Cora: referendum per riforma legge Jervolino-Vassalli sulla droga

Radio radicale abbiamo in collegamento telefonico Massimo Cacciari filosofo e consigliere comunale del Partito Democratico della Sinistra a Venezia ecco lo abbiamo al telefono per parlare di referendum e iniziativa radicale innanzitutto tu hai aderito al referendum per abrogare le norme punizioni liste della legge
Russo Jervolino Vassalli epoche valore dai a questa iniziativa del corali del Partito Radicale
Ma è evidente che il problema della droga non può affrontare scelte tanto meno risolversi con con leggi punitive e mi pare mi pare del tutto evidente che occorre anche procedere ad una ad una depenalizzazione dalla materia
Naturalmente questo ha fatto con gradualità con intelligenza ma è chiaro che non è con il proibizionismo che si annullerà mai
Questo questo criminale traffico e quindi mi pare che il referendum vada in questa direzione per questo l'ho firmato con grande convinzione si
Ecco tu sei come dire un intellettuale di area di quello che al Partito comunista oggi del Partito democratico della sinistra che giudizio dai alla pronunciamento dell'ultimo de L'ultima direzione
A deciso di appoggiare sei referendum invece di non appoggiare il referendum sul finanziamento pubblico e in particolare questo sulla droga
Sì per quanto riguarda questo sulla droga l'ho già detto io sono su posizioni diverse rispetto alla maggioranza del partito cioè io sarei per una
è una appunto decida depenalizzazione ecco scusami ma
Chi secondo te perché il Partito Democratico della Sinistra preso questa posizione quando diciamo questo referendum in realtà non è un referendum anti proibizionista
Ma diciamo un referendum che sposa anche la strenua battaglia di opposizione che anche il
Quello che era il Partito comunista fa male ai loro penso che si sia trattato di una di una di una
Di una lettura affrettata del del quesito referendario di ciò che sottendeva poi penso che ci sono anche preoccupazioni diciamocelo pure francamente elettorali
Cioè per esempio anche il fatto che in questo momento il Partito democratico della sinistra
Si sta avvicinando alla Partito Socialista umano questo credo che incida molto poco perché avete poi nel Partito Socialista Neville altissimi settori della cultura socialista sono presenti atteggiamenti tesi antiproibizioniste e quindi non credo assolutamente questo credo più che
Altro proprio come immagine pubblica certo su materie così delicate con i mass media schierati sulle posizioni più oltranziste dall'altra parte un grande partito politico al limite fa anche bene a farci un pensierino insomma
Visto che la pressione e qui è sottoposto ma direi che insomma non non mi preoccupa poi alla lunga l'atteggiamento del PDS su queste questioni mi preoccupa molto più sulle altre se devo essere sincera ecco allora andiamo a parlare un pochino anche delle degli altri referendum dai media e prima di tutto occorre fare un discorso complessivo cioè saremmo dei pazzi pensare di poter multare sistema politico a colpi di referendum
è chiaro che il referendum può e sono strumento importantissimo per sollecitare per spingere a una certa riforma e del sistema e più in generale della politica di certe regole del sistema e della politica più generale
Però è chiaro che il referendum può essere può qualunque sia poi la sua configurazione istituzionale è un è una spinta e una promozione è un incentivo non pogrom non potremmo mai raggiungere una nuova definizione costituzionale a colpi di referendum
Per e questo vale soprattutto per referendum attuali che vanno nella direzione giusta
Soprattutto quelli di materia elettorale e però credo che l'esperienza agli stessi temi potrebbero essere affrontati
In termini molto più soddisfacenti cioè il fatto che la classe politica che il ceto politico non abbia assolutamente affrontato in nessun modo queste questioni non significa che con il referendum voglio affrontare in modo adeguato
In particolare alla alla maggioritaria all'adozione Della maggioritaria per tutti i Comuni
O serissimi dubbi a questo proposito il mio il mio punto di vista sarebbe stato un altro è un altro e cioè un sistema a doppio turno
Che per i comuni e lasciare la maggioritaria ma eventualmente al tango la soglia portando portandola maggioritaria tutti i comuni sotto i quindici venti mila non soltanto la soglia però per i corsi comuni incitano maggioritario mi sembra assolutamente non giusto e molto meglio per grandi comuni come Roma Milano scappiamo cita maggioritario e io dico come un sistema a doppio turno come secondo me anche a livello di direzione politica complessiva quindici per cui da questo ci vede come a colpi di referendum non si affronta spesso in modo adeguato la questione
