"Riforme Istituzionali e prospettive politiche"

E direi ancora io sono stato Romeo quando abbiamo notato
Dalla
Andiamocene
Scusate scusate ma devo andare posto
Chi può prendere posto perché altri rimarranno in piedi è ce ne scusiamo
Volevo innanzitutto
Ringraziarvi per la partecipazione al nostro incontro
Noi abbiamo pensato a quest'incontro non profeticamente
Perché sapevamo che avremmo avuto l'amico Martinazzoli e insieme il ministro con l'incarico delle riforme istituzionali
Ma avevamo pensato a questo incontro in un'ottica Menon congiunturale
Avevamo pensato che un sistema politico avvitato su se stesso
Uno scenario come questo che abbiamo contribuito tutti a dipingere e che ci ha portato
Alle vicende non ancora concluse che sono il segnale di un disagio
Di uno scollamento fra sistema politico e attese della gente anche comprensione della gente
Meritasse
Una riflessione
Poi c'è capitato di indicare di concordare con Mino Martinazzoli
Una data che di per sé significativa
Perché accenna ad una continuità di tensione ideale
Di volontà di rinnovamento di indicazione di progettualità per superare la crisi del sistema politico
è la data dell'uccisione di Roberto Ruffilli
Dirigente della Democrazia Cristiana incaricato dei problemi delle riforme istituzionali
Quegli scellerati che ripetono la loro un po'tragica pantomima nel processo dalla corte d'appello in Corte d'appello che si tiene a Bologna
Hanno già ricordato rivendicando
La paternità del gesto hanno ricordato che Ruffilli è stato ucciso
Perché occupandosi di riforma dell'istituzione di riforma della politica contribuiva a rendere credibile un sistema che loro volevano distruggere
Una motivazione giusta
Una motivazione giusta Roberto Ruffilli voleva questo
Voleva luglio un intellettuale un docente universitario che si considerava in qualche modo di passaggio nell'attività politica e parlamentare
Voleva contribuire a un disegno di rinnovamento
Voleva contribuire aprire con il dialogo sulle riforme istituzionali
Una credibilità una visibilità una trasparenza nuova dell'istituzione rispetto a speranze e bisogni della gente ecco perché abbiamo chiamato Mino Martinazzoli e lo ringraziamo di tutto cuore di aver raccolto il nostro invito
Lo abbiamo chiamato non soltanto perché Nino sicuramente può dirci parole esprimere concetti
Accennare a proposte
Di grande spessore culturale ma di grande spessore Poli
Ma l'abbiamo chiamate perché Mino ha sempre saputo conciliare il discorso della riforma del sistema politico col discorso del rinnovamento
Della qualità nuova della politica
E non siccome noi siamo convinti che i problemi del nostro Paese non sono di a vere
Un sistema che De Belli che sconfigge GA i partiti politici
Certo
Un sistema che eviti la loro arroganza la loro degenerazione che è poi il loro annullamento il loro disfacimento anche per auto suggestione
Ma riteniamo che il progetto sia di ridare tono tensioni idealità di ridare qualità ai partiti alla politica
E sappiamo quindi che i minori il discorso del rinnovamento della democrazia cristiana dei partiti politici si fonde con il discorso del rinnovamento dell'istituzione di Q che fanno parte di un unico Progetto di un'unica tensione
E allora nel ringraziamento a minori nel cedergli la parola un augurio per il suo incarico quello che uscirà lo ha confermato
Dalle vicende
A un po'sconvolgenti cui stiamo assistendo in queste ore e che probabilmente nella nella nottata una giornata di domani troveranno una qualche composizione un augurio di successo nell'avviare quello che è un processo non è una ricetta magica non è una ricetta miracolosa
Noi ci auguriamo che questo processo prenda
L'avvio anche per opera di Mino Martinazzoli legato a questo suo nuovo incarico ministeriale
Gli auguriamo di farlo perché sappiamo che la posta in gioco è importante non si tratta di indovinare qualche meccanismo de ingegneria istituzionale non si tratta soltanto di rendere possibile e in qualche modo percepibile la presenza in un ministero in un incarico di governo e noi gli auguriamo allora di fare un'esperienza che non sia per niente con mensurale bile a quella che in un momento di crisi forse ancora più grave di un altro sistema al momento della Finis Austriae descrive Robert Musil nel suo Uomo senza qualità
Quando in un misto di retorica nazionalista patriottarda di filosofia EMI editori non c'era un gruppo che portava in struzzi Mino che ha letto Musil lo ricorderà l'azione parallela
Che in qualche modo era un tentativo patetico e anche verboso affabulatorio di resistere a una degrada con degrado è una degenerazione del sistema
Noi gli auguriamo invece di trovare risposte a utenti che ha risposte forti nel solco di una tradizione quella cattolico democratica
E anche di una volontà che ci unisce oggi nel saluto nell'augurio nella solidarietà e nell'affetto per la battaglia politica prima ancora perché per la battaglia ministeriale di Mino Martinazzoli collegandolo all'anniversario che celebrano
Alla vitalità del pensiero e del ricordo di Roberto Ruffilli
Che aria mezzi
Credo di non essere più stato in questa strada
Dopo
L'incontro che abbiamo svolto qui parecchi anni fa
E che credo è stato significativo nella non dico nella storia delle democrazie cristiane ma certamente nella esperienza
Se la sinistra democratico cristiana
Qui al Parco dei Principi pochi mesi dopo la uccisione di Aldo Moro
Ed alla vigilia della conclusione dalla esperienza della segreteria Zanca niente
Intanto intenti come questa sera in verità
Ci trovammo d'accordo nel credere
Che la sinistra democratico cristiana doveva trovare il modo di rompere schemi antichi
Divisioni artificiose
Così da poter mettere in campo
Una forza coerente ed apprezzabile
Lo facemmo appunto nel nome di Benigno Zaccagnini nacque qui al Parco dei Principi quella che si chiama Lare azzecca niente
Che sarà pure come con una qualche molotov nei viaggi tocca di leggere su alcuni quotidiani la vecchia area Zac
Ma non mai come testata leggere di tanto in tanto su altri quotidiani l'ex a realizzare non siamo per nulla
Degli ex di qualche cosa
Tanto più in un tempo nel quale a me sembra
Che quello che ci tocca di fare di più
è di non dimenticare
Non è credo una condizione schiacciante quella della memoria
è una potenzialità
Io sono fermamente convinto della verità di una riga di Machiavelli laddove afferma che gli ordini che non si rinnovano periscono
Ma spiega Machiavelli che rinnovare gli ordine vuol dire costringerle ai principi i loro propri si tratta in sostanza oggi da parte della Democrazia cristiana e di tutti gli amici della Democrazia Cristiana non solo noi ma di più
