Aldo Moro. L'Europa e il Mediterraneo

è un iniziare
Grazie ringraziamo innanzitutto il Presidente del Senato
Però Crasso per la
Gentilezza di stare con noi oggi per averci soprattutto ospitato e inizierei subito dandogli la parola ringraziandolo ancora
Per il tempo che ci deriva
Autorità Presidente Pieroni signore e signori
Con profonda commozione che sono qui con voi oggi per ricordare
Aldo Moro uno dei simboli più importanti della democrazia italiana
Uno per ricordare anche i cinque uomini della scorta che hanno perso la vita i trentasette lunghi anni trascorsi i tanti eventi che si sono sovrapposti a quei giorni drammatici
Non hanno minimamente consumato la memoria
Di un protagonista ancora moderno e lucido della politica il cui lascito del patrimonio
Comune di questo Paese
Personalità poliedrica
Moro non fosse solo un grande statista ma anche un fine studioso un docente universitario
Credeva fermamente nell'insegnamento e contino a svolgerlo cono autentica passione conciliando l'attività didattica con i gravosi impegni della sua attività politica e parlamentare
Sostenitore
Incrollabile dei giovani vedeva il loro i protagonisti del cambiamento gli attori del futuro del Paese l'espressione concreta della realtà in divenire alla quale
Egli fu sempre particolarmente attento
Fumo di partito ma la sua profonda idealità non gli impedì mai di guardare oltre
Di interrogarsi sulla natura dei cambiamenti politici sociali e culturali della nostra società e del mondo
è di essi riusciva
A captare con alcune
E onestà intellettuale ogni aspetto positivo
Penso ad esempio alla sua visione pionieristica della formazione della ricerca che nel mille novecentosessantadue
Condusse alla costituzione del centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei
Che riunisce tredici Paesi che si affacciano nel Mediterraneo
Quale
Il centro che ha formato a Bari centinaia di giovani ricercatori provenienti da diverse nazioni proprio del Mediterraneo
E progettato e hanno progettato anche interventi di partenariato sui loro territori sui diversi
Territori dei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo
Prima
Di lasciare
La parola agli illustri relatori che affronteranno in profondità i profili attorno ai quali svolta l'incontro di oggi
La visione di Moro rispetto all'Europa al Mediterraneo vorrei sottolineare
L'attualità straordinaria direi quasi chiaroveggente del suo pensiero su questi temi
Anche grazie al suo intelligente fiero meridionalismo guardo con
Modernità insuperata alla professione del Paese verso il Mediterraneo
Pur restando saldamente ancorato ha un'idea di Europa di cui non ha del visto molti degli sviluppi che aveva preconizzato
Amava ripetere che nessuno e chiamato a scegliere tra l'essere in Europa o nel Mediterraneo poiché l'Europa intera e nel Mediterraneo
Un'Europa che vedeva come una comunità allargata un'unione aperti alla collaborazione internazionale un baluardo di solidarietà e dialogo contro l'indifferenza dalla doppia vocazione complementare
Quella mediterranea e quella atlantica
Una doppia lezione che fa molto riflettere dal momento che viviamo oggi l'Italia si trova al centro di una complessa serie di principi di criticità che hanno origine in Europa per la crisi
Economica e politica del progetto europeo
Che hanno origine anche ai nostri confini orientali a causa del conflitto ucraino
Anche nel Mediterraneo attraversato da profonde fratture
Geopolitiche e da instabilità e insicurezza
Personalmente
Sono convinto che e necessario ribaltare le prospettive pessimistiche troppo spesso rimandate ripetute dai media e acriticamente interpretata da una parte della politica
Il futuro dell'Italia è saldamente e inevitabilmente in Europa e nel Mediterraneo il nostro europeismo e tanto saldo quanto la nostra volontà di cambiare l'Unione europea
Negli approcci di politica economica che devono perseguire con vigore crescita sviluppo e occupazione
Nei meccanismi di legittimazione democratica eh nella capacità di agire nel mondo secondo il peso economico politico e morale che a noi spetta
Quanto al Mediterraneo e tempo ormai di programmare
Attuare una nuova e più determinata politica nazionale che consideri insieme le vulnerabilità e le opportunità che provengono da questa vasta area
Vorrei ricordare alcuni dati significativi il Mediterraneo attraversato dal diciannove per cento dei traffici di merci a livello globale
Le economie dei paesi della sponda sud nonostante l'impatto della crisi politica economica sono in costante crescita
Così com'è in forte ascesa il livello degli scambi economici fra il nostro Paese l'area mediterranea pensate cinquantaquattro miliardi di euro
Serve quindi una strategia politica di sicurezza ed economica ed una serie di investimenti infrastrutturali necessari a valorizzare
La posizione geografica del nostro Paese che del mare
Mediterraneo e cuore e insieme anima
Concludo il mio più grande
In e importante intervento non può che essere nella visione internazionale di Moro
E il più grande
Lascito di questa visione internazionale che c'è al che c'era punto dato Moro e la sua capacità che in Italia troppo spesso difetta alle istituzioni alla politica di guardare oltre la singola crisi
Di pensare strategicamente di considerare il medio e lungo periodo come
Normare dimensione temporale della politica estera
Le criticità che oggi noi viviamo devono essere colte come altrettanto altrettante opportunità per lavorare
Sulle fragilità sulle vulnerabilità per rafforzare gli strumenti i processi valori e le potenzialità che nel Paese certamente non manca
Un processo che deve riguardare tutte le articolazioni dello Stato e richiede in primo luogo una politica capace di definire e perseguire anziché i propri gli interessi dei cittadini e del Paese nel mondo grazie e buon lavoro
Purtroppo devo
Tornare ha degli impegni che precedentemente presi ma spero di potere ritornare
Appena mi dividerò per potere arrivare ad ascoltare le conclusioni di questo interessante momento di incontro grazie
Grazie
Ringraziamo il presidente azionato
Ora la parola al senatore D'Ubaldo
Buongiorno quando abbiamo pensato a filoni
Altri amici nel compreso di
Affrontare degnamente ricordo timore ho visto che domani
Celebreremo ennesima volta appunto il ricordo del ritrovamento del suo corpo in via Caetani abbiamo pensato che forse era utile
Affrontare la questione della politica estera in modo che da alcuni mese alcuni anni
Costituito oggetto di approfondimento ed è la ragione per la quale il tema
è propriamente questo restringendo neanche un pochino lo spettro dell'osservazione e quindi concentrandoci sul ruolo che ebbe Moro nell'idea
Dell'Europa nel mezzo della guerra fredda nella fase conclusiva quasi della guerra fredda con lattice
Costituito della Conferenza dietro Genchi con tutto quello che
Attorno a questo atto fondamentale che conclude
La Conferenza di Helsinki si può immaginare forse all'origine quella del processo che porterà
Parta dopo passo alla emancipazione
Dal vincolo sovietico sia per quanto riguarda i diritti individuali sia per quanto riguarda la consapevolezza e la coscienza delle singole nazioni e quindi fino alla caduta del muro e secondariamente vanno perché
Abbia meno importanza la questione del Mediterraneo su cui il Presidente Galasso adesso ha voluto svolge la sua onorevole riflessione
Una questione mediterranea che ha avuto come epicentro in modo il commodoro laddove
Esattamente principalmente la questione palestinese è diventata centrare della iniziativa nello svolgimento dell'azione politica del nostro Paese che io mi fermo qui per non
Appesantire la riflessione che verrà sviluppata autorevolmente fra un pochino ma
Devo dare conto di due messaggi che sono un pochino articolati quindi farò un po'da bravo presentatore se è possibile
E il primo messaggio è quello del Ministro della ministra come si dice oggi boschi che non potendo presenziare voluto andare questa nota
Signor presidente destinato signor Presidente della Commissione care amiche e cari amici anche se non posso essere fisicamente presente
Vi prego di considerarmi con voi questo pomeriggio ricordare la figura di Aldo Moro in particolare il ruolo che egli ebbe sulla scena internazionale un campo meno esplorato probabilmente della sua lunga vicenda politica
Ma non per questo meno importante nel suo percorso di uomo politico e di uomo di Stato
Le due linee costanti della politica estera italiana come ebbe modo di dire diverse volte
Erano per Moro quella tra l'antica e quella europei Istica l'integrazione europea è del da lui definita nel mille novecentosessantasei
Aperti virgolette il salto di qualità dello stesso sviluppo democratico economico e sociale dell'Italia chiuse virgolette
E l'amicizia con gli Stati Uniti d'America la considerava piena e leale anche il tema è subalterna come dimostrò la celebre espressione
Tra virgolette ancora comprendiamo ma non condividiamo chiuse virgolette
è riferita
All'intervento della guerra del Vietnam
All'europeismo e alla sua antismog
Moro steppe poi affiancare un'intensa attività di dialogo mediterraneo col mondo arabo come con lo Stato di Israele insieme a un'inedita attenzione riprese emergenti
Certo oltre a tutto questo il convegno di oggi richiamerà sicuramente l'impegno di un'intera vita politica
Legato all'impresa di portare a compimento il faticoso processo di evoluzione del sistema democratico italiano
In modo c'è un'inquietudine crescente per approfondirsi
Del divario tra una società in fermento in particolare
Dopo il sessantotto uno politica bloccata ancora virgolette una democrazia difficile
Con ridotte possibilità di un vero e continuo succedersi di forze politiche nella gestione del potere chiuse virgolette
A questo blocco a questa difficoltà Moro contrapponeva l'obiettivo di dar vita ad una democrazia compiuta ad un sistema fondato sulla competizione illegale e trasparente
Tra posizioni politiche programmatiche alternative ed è quasi incredibile constatare come a distanza di tanto tempo la sostanza del problema che abbiamo anche noi oggi è proprio questa
Davvero non aveva torto dunque un grande amico di molti di voi di noi un intellettuale come Pietro Scoppola dicendo che aperte virgolette della frase di Scoppola
