Apertura dell'VIII edizione del Festival del Diritto di Piacenza

Prima di invitare
Il Presidente Napolitano il professore porrà Rodotà e il sindaco di Piacenza ad accomodarsi
Voglio leggervi il messaggio che
Il Presidente della Repubblica ha mandato per
Essere con noi in questo momento
Desidero rivolgere il mio più cordiale saluto agli organizzatori ai relatori e a tutti i partecipanti all'ottava edizione del Festival del diritto che ancora una volta la città di Piacenza ha deciso di ospitare e valorizzare
Il motore della vostra ricerca è lo sguardo verso il futuro
Non sono il futuro della scienza giuridica ma dello stesso ordinamento democratico
Dei principi personalistiche e solidaristiche che la Costituzione ci impegna ad affermare nella società
Della partecipazione politica che resta essenziale per la nostra civiltà e tuttavia sta profondamente cambiando così come sta mutando la dislocazione dei poteri reali
L'inadeguatezza degli Stati nazionali ad affrontare da soli le tensioni del mondo globalizzato
E la complessità delle interrelazioni economiche sociali e culturali mettono a dura prova i principi generali e il profilo spesso del diritto
Eppure il diritto è ancora chiamato a servire la comunità e la convivenza a rispondere alla domanda di giustizia
A dare concretezza a quel principio di uguaglianza senza il quale la stessa cittadinanza verrebbe mortificata
La sfida delle migrazioni epocali
Le innovazioni tecnologiche la velocità delle comunicazioni
I nuovi equilibri e squilibri prodotti nel mercato globale ci rafforzano nella convinzione che l'Italia e l'Europa sono davanti a scelte di portata storica
Per compiere è necessario l'apporto delle migliori energie sociali e culturali
Abbiamo inedite e straordinarie opportunità
Ma guai a pensare che le grandi conquiste democratiche e i diritti sociali siano acquisiti una volta per tutte
Lo stesso sapere giuridico ha oggi bisogno di un confronto attivo e di una alleanza con quella parte di società che non rinuncia a cercare il bene comune
Per questo sono molto importanti le occasioni di confronto interdisciplinare e i dialoghi con le formazioni sociali che il Festival del diritto continua meritoriamente a promuovere
Il diritto non deve porsi in una logica emergenziale limitando senza seguire richieste di regolazione che scaturiscono da ansie e turbamenti del momento
Bensì deve guardare oltre il presente individuando regole condivise sulla base dei valori costituzionali
Ciò anche al fine di costruire un equilibrato e solidale rapporto tra le generazioni che riesca ad offrire ai giovani le nuove e migliori opportunità
Certo che l'autorevolezza dei contributi alla vostra manifestazione unità all'apporto di opinioni ed esperienze internazionali
Incontrerà l'interesse l'apprezzamento dei cittadini rivolgo a tutti i migliori auguri di buon lavoro Sergio Mattarella
Bene allora
Eviterei Sindaco al Presidente Napolitano il professor Rodotà ad accomodarsi e lascio a loro
La
Katia
Buongiorno a tutti benvenuti all'ottava edizione del Festival del diritto
Ringrazio il Presidente Napolitano per aver accettato questo invito che
In questa in questo esordio in questa fase di avvio del Festival
Si rende
Particolarmente gratificati non solo della sua presenza ma del significato che ha ad essere presenti oggi in questi giorni in questi momenti in queste giornate
Attraverso
Una testimonianza di vita politica sociale e civile
Che ha accompagnato per molti anni la crescita del nostro Paese
E che il calore che avete manifestato
In questa
In questi momenti
Sta a significare di quanto abbia lasciato
Nel cuore delle persone
Signor presidente questo è un festival che è nato otto anni fa grazie
Alla passione
All'interesse
Alla competenza e alla cultura
Di persone come il professor Stefano Rodotà che come responsabile scientifico
Accompagnato queste edizioni invitandoci nell'individuare temi relatori testimoni che hanno offerto in questi otto anni alla nostra comunità la possibilità
Di poter confrontarsi ascoltare rifletterà approfondire
In un momento in cui
La stessa comunicazione si presenti in modo sempre più superficiale
Per non è stato un privilegio che è stato reso possibile a anche
Dalla collaborazione
Delle degli editori Laterza
Che ci hanno accompagnato sotto il profilo organizzativo e attraverso
Un contributo di carattere culturale che
Verso il quale noi siamo particolarmente grati
Questo è un festival che si caratterizza chiedo scusa che si caratterizza al rispetto a tutti gli altri festival che essi rappresentano soprattutto in queste settimane
In giro per l'Italia
è un festival che vede oltre alla presenza di un programma principale la costruzione di un programma di un programma che chiamiamo partecipato
Perché
I protagonisti sono realtà culturali associative del nostro territorio dei territori limitrofi
