Con la Grande Guerra il Risorgimento continua

Pronto
Differente
Se
Buonasera siamo qui a Genova
Riuniti al convegno promosso dalla Fondazione Alleanza Nazionale
Sui centri grazie al centenario della grande come
Quindi cent'anni dunque
Accettando
Il titolo
Con la Grande Guerra
Il Risorgimento continua
Ha la parola il dottor Gianni Plinio della fondazione Alleanza Nazionale introdurre i lavori prego
Motivo di particolare soddisfazione soprattutto di particolare un nome prendere la parola a nome della Fondazione Alleanza Nazionale patrocina questo ripeto
Per dire un grazie che viene dal profondo del cuore rivolgere un saluto affettuoso a tutti quanti voi con
La vostra
Presenza
Rende bello e importante
Questo convegno in occasione del centenario dell'intera ridotti ritagliati nella grande guerra
Grazie e un saluto particolare ANDI illustri
Relatori nessuno
Questo
Tavolo
E ieri
Accettarlo il nostro invito con loro autorevolezza scientifica e storica qualificano onorano presto nostro confronto
Il professor Paolo Armaroli derivato università di Genova
Il professor Paolo batte in forma coordinatore scientifico dell'istituto ligure per gli studi sulla resistenza
E sulla entra
Contemporanea quindi di ritardo allora Mario Buozzi sentieri giornalista di scrittore
E il progresso razzisti fanno Monti praticamente da università
Di Genova
Un ringraziamento fa trovare
Affettuoso vada colonnello Alfonso terra franca Caforio di Stato Maggiore dell'Esercito per la Liguria che ritornello voi
Un applauso è un
E sarà parvenza terzo comma male
Il saldo nel camioncino io alcuni domenica ingrato Montella Teresa e
Berruti miliardi ed andare impasse attraversamenti decaduti quindi del le guerre
Il generale dopo da Roma
Per la riserva fare carabinieri medie però
Pistoiese
Quoziente d'Italia temi incaricati rivolgere a tutti un saluto cordiali esime con auguri di buona lavoro
Un forte grazie vogliono rivolgere a Radio radicale da sempre coraggiosa voce fuori palco e coraggiosa volti di libertà
Che oggi da voce al nostro convegno e al nostro
Incontrano
Nessuno codesto incontro noi vogliamo fare una qualche
Riflessione
Su una partita fondamentale della nostra storia patria anche anche di verificare la qualità quei valori di amor di patria di identità e dignità nazionale che animarono emoziono i combattimenti di quella conflitto
E dei nostri voti ricordare in quattro mila si sia detto settantacinque soldati genovesi il cui nome è inciso nella criptate monumento Lantella vittoria e il volano le loro giovanili vite nella grande guerra
Prego che avviati
Valutato come di particolare significatività si attiene un convegno di questo tipo
In una città come Venier-Romano che un'attività risorgimentale lesa
A Genova e inattiva possono nell'unità d'Italia Giuseppe Mazzini
Presiede l'Aula esautorato Gallo Pisa grande comunali i suoi valorosi
Compagni di lotta nella sua sfortunata spedizione
Dallo storico di quanto partito Giuseppe Garibaldi interna vittoriosa impresa dei simile
E proprio attuato in occasione della inaugurazione del monumento alla impresa dei Mille il cinque maggio del mille novecentoquindici July Gabriele dal Nunzio
Sicuramente all'avanguardia e Guerriero
Tende il suo infuocato discorso chi porto pochi giorni del dopo all'entrata della Italia nella grande guerra
E ancora cui tutti quanti ben sapiente Genova diversità che ha dato di natalità Goffredo ma veri
Io Michele non guardi congruo se a loro e considerando inno nazionale e allora dove vogliamo cogliere anche questa importante
Opportunità per rivolgere una richiesta al Presidente Divella Repubblica che sosterrei Lupoi anche con una petizione popolare
Affinché Genova possa fregiarsi
Dell'appellativo di genoma città del vino nazionale così come Reggio egli ha già da tempo si fregia dell'appellativo di Reggio Emilia città del prima
Dove è già prossima
Dal Comitato ventiquattro
Importante padre
La formazione Alleanza nazionale
Sì
Ritroverà sul viale apporre una ecco una e i nostri caduti
Il nostro i
Sono ai genovesi enti partecipare al corteo indietro e promosso dalle associazioni combattentistiche ed hanno anche nella mattinata partirà da piazza Ferrari
E qualcuno mi darà nella sessanta messi in onore di tutti caduti in piazza della idonea
La vittoria italiana nella grande guerra costò seicentoquindici mila morti un milione di feriti
Noi
Vogliamo anche in
E coppie
Infestati
Da tanti dei Moratti età tanti sofferenti amnesia interessata retrograda anche e soprattutto all'interno dell'Alitalia ufficiale
Noi vogliamo continuare a continuare e a conservare la memoria storica per poterla tramandare ai nostri giovani
Affinché traendo ammaestramento anche dall'immane sacrificio della Prima Guerra mondiale
Riescano ad attualizzare i valori che animano cento anni fa i nostri nonni in quel grande conflitto europeo e mondiale e può sono tutti quanti insieme prendo ammaestra avendo da quello che di traffico e accaduto impegnarsi per costruire
Un'Italia è un'Europa migliore basate sulla pace sulla giustizia sociale e sulla libertà e do la parola al professor Paolo
Anch'io desidero associarmi a Gianni Plinio nel ringraziare Radio Radicale venissero il direttore Alessio Falconio
Per essere qui presente
Ho detto in altre occasioni radio radicale non è soltanto reato delle istituzioni
E anche la radio che dar voce a chi non ce la
Nel senso che
Non viene dato ascolto a coloro che non hanno
I mezzi
I mezzi che ha per esempio Mamma RAI
E approfitto dell'occasione per rinnovare qui a Genova come sedici l'anno scorso un attento
Ieri al Presidente Napolitano oggi con
Maggiore fiducia forse al presidente Sergio Mattarella perché
Ho l'onore di essere in quei luoghi del collega di Sergio Mattarella innanzitutto privati
Per tanti anni abbiamo insegnato entrambi la stessa materia diritto parlamentare
Secondariamente perché siano stati i colleghi
Per una legislatura e soprattutto abbiamo trascorso molte piacevolissima e ore
In quello che è il salotto buono di Montecitorio e cinque la Giunta per il Regolamento
E l'appello che faccio al all'amico Presidente Sergio Mattarella e anche lì efficacemente per carità non voglio tirarlo per la giacchetta ma mi piacerebbe molto
Che siccome ancora se ci sono due posti vacanti come se la propria vita
Fosse per Marco Pannella come il premio alla carriera
Diceva Indro Montanelli possiamo essere d'accordo o in disaccordo con Marco Pannella ma innanzitutto e un uomo che profuma di pubblica
Lo diceva Indro Montanelli lo sottoscrivo modestamente il
Del diciotto giugno
Quindi
Anche perché
Pannella farebbe
Lustro
Al Senato mentre invece i senatori a vita nominati fuori dalla politica non hanno portato
Ecco io per esempio sono estimatore dell'architetto Renzo Piano anche perché sono amico del figlio ma mi viene l'orticaria quando Renzo Piano dice
Però in emolumenti di senatori
A vita a cinque giovani architetti perché si facciano veloce no pronta e niente siamo noi chiediamo perché
Renzo Piano praticamente il Senato l'ho sempre visto in cartolina e ovviamente parlo di una persona che stimo a un punto di vista professionale perché anzi citava un grandissimo
Ecco questa è la ragione per la quale
Mi piacerebbe vedere caro Presidente Mattarella
Un uomo come Marco Pannella senatore a vita e siccome c'è una vicino e siccome in questi anni pur se il centrodestra non è stato
Mai o quasi mai rappresentato una figura che non è crollato trafficante e un uomo di grande cultura Marcello Venezia
A Marco Pannella è completamente il Senato
In Senato
Secondo
Le i disegni del Presidente del Consiglio dovrebbe volare sempre più basso se in una specie di doppio lavoro dei consiglieri regionali e dei sindaci ecco invece
Con queste due personalità polemiche più alto e e veniamo a cent'anni dopo un titolo alla Alessandro prima
Primo agosto mille novecentodiciassette mancano appena due mesi e mezzo alla disfatta di Caporetto e il Santo Padre riservata Benedetto quindicesimo invia una lettera
Ai danni dei popoli belligeranti dove
Auspica
Chiede che
Venga
La guerra braccia oltre alla pace deve fare una serie di proposte ma questa lettera è famoso
Sui libri di storia perché il Papa Pontefice parlava scelto appunto di inutile strage
E allora voi a cent'anni di distanza dobbiamo chiederci primo ci fu una strage secondo seppur inutile
Sulla strage
La mia non è un'opinione e un dato di fatto lo ha ricordato molto bene Gianni Plinio che egli ha appena preceduto
Volevo dire qualcosa seicento mila e rotti morti vogliono dire qualcosa un milione
Differenti
Con Tramis familiari secondaria anche drammi familiari che riguardano per esempio la mia famiglia piccola cosa ma la voglio ricordare qui
Mio padre del mille era del mille novecentoquattordici il suo parte cioè il mio no era e il mille novecento ottantasette
E a che nel mille novecentoquindici
Per la guerra quando mio padre aveva sei sette mesi lì a pochi mesi e
Fatto prigioniero nel mille novecentosedici se lo vede
Rientrare
A casa a Roma nel
Mille novecentodiciannove
E
Noi ritorni Marco
La mamma figlio unico eccetera
Vede questo cammino che si mette a letto con la mamma e
Il bambino vanno aumentino vicino piccolo drammatiche il racconto è veramente piccola cosa ma drammi familiari