Aldo Moro appartiene alla storia della Repubblica
La sua figura è lontana nel tempo e la distanza da rende più grande ma lo spirito che lo animato è ancora un orientamento sicuro
Nel presente per le grandi cose nuove che il Paese attende chiuse virgolette per la citazione Scoppola
Per tutto questo dunque che vi saluto di cuore e vi auguro davvero con buon lavoro ministro boschi
Secondo e ultimo messaggio e del Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani il sindaco di Torino onorevole Piero Fassino ci dice
Alla figura di Aldo Moro dedico sempre un pensiero di rispetto e ammirazione avendo peraltro conosciuto nel corso della mia esperienza di Governo la Farnesina quale fosse ancora può
Pochi anni fa l'eco della sua azione come Ministro degli esteri nel periodo mille novecentosessantanove mille novecentosettantaquattro
Questo convegno su Aldo Moro l'Europa e il Mediterraneo organizzato in una sede istituzionale di assoluto prestigio e alla presenza di alte cariche dello Stato per tutto il Presidente del Senato
Cui va il mio saluto
Aiuta a inquadrare anche alla luce dei problemi odierni il ruolo che lo statista pugliese ebbene nello scenario internazionale in particolare in Europa e nel Mediterraneo sono convinto che riflettere oggi
Sul contributo dato da Moro alla disattenzione
E alla pace permette di comprendere quanto valga la funzione ove definita compassione lungimiranza
Dell'Italia nel mondo
Forse proprio con lo sguardo concentrato sulle tematiche di questo vostro pomeriggio di studio si può cogliere a distanza di anni significato
Della pazienza la pazienza tra virgolette pazienta politico-diplomatica
Ovvero una feconda pazienza intesa come discernimento e visione strategica pur nel tempo Astra e difficile Arcore difficile della competizione tra est e ovest
Che fa questa pazienza della politica estera molo Thea una lezione incancellabile
E più ancora una
Mozione dell'intelligenza proprio il rapporto al grande obiettivo di una nuova dimensione di progresso e di giustizia dei popoli
L'Italia in questo solco ha esteso e rafforzato negli anni Sessanta e Settanta la sua funzione di equilibrio nel Mediterraneo
Mediterranee d'Europa come vediamo i nostri giorni sono dentro i processi di ricostruzione del mondo
è la ricostruzione del mondo l'imperativo forte nobile
Assunto dalle classi dirigenti dell'occidente democratico che alla fine della seconda guerra mondiale mira a dare sbocco a un'istanza di superamento delle ricorrenti tentazioni bellicista
E vive questa idea della ricostruzione del mondo malgrado tutto nel corso della guerra fredda
Rappresentando un fiume carsico che in ultimo si ripropone con tutto il fascino della virulenza che abbiamo sperimentato negli ultimi venticinque anni
Quale l'esigenza della nuova mondializzazione oggi al pari di ieri occorre una visione unitaria
Si sta potremmo dire che accompagnò l'operazione largamente ascrivibile alla lucida capacità negoziale di Moro destinata a sfociare nel mille novecentosettantacinque
Nella nella firma del trattato di Helsinki e da quel capolavoro sui diritti umani
Da difendere rispettare al di qua e al di là della cortina di ferro
Che scaturirà dinamica volta fatalmente a determinare passaggio dopo passaggio la caduta del muro di Berlino
Per questo Moro e attuale lo esse torniamo a riflettere sulla trama di pensieri
Iniziative politiche Daloui sviluppate in un contesto di tensioni e minacce internazionali molto acute
Proprio a causa delle quali con ogni probabilità fu eliminato criminosa mente dalla scena pubblica italiana
Questo ricordo di Moro non ci deve abbandonare
Specialmente alla vigilia della data che riporta alla memoria la tragedia del nove maggio mille novecentosettantotto
La politica cambiava corso spezzando grandi speranze con il ritrovamento del suo corpo senza vita in pieno centro storico abbia Gaetani
Ecco
Non possiamo dimenticare
Questo è il motivo per il quale desidero esprimere il mio più vivo compiacimento per questo convegno da voi promosso anche se devo
A rappresentare al tempo stesso tutto il dispiacere che nutro per l'impossibilità a presenziare come pure contavo di fare all'incontro in Sala Zuccor Zuccari vi auguro sinceramente buon lavoro e mi fermerei qui Presidente
Sono stati due assunti deliberare due salute quindi
E adesso chiamerei per entrare nella serie di relazioni che erano previsti l'onorevole Gero Grassi e l'onorevole Mattarella andrà
No ho cambiato
Divertente
Perché c'era
Presente Presidente scusi
Per la causa
Insomma
Parto Gero parlo anche
Buonasera
Io credo
Che
Sia impossibile
Parlare di Moro
E del mare Mediterraneo senza
Immaginare che cos'è la Puglia
Una regione con
Circa ottocento chilometri di costa nella quale Moro nasce a maglie nel Salento
L'idea Taranto sullo Ionio e poi si trasferisce a Bari sull'Adriatico
Anche da Presidente del Consiglio
Moro era solito passeggiare sul lungomare di Bari
Parlare di Moro significa ricordare
Che nei comizi della costituente del quarantasei
Moro diceva
La persona prima di tutto
Ogni persona
E un universo
E diceva una frase che in quel momento sconvolgeva
Il cuore il cervello dei cafoni pugliesi termine cafone impositivo
Lui quando parlava del mare Mediterraneo diceva né quarantasei
Un mare porco di sangue della nostra migliore gioventù
Questa frase del quarantasei ovviamente Moro la riconduceva alle migliaia e migliaia di morti ventenni ventunenni
Che macchiano di sangue il Mediterraneo nella seconda guerra mondiale
Questa frase
Che lui poi ha ripreso dopo quando
A noi giovani negli anni settanta
Riproduceva
In chiave
Moderna
Alcuni concetti che aveva sviluppato nelle piazze di Puglia né quarantasei quando
Sì confrontava con Giuseppe Di Vittorio
Quel mare sporco di sangue della migliore gioventù
Potrebbe
Riecheggiare oggi in un altro contesto ma sempre nel mare Mediterraneo
Anche se
A noi forse fa male dirle
E sentirle queste cose
Perché noi viviamo in una società che spesso
Ex felice quando ignora
O quando fa finta di ignorare
In quelle piazze e quarantasei
Dice la Gazzetta del Mezzogiorno
Moro non era compreso dai pugliesi e come facevano a comprenderlo se parlava di Stato etico di diritto e morale di unità e pluralità di reato
Era praticamente
Impossibile da comprendere
I
Più grandi interventi di Moro sul mare
Sulla politica estera
Lui li ha fatti alla Fiera del levante di Bari
Che ora all'epoca la vetrina
Internazionale
Per la quale Moro parlava
All'Italia all'Europa
E al mondo
Ci sono in quei discorsi fatti
Nel quindicennio
Sessantatré settantotto
Sia dal Presidente del Consiglio che da ministro degli esteri
Dei riferimenti di una attualità stravolgente
Pensate alla insistenza motiva
Sull'esigenza di armonizzare lo sviluppo e la distribuzione del potere e della ricchezza
Oppure nel discorso del settantacinque
Un capitolo dedicato al rapporto tra costo del lavoro economia del Paese l'esigenza di non scaricare sulle nuove generazioni
In termini di disoccupazione l'onere dell'aggiustamento economico un discorso anche questo di una grandissima attualità
Oppure quando sempre alla Fiera del levante rivolgendosi agli imprenditori
Lì invitava a considerare non
Un pozzo da raschiare il Mediterraneo
Ma un luogo da valorizzare nel quale investire nuove tecnologie e nuovo sapere
Per Moro la Fiera del levante
Sostituisce e lo dice in un'occasione
I vertici militari dell'Italia fascista e dell'Italia della seconda guerra mondiale
Moro parlava alla fine durante sempre di Unione
E
Amicizia di tutti i Paesi del Mediterraneo
E poi dice nei fatti questo sviluppo della politica mondiale sotto la pressione di valori emergenti della persona umana del progresso democratico
Si intravede l'ambito di una società umana sottratta alla guerra
All'ingiustizia dall'oppressione
Il Mare Mediterraneo
Diventi il crocevia della pace europea
E l'Europa non si chiuda nei suoi stretti confini immaginando che tutti i popoli del Mediterraneo
Per cultura tradizione e storia possono e devono essere considerati amici nella rincorsa alla democrazia alla libertà e allo sviluppo
Chiediamo agli italiani
Di pulire la libertà
Italiana
E la libertà dei popoli del Mediterraneo con la stessa intensità con l'assenza forse con la stessa convinzione
Se gli italiani rincorre avranno la libertà e la democrazia dei popoli del Mediterraneo
Aiuteranno la libertà del popolo italiano
Che cos'è il mare Mediterraneo per Moro
Non vincere mare inquieto carico di storia
Portatore ed armonizzatore di grande civiltà
Vogliamo nel Mediterraneo
La pace e lo sviluppo che per tanti secoli il Mediterraneo non ha avuto
E poi aggiunge
Desidero sottolineare
Con tono sommesso
L'importanza che l'Italia attribuisce ai contatti economici e all'instaurarsi di correnti di traffico con i Paesi del prossimo del lontano Oriente
Con i Paesi dell'Africa quella più vicino
E quella più lontana
Con tutti i Paesi di nuova indipendenza
Che mi era responsabile autogestione dello sviluppo Sempronio in modo particolare la necessità di stretti rapporti con i Paesi di più matura economia industriale
Ma accanto
A queste frasi che sono programmazione o indirizzò di strategia
Un euro
E conosciuto e gli ho ricordato da qualcuno e anche biasimato
Come colui il quale
Propose e mise sul tavolo quello che
Viene chiamato il mutuo Moro
Che cos'è il lodo Moro
Nel pensiero Morfeo
E l'autodeterminazione dei popoli
E il diritto della Palestina ad avere un territorio ma è anche la salvaguardia
Del diritto dello Stato israeliano ad avere analogo territorio
Devo dire che
All'epoca ma anche oggi
Israele non ha mai preso bene
Il lodo Moro
Perché se l'avesse fatto a distanza di trentasette anni dalla morte di Moro
Non avrebbe avuto più senso Pappalardo nel nome non come elemento storico ma come elemento di grande attualità
Inutile far finta di non capire o di non sapere
Che il lodo Moro non è esternò
Al rapimento e all'omicidio di Aldo Moro
è agli atti delle Commissioni d'inchiesta
Il tentativo
Del Mossad
Di offrire armi e soldi alle Brigate Rosse con l'obiettivo specifico di destabilizzare
L'Italia
Non sono supposizioni
La pace si difende
Attraverso un'azione rivolta a modificare le condizioni che spesso concorrono a provocare i conflitti armati
