Manifestazione dei Sindacati

Manifestazione
Che il primo appuntamento odierno promosso da CGIL CISL e UIL
Festeggiare il primo maggio come sapete nel pomeriggio ne seguirà un altro certamente meno impegnativo di quello di stamane
Dedicato a un concerto rock dove avremo la possibilità di passare alcune ore in allegria
Questa mattina il tema che verrà dibattuto dai segretari generali CGIL CISL e UIL l'Europa e il Mezzogiorno
Credo che siano due parole simbolo per quello che riguarda la continuità dell'impegno sindacale sul piano nazionale ma sul piano anche internazionale
Senza andare oltre con la presentazione di temi che sono oggetto del nostro impegno quotidiano vedo ossia giusto che in quest'occasione ci sia la parte da da parte dei presenti la piena attenzione a temi che hanno visto impegnato il sindacato in maniera non episodica
Sono presenti delegazioni delle regioni Puglia Calabria Abruzzo Campania
Vi sono ancora delegazioni che devono pervenire l'attendiamo e vi preghiamo come già anticipavo di tenere un comportamento per quanto riguarda la mobilità nella sala che si confà cha con un impegno che viene ripreso dal dai grandi mezzi di comunicazione do la parola al sindaco Carraro il quale ci ospita nella sua città e lo ringraziamo presso intervenuto
Cari amici
Vi giunga nel giorno della festa del lavoro il saluto e l'augurio della città di Roma
Voi siete qui in rappresentanza di milioni e milioni di lavoratrici e lavoratori
Di pensionati che contribuiscono in misura decisiva allo sviluppo della vita economica e dalla saldezza delle istituzioni democratiche del Paese
Se oggi possiamo partecipare con autorevolezza al consesso delle grandi nazioni industriali lo si deve in grande misura al contributo intelligente del mondo del lavoro
è un compito tutt'altro che esaurito le istituzioni la vita politica del Paese sono attraversate da profonde istanze di rinnovamento
Il movimento dei lavoratori può dare una spinta decisiva in diverse direzioni
C'è infatti bisogno di ricreare un rapporto di correttezza di fiducia tra amministrazione e cittadini
E questo obiettivo passa semmai per la scelta di retribuire più e meglio chi nelle strutture pubbliche più e meglio produce non certo negando il diritto a corrette relazioni sindacali anzi l'assenza di relazioni sindacali corrette può solo far degenerare il sistema di servizi che lo Stato deve erogare c'è inoltre bisogno che a Roma conquisti in pieno il suo ruolo di capitale a benefici al servizio dell'intera comunità nazionale
E necessario lottare affinché il nuovo sviluppo che si determina nella città non circoscriva solo ad alcuni i suoi benefici effetti ogni progresso deve essere volto a determinare un giusto riequilibrio sociale se non si pone rimedio con decisioni ai disservizi questi cittadini il cui reddito non consente protezione o privilegio saranno i primi a pagare i ritardi e le inefficienze
Su tutti questi terreni la volontà la capacità di iniziativa del movimento dei lavoratori è determinante oggi come lo è stata nel corso della storia moderna
Roma a problemi comuni ad altre grandi città italiane e ne ha uno tutto suo e peculiari
Come ogni metropoli deve migliorare la qualità della vita
Che è sempre più pesante soprattutto per gli anziani gli emarginati per i malati perché un quesito mi in condizioni di bisogno per tutti coloro che subiscono ogni giorno torto o un'ingiustizia occorre allora che siano chiare e distinte le competenze dello Stato delle regioni delle Province e dei Comuni
In modo da evitare dispersioni e confusioni lungaggini i mezzi amministrative ci vogliono evidentemente adeguati mezzi finanziari l'autonomia impositiva degli enti locali è uno strumento per condurre con efficacia
Quella lotta all'evasione che con la gestione centralizzata ha subito continue inaccettabili sconfitte denunciate con forza dal movimento sindacale
è uno strumento che rende più responsabili coloro che debbono gestire la spesa più partecipata la vita dei comuni oltre a queste questioni generali Roma il compito di affrontare il cammino per diventare una metropoli all'altezza dei grandi compiti di una metropoli europea
Abbiamo conquistato la legge che riconosce questo ruolo per Roma
C'è voluta anche la nostra tenacia e la vostra attenzione per realizzare questo risultato ricordo che fu proprio in occasione di un convegno sindacale qualche mese fa che le forze politiche riuscirono finalmente ad esprimere una posizione unitaria decisiva per bloccare la legge in Parlamento
In questi giorni il Consiglio comunale sta discutendo il programma di attuazione attraverso quale può mettersi in moto una grande operazione di sviluppo della città che investe tutti i campi imprenditoriali ed economici con effetti importanti anche sul piano produttivo ed occupazionale e la vicenda della Tiburtina di cui oggi si parlerà ne è una delle testimonianze
Bisogna giungere a varare il programma con la massima correttezza e celerità è una responsabilità grande che abbiamo di fronte ai cittadini ed intendiamo assumercela con impegno e serietà alle lavoratrici ai lavoratori va dunque tutta la gratitudine di chi si sforza di operare per il bene comune
Di chi sa che il loro contributo è un insostituibile punto di forza nella battaglia per ora c'è una città più umana più civile più giusta per chi vuole continuare a fare il proprio dovere nei confronti del rinnovamento della vita politica e dalla trasparenza amministrativa del Paese
Voi avete un ruolo importante da svolgere ed un peso da esercitare riconfermate l'oggi con la sovranità con l'autorevolezza che nasce dalla celebrazione della festa del lavoro grazie
Ringraziamo il sindaco di Roma per riconoscimenti e le parole ieri
Oltre la cortesia che ha rivolto al ruolo del sindacato e diamo la parola come espressione di un momento purtroppo divisi costa in grave difficoltà di una zona della nostra città dove
Viene Hammad maggiori insediamento del settore industriale all'amico e compagno Minotti il quale brevemente richiama l'attenzione dei presenti sulla situazione occupazionale
Lo ringrazio
Alla porgo il saluto consigli di fabbrica delle varie aziende Tiburtina che sono intrise d'un
Al lavoratori
E lavoratrici
I rischi speculativi presenti dello sviluppo della città insieme alla mancata riconversione dell'industria i sistemi di difesa stanno mettendo in serio pericolo numerose aziende
E moltissimi posti di lavoro nelle fabbriche della zona industriale di Roma
Nel giro di tre mesi cinquecento posti di lavoro sono stati cancellati
Trecento alla contrarre as Quaranta la Romanazzi ottanta l'allerta è ottanta la linea venticinque alla M RG