Dei tornare ad essere convinti che se non interrompiamo la nostra origine
Se non torniamo non dico a rileggere o a riscrivere o a rivivere male gli alimentare quindi generali del principio allora ci riuscirà difficile trovare in un tempo politico notevolmente nuovo rispetto al passato alla nostra lotta il nostro orientamento la nostra capacità di ribadire una funzione rilevante nello sviluppo della democrazia italiano
Ed è lo ricordava
Paolo prima il giorno
Dall'assassinio di Roberto Rossellini
Mi sono varie concomitanze questi questi di adesso sono anche i giorni
In cui si celebra il processo d'appello contro
Gli omicidi
Il quale purtroppo
Non mancano ad ogni scadenza di questo tipo di aggiungere all'atrocità del gesto
Il più delle parole ugualmente intollerabile ed inaccettabile
Anche se è vero che reggeva Cabras che certamente si trattò
Di un gesto non casuale o di un gesto mirato perché in quella paranoia
Vi era la lucidità d'intendere
Una cosa che spesso anche noi anche i democristiani dimenticano purtroppo
Che la politica non è una pura prassi di poter che la politica reazione ma non c'è azione senza pensiero perché l'alimentazione ideale culturale tutta la risorsa che ci appartiene
Nella testimonianza politiche
Certo occorre ammettere che poi nella scelta delle date non siamo stati forse lungimirante fino in fondo
Martedì diciassette io non sono fino in fondo superstizioso ma insomma
Sevizie beh allora sono un po'meno in Pietro Vecchione
Perché in verità le ore che stiamo vivendo sonoro è abbastanza aspre controversa
Io credo sufficientemente inquiete
Tendo ad immaginare che un osservatore sufficientemente distaccato
Al di là delle ragioni e dei torti sempre più aggrovigliati di ciascuno dei contendenti
Inevitabilmente si è portato a vedere anche queste sequenze
Come la rassicurazione di una decadenza
Si ha quasi l'impressione che i partiti io li che i partiti perché non per una chiamata in correità ma perché è così è difficile distinguere tra opposizione e maggioranza od altro che il sistema nel suo insieme
Abbia difficoltà a dominare
Questi passaggi
E penso che un indagine una riflessione sul tipo di questa difficoltà tutto quello che possiamo fare per non perdere il nostro tempo
Inutilmente qui
E quindi dico subito che se vi aspettate da me
Indicazioni roboanti e presuntuosa
Sulle immancabili sorte di infatti che progettazione di riforma istituzionale sarete assolutamente delusi
Se potevo come privato cittadino immaginare di dire qualche personalissima opinione
Mi pare di capire che il dovere elementare di chi in un modo abbastanza imprevedibile almeno per me si ritrova in questa congiuntura ad assumere un certo tipo di responsabilità
Sì esattamente quello di non parlare di riforme ma di capire con la pazienza che ci vuole come si fa a realizzare qualche cosa
è importante per capire come si fa
Lo ripeto
Cercare di indagare la premessa
Io mi rendo conto invece che logisticamente vi sono condizioni scomodità ma vi assicuro che è anche
Parlare in una situazione così non è facilissimo può darsi che sia il microfono che non funziona non lo so va bene
Io
Ma Salvatore se ho capito
No non è che voglio via terra di parlare sì ma anche le voglio solo informare perché
Che è complicata insomma cose
Ma
Vogliamo mi fate sapere a lei posso stare allegra
No se non si disciplinare visto il rilancio in genere giusto
No io vi ringrazio due volte perché preferisco stare io sono sedentario che invece ora attraversa
Dicevo che vorrei tentare qui questa sera con voi per trarre alcune conclusioni che riguardano non la responsabilità di questo o di quello ma la nostra comune responsabilità
Debbo dire quali sono alcune mie opinioni in ordine alla peculiarità di questo tempo politico e delle condizioni critiche
Non solo del sistema dei partiti come dicevamo ma più in generale del dato politico
E questo non riguarda secondo me soltanto la condizione italiana
Riguarda più complessivamente
La condizione
Della politica il rischio del suo primato
L'evidenza di una difficoltà che la politica
Si ritrova dinnanzi rispetto al dovere e alla responsabilità che gli sono propri
Io credo che se vogliamo non deve limitarsi alla superficie dei fatti o di indicarli uno alla volta
Dovremmo essere anzitutto convinti dalla circostanza che vi è un dato di criticità che riguarda la politica nella modernità
E che deriva dalla circostanza che mentre i poteri le istituzioni e gli strumenti della politica sono ancora quasi tutti i contenuti
Dentro l'angustia dei confini nazionali
Le grande competizione della tecnica della economica quelle che la politica è chiamata a governare secondo un'attitudine di equità sono ormai dislocate quasi tutte
Per le decisioni che davvero contano nella vita di ciascuno di noi nella grande dimensione transnazionale
Ne deriva questa disparità questa inadeguatezza
Ed io credo allora che se vogliamo davvero pensare in grande
Il tema degli strumenti della politica
Dovremmo noi che pure abbiamo dalla nostra origine
Alcune parole decisive sulle piano della internazionalità di rapporti politici queste parole riscoprendo le attualizzarla
E vedere come ci riesce di contribuire nel contesto internazionale a costruire le strutture
Gli strumenti di questa politica sovranazionale
Del resto che le cose stiano così e che quello sia il versante sul quale si giocherà di più
La capacità della politica di assumere le provocazioni del presente
A me pare che si capisce facilmente anche se si guarda appena appena alle nostre spalle
A quella vicenda lacerante che definiamo in poco eufemisticamente come la crisi del Golfo
Io vi confesso non sai qual è l'opinione dei colleghi deputati che ho vissuto quei dibattiti alla Camera
Come dire con
Con una qualche difficoltà di comprensione
Mi sembrava di capire che al fondo di onesta intenzione
Vi fosse tutta lei alla prigionia di una
Tendenziale finzione
Il post comuniste che fingevano di essere il partito democratico del Congresso degli Stati Uniti
Noi
E specialmente quelli di noi lo dico con grande rispetto
Che non se la sono sentita di condividere
L'atteggiamento le scelte proposte dal governo
Lo hanno fatto lo so bene con grande inquietudine con grande sofferenza
E tuttavia secondo me quasi per un eccesso di assunzione di ruolo
Noi voglio dire che fingevano di essere alle prese
Con una decisione schiacciante tutte quante in sostanza fingendo di non sapere
