VIII Congresso Nazionale di DP

Pagni i intervenire con poca gente ma credo che sia ineluttabile anche perché le iscrizioni si stanno rapidamente avvicinando le cinquanta
E le dovremo chiudere sei dieci e mezza undici
Ieri siamo usciti a fatta la trentacinque persone per cui rendetevi conto del pool però in compenso i primi che intervengano ancora diritto a quindici minuti perché poi probabilmente dove nuovi dura dieci il tempio per ognuno
Ecco allora il compito non facile di iniziare la mattinata spetta a Santo Lazzaroni mi dispiace
Della federazione di Venezia
Ecco applauso di incoraggiamento
Queste
Comunque mi registro e lo farò sentire a mia figlia che non ci sono problemi radio radicale Celli
Serale radicale sì sì sì allora
Buongiorno compagni
La mia riflessione è un poco acrobatica visto dove vado a parare e se è stata stimolata dall'intervento del rappresentante dell'Oltrepò al nostro congresso provinciale e dalla tavola rotonda di ieri ed altro dei movimenti di liberazione
La mia non vuole essere un'analisi dei rapporti internazionali ma una manifestazione di sofferenza rispetto a un modo che considero convenzionale poco incisivo di approcciare i termini dell'internazionalismo e non certamente per colpa degli ospiti stranieri
Sono agisce un'ulteriore sollecitazione che riguarda più da vicino il processo costituente di Rifondazione
Nel senso che penso di essere portatore di un po'insieme al momento personale isolato che non è stato espresso anche da altri compagni
Tuttavia questo pensiero singolo deve potersi mostrare anche nel nuovo partito comunista senza essere maggioranza o minoranza pertanto servono regole e do Porto unità organizzative diffusa di espressione confronto specie nella fase costituente e su ciò è stato detto molto poco
Ma tornando alla riflessione interna se la lista pensando localmente i compagni la nostra provincia cioè a Venezia ad una grossa opportunità è una sosta per un sostanziale vantaggio lo sviluppo dell'attività antimperialista
Questa opportunità appunto a Venezia il suo ruolo internazionale da sua università la presenza di un importante polo industriale commerciale turistico e di servizi
Ciò si presenta ovviamente anche in altri luoghi e in altre città italiane
Tale opportunità spesso viene persa
Nel nostro territorio esistono ed operano lavora ne soffrono migliaia di immigrati vivono e studiano migliaia di giovani provenienti dal Terzo Mondo
Dobbiamo sviluppare localmente maggiori e migliori rapporti di cooperazione e confronto quei movimenti di liberazione ed emancipazione dei popoli non possiamo limitarci alle passerelle con sé congressuali alle tavole rotonde per quanto utili a rapporti sostanzialmente Esterni e non militanti
è necessario un diverso approccio come comunisti per superare il carattere di esteriorità e di appoggio sostanzialmente di opinioni verso le questioni del sottosviluppo dell'imperialismo della guerra
Mi sembra di cogliere un pacifismo di maniera episodico che sul piano della politica nazionale a tre mesi dalla guerra del Golfo non riesce nemmeno a collegare gli attacchi al Salario
Alle pensioni allo stato sociale con immense ricchezze umane e materiali bruciate prima nel e dopo il conflitto
Anche Magri ha parlato del terzo il pubblico però non è che poi lo abbia collegato anche due i problemi e la guerra non è una colpa attualmente avrà modo di di di farle in altri periodi comunque ricordiamo solo che il costo del del tornato di Cocciolone in quei famosi ottanta miliardi avrebbero potuto benissimo per esempio essere spesi per pagare una addirittura un intero contratto di categoria
Allora per uscire per provare ad uscire dall'antimperialismo parta anche sborsa solo grazie a Saddam Hussein è necessario mettere al centro delle politiche antimperialiste
La critica del modo di produzione nesso dunque nel suo doppio contenuto di Produzione di merci oggetti beni il mercato
E produzione di rapporti di domini nel è dal lavoro nella società tra i popoli e le nazioni tra il nord e il sud
Dove quest'ultimo aspetto i rapporti di produzione di grano lungo prevale nella costituzione delle forme societarie di sfruttamento planetario
Forse è questa descrizione potrà sembrare banale ma è solo attraverso questa ottica che io riesco ad immaginare sperimentale l'unità di una lotta comunista nel nostro Paese con la lotta all'imperialismo e per la liberazione dei popoli quindi una lotta comunista quotidiana non solo fuori dai luoghi della produzione ma anche nei posti di lavoro sul cosa come dove si produce
E questo non solo per l'ovvia richiesta riconversione della produzione bellica ma anche verso altre merci altri prodotti l'auto del tempio
Verso gli specifici progetti che verso gli specifici processi di dominio locale nazionale e internazionale che da quei processi produttivi dall'auto appunto con il loro doppio carattere di produzioni di merci rapporti si originava
La merce autoplay continuare nell'esempio condiziona la vita i consumi delle classi subalterne nella cittadella capitalistica in forme specifiche come contribuisce a condizionare la vita dei popoli delle ali del sottosviluppo nella logica della divisione internazionale del lavoro
E dove di sviluppo significherà costringere quei popoli quelle classi a ripercorrere a distanza analoghi stati di Indy indulti industrializzazione funzionali al modello del Primo Mondo
Spero che la FIAT non si arrivi solo il quarantasette per cento della mozione essere sindacato ma si inizi anche a riproporre una critica del cosa e come si produce
Il ciò il ruolo di un rifondato Partito comunista e di un rifondato sindacato è essenziale
Guerra l'auto quindi come guarda al fordismo alto di ottimismo alla produzione flessibile per per la rigida produzione del profitto guerra la politica di rapina di guerra e del sottosviluppo dalle fonti energetiche agli eserciti di riserva dell'immigrazione
Basti ricordare che si pensa di non pagarla contingenza agli immigrati ribadisco che questo a partire dal lavoro può essere lotta sindacale e politica quotidiana e non solo motivo per dibattiti prevalentemente esterni al mondo dai lavoratori
è questo un modo per costruire un vero egualitarismo e solidarietà verso gli indios i curdi palestinesi e tutti gli altri lotta culturale presso tra i lavoratori alla sottomissione reale della cultura corporativa del capitale
Questo a partire dal problema della democrazia dove infatti mille lavoratori un posto di lavoro non possono tenere un'assemblea senza il visto dell'uomo di un apparato sindacale
Senza l'apporto dei lavoratori che vanno tolti a dinamiche di sfruttamento alla subordinazione materiale col e culturale atti la corporativa esazione razzismo non potrà esserci alcun serio movimento in azione internazionalista e antimperialista
Gli indios vengono oppressi anche perché le nostre classi subalterne sono abituati a delegare alle politiche di rappresentanza e distruzione a e istituzionali la possibilità della loro liberazione
Il soggetto che la nostra rivoluzione non nasce spontaneamente nel primo o nel secondo nel terzo mondo va costruito a partire dalla costruzione di forme della politica non per i turisti che Ford viste e Toyo piste basate sulla dualità dirigente diretto dove la scissione organizzata dei saperi facilita la riproduzione di rapporti sociali di dominio anche nella politica
Porterò e Rifondazione una piccola ventiquattro ore da maoista il borgo il bombardare il quartier generale vorrei poter far politica anche da casa senza divorziare e continuando a lavorare quindi come non professionista e non solo come passa volantini o attacchino
Vorrei centri e dirigenti a servizio e controllabili anche economicamente dalla base
Vorrei un partito comunista non statalista
Porto quindi anche un po'di sana e rivista extraparlamentari ITA vorrei delle regole nel processo costituente perché non parlino solo i vip abbiamo di fronte un lavoro certamente improbo ma non abbiamo però questa discorso alcuna concorrenza buon lavoro compagni
Grazie a Sandro Lazzaroni di Venezia anche perché ha saputo contenere il proprio intervento in pochissimi minuti
Diamo adesso la parola a Sergio Bontempelli della federazione di Pisa si prepari Paolo De Simone diffusi none
Allora
Il congresso della Federazione
Sì ha concluso con un mandato
è stato affidato ai delegati di avere un chiarimento dal Congresso nazionale e cioè se e in che misura democrazia proletaria si scioglie
Per confluire nel movimento di Rifondazione Comunista inteso chiaramente dentro c'è una certa misura come un'organizzazione autonoma già costituita oppure se democrazia proletaria
Si scioglie per confluire in una costituente del nuovo partito comunista
La questione non è soltanto terminologica o non è questione oziosa perché mi sembra di capire
Dalla relazione introduttiva
Che specifico per così per anticipare le critiche di qualche compagno
Che ha parlato anche ieri non è che io voglia critica la relazione introduttiva perché ciò convinci o storie di questo genere chiaramente e ci sono dei dei delle questioni politiche che non mi convincono come lo convincono altri compagni
Allora mi sembra di capire dalla da dal tono dal taglio della relazione introduttiva che noi sostanzialmente andiamo a scioglierci
Nel movimento di Rifondazione Comunista cioè sostanzialmente in un qualcosa di già strutturato in cui noi non possiamo
Portare
Se non entro certi limiti chiaramente l'anno la nostra cultura politica il nostro patrimonio
Quello che invece la federazione di Pisa dei tanti altri compagni credo sosteniamo
è che democrazia proletaria deve entrare una costituente per cui portando dentro questa costituente il proprio patrimonio politico che deve essere valorizzato visibile
Discusso da tutti i compagni della Costituente
Ecco sì se le intenzioni quindi sono quelle di
Di andare una costituente in cui tutte le culture politiche quindi anche non solo la nostra
Siano valorizzate si tratta di andare e quindi di scioglierci di andare in questa costituente
Non chiaramente si tratta di andarci individualmente come persone non dobbiamo costruire la correntista interna degli ex DP dentro Rifondazione comunista o dentro il nuovo partito è chiaro che la nostra adesione sarà individuale
Però noi dobbiamo portare nella costituente un patrimonio che è collettivo di idee di esperienze e di progetti
Che devono in qualche modo pesare alla Costituente non nel senso che noi andiamo lì a insegnare qualche a qualcosa a qualcuno Rezzato che noi abbiamo un patrimonio di venti anni perché non c'è soltanto dirti
Chiaramente c'è anche un patrimonio di nuovo a sinistra che noi ci portiamo dietro è un patrimonio di venti anni che chiaramente ha avuto i suoi limiti emendiamo lì anche per discutere quei limiti
Anche per vedere quello che abbiamo fatto in questi venti anni mandiamoli anche per valorizzare quello che abbiamo fatto anche per essere valorizzati come cultura come esperienza come patrimonio Aloisi non andiamo disarmati e ripeto che questo non vuol dire che noi e lo dico non per ritualità la DIGOS
Perché lo penso veramente Nerone che andiamo lì andare a fare la Correntino degli ex DP non è questo il punto
Si tratta però di andare da individui sapendo che che ognuno di noi come individuo si porta dietro un patrimonio è un'esperienza che va valorizzata se se questo è vero io credo che dal Congresso
Da questo congresso si debba uscire
Con qualcosa di più delle tesi congressuali emendati approvate penso che bisogna che sono delle tesi che io nella sostanza condivido tra l'altro su cui ci sono anche tutta una serie di cose che appunto appartengono al nostro patrimonio però credo che noi possiamo non c'è nulla di fra azionisti con questo nulla di scorretto possiamo approvare delle non lo so delle risoluzioni delle mayday
Dei documenti
In cui si indichino già da ora
Delle questioni di battaglia politica specifiche su cui ognuno di noi farà battaglia all'interno del movimento di Rifondazione comunista e su cui dobbiamo impegnare a discutere tutti i compagni che faranno parte di questa costituente
Allora per esempio
Noi un po'tutti gli interventi che si sono susseguiti qui hanno sottolineato il fatto che la forma partito
Cioè il partito che noi andiamo a costruire deve essere profondamente innovativo rispetto alle pratiche politiche dominanti e che noi stessi ci portiamo dietro come così come patrimonio storico tutti abbiamo sottolineato il fatto che la nuova forma partito dovrà garantire il pluralismo perché per esempio noi non pensiamo anche a una definizione più specifica
Di di come dovrà dice dovranno esistere diciamo aree politiche diverse che ne so possiamo proporre la costituzione di associazioni culturali
Non lo so ecco comunque perché noi non definiamo meglio questa questione della forma partito la scriviamo in un documento è quello è una delle questioni che democrazia proletaria porta come contributo al dibattito della costituente tra parentesi lo voglio dire tra parentesi ma ci tengo Ersilia Salvato intervenuta qui ieri sera mi pare
Dicendo che la nuova forma partito non dovrà essere un monolite dovrà essere pluralistica e ha sottolineato che non ci dovranno essere al nuovo partito
Ha detto queste tre parole correnti e siamo d'accordo gruppi e siamo d'accordo mozioni cosa vuol dire che non ci dovranno essere mozioni che ai congressi non si potranno presentare mozioni contrapposte io non lo so spero che non sia così chiaramente però voglio dire
Non credo che siamo scontata queste questioni o ancora perché democrazia proletaria non esce da questo congresso
Chiarendo il fatto che secondo noi
E la nuova forza politica che uscirà dal congresso di novembre dovrà starsene fuori da tutti gli organismi di potere per essere chiari fuori dalle giunte
Questo non è una cosa scontata noi vicino a Pisa in un paese vicino Pisa che non è l'ultimo paesino è uno dei paesi più importanti della provincia di Pisa abbiamo per esempio iscritto a Rifondazione comunista dirigente di Rifondazione Comunista un assessore all'Urbanistica
E io
Penso che tutti voi sappiate molto meglio di me i tre I che fanno gli assessori all'Urbanistica alla perché democrazia proletaria
Perché i compagni democrazia proletaria individualmente senza organizzarsi in corrente però perché i compagni democrazia proletaria non vanno nella costituente proponendo tutti insieme tramite questo congresso
Che il nuovo partito se ne stia fuori dalle giunte perché noi dobbiamo dire chiaramente che il potere specie in questa fase non si gestisce alla forza politica dovrà essere all'opposizione Sempre dovunque poi ci saranno le minuscole eccezioni però chiaramente sono eccezioni e quindi
Conferma la regola diciamo
O ancora per esempio la battaglia sulla seconda Repubblica ma mi sembra che
Per molti aspetti questo anche noi fino ad ora la battaglia sulla Seconda Repubblica sia pensata come battaglia contro Cossiga per l'impeachment di Cossiga
Battaglia contro il presidenzialismo giustissimo però la battaglia contro la Seconda Repubblica non è solo questo
Perché a monte delle proposte di presidenzialismo istruttoria che sta facendo Cossiga bene a monte di questo ci sta un attacco sociale ai diritti dei lavoratori
Alla cultura della sinistra che si era sedimentata anche in Italia anche al di là della stessa s'delle stesse forze politiche di sinistra c'è un attacco a tutto questo pensiamo all'attacco al diritto di sciopero
Per esempio pensiamo all'attacco all'indipendenza della magistratura pensiamo anche a fatti culturali che voglio dire stanno facendo breccia anche sulla via parte della popolazione
Su di esso gli stessi lavoratori pensiamo la questione del razzismo no oggi ci sono degli scioperi di lavoratori
I precari
Contro la presenza di senegalesi
Accanto a dove dove lavorano no allora questo significa che in qualche modo l'attacco dei nostri avversari l'attacco che anche culturale che è un attacco contro l'accettazione della diversità contro il pluralismo etico
Politico diciamo no bene queste cose stanno facendo breccia allora noi per esempio possiamo dire
Tranquillamente no che la battaglia sulla seconda Repubblica è anche questo
La battaglia sulla Seconda Repubblica è anche opporsi che ne so allergica sir voli la restrizione del diritto di sciopero e opporsi
Perché no sì tanto ha definito
Ecco qui queste cose possono uscire sì ho visto
Queste cose possono uscire da questo congresso possono diventare elemento di discussione
Di battaglia politica dentro Rifondazione certo ripeto non è che noi dobbiamo andare lì rigidi nelle cose no però se noi abbiamo una piattaforma
Con cui usciamo da questo congresso dimostriamo anche che democrazia proletaria non si scioglie e basta
No si scioglie meglio confluisce perché anche nemmeno nelle parole ci sta ci sta un significato giusto l'importanza confluisce apportando un patrimonio culturale politico no che si esprime anche con delle proposte
Con delle proposte politiche specifiche ecco voglio dire per questo io credo anche che
Da almeno da oggi figli tutti i compagni che esprimono
Perplessità sul modo in cui
Il gruppo dirigente no ha gestito e sta gestendo la confluenza bene questi compagni che esprimo delle critiche devono essere in questa sede valorizzati bisogna discutere gli assist degli interventi francamente preoccupanti nel senso di persone che tra le righe compagni che tra le righe dicevano sì qui non bisogna mena le uova nel paniere e non bisogna
Così
Chi sostanzialmente critica la gestione politica e certi contenuti politici espressi per esempio la relazione produttiva vuole rompere le uova nel paniere allora
Discutiamo chiaramente tranquillamente ho chiuso discutiamo chiaramente tranquillamente di queste questioni usciamo da questo congresso serenamente discutendo di politica
Grazie a Sergio adesso diamo la parola Paolo De Simone
Della federazione di Frosinone si prepari Marco Ferrando di Savona
Cari compagni
Ho partecipato
A tutti i congressi
Di Democrazia proletaria
A partire dal jolly di Roma del settantotto
Stando a sette settantotto la memoria comincia a fare qualche
Scherzo
E credo
Che ho ho cercato soprattutto di capire e di ascoltare i compagni nelle scorse occasioni
Proprio per intendere né
Gli umori
E credo
Di non essere presuntuoso quando affermo che non è non c'è voluto molto a capire il clima
Di questo congresso
Che
Dobbiamo dircelo chiaramente e onestamente
è un clima di delusione
E di rammarico anche
Non saremmo onesti si non ammettessimo
Che i compagni in questo congresso hanno anche questi sentimenti
Soprattutto questi sentimenti e d'altra parte
Mi pare ovvio
Perché si ha un bel dire ma questo è il congresso di scioglimento
Di Democrazia proletaria
E questa delusione deriva da un fatto da una constatazione semplice
E che cioè non siamo riusciti da soli
Ad affermare il progetto politico per il quale ci siamo battuti
Certo
Non c'è solo questo non c'è solo delusione ci mancherebbe
Perché contemporaneamente e qui c'è l'ambivalenza dei delle nostre
I nostri sentimenti
E del clima che c'è in questo congresso
Perché contemporaneamente siamo chiamati ad una funzione esaltante
E su questo non c'è dubbio
Qual è quella di partecipare alla costruzione
Di una nuova forza comunista
Anticapitalista e libertari
Cioè a lavorare ancora lo stesso concetto
Al quale abbiamo sempre lavorato
E quindi giustamente
Dicevano alcuni compagni ieri
Comunisti eravamo comunisti siamo e comunisti saremo
Però questo non significa che dobbiamo fare
Come quei sedicenti dirigenti sindacali
Che spacciano per oro colato
Accordi al ribasso e noi ne conosciamo
Ma credo che una grossa carenza del nostro gruppo dirigente
Sia stata quella di non evitare
Il senso
Di frustrazione
Che nasce dalla non coincidenza
Temporale
Della fine
E dell'inizio
Si doveva evitare che questi due momenti fossero separati da un arco di tempo così lunghi
In poche parole
Per usare la metafora che ha usato ieri un altro compagno
Si doveva uscire dalla nostra vecchia e amata casetta
Ed entrare subito immediatamente
In una casa nuova
Che non fosse già in affitto ad altri Company
Ma
Io credo che noi dobbiamo pensare qui anche e soprattutto al futuro
Per un amore che muore quello per Democrazia proletaria
Dal quale probabilmente
Si ha un bel dire i compagni non riescono a staccarsi
Per
Pensare al futuro e il nostro compito
è importante e difficilissimo lo sappiamo tutti
Perché la cosa più importante è quella di ricostruire
Una cultura di opposizione e mi soffermerò solamente su questo aspetto
Cercando di portare mio contributo
Su questo punto
Una opposizione che è stata definita correttamente giustamente
Che deve essere strategica e globale
Deve essere strategica nel senso
Che l'affermazione dei principi comunisti
Debbono essere perseguiti attraverso
L'organizzazione e la diffusione delle lotte delle classi subalterne
Deve essere strategica
In quanto sia capace di romperebbe compatibilità del sistema capitalistico
Attraverso la pacco di massa agli strumenti di oppressione di privilegio
Che sia mirata all'affermazione dei bisogni delle classi popolari
Come obiettivo non dipendente o variabile
Chi sia in grado di rendere visibile e desiderabile il modello alternativo per cui lottiamo
Allo stesso tempo
Questa opposizione deve essere globale
E cioè che si dispieghi in tutta la società e in tutta la comunità internazionale
A tal proposito
è ovvio che la opposizione strategica deve svilupparsi sui luoghi di lavoro
Sulla scuola perché spesso dimentichiamo come i nostri figli vengono educati
Nella pubblica amministrazione sia per quanto attiene
Ai alle istanze alte
Sia per quanto attiene a quelle locali
Già che non bisogna dimenticare come
Nelle piccole realtà
Istituzione comune in particolare sia una formidabile e fortissimo strumento di captazione del consenso
Ed ancora soprattutto
A livello dei mezzi di informazione
Globale nel senso che deve investire
Tutti i campi come dicevamo in cui si manifesta lo sfruttamento e il privilegio che mette a nudo la logica complessiva di un del capitalismo
Il suo aberrante fisiologico bisogno di oppressione di guerra e quindi di negazione del diritto alla vita e dei più elementari diritti
Perseguita negazione perseguita anche attraverso
Il saccheggio e la distruzione dell'ambiente e delle risorse naturale
E da questo punto di vista compagni non dobbiamo dimenticare
E non per sterile polemica nei confronti dei compagni di Rifondazione
Che i danni maggiori in questi ultimi anni ha questa cultura dell'opposizione
Danni alla cultura dell'opposizione e dal movimento operaio nel suo complesso
Sono stati quelli derivanti
Dalla formulazione delle cosiddette teorie del compromesso storico dell'unità nazionale
Che hanno alla metà degli anni Settanta interrotto in modo traumatico quel processo di di crescita del movimento operaio e democratico che si era espresso negli anni tra la fine degli anni sessanta
Perché questo queste
Chiamiamoli così teorie
Hanno indotto anche in buona parte di compagni
La convinzione che non vi fosse altro modello migliore
Di quello che si esprime attraverso l'esercizio del potere del Governo
A tutti i costi
Magari anche insieme
Allora all'avversario di classe
Questo ovviamente ha portato anche molte ferite di lavoratori
Supposizioni di omologazione a quelli che sono i principi ispiratori delle logiche di potere
Ha portato altresì grave danno
Circa ma prevalenza della tattica sulla strategia così come anche è stato accennato
E quindi a maggior ragione
Più incisiva deve essere la nostra iniziativa
Ma tornando a noi
Vi sono
Vi è un campo di disagio e di perplessità
Circa
La nostra confluenza nel processo rifonda Tivo
Più ampio di quanto in effetti
Emerga
Noi a questo
Disagio dobbiamo avere l'intelligenza di rapportarci in modo sereno ed in modo
Intelligente come dicevo
Allora da questo punto di vista a me pare che quello che i compagni molti compagni hanno accennato
Debba essere riproposto con forza e cioè
L'esigenza di una associazione culturale di Democrazia proletaria
Questa cosa è stata accennata da compagni ma mi pare che non ci sia stato un sufficiente una sufficiente attenzione
Io credo che questa associazione culturale sia utile
Sia utile perché intanto
Può aiutare il passaggio dall'una all'altra organizzazione politica
Ma soprattutto ci può aiutare
A metterci ho finito
A metterci in rapporto corretto
E poi docente con vaste aree di movimento che sono vicine a Democrazia proletaria e che con un maggiore riluttanza accettano l'idea
Della formazione della nuova forza politica io credo che questo
Strumento non dobbiamo sottovalutarlo
Direi che ci dobbiamo riflettere su tra e di farne un
Argomento più specifico di proposta politica credo che comunque
Sia opportuno rapportarci con questi compagni
Credo che che non c'è altro da dire mi farà io ho finito per il tempo ringrazio
Ringraziamo Paolo della federazione di Frosinone come che le compagnie se non a coté arrivato al nostro congresso il compagno Sergio Garavini coordinatore nazionale del Movimento Rifondazione comunista che salutiamo
Adesso diamo la parola a Marco Ferrando della federazione di Savona
E vorremmo che Luciano dell'Agnol venisse un attimino in Presidenza o qualcuno che conosce questo compagno
E si prepari Maurizio Scarpa di Mila no
Compagni noi come federazioni Saponara presentiamo però alcuni aspetti una realtà un pochettino particolare non l'unica ma sicuramente particolare dal punto di vista dell'esperienza che abbiamo compiuto che stiamo compiendo
Crea come Federazione savonese di democrazia proletaria ci sono infatti impegnati sin dall'inizio senza sul collasso tatticismi
Nel processo di Rifondazione Comunista e anzi nella sua stessa promozione per cui tutti i nostri compagni si sentono da tempo impegnarti lealmente sino in fondo
Nel processo di costruzione del nuovo partito comunista e quindi nell'iniziativa sociale nel confronto costituente di Rifondazione provinciale
Ma pure partire da questa esperienza vorremmo come dire sollevare alcuni problemi che riguardano il Bilancio
Della politica di di Pio rispetto al processo delle Fondazione perché un congresso sarebbe anche in qualche modo per fare dei bilanci quanto meno di Fassa
E questo bilancio noi non crediamo che possa essere considerato progetti
Democrazia proletaria arriva tardi e male all'appuntamento della rifondazione comunista
Già a partire dalla Bolognina era possibile intravedere al processo di ricomposizione della sinistra italiana di ridefinizione complessiva della sua geografia ed era dunque possibile e necessaria noi crediamo una forte iniziativa politica di di Pia delle sue federazioni tesa a favorire i più vasti ambiti di dialogo confronto iniziativa unitaria con tutti i comunisti del PC
Dialogo confronto iniziativa unitaria da condussi in modo capillare a livello di territorio di sezioni e capace di sedimentare strutture organizzative comuni pur nel rispetto dell'autonomia di ciascuno
E non per perseguire ingenue improbabili proselitismo
Ma per lanciare al contrario un chiaro segnale di disponibilità al proprio superamento e quindi per conquistare un proprio legittimo spazio sin dall'inizio
Nel processo rifonda tipo che si annunciava per contribuire politicamente alla sua costruzione e alla sua crescita
E a maggior ragione dopo l'Eliseo quando Soggetti e termini anche quantitativi della rifondazione di venivano via via più chiari era davvero necessario rompere gli indugi assumersi come direzione nazionale le dovute responsabilità
La responsabilità non già di decidere per conto del partito
Ma di proporre al partito una confluenza tempestiva nel processo di massa che si apriva convocando al contempo un congresso deliberanti avidi Pinel quale verificare attorno alla proposta l'opinione di tutti i contanti
E invece la politica perseguita è stata di fatto una prima una politica segnata da una profonda sottovalutazione da parte quanto meno di larga parte del partito della centralità della questione comunista mi rifaccio all'ultimo congresso
Poi sotto la pressione dei fatti una comune presa d'atto della centralità di tale questione ma senza una scelta chiara di prospettiva e con l'attenzione prevalentemente rivolta alle mediazioni unitaria interna per cui da un lato si faceva la lettera aperta su l'Unità
In cui si faceva come dire l'appello alla costituzione di un nuovo partito e dall'altro però un compagno autorevole della segretaria se ben ricordo il compagno Alberti dichiarava la stampa che noi non eravamo per la scissione del Partito comunista
Infine l'assunzione della parola d'ordine della confonde Apione anziché di confluenza combinata spesso con l'invito a non aderire ai circoli di Rifondazione al movimento di Rifondazione
Una parola d'ordine è quella della con Fondazione chiara priva di una corrispondenza reale e concreta con la situazione obiettiva realisticamente parlando e che nei fatti coprivo un immobilismo sostanziale dell'iniziativa politica
Per cui
A livello di partito nelle federazioni in periferia non si aveva nessuna reale inserimento nel processo politico in atto i risultati di questa politica compagni sotto
Oggi è sotto gli occhi di tutti il risultato è che oggi con pochissime eccezioni su scala nazionale i compagni di PIL sono ancora Esterni purtroppo a Rifondazione spesso persino privi di un rapporto unitario con essa sul piano dell'azione
Ovviamente tutto ciò arreca danni sia ADP che a Rifondazione perché tanti compagni nostri
Tante capacità e potenzialità ben presenti del corpo di di Pia utilissime a Rifondazione rischiano di essere oggi emarginate o non adeguatamente valorizza
In secondo luogo potremmo dire che Lippi arriva impreparata all'appuntamento anche sotto il profilo dei contenuti della propria proposta
E noi
Noi già da tempo compagni di Rifondazione Comunista noi che non abbiamo quindi mi sia consentito di TIR
L'esigenza di dichiarazioni solenni e preventive di accordo perpetuo per ottenere aperture riconoscimenti che ci vengono dal nostro lavoro di promozione costruzione delle fondazioni
Che non dobbiamo presentare passaporti per passare dogane che non dobbiamo rinunciare a noi stessi per essere graditi agli altri noi vogliamo dire che i problemi politici o Rifondazione ci sono e che non possono essere rimossi o semplifica e così il giudizio secondo cui la nostra confluenza sarebbe determinata dalla convergenza programmatica con Rifondazione ci parla d'un tempo improvvisato sbagliato e pericoloso
Improvvisato per il fatto che solo ora come giusto Rifondazione sta intraprendendo la propria elaborazione programmatica
Sbagliato nel metodo perché un processo di Rifondazione da noi concepita come processo costituente ha aperto non solo non può presupporre preventivamente una convergenza programmatica per le diverse forze che vi concorrono al contrario richiede proprio
Per adesso capitale
Il libero confronto fra identità diverse
Pericoloso perché quel giudizio passa attraverso la censura preventiva dell'identità e della diversità di tanti compagni e posizioni col risultato di demoralizzare demotivare energie preziose
Accrescendo le esistenze alla stessa prospettiva dalla confluente pericoloso anche perché compagni quel giudizio se preso alla lettera potrebbe spingere compagni inviti nel caso poi emergesse lo divergenze serie da qui a novembre
A reazioni settaria e persino di cottura che sarebbero politicamente folli irresponsabili e comunque dannosa per tutti
L'impostazione va invece capovolta noi che abbia
Ed è questo
Quali contributi di proposta politica e programmatica intendiamo portare nel dibattito costituente di Rifondazione Comunista
E come pensiamo di combinare eventuali posizioni diverse con il necessario lavoro di costruzione unitaria per nuova parti questi sono compagni di interrogativi veri e centrali ma sono anche gli interrogativi cui il documento congressuale non risponde
E che la relazione introduttiva ha semplicemente rimosso
Eppure a partire dai prossimi giorni i nostri compagni a Rifondazione sta operando impegnati in un dibattito politico e programmatico molto serio per nulla scontato
Innanzitutto un dibattito sull'analisi e l'orientamento politico immediato dove è vero che esiste uno spazio significativo di convergenza con Rifondazione cosa che rafforza la credibilità della confluenza ma dove pure esistono problemi che non è possibile ignorare
Perché non è indifferente Company per la rifondazione comunista ad esempio adattarsi Al Gore Baccio di sumo o assumere rispetto ad esso una profonda autonomia critica non è indifferente sostenere la scelta unilaterale dell'uscita dell'Italia dalla NATO ospitale semplicemente sto superamenti
Sostenere una scelta di opposizione anche sul terreno dalla politica locale oppure assumere l'indirizzo delle cosiddette giunte di sinistra o legittimare in molti casi le stesse giunte anomale con la DC
E ancora non è indifferente sostenere una scelta di piena autonomia dal per dal PDS tornerà rifiuto d'ogni tentazione settaria oppure optare per patti federativi con quest'ultimo né infine indifferente la scelta che verrà fatto in relazione al dopo congresso CGIL e sul terreno più generale della rifondazione democratica di classe del sindacalismo italiano
Ma solo tutti i nodi aperti di confronto e di scelte Rifondazione su cui il contributo di questo congresso rischia di essere compagni semplicemente assente
Tutto ciò è ancora più vero in relazione al dibattito decisivo di fondo di una rifondazione comunista
Non quello delle scelte immediate degli indirizzi di fase non quello della semplice Rifondazione d'un'opposizione ma quello che l'attivo i nodi strategici e programmatici del superamento del capitalismo
Ed in effetti i primi documenti di Rifondazione hanno il merito di porre questioni di grande rilevanza da sempre al centro del confronto del movimento operaio comunista dalla natura del socialismo alla questione dello Stato alla natura e forma del partito
Questioni su cui il dibattito è appena iniziato è giustamente molto problematico è a più voci ma certe un dibattito in cui si esprimono anche posizioni che richiedono da parte nostra io credo un confronto critico e Serra
Così ad esempio quando il compagno libertini
Sostiene a partire dal crollo dello stalinismo ad est
Che la soppressione della proprietà privata in sé portatrice di burocratismo totalitario e che quindi il mercato sia pure controllato e corretto
è la base del pluralismo economico e politico e che in questo consiste la rilettura da sinistra di Marx egli sostiene opinioni legittime ma da cui mi permetto di dissentire
E non perché ignori ovviamente la problematica complessa del ruolo del mercato nella transizione
Non perché ignobile divergenze anche in democrazia proletaria sullo stesso modello economico del socialismo ma perché penso che in ogni caso il nodo della proprietà privata del mercato
Del suo superamento resti più che mai pur con tutti gli aggiornamenti del caso una tematica centrale decisiva dalla prospettiva comunisti
E così ad esempio cioè sicuramente convergenza con Rifondazione e in Rifondazione contro le riforme istituzionali autoritarie tanti costituzionali oggi in cantiere fermo restando per tutti poi la necessità di comportamenti coerenti
Non penso invece come molti pensano in Rifondazione che la Costituzione italiana
Nata tra l'altro nel segno dell'articolo sette ed è l'accordo fra Democrazia Cristiana il Partito Comunista sì al tetto massimo della democrazia politica l'involucro della costruzione socialista o anche un grumo di democrazia popolato rivoluzionarie
Come ci suggerisce il compagno e vince
Non credo infatti che la rifondazione comunista possa avvenire nel segno di un ritorno alla Convenzione giacobina del novantatré ma se mai nel segno del recupero di quella tradizione rivoluzionaria del comunismo che ha sempre sottoposto dura critica la democrazia borghese contrapponendo vi la democrazia dei consensi la democrazia proletaria per l'appunto come forma di democrazia nuova è superiore
Quella democrazia con lo stalinismo per affermarsi ha dovuto sopprimere e media
E debbo dire sotto questo aspetto che la relazione introduttiva mi sembra segnare un passo indietro non solo rispetto ad alcuni richiami tradizionali e formali del nostro partito ma persino rispetto al documento congressuale già di per sé è alquanto insufficiente
E c'è infine compagni in Rifondazione un confronto vide appassionato sulla tematica centrale del partito
In cui vedo il rischio di una polarizzazione fra due orientamenti opposti che potrei così schematizzare
Da un lato un orientamento fortemente conti mista
Di fatto centralista burocratico che ricondurrebbe ad un partito apparato di esecutori quindi a un partito regressivo per usare la parola espressa da un compagno
E dall'altro lato un'ipotesi o suggestione se vogliamo
Di partito movimento
Fluido e leggero fortemente decentrato sostanzialmente federalista
Che non credo offrirebbe maggiori garanzie sotto il profilo della democrazia stando a molte esperienze sotto i nostri occhi e che rischierebbe di ridursi a semplice cassa di risonanza o di faggi ispirazione di realtà di movimento
Rispetto a questo dibattito di grandissima importanza in ogni caso ci presentiamo come DP senza una proposta politica chiara
Senta un contributo serio ed autonomo ed anzi col bagaglio di un'esperienza di modello partito che proprio rispetto alla democrazia compagni diciamocelo con estrema franchezza ha toccato in molti punti
In molte occasioni uno dei punti più critici e che quindi non è davvero in quanto tale io credo riproponibile
Ma è anche vero che su molti di questi temi non c'è stata e non c'è nella stessa democrazia proletaria omogeneità di vedute o reale approfondimento e si tratta di odi di fondo
Che il documento congressuale lascia non a caso sostanzialmente irrisolti perché io risolti sono nell'intera storia della nuova sinistra da cui noi proveniamo
Su questi nodi il confronto tra noi proseguirà o forse inizierà davvero nel più vasto ambito di Rifondazione
E proseguirà in un intreccio libero è secondo con una riflessione politica di centinaia di migliaia di comunisti
Un intreccio libero fecondo che farà sì che su ogni questione
Convergenze e divergenze saranno sempre più trasversali alle diverse forze politiche di provenienza e anche per questo non avremo davvero la somma di componenti precostituite ma un processo più fluido più aperto più positivi
Certo vogliamo che quel confronto riflessione possano dispiegarsi in un partito profondamente democratico
Che sappia combinate L'Unità nell'azione esterna con la più libera circolazione delle idee con
E non si tratta compagni di garanzie per qualcuno si tratta di garanzie per tutti
Anche per chi pensa che mai ne avrà bisogno
Perché la garanzia di libertà di battaglia politica per posizioni diverso e sarà uno dei metro di misura dello stato di salute della rifondazione comunista e della sua capacità di cottura davvero col passato
Certo questa garanzia di libertà ne implica un'altra parallela e specula
L'impegno chiaro e Parioli Tarik da parte di tutti nella costruzione del nuovo partito con l'assunzione piena degli oneri e delle responsabilità quotidiane che tale scelta richiede ecco compagni se sapremo combinare la costruzione comune di un Comune partito con un dibattito libero e franco delle posizioni senza autocensure rimozioni avremo forse fatto un primo passo sul terreno della rifondazione comunista ringrazia
Benissimo Marco adesso diamo la parola al compagno Maurizio Scarpa di Milano
Dopo il suo intervento dovremo discutere se limitare gli interventi a dieci minuti o meno in modo da poter far parlare quasi tutti gli scritti
Dopo Maurizio Scarpa comunque si prepari Luciano Dell'Agnola Maurizio
Ma compagni credo che siamo qui oggi a discutere
Non tanto
Di andare a rifondare un partito comunista
Ma di andare addirittura rifondare l'idea stessa del comunismo e quindi di andare a rilanciare quest'idea
Io sono il pensiero di questo di questo compito di questa discussione penso che ognuno di noi vengano i brividi a pensare a quale compito al quale
A quale compito diciamo la storia questo momento storico si ci impegna
E e credo compagni che però non abbiamo alternativa se pensiamo veramente come credo che siamo tutti che questa non è l'unica società possibile
E tanto meno non è la società migliore credo che sia indispensabile ripensare ha un'idea di comunismo ha un'idea di trasformazione radicale della società
Fra l'altro oggi si parla molto di fine degli ideologismi oggi tutto sembra che l'ideologia non esista più
Meglio sarebbe dire Compay fatto questa frase l'ho sentita dire anche qua dentro non è vero che gli ideologismi sono finiti i compagni
Oggi è rimasto un solo ideologico rimasto una sola ideologia quella capitalista
Che ha vinto su tutto il fronte ora però credo che proprio per questo ne dobbiamo ricominciare a parlare di un'ideologia comunista e non averne paura certo non dovrà essere un'ideologia dogmatica dovrà essere un'ideologia creativa
Ma questa deve essere la nostra base su cui a ripensare al nostro futuro fra l'altro come ripensare un'ideologia un'idea di comunismo vuol dire partire dalla negazione di quelle che sono le idee forza del capitalismo
è troppo poco io l'ho sentito riecheggiare qua dentro abbiamo un ci siamo molto parlati addosso ma poco abbiamo parlato di quelle che possono essere le idee forza che noi dobbiamo rilanciare a partire per esempio dal fatto da dire che noi vogliamo modificare i modelli di produzione di questo Paese
A partire da un dato per esempio
Che noi dobbiamo ricominciare a dire che siamo contro la proprietà privata e sembra una questione oggi sicuramente fuori moda ma addirittura assurde invece deve essere un elemento centrale del pensare e dell'agire del nuovo partito comunista
Così come dobbiamo iniziare a dire che noi siamo contro la competitività e l'individualismo che il capitale ogni giorno ci impone per una nuova solidarietà per una nuova uguaglianza
E le due amori cominciare a dire che ne siamo contro lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo dobbiamo anche riparlare per esempio della liberazione dell'uomo ma anche le della liberazione del lavoro
E quindi entrarci nel merito di di queste cose compagni certo sono cose generiche
Però io credo che siano le basi di un nuovo pensare comunista di una nuova idea di comunismo
E e le basi devono essere solide altrimenti la casa che ne amo costruire della rifondazione comunista rischia di crollare ancora prima di di essere retta e io credo che queste queste sono le basi il futuro della nuova formazione politica saranno solide
Purtroppo io dico una cosa però che le basi di Democrazia proletaria non erano solide su questi contenuti su questi valori troppo spesso abbiamo abbiamo deviato dalla
Dalla giusta strada e non credo che a dimostrazione di ciò ci siano gli ultimi otto anni della nostra vita politica noi abbiamo avuto delle grandi intuizioni su grandi temi
Il problema però
Che molto spesso a queste grandi idee c'è mancato un collante ideologico c'è mancato dei valori che unifica sarò questi del per tramutarlo e poi in battaglie concrete
Per tra mutarne anche i nidi in un'identità da portare in mezzo alla gente io voglio fare alcuni esempi per farmi capire
Per esempio noi siamo entrati nelle istituzioni dicevamo che nelle istituzioni volevamo utilizzare le istituzioni per il nostro progetto politico
A me sembra anzi è stato così che le istituzioni ci hanno risucchiato e la dimostrazione ne è stata invece la scissione che abbiamo avuto qualche tempo fa l'altro l'altro esempio compagni e la questione dell'ambientalismo anche qui
Anziché essere noi
A indirizzare il nascente movimento ecologista
Ne abbiamo subito alcune deviazioni di Inter classismo di un bar di ambientalismo di maniera e borghese quindi ecco ma perché è successo questo e questo che bisogna voglio dire su queste cose bisogna ragionare per capire poi quali sono gli errori da non da non commettere per il per il futuro allora io credo che dobbiamo certamente rivendicare il patrimonio di Democrazia proletaria un patrimonio di tutti noi io c'ho creduto io
Sono entrati in dipinti dalla sua nascita di risparmio però tutte le mie vicissitudine come ha fatto molti compagni che ci hanno raccontato degli amici dei travagli e dei raffreddori io credo che cioè però il fatto di di rivendicare il patrimonio di DP non può esimerci anche dal dal dire
Quali sono stati anche i limiti di questa esperienza politica io credo che D.P. è stato un grande strumento che ci ha permesso che ha permesso dieci mila compagni di attraversare con una lunga marcia i difficili anni ottanta
E però compagni diciamocelo anche chiaro che per noi di Pio l'abbiamo sempre detto
Di Pier uno strumento per arrivare alla costituzione alla costruzione di una forza comunista libertaria più ampia più grossa l'abbiamo sempre rivendicato e mi sembra che oggi che siamo venuti che sia venuto il momento che è venuto il momento di ed è diciamo di raccogliere i frutti di questa nostra battaglia ne abbiamo paura
Ora invece dobbiamo buttarci con convinzione in questa nuova in questa nuova esperienza perché proprio il nascere di questa formazione
Politica comunista
è parte integrante del patrimonio di Democrazia proletaria perché l'abbiamo teorizzato perché abbiamo lavorato per questo io non capisco oggi perché abbiamo paura
Di di continuare quello che era il nostro progetto politico diciamo in una in acque più ampie in terreni più vasti
Spesso fra l'altro compagni si citano le tesi di Palermo come il momento più alto dell'elaborazione di DP
Io concordo con questa cosa la cosa che non capisco però che gli stessi compagni che citano Palermo come il momento più alto da nostre lavorazione
Poi attaccano visceralmente compagni come vinci come Saccomanni ma io ricordo che queste tesi le scrissero proprio loro
E voglio dire sono i compagni che oggi fatto con più di ogni altro stanno guidando questo ingresso dentro Rifondazione comunista e non capisco perché proprio questi compagni oggi dovrebbero essere quelli che che dovrebbero cancellare farci perdere il patrimonio di democrazia proletaria
Io però c'è un patrimonio che non mi voglio portare dietro questo deve essere chiaro io non mi voglio portare dietro alcuni diciamo alcuni errori che democrazia proletaria fatto come quello dell'istituzione all'ISMU come quello del Democratic cinismo dove negli ultimi anni compagni con sotto la forma cioè sotto parole come democrazia interna non si è più capito
Dove si decide a vecchi decideva in questo partito così come non voglio portarmi c'è dietro
Una cultura minoritaria oppure quella cultura che che fa sì che molti compagni tendono sempre a drammatizzare le differenze
Perché in questo modo può e le differenze abbiano una rappresentanza e quindi qualche dirigente si può ritagliare uno spazio politico io credo che le differenze siano siano giuste
Che le differenze siano utili
Ma è anche vero che in un partito le differenze potevano divenire a sintesi devono essere poi devono diventare una prolunga un Progetto una proposta politica comune altrimenti compagni se rimangono Sclero tipizzate
Se rimangono ognuno offre se si rimane ognuno fermi sulle sue posizioni
Succede quello che è successo in Democrazia proletaria che ci siamo guardati l'ombelico per due anni e non abbiamo lavorato all'esterno tra le masse
Ecco io credo compagni che dobbiamo proprio osare in questo momento non dobbiamo avere paura di anche di perdere qualche compagno per strada dobbiamo veramente entrare nel processo di Rifondazione comunista della costituente per un nuovo porter un nuovo partito comunista con convinzione
Certo
Dubbi e incertezze ce l'abbiamo tutti ma perché quando eravamo in DP quando eravamo democrazia proletaria non avevamo dubbi e incertezze
Il problema vero è la convinzione di un progetto politico avere la convinzione che questa non è l'unica strada possibile queste la strada giusta da percorrere la rifondazione di un partito comunista nel nostro paese e come dicevo all'inizio la rifondazione dell'IST dell'idea stessa di comunismo
Ora compagni però voglio dire che ci sono anche degli elementi concreti
Che io apprezzo nell'elaborazione dei compagni di Rifondazione comunista e che non trovavo più nell'elaborazione non tanto nell'elaborazione quanto nella pratica di Democrazia proletaria e sono sostanzialmente due
La prima e la centralità della contraddizione capitale e lavoro
Non l'ho sentita molto spesso citare negli interventi io ho sentito molti compagni citare elenchi della Spesal ecologismo pacifismo femminismo eccetera eccetera cose interessanti così giuste cose forti
La
Se il problema è capire qual è la contraddizione principale compagni se non si capisce ancora una volta che e lo sviluppo che lo sviluppo della lotta di classe
Ha commesso andamenti luoghi di lavoro e che la sconfitta degli anni Ottanta il partito dalla ristrutturazione che il capitale ha fatto dentro le fabbriche dentro i posti di lavoro
E che l'inizio
Della vittoria del capitale partita proprio dalla sconfitta della classe operaia dei lavoratori dentro i luoghi di lavoro compagni non si capisce poi cosa appunto tutti gli altri percorsi anche degli altri movimenti del pacifismo
E vado a chi
Deve con gli ultimi due minuti ecco dicevo se non si capisce questo secondo me appunto si si pesta l'acqua nel mortaio si fanno elenchi della spesa ma non si va veramente a un processo di liberazione non si va veramente un processo di di lotta per un cambiamento radicale della società
Stringo e vado al secondo punto quello l'altro tema che ho trovato che in Rifondazione si stia affrontando con una determinazione sicuramente condivisibile ed è quello dell'internazionalismo
Una una forza comunista non può non essere internazionalista compagni
E di Pilo è stata male stati in modo insufficiente molto spesso abbiamo abbiamo espresso solidarietà ai vari singoli movimenti ma non abbiamo saputo creare quel filo rosso per capire quello che accomuna l'OLP al Nicaragua i movimenti di liberazione
Africani dalla con la guerra del Golfo sostanzialmente non abbiamo capito che il nemico è sempre uno ed è l'imperialismo e oggi imperialismo significa parlare degli Stati Uniti d'America compagni abbiamo avuto troppa titubanza a fare questa battaglia a uscire allo scoperto
E pre esempio questa titubanza l'abbiamo vista nel movimento pacifista compagni dove dove sostanzialmente non è stato un movimento antimperialista antiamericano ma molto spesso avuto
Ha avuto una una diciamo una posizione di equidistanza una posizione di anche qui di pacifismo molto spesso di maniera
E compagni voi sapete che io faccio parte dell'associazione di amicizia Italia Cuba e ogni congresso tiro fuori questo problema ma compagna anche cui il problema Sempio gli è stato fatto un dibattito l'altra sera
Io ritengo compagni come si fa a invitare giustamente tutta una serie di movimenti
E non invitare quella che oggi quello che oggi è l'esperienza più attaccata dall'imperialismo americano l'esperienza su cui si sta de accentrando l'attenzione di bus anche per una provocazione che di cui non si possono prevedere i risultati
Non lo dico io l'ha detto Bush poche settimane fa che se Fidel non farà elezione anticipata
L'America l'America userà tutti i mezzi per scacciare il regime comunista a Cuba ecco voglio dire non capire il cosa significa Cuba per l'America latina cosa significa Cuba per i movimenti di liberazione America Latina
è un pezzo del nostro della nostra insufficienza nell'analisi internazionalista fra attivo chiede qui già mi rivolgo il mio nuovo partito
E vado e chiudo che si lanci una campagna di solidarietà con Cuba con regime di Cuba con regime socialista di Cuba
Non è cioè si può essere d'accordo o no su quello che stanno facendo i compagni cubani non è questo il problema il problema è che va data questa esperienza la possibilità di svilupparsi in maniera autonoma
Chiudo con una affermazione compagnie sono stato comunista
Iscritto a Democrazia proletaria
Da novembre sarò comunista iscritto a un partito comunista
Io non trovo che abbandonò nulla io mi porto dietro tutto se c'è stato invece qualche compagno che è stato un che è stato iscritto DP ma che non era comunista qualche problema probabilmente ce l'ha entrare nella nuova formazione ma questo è un problema suo non dei comunisti
Bene allora adesso rapina rapidamente scegliamo se può seguire con gli interventi di quindici minuti o di dieci evitiamo di fa una discussione su come discutere
E se siamo d'accordo io proporrei perché mi sembra che le cose sono abbastanza evidenti di votare da parte dei delegati subito su questa questione in maniera tale che poi come Presidenza ci regoliamo
D'accordo allora procediamo subito così
Allora chi è d'accordo per ridurre a dieci minuti il tempo degli interventi è pregato di alzare la delega
Giù le deleghe
Chi è contrario e dunque vuole i quindici minuti attuali
Bene mi pare che la proposta è passata apatica quasi all'unanimità gli astenuti scusate
Va be insomma ecco pochi comparti allora da adesso in poi abbiamo dieci minuti a disposizione pregherei tutti anche quelli che avevano scritte lo interventi di andare a renderli essenziali
E darei subito la parola a Luciano Dell'Agnolo del Comitato per i diritti dei detenuti affetti da Izzo
Del carcere di Pisa che poteva un saluto a questo congresso si prepari giovani Seclì di Lecce
Bene i compagni
Accettando il vostro invito intervenire l'ottavo congresso di Democrazia proletaria avevo il dubbio di essere fuori luogo
Pensandoci bene in realtà non lo sono affatto
Infatti per me come per tanti altri che viene che vivono una condizione di profondo disagio
Fare politica è un mezzo e non un fine risolvere i problemi
Mi aspetto che a vostro congresso in cui discutete da Rifondazione della forza l'opposizione comunista
Che intenda cambiano società tentiamo di dare una risposta da subito ad alcuni problemi
E io ne voglio porre uno la sanità e più specificatamente il problema Dellai soprattutto se vissuto in carcere
Bene i compagni sappiate che siamo di fronte adesso di voci istituzionale
Questa mia denuncia a il preciso scopo d'essere costruttiva pertanto l'invito ad alcune riflessioni
Il carcere e deve esso luogo di sofferenza legale
Si può tracciare un profilo nel carcere oggi al di sotto di forme o apparenze comuni
La tortura dello spazio che caratterizza il carcere tradizionale brutalmente fisico purtroppo su pur sopravvivendo nel concetto stesso di prigione imprigionandolo era via sorpassato la tortura del tempo dalla sua deformazione
E dalla compressione della comunicazione
Questi aspetti inediti della reclusione della sofferenza legale informano che il calcio di materiale se la prigione del corpo non è ancora tramontata la prigione della mente già sorta nelle tavole che racchiudono l'immaginario architettonico della pena
Esiste una dimensione sconosciuta ad ogni altro progettista
La dimensione del tempo la quarta dimensione sperimentata insieme come fattore fisico e come quantità metafisica
Il tempo dunque come condizione di trapasso inquietante e necessaria
Dal carcere materiale al carcere in materia
Questo mondo cioè il carcere e rinchiuso estensione magicamente infinito di conseguenza suscita terrore ha così dovuto ciò la prospettiva degli spazi né la prospettiva degli spazi negati tracce nel carcere materiale proietta la pena in una sofferenza senza fine in cui la mente si smarrisce
è grave il fatto che l'assenza di tempo distrugga sistema immunologico
Cari compagni compagni di gruppo che rappresento
Se così detto un anno fa perciò la cella quarantasei centotré Vito Di Pisa
Un reparto di isolamento tale iniziativa nacque perché stanchi di assistere impotenti ad episodi distanti mille miglia dei fondamentali diritti umani
Ci si è resi conto che sfortunata categoria delle persone sieropositive che puntualmente puntualmente giungevano erano state fino allora disinformati sul proprio male tanto che parecchie sono state le volte in cui trasferito d'urgenza
Presso ospedale civile sono poi decedute le compagnie non ha vissuto e molto da vicino questa situazione
