Festa provinciale de l'Unità di Modena - Il Pd e la sfida dell'innovazione in politica

Buon pomeriggio
Il tema di questo di questo incontro è il PD e la sfida dell'innovazione
Grande tema a dibatterne abbiamo qui
L'onorevole Cuperlo
Faccio una brevissima presentazione di tutti i partecipanti
L'onorevole Cuperlo ha partecipato nel due mila e tredici alle primarie si è candidato alle primarie per il partito contro Matteo Renzi
E è stato Presidente per vario tempo del partito dal tredici dicembre a ventuno gennaio del due mila quattordici al tredici dicembre due mila e tredici al ventuno gennaio due mila quattordici
Quando si è dimesso dalla carica di Presidente a questo proposito molti volontari mi hanno chiesto ma perché si è dimesso poi magari
Avremo l'occasione per parlarne
E il professor Carlo Galli
E professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di storia cultura e civiltà dell'Università di Bologna
E
Tra l'altro tra le altre cose è stato anche membro della direzione della rivista il Mulino e autore di un saggio molto interessante dal titolo I riluttanti
Le liti italiane di fronte alla responsabilità anche su questo io
Spero che ci sia con il tempo di
Di dire qualcosa
Il senatore Francesco Russo
Insegna storia dalla scuola e politica la formazione università di UD Udine se non sbaglio
E si occupa di innovazione e ricerca
Dunque Segretario Generale dell'Associazione trecentosessanta fondata da Enrico letta
E la cosa interessante che mi ha molto molto incuriosito che lui ha presentato un emendamento al decreto-legge fare per abolire l'utilizzo dei fax la pubblica amministrazione
Chiama denominato la massa Fazio che in tema di innovazione io trovo che anche l'innovazione politica sia una cosa molto ma molto interessante
Ultimo qui alla mia sinistra Paolo Cal vanno
Segretario regionale del Partito Democratico possiamo dire fresco di fresco di
Di nomina
Dunque lui
Lui non è un emiliano-romagnole nato a Colleferro se non sbaglio però praticamente insomma lui
Acquisito emiliano-romagnolo quindi
Ecco è diventato Segretario questo è un particolare che vorrei sottolineare è diventato Segretario regionale
Non dopo le primarie ma grazie a un accordo del partito anche questo è un aspetto interessante sul quale
Poi magari
Avremo modo di ragionare
Dunque
Sarebbe fin troppo facile iniziare questo incontro mettendo
Il professor Galli lo abbiamo già presentato
Non mi ero dimenticato
Mettendo i piedi nel piatto cioè chiedendo
Ma cosa cosa sta succedendo domani c'è la direzione nazionale del partito a Roma
La riforma del Senato insomma
Io preferisco prenderla alla lontana
Cominciando con una domanda impegnativa oggi si sta chiudendo a a Modena il Festival della filosofia
Classica della filosofia ha come tema centrale quest'anno quello delle ereditare
Non vi sfuggirà che il tema dell'eredità tradotto in politica è centrale
Soprattutto per un partito come il Partito Democratico
Allora questa è una domanda che io faccio a tutti e quattro mi interessa sapere un po'che cosa qual è la vostra posizione su questo
Che cosa è rimasto nel Partito Democratico delle eredità
Del scusa dell'inciso ieri ho avuto modo di assistere di ascoltare una lezione una straordinaria lezione magistrale
Il professor Cacciari sul tema dei padri e dei figli
E sulla necessità
Del padre e della tradizione e della vita della tradizione
Per i figli
Allora vi chiedo che cosa è rimasto del
Bisogna nonno PC
Del nonno PDS e del padre DS nell'attuale Partito Democratico
Onorevole Cuperlo
Io però come cioè qui ci sono degli intellettuali si sia bene a certi
Avete tutti la possibilità di dire una cosa ma
La nuova domande molto belle molto succinta dopo la sera buonasera grazie mi scuso perché io sarei dovuto venire qui alla festa di Modena in un'altra occasione ma
Un malanno fuori stagione me lo ha impedito insomma però mi ha fatto molto piacere sarà la possibilità di recuperare questa
Questa questa presenza e grazie a voi per essere qui oggi oggi pomeriggio
Batte rapporto padri figli poi è un grande tema anche applicato alla politica e alla storia di questo Paese apre degli scenari assai interessanti per certi versi anche inquietanti
Francesco come me triestino quindi siamo due triestini in trasferta oggi anche se lui è rimasto più a lungo nella nostra città io da qualche anno l'ho lasciata
Però la nostra città ha dato i natali a una grandissimo poeta intellettuale uomo di cultura qualcuno sostiene che il più grande poeta italiano del Novecento fino a sabato
E tra le tante cose che ha scritto ce n'è una che io ho sempre trovato interessante per certi versi illuminante dice
Diceva Saba perché l'Italia tutto sommato non ha mai conosciuto
E praticato una vera rivoluzione il che è interessante perché noi abbiamo espresso nell'epoca moderna alcuni dei più grandi teorici dell'arte delle rivoluzioni
Però appunto abbiamo come dire costruito la nostra identità sulla teoria poi non abbiamo mai fatte abbiamo delegato ad altre nazioni altri popoli più apprezzati il compito di mettere
Abbiamo dato l'esame teorico l'esame pratico ci ha sempre visto un po'più timidi
Ma saprà dicevano perché l'Italia non ha mai conosciuto una vera rivoluzione perché al fondo la rivoluzione si fonda sul
Sull'uccisione del padre atri CTO mentre l'Italia ha una tradizione una storia una cultura fondata sul frate luccichio
Si tende
Nella logica della storia della cultura di questo Paese se dico delle cose meritevoli del diciotto di essere rimandato poi tu prendi la parola il mio il mio impoverite quando io faccio al dibattito professor Galli io mi muovo sempre una logica di grande soggezione verso
Ma perché questo Petrini della Consap comunque non indirettamente come dice
Noi abbiamo la storia la tradizione per la quale tendenzialmente il figlio
Per conquistare il potere cerca di allearsi con il padre ed è ragione di questa alleanza sterminare tutti gli altri fratelli
Non so se l'analisi così posta può avere un legame con la storia ne mostra più più recente o anche più remota
Però che e inquietante suggestivo riflettere su questa chiave di interpretazione di un pezzo almeno della storia d'Italia poi che cosa resta
La domanda che ci ha esposto tu o lei non lo so chiediamo che lei può avvenire circostanti tu
Che cosa resta delle tradizioni che abbiamo alle spalle e cioè dei grandi partiti che hanno segnato la storia repubblicana delle grandi culture popolari delle grandi appartenenze ideologiche
Delle grandi forze della riformismo italiano alcune delle quali sono state poi nei loro percorsi nelle nove evoluzioni all'origine dell'atto di nascita del Partito Democratico
Ma io penso che qualcosa rimanga spero piacerebbe pensare che sia più di qualcosa
Ieri abbiamo fatto una bella discussione a Milano in un convegno promosso da
Sinistra del PD a cui hanno partecipato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia al vice segretario del partito c'era Lorenzo Guerini presidente del gruppo parlamentare disse l'alla Camera
Roberto speranze insomma una discussione interessante su l'identità e le vuole la funzione del Partito Democratico oggi
E nell'intervento che ha chiuso quei lavori io mi sono permesso di interloquire molto con vice segretario del PD che aveva fatto un intervento ragionamento interessante sul tema del linguaggio della dispetto
Che si deve avere dentro una comunità politica quando ci si confronta anche avendo posizioni diverse ed è stato lo spunto per una
Rapida di costruzione di un pezzo della storia di questo Paese che però mi sembra
Interessante e che è legato in qualche modo il tema che tu ci poni
Perché al fondo
Ci sono due grandi filoni nella tradizione storica note della nostra vicenda
Nazionale che riguardano la politica il ruolo e la partecipazione delle persone alla dimensione alla vita politica
Riassumendo le in modo molto molto schematico però si può forse dire così io lo ricordavo ieri mattina più di un secolo fa credo fosse il mille novecentoundici una personalità di grandissimo
Spessore come Gaetano Salvemini
Preso una posizione molto critica molto severa nei confronti di partiti dell'epoca accusandoli di inadempienza corruzione malcostume c'era alle sue spalle l'età giolittiana qualcuno ricorderà la polemica aspra che lo contrappose Giolitti
E e invocava Salvemini a quel tempo un Governo di uomini consapevoli cioè di persone capaci in grado di affrontare e risolvere i problemi del Paese superando i limiti di quei partiti
Passa un anno soltanto ENEL mila duecentododici credo fosse Benedetto Croce un altro monumento della storia della cultura italiana che sul solco dentro il solco di Salvemini faceva appello un po'la stessa necessità
Superare quei limiti che le forze politiche allora manifestavano per un Governo che avesse la capacità di affrontare
E di dirimere i problemi del Paese con piglio più deciso persino un altro monumento della storia politica di questo Paese come Luigi Einaudi
Che poi cambierà naturalmente la sua posizione
A qualche tratto di indulgenza verso l'avvento del regime fascista perché preoccupato dalla coda del biennio rosso ritiene che bisogna che ci sia una forza capaci di stabilizzare la parliamo di monumenti della storia italiana Salvemini conosce inaudite
Qual era il tratto che in qualche modo unificava quelle personalità in quel passaggio della storia d'Italia
Era l'idea che il Paese avesse delle strutture profonde
Che avesse una difficoltà a farsi carico di un senso dello Stato
Che le forze politiche stesse non avesse l'OLAF forza o comunque la volontà di affrontare le riforme necessarie per
Rimettere l'Italia sulla carreggiata giusta e questo è un filone della storia del pensiero politico italiano cioè l'idea che ci deve essere un'élite illuminata
Capace in qualche modo di sopperire a quelli che sono dei limiti strutturali delle patologie
Delle malattia del nostro essere
Stato prima ancora nazione poi è stato comunità
Poi però c'è un altro pezzo un altro filone della cultura di questo Paese
Che io trovo essere filone dal mio punto di vista più carico di forza di pensiero di suggestione sul piano politico
è il filone di Gobetti Gramsci De Gasperi arriva fino a un nuovo Berlinguer
E l'idea di una politica invece che non può rinchiudersi nella logica del governo delle élite del governo dei migliori ma è l'idea di una politica agita di una politica agibile che una politica partecipata
Ed è la politica che conduce nel dopoguerra
Affaristiche le grandi culture repubblicane le grandi culture popolari in questo Paese possano governare e gestire quella che fu innanzitutto la fase della ricostruzione poi
La fase della trasformazione che porta l'Italia dopo un panorama di miseria di macerie morali e materiali la dittatura il fascismo la guerra diventare quel grande grandissimo paese che è stato
Ed è una caratteristica di questo secondo popolo quella di aver affrontato i momenti più difficili più drammatici della storia di questo Paese
E questo secondo popolo non il primo popolo che ha affrontato l'opera della ricostruzione che ha fronteggiato l'offensiva dello stragismo da terrorismo che ha riempito le piazze con le bandiere di queste forze popolari con i rappresentanti delle forze sociali con i lavoratori
Quando c'è stata la necessità di mettere in sicurezza la nostra democrazia
C'è anche molto di buono nella storia le nostre spalle
Io
Penso che il Partito Democratico debba essere almeno così alcuni di noi l'hanno concepito il compimento storico di cui so secondo filone esodo auspicio no no nella ragione che l'ha fatto nascere ma e chiudo perché siamo persone giustamente
Che possono dire cosa molto più pertinente di quelle che vi sto dicendo io è stata la ragione fondante di questo progetto quello di unificare di portare a con do la fusione delle grandi culture riformatrici di questo Paese per dare a questo Paese la possibilità di essere fino in fondo quel Paese normale diceva qualcuno
Che per tanti tratti della nostra storia non siamo stati per un'assenza di alternanza per le ragioni storiche che conosciamo io però
Penso mi fermo qui che questo partito democratico ancora non è fino in fondo quel progetto che avevamo immaginato
E oggi siamo di fronte ad un passaggio molto significativo della sua vita del suo destino del suo avvenire perché
Forse ne parleremo nel corso della conversazione
La prospettiva che abbiamo davanti è un po'un bivio e dobbiamo decidere che cosa vogliamo essere
Qual è la funzione che vogliamo svolgere qual è il ruolo di questo partito nella storia del Paese di prossimi anni vogliamo pensare che sia possibile