I consigli di fabbrica le organizzazioni sindacali di categoria confederali
Intendono ribadire la necessità di sollevare
Questo problema
Cioè quello che l'industria a Roma
Che deve rimanere veicolo fondamentale per l'economia della capitale
La situazione attuale venti per circa due mesi i lavoratori dell'allerta e e della linea in Assemblea permanente
Inoltre la contrada S. ha inviato ieri
Duecentoquattordici lettere di licenziamento ciò nonostante e numerosi incontri avuti all'Unione industriali di Roma e al ministero del lavoro tali incontri tendenti a trovare soluzioni alla situazione di crisi dell'azienda
L'attuale grave situazione è prevalentemente causata
Dalla nota situazione toilette e si inserisce in un più generale una più generale crisi del settore militare
Il consiglio di fabbrica e le organizzazioni sindacali allo scopo di fronteggiare la crisi hanno proposto l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che non abbiano fine che non abbiamo fine solamente assistenziale
La direzione aziendale invece vuole espellere dalla fabbrica in modo definitivo i lavoratori dichiarati esuberi con il licenziamento ciò perché le vere intenzioni dell'azienda sono quelle di presentare una fabbrica appetibile per poi poterla vendere così come già deciso dalla multinazionale a condizioni più vantaggiose
In questo quadro si evidenzia sempre più la necessità di costituire un fondo di riconversione dell'industria del settore militare che favorisca la riconversione verso produzioni civili a tal fine sollecitiamo l'impegno delle forze politiche ed istituzionale
Per il ritiro del licenziamento in difesa del posto di lavoro i lavoratori della contrada S. dopo iniziative di lotta articolate sono impegnati dal dodici aprile nel presidio della fabbrica con blocco totale della produzione e richiedono l'intervento delle confederazioni presso il ministero del lavoro per risolvere questo grave problema
Di fronte a questa situazione chiamiamo le forze politiche e le istituzioni locali e regionali ad impegnarsi per rispondere ai gravi problemi occupazionale che si sono
Grazie
Ringraziamo la riaccompagna Minotti anche perché è riuscito ad essere estremamente sintetico ed efficace diamo la parola al segretario generale della UIL Giorgio Benvenuto
Buon primo mangio a tutti quanti voi ed in particolare ed in particolare
La conferma dell'impegno di tutto il movimento sindacale ai lavoratori che sono in lotta
Abbiamo sentito e io penso che come dato emblematico noi possiamo dare il nostro augurio impegnare la nostra solidarietà per i lavoratori essendo qui a Roma che sono impegnati a partire dai lavoratori della contrada ex e dai lavoratori Aida il e dai lavoratori della Romanazzi permettetemi anche di dare un Grabow curioso di buon lavoro a Sergio D'Antoni a Raffaele Morese nuovi segretario della cinque
Ed anche un saluto affettuoso a Franco Marini teste non è qui è certamente con noi con il cuore
Oggi
Primo Maggio lo vogliamo intitolare ai valori antichi ma sempre attuali della solidarietà e del lavoro
E vero negli ultimi anni sono caduti molti muri sono finite volte ideologia
Ma dei libri sopravvivere non devono cadere gli ideali di giustizia di eguaglianza e di libertà
Dia le ideologie ma sempre presenti gli ideali che hanno caratterizzato e segnato la storia del movimento sindacale
Sempre presenti e forti i valori della solidarietà che devono caratterizzare l'azione del sindacato oggi e domani
E questo primo maggio ha un grande valore un anno fa ne abbiamo festeggiato il centenario quest'anno si festeggia il centenario della Rerum Novarum e si festeggia un primo maggio all'insegna di una grande unità dove si ritrovano assieme credenti e non credenti e dove i valori della solidarietà e dell'impegno del sindacato sono l'espressione di tutti i lavoratori
Come festeggia cosa dire in questo momento
Mancano diciassette mesi alla realizzazione dell'Europa
E dobbiamo prepararci a quella scadenza
Non possiamo certamente tirare a campare
Dobbiamo come CGIL CISL UIL pare il nostro massimo sforzo perché l'Italia i lavoratori arrivino a quell'appuntamento in una situazione di eguaglianza in una situazione che non possa compromettere le nostre conquiste e che possa fermare fino in fondo i valori
Per chi lavora per chi ha lavorato per gli anziani per chi lavorerà
I giovani
E quindi dobbiamo in questo momento
Porre al governo
Ai partiti al Parlamento agli imprenditori con molta chiarezza quelle che sono le cose da fare non ci piace rimanere fermi sappiamo che si è perso molto tempo sappiamo che ci sono molti problemi irrisolti molte contraddizioni e quindi i nostri tempi non possono essere i tempi della politica debbono essere i tempi nei quali operativamente ci si prepara a questa scadenza
E quali le nostre richieste quali le nostre proposte la prima noi chiediamo che funzionino i servizi pubblici chiediamo che si ritiri la partitocrazia dalla società
E che la scuola gli ospedali i trasporti la casa i servizi sociali vengono restituiti alla gente chiediamo insomma che tutto ciò che il pubblico sia efficiente e sia efficace per questo abbiamo proposto al governo abbiamo proposto al Parlamento a tutti i partiti che i nuovi contratti che sono scaduti per i pubblici dipendenti vengano definiti con delle nuove regole abbiamo chiesto che si vada a una unificazione del mondo del lavoro e che si omogenei sino i trattamenti dei lavoratori pubblici con quelli privati che è anche alla pubblica amministrazione venga data flessibilità efficienza produttività che anche nella pubblica amministrazione vengano affermati i diritti di chi ci lavora ma anche i diritti di chi deve utilizzare la pubblica amministrazione
è una richiesta fondamentale è una misura di riforma istituzionale è un modo per rimettere nelle istituzioni la società è un modo per riavvicinare le istituzioni e il Palazzo alla gente ecco perché attendiamo una risposta su questo terreno ed ecco perché respingiamo l'ipotesi di un blocco dei contratti nella pubblica amministrazione che significa bloccare significa rinviare i problemi significa renderli più drammatici dove domani significa invece affrontare oggi i problemi di questa omogeneità significa risolvere oggi i problemi di un pubblico che deve essere efficiente ed efficace la seconda richiesta e l'appuntamento Di Giulio noi voliamo che si cambino le regole contrattuali e andiamo a questa trattativa di giugno per migliorare quelle che sono le relazioni sindacali e per mettere il nostro Paese in linea con gli altri Paesi
