"Patto elettorale" tra candidati referendari dei diversi partiti

Massimo Teodori senatore del gruppo federalista Rope ecologista la situazione all'interno a democrazie cristiane se fatta particolarmente ingarbugliare tra come per certi versi si era già previsto nell'ultima riunione dell'arco d'cioè una incompatibilità tra il Patto di Mario Segni e l'la a permanenza all'interno della democrazia cristiana qual è il tuo parere Massimo a questo punto o quando dovrà riunirsi poi una direzione della DC per prendere una decisione
Ma non c'è dubbio che coloro i quali hanno scelto diciamo gli esponenti referendari che hanno scelto la via
In uscita del cosiddetto patto c'è un patto fra gli esponenti referendari inseriti nelle liste tradizionale di partito rivela ogni giorno di più la sua contraddizione la contrizione di essere esponenti di una iniziativa che un'iniziativa resa fuori dei partiti e contro i partiti perché impossibile qualsiasi riforma trave sulla strada dei partiti e poi di pretende di sostenere questa linea di continuare in questa linea dalle posizioni delle delle liste tradizionale la contravvenzione è in sé ed è irrisolvibile quindi mi pare che le polemiche scoppiate in questi giorni non facciano altro che confermare la incompatibilità fra il sostenere una coi in serata della battaglia referendaria degli obiettivi della battaglia referendaria dei metodi della battaglia referendaria e la il l'appello a votare per le liste tradizionali anche se sotto forma di preferenza perché non ci troviamo in questo Paese in uno scrutinio uninominale alle ma ci troviamo in uno scrutinio di lista e lo scrutinio di lista alla sua logica che era logica che si si vota quella lista quale che sia la preferenza che Silvia si vota per quel sistema quella lista che fa sistema con con le liste
Del però lo stesso simbolo in tutte le parti d'Italia quindi mi pare che assolutamente irrisolvibile questa contraddizione e con i liberali e la Rete hanno provato a chiedere a asse
In ogni di mutare diciamo la lista nella quale competere queste elezioni ecco il movimento referendario che fa riferimento a Giannini può ancora dialogare con Mario Segni
Ma innanzitutto io credo che alla fine ci sarà una composizione fra Mario Segni e i suoi compagni
Democristiani che si presentano le liste della DC e la segreteria politica della DC in fondo la DC sta la storia della DC in questi al
Nei decenni è la storia di un partito capace di essere tutto il contrario di tutto di essere segni e di essere Cirino Pomicino di essere Andreotti e di essere Martinazzoli
Di essere quella del Nord quella del Sud
Quel progressista
In cui il moderata e il carattere della DC e proprio questo quindi io credo che la fine della storia
Quale che siano gli almanacchi che che si vanno sfogliando in questi giorni sarà una composizione e alla fine
Sarà vittoriosa la DC questa è la la vera realtà la vera realtà e che potrà giocare Sud unità Bleus sul sul rosso su nero sugli innovatori e sui conservatori sul pari sul dispari
E e farà il pieno sia di coloro i quali si illude Ranno di votare riformatore perché Segni Mariotto Segni sarà candidato a Sassari quelli che voteranno conservatore perché è la natura della DC
Quindi io credo che noi ci stiamo avviando delle elezioni in cui il fronte degli innovatori sarà sconfitto perché diviso perché un Pd Essien capace di uscire dalla dal suo guscio perché i repubblicani stanno ripercorrendo la Prada che è stata la sala dei socialisti cioè quello di pensare che un movimento innovatore riformatore possa essere fatto a partire dal proprio partito e non uscendo dall'appartenenza partiti che ha mentre la DC giocando su tutti i piani io credo che avrà a un grande successo elettorale nonostante tutto il resto credo che questo sia un po'la morale che si va delineando in questi giorni
Quanto noi di comitato Giannini
La decisione di presentare delle liste referendarie alla Camera e al Senato lo ripeto alla Camera Senato perché
Non assolutamente falso che presentare solo al Senato sia più facile presentare alla Camera da presentare al Senato è molto più difficile che non presenta
Il alla Camera che non presentare alla Camera e al Senato Giannini sembrava avere qualche perplessità su questa presentazione alla Camera è stata superata
Ma di fronte alla logica alla razionalità
Per cui molto relativamente facile avere una presenza nazionale alla camera ed è invece molto difficile avere una presenza in senato che poi rischia di ridursi a una presenza di accordi tecnici e parziali senza il significato politico di dare uno sbocco alla spinta referendaria
Di fronte a questo mi pare i discorsi logici vincono sempre quindi
Noi saremo o comunque presenti con un esperimento che un esperimento parziale di portata limitata purtroppo ma malgrado le nostre volontà
Per la situazione di gioco delle parti che innanzitutto Mario Segni ma poi anche il PDS ma poi anche la marca non puoi anche liberali hanno finito sostanzialmente per fare anche sulla testa dei referendum grazie a Massimo Teodori