Davanti a tutto ciò prendiamo conoscenza decide mai Focide nostro disappunto all'esterno dopo aver contattato le forze politiche ed esposto chiaramente il problema sia in senso giuridico sia in senso morale etico
Le succitate forse si si resero ben presto conto che la tematica era distanze distanti Simona ciò chiede il responsabile informazione indicano
Preso in esame alcuni progetti che formula e con questi precedenti e per l'altro parlamentare dove si chiede che vengano rinviati ristretto della tu le attuali tabelle ministeriali le quali credono scarcerazione del malato solo dico solo compagni Ina DS conclamata vuol dire essere fuori mentre è uscito dal carcere morenti
Ce ne sono sette mila nelle carceri è andato o molto aggiornate sono sette mila il gruppo quella presento purtroppo sono voci che non possono parlare ed è mio preciso dovere sentito prova un preciso dovere di venire io a parlare per loro
E rivolgo un appello affinché lo terrà politiche si impegnano sui seguenti punti
Primo strutturare una serie d'iniziative culturali e artistiche organizzate dagli enti locali e destinate le mazze sistema unitario ioni calcio Vespa sul territorio nazionale
In modo da rompere l'isolamento esistenziale da fuso socioculturale stiamo era interrompono in tal modo la sistemato nella condizione clinica influisce negativamente sullo sta sullo già sul già debole sistema unitario
Questo anch'anche anzi soprattutto perché gli Hamas esiste monetario sono un lungodegenti e quindi richiedere per un trattamento non solo medico psicologico ma anche creativo rivitalizzante in senso sociale
Due sensibilità la casa e politica sulla solita la tesi sancito da circolari già citate
Sulla base di Lisa come se nella zona no la con della commissione nazionale lotta all'altezza per cui la condizione psicofisica del malato allo stato Arci che a nient'altro che la fase antecedente la l'AIDS conclamato cioè la morte
Potrebbe essere compatibile con la carcerazione Suta l'assurdità infatti non ci siamo spesso nuove ma esistono per le riprese dei medici penitenziari
La quale qui si esprime siamo del parere che nei casi dia è specificatamente nelle mura negli stati VR quattro ore cinque secolo che la signora la classifica stava queste degli istituti
E quindi a maggior ragione né case via se conclamato bisogna prima i giudizi di incompatibilità lo stato di detenzione
Soprattutto considerando che ogni è un insieme di fattori psicologici che vanno dal semplice stress alla malattia interesse psichiatrico così frequenti negli studi di pena predispongono ulteriormente immunodepressione e così un'evoluzione verso mais proclama
Chiediamo autorità politica di farsi promotrice di iniziative proposte di studio tendente sottolineare l'ASP la necessità di che beccacce rizzare le persone poi ci siamo Italia compromesso affinché non si arriverà alla scarcerazione per decesso del reo comma viene tutt'oggi
Si chiede altresì di garantire agli amati se monetario la possibilità di essere assistite ospitati presso centri di accoglienza residenziali qualora siano state emarginate dagli stessi familiari
Assicurando loro oltre i mezzi di di sussistenza ordinari anche un primo socio culturale ed affettivo che possa aiutarli ad esprimere la propria creatività e volontà di socializzazione
Porre fine alla ricerca su detenuti sottoposti a pressioni non esattamente informati promuove all'interno dei circuiti chiusi vocalizzi ricostituzione totali l'esatta propaganda affinché ogni singolo malato si è messo a conoscenza del proprio stato di salute psico fisico
Il gruppo che rappresento intenda volessi di questa platea
Per sottolineare i molteplici aspetti ancora oscuri e carenti che in Comune istituti di pena affinché venga pubblicamente evidenziata
Questa nuova e subito la forma di tortura che corrisponde a nome di in peggioramento nonostante Larizza
Cerchiamo tutti da base questo muro dominata indifferenza con la parola chiamata solidarietà grazie
Credo credo di poter esprimere tutti i sentimenti di solidarietà politica e umana ai detenuti ampi Setti dai e volevo anche segnalare che in collaborazione con la Lila e il gruppo regionale di DP della Toscana il gruppo parlamentare della Camera di P. comunista
Stava appuntando una proposta di legge proprio per evitare che la scarcerazione fosse limitata solo ai malati di AIDS conclamato e questa proposta di legge non vogliamo farla solo del nostro gruppo ma evidentemente cercare una larga adesione di parlamentari e di tutte le forze politiche
Democratici
Diamo adesso qui scusate prima di dare la parola a Giovanni
Voglio segnalare che la commissione politica chiede a tutte le delegazioni particolare quelle arrivate questa mattina
Di portare loro le mozioni politiche e gli ordini del giorno votati dai congressi di federazione
Vediamo un attimino
Ecco
Allora adesso diamo la parola al compagno Seclì della federazione di Lecce si prepari Tonino Califano della segreteria nazionale di Democrazia proletaria compagni
Compagno di Milano ieri diceva che dovremmo rifondare democrazia proletaria
Ma io credo e stiamo facendo proprio questo stiamo rifondato Democrazia proletaria
Proprio perché il suo progetto un progetto che non ha solo quattordici anni ma a oltre venti anni di lotta
Cerchiamo di farlo rivivere di amplificare lo di trasformarlo in lievito di trasformarlo in i
Inizia in fermento all'interno di un processo più ampio di un processo che ovviamente non ha i nostri tempi qualcuno forse si è spaventato per questo cioè che i tempi non sono maturi per la Conferenza per l'incontro di Democrazia proletaria con i compagni di Rifondazione però i tempi della politica non sono senza dubbio i tempi
Che ogni partito ogni piccola forza politica può darsi o vuole darsi ma noi stiamo facendo esattamente questo rifondare Ando Democrazia proletaria dopo aver rifondato
Nella lotta di venti anni
L'idea di comunismo come diceva prima il compagno
Stiamo abbiamo rifondato l'idea di comunismo che era stata stravolta e l'abbiamo criticato per la prima volta noi di Democrazia proletaria dopo dei compagni della Quarta Internazionale lo stanno facendo appunto da diversi decenni
Abbiamo rifondato l'idea di comunismo stravolta dal socialismo reale
L'abbiamo rifondata perché la abbiamo fatto incontrare l'idea di comunismo con no
Le nuove contraddizioni con i nuovi valori che sono emerse dalle nuove contraddizioni del capitalismo maturo cioè cono
Con il pacifismo con l'ambientalismo con il pensiero della differenza
Con la lotta alle istituzioni totali abbiamo fatto tutto questo nel nei quattordici anni di storia di Lippi e negli oltre vent'anni di storia della nuova sinistra
Per questo mi sembra che a volte si sta facendo in questa sala
Si stanno facendo degli interventi che magari dimenticano la propria storia cioè degli interventi che come se si partisse da zero come se si fosse all'anno uno cioè noi siamo invece qui all'anno
Non solo ventesimo ancora di più diciamo accese la nostra lotta parte ancora prima del sessantotto sessantanove
E ora ci aspetta un compito storico come si è ricordato quello di trasformare questi anni di lotta
Fatta da una forza minoritaria senza dubbio
Minoritaria numericamente ma non progettualmente
Trasformare questi vent'anni di lotta inni lievito in fermento trasformare la nostra eresia non da un gruppo minoritario
Che rischia e ha rischiato di diventare anche un gruppo a volte settario e c'è stato questo rischio lo corre lo correvamo e forse lo correremo adesso se non ci lasciassimo contaminare reciprocamente se non no accettassimo la sfida se non facessimo la scommessa appunto di incontrarci con i compagni di Rifondazione
Abbiamo sognato da soli per re lunghi anni ora ci troviamo a sognare insieme a sognare di rifondare il comunismo
Rifondare l'idea di comunismo la pratica del comunismo la progettualità del comunismo e si sa e quando si sogna insieme la realtà incomincia a cambiare a trasformarsi non possiamo continuare a sognare da soli
Diventeremo forse un po'schizofrenici cadremmo cadremo vittime della nostra illusione
è un dovere trasformare i nostri sogni in una pratica diversa che ci costringe ad uscire fuori
Fuori da diciamo da quelle situazioni affettive che sono comprensibili fuori anche da quelle certezze
Fuori anche da quei limiti che sono stati democrazia proletaria
Un po'il velleitarismo appunto un estremismo un po'velleitario uno unno un rivoluzione né essere rivoluzionaria volte più a parole che e nella nell'incapacità di trasformare le nostre progettualità rivoluzionari in pratica quotidiana
A volte siamo caduti vittima siamo vittime di questi limiti dobbiamo trasformare invece questi i nostri sogni i nostri slogan in fermento che si colloca all'interno di una forza più ampia
Di una forza più ampia che ovviamente noi da molti anni pensavamo speravamo appunto che potessero per cui potessero maturare le condizioni ora di fronte a queste condizioni non possiamo tornare indietro
Non possiamo stare qui a spaccare il capello a guardarci l'ombelico a fare così un ad avere un atteggiamento diciamo a metà strada fra la Nostalgia
E anche a volte da anime belle che magari non hanno il coraggio non hanno anche
Non sentono neppure il dovere magari di sporcarsi le mani fra virgolette sporcarsi le mani nel senso di uscire
Dal proprio cerchio dal proprio recinto per notare come si diceva prima in mare aperto ora occorre notare in mare aperto senza steccati senza sicurezze senza i simboliche verso cui noi abbiamo portato senza dubbio un affetto senza nuotare in mare aperto Perre
Incontrarsi appunto con i compagni che vengono da esperienze diverse ma che come noi hanno avuto il coraggio hanno il coraggio in situazioni forse più drammatica di noi di accettare e di rifondare l'idea di comunismo come l'unica condizione per uscire dalle contraddizioni del capitalismo maturo
Ecco ma su quello su cui io principalmente vorrei riflettere
Sono cose un po'più modeste molto più semplici che toccano Boy
Diciamo la vita delle federazioni soprattutto delle federazioni periferiche come quella di Lecce ma tante altre dove appunto si tratta anche di chiarire quali saranno in modi tempi
Le condizioni di lavoro le condizioni di incontro con i compagni di Rifondazione
Io vorrei sapere e non solo penso io vorrei vorremmo sapere in più dato lunedì da quando appunto la nostra tessera di Democrazia proletaria
Si trasforma in una tessera di copro motori del movimento di Rifondazione Comunista
Quali saranno le nostre possibilità di esserlo nei fatti senza dubbio le garanzie politiche
E non solo che abbiamo sentito dei ieri la Salvato che abbiamo sentito da Garavini abbiamo sentito e non ho non oggi ovviamente le ho sentite ripetutamente in giro a Lecce a Taranto eccetera le garanzie dicevo politiche organizzative sono molto rassicuranti ecco però queste garanzie a volte si scontrano poi con i fatti reali
Per essere concreti ed esemplificare quanto cogli quanto sto dicendo e per esempio nella nostra provincia noi ci troviamo in questa situazione cioè lì i compagni di Rifondazione
Sono compagni presenti così in su su cento centri per esemplificare appena su su sei o sette centri e negli altri negli altri dove noi di Democrazia proletaria abbiamo condotto per anni delle lotte delle lotte sociali abbiamo portato avanti delle lotte ambientaliste le rotte pacifiste delle lotte anche su tematiche così diverse che riguardanti la realtà locale dove non siamo presenti in eccentrici sociali con compagni di centri sociali vicini a noi e molti dei quali scritti ADP in questi altri centri
Noi cosa faremo da lunedì
Cioè sì sì HP insisto ce lo
è una domanda oziosa sembra ecco però una domanda che sentivo molti altri compagni si pongono nel senso che noi abbiamo il diritto ad essere copro motori cioè noi avremo il diritto da lunedì a lavorare da Rifondazione Comunista
Nonostante magari come nella nostra realtà purtroppo e questo su cui voglio arrivare
I compagni di Rifondazione comunista fino ad ora purtroppo non hanno avuto nessuna disponibilità a nessun incontro non dico a nient'altro lavora insieme a ma nessun incontro
E purtroppo questa domanda va sollevata la ripropongo a compagno Garavini proprio perché non si creino appunto ancora da domani da lunedì da dei prossimi giorni ancora degli steccati delle fratture una contraddizione fra le aperture reali e poi le difficoltà reali
Quindi
Noi dovremmo chiarire e concludo appunto in questo nostro congresso e con l'aiuto anche dei compagni di Rifondazione qui presenti dovremmo chiarire anche questi queste modalità concrete altrimenti appunto perché se tutto il discorso ideale il discorso progettuale su cui penso
Noi ci incontriamo tutti al di là di qualche distinguo che i fatti poi penseranno di eliminare noi dovremo però evitare che queste questi problemi diventassero appunto una difficoltà al lavoro politico comune
Ecco infine una proposta telegrafica
Noi nelle convegno di nelle nell'assemblea dei delegati giri diritti scusate di di Ariccia
Noi pensammo manifesto di Rifondazione Comunista una manifesto insomma progettuale del comunismo ecco non so che fine abbia fatto quel manifesto
Ripenso a quel manifesto perché qualche compagno prima un compagno prima ricordava la necessità che si uscisse da questo congresso con una piattaforma forte io penso appunto che si potrebbe riprendere quell'idea di manifesto trasformarlo tradurlo in una piattaforma attraverso la quale si rilancia l'idea di comunismo comunismo libertario Aldo gestionali Yo
E egualitario e così via per uscire da questo congresso con una nuova immagine di Democrazia proletaria l'immagine non di chi chiude ma di chi sì
Come il seme va sottoterra come il fermento va nella massa per rigenerare
Ecco quindi io penso che in questo modo le potremmo dimostrare alla stampa all'opinione pubblica che di P. appunto che ha inteso sempre il partito come uno strumento mai come un fine
Esce dalla scena dalla dalla scena come simbolo come di Chetta come come sigla esce appunto rinnovandosi e calandosi progettualmente in una realtà più ampia
Grazie grazie Giovanni adesso diamo la parola a Tonino Califano della segreteria nazionale di Democrazia proletaria dopo di lui si prepari Ivano di share boh del movimento politico per l'alternativa
Compagni o a dispetto della pioggia di questa sala che non è accogliente vede un po'di clima di depressione sono tutt'altro che depresso
E credo che anche a dispetto del fatto che da un Presidente dalla Repubblica come costi indica c'abbiamo di fronte a noi una grossa possibilità una possibilità che che ci pone dei problemi che ci pone dei dubbi ci pone anche delle prospettive importantissime e che non possono essere vanificati all'interno di un atteggiamento o di rassegnazione oppure di una tristezza eccessiva
Di dubbi ceno tantissimi anche perché come diceva qualcuno e dei dubbi che poi nascono le conoscenze nascono i processi d'avanzamento non certo non le certezze ma i dubbi sono problemi politici
è la necessità di affrontare i nodi politici i dubbi sono situazioni sulle quali ci dobbiamo confrontare che vengono fuori da una situazione internazionale nazionale che è tutt'altro che rosea
Io credo che non sia stato eccessivamente pessimiste alla relazione di Luigi è la situazione nazionale che estremamente pericolosa e la situazione internazionale che estremamente in pericolosa e che proprio per questa per i Confort pericolosità per questa nuova fase dell'attacco imperialista a livello internazionale
è padronale a livello nazionale necessita di riflessione adeguata di recupero di forze adeguato e di elaborazione di una linea politica adeguata da questo punto di vista abbiamo un'occasione importante qualche compagno
Poneva un problema e diceva io voglio sapere
Era uno dei primi interventi di questa mattina se noi sciogliamo per confluire Rifondazione Comunista o noi facciamo qualcos'altro io dico che noi dobbiamo osare di fare qualcos'altro noi
Ci sorridiamo per partecipare a un processo di avvio che porti alla costituzione di una nuova e moderna forza comunista in Italia
E tutti i problemi che riguardano il volere a tutti i costi rivendicare una propria storia in maniera soggettiva secondo me trovano una risoluzione all'interno di questo quadro dove queste storie
Dove queste culture dobbiamo per forza avere una necessaria valutazione di valutazione
Altrimenti inficiamo la possibilità di sviluppo di questo processo io credo che la situazione per come è oggi per quello che sta succedendo
A partire dall'emergenza istituzionale a partire all'emergenza lavoro perché c'è anche un'emergenza lavoro a partire all'emergenza Mezzogiorno perché c'è anche un emergente a mezzogiorno
La situazione per queste cose per questi problemi necessità del massimo di capacità di elaborazione politica di partecipazione politica nella quale non c'è posto non solo per il continuismo del Partito comunista male anche per il continuismo di Democrazia proletaria e compagni il continuismo in questo processo possono essere due e sarebbero altre tutti e due dei continui che non servirebbero ad aprire un processo e la sfida con la quale noi ci dobbiamo confrontare
Che è una sfida di ampio respiro compagni noi abbiamo per la prima volta in Italia un'occasione storica un'occasione storica nella quale non è più possibile
Utilizzare solo i vecchi armamentari ideologici e politici una sfida storica con la quale con i nostri dubbi con le nostre insicurezze dobbiamo avere la forza e il coraggio di confrontarci a tutto campo una sfida storica che però necessità di un patrimonio di lotte di esperienza di storia
Della nostra storia della storia di Democrazia proletaria ma anche di questa singolare esperienza di questa forza politica della storia della nuova sinistra italiana e della storia
Di un pezzo dei Comunisti italiani che oggi all'interno di questo processo insieme possono attraverso nuovi momenti di sintesi politica riavviare e riprendere un percorso comune io da questo punto di vista credo che noi avremmo moltissimi problemi
Ed è giusto che avremo moltissimi problemi di natura culturale ideologica politica
Ma che questi problemi si affrontati
E visti all'interno di una prospettiva di questo tipo saranno problemi che non porteranno a nuovi frazioni ismi che sarebbero deleteri non porteranno a nuove divisioni ma porteranno a un po'unificare di idee di ipotesi politiche di confronto di discussione politica compagni noi
Beh siamo reduci come sinistra italiana e anche come democrazia proletaria da due anni
All'interno dei quali dal congresso di Rimini in poi nel PC per ovvie ragioni all'ex PC per ovvie ragioni legate alle loro vicende congressuali dove per due anni
C'è stata una presente a minimi ma di dei nostri militanti della nostra possibilità e potenzialità di forza all'interno di un situazione politica che richiedeva invece il massimo dell'impegno politico
Oggi è necessario riprendere a discutere di politica facendo politica oggi è necessario riprendere questo percorso
Ridando centralità all'iniziativa politica gridando di nuovo centralità all'iniziativa politica e non è che in questo periodo non sia successo niente
Io non sono d'accordo con quei giudizi trancianti ideologici vetero comunisti compagni che bollano tutto ciò che non rientra in in alcuni sistemi mi come qualcosa di d'Annunzio non sono d'accordo su quei giudizi che danno del pacifismo italiano che si è opposto alla guerra del Golfo una lettura tutta moderata e dicono è un movimento pacifista che era destinato a morire perché non era sufficientemente anticapitalista e compagni non è giusto non è così
Noi oggi abbiamo la necessità proprio a partire da questi movimenti l'opposizione dalle contraddizioni di questi movimenti di opposizione
Che solo il prodotto di un decennio che è stato mortale per la democrazia in questo Paese che sono stati il giorno ottanta gli anni della stupidità Lanni gli anni della riorganizzazione capitalistica a partire da quello che c'è dare una prospettiva e dare una prospettiva comunista a queste tensioni e da questo punto di vista io condivido chi dice che la situazione non è
Così nega
Esistono in questo Paese si sono espressi in questo Paese si stanno esprimendo in questo Paese
Grosse potenzialità e grossi movimenti di opposizione certo frammentati certo non completamente lucidi da punto di vista delle prospettive può politiche e strategiche ma qual è allora il nostro compito noi ci andiamo di mettere in discussione andiamo a rimettere in discussione la nostra storia di meditando neanche lei giustezza che proprio perché riteniamo che oggi essenziale ritrovare in Italia
Una capacità di riportare la sintesi politica questi movimenti di ridare prospettiva di superare i corporativismi degli anni ottanta di ridare unità comunista Igor ai vari corporativismi degli anni ottanta
E allora da questo punto di vista parafrasando mouse Dunga la confusione sotto il cielo e grande ma la situazione è eccellente c'è spazio per una ricostruzione di una forza comunista che abbia queste possibilità queste capacità che rimetta in gioco le proprie grandi potenzialità per cui noi non entriamo in un altro partito compagno poi non c'è un altro partito
Noi ci immettiamo e in mettiamo la nostra storia le nostre individualità le nostre soggettività le nostre culture all'interno di un processo nel quale contea hanno nomi numero compagni contea non le idee le capacità di dare gambe a queste lei da questo punto di vista compagni
Scusate la presunzione io credo che di P non sia per niente minoritaria
Se non esiste un minuto minoritari sono delle idee e compagni e rivendico fino in fondo la giustezza di alcune scelte che abbiamo fatto anche in questo ultimo difficile hanno non ultima la scelta di partire con una raccolta di firme a suo tempo per la richiesta dell'impeachment di Cossiga una intuizione giusta di Democrazia proletaria che non tutti hanno capito nella giusta misura
E che oggi va rilanciata e va fatta rivivere all'interno di questo di questo processo compagni io credo che da questo punto di vista oggi ci sono tutti gli spazi
E
Il fatto che ci sia un degli spazi non è di per sé risolutivo di Problemi
Però non servono le paure non servono i freni a mano tirati con forza
Non servono la paura di essere fagocitati qui rischiamo di essere fagocitati tutti indipendentemente dei numeri oggi bisogna avere il coraggio di osare all'interno di questo processo di portare le proprie idee di contribuire con le proprie idee
E con la propria storia a questo processo lo spazio è enorme lo stiamo vedendo della battaglia che stiamo conducendo all'interno del sindacato nel sociale
Ci sono emergenze che stiamo diventando decisiva da questo punto di vista allora le Paure vanno trasformate invoglia in voglia di capire in voglia di confrontarsi in voglia di partecipare invoglia riportare le proprie esperienze
In voglia di chiedere fino in fondo
A questo processo di Rifondazione di una forza comunista non ce l'ha ordinato il dottore compagni di starci all'interno questo processo i all'interno di questo processo non ci dobbiamo arrivare
Come se fossimo costretto da qua da qualcuno da qualche cosa ci dobbiamo arrivare perché dobbiamo essere convinti della necessità convinti delle difficoltà e accettale come la sfida più importante per la storia della nuova sinistra in questo Paese
Allora diamo prima dirà la parola Ivano un minuto a Francesco Casaroli che illustra è un'iniziativa contro la trattativa di giugno
Allora è fuori in moduli sono fuori nell'atrio il modello per la raccolta di firme contro le segrete
Ma non solo anche di pezzi compagni CGIL
Che hanno lanciato questa proposta di raccolta di di massa di cinquecento mila firme questo è l'obiettivo sulla questione del costo lavoro in cui si dice
Non diamo la delega CGIL CISL e UIL non ci rappresenti e si fa e si apre una campagna di massa sui luoghi di lavoro nel pubblico impiego e da tutte le altre parti
La direzione editi aveva votato a suo tempo
A stragrande maggioranza questa iniziativa quindi si tratta nel movimento di andare avanti l'iniziativa politica ma anche i compagni di piede alle federazioni che raccolgono in modo che siano fuori nell'atrio e centralizzare tutta l'iniziativa
Presso la Federazione di Milano vi ringrazio
Bene
Mentre mentre si prepara a Piero Aquilino diamo la parola Ivano di Scerbo del movimento politico per l'alternativa
Proprio perché sento vivo compagni
Il ricordo delle tante battaglie in questi anni abbiamo condotto stando dalla stessa parte
Anche quando come in occasione delle ultime elezioni romane di quelle regionale
L'obiettivo sembrava dove è stato di fatto disperato
Intervenire oggi a quello che sarà ricordato come l'ultimo congresso di Democrazia proletaria
Confesso che probabilmente un certo rammarico
Ma tante spesso i tempi della politica non si coniugano con quello dei sentimenti
E in questa fase fare politica a sinistra
Cercare di rispondere adeguatamente ai problemi che hanno determinato la nostra sconfitta nella sconfitta più generale della sinistra
Rispondere a quelli che sono i problemi della crisi del Paese io credo che impongono un forte scatto di soggettività per rendere più solido il terreno sul quale si vuole costruire una nuova forza comunista
Una forza non nostalgiche continuista
Sicura protagonista dello scontro sociale politico capace di tessere rapporti positivi con il più ampio arco di forze che si impegnano per realizzare un'alternativa Radu di calato l'attuale sistema
Una forza infine aliena da vertigini di dal successo che la renderebbero settaria chiusa gli apporti più innovativi e alla continua ricerca di scorciatoie organizzative tanti l'uso Oria quanto dannose
Del resto sono proprio i nodi che caratterizzano la fase politica compagno ad obbligarci al massimo di chiarezza possibile
La guerra nel del Golfo ha smentito le illusioni ottimistiche circola assetto del mondo che si sarebbe profilato dopo la crisi del comunismo realizzato e più in particolare dopo la crisi della superpotenza sovietica
Questo però non vuol dire che dobbiamo tornare ai vecchi schemi interpretativi che sono stati superati dagli eventi dell'indimenticabile mille novecentottantanove al contrario io credo che si è fatta più forte l'esigenza di riflettere per capire le ragioni vere della sconfitta e penso che questa riflessione debba essere condotta con concetti e paradigmi di interpretazione aggiornati se vogliamo che il pensiero da sinistra torni ad essere forte
In questo senso allora pensiamo che se anche la speranza come dicevano i compagni che hanno partecipato alla bellissima tavola rotonda che si è fatto l'altro giorno sui movimenti e di liberazione
Parte dal Sud io credo quel comunque la partita decisiva si gioca ancora una volta in Occidente perché questa partita
Passi attraverso la ricostruzione di una teoria politica e alla contemporanea compagni sottolineo contemporanea riattivazione delle soggettività antagoniste
Essendo queste le sole condizione che possono farci uscire dalla crisi profonda in cui ci dibattiamo
In Italia questa esigenza assume aspetti particolari
Ovviamente per ragioni di tempo visto che devo Sereni dieci minuti militi nero ad accennarli a più al più pericoloso
Danni parliamo del rischio di una rapida degenerazione del sistema democratico ebbene questo rischio in questi ultimi mesi è diventato una vera e propria emergenze
Sino a mettere ormai in discussione la stessa costituzione sia quella materiale che quella formale
Dal caso Claudio al potere di esternazione del presidente della Repubblica per la quale già sono state chieste le dimissione e in atto nel Paese una raccolta di firme che ha superato le cinquanta mila lire quindi ha raggiunto una dimensione rimasta compagno
Per le dimissioni del compagna del presidente Cossiga lapsus veramente non è Frediani
Dalla l'attacco alla magistratura e a certi settori della stampa
All'abolizione
Del vuoto
Proporzionale della proporzionale del voto e alle proposte di presidente di Repubblica Petenzi presidenziale compagni non si contano più le analogie tra quanto si sta realizzando e il famigerato Piano di rinascita democratica trovato nella borsa dalla figlia di Licio Gelli
A noi sembra che siamo ormai che sia norma in discussione gli stessi valori di libertà uguaglianza e solidarietà che abbiamo celebrato neanche due anni fa in occasione del bicentenario della Rivoluzione francese
La verità
Che il degrado che le istituzioni e il ceto politico del le istituzione del ceto politico
Lo sfascio delle strutture dello Stato sono tali per cui sta crescendo nel Paese molto pericolosamente compagni il desiderio di una soluzione più o meno radicale e soprattutto immediato di fronte a questo desiderio
Le nostre proposte di Abu gestione sociale
Di nuove forme di rappresentanza di rilancio e crescita dalla partecipazione rischiano di apparire come la prefigurazione di un vagheggiato e forse improbabile futuro pistoni di apparire insomma come uno tutti via
Quando almeno tre regioni sono nelle mani della criminalità organizzata lo stato sociale viene smantellato il debito pubblico raggiunge livelli da capogiro e l'evasione fiscale non viene intaccata quando il lavoro
Diventa una chimera per molti giovani e la previdenza è del tutto sconosciuta alla maggioranza degli anziani e facile ovvio allora che si cominci a pensare in termini di di provvidenziale regime autoritario
Che prende in mano le redini del Paese ed operi la svolta
E qui vengono al pettine molti modi della sinistra
Nel momento in cui emerge la questione democratica
Io penso che i punti su cui è possibile progettare una concreta Rifondazione Comunista sono ancora una volta i concetti gramsciani di blocco storico e di egemonia
La proposta di trasformazione radicale dalla società basata sul consenso
Richiede per essere credibile la definizione di valori riconoscibili comprensibili ed attuabili quindi richieda la trasformazione culturale della società e delle sue stesse formine di organizzazione
Per quanto ci riguarda sette anni fa mentre quasi la totalità dei compagni dell'ex produttore decideva di entrare nel Pci di Berlinguer
Noi dice di vanno invece di non seguirla in quell'anno la scelta e scommette avevamo che saremmo riusciti a fare politica da comunisti fuori dei partiti storicamente riconosciuti
Compagni siamo ancora orgogliosi di quella scelta e diamo un giudizio umilmente positiva dell'esperienza che abbiamo fatto in questi sette difficili anni
Tuttavia oggi valutiamo che il movimento di Rifondazione Comunista stia assumendo sempre più il carattere di reale punto di riferimento di quanti vogliono mantenere una prospettiva di radicale trasformazione la società ma allo stesso tempo compagna avvertiamo fortissimo il rischio che il nuovo partito che si vuole costruire per ragioni anche comprensibilissime finisca per non discostarsi sufficientemente dalla vecchia forma partito
Per questo anche se non sottovalutiamo
Consta non ci sentiamo di enfatizzare lì discusso ed importante soprattutto perché non scontato successo organizzativo ed anche elettorale fin qui realizzato da Rifondazione Comunista
Non lo impavidi siamo compagni perché pensiamo che questo successo importante ripeto non attenua le difficoltà non sposta di un ente alle difficoltà che Rifondazione
Dovrà affrontare se si proporrà come noi ci auguriamo come strumento capace di realizzare il necessario collegamento tra quanti singolarmente o in gruppi organizzati
Non intendo l'adeguarsi
Ma al contrario vogliono opporsi attivamente da una parte all'attacco neocon ritaglio di plastica e Cossiga e dall'altro alla deriva neoliberista assunto dalla svolta di Occhetto
In questo senso
Lo on intendiamo sottrarci al confronto verifica e dichiariamo il nostro interesse per il processo che si aperte al quale intendiamo partecipare
Portando in essa la specificità dalla nostra elaborazione e la specificità della nostra pratico politica
Per questo considereremmo accompagna un grosso guaio se per raggiunto lire il pura esplicato Molinello di omogeneità necessario si procedesse per mediazioni diplomatiche tra gruppi dei vigili venti o peggio si subisce il ricatto dell'unità
Anche se inteso nel senso migliore
Deve essere chiaro compagni che là sono unità
Utile e quella che riusciremo a costruire come effetto di un lavoro e di una elaborazione politica che senso compiamo tutti quanti insieme cambierà la natura di ognuno di noi ma mano che cresceva all'esperienza comune
La proposta politica che intendiamo fare al Paese
In questo senso credo
Che debba essere spinta allora ogni tentazione di operare delle sommatoria che basandosi magari su compromessi inerti mortifica avrebbero le diversità che invece devono essere assunte come arricchimento reciproci
Ieri ci siamo entusiasmati compagni
Leggendo i risultati dalla FIAT
Ma pensate che avremmo avuto lo stesso tipo di congresso della CGIL se invece di presentare tesi globalmente alternative
I compagni di essere sindacato della mozione essere sindacato avessero accettato il compromesso proposto da Trentino sulle tesi di maggioranza
E allora finisco se c'è chiarezza su questo
Se si avrà la forza di seguire con coerenza questa strada
Allora anche la fine di Democrazia proletaria della forza dalla nuova sinistra che ha saputo resistere di più può essere vissuta con la necessaria razionalità
Perché il patrimonio che Democrazia proletaria
Inizierà all'intera fino a sinistra ha costruito in questi difficilissimi vent'anni tredici Lisa di Lippi non andrà dispersa ma vivrà alla pari di moltissimi
Di quello di moltissimi altri soggetti che spero si trovi troveranno nel processo di formazione dalla nuova forza che si andar costruire una forza che sarà compagni tanto più nuova
Tanto più viva quanto più saprà assumere valorizzare i diversi apporti che ognuno di noi vorrà portare Ines
Bene
Venivano diamo adesso la parola a Piero aquilino di la sede della federazione di Genova scusate si prepari Angelo Brambilla Pisoni di Lotta continua per il comunismo
Dove compagnia credo che
Sì al due modi di fare i congressi non ci sia il modo di fare i congressi passerella dove ognuno viene qua diciamo magari un po'demagogicamente cerca cerca l'applauso ci sia un modo secondo me molto più reale molto più attinente a quella quella che deve essere l'essenza di un congresso che quello di fare un bilancio con del passato soprattutto un rilancio dall'ultimo congresso e fare dei piani e dei piani per il futuro
Purtroppo credo che questo congresso il nostro congresso l'ultimo democrazia proletaria da questo punto di vista sia sia molto carente
Non facciamo nessun bilancio del passato perché sta abbiamo tirato praticamente un colpo di spugna su tutta quella che è stata la discussione dello scorso congresso di Rimini
Io la memoria abbastanza buona e mi ricordo che fra l'altro non solo alla discussione congressuale ma anche dalle colonne dei giornali che del manifesto e l'Unità che sono chiusi ma non per tutti
Qualche compagno magari che aggiusta gira anche in questa sala sta seduta la presidenza
Un non più di due anni fa faceva dell'ironia sul comunismo sul fatto che si potesse ricostruire una forza comunista
E diciamo lavorava per portare questa organizzazione a una situazione di stallo che abbiamo pagato secondo me carissimo
Senza fare una piega oggi le ritroviamo in prima fila diciamo uno finito incrocio tra due ladroni diceva beati gli ultimi sei primi saranno stati onesti però qualche su suo seguace di solito
Si trova non si sa perché è sempre sempre tra i primi perché oggi lo ritroviamo prima fila a nella così Rifondazione
Adesso io non voglio fare processi a nessuno ci allontana con una questione personale già però è chiaro che una discussione politica dovrebbe affrontare i temi che ci han portato alla situazione di paralisi sulla questione alla costituente dei comunisti è suo
Tutta questa fase
Ovviamente scontando alcune valutazioni che poi sono andate precisando sì anche della del tipo di rottura che ci sarebbe stata nel Partito comunista e che ci porta oggi alla situazione di scioglimento
Di democrazia proletaria ed ingresso nella in rifondare in Rifondazione in Rifondazione comunista cosa che per a scanso di qualsiasi equivoci
Non solo giuridico una cosa assolutamente giusta e necessaria ma la giudico anche una cosa oggi ha abbastanza tardiva noi fra l'altro come federazione di Genova una situazione particolare in cui abbiamo avuto un ottimo rapporto sin dall'inizio prima ancora del congresso di di cambiamento
Dal pc al PDS siamo già in Rifondazione Comunista
Da diversi mesi partecipiamo alla discussione che ci ha suo interno secondo me in modo estremamente interessante e interessante propositivo quindi io credo che il Congresso dovrebbe affrontare i temi che hanno portato al congresso di Rimini Camportaccio a questo tipo di gestione di gestione del partito con un gruppo dirigente complessivamente che dovrebbe mettersi un po'più in discussione di quanto di quanto non non si mette ma veniamo all'oggi vediamo alla alle questioni affrontate anche qua io credo che ci siano ci siano delle un grosso buco sia nelle nel documento congressuale che narrazione che nome la segreteria fatto ha fatto compagnia vince
Documento congressuale alcuni compagni han detto è un documento migliore di quelli discorsi congressi di di DP più chiaro no è vero non c'è un'analisi che secondo me globalmente diciamo è molto più organica di quello che è stato ferito prima però si ferma al dunque cioè si ferma rispetta quale cioè al fatto di quale proposta non para prefigurare niente nel senso che poi rifondazione comunista sarà il processo costituente di questo partito che deciderà ma quale con quale bagaglio quindi quale proposta i demo proletari entrano entrano in Rifondazione Comunista con quale proposta politica con quale diciamo proposta di di di forma di forma partito
La relazione fatta nome la segreteria Company vince pur contenendo alcune diciamo analisi secondo me condivisibili sulla situazione sulla fase anche sullo stato del movimento di Rifondazione eccetera però a assegna addirittura rispetto a questo uno un passo indietro
C'è la questione della va be già qua molto dibattuta la confluenza strategica che cioè va messa nel nel nel nel reale
Nel reale suo contenuto senza drammatizzare la ma è una questione di secondo me di contraddizione in termini noi partecipiamo o un movimento che deve darsi un programma deve darsi una strategia vogliamo partecipare assi parteciparci e diciamo
Completamente e quindi parlare di confluenza strategica è per lo meno è per lo meno una una cosa impropria ci sono alcune appiattimenti su nodi politici di questi anni che secondo me sono ha assolutamente a assolutamente controproducenti faccio un esempio faccio due esempi una la questione diciamo dall'alimentare la la leggenda di Berlinguer nel senso che al di là diciamo dalla dalla figura personale però io credo che sia assolutamente avvilente perché specialmente militante sindacale in questi anni
Cioè continuare
A alimentare queste a non affrontare il problema di quello che è stato questa stati giorni dalla FIAT all'interno del sindacato e il modo con cui il partito comunista nel suo complesso affronto affronto quei giorni al di là del discorso ai cancelli della FIAT perché qualcuno a difendere
Poi a a lottare contro l'infame accordo di CGIL CISL e UIL evidentemente non c'era non c'è non c'è stato questo tipo quello non c'è stato questo tipo di schieramento c'eravamo noi altri altri non c'erano anche qua non è una questione di non è una questione di processo a nessuno è una questione di valutazione storica e di basare basare su questa basarsi su questa valutazione per una crescita politica politica complessiva c'è la questione
Che ha già altri hanno citato della della costituzione della Costituzione repubblicana cioè il è chiaro che le libertà all'interno la Costituzione sono cose che e vanno difesi da tutti le libertà garantite da questa Costituzione pro questo si lega sia a un'analisi dello Stealth tipo di Stato che poiché supportato da questa Costituzione sia un'analisi una fase storica in cui la Costituzione italiana è stata
è stata
Diciamo retata è stata sta è stata provata è questa
è evidente che da questo punto di vista ci sono delle del denuncia un grosso buco secondo me nelle analisi che fino adesso sono circolate Rifondazione Comunista e c'è anche un grosso voce
E noi cerchiamo di adattarci a questo grosso buco io il comitato per la difesa l'articolo sette non lo non lo voglio fare credo che questo sia sì è stato uno dei peggiori uno dei peggiori elementi insieme ad altri di continuino poi di continuismo con il il passato il passato regime regime fascista
Quindi credo che tutti questi aspetti abbiano fatto sì che in un modo che poi è stato rilevato dei giornali ma reale
Ieri poiché la qualcuno giornale diceva la vera donazione va fatta alla fata Lucio Magri adesso io credo che compagno Lucio Magri si è un po'un generale in cerca di esercito in questo momento non rispetta le vicende che l'hanno che l'hanno ho visto protagonista però è singolare che diciamo che richiamo al nostro patrimonio venga venga fatto dallo venga fatto da lui che appunto riconoscendogli diciamo una notevole intelligenza politica io credo che questo voglia voglia voglio dire
E voglio dire qualcosa
Vengo a ai contenuti finali che secondo me dovevano esserci in questo congresso non c'è non ci sono quindi ormai tardi in cui D by stiamo già dibattendo quei compagni che son già Rifondazione cioè sono la questione
La la questione della soprattutto legata alla questione la forma partito un esperto cominciamo l'espressione molto in voga a sinistra ma che giudicò così marxisti Carmenta assolutamente infelice cioè non credo che sia si facciano molti passi avanti scendendo le forme dei contenuti c'era
La forma del partito di Sarah Sarah le attiva ai suoi contenuti
Ai suoi ai ai suoi ecco contenuti contenuti politici no io credo che qua bisogna tener presente due cose cioè una l'esigenza assolutamente non solo legittima
Ma fondamentale di arrivare a delle concretizzazione organizzative a tempi non non storici ma tempi Brevi d'arte concretizzazione organizzative che è giusto che si chiamino anche partito
L'altra è quella di rendersi conto che la costruzione di un partito
Rivoluzionario in Italia un partito cui realmente comunista e quindi la costruzione intorno ad un programma è una cosa di tempi riportata è di portata storica che sarebbe assolutamente ridicolo ridurre dalla dal tempo che c'è da qua a da qua alla fine alla alla fine di quest'anno
C'è un problema di di darsi delle forme di darsi delle forme organizzative io non ho tempo adesso di intervenire su questo su questo su questo punto io credo però che si sanno le cose fondamentali leggiamo da ribadire a uno che la delibera discussa all'interno di di un partito non è un optional la libera discussione su piattaforme politiche una retta di tratti fondamentali di un partito
Di di un partito rivoluzionare la tradizione dello stalinismo che ci ha fatto che pur
Che oggi ingombra di ingombra ancora molto
Diciamo la la il nome del comunismo ha fatto ha fatto prendere un'altra strada io non credo che le spese c'è qualcosa che ci insegna l'esperienza storica anche di questi ultimi anni anche dall'estero che nessun che è un po'e né nessun partito asservito crea una società libere su un partito monolitico crea una società libera cioè che il partito in qualche misura non completamente perché sarebbe c'era un'utopia estremista ma in qualche misura interno del partito deve prefigurare la società che si va a costruire c'è quindi una società non possiamo costruire una società di uomini liberi dove c'è la discussione con una libertà ente la divertente rally barra su su posizioni io mi posso confrontare sugli altri non se diciamo come sulla persona o o o su altre cose ma sulle posizioni politiche che io sostengo tramite tramite documenti tramite così questa né del resto io sull'ultimo appunto a sulla su una cosa che diceva ieri la compagnia salvato no cioè va be'dice la questione è stata anche ripetuta la questione delle sintesi dai compagni
Il la la discussione su piattaforme non sarà una cosa nuova ma le diamoci la testa che le sintesi sia una cosa nuova chi sta da vent'anni come sottoscritta dalla CGIL
Di sintesi di gruppi dirigenti che fanno le sintesi ne ha fin sopra ne ne ha fin sopra i capelli io voglio controllare i controllori da questo punto di
Grazie a Piero
Della federazione di Genova
Adesso diamo la parola ad Angelo Brambilla Pisoni di Lotta continua per il comunismo si prepari Saverio Ferrari della secrete scusate della federazione di Mila della direzione nazionale
Ai compagni compagni vi ringrazio del dello spazio che avete accordato per portare a nome del Comitato nazionale di Lotta continua
I più sinceri auguri di buon lavoro al vostro congresso
Non è formalismo mio augurio di e sincero di buon lavoro perché è di lavoro di buon lavoro
Ritengo ce ne sia molto da fare sia in relazione alla scelta che vi accingete a fare
Sì in relazione alla ricaduta alle conseguenze politiche che questa scelta a indubbiamente per tanti compagni e compagne e per una serie di aree che vanno oltre democrazia proletaria
Voi non noi come Lotta continua non possiamo certo prescindere dal vostro dibattito su questa scelta e non perché in un certo modo ne saremmo dipendenti ma proprio perché di ingresso di Democrazia proletaria in Rifondazione comunista nel movimento di Rifondazione comunista un valore indubbio rispetto una storia che quella della sinistra prima extraparlamentare quel nuova sinistra degli anni ottanta
Dicevo buon lavoro perché una sensazione che ho avuto fin dal primo momento che ho messo piede in questa sala
Non mi è piaciuta devo dire sinceramente
Io non credo permettetemi di mettere come si dice in gergo piedi e mani mani nel piatto del vostro dibattito non mi è piaciuto un certo atteggiamento di tipo conclusivo
E anche di tipo pompo triste sostanzialmente rispetto a questa scelta quasi un sapore di sconfitta o sentito o aleggiato in alcuni compagni e compagne
Io credo francamente e questo lo dico anche in modi interessato perché è parte del nostro stesso dibattito dibattito nazionale che concluderemo come nostro congresso nazionale ad ottobre io credo francamente che la confluenza all'ingresso chiamiamola come vogliamo in Rifondazione Comunista non sia una sconfitta per la sinistra rivoluzionaria degli anni Settanta dalla nuova sinistra degli anni ottanta
Ma sia in un certo senso parte non totalmente parte di un di un coerente e conseguente approdo
Di una linea politica che fondata la critica al Partito Comunista come critica Diretta ad un partito che dal nel dopoguerra in particolare con l'emergere delle rotture delle crisi
Degli anni sessanta settanta aveva DA DA abbandonato gli interessi materiali politici del proletariato italiano e dei rapporti internazionali di lotta
Questa è stata la critica io la stringo ovviamente
Di quegli anni e su questo io credo che sia giusto riflettere
L'ingresso in Rifondazione comunista non è e non potrà mai essere non dovrà mai essere l'ingresso nel nel Partito comunista italiano dovrà essere l'inizio
Consistente della nascita di un nuovo partito comunista italiano
Su queste io credo noi come compagne e compagni che provengono da una certa area politica da una certa anche cultura un certo anche modo di discutere di confrontarci dobbiamo fare molto chiaro
Non c'è sconfitta io devo dire molto francamente se qualcuno debba deve immaginare il terreno della sconfitta questo qualcuno dovrà essere deve essere invece il dibattito interno del Partito comunista nel senso che obiettivamente la la conclusione triste anche devo dire francamente credo che su questo sono d'accordo tutti di un iter storico enorme come quello del Partito Comunista Italiano conclusosi nel va nella scelta del PDS nella scelta di unità socialista con chi socialista vuole più da decenni ecco io credo che queste ossia da meditare ma se a dare meditare soprattutto insieme ma soprattutto per quella parte di compagni
Che dalla provengono dice il segno di una sconfitta non c'è il segno di una sconfitta nel decidere di iniziare una nuova avventura come quella del nuovo Partito Comunista Italiano
Io su questo credo voglio essere chiaro
è un tema che affronto qual è il vostro congresso ma che ci appartiene anche nel nostro dibattito è un tema che io credo vada anche lo rivolgo con estrema sincerità
Anche un anche personale perché alcuni compagni di conosco anche personalmente di Democrazia proletaria
Ai quali comuniste compagni che lottano e che oggi sono due dubbiosi o addirittura negativi su questa scelta
Facciano evidentemente come ritengono più opportuno comportarsi però vorrei ricordare una frase del mai tanto compianto presidente ma non si dà comunismo senza un movimento comunista erosi da un movimento comunista senza i soggetti comunisti dentro il movimento comunista
E allora sarà molto difficile costruire un nuovo partito comunista in Italia se verranno mancare per scelte anche ragionevoli o per di o per limiti del dibattito interno Soggetti comunisti
E antagonisti da questo punto di vista che possono dare molto un progetto di questo tipo
L'ordine lo dico con estrema franchezza perché su questo vorrei punto perché il tempo poi e tiranno vorrei toccare anche un paio di punti delibere del mio intervento rispetto alle prospettive perché credo che questo congresso
Teste statutariamente l'ultimo di democrazia proletaria
Lo considero personalmente lo considero un prete un una parte di pre congresso di Rifondazione Comunista
Due punti sostanziali uno riguarda la questione dell'opposizione sociale
Io credo che su questo terreno sia importantissimo
Delineare alcuni tratti fondamentali dell'opposizione sociale l'opposizione sociale per sua natura
è una questione di massa è una questione di retta era questo non porta al accaldate da compagni e compagne
Non è una questione da delegare i banchi istituzionali una questione da fare nei luoghi di lavoro sulle piazze direttamente contro i nemici di classe e direttamente su contenuti di masse qualificanti
Ho in mente da questo punto di vista un un esempio che voglio accogliere come elemento un po'simbolico
Che è quello del razzismo dalla lotta contro il razzismo
L'opposizione sociale sul razzismo non può costituirsi solo e giustamente di rivendicazione di uguaglianze di rivendicazione di lotta contro il razzismo eccetera
Ma si deve costituire di una capacità tutta nuova del del movimento comunista di mettere insieme gli interessi
Degli esteri dei lavoratori extracomunitari di chi in questo Paese subisce più direttamente sulla propria pelle il razzismo e gli interessi materiali proletario del proletariato italiano
Io vedo un grosso rischio
Di sottovalutazione nella sinistra la sinistra comunista di questo aspetto cioè vedo una grande tendenze giusta di rapportarsi a questi bisogni alla lotta contro il razzismo ma una sottovalutazione dell'elemento potenzialmente antagonista potenzialmente di sviluppo dell'opposizione ma che oggi viene congelato e contenuto e può essere elemento strumentale nelle mani esattamente dei razzisti c'è quella di mettere in contrapposizione di interessi materiali
Dei proletari italiani dei lavoratori italiani con interessi materiali dei lavoratori dei lavoratori stranieri e su queste unità che si gioca un elemento null'uno Ico certamente a Bono elemento centrale della nascita del nuovo posizione sociale nel nostro nel nostro Paese e si giocherà anche nella manifestazione del ventinove del ventinove giugno Milano manifestazioni importante concludo subito
Manifestazioni importante che non si che va giocata sul terreno della nascita di un'opposizione anche del sindacato e che confluisca all'interno di questo posizione realtà anche esterne alle alle tre confederazioni
Ma che si gioca anche sul terreno del razzismo e non tutti l'hanno sottolineato cioè sulla necessità dico di costruire lotte che e qui pari non è le rivendicazioni né riconoscimenti dei diritti lavoratori stranieri con i lavoratori con i lavoratori italiani
Queste una partita molto grossa compagne e compagni
Perché se non chiudiamo questo parco in questo varco si inseriranno non soli razzisti ma si inseriranno quei gruppi di potere quei partiti che vogliono scardinare esattamente sul meccanismo di contrapposizione
Del proletariato italiano dei lavoratori italiani la possibilità di nascita di un fronte di opposizione un fronte comunista
Concludo rinnovando i saluti di buon lavoro
Al vostro congresso
E ricordando da questo punto di vista che non trovo
Troverà in molte più parole ma il tempo diceva i tiranni
Però sono d'accordo con quel compagno di di Piquet intervenuto prima qualche intervento prima sottolineando la necessità di non perder di vista la dimensione internazionale
E di non perdere di vista la partita grossa che viene giocato non solo su tutti i continenti ma anche nei confronti dalla rinchiude la Repubblica cubana
Se passa l'attacco fondo sulla Repubblica cubana compagne e compagni si chiude definitivamente e non so per quanto tempo una possibilità
Di riaperture di rilancio di interessi congiunti anche se diversi dei movimenti di lotta di liberazione in questo in questo pianeta e su questo io credo compagni va meditato fondo
Perché i pericoli di guerra ci sono li abbiamo visti ma dobbiamo avere chiaro che questo elemento
Noi con quello che sta accadendo in quest'anno riprendiamo un percorso comunista
La rifondazione comunista non è solo un'equazione che appartiene a gruppi politici
è un evento storico perché in un mondo che chiude sul comunismo in Italia si riapre la possibilità di un nuovo partito comunista e questo io credo non sei solo un elemento storico importantissimo ma una speranza per il futuro grazie
Grazie ad Angelo Brambilla Pisoni di Lotta continua prima di dare la parola a Saverio Ferrari
Della direzione nazionale e invitando Maurizio Fabbri di Roma prepararsi per l'intervento voglio dire alcune comunicazioni fare alcune comunicazioni innanzitutto il compagno Boghetta doveva andare urgentemente in sala stampa
Le iscrizioni a parlare nel nostro dibattito che hanno già raggiunto un numero ragguardevole comunque si chiudono con l'intervento di Saverio
In chiusura
Della mattinata interverrà il compagno Sergio Garavini coordinatore del Movimento per la Rifondazione comunista e alle quattordici e trenta all'albergo Sirius
I compagni che militano nel sindacato dovrebbero vedersi un attimo
Sa bene sì io toccherò rapidamente tre questioni la questione della democrazia quella dei tempi della nostra confluenze a Rifondazione
E quelle infine che poneva il compagno prevedere che cosa andremo a fare nel movimento di Rifondazione Comunista
La questione della democrazia io credo diverrà e forse lo è già la questione centrale del nostro Paese
In una situazione che si presenta sul crinale di una precipitazione autoritarie che forse questo il mio parere noi rischiamo di sottovalutare in cui mentre si cerca da un lato di consumare in modo definitivo la sconfitta della forza organizzata dei lavoratori
Dall'altro lato si punta ad uno sbocco di sostanziale modifica del quadro delle libertà democratiche della natura dei caratteri della democrazia odierna delle forme della partecipazione alla politica
La posta
E la partita
Non sono ancora assegnate la partita non è ancora chiusa questo è vero perché ci sono forze ed energie che possono ancora e potrebbero ancora battersi con dei risultati ma quello che è certo
E che le tendenze in corso indicano il pericolo reale che non bisognerebbe sottovalutare
Di uno sbocco ormai ravvicinato nei termini di un golpe bianco che forse è già in atto
Io credo che siano due
I dati più negativi che stanno favorendo questo sbocco il primo riguarda la deriva di tutte le organizzazioni tradizionali partiti e sindacati
Che ormai vengono vissuti non più come veicoli di partecipazione ma come corpi separati
Come luoghi per la difesa di interessi corporativi come strumenti di corruzione e di malgoverno
Il problema è che insieme al diffuso malessere nei confronti della partitocrazia cresce anche il rifiuto del pluralismo politico
