"Crisi del sistema politico e ruolo dei partiti"

S'era voi tutti hanno i tutti amici dell'aria del confronto dalla sinistra democristiana che si ritrovano come ormai consuetudine appesa credo forse ancora più attese in un anno posta ordinario come come questo per le grandi vicende internazionali e per le grandi questioni che riguardano anche vicino al nostro Paese io voglio ho l'onore i l'aspetto attivissimo privilegio di presiedere questa prima giornata questa prima serata
Per un attimo mi sono chiesta forse il caduta del muro di Berlino aperto dei varchi impensabili anche all'interno della democrazia Cristiana e anche della sinistra che pure sulla tema della pari dignità uomo donna e delle pari responsabilità anche grazie per all'impegno
Intelligente generoso di una dirigente molto femminile come la senatrice Paola Colombo Svevo ha saputo dare sempre molto
Credo che abbiamo tanti temi all'ordine del giorno anche se quello scelto quest'anno è quello della crisi del sistema politico e del ruolo dei partiti credo che sia diventato sempre di più e soprattutto in questi ultimi e settimane e il tema di grande attualità non soltanto così di una cronaca politica da politichese ma direi come tema che sta diventando tutt'uno con la capacità e la possibilità del sistema democratico di andare ma di confrontarsi sui problemi del Paese quelli veri e di saper rinnovare le istituzioni e rinnovando al contempo anche la forma partito che certamente rischia di essere molto spesso
Oggetto delle di una di una di accuse che sono concetti che spesso trovano trovato però anche nella riflessione Dellas notizia che stiano in particolare
Della sinistra che in questo forse anticipato rispetto ad altre aree interne il dibattito sulla rincorso rinnovo del del della forma partito e sul dovere di essere all'interno anche della DC alternativi hanno gli stessi credo che questo sia un tema che oggi è particolarmente centrale
E io voglio dire che soltanto una piccolissima notazione e mi auguro che dal dibattito fra di noi che credo che sarà come sempre un'occasione di confronto non solo interno ma verso l'esterno in cui tutte le intelligenze e le volontà
Devono trovare uno spazio in cui non ci devono essere certamente così come dire rivedo onde se lo posso dire questa parola anche per per gli uomini credo che sia necessario trovare anche uno stile del confronto che sappia distinguere in qualche modo ciò che e la ragione vera per cui molti di noi sono impegnati chi tanti anni fa anche un po'meno di anni fa in politica
Sia sempre visibile
Io ho sempre un po'timore di quando il confronto all'interno o all'esterno dei partiti diventi un po'un discorso ripiegato tutto su se stessi incapace di alzare lo sguardo e di guardare davvero i Problemi e le grandi spec attive le grandi attese della gente perso le quali bisogna saper dare delle risposte comprensibili delle risposte convincenti e con una trasparenza nei metodi di gestione che credo siano le uniche caratteristiche che possono renderci ancora centrale
Nello schieramento politico nella garanzia Della democrazia di questo Paese
Credo che siano molto a volte miopie poco convincenti le proposte di alternativa che vengono da forze politiche che non hanno saputo in questi anni interpretare meglio di noi la forse le l'esigenza del quel minimo comune etico che accomuna un una una popolazione come quella italiana che ancora molto vivi alcuni valori ma che anche disorientata rispetto anche all'impegno nella politica alle insufficienze della pubblica amministrazione a un'incapacità complessiva di governo del sistema che oggi partiti hanno credo se che abbiamo saputo rappresentare questa intima verità e questa senso complessivo di volontà di partecipazione di tutte le classi sociali abbiamo il dovere di essere più vicini in qualche modo alle radici
Della nostra cultura politica che non è mai stata un'ideologia chiusa che non è mai stato un principio per i quali interessi forti dovevano avvenire soltanto una legittimazione all'interno
Dell'agire politico e delle istruzioni e credo che il nostro problema a differenza di altri partiti come il PDS in questo momento non si è certo quello dimettersi in discussione per la per i valori di riferimento ma forse senz'altro anzi per alcuni metodi di gestione per alcune così non coerenza rispetto a quei valori che nella nostra in questi quarant'anni certamente ci sono anche stati e quindi credo che sia in fondo un compito di compito più facile ma anche molto più difficile
Quello cioè di rimettersi in discussione pure avendo vinto una battaglia sul piano cultura cultura politica è un po'questo forse il tema dell'ordine del giorno insieme certamente all'interrogarci
Su quelli che sono oggi i modelli possibili di democrazia e quindi anche di partito che si confronta e non voglio farla più lunga di così io voglio solo dire che da tanti Dinoi ma da tante persone che anche e non possono essere certamente tutte qui io son convinta che dalla grande parte delle persone che ci hanno potato che guardano a noi con simpatia che ritornano
O che invece sono critici in questo momento Parsons cristiana noi sentiamo un grande impegno morale a interrogarci a dare delle risposte a voler bene a questo Paese credo che sia poi questo in fondo la ragione profonde del nostro essere qui questa sera
Io vorrei a questo punto dare la parola a chi in questo momento ci ospita cioè al sindaco di di Chianciano che peraltro è una donna giuro che non è una congiura è successo così e siamo anche molto contenti che questo sia un assegno anche di novità
La signora
Le cedo volentieri il microfono
è è il cane in apertura mi sembra un po'eccessivo di
Io voglio porgervi innanzitutto il più caloroso saluto di benvenuto a nome mio e dell'amministrazione comunale della città di Chianciano Terme
Vi posso assicurare che Chianciano Terme in questi giorni ha fatto di tutto anche all'interno di questi locali
Che accolgono i vostri lavori per accogliervi nella maniera più adeguata sono sicura che Chianciano in questi quattro giorni di soggiorno non vi deluderà
Sappiamo della estrema importanza che riveste questo vostro appuntamento non solo per il vostro partito ma per me la situazione politica istituzionale più generale che viviamo in questo momento nel nostro Paese
E quindi io in questo voglio augurarvi e questo non è un augurio rituale
Ma è un augurio da chi si sente coinvolta in questo tema che voi affrontate in questi giorni
Che è il vero tema dell'oggi e del futuro delle nostre istituzioni del nostro Paese della nostra democrazia quindi un augurio ovvero di buon lavoro e di un buon esito di questo vostro incontro che sicuramente peserà nelle prossime settimane nella vita politica di questo Paese e quindi un augurio di nuovo è un saluto da parte mia a tutti voi grazie
Prima di dare la parola alla relazione di apertura
Che terrà il vicesegretario politico onorevole Sergio Mattarella vorrei soltanto comunicarvi il saluto e di del senatore leopoldo Elia che si rammarica perché non può essere qua
Per una ragione
Molto oggettiva voi sapete che reduce da un incidente estivo che Audi del quale soffre ancora i postumi e per questa ragione non può essere qui con noi però vorrei leggervi la sua lettera perché credo che a lui li vada veramente un nostro particolarissimo affettuoso saluto
E cari amici postumi di un incidente estivo mi tengono lontano con mio grande rammarico dal Chianciano novantuno
Avrei voluto concorrere alla discussione del tema più rilevante per l'intero sistema politico italiano
Che impegna tuttavia la sinistra democratico cristiana per il suo passato ma anche per il suo presente con una responsabilità particolare
Mi riferisco alla necessitati salvare il governo di partito
Proprio di tutta l'esperienza democratica europea dalla condanna
Della usurpazione partitocratica da tutti accettata almeno in pubblico e a parole capisco quanto sia diventato arduo nel vissuto di questi ultimi due decenni tentare questa distinzione separazione ma le tre strade che necessario percorre sono oggi tracciate con sufficiente chiarezza
Si impone innanzitutto di ridare in politica il giusto spazio lo spazio fondamentale
Alle istanze morali avvertendo che si tratta ormai del massimo problema istituzionale
In secondo luogo ma non in un secondo tempo
Dobbiamo rinnovare ispirandoci alle nostre proposte l'assetto della forma di governo parlamentare partendo dalla legge elettorale
Infine dopo dico rivitalizzare la forma partito trasformandola dall'attuale insieme di strutture parastatali in un enti in entità associative dotata della capacità di rappresentare parte di società
Ma bisogna fare presto compiendo atti significativi prima delle elezioni anche nei rapporti centro periferia regionalismo nello Stato e nel partito
Altrimenti il ricorso alle soluzioni referendaria sarà pienamente legittimato dalla colpevole inerzia dei partiti buon lavoro e arrivederci ai futuri incontri dopo Chianciano con la solidarietà di sempre lo Poldo Elia
Tra l'altro che segnalo che l'ultimo libro di Elia di grandissimo interesse su questi temi e inventa qui allora li spende del di Chianciano ed ora la parola hanno nelle Sergio Mattarella
Cari amici
Intanto in questi giorni si sono esercitati
Intorno a questo nostro incontro
Il che segno di attenzione
Di comunque grande interesse intorno a questo appuntamento
Ma io vorrei fare
Rilevare che questo nostro non è un Gretto incontro di corrente
Non è un ripetitivo convegno la sinistra non è qui per affermare per il solo fatto di riunirsi la propria esistenza
Non siamo qui per stabilire confini
Non è più tempo di queste cose
Un anno addietro a Chianciano
Sulla relazione appunto di leopoldo Elia
Questo convegno si è svolto con la sinistra all'opposizione del partito
Ma non è questa la differenza
Non è quanto meno la sola nella più importante
Tanti avvenimenti sono intervenuti in una
Tanti tante esperienze si sono consumate
Tante condizioni politiche si sono bruciate in questo anno
Potremmo valutare gli effetti della partecipazione alla gestione del partito operarmi una sorta di bilancio ma non mi pare sia questo il qualche risultato potremo indicare
La proposta di riforma elettorale
E la proposta complessiva di carattere istituzionale avanzata dal partito che muovono l'una e l'altra dal nostro sollecitazioni dei consigli nazionali nel convegno di villa Miani organizzato dei gruppi con Mancino e Martinazzoli
L'intenso momento di Watteau sul Golfo Persico
La Conferenza nazionale che abbiamo chiesto
Ma non è soltanto sui risultati
Che si commisura una scelta del genere l'abbiamo fatta per non sottrarci alla responsabilità
Pur nella condizione difficile è per noi da tempo in realtà inconsueta di minoranza
Abbiamo assunto questo rischio che comporta unità di gestione e vogliamo mantenerlo senza appiattimenti né affievolimento identità ed iniziative ma con libertà e con dignità
Vi sono ogni tanto
Ritorni di fiamma di schieramento di maggioranza
La nomina del capogruppo al Parlamento europeo ad alcuni arroccamenti nelle scelte dei giorni scorsi sui presidente di Commissione alla Camera
Forse qualcuno pensava
E qualcuno forse pensa ancora che la sinistra nelle unità di gestione venisse confinati in una riserva
Cari amici certamente ricordiamo pressoché tutti l'intervento di Andreatta al congresso del l'ottantadue
In cui con riferimento ai tentativi egemonici di un partito di maggioranza
Lo rassicurava come un desiderio di veder la democrazia cristiana confinata in una riserva indiana approvvigionata decibel coperte da finanzieri a cavallo
Forse qualcuno pensa la sinistra
Come confinati in una riserva approvvigionata insieme sorvegliata da cantonieri a cavallo
Da cantonieri eletti a truppa di nuove ed espansivi e potenza di partito
Dipende però in realtà da noi comunque
La misura l'efficacia dell'incidenza delle scelte e della vita nel partito
Io credo che siamo tutti consapevoli di dover francamente di conoscere che gli anni che stiamo vivendo hanno conosciuto e conoscono un'accelerazione nei processi di cambiamento che da tempo non si registrava nella storia
I nostri giorni Ancona o Sciuto infatti esperienze che non si pensava dovessero esser fatte dalla nostra generazione esperienze peraltro che appaiono caratterizzati da segnali contrastanti
La caduta del comunismo la fine di una cultura che nel bene e nel male in qualche modo è stata costruttiva di questa epoca è un'esperienza che davanti agli occhi di tutti
Non ha alcun bisogno di essere commentata
Contemporaneamente a quella sorta di gli eventuali evento epocale si è avuto peraltro il ritorno d'un'altra esperienza che forse nessuno pensa più di dover condurre l'esperienza della guerra della violenza che non è più vicenda privato degli uomini ma vicenda dei paesi e delle istituzioni
Queste realtà ed altri
Come l'ondata migratoria ancora all'inizio ed emerge di nazionalismi che in queste realtà che in questo anno sono emerse e che hanno caratterizzato questi giorni che abbiamo vissuto non hanno come è facile immaginare lasciato le cose come erano
Apprendo una serie di problemi la cui portata complessiva rischia di sfuggire alla percezione e alla riflessione di ognuno di noi
Non è questa la sede per approfondire il complesso di questioni aperte dalle novità che tempi nostri hanno registrato quel che però non si può fare a meno di sottolineare
E che sembra sussistere una singolare consonanza tra il modo in cui i cambiamenti si rincorrono nello scenario della storia mondiale
E la situazione culturale politica e psicologica che caratterizza l'opinione il modo di pensare del cittadino nel nostro Paese
A verificarsi tutta la pane Tarja degli eventi di cui si è detto sembra che infatti si accompagni per quanto riguarda le vicende di casa nostra un atteggiamento della gente che contemporaneamente di delusione e di attese
Dissi lucenti o che passato e di speranza in un nuovo che ancora non si intravede
Un'esigenza di rinnovamento personale morale che si trasforma talvolta una sorta di desiderio demolitorio senza che ancora sia chiaro quale sia il nuovo modello destinato a prendere il posto del vecchio
All'esperienza del cambiamento sulla scena mondiale si accompagna per quanto riguarda il nostro Paese
Un il desiderio di mutamento di un ordine che sociale ma anche mentale politico psicologico un tempo è chiaro pertanto c'è una situazione di questo genere mette in discussione le certezze gli equilibri raggiunti i nodi vengono al pettine e non possono ne debbono essere russi