Dare vita ad una grande forza qualcuno l'ha
Denominata Partito della Nazione l'idea la
Diciamo la prima volta che venne nominata questa formula fu da parte di Alfredo Reichlin ma
Tendo a pensare conoscendo da tanti anni Reichlin
Che non immaginasse un Partito della Nazione nel senso di una grande aggregazione piantata al centro della scena politica tagliando le ali
E in qualche modo che riproduce sono schema dove c'è quel partito e non c'è altro pensava in una logica un po'più togliattiano forse dell'espressione
Ad un partito capace di esercitare una funzione nazionale nel Paese ma pensiamo ad una grande aggregazione collocata al centro dello schieramento politico
Che taglia alcune delle sue radici sociali della alla sinistra e che è capace di attrarre qualche transfuga dal punto di vista della classe politica del ceto politico anche del consenso elettorale di una destra che vivo una diaspora
Dopo l'implosione di Forza Italia e anche sull'onda dell'egemonia crescente della lega pensiamo che sia questo il destino la vocazione l'ammissione del Partito Democratico oppure riteniamo come io ritengo come molti di noi pensano
Che bisogna ritornare
Alla radice profonda di questo disegno di questo progetto cioè fare del Partito Democratico l'architrave
Di un grande campo di un largo campo di un centro sinistra
Che ricostruisce le ragioni anche di un'alleanza sociale con pezzi del Paese che in qualche modo rischiamo di non intercettare i più come abbiamo visto in questi mesi
E che invece ci chiedono non
Un atto di nostalgica un'operazione che guarda al passato ma una sinistra profondamente innovativa
Nei suoi principi anche in alcuni casi ma soprattutto nelle sue politiche nelle sue ricette nelle sue soluzioni e su quella base ricostruire quel campo largo di un centro sinistra
Che quando arriverà il momento si candidi a governare il Paese sulla base delle nostre parole del nostro vocabolario dei nostri principi
Delle nostre politiche
Questa è la scelta
E se questa è la scelta io mi batto perché questo sia il destino del Partito Democratico lo faccio dentro il mio partito non Celiento di andare fuori dal mio partito
Ma dicendo anche con grande chiarezza che se questa sarà la strada il tracciato che seguiremo allora potremo ricostruire anche le ragioni dell'unità di un'unità consapevole vissuta voluta dentro questo partito
Bisogna sapere che se la scelta fosse la prima quella di una grande
Balena centrista che si colloca in una logica che è quella che ho cercato di descrivere
Potrebbe anche non essere più la casa ospitale per molti di noi io mi batto per
La soluzione che vi ho detto e credo che ci siano tutte le condizioni per poterlo fare
Ma battersi per quella soluzione vuol dire anche difendere delle coerenze difendere un linguaggio
Difendere delle modalità con le quali si caratterizza l'identità e la cultura di governo di quel partito ecco io sono uomo di sinistra fatemi dire solo questa battuta
Io sono uomo di sinistra con tanti difetti tanti limiti tanti errori che abbiamo fatto come tutti fanno
Ma io non mi sento di dire che uno slogan che recita meno tasse per tutti è lo slogan della sinistra finalmente io
Io penso che abbassare le tasse la pressione fiscale sul lavoro dipendente sull'impresa che crea lavoro occupazione vada nella direzione giusta ma
Lo dicevo stamane L'Unità qualcuno mi deve ancora spiegare da sinistra
Perché io devo togliere Lattanzi anche chi la può legittimamente pagare perché devo togliere la Tasia Squinzi
Quando
Togliendo la tassa Squinzi c'è il rischio
Che io debba rinviare un provvedimento per la flessibilità in uscita
Di quei lavoratori
Che sono rimasti prigionieri delle norme della riforma Forleo
La sinistra ha sempre pensato che la pressione fiscale sia
Un valore da applicare in termini di progressività chi ha di più paga di più ecco ho fatto solo questo esempio se ne possono fare molti altri son partito da Saba e sono finita Squinzi mi piace di più Saba
Questa
Era una domanda che volevo riservarmi per un secondo giro se riusciamo poi a a farlo al professor Galli
E prende lo spunto da un lungo articolo scritto sulla rivista il Mulino da un suo illustre collega che mi chiarisse ambulanti
Pubblicato lo scorso anno dice
Bene mi sembra sulla rivista il Mulino il titolo le due innovazioni di Matteo Renzi adesso l'articolo è molto lungo quindi io
Lo sintetizzo
Forse in maniera anche un po'un po'rozza ma lui parla di due innovazioni introdotte da Renzi nel partito
Il Partito Democratico una che si che lui definisce innovazione mediatico organizzativa
E l'altra un'innovazione che lui definisce politico ideologica
La prima mediatico organizzativa perché Renzi riporto le parole di Salvati ovviamente prende atto che con la fine
Del
Partito classico del Novecento il partito di massa
Guidato da uno allora da un'oligarchia diciamo
Formalmente legittimata da un processo di democrazia associativa
Con la fine di questo modello di partito si afferma un partito dove diventa fondamentale la leadership la leadership individuale e quindi con un rapporto anche diretto con
Con gli elettori e quindi un uso anche lo spregiudicato dei dei media la seconda innovazione politico ideologica
Ancora più più radicale adesso la dico veramente in termini molto semplicistici ma
Questo partito non è più un partito socialdemocratico ma è un partito di culturalmente liberaldemocratico
Non so se ho sintetizzato il pensiero di Michele Salvati ma mi interessava l'opinione
Di del professor Galli in merito a questa questione
Buonasera a tutti
Sì ammucchiano
Una serie di questioni
Di terrificante complessità
Proviamo
A fare un
Minimo di ordine rispondo alla sua domanda se c'è o non sono abituato a rispondere sempre però come dire con un uso sistematico dell'intelligenza se sceglie SCO
Allora
Il rapporto fra il Partito Comunista Italiano il Partito Democratico
Che la domanda che è stata posta Natisone Collio credevo che poi sarebbe stato la domanda posta noi tutti ma insomma fa lo stesso rapporto che come ha già detto l'onorevole Cuperlo
A un fulcro il concetto di Partito della Nazione e un equivoco il concetto di Partito della Nazione
Che
Può voler dire due cose direbbe
La
Dalla svolta di Salerno in poi voleva dire l'uscita del comunismo dalla dimensione settaria e la sua
Il suo affrontare la questione nazionale cioè
L'idea che dannazione era ancora da fare perché le forze protesi non erano riusciti a farla fino in fondo anziano prima fatta poco e politici fatta molto col fascismo
Quei Partito della Nazione
E non non per bocca di Alfredo Reichlin ovviamente ma per bocca del suo interpreti che hanno ripreso a quella suggestione vuol dire rifare la Democrazia Cristiana
Che non è in sé è una brutta cosa cioè non è
Glielo che se cristiana non era necessariamente il male ecco però
Nonostante
Molti sforzi che si fanno non riesco ancora a sovrapporre al Partito Comunista ecco
Erano due cose diverse
Il Partito Comunista aveva in sé è un'idea anche il Partito Democratico non ha e rifiuta cioè l'idea che la politica eh essenzialmente la traduzione a nella prassi di un apparato di pensiero
Per i democratico rifiuta questo non non lo fa lo rifiuta esplicitamente
Non non vuole che vi siano ne saprebbe a chi rivolgersi per produrli peraltro apparati di pensiero
Ma perché
Ma perché il Partito comunista si fondava su un'idea
Che
Esattamente quella che connota le sinistre
Ne allora
Sinistra non è un insieme di contenuti non ci sono cose di sinistra e cose di destra
In nella storia d'Italia ed Europa la stessa cosa è stata di volta in volta sostenuta dalla destra da centro dalla sinistra
Vi sono intenzioni di destra né di sinistra e di sono analisi di destra di sinistra Sinistra e analizzare la società
Dando per scontato che essa società è percorsa da una conta da una o più radicali contraddizioni che si tratta dei riconoscere e sulle quali si tratta di agire per rovesciare sulle
Poi ci si può dividere se questa azione di rovesciamento è un'azione violenta rivoluzionaria un'azione progressiva riformista ma al fondo c'è l'idea che la società non è
Malacca di morbillo
Che fa venire tante macchie mi attivo linee sul corpo ma e imballate ad una malattia organica e profonda
Di una contraddizione radicale uti più contraddizioni radicali che di solito non vengono mai nominate e rese esplicite
Da coloro i quali ne traggono vantaggio
Perché si tratta di nominare e di rendere esplicite ad opera del pensiero della prassi di coloro che ne traggono svantaggio cioè la differenza fra capitale e lavoro come differenza strutturante una società capitalistica
E per forza di cose nominata dal pensiero marxista bene
Allora
Questa
Questo approccio questa idea di sinistra manca completamente nel Partito Democratico il quale
A questo punto uno dirà malore e liberaldemocratico
Io sono tutti quasi sempre in totale disaccordo con Michele Salvati immagina ma questo non è non
Non
è del tutto irrilevante il partito non è un partito della strada insieme socialista perché rifiuta a priori l'idea della contraddizione radicale presente nella società
Non esiste questa cosa esistono disfunzioni esistono
Ingiustizie esistono problemi
Non esiste un'idea di fondo della società un'analisi strutturale della società in chiave di
Conti
L'audizione scusi professore quando lei parla di contraddizione radicale
Allude a un qualche modo la lotta di classe
Max faceva altro che alludere lo diceva
La contraddizione strutturale può essere stata la differenza di classe il rapporto che non può mai essere pacificato tra capitale e lavoro
Una è un rapporto che può essere
E cui liberato che può essere equilibrato da una forte azione politica che tende a
Ride equilibrare uno squilibrio che si forma naturalmente
La forte azione politica che tenga riequilibrare sempre con fatica uno squilibrio che nasce in
Come dire me e che è nelle cose anche
A Modena e negli ultimi settant'anni non decidiamo andati lontani dal vedere prima gli squilibri e poi una forte azione politica che ha tentato di riequilibrare
Ma chiamando gli squilibri per nome no va bene
Non è liberaldemocratico perché non ha della liberal democrazia ad esempio la durezza laica
Sul tema dei diritti
Sostanzialmente evanescente o in ogni caso di toccato la disgrazia di dover fare i conti con Alfano
E
Non alla cultura liberaldemocratica
Salvemini non è un autore letto dai militanti del Partito Democratico
Beh io le ho segnate dall'estero e ne e neanche Chennedy che io sappia
Cioè
Io vorrei
Dato anche il mestiere che faccio riportare un po'là il discorso politico ha un minimo di fondatezza liberaldemocratico una tradizione che in Italia non esiste sostanzialmente o che esiste
Informare i dotti dissi mai assolutamente elitaria
Che avuto peso nella storia d'Italia ma insomma lo Stato italiano l'hanno fatta i liberaldemocratici
Non mi risulta che la lettura di John Rawls
Appassioni le masse del PD
Ma non è risulta nemmeno che sia consigliato legge che in generale vi sia un approccio culturale alla politica
è il trionfo io adesso lo conosco dal di dentro del pragmatismo ora uno dirà beh che male c'è nessun male
Anzi bellissimo siamo transitati nella post-modernità in cui non è più la cultura a governare la politica fantastico
Peccato che questa mia osservazione che allora a governare la politica invece dei bar Bosis IMI filosofi ci sono i banchieri
Ho
Le
Come azioni le coercizioni certamente da noi firmate sottoscritte
Dentro le quali ci troviamo
Che rendono il lavoro politico semplicemente un lavoro di interpretazione dei decimali
Di sforamento del pareggio di Bilancio che resta il bene supremo che decimale di sforamento che ci sono concessi in virtù
Di quest'anno nostra o di quest'altra nostra riforma voi capite che praticare la politica giocando sì sostanzialmente quando va bene l'un per cento e non potendo toccare null'altro
Rende un partito politico ma non dico il PD a questo punto ogni partito politico
Qualche cosa che fa fatica a incidere
Sulle strutture della società perché
Perché e questo è un punto importante i margini che era di cui la politica può godere oggi sono infinitamente più ristretti
Di quelli di cui poteva godere nel durante l'epoca della ricostruzione per tutta la
Mettano in meno della fase
Della Prima Repubblica perché allora nonostante il mondo fosse diviso in due e dunque ci fosse un vincolo assoluto dal punto di vista
L'ideale e politico di tante non poteva diventare comunista tuttavia in una fase di ricostruzione di un Paese che era semidistrutto e comunque prima era mezzo agrario e
