L'intervista è stata registrata mercoledì 18 dicembre 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Balcani, Cee, Croazia, Dc, Europa, Jugoslavia, Prc, Slovenia.
La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
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10:00 - SENATO
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9:00 - Senato della Repubblica
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DC
DC
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Alla nostra microfono anche al senatore Lucio Toth gruppo democratico cristiano senatore torto con lei abbiamo parlato spesso della situazione jugoslava ieri ora questa decisione della comunità è stata accettato una proposta voluta fortemente anche dal nostro ministro degli esteri che posticipa
La il riconoscimento formale di Croazia e Slovenia di altre eventuali Repubblica illustrare al quindici gennaio ecco come giudica lei questa proposta di mediazione perché penso che sia insuccesso del
Fondamentalmente della diplomazia italiana in quanto che molto più importante arrivare ad un riconoscimento da parte di tutta l'Europa e della CEE e quindi conseguentemente dei singoli Paesi europei in una data vicina che nonna vere dei riconoscimenti a a singoli e quindi alla spicciolata da parte di singoli Paesi che sarebbe stato un risultato negativo dopo gli accordi di Maastricht in questo modo no in un momento in cui l'Europa orientale si sfalda le creazioni diciamo sia del Trattato di Versailles che delle rivoluzioni comuniste quel russo del diciassette e quella jugoslava del quarantacinque vengono a cadere si dissolve l'Europa invece procede in senso opposto cioè attraverso la gradualità dei debiti di piccoli passi così come abbiamo cominciato nel cinquantaquattro noi continuiamo ad andare a tanti e con i piccoli passi costruiamo un'Europa nuovo una casa comune in cui si mette un mattone sull'altro piano piano dico che è un successo perché alla convegno dell'all'incontro dell'altro giorno M. ramo la maggiora
Essa dei Paesi europei negativi sul riconosce sul riconoscimento insieme con gli Stati Uniti oggi questi Paesi sono impegnati a praticamente entro quindici gemme ah io di riconoscere queste repubbliche chiedendo questo repubbliche delle con
Ogni che verranno esaminate vagliate dalla commissione di arbitrato degli esperti della comunità europea
E quindi si ha un significato enorme c'è la comunità europea praticamente diventa lista ansa alla quale i nuovi Stati dell'Europa orientale chiedano la patente per essere riconosciuti come democratici e idoneo ad entrare nell'Europa di domani ecco Totti come si porrà la questione
Dei confini Croma
Aprile
Dunque quello che è stato adottato negli incontri del sedici e diciassette sono due delibere una che riguarda tutta l'Europa orientale una che riguarda le jugoslave quella che riguarda tutte le
Parentale che recepita interamente nella delibera riguardante la Jugoslavia dice che i confini non sono intangibili non vengono riconosciuti i confini
Diciamo ottenuti con la violenza e con l'aggressione
Ne e devono essere trattati in sede pacifica quindi questo significa che i confini croati così come sono stati modificati militarmente dall'aggressione dell'armata ex federale dei reparti regolari sette Mitch
E praticamente non fanno nessuna possibilità di essere riconosciuti ecco ma Totta facciamo l'ipotesi o non so mi dica lei
Quale può essere l'atteggiamento serbo a questo punto ci potrebbe essere una non accettazione anche solo di sedere ad un tavolo di trattative
Certo ci potrebbe essere
Però sarebbe un atteggiamento che la porrebbe fuori dell'Europa e la si metterebbe una situazione oggi senza nessuna possibilità di supporto
Da parte dell'ex-Unione Sovietica che non c'è più e neanche da parte degli stati della nuova Federazione slava della nuova Unione slava anzi che non è neanche una federazione non negli Stati sovrani io non so quale sia la posizione reale la Serbia viene adesso è una posizione isolata d'altra parte però questa risoluzione consente anche a lei di mettersi in ordine di proporre una sua soluzione il riconoscimento delle repubbliche non esclude l'ipotesi serba di una piccola Jugoslavia se Montenegro o le due Province autonome sono fossero diciamo mo'propensi in questo senso si potrebbe anche fare allo stato sembra in Montenegro invece sì anche lui incline è orientato verso il riconoscimento ecco un giudizio mi sembra di intendere sostanzialmente positivo per l'atteggiamento la nostra diplomazia io direi di sì perché amo ho fatto allineare attraverso un diciamo una graduazione temporale aveva fatto allineare i paesi più refrattari al riconoscimento sulla posizione di quell'invece più avanzati e più pronti a farlo pregando questi ultimi come Hermanin particolare che fa parte della CEE o l'Austria e l'Ungheria aspettare qualche settimana in modo che il riconoscimento sia diciamo concreto poi c'è un altro fatto si insiste in questa risoluzione in un intervento dell'ONU che non si limiti ai soli osservatori quindi a questo punto si cerca di superare l'impasse piuttosto assurda per cui l'ONU chiede che cessino i combattimenti completamente per mandare i caschi blu cosa che a questo punto i combattimenti non cessano i caschi blu non vanno si fa il gioco di chi vince in questo momento c'è uno ristagno dell'operazioni a causa anche del maltempo
