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Interrompiamo dicevo questa registrazione per darvi una notizia
Che va preso ancora con gran beneficio di inventario l'abbiamo appresa da fonte il dissenso rumeno a Parigi e ci deve essere confermata nel giro dei dei prossimi minuti con una successiva telefonata
Ma sembra che il
Dittatore rumeno Ceausescu sia stato deposto con un improvviso colpo di Stato questa mattina
Ripeto è una notizia e che deve essere ancora confermata le fonti sono comunque attendibili time
E che hanno però pregato di dare la notizia anche qui per radio radicale
Con avvertendo che dei conferme definitive debbono ancora aggiungere dalla Romania si aspetta una telefonata valuta la Romania a Parigi che dia la conferma definitiva di quanto è accaduto ma sembra
Che appunto Ceausescu sia stato deposto e sostituita buona sera da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio a sud-est puntata del ventotto
Dicembre due mila quattordici una puntata speciale che vogliamo dedicare un evento di venticinque anni fa la caduta di Nicolae Ceausescu e la fine del regime comunista in Romania
Un evento che chiuse in maniera drammatica e sanguinosa quell'anno quell'anno straordinario quel mille novecentottantanove denso di eventi epocali destinati a cambiare la storia e il volto stesso dell'Europa
A quel vino aceto tanta nove segniamo infatti la fine del blocco comunista dominato dall'Unione sovietica che per quarant'anni aveva
Dominato metà dell'Europa l'Europa orientale una fine simboleggiato dal crollo del muro del muro di Berlino nel novembre di quello stesso anno
La voce che avete ascoltato era quella di Giancarlo Loquenzi all'epoca direttore di Radio radicale che il ventidue dicembre dava la notizia della caduta di c'è userei SCO
Quel giorno il conducator come si faceva chiamare il dittatore romeno aveva convocato a Bucarest una manifestazione di piazza una manifestazione di popolo
Per cercare di rinsaldare il proprio potere e di venire incontro in qualche modo alle proteste che qualche giorno prima erano esplose attivi Cioara
E che rischiavano di mettere in serio pericolo la tenuta del suo potere personale del suo regime
Ma qualcosa stava cambiando su tutta l'Europa dell'est e in quel mille novecentottantanove stava soffiando un vento di rinnovamento la cortina di ferro non esisteva più il muro di Berlino era stato abbattuto
A Mosca ceramica il Gorbaciov con la sua glasnost era perestrojka dalla Polonia l'Ungheria dalla Cecoslovacchia la Bulgaria fino a alla stessa Germania Est
I paesi che avevano fatto parte del blocco sovietico avevano intrapreso la strada delle riforme e della democratizzazione stavano vivendo trasformazioni impensabile solo un anno prima
I vecchi leader comunisti erano stati sostituiti e mandati in pensione difficile pensare che una tale ondata di rinnovamento non arrivasse fino a Bucarest
Forse Ceausescu se n'era reso conto forse se ne rendeva conto la moglie Elena da molti considerata la vera anima del potere o forse no
E forse non lo pensavano quel ventidue dicembre quando si presentarono davanti al loro popolo pensando di resistere a quello che sarebbe in breve è diventato uno tsunami che avrebbe fatto a pezzi il loro potere personale e le loro stesse persone
Di certo non arrivarono a pensare che quelli erano i loro ultimi giorni le loro ultime ore di vita
Quel ventidue dicembre del mille novecentottantanove infatti a Bucarest accade un fatto che solo un momento prima il conducator probabilmente pensava impossibile
Anche se
Poche ore prima può qualche giorno prima cominciamo attivi Cioara c'erano state delle avvisaglie
Quel ventidue dicembre a Bucarest la stessa folla convocata in piazza per acclamare Ceausescu comincia invece a fischiare uno a impedirle di parlare
Prima sono fischi Sonati ancora timorosi poi diventano una marea incontenibile
Grazie Peretti
Certezze
Ai capitoli come ministro ci ha visti
Dovesse potremo venti
Siamo se esco parlava con voce mal ferma leggevo un foglietto ogni tanto il Che spiccava al suo fianco c'era la moglie Elena e i dignitari del partito Ceausescu promette aumenti delle pensioni migliore assistenza sociale
Le prime file del popolo convocato dal dal partito applaudono gridano urrà scandiscono il nome del dittatore sventolano le bandiere da una
Bene con la stella rossa e gli striscioni con il gli slogan del partito
Poi però appunto succede qualcosa di inimmaginabile
La folla sbanda salgono i fischi e urla le proteste Ceausescu non capisce alza la mano bonari
Mentre tenta di riportare la calma si interrompe ma qualcosa sta succedendo qualcosa sta cambiando in Romania popolare che
Concludersi
Consigliere Trento faccia tosta
No può
Cento le telecamere spaccano sulla folla sui palazzi della pianura
Dietro a Ceausescu la moneta è uno dei funzionari della Regina forse capiscono quello che sta succedendo che sta succedendo qualcosa di grave fuori campo mentre utile che nelle continuano a riprendere la folle indistinto i palazzi si sentono delle voci colpi sul microfono caro Pagliaro
C'è un sesto la moglie cercano di riportare la calma di riprendere il controllo della situazione
Allora
Vallée
Ecco allora
Scad
Dopo diversi minuti di silenzio e di ripetuti inviti alla calma il comizio riprende ma evidentemente è l'inizio della fine quel quel popolo del quale Ceausescu si riteneva il padre padrone e era il padre padrone gli si rivolta contro