Una di queste questioni ci riguarda particolarmente da vicino perché non attiene al patrimonio alle abitudini alle tre edizioni chiediamo ma ciò che veramente siamo o se preferite a ciò senza di cui non sia e la questione del partito dei cattolici o se si vuole il problema della necessità ed opportunità di un partito che intende spiegare la sua azione al modello che vien fuori dalla riflessione sui Vangeli
Occorre peraltro fare attenzione
La questione che abbiamo di fronte non è direttamente quella dell'unità politica dei cattolici
Anche se esse dall'altra distinta ma non separata
La questione che qui si ha di fronte è in realtà assai più insidioso
Perché riguarda la stessa legittimità ed opportunità storica di un partito cristianamente ispirata
Di un partito che faccia oggi differimento ai principi della dottrina sociale della Chiesa
Quel che si dice infatti e che la fine del Partito comunista deve comportare la fine ciò che si era un certo senso ritenuto il suo doppio o il ceo scontro o il suo speculare e che comunque sia ormai venute meno le condizioni che l'hanno reso opportuno ed anzi necessario il nascere e l'affermarsi di un partito come la Democrazia Cristiana
Vi è infatti da una parte in queste valutazioni un modo di scrivere la democrazia cristiana un partito ideologico un partito di massa che ne fa una sorta di omologo al pc
Contemporaneamente si afferma che il venire meno della divisione in blocchi contrapposti abbia ormai comportato anche venir meno della funzione storica della democrazia cristiana
Di argine garanzia nei confronti del comunismo
D'altra parte
La scomparsa non solo del comunismo ma di un partito che scelga di chiamarsi comunista e cioè di un partito a forte connotazione ideologica
Sembrerebbe secondo taluni restituire al Paese una quota supplementare di laicità rendendo non più necessario o comunque sempre meno giustificato il permanere di un partito
Che dichiarando esplicitamente ad ispirarsi Altria sociale della Chiesa chiami a raccolta i suoi lettori solido sì so i simpatizzanti anche in quanto cattolici
Un tal modo di pensare si risolve in un duplice errore prospettico e cioè nel fraintendimento ossia delle ragioni per le quali ognuno di noi ha scelto di essere presente nella Democrazia cristiana sia del senso profondo chiesta base dell'idea stessa di un partito ispirato a questa dottrina sociale
Mi pare infatti che nel suo Dinoi abbia a suo tempo ho scelto di essere presente in questo partito per operare in qualche modo Secondo modulo e criteri che eran propri di un altro partito
Nessuno ha scelto la DC per essere anche secondo la via della contrapposizione la copia speculare del PC
Al di là delle diversità temperamentali personali culturali credo infatti che alla base della nostra adesione la democrazia cristiana vi sia il desiderio di contribuire a realizzare nella storia e con tutti i limiti della storia alcune condizioni per così dire minime
Per il rispetto alla persona umana autenticamente intesa e contemporaneamente la consapevolezza
Che non era possibile realizzare un assetto sociale dignitoso senza l'emersione alla politica dei più deboli
Senza cioè una partecipazione che fosse autenticamente popolare
Allo stesso modo credo che la giustificazione storica di un partito di ispirazione cristiana sia la stessa dell'impegno dei cattolici in politica e cioè la scelta di cominciare a pensare nella storia alcuni tratti sia pure modesti e provvisori di una città meno devo inadeguata all'uomo con la consapevolezza che non è soltanto la storia a contenere i confini della città dell'uomo
Alla base delle intuizione cristiana e di fatti per così dire una scelta di realismo un'esperienza di realismo
Una scelta di liberazione dal dal mito il cristiano sa che la storia in qualche modo e destinata a non soddisfare appieno
Perché al fondo delle cose non è in essa che si compie il senso profondo dell'esistenza dell'uomo
E tuttavia sa pure che la storia o perché in essa vive si muove cresce soffre l'uomo e anch'essa un orizzonte
Deve quindi essere compiuto uno dentista liberazione dei miti che la storia propone e tuttavia deve essere forte la consapevolezza che niente alla fine nella storia è perduto
Allo stesso modo alla base dell'impegno dei cattolici nelle cose della politica vi è un tempo un'esperienza di laicità è un desiderio profondo di realizzare sia pure in modo limitato imperfetto e nella misura in cui le condizioni lo consentano alcuni valori fondamentali senza dei quali non vi autentico rispetto della persona umana
La vicenda delle Pasque della presenza dei cattolici in politica e la vicenda della scoperta dell'autonomia del temporale
E l'acquisizione della consapevolezza progressiva che la storia non ammette situazioni assolute e contemporaneamente il prendere coscienza che questa storia senza un'incarnazione sia pure perfetta imparziale dei valori non è autenticamente umana
In questo senso l'impegno dei cattolici nella vita politica si identifica nella scommessa che sono la fatica e la ragione e non il mito a cambiarla storia prendendo la via via più abitabile per l'uomo
Se questo è in qualche misura il senso dell'impegno dei cattolici in politica si deve riconoscere non soltanto che non sono venute meno le ragioni che giustificano tale presenza
Ma chi oggi forse più che prima vieni sogno d'impegno di questo genere
Del resto da cauto del mito comunista se fa venire meno un approccio totalizzante inaccettabile dalla politica rischia di travolgere anche qualche aspetto di quelle verità impazzite
Che secondo Maritain l'utopia comunista erano in qualche modo implicato e l'affermazione della libertà della persona non deve trasformarsi nell'esaltazione senza limiti dell'individuo
Vi è quindi una serie di esigenze e di elementi che rispetto alla continuazione dell'esperienza unitaria dei cattolici democratici nella storia politica del nostro Paese presenta oggi motivi in più e non in meno
Come dice padre Sorge nell'intervista raccolta nella discussione
Nell'ultima settimana
Non son venute meno le ragioni interne di opportunità storica dell'unità dei cattolici in un partito di un'unità ovviamente libera e spontanea come essa è sempre stata
E del resto il cardinal Ruini nell'introdurre i lavori della Conferenza episcopale ha collocato la sua esortazioni su cui sono esercitati fare isterismi stanti edotte disposizioni esegetiche
Sulla base ha collocato esortazioni che ha fatto sulla base della libera maturazione delle coscienze cristiane di cui ed è parlare Giovanni Paolo secondo nel convegno di Loreto
Certo la continuazione dell'esperienza unitaria non è una polizza assicurativa
Ne è una sine cura e anche qui ha ragione padre Sorge quando sottolinea come l'invito all'unità nella coerenza costituisca anche una messa in mora un interpellare la Democrazia cristiana sulla capacità di mantenere livello decoroso questa coerenza
Dobbiamo allora e naturalmente chiederci perché si assiste a una diffusa volontà di fuggire i luoghi della politica
Perché si assiste si registra una palpabile convinzione diffusa di inaffidabilità generalizzata dei partiti
Convinzione che penalizza chi crede nella politica e agevole in definitiva chi la politica vive come veicolo per perseguire Obiettivi deteriori
Certo sentimenti di questo genere rischiano di crescere
Sì a fronte di un aumento allarmante della corruzione dalla vita pubblica
Si dà vita a risse alla radio come l'altro giorno è avvenuto con reciproche accuse piuttosto che dar vita alla ricerca di strumenti e al confronto di posizioni per contrastare il fenomeno
Per noi però questa tendenza a fuggire luoghi della politica e ancor più rilevante perché a me sembra pone in questione l'autentica e propria mai cita della politica
Vi è in pezzi del mondo cattolico qualche tendenza chiudersi nella comunità ecclesiale da qui per vendere risposte esaustive anche per quanto riguarda le responsabilità temporale
Cari amici se malesseri delusioni che spingono in questa direzione sono spesso reali e vanno compresi
Va detto che una tendenza siffatta contrasta con l'esortazione che in questi anni tante volte i vescovi hanno espresso per la responsabilità dei laici nell'autonomia dell'impegno politico
Ma su di noi sta però il dovere di assicurare una condizione che renda persuasivo il senso e l'operare dell'impegno politico
E agevole tutti lo riscontriamo percepire la protesta di una società che non si riconosce e non si sente rappresentata in maniera convincente nel sistema politico
Da questo talvolta subendo il fascino ingannevole delle semplificazioni
Nasce la spinta rivolgersi a iniziative senza spessore e che non recano speranza
La spinta ad affidarsi a semplice ospiti di palingenesi assicura salvifiche nasce la tendenza la condanna di tutto di tutti
Alla declamazione i problemi senza attitudine a concorrere a darvi risposta
E questo un tema tante volte sottolineato da De Mita si trovano a schiere coloro che andrà che Akram voce grida di problemi
E assai più difficile provare che sia disposto a svolgere con concretezza quel lavoro che sembra fatto di niente di cui parlava Aldo Moro che cambia le condizioni
Sono queste
Va detto senza enfasi ma senza remore
Le precondizioni culturali di involuzione autoritaria queste non si realizzano soltanto con l'elmetto e le baionette
Occorre frizioni costituzionali
Si realizzano anche con il restringimento sostanziale degli spazi autentici della ragione politica
Come non vedere che rischia di farsi strada una modalità della politica come denigrazione dell'avversario
A parte avvenimenti recenti nel nostro Paese
La vicenda giudice Thomas negli Stati Uniti a prescindere dal merito dei torti e delle ragioni espressiva di una tendenza individuare soltanto avversari e mai interlocutori
Questo lo diciamo con forza e al di fuori dalla nostra visione
Della coalizione e della storia della democrazia cristiana che o De Gasperi in poi ha sempre ricercato e Morrone è stato maestro tutte le possibilità di dialogo tutte le possibili occasioni di convergenza anche questo contribuisce a ribadire l'attualità e il valore della presenza della Democrazia Cristiana
Ma perché cari amici si registrano fenomeni così fa
E piuttosto faciliti carni motivi ma non è sufficiente naturalmente nella tendenza alla conquista del potere per il potere di recente Giovanni Galloni
Ricordando Rosmini ci ha ricordato che un potere politico il quale non abbia altro fine che la propria espansione e condotto verso l'attività più spregiudicata
Verso gli affari verso i contatti con qualunque settore anche il più deteriore
Regge il resto nella Centesimus annus
Che venne rilevato che le domande che si levano dalla società spesso non sono esaminata secondo criteri di giustizia dim e di moralità ma piuttosto secondo la forza elettorale o finanziaria dei gruppi che lo sostengono
E ricorda ancora la San Giovanni Paolo secondo che stime deviazioni del costume politico generano sfiducia e apatia con la conseguente diminuzione della partecipazione politica dello spirito civico
Ed è ancora mezzo Centesimus Annus a proclamare che una democrazia senza valori equivale ad un ad un totalitarismo esplicito o più frequentemente o totalitarismo subdolo
E allora occorre cari amici ed è questo il nostro compito la capacità di ristabilire in un corretto circuito valori programmi proposte iniziative
La Conferenza episcopale ad recente richiamato i valori cui ispirare l'azione politico sociale nella convivenza
La persona tutto ciò che ne consegue sul piano d'esempio dalla bioetica la famiglia a tutela delle condizioni deboli come non ricordare l'articolo di monsignor Nicora di qualche giorno addietro
La pace la solidarietà si trova qui un motivo ulteriore della verità oggi di un partito di ispirazione cristiana
Le differenze di impostazione culturale legittime differenze imputazione culturale ci sono ed emergono in Parlamento quando in gioco la concezione dell'uomo e il modello di convivenza dal volontariato alla bioetica basta rileggere quanto lo scritto dal recente monsignor Tonini
E persino Adriano ossicini in tante circostanze si riscontra il collegamento ineludibile che c'è tra scelte politiche e visione dell'uomo
Anche per questo cari amici sbaglia chi frammentano energie che proclamano di collegarsi all'ispirazione cristiana collocando le informazioni senza pregnante riferimento a valori che non siano le generiche buone intenzioni
Ma a me sembra che ciò qui dobbiamo oggi per salvando attenzione sia un rischio appunto attuale una tentazione non troppo nascosta di ridurre
La polis tasso di popolarismo nella politica del nostro Paese una tentazione elitaria
Della politica ampliando così rendendo decisiva l'influenza di scudi predilige privilegia non sempre visibili e comunque finanziariamente forti
Dieci tentativo di ridurre il ruolo dei grandi partiti o polare di comprimere appunto di tra bipolarismo che c'è nella nostra politica
Anche qui va richiamata l'ultima enciclica
Che dichiara un no al Governo di gruppi ristretti abbiano essi obiettivi ideologici o di interesse
Il nostro compito di parti o con aree oggi allora anzitutto ribadire il valore è la realizzazione il popolarismo ridefinirne il contenuto per conferirgli una nuova capacità propulsiva
Quando Sturzo nel diciannove fondò il Partito popolare colleghi riuscì l'inserimento nella vita politica di larghe fasce popolari che ne erano escluse
Oggi il problema eccome questa partecipazione si deve realizzare che spazio trovano i cittadini e che ruolo di loro assicura a ben vedere cari amici la grande partecipazione e la massiccia adesione a referendum del nove giugno
Rispetto al quale ha avuto anche noi posizioni diverse
Ma quella partecipazione adesione va identificata probabilmente in realtà nella reazione all'invito a non votare
Alla sensazione cioè che si volesse tenere strane cittadini al ruolo di decidere al di là del contenuto al di là degli effetti non sempre ben chiari
L'elettorato ha voluto affermare e si è così determinato la propria titolarità nella decisione
Rete questa esigenza di coinvolgimento questo bisogno di protagonismo comporta me pare un'altra considerazione
Negli anni passati il punto più avanzato il dibattito politico si è realizzato nelle aperture negli avanzamenti del quadro politico nell'ambito cioè dei rapporti tra le forze politiche
In questo procedere di rapporti opportuno e secondo e peraltro intersecato date nomi degenerativi
Il sistema politico del nostro Paese si è progressivamente talvolta inavvertitamente chiuso in se stesso