Sotto questi aspetti diceva Moro
Il tema dello sviluppo dei paesi di quello che volgarmente chiamiamo terzo mondo o Mediterraneo non europei io e della responsabilità dei Paesi industrializzati
Nel contributivo attivamente e tutt'uno
Con quello centrale ed essenziale della pace
E allora riecheggiano e concludo alcune frasi di Moro
Che non dovrebbero essere recitate nei convegni
Questo Paese non si salverà
La stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se non sorgerà un nuovo senso del dovere oppure o accanto
Obiettivo dell'uomo non è realizzare pienamente alla giustizia
Ma avere sempre della giustizia fame e sette
E infine
La frase che
è scolpita
Sul rifugio Moro a Predazzo tre mila metri di altezza forse la più bella
Quando Moro dice noi non vogliamo essere gli uomini del passato
Ma quelli dell'avvenire
Il domani non appartiene I conservatori e i tiranni e degli innovatori serie attenti senza retorica
E quel domani nella società appartiene anche per questo largamente alla forza rivoluzionaria saldatrice del cristianesimo
Lasciamo dunque che i morti seppelliscono i morti noi siamo diversi noi vogliamo essere diversi dagli stanchi errare i sostenitori di un mondo ormai superati
Concludo con un monito a me
La convegnistica su Moro è pregevole
E bene ha fatto
Il Presidente Fioroni a voler organizzare questo momento di riflessione
Ma la convegnistica su Moro non ci assolve
Da un altro problema
Questa società questi palazzi questo Paese
Questa comunità ha il dovere dispiegare ha figli e ai nipoti chi è perché ha ucciso Aldo Moro
E nessun convegno o esaudire questo bisogno di giustizia
Che prescinde dalle appartenenze e che taglia trasversalmente tutta la popolazione italiana io credo che noi a questa domanda abbiamo il dovere di dare risposte precise grazie
Grazie onorevole Grassi ora l'onorevole Marta grande
Non c'era
Parlare di Aldo Moro oggi non è semplice né scontato troppo spesso e tutt'altro che ha ragione la figura del politico è stata accantonata per lasciare il posto
Al mistero che ancora oggi a svolgere la sua morte
Il tutto a discapito del suo altissimo profilo di statista nonché di stratega di un disegno politico
Che già nel decennio precedente la sua morte aveva innescato un processo ride di radicale rinnovamento degli assetti del vecchio continente e di riflesso le scelte operative di quel mondo occidentale che oggi consideriamo come compiutamente nostro
Ma di cui proprio Moro congeniale spirito intuitivo
E per primo cogliere qui mutamenti che assumevano allora connotati meramente embrionali
La figura di Mori infatti risulta tra le più rilevanti nel contrasto delle relazioni internazionali che ebbero ad intrecciarsi tra la fine degli anni Sessanta e la metà del decennio seguente periodi in cui ricoprì la carica di Ministro degli esteri di Presidente del Consiglio
In virtù delle strategie che licenze di operare e che non interessarono solamente il nostro Paese ma anche il futuro politico dell'Europa per come oggi
O dovrebbe essere concepita
Proprio grazie agli incisivi interventi del Presidente Moro infatti nel periodo di cui sopra
L'Italia è più in generale tutta l'Europa go dettero di un particolare clima di stabilità politica che come è noto risultò essere diretta conseguenza
Di quella linea distensiva di Aldo Moro scelse di mettere in campo nei confronti del mondo arabo nonché la oramai celebre apertura a sinistra
Che solo in apparenza rappresenta un passaggio politico di esclusivo interesse nazionale dal momento che tale scelta per come viene strutturata assunse connotati di un autentico precedente
Tutto ciò contribuì non poco ad aumentare la stima nei confronti suoi e di riflesso nel nostro Paese da parte di principali Stati membri anche nell'ottica di una prospettiva futura improntata su un clima di effettiva collaborazione
Atta a favorire il processo di normalizzazione dei complessi equilibri esistenti allora tra i vari paesi del nostro continente
Fu lo stesso Moro tuttavia ad avere un ruolo di particolare rilievo nella preparazione diplomatica della conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa
Che si svolse tra il mille novecentosettantatré e il mille novecentosettantacinque e che apre un percorso politico di sempre maggiore integrazione tra Paesi dell'Europa occidentale e centrorientale
Ed è unanimemente riconosciuto l'importante contributo che egli seppe dare alla realizzazione dell'Europa politica
Che proprio nella prima metà degli anni Settanta veniva delinearsi con sempre maggiore forza in virtù di alcuni importanti decisioni assunti dagli Stati membri
L'azione di Aldo Moro in favore dell'integrazione europea infatti si espresse fin dall'inizio del proprio incarico di ministro degli esteri nel mille novecentosessantanove a partire dal vertice dell'Aja indetto per favorire il rilancio dell'unione politica
Egli espose pubblicamente con coraggio e con vigore in più occasioni la necessità di attribuire maggiori poteri al Parlamento europeo
E soprattutto di giungere ad un'elezione dei suoi membri a suffragio universale diretto anche con l'obiettivo sottolineato con convinzione di promuovere la partecipazione dei giovani al processo di costruzione europea
Anche attraverso la creazione la creazione dell'Istituto universitario europeo che sarebbe stato collocato a Firenze e nel quale lo stesso Presidente ebbe un ruolo di primo piano
Il primo mille settantacinque poiché l'Italia che si dette il semestre di presidenza della Comunità europea
E che in occasione del primo Consiglio europea e primo Consiglio europeo del sedici diciassette luglio
Proprio il nostro Paese convinsi partner della Comunità ad affidare al Consiglio degli affari esteri uno studio sulla possibilità di riformare il Parlamento europeo attraverso l'elezione a suffragio universale
Riteniamo perciò che fosse un caso che proprio in quel politico quel periodo Moro ricoprisse la carica di Presidente del Consiglio
Inoltre in occasione del Consiglio europea di Roma del primo e due dicembre mille novecentosettantacinque
Viene approvata all'unanimità dei membri della Comunità europea la riforma del Parlamento fissando le prime elezioni europee per la primavera del mille novecentosettantotto data che verrà poi rimandata al settantanove
Osservata perciò da questa prospettiva la figura di Aldo Moro alla luce del suo costante impegno finalizzato alla creazione di un'autentica Europa dei popoli
Assume un rilievo evidente anche in virtù delle scelte che i vari Stati membri ancora oggi Tantalo di favorire non riuscendo nella maggior parte dei casi a superare
Non essendosi saputi dotare per tempo degli strumenti necessari con cui avrebbero dovuto ed anzi dovrebbero sforzarsi di coadiuvare ogni singolo Paese ad imboccare il sentiero virtuoso della concertazione della condivisione
Pertanto non possiamo esimerci dal formulare una serie
Una serie d'obiettiva riflessione sulla tempistica con cui Aldo Moro scelse di favorire il dialogo tra i vari Stati membri
Capitalizzando ai massimi termini e le rare ma pur significativo occasioni di dialogo che in tal senso
Lo scacchiere politico europeo già di suo particolarmente complessa
Se profili nel corso del periodo di nostro interesse e neppure possiamo evitare di considerare la straordinaria modernità che contraddistinse l'operato del Presidente anche alla luce delle varie contraddizioni e del montante clima di dissenso
Che un sempre maggior numero di cittadini ero europei costantemente avvertono
A dimostrazione del fatto che la politica per evitare di assumere atteggiamenti arroganti ed autoreferenziali
Deve sapersi dotare di uomini capaci
Di una visione tanto più possibile a tanto più possibile ampia
Che sappiano partire da lontano nettissimo spessore morale e capaci di ispirare né i cittadini un sano sentimento di fiducia nelle istituzioni
Sarà perciò il caso che l'Italia ricordi assistenza e al mondo
E soprattutto all'Europa quanto il contributo versato in termini di idee concertazione e diplomazia
Sì è stato significativo per la costituzione di quel soggetto politico di cui tanto andiamo fieri organizzando magari proprio nel corso del due mila sedici
Una serie di significative iniziative per ricordare con il dovuto valore istituzionale il centesimo anniversario dalla nascita di Aldo Moro e promuovendo soprattutto in sede europea incontri a carattere scientifico politico ed istituzionale
Volti ad approfondire il contributo dato dal grande statista alla costruzione comunitaria sottolineando con particolare rilievo nel quadro delle commemorazioni per i cento anni dalla nascita
Il quarantesimo anniversario del Consiglio europeo di Roma del due dicembre settantacinque
Che fissa all'elezione diretta del Parlamento europeo favorendo collocazione anche un'obiettiva riflessione sulla dimensione europea del terrorismo politico
E della stagione degli anni di piombo rivolgendo proprio le istituzioni comunitarie ed in particolare al Parlamento europeo invito a promuovere iniziative congiunte a tal fine
Grazie
Grazie a un onorevole Marta grande
E adesso io chiamerei il professor imparato dal professor Agostino Giovagnoli così si siede prende fiato
Prego
Persona
Intanto
Rilevato che ha scritto preoccupato sita in modo particolare ha scritto ultimamente un saggio di grande rilievo sulla politica estera di Aldo Moro sull'intervento sulla molti polarità prego persone
Sì buonasera a tutti
Ringrazio
Il Presidente Fioroni l'onorevole Gero Grassi il senatore D'Ubaldo per
L'invito a questa importante iniziativa in una
Cornice come quella di Palazzo Giustiniani così suggestiva
Aldo Moro e il Mediterraneo
Un tema naturalmente di grande complessità è semplice nel novembre del due mila undici la cattedra di storia delle relazioni internazionali della Facoltà di Scienze politiche oggi Dipartimento dell'università degli studi di Bari Aldo Moro
Ha dedicato al tema appunto Aldo Moro l'Italia perché l'Italia repubblicana i popoli del Mediterraneo un convegno
Da cui poi
Sono stati pubblicati gli atti in un volume
Che credo superi le cinquecento pagine questo per far capire appunto la grande complessità del tema
E dato che
Non voglio corre il rischio diciamo di perdermi in questo mare
Ho deciso di
