"Per la pace, la libertà, la democrazia in Jugoslavia oggi"

Bene torniamo ad occuparci della crisi jugoslava
Proponente dell'ascolto una parte un estratto del dibattito che si è tenuto presso la sala del Consiglio provinciale di Gorizia il venerdì venti settembre scorso
Il dibattito organizzato dall'Associazione per la pace del Friuli Venezia Giulia
E voleva essere più comuni in un un dibattito pubblico d'intervento politico immediato un'occasione di analisi è riflessione teorica
Sull'origine della crisi jugoslava e sulla attuale situazione politica diplomatica nelle sue possibile evoluzioni
Dibattito intitolato per la pace e la libertà la democrazia in Jugoslavia oggi
E vedeva l'intervento di alcuni qualificati relatori e riproporremo l'ascolto di tre interventi che toccano tre
Argomenti tre tagli di analisi differenti
Il primo riguarda il il risveglio dei sentimenti nazionali la volontà di indipendenza nazionale essendo pure essendo alle porte
Di una auspicata unificazione europea
Come che si possono conciliare se si conciliano questi sentimenti nazionali di risveglio d'indipendenza nazionale verso le prospettive di una unificazione europea
La tesi sostenuta dal professor baratti Ina
Oltre che come analisi sulla situazione appunto della Slovenia dei rapporti e intercorsi di attenzione nei confronti del del da parte la comunità europea nei confronti del della Slovenia della Croazia delle jugoslavi e più in generale e che il sentimento di identità nazionale di risveglio di richiesta anche l'indipendenza nazionale non equivale a nazionalismo
E la volontà di indipendenza nazionale non è antitetica non è contraria alla volontà di giungere ad una unificazione europea attraverso appunto un sistema di tipo federale
Secondo intervento riguarda invece gli aspetti regionalisti Cini
E federalisti si della questione
Un intervento del
Loredana Puglia de bellico esponente della Dieta democratica istriana
Una formazione politica costituita si il mesi scorsi che sostiene la necessità di una prigione autonoma istriana
Con una particolarità la Regione geografiche istriane attualmente divisa in tre nazioni diverse l'Italia la Slovenia e la Croazia coesistenza quindi anche di confini statali di legislazioni diverse
Che insistono però sullo stesso territorio con lo stesso tipo di identità culturale multilingue plurietnica
E di Radice sta tradizioni storiche comuni
La proposta gradita democratiche istriana proposta che viene esplicitamente indicata anche come proposta pilota per altre realtà europee dove esistono zone misti linguine
O di territori divisi fra confini statali diverse
Un caso citato esplicitamente regione del punto del Trentino Sudtirolo
Tacere di altre realtà
Come appunto nel dell'Unione Sovietica od altro
Che appunto di giungere a costituzione di regioni autonome
Di impostazione sovranazionale quindi un'autonomia politica
Oppure rimanendo una sovranità su porzioni di questo territorio distinte in più nazioni
Infine un terzo intervento di natura più politica con riferimento quello che la situazione di evoluzione della crisi jugoslava
Nelle negli ultimi anni un intervento di Franco Juri
Parlamentare
Della Slovenia
è un'analisi anche qui molto critica nei confronti del ruolo tenuto dall'Europa che la diplomazia europea ed europea nei confronti appunto di ciò che andava evolvendosi negli ultimi anni non solamente nelle ultime settimane
In Slovenia e Kovacs sia più alterata
Questi tre interventi coprono non tutti ma comunque alcuni significativi aspetti spesso ignorati o affrontati solo marginalmente o addirittura malintesi dagli organi di informazione
Così appunto di questi crisi jugoslava che spesso hanno dato delle analisi molto più rapide superficiali talvolta anche errate della complessità della appunto situazioni di così rara che però va anche vista in un'ottica un po'più ampia questo punto è la tesi un po'di tutti i relatori cioè di quella che la costruzione di un'Europa
Diversa non centralizzata federalista regionalista
Fatta questa presentazione introduzione doverosa anche per dare un po'il quadro completo della dell'iniziativa il primo intervento che proponiamo l'ascolto appunto cura del professor D'Arco Bratti neanche ricordo è direttore dell'Istituto di Sociologia della facoltà di Scienze politiche
L'università di Trieste e presidente dello sudori di Gorizia lo sull'ori e il più importante istituto di ricerche
Ventuno punto scientifico e culturale slovena in Italia partiamo quindi quel registrazione il professore Darko bravina
Venne fatta questa rapita certamente Hassan completa introduzione ma che non ha alcuna pretesa se non quella di far capire il significato più di ricerca che non vive proposta politica immediata dell'iniziativa di oggi
Io dare innanzitutto la parola al professor D'Arco patina nella sua veste di direttore dello sloveno di Gorizia e docente dell'Università di Trieste
Ringrazio il dottor giorni attorno per l'occasione di questo incontro di questa riflessione che purtroppo avviene in un momento estremamente drammatico per non dire tragico
Avendo in mente ciò che sta succedendo
Tra non tanti chilometri da noi
Anzi per l'esattezza devo dire che
Ritrovarci qui a Gorizia
Purtroppo abbiamo assistito quasi diretto un episodio proprio su questo confine
E quindi in qualche modo che ha avuto l'occasione di assistere ho a vedere dopo o comunque a vivere quel che quel giorno è successo credo sia stato sufficiente per dare le dimensioni di che cosa significhi essere sottoposti ad esperienze di questa portata privato ebbene qui ci sarà stato un episodio piccolissimo quindi possiamo immaginare che cosa succede oggi
In questi giorni in questi tempi in Croazia
E quindi non si può parlare non si può riflettere deve a sangue freddo su queste cose anche se c'è bisogno proprio in questi momenti anche di enorme razionalità
Io credo che innanzitutto
Ciò che sta avvenendo in Jugoslavia ci deve porre Gray prioritariamente degli interrogativi
Morali prima che politici
Per guardare la realtà per quello che e per riuscire a individuare
In che modo stanno realmente le cose cioè al di là tutto quello che ne una macchina spietata
Diciamo così di scontri
Di parti diverse
Che si intreccia un incrocio no
In maniera giustamente difficile volte da da definire
Però secondo me bisogna partire da un discrimine o almeno io parto da questo discrimine
E dire che ormai da decenni
Abbiamo avuto troppe verifiche che comunque sia sbaglia chi con forza con carri armati con con la macchina bellica produce delle cose
Secondo me su questo punto bisogna essere
Estremamente chiari perché altrimenti si diventa complici di qualche cosa
Che noi abbiamo assistito nell'area dell'ex Jugoslavia
A due aggressioni perché in Slovenia si è trattato di aggressione e in Croazia si è trattato di aggressione
Possiamo discutere poi sulle risposte che si danno questa aggressione
Perché ovviamente produce
C'è questo tipo di di dato strutturale produce può anche comportamenti incontrollati
Da entrambe le parti però bisogna essere chiare secondo me su dove sta la responsabilità
Se questo non viene chiarito allora si finisce col fare dell'Accademia politica diplomatica non si interviene si lasciano andarle cose davanti
Si finisce col queste le complici di un pasticciaccio tragico
Che di giorno in giorno si si compie però qui vengo subito del ad alcune questioni in cui siamo qui in volti purtroppo Gray anche noi come cittadini di questo Paese ma anche come cittadini del