Proprio mentre cresceva la diffusa esigenza di maggiore comprensibilità e cresceva l'attitudine critica degno mare esercitata nel tessuto civile del nostro Paese
Va data risposta a quella domanda di maggior coinvolgimento oggi i rapporti nuovi a definire le condizioni nuove da sperimentare non sono più quelli tra le forze politiche ma tra il Complesso del sistema politico e la società
I cittadini del nostro Paese
In questa frontiera della politica
In questa riscrittura dei rapporti definiremo anzitutto il nome Springs del popolarismo
A questa esigenza devono essere funzionali le riforme istituzionali
Per questo per amici
è vecchia e stantia Lidia di risolvere la crisi della politica intermedi schieramento
Per questo l'alternativa si presenta come idee pretesa di retroguardia oltreché scopertamente strumentale
Sono ben altre dimensioni problemi e le risposte necessarie
Nel convegno del novanta e lo poteri e accesso al tatto non imboccare la strada desolata della disaffezione un po'plebiscitaria un po'clientelare un po'tecnocratica
E cioè la strada dell'eutanasia della politica
L'anno scorso non era ancora stato accolto dal partito la nostra sollecitazione per la riforma elettorale né ovviamente le altre proposte di riforme istituzionali
Oggi sono divenute proposto del partito
Ma quel che va detto che la loro motivazione risiede nell'indicazione di Sturzo di modellare la dimensione istituzionale su quella sociale
Da questo divario deriva la condizione di sistema impantanato in cui versiamo
La nostra proposta vuol rendere più pregnante e la scelta del rettorato più funzionale quindi responsabile e quindi più riconoscibile nelle responsabilità il sistema non può però la nostra proposta estremi vissuta soltanto come una testimonianza non basta averla presentata occorre che ora in questa legislatura con disponibilità a trovare punti d'incontro ricerchiamo sì e le possibili intese procedurali sì e le possibili convergenze di merito
Se questo confronto non si verificasse subito non fosse possibile realizzarlo subito tutte le proposte anche le nostre discreto derivare invecchiate già al dibatto elettorale logorate da messi d'inerzia frustrante
Anche la proposta avanzata in questi giorni dal proprio socialista sullo sbarramento al cinque per cento
Pur con le riserve che vi sono la parte nostra nel merito e sono serie
Speriamo concorre a rilanciare un confronto il cui insediamento rischia di cancellare qualunque proposta altri sei mesi di attesa rischieranno appunto di rendere vecchie le proposte anche la nostra
Va detto
Cari amici che c'è una condizione obiettiva che mantiene in ostaggio il Parlamento
E ma che in ostaggio lì le nostre proposte provocandone le inerzie
Per questo appare piuttosto singolare che partiti che abbiano ruoli di maggioranza o di opposizione che essi siano
Partiti che dimentichi di orchestre straniere questa inerzia penso di costituirsi una credibilità cavalcando i referendum
Su questi cari amici va detto qualcosa
I referendum vedono tra noi come in qualunque altra area in qualunque altro partito
Diverse convinzioni e diversi atteggiamenti
Ma va detto che al di là di letture dell'uso degli obiettivi di merito delle iniziative referendarie non sempre condivisibili
Appaiono per nel per esempio a me distorsive
Anche distorsivo del grande consenso tutto il nome di giugno e tentazioni trasformare il referendum in aggregante gli schieramenti politici
Ma al di là di questo va detto che la spinta a recuperare il divario tra esigenze riformatrice in mobilità fa sì che referendum sempre più possa apparire l'unico strumento efficace
Bene ha fatto l'amico Fracanzani ieri in direzione a chiedere che questa si occupi espressamente delle iniziative referendarie cosa che avverrà in settimana prossima
Perché se noi siamo immobili altri si muove su un terreno non dico nostro che non vi sono esclusivi
Ma sul terreno che dovrebbe essere quello su cui noi operiamo su che abbiamo cercato di operare con le proposte presentate in Parlamento
Accanto a quelle strutturale cari amici su cui certamente lo so dibattito sarà secondo approfondito
C'è un'altra dimensione in cui va rilanciato il senso del popolarismo
La forma di partito che in questi decenni si è realizzata e per molti aspetti palesemente superato perché un partito che in quanto popolare vuole deve essere collegata alla realtà di cui volessero espressivo non può non tener conto di questa realtà è cresciuta diffusamente in articolazione sa di attualità
E del resto la seconda oggettività sociale di cui parla sottolineando il carattere positivo la Centesimus Annus a fronte di questa condizione nuova vediamo un partito che presume di rappresentarla realtà in quanto espressa dalla militanza nel tesseramento
Tesseramento calare al che alla realtà e diventato estraneo e che il più delle volte consiste in un artificioso assi maggio che abusivamente esercita il ruolo di fonte che legittima il potere del partito
Essere partito fino in fondo per noi significa non soltanto esercitare una gelosa garanzia delle autonomie sociali sul piano delle regole della vita istituzionale ma anche assicurarla tardivamente questa garanzia valorizzando nella vitalità nel modo di essere e nella vita del partito dentro il partito
Di carattere popolarismo si riverberano quindi sia sul sistema istituzionale sia per quanto ci riguarda sul modo di essa del partito
Di un partito come la Democrazia Cristiana che per non essere né diventare un partito conservatore del modellarsi sulla realtà del suo entroterra
Nei giorni scorsi Lori non al confronto per preparare questa questo convegno Guido Bodrato ricordava l'esigenza che il partito sia cassa comune di tutti i democratici cristiani
E questo è un problema di oggi
Nell'ottica dalla Conferenza nazionale e che riguarda tutti
Perché tutti probabilmente anche in qualche caso noi possiamo essere sconsacrate di condizioni che in periferia
Si ispirano più che alla convivenza e reciproco arricchimento al tentativo di escludere altri e a qualche tentazione di sopraffazione
Ma questo questa esigenza di cassa comune se non viene soddisfatta appieno rischia di provocare una tendenza irrefrenabile
Operare ognuno per sé per difendersi o per presumo di difendersi costi distruggendo il tessuto del partito
E questo è questo non poche richiamare allo scandalo di Brescia
Eremiti una città
In cui in quarantacinque anni la Democrazia Cristiana espresso un ottimo governo compressi indagini e nella condizione politica che tutti conosciamo non voglio parlare di questo
Ma voglio dire
Che quando si ascolta dal ministro Prandini una raffica di insulti nei confronti di esponenti autorevoli e stimati del partito
Questo ci fa dire che cedessero allibiti del livello Pippo per venirsi
Non c'è bisogno di parlare
Non mette conto di parlarne
Non ho capito se diventa la direzione la direzione essa essi Hopa nella direzione
Non mette conto di parlarne
Se non per dire che non c'è bisogno che faccia finta di aver torto
Ma quel che voglio dire in questa a questo riguardo
E che accanto alla stima alla simpatia al consenso intorno a Mino Martinazzoli
Va detto che figure come battuta Trebeschi Gorlani Baggioli sono testimonianza di esperienze che hanno servito quella città e hanno onorato e volano la Democrazia Cristiana
Su questi problemi sono spiegabili sul complesso sulle venature di comportamenti che non che producono questi problemi sono spicca degli e son necessari interventi di fondo alla Conferenza nazionale
Cari amici questa là davanti anzitutto il senso il ruolo dei partiti che qui in questo tema di oggi domani dopodomani e in evocato anche qui va ricordato ha delle sorgenti ha intervistato nella discussione senza partiti non sta in piedi lo Stato democratico
Certo partiti che che siano capaci di operare una mediazione in senso nobile delle esigenze dei bisogni dell'interesse generale
Ma per quanto ci riguarda vorremmo che il nostro partito
E faremo di tutto perché il nostro partito sia adeguato a questo compito da questa responsabilità
Collegando questo bisogno
Alle prospettive indicate negli anni dalla segreteria De Mita
Al tentativo all'intenzione alle iniziative di rilancio rinnovamento del partito
In cui possiamo anche
Notare richiamare carenza insuccessi ma anche risulta risultati significativi
Ceca nemici alla Conferenza nazionale
Da spendere coraggio
C'è una da dare atto al segretario del partito di avere avuto coraggio nello sposare nell'indire la conferenza nazionale
Ma questo è il tipo di coraggio va spinta fino in fondo va spinta fino in fondo su tutti i punti che la Conferenza dovrà esaminare sulla forma partito
Io negli al non approfondisco questi punti che stanno certamente oggetto di approfondimento nel corso del dibattito di questi tre giorni
Ma vorrei indicare soltanto quali essi sono alcuni di essi quanto me
Sul tesseramento anzitutto che il io credo
Che renda necessario
Riguardo al quale si rende necessario credo un periodo di crisi di disintossicazione
Credo che per alcuni anni dovremmo non avere tesseramento
Affidare agli elettori
Affidare agli eletti la responsabilità
Di rappresentare la realtà che costituisce l'entroterra della democrazia cristiana
So bene che veniva
Che vi sono anche sul partito degli eletti riserve di principio che sono anche storiche anche nella politica della sinistra democratica cristiana
Però io credo che questa condizione non la spezziamo se non con una forte cura di disintossicazione
Se non spezziamo questa condizione e non l'aspettiamo se non sopprimendo per alcuni anni il tesseramento
Questo stile perché in realtà tutti insieme si leggono i temi della conferenza nazionale a questo si lega
Il rapporto con il mondo associativo e con le esperienze sociali cui guarda democrazie cristiane che guardano o possono guardare o desiderano guardare alla democrazia cristiana
A questo si lega anche una definizione di criteri di scelta delle rappresentanze del partito nelle istituzioni
E c'è poi il tema della regionalizzazione
Su cui tanto si è detto suo con riflettere con molta serenità e con molta serietà perché tra l'altro un tema che verrà posto in maniera ineludibile dal fatto che in Parlamento allo studio sia pure controverso ma arriverà solo intimo coi e in tempi non lontani all'approvazione un nuovo regime ordinamentale del rapporto tra Stato e regioni un ampliamento di competenze e ruolo delle regioni che non potrà non avendo ricaduta sul modello imitato Totti
Che Remigi quale il compito della sinistra in questo momento
Ma quello che voglio dire
Che a me pare il più importante dei punti d'aver davanti
E che il conto alla sinistra e quello di assicurare uno spazio lo spazio della politica che sia visibile tra l'immobilismo conservatore e la scomposta irrazionalità
Vedete non trova
La sinistra ha ragione fondamento in senso intermedi collocazione o in senso di schieramento o di rapporti
Non è il raccordo con questa o quella forza politica non nello stare in maggioranza e l'opposizione che definisce il ruolo il senso del del compito della sinistra meglio la sua capacità di proposta sui problemi reali che il Paese attraversa un partito d'altronde come la Democrazia Cristiana un partito che trova il suo significato nell'essere concretamente presente nella realtà non può sottrarsi alle sfide che vengo dalla realtà
Perché se si setto sottraesse ad esse verrebbe meno alla sua stessa ragion d'essere
Ora cari amici
La sfida più forte che venuti dalla realtà e la sfida criminale
E questa è la questione occorre dirlo con franchezza all'acqua la Democrazia Cristiana non si può sottrarre sotto pena di negare se stesso
La sfida della criminalità ha raggiunto un livello che non si osava nemmeno immaginare
La criminalità infatti agisce ormai contemporaneamente come potere come contropotere
Quando la mafia la camorra 'ndrangheta
Si insinuano silenziosamente ma efficacemente in punti l'organizzazione stessa di pubbliche amministrazioni e se in qualche modo inventano un potere non dello Stato ma nello Stato sia pure occulto e clandestino
Quando poi la mafia la camorra 'ndrangheta colpiscono me liberi come Libero Grassi
Ho taglieggiato coloro i quali si vivono del proprio lavoro
Presumendo poteva mentre Bossi di affermarsi come autorità reale del territorio titolare di una facoltà di protezione di una Corradi la facoltà di esazione del tributo con la tangente
Quando colpiscono vertice ed esponenti di istituzioni politiche giudiziari di ordine pubblico e si tratteggiano come un autentico contropotere
Che si dallo Stato proprio attorno a quell'elemento decisivo le consente di riconoscerlo come entità autenticamente sovrana perciò il possesso il controllo del territorio
La criminalità quindi tende tenta di costruire intorno allo Stato una mostra
è per questo la sfida drammatica chiesta lanciato non riguarda più questo o quel partito la DC io il pidiessino i socialisti repubblicani ma il Paese nel suo complesso
Se la battaglia contro la mafia fra perduta ad essere sconfitta non sarà soltanto questa o quella parte questo quella fetta della società ma tutti coloro che si riconoscono né i valori rispetto alla persona umana della tolleranza della ragione
Da questa consapevolezza deriva così una prima decisiva indicazione a me pare per combattere autenticamente la mafia ogni partito deve in qualche modo rinunciare ad essere semplicemente una parte per darsi carico di quel tutto che lo Stato che ricomprende al proprio interno le forze che lo compongono e che ne costituiscono la ricchezza proprio perché la sfida della criminalità è rivolta verso lo Stato ciascuna parte politica deve riscoprire la propria capacità di essere tutto
La propria appartenenza all'unico Stato democratico che dalla delinquenza e non solo minacciato ma ferito e offeso
C'è la battaglia contro la premialità sarà vinta essa non sarà vinta dalla DC ma tutte le forze che costituiscono la ricchezza di questo Stato che la DC ma non soltanto democrazia cristiana ha contribuito a creare se la battaglia contro la pineta sarà perduta non sarà soltanto democrazia cristiana conosce la sconfitta ma tutti coloro che con essa o contro di essa hanno conosciuto fino a oggi la capacità di confrontarsi per far crescere la società se quindi cari amici per combatte la criminalità occorre un impegno comune appare evidente questo impegno comune deve essere sorretto da una cultura anch'essa con questa cultura non può che essere quella stessa che consente a tutti di comunicare di confrontarsi e cioè la cultura della ragione delle scelte la responsabilità occorre probabilmente aver timore di quei fenomeni che tutto negano per tutto affermare che rifiutando di utilizzare gli strumenti della ragione della distinzione contribuiscono a rendere in realtà impossibile l'affermazione e identificazione delle responsabilità