Ma soprattutto protagonisti sono i nostri ragazzi i nostri giovani
Attraverso in particolare
La attività delle numerose testate giornalistiche studentesche che hanno un ruolo di primo piano non sono nel raccontare quanto accade
Ma nel restituirlo alla nostra comunità e nel rielaborarlo nel corso dell'anno
Questo filmato che è stato trasmesso un esempio di come
I bambini ragazzi giovani
Abbiano la possibilità in questi giorni
Di avere degli interlocutori
Che li accompagnano in un percorso di approfondimento che noi abbiamo il privilegio di avere
E che non è di tutti che vorranno custodire gelosamente
Il tema che è stato scelto per il per l'edizione di quest'anno è un tema che
E tanto impegnativo quanto suggestivo
è il futuro che noi oggi
Vediamo raccontato dalle attese delle aspettative trasparenti delle testimonianze che abbiamo sentito nel filmato
Ma il futuro anche che noi
Ci sentiamo impegnati a realizzare per
Degli accadimenti che proprio dieci giorni fa sono avvenuti nel nostro territorio che hanno segnato il nostro territorio
Attraverso un'alluvione
Che non sono provocato gravi danni materiali
Ma ha comportato la perdita di due nostri conterranei e
Di uno non si hanno più notizie perché disperso bene il futuro non lo leggiamo anche lì perché il futuro del nostro territorio lo dovremo dove oggi in poi costruire attraverso
Un intervento che sappia leggere quello che non siamo stati capaci di fare finora a difesa del territorio e questi accadimenti che pensavamo impossibili
Ci hanno messo nelle condizioni di
Immaginare il nostro futuro che deve essere il prossimo
In modo diverso rispetto a quanto non sono stati capaci
In tema di tutela del territorio di vivere il presente
Il nostro futuro è rappresentato da una forte presenza di persone che hanno origini che vengono da lontano
Piacenza è una delle città in Italia con la più alta percentuale di bambini di origine straniera inseriti a scuola
è una sfida che abbiamo colto nel corso degli anni che ha portato Piacenza da vere
Un percentuale vicina al venti per cento di popolazione scolastica
Di origine straniera molti di questi già italiani
O comunque nati in Italia
Ci ha portato a leggere il futuro anche attraverso manifestazioni simboliche come quelle che si sta svolgendo adesso una
Breve marcia di donne e uomini scalzi che vogliono con questo gesto simbolico
Solidarizzare con quei migranti che oggi
Vediamo
Raccontati attraverso le parole dei mezzi di comunicazione e le immagini televisive
In modo da drammatico da un lato però anche carico di speranza dall'altro non c'è il muro non c'è filoni spinato che tenga rispetto
A fenomeni che
Mettono in discussione il nostro convivere civile la nostra vita quotidiana
Il futuro lo leggiamo attraverso i tanti temi molto complessi che si sviluppano quotidianamente che interrogano i cittadini nella loro esistenza anche privata
Ma vorrei dire soprattutto coloro i quali hanno responsabilità pubblica tutti i livelli
Gli amministratori noi interpretiamo un ruolo che necessariamente deve essere letto come un ruolo sempre più di servizio
Rivolto a capire intercettare tradurre in atti concreti delle sensibilità che si fanno sempre più complesse e di fronte alle quali dobbiamo assumerci responsabilità e non
Fuggire come saremmo tentati di fare in certi momenti di particolare difficoltà
Questi e tanti altri sono i temi che possono essere coniugati nel futuro e che questo festival vorrà proporre all'attenzione dei tanti che sappiamo parteciperanno i diversi momenti
Ripeto è un privilegio che ci siamo ritagliati che vorremmo conservare
E la possibilità di poter proseguire in questo privilegio e determinato non solo della fondamentale collaborazione
Dei nostri
Organizzatori
Dalla direzione scientifica alla
Alla direzione operativa di questo Festival ma soprattutto dalla partecipazione
Delle persone dei piacentini e non solo perché sono tanti tante le persone che vengono da lontano per poter partecipare e assistere a questi momenti
Credo che nel nostro piccolo il futuro nostro possa cambiare in meglio anche attraverso
I contributi che in queste giornate potranno essere
Trasmessi nel corso dei tanti momenti di incontro
Io non ho altro che augurare ognuno di voi ringraziare tutti coloro i quali
Hanno collaborato collaboreranno questa non è una buona recito del Festival
Augurare ognuno di voi di poter
Portare a casa da questi momenti di incontro quanto di meglio possa essere utile per
Costruire il nostro futuro
Singolarmente a livello familiare a livello di
Piccoli gruppi associazioni a livello di comunità
Abbiamo davvero un futuro che vogliamo
Interpretare nel migliore dei modi davanti a noi
E verso il quale abbiamo credo tutti un livello di responsabilità che in queste giornate credo possa crescere essere messo in discussione buon festival a tutti
Conosciamo ora la parola al professor Rodotà
