sono la democrazia che si organizza che questo questo lavoro qui questo mestiere quindi non abbiamo più fatto e abbiamo anche
Fatto una grande fatica ad aggiornare le nostre modalità di partecipazione a una società che è cambiata
Vogliamo i circoli rendiamo li dei luoghi vedi dove succede qualcosa dove si decide qualcosa dove
E se un cittadino vuole partecipare una battaglia trova una comunità in grado di accoglierlo cerchiamo forme nuove di aggregazione forme nuove di organizzazioni quella partecipazione
Ecco a me piacerebbe un Partito Democratico che discute più di questo invece di fare la contabilità
Di quelli che si possono portare dentro per cambiarne l'equilibrio e magari inseguire un Progetto personale perché questo appunto è un'altra cosa ambizione è la somma delle ambizioni personali che però non fa un partito
Senta su questo
Su questo punto però cruciale riempire una politica di contenuti che poi è una cosa che detta così a parole facile è un ritornello abbastanza sentito poi bisogna capire come si traduce
In concretezza allora sui contenuti
Visto il tema di questa di questa festa palermitana
Devo chiede dei parlarci mezzogiorno
Gliela ecco anche in questo caso io la dico come ci arriva vista l'acqua vista da Palermo un po'la politica nazionale in cui
Il Mezzogiorno è completamente scomparso dall'agenda dal dibattito
E che un giorno
Nel partito di maggioranza relativa al partito di Gobbo un po'di governo si ricorda del Mezzogiorno perché c'è un articolo firmato a Roberto Saviano io racconto in maniera così brutale però le assicuro che l'impressione che ne abbia avuto a queste latitudini
Allora voglio dire che io ho avuto queste latitudini mal credo che sia abbastanza condivisa è stata questa
Questo Partito Democratico si interessa del Mezzogiorno si quanto al di là di quella bella e la direzione io vidi l'ho vista estremi interessante dall'indomani
Quanto questo Mezzogiorno è presente nei pensieri nelle priorità del del Governo del Partito Democratico stamattina ho letto una grande intervista Matteo Renzi su Repubblica due pagine in cui si parlava di tutto
Tranne che del sud solo in un passo Matteo Renzi diceva faremo questa cosa qui che è importante non solo al sud
Cioè come dire ecco giustificarsi giustificava guardare non è che ci preoccupiamo solo il suo dove la strada l'unico passaggio in cui si parlava di Sul se in questo caso è anche colpa di chi fa le domande perché non è
è anche un sistema colpa sempre no no ma lo dico una riflessione più articolata nel senso che un pezzo della debolezza del Mezzogiorno è dovuta al fatto che ad esempio se nel tre Sistani informazione non è né abbiamo grandi giornali meridionali se non pochissimi e diciamo in difficoltà
Che le inforca grande informazione le grandi banche le grande industria del Paese sono di proprietà di
Sono incardinate negli assetti proprietari nemmeno a Roma diciamo da da Bologna in su
E questo naturalmente crea una debolezza dopodiché se uno mi chiede se in questi vent'anni la sinistra italiana fatta abbastanza del Mezzogiorno io sono uno di quelli lo rivendico perché posso esibire le prove
Che ha sempre posto questa questione io quando sono stato eletto poco più di un anno fa presidente del partito un secondo dopo essere stato eletto è salito sul palco detto che il Partito Democratico doveva riscoprire la questione meridionale non è che mi si siano filati molti però
Diciamo almeno scena l'impegno che ritengo quella direzione l'ilare alla genesi
Con cui ci siamo arrivati un elemento positivo perché noi abbiamo reimpostato almeno nell'agenda politica della discussione del Partito Democratico una questione che era scomparsa ma non era scomparsa per caso
Perché una volta nella storia e la sinistra italiana sinistra meridionalismo erano sinonimi perché avevano dietro la stessa radice che era l'attenzione all'eguaglianza la la la sinistra voleva dire uguaglianza il meridionalismo era
La TAV la traduzione di quella
Di quel fondamento culturale sul terreno della lotta alle disuguaglianze territoriali
Poi la sinistra si è dimenticata l'eguaglianza e si e quindi si è dimenticata il meridionalismo tant'è che non abbiamo passato anni a discutere di una inesistente questione settentrionale
Che se mai esiste solo come specchio della non risolta questione meridionale
Naturalmente questo ha avuto un effetto io quando ero in segreteria con Bersani novanta lo dissi in segreteria Bersani sarà bio facevo sempre un giochino
Associare avviare tutti cioè dicevo se noi guardiamo
La Cal la cabina di regia rito da catena di comando del Partito Democratico non ce n'è uno io che ero di Roma Nord ero il più meridionale
Nel senso che Bersani Piacenza vicesegretario letta Pisa Presidente Bindi Siena sino a lunga
Franceschini Ferrara c'era la Finocchiaro siciliana ma eletta in Emilia quindi diciamo darlo alle evidentemente non core
Conferenza delle Regioni scene Errani ANCI Associazione dei Comuni c'era del rio quindi a Ravenna raggio rinvia non è che con Renzi sia cambiato granché perché Renzi Firenze Segretario vicesegretari Guerini Lodi Serra Chiani Udine
Presidente io che ero e continuo sarebbe quella
Zanda al Senato va bene come me che però non è di Roma nord quindi forse Louis quello più a sud
E Rosato no speranza non c'è più Rosato anche Luis friulano Conferenza delle Regioni Chiamparino ANCI Fassino
Cioè in questura padri che poi la l'aborto è la politica semplice queste cose qui gli assetti di potere interni ed esterni raccontano l'assenza anche di di di un tema politico
E quindi noi abbiamo pagato quella rimozione che c'era