PLP dispersi non si sapeva sale molti soldati sarebbero tornati o no eccetera eccetera poco con la cerimonia del Milite Ignoto la vedova che scegliere
Tra le varie dare quella che ritiene possa essere quella buongiorno bene questa
è sicuramente una strage
Inutile
è così la pensava un uomo che non era un Pinco Pallino qualsiasi bensì Giovanni Giolitti
Giovanni Giolitti che era contrario alla Grande Guerra
Giovanni Giolitti che invece nella propria abitazione la attivi gli enti di visite
Nella maggior parte dei parlamentari disse che noi con un'astensione Noce non fosse l'entrata in guerra avremmo ottenuto parecchio
Vero probabilmente sì ma ciò nondimeno io ritengo che questa strage registrati fu
Vigile e non quello che lei per molti molti primo
è stata l'unica diciamo la verità
è stata l'unica grande vittoria
Che l'esercito italiano e prima ancora esercito piemontese ha avuto ricordiamo
La prima guerra d'indipendenza si conclude con per dirle contagioso un rinvio Ducci contarla potranno fare
E
Carlo Alberto e costretto avevi micidiale all'applicazione
La seconda
Guerra di Indipendenza viene in mente
Ma viene vinta grazie dirla forme il
Quel famoso pittore francese grazie alla o riuscimmo no
E cioè la contessa di Castiglione viene inviata dal cugino Cavour a Parigi per sedurre
In più alla Merkel che saprà entrare in
Non
E a questo proposito
Cambula
Il più grande del Presidente del Consiglio che l'Italia ha avuto parole si sta facendo le ossa un giovane che si chiama Matteo Renzi poi vedremo semmai qualche cosa al riguardo dissi ha un suo amico
Kemp incontri saremmo si facilissimo per noi stessi quello che stiamo
Per l'Italia
E
La terza guerra d'indipendenza che nacque laddove
L'ammiraglio Persano
Si fa a sconfiggere passando da una nave all'altro dall'ammiraglio arterie troppo ampi il ride a all'ammiraglio Persano che sarà sarà degradato dal Senato del Regno
Dicendo nati
Lei
Con una testa di ferro uno cinque degli ATO ha sconfitto tornare indietro con una testa di legno UIL
Persano quindi la Grande Guerra ed l'unica grande vittoria dell'esercito regolare perché nel Risorgimento diciamo la verità che avvinto quasi tutte le battaglie invece è stato deputato Giuseppe Garibaldi
Poi c'è una seconda ragione la seconda ragione per cui la strage non fui fine è che sì afferma
Cioè lo Stato italiano nato nel mille ottocentosessantuno sì il vere nella nazione solo con la penna grandi com'è avvenuta
Lo Stato sui farmaci secondo l'ufficio di Massimo D'Azeglio secondo il quale è stata l'Italia bisogna fare
Terza ragione
Terza ragione quella per cui
Il principio di nazionalità
Si afferma
Sulla
Sull'azione molte negli enti non sono stati
Cioè in fin dei conti noi vinciamo non solo perché crediamo della vittoria finale rinviamo nel liberazione trentuno di Trieste ma anche perché
Il l'esercito austroungarico sì sindaci soglie cc Farina perché appunto è rappresentato da varie etnie da varie nazionali
E qui c'è un'altra ragione ed è quella merita il titolo mi sono permesso di suggerirlo a
Dottor per primo
Con
La Grande Guerra il Risorgimento conti
Voi sapete meglio di me ieri si discusse molto
Con chi
Andare in guerra
In questo siamo bravissimi perché anche nella seconda guerra prima della seconda guerra mondiale ci fu
La cosiddetta non belligeranza stabilizzino chi vince e d'altra parte secondo una pattuglia dei Savoia hanno finito una guerra sempre in maniera concreta con l'azione
Avevano cominciato a
Ma
Era ineluttabile e noi ci si chiede
Ci ispira grazie al patto di loro con
Francia e
L'Inghilterra
Perché il nostro nemico storico dai tempi del Risorgimento fu alcun dubbio
E quindi a mio avviso ma credo che sia una cosa abbastanza
Ovvie
La grande guerre
Corona coordina e il comportamento del Risorgimento italiano
Devo fare un fino a Lino non
Olio trattenervi oltre il finali non è che sia il fascismo sia alla Resistenza ci sono accreditati come nuovo Risorgimento come secondo risorgive
Vero falso B vediamo pochi bar pub
Non c'è dubbio che il fascismo col sapori lucidissimo con le parole d'ordine qui presente il Presidente
Onorare i morti come appunto durante l'appello
Procede all'appello e di mancata un commilitone
All'appello si dice al Presidente PR colloqui che non c'era più ricordo ancora che la grande quel cambia lessico il lessico italiano nell'Ottocento si diceva ma a fronte dell'esercito
E invece con la Grande Guerra si dice il fronte perché perché il femminile diventa maschile in quanto
La le
I mezzi i mezzi bellici sono ben
Potenti di quelli di una volta
C'è il culto appunto delle memorie durante il fascismo
Ma ci sono anche dei lati oscuri
E il lato oscuro che il fascismo a mio avviso viene dato tal va da quelle due incisioni che appare nel torrente del vittoriano cioè che l'altare della Brianza
Vuol probabilmente ricorderete che da una parte c'è scritto
Cibiu libertatis
Grazie ieri unità
Alla libertà dei cittadini
E autoritativa
Ecco in questo anch'essi a parole il traffico si accredita come secondo Risorgimento tradisce perché
Con una dittatura
La libertà se i cittadini garantita in qualche misura
Allo Statuto Albertino viene meno
Così come nel mille novecentotrentotto con le leggi laziali
Una bestialità vera e propria
L'unità della patria viene meno perché ci sono dei Fratelli d'Italia
Dico subito
Esempi veramente è una
Una bestialità si è detto anche dal punto di vista storiografico che le leggi nazionali sono state interpretate all'italiana ma fosse stato solo uno discriminato
Prima interlocutore di una legge che disponibilità
Quindi
Dicevo secondo Risorgimento il fascismo vero e farci
La Resistenza
E all'esistenza se noi guardiamo non so per esempio veritiere condannati a morte del sicuramente c'è una borsa di plastica
Che
E tipica della Resistenza almeno di una certa resistenza così come tipica della Repubblica sociale italiana
Quando
Io ho rifiutato da pochi giorni
è una
Alla Camera dei deputati dice che bisogna interrogarsi perché tanti giovani tante giovani
A me dirlo alla Repubblica sociale quando ormai tutto era perduto ebbene anche lì ci fu una
Una morbida una una
Una concezione dell'Italia
Sicuramente diversa da quella dell'assistenza
Ma che
Non ha nulla a che fare col fascismo storico
Perché chi aderisce alla Repubblica sociale non solo i gerarchi
Non sono quelli
Sì
Sennò mi sono dimenticato di dire che nella storia d'Italia
Le minoranze hanno prodotto nessun non l'ha fatta nel Risorgimento
Da una parte della Breccia di Porta breccia di Porta Pia si se voi mi forse in
Casa dei vostri nonni
O bisnonni ci sono dei quadri dove sembra
La breccia di Porta Pia sembra grande come Roma e che tutti i bar i bersaglieri Lamarmora entrano sfondano questo no era
Una piccolo
Piccolo drappello di bersaglieri e così come il fascismo come nasce eccetera a piazza San Sepolcro è un fenomeno di minoranze la marcia su Roma è un fenomeno di minoranze
Le la Repubblica sociale è un fenomeno di minoranze la resistenza è un fenomeno di minoranza che quella l'unica lotta di popolo è stata quella della prima guerra mondiale
E anche lì sicuramente c'è una
Come dire una visione
Dell'Italia che si vuole affrancare dalla dittatura e e e però e però e però devo dire ma qui cioè un'autorità
Che potrà smentirmi e però
I valori della Resistenza ci andiamo a trattare non esistono cioè esistono in negativo questo non c'è ombra di dubbio non esistono in positivo
Perché
Una componente non minoritaria della Resistenza considerava la guerra civile un primo tempo
Di una rivoluzione che avrebbe fatto dell'Italia un paradiso para sovietico
Quindi possiamo dire che
Sempre alla luce di quanto scritto sull'altare della patria
Chi
Veramente interpreta durante la Resistenza
Che prendo una certa consistenza soltanto nella primavera nella tarda primavera almeno centoquarantaquattro ricordiamoci che
Roma viene preso il dagli alleati il quattro giugno e il giorno dopo
A ce lo sbarco in Normandia degli angloamericani
E quindi possiamo dire che come secondo Risorgimento si accredita
Non si accredita sicuramente il socia al comunismo non si accredita neppure la componente cattolica
Perché
Considerare il suo il Risorgimento un movimento contro il papato
E quindi se vogliamo e concludo se vogliamo tirare le fila possiamo dire che soltanto una componente minoritaria quella
Liberale e repubblicana possono accreditarsi come
Secondo Risorgimento detto questo concludo
E invito
Invito soprattutto i giovani a conoscere la storia d'Italia
Perché anche le pagine meno luminose
Vanno conosciute perché si ama si può amare l'Italia soltanto se si conosce la propria storia oggi invece siamo immersi in un presente in bianco e nero
Non siamo più consapevoli del nostro passato
Siamo
Dubbiosi del nostro futuro
E quindi per ripetere ancora Montanelli diceva
Vedi caro Armaroli l'inglesi si sentono inglesi
I francesi si sentono francesi tedeschi risentono tedeschi
Noi italiani rischiamo di essere milioni di apolidi senza patria senza una identità nazionale e questo è veramente un male grazie
Allora professore Armaroli del suo intervento apparsa dal professor Paolo particolare miliardi
Questo
Chiedo la verifica
Al dottor Mario Consigliere prego
Consigliere
Buonasera a tutti insistente
Modalità
Per cortesia se va bene
La la Grande Guerra riveste un ruolo centrale nella nella storia contemporanea
Sia diciamo dal punto di vista