Quando si fa come anche di recente avvenuto Grande clamoroso fatica positive erano di scarsa o nessuna consistenza ed era piuttosto agevole valutare come tali e legittimo il dubbio che più che la verità si persegua ciò che contiene come parte ma anche e soprattutto per amici
Nasce la sedia grave preoccupazione
Che laddove emergessero fatti e responsabilità davvero gravi anche questi possano essere presto che automaticamente catalogati come inconsistenti il tutti colpevoli cioè chi vale in realtà al tutti innocenti la sede della criminalità riguarda quindi non questa o quella forza ma la società nel suo complesso
Questo però non diminuisce ma in qualche modo sottolinea le responsabilità della democrazia cristiana
Se la DC è infatti una forza centrale della società
Se essa è una forza centrale essa è se possibile chiamate in causa dalla questione criminale in prima linea alle forze politiche
Occorre prendere coscienza pertanto
Che non può essere sciupato altro tempo e Cataldi che dalle recriminazioni occorre passare seriamente ai fatti il primo di essi riguarda la Democrazia Cristiana
Che poi perché è più potente di alte nella società più di altri che pure devono farlo deve preoccuparsi di evitare infiltrazioni la DC deve costantemente assicurare la sua impermeabilità alla mafia
Oltre a questo esistano
Oltre a questi esistono altri livelli decisivi di integrazione sui quali occorso con o coro con impegnarsi Renzo indulti
E scusate se mi diffondo un posto questo ma credo che ne sia ragione
Il primo di essi di questi livelli è quello della revisione normativa
Occorre francamente riconoscere che otto a fronteggiare la criminalità se non si procede alla revisione di alcuni degli strumenti legislativi che sono stati elaborati in questi anni
Per come il lavoro nero chiesto avevamo chiesto quelli che lì eravamo che si procedesse alla verifica degli effetti concreti prodotti da quel normative approvate in questi anni
Che al di là dell'emozione che siete fatti eclatanti a riflettori spenti si guardasse in concreto in che modo impedire che i mafiosi siano in libertà di come evitare che norme incongrue consentano evasioni o agevolano passaggi la latitanza
Rispetto la protesta mafiosa di affermare invincibilità questo problema è decisivo
Non si tratta per i medici denunciare la cultura delle garanzie questa è una scelta che la DC ha fatto già prima di altri una volta per tutte
Ma semmai di fare a meno delle false garanzie di quelle cioè che con il ridursi a schermaglie formali impediscono in realtà l'efficace esercizio dell'azione preventiva e repressiva
Cari amici è indispensabile
Portare allo scoperto cose ormai questo acquisito
Di percorsi finanziari dei proventi criminali evitando il loro inserimento nei canali ordinari dell'economia
A questo riguardo sia bancario deve offrire tutta intera la sua disponibilità
Né va dimenticato
E filiazione serie complessiva la mossa che si stringe intorno a quel che c'è di appalto produttivo in quelle aree tra la questione mafiosa le tangenti e la marginalità geografica e i lotti servizi infrastrutturali
L'altro intervento infine e quello relativo al ristabilimento dell'ordine civile occorre contrapporre e lo dico pesando le parole occorre contrapporre all'ordine incivile della mafia l'ordine civile della politica di quella vera questo è forte
Degli altri il terreno in cui la politica chi svolge azione politica viene chiamato direttamente in causa
Se in aree del Mezzogiorno non non è più sufficientemente presenti un ordine civile se in alcune aree questo non è più sufficiente un ordine civile un appunto dalla convivenza il gioco del gioco democratico la responsabilità e anche della politica che manca al suo scopo se si rende meramente formale la partecipazione dei cittadini
Queste quindi la sfida tra democrazie cristiane in quanto forza popolare e centrale nella vita del Paese è chiamato ad affrontare
Sulla capacità della Democrazia Cristiana di ricostituire il tessuto civile in tutto il Mezzogiorno in quelle parti in cui bene di sogno si misura la realtà in realtà la sua capacità di sviluppare positivamente il tessuto civile dell'intero Paese
In questo anche in questo costituisce serio e autorevole punto di riferimento ciò che la Chiesa italiana con il documento dei vescovi sul Mezzogiorno e con la quotidiana azione tante chiese locali va realizzando vi sono altri problemi accademici
Che sono oggetto di battute in questi giorni
Le ricordo ancora qualcuno avviando nel conclude
Vi sono problemi che sono anch'essi da ricondurre alla tradizionale sensibilità della Sinistra Democrazia Cristiana
C'è quello delle privatizzazioni
O come si dice con parola sgradevole è abbastanza oscura delle dismissioni che in realtà il problema delle partecipazioni statali
Inizio credo che certo è possibile
Chi ad una fase può subentrare un'altra con caratteri diversi
Credo anche sia possibile immaginare che in parte è più o meno ampia e significativa si possa prevedere che ad un intervento più diretto più da una presenza più operativa dello Stato dentro l'apparato e la e la e l'aria della produttività posso sostituirsi un intervento più regolatore e mio di presenza attiva operativo
In parti di petto più o meno significative questo sta avvenendo in altri Paesi può darsi che le esigenze di equilibrio
Di garanzia di contrastare Monopoli Ebitda e sopraffazioni posta oggi per alcune parti trasformarsi interventi regolatori e non più di presenza operativa però cari amici non si può
Non si può in poche ore frettolosamente con qualche leggerezza disporre la demolizione di scelte sofferte
In qualche momento sofferte e costruite lungo un un lungo lasso di tempo e che spesso sono state altrove espresse amore c'è il problema del serramento finanziario del nostro Paese che problema che riguarda anche a tutela delle condizioni deboli c'è il problema che l'apparato produttivo che un valore da difendere e tutelare sorreggere e sull'impresa credo che va detto e vorrei fare soltanto una considerazione
E amici dalla metà degli anni Settanta il nostro Paese ha avviato realizzato un forte processo di ristrutturazione con sacrifici del Paese
Consulting ICI dell'intero Paese tutte le sue parti anche quelle in cui non era allocato l'apparato produttivo del nazionale
Sì è stato si è fatto perché era giusto farlo l'intero Paese che ha contribuito ma quello stolto che è costato finanziariamente molto al Paese
Chiede che si domandi quali sono i risultati
Io
Voglio dire con sincerità senza remore che c'è una consapevolezza sincera no disponibilità reale a riconoscere con sapida politica e carenza di governo ma sì anche il diritto di chiedere se ciascuno ha fatto la sua parte
Di chiedere il perché a quei sacrifici così intensi e grandi non ha corrisposto per intero una condizione imprenditoriale adeguata a far fronte alla competizione in Europa
Va detto anche che ognuno deve fare la sua parte richiamando anzitutto noi stessi a farla nostra la politica farla sua la democrazia cristiana farla sua ma ognuno la sua parte
Io immagino accademici negli anni Trenta
Beneduce come Menichella gruppo il binomio banche industria le industrie quella delle banche
Oggi siamo in avviati a ricostruire questo binomio capovolto un binomio industrie banche
Immagino sono certo che nessuno pensa di costituire di nomi industrie partito perché questo sarebbe una violazione del modo di convivenza dell'ordinato scorre della vita democratica del nostro Paese
Dello stato sociale della sua rivisitazione perché son cambiate le condizioni deboli nel nostro Paese va rivisto in che modo più efficacemente con intelligenza va ridisegnato
Non dimenticando quello che scrive ancora una volta la Centesimus Annus una spietatezza oggi di alcune quote di mercato nel mondo che non sono inferiori quanto a carattere spietatezza a quello che era il primo processo di industrializzazione nell'Ottocento
C'è il problema dell'europeismo che è a rischio
Il problema di questi giorni della difesa comune delle divergenze ed eventi ed iniziative separate che si registra c'è da farsi una domanda riguardo al dramma delle cose l'aria alle notizie distribuite senza passione e senza passione vissuta della pubblica opinione quanto diverso da quanto avveniva nei giorni del Golfo Persico
Questa assenza questa ridotta passione fonte a quel dramma quanto su questo influisce o influiscono strategie orientamenti e preoccupazioni diverse se non contrapposte nell'ambito dalla Comunità europea
C'è il problema delle merci di venature di fascismo e nazismo c'è anche nel nostro Paese non tanto di fascismo evidente quanto di ciò che si esprime anche in qualche porzione di lega qualcuno si illude qualcuno pensa che la scissione possa essere un elemento risolutivo ma il problema nostro né quanti motivando Alleghe il problema è come si sa a ricondurre ad una condizione ad una convinzione ragionevole della politica della democrazia coloro che si pervenga a lei che trovano un riferimento c'è problema infine per tanti altri della comunicazione e della genuinità del consenso che si forma
E nemici
Sul nostro convegno ci va all'inizio sia esercitata qualche singolare per qualche verso bizzarra attitudine di improvvisati che lo Stato
Noi non abbiamo mai avuto
Mai né né in questo negli anni precedenti alcun problema a sapere a riconoscere ad acquisire che abbiamo probabilmente come abbiamo sempre avuto il problema della comunicabilità piena tra di noi
Il problema le esigenza di sviluppare compiutamente in comune il nostro itinerario di riflessione le nostre strategie
L'esigenza di tenere di tenere bene il tessuto dei nostri rapporti
Questo lo sappiamo perché il nostro contributo di sinistra è indispensabile alla democrazia cristiana
Qualcuna se commentatori così giorni ha sottolineato come fino ad Arona sembrava tra DC fosse scoppiando e di salute
E che dopo Arona sembra che altri abbiano assunto maggiore iniziativa
Il di là del dinamismo che si registra socialista sulla riguardo la finanziaria i rapporti fissi PDS che non ci allarmano perché rientra nel gioco del democrazia c'è allarme vede la nostra mancanza di iniziativa
Ci fanno dire che come prima si eccedeva nel tenere agisco piastra di salute si eccede oggi nel ritenere il contrario
Ecco i mesi che ci separano dall'appuntamento elettorale saranno particolarmente difficile
Di fatto da tempo ormai siamo entrati nel clima nervoso e per qualche verso torbido di una troppo lunga campagna elettorale
Aldo Moro rivendicava
Orgogliosamente tanto più potremmo dirlo oggi che le nostre scelte sono state di libertà di progresso tanto che resta deve ricondursi chiunque voglio operare efficacemente nella società italiana
E ricordava questi valori che abbiamo coerentemente garantito sulle obiezioni fatte in anni difficili oggi constatiamo la convergenza anche se con molto ritardo gli uomini e partiti che lungamente gli avversari sappiamo che questo sia un titolo di merito non è una garanzia per l'avvenire siamo consapevoli per ricordare sempre Moro che il futuro non dipende soltanto da noi
Ma dobbiamo essere altrettanto consapevoli che chi ha convinzione iniziativa può farsi ascoltare
Dobbiamo vere forte la convinzione dinamica l'iniziativa dobbiamo avere cioè capacità di interpretare guidare i processi democratici del nostro Paese
Nel dare la parola Bruno Tabacci inviterei il ministro Goria a sedersi al tavolo dalla presidenza
Cari amici vedrò di pronunciare poche parole
Anche perché sono particolarmente consapevole
Della grande distanza che c'è tra le nostre parole e la gente
Vediamo una situazione estremamente difficile e preoccupante
è in atto una critica dura al sistema dei partiti
Che trova spesso al centro di questa critica la democrazia cristiana
E noi siamo stretti
Tra il dovere di una giusta difesa
Delle ragioni di un grande partito
è il modo di sentire più in generale della gente
Non basta rilevare che vi è un atteggiamento qualunquista
Con il rischio di una involuzione democratica
Dobbiamo davvero cercherà di renderci conto del perché le leghe
E più in generale la protesta
Hanno occupato lo spazio che i partiti hanno loro offerto aiutate in questo dal gusto dello sfascio che riempie di colonne i giornali e dall'astrattezza delle proposte
Un po'fumose nonché dalle furbizie fatte dai politici cosiddetti di lungo corso
Certo al fondo di questa ondata di protesta c'è una preoccupante e devastante caduto di valori una gretta chiusura egoistica l'accaduto nel senso di solidarietà
Noi questa considerazione lo vogliamo ricordare anche nel rapporto all'interno del mondo cattolico perché è un tema che riguarda tutti torna riguardare in primo luogo anche il mondo cattolico
C'è un forte divario tra le parole che si affermano e i gesti concreti che si riescono a manifestare
La crisi comunista aggravato la perdita di vitalità della politica e ha trasformato ancor più i partiti in macchine di gestione del potere
Dopo la crisi comunista se da un lato noi possiamo certo John lire
Di una vittoria che storicamente ci può venire assegnata
Dall'altro viene meno proprio il terreno di un grande confronto politico e la politica si mostra sempre più impresentabile soprattutto laddove essa si è allontanato dalla società civile
Al nord in particolare i partiti si sono sradicati dalla società
Hanno volato sopra i problemi quando quelli che interessano di più da vicino i cittadini solo il tram che non arriva la posta che non funziona
La visita specialistica rimandate alle calende greche per strada e che non vengono pulite l'illuminazione che non c'è la criminalità che si diffonde gli affanni in ultima analisi di una vita collettiva da società postindustriale stretta nella camicia di forza di una burocrazia spesso inefficiente
E qui riemerge il tema dell'autonomia anche in se non sempre sul tema dell'autonomia abbiamo saputo spendere parole giuste
Più lo Stato si centralizza e più si determino tensioni
L'aspirazione delle regioni e porti
Ho la tentazione e allora quella di rivendicare l'autonomia
Ma qui il corretto regionalismo cambia volto e diventa ambiguo federalismo
Invece di parlare di regionalismo all'interno del processo di integrazione europea si sconfina nel federalismo che è una risposta sbagliata ad una esigenza giusta
Si concentrano ancora le attenzioni sul funzionamento complessivo dello Stato alla ricerca di un punto di tensione