Nella nostra cultura politica degli ultimi vent'anni figlia le ragioni che ho detto
Con una perdita di potere del Mezzogiorno anche nel nostro partito direi soprattutto nel nostro partito perché bene o male altri hanno avuto leadership meridionali fallimentari però ce l'hanno avuto
Noi no
Oggi è cambiato qualcosa intanto perché ne stiamo discutendo e i è veramente per vent'anni non se n'è parlato più ne stiamo discutendo a Roma si è riconosciuta la centralità della questione che il primo passo per trovare le soluzioni
Perché per la prima volta dopo tanto tempo governiamo tutto il Mezzogiorno e quindi abbiamo una grandissima occasione nel senso che le abbiamo vinte tutte le elezioni regionali
E quindi evidentemente il Partito Democratico risponderà
Di quello che accadrà nel Mezzogiorno direttamente quindi oltre a un tema di
Riflessione di rielaborazione la nostra cultura politica c'è un drammatico tema di governo che deve essere affrontato c'è una filiera costruita che ti mette nelle condizioni di farlo è chiaro che serve un salto di qualità nell'azione di governo
Ora io credo che alcuni passaggi noi
In qualche modo li stiamo facendo e abbiamo anche ottenuto i risultati perché la battaglia sulla flessibilità in Europa avrà una ricaduta soprattutto
Io credo in questa parte del Paese perché nel momento in cui
Sì liberano risorse per gli Investimenti è chiaro che quegli investimenti servono
Per quelle politiche industriali che non si sono fatti in questi anni anche per uscire da un'ambiguità
Cioè l'idea che tu risolve la questione meridionale trasformando il Mezzogiorno in un luogo dove si va in vacanza piano di muri a secco mozzarelle bufale capperi e quant'altro e Cusin risolvi il tema della economia del Mezzogiorno è una cretinata certo serve aiuta è importantissimo va incentivato
Ma o nel Mezzogiorno si produce qualcosa e si riscopre una voi si rilancia una vocazione industriale di un'industria verde pulita moderna tutto quello che vogliamo ma ci deve essere
Oppure noi non ne usciamo ma per fare questo c'è bisogno di politiche industriali e quindi di investimenti pubblici
Perché se vuoi attrarre investimenti privati hai bisogno di dimostrare che prima di tutto Tucci credi c'è bisogno di collegare la ricerca all'innovazione a a quel che può crescere nasce nani
Ogni tanto diciamo per ogni crisi industriale paghiamo un centro di ricerca passiamo uno per un papà paghiamo un luogo di innovazione di ricerca per andare lì e costruire una soluzione aiutare una soluzione
C'è stato un impegno di questo Governo perché molte crisi industriali l'altro giorno Corbin ha riconosciuto che la la cordina che era appena stato maltrattato da Renzi com'è noto che il Governo inglese ha fatto male a non difendere il ciclo dell'acciaio come quello italiano invece ha fatto per dire che insomma noi siamo di fronte alla volontà di ricostruire DD di mantenere una vocazione manifatturiera del nostro Paese
Però c'è anche la consapevolezza nuova
Che quello che è stato raccontato in questi anni è sbagliato cioè che non c'è una locomotiva cui il Mezzogiorno si deve agganciare che nella storia di questo Paese come dicono i dati in Italia cresce se cresce il Mezzogiorno e che se invece
C'è un divario crescente il Mezzogiorno non cresce non cresce nemmeno il Paese
Però per fare di più c'è bisogno appunto che
Già da questa legge di stabilità si vedano dei risultati che passano attraverso misure diverse appunto da un lato Investimenti
E politica industriale dall'altro colmare il deficit in trasferì infrastrutturale che c'è nel Mezzogiorno del Paese non facendo il ponte sullo Stretto secondo me facendo altro ma su questo è noto che c'è un dibattito abbastanza antico
Sul quale però ma ritengo che la mia posizione sia anche la posizione del Governo
C'è il tema di come noi tratteniamo qualità nel Mezzogiorno del Paese il dato sull'emigrazione dei giovani è un dato straordinariamente negativo perché poi è la parte più innovativa che se ne va e che quindi tu investi diciamo nelle università meridionali per formarli e poi quell'investimento formativo se nel se lo gode qualcun altro cioè c'è un mix di politiche che vanno messe in atto dalla legge di stabilità come primo passo che in questi anni sono mancati se la domanda è c'è piena consapevolezza in questo Governo ancora io dico di no
C'è il riconoscimento del Presidente del Consiglio dell'esistenza di un problema cioè qualcuno con il Ministro del rio che ci ci stava lavorando
E continua a lavorarci ma per la ragione che ho detto prima sulla provenienza delle classi dirigenti non c'è ancora piena consapevolezza e questo è un tema anche che però riguarda le classi dirigenti meridionali
Cioè di come si costruisce una forza in grado di
Imporre questi temi nell'agenda politica non in una logica di contrattazione conflittuale ma è una logica egemonica cioè io non penso che l'idea che qualche governatore a volte
Sembra
Raccontare o almeno
E ispirare di un'alleanza tra del sud contro il Governo sia la strada giusta
Perché appunto non c'è un tema di contrapposizione perché porterebbe a sbattere il Mezzogiorno per l'ennesima volta c'è il tema di come si costruiscono forti leadership meridionali Inga a dodici svolge una funzione nazionale non contrapponendo sì ma convincendo imponendo si
Questa è la sfida che ha dove tutti che ha un tessuto
O di classi dirigenti di amministratori che sta crescendo nel Mezzogiorno del Paese e che però deve dimostrare di appunto saper far di vivere con una visione nazionale perché quelle difficoltà che ho detto diciamo misurano anche la difficoltà che in questi anni c'è stata quindi