Non c'era
E in una fase di capitalismo espansivo keynesiana
Benna c'erano delle praterie
Davanti alla politica che la politica poteva percorrere dove poteva fare delle scelte non la macro scelta se essere comunista o capitalista ma di quale capite l'ISMU porre in essere e la DC la fece prima emenda è un partito liberale arco del liberismo classico a cui liberismo viene insegnato da Vanoni
Poi diventa un partito che iniziano
E queste sono delle belle certe che poi purtroppo la fase del nostro riformismo
Che iniziano tra virgolette si è stata caratterizzata per metà da successi le perimetrata degenerazioni clientelari questa è un'altra storia
Ma lì c'erano ancora degli spazi per fare delle scelte le qui e su queste scelte si giocavano delle interpretazioni politico culturali della società
E c'era una vivacità culturale che noi oggi ci
Scordiamo perché tanto siamo tento tutti lo stesso pensiero unico e le stesse strutture uniche
Per le quali
Appena Prodi a dire qualche cosa che si anche soltanto un'analisi radicale
Passi per
Estremista anche sistemi ampio dei dunque ci giochiamo le differenze politiche sugli stili sugli stili di comunicazione su di stile di linguaggio su ottanta euro al mese in più o in meno
Ma
Sulle grandi scelte che sono state fatte e quelle no
E sulle conseguenze di quelle grandi scelte
Quelle no
Ma in realtà
Possiamo ultima cosa che voglio dire non è un partito liberaldemocratico per un per un altro motivo
è un partito liberaldemocratico non verrebbe mai in mente di porre in essere un combinato di riforma del
Elettorale di riforma della Costituzione che genera
Di fatto un primi errato segni elettivo a base
Sì mi plebiscitaria con una caratura sostanzialmente di democrazia io che una democrazia della
Dell'affidamento dell'investitura e non è una democrazia della dialettica fra le posizioni su questo magari mi piacerebbe tornare poi entrare troppo nel merito
So anche sulla riforma del Senato la riforma elettorale insomma magari un secondo giro adesso a me però interessa anche noi abbiamo anche altri due ospiti
Che hanno delle storie hanno delle storie diverse storie politiche amministrative diverso se
Rispetto quelli che hanno parlato adesso
E capire se condividono io ecco la sensazione che ho è un'analisi
Anche un
Diciamo desolata è desolante di questo di di di questo partito vedo delle venature di
Di pessimismo per usare un
Un eufemismo ecco voglio capire se questo tipo di analisi e condivisa anche da lei dal dal senatore Russo e dal dal Segretario calvario
Ma anch'io
Inizio salutando e ringraziando per per l'invito lo faccio hai molti amici che che sono presenti
Uno per tutti a
Al collega Stefano Vaccari e io confesso che pur condividendo molte delle accenti problematici e preoccupati insomma che che tutti quanti noi sentiamo e che che ci scambiamo nella
Nella vita di partito e nel né a dinamiche istituzionale io continuo a pensare che questo rimanga un periodo privilegiato per chi fa politica
Un periodo privilegiato alla luce proprio del titolo della della nostra serata perché
Poche volte una generazione politica è stata chiamata a confrontarsi con
Problemi inediti sfide straordinarie sfide epocali io uscendo da Trieste con
La preoccupazione anche qualche volta esagerata dai media insomma di
Di una città che sta vedendo arrivare a venti chilometri dei propri confini la la grande
Una grande sono anche quelle che noi consideriamo una grande marea umana di di di di di disperati che risalgono i Balcani per le note le note vicende ma accanto a questo uno stravolgimento di di di tutto ciò sta che è stato il sistema politico del Novecento sono sfide inedite sono partiti che non ci sono più e che fanno
Fanno fatica ma vivono anche l'attenzione della scommessa di
Di trovare una nuova modalità di far partecipare le persone di
Di incanalare un senso civico di risvegliare lo
E e di trasformarlo in
In
Energia positiva anche dentro il
Il dato istituzionale e dico questo perché disponendo approvando rispondere fra la domanda iniziale sul tema delle eredità e di quanto ce ne sia
Nel nostro partito in questo Partito Democratico che con con con tanti limiti tanti difetti ma insomma vive oggi la grande responsabilità di essere l'unico partito di questo Paese
Credo che chiunque di noi al di là delle differenze che possono animarci dentro il dibattito del nostro partito siamo ugualmente consapevoli
Di di essere in questo momento la speranza principale per gli italiani che ne siano più o meno consapevole perché sappiamo che al di fuori di noi i protagonisti non hanno
Neppure in minima parte quell'attenzione quella
Responsabilità quella cultura della coesione che in fondo ancora ancora ci anima la rispetto al
Al quanta di ereditava oggi i nervi il nostro essere Partito Democratico io dico troppa e troppo poca
Troppo poca perché lo so è stato ben tratteggiato anche nelle parole di Gianni
E
Anche a me piacerebbe un un partito in cui
I valori dell'impegno e la disponibilità della gratuità quelli che animano anche il nostro essere qui festa al
Lesioni volontarie essere militanti
I valori di di di di chi ha fatto grande l'Italia negli ultimi negli ultimi settant'anni con grande sacrificio con uno spirito di di approfondimento di studio che precedeva l'azione politica della motivava in qualche maniera le illuminava
E quei senso di di gratuità dell'impegno di di persone che trasparente mente
Dedicavano un pezzo della loro esistenza alla alla politica ritornando alle a alla loro professione facendo con grande professionalità la politica quando andava fatta ma poi tornando
Alla loro professione e senza che la politica fosse un momento di
Di arrampichi di arrampicata di arrampicata sociale
Contemporaneamente io dico che
Ne parliamo troppo e che qualche volta questo Partito Democratico non decolla perché siamo ancora troppo guardarci a ciò che è stato
E lo dico anche in maniera un po'paradossale insomma
La domanda che ci è stata fatta
Dice forse ancora qualcosa la generazione che sta dietro questi microfoni ma
Io mi ricordo sempre quando barda cultore di di dei grandi personaggi legale personalità della cosiddetta Prima Repubblica
Beh mi mi ricordo che chi ha la mia età chi ha meno di quarantacinque anni
Se ha sentito parlare di Moro di Berlinguer li considera
Comunque delle personalità da consegnare alla storia così come lo sono
Cavour o Giolitti perché questo è il vissuto so siamo spesso siamo e sono stati troppo piccoli miei coetanei per avere anche lontanamente incrociato quella passione quindi
Poi quando provò a raccontare
Parto sempre dal presupposto che insomma
Non è qualcosa di noto non è qualcosa che che dice che che è stato frequentato dei che ci è stato raccontato in prima persona ma che veramente
Ma
Barris degli al
L'ho data da una da una
Visione molto molto polverosa
Però io dico che noi abbiamo per tornare all'ottimismo non è di maniera con cui ho iniziato noi abbiamo da risolvere recupero anche il dato dell'eredità e quella che il la missione di di di di questo partito perché
Se è vero che appunto vecchia
Chi ha quarant'anni oggi non non conosce la storia che c'è stata precedentemente curate e anche un po'paradossale che noi ci chiediamo quanto di PC di PDS stia in un partito
Io confesso che ho cominciato a fare politica con l'Ulivo molta del molti dei dirigenti del partito democratico oggi hanno iniziato a fare politica con l'Ulivo
E abbiamo Presidente del Consiglio che sicuramente non è stato dentro la storia del partito del mobile Partito comunista del PDS
Ma credo in qualche maniera incarni e
Il
Anche l'affidamento del popolo complessivo anche di queste terre che magari hanno hanno vissuto prevalentemente per la storia dimostrano che è stato riconosciuto incrociato come una possibile risposta di di di attuazione
Di una visione di sinistra di centro sinistra
E detto questo però noi dobbiamo vincere la sfida davvero della modernità questa del Partito Democratico nasce per il futuro non nasce per il passato sarà sarà banale
Ma e questo su cui come Mirko convinciamo e gli italiani a darci a darci la la loro fiducia
E
Questo senza senza però nascondere o evitare di andare a cercare le radici
Che possono essere recuperate rispetto a questa sfida di innovazione poi magari parleremo anche
Dell'innovazione
Se posso fare una battuta dallo siamo in casa se se c'è qualcosa che unisce al di là delle battute di queste di queste ore Bersani e Renzi così intendendo
Negli ultimi due Segretari del Partito Democratico e e quella di avere entrambi io credo sottovalutato la sfida dell'innovazione del partito
Negli ultimi anni abbiamo corso molto dietro al
A un cambiamento profondo la nostra società al passaggio di quella che che i politologi individuano insomma come
Un cambiamento dei del del della democrazia testata democrazia
Dei Parlamenti nel Novecento questa dalla democrazia dei grandi partiti di massa ed è oggi la la democrazia delle opinioni pubbliche è una cosa una cosa diversa ne abbiamo arrancato abbiamo cercato di tenere insieme
I partiti delle stesse le unità con il partito liquido perché quella
E alcune volte ci sembrava il modo più facile o il partito del leader così come magari Berlusconi
Sembrava imporre non soltanto Berlusconi insomma nel nella sinistra europea io credo che
Sentiamo citare prima insomma il il Partito laburista è stato bandito emanazione almeno quando quando governava Blair quindi come dire e c'è stata questa tensione ma
E nessuno non lo ha fatto la Segreteria di Pierluigi Bersani in cui fossero più legato non lo fa sicuramente Renzi che oggi guarda molto all'innovazione della dinamica di governo ma
Ma
Io credo ha fatto poco e tutti quanti noi con lui abbiamo fatto poco per per dire qual è
Qual è il modello di partito del ventesimo secolo del ventunesimo secolo qual è
Qual è lacca la nostra capacità di intercettare una società che c'è cambiata di fronte in cui
Non facciamo soltanto fatica noi a a fare iscrivere qua come Partito democratico ma lo fanno le grandi associazioni sindacati
Perché
Perché è cambiato il modo di di di partecipare
Alle io credo ci siano molti
Molte esperienze a cui andare a dare un'occhiata ci sono
Realtà intorno a noi che si stanno muovendo io
Perché mi incuriosisce forse sono da questo punto di vista
Uno degli ultimi dei Mohicani sono fatto in tempo a
A vedere i grandi partiti di massa del novecento in qualche maniera ci sono affezionato
Io credo che ci siamo un pezzo dell'eredità della dell'esperienza sociale politica del nostro Paese perché oggi potrebbe tornare utile provate con un paradosso vi dico che
Dobbiamo forse guardare più all'ottocento del Novecento
Se io
Vado a vedere anche
La base sociale e le pulsioni che oggi hanno in mano e i grandi movimenti penso all'esperienza spagnola che credo un po'più approfondito ma in in qualche modo anche alcune realtà
Italiane
E io credo che il
La politica oggi possa recuperare private vivo con molta
Serenità ma anche molta consapevolezza del fatto che come parlamentare oggi
Posso fare quasi qualsiasi cosa ma
è difficilissimo recuperare credibilità perché la classe politica e complessivamente
Indebolita e vedo la necessità di ripartire dal rapporto sul territorio io credo
Che alla fine dell'Ottocento
La tradizione socialista la tradizione cattolica
In in un momento
Che per certi versi è similare al nostro di di costruzione della democrazia allora la costruzione di una nuova forma di democrazia oggi e di una crisi economica e sociale oggettiva di un Paese povero che stava provando
A ricostruirsi a costruirsi beh in quegli anni cattolici socialisti misero in piedi delle opere
Costruirono alle casse mutue i crediti cooperativi costruirono delle dinamiche di solidarietà tra i piccoli contadini tra gli artigiani che condensi confrontavano con
Con l'industria che sembrava togliere loro ogni
Ogni possibilità beh
Io credo che quel modello oggi che poi si trasformò nell'investimento di tante personalità nel dinamica
Mi si pare erano i sindaci erano i sindaci che recuperavano il rapporto quotidiano con le persone e acquisivano
Autorevolezza perché sapevano rispondere alla concreta necessità del giorno per giorno nella politica
Che che veniva ricordata prima il professor Galli
Della grande costruzione ideologica è una politica che nasceva dal basso perché si costruiva anche in un pensiero che può era un pensiero
Assolutamente non banale ma si costruiva rispondendo alle esigenze concrete la io dico