Il secondo dato negativo e che il Paese reale attraversato da ideologia che ne abbiamo anche richiamato nei nostri documenti definendo le qualunquista intolleranti anche razziste
E ha attraversato il Paese ridare da richieste sommarie di ordine di pulizia di uomini forti in luogo del pluralismo politico io credo che questo sia il dato più inquietante questo secondo dato perché una parte del Paese si colloca ancora più a destra delle stesse tendenze politiche autoritarie e che stanno dietro alla richiesta di riforme istituzionali ed è su quest'area antica purtroppo di opinione pubblica che prende corpo il partito della tendenza verso la Seconda Repubblica
Allora qual è la prima conclusione che la ricostituzione di una forte opposizione va collocata dentro questo contesto e dentro a questo quadro ed è del tutto evidente che assume una valenza ed uno spessore politico di rilevanza tale che attiene alle stesse sorti del quadro delle libertà democratiche del nostro paese la posta in gioco è questa e dunque anche il problema della nascita dello sviluppo anche con il nostro contributo del Movimento per la Rifondazione Comunista io credo che rappresenti una delle condizioni politiche decisive per la ricostituzione di una forte opposizione che si assegna anche questo compito importante rispetto a questa centralità del problema della democrazia nel nostro Paese
Io credo anche
Che per questa via si ripropone a noi e nel futuro movimento il problema del rapporto fra democrazia e socialismo e cioè il nodo attorno al quale si costituisce l'asse di qualsiasi progetto per una forza comunista credo che sia anche il Bilancio
E la lezione che va tratta per il movimento comunista nel nostro Paese e non solo nel nostro Paese infatti attorno a questo rapporto democrazia e socialismo si misurano infatti la concezione della politica come processo di partecipazione
L'idea del partito come uno degli strumenti di questa partecipazione il rapporto con le istituzioni come terreno su cui riversare e portare lo scontro di classe
Questa questione rapporto democrazia e socialismo non è il pensare ovviamente è una fuga in avanti mai pensare di collocare un baricentro per muoversi anche se non soprattutto nel presente e quindi anche collocare la nostra battaglia in difesa della Costituzione su un piano che non sia un piano meramente tutto tattico
Comprendendo come il problema non sia quello che nella nostra Costituzione ci siano meno riconoscimenti avanzati di tipo formale perché quella che stiamo facendo rischia di essere una discussione è un dibattito sterile
Ma che il punto centrale da cui partire
è il rapporto fra aspetti formali avanzamenti che vi sono dentro la nostra carta costituzionale i reali rapporti di forza fra le classi nella società
E che solo un diverso rapporto di forza nel Paese rende meno formali e più sostanziali gli strumenti di partecipazione e di ampliamento della democrazia che sono previsti nella nostra Costituzione una sola battuta riguardo dei tempi della confluenza di DP nel movimento di contrazione comuniste io credo che i tempi ebbene che siano veloci
E il riferimento per valutare i tempi
Non credo che possano essere di tipo soggettivo
Ma che di P. debba guardare al di là del suo perimetro e non neanche trarre la conclusione di tempi delle veloci semplicemente nelle dimensioni assunte dal movimento di Rifondazione Comunista il problema non è di centocinquanta mila adesioni il problema è che questo dato indica la necessità sia di ricostituire una presenza comunista nel nostro Paese ma come questa necessità abbia radici profonde e venga avvertita in larghi strati delle classi più popolari il problema di di P
E che di Pino un può definirsi come strumento dei movimenti sociali e poi a questo bivio storico pensare in termini egocentrici rischiando peraltro l'avvitamento in termini di piccolo ceto politico che intende sopravvive
Se non si confronta
Il problema
Con questo dato che politico rispetto ai tempi che rispetto ai nostri interlocutori sociali io credo che si rischi di ridurre la politica alla semplice atto di una testimonianza individuale
E il problema non sarebbe neanche quello
Del portare conservare e lo sviluppare un patrimonio ma localmente semplicemente quello della dispersione di queste forze di queste ricchezze che abbiamo aggregato nella nostra storia
Non credo che l'alternativa sui tempi Possa ridursi tra adesso o fra qualche mese
Tanto più se si fa una questione di contenuti la vera alternativa e confluire o non confluire e i mesi stanno comunque diventando importanti
La terza questione
Del che cosa andremo fare il movimento di Rifondazione Comunista che poneva anche il compagno prese io rispondo in questo modo
Noi andremo a rafforzare e sviluppare questo movimento a cercare i punti più alti di unità a partire dalla valorizzazione di quelli già esistenti e non alla esaltazione delle differenze
Qualcuno dirà e questa una forma di autocensura io dico questo invece farsi carico di un'impresa politica non concependo la come un semplice momento occasionale contingente
Come un possibile treno che parte sul quale bisogna necessariamente saltare ma come possibilità storica se fallisse quest'impresa politica trascinerebbe con sé tutti quanti nuova sinistra sinistra comunista
Possibilità di sviluppo dei movimenti sociali la possibilità della ricostituzione dell'opposizione il nostro spesso patrimonio io credo che per questo l'orizzonte
Se non senso le cose che ho detto tanti compagni pur pensando tra di loro in termini diversi e cioè che siamo alla fine e alla chiusura di un ciclo storico il nostro orizzonte non può essere quello stretto di voler rappresentare solo una particolare caratterizzazione all'interno del movimento di Rifondazione Comunista
O pensare che l'obiettivo sia quello di una democrazia proletaria più grande perché questo non sarà se non altro perché a questo movimento
Che poi diventerà anche partito si porranno problemi nuovi che ha di Pino si potevano neanche pensare di porre se non altro per le dimensioni di tipo elettorale
Per le adesioni e credo soprattutto delle attese e le richieste che vengono dalla gente proletaria allora io credo che per questo per questo tipo di ragionamento e già un dato politico
E già un livello programmatico e non un atteggiamento tattico entrare nel movimento di Rifondazione Comunista sapendo di dove ascoltare
Di non pretende di dare delle lezioni
Il non pensare di dover essere prigionieri della propria storia i tempi i fatti e le novità politiche impongono anche la discontinuità a Democrazia proletaria e alla nuova sinistra nessuno tanto meno noi
Possiamo pretendere di avere in tasca dei modelli validi che possiamo esportare
Di avere già in tasca i termini della ricostituzione di un pensiero critico comunista delle letture storiografiche da imporre ad altri bisogna saper ascoltare
Bisogna pensare che il dato culturale il nostro caratteristico del nostro patrimonio la contaminazione debba guidarci ancora una volta in questa impresa politica chiudo
Dicendo che un'altra impostazione che non si ponga questo obiettivo di fondo e non valuti adeguatamente le convergenze politiche strategiche già presenti
Tra di P e Rifondazione Comunista chino valutasse le cose in questo termine significherebbe nei fatti correre il rischio delle straniarsi rapidamente da questo processo pur confluendo
Adesso alla favola Maurizio fa poi della Federazione devo ma si prepara Umberto Gai de consigliere comunale di Milano
Compagni io credo che questo anno e mezzo che ci ha separato dalla congresso di Rimini
Si è in parte servito ma in parte sia rimasto un po'fermo lì nel senso che il dibattito continua anche in queste giornate allora andare avanti io credo che all'interno di questo lo dobbiamo capire i due limiti appunto quello da una parte che in quel congresso in questo anno e mezzo c'era la convinzione che di P riuscisse ad essere protagonista della ricomposizione di una forza politica comunista in Italia cosa che in parte non siamo in questi due anni riusciti a fare e l'altro era quell'elemento per cui pensavamo che il partito Comunista sia da una parte e dall'altra perché la mozione di Rimini veniva fuori non si rompeva
Ecco io credo che sia questo il nodo il nodo che molte volte dentro di Pinerolo sinistra abbiamo teorizzato come l'eterna questione c'avete la questione di capire che cos'era per noi il rapporto con il movimento RAI con il pc
Io credo però che si ripropone oggi essere proposti in queste giornate all'interno del movimento di Rifondazione Comunista
Nel senso che da una parte c'è in qualche modo chi esalta comunque questo forte questa non tanto scelta importante e positiva vitale ma il modo in cui questo movimento avanza dall'altro c'è chi invece esalta il dato negativo ecco io credo che invece c'è una terza via
Che è appunto quella di individuare all'interno del movimento di Rifondazione Comunista all'interno di quello che è stato non soltanto la fuoriuscita di alcuni il compagni dirigenti da questo partito
Ma il clima politiche sociale che ha permesso questo che ci deve far riconoscere che noi siamo stati fondamentalmente fuori da tutto
E dire un dibattito un percorso politico che vedesse soprattutto nel congresso
La esemplificazione di quello che appunto è tesi si definisce definire un programma degli anni ottanta lotti ed obiettivi parziale la Società per la democrazia per un blocco sociale politica e culturale
E qui io credo che sia sia doveva essere queste o quello che caratterizzava questo anno e mezzo di vita Lippi quello che caratterizzava questo
Congresso e qui io credo che in parte ci siano riuscite le tesi e forse nello sforzo di rendere più concentrato il dibattito Vinci in qualche modo non è riuscito molto ad aprirlo ma forse un po'a chiuderlo e qui io credo che però gli elementi sono tre in questo tipo di percorso è solo uno l'orizzonte d'opposizione che Vieri
Molti compagni avevano affrontato ecco io per brevità anche considerando che ci sono pochissimi minuti credo che l'orizzonte di opposizioni in questo Paese e nella storia e la cultura del movimento operaio ufficiali partito comuniste Ancarano a sinistra
Deve riuscire a rompere i due elementi che hanno caratterizzato anche un po'la nostra storia che sono l'istituzione risma insurrezione leninismo cioè intendere soprattutto che l'istituzione a Lismore
E la concezione insurrezionale rischiano oggettivamente di portare la storia anche dalla sinistra in parte anche gli elementi io l'ho sentito anche all'interno dei compagni
Del movimento di Rifondazione dove già lavoriamo insieme a Roma e c'è un dato molto positivo di rapporto
Una preoccupazione io individuo che questi due elementi dell'istituzione a ritmo della logica insurrezionale possono portare per incapacità leggere invece le condizioni reali di questo orizzonte che va a petto
Verso il governissimo verso ipotesi immediati di governo che certamente hanno caratterizzato la storia del momento gara ufficiale mano caratterizzato anche la nostra negli anni settanta
Ecco un
Il secondo elemento è che continuiamo secondo me nella nostra storia
Idea nostra pratica politica ad a vere e una grande capacità d'individuare i terreni luoghi dell'opposizione e anche gli obiettivi ma secondo me ci dimentichiamo fondamentalmente quello che appunto dobbiamo fare fin da subito è che non è più possibile continuare a vedere il rapporto fra le condizioni reali del movimento degli oppressi
Il leader dell'opposizione e non capire quello che poi il giorno dopo dobbiamo fare cioè mi spiego meglio
Io ho l'impressione che su molte cose sulle quali la nuova sinistri di P se cimentati in questi anni quindi la scala mobile tanto liquidazioni oggi il presidenzialismo ristrutturazione del mondo del lavoro
La condizione drammatica delle metropoli somma qualsiasi cosa oggi avviene noi riusciamo molto spesso di individuare il luogo dove è possibile praticare un'opposizione ma quello che ci manca compagna quello del giorno dopo cioè che cosa facciamo
Da qui a due tre e cinque sei mesi quando passa la riforma istituzionale quando passi presenzialismo quando demolire hanno completamente la scala mobile cioè io ho l'impressione che questo non significa avere una cultura di governo significa soltanto cominciare a costruire quegli strumenti
Che impediscono come invece è successo in questi dieci quindici anni ai settori sociali più indifesi che nei momenti individui noi una sinistra comunista un punto di riferimento
Poi il giorno dopo ci lasciano perché il problema vero non è solamente costruire l'opposizione nel momento in cui dall'altra parte il parlato di governo attaccano me anche cura di riuscire il giorno dopo pagata anche una certa sconfitta costruire questi gli strumenti
Ecco io credo che questo sia centrato
Su un nodo fondamentale e qui velocemente cerco di leggere oggi in Italia dalle decine di anni
Sono aperte la questione democratica la questione riformista la questione comunista
Ma è possibile oggi in questo Paese organizzare una componente autonoma di ispirazione comunista rivoluzionaria capace nello stesso tempo devo Rifondazione Toribio sollecitarono la mobilitazione sociale democratica
Capire e definire fin da subito le forme che tale componente autonoma si darà è un problema vere va affrontato
La soluzione di tale problema viene dopo aver affrontato un altro nodo preliminare
Palestra per noi tutti cioè di PIL movimento di fondazione l'oggetto della politica dei comunisti e quale sarà il metodo oggi sicuramente più che nel passato l'oggetto prevedono tra l'altro iniziativa
Non deve essere la gestione trasformazione dello Stato ma contrario a ricostruzione di un soggetto facciamo antagonista oggi il metodo del nostro impegno non può ridursi a una generica pressione sugli apparati statali per ottenere legge Investimenti
Senza colpire relazioni di potere per impedire che si tiene individui dipendenti e ricattabili soprattutto nei settori meno protetti come abbiamo visto al sud nel mondo giovanile
Una l'opposizione sociale politica non dovrà rappresentare la mediazione tra le masse lo Stato ma dovrà soprattutto me mediare tra i diversi frammenti sociali solo successivamente dovrà porsi il problema
Delle istituzioni sapendo bene che particolarmente in questa fase questi luoghi istituzionali contano più come luoghi simbolici
Che come luoghi in cui sia possibile modificare i rapporti di forza in una società è per questo che chiediamo fondamentali iniziative le lavatrici dei lavoratori nuovi di produzione sia di valore di scambio si rivoli d'uso la centralità operaia dovrà voler dire che intorno a queste ci siano altre forze antagoniste
E chi a pieno titolo e con pari dignità in forme proprie specifiche di rivendicazioni di organizzazione l'occhio contro questo sistema
La centralità operaia non vuol dire direzione degli operai su queste forze palestre modello guida o avanguardia il capitalismo italiano occidentale ha la caratteristica di produrre contraddizioni secondarie dentro lo sviluppo alto
La vecchia periferia del mondo non è più nell'Africa o nel Sud America si è portata a ridosso della Cittadella
Del capitale
Appunto la pressione metropolitana l'attuale condizione del mondo giovanile e quindi anche la fragilità di questo tipo di opposizione lassista questioni femminili
Queste soggettività diverse fra loro solo con tutti i loro limiti lo spaccato di una sinistra che non si vuol far finché non si vuol far cancellare tanto meno resiste la repubblica presidenziale riforme istituzionali posto non solo perché no passo non solo perché nelle istituzioni c'è poca sinistra ma perché l'omologazione dice di passare come lo schiacciasassi ed è proprio questo arido terreno che ci apprestiamo a superare voi stessi ad impegnarci con tutte le nostre forze nel progetto in una forza politica
Qui sto è possibile comunque a due condizioni da un lato evitare strutture tutto organizzativi ittiche
Pregiudiziali concorrenziali
Ma dall'altro soprattutto io credo che sia importante affrontare il nodo delle sezioni
Ce ne pensiamo appunto e dobbiamo praticare l'idea di sezioni in questo nuovo partito non tornerà in nessuno soprattutto un elemento centrale sì sicuramente non saranno gli sportelli consultazioni informazione
Per tentare di aiutare i più deboli come veniva teorizzata in un intervista proposta da Stefano Menichini sul manifesto al segretario romano del PDS
Ma sempre più in una realtà alienati a corrente certamente non possono rappresentare sezioni in cui noi concepiamo l'idea di un luogo dove sia possibile far vedere presentare i comunisti degli anni novanta
Quindi io credo che soprattutto in questa fase noi dobbiamo affrontare con molta sì sincerità e con molta approfondimento quello che appunto è stato il ruolo della nostra storia ma che lo stesso tempo riesca a coniugare
Insieme non solo e soltanto quello che oggi il nodo vitale della questione comunista materie Scano stesso tempo apporre non tanto l'idea
Di essere forza di governo ma soprattutto quella di riempire un vuoto fondamentale che c'è in questo Paese
Che manca non solamente una forza comunista ma crediamo soprattutto che mi ma anche ossia completamente sparita vista l'evoluzione del PDS una forza riformista quindi io credo che coniugando insieme
Questo elemento di forza di costruzione di una ipotesi una forza politica comunista pensando soprattutto che oggi non abbiamo più la sponda che qualche tempo viveva la forza riformista non riusciremo andare avanti
Io prego e compagni di stare nei tempi perché ci siamo date a questa regola comunque va bene adesso diamo la parola a Umberto Gaio consigliere comunale di Milano si prepari Franco Calamida della direzione nazionale
Compagni e incredibile io ero in democrazia proletaria dall'inizio provengo dall'esperienza politica di avanguardia operaia e la prima volta che intervengo a un congresso nazionale e mi becco proprio questo
Quello che statutariamente come qualcuno ha detto con eleganza e l'ultimo per questo faccio particolarmente l'educato e quindi dico che mi scuso con i compagni ma non seguirò oggi pomeriggio e domani le conclusioni riparto per Milano oggi perché c'è un dibattito un po'particolare in un quartiere un po'partito in una zona un po'particolare di Milano Baggio viene chiamato il quartiere degli Olmi
Che uno di quei quartieri metropolitane che viene pianificato da adesso al due mila come quello che negli Stati Uniti e il Bronx qui adesso però siamo ancora agli inizi di questa formazione del proprio un quartiere dove e raro persino riuscirà a fare
Un dibattito che questo avvenga naturalmente che ha organizzato questo dibattito sulla comunicazione della città sono le forze cattoliche non siamo un pochettino più indietro
Quindi partirà oggi
Domenica poi un altro impegno nel senso che domenica mattina io andrò a votare al referendum Botta Rossi a referendum perché poi martedì o al consiglio comunale a Milano di cui parlerò un istante fra un po'
Martedì sera vorrei avere la possibilità di dire al segretario cittadino del Partito di Milano il Partito socialista che si chiama Vittorio Craxi detto Bobo
In modo che magari lo dica anche al suo segretario nazionale che la gente questo Paese non è ancora come quella che pensano loro
E cioè che vanno al mare quando lo decidono e ci son delle volte che appositamente non vanno al mare e questo potrebbe essere anche solo questo l'argomento per cui sono rimasto un po'perplesso dall'esposizione che sono uscite da questo congresso in generale
Da democrazia proiettare su questo poema del referendum ma poi anche perché è sempre martedì in consiglio comunale vorrei dire al gruppo della democrazia cristiana sperando che ci sia anche il ministro della guerra Rognoni
Votando sì al referendum sperando di aver vinto io mi sono acquistato il biglietto per assiste allo spettacolo cruento che ci sarà alla preparazione delle prossime liste elettorali per la sinistra quando loro fra di loro si scambieranno e si scambieranno tantissimo e si scambieranno in particolare da Roma in giù
Nella formazione di queste liste elettorali come vedete io non vi parlo di soluzione dei problemi della democrazia del Paese
O di problemi di riforma elettorale i e istituzionale siamo ancora molto indietro però queste due motivazioni dato lo stato delle cose a cui siamo arrivate mi bastona il mio avanzano
Per andare a votare a votare sì
Non è vero che siamo all'ultima spiaggia chi dice questo mentre nessuno ci sta ordinando di fare quello che stiamo facendo nessuno ci ha comprato anche se il Corriere della Sera stamattina
Titola che di pista mettendo in vendita le sue bandiere come viene gestito il ricordo non lo abbiamo mai venduto niente avremmo anche pochino da vendere devo dire non siamo comunque di quei partiti
Che correda se l'abito al mente segue sia come congressi che come indicazioni politiche o di lobby e noi non abbiamo niente da vendere non siamo all'ultima spiaggia siamo qui perché abbiamo deciso di affrontare in una certa maniera un percorso e una situazione politica molto precisa che non è la situazione
Interessante degli anni Sessanta fine sessanta settanta non è la stagnazione degli anni ottanta e un'altra cosa una cosa molto attiva in movimento molto grave molto pericolosa
Alcuni mesi fa qualcuno anche in DP pensava che faceva le battutine su Cossiga matto sbagliava naturalmente Cossiga il protagonista o la punta avanzata di un progetto ben pianificato
Ebbene stratificato il Progetto è preciso non è più un problema di stragi non è più un problema di manganellate non è più un problema di carcere è un problema di divisione atomizzazione dei soggetti sociali
Il problema è creare e dare spazio a esigenza che provengono dalla società a lotte a richieste che siano divisa fra di loro
Per uno che lotta per i propri giardinetti uno che lotta per il proprio salario in fabbrica uno che lo
Ma la propria mensa e cose di questo tipo il problema è impedire la riunificazione
Il potere non al nulla e non fa finta di e non finge che non esistono i problemi tenta di controllare assorbire e condizionare i problemi che vengono dalla società questo è il Progetto più terrificante che può avvenire perché per far funzionare questo deve passare la finta democrazia deve passare la finché Dial dialettica deve passare il finto confronto-scontro deve passare
Il mettere in sonno fare addormentare qualsiasi tipo di istanze soprattutto di speranze da parte di chi tenta e non di cambiare un pezzettino della società ma di cambiare tutta la società voi pensate quante triste
Quante triste la situazione se ci troviamo in un momento in cui noi proviamo simpatia per Giovanni Galloni la democrazia cristiana
Per Ettore Gallo che poteva ancora andar meglio per l'Associazione nazionale magistrati ci troviamo in questo momento esprime solidarietà a soggetti di questo tipo questo è in questo momento il livello dello scontro
Presente in Italia un progetto reazionario preciso quello definitivo a mio modo di pensare che noi in questo momento ci troviamo a contrastare non siamo quindi l'ultima spiaggia siamo semplicemente a ragionare sul fatto se la il percorso che abbiamo le spalle la nostra attuale strutturazione organizzazione e sufficiente sia in termini politici concreti che in termini di elaborazione culturale se possiamo continuare a far da soli
Quindi è un problema di superbia se per la trasferiamo dalla politica al personale e all'umano oppure di rendersi conto con molto realismo degli errori fatti del fatto che questo appuntamento era fissato dalla storia da almeno cinque anni e le condizioni a cui democrazia proletaria ci arriva
Vi faccio un esempio molto breve su Milano perché non è che ognuno può avere qui a raccontare quello che succede a casa sua a Milano stiamo lavorando come in tutti gli altri comuni in questo momento lo statuto dell'Area Metropolis che sarà dell'area metropolitana
è una cosa che avviene una commissione che si chiama Commissione affari istituzionali di cui io faccio parte
Una parentesi per dirvi quanto può essere rilevante l'altra sera nella federazione milanese vocatio proiettare avvenuto un fatto
Quasi con
Ma quasi commovente quasi da stupirsi abbiamo fatto un attivo una riunione dei compagni consigliera di Rifondazione Comunista e di democrazia proletaria c'era l'ex presidente la Provincia Andreini che teneva la relazione una parte l'ho fatta io
Alla mia destra c'era Franco Bassanini ministro ombra del PDS entrato quasi clandestinamente nel salone Luca Rossi di via lettere è la prima volta che venivano fatti di questo tipo guardate che lo sto dicendo bene così ci alleiamo anche col PDS l'ultima delle mie idee questo ma la è la prima volta che succedeva e succedeva a mio modo di vedere con tutto l'amore che io porto per i compagni che hanno vissuto con la federazione me compreso
E quella sede perché eravamo noi e compagni di Rifondazione Comunista che mettevamo le mani sul piatto nel piatto e parlavamo dello statuto del comune
Lo statuto che non è un elenchino di regole o di questioni formali si sta giocando la possibilità dell'agibilità politica
Dell'agibilità politica vi ricordate questa parola all'interno una grande città come Milano e scusate la presunzione di conseguenza
In tutto il resto del Paese cioè si decidesse le associazioni i collettivi di quartiere possono esistere liberamente o iscritti
Ho iscritti in un apposito registro del Comune di Milano si po'si decide come e quando fare referendum chi li ammette cose di questo tipo
Ci sono molte paura e con l'incontro che i compagni di Rifondazione comunista mi ha fa molto piacere che si accompagna Garavini che stimiamo tutti questa mattina uno delle Paure il fatto di come sono fatti loro della loro storia della loro tradizione compagno nel ho preso la tessera democrazia proiettare una quindicina di giorni fa dopo dieci giorni dopo dieci anni che non l'avevo più non è mica vero che io sono uscito da democrazia proiettare nell'ottantuno
Io alcuni compagni presenti in questa sala
Dieci anni fa decidemmo che era opportuno che uscissi da Democrazia proletaria e mi occupavo di controinformazione
Varie ed eventuali
Decidemmo insieme con le lacrime agli occhi questo che era opportuno che riuscisse a Democrazia proletaria
Non è un problema di stalinismo a volte le cose si possono affrontare fra compagni con molta sincerità con molta tristezza e con molta amarezza e dopo dieci anni ritrovarsi qua questa è la risposta e il metodo per affrontare queste cose
Senta molti compagni parlare di sette aprile ma a loro quanta gente hanno mandato in galera o cose di questo tipo ma è vero io proprio io in prima persona mi sono occupato sempre
Di queste vicende ben lo so
Però
Al posto di esempi del sette aprile parliamo delle migliaia di compagni che sono finiti in carcere gli anni scorsi loro sanno molto bene che un problema al loro ordine del giorno questo io ritengo che lo stiamo affrontando in maniera abbastanza corretta vorremmo però delle risposte queste la sede per iniziare ad Adele sposti su come riaffrontare non recuperare riaffrontare il problema di questi compagni che negli anni passati hanno fatto altre scelte molte centinaia sono ancora in carcere adesso potrei fare una battuta se Mario Moretti ci chiedesse la testa del nuovo partito cosa faremo ma è solo è solo una battuta
Faccio però un inciso non continuiamo a parlare qui strumentalmente il sette aprile soprattutto da parte dei compagni di democrazia quel tale che negli anni scorsi se ne sono molto disinteressati questo problema
Se proprio di qualcosa dobbiamo parlare e parliamo del carcere di Bergamo dove ci sono i compagni del processo Ramelli porto di classe
Concludo sì ho concluso con l'ultima frase
E compagni era
I compagni credenti compagni credenti io provo un brivido di disgusto
Ogni volta che sento qualcuno da una sede di questo tipo dire io sono un compagno credente e qui svelo la seconda carta personale io sono compagni credente probabilmente deluderò qualcuno che mi conosce da quindici anni non lo sa
L'ultimo desolata confessarmi non era un bambino
è un sabato sera si può farmi fare questa cosa qui tornavo dalla manifestazione un impermeabile era molto pesante molto più del mio peso corporeo e compagni credenti sono è una cosa che si tengono dentro
è un credere
Un interpretare la vita al mondo l'idealità politica il modo di far politica anche estremisti contento disse non è un concetto del partito una categoria di partiti le donne e gli uomini i compagni credenti questo la cosa proprio non si usa il termine
Concludo compagni io ho due domande da fare compagna Garavini erano tre una gliel'ho già detto proprio ho proprio finito domenica scorsa con Pippo Torri eravamo a Brescia una manifestazione perché non stati picchiati
Violentemente dei compagni siamo partiti a Piazza della Loggia per far mille persona bresciano tanto abbia fatto uno corteo sentono atti a Brescia lo striscione di Rifondazione comunista rimasto fermo in piazza della Loggia non ha partecipato al corteo
Perché c'è un gli autonomi quelli che erano stati picchiati per l'appunto è un piccolo esempio non voglio polemizzare su questo ma per darti
Un là per una risposta quindi il problema dell'opposizione sociale è un problema di tanti aggettivi da mettere in un'interpellanza parlamentare o è un'altra cosa
Ho finito in questi casi è molto importante una serie di questo tipo
Ci torno sempre delle fra sette per concludere in Europa è stata una ma giustamente mi è stata fregata da questa l'altro giorno leggevo il giornale c'era un compagno con una macchia rossa qui sulla testa e compagni Mikhail Gorbaciov foto
Che altro giorno andato a Oslo per l'accettazione del premio Nobel ha detto una frase ma sono segnato su un fogliettino che a me sembra molto bella ha detto lui
Mikhail Gorbaciov fa detto la vita molte altre sorprese in serbo per noi così come noi talvolta possiamo sorprendere la vita grazie
Bene abbiamo adesso la parola a Franco Calamida dalla direzione nazionale si prepari Vito Nocera della segreteria
Compagne e compagni
Credo
Sia importante
Il giudizio su noi stessi
La percezione che abbiamo della nostra esperienza politica
Perché definisce le ragioni della nostra scelta di confluenza
Noi siamo individualmente e come collettivo ciò che siamo stati
Siamo alla nostra storia
Io non credo ai partiti senza storia
Agli individui senza storia
Un nuovo inizio non è la rimozione del passato che comporterebbe in realtà la sua conservazione facendo le inconsciamente vivere sul futuro
L'incontro tra culture diverse
Vi state elemento costitutivo della nostra esperienza
Ci siamo schierati
Dalla parte dell'emarginato i conto gli integrati dei più deboli contro i potenti
Dei lavoratori contro i padroni
Quella che abbiamo definito
La disponibilità alla contaminazione ad un certo punto ci ha portato però a pratiche e culture poco comunicanti
E fragili nel concorrere ad una progettualità collettiva e questo credo
Un giudizio equilibrato ed importante
La questione delle diversità può essere oggi rimossa in quanto pericolosa per il nuovo partito
E questo Cissé parlerebbe dalla concretezza dei problemi che si pongono nel sociale
La deriva ideologico il tuo giornalista sarebbe inevitabile
Dobbiamo io credo riaffrontare
Questo spesso dei problemi Mannoni in forma debole questo il punto
Ma con categorie teoriche forti con elaborazione politica forte
Probabilmente
Proprio la questione della priorità del sociale
Porto una parte delle nostre compagne e compagni a non aderire al processo di Rifondazione
Io non parlo di incertezza
Io riconosco piena libertà di scelta
E a quanti gli accusano
Di essere Kakà dubbi
Rispondo che è sempre meglio che essere Stich
La lotta delle idee
La cultura della tolleranza
E altra cosa per questo ritengo
Che la mozione conclusiva debba essere uno sforzo di pieno di composizione
Con queste valutazioni
Io non considero per nulla
La confluenza nel processo costituente un fatto di rassegnazione
La Presa d'atto di una sconfitta
E invece una scelta dettata dalla c'è una vita politica
Ad ogni fase corrispondono determinate formazioni politiche potrà attrici di determinati progetti
La nuova fase richiede per la sinistra una nuova forza politica
Anch'io
Cioè è ovvio
Vedo rischi per il successo di un'operazione tanto ambizioso
Ma li vedono esattamente gli stessi anche i compagni di Rifondazione
Non vi è una scelta che non comporti dei rischi non vi è una sfida il cui esito sia c'è tutto
Necessario un processo per otto
Proiettato ben oltre gli aspetti attuali
Del rapporto di P. Rifondazione
Siamo oggi
Al vero avvio di quell'opera di rifondazione della sinistra
Che abbiamo indicato necessaria fin dalle nostre origini
E molte cose nella sinistra e nel PDS possono modificarsi molto rapidamente
è un momento di rapida precipitazione dei processi politici
La sinistra divisa tra i rivoluzionari che non potevano farla rivoluzione
E i riformisti che non volevano fare le riforme
Contrapponendo sì posso band i movimenti di lotta ha concluso una fase della sua lotta interna
Con l'altrui Vittorio cioè oggi troppo che dobbiamo cercare nuovi percorsi
Il problema urgente il come su quali terreni con quale analisi e con quali proposte
Per gli sia
Un importante giudizio di quadro politico
Sia presente
La questione prioritaria della democrazia
E il problema di tenuta sul terreno democrazia
Che ci siano i rischi
Della svolta autoritaria
Ma non tutte le contraddizioni
Sono chiuse nel blocco dominante
L'operazione graduale articolata complessa e diversa da altre fasi del passato
Tende la passività azione sociale
E diverso dal passato sarà il ruolo del PDS
Senso di reale capacità di tenuta democratica e non certo di volontà
Diverso sarà ruolo delle confederazioni sindacali
Questo giudizio di quadro politico distingue io credo nostro interno
I pronunciamenti
In occasione del referendum a favore del sì può favore dello
Il PDS
Diviso fa le ipotesi di ritorno alla consociazione di alternativa democratico di unità socialista
Non mi pare in grado di proporre di fatto alternativa alcune
Domandiamoci dunque
Con un senso di responsabilità
Cosa sarebbe la sinistra nel nostro Paese oggi e nei prossimi anni
Senza il processo di Rifondazione
Quali possibili lotte
Quale opposizione
Quale differimento
Per il pensiero destrutturato della sinistra
Così ben descritto nel suo intervento dalla compagna Nadia casa del
Quanto più sarà definita
L'identità politica
La prospettiva strategica
Tanto più sarà possibile
La necessaria flessibilità tattica
Non semplice
Perché richiede contemporaneamente
L'impegno di costruzione di un partito strumento del progetto politico con forte soggettività
Per le difficili condizioni sociali
E l'assunzione
Di responsabilità complessiva più ampia verso l'insieme della sinistra
Ed equamente importante
Io credo e fatto positivo
E la nascita di una sinistra sindacale nella CGIL
Perché questo è un evento straordinario
Ma che ci impone subito
Di ripensare il sindacato
In uscita dall'età del fordismo di interrogarci
Sul destino del sindacato
In Francia
Paese che anticipa eventi politici rispetto al nostro c'è stato un grande crollo della si indica l'inflazione
E dobbiamo chiederci il rapporto
Fa tenuta democratica collocazione delle forze dei partiti della sinistra
E tenuta del sindacato
Della capacità e foto contrattuale dei lavoratori
Come Bilancio sugli anni Ottanta
I più noiosi e grigi nella storia il momento operaio
E come la buona azione proposta per gli anni Novanta
Io non sono pessimista
Sulla questione del sindacato
Ma solo se sapremo affrontare complessivamente
Il problema del sindacalismo del protagonismo di lavoratrici e lavoratori
Con una ampia ricca e articolata
Visione e dimensione politica
E con una prospettiva Chiara di tipo strategico
Che riguardi anche i sindacati delle diversità
E del sindacalismo Esterno a quello confederale
E che la proposta sia e il progetto sia
Di ampia ricomposizione dei lavoratori
Infine
Con un atto di sincerità
Io spesso mi dichiaro innovatore
E desidero in effetti sinceramente essa
Ma in realtà sono un conservatore
Preferisco le vecchie osterie ai nuovi senza errori
Questo intervento invita a guardare avanti
Mai costruito
Sulla mia
E sulla nostra esperienza
Di tutti noi degli anni sessantotto sessantanove
Della ribellione degli operai degli studenti
Perché lì
Stanno le nostre radici
Quella contraddizione
E quella solidale visione
Del mondo hanno un rapporto stretto
Con il nuovo inizio
Al quale ci accingiamo
Sono un conservatore
Però
Prometto
Da domani
Mi Novo anch'io
Con prudenza
E senza esagerare
Guardo alla nostra storia
Non con nostalgia
Ma con orgoglio
Tre secondi
Ma con orgoglio
E con forte memoria storica
La politica
è fatta anche di sentimenti
Ho vissuto con voi compagne e compagni
Una grande esperienza con forte senso del collettivo
Questo è ancora vivo e non si scioglie
Il nostro patrimonio di passioni e il comune vissuto
Vanno collocate
All'altezza
Delle sfide del presente
Affinché non si estinguono
Nella nostalgia del passato
Questo sappiamo
La prospettiva
Di un comunismo libertario
è fondata
Su grandi idealità di pace
Di solidarietà e di liberazione e non è poco
Diamo adesso la parola al ritorno c'era della segreteria nazionale si prepari Giancarlo Sacco
Hanno ragione quei compagni e quelle compagne che lamentano una gestione di questa nostra confluenza un po'in sordina
è vero ed occorre come gruppo dirigente francamente riconoscerlo
Dobbiamo però provare anche a spiegarsi perché questo accade se poteva non accadere se poteva andare diversamente
Non è questione mi pare di un gruppo dirigente che pure è stato debole
In realtà per evitare questa sordina ci sarebbe voluto un altro ritmo è un'altra qualità dei processi di questi anni
Non aver sostanzialmente fallito l'obiettivo non oggi ma tra il sessantotto e settantacinque settantasei
Di costruire una ragguardevole forza politica capace di innovare la cultura comunista sulla spinta dei grandi movimenti sociali di quegli anni
Dando ad essi nel contempo uno sbocco positivo
Occorreva soprattutto un diverso maturare nei tempi e nei modi della crisi del partito comunista
Vederla vivere dentro in sostanza la forte spinta di cambiamento che il Paese visse fino alla metà degli anni settanta e non oggi
Il nostro tono un po'dimesso di questo congresso non è dunque un fulmine a ciel sereno e non evidenzia compagne e compagni un limite solo nostro
Noi anzi abbiamo avuto pur confusamente a volte il merito di non smettere l'idea che alle classi dominanti andasse contrapposto un progetto autonomo
Il merito di opporsi alla rinunzia progressiva ad una ispirazione anticapitalista che ha logorato e lacerato la complessa forma di aggregazione sociale italiana
Favorendo l'assoggettamento della sfera pubblico statale che nel nostro Paese tradizionalmente è stato terreno di partecipazione popolare alla visione separate contrattualistica tra i partiti
E però anche un nostro problema chiederci oggi come è che mentre più netta venivano emergendo esperienze sociali alte perfino letture critiche della più tradizionale cultura del movimento operaio in chiave innovativa nel piccine noi riuscimmo a percepire a fondo
Che proprio dal cuore di tutto ciò si sarebbe innescato un nuovo ciclo di trasformazione un salto nella storia che andava a incidere negli assetti della produzione dei poteri e nella soggettività
E dentro questa incomprensione che si consuma forse la possibilità di dare sbocco a quella grande speranza
Una incomprensione di cui certo porta il peso maggiore che sbaglio a diagnosi dei movimenti sociali di quegli anni lasciando priva di riferimenti una generazione politica
Oggi quei movimenti consapevoli qui pensavamo andasse dato ben altro sbocco che non il compromesso storico non ci sono più
Usciamo anzi da un decennio di pesantissima ripresa egemonica delle ragioni dell'avversario e di ripiegamento di quella cultura su qui fondò la speranza di una profonda alternativa
In più crescono i rischi di una involuzione dell'assetto democratico del Paese che aveva retto grazie anche ad una straordinaria presenza del movimento operaio organizzata e le sue associazioni di massa delle sue strutture di base
Quella nuova aggregazione comunista qui avevamo lavorato per esprimere la speranza di quei forti cambiamenti e necessaria oggi per riempire invece un voto di opposizione che nel frattempo si è aperto nel Paese
Per contrastare il disegno che intende chiudere con una semplificazione la partecipazione un intero ciclo nella storia italiana
Il problema politico dunque che di fronte al mio oggi è quello di lavorare
Alla ricostruzione della lotta politica e sociale in questo Paese
Un Paese nel quale l'alto livello del debito pubblico il peso del lavoro autonomo e dell'impresa sommersa
L'uso clientelare delle istituzioni hanno ormai prodotto una complicità sia materiale che culturale tra pezzi della società civile e sistema politico un vero e proprio blocco sociale di conservazione
Un Paese nel quale già dalla seconda metà degli anni settanta sia esaurita la spinta agli investimenti nel Mezzogiorno del paese che avevano prodotto pur con limiti un avanzamento sia economico che sociale
Optando invece anche da parte di quelle imprese che si stracciano le vesti degli sprechi della spesa
Per interventi in opere pubbliche assistenziali che hanno rafforzato i gruppi dirigenti locali la criminalità organizzata il suo intreccio con le istituzioni pubbliche e hanno accentuato la frammentazione della società meridionale con essa dell'insieme della società italiana
Hayden giusto Larizza azione di intere aree e immaginazione produttiva di generazioni incertezza dei diritti nel lavoro la stessa introduzione in quanto regola
Di un differenziale di diritti che stabilisce che gli insediamenti produttivi sono oggi possibili nel Mezzogiorno solo però a condizione che siano da una parte i lavoratori e le donne dall'altra lo Stato appagano interamente i costi
Dopo il referendum sulla responsabilità civile dei giudici
Dopo la sperimentazione in intere aree del Paese di poteri straordinari esterni al sistema delle Autonomie
Dopo la quasi completa trasformazione del sindacato e in campo oggi una risposta forte autoritaria presidenzialista alla crisi sociale istituzionale in atto la crisi però c'è
E occorre prenderne atto
E sta modificando il sistema dei poteri uscito dalla Costituente ciò accendo quella frattura tra il nord e sud sempre esistente l'espandersi della criminalità
La corruzione dello Stato la crisi finanziaria il presidenzialismo compagne e compagni di cui abbiamo discusso la prima sera qui di questo congresso trova in questo le sue radici e ragioni più profonde
Per questo non mi basta riempire di invettive Cossiga né stare a posto con la coscienza perché abbiamo affermato una nostra estraneità ai conflitti in atto occorre invece indagare i seriamente le forme di ricostruzione di una trama sociale e democratica che possa sostenere anche un nuovo impianto istituzionale
Dalla crisi di questa Repubblica si esce o con un campo di potere sociale ricostituito capace di saldare interessi aspirazioni civili e democratiche
Ridare forma e corpo ad un'opposizione o con la semplificazione autoritaria che mette la parola fine a tutto un modo di essere in questo Paese un modo di partecipare della gente di pensarsi delle masse nella politica
è qui che vince o perde anche la scommessa di una rifondazione comunista che ben altro senza avrebbe se fuori da questo clima di partecipazione sociale e civile
è stata qui anche la ragione a ben vedere più profonda e la conclusione necessaria in questa fase della nostra stessa esperienza organizzativa
Certa questa conclusione la rinviamo con un po'di tristezza e di disagio
Alcuni compagni anche qui lo hanno gridato a voce alta ieri nei giorni scorsi come ha fatto il compagno mondi rischia altri più pacatamente hanno argomentati punti forti alti nella elaborazione di cui siamo stati partecipi e che avrebbero voluto giustamente più presenti e valorizzati anche nell'apertura di questo congresso
Non ho letto queste parole come segni di conflitto gridando forte i compagni e grida forte dentro di sé anche chi di noi parla più sommessamente
Non per piantare casini Opel prefigurare organigrammi ma per non dimenticare il passato
Perché dimenticarlo non avere un nome vuol dire di sì a parte neri al mondo non essere legati a nessun luogo sentissi smarriti anche per questo sentiamo oggi più vicino tutti questo pezzo di popolo comunista
Che di anni di storia ne ha settanta e che ha visto messa in causa da ogni parte come una grandinata che gli pioveva sulla testa ha ragione della propria vita si tratta di gente come noi che pensano che è meglio che la vita venga speso per qualcosa
Che come noi guardano con difficoltà alle battaglie da fare
Che a volte preferiscono proprio come noi ripiegamento l'attesa individuale ma che poi come noi sanno che non c'è maggiore difficoltà che vivere chiusi dietro se stessi e le mura della propria casa
Al di là di una linea diversa ed anche di una rivesta ricerca
Sui temi della trasformazione sociale questo ci accomuna un'idea di come stare al mondo certo io non mi faccio illusioni so che avremo difficoltà che ci saranno problemi ma occorre provarci
E non si dica che non portiamo contenuti discriminanti posizioni politiche
Anche se come gruppo dirigente abbiamo fatto degli errori siamo stati Chiaki però questa nostra storia è rispuntata testardamente fuori anche dentro questo congresso ed è una storia che forse debole ma che esiste
E che è fatta di semi da coltivare come ci diceva anche ieri la compagnia salvato e non di cose morte da cancellare
La nostra è stata una piccola entusiasmante vicenda
Intessuti a volte di amarezza di fatica il più delle volte fatta di generoso lavoro e qualche volta abbiamo sul serio senza teorizzare lo ricomposto i ruoli tra dirigenti e dire
Molte altre volte abbiamo sbagliato moltissimo molte volte abbiamo visto intenzioni positive soccombere alle burocrazie per quanto piccole icone stessi AST allestiva
Abbiamo visto vincoli di amicizia
Trasformarsi in rottura ed è qui a mio modo di vedere che abbiamo visto di colpi più duri gli abbandoni di più portiamo almeno io porto ancora i segni al di là delle possibili spiegazioni di maniera che a volte anche da questo congresso sono venuti i segni di una insopportabile mutilazione
Che si vede anche nelle sedie vuote di questo congresso questa fine forse anche per questo è un bene
Alcuni forse tutti quelle compagnie quei compagni che in questi anni hanno fatto un pezzo di strada con noi
Torneranno attratti da qualcosa di più convincente di più ampio di più capace e noi smetteremo di portare in giro un corpo amato ma irrimediabilmente menomato impoverito compagne e compagni
In questi giorni ho avuto modo tra le mille cose che abbiamo fatto in preparazione di questo congresso di leggere un libro di una giovanissima scrittrice milanese
In questo libro si parla di una donna che si rifugia in un albergo per sfuggire ad un'onda che la insegue
Ciò che la protagonista della storia vide e lo spavento del tempo che consuma e corrompe le cose regola dell'albergo e quella di un tempo eterno i capelli della donna ad esempio una volta tagliati non ricrescono
In realtà impossibile sfuggire al tempo
E non si può restare immortali
Anche per questo facciamoci forza e usciamo dall'albergo e facciamo la testa alta con spirito unitario con grande voglia di metterci in discussione ma orgogliosi di tutto quello che abbiamo fatto e che abbiamo sofferto
Diamo la parola adesso a Giancarlo Saccone dalla segreteria si prepara Eugenio Melandri
Ho con una con il singolare coincidenza terminologica
Nella relazione del governatore della Banca d'Italia si afferma che oggi la concorrenza non è più fra impresa e ma fra interi sistemi economici sociali per questo motivo in sostanza quella che è un giro di vite che in fin dei conti chiede diciamo a noi stessi situazione sociale ed istituzionale italiana
Mostrando quindi la crescente intolleranza insofferenza di questo capitalismo rispetto ai problemi di libertà di diritti e di stati sociali per i lavoratori di stato sociale eccetera
La Confindustria anch'essa anch'nel recentissimo documento della relazione di Pininfarina lei pro pochi giorni fa anch'essa ravvisava un malessere sociale diceva profondo a cui non vuole davanti all'acqua al quale non vuole restare estranea o assente dicendo che appunto intendeva invece assumere un più ampio funzione non solo quella di rappresentanza del padronato banda rappresentanza di interessi generali per costruire una convergenza di interessi sociali e politici per la modernizzazione del Paese quindi un ruolo non ti Pati Moro o di governo
Un ruolo di egemonia sociale
Un ruolo quindi che cerca anche nei programmi poi di dare una strategia di dare una risposta autoritaria in sostanza quelle che sono una questione di concorrenti ad alternare di gestione di messa in fase appunto anche le relazioni sociali
E politiche sociali italiane rispetto a questa esigenza
Un programma che fatta di riforme sociali e sappiamo quali sono son quelle della mega trattativa in sostanza dalle pensioni alla sanità a sanare eccetera son quelle istituzionali e qui c'è un Progetto appunto di riforma istituzionale che leggiamo tutti i giorni e c'è in questo documento ma lo leggiamo tutti i giorni
Sulle pagine dei ventiquattro ore
Quell'intimità queste esigenze in cui vediamo fu evidentemente i fatti come lo stile il golpismo strisciante quotidiano appunto di Cossiga e tutte le altre questioni riguardo
Il problema quindi
Il problema di una brusca accelerazione della storia la stola in Italia negli altri paesi un brusco adeguamento che mette in discussione tutto che cambia la fisionomia sociale e che però pone un problema acuto acutissimo appunto
Di opposizione perché evidentemente di questo tipo di adeguamento fa parte anche l'omologazione del PDS fa parte quell'omologazione che è insita sia nel nell'ente nei documenti e anche le stesse tesi congressuale di maggioranza della CGIL anche lì con una proposta istituzionali stai diciamo presidenzialista puntute gestione delle relazioni sociali
Ecco questo adeguamento quindi pone un grande problema acutissimo problema di rappresentanza del conflitto dell'opposizione di chi appunto oggi in questi anni hanno avuto rappresentante è stato escluso è stato immaginato ceppo letterari di questo Paese
Il fatto che si sia cioè quindi c'è una anche una e crescita diciamo delle esigenze di di concentrazione di scala diciamo non solo delle sequestrano economiche ma anche queste nelle questioni politiche quindi la concentrazione del potere la concentrazione dei modi in cui rapportarsi al conflitto di cui la punta sia la gestione sociale
E allora in questo senso
C'è un problema acuto appunto di insufficienza di carenza soprattutto per di PI
In una situazione di questo tipo cioè sarebbe stato un problema acutissimo di adeguatezza cioè quando la Scala dei processi aumenta una stima una un salto qualitativo non si può appunto andare avanti nel solito impero che era una un un diciamo una prassi utilissima importante e preziosa di conflittualità sociale di esperienza che però poi non era in grado più di misurarsi sulla nuova schiava dei processi
Allora in questo senso penso che sia stato decisivo importante proprio per dar l'utilità al nostro progetto però non esaurirlo in una situazione marginale sterile
Il fatto che si sia aperta questa grande possibilità della Costituzione assieme compaia proprio per la presenza anche documento Rifondazione Comunista di un progetto di nuovo partito che dovremo andare a costruire appunto assieme rispetto alla fine del prossimo quest'anno nel prossimo anno
Questo perché ci consente oggi di incidere di partecipare e di essere presenti su quella scala più vasta che oggi appunto questi processi richiedono chiede non saremmo stati sicuramente in grado a di attrezzarci altrimenti il problema però non è solo di una necessità e anche di una possibilità pure in positivo quindi non è solo uno uno stato di necessità quella di convergenze possibili plausibili di percorsi l'individuazione di percorsi fertili diciamo per la trasformazione e adeguato ma non si è fatto due considerazioni
Che qualcosa che ci unisce fondamentalmente comunque esiste
Fondamentalmente in una qualcosa che ci separa da tutti gli altri perché siamo fondamentalmente diversi già da tutti gli altri de quello del referente sociale della conflittualità sociale
Se il fatto di fondali Processi appunto sulle grandi organi riorganizzazione dei blocchi sociali sulle loro speranze sulla loro volontà
Di lotta e di trasformazione quindi sulla speranza ad una trasformazione sociale di superamento del capitalismo perché sono i soli oggi a dirlo perché tutti gli altri si sono adeguati alla necessità
Di questo sistema
Ma anche altro finisce a mio avviso la in ampia misura
Diciamo quelle che sono state le linee tracciate nel dunque della nella concludono le gravine rispetto appunto alla alla all'assemblea del del Pala EUR a Roma in cui evidentemente gli elementi innovative comunque di significativa convergenza mi sembravano rilevanti appieno
Il problema però chiedono affrontare questo quali sono gli strumenti di verifica di costruzione di un'unità per il futuro
Il comunismo la prassi di liberazione
E allora se è vero che c'è un problema di ricerca teorica di riflessione di valorizzazione di quello che è stato sperimentato il ricercato in questi anni per il futuro questo se non comportò da svolgerà assieme tutti assieme una ricerca comune
Oggi l'elemento il più forte immediato di omogeneizzazione di prassi comune sta appunto in quello che è una esigenza di risposta di opposizione
Di conflittualità sociale di ricostruzione del blocco sociale antagonista di presenza nel conflitto all'interno di un okay lavoro la riorganizzazione d'un partito d'una presenza comunista in termini di massa di radicamento sociale dei luoghi di lavoro come elemento potente e di nuova presento per la trasformazione sociale in questo senso
L'esperienza nella CGIL mi sembra sia preziosa perché indica una cosa importante indica che quando c'è la possibilità di ridare speranza di ridare credibilità rispetto alla parchi hanno disaffezione a innescare ancora nuovi processi di massa di levante consistenti c'è una risposta una risposta al mio dalle parti più attive più attente del diciamo di no dei lavoratori la classe operaia e questo è stato dimostrato c'è stato una vittoria politica al di là dei dati numerici
Perché la vittoria dei comparti più attivi di più sensibili se anche poi appunto un Trentin recupererà su quelle che saranno il discorso dei pensionati e dei baciati di chi è atto e assente
Ah interni di burocrazia sindacale
Evidentemente però questa è una sconfitta politica che va registrata allora questo vale nella CGIL questo vale a livello politico esortando dando risposta credibile in termini di dimensioni di proposta di organizzazione
E quindi non transeunte non effimera ma radicata nei luoghi di lavoro come qualcosa che deve essere con la costruzione di un intellettuale taccole attiva che si apre che si radica e si rende presente si rende costruttore delinea non delegata ad altri ai vertici ma presenti delle contraddizioni sociali questo e fondamentale però fece male patito per costruirlo per dando i contenuti e la fisionomia
E quindi è una cosa che dobbiamo fare assieme tutti perché e in questo penso che abbiamo molto da dire perché essi democrazia e vado a concludere se democrazia proletaria è stato sicuramente un'esperienza infatti proprio perché larga misura non per colpa sua comunque di minoranza sicuramente comunque l'espediente di sperimentazione sociale hanno cercato di sfidare questa rapporto minoritario non cercato di costi delle esperienze importanti ed egemonica di dare risposte generale rispetto ai problemi sociale dei lavoratori riga dalle guerre e dalla da quelle dei riferendola liquidazioni
Ha riscosso del lotte contro alla mega trattati e delle a le altre mica tentativi d'allora il discorso delle case che hanno riportato negli altri lavoratori