Diciamo agli imprenditori che questo appuntamento di giugno sarà importante sarà utile sarà costruttivo serie imprenditori non vedranno più nel sindacato e nei laboratori i nemici da battere i nemici di classe
E se considereranno i lavoratori non più come qualcosa su cui risparmiare ma considereranno i lavoratori come una realtà da valorizzare dal punto di vista della capacità individuale e dalla capacità professionali e diciamo agli imprenditori che questa trattativa di giugno sarà utile se si chiuderanno finalmente i contratti ancora aperti contratto dei braccianti degli e di dei poligrafici degli alimentaristi e dei testi di modo che sia serena la trattativa di Giulio e se soprattutto a giugno si capirà che noi non andiamo a fare una trattativa per scambiare per restituire un pezzo i scala mobile un pezzo di scatti di anzianità un pezzo di trattamento di fine rapporto ma noi ci andiamo per cambiare le regole e ci andiamo per risolvere quella anomalia incredibile
Che esiste nel nostro Paese per cui un lavoratore italiano al netto guadagna in Europa meno di un lavoratore portoghese o di un lavoratore greco e al lordo costa di più di un lavoratore tedesco chiediamo una politica trasparente è una politica che dia una la risposta sarà real giusta anche ai lavoratori
Per fare questo
C'è una scienza da fare e noi la invitiamo al governo
Perché non siamo un sindacato peronista un sindacato che sa dire solo dei no
Per fare questa operazione per introdurre questi elementi di eguaglianza e di equità occorre operare nel settore del fisco con grande coraggio
Con grande determinazione abbiamo letto sui giornali ieri come ci siano tra i cento mila miliardi di reddito che nel nostro Paese non vengono tassati
Che sfuggono al fisico questo fisco così occhiuto così capace di saper far pagare ah i contribuenti onesti ai lavoratori ai pensionati
Fino all'ultima lira se fosse possibile fino all'ultimo centesimi chiediamo al fisco di aprire gli occhi di rivolgersi nella giusta direzione
Diciamo
Che non possiamo
Accettare
La logica dei condoni perché la logica dei condoni e mortificante
Nei confronti dei contribuenti onesti e non è il modo migliore per risolvere i problemi del nostro Paese
E a chi parla di decreti legge sulle pensioni noi suggeriamo un decreto legge un decreto pensate che in Italia ci sono novecento leggi e leggine che permettono di Erode re di eludere il fisco di pagare meno tasse
Non sono leggi e leggine che riguardano noi sono leggi e leggine che riguardano gli altri ebbene se si facesse un decretone che riguardasse la eliminazione di duecento settantasei di queste esenzioni e di questi privilegi lo Stato italiano potrebbe risparmiare ottanta mila miliardi e la che occorre operare e il Governo e il Parlamento debbono sapere che il sindacato non è indicata solo di fare la lotta all'evasione e all'elusione delusione fiscale ma è pronto a dare tutto il suo sostegno tutto il suo impegno tutto il suo appoggio perché questa partita dell'equità fiscale abbiamo la sua soluzione
E lo stesso vale sul discorso delle pensioni
Qui noi non siamo d'accordo
Perché ci sembra singolare che chi ama i privilegi per quanto riguarda le proprie retribuzioni e le proprie pensioni vuole eliminare i diritti per i lavoratori e per i pensionati noi chiediamo
Chiediamo di affrontare il sistema pensionistico con una riforma seria non potremo mai accettare un decreto sulle pensioni
Si può decidere di cambiare il prezzo della benzina dalla sera alla mattina
Non si può decidere di compromettere le pensioni di chi ha lavorato per trenta trentacinque quarant'anni dalla sera alla mattina
E quindi
E quindi chiediamo molta saggezza e il Governo deve sapere che se dovesse prendere una decisione sulle pensioni
In questa direzione avrà una risposta molto dura molto ferma dai lavoratori e dai pensionati noi chiediamo semplicemente di fare la riforma chiediamo di agganciare le pensioni dei i pensionati no nai magistrati come fanno parecchi nel nostro Paese mai i lavoratori dipendenti che rinnovano il contratto chiediamo che è il vero decreto legge si faccia per eliminare le scale mobili anomale le pensioni Doro le retribuzioni d'oro esistono nel nostro Paese io ne ho indicata una che mi scandalizza perché nel momento stesso in cui si minacciavano le pensioni si è approvato che i membri della Commissione Antitrust che è stata nominata per combattere le concentrazioni
Avevano diritto ha una retribuzione di un milione al giorno noi chiediamo via ai privilegi sia l'affermazione dei diritti sia un impegno di tutti nella giusta direzione e Rizzani la nostra economia ma che non lasci in piedi i privilegi e comprometta i diritti
E quindi la nostra una posizione nella quale guardiamo alla necessità di un confronto serio di misurarci nessuna vera politica dei redditi di una politica che chiediamo il fiato di rigore da parte del governo di combattere l'inflazione di non essere in contraddizione come ha fatto il Governo per cui da una parte dice che bisogna ridurre l'inflazione dall'altra aumenta dell'undici virgola cinque per cento le tariffe dell'assicurazione di ridurre come ha fatto gli Stati Uniti d'America i tassi di interesse che sono esorbitanti nel nostro Paese un punto di tassi di interesse posta dieci mila miliardi molto di più di quello quasi la metà di quello che il buco improvviso che si è determinata nella nostra struttura insomma siamo disponibili ad affrontare un discorso che ci prepari all'euro fa una politica rigorosa di tutti i redditi a una politica che Bihari delle garanzie per gli anziani per i lavoratori e delle garanzie anche per il futuro
Questo l'impegno che noi vogliamo portare avanti nel confronto con il Governo non dei no ma delle proposte precise per lavorare in un'ottica non estemporanea non casuale ma in un'ottica che permetta di usare bene questi diciassette mesi di avviare finalmente le riforme nel nostro Paese
Con una grande attenzione ai problemi dei giovani ai problemi dei lavoratori immigrati oltre che dei lavoratori e dei pensionati con una grande volontà di dare un contributo non retorico ma concreto alla unificazione politica
Sociale ed economica dell'Italia tra le zone ricche del nord e le zone meno svantaggiate del Sud e concludendo un'ultima osservazione mi si diceva prima ma questo primo maggio e difficile
E più difficile dei criminali G che ci hanno preceduto
Certo i problemi sono complesse e abbiamo perso belle occasioni ci sono delle contraddizioni ci sono delle grandi difficoltà
Ma il sindacato a questo primo maggio arriva oggi la CGIL la CISL e la UIL arriva più unito è stato un anno di proficuo lavoro tra la CGIL e la CISL e la UIL non ci sono state rotture tra CGIL CISL UIL nelle vicende contrattuali delicate difficili