E la tattica per cercare nemici fuori quando non ci si rende conto laiche la questione dalla governabilità della licenza anche al Settentrione non hanno dato risultati esaltanti attualmente i partiti tradizionali tutti valorizzano la rappresentatività ma non si sentono vincolati dall'efficienza al nord come al sud
Ed è così che la inefficienza appare come il moltiplicatore della cosiddetta questione morale
Cose men che commendevoli ci sono sempre state ma come mai
Oggi più di qualche tempo fa su DS sì di termina con assoluta virulenza la cosiddetta questione morale perché accanto ad esse c'è un moltiplicatore della inefficienza che fatta detonatore nei confronti della pubblica opinione
La punta più comminato dello stato di crisi è però nel sistema e nella politica si situa dentro la crisi dei partiti
E qui dobbiamo riconoscere si tocca con mano l'immunità e la sconcertante debolezza delle formazioni politiche a fronte della contraddittorietà del nuovo che avanza la crisi della politica e la crisi dei partiti
Questa politica non interessa più in questo modo voi non con non comunichiamo più con la gente io mi debbo dire con molta franchezza ho apprezzato le parole dall'amico Mattarella
Credo che fossero molto rivolte all'interno ma il problema nostro di riuscire a trasmettere un messaggio che sia comprensibile alla pubblica opinione io non posso non evidenziare come quando si tratta di uscire di qui per parlare alla gente è lì che noi incontriamo le più grande difficoltà
La questione vera è come riportare la politica desse l'organizzazione della vita comunitaria e i partiti a strumenti corretti del bisogno di partecipazione dei cittadini alla soluzione dei problemi per la società
La distinzione tra istituzioni e partiti va riaffermata i partiti debbono arretrare sulla soglia delle istituzioni e non possono notte ne debbono sostituirsi alle istituzioni se noi guardiamo da questo versante la vicenda di Brescia
Noi comprendiamo come è grande il distacco tra la politica e la gente se non la guardiamo al nostro interno accerto non possiamo non manifestare
Solidarietà laddove esse debbono essere date e anche qui Mattarella fatto bene a darle ma appena questa si trasmette all'esterno noi evidenziamo un distacco formidabile
Tra il modo di interpretare la politica della pubblica opinione
Cioè certo una conferenza organizzativa alle porte
è il caso di utilizzarla per quello che sarà presenterà anche se non mi pare che ci sia dati particolarmente da da fare per presentarla in maniera adeguata
Su questi problemi il regionalismo una rappresentanza gli eletti più adeguata la crisi del tesseramento sono cose che da tempo ci andiamo dicendo sarebbe già importante sale su esserci alcune di queste si potesse davvero mettere in condizione il Consiglio nazionale di decidere qualcosa di concreto
Vanno modificate le regole di rappresentanza
La riforma elettorale e l'ultima scialuppa per salvare il nostro sistema democratico riprendiamo la conforta facciamone oggetto ormai del confronto elettorale
Craxi
Ha inventato secondo ma in questi giorni la scorciatoia
Dallo sbarramento perché si rende conto che la principale l'idea della repubblica presidenziale è un po'caduto in disuso ma noi che abbiamo identificato pur tra mille difficoltà
Una proposta forte ma perché dobbiamo lasciarla cadere
Se non lo lasciamo cadere non possiamo poi meravigliarci del fatto che diventiamo tutti preda della sindrome referendaria perché di questo si tratta non basta a prender le distanze a parole
Se noi non assumiamo una iniziativa se non riprendiamo con forza
Il cammino sulla sulla strada della riforma da parte della democrazia cristiana la spinta referendaria finirà per cavalcare G. tutti
Qualcuno di noi ha firmato allora oggi non ha ancora firmato però sia ben chiaro sia ben chiaro
Che ho la Democrazia Cristiana tutta intera dopo aver sposato il suo Progetto non rilancia con forza e lo fa a motivo della sua iniziatico elettorale o altrimenti a poco servirà dire che con questa iniziativa referendaria cambia la qualità del sistema democratico del nostro Paese e di conseguenza cambierà anche il sistema dei partiti ma è proprio contro questo sistema che la pubblica opinione si sta scatenando
Con qualche ragione con qualche torto e se noi non troviamo un argomento forte per contrapporci difficile l'idea di riuscire a risalire la china e dunque opportuno e poi la DC riproporre nei prossimi giorni
Quello che ormai tutti dovrebbero accettare prima di fare le elezioni i partiti dicono con che intendono coalizzarsi rilanciamo lo spirito di coalizione piuttosto che imporre sbarramenti lo sbarramento è uno scorciatoia
Se si facesse questo con un premio di maggioranza da stabilire con l'idea dell'elezione diretta al Parlamento del dal primo ministro si attribuirebbe il massimo di rappresenti Trinità con il massimo di stabilità e di trasparenza al governo della cosa pubblica è questa iniziativa non è contro i socialisti
Non c'è più spazio per questa intenzione lo dico io che riconosco di aver avuto forse anche qualche
Qualche qualche eccesso nel passato ma por mente quando il pericolo è la più evidente oggi incerto il pericolo è molto meno evidente di allora
Non si pone più in quei termini ma il problema di recuperare lo spirito della coalizione non può non interessare anche il partito socialista per queste ragioni la DC deve riproporre con forza la questione elettorale
Ci si può chiedere ma una riforma elettorale
Servirà ad arginare la protesta riusciremo attraverso questa strada a risalire la china oggi la risposta io non mi sento di darla affermativamente
Non servirà totalmente ma esperto però un passo importante perché non serve totalmente perché secondo me è vedete
La risposta vera le leghe dentro la coscienza della comunità e dentro la coscienza di ognuno di noi di chi fa politica
Sta nella intelligenza di chi ha la politica chiede di disegnare la cornice all'interno della quale raggiungere il bene comune ma non può chiedere la felicità individuale la soluzione del proprio bisogno particolare la soddisfazione di un interesse molto limitato
Perciò siamo posti di fronte ad una sfida di carattere culturale che esige una maggiore tensione etica
Ed è qui che secondo me viene un nuovo che è quello della cosiddetta democrazia cristiana dal nord ovvero della democrazia cristiana cisalpina come è stata richiamata qualche tempo fa io credo che si tratti di una questione mal posta
è una rincorsa leghista perché il problema è di ben altra natura
Ecco è diversa la domanda che ci dobbiamo fare il nord e Lombardia in particolare
Forse non è più compatto nella convinzione di possedere una missione nazionale da compiere molti non credono più all'incontro tra iniziativa economica e generosità umana tra tecnologia e cultura tradotti evocazioni di perse
Il meridionale non serve più meglio l'extra comunitario che non ha diritti destinato nei fatti rimanere a lungo forse per sempre suddito e non cittadino l'Italia torna ad essere espressione geografica basta come sosteneva l'orgogliosa cancelliere di Vienna
Certo vari professionisti della partitocrazia
Hanno fatto tutto il possibile per provocare questa specialissima disperazione
Cinquant'anni di cultura dei come razzista hanno insegnato che il Risorgimento è fallito
E la resistenza una rivoluzione mancata che la democrazia post bellica parziale ingannevole che i blocchi imperialisti ci hanno soffocato il libero volo verso l'avvenire
E nei palazzi romani non sono certo mancati stanchi rituali ismi cieca insipienza e talvolta un basso profilo morale che hanno creato uno scandalo corrosivo di antiche discipline morali e sociali
E tuttavia Milano e Lombardia ecco qui postare una certa diversità ma è diverso molto diverso da una rivendicazione astratta di una logica geografica
Milano e Lombardia e non possono essere lasciati soli l'apertura all'Europa può risultare la tentazione irresistibile
Quasi una fuga cosmopolita da un'incomprensione alta nazionale se non è di lanciato da un rinnovamento profondo del sistema politico del Paese da una rigenerazione autentica dei contenuti etici dalla convivenza
Prova dovrà fare la sua parte trovare un minimo di efficienza recuperare un quadro di dignità perduta ma anche la Lombardia ha il dovere di non disertare la comunità nazionale
Questo è il modo serio di riproporre e di rilanciare il partito popolare e nazionale
Cari amici lo ha concluso avevo promesso poche parole
Però questa non è una battaglia che si vince esclusivamente con modifiche elettorali il disagio ben più radicato e non si arresterà nelle fasce nelle regioni della fascia alpina
Vedete in questi ultimi mesi qualcosa nel partito si era mosso l'unità Interna iniziativa sulla riforma elettorale
Avevano dato quell'impressione di salute a cui ha fatto cenno anche l'amico Mattarella ora appare invece che su come ripiombati appaiamo come ripiombati in una condizione di grave difficoltà
Quel che è più grave però non è tanto la difficoltà che abbiamo di fronte quanto il fatto che non c'è una diffusa consapevolezza del pericolo
Vedete
Il cinismo del tirare a campare
Ha prevalso e ci ha fatto perdere l'opportunità di un chiarimento elettorale che poteva già essere collocato nel giugno scorso vogliamo essere molto franca quando un gruppo un gruppo dirigente
Sbaglia su un passaggio di questo genere essi carica anche delle responsabilità
Per i possibili guai nei quali ci troviamo perché non si può attendere rassegnati e inerti e il passaggio di questi mesi di questi ulteriori difficili mesi che ci separano dalle elezioni
La DC non può stare ferma
Non possiamo essere logorati su una una finanziaria sulla quale è difficilissimo riconoscere una strategia di riconoscimento di risanamento economico e sociale del Paese restare lì
Sulla griglia pare proprio una posizione molto scomodo
Ecco il perché la ripresa di una iniziativa forte la democrazia cristiana sui temi politici
Determina un'ulteriore ragione per muoversi per reagire per difendere un primato che si conquista con l'iniziativa dando una profonda ragione ideale della propria presenza e all'Antoniano d'ogni tentazione di impedimento un impigliamento che si culla nella falsa illusione che la crisi si è allontanata da sola qualcuno dice
Che a da passa la nottata o qualche altro dice e c'è una provvede una provvidenza che aleggia sopra di noi mi pare proprio che non sia il caso di fidarsi di questi che danno per scontato un successo comunque della democrazia
Via Tor do la parola a Salvatore lato e direi che siccome i nostri lavori largo terminare entro una quarantina di minuti se per favore ciascuno si attiene a dieci minuti
E non cerca di non superabili perché così riusciamo a farcela al Sud durante il talentuoso tutto dal percorso amava
Cari amici
Sì grazie pregherei gli amici che sono in fondo se preferiscono chiacchierare di uscire perché effettivamente disturbano se chi parla e chi ascolta
Cari amici
Io ho raccolto
Una parte importante nella relazione di Mattarella
Dove cita alcune ragioni forti riceve da un po'di orgoglio determinazione
A combattere all'interno o del partito
E sottolineo questa parte che mi sembra importante
Mattarella diceva
Che la stagione politica che sia aperta
In questo inizio d'autunno
E che si chiuderà l'anno prossimo con le elezioni politiche
è densa di argomenti e di appuntamenti importanti
C'è una vasta tematica generale che è influenzata da condizioni internazionali
E ci sono scadenze che interessano più da vicino del confronto dalle forze politiche in ambito nazionale
La discussione di più larga portata in quella sulla presunta fine del comunismo ed è qui che mi voglio soffermare
Dall'abbattimento del muro di Berlino in poi con estrema facilità abbiamo letto e sentito parlare di caduta irrevocabile dell'ideologia marxista
Già lo scorso anno durante uno dei dibattiti alla festa dell'amicizia Cagliari
Illustri studiosi ride vesti diverse aree culturali
Siamo unirono perché evitassimo conclusioni frettolose
Prima di parlare di fine dello stato marxista cioè è opportuno fare alcune riflessioni
Il comunismo
Come sistema di governo era tenuto in vita artificialmente già da almeno un decennio
Il fragore della caduta dei regimi è stata la conseguenza
Di quella condizione che prima di essere politica era economiche e di mercato
Ma è difficile oggi sostenere che il marxismo è morto quando circa un quarto dell'umanità è ancora oppresso da regimi totalitari che a quelle di oggi la informano la loro pratica quotidiana
Il fatto che la Cina e gli altri Paesi comunisti si trovano lontani dall'Europa non deve indurci a fare enunciazioni che alla prova dei fatti risultano false
Il comunismo c'è la sua ideologia non è morta in Europa alcuni partiti
Hanno cercato di modificarsi all'interno ed è rinnovare se stessi nel tentativo di mantenere il potere e di creare migliori condizioni economiche interne e di mercato internazionale ma la democrazia amici è ancora lontana
In più c'è un altro pericolo che avanza
è anche questo lo sottolineava Mattarella mi sembra importante riprende quello tra il materialismo il cristianesimo
Oggi la dottrina sociale cristiana è indubbiamente il nemico più temuto sia dagli ha chiesto comunisti
Riverniciati sia dai capitalisti puri che speravano di sostituire con le proprie regole quella della sinistra spunti è un'eventualità che gli studiosi viaria cristiana paventano già da alcuni anni
E gli episodi di insofferenza contro l'enunciazione del Papa e dei vescovi
Dimostrano che quegli studiosi avevano previsto giusto
L'uomo presso è ridotto a semplice classe dai marxisti
Corre ora il rischio di essere trasformato il mero strumento usato vorrei evitare scusate gli amici che continuano a chiacchierare o di abbassare un po'il volume dedicare un po'di attenzione ho capito allora di uscire per favore non è giusto nei confronti di chi parla
Dicevo che il pensiero sociale cristiano
Si colloca in antagonismo con queste due scuole
Perché si rifà agli ideali cristiani
L'uomo rimane l'elemento principale della società la famiglia il suo nucleo di base
Tutto ciò contrasta con le tesi utilitaristica con i principi monetarista dice con una secolarizzazione della società con l'edonismo come teoria di vite
Tutti coloro che divisi sostenevano queste teorie ma ponevano al primo posto l'anticomunismo in Europa
Oggi che regimi totalitari di sinistra si sono mimetizzati si alleano per combattere il grande nemico la presentato dalla scuola sociale cristiana la stessa sconfitta dalle cosiddette socialdemocrazia dal Nord Europa