Per l'ottava volta in questa sala
Comincia il festival del diritto io voglio ringraziare la città di Piacenza tutta
Nelle istituzioni
Nella preferenza
Fisica di tanti cittadini
Nella collaborazione offerta
Durante un arco di tempo non breve perché questo filmato che avete visto è il segno
Che il Festival comincia molto prima
Le scuole soprattutto discutono dei temi il fatto che ci sia un programma partecipato significa che nei mesi precedenti
Il festival
Ci sono tanti a Piacenza e non solo che guardano questo festival come
A un momento di progettazione
In questo senso e già
Un lavorare sul futuro perché chi nei mesi passati si è rispecchiato in questa beni mento che comincia oggi
Era fiducioso nel fatto che al Festival ci sarebbe stata
Dava il suo contributo ogni anno il festival assume la sua fiducia fisionomia
Attraverso questa molteplicità di contributi che sono anche contributi materiali perché senza i finanziamenti il festival
Non potrebbe andare avanti e lo dico
Conoscendo in questo momento la difficoltà di tutte le iniziative culturali
Abbiamo scelto la parola futuro abbiamo come si usa dire declinata in vari modi
Non
Con l'idea
La parola che si usano in questi casi è ma quali sono in futuro orologi che possono darci un contributo ogni tanto si fanno dei bilanci
Delle previsioni del futuro alloggi e c'è anche da divertirsi tutto sommato ci dicono semplicemente
Che il futuro a al suo interno una imprevedibilità
Noi abbiamo voluto guardare al futuro come risulta
Tra i temi che saranno affrontati che a partire da domani dalle persone che verranno qui che sono diverse non sono soltanto giuristi basse e mettere il festival del diritto a
Sentito il bisogno di uno sguardo diverso che aiutasse e in qualche momento indirizzasse ante mostrasse i limiti della voluti un pizzico
Non c'è futuro Gia dentro questo
Festiva c'è semplicemente l'osservazione di una realtà che è percorsa da dinamiche così forti
Da conflitti così inediti da problemi così difficili da affrontare che il futuro è in questo nella capacità di guardare a queste dinamiche
Chiedendo scusa qual è il contributo di ciascuno perché queste dinamiche non abbiano esiti catastrofici
Esiti
Legati alla
Negazione anche dall'umanità di tante persone che quello a cui noi
Assistiamo in questo momento noi non possiamo pensare a un futuro nel quale l'umanità sia costruita per sottrazione
Escludendo qualcuno limitando i diritti degli altri alzando muri nei confronti di chi vuole dici nel miele vicino ai minori
Questo è lo spirito di questo Festival e dunque è uno sguardo comune un'interrogazione
Abbiamo una cultura adeguata per affrontare tutte queste sfide
Non sono tra quelli
Forse anche dato il lungo tempo che ho dietro di me
Che ritiene di avere verità da comunicare rispetto a una situazione reale così complicata difficile come quella che abbiamo di fronte
E dunque
Abbiamo
Queste giornate
E non è casuale l'invito
Che abbiamo rivolto a Giorgio Napolitano non è casuale ovviamente lo ringraziamo tutti in modo per circolare di averlo accettato ma
Giorgio Napolitano ha scelto di parlarci dell'Europa e non solo
E tra quelli penso non solo in Italia che sull'Europa ha fatto non una scommessa parola che non mi piace in queste situazioni
Ma nella quale hanno imposto una grande fiducia e ha sempre chiesto un massimo di impegno questo è il punto perché l'Europa è il luogo dove viviamo perché la memoria l'Europa e quella che dobbiamo custodire
Perché come ci ha ricordato tanti anni fa polla Asaro l'Europa è un pensiero che mai si accontenta
Giorgio Napolitano non si è accontentato pervenuto qui stasera e abbiamo tutti grande desiderio di ascoltarlo grazie
Buon pomeriggio a voi tutti il mio grazie a
Ammiccano Stefano Rodotà per l'invito
Cordiale e pressante
E per l'occasione che mi ha offerto
Il mio grazie
Al Sindaco alla professoressa se legare a e a voi tutti credo una così calorosa accoglienza
Nello scorrere il programma di questo festival in tutta
L'osso la molteplicità e ricchezza degli argomenti delle sollecitazioni che esso abbraccia mi è venuta spontanea una constatazione
Che può spiegare il titolo scelto per il mio contributo di apertura
Europa il diritto e nuovo ordine mondiale ed è d'altronde una constatazione concretamente suggerita mi
Dalle vicende che ho vissuto e ancora sto quotidianamente vivendo
Sì
Siamo tutti chiamati ecco di che cosa si tratta
In sostanza
No un tecnicismo sforzo dei allargamento degli orizzonti
Del nostro confronto e del nostro impegno perché vedete non possiamo considerare ormai alcun tema di fondo della nostra vita nazionale e del futuro del Paese
Prescindendo dal contesto europeo e internazionale in cui siamo immersi un contesto aggrovigliato il critico come non mai da decenni
Non mi meraviglia non vive era dichiara che parta dal contesto europeo