Di questa parte dell'Europa
Ecco io credo che a questo punto il
Insistere ancora sulla su su su sul fatto che non sono maturi i tempi o che non è utile ancora arrivare a riconoscere
La sovranità all'indipendenza della Slovenia e della Croazia significa di fatto dare spazio Hacking continua a espandersi con la macchina
Quando abbiamo fatto la prima manifestazione Gorizia eravamo così molti anche incerti o molti erano incerti
Su questo argomento
Cioè non solo non era un po'un dibattito internazionale
E si usavano due
Diciamo così contro argomenti per non diciamo così a riconoscere immediatamente la Slovenia e la Croazia
Un argomento era ma se riconosciamo queste due repubbliche cosa succederà con i Paesi baltici cosa succederà con l'Unione Sovietica abbiamo visto
Cosa è successo ed ha visto che questo argomento a questo punto è crollato non c'è più
Il secondo argomento era beh
Bisognerà dare il riconoscimento nel caso in cui
La guerra continui le aggressioni vadano avanti eccetera ebbene anche questo lo vediamo vediamo verso il centro ecco io credo che a questo punto anche secondo argomento Ca'tutto eppure se non ho capito male ancora oggi il nostro ministro degli esteri ha detto che per il momento di riconoscimento alla Slovenia la piazza non se ne parla neanche
Anzi un'altra un altro passaggio però ripeto son cose che ho sentito al telegiornale e quindi vanno come sempre poi verificate ma al suo passaggio era che in fondo non si tratta di una non è una guerra vera e propria
Si tratta di una guerra per bande
Ecco io a questo punto veramente non capisco niente perché certo che ci sono anche le bande però fino a prova contraria le bande non rispondono svolti diciamo dei di di carri armati non dispongono gli aerei le banche non bombardano obiettivi civili invece questo sta succedendo
Altri dove esistono i focolai su questo credo che poiché
Gli amici
Da oltre frontiera ci daranno ulteriori informazioni precisazione quindi re che dal punto di vista proprio così di di immediata conoscenza e sulla disponibilità delle informazioni che si hanno io credo che a questo punto non non si può essere neutrali su questa cosa cioè ci obbliga a questa situazione a a scegliere non a scegliere una nazionalità controlla controllata e non è questione di scegliere i croati piuttosto che servì ma bisogna dire che tipo di cosa fanno certe classi dirigenti di di di di questi popoli e che tipo di ruolo sta sorgendo l'esercito
E che tipo di scelte sta facendo per esercitarli
Tratto e mi son chiesto diverse giorni cioè diverse volte in questi giorni
Come avrei reagito io in una situazione del genere quarta e qui si tratta di una né un esercito che ti aggredisce l'esercito che tu stesso hai contribuito a finanziare a costruire sostenere io non so come risponderemo noi se il nostro esercito improvvisamente si mettesse a sparare su di noi con finanziato con contributi esce diciamo così del del nostro lavoro eccetera eccetera quindi la situazione e abbastanza brutta da questo punto di vista
Al tempo stesso il caso diciamo jugoslavo però apre tutta una serie di altre questioni
Che
Qui non possiamo addentrarci più di tanto ma accennerò soltanto brevemente per non ridurre questa faccenda soltanto ad un pasticcio balcanico o ridurre questa faccenda soltanto ad una allo scoppio di una qualche forma di irrazionalità
Ebbene io credo che quanto si sia acceso in di codardia
Non fa come dire
Cioè non si riesce a comprendere se non si va un po'più indietro cioè se non si esamini almeno mi minimamente tutto quello che è avvenuto in questo decennio di grandi trasformazioni in Slovenia e in Croazia serve eccetera eccetera
Qui c'è una catena di cose che andrebbero elencate tre che già all'indomani della morte di Tito incomincia la questione sul consumo nel ottantasei la Jugoslavia o nell'ottantasette di fatto finisce con il colpo di Stato nella Vojvodina
C'è poi il processo Lubiana nell'ottantotto vi sono diversi così
Piccoli colpe sventati
Vi è tutto un processo di come dire di uniforma il tentativo di uniformizzazione delle cos'abbia sedersi dopo essere ha reagito già nei primi anni Ottanta contro il tentativo di introdurre cosiddetti programmi comuni azzerando le differenze nazionale ecco quindi non è che la cosa scoppia improvvisamente in maniera irrazionale tre stanche sulla riorganizzazione delle illustrarvi anche qui diciamo c'è un problema interno deve costare un problema esterno nel non aver capito per tempo queste cose
Ecco nessuno oggi neanche pronuncia più quasi la parola federazione ma vi ricordate quanto tempo si è insistito da parte europea americana che la federazione è intoccabile
Nel momento in cui si stava proponendo per esempio Slovenia Ribic cc
Parlava atti federazione asimmetrica cioè un qualche cosa un compromesso tra la vecchia federazione è una prospettiva confederale
Addirittura ormai la Confederazione soltanto cioè tante cose sono state superate INAIL finiamo oggi col quasi desiderare un qualche cosa che è stato già bruciato
Velocemente
Ecco non vorrei che ci ritrovassimo fra un po'nella stessa condizione a tracce via diciamo così molto più allargata rispetto a quello che oggi c'è non vorrei che tra un po'di tempo il rifiutare in maniera così ostinata il riconoscimento da Slovenia e alla Croazia
Non abbia lo stesso sapore di quello che ha oggi per esempio la federazione a distanza mi sono qualche anno e quindi così questo apre un discorso una riflessione di più grande i più grandi proporzioni e cioè su come ci si trovi impreparati in Occidente parlo sul piano politico soprattutto non sul piano scientifico perché sul piano scientifico invece credo che l'Occidente sia andato molto avanti almeno in alcuni luoghi cito uno per tutti
Il il il gruppo di studiosi dal non scolo becco ma un mix Anthony Smith in particolare che si tutte queste questioni che sono state citato appunto prima Stato nazione cittadinanza minoranze nostra azione eccetera eccetera c'è un'elaborazione direi di di di prima grandezza per cui così anche alle resistenze politiche vuol dire che o chiudono gli occhi di fronte a quello che anche la scienza contribuisce oppure sono delle classi dirigenti piuttosto scarse piuttosto ignoranti passatemi il termine
Perché un po'la sta cosa l'abbiamo visto nei confronti del dello sfaldamento dell'Unione Sovietica credo proprio in questa sala qui abbiamo avuto un dibattito addirittura più di un anno fa insomma in cui
Proprio utilizzando questo tipo di conoscenze
Confessa
Così lo lo sguardo un po'singolare di qualcuno corretto che è probabile
Che entro non molto tempo lì succeda qualcosa di simile
Così come io insisto nel dire che le ragioni per esempio dell'unificazione alla Germania sono poi le stesse che portano la disgregazione delle cose Dario dell'Unione Sovietica perché il principio riorganizzazione finite
Finito il il socialismo reale ma lo stesso problema l'abbiamo anche in Occidente non occorreva prende questo capitolo e che nel momento in cui diventa importantissimo diciamo così l'affermarsi della propria identità è chiaro che la riorganizzazione sociale avviene attorno ai grandi aggregati di tipo nazionale
Possa essere piccoli o grandi a seconda delle dimensioni certo la Slovenia non arriva a due milioni Germania smetta molti di più ma secondo me è stato interessante il giorno dopo