So che è un paradosso spero nessuno si offenda ma
Mi piacerebbe che ne recupera sì ma anche del Partito Democratico perché questo stanno facendo l'esempio ci daranno secondo i mosse in
In in in Spagna
E
Una credibilità della politica che
Che segua le orme più di Costa e di Turati che di di Gramsci edito gli atti più di Sturzo che di De Gasperi perché oggi la politica forse ha bisogno verdi di quel tipo di contributo è
E le esperienze internazionali ci dicono queste chiudo poi magari
Fare un poi farò qualche rapido esempio se c'è un secondo giro di alcune cose che abbiamo provato a fare rizzare anche erano state relazione triestina ormai da qualche anno ma
E
Anche Barack Obama te
Come dire forse il la storia ci consegnerà nella sua dimensione storica più
L'interessante fai paradossale che come Presidente americani che ha suscitato più entusiasmi oggi
Finisca il proprio mandato con degli indici di gradimento molto bassi ma sa il Barack Obama che a me interessa non è il varco vada campagna elettorale che pure straordinariamente interessante di grande carisma e la grande capacità di parlare di risvegliare un sentimento importante che sappiamo quanto ne abbiamo bisogno insomma anche rispetto alla al nostro popolo
A me ha sempre incuriosito e credo dobbiamo tornare a studiare il l'Obama del delle delle delle origini
Quell'esperienza di Community manager per la capacità di stare ad animare le comunità le comunità dei più poveri le comunità dei diseredati americani di
Insegnare loro a dar voce a darsi voce nei confronti delle istituzioni di di fare movimento di fare e di di di
Di costruire e di di darsi dignità e così come
Come fece lo ripeto insomma ai grandi movimenti cooperativi Sicilia ad esempio di
Di di di fine Ottocento io però che anche quello e la riscoperta di
Professionalità diversa della politica perché oggi la politica e molte cose diverse rispetto al
è a ciò che il novecentosei consegnato insomma è una politica perché deve sapere fare sui media ma soprattutto deve recuperare la capacità di organizzare di organizzare in particolare chi ha più bisogno la davanti a questo
Troveremo anche gli strumenti e poi magari ne numeriamo alcuni
Però per per costruire
Una risposta concreta io o davanti va più in questi giorni appunto perché vengo da da da da da un dramma sul da un'esperienza territoriale molto forte su questo credo che il tema dell'immigrazione sarà decisiva
Ma ci siano soltanto perché potremo vincere o perdere le elezioni se non sapremo rispondere a Saldini alle sue becere semplificazioni che portò corriamo fino in fondo alla pancia degli italiani dobbiamo esserne assolutamente consapevoli perché qualche volta arrivata fino in fondo alla pancia nostra
E che siamo tutti italiani benestanti chiamo timore che qualcuno ci venga tolto che venga tolto ai nostri figli
Io credo che però e la la sinistra italiana ed europea abbia una straordinaria occasione perché se ne sapremo raccontare
Che ciò che sta succedendo è un fenomeno epocale ma è un fenomeno locale che
Il della quale noi abbiamo risposte non
Non cerchi no semplicemente di barcamenarsi dicendosi che ci vuole la solidarietà però insomma dobbiamo anche difendere i nostri territori e le nostre strade devono essere sicure
Ma raccontiamo e racconteremo e costruiremo un modello di integrazione vera possibile così come altre realtà hanno costi
Ecco questo per la quale nessuno di noi ha delle risposte su questo c'è bisogno di studio di approfondimento di un pensiero
Che dovremo andare a cercare che forse nel segno se università oggi non offrono ma dovremmo stimolare l'affido in più becco questa insieme ad altre altre molti altri
Sono sfide concrete di un'innovazione che è difficile e ci vede non sempre
Attrezzati però per per chiudere come iniziato che offre a chi fa politica una straordinaria palestra per misurarsi e per ridire per ridare senso alla parola sinistra grazie
Paolo Calvano Segretario regionale qual è la salute poiché lo stato di salute del
Del Partito Democratico in questa fase
Quindi Milia Romagna le ultime
Voglio dire tutti ricordiamo
Le ultime elezioni regionali sono arrivati dei messaggi che dire preoccupanti insomma è poco disaffezione poi
In una la Regione tradizionalmente rossa tra virgolette
In
Evidentemente un segnali di di disagio forte di forse anche di confusione di
Di smarrimenti una rispetto a quello che anche
Sava succede poi non ci sono state tutta una serie di vicende ma
Penso proprio alla
La domanda cosa sta diventando questo partito cioè
Io credo che molti medico di coloro che sono iscritti io sono
Simpatizzanti votano Partito Democratico si facciano questa domanda cioè io appartengo ancora questo PATI io faccio parte di questa storia rami mi interessa capire anche la percezione che e ai su sul territorio
Innanzitutto buonasera a tutti è grazie per l'invito anche per aver recuperato questo dibattito come ha detto Gianni perché è per me Cometto è una grande occasione di
Di confronto
Con chi lavora in Parlamento in questo senso anche con chi
Lo dico stato professor Galli insomma su una coalizione alla quale mi sento sempre un po'studente e quindi credo che siano serate molto molto utile non solo per
Confrontarsi con le altre lo spunto per per imparare
Per arrivare alla alla risposta alla tua domanda parto con una battuta sull'eredità no visto che questo è il
Filo conduttore che che abbiamo
Con una battuta in questo senso mi permetto di citare un aneddoto che era qua non so se posso citarlo ma non ci metto nome cognome e quindi mi permetto di di farlo quando il PD prese il quaranta per cento ha preso il quaranta per cento alle elezioni
Europee c'erano dirigenti del Pd tra di loro che si confrontavano e qualcuno disse o caoticamente abbia preso il quaranta
Eravamo arrivati sempre al trenta al massimo trentaquattro
Ora l'ha fermato un alto dirigente il PD gli dice no questo è il tuo caso io coll'Alcide sono arrivato anche più del quaranta più di più di una volta
Per dire cosa
Per dire che il Partito Democratico
Non è la semplice evoluzione di PC PDS DS e ve lo dice uno
Che ha cominciato a far politica nelle feste dell'Unità perché Uto la fortuna di potere
Commi conoscere la politica lavorando nelle testate unità senza tessera che ho preso con i DS e può insieme Diaz sono andato a costruire prima dei passaggi dell'Ulivo fino arrivare appunto al Partito Democratico per dire che la nostra è una storia che ha un'eredità complessa
Non ha un'eredità lineare a un'eredità complessa
Che noi dobbiamo avere la forza di valorizzare
La dico così
Un giorno mio padre fra cent'anni mi lascerà probabilmente in eredità l'appartamento
Di famiglia
Se io mio figlio lascerò
Quell'appartamento
Sono stato bravo perché ho conservato l'eredità
Ma non apro fatto tutto quello che dovevo fare
Perché il rischio che tenendo con l'appartamento lì magari di faccio anche manutenzione ordinaria ma siccome il clima è cambiato c'è il rischio che sia sottoposto talmente tanti intemperie che si è anche di faccio manutenzione ordinaria io rischio di lasciare un'eredità
Peggiore o inferiore a quella che mi ha lasciato mio padre
Non avrei fatto quello che dovevo fare non avrei fatto quello che ha fatto mio padre cioè che per lasciarvi un appartamento che lui non aveva ha lavorato tanto e ha messo valore quello che poteva fare ecco noi siamo una generazione
Che la storia che abbiamo alle spalle la dobbiamo conoscere
Ne dobbiamo tenere cari gli elementi fondamentali
Ma siamo anche una generazione che deve avere l'ambizione
Iscriverla una storia
Dobbiamo avere l'ambizione di scrivere
E questo credo che
E il compito che ci viene che ci viene affidato e dischi vale in uno dei momenti più difficili per la politica in uno dei momenti nei quali
Purtroppo è vero c'è un pezzo di riflessione culturale che viene messa da parte
Perché conta più il pragmatismo io un terribile sondaggio mi faccia vedere dall'il monte quando facciamo scuola di politica Ferrara in cui arrivo e ci faccia vedere un sondaggio che credo non abbia mai pubblicato così l'ha pubblicato ma è sfuggito
In cui chiedeva e cittadini in base a cosa decidevano cosa votare
Il sette per cento di loro ha risposto in base ai programmi in base a quello che vogliono fare il novantatré in base a tutta una serie di variabili
Dalla credibilità del leader alla sentimento del momento all'ultimo tema del momento che hanno sentito che non aveva nulla a che fare con l'impianto programmatico e di futuro che il partito volevo offrire al Paese
Questo è un dato drammatico perché io vi dico cavolo ci mettiamo lì cerchiamo tutte le idee per far meglio nella società cui queste novantatré su cento non eleggono neanche non le considerano neanche
E questo lo metto insieme a un altro a un altro dato su cui noi dobbiamo chiaramente riflettere che c'è
Si è sviluppata qui sono pragmatico lo ammetto fa o un difetto di pragmatismo su questo
Però essendo un amministratore non possono considerarlo editato di pragmatismo e che
C'è una parte centrale
Del
Dell'elettorato che non è centrista e centrale non è cattolico è centrale che oggi
Nel nel momento dell'esplicitazione del proprio voto nella nell'affidamento della propria fiducia
Decide in funzione della credibilità del soggetto che ha davanti del soggetto politico che dà ma
C'è una parte che di indipendentemente dalla credibilità voterà a sinistra cioè non a parte che indipendentemente dalla credibilità voterà a destra ma ce n'è un corpo centrale che noi dobbiamo tutte le volte riuscire a convincere con il quale dobbiamo parlare
Dal versante del PD qual è il mio obiettivo
Fare in modo che parlando con il corpo centrale non centrista centrale io non perda quella fetta di radicamento che ciò dall'altra parte questa è la grande sfida e la grande
Sfida che ha il Partito Democratico
E che ce l'ha anche in Emilia Romagna lo abbiamo visto le ultime elezioni
Dove il popolo il nostro popolo più tradizionale
Non è andato a votare leggi
Non è andato a votare Movimento cinque Stelle guardando i flussi qualcuno già attestato a casa
Per tante ragioni probabilmente perché c'è stato una legislatura complicata sì stiamo pragmatismo e di chi e gliel'e stiamo le cose che gli abbiamo chiesto uno su due è stato a casa
Perché non si aspettava che ci potesse essere un'inchiesta sulle spese pazze in Emilia Romagna
Però c'è stato un terzo che probabilmente era ha visto una stanchezza nel nostro nel nostro Governo
Che come dire ci ha detto guardate ragazzi non non abbiamo più fiducia o la dovete la dovete riconquistare
E noi oggi siamo
Nel tentativo di riconquistare questa fiducia che a mio avviso passa e qui
Sono d'accordo con
Con Francesco purtroppo
Indipendentemente dal Segretario
Non c'è stata un'adeguata attenzione sul partito
O sull'idea di come facciamo un partito nel ventunesimo nel ventunesimo secolo
E io credo che il primo salto di categoria che dobbiamo fare e non pensare a un Partito Democratico in Italia
Cioè come deve essere parlano da Trenitalia se ci fermiamo solo a questa riflessione qua noi non facciamo la riflessione completo perché oggi se c'è una cosa che manca è collegare la riflessione di partito la dimensione europea
Perché guardate io penso che oggi da quello che si vede il Piacenza al quale noi abbiamo aderito non esiste sapete perché non esiste perché non esiste un parco un pensiero socialista europeo
Non esiste un pensiero socialista europeo e ce l'hanno dimostrato sull'immigrazione
Dove per fare emergere un pensiero socialista europeo è servita l'immagine di un bambino su una spiaggia senza volto perché il fatto che fosse senza voto l'ha portato a pensare hanno gli stessi potesse essere il figlio di chiunque di noi per
Determinare un movimento che doveva venire spontaneo dalla parte dal versante socialista europeo rispetto al tema dell'immigrazione Taranto l'iniziativa iniziativa poi estesa della Merkel
Rispetto all'esame ai colleghi se però esatto la pre-camera Sinis la beffa è stata ulteriormente questa della Merkel e di Cameron il giorno e di Cameron il giorno dopo
Ecco io credo che
Doveva emerge un pensiero socialista europeo
Prima di quell'immagine
Perché dovrebbe emergere a prescindere dà un'immagine così forte
Perché e dei valori reparto il Tristano per e devo dire una cosa su questo
Ci lamentiamo molto facciamo una riflessione molto attenta al nostro interno se siamo abbastanza di sinistra o no ma l'unico in Europa che ha avuto il coraggio di tenere la schiena dritta sul tema dell'immigrazione dobbiamo dirlo è stato il Presidente del Consiglio italiano