Di offrire quel tipo di racconto e di imporre quella narrazione agenda politica del Paese e quindi la risolviamo solo in un'alleanza tra chi a Roma
Ci crede e chi nel territorio vuole partecipare in quella battaglia non in una rinnovata contrapposizione che alla fine farebbe perdere tutti e due
Mi pare quali rischi della contrapposizione ci sia poco abbiamo vi ho visto
Questo mentre mese scorso il mese scorso
Consiglio regionale della Puglia approvato all'unanimità una risoluzione anzi la la il sostegno al referendum contro le trivelle lo sblocca Italia
L'Assemblea regionale non siciliano non ha fatto lo stesso né a me non ci sia questo spirito e contrapposizione questo la povera serena
Ce l'avevo con la Puglia Fratta si no mi chiedo però
E cosa si possa trovare un un buon equilibrio fra le due fra le due posizioni nel farlo però
Va bene no alla contrapposizione che può essere sterile
Però un confronto fra Roma e le Regioni
Credo che sia necessario perché poi si instaura
Sulla Sicilia ad esempio se c'è un problema di conti pubblici
Che anche il figlio di una serie lunga di tagli di risorse dal centro alle Regioni tagli decisi da Roma
Questo problema di pubblici proprio con l'avvitamento provoca pertanto anche un aumento di tutta la la tassazione regionale rende meno competitivo il territorio
Dove già ci sono pochi Investimenti investiti sono sempre meno invogliati
Il PIL cresce sempre meno anzi recede nel due mila quattordici abbiamo appreso che siamo andati in recessione ancora una volta ma
Come si può sperare nella
Ripresa e non parlo più di Mezzogiorno parlo di Italia
Fin quando una regione come la Sicilia una regione i cinque milioni di abitanti cresce non cresce dello zero virgola tre per cento annuo cioè quale potrà mai essere la prospettiva di ripresa dell'Italia con una zavorra come queste
Ma tanto non è lato la
La difficoltà del dei conti pubblici non è un caso solo siciliano non è
Il Comune di Roma nella stessa situazione almeno comunque a una Dina i casi ma anche qualche giorno
Quest'anno ci sono Regioni ma dico Roma perché la capitale noi siamo abbiamo chiuso un piano di rientro faticosissimo abbiamo
Ed evitando un debito mostruoso
Debiti ci sono anche perché le risorse sono state spese male poi sono arrivati i tagli che
In qualche modo sono nel rapporto all'opinione pubblica anche spesso strumentalmente stati giustificati col modo sbagliato in cui sono state spese le risorse
Cioè se quei tagli non sono stati così impopolari è perché nella percezione parlo del Paese assenza casi specifici c'è la consapevolezza che quelle risorse spesso sono state spese male
Evidentemente quindi noi abbiamo come classi dirigenti innanzitutto il dovere di assumere il tema riqualificazione della spesa con un tema
Serio e non da fare per finta
Perché ci sono cose che ancora oggi gridano vendetta
Naturalmente si sono scaricati in questi anni molti tagli sulle Regioni sugli enti locali più di quanto
Probabilmente sopportabile questo alla fine ha prodotto una difficoltà nell'erogazione dei servizi
è chiaro che se come sembra parte un po'di ripresa poi dico su cui
Probabilmente non riusciremo in prospettiva a migliorare la situazione però anche qui c'è un tema di fondo cioè intanto riconoscere
Che qualcosa sta cambiando orali il PIL del due mila quattordici è così sul due mila quindici andrà evidentemente un po'meglio nel Paese ma siccome è vero l'adagio che dicevo prima il Paese cresce se cresce anche il Mezzogiorno andrà un po'meglio anche qua certo non ancora
Quanto dovrebbe però intanto c'è un primo segnale che è figlio di alcune scelte che sono state fatte in questi mesi
Che sono scelte che hanno indirizzato la ripresa verso
Alcune caratteristiche cioè noi abbiamo sì fatto la riforma del mercato del lavoro ma abbiamo messo gli incentivi sulle assunzioni a tempo indeterminato questo sta producendo molte trasformazioni al di là dei nuovi posti di lavoro che ci sono
E sono anche tanti ma tanti se trasformazioni contratti greco precari in contratti stabili
Che naturalmente sembra una scemenza ma indirizzai invece quella
Quella ripresa e le dà un segno di equità sociale perché quei contratti stabili consentono di avere diritti prima sconosciuti di accendere mutui di spendere un po'più serenamente le risorse e quindi di Aretha di atti
è un ciclo dei consumi è chiaro che il tutto questo si vede ancora troppo poco solo in alcune parti del Paese perché da questo punto di vista come dicevo noi dobbiamo aggredire alcuni nodi strutturali delle diseguaglianze
E territoriali che ci sono nel Paese per questo dico non serve la contrapposizione perché non c'è da chiedere a Roma di più o da contrattare a Roma perché non si tocchino alcuni aspetti c'è da costruire un'alleanza che
Aiuti a immaginare una visione dello sviluppo del Paese che non sia diseguale che aiuti
A comprendere dove si deve intervenire per agganciare quella ripresa e farlo con la stessa qualità quando io dico ragioniamo su come non fare andare via e giovane scuole farli tornare è perché tu rilancio una ripresa di qualità se preme l'innovazione
Se sere aprile indusse le imprese ma se lo fai sul terreno e l'innovazione non se
Punti al fatto che c'è un costo
Minore ad aprile nel Mezzogiorno che ad aprirle in Veneto certo che c'è però non basta il tema è come tu costruisci sviluppo di qualità e innovazione e questo lo fai solo in un'alleanza tra centro e periferia