Sono convinto che per osservare spingere questo ceto politico che di per sé non combina nulla o combina solo male nella direzione che molti ospitiamo però ecco io non sono affatto convinto che la soluzione
Del per quanto riguarda il problema elettorale sia quella di una generalizzazione citava maggioritario per i referendum invece del comitato Giannini
E cioè dicevi Ppf sì posizione del magico ebbene cui questo patate e questa è una battaglia che tutta la
Da Polito del Maggi del del ministero delle Partecipazioni statali una battaglia che tutti che la sinistra diciamo così da parecchio tempo fa allora va facendo no ricordo ancora quando avevo in Commissione industria le partecipazioni statali della Camera dodici anni fa è una nostra proposta
Cioè la la la corte Lella eventualmente in una paziente a mediare le funzioni del ministero delle Partecipazioni statali potrebbero rientrare in quelle del ministero dell'industria
E poi naturalmente ci dovrebbe ci dovrebbe andare ad una tanti a privatizzazione di certi settori oggi facenti parte del partecipazioni statali
Per esempio l'alcol semplice somma che la chimica in un questo Paese sia sia pubblica è una cosa assolutamente insensata e che va superata al più presto
E se è d'accordo anche su i referendum perché riguardano le nomine bancarie e gli interventi nel Mezzogiorno cioè ecco io
Infine naturalmente si vorrei chiedere il totale il referendum più pericoloso ecco con gli sci speriamo quello che prende più pericoloso e anche quello di maggior rilievo è quello di carattere elettorale e su quello io trovo ho grandi perplessità nero nel senso che il referendum sia dannoso inutile è utile ma chiaramente la questione elettorale non può essere risolto in quel periodo ecco per conclude diciamo il partito dei referendum proposti
Che il partito radicale a così
Demerito USA io io per concludere sono contrario ma porterà alla domanda che mi stavi facendo sì allora mi scuso e io sono contrario l'abolizione del finanziamento pubblico
Te lo spiego subito perché qui è inutile fare gli ipocriti la democrazia è in grande misura nessuno sa inventato una forma democratica e che non sia in larga misura
Stato dei partiti
Il problema è che quello Stato dei partiti quel genitivo non può essere un genitivo possessivo
Ecco questo è il punto fondamentale i partiti non possono possedere lo Stato ma certamente che una che una democrazia senza partiti è inimmaginabile
E mi pare abbiamo promotore meno o perlomeno nessuno se lo immagina passano insomma però mi pare che anche i promotori dei referendum anche di quello
Sul finanziamento pubblico dei partiti in realtà
E non siano contro il ruolo dei tanti Lerna e mai partiti costano cioè voglio dire e noi siamo d'accordo che i partiti una qualche funzione lotta Evola vere e devono mantenerla
E certamente devono essere ripartiti come dire che devono riprendere la loro natura privata di associazioni private volontario private
E quindi bisogna aspettare il nesso perverso che lega sistema dei partiti ad amministrazione a tutti i livelli su questo siamo tutti d'accordo però se i partiti devono continuare ad esistere
E per e che per per svolgere la funzione che la nostra Costituzione gli assegna
Che la nostra Costituzione gli assegna perché in questo la Costituzione e chiara non è chiara fatto nel proibire al partito nel proibire al sistema dei partiti la cesso ai punti decisivi del sistema amministrativo in quanto la nostra Costituzione carente e va corretta e va riscritta che va completato
E allora si ripete siamo d'accordo che i partiti debbono mantenere la funzione che la Costituzione in qualche modo di assegnate tanto evidente che bisogna dagli metti perché svolgano questa funzione e ma e questo è pacifico insomma
Cioè il fatto che oggi i partiti non svolgano quella funzione non significa che in generale i partiti non debbono avere i finanziamenti
Perché qui dal punto di vista giuridico e la forma che conta è la ecco che però il fatto che ci sia un papà Simoni ecco usuraio eccetera non significa che il occorra abolire il papato
Ecco però in questo momento diciamo così i partiti che gestiscono l'attuale democrazia insomma
Quello ma eloquente la constatazione di fatto vedi cioè il fatto che i partiti attualmente non meritino finanziamenti
Ci può trovare totalmente d'accordo