Concentrarmi su un tema più ristretto
E in particolare di diciamo coniugare i tre elementi che cosa che costituiscono l'oggetto di questa importante iniziativa di questa sera
E cioè Aldo Moro l'Europa e il Mediterraneo e quindi cercare di mettere in risalto
L'opera il contributo che
Lo statista pugliese
Ha portato al tentativo di farà sumeri diciamo un ruolo più rilevante alla CEE soprattutto negli anni settanta
In merito alle questioni aperti in quel periodo nei settori geopolitici del Mediterraneo e del Medioriente e il ruolo avuto da Moro per cercare
Di intensificare anche
La cooperazione
Tra lacera appunto l'Europa e i Paesi del Mediterraneo e del Medioriente
In
Io partirei dal periodo in cui Moro
Assunse la carica di Ministro degli esteri carica che tenne
Quasi ininterrottamente
Dal mille novecentosessantanove al mille novecentosettantaquattro
E in questo periodo Mauro diede vita ad una politica mediterranea e mediorientale di grande attivismo
Quali sono le ragioni appunto di questo attivismo beh innanzitutto c'era
In qualche modo
Da colmare una debolezza strutturale del ruolo dell'Italia nei contesti
Europeo ad ed atlantico attraverso
Relazioni più strette appunto con il Mediterraneo con il mondo arabo a cui l'Italia era legata anche da grossi interessi economici è con i Paesi dell'Est europeo
Ma c'era anche la volontà di inserire l'Italia di far svolgere all'Italia un ruolo più attivo nel processo di soluzione negoziale delle principali controversie che appunto infiamma vano
Il Mediterraneo il Medioriente in quel periodo
Penso naturalmente al conflitto arabo israeliano che dopo la fine della guerra dei Sei giorni aveva assunto diciamo le sembianze
Di una della cosiddetta guerra d'attrito cioè di un conflitto diciamo a bassa intensità
C'era sul tappeto la questione libica
A partire dall'estate mille novecentosessantanove quando appunto un colpo di Stato porto al potere
Il colonnello Gheddafi che inauguro una fase di tensione non l relazioni con l'Italia quando nell'estate code l'anno successivo del mille novecentosettanta
Decise
Di procedere con la confisca dei beni dell'ISAE degli italiani residenti in Libia e poi alla successiva espulsione di quasi tutta
La comunità appunto di nostri concittadini che vivevano nel Paese nordafricano
Quali sono i metodi utilizzati da Moro in questa false in prima fase sessantanove settantadue nell'azione diplomatica verso il Mediterraneo verso il mondo arabo
Beh soprattutto affidata contatti bilaterali ma anche rimarcando
La centralità del ruolo delle Nazioni Unite in un processo di soluzione pacifica e multilaterale delle questioni aperte nel Mediterraneo e in Medio Oriente
Scarso invece risultava il coinvolgimento dell'Europa della CEE
Salvo alcune eccezioni ad esempio Moro dalle come si evince insomma dalle carte del del fondo Moro conservato presso l'Archivio centrale dello Stato Moro dedica
Grande attenzione alla CEE
Parla molto di Comunità europea nelle visite svolte nei Paesi del Maghreb Marocco Tunisia e Algeria tra il gennaio del settanta e il giugno del settantuno
Moro e salto il Progetto di comunità magrebina a cui lavoravano appunto i Governi di questi tre Paesi
Visto in un quadro politico di raccordo tra appunto la sponda sud del Mediterraneo e l'Europa comunitaria
Non ha un
Carattere essenzialmente europeistico nemmeno però
La proposta fatta da Moro al Consiglio atlantico di Bonnie del maggio mille novecentosettantadue
Per la convocazione di una
Conferenza per la sicurezza e la cooperazione nel Mediterraneo mediterraneo cioè un'iniziativa analoga diciamo a quella della CSCE della Conferenza di Helsinki
Di cui hanno parlato i relatori che mi hanno preceduto
Conferenza per la sicurezza e la cooperazione nel Mediterraneo che però non si svolse mai
C'era sicuramente in Morone lanciare questa questa iniziativa la volontà di
E coinvolgere maggiormente i Paesi europei
Nei problemi del Mediterraneo cercare di far capire ai partner europei che l'Italia che
La sicurezza del Mediterraneo era essenziale per la sicurezza della stessa Europa
Dicevo che non è un'iniziativa però europei Istica tout-court
Perché perché prevedeva il coinvolgimento e la partecipazione non soltanto degli Stati Uniti dei rappresentanti degli Stati europei ma anche dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo eh naturalmente
In un quadro appunto bipolare delle due superpotenza dell'epoca Stati Uniti e l'Unione Sovietica
C'è una
Svolta nella politica mediterranea di Aldo Moro e
A mio parere è una svolta che avviene a partire dall'ottobre mille novecentosettantatré cioè
Quando scoppia il quarto conflitto arabo israeliano
La guerra dello Yom Kippur
Che ha come conseguenza immediata o quasi immediata
La crisi energetica dovuta alla decisione Presa
Dai Paesi produttori di petrolio riuniti nell'OPEC di ridurre le esportazioni di greggio verso i Paesi occidentali e di cui fanno le spese
In primis propri Paesi europei
Fortemente dipendenti da quelle
Forniture
Da questo momento la politica mediterranea dell'Italia e di Aldo Moro in particolare assume una dimensione europeista e lo si evince da subito il diciassette ottobre di quell'anno
Moro tenne un discorso al Senato
Lancio un appello per un'iniziativa della CEE
Nel conflitto arabo israeliano una iniziativa che non si limita soltanto al raggiungimento di una tregua tra
Egitto Siria e di Israele
Ma perseguisse invece un giusto accorto
Giusto accordo che secondo Moro doveva abbassarsi
Sulla applicazioni integrale quindi in tutte le sue parti in tutte le sue disposizioni della risoluzione numero duecentoquarantadue approvata nel novembre del sessantasette dal Consiglio
Di sicurezza delle Nazioni Unite
L'appello di Moro non rimase inascoltato su iniziativa italiane francesi infatti il sei novembre
Del settantatré di quello stesso anno i nove paesi della CEE Perdas una dichiarazione comune la cosiddetta dichiarazione di Bruxelles che faceva appunto riferimento
Alla risoluzione due quattro due come punto di partenza per un giusto accordo tra arabi israeliani
è un momento importante in un momento importante perché segna il punto di partenza di un processo
Che condusse l'Europa anche anticipando i tempi dell'alleato statunitense a parlare di diritti nazionali di identità nazionale
Del riconoscimento appunto di una patria ai palestinesi
Da questo momento si apre
Una Zico anche una fase di intensificazione della cooperazione tra Europa e mondo arabo il cui esempio forse più importante
E il cosiddetto dialogo arabo con la D maiuscola c'è una
Cooperazione diciamo istituzionalizzata tra i rappresentanti dei Paesi CEE e i rappresentanti della lega araba la prima riunione del dialogo euro arabo si tenne a Parigi il trentuno luglio
Del mille novecentosettantaquattro
Vi furono varie riunioni tecniche negli anni successivi naturalmente non starò qui a
A precisare ulteriormente
E tuttavia questo dialogo euro arabo non produsse quasi nessun risultato concreto
Quali sono i motivi
Beh innanzitutto una discrasia di obiettivi tra europei e arabi gli europei avevano obiettivi essenzialmente economici cioè innanzitutto quello di
Garantirsi appunto rifornimenti petroliferi
Quello di accrescere il controllo appunto europeo dei mercati mediorientali e anche quello di creare delle aree interdipendenti
Tra Europa e mondo arabo facendo perno anche sul ruolo di potenza civile dell'Europa
Gli obiettivi degli arabi erano invece senza mente politici cioè arrivare appunto al riconoscimento di una patria ai palestinesi
Oltre a questo
Possiamo parlare anche di tra virgolette
Interferenza da parte delle grandi potenze particolare degli Stati Uniti Washington fece conoscere agli europei
Il proprio parere sul dialogo euro arabo
In particolare
Gli Stati Uniti temevano che l'intensificazione delle relazioni economiche e commerciali tra Europa e mondo arabo
Avrebbe portato ad una sempre più pressante richiesta da parte degli Stati arabi dei governi arabi di forniture di armamenti mettendo diciamo in pericolo la sicurezza di Israele
Nell'area
E curioso notare come
Dalla metà degli anni Settanta fino alla fine di quel decennio
L'intensificazione diciamo della cooperazione euroaraba all'interno appunto del dialogo euro arabo
Si accompagni con ed enti che in qualche modo ed enti esterni che in qualche modo sono
I germi poi del suo fallimento
Troviamo il ministro Gentiloni
Dicevo che a partire dalla metà degli anni Settanta l'intensificazione della cooperazione euroaraba ci accompagna con e venti che costituiscono in qualche modo i germi del suo fallimento
Nel mille novecentosettantacinque scoppia la guerra civile in Libano
E la guerra civile in Libano miste e in evidenza drammaticamente l'incapacità da parte delle grandi potenze
Di
Pensare mettere in atto degli interventi risolutivi c'è grande prudenza da parte dell'Unione Sovietica sostanziale astensione degli Stati Uniti nel prendere parte
A quel conflitto
Immobilismo sostanziale da parte dell'Europa e quindi anche dell'Italia
Nel mille novecentosettantacinque poi c'è
Una difficile diciamo vertenza un difficile negoziato per il rinnovo degli accordi di cooperazione economica e commerciale tra la CEE e paesi del Maghreb
Con i paesi della Comunità economica europea che si rendono conto del fatto che il rinnovo di quegli accordi avrebbe potuto mettere in difficoltà l'agricoltura comunitaria e in particolare l'agricoltura dell'Italia meridionale
Nel mille novecentosettantaquattro era scoppiato
Il contenzioso tra Italia e Tunisia
Con il Governo di Tunisi che aveva denunciato l'accordo sulla pesca siglato con il Governo italiano nel mille novecentosettantadue è che accusava l'Italia di essere la sola ristretta usabili appunto
Delle difficoltà nel negoziato appunto tracce e paesi del Maghreb
La cartina di tornasole diciamo di questo momento difficile e a mio POR pare
La visita del Presidente egiziano ce li ha dati in Italia dell'aprile mille novecentosettantasei
Adatta era alla ricerca diciamo
Di nuove forme di sostegno di alleanza dopo la perdita sostanziale della partnership con l'Unione Sovietica
E guardava all'Europa non solo
Per una possibile assistenza finanziaria militare ma anche per un intervento più attivo nella controversa meridionale
