"L'asse della democrazia"

Signore e signori buongiorno iniziano i lavori della terza giornata del convegno di Lavarone mille novecentonovantuno prende la parola l'onorevole Mattarella
Iniziando questa mattinata in cui cercheremo di rispettare
In maniera più pericolose funzionale i tempi di intervento
E bravo dopo se ci riusciamo
Mi veniva in mente ieri ma
Ho visto che in fondo anche oggi per diversi motivi
Qualche commento di dei nostri amici giornalisti che seguono
I nostri lavori
Che ieri era improntato alla considerazione di Lavarone in tono minore
E per la verità certo pensando alla parola del novanta dell'anno passato
In cui la sinistra era appena uscita dagli organi di partito dal Governo
Vi era ancora in tutta la sua vivacità
L'impegno nella
Lo scontro il confronto come lo si vuol chiamare sulle emittenti televisive
Probabilmente questo e più
Mai voluto orientato ad una
Considerazione della prospettiva politica che oggi si propone
Questo è
Naturalmente una conseguenza
Sette sarebbe
Facile fa ricorso a motivi
Elementi eccitanti a motivi prova argomenti che possono sul piano della con del contingente sollecitarlo attenzione in maniera più più acuta anche da parte di qualche commentatore o di qualche cronista o di qualche ascoltatore però quando si allunga la prospettive si amplia la prospettiva certamente appaiono di sapore minore
Alcuni argomenti alcuni temi che potrebbero sembrare nella vicenda contingente più acuti più eccitanti ma questo è quello che oggi siamo chiamati a fare in questo periodo amplia la prospettiva allungare lo sguardo rispetto alle cose
Agli avvenimenti di carattere epocale che si vanno realizzando nel nostro mondo e anche nel nostro Paese
Certo oggi ho visto
Sui giornali e penso a tutti
Che per dare una qualche una qualche Eva città maggiore si costruisce anche qualche per la verità a me è parso un po'fantasiosa ricostruzione la giornata di ieri
Ma quel che voglio dire e che il nostro obiettivo l'obiettivo degli amici brocche Azzolini è stato in questo convegno di coloro che vi hanno lavorato per predisporlo
Fare allungare la prospettiva di esame perché questo ripeto è il dovere che oggi abbiamo
Non ti a
Ho letto oggi anche voi avete letto che altrove si è parlato di chi andrà al Quirinale di chi Sarandrea quale generazione essa alla guida del partito quale se avessimo fatto di queste cose fosse armato per la curiosità ma sinceramente non mi interessa non ci interessa ci interessa in questo momento ben altro
Ed è quel che vuol dire la democrazia oggi con quel che è avvenuto in Europa con quel che sta avvenendo per la sua parte nel nostro Paese
Questo è ciò che ci interessa le altre cose appaiono di sapore certamente e sono in realtà di valore incomparabilmente minore
Quale partire per la riflessione introduttiva che
Vorrei sottoporvi dal decalogo che ieri
Monsignor Sartori ci ha proposto e da quel punto del decalogo che lui stesso ha sottolineato che il non dire falsa testimonianza e cioè l'importanza della verità
Perché su questo piano è a mio avviso il rischio maggiore
Che corre chi è impegnato nell'attività politica
E cioè il rischio qualche volta impercettibilmente senza rendersene conto di far coincidere di perdere il senso del vero di far coincidere la verità con la proposizione con l'interesse proprio o della parte propria
Questo è il pericolo maggiore dal quale derivano anche gli altri in buona misura per questo è stato opportuno che in realtà ha sottolineato monsignor Sartori l'importanza della verità
Perché questo è il pericolo maggiore anche da questo derivano altri altre violazioni al decalogo
Sinceramente quanti nella anche il nostro partito anche nella sinistra poi pensano che so comprar tessere
In fondo non è una violazione così grave perché serve a mantenere la posizione e appunto si è attenuato il senso del vero
Quanti non pensano che mantenere un controllo su strutture pubbliche
Ho seguire latte l'attitudine pervasiva e invasiva della vita politica di partito nelle strutture pubbliche in fondo non sia una così grave mancanza perché serve a mantenere posizioni a difendersi da altri
Ora qui tutto ciò discende da questa prima violazione
L'asse di cordate di frodi ferimento più volte in questo in questi pochi minuti nella messa di ieri sera che qui qui qui abbiamo partecipato si dice in una delle letture
Mi pare che sia le Toro nominati alla prima lettura
Il rispetterete la legge tiepido senza nulla ma aggiungervi e nulla Togliatti qualche volta nella vita di partito sia l'abitudine di togliere cioè di rimuovere limiti invalicabili che costituiscono limiti al comportamento di ciascuno
Ora questo è credo un'altra considerazione
Che comporta dire
Che occorre parlare con grande franchezza ed è quel che stamattina cercheremo di fare certamente cercano di fare coloro che sono a questo tavolo e coloro che interverranno si dice spesso è diventata quasi una moda che occorre non parlare in politichese
Anche questo si rifà all'non di falsa testimonianza in fondo nell'esprimere in maniera limpida comprensibile persuasiva le convinzioni che si hanno e quel che oggi vorremmo fare
Ma anche naturalmente sapendo che non parlare in politichese non significa parla per banalità
O parlare per insulti
Ieri nel Salmo quattordici che abbiamo letto si diceva che e nella tenda del Signore chi non mi pare che dica chi non lance insulto al suo vicino ora parlare in politichese significa Vernon parlare in politichese avere la consapevolezza della complessità delle questioni ma saperle rendere con limpida franchezza
Per questo il tema di oggi che la DC che cosa ne sarà
L'asse della democrazia
Intendiamo affrontarlo senza trionfalismi ma anche senza qualunquismo
E questo anche perché alcune cose di questi giorni hanno
Contribuito a sottrargli importanza del tema scelto dei nostri amici dei centri del Centro Studi Aldo Moro
E c'è stato nei giorni scorso un sondaggio del GR uno che ha avuto come conseguenza il divieto della RAI di fa sondaggi a me pare eccessivo per la verità
Perché quando vi sono malesseri anche distorsioni ed emergono è bene che ciò avvenga perché si affrontino con consapevolezza
E questo sondaggio giro tutti conosciamo parlava della dirigenza politica italiana come di una dirigenza in fondo obsoleta burocratica oligarchica il che io non credo alla Rimbaud una misura che sia ma e sentimento di cui dobbiamo tener conto per comprendere in Genco in che cosa nella sostanza o nell'apparenza nella comunicazione vie da correggere attitudini e comportamenti
Perché la DC
Oggi in questa mattinata il nostro detto il nostro parlare perché asse della democrazia io vorrei fare alcune brevissime considerazioni che la rammentano frammento nel senso di questa considerazione
Per ricordare che
Questa motivazione questa prima definizione di asse della democrazia nel nostro Paese nasce da alcuni ragionevoli per motivati elementi nasce dal senso della comunità nazionale da riprendere fa sviluppare che si è manifestato nel primo dopo poi nel dopoguerra nella ricostruzione
Nasce dal senso della democrazia non formale ma sostanziale coinvolgente con una forte e costante vocazione collaborativa e partecipata con una richiamo ricerca
Prima magari disordinata impropria di Glori ferme moltiplicazione di sedi della partecipazione e poi oggi in questi ultimi tempi con una più ragionata moderna efficace individuazione
Di elementi che coinvolgano la partecipazione al cittadino nel rapporto con le pubbliche strutture la ricerca che ha caratterizzato questi anni in questi decenni darà vita delle notizie cristiana di aggregazione intorno alle istituzioni
Privilegiando anche rispetto al mantenimento di forti posizioni quasi monopolistiche di potere
Attraverso l'ingresso protagonista di altre grandi forze politiche privilegiando il rafforzamento delle istituzioni sull'interesse Gretto di partito
E la Società internazionale dalla scelta europea a quella del Patto Atlantico
A quelle rapporti con l'estero apporti precoci con la Cina malgrado le obiezioni americane
Alla politica per il Medio Oriente tutto questo
E altre cose ancora totalmente
Sono punte sono punti che sottolineano il ruolo che la DC ha avuto in questo in questi anni in questi decenni nel nostro Paese e del perché lo si è scelto oggi come argomento la nostra conversazione sull'asse della democrazia
In questa storia
Rientra
C'è anche l'anticomunismo ma come ha detto inizialmente Azzolina prendo questo convegno non soltanto e non soprattutto l'anticomunismo annunci
Questo che c'è stato ed è un merito della democrazia cristiana e non soltanto del mondo passa in questi anni è stato da questa vissuto come conseguenza dei valori espressi
Non è stata la ragione del suo sorgere al suo formarsi non è stata la ragione sostare insieme è stato una conseguenza dei valori espressi dalla Democrazia cristiana e basta pensare per averne per averne larga approva l'operazione Sturzo alla politica dei liberali sul finire anni cinquanta primi anni sessanta alla difficoltà con gli ambienti degli Stati Uniti più intransigenti
Alla politica della della nazionale
Ora questo
Elemento che va ribadito di fronte a chi
Sostiene come sosteneva il segreto di bare giorni fa che finito l'anticomunismo finisce ossia tenevo della Democrazia Cristiana in questa storia in questi anni per i decenni c'è anche la lotta al terrorismo
Con i prezzi che appagati la Democrazia Cristiana
Io credo di poter dare una su questo una valutazione anche per la mia peculiare posizione non c'ero in quegli anni nella vita politica
Ho cominciato la vita parlamentare nell'ottantatré
E quindi l'ho vista l'ho vissuta dalla parte della società civile
Quell'impegno e quello scontro tra la società civile di questo Paese il terrorismo
E non è non era non può essere visto oggi come un fenomeno politico
Che non sia nato
Da una da uno scontro o da motivazioni di conflitti sociali collegabili alla mancanza di alternanza al governo o ad una insufficienza di crescita di libertà
Io credo che dobbiamo ribadire
Per quanto mi riguarda intendo farlo la limpidezza del rifiuto opposto alla protervia e perversa violenza terrorista dalla società civile di questo Paese insieme alle sue istituzioni
Le pagine le pagine della storia non si chiudono per decreto
Si tratti di un provvedimento di clemenza o di atti normativi
La storia
La storia non definisce le sue fasi per iscritto un principis
La storia definisce le sue fasi per la forza degli avvenimenti
E su questo versante gli avvenimenti sono e consistono nel fatto che è prevalso lo Stato democratico che è prevalsa la civiltà nella convivenza che è prevalso il senso del rispetto della vita della persona
Resta aperta e così io credo deve restare non soltanto la condanna il terrorismo ma anche la coscienza che esso non aveva nei bassi ne ragioni politiche vere
Non si può riconoscere oggi ciò che si è negato allora non per coerenza ma perché non sarebbe giusto
Su questo su questi passaggi e altri
Che la democrazia cristiana vissuta interpretato ha sempre ottenuto largo consenso elettorale su cui ha fondato come fonte di legittimazione i suoi l'esercizio del potere che nel bene e il male ha svolto in questi decenni il nostro Paese
Siamo stati noi
Anche a Lavarone qui l'anno passato
A dire che oggi dobbiamo meritare questo consenso per ciò che oggi si è incapaci di fare non per ciò che abbiamo fatto in questi decenni e quindi ricordare ciò che dare motivo del carattere di aste da democrazia dodici in questi decenni non è motivo per chiedere consenso oggi
C'è una esigenza che avvertiamo abbiamo anche l'anno scorso ripeto qui espresso che la DC sia capace oggi di essere asse della democrazia di meritare consenso elettorale
Che abbia e cioè capacità d'iniziativa
Che abbia una capacità di raccordo col suo entroterra che renda oggi al di là dei meriti passati delle scelte felici compiute nel passato la renda
La ponga all'altezza di quelle scelte
Ma sappiamo che questa storia di meriti questa storiacce intendiamo rivendicare dopo perché riteniamo che non sia motivo perché gli elogi consenso che questo abbiamo oggi merita certo e oggi abbiamo nuove questioni
Abbiamo sostanzialmente il problema
Del rilancio della democrazia di rivisitare i suoi contenuti e sui modi di essere
In una una di un numero della Civiltà Cattolica dell'aprile scorso nel numero
Nel primo uomo dello scorso aprile
Si parla ed è questo interessante al di là della condivisione di qualche punto che ciascuno può avere o non avere della rifondazione del bisogno di Rifondazione la democrazia cristiana
Si parla lì
Della modifica del quadro internazionale del quadro interno del quadro ecclesiale in in in nell'ambito dei quali operiamo oggi
Si parla li della dimensione mondiale problemi e insieme di problemi nuovi che insorgono
Che tutti conosciamo
E tra questi
Vorrei soltanto ricordare il problema del rapporto tra il nord e il sud del mondo
Del rapporto che nasce dal bisogno di colmare questa disparità può attenuare queste disparità
Che sono non soltanto quelle con i paesi lontani o con le comunità lontane sono anche quelle dentro casa nostra
Con gli immigrati che sono nel nostro Paese e che sempre più gli arriveranno con il nostro Meridione
Sono cioè come dice l'enciclica Centesimus annus non rispetto all'uomo astratto ma l'uomo concreto
E qualche volta è difficile prender contezza che loro concreto nel Golfo deve solidarietà non è un uomo lontano che sta nel Kurdistan o sta nel Bangladesh ma è quello che sta vicino a noi
Nelle regioni vicino a noi molto accanto a casa nostra come terzo Mondiale arrivato dal nostro Paese
Questo è per dirla in breve soltanto in una con le persone che ieri adoperava il celebrante che possedeva la messa che abbiam partecipato stare dalla parte degli ultimi questo è per riprendere quanto diceva Berti ribadire che oltre non naturalmente contro ma oltre a compimento di libertà e giustizia e il bene comune
Significa sostanzialmente che la libertà sì completo propria si complete si realizza con quella degli altri perché la libertà che non si completasse con quale gli altri non sarebbe una compiuta libertà
In questo impegno tra questi
Tra questi temi nuove o con nuova configurazione chiama numero perché non non voglio appesantire questi pochi minuti c'è quello della criminalità nel nostro Paese
Vedete quando si assiste in queste ultime settimane all'assassino del magistrato Scopelliti in Calabria
Alla sino ad un industriale a Palermo come Libero Grassi
Quando cioè si vede che chi svolge compito di giustizia
Tra coloro che lo svolgono con coscienza e serietà c'è chi viene assassinato
E che un imprenditore che si è rivolto con senso dello Stato Allo stato anziché piegarsi al bieco ricatto degli ambienti mafiosi viene assassinato vuol dire che siamo in guerra
Io non so se vi sono
Non so degli episodi Yaki o meno di guerra e lo dico con serenità e con sincerità so che di fronte a un atteggiamento di poter la volontà di controllare la società civile le sue attività
Di controllare il territorio di imporre un imperio alternative contrario a quello dello Stato
Lo Stato la sua età di questo paese è in guerra con gli ambienti mafiosi e questo significa averne consapevolezza concreta operativa
Vedete in questi giorni come sempre
Dopo ogni
Assassino eclatante
Egli è una un fiorire che è sincero e va apprezzato lo dico senza ironia di testimonianze di indicazioni impegno dedica censore dell'età
Ma quel che più importante perché non ci si limiti a fare Ugolini e quel che si fa d'acqua qualche giorno a riflettori spenti
E quel che si farà quando sarà uscita le pagine giornali dalle cronache delle televisioni
La sai l'ultima assassine quel che si fa a luci spente
E io chiedo che al noi credo possiamo posso dire noi chiediamo che all'uscita ente la Democrazia cristiana con il suo ufficio politico esamini per la sua parte costoso deve fare rispetto a questo impegno
Cioè per esempio da condurre allo scoperto i percorsi finanziarie dei proventi criminali
Per un duplice obiettivo
Perché questo consente risse una strada più facile più agevole e più produttiva per individuare le responsabilità per individuare le origini criminali i colpevoli
E individuare con prove gli ambienti mafiosi e dall'altro e la strada per impedire
Che questi che l'enormità di proventi criminali si traducano in investimenti tra virgolette ordinari
E quando questo si fosse realizzato sarebbe oltre che introvabile l'origine criminale sarebbe fosse irrimediabilmente inquinato una parte del tessuto produttivo del nostro Paese
E questo significa anche se necessario ridurre anche sensibilmente incidenti Pimentel segreto bancario del nostro Paese se questo serve come certamente serve a individuare percorsi finanziari a difendere questo Paese
Io vorrei da ultimo su questo ricordare vado presto a a chiudere
Che Scopelliti era calabrese che Grassi era palermitano
Cioè che queste stesse cose rappresenta una volontà
Lui
Oggi di resistere e di far vincere la civiltà della convivenza e quindi il bisogno che c'è
Il bisogno che c'è di non abbandonare di un isolare queste regioni
C'è tra questo impegno dell'ultimo qui mi riferisco
Quello che riguarda
Quanto ci sia la garanzie di un di più di umanità
è un caso per tutti lasciando stare quello degli albanesi quando arrivano profughi dalle coste jugoslave abbiamo il dovere di accoglierli non possiamo immaginare che chi fugge da un teatro di guerra abbiamo noi soldi in tasca abbiamo noi visto in regola sia rimandato laddove si combatte si spara
Perché questo è altrimenti il rischio di chiudere gli occhi di fronte a quello che in ben altra misura ci investirà da qui a poco
Ecco in definitiva si tratta di realizzare quel che dice la gaudium et spes
Contribuire a rendere più umana la famiglia degli uomini e la sua storia
Appunto rispetto agli uomini a ciascun concreto uomo come dice Giovanni Paolo secondo per questo è vero e lo facciamo nostro quanto detto nei giorni scorsi qui il cardinal Casaroli e Cananzi
Tocca ai cristiani questo compito di rendere più umana la convivenza tocca i cristiani politicamente impegnati tradurre nelle scelte dell'arrivo della convivenza questo bisogno di rendere più umana la famiglia e la solo degli uomini
Per questo e non perché è crollato il riferimento del comunismo perché è sempre stato così
Perché quest'oggi perché tocca i cristiani ancor di più
è particolarmente attuale il nome di Democrazia cristiana e per questo questo nome va mantenuto anche per costituisce un parametro di impegno e di coerenza che costantemente deve dovrebbe deve costringerci alla verifica
Per questo anche credo sia attuale di un rinnovato senso l'unità politica dei cattolici in questo Paese certo unità politica libera e volontaria così come è sempre stata
Ma nel senso che ieri diceva Cananzi che vorrei riprendere tra cosa di estrema estremamente significativa a me sembra quando ha detto si tratta semmai di aggiungere non di sottrarre apporti
Novità che va diventando per qualche misura multirazziale quindi anche multireligiosa
Occorre
Convogliare le le le energie gli apporti i contributi di chi ha ispirazione religiosa e si ritrova in un comune programma politico si tratta cioè di aggiungere non di sottrarre porti allo sforzo che hanno fatto in questi decenni cattolici democratici storicamente impegnati nella Democrazia cristiana
Su queste cose
C'è un naturalmente un tradursi concreto di impegno io faccio soltanto due esempi in pochi secondi il primo è quello che riguarda lo svolgersi quotidiano della vicenda politica
Del rapporto tra questo Paese la sobrietà e le sue istituzioni
Noi abbiamo fatto anche in questi ultimi tempi delle scelte normative felici
Dobbiamo pertanto spiegarle valorizzarle ma garantire che vengono attuate coerentemente agli intendimenti
Mi riferisco a reggere volontariato di cui parlava
Articolo altro giorno alla legge alla sugli Enti locali a quella sul processo sul procedimento amministrativo cioè a quelle norme lì contenute che configurano un diverso più maturo
Più moderno rapporto tra cittadini e le pubbliche amministrazioni di questo Paese
Che sono la nuova misura
Della partecipazione del coinvolgimento in questo della gente del nostro Paese rispetto alle sue istituzioni
E l'altro è quello del referendum
Per i referendum attraversato le aree del nostro partito anche e questo è stato forse in sé già positivo
Io credo che Popper questo perché estrema libertà che ha provocato negli atteggiamenti sia un errore un rischio vederlo ogni tanto a brandire come profeta esclusiva da questo o da quello
Il referendum il nove giugno
Il suo risultato il grande consenso che ha avuto non è una spada che chicchessia possa brandire come fosse sua
E non mi riferisco promotori fare non mi riferisco a chi cerca di cavalcare come fosse l'interprete autentico della volontà popolare
Come ha capita anche nel nostro partito da questo o quel gruppo da questo o quell'esponente perché si rischia di svilire altrimenti la portata e il significato
C'è da parte nostra naturalmente la con la l'esigenza di dar seguiti a questa vicenda
Il che significa sparire ostacoli di chi non voleva il referendum e di chi voleva e vuole affermare che con le Frenda resta l'unica via per riformare le istituzioni del nostro Paese
Ma intanto abbiamo due cose due pole adempimenti politici concreti davanti in conseguenza come faremo le liste nelle prossime elezioni
Io credo che bisogna chiedere al partito
Di farli Ste fortemente rappresentative anche competitive anche mettendo a rischio gli uscenti perché questo garantisce che la preferenza unica sia valorizzate saltato nei suoi lati positivi dal nostro partito
E dall'altra parte
Dobbiamo preoccuparci delle spese elettorali che la preferenza unica potrebbe stimolare ulteriormente
Io ribadisco quanto detto in Consiglio nazionale
Che ebbene fare indispensabile fare io l'ho presentata in questi giorni come proposta di legge una norma introdurre una norma che vieti l'uso propaganda individuale preferenziale
Di spot televisivi manifesti murali e locandine sui giornali non soltanto perché questo ammontare disperso
Non soltanto
Perché questo ammontare dispense crea crea Grande indignazione scandalo ragionevolmente fondato sovente tra la gente del nostro Paese ma anche perché il rumoroso fragore che produce uccide qualunque dibattito elettorale
Vedere una quantità di spot televisivi abitualmente anche stupidi è una grande quantità di è cosa soffocato il confronto elettorale ora il nostro partito e chiudo subito bene e mi nostro partito in grado di impegnarsi oltre che su queste cose ad altre concrete sul piano complessivo delle riempire di contenuti nuovi democrazia popolarismo
Carattere nazionale sono nazionale che il tema articolato della nostra del nostro incontro di oggi