Non ci sono state rotture c'è stato un impegno comune a favore della pace da parte delle tre organizzazioni sindacali
C'è stata una volontà comune di proposte coraggiose e innovative tra CGIL CISL UIL avanzeremo e otterremo nel congresso che si farà tra qualche giorno a Lussemburgo avremo la grande soddisfazione che il segretario generale della con federazione europea dei sindacati sarà espressione del sindacato italiano della CGIL CISL UIL abbiamo lavorato bene quest'anno
Quindi primo maggio
Ebbene permetterci di guardare con fiducia nel futuro ma di guardare anche con grande determinazione in Europa
In Italia di Fran dei grandi problemi di fronte alle cose che cambiano non possono sopravvivere a lungo tre organizzazioni sindacali
Facciamo tenerezza se pensiamo di affrontare problemi così grandi incontreremo organizzazioni sindacalista dobbiamo riprendere a lavorare con serenità all'unità
E quel lavoro che c'è dietro le spalle e il lavoro che dinanzi a noi
Ci può favorire nella realizzazione di un forte sindacato unitari
Che garantisca certamente il pluralismo ma che sappia fermare fino in fondo i valori dell'autonomia che sappia far contare i lavoratori con la loro unità e questo l'impegno con il quale vogliamo muoverci caratterizzarci viva il primo maggio
Ringraziamo Giorgio Benvenuto il programma di stamane per motivi di ore di programmazione televisiva prevede due brevi intervallo intervalli il primo sarà di quattro minuti che appunto adesso avremo
Un successivo dopo l'intervento di Sergio D'Antoni di sette minuti e poi andremo le conclusioni dicono Bruno Trentin quindi adesso avremo quattro intervallo nel corso del quale sarà diffusa della musica non Rock credo un po'più soffice denigrazione attenzione
Lavoratori
Lavoratori e lavoratrici amiche amici
Compagne e compagni credo
Ricominciare bene
La mia avventura nella nuova responsabilità
Con il primo maggio
è un vero battesimo
Una combinazione fortunata
Ringrazio Giorgio Benvenuto per le parole di avorio
Anche a nome di Morese
E insieme a noi sottolinea l'importanza e il significato
La grande scelte
E anche il nostro augurio all'amico Franco Marini nel ruolo e responsabilità diminuiscono il lavoro
C'è stata un po'di polemica su questa nomina
Una polemica a mio giudizio ingiusto
Non si è sempre detto che i ministri debbono essere competenti
Debbono avere una forte sensibilità sociale bene credo che al nostro amico Franco Roma anche hanno nel loro nell'altro per questo siamo contenti
Riecco esto
Norcini primera di nessun margine di autonomia non ci priverà di nessuna capacità di valutazione autonoma
Siamo anzi convinti che tutto questo potrà solo giovare al mondo del lavoro al sindacalismo confederale in Italia
Celebriamo questo primo maggio innanzitutto
Per sottolineare l'enorme valore per lavoro per sottolineare l'enorme valore dall'uomo e della donna che lavora
In questi anni
Negli ultimi dieci
Il lavoro è stato trascurato si è pensato hanno pensato grandi esperti
Grandi scienziati
Che le macchine potevano fare tutto che lavoro perdeva importanza che non c'era più bisogno dell'impegno umano per far andare avanti il processo produttivo e i Paesi
Grande errore
Grande errore che colpisce finisce per colpire gli interessi vitali di un Paese ma soprattutto grande errore perché lo sbandato perché finisce per determinare una diseguaglianza di fondo perché non si capisce che il lavoro è la vera cittadinanza di un Paese non si capisce che è lavoro e la sua centralità sono fondamentali per l'avvenire democratico non si capisce che solo la donna e l'uomo lavoratrice possono fare un paese civile
Per una fortunata coincidenza sta per uscire
In occasione del centenario della Rerum Novarum
Una nuova enciclica sul lavoro
Noi siamo grati a questo Papa siamo grati a questa centralità siamo grati al fatto
Siamo grati al fatto che da quello colpito così alto venga un grande monito sul lavoro
Speriamo che tutti riflettano
Speriamo che tutti capiscano questa importanza siamo stati molto sorpresi
Sei mesi fa in occasione di un appello morale del Papa sul lavoro della reazione
Del vicepresidente dalla come industria Patrucco
In quella occasione Patrucco disse al Papa
Si faccia gli affari su
Ma come
Non solo gli affari del Papa a fare gli appelli morali se non fa quello cosa fa una grande autorità religiosa ma allora perché è questa reazione
Arrogante
Perché è questo atteggiamento non comprensivo perché si è pensato
Perché si era capito che probabilmente la Società che si sognava da parte di questi non fosse una società postindustriale come dicevano
Ma forse è una società post sindacale post lavoro questo è l'errore
Che devono capire perché non debbono fare se vogliono invece lavorare seriamente per una vera civiltà in un Paese democratico
Il lavoro e la sua importanza il lavoro che manca innanzitutto per milioni di persone che lo cercano
Il lavoro che manca per giovani uomini e donne che non hanno mai avuto
Il lavoro che deve essere offerto a tutti come una grande occasione di riscatto sociale il nostro paese ha un primato un primato che a terra cancellare non può continuare ad offrire lavoro dove non ci sono i disoccupati e non offrirne dove disoccupati ci sono perché se questa situazione prosegue l'alternativa è solo quella o di una nuova emigrazione
O di un blocco allo sviluppo
Ma veramente c'è qualcuno che pensa che possano riprendere un grande cammino dall'emigrazione nel nostro Paese c'è qualcuno che pensa dopo tutti i guasti ambientali civili che si sono fatti che questa sia la strada io penso che si sbaglia perché avvenuta anche una cosa nuova vera la gente nostra i meridionali vado ovunque essi siano giustamente non vogliono più a emigrare
Vogliono il lavoro dove dalla casa agli affetti vogliono e lavora dove sono cresciuti è troppo
è troppo chiedere codesto io credo di no che sia un punto vero di civiltà e di democrazia ma anche il lavoro che cambia e che vada migliorato
Il lavoro perché c'è la
E lo deve difendere come abbiamo visto all'intervento del nostro amico accompagna
Il lavoro di chi perde
Migliorare la sua professionalità la sua capacità di intervento il lavoro di chi deve dominare
Il processo produttivo il suo protagonismo la sua condizione di partecipazione a questo processo il lavoro e la sicurezza
Si trascura troppo la sicurezza nel lavoro in questo Paese ancora troppi morti di lavoro e questo non è accettabile
Troppi infortuni troppi incidenti perché non c'è la giusta stretta centralità del lavoro
Ecco questo è il primo significato di questa festa