Completamente abbandonato da tutti gli altri a partire dal Partito socialista europeo
E su questa scala valoriale che noi misuriamo la capacità del Partito Democratico di essere
Espressione della nuova sinistra che io mi immagino nel nel ventunesimo secco e noi abbiamo la necessità di costruire il pensiero socialista
Europeo e guardate non dobbiamo neanche avere l'arroganza di pensare
Che sappiamo noi in Italia come si fanno i partiti dobbiamo avere invece la lungimiranza di confrontarci con i nostri colleghi europei
E insieme allora immaginarci come creare il pensiero socialista europeo e quindi il Partito socialista europeo e questa è una cosa che il partito dell'Emilia Romagna sta cercando di costruire che cercherà e che cercherà di di fare perché
Ho l'ambizione
Generazionale
Dove la generazione non è detta ma come generazione politica
Di fare in modo che quell'eredità che mi è stata lasciata io possa consegnarla chi viene dopo di me
Come una rendita più sostanziosa di quella che mi è stata lasciata
E credo che questo sia l'obiettivo che dobbiamo avere tutti
Che si abbia vent'anni che se ne abbiamo tanti perché è quello che caratterizza il Formez il riformismo della sinistra cioè riuscire a fare in modo che chi viene dopo di noi abbia qualcosa che è meglio di quello che abbiamo avuto noi
Dal versante sociale dal versante ambientale dal versante anche
Anche economico questa è la grande sfida che ha il Partito Democratico e che c'è la anche e soprattutto a partire
Da quei territori come l'Emilia Romagna dove può apparire più forte ma oggi se perde credibilità rischia di essere debole come in tante altre parti del Paese
Grazie fa
Forse se riusciamo se siamo bravi ad essere sintetici almeno più sintetici della delle prime oggi non riusciamo a fare anche un secondo giro
Domani
C'è la direzione nazionale del partito convocata da da Renzi al centro della questione c'è la riforma del Senato quale riforma del Senato professor Galli aveva cominciato a
A fare un ragionamento su questa su questa cosa per cui do nuovamente la parola all'UIC dopodiché sentiremo tutti gli altri
Seriamente
Come sempre non sono d'accordo col fatto che un'analisi radicale venga tacciata di pessimismo
Perché un'analisi radicale è un'analisi radicale e basta è una semplificazione giorno e non è neppure lo so nel pessimistica né ottimistica
Puoi se uno pensa la politica deve individuare su quali gambe devono marciare
Le trasformazioni che attraverso l'analisi tu cogli come necessaria
A quel punto sei ottimisti e pessimisti un'analisi un'analisi
Altra cosa sono molto d'accordo sull'idea molto spesso l'ho pensato che
Oggi siamo in una condizione tardo ottocentesca cioè si tratta di tornare a
Proporre il pensiero e la pratica della sinistra in un contesto che non ha più
Che allora non aveva nulla di e che oggi non ha più nulla giù sinistra
Fa sottolineo che
Per quanto fosse approssimativa la conoscenza del sud socialismo del marxismo da parte dei nostri socialisti beh
Ce l'avevano era un messaggio forte che poi in Italia in Emilia venisse coniugato con particolare umanità e capacità comunicativa è vero ma
I giornalini che nascevano erano il grido del lavoratore la lotta la sveglia la scintilla cioè erano cose
Politicamente estremamente cariche di senso terzo punto l'ideologia non è soltanto quella dei comunisti e quella dei democristiani
Cioè quelle che hanno perso e anche quella del neoliberismo che ha vinto dentro la quale ci troviamo e che
Condivisione ogni nostra parola molto spesso senza che ce ne accorgiamo chiuso
Si io ho votato contro tutte le volte che ho avuto sottomano la legge elettorale e la legge di riforma della Costituzione o non ho votato ho votato contro sono fieri sino a mente ostile sì perché
Ma perché il modello di politica che c'è lì non è il mio modesto
è
è una politica
è una democrazia dell'investitura che gioca il brucia la politica tutta nella produzione forzosa dei una maggioranza che serve a sostenere l'azione di un leader
Che si presume resti in carica cinque anni
Se questo sulla base di un'analisi della storia d'Italia secondo la quale quando l'Italia cambiava un Governo di nove mesi andava male
Io ricordo che quando l'Italia cambiavo un Governo ogni nove mesi andava benone
Cioè è passata da
Paese disgrazia TC MOI agricolo a settima potenza industriale del pianeta trovo assolutamente superficiale questo tipo di analisi
Semmai
Accetto che mi si dica guarda il Parlamento allora funzionava perché c'eran dentro due tre quattro grossi partiti che
Conteneva in sé ad energia politica
Per fornire all'Italia una prospettiva politica a quel punto era abbastanza in
Irrilevante chi fosse il Primo Ministro che fosse presa l'uso dei ministri che fosse misto della difesa tanto l'età della governata se va bene cinquecento persone in cinquant'anni che ruotavano tra di loro
Benone allora però io pretendo che chi mi fa questo obiezione mi spieghi che cosa è stato che ha distrutto il potere dei partiti perché non si sono dissolti
Solo per un atto di magia ci son dissolti per corruzione interno accetto ma anche per il
Perché su di loro è stato concentrato il fuoco polemico della infinita potenza
Del capitalismo che ha voluto spazzare via l'unico possibilità che c'era
Che qualcuno resi stesse alle dinamiche di mostruosa potenza che il capitalismo ha messo in atto dalla metà degli anni settanta in avanti per ristrutturarsi dopo la crisi del modello keynesiano cioè se uno mi fa questo tipo di discorso io dico va bene allora ragioniamo insieme credo per come sia possibile trovare un altro modo per controbilanciare l'idea che le forze del capitale fanno quello che gli pare senza trovare mai qualcuno che ti dice fermati
Non dico la rivoluzione bolscevica qualcuno che gli dice fermati
Detto in un'altra noti partiti nascono perché hanno un problema da risolvere mi chiedo qual è il problema che si è posto dinnanzi il Partito Democratico non lo so so che
Propone come soluzione di ogni problema
Una
Democrazia dell'investitura fatta da una Camera a maggioranza drogata
Non non vi dico come è stata prodotta quella legge si accolla la fiducia messa sotto una legge elettorale e
Un Senato ridotto annulla senza nessuna
Senza nessuna forma di contrappeso senza nessuna forma
Di garantire che sia interni alla civiltà delle garanzie liberaldemocratiche alle quali io sono abituato a pensare che sono quelle criteri dentro la nostra Costituzione
Questo non è un rischio autoritario queste la serena e via certezza che la volta che vinciamo noi le elezioni va bene
La volta che le perdiamo non va bene per niente
Non va bene proprio per niente perché fra le disgrazie del Partito Democratico c'è anche quello di essere l'unico partito in Italia ma è davvero una disgrazia
è davvero una disgrazia perché gli altri sono dei movimenti da cui non si sa che cosa possa venir fuori
Posso ma sicuramente quello che viene fuori qualche cosa di brutto
Allora con questa legge elettorale con questa riforma della Costituzione io mi sento assai poco tranquille non mi importa niente che così abbiamo un bell'esecutivo che dura per cinque anni perché la politica e decisione
Siccome gli un pochino queste cose le ho studiate vi garantisco che la politica e decisione e va bene però quello che conta e come ci si è arrivati
Attraverso quali procedure attraverso quale
Forza della dialettica si arriva alla decisione
Ho si arriva alla decisione togliendo tagliando via
La dialettica dicendo che i problemi non devono esistere che tutto quello che possono fare cittadine solo votare e dopo che hanno votato devono affidarsi ha un leader chicchessia quale che sia
Qui non si parla di Tizio di Caio si parla tanto di una forma
Di pensiero politico ecco io penso che la politica che serve a risolvere problemi e dunque alla fine deve produrre una decisione
Deve produrre la decisione consentendo lo svilupparsi
Del confronto il conflitto fra
Le diverse parti della società che ancora esistono eccome se esistono anche se in cambio atto nuovamente
Perché se fai finta di non vederli problemi si fai finta di pensare che non ci sono contraddizioni ci sono soltanto dei poveri gufi che devono essere sterminati allora le contraddizioni non è che spariscono prendono voce
Attraverso il populismo selvaggio
Ho il razzismo antidemocratico che sono forme di espressione di contraddizioni in mai risolte perché nemmeno mai chiamate per nome
Se non la gente no non diventa leghista operi Lina perché impartisce semplicemente perché ha dei bisogni
Che non riesce a esprimere fin qui niente di male ma che nessuna forza politica si propone di decifrare di analizzare e questo è gravissimo
Lei i grandi disastri del ventesimo secolo sono nati quando i partiti non hanno saputo leggere i problemi dentro le società io
Che non sono un pessimista perché
Perché oltre
La fiducia che la politica sia capace
Di
Andare a offrire
La
La chiave giusta ai molti che ora non la trovano per cui tutt'altro che pessimista se non mi ritirerei Mezio togliendone della ragione è colui
E e il PD colui che offrirà questa chiave o è invece la forza che i problemi di vuole occultare dietro
Delle forme di politica che appunto non consentono i problemi di emergere
Che in nome del pragmatismo decisionista nega la dialettica se è così sono molto preoccupato se non è così sono lieto di sbagliarmi
Grazie
Senatore Russo
Lei
Se non sbaglio e nella Commissione affari costituzionali al Senato quindi insomma è addentro alla questione delle riforme istituzionali e quindi sì
Interessante sapere
Il suo giudizio in in merito a a questo a questo tema prima di darle la parola volevo solo un'informazione per il nostro pubblico perché va bene voi lo sapete perfettamente ma può essere utile
Sapere che nei ventotto Paesi della dei ventotto Stati dell'Unione
Quindici Paesi hanno una sola Camera
Otto Paesi hanno due Camere ma con l'elezione indiretta della Camera alta cioè quella che corrisponde voi a nostro Senato e soltanto cinque Paesi compresa appunto l'Italia hanno
Due Camere con elezioni dirette alla Camerata sono
Oltre l'Italia abbiamo la Polonia la Repubblica Ceca la Romania e la Spagna ecco questo tanto per insomma anche perché qualcuno ha parlato di deriva come dire rischi per la democrazia
Dovrà volevo capire volevo sapere giudizio da da lei
Il tema e vasto programma già così nella sinistra siderale lo in in due minuti
Io intanto vorrei non ne parlassimo in temi interni eccessivamente allarmati anche se condivido come dire la la lettura di fondo non pessimistica ma preoccupata del del professor Galli nel senso che sullo sfondo sono le cose che che ha detto ci sono le che le grande che abbiamo letto le grandi sfide epocali a cui la sinistra non so rispondere a partire dall'immigrazione cui
Dobbiamo riconoscere la responsabilità di l'avrei detto io insomma in Europa è dovuta signora Merkel e quindi
E e la sinistra afona rispetto allo strapotere del liberismo perché noi non abbiamo ancora
Non ce l'ha fatto nel puro Obama che probabilmente come dire avrebbe un ho bisogno di una sponda europea e quando approvato a a confrontarsi con Wall Street è stato rimandato comparire perché ne dobbiamo dire che fino a quando non risolviamo il tema
Della strapotere dell'economia finanziaria sull'economia reale tutto ciò di cui parliamo compresa la tassazione compresa la possibilità di di fare politiche progressive di politiche sociali non esiste e sarà sempre più ridotta perché è un meccanismo
Ed è vero non è un'ideologia ma proprio perché avendolo GE più difficilmente riconoscibile
E e noi oggi siamo Same qualche merito armati ma quello potrebbe essere uno dei temi del manifesto della sinistra europea dei prossimi
Molto chiare bisogna dirlo Clinton ha fatto una legge per permettere alle banche di fare quello che volevano in campo finanziario lo dobbiamo tornare indietro rispetto a quella legge lì salame la banalizzo non sono economista ma somma il tema è quello
E sulle riforme istituzionali però io sono
Come dire
Più orientato
A a vedere il il gioco delle proposte che che stiamo elaborando dentro il Partito Democratico intanto se il Senato la ricordando quello che
Che veniva letto prima e
Non solo noi siamo gli unici in Europa ad avere il bicameralismo perfetto perché è vero che alcuni altri Paesi hanno
Destinati si dei nostri mari abbiamo procedure assolutamente identiche ripetute i colleghi lo sanno facciamo lo stesso identico mestiere qualche volta due tre quattro volte per per la stessa legge