E lo costringe a una fuga vergognosa in elicottero mentre dal tetto dello stesso palazzo da cui fino a poco prima Ceausescu aveva arringato la folla cominciano a sventolare le bandiere blu e gialle rosse con il buco al centro
E là dove era stato tagliato il la stella rossa che il regime comunista aveva messo
Sulla bandiera romena sono passati circa venti minuti dal Mezzogiorno di quel ventidue dicembre c'è uso esco e la moglie scappano dall'in elicottero dalla tetto del palazzo
Resterebbe
Il boom per estensione
L'ordine di gente
Militari che solo la sera prima avevano sparato sui manifestanti facendo morti e feriti adesso fraternità no con le proteste
Si schierano con la gente
Ma la rivoluzione romena non è stata pacifica come negli altri Paesi del dell'est come negli altri Paesi oltre cortina i morti furono tanti più di un miglio
Mario e non è stata nemmeno una rivoluzione quanto piuttosto un Pucci interno a regime che cavalcò l'onda della sollevazione popolare per regolare i conti al proprio interno
I motivi per cui in Romania le cose sono andate diversamente dagli altri Paesi comunisti e sono molti principale probabilmente la natura specifica di quello che è stato
Il regime di Ceausescu un potere personale che aveva stroncato ogni opposizione interna impedendo la formazione di una corrente riformista che potesse subentrare dittatore
E gestisse la transizione come è accaduto seppure ovviamente in forme
Diverse tra loro in in Ungheria Cecoslovacchia in Polonia nella stessa Unione Sovietica
La fuga di Nicolae Ceausescu e della moglie Elena dura poco tradita solo già oggetto
Proprio per ricordare al titolo cadendo macina cosa dirà una voce senza fare col numero macigni
Detto da geologica con loro Chieppa protetti Adalberto esatte pronunciate
Paga e pretendere potrà dopo un ampio numero diciassette il secondo ogni cura di raccordo carina in collina collaborativo torno unità Treviglio però è del tutto è un po'vita settore limitrofe ai popoli potenti situati in effetti
Lazzaro
Poi si tratta dunque di essere una salma tenuto ritirata produttiva di fattori
Cosa è un fatto di tutto il bando faccia tra poco
Accusatorio sita vada
Costretti a lasciare l'elicottero sulla quale si erano imbarcati per lasciare il palazzo presidenziale abbandonati dagli aiutanti chiedevano accompagnati
Nei primi istanti della della fuga restano soli alla fine vengono catturati trascinati davanti a un tribunale speciale che dopo una processo sommario senza appello i giudica colpevoli di crimini contro il popolo romeno e li condanna a morte
Prima
Insieme
Inutilizzate
Nasce
Appostarli ma
Danneggiati
Sulle bassissimo
Unione
Ceausescu si difende non riconosce la legittimità del del tribunale
Dice che è tutto a una messinscena che l'unico che lo può giudicare il popolo secondo la la legalità del del Paese
Ma la condanna ormai decisa Ceausescu e la moglie vengono condannati a morte e portati via per essere fucilati
Oggi
Sotto
La sentenza viene eseguita rapidamente era il giorno di Natale venticinque dicembre del mille novecentottantanove
Pazienza ma insieme
Nicola e c'era se esco della moglie Elena dell'uomo della donna che per venticinque anni avevano dominato la Romania in maniera pressoché assoluta restavano solamente due corpi crivellati dei colpi di kalashnikov
Sul selciato del cortile di un palazzo di Bucarest
Questa era una ricostruzione molto sommaria di quelle giornate di venticinque anni fa la caduta del regime di Ceausescu fu sicuramente piuttosto confusa
Probabilmente non così estemporanea come si sarebbe portati a pensare probabilmente anzi quasi sicuramente all'interno della regime c'era chi la stava preparando da tempo
Ancora oggi molti aspetti restano controversi si continua a discutere tra chi considera quella del dicembre ottantanove una rivoluzione chi invece un colpo di Stato interno a regime probabilmente sono vere entrambe le cose
Il crollo del regime di Ceausescu inizio qualche giorno prima i fatti di di Bucarest inizio il diciassette dicembre a Timisoara quando il Governo tentò di espellere
Il dissidente l'ASL o talk show una popolare religioso calvinista di etnia ungherese
Che fu accusato di incitare all'odio etnico per avere criticato il regime quando i suoi fedeli circondare nel suo appartamento per impedire che fosse allontanato molti studenti cominciarono a unirsi spontaneamente la manifestazione
Che col passare e delle ore assunse un carattere più marcatamente antigovernativo a un certo punto
Le manifestazioni si allargavano e la gente non sapeva nemmeno da che cosa fossero state originate si riunivano e scendevano in piazza per protestare contro il regime di ci Hauser scopi la protesta sia largo
Cominciano i primi scontri tra i manifestanti da una parte e dall'altra la milizia e la Securitas te la famigerata polizia segreta del regime
Cominciarono anche i tentativi di assaltare le sedi del Partito Comunista gli uffici governativi per questo fu imposta la legge marziale ma nonostante i divieti
Gruppi di manifestanti che è sceso dello stesso nelle strade sventolando le bandiere romene a cui era stato tagliato lo stemma comunista al centro e cantando sveglia tiro meno il canto vietato dal mille novecentoquarantasette la cui esecuzione pubblico era pulita