Cioè se se io guardo ad alcune regioni del Mezzogiorno facciamo l'esempio classico il modo in cui sono state utilizzate negli anni le risorse da format non è professionale grida vendetta il modo in cui sono ancora utilizzate larga parte del Paese che li rende età sono soldi sprecati che servono i formatori e non a sostenere l'esercito dei formatori e non dei formati alla se quelle risorse noi le usiamo invece per produrre innovazione nelle imprese che ci sono che ce la possono fare forse è meglio
è l'esempio classico ma se ne possono fare tanti altri se noi diciamo industria salviamo quello che c'è ma cerchiamo anche di capire su che
Basi ricostruiamo una vocazione regioni meridionali perché il Mezzogiorno non è uno
Dire le industrializzare la Calabria è una sciocchezza per le caratteristiche la Calabria Tulli devi fare turismo agricoltura culture spuntare su quello perché non ce la fai più aree industrializzate la per la Sicilia diverso per la Campania è diverso
La Puglia in questi anni ha costruito una sua vocazione su alcuni terreni le alla creatività la cultura il turismo ha salvato quel pezzo di in grazia al Governo quel pezzo di industria che c'era
Su altre può sviluppare però insomma noi dobbiamo disegnare una visione complessiva del Paese in cui decidiamo che uno
Le grandi imprese pubbliche non considera nel Mezzogiorno come qualcosa di aggiuntivo al loro dovere di fare profitto
Era e distribuirlo all'azionista ma considero uno considerare che magari un investimento anche se immediatamente meno redditivo è più importante da fare in una parte del Paese che ne ha più bisogno e se non lo fanno da solo glielo deve dire l'azionista
Cioè il Ministero del Tesoro deve avere da questo punto di vista il Governo l'indirizzo chiaro
Significa andare appunto
Significa ferrovie per esempio per esempio è in grande facciamo vennero VEMA ENI ENEL Finmeccanica e ce ne sono diverse di realtà che hanno la prima e mi viene in mente io in quel mezzo della
Che è un pezzo della politica estera del Paese sia capire come il Mezzogiorno diventa la piattaforma logistica non solo logistica del Mediterraneo
Cioè ci sono alcune cose che hanno bisogno dell'intervento del Governo e che però poi devono trovare un tessuto di governo locale territoriale credibile affidabile
E in grado di giocare la partita questa altezza penso che il Partito Democratico nel momento in cui al Governo a tutti i livelli deve essere la cabina di regia di questo Obiettivo cioè se non la pensiamo noi
Se non riusciamo noi a promuovere quella collaborazione leale tra diversi livelli di governo e se non siamo noi che
Portiamo a questa altezza il livello della discussione non lo può fare nessuno allora cimenti diamoci su questo per questo trovo
Shock idea di il coltivare una contrapposizione con Roma perché non serve a nulla può servire
A all'idea sbagliata che attraverso questo si costruisce una leadership nazionale che non esiste però in questi termini c'è invece appunto bisogno di
Una classe dirigente forte e coesa che fa vivere
E la questione meridionale all'interno di un disegno di sviluppo così ridiscutere restituisci fiducia e coraggio fa benissimo Renzi ad andare in giro a mostrare le eccellenze però era contro le eccellenze non basta
Nel Mezzogiorno perché poi chi civile nel Mezzogiorno sa che ci sono le eccellenze ma ci sono anche tanti problemi e le eccellenze le conosciamo tutti perché ognuno di di di tutti morenti dal Presidente del Consiglio ma prima faceva
Altro però chi di noi ha avuto anche il più piccolo incarico nazionali ogni volta che nel Mezzogiorno di facevano vedere l'eccellenza esigua offrono conosciamo a memoria raccontiamo non
è giustissimo dire che c'è un Mezzogiorno così però tu devi dare una soluzione una risposta e politiche forti e autorevoli
E chiare che che che raccontino anche come trasformino eccellenza quello che l'eccellenza non è perché l'eccellenza spesso nasce da sola ma le eccellenze per definizione sono rimasti solo da sole sono non è quel che fa svelò coinvolgono la maschera che la trasformazione in Eccellenza di ciò che ne eccellenza non è ha bisogno di un processo politico e di azione pubblica di un ruolo forte del Governo e della politica che è mancato
Senta mi permette farle una domanda abbastanza diretta ma
Poi io capisco delle Enzo Paci avuto perorare
Come si dice dalle nostre parti ha avuto i suoi pensieri con Roma con le vicende del Sindaco Marino della della Giunta e quant'altro
Però ecco insomma ci mi tolga questa curiosità giornalistica voi di da Roma insomma dal partito nazionale come lo vedete questo Governo regionale siciliano che che idea vi siete fatti di questa esperienza di governo di Rosario Crocetta
Ma noi abbiamo avuto
Suggerimento domanda di riserva e la mamma di riserva no va be'avanzano sono preparate ora non c'è bisogno
Allora Ugo ora detto domande di riserva un altro meno magari userò i precedenti ci sono altri suggerire accetta un altro suggerimento
Perfetto
No io credo che
Noi abbiamo sicuramente ha avuto momenti di dialettica anche dura col Presidente Crocetta nel senso che
Noi
E dico noi perché ovviamente
Il Partito Democratico nazionale
Diciamo a un rapporto costante con il Partito Democratico siciliano
Ne abbiamo avuto momenti di dialettica anche perché riteniamo che la politica
è forte se vive di una dimensione collettiva e quindi abbiamo difficilmente compreso alcuni momenti alcuni passaggi in cui in qualche modo la spina al Governo di una Regione complessa come la Sicilia veniva
Raccontate vissuta come qualcosa che doveva essere svolta da una da un uomo solo al comando in un rapporto
Programmaticamente conflittuale con chi con i partiti soprattutto col suo partito perché poi diciamo con gli altri ognuno è libero di agire come ritiene ma col suo partito