E all'Italia era affidato un ruolo importante quello di mediare all'interno appunto dei partner europei del nostro Paese
E tuttavia l'Italia non sette soprattutto a causa delle difficoltà di politica interna svolgere appieno questo ruolo
Le prospettive e poi per un ruolo dell'ANCE e dell'Italia Medioriente si fecero ancora più pessimistiche e qui concludo con l'arrivo di Jimi carta dalla Presidenza statunitense alla Presidenza degli Stati Uniti
Che imposto una nuova strategia per la pace basata sulla ripresa della Conferenza di Ginevra
Basata sul sostegno che fu dato dagli Stati Uniti alla visita di Sadat a Gerusalemme del mille novecentosettantasette e che si concluse diciamo con gli accordi Di Campli ditte
Era chiaro che la direzione del negoziato sulla questione arabo israeliano era ormai negli Stati Uniti e tuttavia
L'Italia non riuscì accogliere il rovescio positivo di quella medaglia
Cioè il fatto che la conclusione di un negoziato del negoziato porto ad una stabilizzazione progressiva dei prezzi del petrolio
Per cui Governo diplomazia italiane avrebbero potuto impostare il dialogo con i Paesi arabi del Medioriente su motivazioni più squisitamente politiche e meno condizionate dal contesto economico
La morte la tragica morte di Aldo Moro
Dopo cinquantacinque giorni del sequestro
Portarono alla
Quasi totale fine della concertazione europea per arrivare ad una posizione comune sui problemi del Mediterraneo e del Medioriente si tornò a preferire l'azione bilaterale
Dice unta quasi da qualsiasi forma di raccordo con gli altri Paesi europei se non anzi
Apertamente diciamo concorrenziale grazie a tutti per l'attenzione
Grazie professor imparato ora la parola al professor Giovanni Lolli subito dopo il ministro Gentiloni
Grazie ringrazio
Gli organizzatori questo convegno e ringrazio Isabel Ceroni Gero Grassi Lucio D'Ubaldo per questo invito
Avete già sentito molto questo pomeriggio sulla politica estera di Aldo Moro quindi io mi limiterò soltanto ad alcune considerazioni così diciamo di carattere generale sulle quelle che mi paiono e le linee di fondo della sua politica estera
Che tra l'altro coi non è neanche distruggi bile dalla sua politica intende questo già un primo tratto che mi piace sottolineare
Perché io credo che quando parliamo della politica di Aldo Moro dobbiamo sempre fa riferimento a un disegno complesso ma coerente al suo interno che raccoglie elementi e differenti
Io
Cercherò naturalmente di sottolineare soprattutto gli aspetti che mi paiono ancora di attualità della sua politica
Certamente l'azione internazionali Aldo Moro si è sviluppato in un contesto quello della guerra fredda che un contesto definitivamente concluso
Anche se qualcuno forse pensa che non sia del tutto concluso e ogni tanto riemergono dei riflessi
Automatici magari quando si parla di Ucraina o cose di questo genere
E allora nei confronti della Russia si ragiona come se fossimo ancora quei tempi ma
Come ha detto giustamente ministro Gentiloni a Bari qualche giorno fa
Allusioni interlocutori importante che a anche nelle questioni mediterranee deve essere coinvolto ma
A parte questa diciamo questi retaggi del passato certamente quel periodo si è concluso e tuttavia questa è la cosa mi è interessante la politica e Aldo Moro contiene ancora dei forti elementi di attualità e questo senza un'iniziativa di oggi mi pare
Altamente significativa
Contiene elementi di di attualità perché in qualche modo si radicarsi radicati in un contesto che ha preceduto la guerra fredda e si è proiettata oltre questo contesto qui appunto gli elementi di attualità
Perché dico questo beh perché io credo che anzitutto va ricordata la l'eredità di De Gasperi cioè i Moro ha raccolto anzitutto l'eredità di Degasperi questo lo dico non soltanto nel senso della fedeltà atlantica che certamente ha caratterizzato appunto la la sua politica ma perché oltre a questo ha ereditato appunto il grande disegno europeista di di De Gasperi
Che poi prima ancora di essere un disegno è una capacità di pensare l'Europa come un tutto unitario al di là dei confini nazionale che viene dalle origini mitteleuropei di De Gasperi che viene dalla sua attenta considerazione di di tutte le vicende europee fra le due guerre ecco queste eredità Degasperi Anna
Mi pare abbia aiutato molto Moro a guardare l'Europa e l'Italia nell'Europa appunto con occhi
Che sono certamente quelli di De Gasperi e cioè occhi di un prospettiva
Estremamente ampia su questa eredità di fondo direi si è poi innestata anche aziende state molte altre spinte
E una loggia accennate quel nesso fra politica e se politica interna
Che è particolarmente interessante per noi oggi perché e quel nesso nazionali internazionale che è diventato sempre più importante
Nella delle dinamiche internazionali oggi ci rendiamo conto che il confine fra queste due sfere non può essere mantenuto rigidamente e questo già lo troviamo appunto in Moro e in questo cioè certamente un grande insegnamento e proprio il terreno delle questioni europee e certamente un terreno
Su cui appare con forte evidenza quotidiana direi questo nesso nazionali internazionali
Infine
Il direi anche l'importante spinta a guardare l'Europa in un contesto sempre più mondiale ecco questo che mi pare eh già un po'un po'del Moro degli anni Sessanta ma ancora di più nel modo gli anni Settanta
Anche l'ultima relazione faceva emergere con cui gli elementi in questo senso
Pensare l'Europa non solo nel nesso Italia Europa ma l'Europa nel suo complesso e l'Europa nel contesto internazionale quale ruolo dell'Europa e dell'Italia interno di questo sul piano internazionale
E a questo si collega molto mi pare
Quello che
è stata la sua attenzione
Nei confronti dell'azione internazionale della Santa Sede nei confronti Lazio internazionali Giovanni ventitreesimo di Paolo sesto
Perché io credo che spesso si faccia riferimento a all'ispirazione cristiana Aldo Moro giustamente che è stato una delle componenti sicuramente più importanti della sua politica ma non sempre
Credo si coglie lo spessore storico di questa sua ispirazione che era anche la capacità di con concreta di cogliere
La realtà dell'azione internazionale la Santa Sede in anni poi così importanti come sono stati gli anni
Dal appunto dal Concilio in poi
E e che è stata un'azione che si è sviluppata sempre più su un in un contesto mondiale e quindi nella capacità di Aldo Moro di utilizzare la prossimità della Santa Sede non tanto come credente ma anzitutto come osservatore attento dell'alta internazionale venissi fra l'Italia
Sì storici profondi fra l'Italia e il Vaticano e la capacità di utilizzare la grande prospettiva diplomatica
Per esempio di Paolo sesto per accrescere la politica estere italiana dice di uno spessore
Che non deriva immediatamente dal puro sviluppo dell'interesse nazionale
Del tutto legittimo ovviamente ma che
Consiglierebbe
L'Italia l'azione dell'Italia né CNEL nei limiti delle azioni di quella che si chiama una media potenza diciamo ma
In qualche modo proprio questo aggancio una realtà singolare ma certamente
Dotata di una quest'unica è salita di sguardo aiutato cioè
Aldo Moro a da sviluppare un'azione diciamo più ricca e più ampia
Questa capacità di guardare appunto oltre la guerra fredda senza mai dimenticare il re con realismo le la situazione ecco questo mi pare importante
Sottolineare l'equilibrio fra idealismo e realismo nel senso che la capacità di pensare in grande archetipiche appunto di Moro
Nona mai comportato la mancanza della capacità di leggere alta di legge l'appunto nei suoi limiti concreti
E nelle sue come dire stringenti necessità contingenti questo è sempre rimasto e tuttavia ripeto questa capacità di guardare oltre
Quante volte per esempio e qui il nesso di città quel cenavo privata Paolo sesto e Aldo Moro lo vediamo già negli anni Sessanta il perseguimento della pace no al grande come un grande orizzonte internazionali in cui l'Europa ha un ruolo particolare
Siamo in una situazione appunto di forte tensione internazionale est-ovest e via dicendo
Il tensione di Moro alle tematiche che riguardano il negoziati sul disarmo e poi naturalmente la cauta ma progressiva sintonia ancora volta da Paolo sesto e Moro sulla questione delicata del Vietnam
Che certamente ha visto in una prima fase soprattutto Fanfani muoversi con grande dinamicità ma Moro con la sua prudenza tipica in qualche modo
Ha ripreso quei temi è andato oltre e a
Maturato appunto più gradualmente
Una capacità di
Nel senza ovviamente venir meno i legami eviti vincoli di
Che le con gli alleati una capacità di guardare appunto a quel
Che di nuovo comportava la guerra del del Vietnam ora a me pare che tutto questo sia una premessa interessante vado molto rapidamente
Per poi gli anni più intensi la sua relazione internazionale che sono quelli dove il sessantotto quando Moro non è più Presidente del Consiglio
E ed è al di all'opposizione all'interno del suo partito l'opposizione non casuale perché è una scelta che Moro fa
Nella convinzione che il suo partito la maggioranza del suo partito il gruppo dirigente tuo partito non sia che ha più capace di capire veramente i tempi nuovi
E qui perché se è un'espressione sua i tempi nuovi sono i tempi del sessantotto se i tempi del movimento studentesco sui tempi del movimento delle donne e Moro ha una capacità straordinaria rispetto agli altri politici italiani
Democrazia Cristiana ma direi anche in generale anche perché comunista c'è molta fatica a capire
E che cosa sta succedendo l'hanno degli studenti eccetera eccetera e Moro invece capisce che c'è in atto al di là di questi dei fenomeni contestativi più superficiali cenato un che
Ovviamente ho profondo un cambiamento di mentalità che riguarda anche la politica estera cioè una presa di coscienza da parte
Dell'opinione pubblica la quale si impadronisce diciamo delle grandi questioni di politica internazionale alla luce di criteri di giustizia
Che conferiscono qualche cosa di nuovo appunto alla discussione sui temi di politica estera sono
Gli anni ditta alla fine diciamo la fine degli anni Sessanta
Sono anni in cui morsa del sviluppa quella che è stata chiamata la strategia dell'attenzione che qualcuno