Per Codice Penale e che sarebbe poi diventato l'attuale inno nazionale rumeno Pinna quegli scontri in quelle giornate
Prima Timisoara e poi anche a Bucarest in altre località ci furono
Morti ci furono feriti la presenza dell'esercito nelle strade mostrò che la repressione era stata ordinata dall'alto forse dallo stesso Ceausescu
Nel frattempo entrarono in sciopero i lavoratori cominciano le fabbriche di Timisoara e fallirono i tentativi di mediazione del governo
Il venti dicembre colonne di lavoratori che scandiva uno slogan contro il Governo
Entrarono a Timisoara tutti i tentativi del regime di reprimere le manifestazioni anche mettendo i lavoratori ho cercato di mettere gli uni contro gli altri falliremo debbano il solo risultato di fare ingrossare ancora di più le proteste
Nicolai Ceausescu che in quegli stessi giorni si era recato in visita in Iran rientrato in patria cercò di riprendere il controllo della situazione prima con un discorso televisivo in cui il venti dicembre
Definiti gli eventi riti miscelare a interferenze di forze straniere negli affari interni rumeni e parlo di un'aggressione straniera la sovranità della Romania
Poi organizzò per il giorno successivo a Bucarest a quello che fu presentato dei canali ufficiali con uno spontaneo movimento di supporto a Ceausescu come andò a finire ve l'abbiamo fatto sentire poco fa
Nel frattempo emittenti come voi sono Almerico orario figli ora qua cominciavano a far conoscere all'estero e arresto dei romeni che cosa
Stava accadendo attimi Cioara che cosa cominciava ad accadere anche a Bucarest si diffusero però anche notizie incontrollate che parlavano di una repressione sanguinosa su vasta scala con
Migliaia forse decine di migliaia di morti
I radicali furono i primi a mobilitarsi non solo in Italia non appena cominciano ad arrivare le notizie delle proteste in Romania e della repressione sanguinosa ordinata dal regime quel mille novecentottantanove era un anno era stato un anno importante per i radicali che in aprile a Budapest avevano ottenuto il loro trentacinquesimo congresso il primo Congresso del Partito Radicale diventato transnazionale un anno prima un congresso importante che si forse nell'Ungheria che già aveva avviato il processo di riforma di democratizzazione ma quando ancora esisteva la cortina di ferro quando ancora esisteva il muro di Berlino e di quell'anno particolare importante per i radicali abbiamo parlato però
Io un mese e mezzo fa nello speciale che abbiamo dedicato al venticinquesimo anniversario della del crollo del muro di Berlino il diciannove dicembre il partito era di
Ma lei insieme al Comitato per i diritti dell'uomo e Romania e a profughi romeni in Italia organizzo una manifestazione davanti all'ambasciata di Romania a Roma
Una manifestazione che avveniva a un mese dopo quella delle quindici novembre organizzate molte capitali europee da Mosca a Budapest da Bruxelles a Parigi da Praga Varsavia Madrid
Belgrado Roma nell'anniversario dei moti di Brasov va alla manifestazione erano presenti militanti e dirigenti radicali insieme ad alcune decine di profughi e romeni gli esponenti del dissenso in esilio
C'erano cartelli lingua romena con scritte come libertà e democrazia non carri armati Ceausescu assassino libertà e pane per i romeni la manifestazione si svolse significativamente presso la Colonna Traiana a Roma nel frattempo il Parlamento con appena aveva approvato all'unanimità una risoluzione sulla Romania presentata da Adelaide Aglietta insieme ad altri deputati di quasi tutti i gruppi politici alla Parlamento europeo che faceva seguito a un'altra votata dallo stesso
Alla mente uno per a novembre in una dichiarazione della degli ettari badi ma la necessità di usare tutti gli strumenti diplomatici ed economici per isolare il dittatore Ceausescu per appoggiare la lotta di libertà democrazia iniziata dal popolo romeno
Farlo con decisione e con forza per impedire che le piazze romene per colpevole negligenza della nostra comunità e dei nostri Paesi si trasformino nelle prossime ore in tante Tienanmen
Disse Adelaide Aglietta
Sugli eventi in a Romani ha ci fu anche ci furono anche le interrogazioni presentate al Parlamento italiano degli allora parlamentari radicali Gianfranco Spadaccia Francesco Rutelli e Peppino Calderisi
Una delegazione radicale formata dall'allora primo segretario Sergio Stanzani dalla allora presidente Emma Bonino insieme a Marco nel e alla deputata europea della dagli ettari incontra una delegazione del Partito Comunista formata da Achille Occhetto Gianni Pellicani
Giorgio Napolitano e altri membri della segreteria del partito e insieme decidono di operare in stretto contatto per richiede l'immediata convocazione straordinaria del Parlamento italiano in modo che il Governo possa riferire sulle iniziative prese da prendere in sede nazionale internazionale e di Comunità europea
Si mobilita anche Radio Radicale che comincia a trasmettere ininterrottamente notizie dalla da la Romania con una serie una trasmissione non stop coordinata dall'allora Segretario federale fattura di Calais Antonio stando
A cui partecipano decine di romeni garantendo così un'informazione costante su quello che sta accadendo in Romania in quelle ore