Era in in fabbrica dopo che erano stati espulsi interne selettive attraverso la cassa integrazione a perdere che è stata così demolita e tante altre voglio ricordare che soltanto di risposte importanti per tutto il complesso di lavoratori non soltanto per un'area ristretta
E in questo senso oggi il problema non è quello di sciogliere dipinti
è quello di superare un elemento organizzativo che diventa superfluo oggi per qua in Comune per andare a partecipare a un processo più ampio
Allora questo vuol dire che questa Lodetto fin dall'inizio quando ma ho costituito DP per i per uno strumento per un'aggregazione più vasta non era il fine era un mezzo uno strumento di percorso
E oggi questo va valutato
C'è oggi se superiamo la forma organizzativa di Pino Moris apriamo le grandi ragioni politiche quello che sta la storia dei valore che abbiamo costruito
Io penso che questa esperienza che tutti i compagni e le compagne porteranno all'interno di questo grande processo
Saranno valorizzati appunto per te confrontate con un percorso e la soggettività più ampie un attive una volontà sociale più ampia che deve esprimersi allo passando il tema momenti ed esperienze preziose
Preziose perché gli Esposito del modello di socialismo la coniugazione fra socialismo e democrazia nel corso di un nuovo paradigma marxista che si cerca di portare a sintesi anche l'ambientalismo
Il pacifismo è nato esperienze come non come elementi giustapposti separati ma come nuovo paradigma marxista che liceali comprende Rea reinterpretare appunto questi contraddizione questo è la sfida e anche la grande cosa che non siamo lucidi a mio avviso a fare ma soprattutto è la pratica sociale
Che ci ha contraddistinto che dobbiamo appunto provenzale
A domanda prima appuntamento di questa esperienza di questa non chiusura ma apertura ad un processo più ampio in cui noi dopo essere entusiasticamente dentro
E non soltanto con dubbi perché dubbi si superano nell'azione e nella trasformazione
Perché Atene di sostenere sono qualcosa che non riesce a trasformare l'esistente ma è soltanto un problema di abbandono di assenza invece problema la sfida è quello di essere attive che se presenti di essere incisivi
E oggi essere incisive significa dare una grande battaglia sociale conto negata pativa e allora il fatto del ventinove chiudo su questo
è questo ed è importante il ventinove la sua riuscita la grande mobilitazione che in ogni luogo deve esserci le assemblee in ogni luogo di lavoro da fare su questo tema son problema di costruzione di organizzazione di massa di autorganizzazione di mobilitazione costruzione no partito a partire da luogo di lavoro ma soprattutto ha il problema di ridare la speranza di portando in piazza dopo anni
Dopo anni una grande massa di proletari di popolo comunista
Che appunto
Oggi deve dire no dobbiamo cambiare modello da Paolo tale per un diverso modello sociale con tutte le valenza che in questo rifiuto impositivo devono esserci
Non solo il rifiuto dunque ma la proposta chiodi preda dello stato sociale alternativo sulla democrazia anche del sindacato se la democrazia dei lavoratori su un nuovo protagonismo dei lavoratori Gremese invisibile ha reso visibile
Entriamo in esilio di nuove strade a metà in piazza con gli immigrati i lavoratori e tutto cioè come visibile concretizzazione di un nuovo blocco sociale che noi con le nostre ricerca politica domandare a ricostruire
E questo è il modo migliore per costruire nel modo migliore il nostro poi no il nuovo partito che andiamo appunto a fondare assieme ai compagni del momento Rifondazione Comunista grazie
Ne
Abbiamo adesso la parola a Eugenio Melandri intere a dopo Francesco Casaroli
Ho pensato molto
A quello che io che sono probabilmente l'ultimo arrivato
Potevo dire in un congresso come questo
Perché vedete a me è capitata una cosa
Dicono che chi
Va in Africa
Per qualche tempo
Dopo un possibile ritorno a casa e si scopre col mal d'Africa
A me è capitato che frequentando questa strana compagnia
Che si chiama democrazia proletaria
A un certo punto
E direi proprio può darsi nel momento in cui poteva apparire più sbagliato
Mi sono scoperto col mal di Di Pietro
Un male che è abbastanza difficile da curare
Ed è un male che e difficile anche da ricercare nelle sue cause ci vogliono degli specialisti per andare a cercare quali sono le carte
Perché
Ma perché vedete
Dipinti
Al di là di quelle che possono che sono le contraddizioni
Che abbiamo vissuto che avete vissuto
è qualcosa che potrei definire di irregolare
E qualcosa che potrei definire di non catalogabile
Certamente che non va a finire in una nicchia e ci sta
è qualcosa che
Di cui
Dicevo se non ci fosse stata l'abbiamo detto altre volte ci sarebbe stato bisogno di inventarla e perché allora
In questo momento dire chiudiamo questa esperienza
Ma perché vedete questa è la storia
Questa è la vittima
Perché
Questa è
Come dire
è la difficoltà e nello stesso tempo l'inquietudine di stare dentro questo mondo di fare dei passi
Perché questa è come dire la necessità continua che abbiamo di partire
E quando si parte si parte sempre da qualche cosa di and di Noto Di Caro in cui ci si è trovati bene per andare anche se c'è un progetto
Anche se ci sono delle prospettive quando si partecipa sempre verso l'ignoto
E io capisco che è estremamente difficile fare questo e farlo insieme
Eppure partire si teme
Se si vuole essere fedeli a se stessi
Se si vuole essere se si vuole essere davvero fedeli a quello che si chiama il nostro il vostro patrimonio
Perché nessun patrimonio si conserva congelando no ogni patrimonio si conserva investendolo
Adesso può darsi che qualcuno abbia qualcosa da dirmi a questo riguardo sull'economia capitalista ma non era in questo contesto che volevo dire
E allora vedete
A questo punto a noi è lanciata una sfida
Ed è una sfida che è lanciata hanno voi e che insieme a noi ed è lanciata tanti
è la sfida cioè di dire saremo capaci perché ci sono le possibilità
Di costruire qualcosa di grande qualcosa di bello qualcosa di nuovo qualcosa di veramente capace di lottare contro questo sistema che sta tutto appiattendo
Saremo capaci di diventare talmente forti nell'elaborazione e nella prassi
Da essere capaci da essere da essere da calare nella politica il sogno e il bisogno di una società non capitalista
E allora qui si lanciano tutta una serie di sfide che sono lanciati a noi che sono lanciate a tutti noi che in questo momento ci muoviamo
La sfida di essere sempre in ogni momento perché questa è stata la nostra caratteristica dalla parte dei perdenti
A me pare che ci sia quasi una forza una una forza magnetica noi siamo fatti male c'abbiamo una forza magnetica che porco cane quando c'è un buco della storia ci andiamo sempre a finire e però Cuesta saremo capaci di fare queste
Ecco allora che in questo contesto io non ho paura di partiti
E non ho paura di portiere anche se ci sono tutta una serie di dubbi di difficoltà perché questo è il viaggio
E chiudo portando
Il punto su un problema
Ce ne sarebbero tanti ma giusto per cosa io credo guardate che la caduta del muro di Berlino
Non abbia segnato la fine della questione comunista
La caduta del muro di Berlino a Berto e in maniera dirompente la questione comunista
Per tanti motivi io non lo so ma l'uno mi viene in mente uno io stavo guardo la gente eccetera perché se questo fosse centinaia di milioni di persone sarebbero state dei dei falliti e non ci credo
Ma credo anche guardate
Che oggi il sistema capitalistico ha bisogno di mettere insieme tutti per creare un'alternativa bene
L'alternativa non è solo comunista l'alternativa è progettarsi insieme rifondarsi insieme tutti di storie di estrazioni diverse
Per combattere questa bestie norme forte che vuole vincere non solo dal punto di vista militare ed economico ma che vuole riderci anche portando civile cervello
E allora vale la pena tentare proprio anche a partire da storie diverse per allargare sempre di più il fronte e per ricompattarsi insieme in progetti che ci superano cioè
Tante volte in questi giorni e chiudo mi sono domandato
Io ma io sono un comunista
Vedete se guardo la mia storia guardo nel passato dovrei dire di no se guardo il futuro potrei dire anche di sì
E porsi il problema di fondo non è questo almeno per me
Il problema di fondo esserci
Il problema di fondo è compromettersi il problema di fondo è sporcarsi le mani il problema di fondo e non venir meno gli appuntamenti storici
E questo è un appuntamento storico
Io non lo so
Se sono comunista però vi assicuro di una cosa che quel mal di di P è davvero incurabile e da lì a dire la verità non ho neanche vogliono andare dal medico per farmelo guarire
Diamo adesso la parola prima di poi darla a Sergio Garavini a Francesco cassa Casaroli vive la fede la federazione di Milano che ci ha promesso un intervento di otto minuti
Io volevo partire da queste questioni portando degli esempi la questione secondo me del nuovo partito devolvere nelle uno degli elementi principali è fondamentale la questione dall'opposizione sociale
E io credo che
Proprio esemplificando e facendo degli esempi per capire cosa siamo noi cosa vogliamo portare dentro nel nuovo processo del nuovo partito
Lo voglio qui citare la battaglia che abbiamo fatto sull'Ansaldo sulla questione del nucleare sulla questione del super freni sulla questione dei generatori che proprio grazie alla battaglia sociale quel picchetti dava davanti ai cancelli giorno e notte ha fatto sì che in Parlamento quindici giorni fa il novanta per cento del Parlamento
Dicesse che avevamo ragione noi una battaglia politica sulla questione nucleare sulla riva questa riconversione sulla questione e l'occupazione
E su questo io credo che abbiamo avuto problemi in particolare con il vecchio partito comunista sulla questione del nucleare con parte anche adesso dei compagni di Rifondazione Comunista
Ma io credo che vada superata in avanti con un ragionamento di quale linea politica apportato Democrazia proletaria dentro questa cosa io credo che queste cose che prima ho citato c'è stata importante
Un altro esempio al primo maggio dell'anno scorso
Quando CGIL CISL e UIL insieme al presidente Cossiga facevano un'Assemblea da un'altra parte noi scendevamo in piazza come migliaia di lavoratori coi centri sociali con quella Milano alternativa e di movimento arrivando in piazza Duomo conta scortati dai cordoni di polizia l'abbiamo fatto un primo maggio diverso che era quello in piazza con i lavoratori
L'altra cosa che volevo
Parlare è la questione degli autoconvocati dell'iniziativa che abbiamo fatto sulla questione del contratto sulla democrazia sulle iniziative in piazza su queste questioni
E io credo che ci debba essere spazio dentro il nuovo partito anche per quelli che la pensano come me in maniera diversa che non militano più nel sindacato confederale ma che hanno scelto un'altra esperienza quella milanese dell'SLM EU
Insieme a un pezzo della Finsiel da un pezzo cattolico a un pezzo della nuova sinistra che dice che non è più d'accordo e non è d'accordo sul modo le maniere di fare sindacato nel sindacato confederale
Io credo che la questione a CGIL la battaglia politica di questi giorni dei compagni a CGIL c'è una battaglia politica importante netta che dica delle cose sulla questione
Dell'intera sinistra tra i lavoratori però guardiamo anche al dato di una scarsa partecipazione dei lavoratori io credo che questo dato la questione della mega trattativa dettaglio sulla scala mobile di tutte queste questioni noi dobbiamo dare delle poste che vadano al di là delle battaglie giuste dentro la confederazione come la CGIL e quindi io credo che la battaglia politica
Che debba intraprendere dalla raccolta di firme dalle iniziative che noi vogliamo fare su questo terreno tra i lavoratori perché diamo una risposta che non sia solo una risposta
Politica intenso inteso in politica e sindacale dentro un ragionamento è una logica prettamente chiusa del battaglie politiche pur giuste ma che non facciano i conti coi lavoratori con la gente che comunque noi vogliamo e dobbiamo rappresentare io credo che la questione del ventinove giugno la manifestazione politica che faremo a Milano nazionale di Rifondazione comunista sia in quel se esso nel senso di andare a un ragionamento di opposizione sociale a una mobilitazione che non fa più la sinistra il sindacato
E quindi è giusto andare in piazza per le pensioni per la sanità per il costo del lavoro
Io credo che il nuovo partito deve avere un'identità e quindi la nostra identità che noi portiamo dentro sia un'identità giusta sulle battaglie politiche sociali e io credo che sia giusto dire che il nuovo partito non ha detto non deve aver dentro il moderatismo come molte volte l'ha avuto il Partito comunista e quindi un ragionamento diverso perché se vogliamo e siamo un partito che rappresento i ceti sociali
Molti atteggiamenti devono completamente cambiare
E lasciatemi fare un'ultima battuta finale io ho sentito qui il compagno Lucio Magri che con me quando eravamo nel Dubois aveva fatto un'altra scelta
L'UE ha fatto sicuramente un bell'intervento però lui è finito dentro un partito comunista che era quello di delinquere di nata che ha sbagliato tutto rispetto a tutta una serie di questioni come la questione dell'unità nazionale e tutte le altre cose quindi noi accettiamo il suo contributo ma sicuramente l'esperienza e la possibilità
Di
Essere di DP e di avere scelto delle cose giuste in quel periodo siamo stati sicuramente noi e quindi il patrimonio nostro detto il nuovo partito desse un patrimonio di chi ci va dentro dicendo abbiamo avuto ragione noi su molte cose
E sentiremo poi il compagno Garavini cosa ci dirà rispetto a tutta una serie di questioni che abbiamo posto nel nostro congresso quindi noi diamo dentro con il fatto che avevamo ragione sull'opposizione sociale sul nucleare
Su un modo di far politica più diretto e e di un certo tipo e quindi io credo che anche a Magri di sì gli si debba dire che è giusto che sia venuto al nostro congresso che comunque noi non abbiamo bisogno di imparare
Da Luís sicuramente su altre cose ma sicuramente identità denoto nettare andata avanti e andrà avanti anche dentro il movimento di Rifondazione Comunista grazie
Abbiamo adesso la parola per l'ultimo intervento dalla mattinata a Sergio Garavini coordinatore nazionale del movimento di Rifondazione Comunista
Care compagni cari compagni
Vi devo anzitutto delle scuse per una nostra presenza
E attenzione quantitativamente insufficiente al vostro congresso al nostro congresso
Vi prego di considerare questo come un dato pratico
Che non ha fatto un significato politico
Lo dico anche perché
I commenti giornalistici di ieri e di oggi sul congresso
Non mi hanno sinceramente persuaso
Mi sembra che abbiano dato
Un'immagine distorta limitativa
Del senso del vostro impegno e della vostra decisione
Qui vi siete posti un interrogativo
Siamo alla conclusione di una fase
Dell'impegno dalla nuova sinistra nato
Negli anni Sessanta soprattutto alla fine per gli anni sessanta
Gli avete dato in sostanza a questo interrogativo una risposta che io reputo giusta positiva
Ma il fatto è
Che dicendo che si conclude una fase della nuova sinistra
Voi non vi siete collocati come altri prima di voi avevano fatto in questo schieramento in una posizione di rinuncia
Voi avete resistito
Ammirevole mente
Nel difendere e garantire un'autonomia politica e organizzativa della nuova sinistra
Chi lo sbocco di questa
Tenace accanita difesa salvaguardia di questa autonomia politica organizzativa oggi
è la speranza sì di chiudere un'esperienza
Ma per contribuire ad aprirne una nuova
Essendo voi con altri con noi protagonisti
Di una nuova esperienza che voliamo insieme costruire quella della rifondazione comunista
E non soltanto abbia un carattere attuale
Più vasto più ampio e più di massa
Se ne siamo capaci
Ma che riesca a riproporre in questo quadro
Di una rinnovata iniziativa comunista
Riesca a riproporre
Quella fondamentale scelta anticapitalistica che è stata in definitiva la scelta fondamentale
Della nuova sinistra
E quindi io credo che
Il vostro congresso debba essere visto
In questa sua produttività
Non era un congresso di Attilio
Non è un congresso di saluto
è un congresso
Che nel momento stesso in cui chiude un'esperienza ne apre un altro
Impegna le sue forze
In questa direzione
D'altra parte
Credo anche che non ci possiamo nascondere
Al momento in cui voliamo insieme impegnarci
In questa nuova impresa
La sua complessità e la sua difficoltà
Ci collochiamo
In una complessità enorme delle condizioni del movimento operaio
In tutte le sue varie componenti
Prima di tutto
Per la crisi del socialismo reale
E parallelamente per i dispacciamento
Crescente del movimento rivoluzionario nel Terzo Mondo
In secondo luogo perché siamo di fronte ad un'egemonia
Quasi totale
Del sistema capitalistico e delle grandi potenze affermata
Sulle macerie di questa crisi del socialismo reale e del movimento rivoluzionario del terzo mondo
Questo il dato
Che naturalmente non solo inutile nascondersi ma che dobbiamo presentarci in tutta la sua crudezza
E tuttavia
Noi non accettiamo la posizione di una parte importante quantitativamente decisiva di quello che è stato il movimento operaio
Che deduce
Tra questi dati della situazione
Una rinuncia alla scelta anticapitalistica
Noi
Nell'essenziale
Non intendiamo accettare questa rinuncia
I voli a molti contrario considerare
Il quadro complessivo
Della situazione che si va delineando
In tutti i suoi aspetti più acuti e più contraddittori
Intendiamoci
Sappiamo bene che dobbiamo sapere bene che
Questo non significa non renderci conto
Di problemi nuovi che questa situazione ci presente
Ho sentito qui ad esempio contestare un'affermazione di libertini
Sulla questione della proprietà privata della sua boh abolizione che nel modo come è stata qui formulata anch'io condivido ma attenzione
E dobbiamo pur fare i conti con il fatto che quando la proprietà privata è stata abolito ma per consegnarla lo Stato questo non ha nemmeno transitoriamente prodotto un processo socialiste quindici una questione nuova che si apre di che sviluppo diamo
Alle affermazioni terminali
Del manifesto di comunisti del quarantotto che pongono così fortemente l'accento sulla proprietà dico questo per esempio sulla complessità delle questioni anche teoriche che si vengono a proporre
Ma noi dicevo non intendiamo accettare la rinuncia
Di fronte i dati della situazione della scelta anticapitalistica
Non intendiamo accettare l'annuncia nello sbocco come dire normalizzatore questa rinuncia ad uno sbocco normalizzatore chiesto tenderebbe ad imporre
Intendiamo invece
Proporci in tutta la sua asprezze crudezza il quadro
Delle nuove contraddizioni e dei nuovi conflitti
Che dalla crisi del movimento operaio
Grida la conquista di una così vasta egemonia del sistema capitalistico e delle grandi potenze vanno emergendo
Dobbiamo dirci credo
Che ne emerge una società mostruosa
Una società dove
Si afferma da un lato l'individualismo
E dall'altro una pressione enorme del mercato e dello Stato
Che costituisce una gabbia
Sempre più stretta della personalità umana
Dobbiamo dirci
Che cresce a tal punto la supremazia degli interessi forti
Cioè le logiche dei grandi potentati capitalistici
Da cancellare
Progressivamente ogni connotazione di democrazia
Nei regimi sociali
In cui viviamo e l'attacco alla Costituzione né italiane è un segno su cui tornerò
Dobbiamo sottolineare che l'affermazione delle nuove tecnologie
Da un lato tende non a dilatare ma a limitare il lavoro nella sua creatività anche le aree del lavoro che fino a ieri sono stati più liberamente creativa e dall'altro alimenta
La formazione di un nuovo proletariato davvero disperato
Davvero nelle condizioni che non spense avevamo si potessero riprodurre di nona vere
Di che vivere nelle nostre stesse società sviluppate
Se poi siamo sotto la pressione di questa rinnovate egemonia capitalistica
Alla cancellazione di ogni eguaglianza anche quella riferite al Ricupero a livello civile sociale assistenziale di una condizione di Panetta
Fra le persone che è stata da parte essenziale
Del programma socialdemocratico degli ultimi decenni caduto così tragicamente in crisi
Ma anche dove si deve constatare a sinistra
La realtà di questa drammatica situazione che si va delineando
Noi dobbiamo constatare che c'è il rifiuto di leggere questa condizione dentro un contenuto di classe
Di individuare il filo rosso che lega queste contraddizioni sociali fra di loro
Che lega la nuova colluttazione di classe di questa società
Sempre più aspra nella realtà
Problemi alle difficoltà
Di affermazione
Di grandi valori di civiltà
Come quelli che sono sostenute dal movimento femminista
O dal movimento ecologista
E ci troviamo pure di fronte
Al rifiuto di connettere
Le contraddizioni mondiali che si ripresentano così occultamento di carattere etnico economico politico
Al dato fondamentale è costituito dall'egemonia
Delle grandi potenze
E così che
Se questa posizione se questa collocazione dovesse prevalere
Saremmo a una sinistra
Per cui non c'è più nemico
E questo quando dall'altra parte invece
Ci viene proprio in queste settimane è una lezione più così significativa
Dal momento in cui
Caduta la forza del nemico rientrare che aveva giustificato il blocco politico-militare occidentale
La NATO cambia la direzione del suo fucile
E ora
Il sud affamato
Sono i morti di fame del Mezzogiorno del mondo dell'Africa dell'Asia che sono diventati i nemici che giustificano un'organizzazione politico-militare a cui si dà spudoratamente anche il a parte di essa il nome di polizia internazionale quasi a sottolineare il bisogno di una mano militare
Che amministri l'egemonia
Delle grandi potenze capitalistiche
Ebbene in questo quadro in questa situazione
Rinnovare oggi una scelta anticapitalistica a care compagne e cari compagni
Un significato profondo
è un grande atto di coraggio intellettuale e politico
Che è dovuto
E su cui noi intendiamo impegnarci
Ma non può essere questa scelta
Ecco un punto che a me pare molto importante
Non può essere questa scelta
Per così dire un dato culturale
Un discorso una ricerca
Intellettuale
E non può nemmeno essere
Diciamocelo con sincerità politica fra di noi
Non può nemmeno stare nel limite di una logica come dire
Di gruppo di frazione
Chi vede riconfermati in queste contraddizione sue aspirazioni di principio
Interrogativo che qui ci poniamo è questo
Posto che sia come riteniamo necessaria
Una tale scelta anticapitalistica si può farla diventare qualcosa
Che non stia semplicemente scritta negli articoli o recitata nei discorsi dei nostri convegni
Può diventare una grande scelta politica e di massa
Può diventare una nuova formazione politica del movimento operaio che incida nella realtà della situazione sociale e politica
Del nostro Paese e domani
Su scala internazionale
E questo
Il nostro interrogativo di oggi
Ci sono queste condizioni
Possiamo farlo giusto impegnarsi in questa direzione
Io sono fra i compagni che credono assolutamente dissi
Lo dico
Perché questo è un momento di scelte
Intendiamoci rispetto moltissimo il travaglio di tante compagne e di tanti compagni
Perché so essere profondo sincero
E so benissimo che delle forze potenziali di una scelta come quella su cui ci vogliamo collocare noi oggi ne mobilitiamo soltanto una parte assai limita
Anche se il successo politico
Di rifondazione comunista indubitabile
E tuttavia il rispetto dei travagli
La consapevolezza del limite della parzialità dei nostri risultati
Non può essere velo non può costituire Bellon un po'attenuato la consapevolezza
Chi è scivoliamo tradurre questa scelta nella dimensione politiche di massa di un'incidenza reale della situazione
Anche il tempi della scelta
L'urgenza della scelta
Hanno
Un grande peso
E lo hanno perché noi siamo di fronte al fatto
Concreto
Che nella crisi politica
Del Paese
Cioè al fatto concreto in Italia
Laboratorio da questo punto di vista più avanzato più o più marcio se volete
Di una crisi più generale in Europa nei Paesi capitalistici
Noi ci troviamo di fronte al fatto che la crisi politica e le difficoltà economiche
Concrete
Il cui si trova il sistema spingono
Verso una svolta autoritario
Spingono
Verso un orientamento politico
Delle foto assi dominanti dei gruppi dominanti sia politici che economici
Chiedi il sopportazione
Delle condizioni di democrazia
Di quelle condizioni di democrazia che sono formalmente riconosciute
Dalla Costituzione della Repubblica non per caso sostanzialmente scritta dalla Resistenza
Di qui ecco il nodo
La grande scelta istituzionale
La seconda Repubblica
La scelta cioè della concentrazione del potere ai vertici dello Stato di una nuova autorità che dai vertici dello Stato stia sullo stato e sulla società
L'orientamento presidenzialista
E quello su cui particolarmente si è impegnata la critica da sinistra
E noi siamo naturalmente d'accordo su questa critiche su questa denuncia
Anche perché è indubbio che nella storia d'Italia e d'Europa
Questa tesi che in sostanza è quella dell'uomo forte ha dei precedenti angosciosi che sono stati del resto
Già puntualmente ricordati nei giorni scorsi
Ma io vorrei dire
Con molta sincerità
Che non vedo una differenza sostanziale
Dal punto di vista dello sporco
La crisi politiche delle difficoltà economiche fra il presidenzialismo e le indicazioni di legge maggioritaria
Perché
Cancellare proporzionali dietro le le soluzioni istituzionali
Proporzionale
Imporre in sostanza che si debba costituire una maggioranza una coalizione maggioritaria quando questa non si costituisca col voto del cinquantuno per cento degli elettori
Consegnare un premio di maggioranza perché il quaranta per cento di lettori diventi il sessanta per cento di parlamentari
Obbligare questa maggioranza già così obbligata
Alla fedeltà al capo del governo e al governo che promuove significa spostare
Il contenuto di autoritarismo che il presidenzialismo da alla nomina diretta del capo dello Stato verso il capo del governo il governo
Ma siamo sempre a quel punto
La soluzione della crisi con una concentrazione di poteri
Sì è vero che c'è una contraddizione interna fra presidenzialismo e leggi maggioritarie che riguarda la competitività fra le forze politiche dominanti del sistema di chi
Con dietro il PDS su questo progetto da un lato del Partito socialista dall'altro
Non è questa la contraddizione più grave della situazione la contraddizione più grave della situazione è che
Non si vuole consentire che a queste soluzioni autoritarie possa essere proposta e sostenuto una soluzione democratica della crisi politica e delle difficoltà economiche
Che stia nella piena attuazione della Costituzione
Su linea su quegli orientamenti
Ti abbiamo sostenuto e discusse Julio per brevità non voglio richiamare
Ma attenzione
Che poi ieri questa marcia in una direzione autoritaria
Ha già anche i suoi le sue propaggini nel suo avanzare diciamo su terreni che sono
Sociali e istituzionali che sono di grande importanza
La prima la definizione di rapporti sindacali di tipo corporativo
Che sono chiaramente delineati dalla proposta che la CGIL la CISL e UIL hanno avanzato come base metodologica per la trattativa di giugno
La sistemazione di rapporti dominati dall'esigenza di scrivere politiche dei redditi la formulazione istituzionale di consultazione che diventino organiche conferenze annuali per la definizione delle politiche dei redditi il richiamo al confronto triangolare fra governo rappresentanze imprenditoriali e sindacati di tutti ma la materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro oggetti più vasti rapporti sociali domani che cosa sono
Se non la delineazione di rapporti corporativi del tutto coerenti con una soluzione autoritaria della crisi politica delle difficoltà economiche
E d'altra parte
Quando si pone come pongono i socialisti
Il problema di superare l'autonomia del pubblico ministero che deve diventare strumento dell'esecutivo
Di abolire l'obbligatorietà della azione penale che deve diventare facoltativo
Natura nell'ambito dell'ordinamento giudiziario dell'ordinamento
Istituzionale che è dominato da una concentrazione di Totti al vertice dello Stato
E allora
Allora il problema che noi abbiamo di fronte
Nella scelta che facciamo
E quello di proporci noi come la forza che indica
Una terza via
Che riprende il discorso implicito nella Costituzione
Di una democrazia capace di intervenire nell'equilibrio della società
Nella regolazione dei rapporti sociali
Tratta di partecipazione democratica di controllo sociale di autogestione e via dicendo
Di fare di questo punto alternativo le soluzioni autoritarie lo sbocco in elemento decisivo di un contrattacco democratico che non è per caso è logico che siano in comunisti a riproporre come è stata la parte più avanzata del movimento operaio che ha saputo riproporre la riscossa antifascista
Nel passato
Via che si connette a questo dato poi
Quello rappresentato dalle dai problemi sociali e delle politiche sociali con cui ci dobbiamo misurare
Perché lo sbocco autorizzare io a livello istituzionale e logicamente proiettato nella necessità di imporre politiche sociali negativi
Io non ho tempo di leggerli dei documenti compagni
Ma mi sarebbe tanto piaciuto di fare
Leggere il documento CGIL CISL e UIL per la trattativa di giugno
E i vincoli le gabbie che esso propone sì al potere contrattuale sia alla dinamica dei salari precostituita con la precostituzione di indici di inflazione a cui tutto si deve rapportare con la taglio determinato del autonomia di potere contrattuale soprattutto a livello di luoghi di lavoro con mettiamo questo questo questo quindi Rizzo diciamo
Con quello che si vuol fare in materia sociale prima in materia di pensioni
Anche qui vorrei leggervi quello che è scritto sul documento di programmazione economica e finanziaria ma è chiarissimo si prolunga l'età della pensione si pensa di allargare il periodo di lavoro su cui calcolare la pensione
Si pensa di ridurre la percentuale di riferimento del due per cento
C'è un intento chiaro netto che purtroppo si ritrova nel programma previdenziale del governo ombra del Partito Democratico della Sinistra puntuale puntuale
C'è un'indicazione precisissima del documento di programmazione economico finanziari in materia di sanità che parla di imposizione dell'assistenza indire
Tutto il prezzo sociale che questo significa
Sì un'indicazione chiarissima sul fatto che tutti i servizi cosiddetti individuali cioè i prezzi pubblici le tariffe devono essere sistematicamente elevate perché non si può più avere un costo sociale di questi servizi
C'è infine l'attacco alle condizioni abitative che voi tutti
Conosce
E quindi si delinea una vera e propria stretta sociale che poi ci si illude che possa riguardare soltanto la parte della popolazione che più disagiata perché finirà insieme all'attentato autoritario livello istituzionale di costituire un condizionamento più generale
Della società
E se questo è il quadro della situazione allora anche su questo piano
C'è bisogno di una nostra scelta di comunisti che costituisca il dato di riferimento per una replica
Per una risposta
Non semplicemente di analisi
Di proposta voglio dire ma capace di una mobilitazione politica sociale capace di schierare una forza significativa
Di tentare di imporre
Un altro
E una correzione su una prospettiva orali
Noi sappiamo bene a questo punto poi qual è la però la difficoltà con cui ci misuriamo
La novità della situazione
E che in definitiva
Tentativi di svolte in questa direzione non sono del tutto nuovi nella storia del nostro Paese
Perché nel cinquantatré con la legge Truffaut nel sessanta coi governi di Tambroni già sono stati fatti tentativi di carattere autoritario
Perché nel corso degli anni cinquanta non sono mancati i tentativi di connettere
La sconfitta del sindacato di classe nelle grandi aziende l'arretramento del potere contrattuale dei lavoratori con una vera e propria controriforma sociale
Ma in quelle situazioni
Nella storia precedente del nostro Paese
E avvenuto che in un modo e non l'altro con limiti che adesso io non voglio discutere e criticare però c'è stato complessivamente una sinistra ci sono state forze democratiche avanzate
Che sia sul terreno politico sia sul terreno sindacale sia sul terreno sociale nei momenti decisivi hanno saputo fare una denuncia e dare una risposta
Il dato invece con cui adesso ci misuriamo
E che sia dentro gli indirizzi di carattere autoritario che sono presenti
Sia dentro
Questa stretta sociale le politiche sociali negative
C'è una compromissione
Di parte decisiva della sinistra
Anche di quella
Che dovrebbe organicamente collocarsi alla opposizione
E questo fatto ci pone un problema perché se da un lato giustifica compiutamente la nostra scelto come come come è del tutto evidente dimostra che siamo necessari indispensabili oggi nel Paese anche per immediate ragioni sociali e politiche dall'altro lato ci pone di fronte
A rischio di isolamento
L'isolamento che fa paura
Voi avete singolarmente visto che al momento in cui noi abbiamo dimostrato in qualche lezione di avere già una dimensione di massa
Quello è stato il momento in cui voci della sinistra che sono al nostro fianco sostanzialmente hanno dimostrato tutto il loro allarme per il fatto che questa acquisizione nostra ad una dimensione di massa inevitabilmente ha anche diviso la sinistra
Perché se noi cresciamo
Se noi cresciamo cresciamo certo anche sulla crisi di quella sinistra che dovrebbe stare all'opposizione e che coerentemente non ci sta
Ma io non Scanzo voglio scansare con voi questa questione il rischio dell'isolamento
E davanti a noi
Ma allora io noi abbiamo il dovere e il diritto di proporre l'altro interrogativo
Perché se di fronte al rischio dell'isolamento noi queste denunce di questi dati della realtà politiche sociali non le facessimo più non gli dessimo più la forza la coerenza che se devono avere se non si chi contrappone essi mo'a questi indirizzi anche Sensi
Contengono un compromesso con parte della sinistra quale sarebbe risultato sarebbe risultato che non si potrebbe che approfondire quegli elementi di decadenza e di caduta della sinistra che hanno contraddistinto
Tutta la seconda metà degli anni ottanta e andremo a una completa smobilitazione delle forze più avanzati che con noi fanno riferimento
Noi questa scelta noi lavoriamo fa
E il rischio dell'isolamento lo dobbiamo affrontare come lo affrontiamo
Proponendo la piattaforma di un contrattacco democratico e sociale e tentando di fare acquisire a questo contrattacco una dimensione di massa
Di trovare sui punti della nostra piattaforma di contrattacco una complessità di riferimenti sociali e politici che limitino il nostro isolamento che aprono una crisi a sinistra e che dell'immenso una prospettiva di avanzata di una forza reale che dall'opposizione va verso l'alternativa
Questa è la strada in cui io credo che noi dobbiamo fortemente collocarci e che trova consensi
Perché è come spiegare altrimenti non solo i risultati delle elezioni
Ma anche gli straordinari risultati del congresso della CGIL
Paradossale è il titolo dell'Unità di ieri
Che dice che il Trentino ha vinto perché a quelli cinquantaquattro per cento a Mirafiori ma come un apparato
Un apparato di quindici mila funzionari è stato scatenato per sostenere una tesi maggioritaria in tutto il Paese per tentare di convincere senza che ci fosse un solo organo di stampa che potesse esprimere una posizione alternativa è contraria
Una massa di lavoratori
Che bisogna subire questa situazione fatto che poi ci si trovi davanti a questi risultati così meschini viene considerato
Un dato positivo no questi dati dicono un'altra cosa
Dicono primo che c'è una civiltà straordinaria di questi operai di questi lavoratori di cui dobbiamo essere orgogliosi
Perché quell'assemblea della Mirafiori erano convocati dopo perché per cinque mesi non c'erano state riunioni e intanto c'avevano fatto il contratto e altro e nessuno aveva parlato coi lavoratori avrebbero potuto dare il giro del tavolo non l'hanno fatto che hanno fatto bene hanno discusso il senso della discussione è stato quel risultato che ci dice
Come tanti altri segnali care compagne e cari compagni
Che noi possiamo raccogliere forze su questa linea
E del resto scusate
Ma quel palazzo enorme dell'EUR a Roma non si è riempito soltanto perché la gente avesse voglia di cantare Bandiera rossa che anche una cosa bellissima ma per un altro motivo politico perché il bisogno di una forza d'opposizione per l'alternativa di una piattaforma politica
Dell'esprimersi da questo punto di vista di una denuncia di una rivolta contro questa involuzione politica e sociale contro questa stretta istituzionale sociale un bisogno profondo di cui noi dobbiamo se possiamo renderci ed è in questo
Che noi possiamo far vivere
La nostra scelta
Con una grande prospettiva di fronte a noi
Con una scelta che ha un incidente può avere un'incidenza politica e sociale significativa nel pub
Io per carità So bene
Care compagne e cari compagni che per farla vivere così
Noi abbiamo anche dei problemi di esame nostro di discussione del nostro passato
Abbiamo bisogno
L'ho detto tante volte
Ad esempio di un riesame delle politiche del partito comunista
Di
Tanti aspetti DS e non soltanto ma particolarmente della ritirata che è stata suonata letteralmente dopo la morte di Berlinguer
Ma anche questa revisione
Che dobbiamo fare del passato
Il nostro passato
Ci deve servire per costruire di qui in avanti
Non si tratta di fare nel nostro esame critico un tribunale per esprimere chissà quali condanne ma di filtrare un'esperienza criticamente in modo da proporsi
Con grande forza e nettezza di qui in avanti
Nei termini di questa scelta anticapitalistica
Di questa scelta Tell alternativa
Ma per far questo abbiamo bisogno nello stesso tempo
Del dibattito del confronto fra di noi il più aperto
Ma anche
Di darci un appuntamento nella formazione del partito
Sono ad esempio assolutamente convinto della utilità della mia della indispensabilità di esperienze di discussioni
Di particolare iniziativa politica
Tanti circoli comunisti che si sono costruiti nel Paese da cui
Dobbiamo dare tutta la nostra aiuto e tutta la nostra collaborazione
Col massimo rispetto per posizioni
Che si collocano oggi al di fuori di Rifondazione comunista ma che stanno in una direzione
Ieri cerca di impegno
Che fa lungo quella Scelta anticapitalistica che ho sottolineato
Ma se vogliamo intervenire
Con efficacia
Nella situazione politica e sociale in quel modo come questa crisi sfida delineando la sua soluzione
A un certo punto
Anche il problema del partito tutti insieme dobbiamo riso
C'è bisogno di costruire insieme
Una forza
Nuova una grande associazione di liberi ed eguali il contrario di un organizzazione centralistica ha una forza
Che sia capace questa complessa e difficile battaglia
Politica di organizzarla e di condurla
Coerentemente tenendo conto che essa non ha nemmeno soltanto quei punti in cui prima mi riferivo ma anche ad esempio grandissimo orizzonte delle battaglie per i diritti civili
Il grandissimo decisivo orizzonte
Per la battaglia contro il riarmo per la pace per l'uscita dell'Italia dalla NATO e via dicendo
Muoversi allora in questa direzione barcolla
Consapevolezza
O con la convinzione se ne siamo convinti
La possibilità e necessità
Questa scelta politica che questo orientamento acquisisco una forte dimensione politiche di Max
Che quello cui abbiam detto fine insieme diventi davvero l'inizio di una nuova
Grande impresa politica
La formazione di un nuovo partito comunista alla testa di queste battaglie
Noi
Sappiamo tutti che non
Possiamo fare la somma
Di frazioni interne del partito comunista e di forze la nuova sinistra come voi in primo luogo siete perché se questo avessimo fatto e facessimo
Inevitabilmente esso finiremmo di sommare grandi generosità
Ma anche
Visioni
E debolezza
Quindi cerchiamo l'abbiamo detto di trovare una via diverso lo scioglimento
Le adesioni di ognuno di noi
In questa impresa della rifondazione comunista
Che ci siano delle difficoltà
Care compagne cari compagni
Sapeste come lo so e anche meglio di voi per molti aspetti
Voglio dire
Si ha un bel dire che ci si scioglie ma poi è duro e difficile
Si ha un bel dire che si superano vecchi pregiudizi ma poi ma nemmeno no capita che non sia vero
Figurarsi c'è tante cose in questo movimento tumultuoso disordinato
Se dovessimo usare il nostro i linguaggi del passato sessanta Tesco un po'incasinato che
Il movimento di Rifondazione Comunista
Diremmo che
Sì insomma che cioè tante cose che non vanno
Giro però dico anche
Che in mezzo a tutte queste cose che non vanno
Ce n'è una che va molto nuova
Su questo bisogna scommette
Ed è che chi
Da un lato una spinta di base straordinario
Commovente ed esaltante per me che sono un vecchio della politica sono quarantott'anni che ci son dentro è una cosa nuova simili devo dire che vi sono cose che ho visto solo nel quarantasei
Occhiali esse siano e voi ci siete anche dentro
Capita può in questa Sicilia dove in parte non abbiam fatto gli accordi elettorali poi di trovare una provincia Caltanissetta in una città che quelli che sostengono Rifondazione Comunista sono soltanto vostri compagni generosamente
E dall'altra parte c'è anche un altro dato la straordinaria rispondenza della nostra iniziativa politica abbisogni
Politici e sociali
Urgente
Che se non ci siamo noi non avrebbero interlocutore
è un dato di verifica che tutti possiamo fare insieme io non so che è successo avrà la manifestazione del ventinove di giugno
Ma riteniamo possibile che in una situazione di così stringenti attacco sociale e con la situazione che esiste sul piano istituzionale non ci sia qualcuno che convochi una grande manifestazione di popolo per dire no le cose devono cambiare
Che rende
Forse
Straordinariamente
Affascinante la prospettiva che insieme tentiamo di delineare ci dico forse perché
Non c'è impresa senza rischio mica solo per i capitalisti
Il rischio che anche oggi
Però mica ci si può fermare
E torno a dire che questo di nuovo momento di scelte
Non chiudersi in casa
Casa propria
Come lavoro propria vecchia casa di appartenenza politica
Sapere che l'allarme che lanciamo non è strumentale
Sapere che abbiamo un ruolo
Potenzialmente trasporto
Ne saremo in grado
Non lo so ma proviamoci
Allora ricordo ai compagni che visto lo slip Trovo delle conclusioni di questa mattina la ripresa dei lavori alle ore quindici puntuale perché abbiamo quarantadue interventi
E la commissione elettorale è convocata era convocata inizialmente alle quattordici nella hall dell'hotel Sirius
Mantengo questo appuntamento perché non sono arrivate indicazioni contrarie quindi la commissione elettorale alle quattordici nella hall dell'hotel Sirius
Dom
Allora in primo luogo problemi procedurali
C'è un problema di tempi
Perché ci sono tenuto conto anche di alcune cancellazioni trentasei interventi più le conclusioni del compagno Russo Spena prima di passare a tutta la fase procedurale di voto
Allora la presidenza fa questa proposta
Che si concluda entro le otto di questa sera
Lasciando una parte degli interventi gli ultimi sei sette interventi per domani mattina
Con le conclusioni di Russo Spena quindi cominciando puntualmente domani mattina alle ore nove
E terminando la parte di dibattito di discussione politica entro le undici per passare poi subito dopo alla fase di procedura e alle operazioni di voto
L'alternativa è chiaro che noi contemporaneamente invitiamo i compagni soprattutto quelli delle federazioni che intervengono in un modo più significativo perché delegazioni più numerose
A ritirarsi o ad accorpare gli interventi ma più che questo invito non possiamo rivolgere evidentemente se si cancellasse ero una serie di interventi previsti sarebbe anche possibile magari riuscirà a concludere in serata ma è molto difficile
Quindi se rimane questo ordine di interventi per facciamo questa proposta l'alternativa è quella di depennare d'autorità di interventi o di ridurre ulteriormente il tempo che non ci sembra però molto seri
Quindi noi chiediamo che il congresso si pronunci su questa proposta concludere questa sera entro le venti riprendere con il dibattito per permettere gli ultimi interventi e con le conclusioni di Giovanni Russo Spena domani entro le dieci e trenta undici della mattina
Se siamo d'accordo
Va bene
Allora direi che possiamo cominciare il primo intervento e del compagno Stefano palline di Torino si prepara il compagno Marco Bertorelle o di Genova
Ma innanzitutto prima di entrare nel merito delle questioni di problemi furono superare il mio intervento vuole dire chi è che mi sento un tantino stupido prendere la parola in un congresso nazionale di fronte alla platea di di poco più di una di qualche decina di compagni perché poi tutto sommato questo non è però questione personale che lo pongono perché credo che tutto sommato ci sia un dato che emerge abbastanza chiaramente da questo che congresso ed è la sostanziale assenza della discussione sulle tematiche giovanili
Mi pare che da parte da parte dei compagni della presidenza ci potrà ci sarebbero tessere una maggiore attenzione nel dare un rilievo nel dare un rilievo maggiore alle problematiche alle problematiche giovanili di cui dirò di cui dirò più avanti
Allora entro subito nel merito delle questioni perché mi pare che il dibattito abbia fino ad ora chiaramente evidenziato
Quali siano le problematiche sulle quali è chiamato a pronunciarsi questo nostro congresso che sono a mio avviso di merito e di metodo politico di merito sul se perché aderire a Rifondazione comunista
E di metodo evidentemente sulle modalità attraverso le quali effettuare questo passaggio
E chiaro che era in questo momento ci troviamo di fronte ad una difficoltà la difficoltà cioè di creare un Bilancio Bilancio dell'esperienza storica molti l'ha già ricordato l'esperienza storica delle delle nuova della nuova sinistra
In un momento in cui si è costretti a riconoscere una sconfitta in una fase di arretramento e di cancellazione della memoria della memoria delle lotte che avevano originato che hanno originato per il nostro la nostra la nostra storia
Proprio a questo forse il dibattito credo che stenti e però per questo c'è una certa difficoltà poi nell'aria che si respira in questo congresso
Allora io non dico subito che due atteggiamenti sono mio viso sbagliato sbagliati e cioè il primo un'idea di conservazione dell'esistente
Il secondo che opposto me speculare di cancellazione e liquidazione del proprio patrimonio consolidato io però che noi dobbiamo dobbiamo compiere un salto di qualità portare cioè in avanti nostro dibattito non dobbiamo cioè concedetemi una metafora compagni nella costruzione di una casa perché interrotti di una casa comune si dovrà trattare essere quelli che hanno paura di portare i mobili più stravaganti
Che allora per questo bene a riverniciare io credo che non esistono ambienti peggiori di quelli in cui ogni minimo spigolo e falsamente somigliante all'altro
Allora sulle questioni di merito che cos'è Rifondazione comunista allora quale analisi sarebbe molto lunga per brevità mi limito ad evidenziare quello che quelli che sono i due elementi fondanti allora in primo luogo Rifondazione Comunista vuol dire
Se pur tra molte contraddizioni di cui Magaddino magari qualcosa dopo
L'unico spazio realmente aperto parla ricostruzione di un'opposizione politica e sociale in Italia era presente allo stesso modo il primo vero segnale di controtendenza alla deriva politica ideale degli anni ottanta
Allora è evidente una domanda queste sufficiente è sufficiente ad aderire e poco
E molto
Allora io penso accompagna semente queste condizioni siano sufficienti sono sufficienti ora però sta sarebbero gravemente insufficienti se Rifondazione comunista se il nuovo partito comunista non sapranno portare la la loro riflessioni in avanti
Allora un'altra domanda dove sta la nostra ricchezza in che cosa le possiamo essere utili allora non voglio qui fare la lista dell'intuizioni delle cose giusto decimale magari sbagliate che abbiamo che abbiamo avuto io credo che dei compagni ieri dicevano e fa e sufficiente sono sufficienti lei sufficiente la discriminante il dirsi comunisti anticapitalista io le voglio aggiungere un'altra che riguarda che riguarda la forma partito
Allora se questo è vero nessuno può nessuno può può avere delle ricette nessuno Paul Bobo può proporre in maniera automatica
Io caro a fare però per i questa ricetta almeno un ingrediente
Sì è necessario sia necessario averlo e questo ingrediente evidentemente la democrazia
Ma non le sto senso formale nel senso nessun senso sto sostanziale perché io non corresse sufficiente affermare
Il rifiuto di forme centraliste autorizzare livello risentono risultare il dibattito io credo che la democrazia significa anzitutto la possibilità di una libera circolazione del dibattito che non vuol dire cadere nel gioco correntizia e questa secondo me è un'accusa strumentale ma significa per a mantenere aperto un canale di ricerca politico e cool politica e culturale
Ed è per questo che io ritenga incongruente sostenere ora la piena convergenza programmatica volete bene non sono tra di Pieri Fondazione ma tra le diverse anime che compongono il quadro della rifondazione
Per poi dopo per poi dopo spiccare un rifiorire della spia delle di una di una nuova stagione di una nuova stagione delle delle riviste come si fa
Ad affermare questo senza riconoscere che questo che deve sono elemento forte importante deve essere basato sulla pluralità delle posizioni politiche allora etero che se neghiamo questo ne neghiamo l'essenza stessa della rifondazione comunista l'originalità della scommessa
E pensa che Democrazia proletaria debba avere la capacità capacità di porre quanto meno questo da subito come come elemento centrale
Perché sono io credo non si sia cretino non si si è credibili
Non sei credibile il nuove generazioni e non si è credibili nel rapporto con i movimenti con la conflittualità sociale e credo da questo punto di vista le verifiche non mancheranno e saranno anche sarà la anche a breve termine congresso della CGIL la trattativa di Giunta
Allora si è parlato dei giovani come accennavo inizialmente della fila mancante nella rifondazione allora io credo che questo sia pienamente sia assolutamente vero e non mi convince assolutamente ciò che affermava ieri la compagna sì gli ha salvato
Ed era innanzitutto e qua è necessario fare un'autocritica anche noi come compagni di Democrazia proletaria come noi giovani innanzitutto penso debba essere una cosa
De estendere complessivo del partito perché penso vi sia una sostanziale sottovalutazione politica e penso che poi tra tra l'altro anche la presenza dei dei delegati giovani la scarsa presenza se significativo neanche vero altrettanto inutile nasconderselo
Una di che verrà la diffidenza istintiva che esiste che sedimentata dei giovani verso le organizzazioni tradizionali allora i troppo semplice troppo facile giustificare questo
Parlando di una generazione normalizzate culturalmente subalterna io penso che la Pantera
Con tutto quello che ha rappresentato la significativa presenza dei giovani nella lotta contrattuale metalmeccaniche dello scorso anno siano gli elementi problematici più forti ma di più compagni le migliaia di giovani che sono impegnato oggi ad esempio nel volontariato
Mostrano al mondo mostrano Bosso nell'esistenza di che di questa di questa diffidenza che non è diffidenza all'agire all'agire politico collettivo ma un certo tipo di agire politico collettivo allora credo che siano necessarie risposte originali politicamente differenti allora l'esperienza dei delegazione giovanile che abbiamo cui abbiamo dato vita a Torino
Che certo magari riflette che certo magari riflette una una particolarità no
Però caro vadano vadano pienamente valgono pienamente valorizzate io penso che i giovani oggi semi portatori di una specificità
E pensa che Democrazia proletaria debba debba assumere questo dato e Paolo l'ordine del giorno della nella rifondazione affermando con chiarezza il problema di un'auto di un'ampia autonomia di intervento di settori sociali che poi badate bene non riguarda solo i giovani ma riguarda una riguarda le altre particolarità che che emerga
è inutile poi nascondere in ultimo e su questo chiudo quanto alla difesa quanto alla diffidenza di cui dicevo prima
Dei giovani nei confronti dei confronti della politica sì anche originata da da profonde motivazioni politiche allora parlavo alcuni giorni fa con una compagna di scuola
La compagnia attiva e partecipe dei movimenti delle mobilitazioni che ci sono state e Palano proposito della rifondazione e questa campagna e mi diceva sì sì sono d'accordo sui contenuti ma voi in fondo volete fare volete fare un altro partito
Allora io penso che il problema stia esattamente qua c'è se il nuovo partito comunista sarà un ennesimo partito se non mostrano una propria autonomia e la propria il Talitha Pol plurale l'attuale sistema politico
Beh allora compagni io penso che la prima è che la scommessa della rifondazione comunista si è persa ancor prima di essere di essere iniziata
Grazie a Stefano ha ora la parola Marco Bertorelli lo della federazione di Genova si prepara Dino Frisullo dalla federazione di Roma
Ma compagna l'ora
Io ove Olimpo riprendere le cose che
Quel cenava anche Stefanini intervento che mi ha preceduto non rispetto al lavoro giovane l'importanza e qui dovremo riflettere ciò appunto sull'importanza de la presenza dei giovani in un partito in un partito rivoluzionario e qua veramente allora dovremo fare un pochino di autocritica
Rispetto proprio al nostro di partito non ADP al fatto che in questi ultimi perlomeno due anni ha sottovalutato il problema dovrà questione giovanile
E però ho il dubbio che per lo meno i compagni di democrazia proletaria per intenzioni sottovalutano anche in futuro cioè io penso che che delegati i giovani che hanno fatto lavoro giovani non che sono anagraficamente giovane ma che lavorano
In università nelle scuole nei quartieri
Sono delegati oggi sono veramente sono veramente pochi e questo un pochino mi preoccupa
Io credo che la rifondazione comunista o saprà coinvolgere i giovani o non sarà una reale Rifondazione io penso che questo sia importante sia uno comunque dei nodi centralità su cui su cui riflettere
E in questo senso io in effetti riconosco del problema molto intelligentemente peraltro i compagni di Rifondazione Comunista già solo pongono cioè a Genova io sono appunto
L'esperienza un po'diverso noi il compagno
Diceva che entro intervenuto stamattina già un pochino rappresentato siamo già dentro i comitati Rifondazione
E ho letto dei documenti in cui esistono una quindicina ventina di di quesiti non sulla forma partito è uno di questi appunto se organizzazione giovanile si organizzazione giovanile no e su questo almeno far discutere tutto
Tutto il movimento di Rifondazione Comunista io penso che questo sia un un segnale importante
Sull'attenzione che comunque i compagni di Rifondazione Comunista pongono sulla questione giovanile
Ma c'è di più appunto come dicevo da tempo non è più attenta nei propri giovani quegli scritti quelli che sono che fanno militanza
Nel partito e tanto meno di conseguenza anche alle dinamiche giovanili perché si che ogni documento più o meno che esce che viene prodotto da compagni di DP fa riferimento alla Pantera
Però poi concretamente di P quando i giovani di Lippi erano dentro al movimento per la Pantera come DP tutte nel suo complesso è stata di aiuto
E su questo dovremo punto riflette un'altra cosa su cui tutti compagni di Pino non mancano mai discusso sono quali spazio al comunismo fra le giovani generazioni no e quali modi migliori per propaganda e su questo vorrei tornare dopo
Un'altra cosa mancato poco un contributo per far crescere collettivamente i giovani di piglio penso che anche questo sia un così tasto dolente
Degli ultimi gli ultimi anni della storia di dipinti
E allora voglio dire voglio donare Dutra contributi non su quello che dovrebbero essere le cose da individuare come caratteristiche fondanti di Rifondazione Comunista per essere credibile fra le giovani generazioni