Il significato di mettere davanti a tutti in questo Paese il lavoro e la sua importanza per fare che cosa
Per determinare quali cambiamenti
Guardate
Noi abbiamo avuto dieci anni di crescita agli anni Ottanta nel nostro Paese sono stati anni di crescita
Di aumento Allawi che ma proprio per il fatto che il lavoro non è stato centrale
Il risultato di questi anni di crescita
E stato ritrovarci alla fine di questo decennio loro un Paese certamente il più vecchio
Ma
Complessivamente inefficiente sostanzialmente ingiusto
Le distanze in questi dieci anni anziché accorciarsi si sono allungati
Il nord sud si è allungato non solo in termini economici e sociali Massiah allungato anche in termini culturali in termini civili in questi anni di ricchezza non guidati non governati in cui il lavoro non è stato centrale ha prodotto questa divisione dal nostro paese che raccomanda
Si dice in questi tempi che la Germania ha meno problemi Dinoi perché sta facendo la di unificazione
E sono tutti impegnati avviene in ogni caso
Ma mi domando e domando a voi c'è un Paese che va verificato più dell'Italia c'è un Paese in cui le distanze sono più lontane
Rispetto al nostro
Ecco perché noi abbiamo posto il tema centrale di oggi l'Italia e l'Europa nell'Europa del Mezzogiorno
Ecco perché riteniamo che questa grande battaglia dell'unificazione del Paese sia il punto centrale di una nuova iniziativa del sindacato perché così non si può continuare
Perché così e significherebbe arrendersi come senza pago di impotenza
E questo a noi uomini e donne del lavoro non è consentito a noi sindacalisti militanti non è permesso noi non ci arrendiamo noi non abbiamo nessuna impotenza nei confronti di questi fenomeni chiediamo a tutte chiediamo a tutti i
Perché egli avrebbe perché non vi ponete con la stesso impegno le questioni che ci poniamo noi Neue siamo pronti ad accettare una sfida dalle responsabilità
Noi chiediamo a tutti di fare altrettanto partendo dal riconoscimento della pari dignità delle parti
Ecco perché serve accettare questa sfida la responsabilità
Ed ecco perché è importante valorizzare l'arma nobile e civile della contrattazione
Non ritorno la misurazione secca dei rapporti di pura forza
Mai saltarla come sede di sintesi e di mediazione di rilevanti interessi collettivi e tutti le oggettivamente alla sempre più stringente competizioni tra sistemi non serve invece se non per calcoli sproporzionati e tutto sommato meschini trascinare in estenuanti inconcludente inframmezzate da inevitabili conflitti le trattative per i rinnovi contrattuali
Il rinnovi di categoria ancora aperti debbano concludersi Totti Italia edile ai braccianti dai testi dagli alimentaristi agli elettori
Dai missili deve partire un segnale di volontà perché questo Paese si doti di un sistema di relazioni sindacali chiaro moderno certo è stabile
A suo modo la trattativa del prossimo giugno che segnerà l'anno e crediamo più lungo ciclo si rivela come prova sostanziale verso questi processi di rinnovamento che sono in potestate l'autonomia delle parti mette conto sottolineare che scelte immobili spighe o tutte gravitanti su parametri tradizionali possono pregiudicare questo obiettivo
Mette conto sottolineare inoltre che la vertenza per cambiare la natura del rapporto di lavoro pubblico si iscrive nella stessa logica nella stessa cultura più contrattazione significa più efficienza più giustizia più professionalità
Il metodo contrattuale è l'unico non ce n'è un altro che fa pari l'uomo e la donna del lavoro al suo interlocutore sia pubblico che privato a propria bloccata la contrattazione occorre lo sviluppo delle sedie nella materia dalla contrattazione
Quanto a noi a fronte di una diffusa e non sufficientemente contrastate impressione che il giugno al novantuno sia una partita perdere per i lavoratori ribadiamo invece che intravediamo nell'imminente confronto possibilità importante per favorire maggiore competitività competitività non solo le aziende private ma dell'intero sistema economico per contribuire a realizzare il più basso livello inflazionistico possibile per introdurre elementi di maggiore equità dalla distribuzione dei redditi e la ricchezza e per pretendere così una decisa svolta nella politica meridionalistica
Siamo noi a lanciare agli interlocutori politici alle varie controparti sociali la sfida per un urgente vera politica dei redditi
E in questo quadro siamo disponibili ad individuare per la scala mobile soluzioni funzionali agli obiettivi suddetti
Cioè e contribuiscano al miglior governo dalle dinamica complessive e Diano credibilità alle prospettive di nuova occupazione
Regole del gioco si ma anche decisione politica c'è un'intera area del Paese dove sappiamo può esistere assenza di sviluppo e barriera la cittadinanza
E dove per contrasto si può realizzare la rischiosa combinazione di ricchezza e reddito senza sviluppo l'accordo di concertazione annuale per lo sviluppo del Sud è una novità fortemente voluta novità di metodo e di merito se davvero avvierà una svolta lo diranno i fatti e il tempo ma molto dipenderà come ciascuno disporrà dei propri attrezzi ed alle proprie risorse delle convergenze politiche anche negoziale di comportamento dalle forze sociali e dell'autorità di governo
In questo senso noi abbiamo dato una prova l'accordo FIAT e per l'interramento Hummel famiglie la prova dalla nostra volontà come sindacato di assumerci le nostre responsabilità
Per fare in modo che si avvia un nuovo ciclo produttivo nelle aree più disagiate del Paese e con questo spirito né con questo impegno che andremo all'incontro di domani con il governo
Dicendo alcune cose chiare esplicito noi stimiamo per il risanamento noi stimiamo per una vera politica del rugby in cui ciascuno paghi in rapporto a quello che ha per quello che riteniamo intollerabile
Ogni misura unilaterale che colpisca la parte più debole del Paese lavoratori dipendenti o pensionati quello che riteniamo intollerabile cioè che ci possa essere qualcuno che hai possano pensare che questi consente alle responsabilità del sindacalismo confederale italiano possa essere scambiato per senso di debolezza noi non ci arrendiamo ad un Paese caratterizzato sul fisco Dabre
In Italia c'è troppa evasione troppo elusione troppa erosione
In Italia e nudo no agli imprenditori
I lavoratori autonomi
Perché non si fanno fare le leggi ma non le applica
Ogni tanto si agli imprenditori sia i lavoratori autonomi erodono
Si può chiedere la quarta è cancelliamo l'evasione
L'erosione l'erosione è otteniamo la quarta ed equità che è la vera caratteristica di un paese civile si può
