Allora crealo!: "Premiare chi ci prova"

Benvenuti a tutti voi avete accettato il nostro invito lo so fa caldo qui dentro ma è una cosa voluta sappiatelo perché in questo evento ci occupiamo di imprese innovative sapete che di solito le imprese innovative
Stanno degli incubatori e notoriamente degli incubatori c'è una luce rossa sopra
Che ti riscalda qui dobbiamo soffrire per rappresentare diciamo anche innovazione imprenditoriale anche su dando un po'diciamo no da questo punto di vista
Credo possa farci bene do il benvenuto a tutti voi
Qui ad allora a creano do il benvenuto al Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi a Carlo Borzachiello Presidente Djuric sente
Che è l'istituto di ricerca che si occupa di cooperative ed imprese sociali per il quale no ho l'onore di lavorare micro Flaviano Zandonai
E poi soprattutto diamo un benvenuto particolare a Giugliano politiche Ministro del lavoro delle politiche sociali grazie davvero per essere qui oggi
Allora di cosa ci occupiamo oggi una breve introduzione per dirmi dove siamo sostanzialmente me la potrei cavare molto velocemente dirvi va beh
Se con Piazza Fiera e siamo una sorta di fuori Festival no del Festival dell'economia era alta la cosa è un pochino più come dire complessa e articolata diciamo no perché qui c'è un tentativo di rappresentare spazialmente temporalmente
Quello che di solito viene definito un ecco sistema di nuova imprenditoria quello che noi cerchiamo di fare in questi giorni del Festival in questo spazio e dare visibilità rappresentazione e possibilità di dialogo a esperienze imprenditoriali che mettono al centro innovazione
In diversi settori di attività dall'innovazione tecnologica innovazione in campo sociale
Culturale attraverso diversi modelli organizzativi
Adesso diverse forme giuridiche approcci e così via però questa diversità questo ci sembra un punto importante anche da porre l'attenzione
Ai nostri relatori e al ministro in particolare ci accorgiamo che non è più un'innovazione come dire periferica lontana diciamo dall'India i nuclei forti dell'economia della socialità
è sempre più un'economia una sperimentazione che giunge a massa critica qui da questo a questo punto di vista un primo tema interessante d'approfondire diciamo durante questa o a questo nostro incontro e durerà un'ora ve lo dico subito qui dobbiamo essere molto veloci è capire fino a che punto riusciamo a costruire delle politiche
Che aiutino soltanto un fenomeno marginale un residuale accresce mosse nome no
Imprenditoriale che diventa sempre più rilevante sempre più centrale per il funzionamento delle nostre economie e della nostra società perché ci accorgiamo questo che qui dentro in questo spazio in questo tempo sono sempre più esperienze interessanti
C'è sempre più anche leadership potenzialmente del Paese c'è sempre più volontà di dialogo anche tra le diverse esperienze che si autodefiniscono di innovazione attraverso l'imprenditorialità certo siamo in una fase molto delicata c'è una fase molto delicata
Che la fase con l'età dell'ultimo miglio
Cioè noi abbiamo a che fare oggi con delle esperienze che sono oltre la fase di start-up in molti casi sono già relativamente mature ma hanno un problema forte da affrontare oggi cioè come connettersi come dialogare
Come strutturare meglio la relazione con quelli che sono i soggetti economici sociali forti della nostra società
Come è possibile come dire favorire una connessione più strutturata
Con i settori che caratterizzano ancora oggi l'economia italiana per fare in modo che questa innovazione
Non sia solo una monade così lasciata di lato magari un po'cura no molto interessante bella da raccontare bella da vedere
Ma che in realtà non impatta non genera un cambiamento di sistema a livello territoriale nazionale internazionale quindi il primo tema è questo se volete come
Rafforzare le connessioni tra lecco sistema imprenditoriale e l'economia forti dei territori secondo punto visto anche come dire
La delega importante del ministro come tutto questo sistema che Guelfa si merita questo ecosistema dell'innovazione anche qui veniamo da una stagione molto forte di riforma
Del mercato del lavoro però ci chiediamo il mercato del lavoro sviluppato delle start-up innovative
Nei diversi settori di attività che tipo di welfare si immagina che tipo di protezione sociale serve a uno start-up paro oggi in qualche modo no che è diverso dal lavoratore tipico diciamo che abbiamo conosciuto
In questi ultimi anni dobbiamo anche l'immagine ANCI una riforma un ridisegno dei servizi di protezione sociale e da questo punto di vista l'interlocuzione col Ministro come dire è molto rilevante è molto importante io più o meno chiuso
La mia introduzione adesso darei la parola a Carlo bolzanina per approfondire un po'come dire un po'di più di quello che ho fatto io stato un po'superficiale
I temi di discussione oggi diamo la parola poi anche al vice Presidente della Provincia autonoma di Trento perché comunque ha cominciato autonoma di Trento anche su questo ambito è una buona pratica dalla quale apprendere anche in chiave nazionale e dopodiché
Ben volentieri diamo la parola al ministro e la fine raccogliamo anche qualche vostra domanda dobbiamo tenere ben i tempi non sono proprio un professionista da questo punto di vista
Ma ci proviamo Carlo a te la parola grazie
Cominciamo ad essere brevi noi così anche perché l'introduzione mi sembra già abbastanza completa voglio ringraziare Giuliano Poletti per aver accettato il nostro invito e quindi va bene grazie ci conosciamo da tempo però è un grande piacere averti qui ma io credo che
Seguendo un po'la lana traccia del ragionamento di di di di Flaviano che siamo in una fase dove
I sistemi di protezione sociale ivi compresi quelli del lavoro sono diciamo in difficoltà perché perché
Non sono in grado di coprire l'emergere tutta una serie di nuovi bisogni
Ma dall'altra parte esiste anche una
Poi discorso che anche in cui faceva Fabiano una disponibilità all'impegno e quindi anche la merce nei nuove forme di o di tentativi no di dare risposte a questi bisogni emergenti
Penso ad esempio tanto farà
Un esempio alcuna a una
A una forma organizzativa di tutela che era considerata ormai definitivamente scomparsa che erano le mutue che sono le mutue e che oggi vi appaiono proprio per come intervento integrativo
Alla alle a
Alla protezione sociale quella Standard di tipo pubblico
La ditta alta novità rispetto al passato e che all'interno di queste realtà emergenti c'è molto da voi cimento anche dei beneficiari non sono solo in prese fatte da lavoratori da investitori ma sono spesso molto molto spesso esperienze che nascono all'interno
Diciamo messe in piedi dagli stessi beneficiari
I dati Istat da questo punto di vista sono abbastanza chiari a parte le tredici mila cooperative sociali ma ci sono
A livello nazionale Messner nel due mila e undici vistata ridare ha rivelato la esistenza di ottanta mila organizzazioni fra associazioni e fondazioni enti morali che hanno il cinquanta per cento dei costi coperti da entrate market
Cioè dalla vendita di beni e servizi spesso i loro soci oppure alle pubbliche amministrazioni che operano in settori molto diversi non è più solo la classica assistenza sociale opero nel settore culturale nel settore ricreativo nel settore dello sport dilettantistico che comunque è un'attività