Aggrava la diffidenza e la versione contro l'ideale cristiano democratica
Oggi quello schema non è più proponibile neanche altro insieme con le sinistre quindi sono state sconfitte alla prova dei fatti anche le socialdemocrazie materialisti
Da qui nasce il progetto delle unioni delle alleanze tra i partiti socialisti riformisti gli ex comunisti e per certi versi lo stesso apparato industriale
Tutti guardano con apprensione alla possibilità di rinnovare la democrazia in senso morale umana
La regola è che si ispirano al rispetto della vita dell'individuo e della famiglia
La regola è che guardano alla religiosità come elemento concorrente a creare una civile convivenza le regole per una società fondata sull'uomo è tesa a valorizzare non possono essere osteggiate più o meno apertamente da chi mantiene ispirazioni materialisti che è capitalismo e non è un caso quindi che specie in quest'ultimo periodo la Democrazia Cristiana si sia trovata quasi accerchiata da critica e processi sommari che è in diverse forme provenivano dai soggetti sociali che ho appena elencato
E sarà bene amici che ci convinciamo dell'esigenza di spiegare queste cose alla gente non solo ai nostri elettori ma tutto il corpo elettorale ci sono altri pericoli gravi che minacciano la convivenza civile
E siamo tanto più diffidenti quanto più vediamo che a portare queste minacce sono in primo luogo coloro che hanno dovuto subire una sconfitta storica nella propria teologia
Ecco amici perché era importante questa riflessione di Chianciano altro che non c'è niente da dire a Chianciano e mi dispiace che qualche amico autorevoli abbia detto queste
Chi non ha niente da dire amici ha il dovere di lasciare
Una sinistra politica
Ha il dovere di interrogarsi se ci sono ancora le condizioni per restare insieme ma il dovere di confrontarsi e non con sdegno
Guardare a questo a questo incontro
Ci siamo trovati sempre sui problemi veri di questo Paese
Abbiamo fatto una battaglia importante sul pluralismo dell'imposta un'informazione e abbiamo pagato un costo come sinistra su quella battaglia delibere da l'abbiam fatto sulla proposta di legge elettorale ieri nostra oggi di tutto il partito e l'abbiamo fatto perché insieme ci siamo confrontati e abbiamo dato delle indicazioni al partito e alla società però amici
Io chiedo alla sinistra altra appuntamento importante
Voi mi è sembrato di capire
Che oggi ci sia una sopportazione del Mezzogiorno
Che oggi non ci sia più all'attenzione centrale del nostro dibattito le difficoltà il tormento del Mezzogiorno e delle isole
Questa sinistra
Se vuoi stare dentro lo Stato sociale se davvero può stare nel solidarismo
Se davvero questa sinistra vuole restare partito di popolo non può non tenere alta la bandiera del Mezzogiorno non si può immaginare con le difficoltà della giurisdizione penale che noi possiamo allontanare una realtà che è importante nel nostro partito amici importante nella sinistra nella sinistra importante tanti di noi sono entrati nella sinistra perché stava con la gente col popolo perché stava con gli ultimi non siamo entrati cioè con il ritiro al nord non ci siamo entrati
Ecco il camice è un fatto importante
Perché amici se non fosse così io non so quanti di nuovo restassero in questo partito
Perché non si può con l'efficienza eccolo il rigore con le difficoltà che in questi anni si sono accresciute nella finanziaria
Non si può non si può con rigore cancellare un aspetto importante nel nostro essere democratici cristiani
E amici sul parti son d'accordo sulle tesi di mattarello
Noi dobbiamo andare alla conferenza organizzativa con una proposta nostra della sinistra democratico cristiano
E noi dobbiamo fare tanti sforzi noi dobbiamo recuperare quel progetto che Ciriaco De Mita con pazienti a portata avanti negli anni di guida del nostro partito e che è stato ostacolato da quella gestione che oggi vorrebbe
Guidare la conferenza in termini di rinnovamento noi non possiamo fare altro che riproporre questo aspetto questa proposta era importante per il partito
Ecco amici ci sono condizioni generali obiettivamente difficile
Ma in un momento così difficile ogni forma di autolesionismo sono ingiustificate pericoloso abbiamo già troppi problemi al nostro interno e nella società perché dobbiamo lavorare costruì il generale
La difficoltà arrivano da sole non c'è bisogno di cercare
Noi abbiamo bisogno di discutere di confrontarci di chiarirci le idee sul ponte ma quando l'abbiamo fatto abbiamo assoluta esigenza di stare insieme
Se noi siamo uniti possiamo essere i generi
Dei poteri continuare a lavorare per gli ideali che ci siamo proposti se no faremo la fine amici di quei movimenti cattolici che per varie ragioni agli inizi degli anni Venti furono costretti a subire la crescita e l'affermarsi della dittatura e a rifugiarsi nella clandestinità grazie
Senatore Mazzola e poi onorevole scarlatto
Mi raccomando e dieci minuti
Ma io sono più attendibili parlo sempre
Poco
Punti di vista
E di insegnamenti che costituiscono sostanzialmente la dottrina sociale della Chiesa
Ora io credo che nella sinistra democristiana nella sinistra cattolica in generale possa lasciare cadere questa richiesta
Credo che occorra muoversi per lo meno a livello nazionale e anche a livello internazionale
In qualche modo per ricchi ritrovare una strategia veramente di sinistra
Credo che a livello interno sia matura l'evoluzione del concetto di eguaglianza
Che non deve più implicare il discorso come si faceva negli anni sessanta e settanta ma può essere portato a livello della crescita di quelle realtà che sono più in ritardo all'interno del nostro Paese
Bisogna cioè cercare di impostare la politica economica la politica monetaria la politica di bilancio dello pubblicò e la politica fiscale in modo che possa crescere la produttività e l'efficienza la di quelle parti del sistema che sono più indietro prima di tutto la pubblica amministrazione e poi quelle realtà che appaiono in una situazione di arretratezza economica certi segmenti del terziario una certa parte delle piccole imprese che sopravvivono galleggiano ma non riescono a dare appieno quell'impulso in termini produttivi e occupazionali che è necessario
Quindi il senso dell'eguaglianza ho finito quindi il senso delle quali Anza va recuperato in questa lotta generale per la crescita
Della produttività e dell'efficienza delle aree più deboli non dobbiamo cioè continuare a fare solo la politica per i primi della classe ci dobbiamo occupare del PAI e se nella sua interezza dobbiamo cercare di far crescere l'economia e la società a tutti i livelli solo così giovani vedranno nelle istituzioni democratiche e nel sistema riformato dei partiti l'alternativa ad altri tipi di tentazioni
Che possono portarli su strade che ovviamente disarticolata no in prospettiva tutto il nostro sistema di convivenza civile secondo aspetto a livello internazionale riguarda sostanzialmente la stessa cosa
Ci saranno altri cento milioni di abitanti nei prossimi quindici anni a causa del forte trend demografico dai Paesi del Nord Africa e del vicino Oriente che premieranno sull'Europa così come politiche brutalmente orientati al mercato nei Paesi dell'Est oltre a costituire dei grandissimi rischi per quella che è stata la liberazione dal comunismo di quei Paesi faranno comunque crescere la disoccupazione di trenta quaranta milioni di un i da in queste condizioni l'Europa si troverà stretta in una morsa mortale se non si attueranno politiche di integrazione internazionale sfasciando l'attuale sistema di regolazione monetarie finanziaria che è solamente a vantaggio di chi già e di chi già il forte bisogna cioè cominciare ad esplorare strade nuove ovviamente adesso non c'è tempo di entrare nel top ma io credo che solo su queste in queste prospettive cioè un recupero della legittimità in termini di costituzione materiale non solo di forza consenso
Il riavvicinamento fra idee poi farà le situazioni di debolezza delle situazioni di forza e lo sviluppo economico internazionale solo su questa strada e io credo che sia possibile rilanciare il discorso di una sinistra cattolica in linea anche con le ultime civiche del patto grazie arrivederci grazie
Vediamo il primo pomeriggio insieme domani vorrei avvisare che si riprende alle nove ci sono numerose iscritti a parlare chi vuole ancora iscriversi lo può fare qui alla Presidenza
E domani sera alle diciannove e trenta ci sarà una messa in ricordo di onorevole Benigno Zaccagnini vi comunicheremo poi domani dove buona serata
Precisi una identità non solo alla sinistra ma Asa intera Democrazia cristiana
E dobbiamo essere attenti in questo dibattito non disperdere in inutili
Divagazioni o peggio ancora in polemiche un patrimonio che la relazione di Mattarella recuperato completamente che noi dobbiamo approfondire sviluppata
Si è detto ed è giusto
Che il divario fra i
Di il sistema dei partiti e la pubblica opinione e oggi più che mai l'arco
Io credo che sia un fatto quello che ha determinato una situazione che venuta veramente questa sì insopportabile ed è il fatto che ormai troppo spesso ci sono collegate vilmente due cose che la gente non tollera la corruzione e l'inefficienza sembra paradossale ma se forse solo la corruzione don accompagnata dall'inefficienza noi non ha
Terremmo ad una crisi di rigetto così drastica perché il giudizio sulla corruzione appartiene alla sfera morale prima ancora che a quella politica mentre il giudizio sull'efficienza a partire per la politica quando mercoledì sommano non si può più tollerare Vespa è la
Prima questione su cui dobbiamo soffermarci e allora ha ragione Elia quando dice nella sua lettera bisogna reagire contiene vicini negativi dimostrando che cosa dimostrando che non
Rischiamo quelli per i quali la politica nomina il potere come obiettivo ma il potere come strumento di un progetto politico questa è la di per
Entra fondamentale fra la sinistra della democrazia cristiana e altri settori del nostro partito noi in queste o credo dobbiamo ribadire e riconfermare la nostra diversità
Per noi non è obiettivo della politica il potere mai strumenti per realizzare un progetto
E allora noi dobbiamo reagire concerti visibili sul piano dell'efficienza
E sul piano della lotta alla corruzione
Il piano dell'efficienza due aspetti amici l'efficienza del sistema che regge l'efficienza sulla concretezza delle cose se il sistema non è efficiente non si riesce a realizzare una concretezza nelle cose da
Fa
E allora l'efficienza del sistema don per caso e da sempre la nostra battaglia che cos'è il discorso della legge elettorale da riformare collegato al discorso sulla forma nuova del governo parla
Mentale che abbiamo indicato se non il presupposto di un ritorno all'efficienza senza il quale e illusorio pensare di poter affrontare concretamente i problemi di tutti i giorni che sono quelli sui quali la gente in
Misura ormai la classe politica ecco dove anche qui noi come ricordava Sergio nella relazione abbiamo indicato da tempo al partito una strada che il partito ha preso ha fatto sua nel Consiglio nazionale ma
La quale noi dobbiamo quotidianamente tempestare e del e tenere fermo il partito perché ci sia una reale volontà
Politica di continuare su questo terreno dobbiamo andare alla sfida in Parlamento sulla riforma elettorale e sulla riforma della forma di governo parlamentare
La si può lo sbarramento benissimo io non sono d'accordo sullo sbarramento credo che lo sbarramento sia sbagliato perché non solo primo al Parlamento di forte che ci sono ma probabilmente può impedire che forse buone possono entrare in Parla però se queste l'occasione per aprire il discorso sulla legge elettorale cogliamo questa occasione porti i socialisti han detto che presenteranno in Senato Nicola la proposta di riforma elettorale per sbarramento benissimo la portiamo avanti subito accompagnando la la nostra facciamo un dibattito complessivo sulla riforma elettorale credo che questa occasione noi dobbiamo coglierla dobbiamo uscire dall'immobilismo perché
è l'immobilismo la peggiore delle cose che possiamo oggi registrare e questo d'altra parte è evidente la gente tutto tollera meno l'immobilismo ma perché il nove di giugno sono andati tutti a votare perché in un panorama di sta Franco nel quale il Parlamento aveva dimostrato la sua incapacità di uscire dalle secche di una contrapposizione sulla legge elettorale la gente è andata a votare no perché volesse la preferenza unica o forse affascinata da questo tema amico Gargani mai andato a votare perché voleva costretti a fare la riforma elettorale
Dobbiamo portare in Parlamento il discorso
Ma contemporaneamente dobbiamo anche appoggiare credo i referendum che Mario Segni ha riproposto io ti dico che Andreotti ha sbagliato ieri in direzione
è un profondo errore demonizzare il rapper è un errore gravissimo perché io posso capire che facciano Puerto solo coloro che hanno della politica una concezione gestionale del potere
Ma noi non
Noi dobbiamo aveva una capacità di movimento e muoverci usare l'arma referendaria per stimolare la riforma usare
L'arma referendaria come un grimaldello aveva ragione De Mita io c'ero sempre stato d'opinione che aveva ragione De Mita quando nell'altra occasione a
Firmato il referendum perché io credo che
Mario Segni non lo sa perché accorsi altri obiettivi Max
Altamente nella vocazione riformatrice della sinistra democristiana lo strumento referendario non è fuori di casa io non giorno disposto a più
Caretto che è nella nostra tradizione di vocazione riformatrice delle istituzioni non ci sia spazio anche per l'utilizzo di uno strumento democratico come il referendum certi
E potremmo non possono risolve il problema del sistema politico però aiutare a muovere in questa direzione aiuto da cammina
Prende la strada della evoluzione del sistema politico
Per quanto riguarda invece deficienza sulle cose concrete quel concerto non è tema risolvibile con i referenti queste tema per la classe i vigenti e quindi finché il sistema è quello vigente cioè il sistema dei partiti e tema per i partiti ma di quali partiti certo di partiti profondamente rinnovata come ecco io vorrei usare un immane
Fine qualcuno ha parlato tempo fa del partito tenda noi diciamo che il partito deve essere una
Casa aperta a tutti ma io vorrei usare un termine diverso Chiostro penso a un partito ponte a un partito ponte fra la società e
Palazzo un partito ponte nel quale i pilastri