Del del posto sovietica quando i giornali hanno riscoperto no delle migranti nazioni finora letteralmente ignorato nel senso che non erano visibili non si vedevano l'Ucraina diventata immediatamente quasi un un pendant della Germania quanto dimensione in una visione europea complessiva ecco allora su queste questioni dobbiamo ragionare però mentre utilizzando le categorie un po'diverso
Non vorrei adesso fare una lezione accademica su queste su questi argomenti ma sentiamo poi alla regia dice profonda queste sono direi le o rigidi per cui stanno succedendo queste cose non casualmente tu Alain Touraine e quindi un vecchio ministero ha scritto una cosa molto importante dato che il Puccinelli sovietica ha chiuso definitivamente la linea giacobino illuministica
Esso dice uno di cultura francese di coach Apple dire che e veramente la cosa un po'più complessa allora per capire queste cose non soltanto il rosario anche sovietica ma presente anche l'Occidente perché anche in Occidente noi abbiamo delle cose il risolte ma occorre soprattutto da lunga lista dei catalani fine bretoni
Eccetera eccetera
Non è che abbiamo risolto ma lasciamo tra parentesi questa cosa ciò vuol dire questo ma cos'è importante naturalmente una cosa è risolvere
Attorno diciamo così alla legittima esigenza di identità nazionale o etnica come vogliamo chiamarla un'altra cosa è che se non si risolve a queste cose allora sì il rischio della precipitazione nazionalistica è forte e anche su questo greche
Possiamo trarre purtroppo e tralci insegnamenti da quanto sta avvenendo
Nella nel territorio vicino
Però se le cose stanno così l'ottantanove
Lo splendido ottantanove o il meraviglioso cantano diceva
A riaperto tutta una serie di problemi che non ce li siamo trascinati dietro a partire dalla rivoluzione francese in poi per duecento
In cui sostata date delle soluzioni ma la riflessione deve ritornare Pirri
Perché allora esso un poster due grandi questioni ancora oggi risolte
La prima era la questione di una maggior giustizia sociale
Comunismo è stato un tentativo fallimentare di risposta a questo problema
Abbiamo visto un flusso non è che in Occidente abbiamo dato delle risposte adeguate a questa cosa qui ci par camminiamo
E l'altra questione venduta questione nazionale
Perché come se francesi e nasce lo Stato nazione che diventa poi modello per tutti gli altri
Però un paradosso
Nel momento in cui nasce lo Stato nazione immediatamente nasce anche come dire tutta la forza
Riduttiva almeno che quel tipo di Stato nazione che però le varie nazionalità debbano organizzarsi attraverso uno Stato nazione grande o piccolo anche questo
Parrebbe inevitabile
Perché questo perché lo Stato-nazione è l'unica unità che ha una uno status riconosciuto a livello internazionale senza di quello uno non conta niente i gruppi non conto niente
Lo stop azioni di Cedras sempre Dentoni Smith è una cosa che
Ai suoi Capitalia la sua moneta la sua bandiera anche sui confini la sua lingua eccetera eccetera è chiaro che ogni Stato nazione esclude delle cose
Produce delle minoranze ma allora il problema è come affrontare questo secondo aspetto e quindi come trattare le minoranze nello stesso modo come le maggioranze e quindi dando passatemi questo termine anche se i soggetti son piccoli una specifica sovranità alle minoranze Steps
Solo nel momento in cui l'Europa si sarà come dire organizzata in questo maniera per cui ogni è nos avrà un suo stato nazione di riferimento potremmo allora sì
Costruire la casa comune europeo perché saremo tutti quanti adulti ma la casa comune europea non si può costruire
Con uno che fa il padre
Nei confronti dell'adulto che già dove adulto e lo pone il trattare come ufficio letto diciamo così che non è capace di decidere
Ecco scusa per essere forse apparenza sondato un po'più in là con gli argomenti ma al fondo di questi problemi ci sono secondo me questi problemi che non non ce li siamo risolti adeguatamente di concorrono ultima battuta
Quando si assiste così anche quotidianamente le riflessioni dice ma non si riesce a capire come mai in un mondo che si sta unificando questi poli uno dividersi
In un mondo che sempre più sta diventando villaggio globale
Secondo la famosa frase di maggiore no questi qui fanno di tutto per sminuzzare per per per fare tanti piccoli staterelli e si dice piccoli staterelli con un grande disprezzo
Dimenticando per esempio che tanto per fare confronti vicini più di un quarto degli Stati nazione al mondo sono più piccoli della Slovenia quanto numero di popolazione
Oppure il costo è stato in azione all'inizio del secolo generano una quarantina oggi sono
Quattro volte tanto
Quindi dobbiamo guardare queste cose in quest'ottica qui allora il discorso del villaggio globale mostrando di discorso perché dimentica sempre villaggio locale invece la nostra esperienza ci dice quantomeno viviamo sempre in due bilanci
è vero che vediamo anche il villaggio globale
Ma viviamo
Immediatamente e soprattutto il bilancio locale e fra i due non deve esserci contraddizione anzi deve essere componibile
Solo che e chiudo
Ecco il vedere
In prospettiva cieco è positivo solo ciò che sul unifica come negativo solo ciò che si divide vedere come positivo ciò che è grande vedere come negativo certe piccolo ecco questo è il retaggio dicono appunto che Ventura in chiamava questa cultura
Il mistico giacobina
è presente
è stata fortemente presente per esempio nel nel nei vari comunismi era fortemente presente per esempio nell'Internazionale eccetera eccetera
Le verifiche storiche e abbiamo anche a portata di mano e quindi e tempo di ragionare in termini diversi facendo intervenire se si arriva anche a valutare queste situazioni tragiche credo Comotti diverso
Se non si dà un tono risposte adeguate
Non è escluso che la cosa restituì
Perché
Questo tipo di cose su un po'come il tumore
Quando vennero metastasi se non si interviene scusi isola immediatamente e ciò che non è ancora intaccato prima o poi viene intaccato
E quindi non vorrei ritrovarmi tra un po'di nuovo i carri armati in Cina
Dico quello che avete appena terminato di ascoltare e l'intervento ricordo del professor D'Arco Palatina
Docente di Sociologia all'Università degli studi di Trieste
E presidente dello Silori l'istituto sloveno di ricerche di Gorizia prestigioso istituto appunto di studi scientifici della comunità slovena in Italia
Intervento successivo che vi proponiamo quello di quello di Loredana Puglia del medico
Esponente della Dieta democratica istriana come distesa spiegherà ma forme estremamente sintetica nel suo intervento rito democratiche istriana ma una formazione politica costituite sì
Parallelamente al le prime elezioni pluri partitiche svoltesi in Croazia
Ma non si è presentata a queste elezioni politiche in quanto che la struttura organizzativa è troppo limitate per poter concorrere a con il occasione elettorale
Nei mesi successivi però lei proposto della Dieta democratica istriana non ha trovato una notevole consenso tra le popolazioni istriane
Al punto che in elezioni successive comunali opere alcuni seggi vacanti al parlamento la dirà democratiche istriane si è presentato elezioni ottenendo in queste occasioni percentuali elettorali dal settanta ottanta novanta e anche in alcuni casi percentuali superiori al novanta per cento dei suffragi
Ciò a dimostrazione oggettiva della rappresentatività di questa formazione politica come stesse arrogante Belgio sostiene nel suo intervento che si crede fra breve