è il partito nella
Voglio dire nell'alternativa che qui c'è un presentato l'altroieri Ardigò parlando di Boccacci a politica ieri Martinazzoli pari evocando spiegando un partito forma di libertà
è il partito collocato nell'uno uno all'altra di queste dimensioni di queste caratteristiche
Io credo che siamo ben lontani dal poter dire che siamo un partito forma di libertà e abbiamo il dovere di sviluppare queste condizioni noi siamo da otto mesi
In una unità di gestione di partito da otto mesi abbiamo siamo rientrati la responsabilità di partito
Credo che abbiam fatto bene
Vi sono stati due risultati quanto meno che sono frutto della nostra sollecitazione delle nostre posizioni
La Conferenza nazionale qui prima si insisteva molto da parte degli altri ambiti di partito e che in corso di realizzazione dei prossimi mesi
La riforma alle proposte di riforme sezionale fatte dal partito nell'ultimo Consiglio nazionale che è stato un buon consiglio nazionale
Ecco sono risultati che credo abbia dato rende motivo di una certa soddisfazione
Ma credo che al di là del fatto che emergono ogni tanto tentativi di ridisegnare una maggioranza interna di partito
Come è avvenuto per esempio per il capogruppo al Parlamento europeo
Al di là di questo che non ci preoccupa che anche ciò che ci preoccupa è che sappiamo che questo non è ancora sufficiente che non basta perché abbiamo la questione è partito che non è quella appunto che dovrebbe essere ben forma di libertà
E la dobbiamo credo tener conto per rifarmi al corrotto espresso una civiltà cattolica dell'aprile quella mentalità consumistica e secolarizzata vive anche nel partito oltre che nel tessuto del nostro Paese
Che questo è il primo nostro compito riuscire a realizzare almeno tendenzialmente il più possibile progressivamente una DC autentica in condizione di interpretare ed esprimere di non consentire oligarchie locale o nazionale centrali che siano di non consentire quelle quella crescita quello sviluppo di un rapporto politica affari che dove c'è se c'è dove c'è e talvolta certamente c'è va anche brutalmente reciso
Per questo si colora di interesse la Conferenza nazionale
Sulla forma partito che non è un problema di efficienza e la ricerca di un modo di essere
E di un modo di esprimersi
Più capace di essere adeguato alle esigenze dell'oggi
Il ieri Moretti ci richiamava al bisogno di scelte di saper compiere scelte nitide e persuasive
Ecco la forma partito alla ricerca la miglior forma partito e riferita appunto a questo modo di essere idoneo e capace di compiere scelte limpide e mi chiede
E vi sono quattro punti che e numero soltanto che la Conferenza nazionale dovrà affrontare e che dobbiamo affrontare nel nostro riflettere in questo periodo
Quello del rapporto iscritti eletti nel partito occorre spezzare il meccanismo di tesseramento che basandosi sul spesso
Che identificando la fonte del potere con le con il tesseramento induce ad una continua distorsione e a fenomeni sempre più perversi sulla formazione del tesseramento
Con un con un rapporto diverso che giunti ad essere paritario tre scritti ed eletti quantomeno si spezza questo meccanismo si rompe questa condizione e sia di sera
Sì come si diminuisce sensibilmente l'interesse per il tesseramento sia sera una condizione che divenuto insostenibile
è il secondo punto è quello il tesseramento delle sue modalità per garantire verificare la consapevolezza e la motivazione la convinzione degli iscritti
Il terzo secolo della regionalizzazione
Ed è vorrei parlare
Anche perché è un punto che vara andrà seriamente affrontato in un Paese come il nostro che nazionalmente unito che alcune specifiche condizioni locali
Naturalmente ho letto di sui giornali che e riferimento a tre ore ieri alcune considerazioni
Io ho parlato l'altra sera con Martinazzoli a lungo e con un grande
Convergenza sull'estremità si è parlato di un partito che abbia alcuni trasferimenti di competenze a livello regionale per esempio quello delle competenze per gli Enti locali ma la DC è e non può che restare un partito nazionale
Io con quando sulle quando leggo e sento ed è soprattutto una costruzione che viene fatta da interprete commentatori di DC del nord del sud confesso che in questo caso non saprei dove iscrivermi
Non perché non sappia da quale parte vengo del nostro Paese ma perché non serve più la Democrazia Cristiana non saprei dove iscrivermi tra UDC divisa e rotta nella sua tradizionale connaturata unità nazionale
Il quarto punto è quello
Della del rapporto col mondo associativo cattolico con grande rispetto e disponibilità dobbiamo ricercarlo ecco io chiudo che non scusa per la lunghezza non ho moderato me stesso come ha detto Beniamino per iscritto adesso
Per dire che un partito che abbia queste condizioni di capacità di reinterpretare il contenuto di democrazia popolarismo dimensione nazionale e sovranazionale è indispensabile è condizione indispensabile
Ieri qualcuno l'altro ieri evocava le colonne d'Ercole ieri mattina le corone del collo sgomento ed è composta
Noi vogliamo correre questo rischio rischiare anche il consenso elettorale anche il potere del nostro partito vogliamo correre questo rischio perché parafrasando una frase evangelica possiamo dire
Che chi vuol conservare ad ogni costo così come la propria vita la perderà
Chi è disposto ha rischiato di perderla la ritroverà davvero e noi abbiamo bisogno di correre questo rischio per parte nostra intendiamo di questo disco ritrovare il gusto e il coraggio
La parola
A Guido Bodrato per la sua relazione
Carlizzi
Era invece io ho l'impressione che quando affrontiamo i problemi della politica italiana
Della vita democratica nel nostro Paese
Corriamo molte volte il rischio di muoverci all'interno di uno schema di una riflessione sostanzialmente provinciale
Cioè finiamo per
Limitarci nelle nostre analisi e per ritenere che questo sia il nodo da sciogliere
A quelle che sono definite anche per ragioni polemiche le anomalia del caso italiano
E tra queste credo lo possiamo verificare Danny con riferimento alla polemica sul posto il comunismo
Per la cultura politica dominante oggi come ieri
Ieri caratterizzata da un fortissimo allineamento con la cultura marxista oggi
Disperatamente alla ricerca di fare dimenticare questo suo passato
La principale anomalia sarebbe la Democrazia Cristiana
Io credo che camminare per questo sentiero non sia di alcuna utilità
E mi pare che molte volte anche al nostro interno all'interno della Democrazia Cristiana
Qualche volta all'interno della stessa sinistra democratico cristiana
Si compia questo errore cioè limitiamo artificiosamente l'orizzonte al quale è necessario guardare
Quando si affrontano i propri problemi politici della società nella quale viviamo
Che non è più in senso stretto società nazionali e che è soltanto una ipotesi assolutamente regressiva e reazionaria può fare diventare una società delle leggi
Vedete e qualche giorno fa un grande quotidiano italiano ha pubblicato la recensione di un libro sulla politica degli Stati Uniti d'America
Il titolo è già di per sé illuminante perché la gente odia la politica
Ripeto non guardano alla realtà italiana guarda alla realtà degli Stati Uniti d'America
E nella analisi delle ragioni che fanno odiare la politica o rifiutare la politica o allontanarsi dalla politica
La prima che è indicata diciamo così la miseria della polemica politica il fatto che le campagne elettorali si svolgono essenzialmente su temi negativi
Notate lo dico per inciso in una realtà politica che ha un ordinamento
Costituzionale e regole elettorali assai diverse dalle nostre
Una polemica tutta negativa con gli spot perché anche negli Stati Uniti condizionano le campagne elettorali e l'esito della competizione tra i candidati
E che la a Como il sistema uninominali
Comportano il novantasette per cento di rielezione dei candidati uscenti questo risposta
A chi ritiene che l'unica nave sia un elemento di grande ricambio della classe dirigente
Dove in sostanza Dukakis è accusato di avere liberato un negro che ha violentato una bianca
E dia vere nella sua città il massimo di inquinamento possibile poi dice sempre questo libro questi temi saranno abbandonati da chi li ha usati non se ne parlerà più
Quindi c'è anche una rottura profonda tra gli argomenti della polemica politica e quelli dell'azione politica
Anche questo è un elemento della propaganda negativa cioè la sua assoluta incoerenza
E forse l'anno scorso proprio riferendomi a uno di questi spot guaio detto che avendone parlato con il responsabile della campagna elettorale del partito repubblicano
Mi è stato risposto ma regge
Chi vince ha sempre tempo per chiedere scusa cioè c'è nella lotta politica un elemento di barbarie che allontana la società civile dalla vita dei partiti
Secondo elemento manca nella politica
Qualunque riferimento alle grandi questioni sia sociali economiche istituzionali di quel Paese ripeto non parlo dell'Italia parlo degli Stati Uniti d'America cioè del paese che in qualche modo prefigura
Il futuro dell'Occidente e della sua organizzazione della sua culture nei comportamenti dei cittadini
Queste grandi questioni che sarebbero quelle che appassionano la gente sono lasciate a giochi sotterranei i partiti non ne discutono più né i repubblicani né i democratici
E non è un caso che il l'opinione pubblica americana si appassioni soltanto della politica estera perché questa è una questione che non può essere gestita in segreto dalle grandi corporazioni terza osservazione e la sempre più diffusa corruzione nel comportamento dei politici
Io non so se avete letto i quotidiani di questa estati
Gli scandali in Giappone gli scandali in Inghilterra gli scandali negli Stati Uniti d'America
Scandali rispetto ai quali le nostre sono peccati veniali
Eppure nel dibattito politico italiano si ha l'impressione che ci sia uno specifico della nostra politica che è dato dalla sua corruzione
Io credo che dicendo queste cose vorrei essere bene interpretato non intendo affatto sostenere che allora non esistono problemi della politica italiana
E poi vedremo della Democrazia Cristiana
Voglio sostenere una cosa diversa
Che i problemi dei quali noi discutiamo sono assai più pure la rilevanti assai più incidenti
Sulle radici della politica contemporanea assai più influenti in termini di crisi per il modello democratico di quanto noi non immaginiamo
Lo dirò dopo in modo più direi riferibile alla realtà italiana
Ma cari amici non constatiamo noi quotidianamente quale tentazione c'è anche nelle fila della sinistra democristiana e anche delle sue più giovani generazioni in direzione della politica affari come la più efficiente la più sicura la più concreta delle azioni politiche che si possa fare
Non c'è forse questo
Non c'è anche all'interno del mondo cattolico al quale noi continuamente ci riferiamo
Che nei comportamenti non sempre ricorda le indicazioni che vengono dalle lettere dei vescovi italiani
Io credo che dobbiamo fare questa riflessione sono discutiamo di altro ci appassioniamo al titolo delle grandi questioni ma poi non riusciamo a capire perché essendo tutti d'accordo
Non si faccia nulla per cambiare la situazione concreta nella quale noi viviamo
Quindi il riferimento a luglio orizzonte più vasto
Per me necessario perché si comprenda che la crisi della politica della quale noi parliamo
E una crisi più grave di quanto normalmente non si immagini e non è riferibile soltanto principalmente alla anomalia del caso Italia
Seconda osservazione generali
La fase che viviamo con il crollo definitivo del comunismo
Fa discutere di una più vasta e più generale crisi Dio ogni posizione politica di sinistra nella società contemporanea
Io vorrei brevemente ricordarvi che diffide del secolo socialdemocratico si è parlato assai prima che si fosse registrata alla fine del Partito comunista
Ma certo è cosa diversa questo è il punto sul quale dobbiamo riflettere un'attenzione perché su questo punto la sinistra democratico cristiana
Sarà
è rossa
E il superamento del secolo socialdemocratico del quale ha parlato Dahrendorf
Che non a caso dopo avere svolto questa analisi recentemente ha proposto però il problema
Di politiche democratiche progressiste alternative al liberismo trionfante all'interno delle società occidentali
Cosa diversa è la fine del comunismo della quale i teorici del comunismo in questi giorni dicono macerie soltanto macerie non credo che si possa dire la stessa cosa
Di ciò che è politicamente e socialmente economicamente ha prodotto la politica riformista nell'ultimo secolo
Nell'Occidente ed in Italia in Italia soprattutto per opera della politica della Democrazia Cristiana
Non sto a dire
Della crisi del comunismo si è detto in modo molto preciso in questi giorni anche nel nostro convegno
Vorrei soltanto forse sottolineare come all'origine del comunismo non c'è solo l'errore di Marx e poi l'errore di Lanning che moltiplica quello di Marx affidando alla violenza il compito di scrivere la storia
Ma come ci ricorda la Centesimus Annus cioè all'origine
Un capitalismo selvaggio
Che produce insostenibili ingiustizie e che alimenta incontrollabili proteste sociali
Questo dobbiamo ricordarlo perché vi è una tendenza rischiosissimi ma ad azzerare la storia immaginare ancora una volta che l'interpretazione più corretta io credo polemicamente la più utile ma non la più corretta sia chiudere tra due parentesi i grandi fenomeni che hanno reso drammatica la storia degli uomini
C'è una origine che ha una sua spiegazione la risposta è stata sbagliata tremendamente sbagliata ma non si può tornare indietro
Immaginando di riscrivere la storia senza creare delle difficoltà e delle incertezze ancora maggiore di quelle nelle quali noi oggi viviamo
Vogliamo degli esempi
Proprio con riferimento alle discussioni di questi giorni ma non c'è forse una grande inquietudine oggi su chi controllerà le venti mila testate nucleari non è forse questa la conseguenza del crollo di un potere centrale
Finito il quale stanno riemergendo dalla storia i fantasmi di un nazionalismo esasperato
Fino al punto che nazionalista Helsinki come prima cosa pone il problema dei confini della sua Repubblica rispetto alle altre repubbliche dell'Unione Sovietica o ex-Unione Sovietica
Io credo che
Basta dire questo per rendersi conto
Che non siamo entrati dopo il crollo del comunismo in una situazione di tranquillità per la storia del mondo ma ci sono grandi problemi che ereditiamo da quel fallimento
E non soltanto di ordine sociale economico ma anche come ho appena accennato relativi alla questione della sicurezza e della pace nel mondo dalla quale dipendono come sappiamo moltissimi altre cose che poi la vicenda jugoslava che troppe volte
Si tende a considerare in marginale è invece emblematica
Di quelle che saranno le grandi questioni che si aprono con la fine dell'impero comunista con la fine della guerra
Della guerra fredda e certamente sono problemi che riguardano anche l'Europa ve ne parlerà la Bindi di queste cose qua ma non c'è dubbio che il futuro dell'Europa della Comunità economica europea
Sarà grandemente condizionato da ciò che è accaduto ai confini della comunità
Ma in Paesi che oramai noi tutti riteniamo a pieno titolo parte della Europa che c'è nel nostro futuro
Ma per venire alle questioni del Sinistra democratica
Comprendendo in questo termine le posizioni
Sociale cristiane riformiste genericamente socialiste laburiste con difficoltà ridefinire gli esatti confini
Tra di loro e in direzione del centro
Io credo che e dobbiamo riconoscere che c'è e non da oggi ripeto il pre i problemi aperti su questo versante ci riportano indietro di quindici vent'anni
Cioè non da oggi una discussione
Sulla necessità di riformare
Lo stato sociale che est il l'obiettivo più rilevante raggiunto
Dalla politica del secolo socialdemocratico
Ma a partire da un'affermazione politica precisa
Che la politica riformista
Non a caso definita anche compromesso tra capitalismo e democrazia
Negli anni Venti è stata la formula democratica che si è opposta alle due tentazioni totalitarie del collettivismo comunista e del nazifascismo
Quindi è altra cosa in radice e altra corsa
La democrazia è sopravvissuta perché
Diventata in qualche modo democrazia sociale democrazia economica
Lo stesso mercato è sopravvissuto perché c'è stato in quegli anni un intervento dello Stato che lo ha rivitalizzato
Si sono create delle realtà che oggi sono realtà economiche delle quali possiamo discutere che possiamo privatizzare ma che in linea di iniziativa privata non ci sarebbero ancora
Che sono l'insegnamento di massa la sicurezza sociale
Che sono la sanità assicurata a tutti i cittadini più o meno male questo un discorso aperto
Ma e un poco grottesco il discorso qualche volta ha fatto da correnti liberali o liberiste
Che quasi criticano lo stato sociale per i risultati positivi ai quali ha portato e dai quali si nuove per andare avanti
Ma che non ci sarebbero se non ci fosse stata quella politica
Ora questo non significa che è poi quella politica non si sia esaurita
Dicevano giustamente i giovani
Di Praga nei giorni dell'arrivo loro rivoluzione democratica niente dura sempre lo si può dire di una dittatura con più forza ma lobby bisogna dirlo di qualunque esperienza politica
Quel processo di riforme giunto per così dire a saturazione
Non a caso la crisi dello Stato fiscale e l'altra faccia della crisi dello Stato sociale
Non a caso il processo di burocratizzazione a un certo punto è diventato insostenibile
E ha fatto perdere quello slancio che all'origine era per così dire di movimento di sindacato di associazione
In direzione della costruzione di un sistema di sicurezza sociale che facesse uscire dalla povertà dalla marginalità dalla incertezza
Quindi siamo ad una svolta
E la svolta è dovuta anche ad altre cose non soltanto per dirla con Berlinguer al esaurirsi
Di questa spinta iniziale del riformismo
Siamo ad una svolta anche perché per altre strade alla società moderna si è trasformata per altre strade che non hanno nulla a che fare col discorso socio economico che riguarda lo stato del benessere l'importanza della comunicazione le evoluzioni delle tecnologie hanno cambiato la società hanno cambiata in profondità nella sua organizzazione hanno cambiato la cultura dei cittadini il modo di stare insieme dei cittadini
E questo ha creato altri problemi nuovi problemi con i quali bisogna confrontarsi che non erano non potevano essere in nessun programma politico all'inizio di questo secco
A meno che noi non ricadiamo all'interno della logica delle ideologie
Ma credo che di questo male noi ci siamo vaccinati da molto tempo
Così come cari amici è per così dire il processo di mondializzazione
Che ha messo in crisi lo stato sociale
Che a suo modo era uno Stato nazionale che a suo modo era legato ad un'economia nazionale l'intervento pubblico è in qualche modo un intervento che è efficace all'interno di un'economia out più usati un'economia autarchica
Lo capiamo quando discutendo oggi dei problemi del costo del lavoro
Diciamo dopo che abbiamo aderito fino in fondo al Sistema monetario europeo e i cambi sono fissi
Non è più possibile
Recuperare il costo del lavoro giocando come in passato sull'inflazione anzi
L'inflazione diventa un elemento che determina une indebolimento immediato delle capacità di competere del nostro sistema produttivo
Ecco l'effetto della mondializzazione anche questa mondializzazione ha messo in crisi le politiche riformiste
Perché non siamo più in grado di destinare risorse
A degli Investimenti o a delle spese che hanno livelli di produttività
Io inferiori a quelli medi della competizione europea e la competitor non è mai quella media
E quella più avanzata quella dei Paesi con i quali siamo in guerra diciamo così per conquistare i mercati non è più possibile farlo senza scontare qualcosa
Nella nel livello complessivo della vita economica di un Paese
E e allora è qui che il riformismo entrato in crisi è qui che c'è stato in qualche modo anche polemicamente un ritorno delle grandi correnti liberiste
Soprattutto negli Stati Uniti e l'Inghilterra il thatcherismo legalismo
Ma cari amici non voglio fare un discorso lungo sappiamo che riflessi queste vicende hanno avuto nel nostro Paese cari amici già si discute proprio perché niente dura Sempre anche del limite
Di questo riflusso liberista se ne discute negli Stati Uniti e l'Inghilterra se ne discute nella politica europea che pure dobbiamo dirci
Lo è oggi
Dominata dalla cultura liberista oggi è dominata dalla cultura liberista rispetto alla quale
Il Partito Popolare Europeo fa assai poco è assai poco fanno fa l'Internazionale democratico cristiana
Che d'altra parte
Che c'era e c'è sempre nel in lo svolgersi della storia un elemento di contraddizione
Lo si vede dal fatto che in sostanza il consumismo
Che il punto di riferimento di questo rito ritorno liberista
Non ci sarebbe stato senza la politica riformista e senza il welfare state
Perché è il sistema di sicurezza
Che ha costruito per così dire uno zoccolo duro dentro l'uguale la gran parte dei cittadini si sentiva in ogni caso protetta
Che ha permesso del mondo occidentale costo così forte sviluppo del consumismo
Che è poi il modo di essere del mercato nella società contemporanea
Ecco allora il problema che abbiamo di fronte ma d'altra parte
Già si discutono i limiti del capitalismo e discutono anche i sostenitori del capitalismo Ron Carey ha scritto un libro sui limiti del capitalismo
Dove dice molte cose analoghe a quelle che in termini critici pure accettando l'impresa il mercato il profitto e in qualche modo il nuovo capitalismo dice anche la Centesimus annus
Cioè il punto di approccio polemico del mondo laico la cultura cattolica su questo tema che quello demografico
Nelle permettetemi di dire solo una battuta
Che non risolve il problema non risolve il problema per noi ma risolve quello sollevato dalla polemica laica
I Paesi che oggi
Come dire sono il riferimento della cosiddetta bomba demografica
Sono Paesi che poco hanno a che fare con la presenza della religione cristiana e della cultura cristiana
Il mondo islamico
Il mondo del Oriente musulmano buddista o induista
Hanno poco a che fare
Con la educazione cristiana alla responsabilità nella vita
Rispetto quindi a queste polemiche credo che possiamo dire che se si guarda alla realtà dalla quale viene questo tra virgolette pericolo
Con riferimento a quella realtà non vale in alcun modo la polemica che viene fatta contro la tradizione e l'esperienza cristiana e tanto più cattolica nel mondo contemporanee
Però vengono questi problemi nuovi e vero quello che è stato detto ieri mi pare da Martinazzoli che quando noi parliamo della Società dei due terzi e indichiamo con questo riferimento un limite della democrazia occidentale