Che non ci toccava nessuna particolare decisiva decisione per la ragione che la decisione era già stata presa altrove e che noi eravamo chiamati semplicemente a dire dove ci collocavano rispetto alla decisione presa
Se questo è vero che credo che sia sufficientemente vero
Allora tutta la lezione che dovremmo ricavare da questa vicenda
Non è appunto nel senso di una retorica del desiderio dell'esigenza
Ma dovrebbe essere piuttosto in un sondare con esattezza vittime nel misurare le lacune dalla politica perché l'Europa su questo terreno non ha potuto pronunciare una parola sufficientemente autorevole
Per la semplice ragione che l'Europa non c'è
Ed allora questa è una indicazione che dovrebbe farci convinti della circostanza
E non basta andare in giro a descrivere ad ascoltatori sempre più scettici l'appuntamento del mille novecentonovantatré come una sorta di pulviscolo di gloria
Ma occorre capire che in sostanza la relazione tra la politica internazionale nel senso uniti Ivo che dice di quella politica interna o trova delle connessioni intense
Oppure si divarica diventa schizofrenica le nostre parole non corrispondono in nessun modo i nostri comportamenti
Del resto badate non sono cose e voi lo sapete
Marginali anche per la nostra esperienza esistenziale
Quella guerra è facilmente
Eppure una carneficina continua
La Realpolitik dagli Stati
Inevitabilmente preclude
Un intervento risoluto
Credo che è in questo senso che dobbiamo guardare parlo anche qui immagino di politica istituzionale certo ne parlo per quel frammento per quel pochissimo che ci compete
In questo senso dobbiamo parlare come abbiamo del resto ha fatto dalla valenza dalla potenzialità della organizzazione delle Nazioni Unite
Ma credo che dovrebbe intendersi anche qui
Bisognerebbe tornare a credere a sapere di più
Che l'ONU
Non fu pensato come la replica del Società delle Nazioni ginevrina quella che
No non risultò capace
Di
Rispondere in termini vincente alla protervia delle dittature
L'ho non nasce non per caso all'indomani della seconda guerra mondiale
Che non fu soltanto una replica dilatata della prima ma full a dimostrazione che la tenta
Del limite insopportabile al quale possono giungere i totalitarismi tecnologici
E l'ONU non lo dobbiamo ripensare in quel modo sapendo cioè che loro non è importante se lo interpretiamo come uno strumento organizzatore come una struttura
Concreta per la realizzazione di ciò che è centrale in quella storia e ciò che è centrale in quella storia è la grande Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
La possiamo non paradossalmente descrivere come il rovescio positivo del processo di Norimberga
La degli uomini furono impiccati
I quali pur avendo il diritto di obiettare difendendo se
Di quello che avevano fatto lo avevano fatto in base all'ordine legittimo dell'autorità secondo alcune norme di diritto positivo interno
Ma furono ugualmente impiccati perché gli si rispose
Che non in un siderale astrattezza ma in una concretezza storica esiste un primo codice
Del quale i diritti positivi di qualsiasi Stato non possono non tenere conto
Il risvolto positivo fu quella dichiarazione universale dei diritti
Così singolare
Così nuova così coraggiosa
Perché nella sua formula si può
Dedurre
Motivatamente dedurre che in quella dichiarazione la persona è assunta nella sua centralità
Al punto che la persona umana non accentrare soltanto nei diritti positivi interni ma diventa centrale senza mediazione anche nel diritto internazionale
Che è né più né meno che il rovesciamento dalla tradizione
Del diritto come quello internazionale generalmente collocato tra i giuristi
In una zona abbastanza rudimentale perché si ritiene giustamente secondo la verifica storica che si tratta più del diritto dalla forza che non dà la forza del diritto
Ma se vorremo capire in che modo costruiremo gli strumenti di una tutela umana
Che ripeto in questo tempo necessariamente deve essere più penetrante non arrestarsi ai confini degli Stati dovremo certamente sapere
Che la polarità la rotta non inconcludente va verso questo destino indubbiamente lontano difficile
Apparentemente impossibile ma che non nega la speranza di un utile fatica
Occorre avere il senso della lunghezza delle mediazioni storico politiche
Nel mille novecentoventinove quando era difficile scrivere queste cose Luigi Sturzo scriveva alcune pagine
Nella quale definivano all'assoluto pini ma la sua speranza di un mondo e di un secolo pacifica
E però non descriveva soltanto
Un'etica
No non lo voleva soltanto ad una esigenza cristiane ed umana
Diceva della durezza delle cose da affrontare da piegare e da cambiare
Non per caso indica per fondare la sua speranza è la circostanza che il mondo cambia davvero anche quelle cose che riteniamo in in nessun modo suscettibili di cambiamento
E proponeva l'esempio dalla schiavitù
Mi diceva che nell'antichità nel pensiero antico
Non in quello degli autocrati ma anche in quello dei filosofi
La schiavitù era considerata una condizione naturale
Del vivere civile ed umani
Eppure
Accaduto che è una religione venuta dall'Oriente che ha trovato qui in Occidente nel punto di irradiazione
Verso tutti
I luoghi della terra
A insegnato agli uomini che la schiavitù non era una condizione naturale ma esattamente una condizione innaturale di diseguaglianza oggi nessuno si sognerebbe più di credere
E la schiavitù sia un connotato essenziale della condizione umani questo era l'esempio di Sturzo
Ed in questo modo Sturzo ripeto indicarla come dire
La necessità di non essere illusi
Ma anche la possibilità di fondare una speranza per quanto affidata a congetture fragile lontane si tratta di indurre il le queste congetture e di approssimabile un poco di più in una coerenza complessiva
De geste certo difficili ma non impossibile
Vi è un altro dato secondo me
Che
Descrive la cornice della condizione politica della modernità
Ed in particolare delle democrazie
Su questo punto anche qui credo occorre essere chiari perché sennò rischiamo di non capire bene che cosa dobbiamo rimpiangere
E che cosa dobbiamo sperare
Il realismo
Credo che un qualità una risorsa di un approccio cristiano all'agire politico
Noi non abbiamo dubbi
I cattolici democratici oggi non hanno dubbi anche perché alle loro spalle sta una storia tormentata di adesione di rischio di coraggio
Che lo strumento dalla democrazia e lo strumento meno penoso il più persuasivo che l'uomo si è inventato per vivere
Ponendo i suoi conflitti un poco al riparo dalla violenza
Ma a che punto starà oggi il modello democratico
Qual è la consistenza lo spessore
Nel suo senso del suo significato del suo valore