Del di questo punto formazione politica rispetto a alla realtà dell'Istria
I due parole di introduzione perché non conoscesse saranno senz'altro il più tra la realtà dell'Istria
East è stata sempre una regione chiedo questo come ente perché nell'intervento l'intervento della esponente degli USA democratiche istriane abbastanza sintetico Ida alcuni elementi già per acquisiti listeria e sempre stato una Regione nazionalmente etnicamente mista composto da italiani sloveni e croati e forma un una realtà tutta sua particolare che diciamo viene era chiusa
Idealmente appunto nel triangolo che comprende una parte sulla insomma occidentali Trieste sulla zona orientale fiume e sulla zona sud Polar precisando che comunque metri est nel fiume
Fanno parte geograficamente e culturalmente delle liste ma diciamo la zona mila talmente contermine
Con gli esiti della seconda guerra mondiale quando l'appartenenza statale della regione istriana
Oltre che di Trieste fu occasione du contenzioso durissimo fra la mio costituito Repubblica Federativa Socialista jugoslave lo Stato italiano
Si giunse alla fine alla assegnazione quasi per intero del territorio istriano allo Stato mio costituita Repubblica federativa jugoslava
E sostanzialmente restava in territorio italiano solamente il Comune di Muggia di circa attualmente quindici mila abitanti mentre tutto il resto del territorio istriano
Muggia attualmente compreso nella provincia di Trieste per pochi eletti l'inizio della Regione istriana
E mentre tutto il resto delle regione istriana veniva assegnata alla Repubblica punto federativa jugoslava più divideva a sua volta in due altre nazioni incontrato pubbliche la Slovenia era Croazia il risultato finale e che questo punto l'elemento centrale della analisi tre a criticare l'élite democratiche istriana e che una regione naturale culturale e storica
Anche se etnicamente in mista nazionalmente mista
Viene divisa in tre in tre territori statali diversi con quindi anche normative diverse su problemi analoghi
Quindi con soluzioni diverse e quindi spezzando una unità storica culturale e geografica sociale di questa di questa pari questa particolare Regione un altro dato che viene accennato nell'intervento
Per Loredana De value e l'esito degli istriani certo dimenticato di dire che seguito appunto all'assegnazione
Del la quasi totalità delle regioni istriana Repubblica federativa jugoslava la maggior parte della popolazione italiana dell'Istria
Scelse un esodo volontario da quei territori trasferendosi in Italia circa duecentocinquanta mila trecento mila persone dopo la seconda guerra mondiale
Andarono profughi delle liste in Italia appunto in altri paesi non accettando questa
Soluzione statale
Il centro quindi dell'intervento
Della democratiche istriana e cercare di ricostruire un'identità regionale del il caso dell'Istria ma anche come esempio e come tali siti realtà nazionalmente etnicamente miste
Riconoscendo delle Autonomie regionali all'intera regione
Mista sul piano etico puro e nazionale
Pur rispettando l'appartenenza statale in realtà diverso una fattispecie della resa istriana proposta delle dietro democratica è quello di creare un'unica Regione autonoma quindi con la propria autonomia politica amministrativa
Di tutta la realtà istriana
Ma e rispettando la parte l'attuale appartenenza statale all'Italia la Slovenia e l'ha creato ed acrobazie creando quindi un'unica realtà che si possa auto-governo are e ricreare quindi del un tessuto sociale e culturale che attualmente viene è stato già messo a dura prova e che attualmente si trova addirittura tra il confine tra Slovenia Croazia
La costruzione di un nuovo confine che potrebbe appunto nel caso di indipendenza riconosciuta della Slovenia e della Croazia creare un confine ancora più rigido di quello precedente dividendo quindi definitivamente in tre l'intera regione istriana questo il senso del dell'intervento che ho dovuto un po'introdurre perché ripeto dava molte elementi già per acquisiti
All'auditorio di di Gorizia e quindi la proposta e di creare anche un Europa che si eviti porre giornaliste federalista appunto con soluzioni di tipo interregionale sovranazionale
In realtà appunto etnicamente miste partiamo dopo questo doverosa
Spiegazione con l'intervento dei Loredana Grugliasco De Bellis esponente appunto dalla Dieta democratica istriana
Ecco cominciamo quindi a sei di queste interventi dando la parola a Loredana Eboli un perché di Buie rappresentante di un gruppo adiremo capite istriana che lei stessa naturalmente presenterà e che alla quale giro subito una domanda
Così
Una domanda ben precisa cioè che cosa significa ce lo sport c'è spazio per fare il ministro è attiva una società multietnica inter etnica chiamiamola come vogliamo nel prossimo futuro
Questa credo che sia una delle domande certamente non l'unica che al molte persone hanno in testa
Ti ringrazio per questa presentazione il mio intervento di questa sera vuole essere un appello un contributo alla pace in Jugoslavia
Ho pensato di fare anche delle considerazioni sulla situazione politica attuale in jugoslavi
E un appello un contributo per la pace e la libertà
Che nel mio caso arriva da una terra che forse più di tante altre appagato e sta pagando
Gli errori dovuti a sopraffazioni politiche imposizioni ideologiche e totalitarismi di regime
Da una regione che si è trovata costretta a ridimensionare tutto il suo potenziale umano economico e culturale
Da una regione che è uscita dall'ultimo conflitto mondiale divisa amministrativamente in tre parti
E che come prima risposta a questa nuova situazione è andata incontro all'esodo massiccio della sua popolazione istriana
Una regione sulla quale si sta lavorando sistematicamente e occulta mente per la completa distruzione e mistificazione del suo habitat culturale autoctono
L'Istria infatti e divisa amministrativamente in tre parti tra Slovenia Croazia e Italia
Che funzionano come scompartimenti chiusi e dividono la popolazione autoctona sotto tre bandiere
L'esempio dell'Istria delle sue lacerazioni interne del suo ritardo nello sviluppo economico ma al contempo del suo sapere aspettare insegnano e diventano scuola di vita e di democrazia
Ho voluto iniziare con l'Istria
Proprio perché la vita gli ideali di pace e di libertà devono essere di tutti i cittadini e diventano più palpabili se captati nelle pulsazioni delle piccole la realtà micro locali
L'Istria nel suo piccolo proprio perché plurilingue e plurietnica esprime tutta la complessità dell'attuale momento politico che sta vivendo la Jugoslavia
La situazione sociale e politica ignoto Slavia e molto più complessa di quanto non abbia dato modo di intendere e capire l'Europa
Per arrivare alla soluzione degli attuali conflitti armati
Con l'esigenza imperativa di fermare la guerra e necessario prendere in considerazioni in considerazione alcuni dati di fatto che poi esporrò ed è inoltre indubbio che per fermare la guerra e indispensabile l'apporto dell'Europa
Va innanzitutto considerato come prima cosa
In Croazia non si ha più fiducia nell'esercito e una delle parti coinvolte nel conflitto armato identifica l'esercito come nemico
Secondo
La Jugoslavia non è in grado di fermare il focolaio di guerra
Terzo
L'unica forza che avrebbe potuto farlo era all'esercito jugoslavo
Ma avendo perso la fiducia non ha più nessuna legittimità