I del ponte sono le radici nella società sono per noi le nostre abitazioni il volontariato i movimenti tutto ciò che affonda le radici nella società e dove il piano viabile il progetto politico che aspetta una classe dirigente
Allora quello che noi dovremmo realizzare questo un un partito che da un lato affonda le sue radici e trae da queste humus e idee ma dall'altra a una classe di gente che aiuti Interpol da questo politicamente e lo trasforma in un progetto politico una sintesi nuova difficilissima oggi in un Paese nel quale come dicevo qualche giorno fa al Senato c'è il
è di essere sempre più il paese di Guicciardini e non quello di Machiavelli un Paese dove ognuno bada al suo particulare dove cioè ognuno pensa esclusivamente i propri problemi dove quindi gli interessi sono così frammentati
Da rendere difficile una sintesi ma dove una forza politica che ha
Gli atti il cemento di una ispirazione è l'unica in grado di dare una risposta ecco io penso più un partito di questo genere l'articolato quindi non sulle stesse ma come partito movimento articolato Puglia letti articolato sulla citazione articolato su una base
Qualche
Misura dico guardi anche federativa nei confronti di movimenti e forme della società un partito così con il cemento Tella sperare Enza che viene dalla nostra concezione dell'uomo della sua dignità e della sua libertà è un partito che può affrontare la sfida di questi tempi io credo che la Conferenza nazionale ed ebbe già citati Prince fondo su questo facendo la riflessione su quest'
Il punto è su questi argomenti io credo che in un mondo senza comunismo ma con i problemi veri ai quali il comunismo non mi ha dato una risposta o ha dato una risposta sbagliata solo noi possiamo tentare di dare un
Una speranza certamente e forse anche una risposta giusta questo vale per l'Italia ma vale per i Paesi dell'Est vale per i Paesi del Terzo Mondo io sono reduce da un viaggio in Russia
Superato domenica ho fatto una denuncia a titolo personale ma ho parlato con della gente comune esponenti di questi partiti anche d'ispirazione cristiana che stanno venendo fuori e ho capito che lo Sparta
Io di una forza politica capace di dare in termini positivi una risposta ai problemi lasciati risolti dal comunismo e lo spazio tipico della Democrazia cristiana e lo può essere la Democrazia Cristiana sì e noi last
Il ministro della democrazia cristiana cogliamo lei sta esigenza che salda insieme le nostre tradizioni storiche e recupera anche la parte
Importare
Del della tradizione storica della sinistra sociale istituzioni e questione sociale due anni fa a Chianciano noi affrontammo questo problema sieri prendiamo di lì discorso credo anche tante polemiche tante incomprensioni sorte fra noi potranno essere superate non c'è amici una DC del nord e una DC del Sud e tanto meno non ce
Città del nord e un alchimista del sud
Ci sono al Nord e al Sud una democrazia cristiana che che venne che il potere sia l'obiettivo della politica e una democrazia cristiana che crede che il potere sia lo strumento per fare una politica credo che noi della sinistra apparteniamo tutti a quest'ultima categoria e credo che se noi faremo questo non avremo bisogno di stare insieme per forza Ciriaco il il film che danno nel tempo nel nel nel locale dove abbiamo fatti convegni i convegni gli ha gli altri anni dice insieme per forza se noi ragioniamo così non dobbiamo stare insieme per forza stiamo insieme con convinzione e con la consapevolezza del nostro ruolo al servizio del Paese
La parola allora Scarlato vorrei Albert
Operazione che c'è una macchina che va mossa va rimossa che il una targa Salerno sessanta novanta ottantasette non mi specificano tipo di macchina Cervone proprietario può spostare
E
Va bene
Cari amici
Quando nell'ormai lontano mille novecentottantatré arrivai proprio a Firenze verrà a Montecitorio mi fu regalato un libro di De Roberto dal titolo L'imperio era la storia di un giovane giornalista e di un parlamentare che arrivano insieme a al primo Parlamento dell'Italia post-unitaria
Il libro si chiude con il giornalista che ha conservato la freschezza di ideali ed opinioni di un tempo
Il parlamentare invece è diventato cinico
Era un apologo che voleva insegnarmi che in politica si comincia con l'utopia e si chiude col cinismo
Noi
Siamo cinici
Forse no ma certo stiamo conoscendo una tentazione al cinismo
Cinico per Oscar Wilde è colui che conosce il prezzo di tutto è il valore di nulla
E noi di quante cose stiamo smarrendo i prodotti
Il valore tipico di una forza di sinistra e la fratellanza entro la solidarietà e in questo è forza di sinistra la Chiesa cattolica che travolge i musici
Che lega chi è più ricco a chi è più povero che impone al primo che è forte le ragioni di un sodalizio fatto d'
Generosità e di comprensione di sacrificio e di rinuncia di dedizione di auto compressione
E quanto affratella mento e quanta solidarietà
C'è nel nostro Progetto di sinistri
Quello che proclamava e appassionava leopoldo Elia
Nel nostro scorso convegno o prima ancora Ermanno Gorrieri rifondare lo Stato sociale riproporre le ragioni dello stato di diritto
C'è ancora questo tessuto connettivo innocui oppure le ragioni del compromesso del quieto vivere
Per ritrovare le postazioni di potere che avevamo perso in nome di un principio
Ci hanno fatto per un istante dimenticare
Ciò che sia
Smettere di desiderare
Ciò che ci appassiona
Spegnere il furore del sentimento
Perché vivaddio
Di riforma
Dello stato sociale io non vedo neanche l'ombra
Le tracce di un nuovo Stato di diritto si spengono nelle maglie dell'AVEPA Grazia che paralizza i partiti
Nel loro desiderio di rimbalzo amarsi
L'articolo quarantanove della Costituzione afferma che i cittadini si organizzano liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico alla determinazione della politica nazionale
Dunque i partiti solo strumento per dar voce ai cittadini sono micro
Ho l'impressione che i microfoni abbiano preso a parlare da solo
Il desiderio di avvilupparci dentro dissi
Dimenticando le ragioni di coloro che sono chiamati a rappresentare è diventato il minimo comune denominatore nella loro azione
La distanza se volete la separazione e l'espressione più viva e più va più malinconica e più occhiuta di questa distanza siderale
E quando c'è bisogno per vincere l'abito Grazia dei referendum come grimaldello
Quando il referendum serve per imporre un termine a una cronologia della politica senza presente e senza futuro
Senza ritmi e senza tagliole allora viva Dio
Non si può affermare come ha fatto Andreotti
Che se Segni va all'assemblea nazionale il popolo lo applaude e non capisce dove si va a parare
Perché questo è un atteggiamento di sussiego e di sufficienza
Non tipico del popolano una romano che Andreotti aspira a rappresentare ma tipico di una lettura aristocratica
Risorgimentali
Giolittiana
Del proprio ruolo
Che dimentica il collante
Che indimenticata fusione emotiva e sentimentale
Che rompe il cordone ombelicale che la politica in una democrazia parlamentare impone ai rappresentanti rispetto ai rappresenta
E il risultato amici e sotto gli occhi di tutti
Paese Bizzarro a macchia di leopardo divisi
Nel quale in Calabria abbiamo dieci virgola cinquanta omicidi ogni cento mila abitanti in Trentino zero per virgola ventidue omicidi ogni cento mila abitanti
E pensare di trattare
Questi due corpi umani nello stesso modo
Pensare di imporre lo stesso Creed è criterio di giuridicità
è paradossale
Abbiamo superata il sistema misto nel nostro codice di procedura penale abbiamo un moderno Codice accusatorio
Che vuole la prova acquisita soltanto in dibattimento con le garanzie della pubblicità dell'oralità del contraddittorio ebbene questa prova rischia di non formarsi più
Abbiamo garantito a colui che può spendere le armi dell'intimidazione il terreno più secondo per l'intimidazione
Io provo a esprimermi con un Assogestioni eccessiva forse coraggiosa certo paradossale
Sarebbe tempo di considerare l'opportunità di ripristinare il codice di procedura penale forse troppo precocemente messo in naftalina
E ancora
Ancora
Si cerca di dare più stabilità i nostri governi
Perché si siano più efficienti e meno burocratici e questo è vero perché noi conosciamo una sorta di congenita precarietà durano otto mesi forse un anno
E tra un governo e l'altro c'è una lunga paralisi paralisi decisionale ci sono lunghissimi interventi
Ma siete proprio convinti che il male più grave più turbolento della nostra democrazia sia la provvisorietà dei governi
O non c'è forse bisogno di cambiare il biotipo del politico
Soprattutto quando esso è espressione delle aree meridionali
Ma guardiamoci in faccia con qualche spregiudicatezza
Che cosa accade nel nostro Sud
Soprattutto a noi deputati
Diventiamo padroni e schiavi di una sorta di circuito feudale
In cui abbiamo i nostri Vassalli nostri Valvassori ai nostri Baldassini che sono sindaci Presidenti di Comunità montane o di comitati dei garanti di unità sanitarie locali
E siamo padroni perché in qualche modo concordiamo alle loro nomi ne siamo schiavi perché senza di loro corriamo il rischio di non essere rieletti
E ciascuno circuito feudale in lotta con tutti gli altri Circuiti feudali
E allora che cosa accade
Che una democrazia parlamentare di Indirizzo si trasforma in una democrazia dello scambio e della dissipazione
L'appropriazione da parte dei partiti di pezzi delle istituzioni è frutto di questo della necessità di rispondere a logiche di scambio ispirate dai bisogni dalle necessità
E allora la spesa pubblica che dilaga
E allora la necessità di non amministrare il nome di un interesse
Collettivo spesso troppo astratto impalpabile ma in nome di un interesse particolari tanto stringente tanto concreto tanto bene
Forse c'è anche qualche ispirazione nobile in questo gioco spessissimo c'è il desiderio di sopravvivere alla temperie della politica
E nonostante
Questo strano fruire di avvenimenti questo coacervo di cose pazzesche
E sofferte
Noi abbiamo garantito un modello originale di sviluppo a questo Paese grazie all'unità politica dei cattolici
Declamata dai vescovi non per ragioni di sciatta e propaganda elettorale
Ma per un'attenzione profonda perfino spasmodica a questa tentazione così seducente così suggestivo
Noi abbiamo tagliato le unghie al capitalismo spietato
Quello che oggi in nome di una recessione inevitabile getta sulle strade decine di migliaia di cittadini della Repubblica più ricca del mondo quella degli Stati Uniti quella che in quel Paese impone un rapporto di uno a sessanta
Nella spesa per i bambini e nella spesa per gli anziani perché i bambini non votano gli anziani si
E questa unità politica
Rischia di essere smarrita non per il nostro contenzioso interno ma perché forse troppi Dinoi pensano a gestire il proprio crepuscolo persona ad identificare nelle proprie ambizioni una sorta di raccolta complessiva delle speranze
E Adecco che le stanze protocollari della politica
Diventano povere di umanità poveri di carità
Ecco che la lottizzazione il negoziato sostituiscono la spinta propulsiva all'immaginazione non siamo più una repubblica creativa perché il biotipo del politico si è avvicinato
E paradossalmente la condanna a governare
Ha finito per imporre a questo Paese la mancanza d'alternanza non solo tra partiti o coalizioni di partiti ma anche nei partiti
Se continuiamo a vincere perché dovremmo cambiare la nostra classe dirigente essa rimane lì scolpita nel tempo
Forte delle proprie suggestioni delle proprie tentazioni
Delle proprie verità della propria immagine
E se il Partito Comunista ora post comunista continua ad essere ad onta di tutto il più forte partito comunista o postcomunista d'Occidente perché deve cambiare la propria classe dirigente ed ecco che anche i segretari di quel partito
Durano a vita
Oppure vengono vedono precocemente interrotta la propria gestione dà infatti
E stante la cooptazione che governa la organizzazione interna di quel partito anche lì che lo si voglia o no c'è una gerontocrazia di funzione anche se non necessariamente Dana
è un dato storico
Da non condannare ma da constatare Andreotti non è soltanto sopravvissuto a molti segretari del di partiti comunisti dell'Unione Sovietica a molti Presidenti degli Stati Uniti Andreotti è sopravvissuto a cinque tappe
E non per un vizio di generico per una tara ereditaria
Ne per una naturale indisponibilità di questo Paesi africani
Ma perché questo sistema produce mi si perdoni l'espressione forte questi mostri
E come possiamo fare
Per cambiare il biotipo del politico
Secondo me puntando sull'uninominale
Che lo si voglia o no
L'Unione Minale in piccoli collegi
Creando uomini che conoscano e si facciano conoscere
Che leghino se stesso al corpo elettorale di provenienza che arrivino in Parlamento con qualche indipendenza con qualche libertà se mi consentite con qualche solitudine
è il modo per cambiare la cultura della politica e la cultura i partigiani è il modo per vincere la crisi della politica la crisi dei partiti la grisaglia fino nella forma correnti all'interno della forma partito
E questo non significa porsi in alternativa ai governi di coalizione o all'alternativa bipolare che non è altro che la possibilità dell'alternanza ma non necessariamente l'alternanza
Perché con questo corpo parlamentare
Con relativi obblighi di coalizione si crea si in dalla richiesta del consenso il cemento tra i partiti che si vorranno candidare a a governare insieme
E questo li porrà nella condizione di ricevere il consenso sulla base delle proposte degli uomini
Sulla base delle tentazioni delle suggestioni delle emozioni e perfino nello spirito pedagogico che va recuperato alla politica
Essa non può condannarsi al puro pragmatismo
In tal caso tanto varrebbe proporre governi di tecnici
Essa deve avere la capacità di immaginare il futuro
Di sorridere adesso
Reagan quando chiuse i propri otto anni di presidenza della repubblica americana uso un'espressione significativa è convincente
Volevamo cambiare l'America abbiamo cambiato il mondo
Io credo che a noi spetti un compito al tempo stesso più modesto e più arduo poter dire al termine della nostra stagione volevamo cambiare gli altri abbiamo cambiato noi stessi
Onorevole Enrico
E Farina Calloni
Ma lo stimolo che ognuno di noi viene dopo aver ascoltato Sergio Mattarella credo che ci spinga e del desiderio giusto ad intervenire sia pure brevemente
Io credo che la relazione Mattarella lasci alle spalle gli errori della sinistra democratica cristiana di cui non abbiamo parlato perché la volgiamo lasciare alle spalle