Che è tutt'altro che ricreativa soltanto ma che anche una un rilevante impatto sugli stili di vita per esempio no sì si insegnano stili di vita diverso
Io credo che l'Italia abbia già fatto delle esperienze interessanti diciamo di società civile che risponde agli ai bisogni emergenti caso della cooperazione sociale esso non è non c'è tempo di dilungarsi ma
Lì erano
Esistevano dei problemi sociali che nessuno stava affrontando anche perché c'era una legislazione molto arretrata le Regioni da me stazioni locali non avevano gli strumenti per intervenire e
C'è stato lo sviluppo di questo impressionante
Mondo della diciamo dei dei servizi
Diciamo sociali e socio assistenziali che oggi copre tredici mila in prese oltre sette milioni di di di di utenti e quasi quattrocento mila lavoratori
Oggi siamo un po'in una fase simile a quella degli anni ottanta quando questo mondo è nato soprattutto al volontariato e e abbiamo bisogno di recuperare Ciardi di aver
Risulti riuscì a mettere a fattore comune tutte queste esperienze che stanno nascendo
Ora qui il problema diventa però quello di come di quello che era l'Europa definisce l'ecosistema
Ecco io credo che questo oggi non ce l'abbiamo
Cioè abbiamo tante esperienze c'è io penso solo ai mille finanziamenti delle varie fondazioni no di di impresa bancaria per
Sostegni a nuove iniziative diviso in campo culturale in campo sociale in campo di welfare comunitario eccetera
Che danno piccoli premia queste organizzazioni Gian qui
Sono però tanti pezzettini di di di politiche manca una politica vera e vero
Stiamo in corso di discussione il Parlamento la riforma del del terzo settore che dovrebbe in qualche modo siamo aiutare a creare questo questo ecco sistema
Ho paura che non sia sufficiente e cioè in quella riforma ci sono alcune spunti per esempio chiaro se si riesce a creare il fondo la Fondazione che poi
Gestirà il fondo per di equity quasi equity a favore di questo tipo di impresa questo è sicuramente un fatto positivo
Il problema che roba è che probabilmente tutto questo non basta non basta perché
Perché non sanabili e ancora arretrato
La riflessione sulle forme organizzative
Ne bastano quelli che abbiamo o ce ne vogliono di nuove e qui secondo me c'è anche un ritardo non solo
Diciamo degli studiosi e deve del Governo c'è anche un po'ritardo dei corpi intermedi
Il mondo da cooperazione per esempio a fa fatica in questo momento accogliere
Apprezziamo queste nuove esperienze
Da dare una una
Una una a coordinare a dare una
Una un un framework chiaro a queste esperienze per esempio di un po'di di cooperazione di comunità che stanno facendo
Occorre ripensare e questo è una questione nodo cruciale e oggi non lo vedo non vedo che che che è in corso i rapporti con la pubblica amministrazione discorso di prima no chi ha
La maggior parte delle risorse per
Affrontare onde per sviluppare un nuovo sistema di welfare la pubblica amministrazione oggi abbiamo raggiunto fosse il livello minimo di credibilità del sistema delegare il sistema dell'esternalizzazione così come oggi normato dal nostro Codice degli appalti
La cosa che mi preoccupa un po'è che
Non sembra che il Parlamento sia pigliando seriamente in considerazione alcune deroghe che la normativa comunitaria consente di
Di di di di redditi effettuare proprio sul in questi ambiti per questi servizi culturali sociali eccetera
E nella legge delega io non ho trovato nulla che faccia riferimento a questa norma comunitaria recente del due mila del due mila quattordici in cui si consente
La la realizzazione di nuove modalità di rapporto con la pubblica amministrazione
Sono presenti forme di concorrenza sleale cioè io credo che per esempio la il bar la
La formula della badante
Al di là di quello che si può
Dire su su questo tipo di di di queste modalità di lavoro beh si è sviluppata grazie al fatto che le badanti costano meno
Che adottano un contratto quello delle corse che ha
Che prevede una una un taglio significativo degli oneri sociali e quindi
Anche chi volesse organizzare in forma più imprenditoriale quel tipo di servizi parte svantaggiato
Non si capisce perché
Delle due l'una cioè o si porta al costo delle colf delle badanti allo stesso livello degli altri lavoratori oppure si riconosce che l'attività a favore degli anziani ha una finalità sociale e allora si riducono gli oneri sociali
Essi garantendo comunque la pensione attraverso qualche forma di di di solidarietà
Ci siano altre abbiamo per esempio prevede che che ci siano i benefici specifici per coloro che operano
In questo tipo che di benefici contributivi e fiscali specifici perché otterrebbe apre in questi settori
E poi appunto ancora al momento mancano i fondi per il sostegno di queste nuove imprese cosa che potrebbe anche essere risolta dalla dalla dalla dalla legge sul sulla sul sul terzo settore questo poste conto ma il problema cioè riusciremo a costruire
Un ecosistema come
Lo lo chiede anche la Comunità europea per il sostegno di queste forme se ci riusciamo io credo che si possono sigilli ne possono derivare tutta una serie di benefici non soltanto sociali ma anche anche economico occupazionale
Grazie grazie a Carlo diamo la parola al vicepresidente ulivi
Grazie e buona giornata anch'io saluto il Ministro Poletti lo ringrazio per la presenza qui al Festival e per
Anche aver questa mattina prima di questo incontro
Voluto incontrare il Presidente Rossi il sottoscritto per così fare un po'il punto dalla situazione sulle molte traiettorie di lavoro comune che abbiamo impostato voi sapete sono in Trentino
Anche scelto no attraverso questa delega sulla sugli ammortizzatori sociali sull'università di fatto di investire in modo strategico sulla creazione di un
Di un sistema non so quanto ecco sicuramente di un sistema insomma dove la conoscenza la protezione sociale e in mezzo le imprese sono effettivamente dentro
Assolutamente una filiera che non può conoscere segmentazioni nella nostra esperienza qui dell'autonomia stiamo anche cercando di
Unirli questi questi comparti di fare il lavorare insieme prima tu facevi riferimento al tema degli incubatori gli incubatori non sono più dei luoghi fisici
Anche in cubature sono sono delle reti vero incubatore una rete cioè
Il
è la moglie sono mobili testare al tetto a stare la terminologia del Festival gli incubatori non possono più essere solo
Diciamo dei capannoni dove tu dai in affitto a un'azienda un posto dove lavorare in magari la connessione no devi uscire a creare una distrettuali TAC dentro la quale la scuola l'università
Il mondo della ricerca il terzo settore certamente insomma le imprese e anche delle politiche del lavoro spostate un po'di più
Ecco sulle politiche attive qualora diciamo politiche attive non è solo la formazione Stendhal ma è anche
Fare in modo fare in modo da più Stone temo fortissimo di saturare la domanda di lavoro che c'è
Perché ministro una delle cose che anche nella mia piccola esperienza qui il responsabile del rapporto con le imprese
è che noi abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile
Che ha in me e cresce anche se poi sui numeri abbiam detto delle cose per i mandati che noi andremo due buone
E abbiamo però imprese anche che ci vengono a dire io non trovo ingegneri elettronici meccatronica c'è e quant'altro quindi c'è un problema