Noi crediamo e stiamo spesso smemorati di questa fortuna in una plaga di mondo abbastanza piccola
Che è quello che viene schematicamente definito con la metafora di Peter Gross della Società dei due terzi
Società dei due terzi altro non sono che le società
Nelle quali la maggioranza dei cittadini condizioni quantità accettabili di vita
E però si osserva che tutto questo accade quanto per la coincidenza con il fatto che l'altro terzo quello escluso
Risulta sempre più esclusivo sempre più inascoltato
Che cosa sono dunque le società dei due terzi nello risvolto positivo le società dei due terzi non sono una iattura
Sono ripeto il livello raggiunto dalle geografia e più fortunate sono poche di questo pianeta
Sono il successo delle grandi democrazie sociali
è accaduto così che lei
E accaduto che la regola della maggioranza perché nel suo dato elementare questo la democrazia
Ha agito positivamente
Sorretto da ispirazioni e culture appropriate
In società nelle quali all'inizio la maggioranza era fatta da quelli che stavano peggio
E la minoranza era fatta da quelli che stavano meglio
E questo ha offerto alla regola della maggioranza
Una potenzialità di riscatto e di redenzione delle posizioni più deboli diseguali
Ma oggi la parabola si colma
E se il successo storico dalle democrazie sociali rovescia il rapporto
Per constatiamo ripeto positivamente constatiamo non c'è nulla da rimpiangere
Che la maggioranza è fatta da quelle che stanno quanto meno meno peggio
E la minoranza è fatta da quelli che stanno peggio la domanda drammatica che si pone
Alla regola democratica nella modernità in queste nostre società è esattamente questa
Se per avventura la regola della maggioranza non abbia perso per strada la sua potenzialità di riscatto e di redenzione delle posizioni più debole
E quasi un incrocio paradossale
E pare a me che su questo versante che dobbiamo capire in che modo
Risentiamo non le regole artificiose
Ma di nuovo il senso il valore
E da loro sono molto d'accordo con Cabras anche quella quella che fu sorpreso con una preclusione chissà che mai così
Le riforme istituzionali non sono per nulla il surrogato dalla politica
Sono la risorsa dalla politica
Se invece pensassimo le riforme istituzionali
Come a ritocchi più o meno parziali a ristrutturazioni più o meno radicale
Dell'edificio formale e procedurale della democrazia
Ebbene finiremmo
Per replicare Pascal quando affermava che si definisce lo spirito di finezza
Viene in campo lo spirito di geometria
Non è un buon risultato
Io credo che il tema della riforma istituzionale si pone
In modo persuasivo e coerente
Da un lato ripeto ossessivamente a quella circostanza che definivo essere
La qualità autentiche la verità del rinnovamento mai una trasformazione fuori disse
Ma una trasformazione indisse
E dall'altra se siamo capaci di collegare il senso dalla stagione politica
Con questa potenzialità che ci viene anche
Dalla esigenza da opportunità di tanto in tanto di aggiustare di rinnovare
Ma rinnovare avendo sempre presente quale
La direzione qual è l'orientamento
Qual è il sì
Allora se
Se malgrado questo punto di abbandonare
Una descrizione ammetto abbastanza varia dei dati generali secondo me di difficoltà che appartengono
Alle provocazioni che la modernità affidabile
Al modello democratico parliamo di questo perché è quello solo nel quale crediamo
Credo possiamo a questo punto
Correlare in questa cornice il discorso ad una analizza anche qui sarà molto
Schema Trika riassuntiva
Di quella che a me sembra
La condizione di novità che va emergendo nel contesto politico Italia
Su questo punto io non ho dubbi
Non ho dubbi cioè sulla circostanza
Che si è aperta una stagione nuove dalla storia dalla democrazia Italia
E questo è accaduto per la ragione che c'è stato il mille novecentottanta no
Noi siamo un poco disattende talvolta
Recitiamo da un lato con un eccesso di enfasi il portentoso evento
Dall'altro ci riesce faticosa assecondarne il corollario le specificazioni
Da un lato siamo infatti ci
Sul declinare dall'ottantanove
Ci hanno persino avvertito alcuni che era nientemeno finita la storia
Bastava avere l'avvertenza al fatto che la storia non era cominciata con i comunismi quindi era difficile immaginare che finisse che solo perché eravamo all'epilogo dei comunisti
Ma si sa nel nostro Paese
La retorica ideologica
Il conformismo ideologico
In larga misura alla condizione degli intellettuali
Da un lato ci si spiega
Che ormai sbaragliato il comunismo reale nella ideologia comunista
Stanno davanti al mondo capitalistico nient'altro che magnifiche sorti e progressive
E se appena noi osiamo
Non devo porre qualche dubbio sulla possibilità di un sistema democratico aperto e quindi sull'inveramento le diverse esperienze capitalismo
Ma semplicemente speriamo qualche dubbio sulla esigenze però di guardarci dentro
E dei vedere
Se è vero sino in fondo che lasciato a se stesso il mercato e la sua regola risponde alle domande
Che stanno dentro il futuro dalla umanità se appena usiamo porre questo dubbio questa perplessità subito ci zittiscono dicendo che siamo i soliti cattolici antimoderno incapace di comprendere la cultura industriale
La singolarità poiché queste censure questa rampogna ci viene in termini più aspre
Da persona certo autorevole eccetto intelligente
Certo competentissimo e le quali però hanno una pretesa computer tollerabile
Si tratta generalmente di intellettuali ex comunisti i quali pretendono di mostrarsi che avevano ragione quando erano comunisti e che hanno altrettanta ragione adesso che sono diventati ex comunisti questo attaccante
Dall'altro lato l'avvertimento dalla fine dalla storia che viene invece ancora da quel campo
Ecco noi non è che siamo alla scoperta l'invenzione di una terza riga
Siamo ripeto semplicemente della gente che
Proprio dalle sue ragioni discende ricavare
Tutte le volte che al meglio di se stesse questa capacità di guardare realisticamente al limite dalla politica la modestia dalla politica e lì dentro dei rintracciarla il valore più autentico e più veritiera
Com'è che se io certamente l'ottantanove c'è stato
E certamente non c'è bisogno di dire che di che di di dire enfaticamente le cose se affermiamo che l'ottantanove non può non avere agito con un senso di particolare profondità nel dato politico italiano
Io ricordo una donazione di Aldo Moro ad un congresso dalla fine degli anni Cinquanta Damo Grazia cristiana
Dove c'è una riga che non è una profezia badate non lo è per niente era semmai la spiegazione