Dei risvolti politico-militari ma direi ancor di più per quanto riguarda agli affetti no nella sfera culturale
E addirittura
Antropologica e anche alla storiografia
In questi ultimi quarant'anni ha condotto studi molto specifici sulla Grande Guerra e che hanno anche preso delle direzioni diverso se
Rispetto invece agli studi che hanno caratterizzato il più o meno lei cinquant'anni dalla fine della guerra fino dagli anni Settanta
Diciamo a una prima parte segnata da un'attenzione precipua nei confronti degli aspetti politico-militari diplomatici
Fece in questi ultimi tenta quarant'anni si sono fatti sempre più strada
Una serie di studi
Tesi accogliere gli affetti drammatici
Sconvolgenti
Della Grande Guerra
Sulla sulla società sia dal punto di vista della una psicologia individuale sia dal punto di vista delle dinamiche sociali cito velocemente alcuni autori anzi dobbiamo due americani che sono poi Fassa del Ticlid i quali attingendo anche a una serie di fonti che in passato non erano state
Considerate o valorizzate dall'astio grafia come le lettere dei soldati dal fronte i diari le memorie hanno cercato di mettere a fuoco gli sconvolgimenti
Nell'universo mentale e culturale di coloro che combattevano e come tutto questo poi abbia avuto
Dei profondi riflessi nella società noto studio molto importante di uno storico non solo
Italiano mai genovese come Antonio Girelli l'officina della guerra
Ah proprio analizzato anche gli affetti patologici della guerra attingendo a tutta una serie di fonti di provenienza medico psichiatrica
Un altro studio molto importante è stato quello del tedesco di mosse
Che invece
A analizzato come
Queste immane tragedia
Sia stata ricettività elaborata per certi versi metabolizzata dalla società e esempio questo studio
A analizzato sinto il mito dei caduti ha iniziato anche un filone di ricerca
Che in anni recenti si sente più concentrata rimpianti sullo studio dei monumenti funebri
Cioè quindi di come la società sia apportata alla alla strage della della prima guerra come la società a elaborato e in che modo il lutto
Attorno alla Grande Guerra via vi sono veramente su una serie molteplici
Di di fattori andrebbero analizzati con cura in questa sede io mi limito a fare alcune veloci osservazioni su
Un gran rumore di problemi che cui in parte accennava colui che mi ha preceduto e cioè quindi rapporto tra la Grande Guerra il l'ideologia nazionalista la nazionalizzazione delle masse questo è
Un termine che desumo da da mosse suo famoso libero riportava proprio questo titolo perché è già stato dei fatti ha detto al
Per molti italiani il sentimento di italianità il sentirsi italiani nasce
In
Trincea
E questo dovuto a una molteplicità di fattori
Perché se noi attendiamo ad esaminare velocemente come si è costituita l'Unità d'Italia ci rendiamo conto
Che questo processo punto e
Avvenuto essenzialmente una serie di campagne militari vinte
Dalla
Dinastia
Sabauda
Avvenuto a
Per l'impegno alla passione la dedizione di minoranze di intellettuali di uomini luminarie il grande problema dell'Italia unita e
Lo scarso senso patriottico delle masse diciamo che le masse soprattutto al sud ma questo è un discorso che in parte vale anche
Il nord
Stentano a di inserirsi in
In uno stato che sentono come altro da loro
D'altro canto non dobbiamo stupirci più di tanto basti pensare che che
Vittorio Emanuele non si chiamerà Vittorio Emanuele d'animo continua ad essere Vittorio maniere secondo
Non si decide di elaborare uno nuovo Codice penale e civile semplicemente viene adottato il codice
Sabaudo quindi
In molte parte della popolazione italiana L'Unità viene vissuta a torto o a ragione come una sorta di piemontesi Zazie romane dell'Italia nel e questo caricava proprio un grosso
Ho un problema di perché è ovvio nella misura in cui
Per dominava un senso di estraneità
Da parte di larghi strati della popolazione veniva ad essere
Messa incarichi si proprio l'appartenenza
Nazionale
Noto storico italiano anche a
Ha operato della cute analisi su questi temi se non Massimo Salvadori ha fatto notare come la storia italiana sia sempre stata contrassegnata delle crisi di Careggi
Per limitarci al periodo che adesso ci interessa quello appunto che precede
La Prima Guerra mondiale basti pensare al fatto che L'Unità avviene senza l'apporto
Di tre grandi categorie d'Italia
I cattolici no sappiamo tutti il
Il veto
Papale no che si attenuerà soltanto in parte per col Patto Gentiloni proprio no negli anni precedenti la Grande Guerra i socialisti per ovvi
Motivi no acché ritenevano appunto che
Lo Stato qualunque Stato fosse una sovrastruttura eccetera eccetera eccetera e poi anche la componente
La Repubblica
Che ovviamente eccetera
Contraria alla
Casa sabauda prima è stato citato Mazzini tempo una cosa interessante significativa ma per certi versi anche inquietante
Il fondo nuova fase finale della sua vita Mazzini praticamente erano ricercato
In parte
Diventerà un errore della patria solo dopo
Morto
Quindi ciò per tutti questi molti che
Chiusa la guerra poteva essere in parte fu
Un un potente fattore di nazionalizzazione delle masse
Professori prima citava la tesi del parecchio in realtà le espressioni di Giolitti corretta molto poi quando è stato pubblicata questa lettera sulla tribuna sa che i giornalisti non ottengono sento un po'ad alterare poco tanto le cose
è una battuta questo perché io sono un giornalista pubblicista quindi mi metto anch'io noi del no però
Avevano alterato questo molto impari vecchio e quindi adesso comunemente si dice la tesi del parecchio
Diciamo anche che alla classe politica del tempo non sarebbe andato al genio di ottenerne concessioni territoriali per via diplomatica anche
In queste entravano in gioco tutta una serie di fattori politico sociali economici perché la guerra significava intanto doveva
L'abolizione di tutta una serie
Di diritti costituzionalmente garantiti avrebbe significato
Negli strabilianti guadagni da parte dei colossi industriali e soprattutto avere avrebbe favorito incrementato un processo di coesione
Sociale
Esempio paradigmatico l'internazionalismo proletario va a farsi benedire contravvenzionata in guerra cioè i proletari che avrebbero dovuto unirsi no secondo il dettame di quel signore Barbuto tedesco quando scoppia la guerra cominciano no
Nel nome dell'Union sacre a spararsi vicendevolmente
Io vorrei dire altre cose ma magari mi fermo qua se no tolgo Pazzaglia
Ora per il suo intervento vorrei anche salutare e ringraziare per la presenza del Sinai senatore Giorgio Bornacin allora
Che il senatore corse
Passo quindi la parola al professor Silvano Montenegro
Grazie
Grazie
Spero di non deludere la questo aggettivo
Il più grande professore Agliardi una gamba madre
Basta mi fa diventare tutto rosso e non so più cosa dire Stato-Regioni balbettare
Allora
Per fuggire saperlo per rifuggire dal balbettii lo rileggo il titolo
Del nostro incontro
Con la Grande Guerra il Risorgimento continua
Questa
Asserzione
è vera è indubbiamente vero avete già sentita
Ma richiede tante tante precisazioni
Perché noi possiamo dire che con la Grande Guerra
Il Risorgimento continua anzi si completa
O lo possiamo dire solo che alla fine perché all'inizio come avete sentito il fronte non era così univoco
Ancora una volta eravamo estremamente frazionati tra le varie posizioni
Quindi
L'asserzione vera guardando la conclusione dalla guerra
Io ho detto possiamo dire qualcosa di più
Perché con la fine della prima guerra mondiale
Per la prima volta dai tempi della romanità
Il
La penisola italiana
Diventa una nazione unità
Che essi da uno Stato unitario
Da noi il concetto di nazione è sempre esistito anche se non sempre ne avevamo consapevolezza è un retaggio dalla romanità
E questo spiega perché è tutta una componente del Risorgimento considerarla impossibile parlare di unità d'Italia senza Roma
In fondo i confini della nazione
Quindi delle aree in cui
Avremmo dovuto sentire
Il senso di appartenenza ce li aveva dati Ottaviano Augusto quando su quella rapide io approvo la scrisse
Questo
E l'Italia sacra agli ideali
Da questo da questo punto stilista
Secondo l'imperatore romano
Italia cominciava dal popolare
Tu che arrivino i rientri e da questa porta entri nell'Italia
Quindi
Se volessimo considerare questo
Quanto si ottiene
Con la prima guerra mondiale molto di più
Perché si va
Verso l'Istria
Qui si va
Verso
Vado al bando sia
E poi si volte verso l'Oriente con le famose isole e si va oltre immediatamente a sud perché tiene consacrata all'appartenenza
Dalla Libia e si riconoscono degli interessi in Tunisia
Quindi siamo molto al di là dei confini diciamo sacri tra virgolette della nazione c'è il problema della
L'espansione
Effettiva
E siamo
Molto al di là del parecchio sostitutivo di cui si è parlato perché
è vero che la Germania impero tedesco ha sempre tenuto sull'Austria per convincere la classe dirigente osterie catastale
Con
Lo Stato italiano
Perché si rendeva conto
Del pericolo che poteva derivare da una
Collocazione dell'Italia sul versante
Dell'intesa
Ed è vero anche che l'Austria via via in qualche modo cedette alle professioni germaniche però
Due punti restavano fermi
Ormai non solo più per Francesco Giuseppe ma per tutti perché Francesco Giuseppe era forse più affezionato al Trentino Avedon affezione del proprio