Non perché debbano comandare i partiti e non chi viene eletto ma perché
Appunto la politica soprattutto nei momenti difficili e in realtà complicate ha bisogno dell'impegno della forza di un grande soggetto collettivo
C'è una regione come questa la governi e la Cambise costruirsela capacità guidando
L'Amministrazione regionale di costruire un rapporto positivo con
Soprattutto con il principale partito era può coalizione che anche il tuo partito e di far vivere e competenze suggerimenti battaglie
Cuoco e farle sentire come qualcosa che appunto impegna una comunità noi quando abbiamo governato chiudendoci nei palazzi abbiamo perso nel è successo anche a Prodi o D'Alema Amato noi abbiamo detto che abbiamo perso che abbiamo fatto riformismo dall'alto quando fa il riformismo dall'alto fra i due errori
Fare le riforme cattive e nessuno ti si fila poi quando devi andare a chiedere i voti per le riforme cattive che hai fatto i partiti servono anche a questi a dare idee a dare stimoli e a organizzare un processo di cambiamento della società
Ora mi sembra che questa difficoltà in qualche modo
Si stia stia diminuendo che ci siano segnali importanti di apertura che evidentemente apprezzo
Il Partito Democratico vuole che il problema siciliani vengano risolti e quindi a questo obiettivo e questo impegno e in questo senso è a disposizione del presidente Crocetta apprezziamo appunto
I passi avanti che ci sono stati anche nel rapporto e nella
Capacità nuova di
Coinvolgere il partito
E di capire quanto questo partito ha da dare e di buona la Regione al Presidente e quindi siamo un po'più fiduciosi rispetto I mesi che abbiamo di fronte
Senta visto che lì a Roma lei
Come commissario del partito giusto sì
Per i fatti di mafia capitale quindi insomma questa
Il tema tema della mafia fatto la sua evoluzione anche nelle cronache politiche a quelle latitudini
Vedremo quanto tempo ci impiega Roma nascere l'antimafia politica qui da noi ha avuto una lunga una lunga tradizione che però insomma nell'ultimo negli ultimi periodi ha subito qualche
Qualche scossone alla sua immagine le volevo chiedere insomma dal suo punto di vista
Un non commento su su questo fenomeno se fosse non può essere se questi problemi l'antimafia e le chiedo non possono essere invece ecco forse finalmente il la volta buona per far diventare l'antimafia un patrimonio universale non di parte
Vale a me ha fatto molto impressione
Una cosa che è accaduto a Roma quando c'è stato quest'estate l'ormai celebre funerale dei Casamonica
Io subito dopo due giorni dopo lanciato una manifestazione nella stessa piazza che poi si è fatta a settembre in qualche modo per dare una risposta simbolica
L'ha lanciata come Partito Democratico ma subito dopo mi sono reso conto che era stato un errore lanciarla come Partito Democratico e l'ho trasformata offrendo quella piazza la città ho detto i partiti non parlerà non ho parlato io che l'avevo indetta non ha parlato nessuno esponente politico
Ho chiesto il coinvolgimento e la la la partecipazione di sindacati forze economiche associazioni hanno aderito più o meno tutti
Da Sant'Egidio alle ACLI a Confindustria tutti se in tutto tutta la città non hanno aderito le associazioni antimafia di Roma
Ora al netto di libera che apprezzato l'iniziativa ma giustamente ha detto noi non possiamo aderire perché siamo la somma di due mila associazioni e quindi non aderiamo cose non nostre cosa che
Assolutamente comprensibile e condivisibile dal mio punto di vista
Perché non possono impegnare in così poco tempo una realtà così diffusa però a Roma ce ne sono tante altre
Questo racconta qualcosa cioè racconta di come a volte l'antimafia sia diventato ambiente generalizzato e mi scuso con chi la fa in modo seria impegnato però di come l'antimafia rischia a volte di trasformarsi in uno strumento che organizza un pezzo di potere
E che quindi rischia di produrre degenerazioni sia che la si faccia nel mondo e l'impresa sia che si la si faccia sul terreno l'associazionismo con quella si fa
E di come il fatto che la politica non abbia saputo dimostrarsi all'altezza della battaglia antimafia ha favorito anche la degenerazione l'antimafia
Ora io credo che questa fase in qualche modo si debba chiudere nel senso che la politica debba dimostrare di essere in grado di assumere il tema pienamente
E di farlo in prima persona cioè quello è evidentemente la battaglia per la legalità è contro la criminalità organizzata e contro la mafia e dovere prima di tutto e la politica a farlo
Se ci sono stati ritardi in passato non ci devono più essere ma quello è un tema eminentemente politico e la politica deve rivendicare a sé come abbiamo fatto
Noi per primi a Roma
Questo automaticamente riporterà
Anche l'antimafia la sua dimensione cioè quella di una battaglia collettiva sulla
Sul cui terreno non si misura uno scontro tra soggetti che poi alla fine fa va Brischi hanno di finire a organizzare altro
Da questo punto di vista alcune situazioni delicate che sono emersi anche qui di degenerazione l'antimafia richiamano tutti a un livello di attenzione maggiore appunto a riconoscere
Questa per un quello per una battaglia che appunto deve essere la battaglia collettiva e non la battaglia di qualcuno contro qualcun altro
Io credo che
Su questo noi siamo maturi
Penso che il Partito Democratico di oggi è in grado di assumerla pienamente
E spero anche che diciamo chi ha portato in questi anni alta questa bandiera ragioni su come
A volte i rischi che ho raccontato ahimè siano molto molto vicini e quindi forse se noi abbiamo fatto completato una riflessione assunto un tema forse è bene che questa di riflessione a facciamo tutti insieme