Gli ha impropriamente attribuito con un'apertura nei confronti dei comunisti che non era tale nel contesto di allora non era questo il senso dell'operazione ma è mera operazione molto più profonda e cioè quel recepire questa istanza appunto dei giovani l'opinione pubblica per la pace per il superamento apolitica blocchi una istanza soprattutto muro morale che
Veniva raccolta patti comunista ma che in realtà
Era molto più vasta e più profonda che non si doveva appunto regalare a un solo ha un solo partito ed è questa la la stagione interessante
Del di un Aldo Moro ministro degli esteri soprattutto quasi ininterrottamente a parte il Governo
Andiamo ti Malagodi che svolge con continuità effettivamente una grande l'azione su più piani è stato ricordato prima il suo archivio
Che contiene tantissima documentazione che come dire di che dimostra appunto come seguisse con attenzione
I dossi e
E nel nella coscienza che diceva anche al modo in quegli anni i partiti non sono più onnipotenti dunque la politica deve ascoltare la società civile e anche sulle sue politica estera deve ascoltare la società civile questo indubbiamente
è un elemento di comprensione certamente originale ma fondato della realtà di quegli anni
Vado molto rapidamente agli anni mi avete successivi quando in realtà comincia a delinearsi quella svolta che si sovrappone alla dialettica della guerra fredda
Un altro tipo di configurazione degli equilibri internazionali sia pure in modo ancora estremamente incerto mi riferisco
Alla a Bertoluzzo alla fine del della dell'accordo dal lavoro che evidentemente ha rappresentato un terremoto
Di cui le conseguenze ancora oggi noi sperimentiamo perché evidentemente la fine di un sistema
Del monetario mondiale che aveva negli Stati Uniti il il Garante fondamentalista denti non si sentono
Finché non sono più in grado a loro economia non gli permette più anche altre questioni
Di sostenere quel ruolo e quindi la rottura di quell'ordine monetario
Investe l'Europa di un problema assolutamente nuovo
E questo problema assolutamente nuova il problema di darsi una propria politica monetaria cosa che l'Europa fa in modo molto confuso contraddittorio incerto
Soprattutto all'inizio ma poi porterà avanti ma al sapete poi dare al sistema unitario e poi all'Unione monetaria e all'euro e che che comincia però il cui profilo come dire premesse si collocano già in quegli anni
Ed è interessante che Moro
Che non era
Poi glielo aveva fare tanti sia familiarità con questi problemi sottolinea però una cosa semente importante cioè che l'Europa deve affrontarla nel suo complesso quindi non i vari Paesi in ordine sparso come tendevano a fare i vari Paesi europei
Che l'Europa deve farlo con un senso della propria autonomia rispetto agli Stati Uniti perché ormai questa dal punto di vista monetario una realtà ma non in modo conflittuale rispetto agli Stati Uniti
Cioè a me sembra che questo sia sempre presente nella politica di Aldo Moro un pensiero sistemico cioè la complessità della sua politica è questa cioè quella di guardare alle questioni immediate
Agli aspetti più stringenti ma al tempo stesso disabili inserire in un disegno complessivo
E di politiche interne di politica estera
Negli stessi anni Moro vede che volta questa questione esponente importante si stanno mettendo in moto le premesse di un mondo multipolare
E ci sono i suoi discorsi interessante il settantuno il settantadue al Consiglio atlantico
Quando da una parte sottolinea importanze lo sport politiche vibrante nei confronti Unione Sovietica dall'alta però sottolinea anche la novità dei rapporti e Stati Uniti Cina e quindi appunto se vogliamo sono gli anni in cui
Quel giovane funzionario dipartimento di Stato Samuel anche intona comincia a pensare altra logica dello scontro di civiltà perché comincia a capire
All'interno appunto di perfetto è stata che il mondo sta andando verso la multi polarità
Verso quella che noi oggi chiamammo la globalizzazione ed è interessante che Moro colga i primi passi di questo percorso
E anche su questo terreno inviti gli europei avere uno sguardo più ampia ecco che c'è un'insofferenza di Moro che emerge molto spesso
Giustamente
Nei confronti degli altri Paesi europei che hanno una visione e settoriale dal punto di vista dei Medea trattare quindi pensioni monetari questione però le sue finanziarie
Senza invece mantenere sempre il disegno politico di fondo per qui ogni volta che si discute questi problemi lui rilancia l'elezione diretta del Parlamento europeo cioè gli aspetti politici dell'Unione europea
E e poi anche a parte a parte la settorialità la capacità di pensare l'Europa con un soggetto nel mondo ecco questo mi pare
Un elemento sempre più forte sempre più crescente
Nella nella sua azione che troviamo ancora e vado a concludere non voglio fare aspettare il ministro Gentiloni che so a tempi
Ristretti faccio solo due accenni una molto breve perché già scusa è già parlato prima cioè la Conferenza di Helsinki che certamente aveva un grande Obiettivo quella stabilizzazioni le frontiere europee e quello della diciamo del superamento almeno tendenziale di alcuni del
Degli elementi di conflitto est-ovest
Ma era pensata anche questa da Moro nel contesto di un quadro
Molto più ampio che renderà possibile la distensione non solo proprio perché non si trattava più di ragionare esclusivamente in termini di rapporto est-ovest mentendo in un contesto più ampio
E qui il riferimento che si faceva prima
Alla a altri legame che li stabilisce in quegli anni nei primi anni Settanta tra questa discussione sulla sicurezza in Europa c'è se c'è la Conferenza di Helsinki
E la Conferenza emette la sicurezza nel Mediterraneo per Moro le due cose devono procedere contemperamenti perché l'Europa non può ragionare e a prescindere di questa questi legami
Che in Italia sono praticamente evidenti ma che comunque per tutta Europa sono fondamentali con il Mediterraneo e qui noi vediamo l'estrema attualità di questa dico di questa posizione
Infine ultimo elemento che mi pare interessante mettere in rilievo è la reazione di Moro
Allo shock petrolifero alla guerra del Kippur settantatré perché anche lì quella che poi è la sua riflessione sui temi di quegli anni e che mille austerità ai temi quindi di una
Ripensamento del modello di sviluppo
Eccetera eccetera ma la conclusione è che l'Europa può e deve aderire
Un ruolo non irrilevante in questa evidentemente di evidenza di una tensione nord-sud che appunto è diventata esplosiva
Dopo avere chi pure soprattutto dopo e lo shock petrolifero mentre perciò il petrolio e tutto quello che
Che ne è conseguito
Interessante da dire che su questo c'è una convergenza
Moro Berlinguer che non è una convergenza di di diciamo di scarso respiro ecco appunto non è legata sotto questo profilo alle ragioni della politica interna italiana a casomai
Vorrebbe questa convergenza
Trainare la politica estera italiana verso l'isontino più ampi
Ed è appunto anche nel nel fatto questa convergenza che mi che Berlinguer a modo suo vede nella sfida che viene da fuori dall'Europa una grande
Occasione
Per l'incontro lui nei termini come si diceva allora devo fra la tradizione comunista tradizione cristiana ma comunque
Una occasione anche lui per un ruolo più importante dell'Europa nel mondo mi sembra dunque che si vada sia estremamente attuale questa lezione dimoro sul
Sull'Italia che aiuta l'Europa
Non tanto ad aiutare l'Italia anche perché c'è anche questa nella saggezza di Aldo Moro che non dimentica mai rappresento il ruolo dell'Europa nei problemi del Mezzogiorno e via dicendo ma un'Italia che aiuta l'Europa pensarci con un soggetto
Globale anche coerentemente ancora eravamo appunto agli inizi della stagione della globalizzazione
Grazie
Grazie Agostino Giovagnoli diamo subito la parola al ministro Gentiloni
Craxi e grazie verte
Gero Grassi Lucio D'Ubaldo tutti gli organizzatori di questo incontro per l'invito
A ragionare sulla
Sull'attualità del
Della figura di di Aldo Moro per la nostra politica estera
Speso viene richiamata la sua celebre frase del del settantatré
Quando disse da Ministro degli esteri in Senato nessuno è chiamato a scegliere tra esse euro può essere il Mediterraneo perché l'Europa intera e nel Mediterraneo
E mi pare che Genova abbia ricordato in Aula qualche
Qualche settimana fa
E stiamo ancora lì
Stamani c'era proprio in questa sala un convegno del gruppo del Senato del del PD cui si discuteva di Mediterraneo
E del coinvolgimento dell'Europa nelle vicende di attualità dell'antiterrorismo della lotta al terrorismo dell'immigrazione
Questa sfida di di l'Europa intera e nel Mediterraneo è una sfida dopo quaranta cinquant'anni ancora
Assolutamente attuale
Moro credo che quando svolse tra tra il sessantatré il settantotto più volte
Il ruolo di Presidente del Consiglio divisione degli esteri
Ebbene una qualità particolare cioè da una parte ovviamente
La capacità di confermare i nostri
Ancoraggi fondamentali che sono tuttora le nostre ancoraggi fondamentali ma che ancor di più
E in modo più evidente lo erano negli anni sessanta e settanta
L'atlantismo
La dimensione europeista
Ma con uno sforzo straordinario di innestare in questi binari
Una logica legata si potrebbe dire al nostro interesse nazionale
Cioè a cercare di vedere
L'Atalanta ISMEA levo perché l'europeismo
Nell'ambito di un'idea che
Collegando come è stato prima ricordato politica interno è politica estera
Voleva recuperare il più possibile all'Italia un ruolo di
Un ruolo da protagonista
Che le tracce di questa impostazione autonomas
Le
Le vedo tuttora anch'io dopo quaranta cinquanta anni è capitato in questi mesi
Di sentirmi ricordare dal
Diciamo questo tipo di impostazione che non era solo di Aldo Moro dal
Nidi l'attuale presidente algerino
Bouteflika parlando di ditte il Ministro degli esteri Fanfani e delle sue capacità di decisione autonoma
L'attuale leadership iraniana parlando dei rapporti che avevano
Con Andreotti più o meno
In cui il concetto era
Questo Paese
L'Italia che era in fondo riuscito a mantenere quel quegli ancoraggi ma a dare al nostro interesse nazionale una dimensione
Autonoma esplicito
C'era in Morolla
L'idea che l'unione politica dell'europea dell'Europa fosse in continuità con la nostra migliore politica estera