Con
Un rapporto localistico
Ma i due punti irrinunciabili
Su cui non si poteva nemmeno discutere
Erano fiume per gli interessi vitali dell'Ungheria d'altra parte perché era il portone in Ungheria
E soprattutto Trieste per gli interessi vitali di tali da nostri quindi mai avrebbero potuto darci il fiume Tevere schiume non ce la diede era neppure gli alleati neppure gli alleati dall'intesa
Come ben sappiamo di qui la vittoria mutilata ma il
Deve essere
Invece cena difenderò perché in un qualche modo
L'ingresso in una ritenevano pregiudizievole per la loro presenza sui mali mentre per l'Austria questo era addirittura vitale
Anzi anche poi
All'Austria vitale dal punto di vista delle basi navali quindi c'erano tre buone ragioni per cui quelle trattative non potevano
Andare oltre
Ah c'era anche la posizione di Giolitti a posizioni di Giolitti è molto più delicate
Tali almeno in parte condivido in larga parte condivisa con codice ma quella di Giolitti era acute tecnica
Togliete era molto preoccupato del
Processo di modernizzazione industrializzazione delle italiani avvertiva ancora la debolezza e pensava anche una guerra
Che si sarebbe profilata ben presto come una guerra
Generare poi sarà detta mondiale avrebbe tengo in qualche modo creato per i problemi comunque Alitalia
Per cui era meglio tenere fuori
Questo Paese non ancora sufficientemente maturo dalla guerra parate che questa
Questo problema del problema nella arretratezza Spacca rispetto i processi di industrializzazione
Era avvertito fortemente anche dagli artifici ad esempio dell'industrializzazione russa
Vittime estro riprende il grande riformatore di agricoltura
Ritenevano che la Russia non fosse matura nonostante la sua apparente potenza per affrontare
Una guerra di quel genere in cui
Tutte le potenze industriali si sarebbero trovate a confronto e avrebbero un misurato il Garato dello sviluppo raggiunto
Quindi lo stesso vite e lo stesso sta lì piena
Padri danno modernizzazione dell'impero russo temevano che la presenza la partecipazione alla guerra da parte della Russia avrebbe potuto finire in una rivoluzione
Quindi
Le posizioni variegate non erano un qualcosa tipo tipicamente ti tipicamente no
Però
Però c'era una grande parte della cultura europea e una grande parte della cultura italiana che voleva la guerra per la guerra
In qualche modo lo stesso D'Annunzio in cui
Ragion nazionale ragioni del bene
Chi tipica attrice dalla guerra si sommavano insieme ma i futuristi in modo mite in moltissimi altri intellettuali di cui ora non possiamo parlare in Italia in Europa
Perché stanchi di quarant'anni di pace
Est anche del processo
Di industrializzazione che voleva dire un processo guidato da una borghesia la cui dimensione valoriale non era all'eroismo andavano alla ricerca
Per la costruzione di un mondo di errori
E di una società completamente nuova che sarebbe nata dallo sconvolgimento di tutto quello che la precedeva
Quindi
Da questo punto di vista c'era la posizione di d'Annunzio
Come posizione mista era posizione diciamo del futurismo riduciamo ai futuristi per semplificazione e poi finalmente eternamente minoritaria
C'era la posizione
C'era la posizione di coloro
Che pensavano che bisognasse entrare in guerra per fare una guerra risorgimentale
Che possibilmente completasse
Il
Il disegno
Il tono su questa posizione eccetera la corona nella persona di Vittorio Emanuele terzo
E il
Al
Con il esponente carcasse liberale che non condividendo Giolitti come Salandra Sonnino eccetera pensavano che se dovesse imboccare questa strada che l'alleato naturale
Doveva essere l'intesa non
Non la lealtà triplice
E gli Stati della Triplice Alleanza
Bisogna anche considerare che noi siamo entrati nella triplice Alleanza per due ragioni perché avevamo bis
Ognuno deve l'appoggio germanico soprattutto bancario per
Processo di industrializzazione e quindici fu a lungo un collegamento
Genova ne sa qualcosa tra il
Con la sua industria pesante di governo tra le banche italiane banche tedesche e secondo la paura della rivoluzione
Perché mentre c'era chi stringeva dal sud o che e non accettava per ragioni politiche
Al sud per ragioni anche economica in altri componenti per ragioni politiche lo Stato fra
Nazionale c'era anche
C'era anche chi
In un qualche modo
Riteneva che
Non si potesse non si potesse
Procedere sennò uno
Affiancandoci ai tedeschi e questo durerà fino al Christié finirà con la sconfitta di Cristo quindi in fondo c'è una grande differenza tra Umberto e Margherita
I sovrani dalla fase finale dell'ottocento e faremo numeri nel terzo che la prima cosa che farà sarà quella
Di chiamare il Giulietti
A governare e il primo e il primo gesto di unità
Anche verso coloro che risentivano che farà sarà la pubblicazione dell'opera omnia di Mazzini a spese dello Stato su consiglio del senatore
Nata anche vera sindaco di Roma e persona di grande
Di grande valori
Infine
I cattolici della Chiesa
è vero che Benedetto quindicesimo
Farlo di inutile strage ed è un certo punto di vista Stradis ci fu ma per l'Italia
Non sarà inutile
Ma Benedetto quindicesimo apre genovese come sapete
Il
Disse invece ha una grande verità chiede riguardava l'intero
Complesso universo di stati coinvolti nella guerra
Disse che quella guerra sarebbe stata una cosa era una guerra civile europea dal cui sarebbe finita finito il primato tra loro
E in questo fu estremamente estremamente estremamente profeta
Perché il fu una guerra civile europea
Perché nello scontro e nelle componenti di questo scontro noi possiamo vedere un grande fronte
Lui dato soprattutto dalla Germania che si muoveva non solo
Senso egemonico ma anche in senso valoriale
Sottolineando
Tutto quello che di pregnante aveva il termine germanico Kultur che già a Bismarck aveva aveva in qualche modo usato nei confronti la
Dalla Chiesa cattolica e del Trattato contrapposto al concetto soprattutto
Sulla linea francese dissimili Sasso quindi sono tutte e due due grandi momenti culturali però
I tedeschi ritenevano che Kultur fosse pregnante disse irritualità
E invece
Ritenevano che simili Sasso fosse molto legata alla la dinamica materiale legata
Ai fenomeni e diciamo di miglioramento delle condizioni di vita
Ma
Queste condizionate darò un o da una visione materiali mistica di come
Ad occidente si riteneva il concetto di progresso
Quindi questo progresso era come vedete una ideologia che ciascuno piegata alle sue esigenze
Dalla Germania era legata a Kultur per la Francia Gatta simili sanzione
Aveva molti aspetti con la modernizzazione e la crescita lo sviluppo e il superamento delle condizioni di vita di mera di mera sussistenza
Ma in un qualche modo in un qualche modo era anche
Legato al teso che la dimensione materiali Istica Caravita ed era valori avrebbe avrebbe aggiunto
Allora tutto
Tutto questo si muove attorno a noi mettendo il cenone nella Cittadella dei patriottici che volevano fare la
La guerra radicale completare il Risorgimento
Per noi l'obiettivo prenotatevi oggettivi ci fu raggiunto
Perché è stato unità
Nazionale
Il Patria si coniuga Romano per la prima volta armoniosamente tra l'altro
Noi celebriamo i cento anni della prima guerra mondiale ma ci sono anche settanta anni fa dalla fine dalla seconda guerra mondiale
Perché con la fine della seconda guerra mondiale noi perderemo quella completezza anche dal punto di vista della consistenza territoriale che invece la prima riguarda ci aveva dato
Quindi procedendo per sommi capi quali sono i punti salienti
Di questo
Movimento patriottico nazionale continua a dire nazionale credo perché prego nel contesto in cui ci muoviamo invece attorno a noi ci sono tutte le degenerazioni
Di quelli che prima erano stati i valori
L'Autorità ed degenerata in autoritarismo però alla fine dove c'è ottocento i primi Novecento poi degenerata oltre misura
Con i regimi totalitari nazione era degenerate nazionalismo
Quindi noi dobbiamo insistere sul concetto di nazione dobbiamo rigettare il concetto nazionalista anche se i nazionalisti
Erano a favore ter entrata in guerra con
Con l'intesa
Militare degenera il wireless non è più il cittadino in armi che difende le sue libertà del tradizione democratica
Più antica ma diventa militarismo
Le colonie cioè andare per
Organizzare delle presenze altre
Delle affiliazioni e così via in un rapporto di interscambio simmetrico diventa colonialismo frutta mento sistematico e infine come ci ricordava ieri
Intero
Degenera
La degenerazione secondo lui di capitalismo e quindi l'imperialismo
Come degenerazione porterà alla fine dal capitali
Quindi c'era che andava alla guerra sperando che la guerra facesse saltare
I regimi borghesi esisteva capitali
Tutti a questo punto eterno
Annoiare dei più di tanto ricorderò invece
Alcuni punti alcuni punti salienti quali sono i punti salienti in ordine alla nazione e alla sua dimensione risorgimentale
Nel senso negativo
Te la precipitazione di tutto Caporetto
Caporetto è vero che italiana incominciato a stare insieme trincea
Ma è vero che si sono sentiti italiani solo dopo Caporetto contrariamente
A quello che volti
Colleghi intellettuali di allora pensavano da Caporetto si è riscattato il senso direzione da quel momento in poi da quel momento in poi risorge
Dal punto di vista tecnico chi è l'artefice