Che è penetrato per il mille fili che fa ogni giorno irruzione nella sfera anche più semplice norma del più semplice normale ragionare e conversare tra persone
Fra italiani di ogni condizione di ogni generazione in quale ambito non si è discusso nell'ultimo anno di crash o di Germania
Di riunioni
Urgenti e straordinarie tre il che ha previsto di governo dell'Unione europea
Nella tesa
Per lo più preoccupata delle decisioni che ne sarebbero venute
In definitiva da tempo l'Europa appare agli europei e non solo di essi
Ripiegata su se stessa
Dominata dalle sue dispute interne
E dalle sue divisioni segnata dalla difficoltà decidere tempestivamente con efficacia
A dare risposte soddisfacenti sul piano delle politiche di bilancio e delle politiche di crescita a sciogliere i nodi
Del governo di se stessa
E dicendo l'Europa intendo ovviamente
L'Unione le sue istituzioni i gruppi dirigenti dei suoi Stati membri ma più in generale l'Europa quale vive nell'immaginario collettivo
Sono
Ben evidenti e di facile denuncia i motivi della caduta dei consensi e delle speranze nei confronti dell'Europa
Nel i segni del diffondersi dell'euroscetticismo e di qualcosa di più
Immigrazione dire mozioni di rimozione e immigrazione di mezzo secolo di storia europea vissuta collettivamente e insomma
Di drastico allontanamento dal Progetto dell'unità europea
Il contrapporre a questa deriva una retorica apologetica data credenti originari dell'idea di Europa da orgogliosi veterani
Del decollo del Progetto di non di Spinelli e dei padri della Comunità europea
Possono suscitare in sofferenza
Ma mi si permetta quindi dare voce
All'insofferenza non meno
Giustificata che suscita all'opposto a retorica quella catastrofista
In Europa agonizzante
Dissoluzione fatale già in corso di quel che l'Europa ha rappresentato dagli anni cinquanta del Novecento al primo decennio del due mila acquisendo
Crescenti consensi popolari sempre nuove adesioni di Stati membri
Il sogno è finito urla qualche il Rettore
Ma l'Europa non è
Rimasta un semplice sogno e di pochi come in fasi storiche precedenti la seconda guerra mondiale e ancora più remote
Quel sogno si è fatto via via costruzione si sono costruite intese di pace
Si sono costruite istituzioni si sono costruite nuove strutture
Statuali ultra nazionali nuovi sistemi di leggi regole garanzie di nuove
Realtà sociali e culturali e nuovi modi di vita oltre le vecchie frontiere
Si è da ultimo sulla via dell'approfondimento dell'integrazione dato vita a un'inedita Unione bancaria
E tutto questo non è crollato non è sul punto di crollare
Come cercano di fare crede
I propagandisti del ritorno al passato del ritorno ai vecchi Stati
Nazionali ovvero alle loro vecchie sovranità assolute che furono il primo bersaglio
Del nostro grande Altiero Spinelli
Tra le opposte retoriche
Generatrici di insofferenza ed egualmente sterile Ai fini del superamento delle debolezze e dei rischi che incombono sul futuro del processo
Di integrazione unità dell'Europa c'è tuttavia uno spazio da coltivare razionalmente
E quel che suggerisce un crescente contributo di Lorenzo Bini Smaghi mettendo in primo in primo luogo l'accento sulla crisi di fiducia insorta tra i partner dell'Unione Stati e Governo nazionale
E la tentazione
Rileva l'autore e forte in ciascun paese di dare la colpa agli altri
La dimensione prevalentemente nazionale della politica e dei mezzi di comunicazione
Favorisce la contrapposizione delle opinioni alimenta il populismo e rischia di spaccare l'Europa fine della citazione
Ci vuole invece una visione sistemica di insieme orientata al Comune coinvolgimento da cui nessun Paese possa esimersi
Nella soluzione dei problemi strutturali e istituzionali dell'Unione solo così si può ricostruire quella fiducia che si è venuto allo Morando
Bini Smaghi confuta pregiudizi e timori presenti in Germania rispetto a comportamenti e pretese attribuibili I Paesi dell'Europa cosiddetta meno virtuosa
E certamente quei pregiudizi e timori tedeschi hanno frenato lo sviluppo di più coraggiose politiche anticrisi da parte dell'Unione
Ma possono
Vorrei dire ugualmente fare ostacolo all'indispensabile recupero dalla fiducia fra i partners europei anche l'agitare pregiudizi e timori anti tedeschi
Quasi che fossero passati invano i sessant'anni trascorsi da quando il grande Thomas Mann diciamo con fiducia la nuova generazione emergente in Germania sono sue parole
A ribadire la spina l'aspirazione inequivoca non
A un'Europa tedesca ma a una Germania europea
Era il messaggio già rivolto Daman ai tedeschi quando Hitler aveva Polfer col fuoco imposto i popoli un'Europa tedesca
D'altronde
Solo su basi di rinnovata reciproca fiducia potranno affinarsi e realizzarsi profondo le proposte dei cinque Presidenti per il Consiglio
E tutto completamento dell'unione economica e monetaria o quelle