Per evitare poi di ritrovarci in situazioni difficili da giustificare
Complimenti devo dare
Mi ha convinto non glielo dico perché l'altro ieri ho scritto proprio un articolo su questa cosa perché è venuta qui alla queste novità la Presidente la Commissione antimafia
Che ha detto cos'è un consumatore un po'diverse dalle sue che mi avevano convinto meno anomale Fintecna non capirà mai a
Dagli allevatori amichevole nello scritto credo che nulla questo sia un approccio più fruttuoso
Però
Una mia opinione personale
Le volevo chiedere per per chiudere le le parlavo poco fa cosa prova rischi parlando dell'antimafia le propongo una riflessione sul
Due rischi che
Dal mio punto di vista oggi con il Partito Democratico volevo sapere un po'lei come come di valuta
Il primo quando lei parlava della dell'apertura del partito che
Non non non fa non calare riforme all'altro eccetera
Su questo io francamente credo che oggi ci sia un po'questa difficoltà perché i prati democratico nasce dalla dall'incontro di due Bardi varie culture però di
Due predominanti culture politiche
Che avevano che hanno avuto nei decenni del loro massimo peso politico in Italia avevano a cadere caratteristica di incarna e del due partiti di massa
In cui confluivano tutta una serie di realtà sociali cioè quella che era il Partito Comunista avevo se cristiana confluivano le esperienze della Fuci per le azioni di spianare la la FIGC dei
Della Confcommercio piuttosto che delle del verde cooperative e quant'altro oggi mi chiedo quanto questo rapporto fra i corpi sociali e i partiti esista e quanto esista nel Partito Democratico il campo le confesso che ho visto da fuori
Oggi mi sembra che sia molto compiuto abbastanza conflittuale con il sindacato ma ne capisco le ragioni
è un po'più assente sfilacciato con tutto il resto
E la seconda il secondo rischio che vedo dal di fuori di quello che
Si sta
Ne parlavamo prima negli chiacchieravamo prima si sta
Creando uno schema politico con un Partito Democratico di Governo e con due opposizioni
Con venature abbastanza diciamo populista che sono quelle momento Cinquestelle quella di
Di Salvini
Che per la natura della loro proposta possono magari ecco scoraggiare un elettorato moderato questa tutto vantare John nell'immediato del Partito Democratico ma nel lungo periodo questo può portare a quella situazione di democrazia bloccata che non fa mai bene un partito
Ma il primo
Insomma io penso che noi siamo di fronte a qualcosa di più profondo cioè non c'è un tema di difficoltà del rapporto del Partito Democratico né i corpi intermedi c'è una crisi rappresentanza dei corpi intermedi comprese dei partiti cioè rispetto a qualche anno fa
Era quale che Scelli come esempio rappresentano molto meno di quella rappresentavano alta quelli che si riuniscono nella Sala Verde di Palazzo Chigi quando si decide di aprirla per le grandi
Sessioni confronto rappresenta non meno di quello che rappresentavano anche solo vent'anni fa
è questo un po'è figlio del della modernità e papà ormai son giubilare visto che
Abbiamo anche ricucire qualche sgarbo
Che che fragilità candidato vorrebbe enorme no ma ma neanche a quella Santanchè credente quindi non deve e non vorrei aveva il palo vuole bene no no guarda ai
Voglio bene a luce dice che la cifra rossa modernità e la solitudine ha ragione ma questo racconta del fallimento dei corpi intermedi nel Paese
E anche qui non esageriamo alcune nostre divisioni cioè non è che il la il
La dialettica con il sindacato nasce vorrei anzi io
Ricordo il congresso del PAI è ora lo scontro D'Alema Cofferati con D'Alema che
Ad digitando facendo così diceva cosa ci fa il sindacalista fuori dalla fabbrica dove
E si lavora in nero sventolando il contratto nazionale di lavoro dovrebbe stare dentro quella fabbrica a contrattare condizioni di vita
Migliori vedi lavoro di migliori per quei lavoratori apriti cielo scontro epocale che tutti ricordano quindi
Insomma la storia a sinistra
Negli ultimi vent'anni anche una storia di dialettica con il sindacato naturalmente nel riconoscimento che si è parte di una stessa storia che un po'è venuto meno per responsabilità
Bilaterali sicuramente sbaglia Renzi a usare toni inaccettabili nei confronti del sindacato
Sbaglia la Camusso a dire che non voterebbe Partito Democratico in Veneto carenze come la Thatcher perché non è vero però è chiaro che poi quando si sale sette di livello nello scontro scappa la frizione come si dice a Roma e
E noi dobbiamo ricostruire anche da questo punto di vista un terreno di dialogo più più civile però è del tutto evidente che
Il pezzo il la segmento di mondo del lavoro che oggi il sindacato rappresenta e molto più piccolo di quell'era prestavate questo è un problema per la politica un problema per la sinistra e noi dovremmo aiutare il sindacato a interrogarsi
E cioè io mi ricordo quando noi stavamo discutendo del già pensate io feci un'intervista dicendo sì però noi va bene l'articolo diciotto però abbiamo maternità malattia i precari quei precari
Nei confronti dei quali in questi anni sinistre sindacato giorno voltati dall'altra parte quindi assumendomi la responsabilità dei le la politica e anzi aveva creato della sinistra che aveva creato quei precari
E mi risposero picchiati Epifani la Camusso dicendo non è vero che non ci siamo portati altra parte abbiamo fatto un sacco di documenti e manifestazioni per carità è vero ma non ce ne sono accorti precari che non rappresentate quindi evidentemente un problema c'è