E anche probabilmente per dei limiti obiettivi che l'Armata federale comincia a trovare dopo tanti mesi di guerra sul piano degli approvvigionamenti evidentemente forse anche l'embargo non voglio essere troppo ottimista
Vere giocato il suo ruolo sta di fatto che e inspiegabilmente sul piano militare voglio dire le unità della milizia croato hanno conseguito alcuni alcuni successi negli ultimi giorni che erano impensabili tenuto conto dello loro notevole inferiorità di fatto
Un'ultima cosa duramente per la minoranza italiana noi sappiamo che l'ultima legge che è stata approvata dal Parlamento di Zagabria non ha soddisfatto le minoranze italiane dell'Istria e della Dalmazia del Quarnaro perché c'era un gruppo di sette deputati tre democristiani e quattro socialisti guidati da i rappresentanti la comunità italiana di Cherso Davis e quindi diciamo piuttosto rappresentativi parevano proposto
Riforma su bilinguismo e sul riconoscimento dei diritti del minoranza italiana in termini di scuole eccetera eccetera di uso di atti bilingui eccetera che tra andava al di là di Osimo e quindi integrava il trattato di Osimo lo superava in senso più favorevole alla alla minoranza e tenendo conto soprattutto del fatto che quelli son territori quali non basta misurare l'attuale presenza la mia bisogna tener conto di un'azione bis nazionalizzazione fatta dai regimi comunisti per quarant'anni e da un esodo massiccio di centinaia di migliaia di persone quindi quando si parla di minoranze non ci si può fermare soltanto al dato domenica attuale che pure in crescita
è ormai ci si si è scoperto che sono minoranze italiane persino a Ragusa Dubrovnik son dichiarati italiani un centinaio di persone si sono dichiarati di nazionalità italiana cosa impensabile sono persone che hanno diciamo generazioni di vitale tale spalle sono antiche famiglie della città risalgono a Rinascimento e si dichiarano italiana ancora oggi così Accurso la lesina sono in posti dove si pensava che non ci fosse più un italiano c'è gente invece che si dichiara di la partenza no e perché parla e scrive in italiano ora sì questa proposta fatta da egwene Gobetti c'è da altri dalla ditta di Zagabria Sabor non ha trovato o accoglienza e quindi Lina trovato accoglimento e questo può nella comunità italiana tali in una situazione di difficoltà nostro governo indubbiamente sta facendo quanto è possibile per superare questa negatività ed io penso che in queste settimane si riuscirà a raggiungere un accordo che non faccia fare un passo indietro nel rapporto anche nel nostro fatto particolare rispetto a quella che era la federazione di Tito da Ignazio Senatore tocca
A nostro microfono il senatore Pier Antonio Graziani del gruppo democratico cristiano membro della commissione Esteri Palazzo Madama forzature Graziani come valuta le conclusioni dell'incontro dei ministri degli Esteri dell'l'Acea Brussel che ha deciso con una proposta di mediazione voluta fortemente dall'Italia di posticipare almeno per quanto riguarda il nostro Paese la Germania il riconoscimento formale delle nuove repubbliche jugoslave al quindici gennaio mi pare tutto sommato a una conclusione positiva o perché il pericolo più grande
Era di una spaccatura della cioè su questo problema d'altronde io devo rendere merito anche la posizione tedesca che avendo posto la questione precisa il riconoscimento ha forzato anche i Paesi riluttanti e siamo arrivati ad una conclusione unitaria allo stesso tempo in prospettiva riconoscimento della del delle unità statuali che vengono fuori della EXE Jugoslavia ecco quali possono essere le prospettive di un intervento in questi giorni però dell'organizzazione le Nazioni Unite belle prospettiva commentano perché se si internazionalizzare il problema non è più considerato grande questione indi una questione interno alla uno stato che fa parte della del organizzazione nazioni unite in questo caso la Jugoslavia evidentemente sulla base di precisi articolo dello Statuto o dell'ONU il problema di una di un intervento dell'ONU e certamente più vicino dovrebbe non lontano per lo meno ecco
La Serbia ha registrato con disappunto tanto per utilizzerà un eufemismo la posizione dell'Europa è particolarmente quella dell'Italia e della Germania bella Serbia
A pretendendo di rappresentare la il potere federale in realtà perseguito una politica di espansione ai danni soprattutto della Croazia è chiaro che in queste condizioni procedendo alla riconoscimento delle unità statuale che vengono fuori all'ex jugoslavi la Serbia si trova in qualche modo penalizzata ma penalizzata nei suoi progetti di espansione ecco come si porrà il problema
Appunto dei comuni
Indìco ogni riconoscimento e provare i confini sarà tutto da valutare ci sono problemi grossi di minoranza lo sappiamo benissimo questi stati che vanno prima di tutto c'è prova di tutelare queste minoranze ed è un problema reale anche per quanto riguarda la Croazia non soltanto per quanto alla Serbia e poi si dovrà trovare un'intesa attraverso magari la mediazione dell'ONU senta le faccio l'ultima domanda sulla