Però di questo dal punto di vista tecnico militari perseguire possibile ma l'artefice è quel piccolo merito che si calava Vittorio Emanuele terzo
Il quale
Comico tra tutti gli alleati
E buona parte dei suoi generali escluso Maresciallo Caviglia
Che non a caso è un libro che
è un errore a Peschiera contro tutti sostenne scommettendo ci dà Corona
Quindi pronto ad applicare nel caso di
Fallimento che la linea difensiva dovrà essere carne
E solo il Piano io rese possibili ampia la chiave rese possibile Vittorio Veneto cosa che non sarebbe avvenuta se la linea così è stata al Mincio come volevano gli inglesi e
I
E i francesi da questo da questo punto di vista dunque
Il Vittorio Veneto con Saccà
Questa questa nazione quindi
Ne manca circolazione simbolica dalla
Tragedia nella trincea dalla morte in trincea
La sublimazione ideale da questo punto di vista di rientro diventa Vittorio Veneto quindi da
Anche da questo punto di vista dunque la strage non sarà inutile però
Un po'di ragione alla fine ce l'avrà anche Giolitti
Perché dobbiamo ammetterlo la crisi del diciannove del venti economica che per noi sarà più grave
Della crisi del ventinove del trenta è una crisi dovuta al fatto
Che è stata una prova forse prematura
E quindi
Quali scelte
Aspettare non raggiungere gli obiettivi io andare
E
Abbiamo pagato abbiamo pagato
Poi dei costi alcuni costi hanno avuto anche sono stati anche
Molto molto pesanti chiudo ricordando clienti
La guerra comincia col discorso si preannuncia sconti corso di dal Nunzio ammaestrati era assente presente perché
Salgono chiudendo gli accordi di Londra
E dopo Caporetto
La fase diciamo che precede Vittorio Veneto fase nel riscatto della nazione
è ricordata in una bandiera che voi genovese avete in la chiesa di Santa Caterina Fieschi Adorno
Che è una bandiera con tessuta dalle madri italiane dopo dopo Caporetto però opera di una grande semplice donna
Di cui è in corso la pratica per la beatificazione e quindi come genovesi
Il Consiglio non solo di chiedere al Capo dello Stato quello che giustamente avete intenzione di chiedere ma anche di sostenere la causa
Diversificazione debellato popolana Rossi
Che si fece promotrice di questa
Iniziazione Monte per legge sta all'originale assieme un crocifisso
Rudi mentale trovato nelle trincee là in mezzo i cadaveri di quel
Sì coerenza allucinante che la cinematografia
Di
Diritto di tutte le epoche fino a quella di oggi giorno ci hanno ricorda scusate soltanto un po'troppo
Suo articolato intervento la parola passa al dottor Mario Brozzi sentieri
Finalmente
Grazie esiste parlato per ultimo il vantaggio di potere quindi fare una sorta di
Con l'Asia quando il mio di qualcosa
Sia
E magari inserendo qualche ulteriore elemento perché rispetto all'incipit del professor Armaroli
Sull'inutile strati così annunciata data
Proclamata del Veneto quindicesimo nulli inutile guerra verrà rappresentato certamente da ambienti così vicina Giolitti a certi ambienti nazionali la guerra per la guerra la guerra per gli errori di cui parlava il professor Monti Bragadin e la nazionale zone delle masse
Legata anche appunto al un titolo importante divieti e di uno studioso come mosse io vorrei inserire un ulteriore elemento che quella guerra rivoluzionaria
Perché è indubbio che la Prima guerra mondiale fu guerra rivoluzionaria per gli effetti che poi ebbe
E che che poi è vero o che poi segnalo di fatto tutto il Novecento è da lì che poi parte la storia la storia del Novecento non solo italiano europeo
Se non mondiale e le conseguenze della prima guerra mondiale che fu guerra rivoluzionaria come vedremo Assisi così si spalmarlo lungo tutto il secolo fino a ottantanove di fatto nel mille novecentottantanove
Io vorrei spostare visto che siamo qui alla vigilia del ventiquattro maggio del centesimo anniversario della quella vicenda Alitalia
Nella prima guerra mondiale vorrei spostare disse inglesi la con le la la data vorrei andare al vento tre il tre ottobre del mille cento quindi certamente circa sei mesi non sei mesi dopo
Ventitré ottobre mille novecentoquindici siamo le prime battaglie sul Carso
E in una Dorina carsica la trincea del
Frasche
Cosiddette perché era stata di mitizzato
Tratte dai dai soldati austro-ungarici Alburni cinque
Cade un fra i tanti e cade Filippo Corridoni
Ecco che a Filippo Corridoni
Che senso ha andare evocare oggi la figura di Filippo Corridoni cercando intorno alla sua figura poi di costruire un ragionamento la riflessione proprio sul senso della guerra sulle mutazioni che la guerra mondiale poi hanno
Provocato
Filippo Crivelli Corridoni non ero nazionalista non era certamente un un nuovo legato alla tradizione liberale risorgimentale era anzi un
Un sindacalista rivoluzionario
Veniva da quell'assegno sinistra rivoluzionaria quella quell'ala del sindacalismo più più più radicale diremmo oggi di cultura Sorelli Anna intransigente rivoluzionaria
E veniva dalla tradizione che proprio su questa linea era anche la tradizione antimilitarista pacifista
Filippo Corridoni fino
Pochi mesi prima aveva manifestato contro la guerra di Libia proprio e identificando nell'intervento italiano in Libia un esempio del militarismo italiano
Quindi un esempio assolutamente da da rifiutare Filippo Corridoni aveva alle spalle una lunga tradizione proprio di militanza antimilitarista il suo prima resto nel mille novecentosette perché di fronte ad alcune caserme
A Milano distribuisce una rivista rompete le fila
In invitando i soldati a disertare perché dovevano ribellarsi contro il sistema militarista
Filippo Corridoni è e
Chi si oppone appunto alla alla guerra di Libia ecco e con estremo rigore
In tutta la sua vita la sua breve vita peraltro muore ventott'anni
Manifesta proprio la necessità di costruire intorno a un progetto sindacalista rivoluzionario un'alternativa radicale totale anche rispetto al riformismo
Socialista è fortissima la polemica antiparlamentare Istica nei confronti del socialismo riformista
Nel nei confronti di quell'ala socialista che tentava attraverso la via parlamentare di realizzare una sorta di
Il riformismo all'interno delle istituzioni liberali
Ecco io il riferimento Corridoni significativo perché io credo
Ecco che intorno a questa figura quasi giochi proprio il senso anche della scomposizione che la Prima guerra mondiale in termini culturali antropologici come era stato detto anche prima a propria purché che ha provocato
Filippo Corridoni l'antimilitarista
Muore sul Carso a sei mesi dall'inizio abbiamo quella mondiale all'assalto di una
Di una trincea è veramente credo paradossale da un certo punto di vista se se lo si coglie proprio processo che è un processo culturale oltre che sociale oltre che politico che caratterizza i mezzi immediatamente precedenti il ventiquattro maggio del mille novecentoquindici
è lì che si rompe un fronte che è un fronte culturale e politico sì diceva prima
Si diceva prima anche antropologico è da lì che cambia lo scenario cambiano le mentalità candore prospettive
Che cosa è successo
Sono successi molti accadimenti certamente l'inizio della guerra è un trauma importante rispetto anche già stato detto non mi ripeto
Alle alleanze alla collocazione dell'Italia all'altro alla a rispetta anche di quelli che erano gli accordi con l'intesa e la possibilità riformisti a giolittiana di arrivare gli stessi obiettivi senza spargimento di sangue
Ma ci sono altri elementi a livello internazionale che vanno così sottolineati c'è intanto il voto del partito socialdemocratico tedesco a favore dell'intervento alla guerra che è un elemento di rottura essenziale
Rispetta questi ambienti rivoluzionare intransigenti socialisti che si richiamano alla utopia passatemi interni dell'internazionalismo ai proprietari di Tor mondo unitevi alla necessità di costruire intorno a questo grande utopia
Una nuova una nuova stagione di lotte di che di di conquiste sociali
Il voto al nel Parlamento tedesco degli socialdemocratici a favore dell'intervento in guerra rompe traumatizzati questo fronte e fa e rende che rende evidente come l'utopia non sia percorribile
E che emergono nuove necessità sul sulla livello a livello nazionale e internazionale non ha senso peraltro qui ambienti sindacalisti rivoluzionari socialisti poi continueranno a essere in modo intransigente
Antivirali anti interventisti lo steso sindacalismo rivoluzionare si spacca l'Unione sindacale italiana
Che fino all'epoca aveva avuto appunto i vertici Corridoni diamo avviso imponenti che poi saranno interventisti viene viene in realtà vede altri suoi vertici alternarsi Armando Borghi che invece rappresenta più l'ala anarchica e non interventista
Ma dicevo il trauma del voto tedesco scompaginato completamente nello spazio di poche settimane le certezze del elementi Utopie socialiste e apre degli scenari assolutamente nuovi
è stato quelli che avvocato certamente la figura di di d'Annunzio che ha un ruolo importante nel nella campagna interventista ma
Così anche a livello di storiografia
De Felice ne parla ma anche altri Emilio Gentile
La la la campagna interventista vede una sorta di tridente fatta passatemi il termine con un po'anche calcistico delle tre grandi figure
Uno ha certamente D'Annunzio
Che rappresenta il poeta il poeta il vate della guerra l'uomo che