Ma è una constatazione di fatto a livello costituzionale e giuridico vale la forma complessiva il principio e io non posso stabilire che per principio i partiti non ricevono finanziamenti quando invece riconosco che partiti debbono continuare ha svolto una funzione essenziale è questo il punto essenziale del discorso
Si capisce cioè non è una norma quella che il giudizio che oggi i partiti non svolgono questa Costituzione non può dar vita ad una norma complessi ma perché domani Io e te li facciamo un partito che gli capita mentre svolge quella funzione cento edito disposti alla perché non abbiamo i soldi per dare finanziamenti
E questo patto che allora e allora hacking innesca un circolo perverso per cui noi finanziamenti dovendo cercarli chissà dove chissà come
E quindi evitare diamo rispetto alla nostra stessa funzione originaria quindi voglio dire
Qui occorre distinguere e tecniche un essenziale dal punto di vista culturale e giuridico tra giudizio di fatto il principio e allora da questo punto di vista io sono contrario stabilire per principio che non è che non ci sia finanziamento pubblico per i partiti
Sì invece sono del tutto convinto coccolano stabilire delle regole ferree dei molti dei meccanismi di controllo Verreaux per quanto riguarda il piazzamento questo è su quel tavolo il fatto se se mai fosse stato possibile un referendum
Perché i partiti devono avere cioè io i bilanci dei partiti e li voglio sottoporre ad agenti e internazionali di controllo
Questo
E mettere in atto dei meccanismi per cui veramente liberi partiti siano controllate ecco scusami però questo non ti sembra diciamo forse un pochino diciamo più topico della prospettiva appunto del Mar
La ricerca Orania della Bolivia interviene sull'abolizione della cultura ma ma ma perché mai ma perché mai propone cioè di utopico io vi dico che i libri i partiti devono ogni anno certificarne il loro bilancio attraverso una una una pinta di certificazione
Internazionale internazionale ce ne sono ce ne sono centinaia
Io ho un elenco di quelle che in cui io mi fido e su quelle tavoletta certificati quei bilanci
Molto semplice dopodiché dopodiché pettinato degli altri controlli sulle spese dei partiti
Cioè voglio dire che tutte le campagne elettorali ai partiti mi devono presentare i conti
E voglio vedere io come fanno quando io come pacco stabilire che ribaltano i finanziamenti pubblici dei partiti quando so che un partito qui per per per le elezioni comunali dallo scorso Veneto appello due miliardi voglio vedere come spam mi fa spiegare quello stesso partito
Che ripartano mi pare venti trenta miliardi all'anno di finanziamento pubblico complessivo piazze in un'elezione comunale ne spende due
R. è molto semplice sì ecco io diciamo questa tua proposta però vorrei chiederti se secondo te
Qualcuno qualche forza politica in particolare secondo te e disposta sosterrà nel senso ecco il Partito democratico della sinistra in questo momento secondo te
Sta veramente giocando per così dire un ruolo anti partitocratico o ancora si sta adeguando alle
Regole di questo gioco delle parti si può bene insomma che la partitocrazia onestamente non non non potrei dire che mi sembra che che che
Che rischi ancora una una chiara consapevolezza nemmeno da parte del PDS che ormai è essenziale fare una seria
Una seria e nient'affatto demagogicamente Neto ha fatto pure artistica battaglia anti partitocratica nel senso letterale del termine cioè contro il opere dei partiti in campi
Amministrativo economici che non competono al ruolo dei partiti in questo senso io dico
Partito lotta anti partitocratica in questo centro intendo partitocrazia perché per per altro verso come abbiamo già detto il ruolo dei partiti in un sistema democratico e ancora insostituibile nessuno ha eccepito a immaginare una democrazia senza partiti
Gianluigi sterili il il il PDS e e parte carne e sangue della storia della partito che italiana non non vi è dubbio alcuno dato che ha meno responsabilità dei partiti che sono sempre succeduti al Governo però di questo sistema di partiti ha fatto ha fatto parte molte delle leggi più ne fa parte della lottizzazione sfrenato dell'ultimo ventennio possono anche la sua firma
Dalla riforma sanitaria a tantissime altre quindi quindi voglio dire certamente il Partito comunista nella sua storia voci non si può chiamare fuori di questa da questa sciagurata vicenda mi pare che il PDS
Insomma spiega comprendendo che ho mai è necessario porre all'ordine del giorno di in modo serio una riforma complessiva del sistema che necessariamente anche una battaglia anti partitocratica