Avere la disponibilità da parte nostra ad affrontare anche ad Atene delicate e importanti e questa sindacata Monti sottrarrà ma se invece si pente
Di colpire unilateralmente i pensionati i lavoratori dipendenti Bej noi si troverà un Baluardo perché noi siamo un baluardo di giustizia e di eguaglianza e il sindacalismo confederale nonostante tutto quello che hanno detto e scritto di no in questi anni conferma tutta la sua vitalità
Conserva tutta la sua forza
L'individuo da solo non ce la fa ha bisogno di una sintesi noi siamo perché la persona umana si esprima nella società ma senza una sintesi dei grandi soggetti collettivi l'individuo RIS Yadin Barbarino e la società in cui vive
Ed ecco l'importanza del sindacalismo confederale
Ecco l'importanza la sua sintesi ecco l'importanza di un grande sindacato qui a testimoniare i valori del lavoro e della giustizia noi siamo per questa ripresa amiche ed amici per questa ripresa forte dell'iniziativa il sindacalismo confederale in questi indichiamo
Quella che chiamiamo sfidano la responsabilità siamo convinti che se la determinazione e la forza l'entusiasmo
Che ciascuno di voi Dinoi mette nel lavoro che fa nell'impegno che pronunce questo sindacato italiano a tutte le energie per portare a casa obiettivi anche ambiziosi il fatto che siamo qui riuniti
Che abbiamo ripreso il cammino in autonomia dell'unità è un segno molto positivo lavoreremo
Con grande determinazione perché questa unità migliori lavoreremo perché l'autonomia cresca dentro ciascuno di noi che si possano conquistare questi traguardi di unità e l'impegno siamo contenti che la giustizia non cresce
Senza un grande sindacalismo confederale un ente autonomo che la sostiene fino in fondo ma siamo anche convinti che senza di noi si apre il terreno all'egoismo alla barbarie alla giungla
Ecco questo è il grande significato di oggi
Sesta ed impegno lavoro e giustizia io credo che abbassiamo apriranno forte c'è il nome di una grande volontà di andare avanti di pesce ereditata
Minare questi segni di giustizia e dà lavoro italiano viva il primo maggio viva i lavoratori e lavoratrici italiane aveva CGIL CISL e UIL
Bene ringraziano a Sergio D'Antoni
CGIL CISL e UIL di Roma si sentono impegnati insieme alle diverse strutture territoriali ad affermare motivi di giustizia e di equità che sono stati citati
L'intervento di Giorgio Benvenuto e di Sergio Antonio
Allora vale svolgeremo ai lavori di un attivo il tre maggio sui problemi della situazione occupazionale del settore industria
è il primo vento di un impegno per Roma Capitale che vogliamo nasca da problemi reali o per i concreti e non solo dalla vasta gamma dei progetti
Diamo la parola adesso a Bruno Trentin il segretario generale della CGIL che concluderà questa riuscita manifestazione
Amiche e amici
Compagni e compagne
Ci troviamo
Riuniti qui
Lo hanno detto in modo eloquente
Giorgio Benvenuto e Sergio D'Antoni
Per sancire un patto fra di noi
E fra le grandi confederazioni sindacali italiane
I lavoratori di questo Paese
Un patto di solidarietà
Che imprime una svolta riformatrice
Capace di portare il Mezzogiorno in Europa
E con il Mezzogiorno tutta l'Italia convinti di essere uniti da un destino comuni che nessuna logica disgregato Ricci nessun appello al leghismo separatista potrà distruggere nella coscienza dei milioni di lavoratori italiani
Europa e Mezzogiorno
è il tema centrale di questa nostra manifestazione
Lo dobbiamo partire dal riconoscimento Franco
Che malgrado lo sviluppo anch'impetuoso che ha conosciuto la nostra economia in questi decenni
L'Europa
E il Mezzogiorno costituiscono ancora gli appuntamenti che fino ad ora
La Società italiana ha mancato
Certo per responsabilità dei governi
Ma anche per l'assenza pesante di alternative convincenti e coerenti da parte di molte troppe forze politiche in questo Paese
Certo per la responsabilità delle classi dirigenti
Ma anche per le pesanti responsabilità del sistema dell'impresa che per primo si tenta rompere l'intreccio perverso
Fra le rendite di posizione i comodi privilegia e il dissesto del sistema pubblico
Certe
Per le responsabilità lire classi dirigenti ma anche per i ritardi a volte per le incoerenze dei sindacati del movimento sindacale interna
Noi diciamo che oggi è necessario che possibile
Imboccare con L'Unità la strada delle riforme radicali
La sola strada
Che può non soltanto far uscire l'Italia da una situazione economica difficile
Ma che può portare con il Mezzogiorno tutto il nostro Paese
Nell'Europa comunitaria e nella grande Europa di domani
Riforme radicali nel governo della stesa e dello sviluppo
Introducendo trasparenza
Nelle procedure di speso
Costruendo in ogni centro del Mezzogiorno un nuovo patto per lo sviluppo
Riforme nella pubblica amministrazione
Riforma nelle istituzioni associando al decentramento delle decisioni una riforma fiscale che consenta l'amministrazione locale riassumere con responsabilità
Le loro decisioni
Riforma della politica dei trasferimenti
Alle famiglie e all'impresa collegando la ripresa dell'economia meridionale
All'aggancio con le iniziative che si costruiscono in Europa
Collegando il Mezzogiorno ai grandi piani infrastrutturali
Per costruire un'Europa unita nei trasporti nei servizi nelle telecomunicazioni
Collegando la ricerca e lo sviluppo che possono essere incentivate nelle regioni meridionali con i grandi progetti europei
Di cooperazione nella ricerca e nello sviluppo
Riforma infine nella politica dell'occupazione
Assumendo lo strumento della formazione della formazione permanente
Come la leva per costruire nel Mezzogiorno prima di tutto un'occupazione qualificata ad alto contenuto professionale
Per dare in mano ai soggetti della società italiana allo Stato cento ma una congestione dei sindacati e dell'impresa il governo della formazione professionale
Il governo dell'avvenire per le giovani generazioni nel Mezzogiorno
Ma soprattutto questa svolta riformatrice
Deve partire da due grandi consapevolezza
La prima
E non è banale
Lo scontiamo sulla nostra pelle ogni giorno
E che non c'è sviluppo
Di tipo europeo
Non ci sono prospettive
Di ripresa di rilancio dell'economia meridionale in Europa
Senza democrazia
E senza diritti
Tra democrazia e sviluppo
Si è creato un nesso l'oramai separati
Che coinvolge in prima persona responsabilità del movimento sindacale
La lotta alla criminalità organizzata anche nel mercato del lavoro
Distruggendo il bacino di cultura deve
Del logiche delle culture mafiose che stanno nel consociativismo nel clientelismo nella lottizzazione dei posti di lavoro nell'assistenzialismo spesso fonte di corruzione
Rappresenta una priorità assoluta per il movimento sindacale italiano e per le grande confederazione