Recentissime dei presidenti dei Parlamenti di quattro Paesi fondatori
Per un'effettiva più profonda integrazione politica per il rafforzamento della dimensione sociale e della dimensione democratico parlamentare dell'Unione
Ma
Non intendo ora soffermarmi sul merito di queste ipotesi all'esame delle istituzioni europee
Vorrei piuttosto sottolineare
E si tratta
Di un punto cruciale
Come la riflessione critica e autocritica sullo stato dell'Europa non possa essere separata dai radicali cambiamenti e dagli eventi traumatici
Che hanno investito il quadro mondiale l'ordine mondiale
Né tanto meno possono restarne separati il discorso i dilemmi sul futuro dell'Europa
I fenomeni che hanno così duramente colpito le economie europee le società europee
Possiamo anche dire le democrazie europee
Sono stati innescati dalla bancarotta di Lima Ambrose verso una grande società finanziaria controllo americano nel settembre due mila otto e dalle sue specie invasive
Lì ricadute in termini di crisi finanziaria globale
La radice
Dell'ondata di recessione disoccupazione crescenti disuguaglianze che abbiamo conosciuto nel nostro continente e da cui ancora sentiamo a riprenderci
è stata individuata nel modello di crescita senza risparmio dell'economia statunitense e nel contestuale
Fondamentalismo di mercato o abdicazione della politica
Secondo le definizioni date nel già nel due mila nove da Tommaso Padoa-Schioppa in un'analisi che si appresta
A tutt'oggi ineguaglianza per profondità
Quell'analisi sfociava nell'istanza di una fondamentale correzione
E nella indicazione della nuova traiettoria apposta attesi da imprimere all'economia globale
Ora
Attribuire le regressioni economiche e le sofferenze sociali che stiamo attraversando nei nostri Paesi alle carenze
Unilateralità origini o rigidità delle politiche anticrisi adottate dopo il due mila e otto dalle istituzioni dell'Unione
E dai Governi nazionali dei suoi Stati membri anziché a una crisi globale
Originata ed esclusa fuori dall'Europa ha rappresentato dal punto di vista europeo
Una Masotti Istica distorsivo
L'Europa deve dunque sentire e affrontare come suo compito essenziale il contribuire all'affermazione di nuove visioni e nuove regole
Per un ordine finanziario io lo sviluppo economico effettivamente sostenibili su scala mondiale
Ma il contributo europeo alla creazione di un nuovo ordine internazionale internazionale
Si impone in un senso molto più ampio e ci viene richiesto e imposto dai fatti dei più recenti sconvolgimenti che si stanno rovesciando sull'Europa
Guerre
A ridosso del nostro continente processi di dissoluzione di Satie ormai nominati nelle loro fondamenta in Medio Oriente in Africa
Ricollocazioni sul piano geopolitico di diverse potenze
Esplosioni imprevedibili di soggetti distruttivi con ambizioni statuali lo Stato islamico
Proliferazione diritti e forme di micidiale terrorismo
E infine il più sconvolgente dei fenomeni il più destabilizzante nel suo crescente dilagare verso l'Europa
Non è necessario che io richiami qui i dati drammatici
E gli aspetti tragici
Del mettersi in moto verso l'Europa di milioni di disperati in fuga da guerre persecuzioni o alla ricerca di una via d'uscita da condizioni di povertà e degrado senza futuro
In casi come quello della Siria un vero e proprio e sono
E quello dei flussi di profughi e più in generale quello delle migrazioni di molteplici provenienze lungo itinerari diversi ma convergenti sull'Europa
è il fenomeno più sconvolgente
Non solo per le emergenze di difficilissima gestione in cui sfocia ma perché il suo intrecciarsi con problematiche cruciali
Del passato storico del presente sociale e politico e del futuro a breve e lunga scadenza del nostro continente
Quell'Europa pure apparsa C dieci anni fa unificata nella pace e nella libertà
Su questo terreno
Ci stiamo giocando la tenuta e il rinnovamento del Progetto europeo la credibilità e l'onore dell'Europa il suo posto e il senso del suo ruolo in un mondo parli plasmare
Possiamo forse declinare la nostra impotenza in ansia i mutamenti i alle scosse della storia
Possiamo forse lasciar prevalere
Sulle risorse e potenzialità migliori
Di quel che abbiamo costruito di quel che esprimono le nostre società i peggiori
Più oscuri rigurgiti di un passato che credevamo di avere domato no di cento non possiamo
E non basta forse nemmeno occorre
Recriminare sulle cecità inadeguatezze nostre sul non avere visto il ribollire nel mondo di troppi focolai di crisi l'esasperata sette di troppe realtà di arretratezza e miseria
Recriminare su non aver fatto la nostra parte nel campo della cooperazione allo sviluppo in funzione di una crescita più
Sostenibile o
Ma atrocemente o almeno
Meno atrocemente diseguale
Rischierebbe
Allo stesso modo di risultare sterile non convincente il recriminare sul non aver dato un impulso in contributo