E superare il bicameralismo paritario perfetto e
Nei programmi della sinistra e del centro-sinistra da almeno vent'anni in maniera esplicita così come stiamo facendo ma un collega costituzionalista mi mi ha segnalato un discorso di Nilde Iotti appena insediata Presidente della Camera che metteva questo tra i punti di riforma necessarie allora dalle vorrei dire una cosa
Gli equilibri e contrappesi sono decisivi una democrazia concordo con il collega al cento per cento perché non possiamo dare troppo potere SDI lanciando ripeto altre cose
Ma il conto incontro poteri in questo caso non è tra un Senato è una Camera che hanno dicendo egualmente il potere di bloccare sì per interesse che il Parlamento lavori che lavori lavori bene lavori velocemente approfondisca perché poi
Far tante leggi non necessariamente è un buon segnale
Matteoli bene
A cosa
A cosa guarda la riforma che stiamo facendo
Astra Asfor mare il Senato se vi posso tira le orecchie un po'al collega della Camera ai dai colleghi della Camera e che loro l'hanno un po'peggiorata la riforma da questo punto di vista cosa ho pensato noi in prima lettura al Senato
A un Senato che fosse come era nel programma dell'Ulivo del novantasei
L'espressione delle autonomie e delle regioni
Perché perché noi crediamo e io credo che questo sia più moderno rispetto al modello del dopoguerra perché si fece questo meccanismo un po'inceppato perché c'era poco ed è tornato il fascismo sono ed è questa è la verità no quindi è la democrazia era un po'bloccata bisogna evitare
Fare far sì che in prima votare al Senato quella Canato lentamente Senato perché
Insomma così si evitava che qualcuno per l'esproprio potere mai no oggi abbiamo bisogno di cosa di fare velocemente le cose ma se
Se per caso la Camera facesse delle sciocchezze
Qual è il bilanciamento che abbiamo trovato e che a cui noi stiamo pensando e che lo sbilanciamento si trovi nelle autonomie
Cioè se a livello centrale ci fosse il leader impazzito che ahimè
E una prospettiva assolutamente realistica beh io immagino ci siano venti governatori
Che democraticamente eletti siano da contraltare se si fa una legge liberticida alla Camera il Senato ha questa possibilità di far sentire una voce diversa
Ma l'equilibrio e qui e tra centro e periferia e e una nuova geografia delle istituzioni che noi abbiamo abbiamo immaginato
Dopodiché io non non mi spavento guardate del fatto che abbiamo una legge elettorale in cui chi vince
E a alla legittimità e anche la forza perfino troppo poca perché chi vince
Non ha molti parlamentari di vantaggio il rischio che qualche cambio di casacca permetta voi
Comunque di mettere in discussione un Governo Cetrone c'è tutta perché chi vincerà avrà trecentoquaranta parlamentari ne servono trecentosedici per vincere per e per governare potete immaginare con gli spostamenti che sono gli ultimi anni quando facile sia che una fazione interno a una minoranza interna decide di far cadere un Governo che
Tanto non c'è questo rischio del monarca assoluto che vince le elezioni e poi butta via le chiavi del Parlamento però guardate anche in chiari di
Di ridefinizione del sistema e chiudo davvero su questo
Immaginare che è un'area una
Democrazia non decidente come piace dire a qualcuno ma a me non piace fare SNAM democrazia responsabile
Nel senso che i cittadini anche responsabilmente bottino perché varati io io sono per dire una cosa molto laica
Se gli italiani domani in un ballottaggio secco
Decidessero di votare tra Matteo Renzi o leader del Partito Democratico e Beppe Grillo decidesse di votare Beppe Grillo beh io non è che posso continuare
A a pensare che gli italiani son degli idioti e che devo tenerli come dei bambini incapaci di decidere
Si prendono la responsabilità e devo dire di quello può essere bravo a raccontargli la mettere davanti agli occhi di tutti i rischi della scelta lì ma devo dirgli che
Quella è la scelta e che salvo loro responsabili che non sarà colpa della politica che non sarà colpa dei politicanti che non sarà colpa dei giochi di palazzo delle cose che noi facciamo in Parlamento che non sa mai qualcun possono essere così nascosto riferire abbiamo mille occhi ogni giorno mille sociali perché decide
E dico questo guardate perché anche le esperienze internazionali e sono d'accordo anche noi dobbiamo
Superare un limite di questo Paese che il nostro provincialismo non siamo soltanto non è in crisi non è sondando partiremo
Le sta cercando un modo di essere sinistra e e complessivamente la socialdemocrazia europea il il modo di di essere di sinistra nel nel mondo
Ma il le a lungo noi dicendo sinistra abbiamo detto che il mio il sistema ci piaceva di più e che avremmo preferito era quello francese no l'abbiamo detto l'abbiamo ripetuto stiamo facendo riforme così che stiamo facendo perché l'ho dovuto votarle tutti insieme con Alfano non soltanto ma anche con Berlusconi a un certo punto insomma forse voteremo anche come prima perché le riforme
Badate si fanno con chi c'è
Le riforme abbiamo sempre detto noi di sinistra si fanno bipartisan perché non esiste che una parte faccia le riforme del paese contro un'altra parte detto questo
Se il modello francese un modello che molti hanno sostenuto può andare bene anche il nostro Paese Dio riconosco alla grande riforma francese
Quella che eleggeva il presente a Repubblica per sette anni per sette anni qui era veramente un monarca un monarca assoluto né un grande merito
Quando fu fatta la democrazia francese era molto simile allo stato di difficoltà in cui viviamo noi la democrazia dei partiti francese era i minimi termini i partiti francesi erano in crisi totale
Paradossalmente il presidenzialismo semipresidenzialismo francese con la responsabilizzazione che ha dato l'elezione diretta la possibilità che
E la responsabilità e i francesi di di dire
Noi votiamo quello e poi il nostro Presidente perché l'abbiamo votato noi cosa che ha fatto votare loro
All'ottanta per cento anche quelli di sinistra Chirac quando alternativa alle penne entrati quando sono responsabili sono responsabili se devo votare un false se c'è il rischio di un fascista io di sinistra dotare lo stesso va a votare il meno peggio B
La democrazia francese anche a democrazia dei partiti dicono i miei colleghi politologi
Alla luce di quella scelta si è rinforzata
Sì riportate anche i partiti in una dinamica parlamentare hanno recuperato più forza adesso hanno dei problemi anche loro e così via
Però io credo che questo passaggio possa essere un passaggio che aiuti italiani a ad assumersi la responsabilità e a ridare alla politica quella dignità che in questo momento viene mancata
Nel dopodiché insomma le facciamo dobbiamo superare il fatto che oggi la politica non decida perché il vero limite della politica oggi in Italia non è l'uomo forte il fatto che noi anche negli ultimi quattro abbiamo tre Presidenti del Consiglio quattro presidenti di consiglio se calcoliamo anche Berlusconi
Non non c'è il rischio dell'uomo forte al comando che governi per dieci anni ce la parcellizzazione e il fatto che
Oggi noi non sappiamo
E se se se la prossima estate ci sarà lo stesso premier e non lo sanno con noi imprenditori e i grandi decisori internazionali
Sistemato questo io credo che ci possa ci debba essere con il concorso di tutti anche la la possibilità di di far ripartire una dinamica positiva dentro i partiti che dia dignità e futuro alla politica grazie
Grazie Calvano
Questa queste cose ville il pomo della discordia insomma in questo in questa discussione in questo dibattito e un po'quello della
Eleggibilità diretta dei
Dei senatori
Questa ipotesi di di mediazione questa ipotesi di di soluzione del
Del listino dei
Dei candidati al Parlamento all'interno delle elezioni regionali
Può essere una soluzione come dire accettabile accettabile da tutti e due le parti insomma in modo che poi
Si vada finalmente si ricostruisca un'unità del partito
A me piace molto l'auto ironia quindi considerando l'applauso importante e spontaneo a nei confronti delle parole del professor Galli
Dovrei prendere la parola dicendo come fece De Gasperi alla Conferenza di Parigi in cui visse
In questo consesso tutto tranne la vostra personale cortesia è contro di me
Perché la mia posizione sulla riforma
Sulla riforma costituzionale
è la posizione di chi dice
Trovate
Il modo perché sia più ampia possibile ma bisogna che l'approviamo lo dico con grande pragmatismo e con grande un pragmatismo del quale sono anche abbastanza sereno lo sono perché
Perché ci sono una serie di obiezioni poi arrivo a
Che non mi convincono
Anche sì e a monte c'è una riflessione prima di queste obiezioni che non mi convincono cioè il fatto che
Non c'è niente da fare da sinistra è trent'anni da quando cioè Berlinguer che noi raccontiamo che avremmo voluto una sola ca
Con sfumature più o meno diverse su questo ci può discutere ampiamente confrontare mano e trent'anni che la raccontiamo così e allora dopo trent'anni noi dobbiamo avere la capacità di essere efficaci perché altrimenti non siamo credibili
E quindi io credo si debba essere efficaci nel dire che sapevamo da trent'anni detto che saremmo arrivati a un sistema
Diverso con una sola Camera con una Senato delle autonomie noi dobbiamo avere la capacità di arrivare di arrivare fino in fondo
Alcune obiezioni come ho detto non mi trovano concorde la prima è
Con una legge elettorale così rischiamo di non vince
Perché a c'è un ballottaggio nel quale tutti siccome tutti si mettono insieme contro di noi
La mia risposta è
Quelli che facevano la legge elettorale per vincere a loro erano degli altri non eravamo noi
Purtroppo l'hanno fatto talmente bene che ci non ci hanno mai consentito di vincere le elezioni neanche quando c'erano i voti per poterlo per poterlo fare e mi riferisco alla porcellum di Calderoni Anna memoria
Il secondo punto è legato alla questione che ci sarà
Un Parlamento una Camera con un numero eccessivo di nomina
Guardo sul versante della maggioranza
Nella maggioranza cioè i trecento quaranta parlamentari ci sarà un numero di nominati che è molto inferiore
Abbastanza inferiore a quello che ci abbiamo messo nel due mila tredici giustamente
Nel due mila tredici facciamo una riflessione con la Segreteria Bersani o nel cui d'accordo su questo cioè che centoventi centotrenta personalità non le cercavamo fra la società noi li facevamo fare il passaggio delle primarie perché quelle teste
Quel pensiero ci serviva nel lavoro della Camera e del Senato
E lo abbiamo fatto perché sapevamo che le primarie selezionando persone pur meritevoli non è detto che avrebbero selezionato competenze utili al lavoro che dovevamo fare in Camera e Senato
In questo sistema elettorale
Detti dei trecentoquaranta ce ne saranno cento scelti così
Uno dice sono di fiducia marcata del premier sono probabilmente con la linea che avrà il premier così come
Quelli che giustamente scese Pierluigi che la sua segretaria stamane in un contesto che era
Quello ideale e di di di pensiero che erano collegati al pensiero di Pierluigi di Pier Luigi Bersani dalla sua segreteria come è giusto che sia
Poi
E perché e quindi gli altri duecentoquaranta sono persone che verranno scelte
Attraverso le preferenze quindi nel rapporto diretto con gli elettori aggiungo una riflessione che mi turba litro pienamente d'accordo con me con l'onorevole Russo con Francesco
La maggioranza sarà di trecentoquaranta la differenza quindi il numero
Che può mettere in crisi la maggioranza e quindi può evitare una deriva autoritaria
è di ventiquattro persone
Uno dice h ventiquattro persone non soltanto sono esattamente quelle che adesso dentro il Pd
Non sono convinte se votare o no alla riforma
Al Senato sono esattamente quel numero lì quindi capite bene che in una maggioranza di trecentoquaranta se c'è una deriva autoritaria io sono convinto
Che ci siano ventiquattro persone ma ce ne saranno anche molto di più che sono nella condizione di dire gli offre la mano e dire quella cosa lì non si fa
Sono un ottimista della volontà no credo di essere abbastanza pragmatico da questo punto da questo punto di vista l'altra questione quella che diceva che dicevi tu
Un Senato fatto di consiglieri regionali i sindaci settantun Consiglieri Regionali ventiquattro sindaci se non sbaglio e cinque letti dal presidente nominati dal Presidente della Repubblica ecco considerare novantacinque persone consiglieri regionali e sindaci
Come dei nominati
Da consigliere regionale c'è anche qua un mio collega che ringrazio Luca Sabattini dopo aver preso sei mila preferenze