Da ciò anche l'assurdità dell'attuale situazione e del ruolo dell'esercito
Quarto
L'esigenza imperativa del fermate la guerra si può risolvere solamente con la smilitarizzazione completa delle zone critiche
La smilitarizzazione delle zone critiche va attuata solamente con il ritiro dell'esercito che ha perso fiducia e legittimità
Alle ritiro dell'esercito jugoslavo dalle zone calde deve seguire subito l'entrata di nuove forze armate
Nelle quali devono aver fiducia tutte e due le parti coinvolte nella guerra
Dopo di ciò si deve assolutamente procedere al disarmo di tutto e di tutti
Ed infine quinto solamente a questo punto si potrà incominciare a lavorare sull'instaurazione della pace
In prospettiva
L'unica soluzione possibile per la Jugoslavia di domani
E la promozione di un nuovo modello di regionalismo
Ossia quella che prevede la Costituzione di regioni Inter statali autonome
In Istria stiamo lavorando a questo modello
E il nostro contributo alla pace in Jugoslavia
Lo promuove politicamente la Dieta democratica istriana
Che accoglie le adesioni della maggioranza della popolazione istriana
Si tratta di far capire alla Jugoslavia all'Europa al mondo che tanti sono ancora i muri di Berlino che bisogna abbattere
E che questi muri in affetti non hanno saputo risolvere nulla anzi sono stati semplicemente non ci
Si tratta di avviare un processo di graduale cambiamento delle logiche di chiusura con le quali tutt'oggi operano i singoli stati nazionali
Di adoperarsi per quel concetto di integrazione europea che punta proprio al superamento dei confini nei termini e negli attributi più ampi che questo concetto sottintende
Adesso è implicita soprattutto la necessità di creare e promuovere proprio sul territorio
Delle regioni Inter statali aree senza confini regioni completamente smilitarizzata aree di pace e di convivenza in tecnica
Un processo che va attuato nel rispetto di tutti nel rispetto delle diversità altrui in primo luogo e che garantisce il diritto all'autodeterminazione delle piccole entità etniche e linguistiche locali
Che costituiscono precise entità territoriali riconducibili a regioni storicamente ben configurate e dunque a precise identità regionali
Il grande vantaggio al di là della soluzione della pur fondamentale questione etnica
Risulta nelle facilitazioni che si dare che si avrebbero nella soluzione dei problemi ecologici
Una di queste regioni per quel che riguarda la Jugoslavia e e sarà l'Istria
Che poi interseca sul suo territorio anche il comune italiano di Muggia
Un'altra potrei essere il Sangiaccato
Altre aree tra Serbia e Croazia e via dicendo
Lite statalista delle singole regioni non esclude la sovranità dei singoli stati nazionali nei rispettivi territori di appartenenza
Ed è e mantenuto il legame con le matrici culturali dei singoli Paesi d'origine
Però nell'esercizio della necessaria indipendenza politica questo modello interessa direttamente anche in Italia non solo per quanto concerne la Regione istriana ma anche ad esempio l'Alto Adige e diventa di diritto un modello per la nuova Europa
L'avvento della cosiddetta democrazia in Jugoslavia
Ha avuto purtroppo come suo primo risultato l'inasprirsi dei morti nazionalistici e la conseguente formazione di vari focolai di guerra
Il percorso della democratizzazione della società jugoslava è ancora lungo e pieno di incognite indubbiamente e iniziato proprio male
Inutile dire che siamo in molti ad essere delusi e preoccupati preoccupati pure per le nuove spinte centralistica per la palese soppressione delle pur minime autonomie locali esistenti
In Istria siamo preoccupati pure per la costante manipolazione volta all'ulteriore cambiamento della struttura tecnica della sua popolazione
Siamo sgomenti perché le nuove democrazie ci hanno portato un nuovo confine in Istria assurdo quanto stupido ma fisicamente presente sul territorio che soggiace ad amministrazione slovena
Si è posto dal governo sloveno senza sensibilità alcuna nei confronti della popolazione istriana
Un confine diligente e la Cina violenta ancora una volta
Un confine che divide la minoranza italiana che seziona l'Istria ostacolando nel se non impedendone lo sviluppo economico e culturale
Un confine che non vogliamo né mai accetteremmo
Noi non abbiamo altra arma se non quella della logica democratica e della saggezza storica dieci deriva dalle tragiche esperienze del passato
Facciamo affidamento all'aiuto concreto e al sostegno morale delle democrazie occidentali
Si fermi questa guerra ma si fermino di riflesso pure le ulteriori prevaricazioni nei confronti delle piccole realtà locali
Ecco ora l'intervento molto breve ma ricco di notazioni importanti di Loredana De Belli Orte la Dieta democratica istriana
Sono state infatti introdotti anche se in maniera estremamente sintetica alcuni importanti elementi di critica giunti proprio dall'Istria su alcuni aspetti del
Volontà di indipendenza ed ha richiesto l'indipendenza delle Repubbliche di Slovenia e Croazia
E si tratta di argomenti che vengono anche ripresi nell'intervento successivo Creeper poniamo da parte di Franco Juri deputato al parlamento sloveno
Chiusura sarà come io di questo intervento appunto il fatto che il spiegazioni più corretta commenta che proprio dell'Istria
Sì sì procura professione spesso lamentata per il distanza politico-culturale del governi di Zagabria e quindi il governo croato
Di Lubiana e quindi il governo sloveno rispetto all'alta specifica dell'Istria
E quindi appunto la richiesta di costruire un'identità rispettando l'autonomia favorendo l'autonomia regionali in contrapposizione a quello che invece l'assoluzione in fin di conti appunto centralistica quindi rovescio della medaglia che spesso mi me impiccato
Dal contro e queste componenti istrione che si riconoscono Bernardis democratiche strada ma anche in altre formazioni politiche e che il riconoscimento dell'indipendenza a anche il rovescio della medaglia di creare problemi appunto in queste zone mica mente miste ed esempio anche spesso riportato e quello delle realtà della Croazia
Vicino alla Serbia dove vi sono fortissime componenti in alcune realtà tritura maggioritaria di minoranza etnica serba
Il lo stesso tipo di argomenti e quindi la proposta anche di tipo federalista e regionalista deludente dura necessità dello sviluppo delle Autonomie locali
E per ripreso in un intervento molto ampio da parte di Franco Juri deputato al parlamento sloveno Franco Juri della minoranza i tre ministri a ma della componente presente sul territorio appunto sloveno ed è parlamentare del partito liberale democratico che si trova all'opposizione rispetto
Al Governo sloveno riparto liberaldemocratico e il figlio siamo espressione politica dell'ex Lega della Gioventù socialista si muove legato cioè tu socialista slovena era quel organizzazione politica che diciamo da otto in via sotto il volano principale
Del c'è un bel vento di democratizzazione in Jugoslavia punto che partito come appunto la Repubblica di Slovenia ricordiamo che il processo al giornale m'ladina di qualche hanno fatto il mille novecentottantotto e tenuto punto pericoloso proprio dal governo federale di Belgrado e di parte del de L'Armata federale jugoslava era proprio espressione siamo giornalistica l'organo ufficiale della Lega Pro Gioventù socialista che dato poi vita a questo partito liberal democratico sentiamo quindi l'intervento di Franco Yuri
