La proposta di Arlacchi di una "FBI" italiana per lotta alla droga

Al microfono di Radio Radicale Pino Arlacchi professore di sociologia applicata alla facoltà di Scienze politiche di Firenze editorialista del quotidiano la Repubblica
E membro da qualche mese del direzione nazionale delle nel partito democratico della sinistra
E già di diversi mesi fa una una sua proposta di una sorta di FBE item Diana per la lotta alla droga la proposta rilanciata in questi giorni e gli chiediamo di illustrarla i nostri ascoltatori
Tra le ragioni della in un grandi successi che vengono tenuti nella lotta contro la criminalità organizzata esiste un problema di sovraccarico delle forze dell'ordine italiane di compiti e di funzioni impropri
Che ostacolano le attività investigative
La proposta che io ho fatto qualche mese fa molto semplice consiste nella creazione di una polizia investigativa nazionale forte di dieci mila uomini
Che si dedichi esclusivamente ad indagini sulla criminalità organizzata sulla criminalità economica diciamo sulla grande criminalità
E in un decentramento delle altre funzioni di polizia a organi investigativi locali
Che di cui io attività siano sotto controllo sotto responsabilità anche delle amministrazioni locali
Posti sul Bilancio delle amministrazioni locali stesse e che dovrebbero avere il compito di occuparsi di tutti Carla keeping tutta la criminalità
Piccola e anche media
Che è poi quella che Daniel maggiore problema il maggiore fastidio diretto ai cittadini
Ecco gli antiproibizionisti sulla droga ritengono che un metodo forse possiamo dire di lotta è quello di legalizzare la qual è la sua opinione in proposito perlomeno quali passi potrebbero eventualmente essere fatti in questa direzione
Penso al la liberalizzazione delle droghe leggere dette anche non droghe che non producono assuefazione
Oppure la distribuzione di siringhe esteri limitis distributori automatici che che può servire a combattere un po'alla diffusione dell'AIDS e che però si inserì esce in una logica che non è quella predizioni strani non è quella di un po'anche emarginare oltre che criminalizzare il tossicodipendente
Non è una
Posizione che può essere illustrata in con poche battute comunque io sono un proibizionista perché sono contro la droga sono contro il consumo sono contro il traffico credo che la droga sia un fenomeno estremamente negativo
Ciononostante accetto buona parte delle proposte dei cosiddetti antiproibizionisti
Quali quella per la distribuzione controllata soprattutto per la proposta principale degli antiproibizionisti e perché per ragioni umanitarie per ragioni pratiche e così via
Credo che entrambe le prospettive sia quella cosiddetta proibizionista sia quelle antiproibizionista
Sopra valutino di molto
Gli effetti concreti
Che poi queste misure hanno sulla consumo sul traffico
Il fattivo abbiamo per esempio adesso una stabilità e l'inizio di una diminuzione
Dal numero dei tossicomani
Da cocaina e anche l'eroina negli Stati Uniti
Che non è dovuta
Larga parte all'azione politica dalla strategia antidroga del governo americano perché precedente inizio di questa strategia
Ma abbiamo anche una stabilità e l'inizio di un declino del consumo presenti nelle rovine in diversi Paesi europei
Che si verifica indipendentemente dalla politiche che ciascun Paese adottato si verifica sia in Paesi con regimi critiche predizioni 'sti sia in Paesi come d'Inghilterra che hanno dei regimi e distribuzione controllata sia in paesi così un po'permissivi
Come la Spagna come era fino a poco tempo fa vitali permissivo naturalmente tra virgolette quindi abbiamo il problema di una Società che a un certo punto decide ho alcuni sentimenti di questa società che decidono di affrontare
Un problema di i cambi allentamento nei confronti di un consumo come quello della droga e una volta questa decisione viene presa i consumi reclinano indipendentemente dalle politiche proibizionista e antiproibizionista
Io penso che se noi
Legalizza Simo domani domani scrisse un sistema di distribuzione controllata
Non osserveremmo nessuno di quei drastici cambiamenti che pensano che sia i professionisti gli antiproibizionisti credono che avvengano cioè una non assisteremo né a un verticale immediato momento del popolo dei consumatori come creta no
I primi sionisti ma non assisteremmo nemmeno al crollo e profitti della criminalità organizzata che alla poi riduzione delle dimensioni economiche del mercato come pensano gli antiproibizionisti
Sempre per concludere al di là delle proposte delle ipotesi varie e diverse tra loro poi c'è la realtà e quella statunitense americano in generale emblematica lei la conosce meglio di me è stata fatta una croce alta contro la droga e i risultati sono quelli che sono non mi pare che si possono considerare soddisfacente nonostante le norme dispendio di energie economiche militari un po'
Da tutti i punti di vista
Non si possono risultare Todisco accenti rispetto alle cifre che sono state investite
Stati Uniti adesso mobilitano qualcosa come otto nove miliardi di dollari nella cosiddetta guerra contro la droga di questa cifra un'enorme maggioranza viene sprecata in operazioni aeronavali inutili di contenimento di interdizione mentre utilizzando queste enorme somma di denaro in direzioni diverse i risultati potrebbero essere molto più effettivi
Non credo che comunque non ci si va a dei risultati il numero dei cocainomani diminuito in modo verticale
I risultati però non sono connessi interamente è totalmente alla strategia antidroga del governo ma se io fossi con esponente del partito proibizionista americano potrei facilmente obiettare che il la riduzione del numero dei consumatori di cocaina da cinque quasi cinque milioni a due milioni non è un risultato da poco
Quello che penso io è che in realtà questa diminuzione e avvenuta per altre ragioni e precedente la guerra contro la droga e da qui nascono molti interrogativi sulla
Sull'attualità reale di questo dibattito tra proibizionista e antiproibizionisti
Nell'ultimissima domanda una risposta brevissime capisco che non è non è facile il parametro chiamiamolo così morti per droga
Certo diminuisce diminuisce il consumo di uniscono i consumatori aumentano i morti questo è anche dovuto alla la cattiva qualità della droga nel senso che sappiamo spesso tagliata male cavo prodotti sintetici oggi eccetera questo è anche uno dei motivi per cui i clienti revisionisti sostengono la legalizzazione ecco l'aumento dei morti per droga credo che possiamo sottovalutarla
No infatti una delle ragioni principali per cui io sono a favore della distribuzione controllata
Che l'aumento del numero dei morti per overdose o per altre ragioni connesso in parte alla cambiamenti del mercato questo maggiore squilibrio delle dosi che si verificano in buona parte dovuta Lights al fatto che in Italia esista una quasi coincidenza
Fra i consumatori di eroina gli ammalati di aizza per cui si verifica il fatto che una persona che sa di Leitz sceglie di morire
Per overdose neanche piuttosto che morire di mais quindi e ripeto questa è una una delle ragioni forti che sollevano gli antiproibizionisti e che rende l'idea di una distribuzione durata della rovina al posto della distribuzione controllata che già abbiamo del metadone un'idea insomma percorribile
Grazie professor Arlacchi