Sentirmi dire che sono un nominato tout court
Veda un po'fastidio lo ammetto mi dà un po'questi
Come credo darebbe fastidio quei ventun sindaci che non che sono stati eletti per rappresentare il proprio territorio uno dice sono stati la tegola presentare il proprio territorio non per andare a fare i senatori è no è proprio perché da rappresentanti del territorio andranno in Senato
Quindi hanno una legittimazione che va che parte dal basso ed è fortissimo
Allora uno dice sei completamente d'accordo sulla riforma nodo della verità se dovessi fare una battaglia la farei sull'equilibrio di rapporti tra Stato e regioni
Perché credo che su questo sì che si può fare un ragionamento di un nuovo equilibrio dei rapporti tra lo Stato centrale le regioni
Quella battaglia questa l'altra domanda che mi faccio la faresti fino a non approvare la legge no
Perché
Se il partito
Nella sua riflessione dentro i suoi organismi rigidi vigenti dopo un'ampia discussione dopo le mediazioni che io auspico
Perché quando ieri il Ministro delle riforme è venuto dire a Bologna sull'articolo due comma cinque ci si può lavorare
Io credo che si debba accogliere l'opportunità di lavorarci
Perché
Perché son convinto che il settanta per cento che ha vinto il Congresso giustamente deve indicare la strada ma deve avere la capacità
Così come è fatto sulla legge elettorale
Così come fatto su altri provvedimenti di recepire quegli elementi che vengono dalla minoranza attuale del partito che potrà essere maggioranza prossimo congresso
Di recepirli e di correggere la linea
Sapendo che però primo quali una decisione dobbiamo fa
Prenda ecco io la vedo la vedo così
La vedo anche in una logica che non è possibile che in ogni decisione che dobbiamo prendere dentro il Pd ci sia l'arma che Antonio cioè quella decisionali e la cosa che decide
Il futuro ineluttabile del nostro partito
Abbiamo una cosa che ci caratterizza e che caratterizza solo noi e lo
Lo dicevano anche chi mi ha preceduto siamo un partito
Fortunatamente c'è un congresso se un segretario sbaglia nei quattro anni in cui tu
Se quel partito la volta successiva ce ne sarà un altro che perché lui ha sbagliato o con una linea nuova e diverso potrà fare il segretario del partito siamo il Partito Democratico di nome
E di fatto e quindi io credo che noi dobbiamo
Cogliere il bassi MO di quello che come Partito possiamo dare a questo questo Paese
Grazie a Carrara
L'onorevole Cuperlo
Il domando nel finale naturalmente lo riservo a lei
Anche perché credo che sia la domanda che sta si stanno ponendo un po'tutti gli iscritti i simpatizzanti elettori eccetera eccetera
Come va a finire
Io sono
O comunque io leggo sui giornali che lei e uno di quelli che crede nella crede forse più di altri
Nella possibilità di un accordo di una mediazione ed è comunque uno dei più dialoganti no diciamo in questa
In questa discussione
Ci interessa sapere io credo il suo parere
Ma ma perché io sono buono disegnano mi disegni anomale a volte ma insomma
Un uomo sembra ben disposto verso
Intanto tanto come va a finire un'altra cosa c'è una buona notizia di reato molla dal giornalista allora dico io ma tutti gli exit poll che arrivano da tener d'anno sedi sezioni per asse
In vantaggio con una maggioranza relativa non assoluta
Si porrà il tema di come costituire un Governo inevitabilmente di coalizione però dopo quello che è accaduto in questi mesi da gennaio ad oggi in Grecia
E non ne abbiamo parlato questo pomeriggio e sarebbe stato un bell'argomento il fatto che
Una parte comunque significativa dell'elettorato di quel paese del popolo greco
A appare stia scegliendo di rinnovare la fiducia
Ad un giovane leader che soltanto meno di un anno fa aveva risvegliato anche un sentimento di riscossa di riscatto di quel popolo di quel Paese io penso che questa sia
Una notizia certamente positive sulla quale bisognerà riflettere ma sulla questione che poi è stato oggetto di questo secondo giro molte cose sono state dette io vado per dei flash dei telegrammi perché se no facciamo tardi
Il primo è un una nota una nota a margine che faccio veramente con il garbo e l'amicizia che eccetera chi siete su questa pedana
Io nel corso degli anni che abbiamo alle spalle in tanti momenti in cui il polemica politica il confronto tra di noi dentro il partito fuori dal partito
Portava alcuni a utilizzare come argomento a sostegno di una particolare tesi posizioni espresse in altri momenti della storia di questo Paese da leader
E personalità che poi a volte non ci sono più ho sempre pensato che bisogna usare con grande cautela questi riferimenti storici
Non c'è dubbio che nella tradizione della sinistra italiana o del Partito comunista o di un leader carismatico come Berlinguer il tema
Di una transizione da un bicameralismo quasi perfetto ad un mondo Camera Lisma è stato un tema di un argomento presente però vorrei anche
Richiamare il fatto che in quel contesto storico quelli all'iter
Immaginata una sola Camera politica che votava la fiducia al Governo e la legge di bilancio dello Stato eletta rigorosamente con un sistema di tipo purtroppo nazionale
Allora io non lo so
Sinceramente non lo so se oggi
Quel leader se fosse ancora tra noi esprimerebbe una posizione diversa anche in rapporto ad una legge elettorale di tipo maggioritario
Non lo so suggerisco semplicemente di usare gli argomenti che rimandano alla storia del Paese in un contesto
Sto di granitica convinzione che le fasi storiche hanno una loro autonomia un loro profilo
Noi abbiamo messo mano alla Costituzione
Non è propriamente vero che data vent'anni si attende una riforma della Costituzione ci sono stati almeno tre interventi e non banali sulla Costituzione nel corso delle ultime legislature
Una in particolare l'abbiamo votato tutti noi io l'ho votato e me ne assumo una quota di responsabilità col senno del poi credo che abbiamo compiuto una scelta che forse avrebbe richiesto un approfondimento maggiore quando abbiamo modificato l'articolo ottantuno della Costituzione repubblicana
E assunto il pareggio l'obbligo al pareggio di bilancio nella Costituzione perché il pareggio di bilancio che fu ma adesso senza scomodare
Fu una battaglia della destra storica nord a testa dei Governi della destra storica che occupano i primi quindici anni della storia unitaria del Paese da sessantuno
Al settantasei avevano come pilastri come capo saldi libero scambi ISMU sul piano economico una grande infrastrutturazione del Paese il pareggio di bilancio
E quando Minghetti raggiunge il pareggio di bilancio cambiate il governo della terrestre si aprono vent'anni di Governi della sinistra non non fatevi illusioni una sinistra molto diversa da quella che poi noi abbiamo conosciuto nel secolo
Seguente ma insomma il pareggio di bilancio
è in qualche modo una teoria economica ecco non è un dato oggettivo è un principio scolpito in un e diventato un principio scolpito nelle costituzioni perché una certa idea dell'Europa
E anche del modo in cui è stata costruita la moneta unica ha previsto che questo fosse
Il decorso naturale cioè assumere una teoria economica farla propria dentro un principio è una cornice di tipo costituzionale
Quindi
La riforma la Costituzione è stata anche toccata riformata manipolata nel corso di questi anni qui siamo di fronte ad un intervento molto più corposo
Perché noi abbiamo messo mano a piedi quaranta articoli della Carta costituzionale nella seconda parte quella ordinamentale
E più di quaranta articoli sono ovviamente un intervento davvero significativo
Che è partito secondo me con due approcci con due motivazioni poi ce ne sono state anche molte altre in corso d'opera ma le due che all'inizio sono state suggerite
E in qualche modo anche hanno costruito un messaggio rivolto al Paese io le ho trovate di incerta diciamo di incerto profilo
La prima era una motivazione fortemente legata al tema dei costi
Ridurre i costi
Il che intendiamoci va nella direzione giusta no fare una standing una cura dimagrante alla politica non certo in discussione alcune alle istituzioni ragioniamo nel merito perché
Naturalmente avessi potuto ottenevano di stanno ancora maggiore ad esempio seguendo la strada indicata da alcuni anche autorevoli costituzionalisti oltre che esponenti politici che pensava ad una riduzione del numero dei senatori
Ma contestualmente a una riorganizzazione della Camera dei deputati e quindi una riduzione a quattrocento del seicentotrenta
A duecento dei trecento è quindici o sedici quanti siete Francesco per cento
Sì
Trecentoventi va bene sono a riduzione del numero di senatori e si poteva ottenere un risparmio anche maggiore io penso che quando tu metti in mano alla riforma di oltre quaranta articoli della Costituzione fosse il che i tempi e ispiratore non può essere prioritariamente quello di risparmiare perché la democrazia dei costi poi anche abolire il Parlamento ha io Bazzato radicalmente i costi ha risparmiato molto però non vai nella direzione giusta
Secondo argomento che è stato utilizzato e torna spesso nelle discussioni tra noi e il tema anch'io son d'accordo con Francesco l'espressione a me non piace sul piano linguistico di una democrazia decidente di una democrazia messe in grado di decidere
E allora la polemica sulla staffetta la rimpallo delle leggi dalla Camera e Senato la doppia conforme la perdita
Attenzione anche qui però perché io lo dico io sono un pessimo parlamentare nel senso qui c'è Davide Baruffi che invece uno che si applica bravo ragazzo entra del posto
E ma io non sono un parlamentare particolarmente attento e e professionalmente attrezzato però in questi anni di esperienza in Parlamento qualcosa penso di aver intuito compreso anche nella dinamica del nostro lavoro per esempio
Mi pare di avere compreso che c'è
A oggi
Il che non so dire se sia in sé è un bene o male si può discutere ma già oggi il Governo cioè il potere esecutivo attraverso una serie di strumenti
Che sono ad esempio le leggi delega il Parlamento vota una legge delega che è una delega al Governo di fatto a legiferare poi come i decreti attuativi su quella materia su cui ho tenuto la delega
La più nota delle leggi delle che in tempi recenti sicuramente la delega sul mercato del lavoro nota come il ciò Sat
Oppure
I decreti che il Governo
Emana e che hanno un'applicazione immediata una volta pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il Parlamento ha sessanta giorni per convertire quei decreti
Altrimenti decadono oppure i maxiemendamenti ad un certo punto un percorso legislativo si trova in una situazione di difficoltà al Governo avoca a sé il testo
Produce un maxiemendamento sul quale molto spesso appone la cosiddetta questione di fiducia cioè non si discutono più gli emendamenti c'è una fiducia
E quel provvedimento legislativo viene approvato dalla maggioranza che sostiene il Governo passando sotto il banco di Camera e Senato dicendo sì o no
Leggi delega maxiemendamenti
Decreti legislativi
Voti di fiducia già oggi come sostengono gli e Sperti gli studiosi
Il potere del Governo nel nostro sistema ha avuto una progressiva dilatazione
E ha progressivamente assorbito dentro di sé una quota non banale di un altro potere costituzionalmente previsto che il potere legislativo tipico del Parlamento
Con uno scivolamento del potere legislativo dal Parlamento all'Esecutivo cioè al Governo
è qualcosa che rappresenta un'anomalia nel panorama dell'Europa no onestamente no nell'arco degli ultimi vent'anni vi è stata una tendenza progressiva per una serie di ragioni che non c'è tempo di argomentare qui
In diversi Paesi un monte Europack nelle grandi democrazie continentali a questo slittamento del potere legislativo verso gli esecutivi ma questo e sempre avvenuto in un contesto che ha garantito che cosa
Che ha garantito una sostanziale equilibrio dei poteri costituzionali che un punto delicatissimo
Telit capissimo poi rispondo con una battuta finale perché non voglio eludere la domanda che ovviamente ha una ricaduta sulla cronaca politica di oggi e di domani
Ma è un punto delicatissimo perché vedete per farla breve
Tutte voi scegliere
Di adottare una forma di governo presidenziale oppure una forma di governo parlamentare poi adottato un sistema bicamerale oppure può scegliere di avere una sola Camera tu all'inizio citavi delle statistiche sui sistemi europei
Poi decidere di adottare una legge elettorale di tipo proporzionale oppure può decidere di adottare una legge di tipo maggioritario esistono combinazioni diverse in diversi sistemi diversi ordinamenti tutte legittime compatibili