No che non vi è alcun dubbio perché riformare il sistema andare ad una autentica nuova repubblica chiamiamola così significa anche limitare finire il ruolo dei partiti
Definirne ipocriti
Cosa che finora non è stata fatta e nella Costituzione non c'è
Perché se tu vai a vederti la Costituzione scoprì che il da un lato indicano indica qual è il ruolo dei partiti nel nel promuovere appunto la la la crescita sociale eccetera ma dall'altra parte non c'è nessuna regola che ne stabilisca i limiti che ne definisca beni il potere il rispetto all'amministrazione
Ecco noi abbiamo parlato sinora dell'iniziativa referendaria di questo pacchetto di otto referendum che segna un po'questo autunno
E della politica italiana ecco io vorrei passare dall'iniziativa referendaria che per esempio per il partito radicali in quanto partito transnazionale rappresenta solo il campo d'iniziativa italiano a diciamo problemi appunto di carattere transnazionale e vorrei un tuo giudizio su le recenti iniziative del partito radicale per quanto riguarda sia la campagna di abolizione della pena di morte in Unione Sovietica
E anche diciamo le posizioni espresse sulla crisi jugoslava tra l'altro Marco Pannella
Su questo ha intrapreso un digiuno per il riconoscimento della delle Repubbliche cioè che si sono dichiarati indipendenti ecco
Tu tra l'altro sei anche per formazione culturale è sempre stato molto attento a quell'area geografica indefinita Mitteleuropa no
Però vorrei un po'giudizio sulla
Sugli eventi che si sono succeduti sulla secessione di Croazia Slovenia e poi sull'iniziativa radicale in particolare guarda io sono raccolto sostengo
Diciamo tutte le iniziative che prefigura vino assetti politici e anche quindi forme di partito transnazionale mi pare evidente che dobbiamo muoverci in quella direzione partiti nazionalisti diventeranno sempre più di riciclo arcaici laddove tutte le grandi decisioni
Avverranno sul piano comunitario sul piano tra nazionale quindi tutte le forme di aggregazione tra nazionale internazionale
Soprattutto a livello di poche politiche di partiti mi sembrano mi sembrano andare nella direzione giusta ha detto in inevitabile poi bisogna vedere i contenuti di queste io i contenuti di questi programmi però mi vanno nella direzione sicuramente giusta ed inevitabile direi più che giusta capisce perché il destino va in quella direzione di ci piaccia o non ci piaccia cioè vinceranno il futuro quelle porte che sapranno meglio organizzarci
Radicarsi superiori mica nazionale
Quindi da questo punto di vista qui mi pare che che che che che ci possano facilmente intendere voglio dire
E quindi necessariamente vanno bene tutte quelle iniziative che tendono a di rendere comunicabili
Le esperienze di si politiche il il gli assetti istituzionali giuridici tra i diversi Paesi
è evidente che una Russia che faccia da quella parte del sistema europeo non può avere la pena di morte ad esempio è molto semplice perché è inconcepibile che all'interno di una Europa effettivamente in comunità
Prima ancora che dal punto di vista economico politico dal punto di vista culturale dice un paio con la pena di morte
Quindi mi pare del tutto quello vada nella direzione giusta
Per quanto riguarda l'altro discorso che tu dicevi di Mitteleuropa qui il ragionamento molto complesso perché perché da un lato certamente noi dobbiamo noi finiremo poi che lo vogliamo o no che lo vogliono De Michelis noi dovevo finire come abbiamo fatto con le Repubbliche baltiche con riconoscere le altre nazioni che vogliono diventare citati autonomia
Quindi la direzione è quella ed è mi pare inesorabile d'altra parte noi dobbiamo anche agire perché questi processi non diventino fattori di disgregazione però hai voglia di unità politica europea hai voglia di unità culturale europea
Che noi siamo insomma in questa paradossale e tragica situazione
Da un lato inevitabilmente dovremmo andare sempre più decisamente al riconoscimento
E questa volontà di diventare scattati da parte di una serie di nazioni che finora sono state conculcata da regimi dittatoriali polizieschi dall'alto devono impedire che questo diventi una una spinta di Clay cattiva meramente centrifuga
E e quindi quindi non basta il riconoscimento ecco perché il riconoscimento diventerà presto un un dato di necessità sommare proprio come si è dimostrato per le repubbliche baltiche Colin diventerà per la Slovenia la Croazia eccetera il problema non è quello il tema e come noi a crediamo queste nuove nazioni in questi nuovi Stati