Che hanno rispettava come europei per fermare il massacro in Siria
Per disinnescare tensioni e conflitti altrove in Medio Oriente
Non lontano dall'Europa
Quel che conta oggi e che l'Unione europea
Sì imponga i recalcitranti che si agitano nel suo seno come già
Nel passato dinanzi ad altre necessarie innovazioni
Si giunga senza più tergiversare azioni almeno le scelte già delineate per mettere ordine per esprimere concreta solidarietà nelle risposte all'ondata dai profughi dei profughi
E pensare
Che già nel che non Silvio europeo di Tampere del mille novecentonovantanove ci si pronunciò
Per un regime europeo comune in materia di asilo e per una politica comune dell'Unione europea in materia di asilo immigrazione
Che dopo sedici anni non sono non dico arrivati ma nemmeno messi in moto
Insieme quel che conta e riflettere
Io aprire un fronte di battaglia politica e culturale su quanto è accaduto e accade in certi Paesi
In certi luoghi di impatto con l'ondata dei profughi
Il senso della moralità delle sedi europee si sono rispecchiate il
In tutte le operazioni di salvataggio e assistenza
Per una parte significativa dei disperati che rischiavano di predire per bussare alle nostre porte e quanti sono periti
Ma quanto cinismo quanto burocratismo e anche brutale violenza hanno sporcato in questo modo invece l'immagine dell'Europa
è possibile tollerare io mi chiedo che uno Stato membro da dieci anni dell'Unione europea come l'Ungheria
Innanzi contro i profughi poi i muri e quel filo spinato che ricordano la vergogna
Del dominio bellico nazista
Nell'Europa
Data dai
Non può passare di fronte al simili comportamenti il pur sacrosanto appello al principio di solidarietà che cosa si aspetta per attivare le procedure
Diva applicazione dell'articolo sette del Trattato dell'Unione europea
Per violazione Palese persistente dei valori
Su cui ai sensi dell'articolo due del Trattato si fonda l'Unione che cosa si deve ancora aspettare
Vedete tutto ciò evoca in special modo due questioni che non possono essere eluse Luna riguarda
Intendo parlare con un minimo possibile di diplomazia
L'una riguarda alcuni dei Paesi dell'Europa centrale e orientale che subito dopo aver riacquistato la libertà e l'indipendenza
All'indomani del crollo del comunismo e del blocco di Varsavia
Hanno chiesto di poter entrare a far parte dell'Unione europea
In un recente illuminante sente essa saggio di Ivan filtra stessa presidente del Centro di strategie di D'Erario operanti a Sofia sì di lei
Che molti europei dell'est quelle che citerò a in proposito non sono mie parole non parole di classe
Si rileva che molti europei dell'est avevamo visto nell'ingresso in seno all'Unione europea essenzialmente una prospettiva di benessere
E di superamento della crisi in cui si trovavano mentre oggi
I loro leader politici
Punto notte nere consenso elettorale promettendo la difesa degli interessi dei propri compatrioti aggiunge tra stesse non una sola briciola
Per gli stranieri
Questa analisi critica si allarga gli aspetti della chiusura provinciale insulare di molti europei dell'est
Della loro paura per una crisi demografica
Che può condurre alla scomparsa etnica delle loro piccole nazioni e al fondo di tale paura aggiungerei sic
Coglie la scarsa fiducia nella propria capacità di integrare
Proficuamente degli stranieri immigrati
Questo ripiegamento nazionalistico ho terminato
Di citare le parole di classe
Questo ripiegamento nazionalistico di cui molti sono i segni anche in altri Paesi e l'incrociarsi tra diverse solidarietà operano a scapito
Del senso dei propri doveri come esseri umani
Ne sorgono a mio avviso interrogativi su quel grande allargamento dell'Unione cui si giunse nei primi anni
Del due mila
Forse con qualche superficiale ottimismo circa una comunanza di valori e di modi di concepire lo stare insieme in Europa che era tutto da verificare e ancora da costruire
La prova del rapporto con l'emergenza migratoria
Il confronto con una spinta migratoria di lungo periodo
Ci impegniamo a dedicare assai maggiori sforzi a un'opera di chiarificazione e di convincimento ideale rivolta a vasti strati di cittadini dell'Unione
La seconda problematiche a cui ho fatto cenno che emerge come cruciale
è la sfida I fondamenti dell'Europa del diritto e dei diritti tratto saliente dell'identità e della costruzione europea
Gli organi Faber mass pur non rinunciando in questi giorni a una brusca battuta sulle chiacchiere che presentano l'apertura verso i profughi come una questione di valori
Tocca il cuore dello scontro politico in seno
All'Unione
Dicendo nel modo più netto che si tratta invece di una questione di diritti
Si tratta in effetti di un diritto fondamentale quello all'asilo per quanti vi hanno titolo
Affermato in molteplici convenzioni o carte internazionali ed europee per non parlare della Costituzione della Repubblica italiana