Diciamo così l'ecosistema fatto anche di queste cose di investimenti a monte evidentemente no sono investimenti che devono un po'di più
Ecco giocarsi la partita della simmetria tra chi il lavoro
Lo lo promuove e di chi lavoro lo chiederei credo che questo sia un grande tema
Del futuro rispetto al quale la l'iniziativa del Governo soprattutto di politiche attive
Che investono su un rapporto proficuo con il mondo delle imprese finalmente creare un'infrastruttura statale dove le informazioni no non siano informazioni che si perdono e si disperdono Masino
Concentrate affinché il sistema vi sia un luogo dove evidentemente e si conoscono i fabbisogni ecco perché se si conoscono i fabbisogni del mercato un mercato va certamente a premiare imprese innovative
è molto più facile poiché le politiche di promozione del lavoro siano politiche no coerenti a questo Obiettivo io voglio prendere veramente poco spazio perché sono protagonista soprattutto il ministro
Poletti di questa conversazione volevo limitarmi a fare questa ultima considerazione
Noi in Trentino abbiamo promosso da tempo insomma
CUP la nuova imprenditorialità attraverso una serie di iniziative che sono soprattutto iniziative
Diciamo così di creazione di incentivi per la non per le nuove in prese sono iniziative
All'interno dei banda di una forma bando che premia all'innovazione in alcuni settori la meccatronica l'information technology Latella che rifugge diamo che certo c'è qualche area diciamo così di maggiore spinta dal punto di vista
Dal punto di vista della
Della crescita però sono convinto che senza un sistema di protezione sociale che non valga solo per coloro che perdono il lavoro
Ma anche per un giovane che apparentemente fallisce nella sua prima no operazione di rischio rispetto a questo l'impresa ecco lì sta diciamo un moderno welfare
Così genera attivano e non assistenziale questo credo che sia il tema fondamentale e vi cito solo un un esempio
Penso qualche giorno fa il Consiglio di amministrazione dell'Agenzia del lavoro agenzie del lavoro che ho detto prima il ministro vogliamo venga preservata nella sua diciamo
Autonomia e progettualità territoriale rispetto a questo disegno peraltro molto importante dall'Agenzia federale
Assumi anche sollecitazione e su sollecitazione peraltro ben Uta mi a sua volta dal mondo in questo caso delle piccole imprese dell'artigianato abbiamo previsto interventi
Magari anche limitati dal punto vista economico più legati alla previdenza e quant'altro a la la la spesso a te agli aspetti assicurativi e quant'altro che legata al fatto che un giovane che è dipendente di un'impresa
Magari con un contratto a tempo determinato possa impiegare alcune ore
Nell'andare ad imparare un mestiere presso un'azienda dove possa anche crearsi una operazione di staffetta generazionale abbiamo cercato cioè di creare un circuito affinché le politiche
Di diffide di protezione sociale significhino anche passare ecco anche questo non forma di mobilità
Per lavoro dipendente e lavoro autonomo
Questa è la vera mobilità non è solo da un lavoro d'un altro lavoro no delle sale da un loro dipendente un altro po'dipende anche quello di creare da questo punto di vista un ponte
Verso l'auto imprenditorialità perché abbiamo bisogno in questo Paese di più lavoro ma attenzione abbiamo bisogno anche di più impresa
Grazie
Grazie vicepresidente olive diciamo che ministro abbiamo disegnato un campo di innovazione politica mica male piuttosto ampio
Mi verrebbe da dire che per riempirlo vi serve attraversare via Veneto andare anche al Ministero dello sviluppo economico diciamo nessuna questione
Ma io ho fatto un giorno sì e l'altro oppure quindi
Questo problema fisicamente risolti permette va bene avevo chiesto la Rivola al centro ma detto no guarda meglio che andiamo di qua e di là quindi ogni tanto sono loro che avendo un dono voi e qualche volta io vado da loro
Quindi questo problema verrà risolto e ministri si parlano benissimo perfetto allora su questa base diciamolo raccogliendo un po'come dire la sfida dell'analisi e della politica locale cosa può dirci rispetto anche
Alle azioni anche che si intendono intraprendere a livello che sono già state intraprese
A livello nazionale rispetto a questo tema grazie
Grazie a voi per l'invito
Grazie a voi per sopportare questo caldo e io quindi cercherò di davvero una mano dicendovi quattro cose molto velocemente
Prima questione questo Paese abbiamo di un cambiamento radicale
Siamo in una situazione per la quale se proviamo ancora una volta
Di accarezzare il gatto per il verso del pelo cercare di risolvere pian pianino il problema a vedere i margini cosa si può fare non andiamo da nessuna parte qui bisogna cambiare radicalmente l'impianto il primo cambiamento di tipo culturale
Bisogna cominciare a pensare che l'impresa è un'infrastruttura socialmente indispensabile
Abbiamo ancora un pezzo di cultura in questo Paese che pensa che l'impresa è un male necessario perché nell'impresa si sfrutta il lavoro punto stupidaggine fuori misura è vero che accade
Ma è vero anche il contrario se non avessimo l'impresa non avremmo il lavoro quindi miglioriamo l'impresa se vogliamo avere miglior lavoro
A me sentirmi dire ministre fatto una cosa che va bene l'impresa e quindi fa male al lavoro gli rispondo portate nel libro dove scritta questa cosa perché non c'è però una cosa senza fondamento
E quindi è un primo tema il pensiero che abbiamo su questa cosa
Il secondo tema è bisogna sbaraccare le rendite e promuovere opportunità questo è un Paese che da vent'anni ha deciso di non decidere ha deciso di guardare a cadere le cose piuttosto che prendersi la responsabilità di decidere quali erano le cose che voleva che accadessero
Ha deciso di non decidere per paura di sbagliare
Ha sbagliato di sicuro perché su una cosa non la fai non sai se va bene o male e non lo puoi correggere se è sbagliata quindi l'errore lì è doppio è sbagliato perché non lo fai è sbagliato l'organo poi correggere
Guardate che l'impianto di questo Paese è stato esattamente l'opposto fino ad ora cioè di fronte ad ogni problema che abbiamo avuto
La parola che ha vinto è stato difendere difendiamo il lavoro di Candia vorrei dito difendiamo l'impresa difendiamo le pensioni difendiamo
Ho
Se una squadra va in campo con l'idea di difendere se gli va grassa fa zero zero normalmente prende uno due tre quattro volte noi siamo stati un Paese che ha ragionato così invece di immaginare ciò che poteva essere
Si è preso la briga e la paura di prendere il rischio e a
Pensato di difendere quello che aveva in questo modo si è giocato il passato e non ha costruito il futuro
Quindi noi ci prenderemo tutte le critiche del mondo ma non l'abbiamo nessunissima intenzione di lasciare le cose come stanno perché come sono non vanno bene vanno cambiate perché
In questo modo questo Paese declina non gioca le carte che deve giocare per il futuro quindi queste la prima questione
Se questo è allora bisogna anche capire che questo problema non risolveremo in quarantotto ore l'idea del
Fai una cosa e quarantotto ore dopo ma non ha funzionato è una cavolata
E spesso e volentieri mi sento dire ministro dici delle cose buone ma ci vuole un mucchio di tempo farle risposta di Poletti io l'ho detto dieci anni fa se la facevamo allora questo ramo già risolta