Non ai premi dover Lecce fa se
Prima teniamo Gorizia in sede da tutti prestano i construens che medicine e sotto i loro anni nello sci prostrato
Se Franco io rientro stranezza azione scriveva parlamentare
Sono Franco Juri deputato al parlamento sloveno sono stato appena presentato continuerò in italiano per ragioni di comprensione e anche perché la mia lingua madre
Quindi oggi si è parlato molto di democrazia di Problemi che sorgono in questa fase di disintegrazione incontrollata di realtà che dopo decenni di tentativi hanno dimostrato di non poter funzionare e quindi hanno dimostrato che e più che necessaria una ricomposizione del tessuto est europeo
Che dia spazio che dia ossigeno che dia che offra situazioni nuove ma realtà di popoli che tali non hanno potuto che si era almeno nel senso
Di quello che noi definiamo nazioni compiute
Qualche giorno fa un noto ex dissidente polacco lo storico ad amici è stato nostro ospite a Vincenza sul Carso
Ha rilasciato un'intervista
Mia positivamente colpito mici
Alla domanda del del giornalista su che cosa considerasse
Diciamo l'ipotesi peggiore
In questa parte d'Europa in questa fase storica rispondeva che il vero ai DS
Nella nostra epoca dell'epoca cosiddetta postcomunista porta tre nomi
Nazionalismo intolleranza xenofobia lo diceva uno che veniva fuori da un'esperienza di comunismo duro di comunismo imposto dall'esterno
Ma che proveniva anche da una dissidenza che tutto sommato era di area liberale che diverta aria checché naturalmente sperava in una soluzione migliore di quella che invece stanno vivendo certi Paesi delle e soprattutto il mio Paese
Con l'ex Jugoslavia che adesso si sta tramutando
E beh nemici sosteneva anche
Ci fosse qualcosa di peggio dello stesso comunismo ha detto
Il razzismo e la guerra la guerra che non è impossibile solo pochi giorni dopo scoppiava la vera guerra in Croazia
Con le sue vittime ce ne sono almeno due mila secondo le fonti più realistica
Con decine migliaia di feriti comma più di duecentocinquanta mila profughi
Che probabilmente aumenteranno come aumenteranno le vittime con centri storici Momo monumenti culturali distrutti come ospedali colpiti con giornalistico ormai fanno da bersaglio sembra che Lodi principale dei tiratori scelti sia quello di sparare su ti porta l'etichetta Tres
Ebbene questa guerra c'è quindi siamo ai livelli più bassi immaginabili del dopo socialismo credo anch'io come l'amico Prati Ina che cercare di individuare le cause così è un livello accademico
Esibiva un po'la sostanza del discorso il da farsi e quindi penso che l'approccio debba essere di due tipi uno questione morale o meglio etico e qui potremmo anche individuare responsabilità e confermare tutto quanto hanno detto i miei
I miei predecessori sia sì a Marino sia Loredana che le società
Le società nascenti
Sulle rovine del del comunismo del degli stati pluri nazionali sono società con una forte carica una con un forte potenziale di chiusura spesso xenofoba spesso e ci sono centri Ca'
Che naturalmente ha però connotati diversi da realtà a realtà per la Jugoslavia potremmo dire che il risultato peggiore sia stato quello offerto dal fenomeno mi conosce Ricci
E lo si evince che appare nell'ottantotto come un leader populista con una forte carica di nazionalismo che si abbina quanto rimaneva dell'ideologia stalinista
Questo abbinamento creava una miscela che a quei tempi veniva de definita nazional comunismo e quindi associata al nazionalsocialismo
Sconosciuto in altre terre in altri anni
Ma se a Milosevic va imputato senz'altro Ingrosso la fetta più grossa di responsabilità per quanto avviene in Jugoslavia
Non si può certo dire che tutta la responsabilità sia della leadership serba che tutta la responsabilità sia di Milosevic o dell'esercito jugoslavo per essere sinceri diciamo che quel dieci per cento di resto
Va suddiviso anche tra le realtà più avanzate e tra questi io pongo la mia stessa Repubblica alla Slovenia
Avanzate in termini politicamente ma anche economici forse culturali per aver urbanizzato di più in quarant'anni la società e averla tolta un po'da quel provincialismo in affetti e al potere in Serbia
E dove ha messo in disparte
La Serbia liberale che noi conoscevamo negli anni settanta che era un po'il motore della liberalizzazione
In Jugoslavia io spero che questa Serbia si rifarà viva adesso è chiusa nella morsa della propaganda di guerra dell'ideologia di guerra come sono chiuse in questa morsa anche le forze liberali pacifiste nelle altre repubbliche è una situazione obiettiva che naturalmente ci pone alle corde come intellettuali come libertari che come pacifisti ma nonostante ciò sono dell'opinione che lo schierarsi questo momento sia necessario necessaria in quanto fatto pragmatico fatto politico schierarsi
Dalla parte i pacifista sceglie sempre la parte più debole se non altro quella che in questo momento dispone di un potenziale di fuoco minore
Perché quello che ha intanto quello che ha in media quello che ha i cannoni naturalmente pù distruggere i più che sta distruggendo di più e quindi che più pericoloso è un fatto quantitativo quindi non ci piove sopra
Il mondo civile deve schierarsi contro l'azione l'avventura militare che ormai e definitivamente un golpe militare anche rispetto a quelle strutture federali
Rappresentate da una persona come ante Marco Ricci che ormai l'ha detto va detto in prima persona si tratta di un golpe ormai un esercito
Che è sfuggito ad ogni controllo e si è servizi dato si è ma io direi piuttosto minuto sceneggiato velocemente
Diventando parte complice forse anche per salvare quanto rimaneva dei propri privilegi
Ma ciò non toglie che i nostro profondimento deve partire anche da un'analisi critica dei nazionalismi come motori di nuove conflittualità che l'Europa in via di integrazione non ha saputo gestire e capire bene
Creando quel cliché di Jugoslavia come laboratorio di tutte le situazioni plurietnica e di disfacimento dei Paesi socialisti e pluri etnici
Ha creato degli stereotipi che non hanno funzionato non hanno funzionato perché abbiamo visto che l'Unione Sovietica ha risolto nonostante le riserve che io quando dico ha risolto perché rimangono sotto situazioni esplosive e destinata ad esplodere forse come che più e in Croazia comunque ha risolto alcune situazioni molto elegantemente e anche con molta astuzia abilità politica parte di accenti populisti Eltsin e quindi anche le remore che possiamo avere di fronte a fenomeni di
Passa che sono ancora lontani dal dal dei principi liberale di democrazia occidentale
Ma comunque questi cliché hanno prodotto l'Europa compiere due o tre errori fondamentali che hanno contribuito ad inasprire la situazione jugoslava questi errori
Molto schematicamente sono il primo
Nel momento in cui la Jugoslavia unita forse si poteva salvare magari come confederazione come ipotesi confederale quando la Slovenia quando Cuccia né Tudjman
Presentavano un modello di confederazione che appunto poteva essere una base di ristrutturazione e di mantenimento di un minimo
Un minimo di comunità jugoslava l'Europa che era sorda era sordo il ministro De Michelis mai allora avremo anche un incontro diretto con De Michelis in qualità di parlamentari sloveni
Di di di nazionalità italiana
E cercando di spiegare che forse l'opzione migliore era allora