Essersi chiusa all'interno dell'area di maggioranza quindi formalmente democratica di chi sta bene
Dimenticando le aree degli emarginati questo discorso si rovescia quando si guarda al mondo perché nel mondo le società democratiche
Rappresentano probabilmente il diciotto venti per cento della popolazione mondiale
E in prospettiva Edil due mila trentacinque si prevede che rappresenteranno il quindici per cento ecco il grande problema questo modello
Come riesce a organizzare economicamente il mondo
Questo è un punto interrogativo che nel contesto della mondializzazione non possiamo dimenticare ma vogliamo indicare un'altra contraddizione più vicina a noi
E poi il passo oltre ad altre riflessioni
Bene cari amici oggi la crisi del mondo dal punto di vista economico oltre che legata alla instabilità del quadro politico e sociale nel quale inutile parlare e legata alla scarsità delle risorse disponibili
Noi dovremmo investire molto all'estero
Molto al Sud se sentite i discorsi dei capi di governo è lesto e che preoccupa perché nelle specie anche una forza militare che bisogna evitare che dico tra virgolette impazzì Isca
Ma le risorse dove sono
E i Paesi che destinano risorse a questo obiettivo con il quale dobbiamo confrontarci
Sono tra di loro così concordi
Da evitare che si scateni una guerra commerciale al loro interno
Basta guardare alla difficoltà dei rapporti tra Europa Stati Uniti e Giappone
Per sapere che questa tranquillità sulle retrovie dell'economia occidentale non c'è
E questa care dice è una grande contraddizione quando si affronta il problema di come l'Occidente può aiutare l'Est a superare la crisi economica nella quale è caduto
E questo è un grande limite
Della espressione più radicale del capitalismo
Cioè di un capitalismo che affidi tutto alla competizione
E che voglia cancellare ritenendole in ogni caso
Strumenti economici del passato qualunque intesa qualunque accordo qualunque programma nella sua organizzazione economica interno
Terza osservazione
La Democrazia Cristiana
Be'l'ha già detto molto bene
Sergio Mattarella non faccio che riprendere forse sviluppare per qualche minuto una sua considerazione
Noi non possiamo accettare
L'analisi di chi sostiene che la Democrazia Cristiana
Ha vissuto per quasi cinquant'anni sulla rendita costituita dalla conventio ad excludendum
Io debbo dirvi che poi faccio grande fatica ad accettare l'analisi di gran parte dei politologi che fa derivare da quella affermazione iniziale
La conclusione che poi la nostra è una società bloccata
Nella quale non è stato possibile
Per queste ragioni generali della sua organizzazione politico istituzionale
Esprimere in modo pieno una esperienza democratica
In modo pieno un'esperienza democratica non si esprime in nessun Paese
Quando noi guardiamo alla polemica in corso oggi in Inghilterra
Dove le correnti illiberale che sono come dire sui diritti umani sui diritti del cittadino sui problemi delle libertà anche un poco più avanzate dei laburisti inglesi
Sentiamo chiedere un sistema politico come quello italiano
Perché è il sistema del bipartitismo puro
Inglese darsi la stabilità e il Governo mai impedisce l'evoluzione democratica del Paese scoraggia qualunque cambiamento che non si conformi
Accettandone le idee dominanti o ai conservatori o ai laburisti
Io mi chiedo se in fondo
Negli elementi più profondi della vita culturale e sociale di un Paese poi da questo punto di vista non fatemi dire altre cose che riguardano il funzionamento della democrazia che in questo momento non discuto
Se da questo punto di vista non sia state non sia più bloccata la società inglese che non quella italiana
Perché vedete diciamolo ai socialisti
Questa società bloccata proprio per che fondata sulla conventio ad excludendum
Ha determinato l'uscita dei socialisti dalla politica frontista e l'avvio di un'esperienza al di autonomia e di riformismo da parte del Partito Socialista Italiano
E poi come può fare certe osservazioni l'onorevole Altissimo perché se può essere vero che l'anticomunismo è diventata politicamente una forza della Democrazia Cristiana
Dalla quale vincendo perché avrebbe potuto anche per erodere la Democrazia Cristiana tratto vantaggi in termini d'influenza sul governo di questo Paese
Ma qualche vantaggio non mi hanno tratto dal punto di vista della logico occidentale assai più i piccoli partiti continuamente alleati della Democrazia Cristiana
In un sistema diverso sarebbero scomparsi quasi subito
Sono sopravvissuti in coalizione con la Democrazia Cristiana non per forza propria e io credo che questo vada detto
Quando quando la coalizione fatto politico non artificio elettorale fatto politico
Sul quale poi cari amici si è discusso molto anche nella Democrazia cristiana noi non dobbiamo possiamo considerare che questi cinquant'anni sono stati cinquanta anni di blocco del dibattito politico non sono stati nemmeno nella Democrazia cristiana
Totti anni di contrasto vivace duro dentro e fuori la Democrazia Cristiana
Quando la coalizione diventa consociazione
E allora lentamente si forma quelle idea ho visto che è diventato uno slogan degli amici della Rete ma vorrei rivendicare rispetto a questa formula una primogenitura perché fu il primo a dire
Che la consociazione o rischia di produrre un partito unico lottizzato in questo Paese
Io credo che gli amici che escono dalla Democrazia cristiana per qualche tempo camminano utilizzando Risorse di riflessione che sono nate all'interno del nostro partito
Mi auguro che sappiano camminare con le proprie gambe anche in seguito i non soltanto utilizzando riflessioni che fanno parte e più in generale dell'esperienza cattolico democratico
Ma diventa consociazione quando si indebolisce la democrazia cristiana
La tendenza a cambiare della coalizione formula politica assolutamente corretta
Fondata politicamente motivata politicamente
Anche il Partito comunista alla ricerca dei suoi alleati in fronte lirismo era una politica di coalizione
Diventa consociazione
Quando la Democrazia cristiana si indebolisce quando di conseguenza la maggioranza si indebolisce
E deve fare i conti per governare un Paese in subbuglio anche con la buona volontà dell'opposizione
La quale dal parte sua ricordiamo le analisi di Moro ed era in grado di fermare la maggioranza ma non di produrre una alternativa di governo alla maggioranza anche se questo era il suo Obiettivo del rimasto il suo obiettivo
Ecco dove viene fuori la conservazione è una fase di transizione fa di passaggio una paio di incertezza
Non è la formula di una politica in qualche modo l'espressione di una crisi politica di politica è un fatto possiamo discutere all'infinito
Ma la cosa più grottesca e imputare alla Democrazia Cristiana una realtà che nasce per indebolire sostituire la Democrazia Cristiana
Ora questo elemento di consociazione questo passaggio aveva in sé il discorso dell'alternativa
Erano per l'alternativa le scelte del partito comunista
Egli era e il regista è stata fino all'ultimo congresso di Bari
Ispirata ad una ipotesi di alternativa anche se da raggiungere con la guida socialista attraverso l'unità socialista la politica del Partito Socialista Italiano
E dobbiamo dire del tutto legittimamente perché è vero che la democrazia matura
Della quale noi in passato abbiamo parlato e una democrazia nella quale si possano realizzare l'alternativa
Senza che
Chi vince in qualche modo fondi altri quarant'anni di regime fondati su un'altra conventio ad excludendum in questo caso senza alcuna motivazione
Nei principi della democrazia e della libertà
Quindi non c'è dubbio che quello era un obiettivo da perseguire
Debbo dire che così come era c'era qualche diversità tra l'alternativa di sistema della quale prima parlavano i comunisti
E
L'alternativa di governo della quale si parla oramai da qualche tempo
Cioè così qualche differenza ancora
Tra la fisiologia dell'alternativa cioè un'alternativa come momento della democrazia
Io credo che la più gran parte della moralità nei comportamenti
Dei partiti e soprattutto dei singoli politici democratici stia nel rischio di non essere rieletti o di non tornare ad essere maggioranza
Quindi l'alternativa è fisiologica alle radici etiche della democrazia
Ma non c'è dubbio che questo termine non ha avuto e non ha soltanto questo significato
Basta vedere questo gran parlare di fine del comunismo come di occasione per realizzare una maggioranza in alternativa alla Democrazia Cristiana
Per rendersi conto che il termine alternativa ha anche il significato di svolta politica
Quindi ha un suo contenuto storico concreto che nella realtà italiana significa operare per realizzare una maggioranza di governo senza la Democrazia Cristiana
E allora da questo punto di vista questa alternativa che sembrava difficile nel settantaquattro e avrebbe avuto a loro un'egemonia e una guida comunista
Una parente di permettetemi ripeto riprendendo le cose che ha detto prima Sergio poi andrò avanti molto più rapidamente
Gli anni dell'emergenza del terrorismo
E beh cari amici
Che noi non proprio perché non ci può essere questa
Analisi mediocre questo appiattimento riguardo al passato
E e noi dobbiamo dire che tutto quel clima si era creato
Nel contesto di una dura polemica quasi di un processo in piazza alla Democrazia Cristiana
Ora non noi abbiamo sempre
Compreso qual era il disegno politico del terrorismo
Non potevamo dare il riconoscimento dello Stato democratico acque disegno politico questa è la sostanza della questione
Non questione nuova e gli amici del manifesto che a queste cose sono state molte volte attenti non possono oggi sostenere che il governo che si stava per votare all'inizio del settantotto era un governo di legittimazione del partito comunista
Perché i comunisti in quei giorni discutevano se astenersi o votare contro un governo che loro ritenevano invece una
Preparazione di una prossima campagna elettorale anticipata
Allora la storia va fatta con verità e correttezza sennò
Questo tentativo di azzerare tutto di riportarci tutti sulle stesse posizioni di ricominciare
Da dopo il golpe primi si diceva da dopo il muro
Quasi una sorta di ritorno di ogni partito ad una primordiale verginità sarebbe un grande inganno ed una grande falsificazione della storia
E io
E io invito soprattutto i giovani i nostri amici a non cadere in questo inganno
Ah non immaginare che una politica generazionale comporti l'azzeramento delle scelte che l'hanno preceduta perché sarebbe un grande riflusso verso gli errori del passato
E allora se l'alternativa è anche svolta
E non c'è dubbio cari amici a me sembra così
Ma mi pare che se sir facesse si rifacesse oggi al congresso di Bari il Partito socialista in questa direzione andrebbe in modo ancora più pronunciato di quanto non lo ha fatto a Bari
La crisi delle alternative del del comunismo e anche crisi almeno per i tempi politici per i i prossimi mesi per i prossimi anni della strategia dell'alternativa alla Democrazia Cristiana
è una strategia che non ha più una politica potrà recuperarla potrà recuperarla ma nulla oggi
Io sono d'accordo con De Mita
Nel dire che è un poco inquietante
La rapidità con la quale la nuova dirigenza del PDS liquida
La sua storia
è un poco inquietante devo dire che sempre ho avuto un problema che è rimasto per me irrisolto nei rapporti con i comunisti
Ho sempre temuto il giorno del quale dicono sono cambiate le condizioni politiche
Senza spiegare senza dire sono cambiate cioè si è creata un'altra opportunità siamo cari amici ancora dentro la verità rivoluzionaria che il cuore delle divismo bisogna riconoscere quella classe politica deve riconoscere che anche la sua cultura politica del suo modo di pensare di progettare la politica è scosso dalla crisi del partito comunista sovietico
Nonché da settant'anni ne aspettavano il crollo
Come come in qualche modo hanno scritto sull'Unità quasi che fossimo noi dall'altra parte
Quindi c'è
C'è una crisi politica dell'alternativa
Una crisi elettorale
Perché non credo che sarà possibile ad una nuova alleanza di sinistra
Che legittimamente si può proporre per il futuro legittimamente mettere insieme i socialisti il PDS Rifondazione comunista e i partiti laici per costruire un'altra maggioranza
Quindi mi pare che sia
Allontanati ma io credo che dobbiamo fare una riflessione che in qualche modo può incominciare guardarci
Ho l'impressione che la crisi di questa alternativa al suo allontanamento
Mette in crisi anche la stesso modo di fare opposizione nel nostro sistema democratico
Perché non c'è dubbio che la forza dell'opposizione
La forza nelle istituzioni e la forza nella società civile potremmo dire guardando a qualche anno del passato anche nelle piazze
Era dovuta alla previsione che si sembrava inevitabile di un'alternativa politica
Ora quando un partito perde questa possibilità di parlare il nome di un traguardo di un grande traguardo di trasformazione e quasi rinuncia a questa possibilità
Io credo che si indebolisca molto anche la sua forza non dico di alternativa ma di opposizione e questo è un problema della democrazia anche un altro problema
Perché la tendenza della vita politica oggi a rinchiudersi tutta dentro la maggioranza e dentro il governo
Ed è qui che prima anticipavo il mio timore che questa cultura sia più diffusa non riguardi soltanto dico tra virgolette i Dorovtei della Democrazia Cristiana riguardi anche molti nostri amici
Che giudicano la politica in ordine alla concreta amministrazione del potere la quale sconfina in questa logica inevitabilmente
Nella concreta amministrazione degli affari
Cari amici
Chi le ha sperimentate
Che le ha sperimentate ed è stato contrario a queste procedure
Sa che questo è il veleno presente dentro le leggi speciali che hanno largamente condizionato la spesa pubblica negli ultimi anni nella vita del nostro Paese
Sa per quale ragione un provvedimento legislativo respinto dal Parlamento quando comporta otto mila miliardi di spesa delle strade è approvato quando ne comporta ventiquattro mila
Perché essi sono aggregati altri consensi attorno ad un'operazione dal punto di vista della correttezza e trasparenza politica insostenibile e questi altri consensi sono anche ai consensi dalla sinistra democratico cristiano
E questo esempio vale in generale vale nelle realtà locali oggi si giudichi sia giudicati non rispetto all'obiettivo all'interesse generale ma al mondo concreto di risolvere un problema rispetto al quale
Esistono interessi particolari
Quindi c'è questo rischio chiudersi della vita politica dentro il governo non esserci più il ruolo dell'opposizione
Determina mio parere un pericoloso degrado almeno un rischio di reale degrado della sostanza della politica non della forma della politica
E voi sapete che allora però se ci fermassimo qua
Se ci fermassimo qua cari amici ci sarebbe tutta una parte della democrazia cristiana che potrebbe dirci belga avete constatato che si è esaurita
La vostra funzione nella Democrazia Cristiana ma siccome la politica oggi è questa
Siccome oltretutto non corriamo nemmeno un rischio di essere messi in difficoltà se non dal leghismo
Che però in questa logica è un aspetto di questa degenerazione politica non è un'alternativa vorrei dire che in qualche modo ne è un'accelerazione
Nel rifiuto di ogni interesse generale del rifiuto di ogni orizzonte di solidarietà nel rifiuto di ogni politica nazionale
Nella illusione
Che il non mondo
Condizionato dalle regole generali dell'Europa in futuro dell'economia mondiale si possa gestire una politica senza un profondo ancora mento una realtà storica
Quindi quello può essere un fastidio per una politica di regresso di destra ma tutto sommato gli è connaturale non è un caso che alcuni nostri amici
Che hanno avuto e hanno una tendenza molto pragmatica alla politica hanno già più volte teso la mano alle liti non è un caso
Perché in qualche modo la pensano nello stesso miniera considerano la politica la stessa cosa
E allora qui è il problema che noi dobbiamo affrontare l'ora commessi va avanti nella politica nazionale se questo è il rischio che ci sia una sorta di blocco
Che invece di cogliere la nuova aurora come è stato detto noi si consideri che tutto si è fermato che la politica sia dichiarato sono due le ipotesi fondamentalmente o noi dopo il comunismo riteniamo che abbiamo cancellato la categoria del nemico che non a caso in Carniti alla categoria fondamentale della sua politica
Abbiamo Temple nemico si ferma la storia
O noi riteniamo come dobbiamo ritenere che una nuova Aurora che c'erano delle questioni che il comunismo ha tradito ma alle quali noi dobbiamo dare una risposta
E allora cari amici
Il problema di una politica che continua
Che superata la stagione delle ideologia e continua con un riferimento più forte alla realtà del Paese alla realtà sociale del Paese nuove orizzonti del mondo è un problema che deve riguardare la Democrazia Cristiana
Noi certamente cancellando le ideologie come si è detto ieri abbiamo gettato via le mappe ah vedete le ideologie sono delle mappe falsificati
Perché se fossero delle mappe giuste porterebbero di risultati se non hanno portato a risultati
Vuol dire che e che costruisce una ideologia lo dice molto bene Giovanni Paolo secondo la Centesimus Annus non ci può essere la pretesa di dare la risposta totale alla storia di anticipare con una concezione totalitaria la storia del mondo non ci può essere questa pretesa
Quando noi parliamo di valori
Della persona umana come valore fondamentale del riferimento politico a me pare che noi invece parliamo di una bussola
Cari amici diciamocelo francamente io ritengo che politicamente le scelte dei cattolici italiani saranno in larga misura anche domani a favore della Democrazia Cristiana
Anche se ritengo che da questo punto di vista Sturzo era più avanti di De Gasperi ed anche più avanti di Maritain
Ma c'è una ragione
Perché Maritain
Scrive nei decenni del trionfo dell'ideologia ha bisogno di dare un fondamento forte anche all'idea della civiltà della città cristiana
E De Gasperi organizza la contesa politica
Contro un fronte Isma'che allo zoccolo duro nelle ideologia ma sulle di lista quindi c'era in qualche modo l'esigenza di ricorrere a qualcosa di analogo per reggere alla prova non sarebbe stato assolutamente sufficiente proporre un programma
Sociale o la politica dei redditi o qualche cosa di questo genere per vincere quella grande sfida storica
Però se noi diciamo che i valori sono una bussola e non una mappa
Bene allora servono per andare anche in diverse direzioni cari amici servono per andare in diverse direzioni la bussola mi è utile se vado a nord ma vi è utile anche se vado su tutto
Questa è la sfida alla quale dobbiamo fare fronte come democratici cristiani
Sapere che il porto comunismo in questo senso
Non serve più l'anticomunismo si mette a confronto con un modo di fare politica con delle scelte con dei riferimenti con delle valutazioni culturali diverse
Da quelle del passato
Dove la necessità pesa di meno
Il valore della svolta storica pesa di meno di quanto pensa pesante quindi e più importante dare però un contenuto programmatico forte alla iniziativa della Democrazia Cristiana
Rete parlare di programma
Da questo punto di vista non del programma del governo
Della Democrazia cristiana come partito turchi hanno come Partito popolare ancorato ad un programma che ha una grande valenza di qualificazione politica
E significa parlare del partito non c'è una grande differenza
Tra parlare del programma che qualifica la Nuova Democrazia Cristiana del post comunismo e parlare del partito di questa nuova fase politica
Anche io come Sergio non vorrei che chi parla di cambiare il nome immaginasse di fermarsi lì per non cambiare niente altro e forse questa è la vera ragione
Io credo piuttosto che ci sono tutta una serie di approfondimenti da fare
Sulla moralità della democrazia cristiana
Moralità dei suoi programmi e moralità dei comportamenti dei suoi uomini
Sulla capacità della democrazia cristiana di rappresentare in questo Paese
Nella sua articolazione ma anche nella esigenza di una unità di questo Paese
Dire che siamo un partito nazionale
Sturzo ha definito perioculare il Partito nazionale perché doveva rispetto all'esperienza democratica avviata con l'unità del Paese
Dimostrare che i cattolici non erano rimasti alle beghe di campanile
Dire che siamo partito nazionale
Non significa negare la consapevolezza di quanto di diverso di articolato esistite nel nostro popolo
Ma significa dargli un orientamento preciso vede cari amici ciò che io temo
è che nelle leghe non vinca al Carroccio
E non vinca nemmeno Maria Teresa cioè l'esigenza di un buon governo
Ma di tutti i democratici cristiani italiani ciò che io temo e che vinca un atteggiamento egoistico particolari Istat
Che nasconde la polemica sulla rivolta fiscale o sul qualunquismo con queste idee di buon governo che sono altra cosa
Ma se noi vogliamo vincerle cari amici
Dobbiamo recuperare il Carroccio e la buona amministrazione di Maria Teresa se no con le leghe non vinciamo anche se loro vincolo non per questi valori ma per altri obiettivi
Delle certamente poi anche il problema di una politica delle alleanze perché quando noi prendiamo più forte del discorso sul programma non ne che immaginiamo che poi la Democrazia Cristiana come dire governa da sola
Che andiamo verso un monocolore della democrazia che sappiamo che ci sarà questa questione dell'alleanza con altre forze politiche in questo contesto nuovo che ci crea
Io qui vorrei solo dire che
Lo dico più per gli amici giornalisti che fanno qualche fatica ad accettare il nostro modo di discutere
E vorrebbero vederci salire sul ring ma poi nemmeno in un pugilato in una sorta di di lotta libera sostanzialmente contro questo o contro quello eccetera per cui se non si attacca una persona tanto più alta tanto più grande può essere il titolo non sia diritto di cronaca
Io debbo dire che non riesco a capire bene la formula del governissimo
Nel senso che a me pare che quando si accentua una parola che di per sé dice tutto governo
Significa che si ritiene di operare in una condizione di straordinaria emergenza senza maggioranze che non siano tutti insieme
E senza programmi che non siano di straordinario rivolgimento delle regole nelle quali noi viviamo
Bene io non credo che siamo in questa condizione non credo che questi siano i bisogni del nostro Paese
Credo però un'altra cosa
Che in prospettiva e non per una nostra iniziativa di democratici cristiani non per un'operazione della sinistra democristiana ancora una volta eventualmente accusata di scavalcare oggi per sul vuoto scavalcare il Partito Socialista ma ci sarà sulla sinistra