Sono in questa fase messi a repentaglio altri capisaldi della novità storica rappresentato dall'integrazione europea
Libertà di circolazione delle persone all'interno dell'Unione
Con cui le frontiere tra gli Stati hanno cessato di essere barriere
E il ruolo dei confini è stato drasticamente relativi Sato
E
La libertà garantita dalla Convenzione di Schengen oggi sotto attacco
Scritta poi nella creazione di uno spazio di libertà il sì sicurezza e giustizia sancita a Lisbona nel vigente Trattato dell'Unione
Quella libertà ne sono scaturiti benefici straordinari per favorire coesione civile interscambio fra popoli e specialmente tra i giovani europei
D'altronde già ben prima della prova delle grandi migrazioni oggi in corso
I gravi fatti nuovi emersi soprattutto con l'offensiva terroristica islamista
Avevano acutizzato quello che prova di Miró Zagrebelsky in un testo equilibrato scritto di sintesi pubblicato mesi fa aveva definito l'eterno dilemma
Tra libertà individuali e sicurezza di tutti
Per non citare troppi casi giudiziari in Italia di violazione dei diritti e della dignità delle persone
L'Europa del diritto che abbraccia insieme diritti fondamentali e dei doveri inderogabili
Costituisce una tradizione storica una somma di valori
E infine una tangibile realtà del processo di integrazione messo in moto sessanta anni fa
Si tratta dunque di un
Riferimento sicuro per l'immagine dell'Europa nel mondo e per l'ulteriore apporto europeo da dare alla costruzione di un nuovo ordine internazionale
La sapiente ricostruzione dell'Europa del diritto dovuta
A Paolo Grossi ci dice secondo Sabino Cassese come il diritto sia il filo rosso primario e unitario della storia europea attraverso un'evoluzione plurisecolare
Esperienza mobili stima tessuto ordinante la realtà
Parole di
Di grossi il diritto europeo si sviluppa in due lunghi periodi
Nel segno della discontinuità e culmina nella noi più vicina età contemporanea
Nella costruzione di un vero e proprio sistema giuridico comunitario quello oggi operante nell'unione europea
è un sistema volto a garantire i diritti fondamentali da ultimo
Raccolti nella onnicomprensiva sintesi della Carta di Nizza
E più in generale a far valere i principi comuni dell'Unione e d'imperio delle leggi europee
Vedete è da considerarsi straordinario ci pensiamo poco
Senza eguali nel mondo moderno essere riusciti a fondare un diritto comunitario su scala continentale in Assab quindi e concretamente tassativamente la preminenza il primato delle norme comunitarie sulle norme interne
Di ciascuno Stato membro dell'Unione questa conquista
Affidata a un magistrato omaggi Stelio di una rete di coltivo europee ha rappresentato un avanzamento del processo di integrazione non meno importante dell'introduzione della moneta unica
Nel Trattato di Maastricht
Nel suo libro di vastissimo respiro apparso lo scorso anno Henry Kissinger ha dedicato un'approfondita simpatetica ma drammatica riflessione all'Europa
Dei indicando il rischio che essa corre cito volgendo sia al suo interno proprio mentre la ricerca
Di un nuovo ordine mondiale alla cui prospettiva essa stessa contribuì in modo significativo
Affronto una fase critica il cui esito potrebbe stravolgere qualunque Regione
Travolgere qualunque regione del mondo
Che non concorda Hardy plasmato
A me pare tuttavia eccessivo ipotizzare che l'Europa possa considerare come sua suprema missione geopolitica
La propria Coop Costruzioni interna tagliandosi fuori dal moto attuale per la definizione di un nuovo ordine internazionale lo sviluppo di quella costruzione in Terna nel senso dell'approfondimento dell'integrazione e del raggiungimento di una reale unione politica
è indispensabile proprio
Perché l'Europa possa farsi portatrice effettiva di un suo peculiare apporto all'ordine mondiale
Un'Europa che restasse a metà strada tra il programma della Dichiarazione Schuman del mille novecentocinquanta
Ed è il prestare acqua nel mortaio di infiniti confronti nel suo seno
Sull'Unità a cui tendere
Sarebbe davvero condannata a scivolare rapidamente ai margini del processo storico globale
Rispetto a quest'ultimo nessuno Stato nazionale europeo può sfuggire ad una perdita ulteriore e fatale di peso economico e sociale
E ad una sostanziale irrilevanza politica
Se resta solo
L'unica via per viaggi dirvi consiste chiaramente nell'operare uniti
Il conati neo nazionalistici di Rosi tentativi di ristabilimento di barriere ai confini né molteplici forme di arroccamento retorico nelle presunte vecchie identità ed è quello
Che sotto le bandiere dell'euroscetticismo e del populismo si stati fondendo in troppi Paesi dell'Unione non sono solo una reazione anacronistica alla globalizzazione destinata a fallire
Ma sono lo specchio di una inanella resistenza alla realtà