Ed è un problema che deve risolvere il sindacato perché senza un sindacato in grado di rappresentare il mondo del lavoro siamo tutti più deboli ed è più debole la villa la politica perché non ha un'Inter l'
Otto ore con cui discutere di quei problemi
E questo riguarda Confindustria riguardare Galileo riguarda tutti i corpi intermedi questo paese che
Ormai rappresentano sempre meno allora il tema è come noi ricostruiamo però una democrazia dei corpi intermedi cioè o rinuncia Moro
All'intermediazione ma siccome io credo che un Paese sono convinto che la democrazia è sia democrazia dei corpi intermedi e che
Altrimenti c'è il rapporto plebiscitario populista tra leadership quale che sia il settore in cui si esercita quella leadership al popolo che non fa mai bene alla democrazia e che è una tentazione foto per tutti di per quanto ci sembra universitari tutti tutti
Però vedi io che non ho mai votato Renzi ha messo un congresso riconosco una cosa che Benzi ha capito che per diventare leader davvero doveva diventare segretario di un partito
Cioè oggi Renzi è Presidente del Consiglio e letta non lo è più perché letta non ha voluto fare quel congresso nonostante molti glielo avessero chiesto e ha pensato di poter rimanere Presidente del Consiglio senza
Diciamo sporcarsi le mani una battaglia politica Renzi in questo caso io approvato senza diventare leader senza fare il segretario del partito
Accolto un elemento
Nuovo che c'era che si apriva cioè che si stava chiudendo la fase dei governi tecnici da società civile e che tornava il ruolo della politica
Cioè noi abbiamo
Chiuso una fase della storia di questo Paese quando in una direzione di partito abbiamo mandato Renzi apparati il segretario del Partito Democratico a Palazzo Chigi dicendo che
Finiva quella stagione lì in cui tu dove io ero cognati del fare politica in cui doveri per essere legittimato a governare celletta venne in Parlamento a dire questo non è un governo politico a un governo delle politiche
Chi come me voleva parlare di politica non sapeva più che fare perché non che cavolo vuol dire delle politiche
E invece nel momento in cui abbiamo fatto quella scelta chiedendo all'UE di andare a Palazzo Chigi proprio perché era segretario del partito abbiamo chiuso una stagione infatti abbiamo fatto un governo in cui abbiamo messo
Nei ruoli chiavi persone che venivano a storia politica l'Alto rappresentante la politica estera Mogherini a una che faceva la responsabile esteri a Sinistra giovanile poi del partito e poi
Martina e non sera Orlando cioè c'abbiamo una generazione di esatto di politici puri cresciuti bis nelle aule l'esplicito non c'erano più le scuole di partito però
Né della del la resa nella canterà politica del partito dei di quei partiti e del Partito Democratico e oggi governa il Paese se non erro fanno meglio di quando c'erano i tecnici
Meglio di quando c'erano quelli che ci insegnavano come si doveva governare dicevano che non eravamo degni di farlo
Allora questo lavoro di rigenerazione la politica e noi stiamo facendo
In qualche modo ci ha consentito di recuperare un filo di rapporto col Paese oggi noi dobbiamo capire come quella voglia di aiutare un processo di cambiamento si trasforma lo dicevo all'inizio in organizzazioni un soggetto politico
Però con questa sfida
Cedel misurarsi con rapporto con quelli con cui che voi rappresentare non dovrebbero aver paura nemmeno gli altri cioè quando noi diciamo legge sulla rappresentanza a volte il sindacato ha paura mentre non dovrebbe averne perché magari
Quelli che oggi guidano i sindacati andranno in difficoltà però sicuramente si rafforzerà l'istituzione sindacato
E questo vale per i processi di trasparenza e la rappresentanza di tutti i livelli
Insomma io credo che noi abbiamo bisogno su questo di
Costruire una grande
Opera di rigenerazione dei corpi intermedi perché se no non la risolviamo qua non ci possiamo mettere d'accordo con Confindustria Confcommercio Confesercenti sindacati però ti metti d'accordo
Con quelli che
Pensano di rappresentare gente che poi non rappresentano più
Noi adesso però domenica faccia visto che la legge di stabilità l'anno scorso abbiamo fatto un po'di sciocchezze sulle partite IVA domenica facciamo un confronto col mondo delle partite IVA
Anche lì abbiamo chiamato tutte le associazioni che li rappresentano però stiamo cercando di parlare con le partite IVA in carne ed ossa che non sempre si
Sono rappresentate dai soggetti associativi che le devono rappresentare
Perché non hanno la forza di rappresentarli tutti allora questo salto noi dobbiamo farlo l'abbiamo fatto come partito dobbiamo spingere tutti a farlo
Ed è anche una risposta alla seconda domanda cioè o noi costruiamo quali costruiamo un sistema politico e si basa su soggetti veri che hanno una cultura politica una storia una tradizione
Oppure siamo inevitabilmente esposti da un lato il populismo dall'altra il trasformismo perché è chiaro che se la sfida è tra il Partito Democratico resto del mondo
Tutti quelli che non vogliono finire Consalvi né Grillo sono spinti verso il Partito Democratico a quel punto non ci bar richiamo e cerchiamo di evitare che arrivi quello che non deve arrivare ma non è un sistema politico sanno c'è in questo Paese non manca una destra normale
In realtà c'è stata di rado nella storia di questo Paese aveva quella e
E va be'quella se secondo me siamo noi secondo Landini è un'altra cosa lo decideranno gli elettori
E però manca una destra di governo c'è solo una destra populista e c'è l'antipolitica Grillini NA e ci sono tante robe in mezzo che faticano a a rimettersi insieme io