Nel nome dell'unità socialista o in altri nomi
La necessità di mettere insieme le forze della sinistra tradizionale per riequilibrare nell'area di governo il peso della Democrazia Cristiana
Io credo che il Partito socialista di Craxi
Pensi a questo obiettivo certo a certe condizioni
Perché è un obiettivo che oltretutto gli permetterebbe vorrei dire quasi geometricamente di riconquistare una centralità nell'area di governo
Ora la questione che noi abbiamo e può essere risollevata nel post comunismo una sorta di pregiudiziale da parte della Democrazia Cristiana
Una pregiudiziale che finirebbe di apparire ineluttabilmente difensiva e priva di vere motivazioni
Io credo che una pregiudiziale
Non possa essere esso sollevata
Anche perché poi la democrazia cristiana senza i socialisti potrebbe fare un governo balneare ma poco di più
E quindi questo rapporto della Democrazia Cristiana non come il partito conservatore ma come partito popolare
Con una ipotetica ma io credo in qualche modo inevitabile nel tempo
Coalizione di sinistra si porrà
E allora cari amici ciò che conterà davvero sarà su quali problemi concreti si verifica quel confronto su quali problemi concreti si può realizzare nella ipotesi quella grande coalizione
Sarà una coalizione per intenderci che sa vincere il debito pubblico o che lo alimenta
Che corteggia la vera consociazione che esiste nel nostro Paese
Che è quella che alimenta al debito pubblico o che è in grado di governarla senza timori di competizioni perché elettorali a favore o contro qualcuno dei partiti
Io credo che questo sia il vero problema che abbiamo di fronte
Ed è chiaro che dobbiamo affrontarlo con con un partito che resti fondamentalmente però fedele a quelle valutazioni essenziali che hanno caratterizzato l'origine e poi lo svolgersi dell'esperienza
Cattolico democratica
Lo dico in tre parole
Noi abbiamo sempre attribuito alla politica dei limiti i limiti di Moro alla politica la politica non è tutto
Ma sappiamo dello stesso tempo ce l'hanno ricordato recentemente i vescovi che è un dovere del cittadino l'impegno nella politica
Secondo
La nostra esperienza democratica ha radici religiose mentre in passato
Si sarebbe potuto dire che le radici religiose un'esperienza politica portano ineluttabilmente allo sbocco integralista o fondamentalista OPA pista che dir si voglia
Noi sappiamo oggi ce lo dice la Centesimus annus
Che una visione religiosa della vita come antidoto a qualunque tentazione totalitaria è il vero fondamento di una visione laica della politica
Terzo sappiano
Una democrazia senza valori decade
Ecco perché
Più di altri ma non da soli fortunatamente anche molto le correnti laiche dicono le stesse cose sappiamo che già mettere dei valori a fondamento della nostra esperienza democratica
Cambiamenti del partito devono andare in questa logica li ha indicati Sergio il nostro è un partito che deve cambiare molto di come è diventato non dei suoi principi del suo orientamento di come è diventato per essere legittimato a rivolgersi agli elettori
Proponendo questa ipotesi di scelta politica e quindi in questo senso continuando quella che è un'esperienza che noi riteniamo sia stata fondamentalmente positiva per il nostro Paese
Ringraziamo Guido Bodrato
Ringraziamo Guido Bodrato per la sua lucidissima relazione io non l'ho interrotto un po'perché mi voleva la coscienza da Prato a lungo
E un po'perché credo di aver fatto vere altronde però come qualcosa detto in questi giorni sarò implacabile con gli altri oratori del processo
Prego
Adesso la parola e a Giovanni Galloni
Con
Su cui grava il carico
Cari amici quei grava l'insolito carico di un diverso rapporto con il tempo
Erano se va bene spero spero non posso promettere morte sia perché ha qualche cosa da dire l'altra parte io ormai parla una volta ogni due anni e quindi
Mi dovete consentire qualche piccola deroga anzi devo ringraziare la becco
E che
Mi ha invitato come sempre
E la piccola però Kakà ma invitata questo convegno l'anno scorso non poté divenire ero stato appena nominata vicepresidente avrei creato scandalo mi resi conto creata scada quest'anno ci ha riflettuto momento
E in relazione soprattutto al tema
Che gli veniva proposto
Ho pensato che si trattava di un tema che non mi faceva venir meno ai miei impegni fissati per legge per cui io non posso fare atti di partito
Perché in realtà si trattava di affrontare un tema che non riguarda nemmeno solo la democrazia cristiana
Riguarda in questo momento tutti i partiti politici Italia e qui forse dirò qualche cosa che sulla quale non sono d'accordo con gli amici qui presenti con alcuni degli amici pretese qui presente
Ma io ho sempre ritenuto e ritengo ancora ora anzi fatti recenti mi hanno confermato in questa mia opinione
Che il primo vero grande problema di riforma istituzionale il problema del partito tutti gli altri sono problemi consequenziali
Perché se è vero che siamo di fronte alla crisi epocale dell'ideologia e la crisi investe i partiti ideologico i partiti che hanno finora fronteggiati partiti ideologici investe i partiti
E purtroppo chi vi parla qui mi rivolgo soprattutto ai giovani
Per la mia esperienza e per le mie responsabilità passa
Devo dire che io appartengo ad una generazione
Che ha grandi responsabilità
E che non può
Far finta di non averne avuti io credo che una sinistra democratico cristiana e non arriva fino in fondo
Riordinare le sue responsabilità non può
Barack noi siamo una parte della Democrazia cristiana cui si ci siamo staccati
Una parte della Democrazia Cristiana
Che ha avuto per quasi un quindicennio
La responsabilità della democrazia cristiana
Prima con la gestione di Zaccagnini poi con la gestione che nega e ci siamo posti un problema fondamentale
In tutte e due le gestioni il rinnovamento del partito
E dobbiamo riconoscere questa è la ma l'amarezza
E nel riconoscimento che dobbiamo fare sul quale dobbiamo scavare Bini in fondo per vedere le ragioni le cause non possiamo essere tranquilli finché non abbiamo approfondito Filippo del perché pur essendo a Chiba inviati per quasi un quindicennio su questo tema del rinnovamento del partito
Poi i risultati sono stati alla fine che prima il preambolo c'ha fatto
Prego i giornalisti io andai interpretazioni sbagliate il giorno il pro e il contro il il partito di Zaccagnini è poi l'ultimo congresso affatto sto cioè a un certo momento di scirocco all'Itzhak e tutte le forze anti rinnovamento e hanno avuto parti
Però oggi
Questo problema del rinnovamento diventi problema fondamentale essenziale per la lista per la sua provenienza della Democrazia cristiana e di tutti gli altri partiti democratici in questo Paese
Senza di che non illudiamoci
Quello che è avvenuto nei Paesi dell'Est sia venuto certo perché si trovavano di fronte a un partito unico
E quindi il partito unico era il partito dello stato e quindi sono stati scardinati questi partiti ma anche noi
Abbiamo ereditato dal partito unico fascista col ci alla e l'abbiamo trasformato in un pluralismo democratico certamente
E però siamo subentranti
Ed è per questo che ieri avessi discussione può essere messo in discussione oggi e su questo che tutti i partiti devono fare una revisione critica amplissima che è alla base di qualunque discorso poi di rinnovamento delle istituzioni perché qualunque rinnovamento delle istituzioni se non c'è rinnovamento dei partiti e aria fritta
E aria fritta i colleghi ricorderanno forse ancora più aggravati
Così ha ragione
Mi pare che l'abbia detto Mattarella oggi chi pensa di cambiare i sistemi elettorali verso due nel due mila le verità che così si cambi tutti no si non si cambiano i parcheggi si peggiorerà la situazione
Ecco perché dobbiamo ritornare
Alla radice nel
Partito popolare ecco qui c'è la novità delle cose che vi volevo dire ci perché quando si parla di partito popolare in questo senso ha parlato anche Bodrato
è normalmente il nostro pensiero corre a Luigi Sturzo
Ed è
All'UDC Sturzo credo che vada rivalutato
Non diminuito rivalutato
Perché Luigi Sturzo non è solo il fondatore della concezione del partito popolare dei cattolici
E secondo me il costruttore di una concezione nuova del partito e nel momento in cui si supera la fase dell'ideologia diventa il modello in qualche modo comune lo vogliono non lo vogliano lo accettino l'oggetto da tutti i partiti democratici questo ecco
Certo Sturzo però non nasce dal suo
I miei studi più recenti adesso che mi occupo meno di politica attiva e ho qualche tempo in più per dedicarmi agli studi per quattro Canale Diversi mi hanno portato a Rosmini
Quattro Canale diverso
Primo canale lo studio della filosofia del diritto di Capograssi
Che mi ha ricondotto
A Rossini
Secondo Canale lo studio e la rilettura degli scritti di Alexis Totti la
Che mi hanno riportato a Rosmini
Terzo canale
Le linea e le concezioni
Che ho ritrovato nella Centesimus Annus per canali vari riportano anche se Allo studio chiusi
E tacque in sterline
Da queste posizioni
E emerge che cosa emerge nonché Sturzo abbia copiato Rosy Bindi non
Che assumo
Però ho avuto delle testimonianze prima di tutto la recando né
E in Sicilia
Nella diocesi che fu del fratello di ti Sturzo no Caltagirone la diocesi Piazza Armerina
E li risulta con evidenza dai documenti che il fratello di Sturzo
Vescovo di Piazza Armerina era stato segretamente è uno studioso accanito di tutto Ruspini
E che aveva comunicato lì su due persuasioni al fratello c'è una fitta corrispondenza in parte l'epistolario intanto anche
Non documentata in questo senso
Secondo la testimonianza di De Rosa
Il quale in uno dei colloqui che ebbe con Sturzo ebbe da questo tutto questa super stupefacente dichiarazione
Chi essi dice della mia vita ho dovuto insegnare Rosmini senza nemmeno cita
Perché le condizioni
Della lotta dei neo tronisti contro Rosy Bindi che lo volevano addirittura dichiarato eretico e le prese di posizione del Santo Uffizio controllo Spini rendevano prudente ad un sacerdote il pienone citare ma che non i rospi
Avendone preso tutta la la tutto
Avendo sostenuto queste tesi pochi giorni fa proprio il ventisette agosto al convegno della venticinquesimo corso della fatte dallo sventolio comunica fatto anche una pubblicazione
Una lavoro di circa centottanta pagine come te non è che il Consiglio vedi leggeva qualche coppia credo che ne sia rimasta ancora
Ho avuto l'obiezione di Sergio Cotta il quale mi ha detto sì
Ma Rosy Bindi non ha parlato mai nel partito ed era
Rosy Bindi ha parlato delle istituzioni e serissimo tempo ma non abbiamo il tempo naturalmente potremo approfondire il discorso
Eppure Sturgeon ricava dal pensiero lo svegliano il concetto originario di partito popolare
E lo ricava per due canali Primo perché approfondire nasce da una lettura diversa e moderna Delle cinque piaghe della chiesa di rospi
Le cinque piaghe della Chiesa riconoscibili anticipa il Concilio ecumenico Vaticano secondo investì inventando il concetto di popolo di Dio
Che poi porta fino alle estreme conseguenze perché considerando la chiesa la Società teologica perfetta
Ne arriva alle conclusioni che i parroci e vescovi devono essere eletti dal popolo degli non nomina
Naturalmente mi lasciò capire che cosa significasse questo da questo e come giustificasse tutte le ire poi viene otto misti
E eterei voleva il popolo di Dio
Dal concetto di popolo di Dio applicato alla società perfetta Sturzo usando la terminologia non usava la terminologia Rosmini Ana per non scoprirsi
Però certamente la trasforma nel quella che per Sturzo Rosmini era la Società imperfetta cioè la società civile che per lui era la Società in permetta e nasce il problema del popolo
E quindi di una forza politica che Rosy Bindi alla fine condannato i partiti
Perché vedeva il modello del Partito liberale cioè li considerava fazioni
Gruppi intesi a Fontana fondare il potere particolare
L'altro aspetto per cui Sturzo ricco coglie da Rosmini concetto di partito ai finalismo perché ovviamente Rosmini ha il grande merito storico ancora non riconosciuto di e chiedevi assorbito il liberalismo e di averlo superato
Questo Risolo testimonianza i lunghi colloqui tra Rosmini e Manzoni Manzoni ancora un cattolico-liberale
Rosmini era andato oltre perché
Il cattolicesimo liberale non li risolveremo il suo problema filosofico del rapporto fra libertà e verità
E allora introduce il concetto di finalismo nelle istituzioni idealismo particolare incerto il concetto di figli Alice molto pericoloso
E di questo benissimo ed ecco
Perché il concetto di vitalismo è un concetto che viene introdotto dall'ideologia inverosimili combatto le ideologie però combatte anche
Lo Stato agnostico punto che viene evitato Castruccio Sturzo e contro lo Stato Nichi cosa già di intermedio tra lo Stato e il mio ostico e lo Stato ideologico
Vi è una concezione dello Stato che si identifica nelle istituzioni previste da una Costituzione
Le quali istituzioni previste dalla Costituzione rappresentano qualcosa di più delle leggi rappresentano lo sforzo spirituale compiuto da un intero popolo di darsi un assetto permanente quindi di costituzione rigida
E qui che allora viene fuori il problema
Anche qui ho avuto qualche contrasto con cotta però credo davvero giornalino cotta dice che Sturzo
E cioè che Rosy Bindi e anche Capograssi erano favorevole alla concezione del diritto naturale io sostengo che almeno la concezione tradizionale del diritto naturale viene respinta
Sia da Rosy Bindi che da Capograssi
Sia dalla concezione del diritto naturale che viene da Grozio del giusnaturalismo laica non sia la concezione del diritto naturale che è stata invece accettato ufficialmente dalla Chiesa
Perché dice questi uno dei punti più delicati anche per l'ortodossia
Della di di rospi perché dice c'è un finalismo intensa ecco
E intense col cioè la società che produce il finalismo e non realizza nella costruzione per cui le leggi
Sono subordinati alla Costituzione quindi inventa per primo la Corte costituzionale
Allora partendo da quel posto
Sturzo costruisce il concetto di partito popolare
Che è un partito
Che rappresenta la comunità degli uomini
In una società imperfetta come da punto di vista cattolico e la società
Civile
Che però perché imperfetta è imperfetta perché mentre l'altro getta perfetta la la la Società teologica perfetta anche la Chiesa è formata indetto non entriamo nel merito di persone
Problemi da un certo punto dice non possiamo dire che ogni uomo sia persona sia solo persone o se no ogni uomo sarebbe uguale a Dio l'uomo è in parte individuo e in parte perso
La società in tarda età è la società che ha una ispirazione dei valori superiori non religiosi nel senso stretto della parola qui a ecco anche qui l'ecumenismo di Rosmini d'anticipo
Ma quel senso religioso che ci fa superare le concezioni parla concezione materialistica quindi è un senso comune anche a più religioni Ruspini combatterli protestanti però diceva comune non solo ai cattolici ma anche ai protestati e alle religioni Fear comune ispirazione spirituale
Quindi un orientamento spirituale anche senza del quale non ci può essere attività sociale principio fondamentale di di non spegne
Che nell'uomo cioè il divino comunque
E quindi per questo non ci può essere nessuna costruzione di Società Civile anche laica
Che non abbia una finalità ulteriori e questa finalità ulteriori in termini laici viene espressa nell'ordinamento costo
Allora qui nasce un concetto di partito
Popolare non nel senso del popolo di Dio certamente ma in un senso laico
Che ha una finalità
E la cui finalità non può che essere il programma col quale il partito che occorreva realizzare infine gli obiettivi della Costituzione
Di qui passaggio da una concezione il Partito Popolare ha una concezione strettamente collegata di partito programmatico e mi fa piacere che anche Bodrato sia avvenuto su queste stesse conclusioni ma poi c'è il passo ulteriore dal partito costituzionale
E qui nella formazione e nella impostazione del Partito Costituzionale c'è la soluzione dei problemi compreso quello che ci agita in questi giorni del governissimo
Cosa vuol dire partito costituzionale
Partito che prescindendo da ideologie particolari
ENI enuncia un programma
Col quale tenta di dare una risposta ai problemi dell'attuazione dei principi costituzionali
E allora è evidente che i partiti si devono coalizzare fra di loro e alleare fra di loro sui programmi
E di qui nasce quel concetto mi dispiace che in alcuni convegni passati ci si è stati un qualche ma l'intenso fra medici via Arco quando io sostenevo il governo il il governo programmatico perché il governo programmatico non era allora poi
Mi pare che abbiamo superato tante cose quindi ha superato anche qui il dibattito
Governo programmatico era il governo che si realizza attraverso l'incontro e l'accordo tra i partiti
E che hanno in comune una base programmatica di attuazione della Costituzione quindi si supera il form ulivismo
Astratto che in fondo ha dominato la vita politica del Paese da oggi e che deve essere superato nel momento in cui noi passiamo dalla alla fase dell'ideologia alla fase successiva a quella dell'invio
E allora se questo è vero è evidente che noi abbiamo la grande distinzione tra partiti costituzionali e partiti no costituzionali quali sono i partiti costituzionali del nostro sistema quelli chiesti che realizzano l'articolo quarantanove della Costituzione
Ma l'articolo quarantanove della Costituzione e prevede un partito che dà un contributo se si tratta di politica nazionale problemi della nazione e quindi non può che essere partito nazionale se si tratta di problemi locali
Al programmi con cui si realizzano nelle istituzioni locali ma nella concezione
Di Rosy Bindi che Sturzo fece propria la visione internazionale
Lo spirito parte dal concetto della Società e Schio logica
Imperfetta che per lui è la Società internazionale
Cioè lui vede la Società domestico la la la tripartizione di Rosmini alla società domestica che sono le società intermedie a miglia all'impresa Lalla il sindacato la scuola così ci sono pagine bellissime la questura sottratto preme sulla libertà della scuola sulla sui problemi della famiglia eccetera
Poi c'è la società
Nazionale la società civile la società civile che corrisponde alla Società la dimensione giusta alla dimensione nazionale e poi c'è la Società
Ecumenica come lui la chiave la società teologica i imperfetta perché era perfetto è solo la chiesa la solita teologica e permetta che la società e la comunità di tutti gli uomini
Con
Deve deve rispettare certi principi anche questa di ordine costituzionale che sono i principi e i diritti dell'uomo
Allora Sturzo riprende riprendendo questa linea
è chiaro che c'è la distinzione tra partiti costituzionale partiti da un costituzione
Un partito che si forma non sui programmi generali dello Stato
E della nazione ma nessuna ma che è monotematico non può essere partito l'arco costituzionale nel senso dell'articolo quarantanove
Un partito che è localistico che si forma in una parte sola tra il Paese e vive in quella parte sola per Paese non può essere partito costituzionale
Però questo non vuol dire
Che non si siano anche se sul piano della libertà associazioni riconosciute che debbano avere il loro riconosce
Allora di darci un problema che il primo limite nelle alleanze politica è un limite di alleanze politiche tra partiti costituzionali
E tra partiti costituzioni si formano maggioranze e minoranze in relazione alle convergenze di Praga
Allora dice valore il governissimo
E io non lo so io sono d'accordo con moderato e pagasse perfettamente la fa cedevole Sivo fare uno scenario per esempio
Immaginiamo lo scenario
La democrazia cristiana
Vale lezioni e credo che farà è ovvio che farà dirà al Partito Socialista andiamo alle elezioni dicendo al corpo elettorale che rinnoveremo l'alleanza anche nella prossima legislatura
Immaginiamo cosa probabile
Che il Partito socialista e rifiuti questa fra
Perché porta avanti come dicono anche i giornali di oggi una linea di dialogo delle sinistre
Si fanno le elezioni i risultati elettorali immaginiamo che siano poi era democrazia cristiana un buon risultato però da sola senza i socialisti non può fare il governo lei sinistri hanno un buon risultato però da sole non possono fare l'alternativo
Potremmo forse trovarsi nella stessa situazione in cui ci trovavamo nel settantasei
Quando i socialisti gestissero con voi al governo non torniamo se non ci sono anche i comunisti adesso potrebbero dirci con voi al governo non torniamo se non c'è tutta la sinistra dentro il governo
E ieri non lo so questi sono problemi che si porranno a quel punto e si potranno vedere e io però non posso mai dimenticare un discorso breve invece
Moro quando si discuteva del del futuro della solidarietà nazionale e Moro mi raccomandava curativi liberali
Genti d'accordo perché un giorno potranno essere utili perché indubbiamente Cuesta questa coalizione questa coalizione è andrà avanti ma poi si romperà dopodiché ci sarà inevitabilmente lo scontro ci sarà inevitabilmente Nusco
è probabile
Che anche se si verificasse queste ipotesi
E di un gol di una grande coalizione come quasi stato di rigidità perché non ci sono altre possibilità
Poi dopo questa coalizione avrebbe come tutte le grandi coalizioni una vita breve perché poi ci sarebbe di nuovo un'altra prova di appello di alternanze di alternativa io il futuro dell'alternativa della possibilità di alternative la vedo
Lungo questo scenario non la vede in questo sono d'accordo con moderato che non le vedo non vedo le condizioni immediate ma questo scenario può consentire che si realizzi l'obiettivo di questo genere allora ecco riassume e conclude
Io credo esce sono sono costretto a concludere proprio io credo io credo che
Noi possiamo
Affrontare gli anni due mila che di questo si parla
In quali condizioni
Con il partito così come oggi e con i partiti così come oggi sono non siamo in grado di affrontare gli anni due mila
Perché sei partito
Considera come il suo obiettivo finale principale qualunque partito e questo è un problema nostro problema dei socialisti aprono purtroppo di questa nostra grande delusione anche del PDS
Considerato un rimando a tutto la conquista del potere o il potere e non considera invece il potere è certamente uno strumento Mauro stupendo per raggiungere un Firenze i partiti non si orienta la finite le ideologie in questa direzione il cambiamento del profondo ed è faticoso
Io non vedo per questi partiti lo dico per la democrazia cristiana
Per questi partiti italiani un futuro negli anni due mila
è necessario che ci sia un cambiamento altrimenti ci sarà qualche cosa che noi non possiamo prevedere chiamiamo le leghe che abbiamo le rivolte che abbiamo sul movimento generale che costringerà i partiti a cambiare noi abbiamo questo