A a questione del giorno è la questione immensa ma le chiedo soltanto una battuta il trentuno dicembre cessa di esistere l'Unione Sovietica ecco che effetto le fa così a poche ore
A questa decisione storica ma direi di preoccupazione in questo momento più preoccupazione perché quando una grossa per una grande potenza come l'Unione Sovietica si disgregano e e il futuro garantito c'è il problema degli armamenti atomici in particolare suddivisi nei poteri delle diverse delle diverse Repubbliche ad esempio il signor Gatti Luca Eltsin e ieri nell'intervista che ha dato a Repubblica si sia rifiutata di dire chi avrà in mano la valigetta che regola il sistema atomico grazie sempre Graziani
Alla nostra microfoni il senatore Rino sei eroi di Rifondazione Comunista responsabili
Che per i rapporti internazionali di Rifondazione
Ecco senatore Serri lei come valuta l'accordo raggiunto nel vertice dei ministri degli Esteri della comunità a Brussel è passato una proposta di mediazione sostanzialmente avanzata dal nostro Paese per il riconoscimento formale
Le nuove repubbliche jugoslave il quindici gennaio al di là della
Dalla data come ha detto lei appunto si tratta di un compromesso è è positivo
Comunque non è negativo il fatto che ci sia ancora uno sforzo per una soluzione complessiva e per non cominciare dei gesti singoli unilaterali come il riconoscimento di singole repubbliche perché io non ritengo che questa sia la strada
Vincente risolutiva diciamo di del problema quindi consigliere un non negativamente il fatto che si è preso tempo e si tenta ancora una soluzione complessiva mi auguro che Lord Carrington e la conferenza di pace nel frattempo posso fare passi avanti in modo tale da evitare aggravamenti invece che successive soluzioni diciamo del problema ecco si è registrato in queste settimane un dissenso piuttosto marcato tra
La comunità europea e gli Stati Uniti d'America i quali non atteggiamento o molto cauto nei confronti di Slovenia e Croazia lei crede ci siano delle prospettive per l'azione
L'uomo e quindi dei caschi blu ritengo di sì ritengo che alla fine la soluzione più giusta e più utile del problema sia quella di passare progressivamente la questione all'ONU ritengo che sia questa più che non all'Europa stessa se non altro perché lei sa meglio di me in Europa ci sono molti dei paesi che sono stati aggressori in Pasolini jugoslavi durante la seconda guerra mondiale e questo complica tutto secondo me è meglio che lo strumento sia l'ONU come si porrà la questione dei confini
Considerato che la Serbia
A guadagni
Nato vasti territori in Croazia
Confesso mi fa una domanda la
Alla quale in questo momento non so rispondere so che che è un problema complicatissimo non è solo il fatto che la Serbia a conquistato con la forza dei dei territori e anche il fatto che c'è una geografia tale delle minori anzi etniche in questo Paese che sembra un ma una cosa è insolubile ci vuole davvero un no non soluzioni di tipo nuovo di di fantasia politica non non lo so trovare in questo momento cast Serri che giudizio dà a questo punto dell'atteggiamento della ministro in fondo
Lui ha ricevuto i complimenti di geishe avrà c'è chi lo attacca per un ritardo in questa azione diciamo di riconoscimento no io francamente in quest'occasione
Considero che l'azione del ministro degli esteri non sia stata negativa e che abbia seguito una linea che
Io considero meno pericolosa di altre io non do un giudizio negativo per quanto riguarda la la politica di De Michelis sulla questione degli husaria per un'ultima cosa
Ieri l'incontro
A Eltsin Corbaccio offro
La decisione di far cessare l'esperienza sovietica il trentuno dicembre ecco voi avete appena celebrato un congresso
Vi siete costituiti in partito di Rifondazione comunista che tipo di giudizio da così a poche ore dall'annuncio formale anche se la sostanza gestiva in distinguiamo la questione
In ad in due livelli diversi
Per me per noi Rifondazione Comunista non a caso ci siamo chiamati Partito della Rifondazione Comunista e non partito comunista significa che noi diamo per scontato il fallimento dell'esperienza sovietica quindi che sia fallita per noi non è
Non è in causa quel tipo di socialismo
Quel tipo di società costruito nell'URSS nel corso di questi anni crollato il fallito e e noi partiamo da questa considerazione se invece vado l'alto livello è quello politico immediato
Io non credo a soluzioni
Che possono risultare positive per la pace dagli assetti europei assoluzioni che cancellino la realtà diciamo dell'Unione Sovietica una realtà che si è costruito ormai nel corso di sì e pure progressivamente di settant'anni quindi io ritengo che questa questo cosiddetto accordo tra Eltsin e Gorbaciov sullo scioglimento il trentun dicembre o è un fatto formale nel senso che viene sostituito poi da un altro tipo di unione e questo è anche possibile
Se significasse semplicemente il disgregarsi dell'Unione Sovietica sarebbe un fatto esclusivamente negativo se verrà sostituito da qualcosa d'altro magari su la strada non in non come quella indicata precedentemente da Corbaccio ma su un'altra strada lo esamineremo il problema quindi mi pare in sostanza questo accordo
Un accordo che non cambia quasi nulla nella sostanza dei problemi i problemi rimangono aperti ringrazio senatore serre
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