Che che crea culturale all'uomo accreditato a livello internazionale la Carotenuto torna tormenta dopo il suo esilio francese proprio in quei mesi
è l'uomo
Delle grandi Maginot azioni dell'uomo da grande creatività l'uomo che affascina le lette masse soprattutto giovani e ha un ruolo anche all'interno la cultura dell'università
C'è un'altra persona che qui questa se non ho sentito evocare che mi pare però è necessario locale che il terzo è il secondo uomo di questo tridente che Benito Mussolini
Non è un dettaglio da poco
Negli anni noi non è un dettaglio da poco
Benito Mussolini e
Fino a pochi Mesic prima dell'intervento e l'intera Italia in guerra è il direttore dell'Avanti rappresenta l'ala rivoluzionaria intransigente in termini politici come corridoio guai
A livello sindacale il socialismo italiano
Mussolini nei primi nelle prime settimane di guerra infatti e sull'Avanti continua a perseguire la strategia del del del neutralismo italiano dello interventismo proprio in una logica di internazionalista e socialista
Terza figura quella di Corridoni
Che l'uomo che a
Soprattutto
A Milano soprattutto diciamo quindi lo può illustrare alla città un ruolo importantissimo di Val di controllo proprio del del delle masse popolari consiglierebbe degli degli dei sindacati
è un uomo molto stimato da questo punto di vista proprio perché è un uomo che ha alle spalle
è anni e anni di galera esilio una una una figura ecco integerrima consideriamo questo questo tridente
E consideriamo quindi Mussolini come elemento di congiunzione tra la cultura dell'interventismo rappresentata anche certamente poi dai dai dei futuristi da da Papini da data tutta una certa cultura che che sarebbe lungo evocare
E dall'altra
L'elemento sindacale rivoluzionario quindi i sindacati organizzati gli ambienti più intransigenti della lotta della lotta sindacale Ecomuseo Linda questo punto di vista è l'elemento di ricongiunzione proprio per per la sua capacità anche organizzativa
Il popolo la nascita del Popolo d'Italia la capacità di avere quindi un organo di informazione che diventa un po'il quadro di tutti questi ambienti intellettuali sindacali e politici
E Corridoni che si mette in gioco nelle già nelle prime settimane di guerra con una serie proprio sistematica di incontri di comizi così me ne sono segnati alcuno ma è veramente da ecco nemmeno centoquindici nello spazio di poche settimane un continuo a Milano
Mobilitare allo sciopero e all'azione interventista i gli operai
Organizzare cortei
Certe ecco ogni noi non c'è giorno in tre giorni in cui l'azione sindacali essi si si sigle su questo su questo livello proprio di mobilitazione come nella sua tradizione
Ecco di fronte
A questo corto quadro composito di stilisti sicure coalizzi coi limitatamente come l'interventismo come entrate in guardia l'Italia sia un elemento dice sua forte rispetto a una certa tradizione
Lo è non solo per
Il certamente per il socialismo ma lo è anche per il sindacalismo rivoluzionaria che da quel momento
A riconsiderare completamente il suo ruolo lordi considera sempre di più dopo la guerra fino al punto poi trasformarsi da sindacalismo rivoluzionaria sindacalismo nazionale con un processo molto interessante in termine proprio
Culturale di di di ruolo stesso del sindacato che poi sfocerà certamente nel fascismo nelle organizzazioni nel sindacali fasciste non è casuale
Che molti dei sindacalisti mi rivoluzionari che si trovarlo affianco a Filippo Corridoni che rappresentava l'elemento di coagulo di questo ambiente poi
Saranno nel fascismo e questo è un altro elemento su cui riflettere
Noi abbiamo la pattuglia di sindacalisti intellettuali
La Agostino Lanzillo i fratelli Vian presso lo stesso Corridoni Olivetti Michele bianchi che sarà un esponente di spicco anche del Partito fascista
E consono una pattuglia di intellettuali che si riconosca in tonaca rivista importanti pagine libere trattante con
Realizzati in Svizzera in esilio poi portati in Italia che faranno avrà un ruolo anche culturale nella campagna interventi ripeto interessante proprio porsi il problema come possibile
Che è un ambiente
Di sinistra passati metano quelli molto semplificatorio
Così radicale così rivoluzionario improvvisamente così passa su posizioni di interventisti nazionaliste poi dirittura rielaborando culturalmente tutta questa tradizione sfocia nel sindacalismo rivoluzionario
De dal Sindaco rivoluzionata sin dal suo razionale e al fascismo
Ecco quando parlo di Guerra mondiale prima guerra mondiale come guerra rivoluzionaria io penso anche a questo scenario
Che lo scenario di rottura di ricomposizione di di di
Di di quadri anche biologici che non possono essere dati per scontati in questo contesto le vecchie categorie di densa di sani stili sinistra di nazione
Internazionale dell'internazionalismo di lotta di classe e di partecipazione vengono completamente
Scomposte ricomposto in un quadro nuovo e da un certo punto di vista affascinante proprio in termini di ricerca storiografica non a caso su questi temi
Il tutto di maggiori storici continuamente erogarsi per cercare di cogliere proprio l'elemento di rottura di continuità rispetto a certe scuole politiche culturali la Prima guerra mondiale in questo senso rappresenta proprio l'elemento
Di rottura di ricomposizione composizione di un quadro
E Corridoni è certamente secondo me la figura emblematica
Proprio che perché la figura ad Amantino adamantina nel senso migliore del termine perché viene
Dando l'esperienza di lotte dura intransigente e muore giovanissimo ripeto ventott'anni
Sul Carso divertendo del diventando elemento mitico poi anche della simbologia fascista peraltro soccorro viene ritrovato
Quindi già questo crea una sorta di aura Cosimi di mistero intorno la sua figura il fascismo certamente se ne appropria ma per legami anche personali Mussolini era di fatto amico di
Di corridori quindi
C'è tutta una una ETI una è un'epica diciamo costruite intorno a questa figura che perché mette in evidenza proprio ruolo di
Di uomo delle nella costruzione del dalla nuova società dello vomito dalla dalla classe alla Nazione come dicevo e non a caso rifacimento la questo costruisce molta della solita suoi poche epica sociale
Lo stesso perfino il paese di corridori cambia nome diventa corridoi in onore in onore del del caduto rivoluzionario
Ma al di là del dell'uso strumentale anche qui l'argomento è complicato perché per realtà negli stessi anni parliamo del diciannove e venti
Brigate intestate a con idonee sono costruite intestate sia da parte di fascista che da parte che da parte fascista è paradossale da questo punto di vista giacché Di Vittorio che è stato un interventista qualcuno dei grandi
Padri della CGIL era grande amico di Corridoni e a Bari nel diciannove venti costituisce una brigata
Corridoni che antifascista nei confronti degli stessi fasciste rivoluzionario sindacalisti rivoluzionari che si erano schierati avete col fascino quindi quando come vedete estremamente complesso e affascinante secondo me da questo punto di vista
Quindi scomposizione da questo punto di vista di di un vecchio di vecchie lire ideologia e dire che appartenenze e
Proprio in continuità con quest'idea dalla guerra rivoluzionaria
Che nasce in funzione della rottura del vecchio ordine del vecchio ordine certamente del del dell'impero imperiale del vecchio ordine borghese
Ma nella logica anche qui un altro argomento che andrebbe così approfondito di una borghesia che crede che veniva incalzata dei sindacalisti rivoluzionari chiedendogli di fare fino in fondo il proprio dovere
La cure e l'accusa era nei confronti la borghesia invece che che tentava di difendere le proprie rendite di posizione attraverso i dazi attraverso
Attraverso queste forme di difesa del del monopolio
Mi sembra che il velivolo tenere in casa sua da questo punto di vista la borghesia
E in casa contemporaneamente al proletariato dicendogli tu devi
Curve di costruire il tuo a venire oggi sulla base di Lattuada formazione non c'è una sorta di pedagogia sindacalista rivoluzionaria e la guerra questo è uno strumento di formazione da questo punto di vista
Tutto questo e molto altro ancora
Si trova si troverà poi
Il nel nella guerra vera più che nella guerra così teorizzata costruendo certamente così
Mi avvio sinteticamente poi alla fine
Alcuni elementi molto interessanti di discontinuità rispetto alla
Al vecchio ordine Liberal monarchico
Perché se è vero che la Prima Guerra Mondiale in continuità con le guerre risorgimentali ed è un dato oggettivo se non altro come diceva il professor Monti Braghini per le le acquisizioni territoriali per il fatto che
Trieste Filumena dalmata sono state acquisite dal territorio nazionale
Ci sono però elementi di novità rispetto a questo quadro checché se ne vanno sottolineati
Pensiamo intanto proprio al ruolo che la guerra come strumento di coesione sociale
La nuova classe dirigente che sarà poi la classe dirigente del fascismo nasce nelle frontiere nato ed ENEL nelle trincee e nasce proprio per questo incontro ta la giovane
Media piccola borghesia
Ha presentato degli ufficiali che di vanno in prima linea il proletariato soprattutto contadino esatto meridionale che che si trova sbalzato sul sulla linea sulla linea di fuoco
è lì che si costruisce la nuova la nuova coesione sociale la nuova identità nazionale