Peso sulla coscienza
Che abbiamo tentato perché abbiamo intuito e visto che il problema vero era quello del rinnovamento del partito
Non ci siamo riusciti però oggi diciamo che il problema non è stato della democrazia cristiana il problema è generale o questi partiti cambiano o altrimenti il collegamento politica affari avevo scritto delle pagine che non leggo per brevità ma sono di un'ora pesantezza notevole ma delle risparmio che nascono dalla mia esperienza attuale di vicepresidente del consiglio superiore della magistratura
Perché quando ne vediamo
Italia già lenti da parte della
E ci dicono ma qui dovettero risolvere il problema dei rapporti
Con la classe politica
Ma quali rapporti con la si pone non ci sono normalmente
Rapporti diretti tra classe politica e delinquente organizza ma sono nelle cose indiretti
Quando un cittadino si vede taglieggiato perché non può esercitare la sua attività commerciante lo dico per cento di imprenditori se non paga la tangente
Come stupirsi poi che serva in consiglio comunale sino al comune se va alla Regione e chiedano le tangenti per cosa leggi da un certo momento non considera il tutto concluso nello stesso problema ma è possibile che facciamo la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata cioè l'organo aprivamo analizzato i partiti e le amministrazioni dei partiti
Questi sono i grandi problemi che nascono alla necessità di cambiare il partito trasformare il partito
Avere Pascucci cambiare in questo cambiamento epocale è necessario arrivare alla rinnovamento del partito e non ci siamo riusciti però ci dobbiamo riuscire altrimenti è questo sistema che non protegge
Grazie a Giovanni Galloni
Per le Poste di grande interesse che ci ha detto e per la passione con cui ce le ha dette
Grazie anche per avere forzato se stesso contenendo se in tempi ragionevoli
Io adesso subisco una duplice contrastante pressione che rimetto democraticamente all'Assemblea facciamo intervalli dieci minuti o continuiamo direttamente
Per sperare la risposta meno aggressiva conteniamo
Adesso la parola
Gianni Fontana
Che ha come come da programma da riflettere sulla DC Partito Democratico
Cari amici
Credevo di sapere cos'è un partito democratico
Ma anche a motivo del nostro convegno ho cominciato a dubitare del mio elementare sapere
Gli altre cose in verità
Sto perdendo le poche certezze di analisi e di giudizio acquisito in anni di militanza politica
E temo che la confusione che mi opprime
Investa anche vaste aree della nostra periferia
Viviamo in un momento attraversato dal vento violento del revisionismo intorno all'interpretazione della nostra storia
Un revisionismo inteso a chiudere la storia della Repubblica
Interpretata come Repubblica del passato
Repubblica dei partiti del passato dell'antifascismo e del compromesso ideologico
Il fascismo non è più il comunismo non è più l'unità politica dei cattolici si dice
Non ha più ragione di esistere
Un patto nuovo si impone a fondamento di una nuova repubblica
Il disorientamento della base crescente e pur apprezzando la prudenza politica
Per non inasprire i rapporti già difficili
E per non concorrere alla politica spettacolo
In questi giorni mi sono spesso chiesto se non sia oltre che opportuno necessario difendere una corretta interpretazione della funzione storica della democrazia cristiana nel nostro Paese
A me lo sono chiesto anche per non ingenerare a lungo andare l'impressione che il partito sia costretto al silenzio UA difese diplomatiche
Di fronte ad accuse che vengono espresse con lenta dosa Tura di acidi corrosivi
Ma l'argomento di questa mattina
è finalizzato a delineare il profilo della Democrazia Cristiana
Una proposta di ruolo di futuro nella crisi del sistema nelle nuove dimensioni della politica
Nella crescente domanda di solidarietà
Nell'urto tra società del benessere flusso migratorio di chi cerca una possibilità di vita nell'aspro contrasto tra il nord e il sud del mondo
Mi pare sia questa allora un'occasione da non perdere come del resto in verità
Lo è stato tutto lo svolgimento di questo convegno per concorrere a quell'opera di chiarificazione che la periferia reclama
La democrazia cristiana è stato un partito democratico e di valori ricco di cultura politica
Di volontarismo di classe dirigente un partito che si è qualificato in riferimento a grandi obiettivi
Sono stati i grandi obiettivi del concorso all'elaborazione della Costituzione
Alla ricostruzione
Al tentativo alla compimento della riconciliazione dei cattolici con lo Stato e con le forze di tradizione laica è stato il sostegno dell'avviamento e della difesa della democrazia l'inserimento dell'Italia nel contesto delle nazioni libere l'accettazione positiva della sfida comunista è stata la promozione delle prime grandi riforme
Ma questo passaggio
Quel partito di valori
Si è andato progressivamente trasformando in un partito di potere
E questo passaggio ha ridotto la democrazia di partito che è diventata non in senso formale ma materiale prevalentemente una federazione di gruppi in competizione per il potere
Sono degenerate le correnti
Si è incrementata l'inflazione del tesseramento si è registrato un vuoto di diritto interno di partito i fini generali sono stati sostituiti dal clientelismo
Si è operato il distacco dei vertici dalla base e del partito dalla società
In questo processo la delega tende a non considerare il delegante il controllo su di essa è diventato sempre più difficile
Non esiste la trasmissione della domanda e tutto si perpetua all'insegna di un democratici Isma'di maniera
Allora il problema che ci sta di fronte se non vogliamo fare una difesa d'ufficio del partito
E se vogliamo davvero sostenere la democrazia dei partiti
Attraverso uno sforzo per il cambiamento del sistema dei partiti come ci ha ricordato compassione poco fa Galloni
Allora tutto questo richiede da parte nostra davvero moralità disinteresse e passione di rinnovamento
Su questa linea bisogna essere uniti e bisogna essere uniti in primo luogo noi della sinistra
Noi della sinistra per i quali
Il tema politico
Il tema politico del rinnovamento del partito come ha ricordato prima Dalloni è sempre stato un tema centrale ma anche nel partito nel partito tutto ora che l'unità è stata trovata attorno alle riforme istituzionali bisognerà camminare assieme verso la riforma del partito
Camminare assieme amici senza ricorrere ad alchimie trasversali o ad ipotesi generazionali
Che sempre si ripresentano e mai si affermano e non con separatismi tra le democrazie cristiane del nord est o del Nord Ovest o di altre aree geografiche
Ma insieme ma camminare insieme adeguando la struttura del partito alle riforme istituzionali dando al partito configurazione regionale come risposta a quella dialettica tra regionalismo e centralismo e come fondamento di un partito nazionale più unito più capace di progetto politico più rinnovato nella sua classe dirigente
La conversione
Del partito di potere in Partito democratico di valori si realizza liberando il partito in primo luogo dalla partitocrazia questo è il cuore del problema
Un partito per se stesso e che conserva se stesso attraverso il potere non è un partito democratico non è un partito della Società
E non c'è un e non è un partito della società perché non dà rappresentatività dinamica quel pluralismo su cui in linea teorica afferma di fondarsi
Ma questo riconoscimento
E questa riconversione da partito di potere a Partito Democratico dei valori ruota a mio modo di vedere intorno ad alcuni punti fissi sui quali brevemente mi intratterrò e che sono il tema dei valori ricordato anche bene da Guido il tema del progetto politico
La struttura partecipativa la classe dirigente
La revisione della forma partito il partito regionale
I valori che non possono essere posti sopra le cose ma incamminati nella realtà insomma voglio dire che l'idea democratica cristiana
Centrata sulla persona sulla comunità centrata sullo stato deve concretamente manifestarsi nel diritto nelle istituzioni e nella solidarietà dentro e fuori i confini
Su questo punto non vorrei soffermarmi di più
Evidenziando come certi valori mi sconosciuti o degenerative assolutismi quali quelli quali quelli di patria o di nazione devono essere riconsiderati
E tanto più riconsiderati nel momento attuale nel quale la società si stato mi Zandomeneghi torno ad un individualismo
E ad un localismo compreso in un egocentrismo mediocre anche se ricco di iniziative di impegno
Un individualismo che non ha come il vecchio individualismo borghese riferimento alcuno con la figure sia pure a volte retorica dello Stato o della nazione
E dico questo perché sono convinto che è necessario trovare valori di unità che col minor vuoto lasciato dall'ideologia
Dai singoli problemi
Va tuttavia ripetuto e lo voglio ricordare
E con questo vorrei chiudere su questo primo punto che il valore primo il valore primo che è collegato all'azione politica
è quello che si riferisce al concreto problema da risolvere e quello che si riferisce al concreto bisogno dell'uomo concreto
Se non vogliamo cadere nel vecchio vizio di predicare e incrementare ingiustizia e povertà
Sul progetto politico ricordo solo che sono ovviamente non va inteso come costruzione metafisica omnicomprensiva globale
Ma come capacità di individuare come capacità di perseguire di realizzare i grandi obiettivi
è stato scritto e credo opportunamente che una democrazia senza grandi obiettivi diventa una democrazia malinconica
E tra gli strumenti che ci possono venire in ausilio su questo terreno voglio ricordare quell'indice dei problemi
Che leopoldo Elia ha tracciato sul numero di aprile di cita popolare scusate se faccio un po'di propaganda
Dello scorso aprile
è a mio modo di vedere una buona carta di riflessione un testo visto che ci troviamo in un convegno formativo come per ok e Azzolini continuamente ci ricordano un testo di formazione di idee ai problemi e alle iniziativa politica
In questo breve saggio
Le questioni istituzionali politiche e sociali vengono considerate in un quadro di insieme e puntualizzate compio riconosciuto rigore i Leopoldo Elia
Qui non posso nemmeno iniziare a commentare brevemente il testo ma posso promettere di farlo avere a chi avesse interesse al consultarlo
Passando rapidamente sul tema della struttura partecipativa del partito in rapporto alla domanda politica
Dirò che la struttura va intesa innanzitutto come luogo per recuperare la partecipazione dove esista il libero spazio l'interesse e la motivazione per partecipare produrre politica
Io sono convinto che per la pressione che si esercita da molte parti per i giovani che frequentano le scuole diocesane di formazione politica per il desiderio che si è riaffacciato nel mondo cattolico di ritrovare un rapporto con la Democrazia Cristiana rinnovata ci sia volontà di partecipazione
Saranno probabilmente queste energie
Che daranno in un prossimo futuro dimensione al partito politico
E mi pare che noi ci dobbiamo ad operare per impedire una sorta di addormentamento da giochi di contenimento e di favorire invece in un certo senso l'occupazione del partito da parte di queste forze
E dobbiamo adoperarci anche perché la partecipazione politica non venga subordinata al mercato delle tessere responsabile della degenerazione del partito in termini di formazione degli organi direttivi della lottizzazione del potere e di una non qualificata partecipazione
Per quanto riguarda il tema della classe dirigente maniera assai sintetica voglio ricordare che quanto più si allarga la base partecipativa
E la dimensione del partito di valori e di progetto tanto più il partito si rigenera
E che invece quanto più partecipazione valori e programma si riducono tanto più il partito scompare in una rete di notabili vecchi e nuovi con il loro piccolo grande seguito per cui si assiste ad un partito in cui si dilata al vertice e si riduce la base il discorso sulla classe dirigente non nasce dalla replica la classe dirigente attuale non di successione si deve parlare in senso generale ma neppure io credo di successione in atto come quella che avviene all'interno delle correnti
è questo circolo vizioso di eredità notarile di corrente che si deve rompere
Sulla riforma del partito dirò innanzitutto che essa deve assumere la forma del partito aperto
E ha aperto non solo al nuovo ma avverto perché promotore di una iniziativa politica non più condizionata dal comunismo
Non più condizionata dalla condanna governare e non più condizionata dal potere di interdizione di altre forze politiche
Il discorso sull'organizzazione del partito non ha molta fortuna
Tuttavia questo discorso va riproposto e vari proposto per favorire la rinascita di quei luoghi di incontro senza dei quali il partito si ripiega nel legame clientelare
Come risulta dal documento di sintesi del dibattito che l'assemblea dei quadri provinciali di Sirmione di quasi cinque anni fa
E dalla stessa proposta l'attuale ufficio organizzativo io credo che alcuni temi
Dimostrino ancora la loro attualità
E con grande libertà vadano sperimentati
Mi riferisco all'Assemblea degli eletti alla formazione di sessioni di animazione culturale e politica alla creazione di commissioni per la qualità della vita e ad altri tipi di proposte
Così come scusate se non sono portatore di rilevanti novità ma della mia esperienza
Mi pare si potrebbe riprendere in considerazione l'idea di istituire delle conferenze permanenti per argomenti sul modello di settimane politiche
Considerate come organismi progettuali e formativi
Come un livello di partecipazione politica idoneo a convocare scienza professioni
Culture e testimonianze
Cari amici e mia convenzione è mia convinzione mi avvio rapidamente alla chiusura
Che queste cose che ho cercato di esprimere con assoluta sinteticità possano trovare risposta all'interno di una dimensione di partito regionale
Una dimensione
Che non deve essere interpretata come una frazione del partito nazionale
Al contrario partito regionale come soggetto politico forte di un'autonomia non di separazione o di contrapposizione rispetto al partito nazionale
Ma di un'autonomia in cui è vivo operante è sempre presente il fine prioritario e cioè quello di concorrere alla dimensione alla funzione
Al consolidamento del partito nazionale
I partiti regionali dovranno darsi uno Statuto il più idoneo ad essere strumento della Società da cui derivano e sulla quale insistono statuti DiVersi ma tutti i dipendenti da una comune carta di fondazione
Generata da una grande riflessione sul rapporto tra la Democrazia Cristiana e società moderna
In grado di esprimere i principi valori propri della centralità dell'uomo della politica come servizio della democrazia come metodo il partito regionale io credo può anche rispondere meglio alla domanda di un partito leggero meno strutturato più flessibile
Una struttura di partito un po'partite un po'movimento sul modello studiano
Secondo anche chiare indicazioni della società che chiede meno apparato e più soggettività politica come suggerisce e richiama anche molto opportunamente la Centesimus annus
Ma il partito democratico di valori deve assicurare questa soggettività politica prima di tutto al suo interno
Perché non si imponga il diritto dei più forti sulle conquiste della democrazia che democrazia di partito per essere una democrazia politica
Non è una battaglia secondaria quella che si deve vincere sul piano del diritto interno di partito
è una battaglia essenziale come lo sono tutte quelle per la formazione del diritto per l'affermazione del diritto in tutte le realtà organizzate istituzioni politiche società e movimenti
Cari amici malgrado le pesanti carenze che ci affliggono
E l'impegnativo cammino che ci aspetta
Non mi pare che la Democrazia Cristiana sia un partito ammalato di sterilità
Che sia un partito nebuloso sulla via della dissoluzione profetizzato da al meeting di CL confondendo la realtà col desiderio
Confondendo la realtà col desiderio e legando la Democrazia cristiana alle sorti del comunismo politico
Abbiamo ripreso l'iniziativa col nostro piano di riforme è stato un passo decisivo
Altri ne restano da fare nel circuito che si compie a partire appunto da i valori dalla partecipazione dalla raccolta della domanda politica dal Progetto fino alla formazione della classe dirigente
C'è necessità di riforme di un partito rigenerato ma soprattutto di uomini che credono nel rinnovamento della politica oggi c'è sommamente bisogno
Grazie a Gianni Fontana
La prova adesso è a Torino Cariboni
Penso dimentichiamo un modesto suggerimento di Moro che da quello di consigliare di leggere i giornali la sera per due motivi perché un bel po'di notizie
Comunque si venivano a sapere quanto la giornata e si evitava di avvelenarsi il sangue ora a me invece che avevo dimenticare quel suggerimento e ho letto tra l'altro il colle della sera
Che dice vieni qua qualcuno ha proposto la DC del nord e che la ragazza cioè noi avremmo bocciato
Io ho sentito fare questa proposta
Non ho sentito pronunciare bocciature
Però
Usando un sano approccio dei mitigano correi dire vorrei spiegare
Qualcosa
Al dottor Fuccaro che ho scritto queste cose oggi io credo se
C'è il rischio che il prossimo anno uno dei prossimi appuntamenti l'amico brocche l'amico Azzolini
Ci invitino a trattare di questo tema la DC ex partito nazionale
Perché se il trend elettorale di alcune plug-in importanti dell'Italia come la Lombardia
O il vento
Se vedo trend elettorale continuasse
Potrebbe accadere che la DC in queste placche
Potrebbe diventare un fatto insignificante
E se dico se
La DC al Norzi l'ambitissimo si spegne
Questo porterebbe a dire che la Democrazia Cristiana non è più un partito nazionale e quindi il problema dello status dalla Democrazia cristiana al nord
è una questione nazionale
Qualche vertice altissimo dal partito
In una certa occasione sfortunata elettoralmente per la DC in Lombardia ha detto se fosse andato bene in Lombardia avremmo vinto ma questo è un fatto locale non è un fatto locale
è un fatto nazionale della condizione
E le prospettive della Democrazia Cristiana
Al no né si può spiegare il tutto con il fatto come fa qualche amico voi dirigente CIA al nord C tre PO poco vicini poco aderenti pressate poco gli elettori ma quindi sarebbe per gli elettori una scelta tra morire di lega unire per soffocamento non è questo il problema c'è il problema del modo di essere per la Democrazia cristiana in Italia il modo di
Passa da Democrazia Cristiana del Nord il modo di essere la democrazia cristiana al di sotto non di soli voti vive un partito certo
Pochi applausi molti voti diceva Marco rovini voti sono importanti ma i voti servono per una politica risolve i problemi della comunità per proiettare il partito in una dimensione risolutiva di governo nei confronti della comunità locale
E nazionale il giudizio la gente vota soprattutto in chiave nazionale c'è quindi una futile futilità da respingere su questo al tema della DC del no
Io credo che nessuno di noi sia così propenso a vedere
Un segretario politico Forlani a Roma e un solitario politico Prandini nel nord Italia
Chi mai può coltivare una rischio di di tal fatta il problema è diverso
Il problema è quello che si è fatto per esempio per la cucina meridionale si è affrontato e si affronta bene questo problema quando si assume questa questione come questione nazionale
Ma il tema è più vasto
E non è e non tratta soltanto dello Stato Stella Democrazia Cristiana al no
Più che del no e quando qualcuno tempo fa ha ricordato che il cinquantadue per cento degli elettori
Lombardi
Io tra l'altro mi ritengo più Emiliano che Lombardo è se non nell'estremo lembo del Giubileo non faccio che sua difesa
Di una regione Kenya soltanto perché sotto il Po Antalya atto un lembo lombardo ma quando si è ricordato del cinquantadue per cento degli elettori in Lombardia
Credo una regione più ricche più colti dall'Europa più importante più significative se vent'anni fa la sua Bonomo scriverà Milano capitale economica dell'Europa il cinquantadue per cento
Degli elettori non si riconoscono più
Nei partiti nazionali ai tradizionali sommando le leghe sommando gli astenuti sol sommando
Le liste per i pescatori per i bocciofili protesterà de qua il cinque del titolo respiri questo è un fatto locale o è un fatto nazionale questo è un grande problema nazionale che richiama
Il modo di essere dallo Stato Peter le istituzioni e il modo di vivere
Nell'istituzione dalle istituzioni il modo di vivere della politica e dei partiti Galloni l'ha detto
E io sono tra coloro che ritengono fondamentale il problema della regola istituzionale che il problema delle regole sulla ne comprenda tutti tutte le questioni che quelle per il sociale e le questioni di partito
Il problema del Noe asse della società perché a De Rita non è un dirigente alici lombarda e quando scrive Giuseppe De Rita su quella sera il titolo i lombardi non ne possono più
E analizzare e vede due categorie di nordici qua non più solo lombardi che parla di Chioggia e parla di Treviso e parla di Como e quindi parla di un'area molto più vasta dice c'è il nordico europeo quello che pensava globalizzazione i processi economici mosche guarda all'Europa che dice non ne possiamo più
E quando vede il campanilista Gretto Lombardo-Veneto che dice non ne possiamo più e fa una serie di
Citazione di elenchi pone un problema nazionale
Non vorrei passare cose un po'meno leggere
Dicendo che vi sono spiegazioni ma vi sono spiegazioni ben più complesse di quanto
Non si stenda ritenere sia uscito troppo presto qualche tempo fa in America un libro la fine della storia
Cioè la caduta delle ideologie è quasi l'ha provato a una pacificazione nei rapporti umani rapporti mondiali nei rapporti internazionale troppo presto
C'è scritto questo perché anziché a una pacificazione stiamo approdando a uno smarrimento a una decomposizione a uno smarrimento
E quando c'è questo impoverimento il rischio è il rifugiarsi in una dimensione apparentemente sicura
Ancor prima del fatto sovietico lo sfaldamento del dato nazionale in Canada
O in Belgio o in Jugoslavia o in Spagna o nel Regno Unito solo fatti che appartengono al tempo moderno che stiamo vivendo sì o no io dico dissi
Io non concordo con il professor Miglio ovviamente che parlo dello sgretolarsi delle grandi nazioni
Che sarebbero quasi un prodotto artificiale della politica
Certo lo ricordava benissimo e lui Webber c'è una forza è un artificio della Costituzione dei grandi Stati nazionali
E quando si parla di Oria di Richelieu lì si trova il primo esempio del fatto anche coercitivo che porta alla definizione di un fatto nazionale ma se non ci fosse una motivazione
Una legittimazione un divenire storico qua parliamo di fronte al piemontese Bodrato non è