Del perché la operazione dell'allargamento dall'Area democratica come oggi i valori dei confronti socialiste trovava esattamente le il suo limite del suo confidente c'era cioè qualche cosa oltre il quale non era possibile non era utile andare
E spiegava che non si poteva guardare oltre i comunisti
Per la ragione diceva che citare testualmente
Che nulla sarebbe cambiato del comunismo italiano se tutto non fosse cambiato nella centrale del comunismo internazionale
Era ripeto il nonno profezia ma è una spiegazione
Ed oggi però questa affermazione credo trovi il suo riscontro
Perché tutto è cambiato la
Ma se tutto è cambiato la vuol dire che cambia anche qua in altri termini
Noi possiamo prevedere che i post comunisti italiani saranno quello che potranno essere quello che vorranno esterna
Ma non potranno più essere i comunisti degli
Perché non c'è più questo comunismo
I comunisti di ieri la classe dirigente comuniste che abbiamo conosciuto
In questo quarantennio
Quella cioè che scriveva la sua prassi politica all'interno di quella parola della doppiezza che non noi abbiamo dichiarato ma Togliatti inventò per spiegare
La esigenza della via Nazionale tuttavia la perdi dal non perdeva in collegamento con la promessa rivoluzionaria mondiale
Era una classe dirigente che poteva stare all'opposizione Da qui all'eternità
Per il fatto che aveva questo fondamento di speranza vi non è atteso il rivoluzionario
Che avrebbe
Determinato il cambiamento globale del pianeti
Questa classe dirigente non ha più questa certezza
E quindi è una classe dirigente che ha davanti avendo compiuto un gesto d'un gesto positivo
Solo la difficoltà di compierlo questo gesto
Non avrei esitazione a dire lo dico con grande rispetto e so bene quanto siano complicate le cose quale Travaglio corallini
Non avrei dubbi in sostanza che fatto il gesto la il cammino del Partito comunista italiano del PDS non potrà non essere un cammino di progressiva socialdemocrazia infrazione
Se non arriverà da nessuna parte
Ma se le cose stanno così
Questo riguarda anche gli altri oppure no
A me pare che riguarda gli altri eccome
Quarant'anni di storia democratica italiana che sono l'orgoglio dalla Democrazia cristiana checché se ne dica perché in questi quarantenne il Paese è cambiato ed è cambiato il meglio straordinariamente
E la democrazia sia fondato nelle coscienze
E da alcuni passaggi Jacuzzi tagliente
Sono stati malgrado tutto superati spesso con un costo umano che è scritto sui libri della nostra storia e non di quella degli altri
Ebbene tutto questo è accaduto in una condizione di rigidità
La contrapposizione ideologica che ha connotato una democrazia come quella italiana nella quale è vissuto il più grande e più minaccioso al partito comunista dell'Occidente
Questa è la ragione per la quale ci è capitato di tanto in tanto di dichiarare che noi eravamo per così dire condannati a governare
Forse nella distanza sarà
Necessario credere che si trattava di un lessico abbastanza rischioso anche per le nostre moralità
Ed in ogni modo oggi c'è una notizia che per me non è per niente una cattiva notizia la notizia è che questa condanna non era una condanna all'ergastolo
Non siamo più condannate come
Ma a me pare che questa è la questione che sta oggi davanti alla classe dirigente democratico cristiano
Perché mi sembra di capire che su questo terreno che non si vuole entrare
C'è una
Una simmetria speculare tra questi protagonisti
I comunisti
Credono che una fase ascendente
Sono ansiose di dichiararla film
Ma siccome non sono stati loro i protagonisti sono stati gli antagonisti
Devono dire che non questa fase si è compiuta ma si è consumata e si è consumata malignamente
Noi che siamo stati protagonisti
Abbiamo l'aria di non aver Voeller di dichiarare chiusa questa stagione perché ci attanaglia la paura che la prossima stagione non possano essere così fortunata come la prego
I comunisti dicevo sono ansiosi
E quindi può capitare
Di maneggiare qualche parola eccessiva
Non credo che sia fino in fondo
Appropriato spiegare come fa il segretario del PDS di tanto in tanto
Che la Prima Repubblica e Freenet e deve cominciare alla Seconda Repubblica
Nei dintorni dei partiti
Da parte di chi crede malgrado tutto
Che in una democrazia moderna non si regge se non su una struttura di partiti questo linguaggio linguaggio molto rischio
Se si fosse assaggi occorrerebbe sapere che i partiti hanno fatto la Prima Repubblica
E che se la seconda si facesse non la farebbero loro e verrebbe fatta contro di loro questo deve essere molto chiaro anche alle menti alle fantasie dei più illimitati riformato
Ma dall'altra parte noi invece siamo troppo avare
Scommessa aree di rischio per quel che ci riguarda
Tendiamo a capire come si fa a sopravvivere quella nostra fortunata stagione
Siamo vorace di repliche possibile
Tant'è che quando il Partito Comunista sbagliando secondo me
Issa non intorno a fatti ancora oscuri della nostra storia
In ordine ai quali l'esigenza la verità è comune
Ma essa una polemica sul niente quando
Su Gladio e dintorni si scatenano
Parole esorbitante
Ma non vedete come la Democrazia Cristiana gli piace questa cosa qui come l'assumiamo questa polemica così volentieri
Nonna respingiamo seccamente
Ci stiamo dentro perché perché ci illudiamo in questo modo almeno qualcuno si illude in questo modo di replicare
Quella stagione di contrapposizione in cui noi siamo stati di protagonisti e loro gli antagonisti ed immaginiamo così dei mantenere
La necessità del consenso verso di noi
Anche qui bisogna essere molto chiari perché voi non si tratta di cose complicate
Se il comunismo inteso come quella minaccia è finito
Anche l'anticomunismo è finito nella sua funzione
E se noi fossimo stati davvero
O se volessimo essere soltanto l'anticomunismo residuale credo che sarebbe meglio che facessimo le valigie e togliessimo il disturbo io non credo che la democrazia cristiana sia stata questo e sia questo
Difficoltà a comprendere il tempo e a trovare i gesti giusti per alimentare la nostra durante la nostra funzione
Si cambia questo connotato di rigidità vuol dire né più né meno che la democrazia italiana diventa più simile alle altre grandi democrazie occidentali
E vuol dire che la parola dell'alternanza
Diventa meno impossibile
è una parola sgradevole per la Democrazia Cristiana
Temo che molti democristiani la pensano così
Ma io non condivido questa posizione
Danni da quando i comunisti si sono inventati
Ad ogni scadenza elettorale anche in mezzo le scadenze elettorali
Che il problema di questa democrazia soci siamo esattamente nove