Qui economia liberale alla radio radicale in non affine a salire canapa spunti inizieremo con nella lettura degli ultimi comunicati stampa che ci sono antipatica Buccari
Diverso invece l'atteggiamento della della RAI TV della radiotelevisione di Stato che Anna almeno inizialmente non dedica molta attenzione a quello che avviene in Romania su questo c'è anche un'iniziativa
Del Partito Radicale che chiede cittadini e sono in tante centinaia farlo di telefonare rifarsi vivi con la RAI per protestare contro questo sostanziale è silenzio questa scarsa informazione del servizio pubblico radiotelevisivo
Venticinque anni fa dunque nei giorni a cavallo del del Natale del mille novecentottantanove cadeva il
Regime comunista di Nicolae Ceausescu in Romania e a differenza di quanto era successo negli altri Paesi di quello che era stato il blocco sovietico il regime Romania cade nel peggiore dei modi con violenze di piazza con morti feriti
Su di conflitto scontri all'interno stesso delle strutture del regime poi la cattura del dittatore la sua condanna a morte insieme alla moglie
E poi la fucilazione proprio il giorno di Natale del mille novecentottantanove quelli della Romania di venticinque anni fa furono venti che i radicali seguirono molto da vicino né vogliamo proprio parlarne con Antonio Stangoni membro del consiglio generale del Partito Radicale transnazionale
Che è stato protagonista del di azioni non violente nei paesi dell'allora blocco sovietico e dopo la caduta del muro di Berlino animatore anche delle iniziative dei radicali nei Paesi diventati ex comunisti buona sera Antonio
Che terre
Allora nell'ottantanove
Proseguiti con particolare attenzione la la rivoluzione romena ecco partiamo proprio dal clima di di di quei mesi di quel dicembre i venticinque anni fa
Nell'est Europa stavano stavano accadendo ed erano accaduti eventi epocali insomma la cortina di ferro non esisteva più il muro di Berlino era stato abbattuto
Dall'Ungheria la Polonia dalla Cecoslovacchia la stessa Germania Est che sembrava somma il Paese più granitica mente fedele all'ortodossia comunista soprattutto stava cambiando tranne che in Romania
Però insomma era difficile pensare che che quella che quell'onda che è quello che su un anno in caso di di dire non arrivasse fino a Bucarest e poi arrivò insomma
Riporre c'erano per la verità molte cose che no sarebbero cambiate facilmente anche in quella che allora era l'Unione Sovietica
Le ricordo che proprio il trenta novembre dell'ottantanove ad esempio venne in visita Roma Gorbaciov per il quale tentava per ancora di saldare il possibile dell'Unione Sovietica
E noi facemmo né manifestazione scalinata di piazza di Spagna dicendo perestrojka va bene democrazia va meglio libertà per i popoli dell'Unione Sovietica
Perché c'erano già allora molti fermenti di desiderio di liberazione da parte
Di molti i gruppi nella spesso nella sua Romania di Ceausescu
E allora comunque il loro sistema partito Stato resisteva maggiormente ai tentativi di cambiamento su questo ne avevamo dedicato in passato anche convegni iniziative
E appena ci arriverò le Pinto dice
Il il diciassette dicembre dei repressione molto forte in in Transilvania de nel banale torno e facemmo una manifestazione allora insieme con Sergio Stanzani davanti all'ambasciata
La romena a
Pure
Subito dopo il rally ventidue come sappiamo
Ci fu l'accaduto ha ricevuto cioè poco costretto a fuggire da o cresca
Non è organizzammo una lunga trasmissione indiretta a Radio Radicale una no stop
E ricordo che uno dei primi a farlo solo dopo tre ore che non eravamo in trasmissione
Il TG tre aprì una è una lunga di retta su quanto avveniva in Romania con le poche notizie che si riuscivano ad a vere di fronte certa
E il ventitré la manifestazione sotto la colonna
Ma e la Roma Traiana per sapere
Delicato di nascita della Turchia per molti rumeni perché le è simbolo della l'attività della Romania dall'epoca di Traiano alternatore in poi quindi fu un momento molto emozionante
Fatto quello io mi trovai con il venticinque dicembre artificiale
Ecco poi ci arriviamo insomma anche alla tua presenza lì protratto nel giorno in cui Ceausescu veniva veniva fucilato ecco io nel nell'introduzione di questa trasmissione ho detto che c'è un se esco
Cade in quel modo
A causa della forse della natura stessa del del suo regime c'è un potere personale che impedisce la formazione di una di una corrente riformi
Sta come era accaduto negli altri Paesi dell'est e che quindi non ha consentito una trans transizione in cui entra tu sei d'accordo
Chi sostanzialmente e poi c'era la la grande povertà della Romania in quanto ciò Church costa le altre sue
Sarebbe aveva avuto quella di volere una
E industrializzazione forzata massiccia
Con però prodotti industriali che non potevano competere sul mercato internazionale
E grandi indebitamenti dello Stato romeno con l'estero tentativo di pagare il debito con l'estero con l'esportazione anche qui forzosa
Perché prodotti agricoli e quindi scarsità di generi alimentari ma anche di dichiarasse per il riscaldamento e Romania
Insomma la popolazione
Era per molti aspetti è allo stremo in tante regioni romene in più c'era nel tempo dico di Romani d'azione con discriminazione in particolare della minoranza ma già anche qui nella Transilvania dipanato atti miscela in particolare dove scoppiarono poi