Mio convincimento che vi sia stato anche nel così detto Risorgimento dice Emilio una forza
Coercitiva così allora c'è stato tuttavia anche questo ma se non vi è una condizione l'amore vera questo legame non tiene non tiene non non regge
Ma i conti vanno fatti con questa tendenza e c'è questo furioso dibattito sull'idea di nazione e per quanto riguarda il compito ecco io oggi di partito nazionale
Carlo Morandi che non è uno storico di nostra parte nel merito quarantacinque scrive un saggio che mi pare Spadolini ha riproposto nel settantuno i partiti politici e nella storia
D Italia e dice afferma così testualmente store Sturzo il primo uomo nuovo e moderno
Della sua vitali in quanto in loro il non c'è più nessuna ecco dalle polemiche ottocentesche e risorgimentali
E aggiunge quarantacinque Morandi ma quasi sbagliò clamorosamente umido cattoliche in Italia sarà sempre forte ma non potrà
Avere mai in mano la guida del paese questo invece è accaduto io mi chiedo quanto sia stato importante questo fatto per definire la dimensione nazionale
In Italia e comunque la del della difesa nazionale
Dal Partito Popolare prima e dalla Democrazia cristiana oggi io credo che non vi sia alternativa alla dimensione nazionale della democrazia cristiana dalla Sicilia a Trento
Tant'è che Sturzo a Bologna il diciannove chi ama a presiedere il Congresso il primo congresso
Della Vedova chiama Alcide Degasperi tra gli applausi
Del Trentino come segno che il trentino prestato all'Italia ma anche Sturzo d'un siciliano prestato all'Italia anche Morgano però dall'Italia
Ogni leader e ogni uomo poi italiano prestato all'Italia perché per l'Italia può possiamo dire anche ai come in America E Pluribus unum
Prima nazionale perché è aperto non ideologico
Non Stuto fissa a questo punto in polemica con Cavazzoni che vuole fare il partito trasferendo la redazione cattolica informazione partitica e dice no a complice né per e per questo nazionale il Partito popolare perché appena otto e oltre lo schematismo ideologico
E Partito nazionale dei come ricordava prima Guido da ultimo e Calloni predazione perché partito programmatico è partito appunto popolare
Ma su questo tema ne parlava Gianni Fontana Peto nazionale nell'era post ideologiche
E abbiamo detto fino a poco tempo fa che siamo di fronte a uno sfaldamento del sistema politico e istituzionale quindi il partito delle istituzioni e partito dalla società
Il country parti dicono in America olio del paese come diciamo noi non per
Dominare la società come nella concezione gramsciana del Partito nazional popolare
Per assecondare come direbbero i leghisti ma invece come deve Moro per aderire alla società orientarle è l'ora e mai possibile Bodrato ha usato una figura
Un'immagine che io condivido la Nostalgia dal Carroccio e di Maria Teresa d'Austria
E questo nelle placche del Nord ma ogni realtà alle sue nostalgie
Cresce Nostalgia di Maria Teresa e cresce nostalgica dell'itinerario turistico-culturale gonzaghesco oppure e si descrive la mappa del barocco siciliano oppure in Calabria si tende di riscoprire una identità
Vagando nelle placche della della Magna Grecia e perché allora non tentare e non mi giudichi non pesantemente i giuristi l'articolo cinque della Costituzione scritto in larga misura da noi da nove la Repubblica una e indivisibile
Riconosce e promuove le autonomie locali la Democrazia Cristiana una e indivisibile riconosce persone uno spazio di autonomia suo nella realtà locale è impossibile una preclusione e vado per flash ovviamente
E Pluribus unum dicevo sì in un paese
Dalle molte diversità il lungo frazionamento statuale
Il frazionamento ideologico
Fino a poco tempo fa
La presenza del più grande partito comunista
Dell'Occidente
Quindi il problema della cittadinanza come appartenenza e come vincolo
Le diversità qualcuno che conta al nord nel mondo che liquida
I politici democratici messa sud come gli intellettuali della Magna Grecia dimostrando li conosce poco l'intellighenzia di conoscere poco la Magna Grecia questo residuato di divisioni tra che pure all'incrocio
Tra chi pensa chi fa la fronte spaziosa è questo ricchezza Stefano Jacini descrivendo il primo congresso di Bologna vedova volare lo descrive come questo tuo molto utili
Migliaia di particole di diversità
Questo probabilmente si è spento nella sua travolgente forza de compositiva metodo ricondotto a un dato di unità quindi una domanda non è intellettuale Istica
Una figura ritengo utile per quando possiamo fissare l'atto di nascita dell'idea nazionale ed è l'idea di tagliare con uno si chiede adesso se c'è mai quest'idea di nazione io credo di sì
Io sono uno che gioca di notte ai soldatini
Marinelli indivisa ove e quando sente innovazione si mettono male mano qua come come Bush in America io mi sto sull'attenti come si fa in Italia quindi ho un mio attaccamento italiano l'idea di nazione ma
è l'inizio di taglio di nazione come dice Croce pensando alla vittoria dei guai peggiori di quelli sul dei Grigioni Guelfi il mille ottocentosettanta o come già Salvatorelli
Nella nota dei liberi comuni contro il centralismo imperiale obice qualcuno ancora nel Balloon sociale cioè nella lotta dei popoli italici contro il centralismo dirò no o come Di Giusto la recente nell'Ulivo suggestivo il Pallottino spaesato in Italia questo particolarismo dei popoli italici preromani che stabilivano uno unità
Complessiva geografica in questa multiforme presenza di molti dei molti centri
La culla cattolico democratica e la sua aderenza al dato di unità e di diversità di questo vorrei Pardi questo vorrei che si capisse
Non si salva la visione il Paese frazionando il Paese o la Democrazia Cristiana mai soli esaltando questa foto di aderenza del nostro partito alle diversità chiudendo attenzione
Noi cattolici
Siamo più propensi ad amare il campanile Latorre e il mondo che non il dato nazionale
E vi può essere questo questo rischio
Di disattenzione che però e lo dirà Rosi Bindi probabilmente consente a noi di guardare o di aver guardato prima degli altri al confine europeo e al confine mondiale omicida Concetto Marchesi citando se citato ieri Marchesi qua non so da chi
Citando Seneca e San Paolo io mi sento civico del mondo perché ogni punto della Terra io posso contemplare il cielo
Un ci sono e più ne schiavo né libero né greco e romano ma tu ecco questa Polesine c'è
Ma non autorizzato per esempio Panebianco ed altri a dire che questa presenza forte dei cristiani o i comunisti in questo Paese a
Svilire esatto ladri c'è nazionale del nostro del nostro paese lo diceva al tempo della guerra in in lire non sia svilita Lucia arricchiti egoisti questo
Sono sono convento si può allora ricomporre un tessuto così lacerato
Dodici anni fa padre Sorge scriveva un libretto
Che andrebbe riletto con l'attenzione e la ricomposizione dell'area cattolica in Italia che in effetti aveva come tema centrale
La ricomposizione tenuto civile del popolo italiano c'è la riscoperta di quei dati minimali di tenuta di collegamento di saggezza civile culturale politiche va al di là
Delle confessioni e dalle ideologie
Io credo che questo sia il tronco qua
Per il richiamo giusto del nostro moderatore
Dicendo che su questa ipotesi su questa pista non possiamo costruire
Una storia di futuro dia un partito nazionale attuale moderno che è tale perché appunto sposa la sua unità esaltando le diversità di questa nostra penisola
Grazie Cariboni
La parola d'esso è a Rosi Bindi
Per nell'ordine nostri lavori vorrei dire che dopo Rosi Bindi credo che potremo avere un un venti minuti di dibattito prima delle conclusioni Brocca e prima che De Mita quella di anche sotto faccia un pensiero conclusivo della
Un saluto che l'ha detto
La parola esso è quindi a Rosi Bindi sulla dimensione europea della democrazia cristiana
Ma
Dati i tempi data
Anche il il i tempi il tempo a disposizione
Le cose ancora importanti che dobbiamo ascoltare data anche se vogliamo la complessità del tema
Ma dato anche il la consistente riflessione che già su questo argomento
Da parte di vari relatori si è svolta io quasi procederò per lettura dei titoli di un indice di quelli che mi sembrano
Capitoli importanti sui quali riflettere per poter parlare di democrazia cristiana come partito europeo
Per poi soffermarmi nella parte finale su un problema che si sta dibattendo in questi tempi all'interno del Partito popolare europeo e che mista e ci sta particolarmente a cuore
Ecco in questo tentativo di procedere per Tito Livio
Il primo mi sembra che dovrebbe essere questo cioè non dimentichiamoci tra le altre cose che si può parlare della Democrazia cristiana come asse della democrazia anche per re
La scelta europeista che il nostro partito affatto
E che ha compiuto in un momento storico nel quale era tutt'altro che scontato che questo avvenisse
Fa parte il capitolo dell'Europa di quella eredità storica che con orgoglio dobbiamo rivendicare a alla nostra classe dirigente al alla riflessione del nostro partito
E che non semplicemente come qualcuno critico nel momento della scelta e continua permanentemente a criticare non semplicemente una scelta che collocava
L'Italia e i Paesi della Comunità europea all'interno di uno dei due poli contrapposti nel mondo che era venuto organizzandosi dopo la seconda guerra mondiale
Ma che ben si rappresentava proprio per la sua formula attuale ma soprattutto per le prospettive che i padri fondatori vogliono darmi
Oseremmo dire l'unico elemento creativo all'interno della semplificazione del mondo diviso tra i due blocchi di influenza economico militare politica ed ideologica
Tutto sommato l'Europa attraverso la sua collaborazione economica politica e sociale o inserita sicuramente e con chiarezza all'interno di una certa di una delle due alleanze di uno dei due blocchi rappresentava e ha rappresentato in maniera forte una l'unica variante all'interno di questa organizzazione semplificatoria del mondo
Ecco a me pare che se noi vogliamo continuare ad essere asse della democrazia nella vita del nostro Paese non possiamo ignorare l'importanza di compiere le scelte giuste anche e prevalentemente per il momento che stiamo vivendo in questo settore della politica
Perché questo e qui inizia la seconda serie di titoli ma a me pare che in un certo senso l'Europa
Che diventa centrale all'interno di un mondo policentrico e di conseguenza all'Europa il rapporto alla mondiali Tara
Come dire alla misura del nostro futuro
Parlava prima votato della bussola io credo che
E
Ci debba la dobbiamo prevalentemente usare per trovare la nostra direzione verso questa dimensione fondamentale importante
Potremmo quasi dire che tutto il resto dei problemi chiede di essere misurato intorno a questa ritrovata centralità dell'Europa
Non certo della sua egemonia perché appunto questa centralità si colloca in un mondo policentrico
L'altro perché non possiamo ignorare questa dimensione e questa misurerà anche il nostro futuro sta nella nella importanza di rivisitare il rapporto tra politica e istituzioni superando decisamente la dimensione nazionale
E collocandoci nella ricerca sempre più necessaria delle di una organizzazione istituzionale sovranazionale
Capace di guidare attraverso la politica i processi economici sociali scientifici comunicativi che di fatto hanno superato la organizzazione statale della politica
L'altro perché sta nella debolezza più volte denunciata in questo convegno della politica di fronte al crollo delle ideologie
In un certo senso noi in questi giorni abbiamo constatato che la politica è disarmata di fronte alla complessità dei fenomeni che deve governare
Ma abbiamo anche colto come finalmente la politica può ritrovare la sua giusta dimensione nel rapporto con l'etica
Cercando di evitare chiaramente le tante le insidie e i rischi che in questo momento della storia si presentano per la stessa politica ora mi pare che proprio nella dimensione europea
In un'Europa collocata in una rinnovata mondiali età noi siamo chiamati a misurarci su questa sfida della del ridare un abito per l'oggi alla politica in rapporto al fatto che le divisioni del mondo che non sono più divisioni ideologiche ma che sono divisioni prevalentemente segnate dallo sviluppo e dal sottosviluppo dalla povertà e dalla ricchezza dall'etnia dalle religioni dalle civiltà si misurano in maniera particolare nel nostro continente
Una politica che deve assumere nuovi contenuti non può non fare i conti con questo spazio anche geografico culturale e politico che l'Europa rappresenta non sono ma nel rapporto tra politica tre etica e politica che riapre in maniera rinnovata il rapporto tra ispirazione cristiana
Laicità e
Futuro progettuale dei partiti a ispirazione cristiana io credo che l'Europa
Anche su questo settore fondamentale della crisi della politica e del rinnovamento del nostro partito
Ponga come dire i i riferimenti fondamentali sui quali nei confronti dei quali fare fare i conti da una parte il riemergere pericoloso del fondamentalismo e dell'integrità non religioso
E quindi la necessità di ritrovare attraverso una nuova sintesi ecumenica il rapporto tra ispirazione cristiana democrazia e verità
Nella politica
E l'altro l'altra grande terribile tentazione del pragmatismo che proprio nella dimensione europea in maniera particolare nella dimensione dell'Europa occidentale con noi consumiamo e al quale noi assistiamo senza ignorare il fatto ricordando brevemente il professor Berti che forse non il personalismo cristiano volto Nismo hanno sconfitto il comunismo ma proprio quell'ideologia liberista consumista utilitarista
Che governa in un certo senso culturalmente il nostro continente e con la quale noi abbiamo ancora in maniera forte aperti i conti
Ma c'è un altro aspetto estremamente importanti la crisi della forma partito
Tutte le cose che siamo andati dicendo questa mattina in maniera amplificata vanno misurate con la dimensione sovranazionale
Perché proprio lì io credo che in maniera particolare noi dobbiamo interrogarci su due aspetti
Sulla partecipazione dei cittadini alla elaborazione di un progetto e di un programma politico che superi la dimensione nazionale
Ed allora viene scontato chiederci dove sono questi canali di partecipazione
Che inventa un modo di adesione e di dibattito politico del cittadino ad una forza politica sul sul livello a livello sovranazionale
Questo non può essere soltanto risolto nella domandare alla dimensione nazionale locale di riempirsi di contenuti sovranazionali
è quanto mai indispensabile inventare come del resto l'associazionismo e la società inventato dei canali di partecipazioni e di aggregazione e di elaborazione politica a livello sovranazionale
L'altra dimensione che io credo ci chiederà di misurarsi sulla dimensione europea è data dal rapporto tra il partito e le altre espressioni di proposta politica
Perché una delle crisi riforme partite splendide della forma partito sta proprio nel suo aver perso la centralità nel sistema politico
Oggi la proposta politica non si può necessariamente ricondurre in maniera esclusiva al partito altre forme presenti nella vita della società esprimono domanda e risposta politica
E questo tanto più avviene a livello europeo a livello sovranazionale
Per cui si tratterà di individuare una forma di partito non più tanto in un certo senso totalizzante della domanda e la risposta politica quanto potremmo pensare ad una forma di partito coordinatore della domanda e della risposta politica
E credo che il livello sovranazionale in maniera molto meno traumatica può aprirci questa strato
Queste sono in un certo senso quelle alcune delle ragioni per cui ha senso chiederci perché dobbiamo riflettere su queste cose perché il la democrazia cristiana sarà ancora se della democrazia se saprà riflettere su questa dimensione
Se allora questi perché sono vari disse in un certo senso qui c'è la risposta anche per tanti problemi che abbiamo a livello nazionale io credo che d'altra parte dobbiamo anche chiederci ma quali sono alcuni punti di questo programma sui quali bisogna che in maniera veloce perché il tempo passa perché il tempo e questo noi ci mettiamo a riflettere e anche qui dopo se mi permettete soltanto alcuni titoli ma a a me sembra innanzitutto la prima sfida che abbiamo di fronte
Noi che siamo stati i costruttori di questa Europa e ce l'ha detto molto bene De Mita nel primo pomeriggio dobbiamo essere coloro che compio coscienza vogliono superare questa collaborazione economica e politica che abbiamo creato
Perché se faremo un passo avanti saremo in grado di giocare un ruolo fondamentale in Europa e nel mondo se restiamo fermi noi siamo destinati ad ad assegnare alla Comunità europea un ruolo assolutamente insignificante nel futuro che ci sta di fronte
Il mille novecentonovantadue e che ci fa giustamente molto riflettere per l'adeguamento del nostro Paese alle esigenze europee
E che dobbiamo usare in questo senso in questo senso la DC è partito europeo se porterà come diceva la Soliani l'Italia in Europa se quindi ci adegueremo alle esigenze però il novantadue è vecchio nel momento in storico in cui questo si realizzerà rappresenterà in un certo senso la sconfitta di fronte alle grandi sfide che abbiamo di fronte per Leste per il sud del mondo
Allora saremo partito europeo saremo il coraggio di assegnare alla strada che abbiamo percorso il ruolo che ci ha fatto arrivare fino a oggi fino ad oggi e però ci chiede assolutamente con coraggio di superare se questo è vero ci sono all'interno di questo alcuni urgenza primo io direi
Se il nostro partito si gioca ancora sul primato dei valori in maniera particolare sul valore della persona umana
Quanto vertici diceva la prima sera dovrebbe rappresentare il primo è fondamentale capitolo di riflessione perché su questi temi che si giocherà in maniera particolare l'identità e l'ispirazione cristiana
Quella democrazia di cui parla la Centesimus Annus che solo se rispetta quei valori e quei diritti fondamentali potrà essere definita tali il dibattito sull'eutanasia non è un'appendice di quello che sta venendo al Parlamento europeo sono i problemi radicali dai quali poi discende tutto il resto
E non credo che noi siamo forse culturalmente pronti ma non politicamente pronti a governare questi processi
Perché anche su questi temi la politica è chiamata ad un rapporto con la stessa morale un rapporto di laicità corretto perché questi valori vanno internati in un contesto pluralista come quello nel quale viviamo in euro
L'altro capitolo fondamentale a me sembra rappresentato dal primato della politica
Io ringrazio molto Bodrato per averci aiutato a superare la nostra mentalità provinciale sul caso Italia
E ha ragione è vero la dimensione internazionale diventa e diventa sempre di più in maniera particolare lo diventa l'Europa fattore di potenzialità ma anche di creazione di squilibrio pensiamo a frenare l'emigrazione
Non vengono in Italia semplicemente gli albanesi vengono nell'Europa comunitaria cioè vengono in quello spazio che siamo perché non siamo solo noi perché siamo di fatto il L'Unità come dire quasi l'eccezione nel mondo perché ormai cominciamo a pensare che l'eccezione chi sta bene e non chi sta male nel mondo
Allora il essere ne ha l'essere Comunità europea l'essere come dire interdipendenti diventa fattore di potenzialità e di squilibrio
Ma di fatto non possiede gli strumenti politici e istituzionali per governare queste potenzialità e questi squilibri
Allora la riforma dello Stato sociale le istituzioni dell'economia
Devono essere assolutamente ricercati ritrovate nella dimensione comunitaria nella dimensione sovranazionale
Perché lei che io misurerò il nuovo rapporto tra cittadinanza e sovranità e misurerò il nuovo rapporto tra diritti e doveri
Dei cittadini e quindi e quindi anche della persona umana
Che quindi anche di chi cittadino non è in questo spazio comunitario allora a me pare l'importanza di affermare
Nello spazio europeo che va superando se stesso questo primato della politica che deve trovare gli strumenti per governare i processi che di fatto sovranazionali sono rispondendo a quei due principi così chiari che la Centesimus Annus che ci danno della politica l'autorevolezza e la modestia e che sono il principio della solidarietà per cui spetta la politica scegliere sugli interessi
Ma sono anche la sussidiarietà per cui la politica autorevole nella misura in cui conosce
Immondi e le leggi dei mondi che vuole governare
L'altro elemento sul quale io credo che noi dobbiamo fare la scelta forte è il rapporto nord-sud è il rapporto è lo sviluppo
Io ho ascoltato la vivacità del pomeriggio di ieri
Ma mi sono meravigliata che a nessuno che sedeva in questo tavolo sia venuto in mente di dire
Che ormai tutti i problemi di disuguaglianza di sviluppo anche nel mondo sviluppato vanno interpretati come rapporto nord-sud
Perché il Nord Bershare perché c'è il Sud e il sud c'è perché c'è il Nord
Questo vale tra la Germania e il Portogallo pare tra l'Italia del nord dell'Italia del Sud come vale tra l'Ovest e l'Est ormai non ha più senso parlare di aste di oneste ha senso parlare di non
Va bene dare una risposta e deve misurarsi
Scegliendo due aree privilegiate il Mediterraneo e lesti che rappresentano in piccolo in un certo senso la la in pillole oseremmo dire tutta la dinamica del mondo in in questo momento e l'altro tema che a me sembra fondamentale il tema della pace
è il tema del nuovo ordine mondiale rimando all'editoriale della Civiltà Cattolica su questo tema
Rimando al nuovo ordine mondiale del quale si parlava De Mita
Noi siamo usciti dalla semplificazione della divisione del mondo in due blocchi non entriamo in un'altra più terribile semplificazioni che è quella che di fatto nel mondo c'è un solo polo
C'è di fatto un'unica potenza alla quale fare riferimento il mondo è uscito
Da questo terribile da questa terribile notte come un mondo policentrico ne dobbiamo dare al mondo che così Eurolaul organizzazione istituzionale che rispetti le varie aree e nuovi come potremmo dire fattori io di rischio che sono presenti nel mondo un riferimento di governo allora se questi ce ne sono altri io le vedo come prioritari questi temi su quale riflette ci sono
Che senso ha
Che senso ha essere impegnati per un anno come gruppo del più democratici cristiani italiani che al Parlamento europeo non ci chiamiamo più democrazia cristiana ma ci chiamiamo Partito Popolare Europeo
Essere impegnati per un anno
In gruppi di concertazione sul tema dell'immagine dell'uomo e della politica della famiglia del federalismo dell'unione economica e monetaria con i conservatori inglesi
Per verificare se è possibile un'intesa con questo gruppo politico e per verificare se alla fine questo gruppo politico può entrare dentro il Partito Popolare Europeo