Da quando hanno spiegato che la questione risolutiva sarebbe quella di costruire come dicevano e dicono l'alternativa democratica il sistema di potere democristiano indicando con questa espressione tutta la opacità l'inerzia
Il deteriore della politica italiana
Io sono un democratico cristiano che straordinariamente interessato al superamento del sistema di potere democristiano
Purché si abbia la vertenza ricredere
Purché si abbia la vertenza
Purché si abbia la vertenza e la onestà di credere che nel cosiddetto sistema di potere democristiano già dentro il nostro quello che i nostri alleati e quello della nostra opposizione
Però se mi guardo in giro mi pare di intendere
Che questo sistema di potere non vogliono supera vogliono semplicemente ereditato
Ed è questa la difficoltà
E se noi ci comportiamo in maniera soltanto reattivo difensiva non è impossibile che questo accada
Ma questo a casa non soltanto contro di noi
Accadrà contro la politica la sua capacità di dare una risposta ai problemi nuovi che questa ricca e voluttà forte democrazia pone al sistema politico
Per questo vedete come si diceva fino a ieri
Lo schema geometrico l'alternativa
I democristiani sono abituati dentro o fuori
I comunisti usabilità dei fuori dentro
Rimane l'incognita la ragione per la quale quelli che sono sempre stati dentro con noi dovrebbero rimanere dentro anche con i comunisti ma basta dire così per intendere quanto sia precario questo modo di ragionare
L'alternativa ormai è una questione che riguarda tutti quanti
Ed io sono d'accordo con chi osserva che dopo Rimini
Le difficoltà aumentano
La rotta e accidentato e che dunque una probabilità di uno schieramento di alternativa Democrazia Cristiana si fa remota
Ma questo mi interessa poco
M'interessa che il pensiero e l'alternanza Allergy nell'alleanza che c'è nell'alleanza possibile
Perché questa alleanza si riesca a viverla questo punto di più sull'atto virtuoso piuttosto che sul lato vizioso
L'idea cioè che c'è una evoluzione uno sbocco che è questo
Nel quale noi non siamo necessariamente quelli che verranno alternati
Ma stiamo mi pare giusto nel crogiolo di Occhetto in un nuovo inizio nel quale secondo uno schema tutt'affatto diverso che dal passato ciascuno dei protagonisti può giocare
Il suo rischio la sua virtù
Certo sapendo che oggi più di ieri gli compete ad intendere che il terreno allora ricerche dalla competizione non è la contesa dei partiti intorno al potere ma è essenzialmente dei più la capacità che abbiamo i partiti di rispondere ai bisogni che emergono dalla società
La condanna governare era in qualche modo la mortificazione delle nostre potenzialità
In una gerarchia di ruoli e di valori da difendere era chiaro e quello preminente consisteva nella esigenza di tutela e di sicurezza dello sviluppo della vicenda democratica in Italia
Se questo timore non c'è più se questa minaccia ormai si affievolisce
Perché non credere che la politica in Italia torna ad essere di più non tanto una fronteggiarsi statico od una sregolata contesa intorno al potere da parte dagli alleati che stanno contro
Ma diventerà invece sempre di più è possibile che evidente una competizione di proposta e di progetti
Tornare cioè al gusto di una politica che non è solo una vere ma un proporre un essere
Un partito secondo me
Che
Potrebbe trovare
Nell'immagine Sturzio Anna un referente moderno
Un partito cioè di battaglia di progetto Villotta diceva a luglio
Di azione
Ma chi è capace di portare in campo la sua peculiarità ideale e la sua capacità progettuale secondo gli strumenti che sono spesso artigianali metrò prima concreti della costruzione culturale
Dei mezzi che occorrono per ragguagliare un poco alcuni civili
Il collo con lei anche il discorso sulla riforma istituzionale
Mi pare che bisognerebbe evitare noi mettiamo su questo mi sembra la Democrazia Cristiana e abbia una convenzione molto
Unitaria
Non non è non è il tema dalla Seconda Repubblica quello che
Credo che gli italiani avvertire ebbero come truffaldino il comportamento dei partiti
I quali pretendessero di spiegarle che tutto quello che non va è colpa del modello
Quando i cittadini sanno purtroppo
Che è molto di quello che non va non è colpa del motore
Ma è colpa dello scostamento dal momento non è colpa della costituzione formale ma è colpa della costituzione materiale
Ed allora come diceva Paolo prima la questione di correlare costantemente il dato delle forme istituzionale e la correzione dal comportamento dalla struttura politica questo è il problema dei problemi
Ma io non credo che troveremo la possibilità di fare un passo in un qualsiasi direzione
Se il tema delle riforme continuerà ad essere posto dai partiti all'interno dal loro punto di vista dall'interno del sistema
Posto così
Il problema è che solubile
Posto così un tema come quello dalla riforma della legge elettorale è difficilmente praticabile
Perché su questo terreno ciascuno dei contendenti valuta prima qual è la sua convenience e siccome la convenienza di ciascuno contraddice quello dell'altro
Badate non è casuale quel giorno che ci decidessimo pazientemente per una nostra curiosità
A vedere in questi dieci anni di diversi progetti che via via sono lutto in campo scopriremmo che non è vero che ciascuno degli interlocutori ha tutelato correntemente un suo progetto contro quello dall'altro
è vero invece che ciascuno ha detto le cose dall'alto solo credente in tempi diversi
Tutte le proposte che sono in campo hanno molti padri alcuna paternità possono tappe obliterate dissimulata e perché non convengono più ma è così
Che cosa vuol dire tutto questo
Vuol dire che probabilmente il punto di vista da assumere non è quello interno al sistema dei partiti
Ma è quello che si pone un poco fuori quello cioè che si pone come condizione l'oggetto dell'obiettivo del rinnovamento anche istituzionale
La necessità di ridurre il più possibile la distanza che oggi si fa incolmabile tra società e politica nel nostro Paese
Se le cose stanno così allora probabilmente possibile compiere alcuni passi
Ma perché le cose possono essere così è necessario che i partiti abbiano sempre di più una valutazione drammatica della loro condizione e del loro rischio
Se non c'è anche un poco di paura
Muoversi risulta disagevole scomodo
Ma dovrebbe esserci un poco di paura secondo messi
Se quelli che parlano contro di noi poniamo
Ha messo l'avvertenza di sostituire all'espressione sistema di potere democristiano
Che li illude sulla circostanza che si sconfigge la Democrazia Cristiana loro vincono un qualche cosa
Se sostituisse da quell'espressione impropria l'espressione più proprie cioè il sistema dei partiti tout-court