E regole numero due
Quando uno dice che non è il giorno giusto quello è uno che non vuol fare quella cosa lì perché per uno che vuol far le cose è sempre giusto giorno giusto per farle
Chi dice non è il giorno giusto è uno che non le vuole fare che è una cosa diversa uno può esser legittimamente non d'accordo di fare una cosa però si deve prende la responsabilità di dire io non sono d'accordo non di fare il furbo e dire non è il giorno giusto non va bene
Io credo che sia il giorno giusto di fare un sacco di cose a cominciare da un cambiamento sul versante della formazione e dalla relazione tra sapere e lavoro
Noi campione di mettere in relazione il sistema della formazione con le imprese abbiamo bisogno di capire quali sono i bisogni dell'impresa e abbiamo bisogno di un dialogo produttivo da questo punto di vista
In Trentino a Trento si fanno cose importanti noi proviamo fare levalo nazionale un'operazione che è alternanza scuola lavoro che è il rafforzamento dei percorsi di connessione da questo punto di vista
Da seconda questione riguarda l'ho detto l'impresa noi diciamo giustamente che in questi sette anni di crisi camper su un milione di posti di lavoro sì abbiam preso ha perso anche duecento mila imprese
Adesso dobbiamo vedere come facciamo recuperare i posti di lavoro e come facciamo costruire una nuova generazione di impresa che non saranno come quelle di ieri saranno le generazioni dell'impresa del futuro
Che avranno dentro degli elementi di competenza e avranno a riferimento un mercato che clamorosamente cambiato abbiamo lungamente parlato di green economy
Giustamente perché il tema dell'ambiente dalla sostenibilità è importantissimo fa economia fa impresa ma oggi dovrà parlare anche di White economi perché l'abbiamo un problema che riguarda la tutela della salute la sicurezza il benessere
Tanti elementi che fanno anche imprese fanno anche lavoro e quindi dovremo essere capaci di costruire questa dinamiche riversa insieme a questo abbiamo un altro problema sul quale dobbiamo riflettere voi avete parlato giustamente di start up nuove impresa innovazione guardate che c'è un sacco di innovazione che non si fa facendo una nuova impresa
Basta mettere uno con la testa aperta dentro l'impresa che c'è già
Il quaranta per cento delle imprese italiane interrogate hanno risposto a noi del digitale non ce ne frega niente perché alla mia impresa non è interessata secondo voi è ragionevole questa risposta no non è ragionevole d'altra parte lo capisco l'imbianchino che dice a me il digitale non mi interessa ma se poi l'imbianchino gli spieghi che con il suo portale può comprare le vernici meglio può raggiungere un mucchio di gli enti che altrimenti non raggiungerebbe può sentirsi criticato può raggiungere un architetto che gli spiegai che forse i colori si possono fare un'altra maniera
Alla fine potrebbe scoprire che interessante anche per cui il digitale
Ma se non ci va qualcuno li che a quella mentalità ad a dialogare con lui questa cosa l'uno all'imparerà mai perché a cinquantasette anni ed è Mario l'imbianchino e quindi lui ha già pensato che la sua vita risolta con la peccare
E non è così
Sarà risolta perché lì dentro c'è un tasso di qualità che noi non immaginiamo perché un posto di lavoro un posto di lavoro ma un'impresa e
Relazione col mercato relazione Paul col prodotto capacità di prendere un rischio competenze e capacità di innovazione
Capacità di adeguamento
Ciò è una qualità immensamente diversa che va preservata e trasferita ad esempio noi stiamo lavorando d'un Progetto insieme a Google insieme l'Unioncamere per fare in modo che ci siano tre mila giovani che io definirei
Evangelista attori digitali che vogliamo formare e che manderemo nell'impresa e artigiane piccole e medie italiane a fare questa discussione
Perché questo è quello che serve io sono andato qualche giorno fa a Roma al Festival degli artigiani digitali degli Suma lettoni beh guardate è stata una cosa meravigliosa c'era un sacco di gente un sacco di artigiani che avevano piccole attività
Che insieme due giovani che si sono messi insieme hanno fatto un'impresa nuova e prima quell'impresa sta per morire c'era lì un signore che ha sessanta anni che era una macchina la stampa che era buona da cacciare nel fare i vecchi
E invece insieme a due ragazzi che l'hanno montato un'applicazione soprano per fare la possibilità di relazionarsi col mercato ha fatto rivivere con la macchina quel signore lì
Era uno che non aveva più mestiere non aveva più un future per imprese era morta con quei due ragazzi è diventato una bellissima impresa per il futuro per quei due ragazzi e per quell'artigiano quindi abbiamo da fare le start-up innovative
Ma abbiamo da fare anche l'innovazione dell'impresa così come in questo Paese e averci dei milioni di imprese e non porsi il problema di come possono essere elemento di innovazione beh io credo che sia un errore grave
Quindi noi su questo stiamo lavorando e bisogna lavorare ce la faremo costruire
Il contesto le condizioni ma io penso di sì perché se la nostra idea bene
Lavoriamo
Per promuovere nuove opportunità d'impresa se la nostra idea è lavoriamo a fare in modo che passato e futuro stiano insieme se saremo capaci di scegliere di
La dizione trovo pesante di combattere le rendite e promuovere l'opportunità che vuol dire cambiare la logica degli interventi e sia la smettiamo di pensare che l'obiettivo e difendere è invece nostro obiettivo è promuovere
Più opportunità più libertà più responsabilità delle persone più responsabilità dell'impresa cambia la logica della nostra azione cambia la dinamismo sociale cambia
La possibilità di apporto di ognuno di noi dentro questo dobbiamo cambiare anche le politiche ovviamente perché le politiche difensive sono
Se perde il lavoro titoli incentivo un contributo un sussidio della serie Mario hai un problema stai a casa ti mando cento euro e vedi un po'turco il che puoi fare
La nostra logica esattamente l'opposto Mario cioè un problema dai fuori di casa tirati su le maniche fai tutto quello che puoi noi siamo lì ti aiutiamo e se serve chiediamo anche cento euro
Sono gli stessi cento euro ma non della serie stai a casa della serie datti una mossa sta insieme con noi non abbiamo norme che prevedono che sia una persone a casa
E a un sussidio se per caso va a lavorare per del sussidio splendido abbiamo tenuto il risultato che quella persona non cercherà ma è un lavoro perché sono per del sussidio e si trovò lavoro lo fa in nero perché altrimenti per del sussidio
Dice ma cosa c'entra c'entra tanto perché se tu hai una logica che anziché promuovere
Il fatto che tutti certi un'alternativa Titti
Premia se stai a casa e si è comunque
Non ti cerchi un lavoro e se lo trovi lo fa in nero beh alla fine c'è da meravigliarsi se lo fanno no se d'America c'è da meravigliarsi se non lo fanno
E invece questo Paese qui continua meravigliarci delle cose che invece sono le più ragionevole di questo mondo ma ne cito un'altra in questo Paese abbiamo costruito per molti anni una logica che era quella del lavoro precario
Come lavoro che costava di meno spettacolare
Una tipologia di contratto che non ti obbliga come impresa e ti costa di meno e ci siamo meravigliati che l'ottantacinque per cento degli avviamenti fosse precario
