06 AGO 1963
dibattiti

Seminario internazionale di discussioni sulle tecniche della nonviolenza

CONVEGNO | - Perugia - 00:00 Durata: 2 ore 10 min
A cura di Andrea Maori
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La nonviolenza in rapporto allo Stato (1-10 agosto, Sesta giornata) Durante la giornata, sono trattati alcuni punti circa i rapporti dell'azione nonviolenta verso lo Stato, la polizia e il sistema giudiziario.

Il professor Aldo Capitini esclude una società nonviolenta chiusa ai suoi componenti.

I nonviolenti escludono la qualifica di persone buone, sante.

La nonviolenza non è di pochi, ma è lo strumento di una enorme maggioranza.

Secondo Capitini, il primo modo di realizzare un nuovo contatto con lo stato è di utilizzarlo adoperandosi tuttavia per far sorgere dal basso la vita in modo più
largo possibile.

Prospetta la teoria dei centri nonviolenti, di gruppi capaci di aiutare tutti a realizzare il metodo nonviolento senza distinzioni da paese a paese, invitando gli stati ad esercitare una funzione di sviluppo di libertà.

I centro possono farsi promotori di un federalismo dal basso.

La signora Eugenia Bersotti espone ampiamente la sua teoria di un federalismo funzionale cioè impostato secondo la funzione degli organismi e delle istituzioni facendo parte della società civile.

Daniele Lugli mette in evidenza alcuni punti di diritto costituzionale italiano.

Lo stato è l'unico sovrano giuridico; lo sforzo di rinnovamento da cui prese le mosse la nostra attuale Costituzione non è continuato.

Il problema delle autonomie locali come si vedeva nel 1947 è ora cambiato: non si è verificata la rivoluzione autonomistica che voleva la Costituzione, ma questa ora sarebbe insufficiente.

Peter Cadogan afferma che gli stati non sono pù necessari nel secolo XX.

Fu un progresso enorme nella storia il formarsi di governi parlamentari, ma attualmente in Inghilterra quelli che hanno in mano il potere sono per lo più generali, industriali, professionisti e pochi parlamentari.

Propone la formazione di agenzie di amministrazione autonoma che rimpiazzino lo stato.

Durante i lavori del seminario vengono approvati due ordini del giorno: il primo riguarda l'anniversario del bombardamento di Hiroshima: In tale occasione ik seminario si sente pienamente solidale con le manifestazioni che oggi si svolgono in tanti paesi dal Giappone alla Grecia; con il secondo ordine del giorno i partecipanti al seminario esprimono solidarietà coi monaci buddisti del Vietnam del Sud dopo l'atto di immolazione del monaco Cich Quang Duc.

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