Sostenere questa fase questo modello confederale e cercare di isolare le tentazioni di Milosevic che hanno tentazioni di disintegrazione di caos per ottenere il massimo no cercando appunto un compromesso
Tutti gli europei allora erano scoprì non solo Demichelis passa per la Francia era sordo alla stessa Germania che poi si è posta come grande amica delle nuove realtà
Macché allora usava soltanto la realtà austriaca molto più elastica
Che son dava ecco sondato alle possibilità di allargamento della propria sfera di influenza senza però passare alla fase operativa bene allora l'Europa mercante Java con le repubbliche jugoslava
Promettendo a Marco Ricci l'ingresso nelle istituzioni comunitarie e quelle dell'anticamera comunitarie ad esempio il Consiglio d'Europa o altri istituzione di carattere economico
è
Con questo mercanteggiare naturalmente creava una situazione di paralisi all'interno della Jugoslavia di impasto
Di sloveni croati non prendevano posizione rispetto al governo federale si arrivavano dei compromessi che a lungo andare diventavano un pantano un pantano che aumentavano le potenzialità distruttive di questo Paese che non riusciva a sbloccarsi da quella situazione quindi l'Europa diceva aspettate non siete a un passo dall'ingresso nella Comunità europea almeno come la Turchia si aspettava si aspettava non succedeva nulla la Jugoslavia si ritrova sempre in coda alla figlia dei candidati per l'ingresso o per l'acquisizione di questo o quell'altro aiuto economico
Quando si è rivelato al caos quando sei arrivato conservata alla mossa unilaterale slovena all'aggressione militare alla Slovenia alla dura reazione slovena quest'intervento e così via
E quando l'Europa ha visto che non si beffava più che la guerra poteva scoppiare proprio a due passi si è cambiata la merce è stata cambiata si è cominciato a mercanteggiare con la minaccia rivoltato di grado di riconoscimento della Slovenia e della Croazia ed è stato diciamo il passo più cinico
Dell'Europa che a mio giudizio non ha fatto altro che fomentare è un aumentare in grado di conflittualità in Jugoslavia
Si diceva testualmente se la guerra fosse continuata
Se la violenza fosse continuata dopo quanto avvenuto in Slovenia ne avremmo immediatamente riconosciuto bisogna e la Croazia cos'è avvenuto che la guerra in conflitto non solo è continuato ma è degenerato in una guerra vera e propria che sembra
Debba scalare ancora e diventare una guerra di massa tra Serbia Croazia che ci troviamo adesso di fronte a un anno terza merce cinica
Che il mercante Giare con la minaccia di un intervento di forze di interposizione che però non avviene continua ad essere merce di scambio
Naturalmente questo atteggiamento estremamente cinico nella parte europea e che secondo me è stato rilevato dal Pd Brant poco fa molto onestamente degli Brant non è un sostenitore dei separatismi anzi un critico
Del
Dei nuovi Stati nazionali comunque vibrante molto onestamente ha detto Europa doveva dire sì con no
A queste separazioni non certo usare la minaccia come mercanzia perché è chiaro che tu stimoli la conflittualità chi è interessato a essere riconosciuto naturalmente
Sì estremizza e dall'altra parte invece a Belgrado e nemici per
Cattivo slavi e quindi si accelerava nei tempi del dell'attacco militare e quindi del controllo capillare in tutta la città jugoslava
A questo punto
La reazione che sia proprio a livello istintivo tra sloveni croati e da una creazione umana che una sfiducia totale nel Tirith europeo nella capacità europeo di rendere operativo quanto scritto sulla carta quanto enunciato come diritti all'autodeterminazione di popolo
Diritti naturali degli individui e così via
Un crescente a un antieuropeismo
Che ora è ancora controllato ma sta diventando sempre più radicale con tutte le conseguenze e quindi una ulteriore chiusura di fenomeni che ce n'erano tendenzialmente etnocentrici rispetto ai modelli di convivenza europea c'è una chiusura nei valori retrogradi e quindi se l'Europa non funziona se i principi del liberalismo del capitalismo non funzionano chiudiamoci Merano strettini a chiudiamoci nella nostra Chiesa chiudiamoci nei nostri valori sacri nella nostra terra
Questa sfiducia verso l'Occidente era tipica ad esempio per in nuovo governo per il nuovo potere serbo e in base a questa sfiducia che Milosevic giunto al potere in base a questa sfiducia che addirittura l'opposizione di destra mi conosce Ricci
Si presentava come più nazionalista ancora di Milosevic ed è in base a questa sfiducia che in nazionalismo e diventato fattore determinante dei nuovi conflitti
Ora ci troviamo di fronte a una situazione per molti versi senza uscita
Io credo che tutti gli europei abbiano diritto di dire no io la testa non a rischio per salvare
Dei popoli che tutto sommato hanno fatto delle libere elezioni hanno scelto di poteri che poi li hanno portati in guerra te una scelta ovvia però alternativa che un'ecatombe
Siamo di fronte ad uno scoppio di guerra generalizzata domani sentirete i giornali e vedrete che la Bosnia ormai sta esplodendo dopodomani esploderà il Sangiaccato
S'subito dopo la Macedonia il Kosovo con una pericolosa internazionalizzazione negativa del fenomeno quindi si è avviato un processo
Che sembra non non aver fine e che coinvolgerà un'area che si trova tutto sommato in Europa
Cosa fare esistano delle ricette io credo che oggi sono sto Antonini toccati dei punti fondamentali
Non parlo solo perché sono membro del parlamento sloveno e quindi chiedo faccio appello ad Indian riconoscimento internazionale della Slovenia come passo pragmatico non come passo idealistico o etico
Nei confronti del diritto all'autodeterminazione no è un passo pragmatico e utile per l'Europa perché
è meglio salvare una parte che perdere il tutto
Non si tratta di egoismo si tratta di preservare la Slovenia tutte quelle realtà dove la guerra in questo momento non avviene da un ulteriore inasprimento si tratta di mandare delle forze di osservatori forze di pace di interposizione non sono mediare in conflitto ma soprattutto soprattutto nelle aree che cui questo conflitto ancora non c'è ma che potrebbe divampare domani
La Slovenia
Che come diceva la collega Appia la ballerina
Voci
Avuto delle tendenze ecco di di chiusura e sì anche proposta come cuscinetto come gendarme di frontiera l'Europa ecco noi faremo da filtro i pachistani da Pola non arriveranno in Italia queste le promesse che si davano giustificando quell'assurdo confine che speriamo
Rimanga europeo un domani
Comunque la Slovenia
Estremamente importante per l'Europa io la mia forza politica il mio partito è da tempo che proponiamo un progetto di smilitarizzazione di tutta quest'area che includa listeria alla Slovenia il Friuli-Venezia Giulia quello che
Con una parola spesso si definisce la Mitteleuropa
Perché quest'area perché un'area cuscinetto ma un'area cuscinetto che dove la pace non si conserva con un concentramento di truppa concentrazione di potenziale bellico
Ma si si conserva soprattutto con una politica di pace questo è un discorso difficile oggi anche in Slovenia dopo che dieci giorni di guerra hanno dimostrato che anche
Un corpo armato come la difesa territoriale efficiente è riuscito in qualche modo a piegare la macchina militare anche se di per essere onesti
I potenziali Fo Cusato era minimo c'era un altro interesse che ha evitato lo scoppio di una vera guerra in Slovenia che era quello di concentrare