Scoprirebbero che dica la verità
è il sistema dei partiti dal suo insieme che è in difficoltà
Ed è il sistema dei partiti quale che sia il ruolo di ciascuno che è chiamato ad offrire un contributo per superarlo difficoltà sapendo che soltanto superando la difficoltà di ieri dentro in questo superamento l'ambizione e la sordo e la possibile vittoria di ciascuno
Se invece le condizioni rimangono queste degradano nessuno vincerà contro nessuno
Perderemo tutti e questo è un qualche cosa che democrazie cristiane non dovrebbero poter permettersi
Perché quello che è in gioco è in larga misura quanto di più alto dei più ragguardevole di più importante sia stato costruito in questo Paese nella storia del cattolicesimo democratico italiani
Vi è certamente il tema
Di una migliore correlazione tra la parte prima dalla Costituzione la parte seconda
è difficile dubitare della circostanza
Che anche il modello costituzionale fu pensato storicamente e quindi come servizio e come si scrive in tutto i libri in un tempo nel quale
Non si sapeva da parte di ciascuno come sarebbero andate a finire le cose quindi è un sistema se si vuole un poco appesantito di reciproche garanzie
Ma non mi pare che qui siano vietati i ritocchi anche coraggiosi di questa descrizione di Modena
Quello che è importante però che sia salvaguardato il moderno
Proprio per la ragione che a me sembra che quel modello non fu calato artificiosamente dentro la nostra storia
Per la ragione cioè che si tratta di un modello che ricavava dal passato
Quell'autenticità quei principi suo impropri
Quelli di quegli ordinamenti per rinnovarle dice Machiavelli debolezze l'appunto che i principi loro propri riporta
è possibile immaginare una democrazia cristiana che assuma questa esigenza
E che la traduca in gesti politici visibile impercettibili ed autorevole
A me pare di sì
A me pare che questo dovrebbe essere il compito oggi la democrazia cristiana
Ma siamo attrezzati per fare questa cosa
Qui credo che
Siamo costretti a dubitare
La condizione del partito è una condizione di grave difficoltà ma non è una grande novità
Lo diciamo tutti
Purtroppo lo diciamo ciascuno contro gli altri
Anche qui non lo diciamo ma insieme diciamo secondo il momento
Credo che la domanda intorno
Al che cos'è un partito popolare moderno si una domanda
Stringente alla quale difficilissimo rispondere
Probabilmente non c'è una risposta definiti una volta per tutte
Probabilmente non c'è un modello che qualcuno possa prestarsi che noi possiamo tranquillamente applicare
C'è probabilmente anche qui in uno scontro
Io vedo lumeggiato uno scontro inevitabile
Non è mica vero che
C'è tutta la politica colpevole c'è tutto la Società innocente
Ho proprio nel tuo sudando per niente
Semplice agrodolce con le figlie al collega
Concludo oppure perché mi rendo conto che stiamo tutto in una condizione non comodo fa caldo lo sento anch'io
Dicevo c'è questa
Domanda intorno al modo di essere del partito che che di tanto in tanto abbiamo cercato di indagare ed esplorare
Ci siamo dati appuntamento ulteriore ad un'assemblea organizzativa che io mi auguro che si svolga si svolga in termini non evasivi
Però anche qui ho l'impressione che siamo al punto in cui la chiamata è per ciascuno
Io non non non sono non vedo che
Che vi sia la possibilità di giocare l'Inter Morresi Cristian il tema del rinnovamento secondo gli schematismi tradizionale delle correnti della scomposizione che trasversalità delle vittorie degli uni sugli altri
No non vedo più questa possibilità
Ricevo vedo invece una forte interferenza tra interesse duri reale
Questo sistema dei partiti non è come si dice da parte di finti ingenui che offende tutta la società non è mica vero
La società civile poi non è
Un residualità
Carlo si terrà Musile mi viene in mente che molti che dichiarava
Indescrivibile all'Austria
Spiega perché l'auto era l'Austria Ungheria meno lunga veglia
Ecco se in qualche modo si sarebbe indotti a credere leggendo che la società civile sarebbe questa sottrazione vi è invece una forte nervatura che tiene il dato politico ed il dato economico civile così si fanno disloca andranno Enza di potere
Interessi che sono in gioco
E quindi operazioni innovative
Non si consumano tutte soltanto all'interno dei partiti e di un partito con l'avere l'accortezza qui ciò che in campo e sapere che non si tratta di passeggiate sentimentale sapere che non basta preferire l'esigenza dichiarata l'intenzione per credere che la purezza della nostra intenzione serve qualcosa non sarebbe neanche a salvarsi l'anima questa è la verità
Ed io mi vado convincendo sempre di più per quanto la proposta vi sembra
Inevitabilmente
Come dire riduttive
Mi vado convincendo sempre di più che l'unica maniera che abbiamo
Di correggere un poco le cose
E ciascuno la propria ciascuno di noi
Quale che sia la sua responsabilità o la sua non responsabilità
Capire che può fare qualche cosa di generosa per rimettere al sesto in sesto l'impresa come
Poldo e lei
Nella
Nel convegno che ha legato il suo contributo col dovuto dovremo credo che spiana dico dal
Alla vigilia dal della ventunesima Settimana sociale dei cattolici italiani
Evocarla suggestivamente secondo me
Una espressione della sull'istituto Ray sociale parla
Di partiti che ormai contengono strutture di peccato
E faceva riferimento a quelli sì
E quello è un lessico molto impegnativo perché è il Papa in quell'enciclica spiega che cessi il capitalismo che c'è il comunismo che c'è il liberismo che c'è quel che volete voi
Ma il problema non sono le idee le ideologie e i premi sono gli uomini sono i loro comportamenti sono le loro singolare di responsabilità
Allora è necessario sapere prima
Che cosa si deve fare
C'è un'altra cosa più importante ancora che forse Paul lumeggiare il che fare
Sono andato settimana scorsa a Palermo a presentare un mese del libro prezioso edito da Sellerio
Scrittore avvocato di Bologna
Che è la storia di un
Lo straordinario limpidissima cattolico morto
Nel tentativo di fuga da un campo di concentramento ventuno anni il ventisette aprile del quarantacinque si chiamava Giuliano Benassi
Halloween intitolato la sezione della democrazia cristiana di carte in provincia di Reggio
Ed è la storia di due giovani
Che nell'arco di pochi metri
Da soli senza maestri
Trovo vanno la loro rotta la loro strada sceicco
Giuliano Benassi era un cattolico che era
Suo padre era stato deputato popolare si era poi dimesso dopo il delitto Matteotti
Trovano da soli la loro strada scegliendo sul piano morale prima che politico