Pensiamo un altro elemento presto ricordato ad esempio perché questo può influenzerà anche gli anni seguenti ad esempio a ruolo femminile del la presidente Aprea opera mondiale
Gli uomini che vanno al fronte soprattutto le campagne le donne vanno in fabbrica vanno vanno nelle campagne hanno a a a sostituire gli uomini che sono mobilitati
E nemmeno i centodiciassette fatto nuovissimo per l'Italia
In sul in prima linea ci sono ventimila crocerossine inquadrate militarmente
Questo vuol dire la rottura di un vecchio vecchio ordine
Ormai superato de e rappresenterà poi nell'immediato dopoguerra un elemento anche importante di discontinuità
Terzo fattore ed è certamente quello più rilevante di è stato sottolineato prima quello della di una sorta di
Omologa amalgama cultural sociale che si realizza nelle frontiere la prima volta che dopo l'Unità d'Italia italiane si incontrano
Al di là a delle disdette il livello del nord del sud delle difficoltà perché è di comunicazione cioè i dialetti all'epoca era erano erano una cosa appunto il più rilevante di quella di oggi dal difficoltà di comunicazione
Si costruisce sulla linea del fuoco ovviamente una nuova identità nazionale ed questo elemento che secondo me chiude da un certo punto di vista il discorso più
Risorgimentale il discorso la quarta guerra d'indipendenza
E come è già stato detto ne rafforza poi effettiva
Effettivamente alla conclusione
La guerra indipendenza si realizza pienamente non solo perché si realizza l'unità nazionale in termini territoriali
Ma perché lì sulla linea di fuoco nei trincee si realizza finalmente quella cultura nazionale
Che fino all'epoca proprio per
Per legge per l'anomalia del nostro processo di integrazione nazionale dal dottor ricordato il
Il sud perché che si è sentito invaso il la piena utilizzazione del sostanzialmente del territorio nazionale ha creato una processo di integrazione anomalo spesso solo burocratico
E amministrativo laddove invece la guerra che
Guerra rivoluzionare diventa l'elemento ecco di coesione sociale di costruzione di nuove idea di nazione io credo che
Il dato che sindacalisti rivoluzionari corridore tutta quella così quell'ambiente intellettuale importante che che chissà che dice che voleva la guerra permettendo il professore non solo per cercando il mito degli eroi
Ma cercando probabilmente un'idea
Più ampia di di padri di coesione sociale eventuali no
Non sono è un discorso comunicando che poi possiamo possiamo Intini certamente ma lì balie molta propaganda di larga di tutto sicuramente non siamo nel sangue vogliono anzi Papini parla di Cusani d'accordo
Ma al di là di cui esito c'è certamente la realizzazione appunto di quel processo di di coesione
Che poi rappresenterà negli anni Venti Trenta e anche quelli seguente un elemento poi di discontinuità fondamentale per l'Italia sia durante il fascismo che negli anni immediatamente seguenti
Visto che qualcuno
Poi ha fatto alcuni cenni politici probabilmente dagli anni Settanta in poi tutto questo patrimonio secondo e da lì che forse nel cinquantesimo anniversario dalla del dalla fine da Prima guerra mondiale quel patrimonio forse sempre ho perduto
Ecco e quindi anniversari come queste va al bar sono necessari proprio per recuperarlo in termini di soprattutto di consapevolezza nazionale
Al di là delle problematiche così storiche che che che lasciano ancora al caso attento grazie
Rispondo
Però si muove nel sistema ISEE
Inutili a ricominciare da dove avevamo iniziato e cioè da Paolo Armaroli
Relazione Gianni
Sono tre minuti anche perché
Non so se funziona e mi piace anche perché quando ero molto giovane
Aldo Bozzi che è stato un eccellente deputato del Partito liberale
Mi disse dice guarda quando parli tardi in pubblico non ti devi preoccupare
Sì nelle prime file qualcuno guarda l'orologio ti devi preoccupare quando lo scuote nevrotica mente temendo che si sia fermato di Fabiani non bisogna essere
Per molto lunghi no
E allora
Tre telegrammi di un minuto ciascuno primo telegramma doveva essere qui fragile fra noi il dottor
Angelo Rossi ignoti che purtroppo non è potuto venire mi raccontava la cosa divertente è interessante quanto meno durante la Prima guerra mondiale il padre
Era un capitano gli arditi
E a un certo punto si vede arrivare incontro dei militari con la divisa italiana
Con la divisa italiana
Che dice arrendetevi arrendetevi erano Delli slavi che però
O dei Dalmati conoscevano bene l'italiano
E poi questo è successo anche nella seconda guerra mondiale nella controffensiva delle Ardenne no i tedeschi si travesti lode americani per sconvolgere le linee nemiche
La seconda considerazione
Che
Oggi l'ignoranza della nostra storia parte tale
Per cui quando uno dice Enrico Toti magari pensa al candidato che ci sono
In della Liguria che è tutt'altra cosa evidentemente
Così come è poco viene ricordato de eroi come
Cesare Battisti Fabio Filzi Nazario Sauro eccetera eccetera io poche settimane fa io abito a Firenze ho incontrato un mio collega
Lo storico in dell'Università di Firenze professor Pier Luigi Ballini con una vecchia signore
Questa vecchia signora si è presentata la mamma dando scusate la figlia di Alcide De Gasperi
Al che io dissi dico io gentile signora ho grande ammirazione dello statista uno dei pochi statistiche ha avuto l'Italia del dopoguerra debbo però dirle con tutto franchezza
Che mentre appunto c'erano persone come Cesare Battisti che venivano appunto dalla nostra parte combattevano Alcide De Gasperi è rimasto dall'altra parte ad sia pure
Curando i prigionieri eccedere cioè italiani
L'amico Sergio Scibilia però De Gasperi non era per la guerra beh va beh allevamenti Lupoi però ecco resta settecento
Secondo me è una piccola come dire non macchiano ma insomma un piccolo particolare
Che forse
Forse anzi Togliatti ricordarla spesso volentieri nei confronti del Cancelliere come richiamava Degasperi ultimo ultimo flash
Ultimo flash riguarda Matteo Renzi Matteo Renzi parla parla straparla no sembra un un rappresentante di commercio ma l'altro giorno al porta a porta ha detto una cosa interessante
Che si ovvia se vogliamo ma in questi tempi l'ovvio è una cosa importante e cioè ha detto che
Col senno di poi cioè guardando al passato guardando all'ottocento ora ma anche prima eccetera la grandezza di una nazione
E la data dal
Dai dati dai chilometri quadrati dello Stato e dalle conquiste che questo Stato faceva a danno di altri Stati
Oggi la situazione è diversa la ricchezza di una nazione e data dalla culture della nazione stesse no perché
Le caratteristiche
Di un popolo
Laterza insinuazione sono
La cultura sono la lingua
Pensate che nello Statuto Albertino si diceva che la lingua ufficiale dello stato della lingua italiana
Mentre ancora oggi nella nostra Costituzione non c'è una cosa del genere quindi vogliamo sempre più basso usiamo un linguaggio bastardo
E quindi il mio auspicio e che
La
Il Risorgimento italiano ricominci dalla nostra storia e dalla nostra bella lingua la dove batte il sì grazie
Prima parlavo della darei la parola
L'avvocato di tutto la parola al professor D'Alpaos
Prima parlavo della della centralità della della Grande Guerra che non è solo uno dei tanti conflitti che si sono verificati nel corso della storia
Ma che per insomma dirompenti affetti costituisce veramente una una cesura perché il il mondo di dopo non sarebbe stato assolutamente più come il mondo di prima la grande guerra non è solo uno sconvolgimento dalla cartina
Politica dell'Europa non significa soltanto al collo dei grandi impiega nascita di nuovi stratigrafica anteguerra e l'irruzione della modernità
Che avrà
Effetti dirompenti sui singoli individui e sulla
E sulla società
Prima parlavo del di uno di questi affetti fu quello di favorire una maggiore integrazione delle masse nello Stato di favorire la nazionalizzazione
Delle masse processo peraltro non privo di di contraddizioni e di ambiguità in questi
In questo pochissimo tempo che ha a disposizione volevo semplicemente porvi un ulteriore riflessione che riguarda un termine che abbiamo tutti quanti
E evocato molte volte ma che dovrebbe essere oggetto
Vi è un'accurata disamina questo termine ecco nazione
Perché dico questo perché la
Nazione la nazione
Una un concetto Pallottini forme ambiguo e longevo proteste forme perché ha assunto molteplici fisionomie
Ambito può perché la nazione a
Portato a regimi democratici laddove si è coniugata con la libertà la democrazia alla nazione ha portato anche
Hai totalitarismi ha apportato dai regimi basati
Sul primato della razza della gerarchia a portata imperiese coloniali e a
Portato dall'imperialismo e così via
Longevo perché sul e durò a morire
Anzi
Anche alcuni
Storici di indubbio rilievo sono stati clamorosamente smentiti ne cito solamente due
E anche di
Appartenenze storiografiche differenti pensiamo a Rosario Romeo eviti Jack oggi svolte quindi l'uno di matrice liberale altro grande storico marxista qui troviamo un secolo breve
Entrambi negli anni settanta ottanta pensavano anche il futuro delle Nazione fosse segnato che nonostante il crollo del muro di Berlino nonostante il crollo dell'URSS sappiamo quello che è successo basti pensare alla situazione nella ex Jugoslavia