E c'era però al
Forse la novità che questa unione politica dell'Europa dovesse tradursi anche in azione esterna
Quindi una Comunità europea che non dovesse soltanto unirsi in una dinamica di integrazione economica e la progressiva
Ma dove dotarsi sempre più di una capacità di intervento a livello
Internazionale
Perché nella sua ottica un'Europa unita allargata integrata significava indirettamente privilegiare in fondo l'europeismo rispetto all'atlantismo
Nel senso che il rafforzamento che noi dell'unità europea avrebbe in fondo corrisposto al tendenziale superamento di una logica rigida dei blocchi
E l'Europa avrebbe
In un certo senso agito contro la permanente divisione del continente
E riequilibrato amichevolmente questa divisione in un rapporto ovviamente di lealtà con gli Stati Uniti
Questo rapporto per Moro non poteva essere di subordinazione doveva essere per l'appunto un rapporto tra alleati
In un suo intervento parlamentare si esprimeva Moro in questi termini non abbiamo diceva non abbiamo difficoltà
A dire che intendiamo riconfermare la nostra autonomia la nostra originalità e dare maggior peso all'Europa in quanto unità nei rapporti che debbono essere fiducioso
Sì ma equilibrati con gli Stati Uniti d'America
Cose che possono apparire scontate al giorno d'oggi ma che
Erano il tratto di
Una
Idea
Particolare del rapporto
Tra la ditta il mondo e l'Europa diviso in blocchi in quel momento e l'autonomia possibile di un Paese come l'Italia
Un altro aspetto importante credo dell'azione di Moro in politica estera
Fu l'impegno per
Contribuire per quanto possibile la democratizzazione dei rapporti internazionali basti ricordare che nel settantacinque Moro era Presidente del Consiglio sotto la presidenza italiana della Comunità europea
Si riuscì ad affidare al Consiglio a fare esteri il compito di riformare il Parlamento europeo attraverso l'elezione a suffragio universale iniziativa che poi fu coronata
Nel dicembre del settantacinque dal Consiglio europeo sempre sotto presidenza italiana che approvò all'unanimità la riforma del Parlamento europeo fissando le prime elezioni a suffragio universale
Anche qui non li inseriamo un po'la distanza tra alla
Straordinario rilievo di queste conquiste settantacinque si decide
Il suffragio universale diretto per il Parlamento europeo e quello che poi siamo riusciti a costruire nei successivi quarant'anni in termini di poteri reali
Del Parlamento europeo di capacità effettiva di incidere del Parlamento europee
Il terzo aspetto che vorrei sottolineare del del pensiero di Moro in politica estera
E questa idea
Indivisibile
Della sicurezza
L'idea cioè che per l'Italia e per l'Europa il concetto di sicurezza non potesse esaurirsi nel cappello Atlantico o anche nella dimensione contenente continentale ma dovesse
L'idea di sicurezza affermarsi con uno sguardo rivolto principalmente al Mediterraneo
Ed era l'Italia per Moro il candidato naturale assumere questo ruolo di Paesi del ponte di paese cerniera interprete dell'esigenza dei Paesi del sud rispetto al cuore contentare nell'euro
Attenzione ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo concreto sviluppo di una dimensione mediterranea dell'Europa
Con il pieno sostegno e la promozione dell'adesione alla Comunità Europea di Grecia Spagna e Portogallo che poi si concretizzò negli anni ottanta
Diceva in un altro suo discorso parlamentare ci sembrerebbe incompiuta la democratizzazione già realizzata o in corso in questi Paesi la Grecia la Spagna e Portogallo
Se essa non avesse il suo corollario in un ulteriore allargamento che oltre tutto
Ciò serve a riequilibrare una Comunità europea che altrimenti sarebbe condanno politico dell'Italia e anche il danno politico generale sarebbe squilibrata verso il nord Europa
Si tratta di una visione dell'Europa a cui l'Italia non è mai venuta meno
Pur nel susseguirsi di nuovi Parlamenti e di nuovi governi
E che in fondo è il filo che tuttora ci spinge ad essere
Uno dei Paesi che con maggiore forza promuove l'allargamento l'integrazione in Europa penso ad esempio della Regioni a noi vicina dei Balcani occidentali ha legame che
Il percorso faticoso di allargamento dell'Europa i Balcani occidentali a con
La democratizzazione dei quelle di quei Paesi il loro sviluppo economico la gestione ordinata dei flussi migratori
Un percorso che ha fatto enormi passi avanti se ricordiamo a cosa è stata l'emergenza migratoria
Vent'anni fa nei Balcani occidentali ha come gradualmente si è riusciti a gestirla
Abbiamo una ulteriore nuova conferma di come
Questa idea dell'Europa come
Grande motore di democratizzazione
E dell'adesione all'Europa come compimento di processi democratici nei paesi vicini sì assolutamente
Strategici una visione che Moro
Allargava
Più in generale ai Paesi in via di sviluppo all'Africa
Che
E credo
Tornando alla frase iniziale l'Europa il mondo e il Mediterraneo
Con una fortissima insistenza nell'idea che
Bruxelles dovesse avere una capacità di decisione di scelta nelle politiche che investivano il Mediterraneo
Anche qui una lezione per oggi noi siamo reduci
Da un
Una reazione un parziale risveglio della coscienza europea c'è stato questo vertice dei Capi di Stato e di Governo
Dopo la tragedia del diciannove aprile nel Canale di Sicilia c'è stata una risposta a molti avevano parlato di naufragio dell'Europa quel diciannove aprile
è obiettivamente bisogna dire su iniziativa italiana quel vertice
Ha dato l'idea di un'Europa che comunque almeno reagiva a una tragedia come qui
E tuttavia dobbiamo essere consapevoli che
Al di là dei risultati che quel vertice ottenuto anche significativi in alcuni
Per alcuni aspetti penso
All'intensificazione della presenza aeronavale da parte di diversi Paesi europei nel contesto del Mediterraneo
Intensificazione deciso ormai Garda da undici Paesi che nelle prossime settimane sicuramente né con voi né coinvolgerà di altri
Ma certamente resta
Una grande difficoltà a condividere a livello
Comunitario europeo le scelte fondamentale
Resta una grande difficoltà condividere il peso degli accoglienza dei rifugiati dei richiedenti asilo
A passare dal criterio attuale della
Volontarietà nell'accoglienza a un criterio che sarebbe più degno di un'Europa unita e cioè di una scelta
Dell'Unione che poi attribuisce a seconda delle dimensioni delle capacità economiche
Della popolazione dei vari Paesi il peso dell'accoglienza e invece siamo ancora
Lontani da questo c'è ci sono paesi in Europa che accolgono due trecento mila richiedenti asilo e ce ne sono altri che ne accolgono pochissime centinaia
E che esibiscono questa
Non volontà di condivisione politica
Quindi il percorso
Verso questa Europa più integrata questa Europa non solo continentale del nord ma aperta al Mediterraneo questa Europa capace di azione politica esterna
Ha fatto dei visti progressi
Significativi in questi quaranta cinquant'anni
Ma resta tuttavia ancora lontana non solo dal mito Degasperi hanno dal mito di Spinelli della Europa federale del federalismo europea ma anche
Dalla concezione politica profondamente politica di di Aldo Moro
E
E lo voglio sottolineare concludendo per dire che alla politica che dobbiamo
Tornare e rifarci
Se
A un nuovo passo avanti di questo percorso vogliamo davvero pensare se vogliamo scommetterci se vogliamo sperare di darvi un contributo
E torno a farlo richiamando un altro passaggio di un discorso parlamentare del settantadue quando Moro
Dicevo che è un'Europa che si svilupperà economicamente senza sviluppare nello stesso tempo le proprie istituzioni non sarà né efficace né fedele all'ideale democratico comune I Paesi
Che la compongono
Quindi un'Europa più politica e più democratica
è la sfida di questi mesi di quest'
Chi ultimi tempi e degli anni che abbiamo davanti
Alle spalle dobbiamo riconoscerlo con sincerità abbiamo un decennio di un'Europa
Molto tecnocratica
Di un'Europa caratterizzata dalla dittatura dei regolamenti
E non sono in campo economico perché
Un'Europa caratterizzata da una visione rigida delle sue re regole e delle sue procedure
è stata anche un'Europa che
Forza contribuito
A creare dei fattori di tensione nei suoi confini
Che certamente hanno avuto come protagonisti determinanti
Altri soggetti in primo luogo la Russia di Putin ma non credo che non possiamo nasconderci che
Nell'emergere di quell'attenzione
E di quella
Reazione aggressiva inaccettabile da parte della Russia con la missione della Crimea e con le pressioni continue dei confronti delle Regioni orientali dell'Ucraina
All'origine di questo oltre a scelte inaccettabili della Russia c'è stata anche una gestione dell'allargamento dell'Europa
Molto dettata dalle regole della tecnocrazia dall'astrattismo dei regolamenti e poco improntata a una visione politica alla politica dobbiamo tornare
Io penso che
Se c'è un merito che il Governo a Renzi può deve rivendicare quello
Non sempre portando a casa successi
Ma certamente di aver
Riti portato l'Europa ad essere una Rena in cui si confrontano
Si scontrano talvolta idee diverse di politica sullo sviluppo economico sull'immigrazione sull'allargamento l'Europa non è
Un elefante immobile dominato da regole l'Europa è uno spazio in evoluzione in cui la direzione di marcia è fondamentale
E Governi che hanno in mente una direzione di marcia che punta alla crescita economica lo sviluppo dell'integrazione e al rafforzamento della capacità di azione esterna dell'Europa come il Governo italiano
Hanno
Il dovere di battersi in questa direzione
E quel compito individuato quaranta cinquanta anni fa da Aldo Moro spetta ora a noi noi parlamentari a noi membri del Governo
Ed è un compito nobile perché credo
Resti e nonostante tutto nonostante i rischi che anche
Ci verranno
Forse nel Regno Unito nei prossimi due anni anche se io sono moderatamente ottimista sul fatto che
Anche la leadership del partito conservatore alla fine si batterà
Per la permanenza del Regno Unito nell'Unione europea ma di fronte ai tanti ostacoli
Resta il mito di un'Europa unite federale
Come diceva De Gasperi uno dei
Pochi miti positivi a cui dobbiamo rifarci richiamare le nuove generazioni grazie e buon lavoro spericolato