Lo scenario mondiale segnato dal dinamismo acquisito e dal peso su tutto da grandi e meno grandi Paesi emergenti lo spostamento dell'asse degli equilibri economici e politici
Dall'Atlantico al Pacifico le divergenti tendenze demografiche ed è televisioni clamorose sui tassi di crescita delle economie
Ieri del prodotto lordo nelle diverse aree mondiali hanno
E nessuno può negarlo messo l'Europa con le spalle al muro
Nel quadro di una competizione globale senza limiti e con scarse regole
In compenso i Paesi europei l'ombra di un rimpicciolire mento che può farsi declino
Unione sempre più stretta e per l'Europa diventata non più un'opzione ma una costrizione
Io a questo fine un rinnovamento il rafforzamento della costruzione europea
A partire dall'euro zona sub
Vasi ben più ricche di democrazia partecipata è il passaggio ineludibile che si impone all'Unione
Nel presente e nel più vicino futuro
E certamente indispensabile un progresso di crescita sostenibile e competitiva per l'economia europea non più affidabile a un progetto come quello
Qualcuno se ne ricorda seriamente elaborato ma in assenza di governo politico destinato penosamente a cadere nel nulla
Di un'Europa della conoscenza della ricerca dell'avanzamento tecnologico che avrebbe dovuto diventare nel due mila dieci l'aria più capace di competere su scala globale
Ma l'unione politica dell'Europa come soggetto idoneo al concorrere alla costruzione di un nuovo ordine mondiale non può non assume le molteplici dimensioni essa cioè richiede ben altro
Richiedente
Una politica estera e di sicurezza comune che nel passato non è riuscita a prender corpo superando le tensioni tra le autorità di politica estera e le diplomazie degli Stati membri
E che non ha prodotto elaborazioni autonome originali tranne che in qualche momento come con il documento Solana per una concezione europea della sicurezza
Vedo tuttavia con fiducia
Che sta forse maturando in questo campo una svolta che dovrà misurarsi con l'intera Rete
Delle minacce
Da combattere delle sfide da raccogliere delle soluzioni da negoziare dei nuovi equilibri
Da raggiungere
Il cantiere
Al cantiere della costruzione di un nuovo ordine internazionali l'Europa dovrà anche soprattutto portare il bagaglio delle sue esperienze storiche e della sua cultura
Si sono perdute molte occasioni ci sono lasciati
Risse chili apporti di notevole qualità pure elaborati si è resi pubblici per la identificazione valorizzazione
Di quella che è stata definita la dimensione spirituale e culturale dell'Europa
Chi ricorda e perché non si recupera
Il lavoro del gruppo di riflessione istituito per iniziativa della Commissione europea nel due mila e due
E l'altra e la sintesi viene corrono l'attività del due mila e quattro
Un film a firma di personalità come Bronislaw Geremek Christoph mi fa schifo eppure in quel documento si era all'epoca del grande allargamento dell'Unione
Si prevedeva
L'ingresso distacchi e di popoli molto meno Prosperi e mi e contraddizioni culturali molto diverse si segnalava dunque il rischio di possibili crescenti incomprensioni attenzione
Di qui l'importanza di uno sforzo come quello suggerito dal gruppo di riflessioni di allora che insisteva
Sulla conseguente esigenza
Di una legittimazione costituzionale della Unione come entità politica
Non mancò al tempo stesso una forte affermazione dell'esistenza di uno spazio culturale europeo comune
Peraltro
Si richiamo specie per iniziativa di Geremek l'importanza anzi la ricchezza
Delle diversità di culture in Europa egli sottolineo bellissime parole come una comunità entità europea
Nulla toglie
Ma rafforza soltanto quello che ci avvicina e ci unisce
Dobbiamo tornare a visioni di questo respiro
L'Europa comunitaria nata da un'ispirazione nettamente politica
Che non fra Coppa nel mille novecentocinquantaquattro spostò poi tasse nel suo programma e della sua azione sul piano di una caratterizzazione economica e per lunghi decenni
è stato solo all'inizio di questo secolo che si sono avuti quelli che chiamerei gli anni del costituzionalismo
Di una rinnovata ricerca dei fondamenti reali dell'unità europea del parziale ma significativo progresso democratico sancito da una crescente parlamentarizzazione della Unione
Le sfide i timori che ha portato con sé la globalizzazione poi la crisi scoppiata negli Stati Uniti e propagata se in Europa a partire dal due mila otto due mila nove hanno fatto tornare al centro dell'impegno dell'Unione
E delle scelte di quanti erano chiamati a guidarla la dimensione i vincoli dell'economia
è venuto il momento di tornare alla priorità della politica in una rinnovata visione del rapporto Europa mondo
Toccherà a ciascuno fare la propria parte iniettando nella vita dell'Unione quelli evito di cultura e di partecipazione democratica
La cui carenza ha esposto accorsi esser i fenomeni e rischi di logoramento il grande insostituibile Progetto europeo grazie