E quindi su due piani uno così un pochino più o di politica generale perché comunque non possiamo pensare che si di giovani non ci sono Rifondazione Comunista è colpa dei giovani
Che già sono dentro Rifondazione comunista che non lavorano adeguatamente ma molto spesso e poi tutto il Paese tutto il partito no che pesa su alcune decisioni Stefania prima diceva sì voi pensavo che per che pensate voi però dico voi volete costruire un partito un altro partito e via dicendo quindi questo è importante allora io voglio dire solo una cosa di stata questo cioè sulla concezione dello Stato
Sulla pista della distensione no fra democrazia borghese e democrazia proletaria e quel che ne consegue schematicamente per essere veloci il più possibile
Io penso che da una concezione dello Stato diverso che mi abbiano no rispetto
Così
A la concezione dominante ne consegue per esempio l'autonomia delle classi subalterne e ne consegue anche di conseguenza punto nessuna sub che non ci deve essere un una subalternità alle istituzioni borghesi perché appunto borghesi sono e questo io credo che sia l'essere subalterni a le istituzioni borghesi credo che sia proprio un passo indietro rispetto al senso comune cioè essere un passo indietro rispetto al Comune al senso comune perché poi gente che non è che non fa politica che che non ebbe che non è neppure di sinistra comunque a un malcontento dentro e non crede più comunque in nelle istituzioni in tutti di tutti personaggi comunque così governo il nostro il nostro Paese
L'altra cosa significa importante denunciare il tipo di spazzino che sono presenti nelle istituzioni per chi vuole realmente
Un cambiamento e allora in questo senso attrezzarci però no nelle istituzioni e io per esempio
Penso che è stata sotto un errore che nel documento congressuale non ci sia alcun riferimento per il ai sistemi di rotazione dei deputati
Che noi abbiamo abbiamo adottato e questo io penso che fosse patrimonio nostre che andava valorizzate ne San qualcosa un contributo importante che noi andiamo a a dare dentro Rifondazione comunista e non ultimo quello che compagna madre ha ieri diceva appunto lo definivo posizione strategica
Penso questo siano cose importante su cui riflettere invece strettamente sulla possono sulla questione giovanile io penso che esistono specifico giovanile come le proprie particolarità delle proprie peculiarità e che di conseguenza
Il giovane abbiano una Birkin bisogno di autonomia Silvia elaborazione da un lato no ma anche di pratica politica e da queste due così particolarità dire che poi ne deriva concretamente anche un'autonomia organizzativa
Su cui
Giusto normale discutere in che forme questa autonomia no dentro i giorni di qui c'è un dibattito di questo tipo
Giusto che penso che sia normale su un'organizzazione giovanile sì o no se no come stare dentro al partito e via dicendo però il comune del mio Comune meno minatori dei giovani di Lippi è che viene riconosciuta l'esigenza di un'autonomia anche organizzativa dei giovani all'interno o comunque o fuori comunque del partito a cui si fa riferimento già in ogni caso appunto non deve significare una ghettizzazione non qualcosa che si occupa non solo se ne occupano solo i giovani e tuttora si del partito non fa assolutamente o non fa assolutamente nulla
E tutto questo proviene c'è un'auto con un'autonomia di questo tipo in qualunque alle sue forme viene negata da alcuni settori dei giorni del movimento per Rifondazione comunista no
E a questo penso che sia appunto che in questo senso non esistono delle differenze esistono delle differenze anche fra fra i giovani di di pigioni di Rifondazione Comunista penso anche che ciò sia abbastanza normale no dello però io credo che sia importante esserne tutti coscienti che esistono delle differenze no
E questo non deve spaventare né scoraggiare perché appunto ripeto è normale però io penso che sia importante che tutti compagni che entra in Rifondazione Comunista devono essere coscienti
Del del fatto che esistono esistano delle differenze che dovremo discutere in questo senso e io credo che l'assemblea nazionale che abbiamo fatto
Ad aprile come giovani di democrazia proletaria
Ah non si può non questo senso cioè ci fosse una larga comprensione del fatto che si saranno delle differenze che ci saranno dei problemi anche politici ovviamente e che dovranno essere perché dovranno essere affrontati questa sentenza è sempre importante
Un'altra differenza rispetto agli spazi no che al comunismo fra le giovani generazioni come riferiscono poi intervento ieri dalla compagnia salvato cioè lei sostiene che due
Brevissimamente alla RAI sostiene che non ci sono molti giovani iscritti a Rifondazione comunista se questo è vero io ho dei dubbi perlomeno a Genova non è così perché non sono molti purtroppo e sottolineo purtroppo
Significa che comunque allora l'adesione non deve essere non può essere una decisione sulla base ideologica non sul fatto su dei riferimenti ideali che sono appunto quelle del comunismo quelli che poi fino ad ora naturalmente ovvio no sono sorte sono usciti più chiaramente
Da dal movimento di Rifondazione Comunista e credo che invece la decisione di un giovane a Rifondazione comunista
Debba venire su altri canali cioè deve esserci in primo luogo le un programma con cui noi riusciamo a creare Della conflitto a conflittualità sociale su questo no e allora che creiamo delle così dell'interesse perché no appunto delle adesioni
L'esempio mi viene in mente la spinellata di massa che John il piano così fatto in molte città no Roma penso che sia stata posso doveva Couto maggior successo quattro cinque mila giovani in piazza diceva Repubblica
Quindi voglio dire questa significato importante su questo vale sapere per esempio che cosa pensano i giovedì Rifondazione Comunista sull'antiproibizionismo su un certo tipo di antiproibizionismo
Però tutti questi problemi e protezione debba fare carico in primo luogo tutta di Pino e non solo i giovani onde ma non dovranno essere i giorni soltanto che andranno a confrontarsi su questo prova perché anche Rifondazione
Ecco uscente del fatto che una serie di problemi dei giovani debbano essere affrontati da tutto il partito e allora anche tutto il partito di ripicche entrerai Rifondazione comunista deve andare ad affrontare questo tipo di questo tipo di problemi l'ultima cosa praticamente rispetto al all'introduzione di di di ieri io credo che appunto questa introduzione cioè nel senso io non ha votato l'emendamento l'emendamento Deiana mia federazione anche perché quest'emendamento non è stato non è stato presentato e io sto sto sinceramente credo che questo emendamento non a vedere sostanziali differenze rispetto alle alle tesi allora il documento congressuale e quindi appunto non ho votato però io penso che la relazione abbia il merito invece di chiarire qual è poi invece in realtà la logica che sottintende la parte finale non le ultime colonnine del documento congressuale
E ciò al tentativo di di appiattirà secondo me le naturali divergenze che esistono e che vanno superato non certo cono rimozione da parte nostra
E questo senso Larsson ordinò ai dubbi che ci sono e che sono penso sono convinto che siano politici e io credo che fossero Born dovessero essere le tesi congressuali a risolve una serie di dubbi che avevano parecchi compagni e io credo che invece le tesi non lo so non sono state in grado di risolverli ma tanto meno l'introduzione invece di ieri
Io ovviamente però anche per l'esperienza da cui provengono Genova non sono certamente contrario all'entrare oggi Rifondazione anzi penso che sia tardi non sono appunto favorevole all'ipotesi di federazioni dicendo
Penso appunto che dovremmo esserci forse già da tempo però appunto dovremo avere molto più chiaro in che modo entrarci
Cioè riuscirà a lavorare avvenga per creare un un confronto che sia reale ma senza azzerare poi le differenze magari mostrano da parte nostra chiudo qui
Lati maggiormente omologabili al movimento Rifondazione Comunista allora chiudo con due c'eri stato tutto questo ritornando sulla questione giovanile no cioè io credo infatti che il nostro patrimonio
Lavorato durante le lotte durante la nostra partecipazione movimenti giovanili non debba essere dimenticato per poter rendere credibile ed a Trento in ipotesi di trasformazione soli in senso socialista fra le giovani generazioni
Grazie grazie a Marco la parola è a Dino Frisullo della federazione di Roma
In sala Frisullo
Non c'è
Avevamo già richiamato anche prima non ha
Sentiamo allora se in sala Franco Olivieri della direzione nazionale
Diamo la parola
C'è Franco Olivieri sì ecco che arriva sta arrivando
Sì c'è
Qui si prepari Emilia Galtieri della federazione di Roma
Sì io voglio affrontare brevemente sottolineare alcuni aspetti della grande questione all'ordine del giorno del nostro congresso
Aspetti dei quali ritengo corre da parte nostra
La piena consapevolezza nel giudizio perché riguardano la lettura del nostro passato la fase che viviamo
L'approccio con il nostro futuro
Aspetti che io ho trovato nella relazione introduttiva che colgo l'occasione per dire di condividere
Per i contenuti per la sua chiarezza e anche mi si consenta per l'assenza una volta tanto di quei fronzoli e quelle liturgie che caratterizzano le introduzioni congressuali
La prima questione riguarda appunto il giudizio che condivido
Che accomuna i due passaggi critici che hanno riguardato democrazia proletaria e il Partito comunista italiano la scissione verde istituzionale e la nascita del PDS
Valutando di come portati diverso universi organizzazioni politiche della stessa crisi che ha colpito la sinistra italiana
Certo con aspetti fatte anche le debite proporzioni
Aspetti diversi e diverse conclusioni
Da una parte lo scioglimento del più grande partito comunista d'Occidente
Dall'altra una capacità di risposta dei militanti che ha salvato un'organizzazione
Un simbolo un patrimonio umano e politico che oggi tutti valutiamo particolarmente prezioso a partire proprio da questa capacità
Per quei compagni che hanno risposto allo scioglimento del Partito Comunista Italiano dando vita al Movimento per la Rifondazione Comunista
La prima forte consapevolezza
è dunque questa ritenere Democrazia proletaria parte storie strumento di una parte della sinistra comunista italiana
Anche con un pezzo di nuova sinistra
Ma non so
Così io ho vissuto e vivo in questo congresso DP
Una sinistra che nel suo insieme si trova dentro già oggi
Forse da qualche tempo una nuova fase della sua storia
Una fase nella quale molte ragioni delle differenze che hanno prodotto la diaspora e la frammentazione dei comunisti sono venute meno
Il fallimento dei primi tentativi di transizione all'Est
La fase di capitalismo globale che stiamo vivendo come l'ha chiamata il compagno Madera di cui ho molto apprezzato l'intervento
La crisi dei partiti comunisti in Occidente lo scioglimento del PC italiano
Ci pongono davanti l'esigenza non di cancellare ma di superare in avanti gran parte dei riferimenti ideologici politici che hanno sostanziato la nostra diversità anche organizzativa
L'unificazione dei comunisti oggi necessarie possibile non è però e questa la seconda questione l'assemblaggio organizzativo
Ma la riunificazione in un grande progetto di Rifondazione così come sta maturando
Che presuppone non solo di perseguire l'obiettivo del superamento delle diverse organizzazioni delle diversità
Che attraverso una storia diversa ci portiamo
Ma di maturare sul serio un approccio che non ha segni alle differenze di percorso del passato il ruolo di segnali di confine predeterminati dentro nuovo partito comunista
Questo deve valere per tutti per quel che ci riguarda democrazia proletaria per le sue anime interne per i compagni che provengono da diverse aree interni al Partito Comunista Italiano
Questo sforzo
E ciò che più di ogni altra cosa caratterizzato per esempio il comitato per la rifondazione comunista di Genova che la federazione di DP come molti compagni sanno ha contribuito sin dall'inizio a costruire
Vedete a Genova siamo forse un po'rozzi
Non ci siamo messi con i compagni di Rifondazione a riscrivere il capitale
Nel valutare le percentuali di omogeneità delle rispettive posizioni politiche o ad organizzare l'unificazione di gruppi dirigenti
Con la consapevolezza forse un po'presuntuosa che non siamo di fronte a un fenomeno di unificazione di diversi spezzoni politici come ce ne sono stati nel passato
Ma ad una operazione completamente nuova
E con la condivisione degli orientamenti degli obiettivi di fondo del Progetto della rifondazione comunista
Abbiamo lavorato per costruire un ambito che superasse il frazioni sullo e le logiche di appartenenza del passato
Che favorisce una dialettica libera che consenta di valorizzare senza pregiudiziali gli apporti di ognuna
Bene qualche risultato in questa direzione l'abbiamo già ottenuto
In quella che noi stessi abbiamo definito un'esperienza laboratorio abbiamo dimostrato che è possibile proporre e costruire un ambito di discussione e di lavoro
Comune che sappia misurarsi con la scommessa storica da Rifondazione comunista e che sappia recuperare all'impegno politico generazioni vecchie nuove di militanti e di soggetti sociali
Oggi a Genova
Chi dentro l'area di dipinti
Dentro l'area dell'ex PC che è in Rifondazione
O dentro l'aria di chi ancora deve aderire al movimento
Chi volesse riproporre in modo più o meno palese
Ambiti di presenza legati all'esperienza passata non otterrebbe altro che l'Haute marginazione
Si troverebbe di fronte ad una volontà politica fortissima che rifiuta di tornare indietro su questo
Questo ritengo
Sì al modo di concepire di praticare e quindi una prima forma forte di autocritica anche per quel che ci riguarda
La militanza nel movimento di Rifondazione Comunista
Legato a un libero dibattito politico
Che rifiuta sia la logica
Delle aree di ex
Sia quella di partecipare accordate anteposte al confronto di idee
E a partire da questa acquisizione che va affrontata a mio avviso la questione del contributo nostro del contributo di DP a Rifondazione comunista che non può essere inteso come confronto fra due o più linea politica
Ferme restando alcune nostre acquisizioni alcune delle quali sono già parte di una superficie comune con tantissimi altri compagni
Si tratta per molti altri aspetti di portare i riff in Rifondazione Comunista riflessioni ancora aperti e pezzi di dibattito che noi stessi non abbiamo concluso
Un esempio
Di fronte alla discussione centrale dentro Rifondazione Comunista sulla forma partito
Noi non siamo portatori di una ricetta confessionali
A meno che qualcuno non intenda recuperare dal passato del movimento comunista modelli superati
Ma di una coscienza ed una capacità del nostro corpo militante dimostrata dalla nostra storia
Devo autonomia dei ceti politici di capacità di critica e di ribellione di fronte a determinati fenomeni e di un bagaglio ricco di dibattito di sperimentazioni qual è per esempio la nostra assemblea nazionale delle delegate e dei delegati
Analogo ragionamento può essere fatto per il rapporto con lo Stato le istituzioni rappresentative tutta la questione
Anche qui che abbiamo in parte sofferto in parte saputo saputo saputo vincere
Quelle chiudere anzitempo con una breve considerazione
Democrazia proletaria è stata per me l'unica esperienza di militanza in un partito politico
Sono molto affezionato al nostro simbolo per la storia e la passione che era presente
Nel dibattito di questi mesi in me
Se ha ragione sentimenti a volte non sono andati perfettamente d'accordo
Ma non lascio la falce e martello per un sole che ride o una quercia ma per ritrovare falce e martello per condividere una nuova storia altre passioni contante compagni tanti compagni come me comunisti
Io direi che possiamo dare la parola Dino Frisullo che era arrivato con qualche centesimo di secondo di ritardo prima
Quando avevamo chiamato
Stava entrando in sala si prepari mila Galtieri della federazione di Roma
Ma
Saverio Ferrari mi scuserà ma sono così Kakà dubbi che fino a ieri ero incerto personalmente per quel che conta se sarei entrato non in Rifondazione
E non su questo vorrei rassicurare Barone che ha avuto la sventura di farsi beccare in fallo da ineffabile Menichini perché voglio alzare il mio prezzo
Chi mi conosce a vent'anni in avanguardia operaia coi inoltre Azio proletaria sa che non ho mai venduto il cervello
Ma perché semplicemente non ero non dico entusiasta come quando contribuì con con tanti altri che sono qui a fondare due organizzazioni comuniste
Che citavo ma neanche convinto
E non mi aveva convinto per la precipitazione verticistica della decisione di scioglimento
Non mi aveva convinto la mia prima esperienza di Rifondazione romana che nel giro di soli due mesi ha mancato per ben tre occasioni di massa oppure è stata scarsissima mente presente in una in un'occasione per marcare una diversità è una rottura la manifestazione per la l'anniversario Giorgiana Masi
Quel la l'assassinio di Giorgiana Masi quella per l'incendio Nazir razzista di un centro sociale e quella importante gli immigrati a Roma nelle quali occorre dire anche di Piero assai poco presente
Non mi convincevano le tesi e neanche gli emendamenti
Ossia il tentativo cartacce o di marcare diversità o convergenze più o meno strategica invece fare concretamente i conti con il corpo sociale politico e ciò che rimane della vecchia e nuova sinistra e soprattutto con ciò che si muove nella società
E non mi aveva convinto il Congresso EDP romana dove stava sono stato l'unico astenermi sulla mozione finale né tanto meno a reazioni di vinci qui al congresso appiattito su un'ipotesi che somiglia Saia quello il fronte unico contro il fascismo e gli anni Trenta
Da difesa istituto parlamentare rappresentativo pur doverosa del resistenza democratica
Sostituendo soltanto in questo cogliendo avviamento e mente verità Craxi o Cossiga Mussolini
Ed infine difficilmente avrebbe potuto convincermi l'onesto basso profilo dell'intervento di oggi Garavini che avrebbe potuto volare un po'più alto trattandosi del primo incontro a vent'anni fra un pezzo di PC è un persiano e sinistra
Quale l'unico riferimento e dinamiche sociali è stato quello all'opposizione in CGIL che riempie certo di gioia
Me come tutti i compagni e testimone importantissima resistenza operaia ma appunto la resistenza per di più in ritardo di almeno dieci anni
Ciò che mi ha convinto a dire che parteciperà anche all'impresa di a Rifondazione stato altro la discussione stanotte con venti compagni sui problemi dell'immigrazione e con tanti altri qui fuori fuori dal rito degli interventi la percezione che esiste ancora nonostante tutto un grumo di pratiche sensibilità sociale che tiene insieme un corpo collettivo come il nostro e senso di responsabilità rispetto a un tirarmi indietro
Ma questo congresso rispecchia poco e male questa ricchezza come altri congressi a nostra storia né quali spesso le dinamiche sociali movimenti eccetera sono stati ritirati dentro saccheggiati solo allo scopo di promuovere il ceto politico e non viceversa
Io considero quel questa ricchezza e flessibilità di pratica sociale la ragione d'essere di di più in questi vent'anni quattordici anni
E speravo che questo congresso a proiettarsi in avanti non chiedendo ai compagni Rifondazione improbabili autocritica sul passato ma ponendo allora noi stessi all'insieme ampio di compagni che guardano a questa avventura con interesse una sfida i contenuti progetti riferimenti sociali
Questo non sta avvenendo e forse non poteva venire ma è solo questa la condizione perché a nostro pur doverosa resistenza alla svolta autoritaria non sia pura testimonianza perché non ci rimetti limitiamo ad allinearci a Gallo Galloni
Ma so stanziamo l'ipotesi di costruzione di un nuovo blocco sociale antagonista perché portiamo cioè a Rifondazione il contributo di idee progetti a cui Rifondazione non ha potuto pensare impegnata forse inevitabilmente non sforzo di esistenza tesseramento rimase affermazione elettorale e per inciso non vuole essere una polemica
Il successo elettorale di Andria e lo so bene perché sono pugliese è stato tenuto certo per la positiva volontà di resistenza da base rossa del Tavoliere
Ma anche recitando e mettendo in vista quasi tutto il gruppo dirigente dell'ex Partito comunista protagonista del più spregiudicati pregiudicate operazioni politiche e anche non politiche compreso l'ex sindaco di Andria
Io vorrei mettere in discussione
Quello che io vorrei mettere in discussione e la la base
Fin qui avevo scritto parla a braccio
La base della dell'analisi che sta
Che che veniva svolta nella relazione introduttiva cioè la l'analisi della Resistenza diastasi resistenza se fosse vero che siamo di fronte a una a una una fase di pura resistenza allora sì avrebbe ragione Ferrari a dire che occorre il minimo comun denominatore forse avrebbe ragione fa abbia dire che occorre raggrupparsi in partito perché forse e dico Ford sotto io e forse nelle fasi basse sicuramente non fa sì alte
La lotta di classe occorre un luogo un luogo di resistenza politica ma sarebbe comunque sicuramente è sempre vero
Un elemento di linea di identità di Democrazia proletaria cioè che i luoghi da soggettività politica non sono solo il partito sono anche altri
E avrebbe in questo caso altrettante Gitti imita la scelta individuale di compagni di situarsi in altri luoghi di assistenza sociale che pure esistono
Ma io non credo che il momento sia quello della pura resistenza anche se ovviamente siamo di fronte a un'importantissima pesantissima contro offensiva
Io credo che siamo qualcuno l'ha citato in una fase simile a quelle gli anni sessanta e l'inizio degli anni sessanta
Quando si esisteva la svolta autoritari Tambroni tentativo svolta autoritaria si si veniva di pesantissime anni Cinquanta come oggi veniamo dagli ottanta e però c'erano perché li voleva vedere perché aveva la sensibilità per chi in quei in quei tempi era nuova sinistra per quei tempi
Esistevano gli elementi che poi avrebbero portato prima le magliette a strisce poi al alla riscossa operaia degli anni sessanta quali sono questi elementi oggi di questo avremmo dovuto parlare in questo congresso
E e qual è il nostro ruolo quindi né la nuova formazione politica quello il minimo comun denominatore quello ritagliarci leali
Non non come frazione non come componente come come corpo collettivo quello di tagliarci le ali per resistere insieme agli altri compagni per non apparire i Maestrini professorini
No la la la nostra ragion d'essere nel nuovo partito ne hanno nella nel processo di costruzione il nuovo partito e proprio quelle rappresentate punte alte le speranze le le proiezioni verso il futuro le sperimentazioni sociali
Ed esistono esistono nella pratica diremo grazie proletarie di molte compagnie sono qui esistono nella realtà sociale
Esiste la la la la resistenza giovanile la la la vide le aggregazioni giovanili ai grandi città sono spesso gli unici momenti di resistenza nei quartieri alla alla frantumazione sociale esista conflittualità operaia che riprende sotto la crosta
Del corporativismo sindacale
Esiste l'avvio di un movimento di massa degli immigrati in Italia di quel pezzo di nuova che di nuova classe operaia multinazionali multietnica che il futuro dell'Italia e dell'Europa in tutti e due i sensi un futuro di Chieti l'un contro l'altro contrapposti oppure un futuro di lotta solidale
E potrei citare altri altri esempi ma adesso non sembrerebbe la solita lista della spesa voglio dire dovremmo entrasse se io io immaginasse io devo immaginare il mio ruolo nel nuovo partito non è quello del sì
Della da dell'appiattimento e quello io ci entrerei con quello spirito per dirla con Gramsci con quello spirito di unità è rottura
Che è sempre stato all'interno il mio il nostro all'interno i democrazie Preta rientri all'interno alla sinistra all'interno della sinistra
Io non ho più tempo volevo a questo proposito a parlare del della mia esperienza negli ultimi due anni all'interno ma anche all'esterno i Democrazia proletaria in nel nella società nel volontariato eccetera che è quello del lavoro sul sull'immigrazione
Non non ne ho il tempo
Leggo solo due pezzi di una mozione che firma insieme a compagni di Milano di Pisa di Torino penso anche il Bologna raccogliendo anche una serie di interventi di di contributi che sono arrivati a questo congresso leva di congressi locali è un pezzo el l'ampliamento di una mozione da mozzo votato all'unanimità dalla federazione di Roma
Leggo e poiché avremo modo di discuterne sperone a commissione politica spero che questo pezzo di pratica sociali democrazia proletaria diventi linea politica non so i DP ma e la cosa non è indolore non è indolore lo sottolineo all'interno a Rifondazione comunista
I lavoratori immigrati non sono non sono solo parte integrante stabile proletariato italiano ed europeo ma hanno ormai contratto un pesante credito con il sistema economico sociale politico italiano interni sfruttamento di lavoro nero di evasioni contributive di risparmio sui costi sociali diritti sociali insoddisfatti il PRAE dei diritti
Non si pone quindi né come assistenza né come solidarismo ma con i principi di giustizia è condizione per l'unità del mondo del lavoro
Non può esistere pienezza i diritti civili e sociali senza diritti politici
E sono ormai maturi i tempi perché si ponga con forza in Italia ma anche su scala europea il problema dei diritti politici agli immigrati scindendo finalmente i diuretici dai cittadinanza sociale politica dal tradizionale principio al segretario
Salto né Metropole né campagne italiane gli immigrati si organizzato a mente o in contatto per parti più avanzate sensibile volontariato della sinistra politica e sindacale dei movimenti sociali giovanile pacifisti italiani
Ed esprimo ormai con le occupazioni e le autogestioni stabili le manifestazioni le mille vertenze individuali e collettive un movimento che va lentamente strutturando sì sul piano locale e nazionale in associazione coordinamenti gli obiettivi cittadinanza sociale degli immigrati il diritto all'esistenza la visibilità e la differenza a servizi sociali e sanitarie di istruzione pubblica grazie pubblici e gratuiti all'alloggio e al lavoro legale possono possono porre su un terreno più avanzata rivendicazioni di tutti coloro che sono immaginati sfruttati Lo Presti possono smascherare già smascherato sofferenza sociale
Di cui enti su intessute neo liberismo italiano e la nuova articolazione dei poteri nel territorio urbano e rurale lo smantellamento di ciò che resta dello stato sociale ed è lo stesso principio università universalità dei diritti fondamentali
Possono arricchire colorare di culture ed esperienze nuove i percorsi liberazione del proletariato dei dei movimenti sociali antagonisti salto ancora e chiudo su questa sfida assiste si gioca il futuro della sinistra italiana e al suo interno quella di Udine di un'identità comunista che come non può non essere sessuata non può non essere colorata fare i conti cioè con le diversità
Nel percorso dialettico l'eguaglianza e della liberazione
è necessario quindi che comunisti lavorino a sostenere e rafforzare vertenze l'autorganizzazione degli immigrati e intrecciare le loro rivendicazioni con i bisogni e diritti
Insoddisfatti dei proletari italiani e che da questo movimento emerga in tempi brevi con tutta proiezioni istituzionale di opinione possibile una proposta nostra autonoma dall'opposizione
Di nuova legislazione che sottragga gli immigrati e rifugiati all'arbitro di polizia e garantisca loro pienezza e uguaglianza di diritti sociali civili e politici
Per garantire il perseguimento di questi obiettivi è una dialettica di alto profilo contro la sinistra dentro la sinistra né a sinistra comunista
è necessario che sia nella fase costituente sia del costruendo Partito Comunista la politica dell'immigrazione sia affidata non delegata o strutture interetniche nelle quali sia prevalente la presenza di lavoratori e compagni immigrati sia a livello nazionale che locale
E che d'altra parte sia garantita presenze compagni immigrati e del loro tematiche di lotta e di identità a tutti i livelli dirigenza centrale e periferica ed è necessario che tutte le sezioni collettivi da Rifondazione Comunista siano anche luoghi di confronto e organizzazione plurietnica
è necessario programmare in tempi brevissimi seminario nazionale su questo
Eccetera eccetera chiudo qui
Sì sì scusami
Era usate era il modo per parlare della cosa brevemente senza se se sia giusto giusto no semplicemente per ragioni di tempi e di organizzazione dei lavori se ci sono delle mozioni
Vengono segnalate le legge la presidenza trovando di uno spazio per queste cose qua
Allora la parola Aemilia Galtieri dalla frazione di Roma
Poi daremo la parola da lei Rashid rappresentante in Italia dell'OLP
Compagne e compagni
Questo congresso un po'strano
Sicuramente è un congresso percorsa da incertezze dati morì e altrettanto percorso dà certezze
Garavini in questa mattina ha ricordato gli anni cinquantatré sessanta
Mentre analizzava il quadro pesante della svolta autoritaria del nostro Paese
Ed ha ricordato anche il ruolo centrale delle grandi battaglie di massa e il ruolo del Partito comunista italiano all'epoca per respingere questi tentativi
Io aggiungo
Come considerazione riflessione politica e ricordo in mille novecentosessantanove la strage di Stato l'inizio di quella strategia della tensione che ha visto la nuova sinistra essere protagonista di quella grande battaglia per la democrazia
E non è una rivendicazione soltanto per avere una medaglia ma perché l'analisi politica deve essere sempre e comunque l'analisi compiute
In quegli anni nascevano come sinistra come nuova sinistra e nasceva mo'con un percorso di autonomia politica culturale ed organizzativa che ci ha visto partire dalle lotte operaie e dalla per la democrazia
Con la critica al socialismo reale ma anche con la critica al Partito Comunista con la nostra accusa al Partito Comunista di revisionismo
Ma la nostra permeabilità sia culturale che politica ai movimenti il nostro esserne parte integrante il nostro assumere i contenuti dei movimenti ci hanno consuntivo consentito rapidamente un passaggio ed un'evoluzione
Che dal ci ha consentito di superare un attaccamento all'ortodossia marxista per porre le basi per una concezione diversa del comunismo
Attraverso le lotte degli anni settanta nelle fabbriche nel sociale per la democrazia le nostre lotte ambientali le nostre lotte per il garantismo contro questo Stato e anche contro le BR
L'aver assunto il conflitto di sesso anche interno alla nostra organizzazione con tutte queste cose abbiamo costruito una ricca ore elaborazione quella del comunismo libertario
E fare questo ci ha visto protagonisti anche di una ricerca per un nuovo modo di fare politica per un nuovo modo di essere partito
I risultati sono stati parziali ma quelli che ci sono comunque sono importanti e sono tangibili il nostro stesso stupendo non ne ne è una bella sintesi
Abbiamo quindi sono è da tempo
Intrapreso il cammino della rifondazione del comunismo ma l'abbiamo solo cominciato compagni anche se dobbiamo riconoscere che esse senza forse esserne consapevoli fino in fondo
L'abbiamo appunto già cominciato questo cammino ed è per questo
Che Democrazia proletaria
è un'esperienza unica in Europa e oserei dire anche nel mondo con tutti i nostri limiti e sono tanti compagni
In questa fase
La cui analisi
Mi rifaccio agli interventi che mi hanno preceduto i documenti che abbiamo scritto che comunque è una fase di pericolosa involuzione autoritaria
Sta vedendo rinascere in Italia una voglia di opposizione una voglia di ribaltare questa situazione ci sono i presupposti
E di opposizione
Con la nostra consapevolezza che da soli con la nostra parzialità non possiamo compiutamente esserlo
Ma voglio dire una cosa mi dispiace che non c'è gara che iniziava e non ci sono anche tanti compagni democrazia proletaria e lo voglio dire sì al movimento di Rifondazione Comunista che a tanti compagni di Democrazia proletaria
Io ritengo che sia stato un errore politico un errore di metodo il chiederci di imporci da una parte da accettare un immediatamente dall'altra prima lo scioglimento e poi l'adesione è un errore di metodo e spiego perché
E questo fa parte anche della nostra storia nella nostra storia politica della nostra elaborazione politica
Degli errori a qui porta in modo maschile di fare politiche di concepire la politica
Non basta compagni di Democrazia proletaria di Rifondazione Comunista dichiarare di assumere il pensiero della differenza perché anche quand'anche lo si facesse soltanto dal punto di vista teorico c'è un altro punto fondamentale che la differenza non è soltanto teoria la differenza è pratica
è il riconoscersi a relazionarsi in modo differente e coscienza di appartenere a un altro genere e quindi compagni di DP e di Rifondazione di appartenenza anche al genere maschile
Voi siete neutri non siete neutri siete maschili come neutra compagne e compagni non è la classe la classe fatta di uomini e di donne e quindi la centralità non può essere soltanto quella capitale e lavoro
La centralità è duale mai è unica al contempo laddove lo è di classe e lo è di genere laddove la produzione la riproduzione e la cura la sessualità non possono e non devono essere visti in compartimenti stagni e non comunicanti tra loro o graduali
Garavini oggi ha commesso un grosso errore politico di analisi quando ha detto che il femminismo alti contenuti di civiltà
Perché non basta è limitativo il femminismo per la sua portata storica
A valori dentro che non sono solo civili sono rivoluzionari compare da sempre ho militato in organizzazioni miste con tutte le contraddizioni anche le sofferenze che questo mi ha mi ha portato ed è stato duro digerire questa imposizione questo voler sottolineare l'adesione individuale ma oggi l'ho superata non entro come singola in Rifondazione
Anche se non organizzata in Democrazia proletaria in modo collettivo di essere demo proletaria lo porto tutto con me
E ciò è diverso dall'essere organizzata in maniera correntizia
Dicevo che in modo collettivo di essere diamo prova Italia lo porto tutto con me perché non conosco altro modo di essere comunista
Vi entra in Rifondazione con dubbi incertezze e timori ma l'unico luogo dove questi dubbi incertezze e timori io posso scioglierci è il movimento di Rifondazione Comunista
è vero che c'è urgenza nella scelta anche per questo non mi sono ancorata al metodo la convinzione della sostanza era già mia e da tempo centro come donna
Come donna comunista non potrà mai essere un comunista come spesso adesso in questa fase devo ripetere è una scelta convinta la mia
Se mi fossi dovuta fermare ad aspettare ogni volta che mi è stato un posto un metodo maschile di fare politica compagni in questi vent'anni non avrei mai potuto fare politica
Non avrei mai fondato e fatto vivere in questi anni democrazia proletaria anche io insieme a tutte quante tutti quanti voi
Ma se Atene scelti anche dentro Rifondazione
Dare un vitale battaglie politiche di metodo e di sostanza soprattutto della pratica della politica con delle battaglie di cui adesso porto degli esempi il primo sarà quello di un blocco
Ad un segretario patriarca così come ho fatto dentro Democrazia proletaria e l'altro un impegno perché la battaglia della democrazia sia portata avanti anche con la legge contro la violenza sessuale
Compagne e compagni io sono profondamente convinta che l'esperienza di Democrazia proletaria oggi del quadro politico già descritto dalle compagne e compagni che mi hanno preceduto
Ha bisogno del confronto di massa e della pratica politica di massa
Insieme al quel fenomeno importantissimo che oggi il movimento di Rifondazione
Ma sono altrettanto convinta compagne e compagni che il movimento di Rifondazione la rifondazione del comunismo che ancora oggi non sono la stessa cosa
Hanno bisogno di Democrazia proletaria per non ricominciare solo da tre sulle ceneri del vecchio Pci
Ha bisogno di Democrazia proletaria per arricchirsi della nostra del nostro sforzo ventennale di rifondazione del comunismo ha bisogno delle nostre idee e compagni della nostra tenacia della nostra energia e soprattutto del coraggio che già in passato abbiamo dimostrato della nostra capacità di metterci in discussione e ha bisogno anche forse della commozione mia di questo momento
Diamo ora la parola accompagnò Alì Rashid rappresentante in Italia dall'Organizzazione per la liberazione della Palestina
Quali si prepara Vittorio Bellavite
Compagni
Nella presidenza
Care compagne cari compagni
Innanzitutto vorrei ringraziarvi mi perché ringraziarvi per avermi accettato da anni tra di voi
Fino alla fine del vostro ultimo congresso
E vi porto
Un caloroso saluto
Ed è un sentito sincero ringraziamento
Dal presidente
Ma anche il compagno e fratello Yasser Arafat come l'ha detto
Arafat
è un uomo dicevo idee
E non so se ti ricordi compagno Giovanni
E quando ti ha detto mentre stavamo in macchina nella ricerca
Di un posto dove potevamo pranzare
Che Roma
Aveva romanizzato
Il cristianesimo e più che il cristianesimo abbia cristianizzato Roma
Nel senso che Roma
Aveva inculcato la sua bocca piccoli Aretha di potenza alla idea di fratellanza e poi era questo lo stesso errore e orrore
Che aveva
Commesso il socialismo reale
Ti ricordi anche Giovanni quando Arafat
A pranzo
Si disse che l'Occidente aveva motivato anche lo spirito orientali palestinesi del cristianesimo
Spirito di solidarietà convivenza tra le donne e uomini
E con la natura
Nel rapporto
Con la tu con la natura
Era talmente fine
Che la leggenda diceva
Che Gesù Cristo riusciva a camminare sulla
Al cristianesimo l'Occidente
Aveva conferito la malvagità della scoperta in quanto conquista e di un mutamento
E i raggi Lazio e Vangi l'azione forzata
E poi noi palestinesi dell'Islam
E siamo stati abituati a non fare impiccati
Da piccolo per me era un peccato calpestare un pezzo di pane perché il pane era il cibo degli amici animali sapiente in un sapiente
Era peccato sputare per terra
Perché la terra e la nostra di Moro
E raccoglie nostre teste in
Era un piccato raccogliere l'oliva con il bastone perché gli alberi hanno un'anima
Era un peccato sgridare il cavallo perché gli animali hanno la loro intelligenza e possa essere ferita la loro sensibilità
A quell'epoca
Ci chiamavano barbari infedeli assassini
Mentre rocce Man e storico delle crociate all'inizio di questo secolo disse a proposito della presa di Gerusalemme
La città
Fu prese
E furono uccisi tutti i suoi abitanti
A disposizione del suo governatore che fu portato in salvo e dietro norme riscatto dopo
E qui con brani finisce il messaggio di Arafat
Che vi attende ancora sulla strada della rete civica
E non voglio caricare nei lunghi nell'oltre della mia indisciplina
E io assumo
Personalmente la responsabilità di Ciocchetti euro
E oggi Arafat è l'uomo della conferenza insieme al suo oltre una convivenza possibile di un possibile
Ma malgrado questo
Ci chiamano terroristi
E lui inaffidabile
Amico di Saddam
Mentre vegan
Protagonista dei massacri deportazione
Un premio Nobel per la pace
E c'è a mio
Tutta l'Europa in fila compreso Occhetto
Pende dalle sue labbra per trovare un posto lo nuovo ordine internazionale
In questo contesto il massacro degli iracheni diventa guerra giusta
E la tomba collettiva
Avete fatto bene con cani
Garavini salvato Russo Spena rinunci e tutti voi compagni
E altre centocinquanta mila sparsi in tutta Italia
Oggi su cui voi cade il compito
Che al suo tonico hanno assunto come gli emigranti statura
Ma venendo Martin Luther King Che Guevara Gandhi e milioni di uomini donne
E voi siete all'altezza
Saliti tutti cari compagni sulla par
Di questo dell'opinione avversa
Con voi portati tutti quelli che vogliono la salvezza donna donne e uomini giusti picchiatori perché previsti bianchi Negri libri schiavi rimando tutti discutendo anche se volete
Con e controcorrente
Insieme ai nostri sogni
Insieme alla nostra memoria verso nuove irruzioni
Di vita e concretezza
Andiamo a fondare di nuovo
Le mura del mostra Jarkko
La prima citati l'uomo distrutta dalla marea normale malvagità di un dio cattivo e selettivo
Andiamo a corto di costruire Sodoma e la sua gente liberalità allegra dove i miei avi giacciono sotto lo sa risale
Forse a comprendere siti forti coraggiosi noi del terzo mondo riguardiamo con gli occhi spalancati dalla paura e dalla fame
Che deve ancora uccidere almeno tre miliardi di uomini secondo il nuovo ordine internazionale
Tanti auguri e coraggio
Continuiamo i nostri lavori diamo la parola a Vittorio Bellavite nella federazione di Milano
E si prepara Nadia Casadei
C'è invece Mino
Compagni io
Ringrazio lei miglia con i loro interventi
Hanno portato i loro sentimenti che sono un fatto politico
E che in queste giornate riescono a a far riprendere al nostro congresso un
Cioè una passione una commozione
Che non era dell'inizio
Questa passione commozione è stata uno dei portati dei delle cose che hanno percorso la vite democrazia proletaria
Io ricordo che in momenti entusiasmanti del nostro internazionalismo
Sia dall'appoggio nostro
Scendi Nismo all'olio
Contro l'apartheid momenti che io penso hanno costituito anche un fatto di di contrapposizione di rottura di di di antagonismo nell'ambito delle forze democratiche del nostro Paese perché sono stati siamo stati quali che più di altri sono riusciti a
A rompere le diplomazie a a dir di no agli incontri con cerniera ecco queste cose qui non le abbiamo fatte penso che siano uno dei patrimoni che ci portiamo dietro e che non possiamo dimenticarci
E venendo alla
All'analisi dei discorsi politici cui siamo costretti io non perdo tempo compagnia schieramento e quelle che hanno
Assunto una posizione critica sulla relazione introduttiva siccome molte cose sono state dette a me sembra che il dire ecco alcune cose e non di né altre significò orientare il Congresso puntare una certo ipotesi
Quando si tace su pezzi della nostra storia quando si
Si parla del problema delle aree delle alleanze sociali e politica nella sinistra costruzione difficile
Quando si invece si accentuano tutti gli elementi di catastrofismo
Si parla male del PDS in quel modo un po'scusate mi
Certo Ario
Quando si considera si dice tutto il bene possibile o quasi abbastanza di Rifondazione
E tutte queste cose esprimono un punto di vista più sincero di quello contenute nel tesi forse non rappresentativo di tutto il gruppo dirigente devo dire la verità
Ma una posizione più sincera che in qualche modo a sotto va be'chiudiamola qui democrazia proletaria non serve più e corriamo verso questa nuova operazione politica
E trascurando elementi fondamentali di analisi e di proposta che ci sono venute dagli ospiti esterni il discorso sul processo costituente fatto domani il discorso sui rapporti a sinistra
Fatto da Garavini che uno di quelli che che quello che ha rotto nella sinistra ma chi si pone il problema di come reagire di come riuscire attenere nell'organizzazione di massa
E in forme di alleanza di coordinamento rispetto alla montata vera forza della destra
E quindi io mi sono collocato tra quelli che
Non non non concordano con l'orientamento generale del gruppo dirigente adatto ho posto questo congresso
Per lo meno nell'analisi del percorso degli ultimi anni ho molti dubbi io non sono tra i compagni come Giancarlo che dicevo di centrare in modo entusiasta il non oppure come
Come altri come Maurizio Scarpa
Io ho sempre quali che come Vito dicevano
E la scissione arcobaleno l'abbiamo affrontato a sufficienza è stato un insopportabile mi pare che abbia detto un insopportabile mutilazione
Io sono di questa opinione ed allora il nostro partito se squilibrato da allora da da abbiamo c'è stato un appiattimento sulla questione comunista
Che ha fatto perdere la nostra tradizione alla ricchezza nostra boss dei reparti dei pezzi
E io questi voglio dire voglio ricordare solo una questione perché non come sapete non c'è possibilità di affrontarle tutte una sola
E per cui sono particolarmente responsabile avendolo assunto questo questo questo impegno da parte del parto in compagnia di reazione intervento a quattro anni
E nel nostro partito esso ci possono essere nella sinistra già due modi di affrontare la questione
Della fede credo la Regione una e quella adombrata dall'intervento faceva stamattina umbertino Umberto Calì
E che dicevano a Cossutta mente individuale irritato conto che invece si dice Christian e l'alto e quelli invece praticata maggioritariamente la sinistra per cui la Regione cosa che interessa i vescovi parroci
E che non interessa per cui ci sono separazione di identità di cultura ideologiche e la sinistra è stata una parte diversi e fa alleanze tratta fa il concordato fatti pasticci
Non abbiamo cercato noi che hanno fatto questo percorso una strada diversa che è stata quella che ricordo quel punti di elenco semplicemente da una parte vent'anni fa nel trasferire presenze sociali
Militanze di base alla militanza politica questo tra un'operazione che ha avuto i suoi fallimenti
Me Pierre le attricette che comunque ha dato un segnale un inizio che poi continua seconda questione è stato una ricerca nel rapporto tra fede marxismo fede e politica
E richieste anche socialismo sono stati organizzati e fondati da compagni che poi sono stati in democrazia proletaria ricordo solo girato il memoria di pulire il sottoscritto e altri enti
Il presente e comunità di base e abbiamo elaborato una posizione che cercava di strappare l'adesione del del la fede a alla la pratica individuale quella delle catacombe confessionali queste cose e che ne valorizzava all'interno alla sinistra intreccio con la lotta per il cambiamento resto da cosa una cosa facile avuto se momenti su sconfitte e i suoi momenti anche di massa diciamo
Esaltanti
C'è stato un percorso poi successivo ma non di cui non siamo stati protagonisti va in cui noi siamo sì inseriti che quella della pratica sandinista eviti troppo pochi ricordano non so che è stato detto ieri ma scomparse anche questo della nostra così come da per oggi l'operazione è una posizione diversificate di rottura sul rapporto Stato Chiesa conseguente alla votazione che hanno fatto che ci collocava per una per un diverso stato diverso Chiesa
Non per fondare un nuovo Stato noi Chiesa
E che ci ha messo in conto può in rottura diciamo così con la sinistra con la stessa sinistra che adesso accogliente Fondazione
Che è ben felice di votare concordato e che di questo punto di vista una cultura non la vocazione che è del tutto diverso a quanto mi risulta almeno fino a oggi dalla nostra
Allora
Siamo stati isolati nella sinistra adesso son problemi noi che emergono che sono io non ha più alla più pura questione cattolica il problema religioso
Il problema delle real dalla l'emergenza del religioso nazista su questo compagni non possiamo dire è una cosa privata qualcuno va il confessionale con l'alto tratta coi vescovi o colpa voci per finanziare l'asilo
Non su queste questioni dobbiamo fare una ricerca che non abbiamo ancora fatto e che tazzine dagli ultimi negli ultimi due tre anni nel nostro partito e che assente anche non sono nel nostro partito documenti
E salvo in qualche citazione abbastanza rituale ma che è assente a quanto mi risulta quello più tutto visto anche al discorso però visto che e che è assente dalla dalla lavorazione delle fondazioni
Io penso che sia un bonario non possiamo trascurare ignorare per quello da qui nascono i dubbi problemi le ricerche e alcuni compagni che hanno vissuto questa esperienza che sono impegnati nel partito con ruoli dirigenti a tutti i livelli
Hanno esplicitato in un documento che è stato distribuito e stamattina alla alla stampa di cui molti compagni parlano e che solo per motivi tecnici che stanno sposti dando insomma poi da tutti gli altri compagni che non è un documento
Per la Commissione politica un documento parallelo laterale
Firmato da cinque sei compagna Melandri da me ed il mio letto da da Sassone centosei eccetera
Firmato e che e vuole essere laterale del congresso che si rivolge più che un po'in generale la sinistra particolare Fondazione che pone dei problemi che sono alcuni punti fondamentali primo quello dell'intreccio tra fermassimo secondo quello del tipo di azione di presenza nel volontariato e il terzo della non violenza questo tema The cancellato la nostra eccetera
Questo documento non deve essere eletto compagni vi prego perché alcuno a ma detto così nei corridoi come l'operazione di organigramma per alzare il prezzo fuori dal mondo queste cose fuori dal mondo io non entro in Fonsai comunista molte compagnie sovrapposizione di attese di ricerca quindi non si tratta di questo si tratta di un tentativo di riflettere dopo vent'anni di un percorso su questo snodo su questo problema io chiedo alla al Congresso che concludo ma i suoi lavori sulle conclusiva
Che su questo non si dicono cose generiche o di poesie rituali di cosiddetto una volta e poi abbandonate
Io quando se lo strumento su documento sì penso si capirà quanto si pone se posso leggere tra le righe se no poi posso leggere tra le righe sono
Ecco questo passo finale quello che poi ha più interesse politico da una parte e Courtois ideale dall'alto dice
Su questa base in questa prospettiva i firmatari si dicono interessati ad un processo costituente che porti alla nascita di un nuovo soggetto politico anticapitalista capace di mettere insieme culture diverse al di là di ogni appiattimento ideologico
Questa nuova forza politica auspichiamo non dovrà caratterizzarsi come ideologicamente omogenea e quindi esclusivamente comunista
In questo processo ci sembrano necessarie anche settori di movimento esterni alla cultura comunista per veramente incidere nel processo fondativo un'opera di contagio delle idee proprie della nostra storia della nostra patria Polito
Questo contagio è tanto più necessario a causa del ring dell'attuale insufficienza storica dalla cultura comunista e l'assenza di conflittualità di movimenti di massa capaci di risolvere sul campo questo deficit interpretativo e di proposte
Compagni io al congresso frazione Milano detto io mi sento quello cristiano etico e che marxista Cretti quanti dogmatico un compagno scende Lamberto batoste comunista va bene io a questo punto di vista sì qualcuno mi qualche mare comunista lo sono
E da questo punto di vista per concludere io ritengo che confermando il fatto che personalmente in questo momento non non entro nel per i motivi ampiamente detti predisse insiti esplicitati Point tantissimo
Non entro però il riferimento principale è a questo processo non è altri e ne ne aerea l'abbandona la politica nessuno di chi almeno di chi io penso in qualche modo di cui penso di rappresentare i punti di vista e nessuno di questi
Pensa abbandonata la politica nesso di pensa di andare ad altre parti tutti sono interessati ha una forza di opposizione anticapitalista
Tutti sono tutte le sacche a uno sforzo ci si costruisca
Attraverso l'intreccio la contaminazione di queste Sepultura riconoscendo che bisogna andare avanti che bisogna valorizzare e rilanciare questo patrimonio su questo punto di vista io prendo atto e non ho mai proposto né penso che sia possibile praticare la continuazione di di Lippi il nostro patrimonio deve essere investito cerchi massimi più c'è chi sta nelle retrovie io personalmente io penso anche altri
Tempi modo diverso io sono interessato a che questo intreccio che che permanga questo intreccio di chi si sviluppi questo intreccio tra il marzo che parla dell'alienazione preparazione e il padre imperialismo e invece la Bibbia anzi l'Ecclesiaste
E a cui io mi spiegò che mi permetto ancora di citare dei nostri congressi come ha fatto in passato e e spero che questo posso se possibile anche nella nuova organizzazione senza essere visto come cosa strana un marziano
All'Ecclesiaste dove dice che sotto il sole al posto del diritto
C'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà
Grazie a Vittorio Bellavite interviene ora nati a casa vede la direzione nazionale si prepara Roberto Firenze
Ma io Company compagni parto da me come ho sempre fatto
E devo dire che a in questo clima così così decadente così lugubre un po'funereo di questo brutto teatro in questo congresso così ovvero di emozioni
A differenza di molti compagni invece come entrino sana molte nazionalità nonostante non sia nemmeno appena nel fare politica me ne sapete
Sono molto emozionata perché faccio molta fatica farà molta fatica
A dire le ragioni del mio no a questo processo il mio no da comunista Maurizio come tu sai bene io sono sempre stata faccio fatica farò fatica a dire come questa volta per la prima volta nella mia storia politica il pessimismo della ragione ha davvero prevalso sull'ottimismo della volontà e mi fa dire no mi fa stare indietro
L'obiettivo che ci si pone è quello di fare un nuovo partito comunista e io credo che sia una cosa molto importante e credo che questo sia un momento storico da cogliere
Credo che però questa cosa ci ponga dei problemi io credo che ci si debba chiedere che cosa significa comunismo oggi dopo tutte le sconfitte della sinistra e non certamente per la sconfitta del cosiddetto socialismo reale sulla quale io credo nessuno dei presenti in sala pianto
Quanto piuttosto su che cosa significa oggi comunismo in un momento in cui sta davvero stravince endo il mai abbastanza detto capitalismo reale io credo che
Dobbiamo per forza affrontare dei nodi anche teorici di fondo io qui per brevità siccome manca il tempo ne pongo soltanto due ma che mi sembrano fondamentali
Intanto quella cosa
Che che hanno già portato altri compagni in questo congresso che è la destrutturazione di quella che ha una cultura tutto occidentale tutta patriarcale
Tutta fondata sull'antropocentrica pezzo sull'antropocentrismo
Del mondo occidentale io credo che molto bene il compagno che ci fa che ha introdotto la tavola rotonda l'altra sera c'ha spiegato della circolarità della sua società non piramidale così come il compagno Ali oggi ci ha portato
Questo rapporto tipico della cultura orientale
Così poco antropocentrica e nel rispetto delle cose delle risorse allora noi non possiamo io credo dimenticarci che se vogliamo oggi parlare
In termini mondiali di che cosa significa socialismo di che cosa significa comunismo non possiamo oggi non fare i conti col fatto che il nostro marxismo che io rivendico ancora fino in fondo come strumento di lettura del mondo e di prassi politica è comunque parte di una cultura occidentale di una cultura maschile
Di un pensiero che nasce ovviamente per forza di cose sulle base filosofiche di una cultura cartesiana che diviso il pensiero dalla natura la mente dal corpo e così via e dobbiamo invece fare i conti davvero pace quanta mi pare con queste culture altre affrontandole fino in fondo
E quindi pensando anche queste differenze l'altro nodo molto grosso sul quale non mi soffermo altre compagni ne hanno parlato è la cultura della differenza il problema
La pratica della differenza sessuale la filosofia della differenza sessuale che c'ha obbligato anche noi come DP
A riconoscerci come parziali
A mettere in discussione la neutralità del concetto di classe come molto bene diceva prima Emilia e quindi non insisto è un altro dei nodi di fondo sui quali noi non possiamo non riflettere se vogliamo davvero parlare di comunismo e socialismo e quindi proporre anche dei modelli teorici DiVersi
Su questa contesta
Ma se quello sanati teorici che anche un partito può affrontare nel tempo io credo che ci siano invece dei nomadi pratici di prassi politica che sono assolutamente ineludibile sui quali ci si deve confrontare subito
E pensa
A quella che è la
Destrutturazione di classe a cui ha portato appunto quel capitalismo reale di cui parlavo prima
Io credo che nel momento in cui tutti usiamo come slogan quello della Società dei due terzi non possiamo non faccio i conti fino in fondo non possiamo non pensare come
Il livello di di povertà ed emarginazione di grossa
Tra chi candidare nel vero senso della parola e oggi sempre più lasciato al Sud del mondo e alle fasce nel nord del mondo di larghissima immaginazione