In molti dal diciassette dicembre in poi qui c'erano diversi fattori in tutto questo come tu dicevi non era stata consentita alcuna possibilità
Di e costruzione di un'alternativa politica le uniche speranze che poi in parte si realizzarono per un cambiamento erano sostanzialmente quella di una congiura di palazzo
Che poi è quello che avvenne no cioè perché
Quella dell'ottantanove viene chiamata la rivoluzione romena forse per certi versi lo è anche lo è anche stato sicuramente molti molta gente gli studenti ma poi anche gli operai e poi il la gente a andò in piazza volendo fare una una rivoluzione tutti abbiamo nella memoria la bandiera rumena col buco al centro perché era stato tagliato il
Il lo stemma comunista assunta a guardare bene però sembra più come dire un PUT c'è un un colpo un colpo interno a regime
Sono invece quale delle due cose contenti ovvero pure su cui esistono le le le due cose io credo che credo fosse appunto una coesistenza dei due fattori ci furono senz'altro perché non ne sono stato anche testimone
Degli atti di rivolta popolare degli atti rivoluzionari
E nello stesso tempo ci fu quella che io accentrato essere una sorta di congiura di palazzo tant'è che
Fu comunque all'interno di esponenti delle del pesce era il Partito comunista no che alcuni poi riuscirono apprendere a gestire il potere
Ci fu e questa fu la la cosa che segnò il destino di Ceausescu dopo pochissimi giorni
Ci fu il passaggio del dell'esercito dalla arte del del nuovo potere che era il cosiddetto Fronte di salvezza nazionale come fu chiamato
E che
Sembrò essere Stato per lo Stato da tempo cioè la costituzione di un fronte di salvezza nazionale unitario ma gestito soprattutto da esponente del procura
Signor ribellati eccetera
E antenne molto rapidamente
Nello stesso tempo c'erano notizie ingigantite nessun scontrini su supporti alcuni ricorderanno che c'era sparsa la voce di migliaia o addirittura decine di migliaia di morti in
Scontri a fuoco
Per fortuna realmente non fu così
Il numero dei caduti durante quegli eventi fu molto minore ma alta ci furono sparatorie
Né di Dio stesso alcune a Bucarest e c'erano
I famosi elementi della securitaria cioè della della polizia
Politica sostanzialmente che continuavano a sparare poche opere Cecchina Gio
E oltre
Poi soprattutto vicino alla televisione penale alla radio nazionale o meno nato un attimo una parentesi poi appunto veniamo
Proprio direttamente preoccupa quello che fecero i radicali in quei in quei giorni tu parlavi prima del tentativo che perché ha fatto Ceausescu in qualche modo di di rilanciare di di lanciare lanciare il il regime della grande povertà coglievano i romeni
Tutto questo contrastava cioè lo si venne a sarà perché io ovviamente non conosceva da vicino la realtà della Romania di Ceausescu appare emerse dopo insomma fino a quel momento e per diverse gli anni c'è stato un po'un abbaglio in Occidente non rispetta regime di Ceausescu quasi quasi lo si considerava come dire autonomo da Mosca non dico democratico ma diverso magari da
Da quello di altri dalle altre valida cosa nasceva questo
Come dire questo fraintendimento
Intanto c'è sempre la tendenza a volere essere ingannati da parte dei Governi occidentali e lo vediamo tuttora in in molte occasioni
Io avevo una posizione privilegiata perché organizzavo compendi frequentavo gli ambienti del del dissenso interna dei tempi anche di quello romeno
E le informazioni le avevo cercavo di diffondere anche Graziano grazie a Radio Radicale Ramona è una trasmissione
Chi manate su quanto accadeva in particolare nell'est europeo ma i governi occidentali spesso pensavo facevano fin
Da ripensare
Che c'è un gesto come tu dicevi forse un po'più democratico e più aperto uno dei motivi era che nel mille novecentosessantotto e quando ci fu una l'invasione da parte di diversi
Diversi strati del Patto di Varsavia dell'allora Cecoslovacchia la Romania non partecipo non mando carri armati e truppe fu
Un gesto di di
Decorre quel
Tutto
E questo fu un fatto positivo c'erano state altri altri alimenti per esempio quando ci furono d'oliva
E
E allora
Mille novecentottantaquattro vede Stati del blocco sovietico rifiutarono di partecipare come ritorsione del fatto che quelli occidentali
Avevano partecipato solo in parte l'Olimpia di Mosca mille novecentottanta ma la Romania partecipo
Insomma c'era una certa differenza azione ma soprattutto di facciata ed carte diciamo cerco del suo regime rispetto arresto del blocco sovietico
Peraltro poche settimane prima e degli eventi rivoluzionari ci fu il congresso del Partito Comunista o meno a Bucarest Gorbaciov stando a braccio e baciò come da tradizione
Sovietica Ceausescu rifece i migliori auguri
E il Congresso laudi in piedi con lunghe erogazione Ceausescu per cui
Era una situazione sicuramente ambigua
Ora gli osservatori anche a livello di di ambasciatori presenti a Bucarest in realtà non potevano non vedere che è la situazione era tristissima in Romania e che qualcosa poteva scoppiare era momento all'altro
E poi le questo guaio qualcosa accade ecco veniamo a poi
Ai radicali pesatura è un po'a già accennato che subito dalle prime notizie che cominciano ad arrivare il diciassette dicembre dico di di rivolte o comunque di di manifestazione Timisoara i radicali subito sì sì smobilitare no tratto quell'ottantanove fu importante per i radicali e l'abbiamo anche ricordato da Radio Radicale quando abbiamo parlato del venticinquesimo della della caduta del muro di Berlino fu