Settimana scorsa sono andato ad Atreju la festa Roma del del partito era Melloni ho fatto un dibattito affascinante contorti Quagliariello Rampelli insomma
Compagnia affascinanti con cui condividere un sabato mattina a Roma
E
E il il pomeriggio dopo di me arriva a Berlusconi
E lì sul palco tutti dicevano dobbiamo ricostruire una destra poi iniziano a parlare di immigrazione litigavano di Europa e litigare io stavo lì mi godevo lo spettacolo
Certo sul breve periodo è un vantaggio perché c'è un solo una proposta di Governo per il Paese però in realtà in prospettiva è un problema anche per noi perché una forza di governo e forte autorevole anche se è stimolata da
Da quelli che possono provare a batterla
E se diciamolo attuali un avversario degno giochi anche meglio di solito se se sembra una cosa direbbero che suo compagno di partito
Non qualcosina per ciò che compaiono attivate stronzo e perché strafare
Sì lo so ma questa però per fortuna una sciocchezza nel senso che
E e la chiudo con questa che è una cosa che allora uso sempre contro questa obiezione cioè
Chi chi è che decide cos'è Sinistra cioè o noi decidiamo che c'è una giuria di esperti come a Sanremo che
è composta da Rodotà Zagrebelsky Iacona o chi per lui e loro che quando noi siamo sul parco sta giù ci dà i voti e decide siamo esista o meno che al se è così io mi arrendo e le son cambio cambio gioco
Se invece è la capacità di rappresentare la parte più debole del Paese perché questo noi siamo nati per fare credo se uno sceglie di stare a sinistra e per costruire una battaglia che dà forza collettiva soggetti che da soli non ce la fanno
Cosa che conviene anche in un momento in cui per effetto della crisi la parte più debole il Paese largamente maggioritaria nel Paese
Se la sinistra è questo allora facciamo il gioco di vedere chi la rappresenta meglio quando noi abbiamo preso il venticinque per cento alle elezioni con Bersani e mense crede via quindi colpa mia
Analisi dei flussi elettorali della composizione sociale l'apporto vita nessun Molino raccontava così l'elettorato il Partito Democratico di Bersani Orsini quelli che non hanno problemi ad arrivare a fine mese
Noi arrivammo terzi tra giovani precari e disoccupati quelli una volta avremmo chiamato ceti popolari del Paese pezzi cioè vuol dire Primo Grillo
Poi a quelli che proprio gli faceva schivo Grillo Berlusconi Berlusconi del del di allora cioè quindi già Berlusconi
Cara Enrico terzo il Partito Democratico Cesano guardare l'altro voi no cioè proprio non se ne parla
Passa poco più di un anno quarantun per cento delle elezioni europee noi recuperiamo tre milioni e mezzo in quella parte del Paese giovani precari disoccupati
Alla mettiamola così è più di sinistra quel Partito Democratico che ricomincia ispirare fiducia in quella parte del Paese che non ce la fa più o quello che è proprio quella parte del Paese non considerava
Ecco questo noi dovremmo lo dico da da rappresentante più di quel venticinque per cento che di quel quarantuno
Quelli che credono che la sinistra sia diciamo continuare con quelle parole d'ordine
Forse dovrebbero riflettere su come quelle parole d'ordine non servono più a parlare a chi in questo momento nel Paese soffre davvero che non significa che tutto quello che fa Renzi va bene anzi
E però che nel momento in cui si vuol far vivere una dialettica positiva con Renzi e cercare anche di correggere alcune
Scelte sbagliate che questo Governo e che il segretario il partito fanno dobbiamo sempre avere a mente quella roba lì noi quando abbia
Mo'dovuto discutere del già passata alcuni noi vice Valentina come Paris con cui facemmo un primo documento insieme a Fausto Raciti su questi temi
Noi non ci asse vagliamo a difesa dell'articolo diciotto certo Cicci premura AMMO di verificare che non fosse elevato a chi ce l'aveva già ma solo i nuovi assunti
Ma preferimmo fare una battaglia riversa dire benissimo accettiamo questo purché si creino le condizioni per cui malattia maternità ce l'abbiano tutti i lavoratori facendo una scelta difficile in coscienza nel senso non sapevamo se era giusto quello che stavamo facendo
E quando abbiamo votato quell'accordo faticosissimo in direzione
Ci siamo assunti un rischio perché in quell'accordo c'era quella scelta
Cioè di abolire l'articolo diciotto per i nuovi assunti però c'era l'impegno a incentivare il tempo indeterminato come forma contrattuale l'estensione di quei diritti anche a delle forme che oggi non l'avevano
Ci siamo assunti o rischio cioè non di fare il muro contro muro ma di inserire in quella riforma degli elementi che secondo noi servivano a rappresenta banalmente quelli con cui andavamo all'università cioè quei milioni giovani a cui i nostri Governi inserendo la flessibilità senza
RIR riformare il welfare avevano reso la vita precarie terribile
Ecco se io guardo quella scelta che allora fu combattuta e pur ripeto un rischio lascerà ante perché non eravamo convinti che
Quello che avevamo deciso avrebbe davvero funzionato se lo guardo a mesi di distanza e leggo i dati che raccontavo prima in cui ci sono centinaia di migliaia di lavoratori che le cariche oggi hanno maternità malattia l'ottanta per cento i muti in più questo loro che finalmente vanno in banca e possono accendere un mutuo penso che quello sia il modo giusto
Di vivere questa fase di far vivere la sinistra nel Partito Democratico
Grazie a Matteo Fini grazie a tutti voi
Grazie mille per l'attenzione qualche domanda insomma
Abbia
Per
Non lo so scusate io non sono ospiterà
Cioè salutarla cronista grazie a tutti ci vediamo domani alle diciannove e trenta qua col dibattito Soro pago Gianni Pittella Michelangelo Frida domani