Perché è vero non è un animale
La mafia è un pericolo per l'Europa
E l'Europa si difenderà
Contro il pericolo del di Lagarce degli aspetti più perversi
Di un'economia che si regge troppo
Delle forme di sotto democrazia assistiti
Il Sud entrerà in Europa
Ma entrerà in Europa anche per l'impegno
Movimento sindacale con il volto della democrazia e dei diritti ponendosi all'avanguardia ed una grande battaglia di libertà
E anche la battaglia per la difesa dei diritti dei singoli lavoratori nell'accesso al lavoro nella difesa dell'occupazione
Nella difesa della loro dignità
Nel non dover chiedere a padrini di ogni sorta
Il permesso di lavorare il permesso di accedere ad un'occupazione gratificante
Il permesso di trovare nel lavoro non soltanto un salario ma anche una dignità
Ecco perché
Del Mezzogiorno in modo particolare la riforma del rapporto di lavoro nel pubblico impiego la costruzione dell'unità dei diritti fra tutti i lavoratori rappresenta una grande bandiera di democrazia
Contro i vari poteri separati
Che questa riforma tende a espropriare
Restituendo ai lavoratori italiani ai lavoratori meridionali in primo luogo il governo delle loro condizioni
Noi diciamo questo una consapevolezza
Che la più grande delle riforme istituzionali
Si parla molto oggi di riforma istituzionale come il cuore del problema della vita politica del Paese
Si parla di riforme elettorali
Di vario tipo alla più grande riforme istituzionali di cui il Paese ha bisogno e quella che re concilii la società civile là dove vivono i cittadini da dove il lavoro dei cittadini ogni giorno e la società politica
Nessuna riforma istituzionale degno di questo nome
E mai cominciata senza partire da una nuova dichiarazione dei diritti individuali e collettivi in primo luogo dei cittadini che lavorano nessuna grande riforma istituzionale
Si è mai avviata senza una riforma della giustizia una riforma della pubblica amministrazione
Una riforma è una codificazione rappresentanze sociali l'affermazione del diritto la coda e ci
Girone alla partecipazione dei lavoratori nel governo dell'impresa e dell'economia questa è la grande riforma istituzionale di cui il Paese ha bisogno
E che può ricollegarsi dare vita linfa nuova
Anche a quelle riforme dell'istruzione rappresentative che sembrano occupare oggi unicamente le forze politiche di questo Paese
E la seconda consapevolezza
E che anche
Per i lavoratori i giovani
Gli immigrati
Che oggi cioè Air con un'occupazione nel Mezzogiorno
Non è più il tempo di economia
E di società assistiti
Anche per il Mezzogiorno anche per le giovani generazioni nel Mezzogiorno è venuto alla consapevolezza
Che la lotta per il lavoro è anche lotta per un lavoro
Che dovrà essere scelto
Che dovrà essere l'occasione di una possibilità di autorealizzazione che non dovrà essere soltanto un sussidio ma schierato un modo di tirare a campare questo ci dicono i lavoratori della contrada e su questo ci dicono in questi giorni i lavoratori di Gioia Tauro e questo ci dicono migliaia di giovani disoccupati che non chiedono più anzi scadenza un lavoro qualsiasi ma chiedono un lavoro degno appunto di stare
Illumina Europa
Profondamente rinnovata il ghetto meridionale dei sotto salari della sotto occupazione
Il ghetto della discriminazione contro i giovani le donne e gli immigrati che vorrebbero ricostruire il padrone della Confagricoltura contro la volontà del movimento sindacale italiano
Queste sono non soltanto
Un'offesa
Alla dignità e alla fierezza dei lavoratori meridionali
Ma costituiscono una minaccia
Contro l'Europa dei lavoratori
E soprattutto un destino inaccettabile per i giovani d'oggi
Noi dobbiamo lottare contro questa deriva
Ritrovare cioè oggi nella battaglia per il lavoro e l'occupazione nel Mezzogiorno il contatto non solo con i bisogni sacrosanti ma che con la fierezza la dignità il desiderio di libertà di tante donne uomini giovani nell'Italia meridionale
Questo è il nostro impegno quindi in questo primo maggio
E questo il messaggio se è vero che inviamo né forza imprenditoriale al governo
Siamo ben consapevoli
Forse più di altri
Che il Paese attraversa
Una situazione economica e politica estremamente difficile
Siamo effettivamente
Di fronte alla possibilità che si riaccenda il ciclo perverso che vede alternarsi convivere recessione disoccupazione e inflazione
E rivendichiamo con fierezza
Di avere presentato a questo e i precedenti governo
Proposte precise incalzanti per fare fronte alle cause di questa situazione
Nel diciamo che per uscire da questa situazione dalla minaccia di crisi economica che incombe su questo Paese
Occorre appunto una svolta riformatrice decise nella politica economica e sociale
E sfidiamo chiunque
Ad affermare che il sindacato non ha indicato soluzioni concrete
Per uscire da questa situazione
Sì in bocca giustamente un deficit
Del bilancio dello Stato che è destinato oramai nella sua grande parte al finanziamento di un debito pubblico che ha superato il berretto nazionale del Paese
E questo non significa soltanto
Un sindacato non lo può dimenticare non significa soltanto un un agraria insopportabile per le finanze dello Stato la paralisi
Della spesa pubblica in un Paese moderno
Massini ficcato in continua a significare una ridistribuzione gigantesca di risorse di reddito
A danno delle classi lavoratrici e a favore di migliore diretti tiene
Che non hanno investito quelle risorse nel Mezzogiorno in nuova occupazione il nuovo occasioni produttive
Pensi che gli investimenti speculativi e finanziari un e i consumi opulenti che fanno oggi gridare tante anime pure allo scambio
Bene noi abbiamo fatto delle proposte
Per allungare i tempi dell'indebitamento pubblico dello Stato
Privatizzando
Di immobili
Che oggi sono proprietà dei grandi enti pubblici parastatali
E che rappresenta una ricchezza che potrebbe essere messa al servizio della collettività e abbiamo proposto quella base una politica per ridurre i tassi d'interesse liberando risorse per la riconversione dell'economia e lo sviluppo del Mezzogiorno
La Confindustria naturalmente risposto di no
Ma la cosa più grave è che una risposta non l'abbiamo avuto né dai passati governi da questo governo
E invece di una risposta alle nostre proposte abbiamo sentito ancora recentemente
Il governo italiano il ministro del Tesoro unirsi al coro dei paesi che rifiuta una riduzione dei tassi di interesse
Vediamo il ricorso alla vecchia politica del taglio indiscriminato della spesa pubblica
Vediamo affiorare nuove minacce per le conquiste dei sindacati in materia fiscale
Vediamo la volontà che nasce difendere il vecchio modo di governare questo Paese