L'anno della scelta transnazionale l'anno del Congresso di di di Budapest ecco sulla Romania rispetto anche ad altri scenari dell'est e ci fu un'attenzione attenzione particolare dei dei radicali tu l'hai già tipo accennato che era
Non non non era insomma improvvisata questo questa attenzione
No no no era Mon appunto fatto diverse manifestazioni in passato c'era stato convegno molto importante ricordo a lasciare del Cenacolo della Camera nel mille novecentottantotto con esuli
Dissidenti esperti soprattutto romeni
Ma anche internazionali su quanto stava accadendo e Romania
Ne cura e poi anche la pubblicazione degli atti anche di questo Radio Radicale consta naturalmente traccia nel suo importanti archivio sonoro
E poi subito dopo degli eventi rivoluzionari che che come dicevo seguiti
Personalmente continua dovrebbe essere presenti
Ecco seguimmo dei dei gruppi soprattutto di universitari intellettuali inizialmente
Ai quali parlavamo del nostro tentativo di costruire un partito transnazionale e basta
Sulla non violenza e sull'idea della democrazia del federalismo europeo
E e avremo anche un certo seguito ricordo campo riunioni con alcune decine
Di nuovi iscritti romeni al Partito radicale transnazionale
E si parla acconto ditemi e soprattutto lo dimetto dismettono non violento che dopo la violenza di quelle giornate
Tutto sembrato alcuni particolarmente
Appassionante è opportuno ad adottare in quelle in quelle ore sono da quando arrivarono cominciavano arrivare notizie del della del delle rivolte poi della della caduta del del regime il ventidue dicembre i radicali si mobilitano
Io andando a cercare anche nella nell'archivio del l'archivio radicale ho trovato per esempio traccia accesso cioè ci furono iniziative Congiu tre tra radicali e l'allora Partito comunista ci fu una dichiarazione congiunta di AMA Bonino con Giorgio Napolitano insomma che all'epoca era un alto esponente delle del PC
In un ci fu un incontro con il la Presidente della della Camera che era Nilde Iotti che decide di tenere aperta la il Parlamento come chiedevano i radicali per
Capire insomma per per essere far fronte a quello che stava le notizie che stavano
Arrivando
Era difficile capire che cosa che cosa stesse succedendo armi anche tu citavi le
Le queste prime notizie incontrollate che arrivano da Timisoara voi al partito che canali di comunicazione avevate
Per avevamo inizialmente al con errori romeni i quali a loro volta avevano dei contatti diretti con familiari amici delle persone
Del del mondo nel dissenso sotterraneo Romania per cui
Attraverso contatti telefonici e certamente non c'era internet allora ma col contatti telefonici o con qualcuno è addirittura che dalla Romania portava notizie oltre confine in Ungheria
Riuscivamo ad avere informazioni limitate ma il più possibile perdita
Dopodiché come ripeto dal venticinque dicembre ero personalmente sul posto primati miscelata poi a Bucarest
Proprio il ventisette erano alla televisione romena indiretta mentre fuori sparavano per cercare di tenerne il controllo
Per portare
Un messaggio solidarietà con la popolazione rumena questa è radio radicale buona sera
Gli ascoltatori le undici sono passate da quattro minuti avevamo
Dato appuntamento per le undici per tornare a parlare di Romania
E io direi subito se è possibile la regia di sentire radio Bucarest che cosa ci propone
Gli avvenimenti
Della Romania dimostrano
Il destino di un reggimento
Di nuovo musica
Adesso i romeni Canterano sono erano per tutta la notte probabilmente
Ma
E e ci sono canzoni antichissime
Canzoni patriottiche antichissime
Adesso non so si fa un appello ai cittadini non più compagni
Cittadini cittadine
Da quanto ho potuto capire si fanno appelli insistenti che la la la popolazione tornita lavorare in
E si deve presenzi devono presentarsi tutti al posto di lavoro
Che vivono ricomincia area a a lavorare ancora da stanotte
Sono
Sono delle dichiarazioni delle dichiarazioni che dicono il popolo ha deposto un regime che non era
Tira dittatoriale
Che tutte le organizzazioni
In ogni caso da quanto ho potuto capire il motivo
Si fanno varie dichiarazioni si fanno validi chi elezioni
In cui dicono che gli avvenimenti della della Romania rappresentano la volontà di un popolo intero per riconquistare la libertà
Ecco tu sei arrivato a attimi sarà dunque il giorno di Nardi Natale che situazione ritrovato
Però ancora morti per le strade c'era una un'area molto tesa a molto triste perché la docente non aveva ancora capito che cosa stesse succedendo esattamente
Di militari sembra quasi fossero effettivamente schierati
Con combattere temeraria
A la tensione era era evidente c'era un'area molto cupa
Poi arrivo durante la notte la notizia dell'esecuzione dice Francesco e e della moglie
E che era un anno che insomma che molti si aspettavano e quello fu un momento come dire liberazione cioè una volta arrivata coro notizia
Potete notare intorno che molti assenti però che ormai il il passo era stato compiuto che non ci sarebbe stata un'ulteriore pressione