No guardate c'è da meravigliarsi che il quindici per cento abbia preso uno a tempo indeterminato perché alla fine gli costava di più e aveva più obblighi
Ha bisogna rovesciare da questa logica bisogna produrre una situazione per cui il contratto a tempo indeterminato costa di meno del contratto precario
E poi c'è anche una regolazione sufficientemente flessibile che non è tra virgolette vissuta come un obbligo per tutta la vita forse mettendo insieme le regole nuove ed economicità produrremo lecito che stiamo producendo
Di avere qualche cento mila giovani che anziché avere dei contratti precari a dei contratti stabili
Permettetelo piccolo sfogo fino a tre mesi fa la precarietà il precariato in questo Paese è un dramma nazionale adesso vedo dei simpatica oneri che a fronte di centocinquanta mila contratti trasformati
Mi dicono bene cos'è
Risposta di Poletti se tu forse uno di quei centocinquanta mila che ogni tre mesi di rinnovavano o non li rinnovavano il co.co.co. al Co.Co.Pro la chiamate arresto per sapresti che differenza fa
E quindi fare queste risposte dare queste risposte significa non avere un'idea di cosa diavolo succede in questo Paese e cosa succede nella vita delle per sono e che cosa succede nelle imprese perché non Presa a cui hai consentito di fatto di continuare ad assumere in maniera precaria
Line rovinata perché anziché dirgli compete in alto compete sulla qualità sull'innovazione sul Progetto sul prodotto sul rapporto col mercato gli hai detto prova spendere un euro in meno nel lavoro
E poi l'anno prossimo propendere un'altra euro in meno sul lavoro un Paese che pensa al futuro
Spremendo i lavoratori riducendo il reddito prodotto e distribuito è un Paese cretino perché è un Paese che riduce la sua ricchezza
Cala i consumi e cala la produzione non ci vuole un Oscar dell'economia per capire questa cosa qui che è persino banale ma per rovesciarlo decidere di far delle nuove piuttosto radicali
Noi le abbiamo fatte e quelle che ne ha fatte sono lì
E quelle che faremo sono quelle che faremo in coerenza con questo disegno
L'ultima considerazione per stare molto il tema
Quel faro cosa fare da io credo che bisogna ragionare in questo modo bisogna trovare
Delle logiche premianti delle logiche che aiutano chi ci prova e guardate che la prima cosa che doveva fare e cavarsi dalla testa questa
Inconcepibile idea secondo cui se uno ci prova e sbaglia via molliamo il timbro del fallimento
Tu sei un fallito e te lo porti via tutta la vita poi ci meravigliamo che la gente non ci prova ma scusa se Prodi fa una cosa e per una qualsiasi ragione non va a finire bene io per tutta la vita sarò fallito beh mi pare una roba sensata
Questa è una roba cretina è una roba che non c'entra niente con l'idea di un Paese che guarda al futuro
Se un Paese guarda al futuro deve premiare quelli che ci provano ed essere entusiasta che qualcuno ci provi e poi succede che sbagli anche questo un problema di questo Paese non ha preso seriamente in considerazione pare
Che se sbagli
Sia ovunque abolire un disastro guardate che gli errori sono una condizione normale della vita degli uomini delle donne e anche della politica fino a ieri no l'unica spiegazione era che non avevano capito i giornalisti no no guarda che troppi capiscono benissimo
Delle volte prendiamo delle scelte sbagliate più di avere l'onestà intellettuale di ammettere di avere sbagliato e di cambiare
Perché anche nella politica si sbaglia e si quando sbagli ti rendi conto che non è tutto il risultato che vuole tenere deve avere l'onestà intellettuale la lealtà nei confronti dei cittadini dire
Pensavo che andasse così non è andata così ho controllato il risultato siccome non va così adesso cambio guardate che un cambiamento radicale del modo di pensare perché significa fare i conti con questa realtà
E allora come potremmo fare per secondo me dobbiamo guardare con degli strumenti molto più flessibili molto più dinamici molto più capaci di interpretare questi elementi di cambiamento abbiamo bisogno di strumenti che si adeguano proprio demente
Che facciano i conti con la condizione della nuova impresa
Della nuova professione del mestiere della responsabilità che uno si assume ne cito una ad esempio certamente è un problema di previdenza
Abbiamo un problema di strumenti di tutela ma abbiamo un problema ad esempio che se
Un nuovo professionista un giovane che si mette a fare un mestiere
E per caso di capite che il suo cliente non gli pago la fattura hai voglia tè di due per cento di pensione in più in meno corriamo orto quindi il primo problema che deve risolvere per quello lì
è garantito il fatto che se per caso becca male ha comunque uno strumento di difesa
Mutualistico magari dove tutti insieme e stabiliamo che ci mettiamo un euro a testa la collettività ce ne mette un altro
Io provo a fare il mio mestiere se per caso becco un chiodo il cinquanta per cento il settanta per cento comunque l'incasso poi alla collettività che si mette a litigare con quello che non ho pagato egli dice adesso vieni qua e danno i soldi perché quello lì doveva avere
Perché se lasciamo quella persona lì da sola nei confronti di quel cliente nove volte su dieci della persona da sola non è in grado perché se per i cento euro mille euro cinquecento euro non li fai causa o come diavolo fai ti costa di più farla causa che aprire questa discussione quindi bisogna dare a questo mondo un contesto di condizioni nelle quali sia conveniente interessante possibile prendersi la responsabilità di provarci e di farlo
Dentro un contesto di regole che ti aiuta se per caso ti capita un problema io credo questo sia lo spirito che deve animare questa iniziativa allora va bene le start-up innovative
Va bene
La capacità
Di conoscere di sapere e di innescare l'innovazione sull'impresa che c'è già mettere insieme l'abilità dell'artigiano con la testa dello SMA lettone
Va bene fare tutti questi passaggi ma dentro questo spirito
Prendiamo insieme un rischio accettiamo di prendere insieme una responsabilità ci proviamo noi siamo qui Conte ti diamo una mano per affrontare i problemi che questa situazione tipo produrre io credo che questo sia il cambiamento radicale che dobbiamo proporre
Ma porto rinviamo il punto a cui siamo partiti o cambia la nostra testa o cambi il nostro modo di ragionare oppure continuiamo a pensare che è meglio fare il dipendente comunale dipendente alla Provincia il dipendente dello Stato delle dell'INAIL perché sto lì all'ombra che sono a posto guardate che è un Paese che pensa di campare in questo modo è un Paese che è destinato a non andare molto lontano quindi le nostre scelte in tema di politica è questa
Stare dentro questa dinamica costruire gli strumenti
Provarci verificarli se funzionano benissimo se non funzionano
Ricambiamo
è chiaro che questo sforzo lo deve fare il Governo lo devono fare le istituzioni ma lo devono fare tutti i soggetti della società
Perché non c'è nessuno che ha già capito tutto che ha già studiato tutto che ha già pensato tutto e che è pari con tutti non è così vale per il mondo cooperativo vale per l'associazionismo lui lo faremo attraverso la riforma del terzo settore cercando di costruire strumenti stabili
Che aiutino queste o organizzazioni a poter progettare il loro futuro fino a ieri col cinque per mille tutti gli anni era lì a discutere se c'era non c'era quanto era