Mentre salutiamo ringrazio il ministro Gentiloni o Padova concludere rapidamente visto il tempo che vi abbiamo sottratto
Intanto ha ragione genero
Tempo metto ma perché facciamo questo non ci si mandano continuare il lavoro
Che ci avvicina speriamo
Ha una
Parola di verità sulla morte di Moro però non si può occupare di mamma della morte di qualcuno se non si appassiona e ce l'ha dimostrato Paolo parlandone ora
Al pensiero tra vivo di quella persona soprattutto se quel pensiero come in questo caso
E profetico uno di questi giorni
è più che profetico perché ma lo sa sia abituato non solo a cogliere i segni dei tempi lo diceva Giovagnoli prima l'ha ricordato più volte presso il parco
Ma cogliere il germoglio appena spuntava della cosa nuova che usciva fuori e ha disegnato ci sopra il futuro noi parliamo oggi ci siamo dentro una situazione complessa ascoltando le relazioni ma lo fa più volte il Presidente del Consiglio
E il Ministro degli esteri
Mi appello più complicato della storia accennato Agostino prima ha detto ma
Era finita Nixon a Ferragosto del settantuno fece
Disse che la convertibilità del dollaro-euro non esisteva più
Cosa che può sembrare banale l'America si sentiva insidiata dalla crescita dell'Europa ma di fatto quella portata una grande svalutazione ometto da esportazione americane
Sofferenza europea sofferenza dei Paesi arabi Paesi arabi che devono guadagnare di meno su il barile del petrolio si può storia che abbiamo visto
Tante volte ne producono di meno e noi restiamo dentro questa cosa appesa dicono una serie di
Di preoccupazioni
Di paura mette carità questo
Scoppia Rio anche porsi ci finisce dentro la guerra il tentativo di dividere l'Europa e da una
L'Italia dal proprio giardino di casa che il il Mediterraneo
La sofferenza di un'Italia che con Aldo Moro incomincia ad apprezzare e ha ragione Paolo con Aldo Moro alcuna se
Responsabile della politica estera prevalentemente democratici cristiani che avvertono come vanno divergenti in quel momento
Le legittime aspettative di un'Italia che può crescere da Potenza locoregionale con le aspettative degli Stati Uniti e all'interno di questa situazione si inserisce il lavoro e lo sforzo
Di Aldo Moro seppure rappresenta anche in politica estera una discontinuità
Continua con l'idea che la politica estera serva anche a stabilizzare la politica interna perché quello era l'anno dall'avanzata del PC degli scontri sindacali del dramma del del terrorismo quindi lo tiene venne presente realmente ben presente che
La prima cosa che prova a fare cercare come seminare il Mediterraneo ce l'hanno spiegato abbondantemente tutti quelli che sono
Intervenuti a cercare di vedere come ridurre i conflitti in quell'area
Io
Preparando questo convegno mi sono riletto i commenti americani la visita di Aldo Moro del settantaquattro nel Medio Oriente
Non furono netti redditi nel ritenuti utili
Nette versanti perché molto probabilmente già allora quell'idea di Medio Oriente come Giardino di casa nostra necessità di uno spazio politico autonomo per l'Italia ha portato di fatto a un superamento
Di un bipolarismo che non era un bipolarismo politico tra la NATO il patto diversa
Ma era contemporaneamente anche un bipolarismo economico che ci vedeva dentro tentativo di fare la conferenza sulla base
Di quella europea una Conferenza mediterranea perché modo multipolare si potessero risolvere i conflitti
Ci ha provato quarant'anni fa
E aveva intuito già allora quello che oggi faticosamente siamo facendo lo fanno modo carattere caratteri sì uno pensa Moro prima Moro era un po'utopico quando pensavo queste cose no era molto pragmatico perché lui mischiava insieme l'idealismo
Cattolico con il pragmatismo in politica estera come in politica come in politica in Terna
Ma venato da una
Dal realismo che era pessimista anche allora perché con la Comunità europea che
Incominciava a muovere i primi passi noci davanti al siamo lamentati per anni o recenti dell'asse
Franco-tedesco allora l'asse franco-tedesco era molto più
Novità in quanto
Non sia non sia non sia stato oggi la presenza la presenza militare all'interno del Mediterraneo da parte degli Stati Uniti
E l'instabilità di quell'area non lo facevano essere ottimista nonostante tutto insiste sul tentativo di creare un multipolarismo insiste sulla conferenza del Mediterraneo
E insisto soprattutto nella convinzione che un po'quello che ci ha detto Paolo adesso dico dico
Sostanzialmente lo stesso modo ma con due sottolineature più
Moro non tiene presente solo in quel momento la Comunità europea che l'elemento di novità fatene come un grande considerazione anche località l'idea che l'Italia acquisisce una forza autorevole e autonoma se si gioca una partita vera
All'interno dell'ONU credibile e all'interno della comunità europea
A Porto all'interno dell'ONU con un'idea che persegue anche all'interno e la Comunità europea che sembra banale
Ma quel quel momento era complesso sostenere che ci fosse una relazione diretta tra Paesi occidentali consumatori e produttori di materie prime incominciare Paesi arabi ai produttori del del petrolio
Come per creare questo elemento di
Di vicinanza e la prima volta perno correrà Giovagnoli e imparato Provence sessantanove quando teorizza una cosa e
Veramente ero profetica allora parlando alle Nazioni Unite di una convenzione integrare la pace
Dicendo se noi non riusciamo a trovare
Una compensazione una specie di guerra mondiale allora non si parla di globalizzazione
Oggi c'è facile parlare dalla globalizzazione anzi diciamo non gobba leggiamo sul risolti globalizzato ma anche i diritti globali siamo la solidarietà allora mille novecentosessantanove
E parla lingue far mondiale di fatto
Di come fare una convenzione integrale della pace per consentire
Che ci sia una stabilità
Nelle varie regioni del mondo portata da una riduzione della differenza sociale economica e dei diritti che sono in palio detto oggi sembra una cosa banale detto allora è una cosa sostanzialmente oltre la profezia
La stessa partita va giocata
In Europa nel cercare che non sia sull'asse franco-tedesco
E la gioia nel cercare di non avere le risposte tecnocrati che che sarebbero state molto più semplice allora con i ma che io come che ne ismi di svalutazione inflazione
Avrebbe avuto molte più
Possibilità di azione di quello che oggi non c'è vediamo dentro l'Euro con la moneta unica eppure nonostante questo
Moro persegue una politica all'interno dell'Europa che è controllata colta scotto sbagliato e è alta prova elementi di innovazione rispetto all'asse franco-tedesco
E trova una risposta che anche allora non era solo il rigo ritmo portata avanti dalla Comunità europea e questo mi ha colpito perché proprio da da semplice lettore ma
Credo che sarebbe utile leggerlo anche Matteo Renzi in questi giorni
Un articolo del quattro dicembre il settantaquattro
Che Aldo Moro scrive sul Sole ventiquattro Ore spiegando sostanzialmente le ragioni per cui
Non bastava in modo astratto parlare di rigore
Ma noi avremmo potuto parlare di una rigore se si parlava di una politica seria che era in grado di ridistribuire all'interno dell'Europa
I costi ma se mentre ridistribuire i costi che sarebbero gravati in maniera diversa sui soggetti politici e nazionali sarebbe stata in grado di farlo solamente se si andava una grande ridistribuzione dei redditi
Quattro dicembre del mille novecentosettantaquattro perché la preoccupazione di modo che in quel momento era
Che l'Italia non si giocasse
Il rischio di perdere le conquiste del posto sessantotto che avevano portato avanti battaglia dei diritti per i lavoratori e benefici sociali che per la prima volta non stati messi erano stati messi in campo
Io credo che in questo c'è tutta una visione
Veramente
Innovativa e con compiti
Che dobbiamo ancora portare avanti poi alla fine nel dialogo tra le due cose ex CT ne hanno parlato tutti rappresenta il vero dialogo vero
Prima corsa reale a frenare la corsa agli armamenti la mette in piedi e la realizza e la realizzatori
Come l'elezione diretta che la cosa a cui ha comprata concreto Toso Paolo Gentiloni prima che l'ha ricordato nata grande due dicembre del settantacinque
Decidono di fare
La prima elezione diretta del Parlamento europeo
Siamo rimasti lì speriamo progressivamente di raggiungere un'unità politica crescente che dare delle risposte quel percorso che Commodo sia si è avviato e approfittando qui anche vera presenza di Enrico
Gasbarra che lavoro sta in Europarlamento ed è su questi temi saggia iniziato a lavorare per questo lo ringrazio
Noi nell'ultimo Ufficio di Presidenza anche su una serie di considerazioni che
Marta aveva fatto oggi pagavamo dibattuto la
Abbiamo chiesto al Presidente di Camera Senato adesso lo faremo formalmente
E al Presidente della Repubblica non solo alle iniziative per cento anni dalla nascita l'anno prossimo ma due cose in modo particolare
Se oggi c'è un Parlamento eletto lo si deve a quel due dicembre del settantacinque a Roma che parti con l'elezione diretta
E credo che questo è un merito della democrazia italiana oggi noi ne parliamo ma quando Moro affrontato questi temi agli agnizioni agli anni Settanta non c'era nell'euro comunismo e non c'era stata neanche la svolta di Craxi
Era avanti oltre e antesignana credo che questo
Il Parlamento europeo
Meriti non solo un approfondimento ma anche un riconoscimento e l'altra cosa abbiamo qualche rigo parlato con
Presidente della
Commissione che si occupa di registrazione ma che in qualche modo nell'analoga alla nostra Commissione d'inchiesta e credo che dopo tanti anni come noi cerchiamo
Di andare avanti con parole di verità sulla vicenda dell'omicidio di Aldo Moro sia però anche
Il caso di fare un punto scientifico come diceva ma sta prima e anche di approfondimento di quello che sono stati gli anni di piombo nel settanta in Europa e io mi auguro anzi ne sono certa del Presidente Boldrini
Presidente Boldrini Presidente Grasso vogliano
Con noi farsi promotore di queste cose che nel segno avviando Moro possono diventare anche in questo ambito elementi non solo di innovazione ma anche sei minuti
Un futuro che possa essere all'altezza di quello che
Aldo Moro è riuscito a pensare e che noi siamo ancora abbastanza lontani da poter realizzare grazie consegna