Da un punto di vista del del diritto certo quel quel processo lascia lascia ovviamente un po'perplessi tra l'altro esistono esiste la registrazione del processo noi l'abbiamo fatto ascoltare proprio prima di sentirti qualche qualche frammento in cui i si sente la lettura dei capi d'accusa c'è un ponte tra attivo di difesa del di Ceausescu insomma e ci sono quelle urla che no ovviamente fanno anche impressione quando vengono portati via si ente Ceausescu appare un po'come quasi neve Tito la moglie Cyril si ribella ha urlato in andiamo mette le mani addosso e poi c'è lasciare la morte si sentono gli spari ma non si vedono il non non si vede il momento della fucilazione lì ci fu
Anche dicono un problema di di di
Non non come dire coordinamento sono tra l'altro che doveva riprendere e il plotone di esecuzione che poi non fu un vero e proprio Crotone insomma tutto questo certo quei giudici Tonetto dice la gente se lo aspettava quasi lo auspicava però certo
Non fu diciamo così una come dire quel po'su quel processo su quell'esecuzione da un punto di vista del diritto ci sarebbe molto da dire
Sì certamente tout-court fu una cosa del tutto inaccettabile per avere il diritto internazionale e non è ammissibile che si svolgano
Dei dei finti processi e questi
Io notavo in quel caso come cronista le sensazioni erano piuttosto palpabili in giro in quel caso ottimi Sciara che corrisponde che il burqa ma non c'è dubbio che fu un un episodio che segnò in molti in modo molto negativo gli accadimenti rumeni e che è rimasto come una una pagina
Ulteriormente cupa della fine di quel regime
Anche per quanto riguarda coloro che regime spesso c sostituire o no ecco a ma qui punto per avviarsi a concludere qui volevo arrivare insomma in mesi mesi successivi furono piuttosto piuttosto confusi fu abbastanza
Chiaro che nel nuovo sistema c'erano molti
Riciclata insomma del del vecchio regime o che comunque quell'apparente Spal pendente spontanea con comitato di salvezza in realtà come dicevi tu prima era era è stato premente organizzato già già da prima all'interno del del regime in tutto questo lo accennavi poco fa iniziativa dei dei radicali somma nei mesi seguenti
L'iniziativa che continua per diversi mesi e un dato assolutamente positivo fu che fu immediatamente ripristinata la libertà di stampa
Qui ci fu un un fiorire ma in una grandissima povertà di di mezzi
C'erano addirittura dei giornali quotidiani che non avevano nemmeno le macchine da scrivere ai giornalisti scrivevano i percorsi annullano e li consegnavano a ai compositori al piombo in tipografia
Per cui è una situazione di povertà
Prima ci fu un fiorire di desiderio e pratica della libertà di stampa questo fu notevole
Avemmo contatti con i rappresentanti che i piccolissimi partiti non comunisti che erano
Rimasti a livello invernale o clandestino
Per la fine della seconda guerra mondiale Remo contatti come accennavo con molti studenti universitari organizzammo una serie di riunioni e di conferenze
E poi se lui personalmente osservatore
Le prime elezioni libere rumene il venti maggio
Del mille novecentonovanta voglio anche dire tu prima accennato a Giorgio Napolitano Lucio presente a un incontro che tenemmo nell'allora sede della rivista mondo operaio a Roma
Il dieci gennaio dell'ottanta dal titolo la Romania eh Europa
Perché il nostro tentativo era quello di favorire non soltanto democrazia ma anche una integrazione federalista della Romania in Europa naturalmente
In in tempi
Che immaginavo non sarebbero stati rapiti ma
Fino ad allora nessuno si era posto il problema
In Occidente che la Romania se potesse essere integrata in Europa
Cosa che è successa panel nel due mila e sette forse in maniera un po'prematura però insuccesso la Romania oggi fa parte del dell'Unione europea nel frattempo è nata l'Unione europea nel novantuno con la
Trattato di Maastricht e tra l'altro
Poco tempo fa insomma non nuovo presidente è un un conservatore un liberal conservatore tra l'altro esponente della della
Minoranza mangiare la minoranza Orvieto ungherese insomma è una Romania molto diverso aveva comunque venticinque anni dopo la quella dell'ottantanove
è sicuramente la road map molto diversa ancora con
Moltissimi problemi da superare e in una situazione
In cui purtroppo d'Europa unica non esercita più quelle fasce su quell'attrazione che esercitata dalla fine degli anni Ottanta all'inizio degli anni Novanta
Tuttavia la Romania oggi parte integrante della nostra Europa con tutti i nostri
Problemi e spero anche
Con la possibilità di migliorare la situazione attuale insieme
Io cercando un po'di documenti questi in questi giorni o trova trova e ho trovato anche una una dichiarazione che fece Marco Pannella proprio nei nei giorni immediatamente successive la caduta di Ceausescu quando diceva che di fronte a quanto stava accadendo in Romania
Possiamo posso posso posso giungere io di fronte anche a quella mancanza di ruolo che ebbe in quel momento quella che lei era la Comunità economica europea alle classi politiche occidentali del dell'Europa centrale che rimase un po'guardare
Marco Pannella sottolineava la l'indicava la il la il Partito Radicale transnazionale come risposta necessaria e urgente a quanto stava avvenendo oggi venticinque anni dopo venticinque anni dopo quella scelta transnazionale che nacque a Bologna nella nell'ottantotto e si concretizza poi
Al congresso di Budapest dell'ottantanove
A quel guardando a quello che sta accadendo guardando anche a questa Europa