Da quest'anno in avanti non c'è più questa discussione almeno uno sa che più o meno se quella è la situazione in futuro avrà quelle risorse quindi le può investire nel tempo e non doversi chiedere ogni mattina ci dia prova non ce li avrò ma per citare la nostra
Logica la nostra idea che è quella di tenere insieme
Due grandi concetti di libertà e responsabilità
Partecipazione attiva impegno comune il ruolo del pubblico è il ruolo
Di ogni cittadino e delle comunità io credo che se riusciremo a lavorare in questo modo in una dialettica molto aperta molto franca molto diretta le critiche non credo che devono far paura almeno me non fa pormi a favore gli applausi
Quando vado nel forse la gente applaude non considero che sia miei amici penso che non mi voglia un gran bene quindi bisogna sempre tenere conto delle posizioni che si esprimono in ragione dei loro obiettivi dette
Detto questo
La nostra volontà è questa pronti a discutere ad ascoltare a riflettere e anche a immaginare di fare qualcosa di nuovo cambiando
Rapidamente anche le regole ultima considerazione spesso mi si dice pone il problema sono le regole le regole sono troppe sono incasinate se l'avessimo la metà andremo meglio
Però
Il vero problema non sono le regole e far le cose
Perché ho scoperto che prendono decisione c'ho messo un quarto d'ora fare un accordo somme su quattordici mesi quindi il vero problema
Alla fine non è tanto la legge la legge è una condizione indispensabile mai fare le cose non abbiamo un milione di leggi totalmente inutile che sono lì e che dormono
Problema non è fare un'altra legge è fare le cose che servono perché la società funzioni cittadini si sentano nella condizione di fare quello che pensano giusto per se stessi e per la collettività
Grazie
L'applauso mi sembra della giusta tonalità perché si era troppo poteva essere sospetto diciamo per cui va bene diciamo che abbiamo curato esagerate non fa niente allora terreno
Stasera gente se
Bene io direi che abbiamo ma abbiamo del tempo per discutere col ministro è stato molto chiaro se l'è peso fare riassunto sintesi o correggere le questioni sono state richieste lì
In maniera molto chiara c'è sempre questo aspetto strano di questo Paese
Che tu sei radicale distratti direbbero quelli delle start-up e nella misura in cui se delle cose normali sostanzialmente questo è sempre stato effettuo diciamo che non riguarda tarato sulle politiche del lavoro ma in generale
Questo nostro amato Paese comunque a parte questa considerazione so che ci sono persone che vogliono fare delle domande l'abbiamo anche un po'raccolte nei giorni scorsi quindi chi si è in qualche modo candidato anche chi non si è candidato non possiamo raccogliere tantissime
Venga qui secondo me perché così siamo anche Lai bene ci facciamo vedere e sentire
Per cui il grande francese
Ok
Rottura degli atti e non ce n'è bisogno considerando la temperatura però insomma in senso lato
Grazie prego
Non c'era Salvezzano Francesca Mazza che sono qui per Arena che è un'associazione di
Ispirazioni Civita di livello nazionale di giovani che vogliono fare
Nel Paese un posto migliore diciamo ci siamo occupati nell'ultimo anno soprattutto del
Tema della disoccupazione giovanile
E abbiamo cercato di farlo con i nostri metodi con i nostri strumenti noi siamo degli cosiddetti innovatori che viviamo tra innovatori e abbiamo mappato tentata di mappare
Chi fa cose nuove per affrontare il tema grazie disoccupazione giovanile quindi chi crea opportunità
E chi affronta in modo innovativo del diciamo letti il sistema delle politiche per l'occupabilità quindi non ancora per l'occupazione
E ci siamo resi conto che gli strumenti che ci sono oggi in campo non hanno funzionato un granché sappiamo che cinque per cento forse dei giovani trova lavoro tramite i Centri per l'impiego
E che ancora sono fortissime le reti di relazioni eccetera eccetera abbiamo intercettato nel Paese una serie di nuovi attori i Commodity indi Fabio abbattute queste cose di cui
A accennato anche lei
è una serie di nuove pratiche per cui ci sono luoghi
E ci sono soggetti che come dire colmano
Quelli quei gap che manca una giovane in grado di trovare lavoro che sono quelli da avere competenze perché più insomma attuali che si possono spendere meglio il mercato del lavoro
Che sono le reti di relazioni che servono per entrare nel mercato di lavoro che sono la formazione peer to peer il mento arringhe e tutta un'altra serie di cose
Ora questo Governo
Professa Anton somala di intermediazione degli interessi è probabilmente questi soggetti tradizionali non sono in atto neanche in grado di
Interpretare in questo tipo di innovazione di quali strumenti sia dotato si vuole dotare per intercettare in queste cose che ci sono nel Paese e che meriterebbero
Di essere riconosciute e abilitati a svolgere un ruolo veramente riconosciuto in queste politiche ad oggi sappiamo che
Soggetti come Cogo e cinque Cuba tori magari
Non sono ammessi no tra agli strumenti tradizionali che abbiamo già a disposizione per
Affrontare il tema dell'occupabilità grazie
Infine va bene c'è
Ma scusa
Buongiorno sono Alessandro alcol sono uno di quegli start-up che appunto stanno rimessa ma camminare sul filo
Sono l'amministratore di bit rate perché appunto uno di questi è stata più innovative
La mia domanda che più che altro adesso diventa una sottolineatura di quello che è già stato detto appunto noi camminiamo su questo filo con
Alta pericolosità di cadere e vediamo che sotto a dura non c'è nessuna rete
E tanti decidono di non intraprendere diciamo questa passeggiata su questo filo cosa intende il Governo fare per dotarci di una seppur minima retta e non vogliamo un'assistenza un assistenzialismo poi vogliamo solo
Noi
Cadere proprio a terra ma avere un ultimo freno prima di arrivare a terra lo vogliamo noi lo vogliamo tutte quelle forme di lavoro che ci assistono perché
Il mondo delle start-up si basa soprattutto all'inizio su collaborazioni collaborazioni esterne di giovani professionisti che
Anche allora volte non hanno nessuna
Nessuna tutela quindi
Come fare per
Vivere meglio anche la situazione di giovani imprenditori grazie
Buongiorno io mi chiamo Anna Bianchi è sono al mio primo impiego
E in questi giorni del Festival abbiamo parlato in tutte le stanze della della mobilità sociale e delle di qualsiasi incentivo che
Si potrà si potrebbe dare ai giovani per favorire l'occupazione
Però appunto dell'assenza di di mobilità questa immobilità ha creato un conflitto che non è più un conflitto di classe ma è un conflitto tra generazioni quindi io mi chiedevo se gli strumenti del Governo il giocattolo mai generale gli strumenti che vuole a portare questo Governo possono essere utili
A riavvicinare le le generazioni o altrimenti a far scoppiare un vero e proprio
Dare la forza ai giovani per fare Air
Per farli per farli diventare protagonisti del loro futuro lavorativo
Facciamo un'opera con la voce sono due approcci le ricordiamo Tele ritenuto anche opere se non voglio ricordarlo
Salme sulla letizia io provengo da un percorso di tutela
Provengo da un percorso di tutela i al
Oggi sono qua ENI
Al stanno di fronte
Per fare un progetto sull'autonomia lavorate ragazzino panciera quindi
E volevo chiederle se
Se non previste politiche attive per ragazzino maggiorenni in uscita dalla comunità ONU progetti di accoglienza grazie