Come Dorian Gray chiave in un progetto europeo comune questo è il grande problema
E che è del tutto ancora all'orizzonte o al di là dell'orizzonte addirittura cioè quali strumenti quali riforme economiche politiche i quali come economiche politiche e dispone l'Europa per acché recare in un'unità più vasta Slovenia Croazia Ucraina Georgia repubbliche baltiche questo è la drammatica questione alla quale l'Europa al momento non lo Star rispondere non sa rispondere all'Europa cocaina
Nel processo spesso di riconoscimento di queste nuove realtà proprio perché non sa che cosa che cosa poter dire dopo il riconoscimento questo è il punto
E questo questo non lo sa dire nessuno né la destra né la sinistra in Europa oggi hanno un progetto
Là dentro a un progetto di mero contenimento della sinistra che dovrebbe si presume guardare un po'più ampia del suo naso non ha nemmeno quello
Mancanza come papà batta vedere in Germania no che lei come come annaspa la sinistra tenta
Senza nemmeno aprire diciamo quindi quel discorso di destra meramente conservatore su cui dei normali vivacchia col datata da due anni a questa parte dalla caduta del Muro al ad oggi questo è il dramma in questa situazione che cosa può nascere ed Europa appunto non non riesce ad elaborare un suo discorso la sua strategia
Secondo me è molto semplice cosa nasce e secondo me è campi cambi sicuramente pericoloso nasce e si forma appunto la Mitteleuropa famosa la Mitteleuropa di cui parlavano molti teorici nazionalisti tedeschi all'inizio del secolo il grande il grande Stato industriale tedesco che con che comprende tutta la Germania fino al per i baltici
In gran parte della Cecoslovacchia l'Austria Slovenia Croazia
Le grande centro di Ungheria il grande centro europeo tedesco a questo punto c'è la valutiamo l'unità politica ed economica europea perché la nascita di un colosso di questo genere che fatta scemi
Paragonabile a quei volti il Giappone ma questo si bilancia tutta la Comunità economica europea
è una comunità economica europea che somiglia di più a un qualche tedesco che che è una comunità economica tra popoli uguali
Questo è e la prospettiva molto realistica tant'è vero che il chi spinge per riconoscimento di Slovenia Quatela chiamare ma non perché la Germania di Unipol disegno evoluti europee o dopo il problema che dicevo prima ma perché dopo c'è lei
E che la sua potente c'è il suo allargamento
Scusate
Però io voi volevo solo interprete Polito però questo il discorso per i dopo ma intanto mi pare che la prospettiva che più si sta
Affermano in questo momento è in realtà è quella della Grande Serbia che si sta costruendo momento dopo momento forse potevo dire tregua dopo tregua non no non ci sarebbe non ci credo alla alla Grande Serbia
Si tratterà di una ridefinizione dei confini si tratterà di una di un riassetto territoriale ma è evidente che che sloveni e croati o non faranno mai parte dalla Grande SerT
Non non è pensabile anche perché appunto dietro slovena e croata c'è la Germania segreto va be'nel quadro di possiede Micheli penso che picconate potrebbero arrivare anche a Trieste ma essendo che gli otto sloveni e croati cioè la Germania dubito che ciò avvenga
I serbi
Ed ho trovato potrebbero arrivare ed è ed ente croati potrebbe arrivare anche Paolo
I serbi serbi sì certo certo
Ecco bagaglio un per concludere appunto però ti chiederei tu hai già risposto in parte ha detto che sei
Favorevole a tutte le iniziative di stampo traslazionale sopra tutti forze politiche
Cioè insomma quindi vorrei mi sono battuto come un disperato lo da un anno e mezzo perché il PPE aderisce richiese finalmente di aderire all'Internazionale socialista quindi
Più internazionali ci sono meglio è insomma
Allora ti posso chiedere anche come mai allora non ti iscrivi alla internazionale radicale come andremo a villa Litta naturale socialista Novari per nazionale radicale che parla aperta altre varietà
Parte partiti nazionali lavora poeta anche tanti partiti transnazionali spero che a un certo momento vi sia una tessera per un socialista riformista europea
Ciò che ha detto il il il Partito socialista e riformista europeo ci siano anche i radicali
Abbiamo ascoltato Massimo Cacciari filosofo consigliere comunale del partito democratico della sinistra a Venezia con cui abbiamo parlato della sua adesione al referendum
Per l'abolizione delle norme punizioni misteri della legge Bossi Ercolino Vassalli abbiamo parlato anche degli altri referendum e anche della politica transnazionale delle iniziative radicali