Non ancora del tutto compiuta che anzi rischia di scivolare indietro quell'appello sembra essere quanto mai Ur più necessari consistente
Speravo la un appello che conteneva realtà le le grandi intuizioni
Di Marco Pannella come tante volte accaduto sulla necessità di costruire una una forza politica europea
Sul federalismo sulla non violenza sui principi di democrazia è stato di diritto credo che siamo ancora molto lontani purtroppo da tutto questo noi in quegli anni
Primo spesso ad avere la possibilità di provarci e a costruire dei dei tratti dei ferimenti che ci portassero in quella direzione
E vorrei anche ricordare se me lo consenti alcune persone che si occuparono ma
Romania per esempio
Insieme con me prima Radio Radicale comprando delle trasmissioni
Poi alla con Traiana con la Romania venne diverse volte Violeta Parra scopi molti ascoltatori che ci legano allora la ricorderanno
Una
Una donna rumena molto attiva molto tenace nel nel mantenere i contatti nello stabilire nuovi contatti anche coi in Romania dopo la rivoluzione
Venne con merito Paolo quinto fotoreporter internazionale che ha poi dato anche all'archivio cartaceo del partito
Moltissime fotografie importanti di quelle giornate e di quei mesi e poi tanti in Romania che furono con noi ricordo andrà pone è una studentessa dell'Università di Bucarest
Che fu poi e pertanto e duramente
Quanto i minatori furono chiamati
Un cane spread nel giugno del mille novecentonovanta per liberare la piazza tra università dagli studenti che l'avevano occupata
Perché devono maggiore democrazia e chiedevano di liberarsi da
E le strutture rimaste del Partito comunista
Hai fatto bene a a ricordarlo e noi ricordiamo anche a chi ci ascolta che
Appunto andando sul sito di Radio Radicale nella quindi facciamo delle ricerche nell'archivio sonoro si ritrovano appunto si trova quanto Radio Radicale produsse in quei giorni anche con le le voci delle persone che tu hai che tu hai citato
Togliete ringrazio molto per questa questa testimonianza insomma abbiamo in maniera sommaria ma crediamo di avere dato così un po'un
Ricco aver ricordato un po'che cosa accade in quei giorni e qui e anche una ci come dire una certa peculiarità sicuramente anzi della
Del crollo del regime comunista Romania rispetto a quello che
Accade invece negli altri Paesi del del blocco sovietico grazie ad Antonio stando
Corre
Quindi
Termina qui questa puntata speciale di passaggio a sud est che abbiamo voluto dedicare alla rivoluzione romena di venticinque anni fa
La caduta del regime comunista di Nicolae Ceausescu nei giorni a cavallo del Natale del mille novecentottantanove
E a differenza di quanto era successo negli altri Paesi di quello che era stato il blocco sovietico Ceausescu cade nel peggiore dei modi
Con violenza di piazza con morti e feriti con la sua cattura la sua condanna a morte insieme alla moglie poi la fucilazione avvenuto proprio il giorno di Natale di venticinque anni fa lacca nota del regime comunista e Romania chiuse in maniera drammatica sanguinosa quell'anno che era stato denso di eventi epocali che avevano cambiato la storia il volto stesso dell'Europa
La fine del blocco comunista dominato dall'Unione Sovietica che per quarant'anni
Aveva retto una netta dell'Europa una fine simboleggia atta dal crollo del muro di Berlino nel novembre di quello stesso anno
I radicali seguirono con particolare attenzione come abbiamo sentito quegli eventi della Romania della dicembre del mille novecentottantanove e quell'anno era stato un anno importante per i radicali perché in aprile
Il Partito Radicale divenuto transnazionale te nel suo primo congresso che era il trentacinquesimo della della sua storia
Ma proprio a Budapest quindi ancora nell'Europa dell'est e quindi ancora al di là della Cortina di ferro anche se e tante cose si stavano mettendo in moto ma nessuno avrebbe
Pensato che nemmeno a sei mesi dopo sarebbe crollato il muro di Berlino e che nel giro di un anno e l'Europa dell'est non sarebbe più stata l'Europa comunista
Noi abbiamo cercato di raccontarvi quei giorni della caduta del regime di Nicolae Ceausescu non avevamo certo la pretesa di dargli una ricostruzione una dettagliata ricostruzione storica
Nidi dire parole definitive sue venti su cui è ancora aperto il dibattito e la polemica storica e politica è stata una rivoluzione è stato un colpo di Stato interno
A regime è stato forse l'una e l'altra cosa come abbiamo come abbiamo visto
Abbiamo cercato di per raccontarvi in maniera sommaria anche attraverso qualche documento
Preso dall'archivio di Radio Radicale attraverso la testimonianza di Antonio stanco che seguita vicino quegli eventi anche andando proprio in Romania in quegli stessi giorni di raccontarvi un po'quei giorni di raccontarvi l'iniziativa politica di radicali e di cercare di restituirgli un po'il clima
Di quelle di quei giorni che appunto segnarono la fine segnalano appunto in maniera coerente alla fine di quello straordinario mille novecento ottantanove
Si conclude dunque qui questa puntata speciale di passaggio sud-est domenica prossima non ci saremo
Ci prendiamo qualche giorno di pausa torneremo invece regolarmente in onda domenica undici gennaio come sempre alle ore ventuno grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli Buonanno
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