Era questo il problema che io capisco forse poi giurare da un convegno di studio chiedo scusa però carceri ma che io devo porre il Partito popolare europeo è un partito che non è già ad oggi formato solo da democratici cristiani
Ma è formato anche da partiti come quello spagnolo come quello greco che si riconoscono e che si identificano e nel Partito popolare europeo in quanto in sostanza porno antisocialista e anticomunista nel loro stesso Paese
Che Dip che poco hanno a che vedere con di ispirazione cristiana che caratterizza la Democrazia cristiana e le democrazie cristiane che sono presenti in altri Paesi d'Europa
Ad oggi noi abbiamo ancora come dire siamo ancora centrali in questo gruppo politico esisterà ancora con sfumature diverse una maggioranza dei partiti a ispirazione cristiana
Che sono Diversi tra noi e i tedeschi ci sono molte differenze tra noi belgi ci sono molte differenze anche tra noi e gli olandesi anche nel modo di di atteggiarsi di fronte alle problematiche del primo del primo momento ecco noi abbiamo in un certo senso ancora la maggioranza ma secondo la classica la classica regola che il simile chiama il simile
Di fronte alla domanda di adesione da parte del partito conservatore inglese al quale la il la la direzione nazionale il nostro partito non ebbe nessun nessuna titubanza rispondere no alcuni anni orsono
è chiaro che essendo cambiato il rapporto di forze tra partiti democristiani e non dentro il PPE sia verificata una strana maggioranza per cui conservatore chiama conservatore
Ed allora l'entrata dei conservatori inglesi sui quali siamo divisi sostanzialmente su tutti i problemi ai quali gli ho fatto prima riferimento e che ritengo cruciali per la costruzione del futuro dell'Europa e della pace nel mondo l'entrata loro definirebbe per determinare lo spostamento del baricentro non solo numerico
Ma sostanzialmente di sintesi politica dai partiti a ispirazione cristiana ai partiti riconoscibili
Fondamentalmente come moderati e soprattutto Comi pacificamente aderenti a quell'ideologia liberista che questi giorni abbiamo scoperto essere all'origine
Come nemico e come avversario della nostra nascita e non esserlo invece il marxismo il comunismo
Allora c'è ancora un po'di tempo la di città Agliana non ha ancora cambiato la sua decisione resta dentro la direzione nazionale
Io voglio approfittare di questa occasione che siamo qui come sinistra DC per dire che noi dobbiamo dire di no
A questa a questa
Collaborazione con i conservatori e dobbiamo dire di no per lungo tempo fondamentale e sostanziale che è allegato a quello che siamo e a quello che sempre di più dobbiamo essere nel futuro
Sconfiggere ciò che siamo diventati per essere sempre di più ciò che siamo c'è stato detto questa mattina
E quindi la la sintesi politica verso la quale vogliamo prescelto procedere
Ritiene ben altre collaborazioni ben altre alleanze io non uso più neanche la terminologia conservatori progressisti mai sui programmi giustamente ma ecco con chi faremo i programmi che riusciremo a dare questa o quella risposta ai problemi
Ma dico di no anche per due motivi strategici e tattici quello strategico e tattico interno alla dinamica della collaborazione della Democrazia Cristiana italiana con le altre democrazie cristiane e con gli altri partiti
Perché se noi diciamo di no noi diventiamo un polo aggregante in un certo senso di tutte quelle forme ancora vive di ispirazione cristiana che magari sono piccole come il partito catalano come il partito basco come alcune frange degli olandesi
Direi di sì nonostante la nostra autorevolezza vorrebbe immediatamente diventare vuol deve dire diventare appiattiti nei confronti della Borsa tedesca e questo avrebbe anche qualche risvolto nella costruzione dell'Europa
Allora dire di no come autorevole vincita Agliana significa però al tempo stesso impegnarsi porti per essere l'asse delle democrazie cristiane in Europa e nel mondo ma dico di no anche non per un problema strategico e tattico dentro il Parlamento europeo in questo momento il PPE è un elemento di equilibrio
Perché non esistendo dentro il Parlamento europeo una maggioranza nei confronti di un Governo che di fatto non c'è
Noi riusciamo a stabilire alleanze diverse con i conservatori con i socialisti secondo accordi di programma appunto secondo il classico i temi che si presentano per cui per il problema della pace ci siamo trovati più d'accordo con i socialisti
Con alcune frange dei socialisti con per alcuni problemi riguardanti l'eutanasia forse riusciremo a fare un accordo con i conservatori
Ma se noi ci leghiamo le mani con una certa parte con un certo schieramento del Parlamento europeo immediatamente nascerà la contrapposizione tra i due poli nei confronti dei quali saremo perdenti per la debolezza culturale di questo momento dalla società civile ma saremo soprattutto perdenti in termini numerici la qual cosa non è di poco conto in questo momento perché non è vero che raggiungeremo il numero giusto ecco allora
Io sono qui per dire che se a essere partito europeo significa per le sfide che abbiamo di fronte e rafforzare il nostro essere democratici cristiani e spostare o come dire a ritornare alla purezza quasi del dei nostri progetti dei nostri programmi iniziali e e anche ad una mediazione più forte l'insegnamento sociale della Chiesa
Questo significa anche fare in questo momento dal punto di vista delle alleanze delle strategie le scelte giuste perché da questo dipenderà la nostra libertà di poter costruire
Le ho Apa
Solidale libera e pacifica oppure intraprendere come dire un'ulteriore semplificazione riorganizzazione del mondo e nostro malgrado affermare che la sconfitta del comunismo non è stata la nostra vittoria ma è stata la vittoria di colui e di coloro che sono i nostri primi avversari
Grazie
Grazie a Rosy Bindi
Oltre che per il livello delle Poste che ci ha dette
Oltre che per il livello delle cose che ha detto pari valore nel suo intervento anche perché sia pure di un minuto è stata la più breve il che dimostra che che le donne hanno ripreso gli omoni più senso dalla convivenza
Io ho un'altra un'altra alternativa che mi tormenta apriamo un dibattito di un quarto d'ora per terra
Come non detto
La parola Beniamino Brocca
Cari amici
La consapevolezza dell'alta percentuale direi ardimento che mia richiesta per parlare al termine del convegno si congiunge
Con una porta paura e con una trepida speranza
Ho paura che si sospetti in me una vasta competenza
è una specifica conoscenza in campo politico si tratterebbe di un errore che probabilmente paga reste con la delusione
Ho la speranza invece
Dev'essere considerato un ripetitore un amplificatore
Anche un riduttore di pensieri semplici
Comuni diffusi
Di pensieri però non inerti
Ma capace di suscitare un'adesione di indicare una soluzione
Di motivare un impegno sono i pensieri che abbiamo ascoltato in questi tre giorni
Mi corre l'obbligo di esprimere innanzitutto un grazie
Agli amici della organizzazione che tanto hanno faticato per apprestare un soggiorno
Gradevole
Agli amici a relatori che si sono impegnati in queste tre giornate in un confronto serrato e a tutti voi che avete assistito seguito partecipato con intensità
A me sembra che un filo rosso
Posso a unire le analisi i giudizi e le proposte che abbiamo prodotto in questi tre giorni
Questo filo rosso era presentato
Dalla preoccupazione quasi epidermica
Per la frammentazione della società
Per il dissesto delle istituzioni
Per il degrado della politica
è stata posta l'attenzione
Su tanti come
Ci siamo domandati più volte come taluni problemi possano essere risolti
Per risolvere ogni come occorre un perché
E il perché
Della preoccupazione
Diffusa tra noi deve essere individuato
Il perché sta nella a simmetria tra le esigenze cangianti della comunità e la rigidità delle strutture disservizio
Il perché sta nella imperfezione
Che è la nostra condizione inquieta
E la nostra provocazione motivante
Il perché sta nella irruzione di tante novità
Nella storia che recano
Tensione e qualche volta rigetto
Ma il tormento e la sofferenza cari amici possono anche celare una potenzialità
Che va sviluppata
è illuminante l'insegnamento
Che ci perviene da una favola moderna
Provo in me un grande dolore disse un'ostrica la sua amica vicina e sono profondamente oppressa
Grazie al mare replico la seconda io sto bene
E non ho alcun dispiacere
Un gambero che passavo di dialogo e all'ostrica che stava bene dentro è fuori
Replicò sì tu sei tranquilla e sicura
Ma il dolore della tua vicina è una perla fulgida di bellezza
Mi auguro che sia così che cioè la sofferenza che proviamo di fronte a determinati eventi la difficoltà e quindi la sofferenza del dialogo tra noi
Le resistenze che incontriamo nella risoluzione dei problemi ai vari livelli di responsabilità contengano una potenzialità che può essere sviluppata
Il convegno
Ha espresso una sollecitudine ad apprendere e a praticare
Una duplice arte
Per una navigazione spedita
Da un lato ci ha invitato a praticare l'arte del timone
Che è l'arte che definisce l'orientamento
E che chiama in causale la ragione
E più volte
Ci siamo sentiti sollecitati
Proprio ragionando di politica
A convenire
Su alcuni primati
Il primato della società che non si contrappone allo Stato
Il primato del programma che non si contrappone al governo
Il primato dei valori che non si contrappone alle regole
Il primato dell'essere che non si contrappone alla vera il primato del servizio che non si contrappone agli strumenti indispensabili per realizzarlo
Ma ci è stata chiesta anche l'arte della vela il possesso quindi di una capacità di movimento che chiama in causa l'iniziativa
L'iniziativa nostra personale l'iniziativa della sinistra democratico cristiana del partito
Ogni avanzamento
Cari amici è promosso da una classe dirigente
Che sia dotata di coraggio che sia dotata di credibilità e che sia dotata anche di passione
Ogni avanzamento e alimentato da un propellente culturale di indiscussa validità
Che deve essere ricavato da una tradizione che per noi
è quella dei cattolici democratici
Ogni avanzamento che appartiene all'arte della vela e supportato da strutture operative efficienti ed efficace
Previste queste dalla nostra Carta costituzionale
Da un lato negli organismi intermedi con rappresentanza formalmente riconosciuta dalla costituzione e quindi dai partiti e dai sindacati
E da un altro lato dagli organismi istituzionali che hanno una rappresentanza giuridicamente riconosciuta dei bisogni e delle attese della gente
Guido Bodrato poco fa ha fatto riferimento
Non solo alla Bussola bellissima la metafora ma anche alle mappe
E le mappe sono indispensabili per il nostro impegno politico
E il convegno ha tracciato
Delle mappe utilizzabili
Per tutti noi
Ma non dobbiamo scordare due piccole verità la mappa non è il territorio
Ma una spiegazione di certi aspetti del territorio
L'impatto con la realtà da domani
Ci sveglierà probabilmente
Dalla torpore ma nello stesso tempo ci metterà di fronte ad una situazione aspra e cruda il territorio è molto diverso dall'amata
Ma la mappa e anche di grande aiuto
Solo se non è sbagliata se ci consente di giungere a destinazione e mi auguro che le mappe fornite dal convegno di Lavarone siano mappe corrette e fedeli rispetto al territorio sul quale noi dobbiamo operare
E sono state offerte due tipi di ma
La mappa delle cose come sono
Nel viaggio che abbiamo compiuto noi siamo passati attraverso quattro fasi
Che erano le quattro sessioni
Del convegno note a tutti noi
Abbiamo intuito i tratti caratteristici della modernità
Che il numero uno della rivista il Mulino ci ricorda in maniera puntuale
L'abbassamento dell'orizzonte delle attese e delle speranze e il restringimento dello spazio dell'esperienza rinvio alla lettura di un articolo interessante contenuto nella rivista il Mulino
Dove si dalla spiegazione anche in termini di conseguenza di questi due fenomeni che caratterizzano il nostro tempo
Ma è stata offerta anche la mappa delle cose come dovrebbero essere
è stata prospettata in buona sostanza l'etica della responsabilità
Cioè di come conservare o introdurre valori sufficientemente condivisi è relativamente stabili nella nostra dita nel nostro impegno
Di come accettare
Le obbligazioni di lunga durata e farle accettare agli individui
Sono due questioni delicatissime di grande portata
Credo che il recupero del principio della responsabilità ci porti sul difficile crinale de il coraggio di compiere
Scelte possibili equilibrate e prospettiche
Il convegno anche vissuto un passaggio difficile un sesto grado superiore che ha provocato in qualcuno di noi i brividi della vertigine
Mi riferisco al dibattito della terza sessione riguardante le cifre della democrazia di ieri pomeriggio
Taluni hanno giudicato positivamente quel momento
In quanto fu caratterizzato dalla franchezza
E dalla manifestazione della diversità che elemento di ricchezza
Dall'altri hanno giudicato negativamente
Quel momento
In quanto privo di autocritica
Teso alla difensiva
Provocatorio nella forma carente nella proposta
Non entro nel merito registro un'opinione diffusa
E non voglio nemmeno dare un giudizio
Personalmente cari amici consentì di meno in termini fraterni
Io esponga quattro osservazioni su quello che è accaduto ieri che è molto sintomatico
Noto tra noi una pericolosa schizofrenia
Tra il dire
E il fare
Tra l'affermazione dei principi
Delle prime due sessioni e la loro traduzione nella realtà concreta
In quella a realtà che è più vicino a noi
Soprattutto ho notato la difficoltà del dialogo del colloquio
Del confronto sereno
Del rispetto dell'opinione degli altri
Ho notato anche una carente comprensione
Delle situazioni diverse che esistono nel nostro Paese comprensione che va recuperato
Ho notato la difficoltà
Ad accettare la complessità dei fatti dei fenomeni sia della realtà osservata sia della realtà osservante degli strumenti di osservazione dove accanto alla numerosità c'è anche la difficoltà delle correlazioni che creano la complessità e non consente facili semplificazioni non ammette pregiudizio
Devo anche aggiungere che è emersa ieri in quella fase delicata provocante per certi aspetti ma anche promettente
è emersa una certa incertezza di strategia che ha generato tra noi confusione paura
Il convegno però e anche andato oltre
Oltre soprattutto ad una visione superficiale dei fatti e dei fenomeni non ci siamo fermati
Ad ammirare le increspature dell'Occidente
Abbiamo cercato di scandagliare per quanto fu possibile alcune correnti profonde
E abbiamo capito io ho capito
Che il movimento a cui abbiamo fatto riferimento più volte che è presente nella realtà sociale nella società cosiddetta dei mondi vitali
Se diventa denuncia assenza annuncio rischia di essere una in sofferenza senza risposta
Io ho capito che l'autonomismo
Come il localismo senza coesione non ha che uno sbocco la frammentazione e senza prospettive
Ho capito che gli al riformismo
Come cambiamento senza coerenza è gattopardi Isma'senza esito
Ho capito che la concretezza
Come Praga attivismo senza idealità diventa un'operatività senz'anima
Ho capito che la comunicazione
Come spettacolarità senza sostanza e la maschera senza contenuto
Ho capito infine che è il consenso come semplice scambio senza etica
è un affare
Che si muove lontano dal bene comune
Il convegno
Ha anche tentato
Disse inalare il regno della politica
La politica leggi non abita nelle deformazioni dell'impegno che ho poco fa evidenziato
La politica abita lungo un itinerario con molteplici stazione
E sono errati Sempre due atteggiamenti
L'atteggiamento di chi si ferma alla prima stazione che è quella dell'analisi che è quella dell'impostazione generale ma è sbagliato anche l'atteggiamento di chi pretende un balzo
Unico verso l'ultima stazione quella della proposta e delle questioni concrete senza compiere i passaggi attraverso le stazioni che precede noi abbiamo organizzato il convegno per arrivare oggi ad affrontare i temi concreti
Dopo
Aver approfondito le questioni teoriche le questioni ideali che motivano le nostre scelte
La politica che nel rispetto dei tempi e dei luoghi quella politica che noi consideriamo come mediazione colta tra la idealità e la realtà
A ha ricevuto
Dal recente referendum è una conferma in questo convegno
Ha ricevuto un pensiero genuino
Un ente un pensiero agli avi Paro da certe rigide appartenenze
Ed è il pensiero della trasparenza
Dobbiamo ricordarci sempre che la democrazia anche nel nostro Paese non è infrangibile
Ha ricevuto un pensiero di ristrutturazione
Anche nel nostro Paese la stasi può essere il primo passo verso il dissolvimento
Ha ricevuto un pensiero non strumentalizzabili e non possiamo salire sulle spalle
Dei bisogni e delle attese della gente per dirottare universo convenienze personali o di gruppo come è stato fatto anche nell'ultimo referendum
Un pensiero non tra adibire un pensiero non rinviabile
Un pensiero che impone un rinnovamento della politica
Per curarla dalla entropia che provocata da un eccesso di esternazione frutto di idee deboli
Da un eccesso di tatticismo quando non c'è una strategia da un eccesso di quotidianità che provoca la precarietà
Dei governi il convegno
Ha messo a fuoco
Come si conveniva a tre ordini di questioni di grande attualità
Sulle quali incidono gli avvenimenti di grande portata mondiale
E la questione del governo del Paese con tutte le sue emergenze
Ci siamo soffermati a lungo
E sarebbe sbagliato da parte mia ripetere
Argomenti che già sono stati sviluppati è la questione del partito e della Democrazia Cristiana
Sospinta alla rigenerazione
Anche a nome
Della mi quattro linee di tanti altri amici
Dichiaro pubblicamente un nostro impegno a contribuire
Al dibattito che si svolgerà nella Conferenza nazionale con la redazione di un documento
Che fissi
Agli alcuni punti fermi in ordine alla rigenerazione della moka sia cristiana il suo potenziamento al suo rilancio
Abbiamo anche discusso della questione della sinistra DC
Ma è la elaborazione di una linea politica prima ancora di parlare
Di altri
Problemi che sono pure cruciali e importanti
Noi abbiamo avvertito una molteplicità di esigenze il radicamento nei valori la elaborazione di progetti per le politiche la ripresa di una iniziativa
Mi faccio carico
Di tante voci che emergono dalla nostra base per invocare un maggiore contatto un maggiore dialogo un maggior sostegno trattino al fine di evitare fughe rotture separazioni
Soprattutto cari amici sentiamo forte l'attesa di unità interna
Della unità del nostro gruppo senza mortificare la dialettica
Senza paralizzare il confronto accettando la diversità che abbiamo verificato anche in questi giorni ho detto come una ricchezza
Il nostro mensile peraltro si chiama il confronto ed è questo il senso del nostro stare insieme
Non possiamo comportarci
Come le rane che stavano seduti su di un tronco che galleggiava nel fiume
La prima Rana questo tronco è una meraviglia disse si muove come fosse vivo
La seconda Rana aggiunse no questo tronco non si muove e il fiume che scorre verso il mare
E la terza Rana replicò non si muove nel troncone il fiume ciò che si muove e nella nostra mente
E cominciarono a bisticciare e a litigare violentemente interpellare uno la quarta Rana che stava in disparte silenziosa e preoccupata
è questa punto aggiunse ciascuno di voi ha ragione nessuna torto si muove in tronco si muove l'acqua si muove il pensiero
Questa purtroppo fu gettata giù dal tronco e buttata lontano nel fiume spero che a me dicendo che siamo diversi ma che abbiamo tutti ragione non accada la stessa sorte
Ringraziamo
Molto bene meno barocca del valutazioni già fatte
Consentire aggiunge a nome di tutti un ringraziamento particolare a broccato Azzolini per avere anche stanno
Anche quest'anno
Offerto una sede di
Riflessione dibattito confronto sollecitazione
Che è stata certamente non soltanto per come è stata seguita ma per quel che ha cercato di suscitare di grande utilità è una fonica eseguito sincero che facciamo
All'uno e all'altro a coloro che hanno collaborato e il più sincere ringraziamenti lo faccio naturalmente a coloro che hanno partecipato assistito a questa giornata come alle altre di questo convegno con molta
Con molta intensità e con molta attenzione
Il
Sì sì il nostro
Il nostro programma è stato questa mattina sviluppato con tempi e io non me ne dolgo n che ne faccio ammenda più lunghi di quanto
Di quanto non fosse previsto ti interrompo Sergio anche a nome di Azzolini chiedo Cirio gremita di salutare tutti alla conclusione almeno un saluto
Atteso stava aggiungerei il presidente del partito e credo che cosa ha parlato reclusione del convegno sarebbe pongono il saluto del presidente del Consiglio nazionale osserva che non si è preparato ed è vero di fatto e l'abbiamo colta sorpresa
Che se ne accorga
E tra le tante cose che non so fare
E salutare
Perché credo che quando uno prende la parola prende la parola perché ha qualcosa da dire
Io sono venuto a questo convegno d'accordo con Azzolini e Brocca
Perché né questa occasione
Fosse per noi per noi tutti per quelli che hanno partecipato
Una occasione di riflessione fuori dalle contingenti
Non a caso avevo accettato di occuparmi di di una questione che quando l'abbiamo concordata era un po'lontana dalle contingenze poi diventato il centro delle contingenze
La riflessione sulla politica estera e l'ho fatto
L'ho fatto preparandomi pensandoci
Confrontando opinioni
E ho visto che non ci sono riuscito
Perché il giorno dopo sui giornali
Tutto c'era
Tranne che le cose che ho detto
E e ho pensato anche a questo io ho pensato che la colpa forse non è di quelli che scrivono
Ma di noi che non riusciamo afferra penetrare
In Kiska chi scrive la nostra opinione alla nostra convinzione questo lo dico corno
Grande sincerità
Perché questo è vero
Lo dico a brocche Azzolini con il quale abbiamo concordato il tema per l'anno venturo
Proprio
Registrando queste difficoltà
Che è anche colpa nostra
E quando dico nostra lo dico con maggiore preoccupazione
Per noi che immaginiamo di concorrere a realizzare un modo di essere nella Democrazia cristiana con la presunzione
Di essere impegnata di più sul piano della riflessione e della capacità di orientamento e della indicazione di proposta vuol dire che anche noi
Giovanna detto che dobbiamo riflettere sul perché non siamo riusciti a fare il rinnovamento io sono d'accordo con lui
Se concludiamo che il rinnovamento nel partito non è avvenuto per colpa del
Io credo che dobbiamo riflettere
Concludendo non nonché avvenuto solo per colpa nostra ma probabilmente anche per colpa poi questa riflessione sulla possibilità della comunicazione sta mattina c.t.