Certo
Poi parla velocissima
All'esterno chiara Binelli sta se non ha ancora Ministro del lavoro e sto lavorando a un progetto sulla disoccupazione dei laureati italiani quindi venticinque trentaquattro anni
A che sono in numero molto elevato a non riuscire a trovare lavoro alla mia domanda si collega quindi stia la disoccupazione dei giovani che a al top sacche è stato nominato ed è questa a mia sarà molto con
Tenta di avere sentito dire che alla procede il Governo quello di tentare di voler davvero cambiare le cose non funzionano di modificarle
Quindi le chiedo a non sarebbe importante che in Italia esistesse un centro di valutazione delle politiche pubbliche indipendente autonomo come forse un temporalità e che davvero prendesse come scopo obiettivo quello di fare una valutazione seria
Quantitativa anche già passata come di altri interventi prima pilota su un campione e risulta i quali risultati da utilizzare per un'estensione delle politiche che funzionano grazie
Ricominciamo poi magari
Certo Comiso alla fine come me lo ricordo di sicuro
Noi
Stiamo producendo il proprio in questi giorni i decreti che completano attuazione del giochi Sacchi quindi la legge di riforma
Dentro questa completamento ci sono due elementi fondamentali la riforma degli ammortizzatori sociali e la costruzione della Rete
Per le politiche attive la storia il nostro Paese ex quella della partita di calcio dove alla fine del primo tempo quando si riformano le morti attori sociali poi c'è uno che prende il pallone scappa il secondo tempo non si gioca mai
L'Italia il Paese delle partite dove si gioca sul primo tempo vacante signor giocare insieme il primo e secondo tempo senza intervallo quindi faremo insieme la riforma degli ammortizzatori sociali e le politiche attive le politiche attive per noi sono
L'anagrafe se vai all'anagrafe e chiedi la carta d'identità tela debbono dare
Se sei un cittadino
Giovane che non ha mai avuto un lavoro
O meno giovane che l'ha perso e vai alla Rete degli strumenti per i servizi per il lavoro hanno l'obbligo di darti delle cose delle prestazioni dei servizi
Perché perché se un cittadino che ha in quella condizione quindi lo x stiamo strutturando il livello minimo dei servizi che devono essere garantiti in ogni parte del nostro Paese
Stiamo cercando di mettere in moto un meccanismo appunto che trasferisce risorse perché uno dei problemi che abbiamo sempre è
Ma non ci sono le risorse
Per fare le cose
A fronte di questa con affermazione profondamente vera c'è un'altra teoria spettacolare che dice Poletti Fasan così
Quelli che le cose ce l'hanno
Gliele lasciamo così non si arrabbiano che gli abbiamo intorno e poi diamo a quelli che non ce l'hanno le stesse cose
E io li guardo e dico idea geniale quelli che sono stati liberi prima di me chi sa cosa pensavano
Voi
Vado per quel che successe che cosa trovo
Che ragionando così si produce un unico esito e cioè che quelli che ce l'hanno se lo tengono e quelli cenando che non ce l'hanno non lo metteranno ma insieme quindi noi abbiamo intenzione di cambiare quello che c'è
Per consentire che nasca quello che non c'è
Quindi qualcuno si arrabbierà perché cambiamo quello che c'è ma è la precondizione indispensabile per costruire quello che non c'è cioè le politiche attive per il lavoro
Insieme a queste del tutto evidente che per queste come per tutte le altre politiche serve una strumentazione di monitoraggio tutte le leggi che abbiamo fatto fino ad ora contengono una previsione di monitoraggio in alcune situazioni abbiamo previsto
Una
Istituto specifico
Che speriamo sia sufficientemente terzo
E che sia sufficientemente capace di analizzare queste condizioni non escludo che nel tempo ci serve una strumentazione stabile che faccio il mestiere del valutatore in grado di dirci se le cose che stiamo facendo sono buone sbagliate perché non serve a niente
Far finta che una cosa vada se non va perché se non va presto o tardi qualcuno cibo fallisce il problema esploderà da qualche parte la questione emerge è stupido voler nascondere
Una realtà di questo tipo quindi noi ci siamo auto dotati dei centri di valutazione quindi centri mordi monitoraggio delle nostre politiche non escludo che in prospettiva si possa fare questo passaggio
Questo ragionamento che ho fatto
Sulle politiche attive vale a seguito dalla domanda che è stata fatta sino e pensiamo che bisogna fare delle politiche attive
Che hanno bisogno di una loro articolazione cioè noi non possiamo immaginare delle politiche attive che sono tra virgolette generiche perché è delle politiche attive generiche
Per un certo però certo a facevano bene ti garantiscono un minimo di strumentazione ma da una certa fascia in su o sai capace di costruire delle politiche specifiche
Che ragionano su una logica generale che noi vogliamo attivare che si chiama
Diciamolo in termini generali della presa in carico cioè noi pensiamo che bisogna smetterla con politiche generiche ti do cento euro rimando liti faccio un certificato ma bisogna avere delle strumentazioni capaci sia sul piano sociale sia sul piano del lavoro
Di
Confrontarsi con la specifica condizione della persona che arriva lì
Perché le persone che arrivano e non sono tutte uguali ognuna ha un suo percorso vive nella sua famiglia vive nella sua comunità ha un'aspettativa dobbiamo essere capaci di costruire una strumentazione
Che non è fatta da un solo soggetto cioè non ci può essere il centro per l'impiego così geniale guardate che a proposito ente per l'impiego dobbiamo vere e di agenzie per il lavoro dobbiamo vere una valutazione e qua
Il nostro Paese a
Circa l'un per un altro nove mila persone che lavorano i centri per l'impiego
I Paesi europei che fanno un minimo di politiche attive o molte politiche attive ne hanno da sessanta mila a centodieci mila
Allora i nostri centri per l'impiego non sono tutti uguali non funziona o no c'è quello che funziona meglio quello che funziona peggio
Però pretendere
Che dei centri per l'impiego che abbiamo costruito in origine come anagrafe dei disoccupati perché sono stati costruiti dicendo voi siete il posto dove uno se per il lavoro viene registrarsi così a titolo a dovere i sussidi sostegni il resto
E immaginare che quelli lì messi così con tre persone siano capaci di fare politiche attive la relazione con i pre o sono Nembo Kid o non ce lo fanno quindi rielaborare sarò onesti e dire non vi abbiamo mai dato gli strumenti per farlo abbiamo sempre raccontato un sacco di palle e alla fine ce la siamo cavata dicendo che siete i fannulloni che è una somma rata fuori di misura bisogna guardare le cose per quelle che sono se hai tra persone gli hai detto fai l'anagrafe dei disoccupati sei disonesto se gli dici
Com'è che non occupi
Perché gli hai detto di fare un'altra cosa e non gli ha dato i mezzi per farlo quindi sarebbe facile venire qui e dire avete visto come non funziona i centri per l'impiego applauso col cavolo io non ce la faccio dir quale che secondo me sotto le sciocchezze quindi continuo dire guardate guardate nel merito siamo settemila ottomila novemila
Gli altri ne hanno cento mila o il quegli altri ci mettono tot di PIL noi un decimo un quindicesimo
E allora se non ci mettiamo un quindicesimo nelle politiche attive abbiamo come rendimento un quindicesimo
No a dir la verità San più bravi