Con quello che l'ordinamento democratico di un sistema
Ma che cosa è che tiene insieme queste diverse soluzioni il tratto che le caratterizza che li accomuna in tutte le grandi democrazie
Che qualunque sia la soluzione che tu privilegi sulla forma di governo al bicameralismo e la legge elettorale deve esserci una garanzia piena di quell'equilibrio dei poteri che in qualche modo è intangibile
Che non va messo in discussione ma non perché temi che domani possa vincere qualcun altro
Ma perché è un principio che essendo scolpito nella Costituzione va tutelato a garanzia non di una parte politica o dell'altra ma anche a Venezia del funzionamento dell'equilibrio
Dell'efficienza del sistema
Questo aspetto nel dibattito di questi mesi è rimasto un po'in ombra
Ridurre i costi democrazia che decide tutto bene ma quando metti in mano alla Costituzione che è un po'la bibbia laica della Repubblica questo elemento di equilibrio complessivo lo devi tenere ben presente
Allora nella combinazione tra la riforma costituzionale che stiamo per approvare
E la legge elettorale che abbiamo già approvato qualche elemento di allarme di preoccupazione non di una deriva di tipo autoritario di una svolta di tipo
Che non è chiaramente nelle condizioni delle prospettive storiche del Paese oltre che per le ragioni che qui sono state ricordate in termini numerici ma al di là dei termini numerici ci sono alcuni aspetti che hanno una loro delicatezza una loro rilevanza
La riforma che stiamo per approvare prevede ad esempio che il Capo dello Stato venga eletto non più dei grandi elettori come accaduto fino alla elezione di Mattarella qualcosa più di mille unità tra parlamentari deputati e senatori
Delegati dei Consigli regionali ma naturalmente da una platea più limitata e che sono i seicentotrenta deputati risultato della riforma della legge elettorale che mantiene la Camera dei deputati nelle dimensioni attuali dei cento senatori
Prevede la nuova riforma della Costituzione che il Capo dello Stato quando sarà se la riforma verrà approvata in questa forma venga votato ed eletto rosse si raggiunge il quorum dei due terzi degli aventi diritto nei primi tre scontrini
Dal quarto al sesto scrutinio varrà il principio dei tre quinti degli aventi diritto dal VII ascoltino e natanti barra il principio cioè la regola dei tre quinti dei votanti
Allora che cosa può accadere può per esempio accadere in linea teorica che le opposizioni
In quella stagione specifica non trovando un accordo sulla figura di garanzia del Capo dello Stato decidano di non partecipare dalla settima votazione allo scontino
Con quale finalità ma per esempio con il fatto di indebolire il grado di autorevolezza e di terzietà in qualche misura riconosciuto tale del Capo dello Stato che verrà eletto a quel punto con i voti della sola maggioranza del partito
Che ha vinto le elezioni politiche ottenendo un premio di maggioranza abbastanza spesso significativo secondo alcuni spropositate che legge il numero di parlamentari che potrebbe in teoria essere in grado
Di eleggere cassone o anche il Capo dello Stato
Il Capo dello Stato nel nostro ordinamento e la figura di garanzia la massima magistratura dello Stato il Capo dello Stato alla potestà a Costituzione vigente di nominare di sua sponte cinque giudici della Corte costituzionale
Altri tre giudici della Corte costituzionale a Costituzione vigente sono nella disponibilità della maggioranza politica del Parlamento vuol dire otto giudici della con
Punta su quindici vuol dire la possibilità in teoria di controllare la massima magistratura dello Stato la Corte costituzionale le principali autorità di garanzia
Si dice sono in teoria certo solo in teoria ma quando scrivi le regole del gioco le regole della democrazia deve contemplare la possibilità che ci siano scenari
Che nel momento in cui tu scrivi quelle regole tu non puoi prevedere nella loro dinamica proprio per quello che diceva Francesco perire rispetto sovrano che devi nutrire nei confronti dell'autonomia
Del corpo elettorale cioè del popolo sovrano che si esprime come riterrà ma non è per questo è importante che la cornice costituzionale
Garantisca un equilibrio ingrato di mantenere quella dimensione dei poteri distinti e comunque quei pesi quei contrappesi che
Debbono equilibrare un potere politico ed un potere esecutivo e questo il tema che è stato posto in questi giorni in queste settimane
Non è uno braccio di ferro tra la maggioranza legittimamente espressa dal congresso del PD e la sua minoranza o un gruppo di senatori dissidenti
Non è una prova muscolare quella che abbiamo di fronte è la capacità la possibilità di trovare un equilibrio ancora in queste prossime ore in questi qua o si milioni che consenta al Paese di avere da qui ai prossimi anni un buon ordinamento un equilibrio garantito dei poteri costituzionali
Chi aveva una buona riforma perché io lo dicevo stamane all'unità se metti mano alla Costituzione repubblicana non stai pensando ad una riforma che deve valere per il prossimo semestre o per la prossima campagna elettorale dovresti pensare
Ad una riforma che valga per le prossime generazioni quando non ci sarà il più tu stai mettendo mano a qualcosa che ha un tratto quasi sacrale nella dimensione e nella regolazione della democrazia questo è il punto questo è il punto che è stato posto in questa settimana
Allora io e chiudo
Dico
Che a fronte della responsabilità che deve avvenire del principale partito di questo Paese io penso che il traguardo vada raggiunto
Io la riforma l'avvoltoio se chiedete a me penso anch'io come chi mi ha preceduto che ci sono degli elementi che ancora non funzionano
Penso anch'io che avrei preferito la scelta di un modello come dire organicamente più convincente più più omogeneo nei suoi tratti si poteva scegliere la via del Bundesrat tedesco ma questo avrebbe voluto ad esempio dire
Riflettere sull'inserimento al Senato e il coinvolgimento diretto dei Presidenti dei governi cioè delle giunte regionali e dei Sindaci delle Città metropolitane questo potevamo
Per dire a rivedere il sistema del nostro regionalismo che non ha dato proprie particolarmente brillanti nel corso degli ultimi anni forse decenni questo voleva dire per esempio
Rivedere anche le modalità con le quali si relaziona oggi la Conferenza Stato-Regioni perché noi corriamo seriamente la rischio dopo l'approvazione di questa riforma di trovarci da fa davanti
Ad una molteplicità di contenzioso dinanzi alla Corte costituzionale per una sovrapposizione
E e di competenze quindi
Vede benissimo è andata così
è andata così
E vorrei dire anche con un senso di responsabilità di una parte del partito
Perché vedi Francesco può darsi che la Camera abbia peggiorato la riforma come dicevi tu noi in Commissione in prima Commissione ci siamo battuti per una modifica dell'articolo due che è stata considerato un attentato all'epoca diciamo di
Di
Nodo modo dico perché lo so che magari se è d'accordo noi
Noi presentammo un emendamento che prevedeva di spostare i cinque senatori di nomina presidenziale e non sono più a vita durano tot anni
Dalla Senato delle autonomie territoriali alla Camera dei deputati che si terrà più ragionevole ma al di là del merito era il modo di lasciare aperto quell'articolo due per una discussione che avrebbe potuto e voi perché verso una riforma più convincente ci venne detto di no doppia conforme si passa al Senato con il testo che avevamo ereditato salvo quel comma cinque dove è possibile oggi intervenire per una proposizione
Vannino Chiti ha messo a punto un ipotesi
Ha elaborato un'ipotesi di intervento
Avrebbe detto senatore Tonini chirurgico sull'articolo due che prevede di fatto una modalità tale da consentire di tenerli nel rigoroso conto l'indicazione degli elettori
Dei senatori che poi i Consigli regionali ratifiche avrebbero come membri della Camera alta che può essere una soluzione che va nella direzione di sbloccate questa situazione
Se ci fosse la disponibilità e la volontà da parte della maggioranza di
Ragionare nel merito della soluzione indicata da Chiti e di prendere atto che le questioni che sono state poste in questi mesi dei venticinque ventotto senatori
Non sono state questioni banali o di lana caprina ma sono state questioni che hanno avuto un'attinenza dirette stretta con le questioni
Che ho provato a riassumere in questi minuti io penso che faremmo un grande passo avanti
Però dobbiamo uscire
Da una logica per la quale in questo partito il confronto di merito in merito perché qui stiamo parlando del merito della Costituzione
Si può liquidare di volta in volta come il tentativo banale e ripetuto di sabotare di boicottare di impedire che il Paese conosca le riforme di cui ha bisogno perché non è in Consiglio un partito non vive corsi non discute corsi non ha ragione a così
Nessuno sostiene che la ragione stia tutta da una parte il torto dall'altra ho detto all'inizio che tanti errori li avremo compiuti
Io non ero compiuti per una serie di ragioni
Probabilmente anche un limite è quello di pensare di citare le primarie l'esito del Congresso come la garanzia che può giustificare qualunque scelta io ho profondo rispetto delle scelte del mio congresso profondo rispetto
E per quanto mi riguarda Matteo Renzi è il segretario del mio partito ed è il capo del Governo che io sostengo ma naturalmente se dovesse ritornare
Per un gioco di fantasia un tocco di magia su quella pedana di Sky a confrontarmi con lui alla vigilia delle primarie
E col senno di oggi vi chiederemmo scusa Segretario davvero cui togliere l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori perché se lo puoi fare film Pirillo a quelli che andranno a votare alle primarie domenica così lo sappiamo in anticipo
Allora
Le primarie hanno dato un risultato inequivoco Renzi oggi al segretario del nostro partito non è un usurpatore di un potere che non gli appartiene
è legittimamente il capo il leader di un campo di una forza come il PTA e qui da un Governo
Quando discutiamo della Costituzione repubblicana
E la costituzione di Cala mantenere
Della costituzione di quelli che hanno sacrificato tutto per darci quella Costituzione
Quando mettiamo mano ad una Costituzione che è un elemento miracoloso della politica quando mettiamo mano ad una Costituzione che è stato un elemento di innovazione nel panorama costituzionale europeo
Quando mettiamo mano ad una Costituzione che ha introdotto la novità dell'articolo tre che non è soltanto il richiamo generico all'uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzioni di razza etnia sesso religione
Ma c'è un secondo comma di quell'articolo tre
Che è forse il vero elemento di innovazione più radicale della nostra Costituzione quando essi scrive che compito della Repubblica dello Stato rimuovere gli ostacoli che impediscono l'effettivo esercizio
Di quello uguaglianza
Quell'articolo fu il parto
Geniale
E forse inarrivabile sul piano linguistico
Di due personalità straordinarie della storia politiche intellettuali di questo Paese di un socialista
Illuminato come Lelio Basso di un giurista raffinatissimo come Massimo Severo Giannini quando tu metti mano alla Costituzione della Repubblica italiana
Allora tu non puoi limitati a fare appello ad una disciplina di partito per ricostruire le ragioni della convinzione
Dopo Fontana dei tuoi deputati dei tuoi senatori ed è riportati a condividere una riforma che non è fatta per noi ma è fatta per il Paese e per chi terra dopo di noi se noi nelle prossime ore
Con un senso di responsabilità da parte di tutti gli accantonando
Le formule accantonando gli slogan accantonando la propaganda e con la responsabilità di una classe dirigente
Guarderemo al merito del problema lo fotografie Remo cercheremo e miglioramenti possibili partiremo dalla proposta di Chiti per trovare una composizione che ricostruisca al contempo l'unità del partito democratico che possa allargare
Le forze che sostengono questa riforma nel Parlamento che possa garantire all'Italia una buona riforma ordinamentale della seconda parte della carta noi non avremo vinto una prova muscolare avremmo fatto il bene della democrazia
Noi siamo pronti c'è questa volontà io sono pronto a sostenerla fino da domani ma che ci sia da parte di tutti quella responsabilità nei confronti del Paese che è la vera garanzia che noi siamo dalla parte giuste
Grazie queste o un messaggio di ottimismo possiamo dirlo chiudiamo questo dibattito e ringraziamo i partecipanti grazie ancora