Che non è immediatamente riconoscibile e individuabile dentro il concetto di classe
Lontane
Le anche qui non ci insisto è difficile farlo veramente nelle nel breve tempo ne hanno parlato molto molto bene ieri il compagno Luca di Firenze stamattina il compagno della nave di Pisa per esempio no
Per per ricordare alcuni aspetti di quello che volevo dire
Niente
Non possiamo io credo non pensare riflettere su come quella che noi continuiamo giustamente a chiamare classe non soltanto subisce delle pesanti sconfitte né solo alla tradizionale che quello del mondo del lavoro
Ma viene profondamente destrutturata e nel nelle sue funzioni più vitali nel suo modo di cogliersi come case nel suo modo di pensarsi come classe a suo modo di pensarsi come soggetto molto bene io credo la compagna Bruna Mirelli alla commedia del venti aprile
Di Milano ricordava come grosse fette di questa chance di questa classe dicono poi suggestionata indoor rispetto a bisogni indotti bisogni di consumo bisogni
Tutti legati ovviamente questo tipo di società capitalistica di cui tra l'altro queste città che ci ospita è veramente l'emblema io quando ragazza Red leggevo il mondo nuovo di Huxley pensavo che possono libro di fantascienza
Credo che oggi siamo veramente dei livelli in cui ci struttura anche il momento del divertimento siamo ben lontani da quei bisogni di socializzazione da quei bisogni di tempo liberato da quei bisogni di cultura e di relazione umana di cui Mars parlava
Rispetto alla società futura questo è un problema di grossissima destrutturazione io parlavo
Al congresso di Milano due citava prima che la mina molti mi pigliavano un po'in giro perché diceva ma se è stata citata ancora prima d'avere parlato io ricordavo proprio queste cose come
Uno dei dati che a me sembrano pesantissime importanti
E come il capitalismo si è arrivato
Attraverso appunto l'informatizzazione l'informatizzazione significa non soltanto una rivoluzione che tutti abbiamo cominciato analizzare dentro i luoghi di lavoro Noril'lavora gli è nato ancor più alienato molte cose sono state già dette anche questa mattina io non ci ritorno
Ma ha significato qualcosa di più ha significato l'invasività del mondo capitalistico all'interno dei comportamenti privati
Le persone ormai hanno cioè la consegna e non pensare no e appunto Riccione ma in qualche modo un esempio mi scusino i cittadini di Riccione se mai ci sono non è colpa loro evidentemente non siamo dentro tutti purtroppo
Questa banca
Il cioè io la faccio la psicologa di mestiere lavora con le famiglie vedo centinaia di famiglie in un anno mi rendo conto di come queste persone che fanno parte della mia stessa classe dei quali io mi sento molto vicina arrivano a formulare nel a costruire il loro magari di giudizio loro modelli di pensiero credo anche questo l'ho l'ho già detto i compagni mi scuseranno che l'istruttoria di di di di di Giuliano Ferrara con la violenza e la volgarità con cui si pone soltanto all'esasperazione di un modo invece assai più elegante assai più incisivo con cui lì di quella che io appunto chiamo l'invasività del potere all'interno del mondo privato all'interno dei comportamenti privati perché dico queste cose
Perché io credo che fare un partito comunista oggi significa attrezzarsi a combattere questo tipo di potere e allora ecco perché io non ci sto a perché non mi convince questo percorso così come è stato fatto
Perché credo che in questo momento pensare a un partito
E dire partito significhi anche non eludere tutta la problematica legata alle forme dell'organizzazione alle forme alle strutture del fare politica
La compagna salvato ha toccato in parte questi argomenti ieri io sono contenta che l'abbia fatto ma poi la prassi del come lo si va a costruire mi lascia assai poche speranze mi fa pensare ad assai poche apertura
E su questo concordo con quello che diceva Fabio Alberti ieri rispetto la forma partito e quindi anche questo pezzo mi permetto di accantonarlo un attimo
E vado avanti
Quando ascoltavo l'altra sera
La relazione di Luigi che imprese diverse invece condivisibile provavo un senso di disagio
E poi me e cercavo di pensare che cosa mi faceva venire in mente mi faceva venire in mente un'altra relazione che era appunto quella dei compagni a Garavini al Pala EUR e sono andato a rileggermi la per capire come mai mi era venuta questo tipo d'associazione
Allora queste due relazioni che io trama nei contenuti in parte condivisibili
Hanno secondo me
Un aspetto in comune
Sono tutte tutte centrate dentro delle costrizioni di politica partitica di politica istituzionale sono in qualche modo governate
Da una sorta di di contenimento non so come dire rispetta delle compatibilità di gestione di
Un partito politico così come tutti quelli che abbiamo già visto insomma è il solito modo il vecchio modo questo mi fa stare male
Mi scusi manca dentro queste relazioni tanto l'una quanto l'altra tutto il respiro invece di una posizione sociale che in qualche modo cioè piccola frammentata poco comunicante poco capace
Di essere visibile
Centro c'è la grossa preoccupazione rispetto alla riforma istituzionale anch'io me ne rendo conto ma come giustamente le diciamo
Nelle nostre tesi no per dire altre cose che una una un blocco di ghiaccio io è un lago di ghiaccio non si fa in una sola notte credo che sì è importante capire com'è che queste cose sono diventati possibili senza l'opposizione della gente come si è fatto costruire consenso com'è che Craxi riesce ad ottenere
Tutto sommato questa non opposizione ad andare avanti su questa ipotesi presidenzialisti che eccetera eccetera eccetera allora io credo che sì è davvero fondamentale e importante
Recuperare la strumentazione per fare le cose diverse cose
Che non possono stare nell'ambito del del della partiti del partito politico della politica partitica allora
Io sono convinta e Roma ancora un paio di minuti tanto dura e l'ultima volta credo che mi scuserete
Io credo
Quando dico questo io no no no credetemi compagni non non faccio dello snobismo non è che io sto fuori con gioia e non è che vado in vacanza
Lo lo dico con molta sofferenza
E lo dico anche con molto rispetto rispetto proprio i compagni di Rifondazione
Ma anche rispetto a quelle migliaia migliaia di compagni
Che ci sono stati al parà euro che hanno dimostrato entusiasma perché la mia paura è che davvero nel fare un percorso politico così stretto dentro queste compatibilità così tradizionali che non si pone invece tutte queste problematiche e non mi si venga a dire che ci sono le elezioni alle porte perché voglio dire
Basta un cartello elettorale non è necessario chiudere subito il partito per avere qualche deputato a fare opposizione a livello istituzionale quello che ma anche l'altro pezzo di opposizione è l'opposizione sociale allora io credo che questi compagni che hanno applaudito
Al Palaeur
Questi compagni ma io quelli che oggi sono comunisti quelli che forse non si dicono ancora comunisti ma che sicuramente potrebbe almeno potenzialmente sono per la loro appartenenza di classe
Non hanno bisogno di un partito mamma prudente protettivo né di un partito padre super ego Eco e normativo non hanno neanche bisogno di un partito istituzionale hanno bisogno di un partito nuovo moderno capace di interagire con tutta l'interlocuzione sociale possibile capace di darsi delle strutture estremamente elastiche hanno bisogno io credo di qualcosa di molto diverso rispetto a quello che si sta costruendo la mia impressione compagne e compagni è che grosse fette di opposizione sostenne abbiamo usato vedete questo non mi piace ma abbiamo usato quale abbiamo fatto la campagna elettorale per le europee questo bellissimo termine per identificare le culture oppresse le etnie oppresse le mie che non ha la possibilità di esprimersi e quella delle lingue tagliate ecco io Olimpo all'impressione davvero ed entra un partito così stretto entro questa compatibilità tutto quello che si sta muovendo in maniera così discorde così difficile così
Difficile proprio a comunicare a interloquire dicendo egualmente
A delle lingue tagliate e questo io credo che sia di una pericolosità e di una un errore storico assolutamente clamoroso
Allora io in questo momento con molta molta fatica e Dellera con molta sofferenza se devo scegliere dove spendere Niene argine tra battaglie politiche interne un po'a tavolino un po'di corridoio
O nelle piazze insomma nel campo dove opposizione sociale in qualche modo si fa su questo io credo che i compagni perse ieri sia stato molto ingenerosa nessuno dei compagni che sono qui democrazia proletaria
Ha mai smesso credo neanche per un solo giorno di tenere saldo il suo rapporto con sociale suo rapporto col mondo che lo circondava di essere in qualche modo protagonista dentro quel mondo
Ecco io credo che che ieri colloco Acanto queste lingue tagliate
E il signor
Parola Roberto acquirente della direzione nazionale si prepara Paola Agnello
Va bene io credo che l'intervento di Nadia mi permette di spiegare rapidamente perché invece bisogna dire sì in questo congresso alla confluenza nel movimento di Rifondazione Comunista
Io credo che sia semplice spiegarlo credo che ovviamente le posizioni dei compagni delle compagnie che si riconoscono il tipo di dubbi espressi anche con l'emotività
Più che legittima e comprensibile perché ha vissuto il percorso che Nadia vissuta all'interno di questo partito ovviamente hanno tutto il diritto di far pesare con forza questi dubbi e questo con l'argomentare nel congresso
Io credo che bisogna dire sì
Alla confluenza del movimento di Rifondazione Comunista perché se il capitalismo ha stravinto ebbene che smetta di stravincere e io credo che costruire un partito comunista con un radicamento sociale di massa
Capace di diventare e questo lo verificheremo alla prova dei fatti nella lotta di classe uno strumento utile alle classi subalterne
è il servizio migliore che si possa fare il contributo più alto che si possa dare alla lotta contro il tentativo di stravincere del capitalismo italiano
Io credo che questo sia importante penso che sia fondamentale perché quello che noi viviamo e vediamo oggi in questo Paese esattamente l'esistenza di un vuoto di opposizione terribile contro cui s'infrangono tutti i movimenti di massa che noi abbiamo conosciuto l'ultimo dei quali è stato il movimento contro la guerra sconfitto insieme i popoli del terzo mondo dalla stravinto Oria
Del super imperialismo di George Bush
Allora perché i movimenti di massa il movimento contro la guerra il movimento dei lavoratori tornino a vincere
Occorre che si ricostruisca una soggettività politica capace di legare alle lotte immediate una prospettiva comunista c'è una prospettiva di rottura con il sistema capitalistico io credo che il congresso di democrazia proletaria
Debba decidere di spendere e di investire le energie dei compagni e delle delle compagne di Democrazia proletaria
Su questo terreno per questa ragione fondamentale compagno Garavini questa mattina poneva un problema che è un problema reale
Il problema dell'offensiva e dell'isolamento politico con nel quale si vuole ridurre per il processo costituente il movimento di Rifondazione Comunista il partito comunista che vogliamo costruire insieme io credo che sia bene intenderci su quale terreno si sconfigge questa offensiva e questo tentativo di isolamento non può essere quello della ha riconoscimento della propria legittimità di esistere nel palazzo e nei confronti delle altre forze istituzionali
Può essere la conquista di una profonda legittimità che viene dall'investimento dei propri centocinquanta mila iscritti nella costruzione di una forte conflittualità sociale anticapitalistica questo
è l'antidoto migliore a qualunque istituzionali Isma'ed è anche lo strumento migliore per costruire una forte presenza istituzionale del nuovo partito comunista che vogliamo costruire
Io credo quindi che a chi vuole mettere nell'angolo il nuovo partito comunista
Si deve rispondere scatenando e riferimento credo fosse utile anche a questo termine quello fatto dal compagno Garavini una vera autentica controffensiva sociale e politica
E non illudendosi che esce esce da questo angolo mantenendo un cordone ombelicale sul piano politico progettuale con il Partito democratico della sinistra
Con il Partito Democratico dalla sinistra occorre recidere qualunque cordone ombelicale occorre che i comunisti che sono rimasti nel PDS
Escano per costruire insieme un più forte
Partito comunista col PDS il terreno della verifica non può che essere quello dell'unità d'azione e questo credo che sia il metodo che i comunisti storicamente hanno utilizzato nel rapporto con le forze riformiste che agiscono all'interno del movimento all'interno del movimento operaio con cui esiste
Un rapporto di concorrenza politica
Di concorrenza politica rispetto alla necessità di ricostruire una rappresentanza politica delle classi subalterne
In questo Paese ci sono dei compagni che sostengono che tutto questo non è sufficiente che bisogna valorizzare le convergenze politiche strategiche io credo che questo sia sbagliato per due ordini di motivi
è sbagliato perché le convergenze politico strategiche debbono essere verificate i compagni che si sono separati dal partito democratico della sinistra non hanno avuto il tempo materiale e non hanno la possibilità politica
Per il terreno stesso su cui la separazione sia prodotta
Che non è quello di una nuova progettualità anticapitalistica in termini di strategia mai quello della resistenza all'attuale offensiva
Del capitalismo e quindi l'utilità sociale oggi di questo partito e le convergenze nell'azione con questo partito e in questo partito sono verificabili sul terreno della costruzione di un'opposizione
Ma costruire un'opposizione oggi non significa che già siano sciolti i nodi della definizione di quel programma comunista per gli anni Novanta che possa qualificare dare senso riempire di contenuto questa parola cioè l'essere comunisti
Alla fine degli anni ottanta capaci di rispondere
Alle sconfitte che ereditiamo dagli anni ottanta capaci di costruire un partito utile per le
Dà la possibilità di verificare quella che sarà la portata delle convergenze o delle differenze su quello che a mio avviso è il nodo dei nodi il nodo di fondo
Cioè la capacità di questo partito in questo partito di superare quello che è stato il vizio d'origine della componente maggioritaria della sinistra italiana del movimento operaio italiano
Cioè quel gradualismo che a partire dalla svolta di Salerno costruisce per il Partito Comunista Italiano una politica una strategia che gradualmente lo renderà prigioniero delle compatibilità capitalistiche e porterà Occhetto
Nelle braccia di questo sistema sociale che capito e capi politico in modo definitivo e senza possibilità e senza possibilità di appello
Io credo che
Le convergenze le divergenze su questo terremo il terreno cioè della costruzione di una strategia per la rottura del sistema capitalistico nei suoi punti più alti
Andranno costruiti insieme sarebbe mettere il carro davanti ai buoi
Chiedere ai compagni viale compagni di entrare nel movimento di Rifondazione Comunista soltanto sì oggi riconoscono l'esistenza di queste convergenze
Per la semplice ragione che questo il dibattito fondamentale ma il dibattito che ancora si deve aprire e che insieme dobbiamo aprire all'interno della fase costituente per la costruzione del nuovo partito comunista
E quindi occorre chiarirsi
La questione della Costituzione viene usato un po'come la cartina al tornasole per verificare queste convergenze e queste divergenze anche qui occorre essere chiari
Si sfonda delle porte assolutamente aperte
Se con convergenze sul terreno della difesa della Costituzione delle libertà costituzionali Inessa iscritte si sostiene che oggi esiste sulla base dei fatti delle verifiche delle iniziative già fatte insieme delle posizioni già espresse da Democrazia proletaria e dal movimento di Rifondazione Comunista
L'urgenza della lotta contro le riforme istituzionali disegno autoritario però il problema non è semplicemente questo il problema è che è esistito ed esiste un apparato politico concettuale
Che è quello che ha segnato l'egemonia del riformismo della sinistra italiana che concepisce la Costituzione come l'orizzonte strategico entro il quale si deve scrivere una prospettiva di trasformazione sociale come uno strumento all'interno del quale starebbero già iscritte le possibilità di passaggio
Al al al socialismo di come dire superamento del sistema capitalistico io credo che questo sia profondamente sbagliato
Credo che questo faccia parte di quel vizio di origine graduali viste riformista
Della sinistra italiana credo che il nuovo partito debba qualificarsi nel superamento di questo apparato politico concettuale perché queste fondamentale per costruire un partito utile cioè un partito capace di rompere con tutte le compatibilità con tutte le logiche di governabilità di essere sul serio utile nelle lotte immediate gettando un ponte tra queste lotte immediate e la prospettiva di superamento nella rottura del sistema del sistema capitalistico
E mi avvio rapidamente alla conclusione io credo che c'è in modo preoccupante sbagliatissime o di usare la polemica congressuale nostra sulla questione delle convergenze e delle differenze
Che gli ori assumo in questo modo
Chi non sostiene l'esistenza di convergenze politico strategiche è delegittimato a partecipare al processo di Rifondazione Comunista
Io ritengo questo sbagliato nel merito per le ragioni che ho spiegato prima lo ritengo sbagliato nel metodo perché indica una concezione preoccupante della democrazia del partito in cui viviamo democrazia proletaria
E di quello che ci vogliamo accingere a costruire
Perché se noi pensiamo che la posta in gioco sia quella che ricordavo prima arginare l'ha stravinto re del capitalismo riaprire una speranza di vittoria per i lavoratori
E se pensiamo che il partito si ricostruisca sulla base di un codice genetico qualitativamente diverso
Da quello di tutte le correnti che fino ad oggi hanno vissuto nella sinistra italiana o siamo capaci di padroneggiare le nostre differenze e di valorizzare il dibattito sulle differenze politico strategiche o non ci sarà nessuna Rifondazione Comunista
Grazie a Roberto Firenze abbiamo la parola Paola Agnello della direzione nazionale prepara poi Sergio Tosini della prelazione di Roma
Prima di dare la parola Tosini daremo la parola anche per una breve comunicazione accompagnò
Nazareno più esaurire la frazione di Bologna per una comunicazione sull'archivio storico tra Nuova Sinistra iniziativa dei compagni di Bologna intitolata compagno Marco pezzi
La parola
A Paola Agnello
Ma compagne e compagni io
Per questa volta per una volta mia autoesonero dalla
Parlare di quello che è il mio intervento prioritario l'intervento nel mondo del lavoro
Intendo comunicare
Partecipare insieme a tutti voi del mio percorso e risponderne anche in qualità di dirigente di questo partito e il mio percorso dalle mie scelte delle motivazioni
Che nascono da una continua costante considerazione l'utilità e il senso di quello che io faccio a nome personale a titolo personale ha titolo collettivo l'utilità il senso della strumentazione che per fare queste cose utilizzo
Ho scelto l'ha scelto da tempo fa questo percorso le compagne e compagni lo sanno ho scelto il percorso di
Della rifondazione comunista ampliando sempre di più nel modo nel miglior modo possibile la partecipazione il dialogo il confronto gli scatti le beghe ma il confronto politico su tante cose perché tante cose abbiamo da discutere
Non è che questo sia un processo un percorso
Facile per nessuno di noi
Io dicevo l'altro giorno quando sono arrivata sento la necessità di un'elaborazione del lutto
Perché in una certa misura si tratta di un lutto un'esperienza che si chiude un'altra che inizia però cominciamo a vedere quello che si chiude come io elaboro perché intende elaborare questo lutto e che senso ha
Innanzitutto dico il mio approccio a questo lutto è un approccio di Scelta
Non subisco questa scelta la scelgo io l'ho scelta e continua a sceglierla contanti motivazioni non con una sola e il fatto che siano tante mi aumenta il senso di ricchezza di creatività ma anche di contraddizioni intendo farsi i conti con tutte quante ho scelto questo percorso come comunista l'ho scelto come donna l'ho scelto come femminista
L'ho scelto come meridionale immigrato hanno scelto come lavoratrice
L'ho scelto come proletaria
Lo sento come dirigente di questo partito e come dirigente questo partito intendo riportarlo qui e portano anche a verifica delle compagnie dei compagni DT
Perché è una cosa che tante volte non ci dimentichiamo proprio perché siamo piccoli come dimensione come numero è quella di praticare delle norme democratica e quindi di andare anche un confronto alla verifica di chi ci dirige questo è una cosa che dovremmo cominciare
A praticare dovremmo cominciare a pensare a degli strumenti democratici che poi applichiamo senza spaventarsi senza pensare che se chiediamo dei controlli delle verifiche queste significhino sfiducia no questa è correttezza questo è rapporto non di gruppo non di piccolo gruppo perché non voglio essere piccolo gruppo la mia ambizione è la nostra ambizione è di essere sì in questa fase minoritari dal punto di vista numerico ma di Piccoli ma non in senso di minoritari sullo io punto a cambiare questa società
Noi tutti puntiamo a cambiare questa società discutiamo
Scattiamo ci su come sui con quali strumenti quali obiettivi quali priorità ma su questo dobbiamo puntare allora se vogliamo fare questo dobbiamo cominciare a usare anche strumenti diversi
Allora dicevo l'elaborazione del lutto come io la faccio in questo modo cercando di vedere cosa
Di buone no di positivo di ricco di valorizzare te
C'è nella mia esperienza nella nostra esperienza continua non vederla scissa come comunista non posso vedere scissa la mia esperienza personale da quella che è l'esperienza collettiva cosa invece va cambiato una cosa la dicevo prima
Un'altra tante volte
Abbiamo avuto il limite di non sapersi rapportare effettivamente con la realtà concreta quella data quella che esiste al di là di noi e dei nostri desideri questa sala né purtroppo una dimostrazione
è triste ritrovarci in una sala da mille persone quando siamo in massa al massimo in trecento questo è un errore di calcolo rispetto alla realtà impariamo fa i conti con la realtà allora io sto vivendo un'esperienza di confronto con la realtà che è un confronto di massa perché è vero bisogna rientrare nel sociale bisogna rientrare nei rapporti di massa non tanto nelle dichiarazioni non tanto né i documenti non tanto in momenti come questo ma nella nostra pratica quotidiana sto facendo una pratica che è quella della presentazione del lavoro all'interno della mozione alternativa nel congresso della CGIL lì è una verifica di massa
Ci stiamo verificando con centinaia migliaia di persone migliaia migliaia e centinaia di migliaia di compagne e compagni iscritti alla CGIL stiamo andando a misurarci sul serio stiamo portando il nostro portato i nostri valori
I nostri ideali e la nostra concretezza rispetto al domani domani si intende scala mobile intendo previdenza intendo tutte quelle cose che qui sono già state dette
Intendo la pratica del buttar giù gli steccati
Gli steccati di salterò tutto un pezzo di steccati che tante volte fra poniamo fra noi nella sinistra che sono di diffidenza reciproca prima ancora che politica direi quasi psicologica ecco io volevo portare questo come contributo in più
Il contributo della mia esperienza all'interno della CGIL in questo periodo in questa fase bene è un Progetto esaltante per la prima volta abbiamo provato a non spaccarci a non farci le pulci uno con l'altro all'interno della sinistra abbiamo provato a fare è iniziare a fare un percorso comune
Come andrà a finire dipenderà da tutti noi né compresa e noi compresi
Se consumiamo in un'altra organizzazione politica io non confluisca in qualcosa di già definito se la definizione di questa nuova struttura di questo nuovo partito non comprenderà una serie di elementi per me essenziale di ad esempio un elemento sempre poco considerato anche all'interno del nostro partito il rapporto tra comunismo e femminismo
Il rapporto tra donne forma partito la considerazione diversa dei due sessi esistenti Bennett per me sarà molto carente apro grandi problemi ma questo dipenderà in grande misura anche da noi
Voglio spendermi
Dentro questo progetto spende armi fino in fondo tante potenzialità ci sono le stiamo rivedendo ne stiamo riscoprendo il livello di oppressione sta diventando spaventoso
Ci sono condizioni oggettive che possono fare rinascere qualcosa diverso
Ci sono condizioni soggettive che possiamo cui noi possiamo contribuire in modo determinante e allora chiudo evidentemente saltando altri pezzi perché giustamente il tempo deve essere distribuito fra tutti e quanti con l'elaborazione finale del mio lutto che è quella compagne e compagni che io continuo a pensarla così come veniva scandita nel sessantotto nel sessantanove quando io ero ancora una ragazzina ce n'è cantabili continuavo Comba
Allora abbiamo la parola al compagno Nazareno Pisa auguri per una comunicazione sull'iniziativa dei compagni di Bologna per un archivio storico tra Nuova Sinistra intitolato al compagno Marco pezzi
Grazie ai compagni noi della federazione di Bologna lanciamo se ricordate al precedente congresso di democrazia proletaria questo progetto dell'archivio della sinistra rivoluzionaria
Intitolata al compagno Marco pezzi vi ricordo anche ma ormai penso sia noto Marco pezzi non è stato solo un grande dirigente comunista di avanguardia operaia e poi ti Democrazia proletaria una grande perdita per tutti noi
è stato anche un compagno molto attento alla raccolta della memoria delle tracce del nostro lavoro nel sociale
E del nostro lavoro politico non solo però
E questo porta la parte più interessante di avanguardia operaia o di Democrazia proletaria ma di tutta la serie vastissima come ricordiamo delle organizzazioni delle autorizzazioni
Di base dei coordinamenti tra il sindacale e il politico
Sia emiliano-romagnoli che di tutta Italia praticamente lui era quasi maniaco di queste cose
Tra l'altro ha ordinato invita negli ultimi anni di vita questo archivio in maniera esemplare è davvero una miniera di conoscenza un grande una grande fonte per la ricerca e per la ripresa del filo rosso da quegli anni su cui poi tutto sommato stiamo noi anche in questa Assise
Discutendo allora l'appello che noi facciamo e quello di arricchire ancora questo archivio
Con gli archivi anche parziali anche casuali che molti di voi io sono sicuro molti di noi hanno in casa hanno degli scaffali hanno nei Cassetti
O che molte sedi hanno e non sanno o non pensano di poter gestire in termini appunto di accumulo di memoria ai fini della riflessione teorica e della ricerca
Per questo cuori al banco dei libri del compagno Leonida Calamida
C'è un un appello e con quello ci sono dei fogli su cui prego
Chi è interessato a versare questa documentazione per arricchire l'archivio Marco pezzi di lasciare ai propri i propri recapiti proprio ombre di telefono sarà cura dei compagni che seguono questi vicenda presso la Federazione di Bologna per contattarli e poi portare a Bologna questi ulteriori documenti l'archivio è già stato arricchito da
Violazione di alcuni compagni anche piccoli
Piccole
Il documentazioni
Importante invece prego compagni più anziani di seguirne l'esempio
La donazione Gafa per archi del compagno Luigi vinci
Che pure appunto come un po'Marco pezzi a raccolta la documentazione dei movimenti film dapprima dei CUB delle lotte sociali nell'area milanese e lombarda
Degli anni sessanta e settanta credo che sia Paci tempo di
Pazienta di pazienza anche
Un riflesso di pietà per un compagno che tanto ha dato come Marco pezzi
Per arricchire appunto questa possibilità che deve essere data a chi Kobe
Noi come compagni di Rifondazione comunista ancora una volta tentano di ricominciare e per non ricominciare
Rischiando di perdere la memoria se ricominciamo perdendo la memoria possiamo dire di aver mancato davvero una grande occasione razzi porta in
La parola Sergio Tosini della federazione di Roma si prepara Rosa Tavella
Nel mio intervento a differenza di altri compagni non mi soffermerò molto sulle grandi questioni che abbiamo di fronte altri compagni lo hanno già fatto io d'altronde la mia posizione è nota già da lungo tempo
Allo valutato lo scritto i compagni lo sanno che l'approdo che a cui noi oggi stiamo giungendo era un passaggio inevitabile positivo non obbligato ma appunto una grande possibilità che ci si apriva di fronte su questo non mi soffermo
Non soffermare su un altro fatto invece non mi piace molto
Il clima un po'troppo emotivo in cui noi stiamo conducendo questa l'ultima questa è la nostra ultima assise congressuale perché io comprendo la
Il modo sofferto con cui i compagni e le compagne DTP affrontano o questa scadenza
Però è anche vero che Papi in questo momento dobbiamo fare un richiamo forte alla nostra razionalità politiche mi soffermerò
Sulle nostre questioni su una riflessione sul noi sul modo con cui stiamo discutendo e ci apprestiamo a compiere questo ultimo atto un'organizzazione politica e come ci apprestiamo a a costruire l'organizzazione politica
Ecco la prima questione credo che tutta questa discussione sul patrimonio Polito di Democrazia proletaria
Debba anche sostanziarsi ragionando che i patrimoni politici possono anche deperire e scomparire
E non è assolutamente detto che ciò dipende dalla volontà Dei singoli compagno di un collettivo di compagni
E che poi il fatto che scomparisse no o non scomparisse cono che producono nuovi frutti
Determinato certo dalle condizioni politiche che si presentano da dati oggettivi da come vanno le cose della società ma è affidato anche a singole persone ai compagni e compagne che di questa esperienza sono stati i portatori ne hanno tratto frutto e dei rapporti che si hanno con la società linea ingenui in genere in generale come questa esperienza di al nostro asmatiche formati come sono in grado poi con questa di fare avanzare la battaglia politica ecco credo che ragionando da da questo punto di vista
Noi abbiamo una difficoltà in questo appuntamento che un abbiamo fatto un vero e proprio bilancio della nostra esperienza politica io sentivo alcune note stonate nel senso che noi giustamente nel momento in cui andiamo a costruire questa nuova forza politica con altri pezzi della sinistra con altre storie chiediamo a questi compagni il conto di un bilancio di un confronto con le posizioni le questioni che ci hanno dal loro divisi
è però vero che prioritario su questo il momento in cui lo chiediamo agli altri un Bilancio rigoroso e serio dobbiamo farlo anche sulla nostra storia perché questo è condizione perché in questo momento di passaggio noi sappiamo discernere e valorizzare gli elementi propulsivi della nostra storia che vanno valorizzati
E gli elementi invece come in tutte le storie individuali e collettive che non rappresentano più un elemento propulsivo che sono stati parte improntati alla nostra storia ma che oggi vanno abbandonati
Criticati per appunto proseguire in una maniera più efficace di quella che abbiamo fatto e su questo voglio soffermarmi la prima questione ecco io non credo
Come da molti autorevoli compagni di questo partito è stato detto
Che il senso dell'esperienza politica di DP si racchiuda tutta all'interno del mondo delle idee della politica e quindi di un incontro e di un tentativo di sintesi tra culture quella marxista con la crisi all'innovazione ma ci sia anche un dato profondo e sociale
Di P. parimenti e se non in modo più importante è stato il luogo in cui i settori più avanzati del movimento operaio in questo Paese del radicalismo parate radicalismo sociale hanno trovato luogo di organizzazione di espressione politica
E che questo appunto sia parimenti se non più importante se non si conosce vizi di politicismo e che quindi il bagaglio del futuro che portiamo avanti e che già oggi produce
Una possibilità appunto di esercitare un ruolo sia determinato anche da questo fatto dal fatto che noi abbiamo siamo stati parte importante in cui si è riconosciute le esperienze più avanzate in questi vent'anni del movimento operaio e sociale in questo Paese certamente non maggioritarie
Ma le parti certamente più avanzate e che quindi per quanto mi riguarda ad esempio questo lo considero un prezzo per me più importante del patrimonio che porto
Individualmente nella nuova formazione politica ho detto individualmente e non a caso e non a caso io sono d'accordo con Garavini quando dice che il partito politico che nascerà avrà il contributo individuale di compagni che hanno percorso storie politiche differenti
Mi spiego meglio
Ecco io credo ad esempio che una delle cose che dobbiamo perdere che dobbiamo criticare e il modo o con il quale abbiamo svolto nostra dialettica politica interna
Io credo che la battaglia anche al nostro interno di posizioni politiche perché apro una parentesi
Noi non non siamo solo qui oggi a definire con quali posizioni politiche andiamo a costruire un nuovo partito comunista in Italia ma l'abbiamo un corpo di posizioni politiche
Nostro frutto anche di battaglie politiche di scontro di posizioni politiche al nostro interno differenza che permangono e che permarranno nella dialettica politica all'interno del futuro partito che non dobbiamo risolvere qua oggi sarebbe estremamente buffo sarebbe estremamente buffo
Che siccome sono e valutazioni politiche diverse al nostro interno che ci saranno spera che riguardano problemi fondamentali continueremo a discuterle
A confrontarci anche nel futuro partito ma voglio dire che il dato principale della dialettica politica e quello che non deve essere autoreferenziale ante con il che vuol dire che le posizioni politiche le rappresentanze politiche interne e le posizioni spesso si formano non nel convincimento reciproco nostro ma per l'efficacia che hanno rispetto al sociale
Per il fatto che esse rappresentano il pensiero di settore di lavoratori di chi è Esterno appunto all'organizzazione dal partito
E con questo arrivo appunto perché dicevo che Garavini ha ragione quando pone il problema della confluenza individuale
Perché io ho sentito oggi questioni sulle quali non sono d'accordo l'intervento del compagno Agnoletto per esempio i compagni dicono no ci vuole una rappresentazione politica dei compagni cattolici ad esempio che esso dall'intro di questo partito
Altri compagni anni hanno fatto anche oggetto di un emendamento specifico congressuale diranno bene dietro questa posizione si racchiudono i compagni provenienti dall'ex alla Cr adesso sentito il compagno Dino Frisullo
Il quale dice bene presenterò la mozione degli immigrati eccetera eccetera
Ora la complotto di posizione certamente legittimo no ma come si forma un gruppo dirigente la sua la possibilità di dirigere un'organizzazione complessiva
Il fatto che io personalmente pur non essendo cattolico pur non essendo un immigrato eccetera
Nel momento in cui se vengo riconoscibili dirigente di un partito politico voglio occuparmi di queste questioni non voglio essere segmentato mi porta a dire che questo modo di procedere è sbagliato che non è questa la questione e che appunto differenze politiche debbono permanere debbono permanere perché sono appunto il sa di organizzazione politica ma quando queste intendono tradursi in rappresentanza di spezzoni di settori in base a questo ma perché lo verificheremo domani si vogliono tradurre in rappresentanza ed in segmentazione della rappresentanza
Come dire espropriando il corpo dei compagni di di esprimere complessivamente appunto quale sia la linea politica sulla quale diamo voce credo che questo sia assolutamente assolutamente negativo
Q dicendo che ci sono altre cose del nostro bilancio che dobbiamo sottoporre a critica ecco io credo che ad esempio a differenza di altri compagni il e il pericolo più grosso per la riuscita dell'impresa di costruzione di un modo per Tito politico comunista in Italia non sia tanto quello relativo ai problemi donò Gico teorici
Ma sia quello di ripetere in grande probabilmente alcuni degli errori che la sinistra vecchia nuova compiuto per quanto ci riguarda certamente loro di movimentismo
Il fatto di e non essere riusciti a dare piena rappresentanza politica linea politica questo presentano vedo come un grave pericolo piuttosto tanto coperto gli atti su Oddo di queste questioni
Perché credo che una forza politica certa si definisce in termini di identità e questo riguarda principalmente i compagni che sono soggetti organizzatori promotori di questa forza politica ma la sua efficacia intermedi battaglia di classe deriva da tutt'altre questioni non deriva da questo della le scelte politiche concrete io credo che su queste dovremo misurare la possibilità che l'impresa che ci accingiamo a compiere abbia possibilità di andare avanti concludo appunto dicendo che tra l'altro tra l'altro una riflessione sulla forma partito debba essere debba essere fatta
Debba essere fatta però non citandolo in modo astratto debba essere fatta in modo estremamente estremamente concreto e che si ho finito termino su questa questione la forma partito e che il dato principale che noi dobbiamo porre come positivo dalla nostra esperienza è la grande attenzione che abbiamo avuto se non i risultati
Al problema della democrazia interna all'organizzazione politica e al fatto che essa in un qualche modo
è nella sua organizzazione interna rappresenti e prefiguri come dire la la Società che noi abbiamo in mente ma che nel contempo essa non possa essere come dire e non debba esserlo lo specchio di ciò che vogliamo superare proprio per questo cioè la segmentazione del corpo sociale cioè la segmentazione politica ed ideologica che c'è e che quindi su questo lo sforzo che dovremmo fare in avanti non è tanto quello di mettere assieme le culture ma di stabilire le regole della battaglia politica al nostro interno escludendo lo dico esplicitamente questo
E svolge una battaglia qui come al nuovo partito il riprodursi di logiche di gruppo e di frazione come all'interno di DP purtroppo è spesso Stato
Grazie a Sergio ha ora la parola sa parola Rosa Tavella per la direzione nazionale e consigliere regionale in Calabria prima di darle la parola è una comunicazione importante i delegati che intendono presentare emendamenti alle tesi congressuali
E sono pregati di farlo questa sera entro la chiusura dei lavori in modo di dare la possibilità che la commissione politica di considerarli quindi un invito a chi intende presentare emendamenti a presentarli entro la conclusione dei lavori
La parola Rosa Tavella
Compagno compagni anch'io non vi nascondo che sono molto emozionata in questo difficile congresso forse almeno per quanto mi riguarda il più difficile nella mia storia politica e tante cose
Vorrei dire rispetto a questo le ha dette Nadia nell'intervento precedente anche se
La scelta che io faccio e differente da quella dalle conclusioni alle quali invece Nadia è arrivata
E
Devo confessarvi che nel mentre in ieri sera questa mattina pensavo all'intervento che avrei fatto
Avevo difficoltà a concepire una scatoletta un un ordine delle cose delle cose da dire
E poi di pensando proprio all'ordine del discorso ho pensato che forse questo poteva associarsi al fatto che queste un congresso per un certo verso di fine
E allora ho cominciato a ragionare sulla questione sulla difficoltà
Che almeno come donna credo di avere Rispetto alla di ad avere una teoria della fine così come ad avere una teoria dell'inizio una chiede dell'inizio
Che come pensano per esempio alcune donne che ragionano su questi problemi di questi tempi viene interdetta alle donne
Che non vedo in questa società occidentale maschile
Lo riconoscono nemmeno la propria madre è una teoria della fine che lo stesso interdetta perché alle donne interdetto l'esercizio della responsabilità e della separazione
E però non mi piace nemmeno come elaborano gli altri compagni e la relazione di Luigi la fine di questa DP
Non voglio dire che sia proprio così come io la descrivo ma a me pare che il linguaggio usato
E anche i contenuti privilegiati riescano a dare della fine un senso più di morte e di distruzione della propria storia
Che invece di separazione responsabile per poi rimetterli in gioco in maniera più grande con altre contraddizioni con altri conflitti e allora io questo tipo di fine sento di non accettarla anche se mi sento disarmata e rispetto ad un modo che l'altro da inventare e che si è invece diverso e che mi rappresenti in pieno e mi sento in difficoltà perché poi guarda caso gli inizi delle Fini non sono mai segnate dalla presenza ampia
Corposa delle donne qui donne siamo poche forse poche tranne che in determinate occasioni le donne sono quando si inizia una storia politica soprattutto e allora è questa la difficoltà che oltre
Alla mancata elaborazione io mi sento anche molto sola in questo
In questo congresso
Mi sento mi sento sola prima ancora di sancire quello che abbiamo detto lo scioglimento di Democrazia proletaria cioè a me sembra e scusatemi se se
Non riesco a trattenere
Comunque mi riprendo subito riesca a trattenere l'emozione che prima ancora di avere deciso con una mozione di scioglierci noi ci siamo arrivati sciolti un po'consumati
A questo congresso avendo rotto forse un po'da qualche tempo nonostante le definizioni le promesse quella comunità di persone che al di là di fatti organizzativi doveva poi andare collettivamente ad un processo politico così importanti come io credo che sia importante quello della rifondazione e voglio dire anche un altro fatto che se quindi non riesco a far a vincere l'emozione non è perché l'emozione e alla sua meglio sulla ragione e perché è una ragione sofferente che qui tutti in terra vuole esprimersi perché anche questo fatto di ripetere qui ancora una volta che c'è la necessità storica
Che c'è la ragione politica e che poi si capiscono i sentimenti dei compagni significa ancora una volta a porre un modo che non lo riuscirà poi ad imporre in una qualsiasi altra formazione politica un modo diverso di vivere questo mondo appunto di non viverlo sempre common do separato
In una dicotomia ma di viverlo Comuna cosa intera come un pensiero appunto che si fa corte che non è e che non si separa mai Marida emesso allora
Questi Problemi io credo che noi non dobbiamo metterli nelle relazioni dare per scontato che ci sarà l'intreccio ma dobbiamo assumere la difficoltà
Fortissima di questo momento che soprattutto difficoltà mostra prima ancora de che
Dei compagni e delle compagne con le quali siamo intenzionate a a costruire una nuova formazione politica e però la nostra difficoltà la sofferenza i dubbi
Anche un certo impoverimento di quello che viene detto il nostro patrimonio politico e che vogliamo tutti quanti difendere non giustifica io credo l'atteggiamento politico e umano
Dei compagni di rifondazione comunista al di là delle dichiarazioni di Garavini che è stato molto gentile questa mattina è rassicurante però io credo che invece in molte parti d'Italia in Calabria dove io vivo non solo diffidenza ma forse fastidio spesso c'è per la storia
Non solo della nuova sinistra ma di questa di Piqué ha resistito in questi lunghi anni allora io vorrei non solo che i compagni di Rifondazione
Fossero contenti di un nostro ingresso che non può non dovrebbe trattarsi di ingresso ma di una partecipazione comune ma riconoscesse ero che se loro oggi hanno la possibilità di fare una nuova storia questo lo debbono a sessantotto alla nuova sinistra lo devono a questa piccola formazioni politiche che con tutti gli errori possibili e immaginabili oggi
Rappresenta un pezzo importante
E lo dico non per una forma di orgoglio ma perché credo che il rispetto così come noi rispettiamo le grandi masse il lo spaccato di popolo comunista che c'è stato all'Euro che si ritrova nelle piazze che fa inorgoglire oggi i dirigenti di Rifondazione che dimenticando il Sessantotto dicono che non si ricordavano le masse dal mille novecentoquarantacinque
Noi io ho molto rispetto però io credo che il rispetto debba essere un rispetto reciproco di chi anche con numeri molto più piccoli
A o lo stesso una storia importante alle proprie spalle è una storia che non vuole dimenticare ma che vuole continuare ad amare
E ora anche un ultimo problema rispetto alla questione
Del partito io credo che questo sia davvero un problema fondamentale un problema fondamentale per fare in modo che questo nuovo Partito questa nuova formazione politica non sia l'ennesimo esperimento che poi non riusciamo a tradurre in pratica politica diffusa sociale che possa produrre cambiamento
Credo che non è scontato assolutamente che questo avverrà cioè che ci sarà un qualcosa che ci potrà soddisfare e in questo io credo che ciascuno di noi e anche quelli che appunto si di ritengono come me di stare all'interno del processo non mettono la firma sul nulla
Perché al di là di considerare se i tempi sono stretto sono lunghi questi tempi i queste scadenze dovranno poi vedere dei risultati certo noi dovremmo contribuire a fare in modo che questi risultati siano risultati che ci piacciano che siano non solo più rispondente alla nostra storia ma soprattutto più rispondente alle esigenze reali che si pongono davanti ma quindi questo sono le iniziative politiche che insieme non sono i compagni di Rifondazione ma a tanti compagni e compagni che oggi non hanno una definizioni precisa noi dovremmo portare avanti su contenuti su contenuti precisi un'altra un'altro problema e chiudo avrei voluto dire tante altre cose ma non ce la faccio
Sulla questione del nome
Al Palaeur lo ci sarebbe definito che il nuovo partito si chiamerà Partito Comunista io non credo che anche questo sarà scontato
Dovrà essere scontato e non per riprendere uno un fatto simbolico però abbiate pazienza sullo abbiamo disquisito tanto che il il problema del simbolo i compagni di Rifondazione
Era una questione importante io credo che anche su questo ci debba essere elaborazione politica discussione proprio perché anche l'ordine simbolico del nuovo partito sia un ordine che riesca a comprendere quelle diversità quelle culture che noi vogliamo portarci dentro altrimenti anche su questo mai avremo fatto soltanto una battaglia di principio
La comunicazione è un compagno della federazione di Livorno è atteso in segreteria presso la Commissione politica per il chiarimento su un emendamento diamo la parola al compagno Fausto Sorlini della redazione della rivista comunisti oggi
E si prepara cito Saia della direzione nazionale
Care compagne e cari compagni
Domenica scorsa
Il comitato editoriale i comunisti oggi in modo unanime
Espresso un orientamento favorevole
Alla confluenza dalla nostra esperienza
Politico organizzative ed editoriale
Nel movimento di Rifondazione comunista e nel progetto editoriale del nuovo settimanale liberazione
Per unire le forze
Per la costruzione di un settimanale comunista inteso non come organo di partito ma come giornale di area
A fine giugno pubblicheremo l'ultimo numero di comunisti oggi che verrà illustrato in una conferenza stampa in cui daremo spiegazioni più in dettaglio delle ragioni di questa scelta
Gli abbonamenti tuttora validi a comunisti oggi verranno ricollocati
Come abbonamenti validi per Liberazione fino alla scadenza naturale
E prevediamo entro la fine dell'estate la pubblicazione di un supplemento all'ultimo numero di comunisti oggi un quaderno
Che raccolga i materiali più significativi pubblicati
In questo anno legati a temi teorico politici meno contingenti
Legati alla riflessione congressuale di Rifondazione Comunista in modo che ciò possa rappresentare non già come dire un atteggiamento da tesi alternative ma un contributo indipendente di una pluralità di riflessioni
Quali sono le ragioni che ci hanno indotto a questa scelta
Fu un'iniziativa che ha visto tra gli altri anche il contributo importante
Delle compagnie e dei compagni di Democrazia proletaria nelle sue diverse anime e sensibilità
E per il quale desidero a nome di tutti esprimere qui il nostro ringraziamento
Comunisti oggi che non è stata solo una esperienza editoriale ma anche e in primo luogo un progetto politico che organizzativo
Nacque nei primi mesi dello scorso anno
Su tre discriminanti fondamentali
La prima prendere parte ad una discussione di natura strategica aperta dentro e fuori il PC
Per sostenere la tesi
Della necessità della ricostruzione di una presenza comunista unitaria autonoma e indipendente nel nostro Paese
E quindi in aperta polemica politica nei confronti di quelle tesi
Pur presenti allora e in parte presenti ancora oggi nel nostro Paese che prospettavano lo sbocco di una corrente comunista
In una grande forza riformista si trattò allora soprattutto all'interno del pc di una discussione molto accesa
Dagli esiti non scontati che è stata oggi risolta positivamente da i fatti e davvero non ci interessa
Come dire rivendicare qui alcuna preveggenza o anticipazione il che sarebbe meschino e politicamente puerile
Perché sappiamo bene
Che in politica non chi per primo indica una prospettiva può rivendicare i meriti maggiori ma chi su di essa sa costruire con pazienza un adeguato consenso di massa tale da renderla possibile e vincente
La seconda discriminante
è che su cui fonda mo'quell'esperienza
è che il processo il movimento poiché si definiti Rifondazione comunista fosse un processo
Costituente c'è non la semplice separazione di un pezzo del vecchio Pci
Ho un ingrandimento della vecchia nuova sinistra ma un incontro di forze e sensibilità con storie diverse della vecchia e della nuova sinistra del nostro Paese
Aperta a giovani lavoratori
Donne e uomini che non avevano le spalle alcuna esperienza organizzata
E che rappresentano oggi ad una prima stima statistica approssimativa band all'incirca il trenta per cento degli iscritti di Rifondazione Comunista
Anche quella prospettiva non era scontata
E voi
Lo avete verificato in prima persona
Essa fu nelle prime settimane di nascita del movimento di Rifondazione Comunista oggetto di una battaglia politica anche a sparare
Si manifestarono resistenze incomprensioni diffidenze
Oggi col contributo di tutte le forze più unitarie presenti in tutti gli schieramenti in tutte le aree anche questo dato credo possa essere considerato come un dato sostanzialmente acquisito e siamo fieri nel nostro piccolo di avervi contribuito facilitando l'incontro il dialogo il confronto
La conoscenza reciproca di aree sensibilità della vecchia e nuova sinistra per troppi anni rimaste tra loro in comunicanti
Il terzo punto
La terza discriminante su cui fonda Ammon quell'esperienza
E che i contenuti teorici politici
Programmatici
Della nuova Rifondazione Comunista
Dovevano necessariamente porsi in un rapporto di discontinuità
O di rottura se preferite
Comunista nel nostro Paese e in Occidente
Raccogliendo il meglio di ognuna di queste esperienze e tradizioni e rigettando ciò che non aveva retto alle dure repliche
Della storia non vi è qui il tempo di esemplificare questa indicazione che Allo stato rimane una indicazione puramente metodologica
Una cosa vorrei dire consentitemi una battuta certo abbiamo sperimentato come dire ognuno in casa propria
Che la discontinuità
Come la democrazia
E certamente più difficile praticarla e e certamente più facile sollecitarla in casa d'altri che non praticarla in casa propria e devo dire forse non l'ho inteso bene
Che ciò che però io ho apprezzato a differenza di altri compagni nella relazione
Del compagno Luigi vinci mi è parso uno sforzo uno sforzo discutibile e criticabile certamente
Di porre l'accento come dire fluidi sugli elementi di maggiore valorizzazione possibile di ciò che oggi esprime
Rifondazione Comunista di ciò che esprimono gli altri rispetto all'esperienza di Lippi è uno sforzo invece come dire di
Forte riflessione autocritica e discontinuità in Terna rispetto ai limiti della propria
Esperienza
Io credo che
Il nuovo partito comunista che simbolicamente
Nascerà a novembre
Non sarà e sarebbe sbagliato considerarlo
Una sorta la risposta compiuta al problema della ricostruzione di una nuova identità comunista e di un nuovo partito comunista nel nostro Paese ma al contrario come un primo passo
La costruzione di un luogo in cui questo processo possano continuare negli anni auto correggendo sì
Sperimentando e quindi dotandosi di quegli strumenti indispensabili di democrazia Interna capaci appunto di rendere possibile
Ciò che per anni per decenni non fu possibile nel movimento comunista storico cioè l'auto correzione
Cercheremo di portare il patrimonio dell'esperienza della nostra modesta esperienza nel dibattito di Rifondazione
Non come corpo separato ma ognuno con la propria individui individualità e questo atto formale di scioglimento della nostra esperienza vuol dire innanzitutto questo concludo con un'ultima considerazione sì mi ha concesso ancora un minuto
Io non credo affatto che la discussione in Rifondazione Comunista nei prossimi mesi nei prossimi anni sarà una discussione come dire di carattere un animisti con credo però che debba essere che possa e debba essere non una discussione condotta nella logica di uno scontro di frazioni e non per una questione di principio
Ritengo al contrario che ciò abbia oggi vasi teoriche solide perché vi sono stati momenti nella storia
Penso in cui come dire la battaglia di frazione come espressione di una sintesi teorico politica di un'avanguardia rivoluzionaria compiuta
Compiuta sono state al contrario necessarie
La rivoluzione d'ottobre è anche il frutto
Di una lotta di frazione condotta dei bolscevichi all'interno del vecchio partito socialdemocratico Ruff e la stessa fondazione del Partito comunista di taglia che trovò una sua sistemazione compiuta nel congresso di ione è il risultato di una lotta di frazione della frazione dell'Ordine Nuovo di Gramsci
Ma noi viviamo oggi un'epoca storica diverso
Non è che non è l'epoca delle sintesi compiute è l'epoca della crisi
Della teoria e dell'identità comunista un'epoca paragonabile a quella come dire in cui alla fine dell'Ottocento di fronte in sul piano scientifico alla crisi della fisica newtoniana
Gli scienziati si interrogavano sulla necessità di adeguare la ricerca scientifica ma ancora non erano pervenuti a quella che fu successivamente una nuova sintesi scientifica e cioè la teoria della relatività
Di Einstein ecco io credo
Che l'assenza di una sintesi teorico politica compiuta oggi e il riconoscimento l'esplicito riconoscimento da parte di tutti
Di tutte le frazioni interni ADP interni al vecchio Pizzi il riconoscimento esplicito che tutti dov'diamo rimetterci in discussione non moralistica mente ma come bilancia storico critico dell'esperienza di questo secolo
Credo sia questa la base come dire scientifica teorica che dà un supporto molto non moralistico alla tesi dell'adesione individuale
E alla tesi alla prospettiva di una discussione in Rifondazione Comunista che dovrà essere garantita dei più ampi diritti democratici
Che potrà produrre maggioranze e minoranze sui contenuti sui programmi sulle indicazioni sulle prospettive ma che non potrà se vorrà essere innovativa e non conservatrice
Essere l'espressione di vecchie logiche di vecchi appartenenze ormai superate dalla storia
Grazie la parola cito Saia della direzione nazionale si prepara Paolo Ferrero
Ma compagni solo fra i dodici compagni che in direzione nazionale si sono astenuti sul documento Congress precongressuale
Certo l'astensione non ha riguardato né i contenuti del documento abbastanza condivisibili tranne qualche lacuna come è stato detto anche in direzione sulle nostre proposte concernenti ad esempio i problemi istituzionali
E l'eterno problema del Mezzogiorno ma incisivamente affrontato dalla sinistra
De nuova
