Si tratta di una scelta importante che passa anche attraverso una precisa scelta di carattere politico, proprio mentre la Commissione giustizia della Camera dei deputati italiana è impegnata nell'esame delle proposte di legge in materia di introduzione del delitto di tortura nell’ordinamento italiano.
Il CPT è stato istituito in virtù della “Convenzione … europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti”, entrata in vigore nel 1989.
Il ruolo di questo Comitato è normato dall’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, che stabilisce quanto segue: “Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.
Il CPT non è un organo investigativo, bensì uno strumento non giudiziario, a carattere preventivo, destinato a proteggere le persone private della libertà dalla tortura.
Ecco cosa ha detto Elisabetta Zamparutti, tesoriere di Nessuno Tocchi Caino, sulla sua candidatura al CPT in qualità di rappresentante italiano di questo organo ausiliario del Consiglio d'Europa.
Una scelta importante che necessità della massima trasparenza.
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