Tutti parlano del disservizio del sistema Italia
Industriali e molti uomini di governo
I sindacati unitariamente propongono intanto una riforma del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione sfidando governo e imprenditoria imboccare una linea limpida di riforma e di unità nei diritti dei lavoratori italiani
Al no della Confindustria
Nonché Raven e sospetto
Rischia di aggiungersi oggi uno del governo
E invece di una risposta costruttiva le proposte unitarie dei sindacati ecco affiorare da parte di qualche ministro la minaccia di bloccare tutti i contratti
Che badate bene
Non significa affatto
Bloccare la spesa clientelare che promana in questi anni dalle varie leggi e leggine approvate in Parlamento da pressoché tutte le forze politiche
Che promana dalle decisioni amministrative dei vari ministeri
Ivi compreso il ministero del Tesoro
Che promana dalle sentenze dei tribunali amministrativi
Abbiamo proposto una riforma fiscale contributiva abbiamo chiesto che ne fossero accelerati i tempi
Abbiamo chiesto che su questa base si costruissero con la riforma dell'amministrazione finanziaria nuovi strumenti di lotta effettiva non dei proclami Vanni
Contro l'evasione fiscale
Più di settantasei mila miliardi sono stati sottratti al fisco anche al fisco così come
Rizzo nell'anno trascorso
Nessuno ci ha risposto
Sentiamo invece parlare
Di un nuovo condono ossia di un nuovo premio
Agli evasori fiscali
Ed è ricorso a nuovi aumenti dell'Iva a danno dei consumi delle grandi masse lavoratrici di questo Paese
E del costo della vita
E così per quanto riguarda il sistema pensionistico sono anni che unitariamente i sindacati avanzano proposte di riforma
Sono anni che ci si risponde che non è l'ora della riforma del sistema pensionistico perché ci sono questo quelle elezioni alle porte
Ancora adesso
I ministri che tuonò contro le tensioni insostenibili dei lavoratori che sono pagati dall'INPS
Non dicono una parola
Sulla riforma complessiva del sistema pensionistico che le tre confederazioni hanno sostenuto ma invece
Propongono un decreto legge il decurtazione dei guadagni dei pensionati propongo un decreto legge che aumenti il contributo a carico dei lavoratori dipendenti
Propongono un decreto legge
Che aumenta l'età pensionabile obbligatoriamente con un decreto senza alcuna discussione
è l'occasione buona per salutare e ringraziare qui
Un ministro del lavoro che si è opposto queste misure e si è opposto
Non solo
Anche se ne siamo tutti sicuri
Nel ricordo vivo che è in lui Galliani appassionanti che gli ha passato con noi alla direzione del movimento sindacale italiano ma si è opposto come difensore di uno Stato di diritto e contro la minaccia che anche la coscienza dei diritti delle persone venga cancellata
Dal caos che sembra dominare in questo momento la politica economica di questo Paese si propone di prendere queste misure per decreti
Ma nessuno parla
Di unificare sia pure gradualmente i trattamenti normativi
Dei pensionati di tutte le categorie nessuno parla di unificare i vari fondi pensione di garantire a tutti i lavori attori italiani il diritto alla pensione che sia uguale indipendentemente dalla sua collocazione nessuno parla naturalmente
Della rivendicazione sacrosanta
Dei pensionati per conquistarsi un aggancio reale
Con i salari contrattuali dei lavoratori occupati
Per garantire anche con la lotta collazione contrattuale dei lavoratori occupati un reddito una prospettiva una dignità
Per tutti i pensionati
Questa è la
Politica del capo con la quale purtroppo ci siamo confermati
Una politica dalle mille teste
Che non assumere responsabilità
Una politica lo dobbiamo dire con amarezza che si distingue soltanto che trova soltanto il suo minimo comun denominatore
Nella volontà contro riformatrici che la ispira
Per la salvaguardia accorta di tutti i privilegi che si sono accumulati dentro lo Stato assistenziale
E per la penalizzazione dei più deboli
Quelli che non fanno parte delle lobby organizzate quella che si pensa no non possano difendersi efficacemente
Noi diciamo qui oggi
Che c'è un sindacato per difendere e di più
Cioè l'unità fra le grandi confederazione
Per difendere questi lavoratori la grande maggioranza del mondo del lavoro e della società italiana
Lo dimostreremo insieme
Nelle prossime settimane nell'incontri nei confronti con il Governo e nei confronti che avremo con imprenditori e governo nel mese di giugno
Per questo
Non è forse necessario in questo momento proclamare grandi battaglie generale
Ci basta a noi e a voi e io credo che basti alle nostre controparti basti al governo per intendere la lezione sapere che siamo un determinato
A difendere
Con coerenza
Fermezza unitaria
Gli obiettivi che insieme ci siamo dati
A difendere questo fatto fra confederazioni fra confederazione lavoratori questo patto di solidarietà che ha al suo centro il Mezzogiorno
Basta che sappiano
Che esiste una nostra determinazione
Di lottare insieme per questi obiettivi
Nella coscienza che oramai è di tutti noi che soltanto uniti possiamo vincere questa grande battaglia di civiltà
Noi dobbiamo sapere
E lo sappiamo
Dalle manifestazioni di questi giorni
Che nei confronti con il Governo
Nei confronti con la Confindustria
E con le altre associazioni imprenditoriali aggiunge a giugno
Saranno lì le tre confederazioni ma saranno anche lì con loro i milioni di lavoratori italiani che attendono dalle tre confederazioni
Il segnale che possibile
Ricominciare ad agire insieme per una grande svolta riformatrice nascita italiani
Noi andremo nei prossimi giorni a questi confronti
Forti di rappresentare con la nostra unità non il passato ma il futuro di questo Paese
Forte di rappresentare con la nostra unità alle forze del rinnovamento e della nostra democrazia
Forte di rappresentare le forze che possono costruire l'unità sindacale in Italia certo non attraverso ingegneri organizzative ma attraverso una maggiore democrazia all'interno di ogni sindacato una nostra capacità di collegarci con i lavoratori con i diversi soggetti del mondo del lavoro dovunque si trovano per costruire in e Rappresentanze sindacali unitarie in tutti i luoghi di lavoro per tessere ogni giorno
Con il dibatto con la ricerca
Una cultura autonoma di progetto e di proposta dell'intero movimento sindacale italiana
Questa è la forza che noi vogliamo rappresentare
Una grande forza unitaria
Al servizio dell'Europa dei lavoratori
Al servizio domani di un grande sindacato europeo dei lavoratori che capace di cambiare il volto sociale
Dell'Europa che vogliamo costruire
Viva il primo maggio
Viva il sindacato unitario della solidarietà