Non è un caso compagni indipendentemente dai rapporti tra noi e Rifondazione Comunista che in questo congresso nessuno fino ad ora abbia accennato alla portata politica perché di elezioni politiche si tratta
Delle elezioni della prossima settimana per l'Assemblea regionale siciliana
Nell'astensione riguarda l'obiettivo senz'altro storico di costruire in Italia una forza realmente anticapitalista e comunista
Personalmente ho attraversato tutta la storia della nuova sinistra
E posso dire che questo è il terzo tentativo di rifondare la sinistra italiana anticapitalista
Obiettivo iniziale ad esempio del Manifesto era quello di rifondare come molti dei conterà ricorderanno la sinistra italiana anticapitalista e ho partecipato a quell'impresa obiettivo di DP nel settantotto è stato lo stesso e non mi soffermo
L'obiettivo di oggi mi pare che sia più alla portata di mano a anche se con enormi difficoltà
Certo una cosa e chiara e bisogna dirla
Il comunismo non sono certo un simbolo né un nome né un pacchetto di tessere il comunismo come abbiamo scritto l'anno scorso nel manifesto del tesseramento e la democrazia proletaria
Ho quindi non sono stati compagni questi i motivi della mia astensione ma ben altri la fretta a mio avviso di costruire il partito che pure è necessario certo non voglio proporre in questa sede il discorso ingiusto a mio avviso del patto federativo proposto questa mattina
Dalla compagno del Molise bisognava farlo prima
Oggi il tempo urge sarebbe stata certamente un'esperienza più entusiasmante più coinvolgente ma non solo per noi di Democrazia proletaria ma a mio avviso anche dei compagni di Rifondazione uscire dal partito comunista
Nell'iniziativa politica e sociale concreta avremmo avuto la possibilità questa sì veramente processuale perché oggi ho l'impressione che il termine processo sia un termine un po'sia uno Minali Isma'sia un termine astratto avremmo avuto la possibilità di crescere assieme di lavorare assieme
Di rifondare assieme e di arrivare assieme alla costruzione innovata di un partito comunista nuovo libertario Autogestito adeguata ai tempi e agli interlocutori di oggi
Questo compagni non è più possibile ma vi sono a mio avviso delle responsabilità che in questo congresso bisogna pur dire
E sono le responsabilità precise del gruppo dirigente centrale di Democrazia proletaria cosa fare allora
E arrivo alla relazione introduttiva letta dal compagno Vinci a nome della segreteria diceva giustamente il compagno Barone che vince non può diventare il capro espiatorio e sono d'accordo per me
La relazione letta Da Vinci e la relazione della segreteria anche se con la soggettività del compagno vince
A me la relazione nella parte riguardanti i rapporti tra noi e Rifondazione Comunista è sembrata troppo notarile a mio avviso non ha evidenziato quello che l'altro comunismo della nuova sinistra
E di Democrazia proletaria non è vero forse in parte c'è anche questo ma non è vero
Nel nel complesso che abbiamo difficoltà di tipo psicologico non mi pare che le nostre esigenze interne pesino sulle perplessità
Dei compagni de e delle compagnie che non è che hanno delle perplessità sulla confluenza
Vi sono anche delle delle divergenze delle divergenze di fondo che molti compagni hanno qui illustrato e quindi non so dirlo da mai dannata Agnoletto per altri versi a Moscato eccetera ma questo giustamente ha detto mai tanto non è un dramma
Certo l'orizzonte anticapitalista
E comunista e la scelta di fare l'opposizione sono un grosso punto di partenza e su questo sono senz'altro d'accordo certe del movimento di Rifondazione Comunista dei compagni e nelle compagni in carne e ossa
Viene dalla grande esperienza del movimento vera italiano ma si porta dietro anche queste ovvio gli errori della più grande forza organizzata del movimento operaio italiano
Che è stato il Partito comunista prove rispetto agli errori del Partito Comunista Italiano noi siamo nati e nata la nuova sinistra che ha commesso anche sa degli errori
Ha avuto grandi intuizioni lo sappiamo è stato punto d'incontro dei grandi filoni del socialismo libertario
Del cristianesimo critico delle del comunismo è stato punto è stato a volo organizzativo come diceva il compagno Tosini di settori organizzati del mondo vera e non solo del mondo operaio ma pur avendo avuto queste grandi intuizioni
Ha spesso usato e questo dobbiamo e su questo dobbiamo forse fare
Una certa autocritica ha spesso usato il simbolismo e anche certa cultura del terzo internazionalismo
La grande innovazione ad esempio del congresso di Palermo
Sono stati l'individuazione della scelta autogestione Alia e la scelta della non violenza abbiamo discusso e l'abbiamo costruito tutta assieme certo alcuni compagni hanno steso le tesi sono d'accordo e sono stati nominati ma tutti abbiamo fatto il congresso di Palermo
E la scelta per esempio strategica della non violenza è stata a mio avviso per la prima volta una innovazione di respiro storico nella tradizione del movimento marxista e del movimento operaio italiano e cos'è tutto questo è vero allora non basta
Affermare come ha fatto il compagno vince che alcuni dirigenti hanno fatto delle rettifiche delle rivendicazioni ho apprezzato moltissimo l'intervento della compagna salvato tranne qualche ambiguità sulla forma partito ma il nuovo partito
Deve essere il partito non dichiarati
Via di Cossutta né di vinci e di Russo Spena deve essere il partito di tutti vorrei utilizzare un termine che ha utilizzato il compagno Preve qualche anno fa mi pare un'assemblea dei delegati e parlava della della Lega dei comunisti da un essere i comunisti lega gli anticapitalisti lega assieme a costruire questo il nuovo e nuovo partire bene fuori sempre discorso del processo quindi se il partito non è un un accorpamento dice di politici in questo senso
Ho apprezzato per un lato l'ottimismo che anche Miglio per alcuni versi dell'intervento del compagno Magri e l'esigenza che anche mia di un processo che sia veramente un processo costituente
Siamo in ritardo dicevo rispetto all'ipotesi federalista ma certo siamo in tempo
Per evitare per evitare che scorciatoie che in seguito potrebbero bloccarci ha ragione ma lì ci sono i motivi e le condizioni per costruire l'opposizione senza forzature organizzativi stile attraverso un processo costituente avverto agli anni di ferro
Non risponderemo con il gruppo d'acciaio ma risponderemo con la grande forza mobili da Trichet della lotta di classe innovata a mio avviso attraverso la non violenza
E compagni un'ultima cosa vorrei dire e mi avvio alla conclusione
Diverse compagne e compagni
Hanno accetta hanno accennato alla esigenza di fare attenzione alla quotidianità
E venuto da diversi interventi al Dindo intervento del compagno Preve dall'intervento del compagno mai tende il filosofo neonazista arriva febbre ne ha fatto il centro della propria elaborazione filosofica
Quello della quotidianità
E allora e allora compagni a proposito della la quotidianità per esempio riguarda il discorso della fila vuota di cui parlava il compagno mai tante ad e allora vorrei dire
Anche qui alla compagnia salvato che dice ho apprezzato le cose sulla rottura sul fatto che il partito tutto da costruire non deve essere prefabbricato ma non posso neanche accettare compagni che i compagni di Rifondazione Comunista vengono al congresso
De di Democrazia proletaria di Messina
E portino un formale saluto a nome dal partito comunista dicendo che i compagni di Democrazia proletaria saranno bene accetti in questo nuovo partito comunista che ancora assieme dobbiamo tutti costruire ed allora se questo è vero purtroppo la quotidianità in Sicilia compagni mi dice ben altro e dobbiamo tenerne conto se no facciamo discorsi abbastanza teorici abbiamo dovuto subire tutto sommato in maniera diversa nell'intera regione
Abbiamo dovuto subire una una violenza una imposizione non vi è stata ad esempio quell'apertura ai movimenti politici di massa che in Sicilia ci sono di cui spesso continuiamo a parlare
E laddove un confronto e qualche conclusione sia arrivato in alcune province siciliane è stata dura la grande alla grande apertura un'Italia e al grande sforzo che noi di Democrazia proletaria abbiamo fatto
C'è stata in coro c'è stata negata compagni in contrasto con qualsiasi principio
E quali Dario comunista una visibilità a cui avevamo diritto non foss'altro per ventitré anni di nuova sinistra in Sicilia
Nella quale nel in ventitré anni in cui noi abbiamo fatto l'opposizione quando gli altri facevano parte autonomistici e patti fra i produttori quando altri accettavano di fatto la militarizzazione dell'isola legittimando la NATO e criticando come utopistico il discorso nostro del disarmo unilaterale
Ecco vi sono anche vi sono anche delle divergenze si sono arrivato alla conclusione vi sono delle divergenze che dobbiamo mettere in evidenza il compagno Garavini in fondo ha detto stamattina anche se non l'ha espresso in maniera esplicita qual è la situazione dei compagni di Rifondazione delle fondazioni in Sicilia e allora il dissenso bisogna dirlo dice a un compagno di Messina che ha partecipato all'incontro all'incontro di Milano sono a sinistra che Geymonat diceva be'bisogna vera amicizia e sincerità
E le cose bisogna dirle come le pensiamo e come effettivamente sono non possiamo condividere e concludo compagni lavori g Apologia per esempio dell'abusivismo
E il modello del sindaco monello per esempio dell'ex PC di vittoria
Per quanto riguarda e cose contenute nel volo Antone programmatico di Rifondazione per le prossime elezioni regionali
Non possiamo accettare che il nuovo partito sia quello che deve sostenere la piccola e media impresa e il giusto profitto dell'impresa
Deve essere il partito dei lavoratori dipendenti lo diceva anche breve nel bollettino deve essere il partito degli emarginati risultati mi parlava il compagno rischia non possiamo condividere il fatto di considerare per esempio la mafia come come conseguenza dell'arretratezza mentre la fa la mafia e la forma specifica che esprime in Sicilia che esprime Ticino il capitalismo e ho concluso
Né possiamo accettare il fatto che il partito come scritto nel volant alone
Comunista dato agli atti a Berlinguer resta del partito sempre critico nei confronti dei Paesi dell'Est perché sarebbe un falso un falso storico
E allora
Non possiamo per esempio tacere suo opere pubbliche che indicano un certo modello di sviluppo come il ponte sullo stretto di Messina ecco queste la quotidianità con la quale dobbiamo confrontarci
Noi come compagni di democrazia proletaria siciliana siamo disponibile mi dispiace che non vi sia il compagno Garavini ad un confronto totale in Sicilia a partire dall'incontro con credo sulle iniziative politiche da fare ancora non abbiamo parlato di politica purtroppo vi è stato l'intermezzo delle elezioni nelle quali la fibrillazione come sapete c'è dappertutto noi ecco io in questo senso
Sono
Sono ottimista ma questo fare queste cose significa rifondare non farle
E rifondare assieme non farle significa che alcuni soltanto potranno potranno continuare ecco io voglio ancora voglio ancora tentare e con forse prevale in questo momento in me
L'ottimismo della volontà ma non so fino a quando riuscirò ancora attentare
Prima di dare la parola al prossimo intervento che avevamo chiamato che Paolo Ferrero
Devo dare due comunicazioni alla congresso la prima riguarda la questione dell'associazione culturale di area che è stata decisa dalla direzione nazionale
I DP prima di questo congresso né è stato parlato in alcuni interventi heavy anche una mozione d'ordine firmata da Targetti Vizioli Sansone
E l'ultima firma non la capisco
Che leggo ed è la seguente e la direzione nazionale di DP ha discusso e deciso poche ore prima dell'inizio del congresso
Della formazione di un associazione dare a e di un comitato promotore che dovrebbe moderne i primi passi
I sottoscritti valutato che nessuna informazione è stata finora trasmesse ai congressisti merito
E ribadendo la sovranità del congresso anche alla luce del fatto che si profila essere l'ultimo dei congressi di DP
Chiedono che sia data un'informativa sulla questione che per rilevanza e implicando direttamente il corpo stesso dei militanti di DP deve essere discussa nella istanza congressuale nell'ambito dei suoi lavori
Rispetto a questa mozione d'ordine comunico che domani mattina
Un membro della direzione della segreteria che avevano seguito in modo particolare questa questione dell'associazione svolgerà una informazione al congresso domani mattina
Prima dalla conclusione prima dell'inizio della fase conclusiva dei lavori delle mozioni delle mozioni conclusive
La seconda comunicazione devo fare la seguente un gruppo di militanti sindacali ha presentato questa comunicazione da fare il congresso che è un appello che ora leggo
Per alla manifestazione del ventinove di giugno e sulla quale qui fuori si raccolgono altre firme di coloro che volessero firmare perché poi questa comunicazione questo appello
Di partecipazione sarà poi diffuso alla stampa firmata da alcuni militanti non li leggo tutti LN anche perché non c'è l'eco tutte le firme Aquilino Rutigliano Costantino Doni Viselli Stroppa Nasi
Ed altri
Dice i sottoscritti militanti sindacali della CGIL che hanno sostenuto nell'attuale dibattito congressuale la mozione essere sindacato ritengono fondamentale che l'opposizione la manovra contro i lavoratori i pensionati e gli strati subalterni
Sferrata dal Governo e padronato con la trattativa di giugno debba assumere la caratteristica di una mobilitazione di massa
La mancata consultazione dei lavoratori sulle questioni oggetto della manovra e le disponibilità più volte manifestate di accettazione dei sacrifici da parte delle direzioni confederali
Pone la necessità di costruire la più vasta opposizione possibile
In questo senso riteniamo che la manifestazione nazionale indetta dal Movimento per la Rifondazione Comunista il ventinove giugno a Milano costituisca un primo momento in direzione di la ricostruzione di un'opposizione di classe nel nostro Paese
Per questo invitiamo tutti i lavoratori a partecipare e a mobilitarsi per la riuscita di questa manifestazione seguono le firme che ho detto ripeto qui fuori chi volesse aggiungere le proprie firme a questo appello può farlo
La parola allora Paolo Ferrero o se c'è della direzione nazionale
Non c'è e qui c'è un problema allora perché alcuni compagni che ora vengono nell'elenco degli iscritti probabilmente sono in questo momento impegnati
Nelle Commissioni per cui dovremo tenerne conto e ne abbiamo già mandato un avviso affinché magari a turno si liberino per poter intervenire però credo che questi non possono essere depennati ovviamente perché la motivazione della loro assenza quella che ho detto Pds richiamerò uno dietro l'altro se ci hanno ci sono nessuno allora passiamo ad altri perché il e allora
Così possiamo dare la parola Marida Bolognesi dalla direzione nazionale che mi risulta invece essere presente
O sbaglio
Ora anche lei impegnata anche lei allora Mimmo Cosentino della frazione di Catania è presente
Allora la parola mimo Cosentino e si prepara si prepari Turigliatto della direzione nazionale
Compagni
Il sedici giugno si voterà in Sicilia per il nuovo dell'Assemblea regionale siciliana
è una scadenza su cui poi molti puntano l'attenzione
Certamente non servirà a misurare quanto in termini di voti si sposterà a sinistra o a destra
Quando puntare invece l'attenzione su quanto sta avvenendo su quanto è avvenuto in Sicilia su quando avverrà in Sicilia nei prossimi anni
Non dando per la centralità di questa Regione quando perché la Sicilia è stata finora laboratorio politico che ha anticipato soluzioni politiche nazionali
E infatti in Sicilia che si è giocato per prima il famoso patto autonomistico
Quella forma specifica di unità fra Democrazia cristiana e Partito comunista quando allora in Sicilia era segretario del partito comunista siciliano Achille Occhetto
Ad anticipare una alleanza che poi diventò di fatto alleanza nazionale la famosa unità nazionale
Del governo Andreotti
E poi ancora in Sicilia si è giocato quel patto tra produttori negli anni ottanta cioè a dire tra i lavoratori e l'imprenditoria mafiosa
Tra il proletariato e i Cavalieri del lavoro in odore di mafia un patto tra produttori sponsorizzato nel congresso regionale della CGIL nei primi anni ottanta
Perché voglio ricordare questo
Perché in Sicilia si sta preparando è già in atto quella riforma istituzionale che domani per esempio con il referendum vedete uno dei passaggi fondamentali alla Seconda Repubblica
Perché in Sicilia in questi anni di fatto si è praticata la modifica alle regole democratiche della partecipazione popolare
Alla vita pubblica al controllo della popolazione sulla gestione pubblica attraverso la personalizzazione dalla battaglia politica
In Sicilia infatti prima si è scelta la via giudiziaria nella lotta alla mafia con il concorso di tutta la sinistra
Con il sostegno a Falcone il quale prima assolto i politici poi assolto gli imprenditori mafiosi e adesso probabilmente attraverso il suoi colleghi dalla magistratura finirà per assolvere anche agli stessi criminali mafiosi d'altronde lo stesso arcivescovo Bommarito nelle interviste basti leggere l'Europeo di qualche mese addietro dice che bisogna perdonare lo stesso Nitto Santapaola
E in Sicilia la domanda di rinnovamento che larghe fasce della popolazione hanno posto con forza rispetto a un sistema politico un sistema dei partiti decotto è stato canalizzato sul sulla personalizzazione sul carisma o di Leoluca Orlando o dell'ex sindaco di Catania Enzo Bianco
Di fatto tutta la battaglia del cambiamento tutta la battaglia contro la nuova forma di oppressione dei ceti popolari che si è espressa una grande distribuzione delle risorse a favore dell'imprenditoria mafiosa è stata di fatto giocata su un terreno politicista che ha legittimato un nuovo gruppo dirigente a livello regionale siciliana
Che non ha portato alle modifiche delle condizioni di vita della gente ma appunto è servita oscurare i veri motivi dello scontro sociale e politico
E così abbiamo avuto il consenso a Orlando abbiamo avuto il consenso al bianco ciò dire all'uomo della grande finanza del Nord in Sicilia c'è un uomo di De Benedetti e Nieri
Così abbiamo avuto la fine di quelle grandi battaglie che negli anni Ottanta hanno segnato la primavera palermitana e siciliana
Questa personalizzazione dello scontro politico questa scelta di fatto dell'uninominale Italia è stata più praticata da tutta la sinistra quella che oggi si chiama Partito democratico della sinistra porrete Orlandi Anna e che è quella che l'altro ieri o ieri si chiamava Partito Comunista tutto il partito comunista quello che è uscito per fare Rifondazione Comunista anche esso attraverso i suoi esponenti pienamente implicato nei peggiori casi di consociativismo
E contro alcuni di questi abbiamo dovuto fare la battaglia politica fino in fondo politica e morale perché alcuni di questi personaggi non venissero messi in lista in questa scadenza elettorale
Da qui che cosa ne consegue da qui ne consegue che oggi una battaglia politica
Di rimangio di speranza
Di cambiamento anti capitalistico non si può opporre sul terreno dell'ideologismo non si può opporre solo nei termini dell'unità dei comunisti i comunisti non sono una cosa indistinta
Vi sono differenze che si sono segnati sul terreno della pratica sociale che in movimento il movimento per la pace il movimento contro la mafia i i Mall movimento dei disoccupati i movimenti che in questi anni hanno segnato la vita di questa Regione senso che hanno espresso questa onda di cambiamento rischiano oggi di essere tagliati fuori
Da a dall'appiattimento appunto sul terreno ideologico non a caso alla trattativa con i compagni di Rifondazione Comunista per costruire queste liste dal basso ci siamo sentiti dire che i movimenti non contano un tubo che i movimenti non esistano
Ci siamo sentiti dire che non si può andare alle manifestazioni di sostegno di solidarietà con il popolo punto perché i curdi sono finanziati dagli americani
Ci siamo sentiti dire che lui addirittura si è tentato di espellere quei compagni dell'ex FGCI il giovane di Rifondazione Comunista che con i compagni DP
Tendano appunto di ricostruire una battaglia politica dal basso nell'iniziativa sociale che sono stati addirittura minacciati di espulsione
E non a caso allora il problema è come è stato detto da molti compagni di rispondere con la doppiezza togliattiana
Perché nei documenti nelle assemblee del Palais urne congressi come ha fatto Garavini stamattina qui si dice una cosa e poi se ne pratica un'altra certo io ho apprezzato per quando mi riguarda gran parte dei passaggi politici sofferente
Dei passaggi politici dell'intervento di Sergio Garavini ma se c'è una cosa che io non accetto per quando mi riguarda e che segnerà
La mia decisione personale di aderire o meno alla nuova formazione che si sta costruendo e che non si dica con chiarezza quale forma partito dobbiamo costruire Sala forma partita è quella per cui Lucio Libertini il ventotto aprile scrive a un comunicato che si costruiscono liste dal basso con i movimenti di opposizione
E il giorno dopo smentisce questo comunicato se è questa la forma partito compagni io credo che noi non possiamo starci con personaggi che sono l'espressione del peggiore stalinismo e del peggior opportunismo
Se la forma partito compare è quella per cui un programma viene costruito assieme da tutti i compagni espressi dalle assemblee regionali assieme di Rifondazione Comunista di Democrazia proletaria al momento di mandarlo in stampa
A Roma i dirigenti nazionali di Rifondazione Comunista lo stravolgono
Lo mettiamo nel cassetto
E lei riscrivono un altro in cui i punti fondamentali del programma sono e la battaglia per lo sviluppo il sostegno alla piccola e media impresa reinserimento della Sicilia nel mercato europeo invece che è un ruolo della Sicilia di solidarietà con i popoli del del sud del mondo con bagni se sei Cuesta
La nuova forma partito su questo non possiamo assolutamente essere d'accordo
Perché è questo il nodo con Bach
Che vi è una pratica politica che nasce solo dalle lotte del movimento e su cui non possiamo noi valuteremo segnano rottura rispetto al passato
Allora partire da questo vi sono decine di compagni che sono interessati a ricostruire una forza comuniste anticapitalista in Italia vi sono associazioni movimenti che guardano con speranza tutto ciò
Ma la gente non ha bisogno di salvagenti allora questa è una scommessa che vale per tutti dipende dalla responsabilità di ognuno a partire dai dirigenti di Democrazia proletaria di non spendere un patrimonio per cui in tanti in questi quindici anni abbiamo lottato
Grazie la parola parola a Franco Turigliatto della direzione nazionale si prepara Sergio Cucci della federazione di Milano
Ma io credo che partecipare a Rifondazione al movimento di re della rifondazione comunista sia una cosa giusta e saggia
I compagni e le compagne di Rifondazione hanno fatto una scelta politica soggettiva difficile e coraggiosa rompendo e così hanno offerto a se stessi
Una possibilità
è una chance storica
Irripetibile nel contesto estremamente difficile nel quale ci troviamo
Ma l'hanno offerto anche a noi
Hanno offerto a noi un'occasione fondamentale per poter partecipare a questo processo
Per contribuire cui ruolo attivo dinamiche propositivo a questa sfida difficile a cui faceva riferimento questa mattina il compagno Garavini ricostruire un progetto anticapitalista nel nostro Paese ricostruire a cominciare da subito pur coi suoi tempi con le difficoltà che comporta una forza comunista e democratica nel nostro Paese
Che cosa ci unisce a questi compagni a queste compagna questi compagni con cui ci accendiamo in intanto prendere un cammino comune io credo quattro cose primo
La comunanza la comunità di una visione di una volontà di una idealità di liberazione complessiva delle classi subalterne delle donne e degli uomini
Questo è il primo elemento un secondo elemento è la volontà di ricostruire nel nostro Paese un progetto anti capitalistico
La terza cosa è la convinzione occorre ripartire in primo luogo ricostruendo un movimento di massa è un'opposizione e ci sono anche delle convergenze politiche già significative verificate nell'azione
La quarta cosa la convinzione che un progetto politico oggi di ricostruzione di un'opposizione
è una cosa che ha due tasselli è la ricostruzione di una parte di un movimento di massa il lavoro per costruire un movimento di massa
Ma dall'altra parte e dare anche forza concretezza aggregazione costruendo un partito politico
Questo ci unifica e questo ci dice ci paese era abbastanza speranzosi di poter intraprendere positivamente vittoriosamente rispetta i nostri fini il cammino comune
E credo che da questo punto di vista ci abbastanza per dire dobbiamo cominciare da subito non dobbiamo porre altro ostacolo perdere altro tempo dobbiamo cominciare da domani da lunedì e a novembre deve sorgere
Il partito nuovo
Anche se e aggiungo subito detto questo una cosa e l'urgenza di costruire immediatamente uno strumento politico l'altra cosa è il livello di capacità di definizione politica e strategica
Che questo partito potrà avere già a novembre che invece è un processo
Molto più lungo molto più complesso che attiene esattamente a quella concezione di Rifondazione Comunista
Ovvero sia ripensare complessivamente il Progetto strategico della trasformazione socialista nei Paesi capitalistici avanzati in un Paese come l'Italia
E ora credo che ci sia un incomprensioni o perlomeno non so un equivoco con quei compagni
E quelle compagne che quei compagni che diciamo hanno polemizzato Congo le preoccupazioni che hanno avuti invece altri compagni altri compagni di dire
A noi ci pare che questi quattro elementi che ho imparato prima siano già parecchio pesanti
Dal punto di vista della convergenza politica senza bisogno di aggiungere che già oggi c'è invece una visione comune di ordine politico-strategica e quindi globali esattamente su questi compiti della trasformazione alcuni compagni anche l'hanno detto se diciamo non si accetta questa idea di una convergenza già così complessive così globale come è possibile stare insieme agli altri con compagno io credo che questo modo di vedere assolutamente riduttivo ma soprattutto ai implicita implicita una concezione riduttiva
Del problema della rifondazione comunista infatti proprio perché parliamo di Rifondazione Comunista
Il processo la bella ridefinizione strategica è un processo molto più complessa e molto più lungo che va al di là di domani o di novembre che prenderà del tempo che comporterà
Per ridarci questo progetto strategico lavoro tempo verifica delle esperienze confronto scontro esattamente il contrario di operazioni raffazzonate raffazzonate di assemblaggio politico e su questo voglio fare un esempio molto concreto secondo me qual è l'approccio che noi con la nostra esperienza di Democrazia proletaria con le nostre acquisizioni possiamo dare come possiamo approcciarci nel lavorare nel partecipare alla costruzione del movimento di Rifondazione comunista
Noi abbiamo credo che voteremo qui abbiamo per questo stesso congresso proposto un documento abbastanza corposo c'è una parte in cui la parte quarta se non vado errato sei sedi in questo momento non ho un vuoto di memoria del del del testo una parte quarti in cui è sintetizzata
Le esperienze secondo noi più positive cioè il bilancio le riflessioni che noi abbiamo fatto dal punto di vista strategico dei movimenti di lotta e di mobilitazione dell'autorganizzazione delle masse nel corso degli ultimi vent'anni
Non è questo per noi è una prima ipotesi parziale incerto valida noi partiamo dal punto di vista io credo perché se no non è più una un approccio materialista che siamo abbastanza convinti che sia relativamente valida il tempo lo dirà il confronto con gli altri lo diranno lo verificheranno noi questa prima ipotesi di giudizio e di sintesi e di proposta politica su come ricostruire un movimento di massa sulla sua valenza rispetto allo Stato
Sulla forza sulle tematiche del controllo dell'autorganizzazione popolare operaia abbiamo riflettuto la forniamo all'attenzione delle compagnie dei compagni con cui andiamo a lavorare
Convinti
Che può essere giusta abbastanza convinti che è una prima sì a a una prima approssimazione abbastanza valida disposte a cambiarla è disposta assolutamente a confrontarci
Con altre proposte con altre riflessioni che i compagni ci hanno ci hanno ci hanno fatto ma questo a me pare esattamente un modo propositivo non passivo in cui effettivamente quando si dice che vogliamo mettere il patrimonio di Democrazia proletaria cioè le nostre acquisizioni in valori lo facciamo lo facciamo in questo modo con una linda convinzione con una certa convinzione che alcune cose che abbiamo lavorato elaborato non sono da buttar via ma forse sono da prendere in considerazione
E qui mi permetti immediatamente di dire dato che diciamo così ci sono state anche polemiche più o meno corrette più o meno maliziose inserì congresso in sede di
Di corridoi di dibattiti peraltro più che legittimi tre compagni dire come io vedo il mio modo di essere dentro Rifondazione Comunista
Io vado in Rifondazione comunista per costruire questa organizzazione
Per costruiva a sfondo perché è una partita politica difficile perdere su questo terreno vorrebbe dire perdere effettivamente una carta storica ci vado con la convinzione profonda che è possibile oggi
Ipotizzare realmente costruire realmente un'alternativa politica comunista nel nostro Paese e sono convinto che c'è oggi un contesto una disponibilità a una volontà di tutti i compagni e le compagne
Che è il clima migliore per cominciare a fare questo per discutere fraternamente per superare le difficoltà che via via potranno sicuramente porti
Che rapporto sta con questo diciamo così questa volontà di costruzione col problema
Del diciamo della affermazione o del mettere in campo cercare di far valere una serie di idee una serie di proposte di cui io sono convinto poi gli altri possono con convincermi che invece sbaglia
Si tratta forse di fare una battaglia quanto contro qualche altro compagno o compagna io credo di no
Alcuni ci sono stati i rimproveri diciamo ad altri compagni dire poi diciamo volete scontrarmi con Tizio con Caio eccetera io non lo so con chi converge euro all'interno di Rifondazione Comunista se con tutti i suoi né cose
Un alcuni su un corpo più grosso di pensiero politico di cento quel che io voglio fare almeno mi pare giusto fare
E metterà a disposizione di tutte le compagne e compagni come arricchimento non permettere qualcuno diciamo così con le spalle al muro ma come arricchimento
Una serie di contenuti idee proposte che ritengo validi
Pronta anche qui ad accettare assolutamente a ricevere nello stesso tempo e a discutere fraternamente insieme
Ma in quei se no che senso ha cioè solo in questo modo positivo effettivamente che delle nostre esperienze
Sì è solo postume essere valide diventino patrimonio degli altri e nello stesso tempo che esperienze di altri possono effettivamente rientrare nella definizione di un concezione strategica più ampia e più complessa questo è il mio modo di essere e di pensare di lavorare all'interno di Rifondazione comunista e vengo all'ultima questione
Come sarà la dialettica politica all'interno di questo partito nuovo
Io credo che alcune cose sono dette
E non nell'emendamento della compagnia degli Annali emendamento della compagnia ed Eliana
Non sostituisce tutto il capitolo cinque lascia alcuni paragrafi finali in particolare un paragrafo molto buono molto buono potato quindi diciamo in modo estremamente uni unitario sulla dialettica interno al nuovo partito sul dibattito all'interno del nuovo partito
Io credo che ci bisognerà tener conto di due cose uno
C'è la storia le posizioni Teolo linee teoriche le posizioni teoriche di ciascuno di noi che vanno rispettate ma vanno rispettate tutte tutte quante vanno rispettate
Esattamente tutte prese in considerazioni valutati e queste non potranno essere cancellate da un giorno all'altro perché c'è un elemento di trascinamento nella vita politica di ciascuno di noi
C'è poi evidentemente l'altro aspetto che si combina con queste seconde ovviamente decisivo dal punto di vista della dialettica politica che i fatti delle nuova situazione politica sociali italiani internazionale
Comporteranno una complessità così enorme di problemi politici per cui è cieco chi pensa che sia possibile immediatamente aveva delle sintesi politiche l'unitarietà di tutte le posizioni ci saranno piattaforme idee proposte
Che andranno confrontati dialetticamente con possibilità di espressioni individuale e collettiva ma Cuesta è la sfida politica di costruire un partito veramente comunista e democratico
Grazie a Turigliatto alla parola Sergio Cucci della federazione di Milano
E si prepara a Ciriaco Davoli della federazione di Nuoro
Ho deciso di intervenire anche io in questo dibattito pur non avendo mai parlato prima d'ora ad un'assise nazionale
Perché mi pare che pur essendo la stragrande maggioranza di noi convinta ormai della giustezza della scelta che ci accingiamo a compiere
Mi pare ma anche qui dentro quel clima ideale che secondo me dovrebbe accompagnare chi come noi decide di intraprendere un'impresa sicuramente difficile ma nello stesso tempo secondo me grande e perché no anche affascinanti
In un mondo in cui tutto va a destra in cui tutti abiurano il comunismo noi abbiamo l'ambizione di creare un nuovo grande partito comunista
Io credo che questi tredici anni di vita di Democrazia proletaria almeno per me ma per molti altri anche siano stati lasciatemelo dire bellissimi nonostante tutto e straordinari ed abbiano coinvolto ognuno di noi in maniera totale
Stamane a colazione un compagno diceva che la differenza tra noi e gli altri che fanno politica
è data dal fatto che noi la facciamo con passione e diceva addirittura divertendoci
Forse un po'esagerato dire che ci divertiamo ma comunque qualcosa di vero c'è
Come però c'è sempre stato il fatto che alcune nostre idee alcune nostre intuizioni potevamo realizzarle e a realizzarle in un certo modo negli anni ottanta perché ne negli anni ottanta il nostro era principalmente un discorso di resistenza ce lo siamo detti più volte
Oggi
Oltre lasciatemi usare questo termine goliardici nel senso più positivo del termine
E da qui dunque posso capire certe tristezza emersa dal dibattito ma credo che nonostante tutto dovrebbe invece prevalere se non addirittura un grande entusiasmo almeno una dimostrazione di forza e di ottimismo
Probabilmente alcuni compagni secondo me annebbiati dai sentimenti e dall'emotività non colgono la grandezza della nostra impresa ed il fatto che noi non andremo a questi impresa sotto altre spoglie
Lunedì dopo questo congresso
Saremo sempre noi sono che avremmo accettato di partecipare ad una cosa più grande di DP ad una cosa che volenti o nolenti da più speranza di di più
Analizzando il cosiddetto stato di cose presenti con metodo il più possibile marxista
è ovvia l'ineluttabilità della costruzione di un nuovo partito comunista dell'acqua nostra confluenza in questo processo
Per le cose dette sia da Vinci nella relazione sia da molti altri compagni sia per le ragioni che escono dai compagni che le propongono come dubbi
E che non si accorgono invece che proprio il nostro essere demo proletari il nostro patrimonio sono indispensabili per il nuovo partito senza di queste il nuovo partito non sarà questo significa portare nel confronto le nostre idee le nostre analisi le nostre intuizioni e le nostre ricerche noi stessi insomma portare tutto ciò in un confronto aperto tre uguali
E poi parliamoci chiaro anche noi da tempo come partito nel suo complesso non siamo stati più del mostro e nell'organizzazione delle lotte tra la gente nell'organizzare partecipazione diretta senza deleghe e senza troppi istituzionali ismi
Io credo che dietro ha dei dubbi più che legittimi in realtà denunciando il pericolo di un nuovo partito verticistico istituzionali sta insomma vecchio temo vi sia la mancanza di assunzione di responsabilità nel contrastare eventualmente un tale progetto temo che questi compagni non vogliono denunciare il pericolo ma siano già certi che ciò inevitabilmente sarà così
Io dico invece che non è proprio possibile che ciò avvenga
Direi che un tale partito siffatto vertici istituzionali e sta eccetera è completamente inutile alla causa dei lavoratori direi che ormai sarebbe completamente contro le esigenze di bisogni delle classi oggi subalterne
La dimostrazione di ciò è data per esempio dalla storia dei paesi cosiddetti a socialismo reale e proprio dalla fine di questi ed alla fine del Partito Comunista Italiano
Ma queste lettere a queste cose compagni e le compagne provenienti dal pc lo sanno bene
Sono costretti a saperlo bene perché se non si costruirà un partito introdotto tra la gente tra i movimenti con delle analisi e delle progettualità che nascano realmente dal basso non nascerà un partito ma una Bortot o al massimo una brutta copia degli altri partiti
E io ho la certezza che i compagni provenienti dal pc queste cose le sanno o invece il dubbio che alcuni di noi stiamo diventando un po'troppo fatta gli stili
Io credo poiché non si possono accusare i compagni che sono straconvinto di confluire subito in Rifondazione di avere messo da parte una fetta del nostro ma patrimonio di avere autocensurato a Milano qualcuno ha usato questo termine DP nel confronto con Rifondazione
Le battaglie sociali con i giovani dei centri sociali per obiettivi ambientalisti contro le leggi repressive sulla droga con le categorie disagiate eccetera eccetera le abbiamo fatte tutti e non credo ci sia qualcuno di noi che abbia la minima intenzione di rinunciarvi
Il mio modo di fare politica come demo proletario in una di più i comuni sta ma anche sandinista eccetera
Me lo porterò tutto dentro Rifondazione ed entro il confronto che ne nascerà
Finora ho seguito il percorso io personalmente di Rifondazione in tre modi nel circolo di zona Milano duecento iscritti di cui il trenta per cento medi di penne provenienti dal pc con una ventina di compagni al di sotto dei venticinque anni mai visti prima
Dicevo nessun circolo di zona sul posto di lavoro in parte con interventi fuori anche dalla CGIL con vi garantisco pochissime forze trainanti per ora ma grossi risultati e di consenso di mobilitazione
Ecco le iniziative estive centrali di DP Del Gobbo convegno del Piccolo Teatro
Ebbene ovunque io sono rimasto stupito dell'entusiasmo e della voglia di opposizione dei compagni provenienti dal pc
A volte noi ci presentavamo con fare guardingo per studiare con chi avevano a che fare e darci superavano a sinistra sia come autocritica storica politica sul PC sia a volte come analisi e proposte sul presente a volte e dovreste vedere il loro stupore almeno da noi quando ci ascoltano davvero per la prima volta liberi dai condizionamenti dell'unità il giornale o dei loro menzogne agli ex dirigenti
Il loro concordare sull'uscita dell'Italia dalla NATO sulla condanna dell'istituzione a Lesmo solo bisogno dell'opposizione addirittura sulla deriva sindacale in corso
E questo solo parte dei centocinquanta mila finora iscritti
Certo c'è anche sicuramente qualche burocrate sindacale o istituzionale che non la pensa esattamente così ma vi garantisco il consenso di questi signori è sempre più in calando
E allora compagni sa abbiano imparato le lezioni del passato
E se riteniamo utile una volta tanto far prevalere ciò che unisce i comunisti e non far prevalere ciò che ci divide
E del resto non mi sembra che anche noi siamo esenti da divergenze o vogliamo dire dimenticare le divergenze tra molti di voi sul sindacato starne dentro o fuori
Sui giovani dei centri sociali su questioni di politica estera tipo Orso Cuba o altro
Eppure non ci siamo spaccati ne ha fatto politica insieme
Dicevo quindi se decidiamo di far prevalere ciò che ci unisce facciamo in modo che questo nostro congresso non sia un funerale
Ma sia il congresso del primo contributo delle compagne e compagni di Pia costruzione del nuovo partito comunista
Analizziamo gli errori e difetti ma tiriamo fuori tutte le nostre qualità il valore delle nostre intese intuizioni dalle nostre idee delle nostre analisi nel nostro modo di essere e di vedere la vita
E da lunedì tutti cominciamo a lavorare per costruire il nuovo partito che consentitemi di ripetere tra le molte cose di cui ha obbligatoriamente bisogno ce n'è uno in particolare che ne Cossutta né nessun altro
Potrà impedire pena il suicidio del partito stesso c'è bisogno di tutte le compagnie e tutti i compagni di di più
E permettetemi di concludere con una battuta che può apparire del retorica
Ma che invece dovrebbe essere in ognuno di noi e io credo che lo sia
Le compagne e compagni di DP sono stati siamo stati nel nostro piccolo una cosa grande
E siccome lo siamo ancora porteremo la nostra grandezza nel nuovo partito comunista
Grazie a Sergio nel suo commosso intervento
Ora la parola Ciriaco Davoli di Nuoro si prepara Marida Bolognesi della segreteria nazionale di Democrazia proletaria
Alla compagnia cercherò di essere breve
Siamo ancora capaci comunque di emozionarci è un segno positivo
L'opinionista raccontando la storia dei compagni di Nuoro
La storia dei compagni che hanno formato la lista di DP
La chiamo lista di DP
Dopo tante difficoltà e tanti ostacoli che ci sono stati frapposti dalla dirigenza di Democrazia proletaria questo è un errore che Dpa ha fatto nello strip conferma
Come sapete forse tutti non lo sanno i compagni di nomi sono staccati dalla DP sarda partito federato ADP italiana per tanti motivi che non sto qui a ripetere e che sarebbe sicuramente noioso per molti di voi conoscete la situazione
Abbiamo iniziato una battaglia nei confronti dei dirigenti nazionali di picco
Perché volevamo la tessera di DP
Perché uscendo da Db sarda volevamo rimanere demo proletarie son passati due anni compare documenti su documenti lettere su lettere appelli su appelli fino a quando alla fine un mese fa
Un mese fa
Sì è stata data l'autorizzazione a rischi identici a Democrazia proletaria
E noi partecipiamo oggi all'ultimo congresso di DP partecipiamo allo scioglimento di di prima
Comunque ci siamo stati
Però abbiamo tenuto compagni
Un anno fa il simbolo di di PIL per partecipare alle elezioni comunali di Milano
Ebbene
Noi siamo riusciti a formare una lista che ha aggregato diverse esperienze politiche che è riuscita a mettere insieme compagni democrazia proletaria compagni ex partito comunista italiano ex FGCI cani sciolti ambientaliste siamo riusciti a costruire un'aggregazione che può sembrare eterogenea ma comunque aveva elementi in comune aveva elementi di omogeneità
Abbia avuto un grosso risultato compagno abbia raggiunto il tre per cento e a Nuoro oggi esiste un compagno di Democrazia proletaria in consiglio comunale
Questa esperienza per noi è stata una esperienza di Rifondazione reale e concreto è stata un'esperienza di Rifondazione per preparare una forza comunista e anticapitalista
E oggi
Anzi a marzo è stato molto facile compagni per la lista di DP costituirsi trasformarsi in un circolo di Rifondazione Comunista
Un circolo di Rifondazione Comunista che ha queste diversità che a queste culture diverse e che sta lavorando molto molto molto bene con risultati apprezzabili
Ci sono dei problemi evidentemente ci mancherebbe altro compagna anche noi
Ci scontriamo via Nuoro con un certo burocratico proveniente dal Partito comunista italiano però accettiamo la battaglia siamo andati a discutere con loro abbiamo partecipato a numerose assemblee e ci siamo fatti conoscere
Dai compagni
Del partito comunista dai compagni di base del Partito Comunista Italiano
Ne siamo convinti compagni che con tutto quello che è successo in questi ultimi due anni non potrà nasce un nuovo partito no scusate in un nuovo il vecchio Partito comunista italiano perché le condizioni politiche sono diverse
Io capisco benissimo i compagni che hanno espresso qui tanti dubbi tante perplessità che hanno detto con chiarezza alcuni di noi che probabilmente non entreranno e non vorranno far parte di questo processo di Rifondazione Comunista però voglio ricordare una cosa compagno
Noi non abbiamo sostanzialmente e politicamente alternative
Non possiamo far finta che in questi ultimi due anni non sia successo nulla non possiamo far finta che regimi dell'Est sono caduti come stato di cartapesta non possiamo far finta che non si sia che non ci sia stata la guerra del Golfo non possiamo far finta che il Partito comunista si sia sciolto non possiamo far finta che oggi c'è in atto una restaurazione un progetto autoritario di cui cappi chiamiamoli così sono Craxi è Francesco Cossiga
E a proposito di Francesco Cossiga io da sardo non da ex saldo come l'ha definito il compagno Luigi Pintor dico che Franco Calamida ha fatto bene a chiedere le dimissioni nella tribuna referenti
Ok
Io credo compagnie che e finisco subito perché non voglio rubare spazio credo che lo deve avere il coraggio di utilizzare di spendere politicamente al di là dei sentimentalismi tutta la nostra progettualità tutta la nostra intelligenza e tutte le altre esperienze e che lo dobbiamo essere convinti che siamo nel giusto ma convinti anche che sarà una battaglia dura e difficile però abbiamo il dovere di metano fino grazie
La parola
A Marida Bolognesi dalla segreteria nazionale un attimo Marida devo dare una comunicazione sono attesi in segreteria la commissione politica un giovane dalla terrazza di Palermo e uno della frazione di Bologna perché vi sono alcuni problemi su un emendamento sulla parte che riguarda i giovani ricordo ancora
Ai delegati che sono da presentare questa sera eventuali nuovi emendamenti Aletti dai documento congressuale oltre a quelli naturalmente già discussi presentati nei congressi di federazione
La parola Marida
Ma io credo che forse avremmo avuto bisogno di più tempo di quello che la politica la storia ci hanno dato oggi per parlare con tante compagne e compagni e dentro e fuori democrazia proletaria che vivono in parte con una contraddizione
Il fatto che noi chiediamo oggi per avviare un processo di ripensamento e ridefinizione di forme organizzate
Per dare cioè concretezza l'attualità di una prospettiva comunista superare quel poco o tanto che in questi anni dipende dai punti di vista evidentemente siamo riusciti a costruire controcorrente e spesso in solitudine proprio in questa stessa direzione
Cioè Democrazia proletaria stesse io credo al contrario che sia proprio questa scelta che forse avrei desiderato in un congresso più carico di fierezza e di combattività
Che si colloca dal mio punto di vista una nuova coerente tappa di un cammino che tanti compagni e tanti compagni hanno intrapreso durante tutti questi anni che ha visto assumere nel settantotto un compito di falsi e coraggioso e difficile di tenuta
Che ci vede oggi in questo congresso quello che è stato definito da tanti interventi un passaggio drammatico nuovo storico ma anche che dispiega grandi potenzialità
Che ci vede appunto definire per noi nuovi compiti
Credo che siamo chiamati dalla fase storica prima ancora che dalla nostra stessa razionalità una volontà politica ad una verifica ad un reinvestimento del nostro bagaglio di idealità e militanza dentro una nuova situazione e nuove necessità
E questa la proposta di confluenza del processo fondativo di un nuovo partito ed è fatta oggi per contare dei è fatta oggi perché senza democrazia proletaria io credo che ogni processo di Rifondazione sarà più difficile e la ricostruzione dell'opposizione molto più debole
Non vedo cioè uno strappo tra il congresso del jolly del mille novecentosettantotto e questa Riccione del novantuno ma la coerenza di un progetto
Quella coscienza della nostra parzialità di fronte all'orizzonte politico più ampio che doveva lo sapevamo aprirsi
E
Ed è che ci vede eri misurare scommettere ancora su noi stessi su quelle ragioni che al di là di differenti sensibilità o provenienze ciò non pur visto tutti insieme e quasi sempre soli all'opposizione in tutti questi anni
Parzialità quindi ma anche evidentemente essenzialità della nostra prede presenza non ha orgoglio ne sono convinta comprendenti bene anche tutti i nostri limiti ed errori
Nostra presenza essenziale per qualsiasi progetto di Rifondazione Comunista che non potrebbe aver gambe senza la riflessione critica all'elaborazione innovativa
L'apporto di culture sperimentazione che in questi vent'anni hanno vissuto adottato fuori dal filone comunista tradizionale non starò qui a ripetere che oggi oltre la necessità ci sono le condizioni per la nostra partecipazione a questa nuova fase l'ho già fatto il documento di terzi che condivido ed anche la lega nella relazione introduttiva
Abbiamo sentito la compagna salvato e Garavini credo che la nostra scelta di oggi debba rappresentare un nuovo passo una nuova vittoria per i compagni del movimento di Rifondazione comunista e per quelli democrazia proletaria
Dopo Rimini dopo l'ultimo congresso del PCC proprio perché questa è una nuova rottura storica
C'è una potenzialità enorme in campo di cui è vero non sono scontati gli esiti ma che solo un anno fa non avremmo immaginato pur convinti come eravamo
Che le arriva al capolinea della strada irreversibile imboccata dal Partito comunista avrebbe prodotto un terremoto
Non non immaginavamo il vero lo ricordava compagno prevede una così ampia adesione al movimento e Rifondazione Comunista quella che lui stesso
Chiama base berlingueriana ma che io preferisco definire enorme potenzialità di popolo comunista
C'è un limite che sento invece oggi in questa nostra discussione
Un limite che avviene fra giuste paura e perplessità o dichiarazione d'entusiasmo
Una sorta di dimensioni e di attesa di come saremo accolti e giudicati o come giudicheremo noi gli altri credo che tutto questo sia profondamente errato
In questa nostra discussione dovrebbe essere più forte lo sforzo di guardare al futuro alla qualificazione di quei terreni sui quali riteniamo urgente intervenire da subito
Con una forza più ampia di quella che siamo stati in grado di mettere in campo fino ad oggi
Vorrei sua in una parola sintetizzare il mio pensiero in quella che vorrei come confluenza militante
Cioè dei miei compagni a discutere
Nell'ultimo ma anche il primo di una nuova fase congresso
Come intendiamo affrontare nel sociale e non solo sul piano istituzionale l'opposizione alla riforma autoritaria o di che cosa significa
Portare in fondo con più incisività possibile la battaglia in CGIL e come dare prospettiva quelle aspettative che si stanno polarizzando
Intorno alla mozione astri sindacato che sommata a quella a quelle tanti compagne e compagni che congressi non sono proprio andati fanno davvero tanta gente e non so se ne siamo attrezzati se stava cominciando a discutere di questo ho paura di no
Così come su come affronta la mega trattative di giugno come riorganizzare la risposta sul piano sociale alla mega trattativa dicendo questo io intendo per investimento di patrimonio non una discussione astratta di metodo
Ho chiusa in Amarcord
Io credo che se non siamo capaci di far questo indeboliamo la nostra scelta stesa una scelta che invece ha tutti i numeri per essere con la S maiuscola
Un processo di Rifondazione comunista non ha bisogno oggi di qualche migliaio di compagni più ha bisogno di questo pezzo di storia e di percorso ha bisogno di chi è stato ed è la critica vivente
Ah riformismo dallo statalismo
Di chi ha sul campo tentato come compagni e le compagne di dipinti da tempo la costruzione di una linea di classe nel sindacato ed ha sperimentato forme di autorganizzazione e nuova rappresentanza proprio sui posti di lavoro
Il nuovo partito ha bisogno di tutti coloro che in questi anni hanno pagato prezzi molto alti
Penso ai nostri compagni licenziati o alla difficoltà quotidiane di sperimentare nonostante le non ingenti forze radicamento sociale forme organizzative non politicista
C'è bisogno cioè delle nostre tante verità
Che sono fatte di critica al modello di partito burocratico e centralizzato così come al farsi Stato del sindacato e da quella cultura dell'emergenza che hanno preparato sul piano sociale culturale e politico questa svolta istituzionale di tipo autoritario
Certo sono sul tappeto ed anzi costituiscono anche se materia di riflessione contributo tutti i nostri limiti ed errori molti interventi che hanno accennati credo che dovremmo tornare su questo terreno su questa materia
Proprio per approfondire seriamente in bilancio per la nostra storia fa parte credo che i nostri compiti di fase anche questo
Credo inoltre che ci spetti in questa confluenza in questo passaggio delicatissimo un altro ruolo è compito importantissimo verso la tappa di novembre
Quello prioritario di mantenere rapporti e contatti con le aree che non saranno presenti da subito nel nuovo partito ma che sono essenziali lo ripete essenziali alla rifondazione e alla costruzione dell'antagonismo sociale
Credo che dobbiamo lavorare molto perché sia invertito quell'errore settario per cui il nemico principale è sempre quello che in realtà c'è più vicino
Penso cioè oltre alla costruzione del nuovo partito in Olanda come passaggio di fase verso un più lungo percorso e ricostruzione Rifondazione di un pensiero di un'organizzazione comunista
Penso al collegamenti e confronto dialettico con chi è diverso e fuori da noi
Come per esempio vi porto un esempio che classi perché preso di mira assente dalla sinistra vecchia e nuova come il manifesto
Come il Collettivo politico del Manifesto come aria intellettuale sociali non riconducibile al nostro progetto che non sono noi sono altro da noi sta qui l'errore il nostro giudizio Galasso identificazione non dal valore a chi è diverso e fuori da noi per un'eventuale demitizzazione collegamento
Allargamento di un fronte di opposizione
Io credo che con queste aree sarà necessario lavorare
Mai come oggi credo che i comunisti hanno la necessità di costruire forme politiche aperte che consentano sperimentazioni teorica e pratica
Sta ancorandolo individuare nuovi terreni strategici di intervento come può essere la scuola per esempio non l'ho sentito dire da nessuno qui
è un microcosmo la scuola di contraddizioni e soggetti sociali che da sempre sono sottovalutati dalla sinistra mi sembra stia facendo questo movimento di Rifondazione Comunista mi sembra che lo stia facendo e l'ha fatto negli ultimi tempi democrazia proletaria
Credo e mi auguro inoltre che questa nuova dimensione a questo nostro incontro con altri compagni e soprattutto con altre compagnie
Ci offra e riapre la possibilità di un confronto lavoro tra le compagne inghippi non siamo riuscite negli ultimi tempi a costruire a come collettivo
Molto ma la nostra riflessione non parte da zero e credo che dovremo lavorare pesciolino avanti quella contraddizioni che sono apparentemente insanabile tra esse le donne essere comuniste fare politica per la trasformazione sociale in un partito neutro
Significa cioè anche come donne uscire dagli anni ottanta che si hanno prodotto una fase nuova di elaborazione delle donne di pensieri di pratica
Spesso queste si è ridotta luoghi chiusi separati in comunicabili a partire dal linguaggio allo scambio tra le stesse donne
Credo allora che la discussione sia in questo senso tutto da fare ripartire dall'estrazione di dibattito reale di vissuto quotidiano
Di donne e di uomini a partire dalle stesse anche dalle compagnie democrazia proletaria che in questo partito sono ancora oggi prive di potere ma ci vogliono stare con quel ruolo scomodo in un partito scomodo
Son volute intervenire oggi anche in solidarietà corrosa Tavella perché ho sentito che per esempio cioè anche in questo nostro dibattito carenza da questo punto di vista di affettività di comunicazione di relazione tra accompagna che poteva e può ancora uscir fuori in questa fase e vado a finire
Credo che in questo processo abbiamo tutte tutte molto da dare e molto da imparare la storia quello che noi stessi siamo c'hanno dimostrato che non ci sono in verità in tasca a nessuno