Tutto il potenziale in Croazia perché già si vedeva si vedeva l'apparire
Della guerra civile in Croazia e parlo di guerra civile ecco un altro un'altra questione di di onestà intellettuale stabilire che tipo di guerra e quelle in corso una guerra innanzitutto brutale
I miei amici giornalisti un mio amico giornalista spagnolo è stato ferito a ossia che era proprio nell'albergo
Dove stava in grande scritto stampa presso no che è stato volutamente bombardato
Non si sa bene o dal dei militari federali o dalla guerriglia serba comunque
Si bombardano obiettivi civili si bombardano ospedali si crea il terrore in nessuna guerra conosciuta dai miei colleghi giornalisti mai c'è stato il terrore e la paura che stanno vivendo in questi giorni in Jugoslavia
Questa guerra che una guerra d'aggressione come diceva D'Arco senz'altro a una guerra d'aggressione perché ormai si mira Zagabria si mira nei centri che nulla hanno a che vedere nemmeno con le regioni etnicamente mista
Ma è
Purtroppo o sta diventando una guerra civile questo è il vero dramma quello che poteva
Rimanere restare una guerra tra un apparato militare che conserva i privilegi di una casta di una minoranza politica
Contro un popolo sarebbe stata di più facile comprensione di facile soluzione purtroppo
L'abilità politica di minor scettici l'abilità politica degli strateghi della guerra sono riusciti a coinvolgere un'etnia usando gli errori
Di anacronismi
Della politica croata
La Croazia è partita male parta con la gamba sbagliati invece di dialogare con la minoranza serba invece di offrire modelli di regionalismo con sovranità limitate dei diversi Stati con garanzie internazionali
E partita come un uno Stato giacobino centralista no fortemente centralizzato fortemente etnocentrismo
Dimenticando la forza che hanno i simboli etnici nei Balcani una forza che sprigiona violenza
Anche perché tutta questa isteria in tutta questa violenza c'è una forte carica rituale c'è una forte carica che ci ricorda
Che esistono ancora nazioni in cui la maggioranza degli appartenenti a questa nazione hanno un livello culturale in cui gli elementi diciamo proprio un punto di vista antropologico culturale
I dementi rituali di alimenti di faida tribale esistono ecco non dobbiamo chiudere gli occhi tutte le nazioni sono uguali tutti i giorni sono uguali però insistono le particolarità dovuta alla storia dovuta alla geografia
E questi elementi di faida tribale di ritualità si esprimono di massacri anche nella tecnica nella tecnologia del massacro che viene usata nella guerra
Per cui se dovessimo dare una ricetta secondo me ogni ricetta e a rischio e difficilissima è improbabile comunque dovessimo danno io direi riconoscimento
Delle realtà che rimangono al di fuori del conflitto riconoscimento della Croazia
Naturalmente proponendo in questa fase di riconoscimento una conferenza di pace che tocchi direttamente il punto alla sostanza del conflitto cioè le regioni etnicamente miste regioni particolare
L'Europa non ha un moderno non ha proposto un modello non proposto un modello di autonomia regionali per queste regioni
Plurietnica e ne ha parlato prima
Loredana mi sembra questa ricetta che forse ha bisogno di precedenti che nemmeno l'Europa conosce perché il il Mosaico jugoslavo estremamente complesso da paese a paese nello stesso paese vivono etnie diverse in quelle zone la sovranità assoluta di uno Stato nazionale pressoché impossibile crea conflitti l'autodeterminazione come autodeterminazione di un popolo
E soprattutto ai livelli politici riconoscono i Balcani significa la repressione della minoranza che resta io non so se sarà ancora possibile la convivenza tra serbi e croati dopo quanto sta succedendo in quelle zone voglio sperare che però ci sia un modello che se non altro allenti la mossa dell'ordigno
Che si sta sprigionando e che le rispettive propagande fortemente militariste fortemente xenofobe
Diciamo è una propaganda necessaria in guerra anche durante la seconda guerra mondiale il Cruccu il tedesco veniva presentato anche razzisti che a mente proprio perché il sul dato medio quando va in trincea ha bisogno di odiare se non odia non combatte bene soprattutto nella realtà
Che si conosce in Jugoslavia e queste grande dramma di ogni guerra quindi lo zio in questo momento inevitabile
Non ci dobbiamo porre la domanda come rimediare un domani quando la guerra finirà perché finirà con due mila morti forse con due milioni di morti non lo sappiamo ancora ma quando finirà ci troveremmo di fronte ad un'economia disastrata
A una marea di profughi a o di che probabilmente dovranno generazioni e generazioni
E qui questa è la grande sfida per l'Europa l'Europa deve in qualche modo trovare un modello e venire sì con le forze di pace con i caschi blu ma allo stesso tempo anche con dei modelli di convivenza che finora non ha saputo trovare ho trovato sempre in ritardo
Ma facendo dei pasticci collegandolo dei tasselli che non andavano assieme no diciamo che anche la politica
Esteri italiana grosse responsabilità in questo in questo pasticciaccio d'Italia aiutato moltissimo Jugoslavia ha investito moltissimo milioni milioni di dire sono convogliate o per canali di Stato anche per canali individuali ricordiamo le famose pensioni
Famose pensioni e venti mila cittadini jugoslavi è un modo come un altro di aiutare quelle società però ecco non c'è stato un approccio sistematico e soprattutto un approccio critico analitico della situazione
Jugoslava per cui l'Europa si trova completamente
Nel disarmata teoricamente disarmata di fronte a questi fenomeni grazie
Ecco quello che avete appena terminate da ascoltare aveva il lungo intervento di Franco Juri deputato al Parlamento sloveno per il Partito liberaldemocratico
I tre interventi rispettivamente cure di Darko del professor D'Arco praticando innestato istruì Trieste
Di Loredana
De Belli turca di Franco Juri
Hanno coperto varie spetti punto di analisi anche di riflessione cinque di tipo teorico sulle origini della crisi jugoslava sulla situazione attuale
Offre materia argomenti punto che difficilmente sia occasione di sentivo di leggere sul informazione attuale appunto sostituzione della Slovenia Croazia e Jugoslavia
O perché più attento diciamo le questioni diplomatiche belliche o diciamo di natura c'erano più così
Di di notizia forte i morti gli scontri eccetera mentre un'analisi dall'interno spesso appunto difficile trovarla qui un documento abbastanza
Raro con appunto
Relatori di grosso livello
Che appunto hanno cercato di offrire una riflessione più ampia anche sui possibili sbocchi e sui rischi appunto della sui rischi che sta correndo
Societari le ingenti appunto della Regione jugoslava
Detto questo chiudiamo questo programma che è stato curato da Maurizio Becker che chi vi parla con questa ampia sintesi
Del dibattito pubblico si è tenuto venerdì venti settembre presso la Sala della Provincia ti Gorizia organizzato dall'Associazione per la pace del Friuli-Venezia Giulia appunto da cui abbiamo estrapolato alcuni interventi punto molto ampi
Che possono servire per gli ascoltatori di radio radicale per avere un quadro più generale punto più campi più specifico
Sull'attuale situazione della Slovenia della Croazia Riccio che tutti i relatori anche quelli che non abbiamo
Riportato per motivi di tempo hanno definito una ex più così varia detto questo vi ringrazio per l'ascolto e passo la linea a gli altri programmi di radio radicale