Perché se facessimo la percentuale di quanti ne collo con i centri per l'impiego di quei Paesi che ci mettono dieci volte i mezzi che ci vediamo noi loro non collocano dieci volte quelli che collochiamo noi
Noi proporzionalmente i mezzi che impieghiamo le collochiamo di più detto questo bisogna cambiare radicalmente dovrà fare un'altra roba bisogna rafforzare i centri però lavorare col privato con le agenzie ma lavora col privato sociale lo fanno da queste robe
Però bisogna essere onesti dea dire le cose come sono perché se no non ci raccontiamo delle favole CER contiamo dei mondi che non esistono
Passo indietro sulle prime due domande che riguardano le start-up che riguardano
Come posso dire le forme e le modalità attraverso le quali
Costruire un nesso tra tutti quei soggetti che anche sul versante dalla promozione del lavoro che anche sul versante degli strumenti di supporto
Possono entrare in un circuito bene la nostra idea è sì vogliamo che entrano nel circuito vogliamo fare in modo che ci sia una rete di soggetti che collaborano quindi c'è il centro pubblico
Benissimo c'è l'agenzia benissimo ma c'è
Il gruppo di giovani che costruisce lap per fare incontrare domanda offerta benissimo c'è la possibilità di selezionare giovani che hanno un percorso formativo specifico benissimo cioè noi dobbiamo costruire
Un sistema che abbia la flessibilità e la capacità di interconnettere e di rendere utilizzabili tutti questi impianti
Quindi noi dobbiamo rendere tutto l'insieme molto più aperto molto più dinamico molto più flessibile non possiamo continuare a lei a pensare che in Italia si fa solo le cose
Che dicono le circolari in Italia lo fa le cose giuste non quelli che di con le circolari Londra cominciare a cacciarli un po'di circolari e cominciamo dalla testa che mi sembrava che funziona meglio delle circolari detto questo le start-up
Questo è un problema interessante nel senso che si innescano su questa vicenda figure professionali diverse perché abbiamo un imprenditore
Che costruisce l'impresa abbiamo dei lavoratori che possono essere più o meno vincolati quest'impresa può abbiamo delle collaborazioni con dei professionisti dei freelance delle persone che stanno sperimentando se stesse
In quei mestieri quei lavori quindi anche qui abbiamo bisogno di isolare quali sono i
Fondamentali li definisco così gli elementi essenziali che producono quel grado di certezza che rende possibile affrontare un rischio credo che questo sia il tema che dobbiamo frontale e vedere come lo facciamo
Avendo un gigantesco problema
Questo Paese
Non so gli altri questo Paese ha una spettacolare vocazione comportamenti opportunistici e cioè se tu dici attento giovane freelance che stai lavorando con una start-up per fare quella cosa lì
Ti tutelo ti aiuto di do una mano in questo modo la mattina dopo ci sono cinque milioni di italiani che improvvisamente sono freelance
Scoperti la notte cioè da noi le cose nascono sarà un Paese di fondi
Le cose compaiono dalla sera alla mattina la mattina dopo ritrovi lì quindi dobbiamo costruire un meccanismo
Che risponda questo bisogno ma eviti di promuovere comportamenti opportunistici perché guardate
Provate a pensare la vita delle partite IVA
Non è mi mi mi mi fa girare scatole foro di misura e tu parli di partita IVA al di là del fatto che considero indecente
Citare delle persone
Usando la definizione di un regime fiscale
Perché il signor partita IVA lo chiamo partita IVA mentre i signori represso no i signori repentino il signor ritenuta alla fonte neanche cioè
O noi citiamo la gente correggimi fiscale che viene applicato allora tutti eh partite IVA e tutti gli altri oppure no oppure stampano di professionisti stiamo parlando di giovani stampano di persone che hanno un mestiere nodi partite IVA prima questione seconda questione
I comportamenti opportunistici ci hanno portato a dovere una quantità di virgolette soggetti che utilizzano la partita IVA
Effettivi
è una sola una quantità clamorosa di soggetti che sono fasulli perché sono lavoro dipendente camuffato
Cosa ha prodotto questo effetto ha prodotto il fatto che quando parli di partita IVA la prima cosa che vi viene in mente è falsa partita IVA
E quindi secondo pensiero è come faccio a far fronte alla farsa partita IVA il terzo per si era andato per quella direzione alla partita IVA al frequenza a giovani che ci provo il professionista non ci pensi più perché il tuo pensiero ha preso la pista della falsa partita IVA
Allora io credo questo sia un tema che va risolto noi stiamo provando dei risolverò col decreto che abbiamo in campo che dice chiaramente cos'è lavoro
Subordinato automaticamente dovrebbe dire che cos'è lavoro autonomas ridurre quello spazio che è stato largamente espanso quella quello del lavoro parasubordinato su quale
Abbiamo messo dentro di tutto quello che non ci stava e a fronte della vera costruito correttamente alla identità
Del
Lavoro autonomo probabilmente siamo in grado di immaginare quegli stesso con i minimi di tutela che sono sufficienti a fare in modo queste persone intraprendano io credo questo sia un obiettivo sul quale dovrà lavorare citavo prima secondo me esiste un problema di tutela dei crediti nei confronti di queste imprese
Perché questa secondo me uno dei problemi più grossi che hanno
Sono molto deboli nei confronti di potenziali clienti quindi bisogna
Questo caso sì difende l'ICE aiutarli a stare in una condizione nella quale non ci sia nessuno che può profittare di loro questi due sia il primo obiettivo che dobbiamo vere
Secondo che tipo è quello di là di quello Standard minimo di tutele che consente loro di provarci senza la terza è aborrire la parola fallimento se potessi sono mi dicesse Poletti cosa vorreste cancellare al vocabolario italiano la parola fallimento perché secondo me
Al massimo può accadere che ci sia un errore
Uno può sbagliare
Ma l'idea che all'errore si sostituisca l'idea del fallimento che è irrimediabile che irrecuperabile che è un timbro che vale tutta la vita io lo considero un disastro culturale a cui bisogna porre rimedio grazie
Grazie al ministro Simonetti aggiungo solo una cosa però è una cosa da risorse le partite elezione anche senso di solitudine del partita IVA
Da ex partita IVA posso dirti che il più grande rammarico che oltre a pagare l'INPS diciamo era il fatto di non essere riusciti a trovare qualcuno con cui condividere mio progetto imprenditoriale perché il mercato mercato che allevava la frammentazione alleva la frammentazione questo un altro punto
Che permette anche di recuperare come dire anche imprenditorialità in senso collettivo ma noi dovremmo provare a immaginare delle forme
Che consentono di superare questo problema perché che anche qui io contino pensare che il pluralismo delle forme di impresa e un elemento grandemente
Positivo noi dobbiamo riuscire a costruire strumenti capaci di corrispondere i bisogni se oggi dobbiamo mettere insieme cinque partite IVA anche se mi piace definirle così
Dobbiamo inventarci cioè la forma giuridica congrua che consenta di superare
Quel tipo di problema io fra di benessere da questo punto di vista assolutamente dinamici grazie grazie ancora al ministro Paulette credo
Vicepresidente Oliviero Accardo Gonzaga a tutti voi che avete resistito sotto la Serra dovrebbe uscire qualcosa di buono grazie arrivederci
Però
Però