Un ulteriore sollecitazioni al ripensamento
Leggendo l'Unità
Perché l'Unità aveva correttamente informato su una mia opinione a proposito della difficoltà del Partito comunista
E Occhetto evidentemente imitando una moda si è arrabbiato
Nessun giornale se n'è occupato tranne l'unità il che dimostra che anche all'Unità scrivono e non leggono
E quindi
Probabilmente non è solo colpa nostra se non riusciamo a spiegarci
Io però qua in non avvenuto intenzione né voglia di fare discorsi
Vorrei dire più le mie impressioni su sulla nostra discussione
Credo che dobbiamo fare uno sforzo in più
Per abituarci ad analizzare i problemi e indicare le risposte perché la politica è questo
Ieri Martinazzoli l'ha detto anche se non l'ha fatto però ci ha richiamato all'esigenza
Di riscoprire la capacità di proporre le risposte ai problemi anziché denunciato i problemi
E credo che questo riguardi soprattutto la sinistra
Io lo ripeto da tempo
Io non credo che ci sia
Spazio
Per una sinistra anche all'interno della Democrazia Cristiana
Se non saremo in condizione di rimettere in funzione il sistema
Perché la sinistra è un modo di essere
A l'interno di un sistema che funzioni
E oggi noi siamo in presenza di una dialettica vera della politica
Che non è la competizione tra i soggetti politici
Per amministrare i problemi delle persone
Ma oggi c'è una dialettica reale
Che coglie la sensibilità e l'intelligenza delle persone non solo l'emotività ma l'intelligenza delle persone
Che mette a confronto un sistema che non funziona perché non si occupa più dei problemi della collettività
Non vi sembri paradossale
La gente avverte che il sistema non non risponde all'interesse generale
La contestazione di questo sistema che non muta
Fino a qualche tempo fa c'è stata l'illusione
Che la risposta fosse dentro il sistema e il raccordo con la pubblica opinione era tra i soggetti politici
Che si contendeva nulla conquiste la gestione del sistema di potere che ha garantito le grandi trasformazioni del mostro
Questo non è più da tanto tempo
E questo non è più da quando la massima forza di opposizione
La forza di ispirazione marxista anziché proporre soluzione dei problemi a demonizzato gli interlocutori la politica della sinistra
Si è arricchita non tanto di proposte Guido stamattina ce l'ha ricordato nella lucidissima relazioni più che io condivido le regioni più per cui non pensavo di dover parlare
Quando quello di delegittimare il conventi il competitori
Su questa spinta lungo questa scia che domina da decenni ormai sono due decenni domina la situazione politica
Sì sì va approfondendo sempre più il raccordo tra le aspirazioni delle persone e la capacità di risposta della politica
Però dobbiamo riflettere su quei e quando abbiamo
Indicato come democrazia cristiana lo dico agli amici della sinistra e ai giornalisti che ci chiedono quale le linee
Il punto di uscita da questa difficoltà
Non la risoluzione dei problemi ma il punto di uscita dalle difficoltà a partire dalla modifica del sistema elettorale dal riordino delle strutture del potere io credo che uno sforzo l'abbiamo fatto
Per concorrere ad uscire da questa difficoltà stamattina nell'intervento il Borgato lui ha spaziato su tutto l'accennato io l'ho capito mi auguro che la sia stato capito da tutti
Ma il riferimento alla coalizione come condizione di governo dei processi di trasformazione a mio avviso a riproposto la questione centrale della politica e delle condizioni dell'acqua
Non è su questo
Come demo come Sinistra democratica cristiana dovremmo riflettere su questo dovremmo arricchire la nostra riflessione è evidente
Che in un sistema
La soluzione non dettata dall'aggiustamento di un pezzo soltanto del del sistema però è anche vero che la modifica tra uno sistema in difficoltà e un modello di sistema da riorganizzare
Deve avere due riferimenti le indicazione del modello nuovo il punto di partenza
Questi alla polizia
La politica la capacità di organizzare i processi per uscire dalle difficoltà
C'è la crisi degli strumenti della politica
E voglio dire a Giovanni l'ho seguito con particolare simpatia la sua riflessione
Se mi è consentito dirlo con una particolare simpatia umana
Perché
Da tempo
Come dire noi ci conosciamo ci conosciamo nelle nostre capacità e nei nostri limiti non a caso siamo stati insieme tanto tempo
E pur essendo diversi abbiamo avuto sempre profonda unità
C'è un rischio però
Ma come se nelle riflessioni Di Giovanni la rincorsa
Il tentativo di individuare la veri
Disquisizioni su Rosmini il suo corso
Non c'è stato Vico invece interessante recupera
Ecco
Dall'attore ad Agostino Vallini crea Rossini
E l'altra filosofia sì Giovanni
E io credo che invece noi dovremmo fare
Un riflessione che parta nonno dai grandi incertezze
Io mi sono sforzato negli anni passati di ripeterlo
Ma nella
Indifferenza generale
Il ripensamento di Sturzo del popolarismo
Che diciamocelo con grande franchezza
Per tanti di noi
E più il riferimento ad una notizia che una conoscenza reale del pensiero
E la crisi della democrazia cristiana
Lo diciamo con un grande serenità Francesco Cossiga
Non è la crisi della idea della Democrazia Cristiana
La crisi del nostro partito
Sta ormai nella separatezza quasi assoluta
Tra le ragioni per cui dovremmo essere presenti e il modo come siamo presenti
E quindi
Mettere sullo stesso piano
La crisi del comunismo
E la difficoltà della Democrazia Cristiana
Significa non conoscere la storia
Quando
Cossiga nelle settimane passate ha cominciato ad occuparsi di Democrazia Cristiana di nuovo
Spiegando che non lo è più
E aveva affermato che per essere cristiani basta essere battezzati e non iscritti al partito
Io gli ho inviato un biglietto al quale non ho avuto risposta
Dicendogli che questo era vero
E e che per questo i nostri antenati cominciare da Sturzo De Gasperi Moro
Avevano pensato già per noi
Avevano lavorata avevano sofferto avevano anche pagato pensate quando ha pagato Sturzo
Per questa idea
Per democristiani per diventare presidente dell'area
La storia
La storia
No no lasciatemi due minuti non applaudite non reagirebbe neppure
La storia culturale e civile di questo Paese
Io lo voglio dire a tutti non solo i giovani ma anche ai meno giovani
Uno confronto prima ideale che politico
Tra due culture
Tra due risposte ai problemi della società
Un quella marxiste
La quella del quattordici democrazia
Sul piano della cultura mondiale no non solo della cultura del nostro
C'è
Una memorizzazione impropria della storia della Democrazia Cristiana
Fatta dalla storiografia d'accatto di questo Paese
Che ha spiegato che la storia italiana era uno scontro conservazione e progresso con la Democrazia Cristiana momento della consorte
Ma ancora oggi
E in tanti in buona fede io sono convinto che quando lo dicono sono in buona fede
C'è un'idea della Democrazia Cristiana strumento di conservazione di non libertà
Elemento soffoca attore
Se non contenitore delle spinte di progresso nel nostro Paese
Da questa mattina
Bordato l'ha richiamato con riferimento all'ipotesi della conventio ad excludendum ancora oggi
Nel dibattito politico italiano si assume che il comunismo non ha vinto per la prevaricazione della democrazia rischia e questo lo dicono dirigenti di partito
Come l'attuale dirigente del partito democratico della sinistra che ritiene un momento liberatorio e di vittoria il ripudio dello comuni
Se c'è c'è questo groviglio
Di sensazioni questa mancanza di capacità di analisi
Questa difficoltà a comprendere i fenomeni a governarli con l'intelligenza come ci insegnano a Moro
Noi dobbiamo sentire una responsabilità maggiore
Nonno ritenendo ci soddisfatti delle difficoltà degli altri
Ma facendoci carico noi di creare le condizioni perché anche gli altri abbiano capito aiuta il vicino ad aver ragione
Ho richiamando l'insegnamento di monsignor Sartori
Parti dal diritto del vicino per garantire il tuo dovere non
Però una rilettura della storia politica del Paese noi la dobbiamo fare la dobbiamo fare con orgoglio
Una ricostruzione delle motivazioni dell'impegno politico va fatto
E questo lo voglio dire a Giovanni
La rilettura di Sturzo non pone hanno in nessun problema dal punto di vista della definizione del ruolo pur
La tentazione che in qualcuno di noi ancora rimane
Vi Potì Zarrillo modello verità il rapporto al quale definire l'assetto istituzionale e un assetto sostanzialmente illiberale
Che non coincide con la concezione Sturzo sia voglio dire Zaniboni
Gianni Borghi Sturzo aveva il riferimento al valore comunità nonno all'individuo la persona come tale fuori della comunità non è persone la persona è tale solo nella relazione con gli altri si diventa persone
Diversamente indipendentemente dalla nostra opinione prevale l'egoismo
Prevale l'intolleranza prevale l'incapacità a comprendere la propria convenienza e mobilio Sartori ieri mattina ce lo ricorda
La dimensione nazionale di Sturzo donne
L'allargamento della Comunità
La dimensione nazionali Sturzo e l'insegnamento della politica estera come proiezione della politica interna la grande rivoluzione dal punto di vista culturale Galloni l'ha scritto una decina d'anni fa
Questa opinione sta in questo
Per comprendere ciò che avviene sta avvenendo all'Est nel mondo e quale possa essere la politica per uscire dalle difficoltà noi dobbiamo far riferimento a questo insegna c'è c'è insieme in Ostuni su in polemica e in alternativa alla suggestione marxista
Che vede la eliminazione della contraddizione delle parzialità nel disegno universale dell'Internazionale marxista e poi conclude con l'imperialismo dell'Unione Sovietica
E lui c'è la visione apparentemente più modesta
Ma in realtà più calata nella realtà
Perché da una parte recupera alla identità della persona nella comunità non a caso Sturzo e liquidato di municipalismo all'inizio altro che di internazionalismo
Però riscatta recupera questo limite insegnando
A ai soggetti alle comunità e agli operatori politici
Il contesto entro il quale la dimensione internazionale sicché alla condizione non per la protezione dei singoli ma per lo sviluppo di tutte le comunità questa è la grande concezione sul piano della politica internazionale senza avere mai mai lo dica Giovanni che stamattina mi è parso Giovanni dopo che ho letto il saggio ne parliamo ma mi è apparso l'illusione l'illusione che ci sia un modello veri non ho sentito presso detto senza che mai c'è viceversa una cosa molto importante alla richiamata Bruno
Il richiamo ai valori
Che si impegneranno per ciò detto Giovanni e non ha chiamato non ha richiamato dico che si storicizza hanno e che storici intanto si cambiano e che nel cambiamento si ripropongono di qua non la mappa ma la bussola di cui ci ha parlato
Noi come Democrazia Cristiana abbiamo bisogno di
Riscrivere
O di ripensare il nostro modo di essere in questa società profondamente cambiata dal quella che fu segnata dall'inizio dalla nascita del Partito popolare
E allora Zaniboni stiamo attenti o comunque la si legga la notizia della Democrazia Cristiana del Nord o comunque la si legga
Più che una risposta rischia quando la spieghiamo bene di essere solo un sintomo della difficoltà e i sintomi delle difficoltà non sono l'indicazione della virtus noi abbiamo pari fare il partito a dimensioni internazionale non basta più neppure la proiezione
Nelle contee ripone gli le comunità commesso oggetto da garantire recuperi le comunità come soggetto da garantire ma il disegno deve avere questa prospetti un'ultima osservazione se mi consentite sul partito
Io sono preoccupato
Per il modo come stiamo discutendo del
Perché discutiamo un po'come legiferiamo negli ultimi anni siccome l'istituzione non funziona
Anziché adeguare la istituzione i problemi che deve amministrare inventiamo la straordinarietà
E e non è così
Ne dobbiamo partire da un dato diversamente non ne usciamo questo è il punto di partenza e non è il tesseramento e poi io
Su questa questione consentite mio uno scetticismo profondo io le ho proposte tutte nella Democrazia cristiana
L'abolizione del tesseramento alla rappresentanza diversa
Tutti tutti la sinistra compresa si sono richiuse nel meccanismo estradizionali che hanno visto la nascita e la crescita del nostro partito quindi discutere su questo è una discussione che non muta
La DC in questo il discorso è vero
Modellando siccome Partito popolare
Assimilato la logica del partito marxista alieni
Non nel senso dell'identità ideologiche
Ma assunto iscritto alla Democrazia Cristiana come militante della rivoluzione tassa
E quindi la rappresentanza era nata limitante in quando indegna atto con la volontà realizzare il cambiamento aveva titolo di rappresentanza più del resto dell'universo che lo circonda
Tesseramento all'interno della DC e questi identifica il militante
Orlo CID decidiamo a cambiare il concetto di rappresentante inventando un concetto di rappresentanza legato alla proiezione
Dei bisogni e alla capacità di interpretarli ma io pongo un problema non sono in condizione di risolverlo dovremmo discutere su questo gli allora assenso e secondo me questo è il problema
Perché noi poi affermiamo tutti una cosa vera che la democrazia moderna senza partiti non vive
Qui da stamattina citando Dahrendorf
Sottolineava non la contraddizione
Ma il ripensamento avvenuti in questo grossissimo studioso dei problemi politici in euro
Prima denunciando il fallimento del secolo socialdemocratico con la burocratizzazione alla pubblicizzazione secondo recuperando il limite della formali liberaldemocratica
Ripiegata tutta nei meccanismi tradizionali della rappresentanza eppure Sturzo questa contraddizione l'aveva pensata e la verità risolta prima il Partito Popolare è un'istituzione non è una forma di organizzazione elettorale
Ma è un'istituzione l'ha detto Martinazzoli ieri in quando consente ai bisogni individuali e deboli della comunità
Nello scontro con gli interessi organizzati protetti dall'organo dall'ordinamento perché la legge garantisce i diritti acquisiti
Non i bisogni speranza che debbono diventarlo diritti e in questo scontro io il partito sommando i bisogni
Lei equilibrio raccolta potere e consente la trasformazione perché diversamente la lotta politica non è uno scontro traspirazione di interessi e l'abbiamo visto
Come la mancanza di questa concezione della mediazione politica a a livello di legislazione ci ha portato a soluzione impropria la grande battaglia fatta dalla sinistra democristiana sulla legge per l'informazione era queste
Era questa creare condizioni
Non le quali i soggetti con facoltà di informazione fossero messi nella stessa condizione viceversa si è teorizzato si è spiegato che noi dovevamo tutelare gli strumenti forti organizzati
Perché la garanzia doveva essere data a questa forma di comunicazione ora dobbiamo discutere di questo
E su questo probabilmente la crisi dello comunismo del modello marxista leninista di partito popolare
Comporta una revisione per la democrazia cristiana ma nonno della cultura del popolarismo della democrazia come processo del rapporto verità valore della comunità
E arrivando anche ad un'altra conclusione che Guido stamattina accennato
L'egualitarismo l'idea egualitaria che ha denunziato un problema ma che quando la risotto ne ha creato altri complessi l'idea che il dalle comunità possano essere fatti di uguali di carattere anziani che si è occupata negli anni passati di questi problemi rispetto al bisogno noi abbiamo organizzato una risposta trasformando il bisogno interi e siccome quando è diventato diritto il bisogno non era più uguale per tutti avendo organizzato una risposta uguale per tutti
Abbiamo sommati insieme una quantità di ingiustizie ed una grande inefficienza
I problemi dell'ordinamento dello Stato moderno sono questi
L'alternativa nel Paese non è tranne la sinistra che per essere tale rinunci al suo passato ritenendo di essere ancora rivoluzionaria
Beh difficile è una cosa di questo tipo anche per Occhetto e noi che su questi problemi ci siamo misurati e che oggi dovremmo ripensare ripensare alle risposte che abbiamo dato sapendo però che i problemi si ripropongono
Che cosa avverrà
Giovanna fatto una previsione sui risultati elettorali
Se fosse così probabilmente ha ragione luglio
Ma se fosse così Giovanni una maggioranza che son mai i numeri non fa uscire i partiti dalla crisi del sistema in cui si trova
O noi riusciamo riusciamo a modificare il sistema
Cercando di recuperare la capacità di rappresentanza dei partiti e delle persone che compongono i partiti o diversamente sarebbe un allargamento della crisi ma certamente non una possibilità di uscita dalla crisi
Sulla prospettiva siccome qualche giornalista ce l'ha chiesto
Ma sulla prospettiva credo che il partito che ha minore difficoltà e la Democrazia Cristiana
Per ragioni culturali per ragioni storiche per ragioni di radicamento per ragioni di forza
Certo da soli non Bastian ma da soli Guido non siamo bastonati neppure quando avevamo la maggioranza assoluta
La coalizione che De Gasperi inventato non era la maggioranza che legittimasse il potere
La coalizione come categoria politico come istituzioni che De Gasperi impronta ha ha inventato era la condizione per governare le trasformazioni
Noi dobbiamo ricostruire questa condizione
Che avverrà certo che oggi la competizione tra i partiti è diventata più libero certo nel quarantotto la competizione era accompagnata dal riferimento al rischio
Però dobbiamo allora convenire che nel quarantotto davvero fu uno scontro per la conservazione della democrazia
Non fu solo una battaglia di poco momento
Ma da allora in poi
La politica della democrazia cristiana non è stata di conservazione votato l'ha ricordato stamattina senza quella scelta la revisione dello schieramento frondista non ci sarebbe stato
La DC ha pagato prezzi enormi per l'alleanza con i socialisti la DC ha pagato prezzi enormi per l'attenzione all'evoluzione della sinistra del suo complesso compreso il Partito comunista
Oggi il gioco Santa e noi vogliamo creare le condizioni entro le quali la competizione sia forte e libero
Noi riteniamo di poterci attrezzare per commettere no per vincere obbligatoriamente ma per competere
Dipenderà poi dalla nostra capacità
E dalla capacità che abbiamo di orientamento della pubblica opinione se saremo ancora legittimati al governo meno questa è la grande prospettiva politica democratica da creare nel nostro Paese
Immaginare che si esca da questa difficoltà come bordata ha detto stamattina ipotizzando uno schieramento che questo si creerebbe un'anomalia
Perché la somma ad altissima Occhetto a parte il folklore
No dico io faccio una gran fatica a pensare
Quale la cultura retrostante a questi soggetti politici per il Governo dei problemi enormi che la nostra comunità che non solo sono problemi economici
Sono problemi di cultura sono problemi di arricchimento della libertà della persona sono ricchi
Gianni alla ricostruzione di una condizione di vita che faccia la persona umana altri cento della nostra attenzione il nonno come richiamo astratto di discorsi
Ma come riferimento concreto alle vicende di tutti i giorni
Io credo
Che possiamo andare via da questa riflessione amici della Sinistra democratica cristiana
Non lo Colino la certezza che noi siamo in condizione di dare risposta
Ma con la convinzione che se noi ci impegniamo e continuiamo ad impegnarci siamo tra quelli che possono dare risposte
Sì