Certamente le difficoltà che vi sono state nel guidare anche all'interno della della sinistra caro presidente De Mita
La mediazione che si imponeva per cercare di superare momenti difficili che ci hanno fatto perdere terreno
è una cosa che noi vogliamo tralasciare per normi rinfocolare problemi su problemi ma questo è anche un atto di grande correttezza che vogliamo fare per guardare avanti perché la sinistra è l'anima della democrazia cristiana è l'anima del partito a cui noi tutti crediamo e lo verifichiamo nella vita politica di questi anni senza la sinistra alla guida del partito o senza una sinistra in posizione preminente il partito si è afflosciato manca d'iniziativa
Tira a campare come si è detto più volte
Tira le cinghie si è detto anche da parte nostra
Ma a questo noi non abbiamo nulla opposto per cercare di rimediare una unità della sinistra
E addirittura registriamo nell'ultimo scorcio
Caro Presidente De Mita a una nascita che poi è una rinveniste dura di forze nuove della sinistra sociale che pretenderebbe di coalizzare parte della sinistra dell'aria Zacchi quindi di De Mita prendendo ad alti e trasformando e per questo si sta commettendo un grosso errore
La alla CISL e che è stato sempre vicino all'aria complessiva della sinistra ma non ad una corrente trasformando la cifra in una corrente
Questi problemi dobbiamo portarci a dirci per vedere quale siano le prospettive dopo questo convegno per la rifondazione di una sinistra unita non certamente come dice Mazzoleni Catalogna tre pregare un po'di calma di silenzi per favore ancora due interventi perché diano
In poco tempo
Una rifondazione della sinistra non certamente come dicevo dice Mazzola a qualsiasi poste a qualsiasi prezzo ma vogliamo una sinistra in cui dobbiamo convivere certamente per convinzione
E per convivere con convinzione bisogna anzitutto dare una serietà e una coerenza i nostri comportamenti
Essere il linea con lei quelle che sono i presupposti di una vita politica corretta credo che sia anche un dovere della sinistra non esistiamo
In le nostre Province in periferia
A movimenti a traslocazione certamente non ideale ma è certamente frutto spezzo di corruzione io Nevio una nella mia provincia di Siracusa ove un sottosegretario di Stato non fa altro che a tipizzare sì
Corrompendo consigliere comunale acquisendo lo a furia di moneta contante nel proprio gruppo politico andreottiano dico questa certamente lo squallore della politica e il degrado della politica e lo scadimento dalla politica
Certamente noi reggiamo a questo con livrea ma certe volte
Incerta ambienti le idee non bastano cerchiamo di reagire tenendo alto il senso dell'ideale politico ma certamente come dice Sergio Mattarella la mafia si lotta anche con l'ordine civile politico non si può lottare solo con l'ordine
In cui c'è il richiamo giustamente l'amico Scotti della legalità
Con la cultura della legalità ci vuole anche la cultura del senso civile di vivere in politica oggi mancano queste regole noi dobbiamo fare in modo di farle ripristinare Forlani o all'autorità per ripristinare una regola morale nel partito oppure lasci la mano
Questo sesso noi dobbiamo chiedere al presidente del Consiglio che non può consentire alla permanenza in un governo vigente che si dedica non all'attività amministrativa del Governo ma opera di corruzione in periferia
Questo l'abbiamo denunziato e non per questo
Anche proprio sulla legge dell'ENEL sulla legge che al nostro esame al Parlamento sulle ineleggibilità dei consiglieri comunali
Abbiamo posto certamente provocatoriamente un emendamento in cui vogliamo sanzionare la corruzione operate nei confronti del consigliere comunale è un effetto provocatoria e certamente ma che deve far pensare riflettere per ricondurre la politica ai giusti binari della legalità
Viviamo in un'epoca dopo l'abbattimento del muro di Berlino in cui bisogna stare attenti e più che prima
è stato detto anche da lago qua
Quando c'era il Partito comunista la Democrazia Cristiana automaticamente
Acquisiva una parte delle Toradol perché era anticomunista oggi che il muro di Berlino è crollato
Abbiamo l'esigenza di caratterizzarsi in un senso movimentista propositivo se vogliamo rimanere il partito il referente del popolo italiano o della maggioranza relativa del popolo italiano
Questo posto comunismo si impone come fatto di grande riflessione per il futuro della Democrazia Cristiana
E un attimo vorrei cenare al tema delle riforme istituzionali
Qualcuno che anzi direi la maggior parte del popolo italiano chiamato alle urne ha voluto dare una risposta che sia di sfida anche alla omissione del Parlamento su alcune riforme però qui
Ancora una proposta seria concreta della Democrazia cristiana sul piano delle riforme istituzionali a parte la proposta elettorale De Mita lasciata del dimenticatoio di cui ha parlato a Tabacci
Noi non ne abbiamo viste Nesi affrontato in sede parlamentare oltre che in sede di partito a livello nazionale un tema così serio se non in un accenno come diceva Sergio Mattarella l'una corruzione congiunta tempo addietro
Operata da Mancino e da Martinazzoli sui problemi della riforma elettorale
Quindi credo che il partito debba darsi una regolata su queste debba darsi un preciso impegno rientra vento su questa riforma Clemente dipendono un bla bla o come la panacea dei mali ma non si sa quale pane che avviene pervenire superare il male
Io ho in proposito vorrei anche dire per rivendicare una proposta che abbiamo fatto all'inizio di questa legislatura l'ottantasette che so che non riportò l'approvazione di De Mita
Però la vorrei riproporrà la sua attenzione e riflessione oltre che alla refezione e voi tutti
La istituzione del referendum propositivo mettendo un limite di tre milioni di firme Perre
Di a farlo accettare dalla Corte costituzionale
Questo credo che sia un mezzo per Parre
Proporrà la gente se vogliamo che la gente col referendum debba proporre un fatto concreto un progetto completo perché oggi con la propria Dio che cosa abbiamo abbiamo una un propositivo
Però a metà camuffato tagliando un nonno un Sivo una profana se qua una frase la si combina un pasticcio che poi può diventare operativo ma è sempre un pasticcio Aldo vale se dobbiamo dare
Giustamente ascolto al popolo introduciamo il referendum può propose di Hopa alla sinistra questa proposta di introdurre Brembo propositivo se vogliamo essere coerenti e seri con quello che andiamo dicendo sostenendo segni e gli altri
Come pure dobbiamo correggere certamente me la proroga dico nella parte che riguarda le cinquecento mila firme portando lo stesso livello del referendum propositivo
Dobbiamo dare efficienza la pubblica amministrazione è un tema che dobbiamo intestarsi questa dall'efficienza abbiamo noi dato il nostro contributo modesto Peppino Gargani lo sa benissimo quando abbiamo riformato la legge
Sul conto dei delitti contro la pubblica amministrazione inserendo trecentoventotto secondo comma che consente al cittadino
Che non ha avuto una risposta dal dall'ente di poter mettere in mora lente e quindi far scattare dovete ondeggiando successivi la possibilità di incriminare l'omissione
Dico queste credo che devono essere educati ed in tutte le amministrazione Lodetto a Gasparri
Di cercare di attuare presso la pubblica amministrazione anche in correlazione alla legge sulla riforma dell'atto amministrativo questo sistema che già è il dato più forza al cittadino
Dobbiamo rivedere la cenato Scarlato poc'anzi
La inversione di tendenza che si verifica Corno l'attuazione del Codice di procedura penale ha detto bene Scarlato oggi la prova viene acquisita solo in dibattito in dopo o a rilevanza solo quell'acquisto il dibattimento erano cultura che anche noi come Democratici Cristiani abbiamo acquisito sotto la spinta garantista delle forze di sinistra il nonno però ecco credo che l'esperienza di questo biennio ci imponga una revisione non è possibile
Agire nell'ambito della delega perché la delega è testuale in materia quindi occorre agire rivedendo con legge la delega caro Peppino Gargani
E quindi credo che se siamo convinti alla stilista debba essere convinta credo al riguardo di riveda R.
La
Il clou del processo che è la prova dando valenza la prova acquisita dalla polizia giudiziaria alla presenza del del del difensore d'ufficio o di fiducia e allora noi dobbiamo rivedere la legge di delega e credo che questo sia un certo
Salto salto di civiltà ed è diamo una risposta implicita Martelli
Che cavalca l'opinione pubblica con non non certo con la saggezza che di avere un ministro guardasigilli ma corno la saggezza di chi vuole interpretare il consenso della gente che sa che la gente contro alcune cose ecco quindi su queste cose
Credo che dobbiamo impegnarci a confrontarci a dare uno su un punto di riferimento alla nostra attività io dicevo in all'inizio che Mattarella ci ha dato uno stimolo propositivo
Credo che certe volte ognuno di noi abbiamo avuto delle crisi di appartenenza non certamente alla DC ma certamente a questo approdo a quel gruppo politico ho detto sembra lo dissi in un convegno nostro tra parlamentare della Sinistra a Roma
Che appartenere alla alla sinistra democratica cristiani certo momento è stato un atto di fede
Io vorrei che questo atto di fede almeno in me il rimanente rimangano ognuno di voi però con una grande speranza Caro Ciriaco De Mita di vedere questa sinistra più efficiente e più propositiva grazie
Grazie Nino Galloni
Scorrendo la storia di questo Paese e di questo partito
Ci si accorge subito della duplice valenza della sinistra della democrazia cristiana
Da una parte funzione del partito e dall'altra corrente
Ora a seconda che una delle due cose prevalga si ha così
Un gruppo di persone che riesce a incidere in modo positivo su tutto il partito e su tutto il Paese ed è l'artefice dei grandi cambiamenti
Politici economici e sociali
Quando invece prevale l'altro aspetto quello della corrente
Col senso dell'appartenenza e con la limitazione di questo tipo di atteggiamento allora sia fatalmente una riduzione di quella che invece la funzione storica della sinistra democristiana
Della sinistra cattolica nell'ambito della sinistra cattolica
Sono due dunque le critiche che si possono sollevare in questi negli anni Ottanta in quest'inizio di anni novanta che oggi si assiste nei partiti politici e in generale ad un eccesso del discorso dell'appartenenza ad un eccesso di invasione dei partiti nelle istituzioni
Però questo è il punto finché ci si limita ad una pura denuncia della invasione dei partiti nelle istituzioni non si va molto lontano
Io sono convinto che la crisi delle istituzioni sia oggi soprattutto la crisi dei partiti che dovevano informare le istituzioni non occuparmene che dovevano sensibilizzarli ai grandi problemi del Paese no a me a gestirle per Fini che a volte non sono neanche Fini di partito e neanche Fini di corrente ma sono fini personali
Ora il punto fondamentale a mio avviso
Sta nella legittimità
La legittimità non affonda le sue radici sono nel consenso certo il consenso è fondamentale è importante ma non c'è solo il consenso
Ci deve essere anche le richiamo a quella che è la Costituzione storica di un Paese la sensibilità di un popolo
Non è un richiamo a un discorso ideologico e tantomeno religioso perché è chiaro che perlomeno dai tempi della Rivoluzione francese viene superata nella politica la intromissione
Diciamo così fondamentalista della religione e deve essere superato anche qualsiasi tentativo ideologico che non può portare la società verso obiettivi di crescita equilibrata
Però il fondamento della legittimità non può essere solamente nel consenso nella forza del consenso che pure lo ripeto ovviamente è fondamentale nel nostro che è un sistema democratico ma sistema democratico non deve significare solo l'elemento della forza ma deve implicare anche l'elemento di riferimento a quella che è la Costituzione storica a quella che è la sensibilità bisogna ritornare a quelli che sono principi e valori comunemente sentiti
Allora si capisce perché la crisi
Delle istituzioni è in realtà crisi dei partiti che non riescono più a svolgere la loro funzione di catalizzatori del consenso
E di quei principi di quei valori che trovano nella costituzione materiale nella Costituzione stessa della nostra Repubblica la migliore delle approssimazioni
Il secondo aspetto ed è connesso col primo riguarda le strategie
Durante gli anni Ottanta fondamentalmente tutta la sinistra
è caduta
Nell'errore di accettare una serie di ideologia e di natura sostanzialmente liberista etica
Che hanno portato nella politica economica nella politica sociale nelle realtà istituzionali solamente a sostenere gli interessi e le posizioni dei più forti dei più abili dei più produttivi dei più capaci
Ora non c'è dubbio che ad esempio nel nostro sistema quei quattro cinque sei sette otto grandi gruppi industriali e finanziari o no Rino il nostro Paese in fin dei conti però non c'è dubbio che una politica economica come è stata quella degli anni ottanta prevalentemente orientata a sostenere soprattutto questi grandi gruppi industriali e finanziari abbia nuociuto gravemente al Paese
Perché sia perseguita una politica di massima efficienza delle grandi imprese che ha portato alla massima inefficienza del sistema
Sistema italiano si è trovato così ad avere un eccesso di efficienza in alcuni segmenti e grandi difetti di efficienza in altri la spesa pubblica è diventata soprattutto assistenzialistica perché non c'era uno sforzo di crescita delle attività produttive dell'insieme perché le piccole imprese si sono indebolite
Perché il sistema stesso della spesa pubblica non è stato orientato alle attività produttive allo stesso sostegno delle istituzioni che abbisognano di risorse umane e finanziarie per funzionare
Noi conosciamo situazioni come quelle della sanità come quelli della istruzione come quelle della giustizia dove mancano anche i quattrini
Questi quattrini che debbono essere risparmiati in nome di un perseguimento di un pareggio di bilancio che non è un obiettivo buono in sé come il mercato e altre cose dell'economia ma deve essere uno strumento
Per il raggiungimento del riequilibrio all'interno del Paese
Con la Centesimus Annus il Papa ha ribadito una richiesta che già anni primi era anni prima era proveniva dal cardinale Martini e che cioè chiedeva economisti osservatori politici imprenditori
Di mettere in pratica la dottrina sociale della Chiesa di trovare cioè quegli strumenti quei canali quelle iniziative
Quelle proposte che potessero servire a realizzare nel concreto