Perché è importante riflettere su questo perché quando si parla di nazione si contrappongono due modelli da un lato che ritiene che l'azienda sia un qualcosa di
Oggettivo di un dato di fatto per cui dalla nazione nasce il nazionalismo invece vi è tutta un'altra scuola di pensiero che ritiene che il rapporto vada invertito e cioè
Che sia il nazionalismo che crea la nazione cioè che sia l'operato di taluni intellettuali
Che postulano l'esistenza di una nazione e che poi allora alla nazione prenda forma e consapevolezza modo particolari è Annemarie ITS
Studiosa francese
A scrittori recentemente un libro in cui appunto dimostra come l'Ottocento sia stato il grande secolo in cui abbiano preso Fo
Ma
Questi pensieri rifletta che su questo secondo me è importante
Anche perché noi dobbiamo porci non possiamo esimerci dal porci il quesito di
Cosa è una nazione in cosa esiste una nazione
E anche se parafrasando il titolo di euro libero di di Rusconi di un po'di tempo fa c'è per cui c'è il rischio anche che ci siamo DS una nazionale
Ovviamente pensionato alla pretesa fidare la risposta a questi quesito ma ritengo che sia
Un una domanda conto fondamentale per la venire dalla nostra società
Dicono che l'intero
Secondo
Conclusivo intervento tre minuti sulle veloce
Allora prima considerazione
Io
Ho detto all'inizio che
La fine della o i risultati della prima guerra mondiale quelli positivi
Hanno come caratteristica al fatto che
Nazione patria unità è saltato vengono tutti a coincidere
Si sovrappongono diciamo sono tutte sfaccettature di una stessa situazione di un
Lo stesso sentimento di appartenenza
Quindi
Ne deriva che non sempre è stato unità nazione patria
Possono coincidere anzi in genere non coincidono
La nazione eh certamente
Se vogliamo definirla
Una forma di comunità
E quindi quel che la tiene insieme il senso di appartenenza momenti affettivo neanche mai chance direbbero i tedeschi
Quindi da questo punto di vista
è un qualcosa che può essere intesa come la famiglia solo che è più comprensiva
E quindi
Le nazioni si formano quando c'è questo senso di appartenenza
Non esistono quando non c'è si dissolvono quando via via non c'è più quindi si sentono un assioma da questo
Su tutte le altre dissertazioni penso che la migliore definizione sia sempre quella ampiamente descritta Chabod
Da questo punto di vista
Il che vuol dire che si può andare anche oltre la relazione
Signor nel senso di appartenenza
Sia nel senso
Anche di organizzazione dello Stato ci può essere uno Stato che comprende tante nazioni dallo Stato sovrannazionale quello che cerchiamo di fare l'appello ignoro
Non riusciamo però ancora sentire all'Europa
Allo stesso modo con cui
A livello dei vari Stati nazionali si sente la vecchia nazione
Quindi
Il termine che può applicarsi a tutti e patria
Perché va dalla comunità molto piccola direttore al quartiere Serino ha una grande
Comunità divino azioni come parole ricoprirlo grande patria
Poi lo Stato si accompagnerà qualcheduno noi abbiamo avuto degli stati così piccoli
Ecco che però non erano degli stati diciamo così
Poco ricca
Tali pubbliche vigeva la Repubblica di Venezia
E si può essere molto piccoli
Avendo una
Essendo immersi in una dimensione reticolare
Rapportandosi molto quindi ci sono degli Stati che hanno bisogno del territorio
E ci sono degli Stati che per natura si del confine o no
Venezia per natura sede confinava
Per cui quando diciamo impero veneziano o diciamo intero genovese che arriva al Castione dove oltre noi parliamo di un sistema reticolare
Bisogna arrivare ad internet per coglierne questo sconcerto che qualche francese ha saputo cogliere meglio di noi soprattutto a proposito di Genova
Poi due due brevissime considerazioni sono perfettamente d'accordo su Corridoni c'è un altro momento in cui
Tutte queste compresenze ci sono
La fiume il bilancio
E questo spiega perché Gramsci guardarla in quel modo ad assumere perché Bombacci la pensava in un certo modo perché gli ENEL
Condivido in gran parte questo tipo questo tipo di ragionamento
Ultima considerazione
Dean coloro che vogliono sfasciare tutto
Ci sono al riguardo agli imperi centrali considerati nemici tardi della democrazia fisiologicamente ci sono certo tutti i democratici americani
E quindi da questo punto di vista da questo punto di vista se anche
Potevano essere a doversi alla guerra quando il nemico
Sono diventati gli imperi centrali non potevano che trovate in quella collocazione invece tutti gli altri
Che invocavano la guerra come la sprigiona attrice dalle parti ca avrebbero finalmente cambiato il mondo non avevano assolutamente
Di queste preoccupazioni anzi io penso che induce
Con la storia dei sentimenti fortemente antidemocratico
Certamente latenza ma poi abbiamo visto che sono diventati anche di fatto operanti
Da alcune componenti loro anche se grazie sul sindacali ma non è quindi è una
Dato la penisola senza
Certo che la guerra a
Minato il concetto di internazionalizzazione proletaria cerchi la socialdemocrazia tedesca il modello
Culturale dal punto di riferimento culturale dell'internazionalismo la sociali Maricart siete decretata la prima
A assumere una desse nazionale di fronte alla situazione dal Governo
Poi dopo cerca cercherà anche di rito tifare tentativi rivoluzionari ma in tutt'altre condizioni
Rispondo
Intervento conclusivo del dottor Mario Cozzi sentieri
Ringrazio
Prego
Naturalmente ha sempre accusato Sacrofano ai contadini poi contadino allora sono tranne il fatto che ci troviamo
Accento Anna quelle vicende ancora interrogarci sul senso della patria sul senso di identità sospesa la patente da significativo ecco di idee dei tanti problemi e delle tante incomprensioni che si sono accumulate in cento anni
Inibite il termine Lelli termine complicato terminazione anche perché preservati for faceva riferimento a regimi autoritari razziste e quant'altro io però non di devo ricordare che quando durante la Seconda guerra mondiale la Russia sovietica si trova attaccata da dai evidente desiderati tedesche
Nell'estremo tentativo dell'ultima difesa Stalin che non mi pare che sia rappresentata relativa ottica esatto fece appello alla alla Grande madrepatria la guerra patriottica
Restaurando le insegne e le decorazioni dell'ex impero zarista e persino degli aprendo riaprendo le chiese proprio in questa in questo senso quindi il termine dell'appartenenza e il termine appunto del Lazio è una questione molto molto complicata diciamo e molto trasmetterà sversato da questo punto di vista quindi il discorso e assolutamente aperto
Io credo ad esempio Tartara intanto di ridefinizione che mi sembra che questo
Che sia state ricordate il richiamo ad esempio alla parte come a terra dei padri quindi in questo senso di
Di profondità che ha dell'appartenenza del padre proprio in quanto senso dell'appartenenza alle tradizioni e quindi ha certamente la alla alla lingua ma ma molto ampie a molto altro ancora in termini proprio di spiritualità di legame quasi fisico è uno dei vede le definizioni che mi mi pare mi paiono più calzanti ancora di attualità
De sul discorso ecco di fiume che è un altro capitolo certamente legato alla all'altro prima guerra mondiale
Legato al professore voti validi per aver citato proprio perché in quella logica che ricordavo di scomposizione e ricomposizione dalla lotta di classe alla costruzione di un nuovo sistema partecipativo
L'esperienza firme Anna è essenziale e non a caso
Cessa di Ambra risse che era il capo gabinetto di d'Annunzio a Fiume e l'ispiratore di fatto della carta de il carbonaro
Poi
Così resa in termini politici da da d'Annunzio veniva dall'esperienza sindacalista rivoluzionario era un grande amico di di Corridoni
Che cosa cos'è cosa sto che senso ha questo passaggio il passaggio dalla conflittualità sociale alla partecipazione quindi alle corporazioni che sono citate nella carta canale quindi un sistema
Di mediazione sociale diremmo oggi e estremamente diverso data l'esperienza della lotta di classe dalla conflittualità che veniva dal primo sindacalista ricorsi indaga lirismo rivoluzionaria anche questo è un portato
Per della della prima guerra mondiale
Proprio per chiudere sul sulla discorso della patria io credo che uno slogan ma Corridoni hanno lanciato proprio in quegli anni sulla rivista avanguardia che era rivista di sindacalismo
Rivoluzione milanese da Filippo Corridoni la patria non si nega si conquista
Sia ancora uno slogan di grande attualità la patria come aspirazione all'epoca per le gli operai le masse popolari e quelli che dovevano essere inclusi in una patria che in termini sociali ingiustizia sociale gli escludeva quindi la parte da conquistare mi sembra uno slogan che a cento anni
Di distanza che ancora una sua attualità in termini anche se vogliamo strategici programmatici
Perfino di slogan data veicolare delle scuole tre ragazzi che dell'idea di Patria ma forse mi dà un po'confusa grazie
Attenzione
Ringrazio
Relatori altri l'alto profilo dei loro interventi
A chi può far piacere all'ingresso nella sala attigua c'è in a disposizione un manifesto rievoca attivo del convegno e del centenario quindi chiedo gradisce
Può prenderlo
Un saluto a tutti ancora grazie
Ci rivediamo in una prossima occasione che certamente
La fondazione Alleanza Nazionale vorrà patrocinare su questi grandi temi della storia patria
Bene