Io credo che ci sia solo la volontà del Nord inizio è l'unica vera carta su cui scommettere giocare
Io credo che avremo molto da imparare lo diceva da questa stessa tribuna la Salvato io voglio rimandarlo a lei io credo che dai compagni che provano dal Partito comunista dovremmo anche imparare molto a come rapportarci alla gente alle masse come parlare facendosi capire cosa che spesso è mancata e compagni alle Company democrazia proletaria
E in questo senso
Avremo anche molto da dare non sto a ricordarlo nel curare numero del notiziario speciale per questo congresso
Ho ripercorso approvato uno spirito non certo di Amarcord a far vivere idee elaborazioni battaglie nostri questi anni con l'attualità e il senso di forte attualità sconcertante attualità che hanno in questo contesto forse oggi sono anche un po'meno triste di quello che pensavo
Ho il senso che la fatica di la tanta fatica personale e collettiva di tutti questi anni quella che per far vivere EDP Nadi Pickett tutti troppi dentro e fuori volevano finita invece oggi si è servito davvero
Si è servita come servito ogni sforzo personale di ognuno di noi che oggi in questo congresso
Anche che si consuma in un modo diverso da quello che avrei voluto però trovano senso
Io non credo non sento di sciogliere la nostra esperienza credo che il simbolo il nostro nome che un programma saranno presenti attuale come patrimonio nelle nostre battaglie anche se non mi dispiacerà ci pensavo ieri sera
Se Menichini continuerà a chiamarci ex DP per altri trent'anni
Ho la consapevolezza che ognuno e ognuna di noi
Ma anche ognuno in uno di quei centocinquanta mila compagni di Rifondazione Comunista deve ringraziare anche me a partire dal compagno Garavini come deve ringraziare accompagna Rosa Tavella
Anche se forse non sa o non lo sanno ho l'impressione che gli interventi di questa mattina tutti gli uomini
Che si sono susseguiti momento che rappresenta il compagno Tarabini morirà abbiano detto con sufficiente forza spero che dalle compagnie d'anca questa forza futura
Allora
Interviene ora il compagno Carlo Rutigliano della federazione di Milano si prepara la compagna
Letizia Jamal va della federazione di Palermo
Visto come si è svolto il dibattito e qual era il clima prima del giorno di questo congresso ero depresso a mente non intenzionato a intervenire
Ma ieri due interventi quali del compagno Alce Nero il mio amico Walter Sassen con cui ho avuto devono ancora tante appassionate quasi di Telgate discussioni
E quelle compagna Renato dal se con cui invece non ho mai avuto occasione di discutere mi hanno spinto a intervenire perché nella loro profonda diversità erano profondamente simili specularmente pieni di certezze opposte
Portata al congresso con grande decisioni e Toni guerresche con fragore mi vien da dire di bombardare allora siccome io sono un compagno che finora in ventuno anni di militanza politica
I dubbi ne ha avuti tanti e ne avrà tanti e di certezze poche nel sentire questi toni così sicuri questi giudizi così netti vuole sul ruolo dei gruppi dirigenti incapaci riquadri liquidazioni visti da una parte o vuole dall'altra sui compagni che siccome sono dubbiosi non fanno politica cosa che invece sarebbe appalto i compagni sicuri e decisi
Io ho sentito finalmente la spinta intervenire per difendere il diritto di dubbio anzi il dovere di dubbio perché lo ritengo un pregio e non un difetto
Uno stimolo ricercare sempre la soluzione migliore e quindi un continuo sviluppo dall'analisi dell'azione
Evitando di alzare gli steccati di dividere tutto tutti in buoni e cattivi per cui naturalmente tutte le cose positive le fanno i buoni tutte le cose negative fanno i cattivi
Ma non sono qui davanti a voi per fare eleggere il dubbio anche se questa è stata la molla mi interessa parlare di noi di questo congresso
Non ha certo contribuito elevare il tono la relazione compagnia Vinci relazione che conferma i toni catastrofici delle tesi
Io non metto in discussione analisi del momento politico che stiamo vivendo evidente però riuscì in un momento in cui chiudiamo una fase non certo sull'onda di una spinta entusiasmante ci troviamo di fronte a un quadro così cupo
Suscita un senso di impotenza invece che di stimolo ad andare avanti a continuare a lottare non solo per inevitabile necessità
Ma per anche una spinta positiva adottare seppure in tempi molto lunghi per conquistare un orizzonte solare
Diete chitone diventano dimessi e possono suscitare quella sensazione di partecipare a un evento negativo un funerale come hanno detto spesso sul giornale alla fine di un'esperienza e non invece un cambiamento di forma di un'esperienza al tentativo di sviluppare di dare più gambe a questa esperienza
Certo non voto perfettamente uguale a se stessa certo compio contraddizione diverse sensibilità ma i tipi ce ne sono sempre state tante diversità di approccio è sempre stato un nostro pregio e non capisco perché ora ci cambiamo
Ma non credo che cambiamo il tipo di di partito ma non credo che abbiamo noi stessi dovremo spaventarci
La relazione tra il parziale perché o scelta ha scelto di affrontare solo il nodo della confluenza del momento Rifondazione
Del modo come dobbiamo entrare delle cautele che dobbiamo usare suscitando anche senza volerlo forse la sensazione ben descritta ieri in intervento di quel compagno che ha parlato Della cristallerie in casa d'altri
Ritengo che questo non sia stato un modo per dare carica i compagni in un'azione politica che deve essere positiva questo congresso strano un congresso in cui non si fa un bilancio di cosa si è fatto e credo proprio perché si chiude una fase il bilancio era ed è necessario Bilancio politico cosa abbiamo fatto il positivo o di negativo
Qual è la nostra dote politica
L'opposizione che abbiamo sempre fatto che intendiamo fare ancora l'internazionalismo
Che tanto bene ci ha ricordato oggi l'intervento molto coinvolgente compagni aveva città l'intervento sindacale con internet e sta facendo adesso sia sulle CGIL che con tutte le forme sindacali diverse
Ma c'è anche un'altra dote che doveva essere oggetto di relazione soprattutto al congresso di questo tipo un argomento che non trattiamo perché troppo prosaico rispetto ai grandi orizzonti politici troppo terra terra parlo della dote finanziaria
Costruita negativamente positivamente da noi tutti
Argomento che nessuno vuol trattare argomento che poi però crea lacerazioni Scazzi enormi
Congresso che deve essere informato di qual è la situazione patrimoniale io credo di sì di che cosa vogliamo farne di quali sforzi ancora dobbiamo sostenere qui e non altrove qui e non in ambiti ristretti in passato abbiamo magari cedute richiesto i controlli vi ricordate due o tre congressi fa l'istituzione del collegio dei sindaci revisori organismo mai abrogato formalmente da un congresso ma abrogato i fatti perché mai convocato
Ora potranno accedere in senso opposto
Quando ne discutiamo dove discutiamo io sono mite doveva fare in questa sala adesso e tutti insieme
Oppure si ritiene di doverlo fare in altre stanze in ambiti ristretti in tempi incerti spero di avere risposta a queste domande perché ora sto chiudendo una fase e solo da lunedì inizierà un'altra
Concludo ricollegandomi a dubbi iniziali dicevo che sono dubbioso per natura gli avevo passando da odi Pinto
Oppure quando calcolati dalla Pirelli abbiamo ragionato su raccoglie le firme sulle liquidazioni dubbio subito fugati andando a parlare con i compagni del terzo turno di notte
Però
Allora c'è una certezza ancora più preponderanti
Ora o ancora dubbi sui tempi sulle forme ma io dubito personali sono abituato a sviluppare il dibattito per arrivare collettivamente ad una conclusione tipo è per me e sempre diventata vincolante
E mi ha sempre impegnato a realizzare quanto deciso
A questo proposito continuo ad augurarmi che i compagni e le compagne che anche in questa sede hanno Espresso la volontà di non partecipare a questo
Nuovo processo di Fondazione un partito che receda da questa loro intenzione
Perché la loro diversità la loro diversa idea su come ci si muove su questo campo di come sia comunisti penso che sia un bene prezioso per tutti noi e ritengo che il loro sensibilità siano cose che possono sostenere soprattutto loro una nuova formazione
Dubito che altri che non hanno la stessa sensibilità possano rappresentare queste esigenze nel nuovo partito
Io spero che questi compagni con cui ho fatto un lungo percorso politico reti ride ritorno sulla loro erano intenzione perché ritengo che a nostro fianco possono costruire molto di più
In un momento
Ok
O quasi
In un momento in cui importanti in cui ci stiamo unendo ad altri
Per costruire qualcosa di più
Io credo che però se è stato sterile in questo congresso discutere delle differenze che potremmo trovare tre no CEN te lo quota ora interlocutore
Io ritengo che loro siano giustamente diversi fra loro non li ritengo dei robot replicanti e saranno soprattutto diversi per ognuno di noi l'interlocutore che troveremo quindi probabilmente avremmo dovuto invece discutere di come entreremo
Perché credo che questa sarà la conclusione di questo congresso anche organizzativamente per non negare nella pratica quelle cose che diciamo a parole io sono per entrare collettivamente stabilendo collettivamente i tempi e le forme per portare la nostra esperienza
Personalmente per sollevare continuare a trovare i dubbi
Esprimere esigenze che non abbiamo
Questa sarà concluso in questo congresso io credo che sarà anche necessario che in ogni federazione che in ogni sezione si arrivi a stabilire delle assemblee pubbliche in cui presentare questo evento
Si formalizzi con un impegno collettivo la confluenza per non perde per strada nei fatti e non le parole quello che nostro patrimonio politico
Io ritengo davvero che sia e debba essere un evento positivo da fare con entusiasmo e non da subire con assegnazione
Allora interviene alla compagna laetitia Jamal va si prepara il compagno Paolo Ferrero
Ci siamo ritrovati è un gruppo di donne e interrogati sulla costruzione del processo di Rifondazione Comunista processo che a Palermo e avviato proficuamente da molti mesi e che ha portato alla presentazione di una lista unitaria alle prossime elezioni regionali
Proprio questa esperienza di lavoro comune sta dimostrando come sia possibile superare in avanti i problemi dell'intreccio di culture tre compagni di Democrazia proletaria con i compagni del movimento di Rifondazione Comunista
La lista è stata formata in democratica assemblee comuni un compagno democrazia proletaria al secondo posto nella testa di lista e altri sei compagni più indipendente dalla indicato sono in ordine alfabetico come da noi proposto la campagna elettorale ci vede lavorare insieme fianco a fianco dal volantinaggio alle elaborazioni teoriche
E ha già prodotto numerose iniziative con dirigenti nazionali di Rifondazione comunista e di Democrazia proletaria
Il bilancio è positivo sin dall'inizio e se da un lato ci riempie di entusiasmo dall'altro ci pone dinanzi un grosso interrogativo in quanto donne quale ruolo possiamo e dobbiamo avere nella determinazione e nella costruzione di un tale processo il luogo politico misto quale quello di Democrazia proletaria in cui venivano a trovarci accelerava indubbiamente le nostre riflessioni analisi in merito
Inoltre diversi percorsi che hanno fatto le nostre singole storie si incontravano e si incontrano il forte desiderio di politica nel desiderio di praticarla partire da ciascuna accomunate dall'avversione da un sistema di potere che all'insegna dell'universalità si fonda sull'arroganza sullo spreco e la corruzione e che soprattutto con le donne siciliane di diamo meglio spesso siamo costretti a vivere
E se a subire sentiamo con forza il bisogno di una società che rompa con i vecchi sistemi di potere che veda donne uomini soggetti della trasformazione protagoniste protagonisti delle loro vite
I nostri percorsi seppur DiVersi sono stati sempre improntati al bisogno di libertà di comunismo
Che secondo ciascuna Dinoi intravede la possibilità della sua realizzazione del processo di Rifondazione e soprattutto alla costruzione di un forte partito di opposizione
Quale migliore occasione allora per esservi presenti a determinare un progetto comune in cui la coscienza della nostra differenza il nostro essere donna diventa necessità senza la quale nessun processo potrebbe dirsi rivoluzionario
Ci chiediamo se la nostra presenza visibile all'interno del Processo potrebbe essere significante nella costruzione di relazioni orizzontali
Che pratica politica che ci appartiene valorizzerebbe il movimento tutto attraverso la liberazione delle differenze non solo di sesso ma di etnie e di culture di storie
Se veramente desideriamo ciò che Maria Luisa Boccia chiama libertà del comunismo non possiamo prescindere da elaborare teorie inventare strategie realizzare pratiche politiche individuare altre forme altre regole strettamente intrecciato peraltro determinante dello stesso desiderio di libertà il nostro orizzonte comunista vuole dire di ciò che varia secondo il diverso posizionamento
Quando è giustamente viene eletto che ognuno di noi ha il mattone la calce per la Fondazione da donne non possiamo non affermare con urgenza il bisogno di significare il noi
Riempirlo di donne e di uomini ci sembra una tappa obbligatoria dalla quale sarebbe distruttivo per il processo in atto prescindere dire la propria personalità parzialità valorizza senza dubbio la differenza la diversità
Siamo impegnate dunque a dar vita ad una concreta e teorica produzione di politica che sia patrimonio delle comuniste dei comunisti e che non sia come spesso è avvenuto appannaggio esclusivo di un ceto politico e intellettuale
Ma che fondi la sua forza nel radicamento sociale
Quale Rifondazione altrimenti
Intendiamo impegnarci alla rilettura delle basi teoriche e pratiche politica del comunismo facendo atto di incredulità ad una tradizione culturale politica comunista al fine di produrre discontinuità con essa
Partire da noi a partire dal desiderio di libertà quindi perché come luogo politico privilegiamo la relazione tra donne
Fuori da una di noi ogni velleità separatista o riproposizione la vecchia doppia di militanza compagna femminista che significava essere due il nostro desiderio essere una donna in tutti i luoghi misti o separati
La carta delle donne crediamo sia stata dirompente rispetto alla cultura comunista ormai scoloriti scholae acutizzata impicci il valore detto come pensiero e come pratica politica insito in dalle donne la forza delle donne
Significava dentro e fuori la scelta del luogo politico separato condizione di possibilità della visibilità del soggetto politico donna anche nei luoghi mistici
Convinta di ciò che Anna Vittorini scrive al partito non servono alcune donne al posto di alcuni uomini servono donne come Soggetti sappiamo bene che non sarà facile il percorso nei brevi tenti
Decise non dissipare la nostra storia abbiamo una gran voglia di sperimentare la possibilità di far vivere le nostre pratiche le nostre esperienze all'interno del logo partito
Pensiamo che donne nel darsi valore forza possono significare loro visibilità come determinante dei processi storici
Il nostro desiderio di incontrare e conoscere altre donne che stanno già lavorando al processo Rifondazione scaturisce la voglia di confrontarci scambiarci idee pratiche di lavorare insieme su temi fondanti democrazia forma partito rappresentanza lavoro
Al fine di costruire percorsi comuni grazie
Perviene Paolo Ferrero della direzione nazionale si prepara Giulio russo della segreteria nazionale
Mi scuso con le compagne e i compagni ma non farò un intervento molto brillante
Sono da due giorni in giro per le commissioni elettorali e queste non aiuta la capacità di concentrazione sulla riflessione politica
Per cui taglio la scaletta che avevo fatto e cerco in pochi minuti di dire tre cose
La prima e il congresso di Torino lo abbiamo intitolato per una costituente comunista ampie democratica
Io credo che questo debba essere in qualche modo la nostra parola d'ordine questa fase
In una consapevolezza e cioè che la costituente comunista che abbiamo da costruire per costruire questo nuovo partito comunista vive in qualche modo di due fasi
Una fase io ritengo che sia sostanzialmente conclusa
Ed è la fase che con che cominciata con l'ultimo congresso del Partito Comunista Italiano
E che è stata la fase sostanzialmente della raccolta dei comunisti
E cioè la fase in cui il ceto politico militante quale quello che noi siamo quello che arriva dal partito comunista
Che ha deciso di non normalizzarsi su un percorso di subalternità allora sviluppo e capitalistico al all'operazione del PDS ha deciso di rimettere assieme una soggettività antagonista ogni un po'un un raggruppamento di persone che dessero vita ad un partito
Ecco io credo che questa prima fase della raccolta dei comunisti
Stia sostanzialmente finendo e finisca come alcune valutazioni che noi dobbiamo dare come positive
Si sta chiudendo con una capacità di mettere in moto diverse aree
E cioè ci troviamo di fronte ad un percorso che non ha solo messo assieme ai compagni che arrivavano dal partito comunista
Ma con una proposta rivolta anche ai compagni che arrivando a Democrazia proletaria ad alterare vede il mettere assieme diverse provenienze politiche queste io lo ritengo un fenomeno positivo
Un secondo elemento positivo che vedo in questa prima fase
E la scelta che qui stamattina Garavini Ciari ribadito credo con lucidità dell'opposizione come scelta di medio periodo
Dell'opposizione come punto di passaggio necessario per la ricostruzione di un blocco sociale antagonista e dell'opposizione come capacità di alterità rispetto al ceto politico anche nelle sue espressioni di sinistra
E invece di Flo fonda sintonia con quelle che sono le dinamiche sociali
Il terzo elemento che sottolineerei come positivo di questa prima fase e una consapevolezza con gradi diversi al suo interno all'interno del movimento per una consapevolezza che la storia del comunismo la storia del movimento comunista e nello specifico del Partito comunista italiano va rivisitata non può essere riproposta tout-court
Ma occorre farne una rielaborazione critica per approcciarsi al domani
Dicevo quindi io credo che questa prima fase della costituente comunista stia stia chiudendo io credo sia da chiudere
Credo che oggi in qualche modo vada aperta una seconda fase della Costituente
E qui questa seconda fase della costituente sia la fase in cui il primo nucleo messo assieme tra Rifondazione comunista di piedi altri compagni avanzano una proposta coloro che comunisti non sono ancora sia si apre una fase in cui i comunisti che si sono sino a qui aggregati iniziano a dimostrare la loro utilità sociale e politica in questo Paese
E costruiscono la fase costituente in stretto rapporto con la ricostruzione di conflitto sociale di mobilitazione di capacità di forte dibattito politico e teorico aperto non solo a coloro che già sono all'interno del recinto dei comunisti ma aperto e come una proposta rivolta
All'esterno
Quindi io credo che in qualche modo e questo dal primo nodo che volevo dire evidentemente
Il nostro modo di approcciarsi alla questione della rifondazione come come democrazia proletaria deve esser quello che tende a una costituente
La cosa che dobbiamo aver ben presente che la Costituente non può risolversi in una mediazione all'interno di diverse anime politiche che compongono oggi
Il movimento di Rifondazione o come noi ci apprestiamo ad andare comporre ma deve essere un percorso che contemporaneamente di sintesi politica tra diverse provenienze politiche
Io credo che questo elemento di collegamento tra la ricostruzione del conflitto sociale dibattito politico innovazione teorica siano tre punti che vanno tenuti assolutamente assieme pena rimanere all'interno di un ragionamento politicista
Che non ci porterebbe distante
La seconda cosa che volevo dire
E provare a fare un ragionamento su come ci sta la nuova sinistra all'interno di questo processo
Nel senso che su questo mi sembra ci siano le maggiori contraddizioni al nostro interno all'interno del nostro dibattito
A me sembra che questo sia la la la cosa perlomeno come la vedo io
Intanto evidentemente la nuova sinistra va all'interno di questo processo costituente all'interno del movimento di Rifondazione Comunista con tutto il proprio patrimonio e con tutte le sue sensibilità io credo che evidentemente noi non è che ci cambiamo giacca per entrare in questo processo non entriamo per quello che siamo sempre stati per cosa sono i nostri dieci quindici vent'anni che abbiamo alle spalle di militanza politica
Qualcuno di più io personalmente di meno di venti
Credo che sia evidente che noi entriamo così per quel che siamo per le lotte che abbiamo fatto per gli scatti che abbiamo avuto negli anni passati con i compagni del Partito comunista per le innovazioni che abbiamo saputo avere quindi evidentemente entriamo per quel che siamo con la nostra storia questo del resto è chiarissimo
E dobbiamo entrarci con tutte le sensibilità che abbiamo non dobbiamo fare un'operazione di tagliare le ali di renderci il più possibile omogenei
Ad altri compagni credo che noi entriamo con
Tutto il nostro patrimonio
In secondo luogo io credo che noi entriamo rivendicando la sostanziale validità delle ragioni per cui la nuova sinistra è nata
Sottolineo la validità delle ragioni per cui la nuova sinistra è nata
Cioè la loro
I motivi fondanti su cui è nata la nuova sinistra la critica lo statalismo la critica al gradualismo burocratico la critica allo stalinismo e al cosiddetto socialismo reale la critica alla neutralità della scienza
La critica l'uso capitalistico delle macchine al disvelamento del meccanismo di sfruttamento capitalistico che si oggettiva all'interno d'la tecnologia del ciclo produttivo tutti questi valori qua che sono i motivi di rottura ne cito alcuni ce ne sono altre ovviamente
Su cui la nuova sinistra è nato io credo che vada non rivendicati come nodi ancora oggi aperti ancora oggi di fronte a chi voglia essere comunisti quindi secondo elemento che non ci andiamo solo con la nostra storia ma ci andiamo anche sapendo che i nodi fondanti su cui la nuova sinistra è nata erano nodi veri non erano un'invenzione
La nuova sinistra avuto piena legittimità ad esistere in quanto i nodi su cui si è in qualche modo differenziata dalla sinistra storica erano nodi politici vere che ancora oggi esistono
Il terzo elemento che io credo però dobbiamo avere e che la nuova sinistra nella sua vita non mi è riuscita complessivamente a costruire un'alternativa credibile a quello che è stato il socialismo storico e nello specifico il Partito comunista nel nostro Paese
Io credo che la nuova sinistra negli anni settanta in particolare perché negli anni Ottanta già molto era sostanzialmente già distrutto
Dall'unità nazionale dal terrorismo contemporaneamente dalla successiva sconfitta operaia
Io credo che negli anni settanta la nuova sinistra non sia riuscita ad avere un suo profilo culturale politico Autonomous sufficientemente dalla sinistra storica per per riuscire a non essere o minoritarie ed estremista o subalterna al governo della sinistra al più uno sulle istituzioni lo io do un giudizio in cui rivendicando i motivi per cui la nuova sinistra è nata dico che però la nuova sinistra non è riuscita a costruire un'alternativa
Al socialismo
Al al Partito Comunista nello specifico in Italia
E direi quindi compendi Ando questo che la nuova sinistra è più stata in grado di porre le domande giuste che non di dare le risposte compiute a queste domande io credo che noi questa differenza ce la dobbiamo avere ben chiaro
Allora in questo senso io credo che noi dobbiamo dire e chiudo perché credo che il tempo sia terminato
Tre quarti di minuto
Ne ho solo più quaranta secondi serie dopo un po'ho finito
Io credo che la cosa che dobbiamo aver chiaro che non c'entriamo con tutto il nostro patrimonio con tutte le cose che abbiamo fatto
Noi centriamo rivendicando i motivi fondanti la legittimità della storia della nuova sinistra
Però noi c'entriamo anche sapendo che non abbiamo saputo dare una risposta complessiva i problemi che noi avevamo posto e che quindi questo movimento di Rifondazione Comunista questa costituente comunista questo nuovo partito comunista
Avvengono e potranno solo avvenire nella dialettica che si determinerà tra due DiVersi Tronconi storici del comunismo che si rendono conto che in quanto tali non possono continuare il troncone storico bisogna dire che non si può rivendicare alcun continuismo diciamo così del troncone storico comunista ma io credo vada anche messo da parte qualsiasi rivendicazione di continuismo
Della nuova sinistra io credo che dobbiamo avere la capacità di cogliere che va messo assieme c'è un incontro storico per A due tronconi entrambi relativamente sconfitti entrambi relativamente sconfitti
E che solo dall'intreccio di questi due tronconi nell'intreccio tra questo e il conflitto sociale che che l'elemento centrale su cui noi dobbiamo puntare in questa fase la ricostruzione dell'opposizione e di un alterità di un'autonomia del movimento operaio
E il dibattito io credo potremmo andare avanti costo un partito comunista che sia all'altezza dei tempi
Giulio Rousseau della segreteria nazionale si prepara Luigi Malabarba dalla federazione di Milano
Con la stessa premessa che che faceva paura
Tre punti soltanto il primo io non credo che anche in quest'ultimo anno e mezzo
Abbiamo fatto la guardia a un bidone vuoto
E anche in quest'ultimo anno e mezzo
Abbiamo avuto la capacità diffusa nel corso dell'anno e mezzo
Di riprendere o di intraprendere
Nuovi terreni di iniziativa politica
In particolare e mi fermo solo su questo a dicembre
Del novanta con la trentina di manifestazioni organizzate in Italia richiamando la strage di Stato è ponendo aprendo il problema politico dell'emergenza istituzionale nel nostro Paese
Dell'attentato democratico in corso nel nostro Paese abbiamo ancora una volta come agli inizi degli anni settanta
Aperti indicato una strada di utilità sociale per la sinistra
Per tutta la sinistra forse ora in questa primavera forse durante l'estate
La piccola intuizione minoritaria di una forza caratteristica tradizionale della vecchia nuova sinistra quella intuizione riuscirà ora a primavera e in estate in autunno a diventare patrimonio riconosciuto diffuso
Meccanismo istituzionale e di opinione sul quale avviare raggiungere forse qualche concreto risultato di opposizione qualche concreto risultato di difesa della democrazia reale
Cioè abbiamo posto in dicembre abbiamo lì cominciato apporre a dicembre il problema
Del ruolo sociale e politico di una sinistra da ricostruire in questo Paese
Perché erano anni
Che non si poneva più in maniera esplicita questa questione
Era dalla metà degli anni Settanta era dal consociativismo era dall'unità nazionale era dalla scomparsa
Di indicazioni praticabili per quel popolo della sinistra che negli anni settanta
Pure era stato motore di profonde trasformazioni e avanzamenti sociali nel nostro Paese era da allora che con chiarezza con nettezza con percorsi praticabili per piccoli gruppi e per larghe masse non si riapriva un rapporto concreto con il Paese
Perché è importante dire che non abbiamo fatto la guardia al bidone in questo anno e mezzo perché io credo che lo sport il contributo il lavoro che ognuno di noi maniera diversificata
Da anni da più anni ma in quest'ultimo periodo nel periodo in cui doveva essere praticamente finita la storia della nuova sinistra in questo Paese
E invece siamo riusciti a dimostrare che finita non era in quest'ultimo anno e mezzo le difficoltà ma anche i piccoli
Passi avanti le intuizioni la riscoperta dei terreni di iniziativa politica che noi abbiamo portato in quest'ultimo anno e mezzo sono i terreni sui quali nei prossimi mesi nei prossimi anni si ricostruirà una forza comunista
Certamente capace di attrarre di diventare il fatto nuovo della politica italiana ma perché lo sia
Perché sia capace di attrarre non solo gli omologhi
Ed anche noi di Democrazia proletaria siamo Betti anticapitalisti da questo punto di vista ma sia capace di rivolgersi a quelli che in un'epoca che è quella della vittoria del capitalismo
In un'epoca che è quella che mentre vede crollare il mito e il determinismo
Del socialismo contrapposto alla barbarie la vacuità di questo e pone invece il comunismo come una possibilità
Una possibilità che è riservata e sarà lo sbocco solo di un lungo lento
Lavoro di capacità di collocarsi di stare nei luoghi della società
Dove nei tempi reali di fronte al capitalismo reale la capacità di culturale tra cultura anticapitalista e alla fine anche comuni comunista nel senso di compiutamente portatrice di un progetto di trasformazione sociale può arrivare appunto a sbucare ma non siamo a questo
Evidentemente siamo consapevoli di non essere a questo siamo consapevoli che il nostro contributo che anche con il nostro contributo modesto evidentemente ma pur convinto ed è necessario che lo sia
In Italia può riprendersi può rimettersi in cammino una sinistra del popolo che rielabora i l'utilità dell'opposizione rielabora i culture unificanti dell'anticapitalismo elabori Progetti di superamento di questa società che santifica il capitali sui valori i suoi rapporti sociali
E allora seconda questione dove il baricentro delle discussioni dei documenti delle scelte che si faranno nei prossimi mesi
Questo baricentro
Nell'epoca in cui viviamo corre il rischio concreto spesso di essere esaurito di essere collocato al centro di tavoli o al centro distanze di sale di stamberghe asseconda quali e come saranno le sedi nelle quali il confronto il dibattito avverrà nei prossimi mesi
Cioè un baricentro tutto interno dove la selezione dei contenuti
Dove la selezione delle persone
Dove la selezione delle linee
Verrà fuori per semplice confronto mediazione sintesi intorno a quel tavolo intorno a quella sala intorno a quella sede più o meno bella o grande
I luoghi dove facciamo politica noi fanno politica i compagni che hanno rifiutato di bere fino in fondo la strada che dal PCI ha portato al PDS
Io penso e in questo con una cultura da vecchia nuova sinistra
E credo anche che il mio linguaggio il mio modo di pensare
Non cambierà in poco tempo
E per alcuni versi dovrà cambiare e per altri versi mi auguro che non cambi
I modi con i quali la cultura della vecchia nuova sinistra affronta i problemi
Una certa cultura della vecchia nuova sinistra affronti i problemi e di partire da quello
Che Ingrao Chiana il gorgo sociale il luogo dove passano il crocicchio il Crocevia dove le nuove figure dell'anticapitalismo passano soffrono vincono perdono cercano e noi stiamo facendo una ricerca in questi mesi noi li cercheremo una definizione al tipo di partito al tipo di programma al tipo di Statuto sul quale con il quale probabilmente forze e il forse il dubbio si deve rendere più forti e non più deboli la sfida è alta non sappiamo se riusciremo nei prossimi mesi a definire a ipotizzarla questa ricerca
Di ricostruzione di una forza organizzata e di un pensiero e di episodi e di storia che dicano domani cosa è l'anticapitalismo domani cosa è il comunismo ed è in questo lavoro che noi andremo a collocarci ed allora e la loro ognuno di noi
Ognuno di noi sarà al tempo stesso ed è secondario anche per qualche verso interno ad episodi
Episodi di lotta alla ripresa delle istituzioni totali
Sarà interno ad episodi di costruzione di strutture di pensiero di solidarietà interculturali in una società che multiculturale e multietnica già lo è
Ognuno di noi sa potrà essere all'interno di storie esperienze che cercano di ricostruire un sindacalismo unitario indipendente di classe
Potremmo anche lo starci perché per avventura di generazione di età di luoghi dove viviamo di luoghi dove abitiamo non è necessario in questo non occorre ribadire la vecchia cultura della vecchia nuova sinistra potremmo anche non starci fisicamente presenti i testimoni partecipi di questa storia di questa esperienza
Però il baricentro la nostra attenzione
La nostra riflessione politica la nostra di tutti evidentemente
Parte ancora da lì
Riesce ancora a dipanare a usare il filo per tessere un progetto politico che è fatto di che nelle borgate degli borgate borgata panna o poli delle metropoli italiane degli anni novanta
Basta fare i dopo scuola con gli immigrati ovale lavorare punti oggi in netta ripresa come trent'anni fa l'esodo dall'obbligo scolastico dei ragazzini di dieci di dodici di quattordici anni
Non lo ripropongo sono costretto a chiudere
Movimentismo
No
è il progetto politico l'esperienza la capacità acquisita in quanto quadri vecchi qualche anno di più o di meno comunque con esperienza politica maturata cresciuta formata nella vecchia nuova sinistra quale questo blocco di delegati che sta qui
Che non ha gettato non ha fatto la guardia al bidone
Nell'ultimo anno e mezzo l'abbiamo alle spalle questo blocco di delegati cui e tutti i nostri compagni altri non iscritti a BPI altri ancora che saltuariamente o a volte lavorano insieme a noi bene tutto questo patrimonio di persone di idee di modi di fare
A dare i tessere da rielaborare da usare da offrire da combattere perché entri nella rifondazione questo modo qui di costruire la linea politica
Linea politica non il movimento perché i movimentisti della vecchia nuova sinistra gli piace stare nelle cose sociale che gli piace l'ha fatto
Lo fa e lo continuerà a fare ma noi abbiamo da portare un segnale un segno de ripresa di cultura di vivezza di cultura antagonista anticapitalista e comunista in questo Paese
E per farlo il ruolo specifico di chi viene dalla Nuova Sinistra e di questo tipo è questo che nella Commissione
Che nei prossimi mesi definirla programma e forma partito
Del processo costituente è lì ecco con questa forma specifica che chi viene dalla nuova sinistra ha un titolo ha una legittimità
Da un contributo ed è senza dogmatismi senza chiusure pronto aperto ad accogliere tutti i contributi tutte le novità che questi cento mila compagni
Ancora sulla breccia disponibili a continuare con noi hanno già fatto e con il nostro contributo diventerà ancora più forte una novità politica in Italia e nel mondo è possibile lavorare ricercare la progettualità di un'altra società critica sociale di questa e trasformazione de questa e non solo piccoli circoli culturali
Che ne discutono che non fanno invece utilmente lavoro politico
O si prepara il compagno Massimo Rossi di Ascoli per l'ultimo intervento
Della serata dopodiché i compagni non devono schizzare via subito perché ci sono alcune comunicazioni
Questo è un intervento collettivo a nome dei compagni Renzo Canavesi Corrado Delle donne Vincenzo Lilliu e Gigi Malabarba dell'Alfa Romeo di Arese
Care compagne e cari compagni
Il Cobas Alfa Romeo che ormai è un anno di vita sta organizzando l'importante vertenza per il recupero dalla mancata mensa con la delega di tre mila lavoratori
Abbiamo anche aperto recentemente il tesseramento e siamo ormai a quota ottocento iscritti numericamente la seconda forza in fabbrica
Peraltro sia detto di passata anche due di noi quattro siamo iscritti alla FIOM e siamo anche negli organismi dirigenti nonostante i ripetuti tentativi di espelle ci dà un sindacato a cui personalmente sono iscritto da più di venti anni
Con questo intervento nel dibattito sulla confluenza Rifondazione Comunista non stiamo parlando d'altro parlando della nostra lotta dopo la battaglia per una rappresentanza sindacale democratica sfociata sei mesi fa nell'elezione della commissione interna cui hanno preso parte circa due mila lavoratori siamo passati all'organizzazione alla base reparto per reparto
Il momento è ormai maturo per passare quindi alla lotta e stiamo preparando il primo sciopero autorizzato dal basso
Contrariamente a quanti per interesse o per ignoranza parlano di logica di monetizzazione
Sulla vicenda mensa si sta ripetendo in realtà a distanza di quasi quarant'anni quella che fu una lotta storica del movimento operaio e comunista nelle fabbriche parallela e contemporanea ai grande movimento di occupazione delle terre
Si creano infatti sul problema del recupero della mancata mensa nel mille novecentocinquantacinque cinquantasei una dinamica di sciopero generale dal basso fabbrica per fabbrica provincia per provincia sostenuto allora dalla CGIL
Se lo ricorderà il compagno Garavini che con qualche anno in meno già compariva nelle cronache peraltro allora ben fatte dell'unità dell'epoca e che produsse lotte di massa che fecero saltare gli accordi sottobanco di CISL e UIL con la Confindustria
Anche allora si era appena concluso un contratto nazionale dei metalmeccanici anche allora il padronato e la destra sindacale tentavano di giustificare il Menga il mancato aumento salariale di diritto con il presunto esclusivo carattere di servizio e non anche di retribuzione della mensa ma furono battuti
E questa forza nella classe operaia permise di resistere nei bui anni cinquanta quando essere comunisti significava reparti confino e licenziamenti politici quando non anche le schioppettate e la galera
Oggi sono i lavoratori autorganizzati di Arese dell'Alfasud di Pomigliano dell'Ansaldo della pace i delegati di Mirafiori di altre fabbriche che si trovano a scontrarsi con CISL e UIL ma anche con la CGIL
Che insieme la Confindustria hanno addirittura preparato vergognosamente una legge che l'ex sindacalista Marini neo promosso ministro del lavoro ha promesso di presentare a giorni
Una legge nuova che sostituisca gli accordi interconfederali conquistati con le lotte operaie
Per impedire il recupero di diverse migliaia di miliardi ottocento sono solo per la FIAT che dovrebbero essere redistribuiti stante la vigente situazione dai profitti dei capitalisti ai salari operai
Ma il muro si sta rompendo proprio l'altro ieri come primo gruppo di operai dei Cobas di Arese abbiamo ottenuto l'anticipo del primo milione sugli arretrati degli ultimi cinque anni e questo sta dando coraggio ai lavoratori
Nelle fabbriche ci sono compagni segnali nuovi molto interessanti e di disponibilità di comunicazione di coordinamento senza pregiudiziali
Come dimostra il comunicato congiunto che abbiamo prodotto come Cobas dell'Alfa Romeo con altre dieci tra le più grosse realtà metalmeccaniche italiane
La differenziazione dalla burocrazia è in atto e prende forme diverse a seconda della storia e del percorso di ognuno neri prove risultato a favore del documento Bertinotti nelle grandi concentrazioni e la nascita di organismi di base
A queste dinamiche soprattutto nella FIOM e nella CGIL noi prestiamo molta attenzione perché vogliamo ricostruire movimento ampio di massa puntando innanzitutto su gli obiettivi e sulla pratica comune più che sulle sigle ci sono potenzialità Terzo soprattutto potenzialità decomposizione del bar dal basso del movimento operaio anche sul piano sociale
Ma si tratta di un dato essenziale per una ricomposizione vera non a freddo anche sul terreno politico
Noi vogliamo un'organizzazione compagni un partito radicato livello di massa che abbia come obiettivo centrale la ripresa il sostegno di un nuovo ciclo di lotte operaie di lotta di classe
E la vertenza mensa lo si vogliono e già un'iniziativa concreta contro la trattativa di giugno contro la sua logica centralizzata dice corporativa di espropriante e di taglio del salario a tutti i livelli fino alle pensioni
Sarà forse un caso che ieri il ministro dell'industria rispondendo Cesareni Baldi in merito la trattativa affermato di non voler pagare il pranzo agli industriali
Di certo oggi come negli anni Cinquanta non si va alla lotta con un pranzo di gala per restare in tema
Il padrone risponde con la rappresaglia e perché dovremmo stupirci a stare in trincea si paga in prima persona il compagno Casaroli altri qui lo sanno bene
A Pomigliano l'affiatato la serrata delle mense ad Arese atto licenziamenti politici tutta l'avanguardia di fabbrica e nel mirino
Noi che abbiamo lottato in questi anni contro le illegalità la FIAT quando minacciare i cassintegrati non riconoscevano infortuni espellerlo dalla fabbrica i malati e i soggetti più deboli
Saremo proprio noi la maggioranza di noi processati anche penalmente il ventiquattro giugno mentre i colpevoli riconosciuti hanno beneficiato di un'amnistia fatta apposta su misura della figlia
Anzi Agnelli viene fatto senatore a vita e signora Bruno Trentin per ora la sua candidatura al vertice dalla Confindustria per trasferire ovunque le magnificenze della qualità totale compreso il Pubblico impiego da privatizzare
I vertici sindacali sono diventati così sostenitori della qualità totale al punto di trasformarsi inutili quanto sciocchi battistrada di un possibile accordo FIAT giapponesi
La moderna concezione della qualità totale infatti altro non è che la ricchissima logica di produzione di lavoratori esuberanti
Caro trentini quella cosa Valletta la chiamava se non ricordo male nuove relazioni umane o giù di lì quarant'anni fa basta che ti pare di leggere L'Unità
Dove non si male vediamo di tutto ciò
Ma non rinunciamo gridare allo scandalo e a chiedere e a pretendere l'indignazione di tutti noi non invochiamo l'amnistia perché non siamo colpevoli noi non accettiamo di uscire con la testa bassa in silenzio da questa ipocrita giustizia padronale
Aprono ben bene le orecchie i padroni e loro portaborse di turno noi vogliamo ancora una volta rimettere la FIAT sul banco degli imputati vogliamo costruire una campagna politica in questo Paese per processare la FIAT il nostro processo di fine giugno durerà settimane
E sono centinaia di operai che porteremo in tribunale per testimoniare di quando venivano chiuse negli uffici di via Traiano e minacciati per prendere i soldi licenziarsi
In fabbrica per tutta la settimana fino a questa notte abbiamo organizzato assemblee con i due compagni licenziati licenziati per la sesta volta Renzo Canavesi e Corrado Delle donne
Di ogni giorno sono entrati nei reparti sfidando le diffide che ognuno di noi tutti sta via via accumulando e la prossima settimana arriveremo come dicevo all'organizzazione dello sciopero dal basso proclamato direttamente delle assemblee perché la situazione matura per il ritiro dei licenziamenti e recupero della mancata mensa vi ringraziamo compagni e compagne deve ha già ascoltato
Chiediamo alle conclusioni di questo congresso di Democrazia proletaria i compagni di Rifondazione Comunista un impegno a fondo su questo terreno di lotta contro la FIAT e contro il senza menti politici
Come già in altre occasioni e attraverso i fatti concreti che abbiamo descritto
Che intendiamo presentare le nostre proposte di cosa intendiamo per Rifondazione dal basso di un sindacato di classe di lotta
Unitario senza funzionari a vita fatto di delegati eletti su scheda bianca revocabili dei lavoratori sulla base del principio del Prust suffragio universale proporzionale
Noi vogliamo cioè la ricostruzione del sindacato e non necessariamente la proliferazione di altre sigle sindacali
E in questa prospettiva che abbiamo iniziato organizzare il coordinamento dei Cobas dell'industria a Milano e che guardiamo con interesse lo dicevo poc'anzi allo sportello allo scontro aperto in CGIL
E anche questa impostazione militante operaia che vogliamo dal nuovo partito che ci accingiamo a costruire dei recuperi il senso vero e profondo delle lotte le sessantotto sessantanove
E non può essere ridotto alla contaminazione delle nuove pur positivissimo e culture sul vecchio movimento operaio
Ma che è invece la riproposizione alle soglie del Duemila di una moderna lotta rivoluzionaria per il potere e lavoratori per costruire una società più libera e più giusta per tutti
Questa l'idea di comunismo che vogliamo difendere e che vogliamo si affermi con la battaglia politica onesta corretta tra noi e con chiunque voglia costruire una forza anticapitalistica
Questa l'impronta che vogliamo dare al processo costituente del nuovo partito dei lavoratori del nuovo partito comunista di cui ci sentiamo fin d'ora pienamente partecipi grazie
Il compagno Massimo Rossi della federazione di Ascoli per l'ultimo intervento
Compagni
Nel contesto politico e sociale istituzionale che è stato correttamente analizzato nel documento congressuale nella relazione
Molto lucidamente anche dal compagno Garavini questa mattina in questo contesto e non è più tempo di sopravvivere
Sono maturate al contrario le condizioni per non limitarsi a sopravvivere come mi sembra qui purtroppo facciamo da un po'di tempo forse qualcuno come Vito Nocera diceva da quando ne ci siamo mutilati
Di fatto è questa l'impressione che abbiamo nonostante il nostro patrimonio la nostra ricchezza che si espresse in tanti momenti politici importanti come diceva giustamente Giulio prima
Nella notte del movimento per la pace contro la guerra in molte lotte significative che abbiamo condotto anche in questi mesi
Oggi ci sono le condizioni appunto e la necessità all'interno delle straordinaria situazione politica che si è creata
Che ha visto nascere ad esempio il movimento per la rifondazione comunista di costruire un soggetto politico aperto provvisorio ma in grado di dare prospettive di offrire una sponda alla conflittualità diffusa che in questo Paese esiste e che ha bisogno appunto di una forza politica come dicevo con quelle caratteristiche però sia in grado di offrire questa sponda
Vorrei saltare tutto il discorso riguardo le differenze le affinità tra noi e i compagni di Rifondazione innanzitutto perché il tempo a disposizione molto limitato poi anche perché e molto è stato detto su questo ma soprattutto perché il mio approccio per chi mi conosce nella mia lunga esperienza di Miranda erano a sinistra è stato sempre di rifiuto dell'approccio dottrinale alle questioni mai pregiudiziali a livello dialogico per capirci non mi interessano le analisi del sangue dei compagni che incontro sulla mia strada ciò che mi interessa
E la comunità di prospettive e di intenti
Ripeto quindi che le condizioni ci sono si tratta quindi di superare Riserve settarismo mi nel lavoro comune soprattutto nel lavoro comune soprattutto con i compagni del movimento di fondazioni come del resto da nella mia zona io e i miei compagni facciamo
Questo è stato colto mi sembra dalla stragrande maggioranza il fatto che ci siano questi condizione ci sia la necessità la stragrande maggioranza degli interventi che si sono susseguiti dall'inizio del congresso
Però
Sono emersi anche con chiarezza preoccupazioni che serpeggiano e riserve e dubbi che ci sono queste perplessità mi sembrano largamente né in un solo però largamente fondate
Su una serie di spiacevoli episodi e di situazioni reali che al di là delle cose chiarite sulla carta o anche chiarite molto bene dal compagno Garavini oggi è nelle precedenti occasioni all'euro in passato
Mostrano che invece vizi di settarismo e e diffidenze restano soprattutto da parte del movimento Rifondazione Comunista nei nostri confronti
E questo è stato colto è stato detto dei compagni questa sofferenza questo e che veniva espressa dal compagno di Ischia
Con questo termine la sufficienza con i quali con la quale ci dice diciamo i compagni di Rifondazione si rapportano nuovi oppure è stato colto è stato detto molto bene molto chiaramente purtroppo dei compagni della Sicilia
Che hanno detto dei problemi che si sono creati dalla compagna Rosa che parlava dei problemi che si sono verificati in Calabria o l'incomunicabilità di cui parlava il compagno di Lecce tutti questi episodi
Sommati assume uno spessore non possono però non possono secondo me pregiudicare cura il rapporto con il movimento Rifondazione comunista e non debbono offuscare il carattere positivo
Che è straordinario di questo processo e allora che cosa bisogna fare
Per evitare questo e per affrontare il nodo non so se ci riusciremo forse abbiamo commesso anzi sono certo che abbiamo commesso errori nei mesi passati nel mostro non nostro modo di rapportarci i compagni di Rifondazione
Quindi il nodo che va affrontato anche adesso se in maniera un po'tardiva e quello del modo in cui bisogna intendere la partecipazione di DP al processo costituente
Del modo in cui lo dobbiamo intendere noi del modo in cui lo debbono intendere i compagni di Rifondazione
E qui chiaramente ribadisco il mio punto di vista
I compagni di Democrazia proletaria non confluiranno non confluiranno nel movimento di Rifondazione Comunista come veniva detto narri nella relazione
Ma confluiranno nel processo costituente del nuovo partito come piuttosto mi sembra viene detto nel documento congressuale io l'ho notata questa differenza tra vari interventi che sono perché sono susseguite alcune l'hanno sottolineata questo intervento
Questa differenza altri invece l'hanno detto non ci nel forse non ci si è accorti io l'ho notata molto chiaramente
Cioè di i compagni di vi partecipano seppure a titolo individuale
Portando con sé la propria specificità il proprio patrimonio in maniera visibile visibile cioè ai compagni democrazia proletaria all'esterno e ai compagni di Rifondazione
E quindi vanno a costituire il nuovo partito insieme arrivò in mentre Rifondazione insieme a ditte insieme a tutti gli altri soggetti che si ritengono interessati
Questo non è bizantinismo niente neanche intendo questo processo in questo modo per rivendicare uno spazio al sole o dei posti per un ceto politico che vuole riprodursi
Lungi da me questo
Ma ritengo che sia importante questo modo di partecipare al processo di fondazione per valorizzare questo processo e per renderlo più aperto ed attraente ad aree politiche sociali che hanno i fanno riferimento e che hanno vi sono legate
Di cui non possiamo fare a meno in questo processo costituente per costruire una forza che realmente sia una forza all'altezza dei tempi per chiarire quello che voglio dire in maniera molto più che queste teorie
Io vorrei Racco parlare brevemente di quella che la nostra esperienza del nostro nostro metodo di lavoro che abbiamo fare proprio nella stessa zona dove magari di P. per esempio nella provincia di Ascoli e piatta come Grottammare San Benedetto fermo è radicata gode di un certo consenso esprime della rappresentanza istituzionale ha dei legami sociali molto interessanti in controtendenza l'anno scorso ad esempio afferma abbiamo conseguito un consigliere comunale a Grottammare ne abbiamo due è una realtà quindi dove Dpa forte
Dove abbiamo instaurato già da subito da prima che si forma si movimento Rifondazione comunista un rapporto molto corretto in alcune situazioni come appunto Grottammare San Benedetto
Quei compagni di Rifondazione che ci ha portato a fare le iniziative politiche esterne che hanno raccolto un grosso risultato manifestazioni contro la guerra indetta da noi vanno qui due mila persone hanno visto ad esempio San Benedetto
Su parole d'ordine come l'uscita dalla NATO e cose di questo genere
Ecco un rapporto unitario che i compagni Rifondazione iniziativa politico comuni iniziative cui due simbolico i manifesti
Con dov'era chiara questa nostra convergenza su un'ipotesi politica eppure questo Coco questo rapporto che è continuato fino a oggi fino a ieri fino a quando sono venuta a questo congresso ma mai compagni Rifondazione ci hanno posto il problema
Di posti che ci volevano offrire negli organismi come noi non ci siamo mai sognati richiedere questi posti questo per qualcuno potrebbe stupire per noi invece è una cosa naturale nel senso che questo manifesta proprio un rispetto per la per il patrimonio distinto che noi portiamo in questo processo rispetto profondo di cui ne diamo atto profondamente questi compagni Rifondazione la nostra zona
E che probabilmente loro daranno atto hanno questo però per confermare come questi compagni e noi abbiamo saputo costruire non perché con tutto il rispetto delle altre situazioni specifiche dove si parte da condizioni diverse un rapporto con i compagni Rifondazione
Dire di diverso tipo
E allora e chiaro nella fase che si apre da dopodomani da dopo il congresso dovremo fare un salto qualitativo ci dovrà essere quest'intreccio ma nell'intreccio
Questo intreccio che dobbiamo fare
Nell'organizzazione e nel percorso con questi compagni vorrei che fossero mantenuti questi caratteri io chiedo pertanto che nel documento finale nella pratica concreta più che altro di tutti i compagni di Democrazia proletaria
E e che anche a titolo individuale partecipano a questo processo
E nell'operare del coordinamento che leggeremo domani sia chiaro e visibile tra i compagni di PG
E compagni di movimento di Rifondazione visibile all'esterno che la perché l'apporto dei compagni DP
è intenso come apporto che legittimamente proviene da un filone della sinistra anticapitalista diverse specifico che converge nell'ipotesi di fondo di costruire oggi un soggetto politico che si opponga
Al capitalismo reale
E allora vanno corretti evitati compagni certi episodi di cui parlavo prima come questi rapporti difficili con bagni rifà dazioni devo correggono correggere questi qua questi questi comportamenti e noi dobbiamo fare battaglia politica su questo dobbiamo abituarci affari i discorsi che facevano molti compagni in questa sede
Facendo pesare questo nostro apporto in questa nostra specificità il fatto che queste cose non devono succedere
Ecco noi allora certi di salire devono venire non devono avvenire come ad esempio per parlarne di uno abbastanza emblematico come e la la la la decisione dei compagni momento Rifondazione nel momento in cui si avvia un processo di Rifondazione una forza politica di confezionare presentare un simbolo già prefabbricato
Ecco su questa è un altro dato ma non non vorrei dare l'impressione di dare importanza a questioni che apparentemente possono apparire secondarie però è un c'è un secondo noi è un danno a questa immagine perché dà l'idea di un processo e che non si che non è in costruzione dal basso come questi compagni ci hanno detto e ci ribadiscono ma è un processo sul quale diciamo ci sono già delle ipoteche questo dobbiamo con questo non ci dobbiamo scoraggiare dobbiamo far rimarcare queste cose come premessa per una forma partito democratica
Dove non ci siano decisioni precostituite
Una forma democratica per un partito anticapitalista e comunista Berto a tutti coloro che si pongono come detto Garavini però questo è importante che lo rimarchiamo
Non solo per i compagni che provengono esperienza comunista ma che si pongono sul terreno del superamento del capitalismo quindi una realtà un soggetto molto aperto come punto di partenza e non di arrivo un partito nel cui processo di Rifondazione compagni
Debbono partecipare nel vivo dello scontro sociale oltre ai compagni Rimondi del movimento Rifondazione comunista e a quanti altri ne condividono la necessità anche i compagni
Di Democrazia proletaria con il loro bagaglio con la loro tesserina sgualcita quanto si vuole ma certamente testimone di una storia
E di un portato dignitoso pieno di differenze e pieno e con molta umiltà ma molto pieno di orgoglio compagni
Ringraziamo il compagno Massimo Rossi che ha concluso di interventi di questa sera alcune comunicazioni
Le compagne e compagni che si riconoscono dalla posizione assunta in direzione nazionale da Agnoletto Pd-U Targetti e Saia si ritrovano le ventuno e trenta all'hotel Adriatico alla sala televisione
La commissione politica si riunisce alle ventuno e trenta all'hotel Sirius
Avviso ai compagni che ante insieme di mangiare in albergo è pregato di essere a cena entro le venti quindici venti e trenta infatti stiamo scherzando
Domani mattina alle nove ci sono ancora una decina di interventi noi incentiviamo e suggeriamo ai compagni di cancellarsi o di autoridursi
Ci sono le conclusioni del compagno Russo Spena dopodiché si passerà alla fase operativa di presentazione dei lavori di Commissione
E dell'organizzazione del voto quindi prima cominciamo questa fase prima concludiamo il congresso
All'hotel Sirio se la commissione elettorale alle ventidue all'hotel Sirius