Giuliano Benassi vi era un giovane imbevuto non dalla retorica ma dalla verità dall'amor di patria eccetera descrive ancora al suo amico l'avvocato Berto di Bologna che è l'autore di questo libretto
Ancora ai primi di luglio del quarantatré quando ce lo sbarco americano in Sicilia che vorrebbe essere chiamato a difendere la parte le infezioni
Dal venticinque luglio al quarantatré l'otto settembre del quarantatré la scelta di questo limpidissima o cattolico e decise ed è fatta ed è una scelta ripeto il nome di un imperativo morale
E lì è una lettera Giuliano benessere che secondo me
Vedete come si ritrovano negli incunaboli le tracce delle nostre verità non c'è bisogno di andare a consultare grandi cose forse sono le minime esplorazione che convengono scrive all'amico dicendo questo è il momento
In cui noi dobbiamo decidere di fare quello che dobbiamo fare
E di rifiutare quello che non dobbiamo fare bene leggendo o rileggendo questa frase a me viene in mente che probabilmente un indirizzo un minimo presentimento di quello che dobbiamo fare
Chi riesce ad intuirlo se per prima cosa cominciamo a chiederci quello che non dobbiamo fare
E quello che non dobbiamo fare anche come democrazie cristiane secondo me ciascuno di noi lo sa
Non dobbiamo credere che stare nella Democrazia cristiana ed osare di evocare l'aggettivo cristiano alla nostra testimonianza politica possa voler dire pensare che noi dobbiamo fare politica per avere il potere noi dobbiamo avere il potere che con cui stiamo per fare politica
Va esattamente rovesciato questo rapporto
Le cose stanno davvero così stanno così qui da voi da me dappertutto ma qual è il costo che noi pagare
Io vengo forse da una regione che drammatizza molto
Il futuro democratico cristiano
Vengo da una regione a Lombardia dove la minaccia la lega lombarda non è come si dice da parte dei Saccenti un intermittente ritorno di qualunquismo che conosciamo già non è così
La minaccia è una minaccia molto più radicale
Dentro proprio le dimensioni le geografie che sono state forti della storia democratico cristiano
Parliamo di quelle che vengono definite comunemente le zone bianche del bergamasco del Bresciano della Brianza
Non sono
La certi da poco dalla storia democratico cristiano la Lombardia non è una ragione qualsiasi di questo Paese
E la ragione è assai significativa assai rilevante
Ebbene vi debbo dire amici su questo vorrei concludere che
Se uno guarda al manifestarsi di questo fenomeno chiamiamolo così
Capisce bene che le ragioni della lega lombarda in Lombardia sono nati che misura i nostri torti
Sono cioè la somma
Io con valutazione di inefficienza
Dei distanza di ostilità
Del dato statuale
Che non per caso realizza un corto circuito
Più aggressive più radicale in una regione
Che è certamente la regione più avanzate economicamente del Paese
E quindi quando stili di vita privati che sono di un certo standard di un certo livello si confrontano si paragonando
Ogni volta che hanno un contatto con l'ospedale col palazzo di giustizia con una stanza qualsiasi della quale uno quasi rilevarli un timbro beh è chiaro che il confronto diventa un confronto dirompente
Ma a me pare che in fondo a questa cosa qui c'è dell'altro che dovrebbe farci pensare perché sono rendono appartiene soltanto alla nostra esperienza ma è possibile che se del fondo
C'è in giro una forte insicurezza
Gli italiani
Alle indagini e agli interrogativi dei sondaggi si dichiarano insicura
Sì dichiaro tendenzialmente pessimista
è vero
Che c'è una controprova
De singolare rilievo perché italiani dicono gli intervistatori siamo pessimiste sul futuro le cose vanno male
Però interrogati più approfonditamente dicono nel mio Comune le cose vanno un po'meglio il che fa intendere probabilmente quale la funzione e il ruolo della potenzialità oggi dei mezzi di informazione perché il giudizio ormai
Non li diamo più sulla nostra esperienza diretta ma vediamo attraverso la mediazione dei grandi mezzi di comunicazione di massa
E quindi si tratterebbe di sapere di non essere distratte
Che in una democrazia moderna questo tema non è una civetteria non è un dato estetico pre intellettuali abbastanza di indagati ma invece è uno dei temi centrali della tenuta della libertà perché di questo si tratta
E però vedete c'è questa inclinazione al pessimismo
Questa inclinazione al pessimismo comporta
Un ritrarsi nelle certezze più vicino
Nei valori tradizionali in quelli che sembrano non aver tradito mai
Ma c'è in questo senso in questo atteggiamento una chiusura
Una grettezza
Piuttosto che la generosità che si richiederebbe
In questo senso a me pare che un altro dato
Parlo delle riforme istituzionali nostro di quello democristiano perché poi mi interessa di più questo tutto il resto viene dopo
Quando ero ministro la giustizia sistematicamente incontravo magistrati in convegni dibattiti eccetera ma credo che la cosa continua
In cui si spiegava che occorreva la riforma delle strutture
E quando mangia costo fermi replicano che occorreva Seedorf o per le strutture ma anche prima di tutto delle strutture mentali cioè occorre evidentemente sapere
E la risorsa avere che abbiamo in gioco è il nostro comportamento è nostra intenzione
La nostra fatica la nostra innocenza non altro credo che tocchi alla democrazia cristiana ritrovare
Perché la possiamo fare senza inganni essenze travisamenti nel linguaggio della politica anche i grandi temi uniti gli della comunità nazionale
Io credo che proprio perché per le ragioni che dicevo all'inizio si tratta di pensare la politica sempre di più
Non la congettura di costruzione di livelli sovranazionali proprio per questo il tema dello Stato della parte del se mi consentite è un tema dei singolare straordinaria
Attualità perché è la parola che definisce il sentimento di una sorte comune di un destino condiviso se noi distruggiamo questo non arriviamo a fare un passo più alto
Il dato sovranazionale non nasce sulle macerie degli Stati nazionali certo possiamo dirlo noi credo senza timore di essere fraintesi
Noi che siamo stati sempre nemici ostili che abbiamo sempre avvertito il segno dei nazionalismi
Io ho sempre rifiutato la lebbra dei nazionalismi che abbiamo sempre pensato e continuiamo sempre a pensare che la società viene prima dello Stato
Che lo Stato non contiene tutta la regole tutta la vita e tutto il sentimento ma proprio per questo dovremmo essere più convinti di altri che lo Stato è importante
Che lo Stato e la massima organizzazione della società
Moro diceva in un suo scritto giovanile
Non è improbabile che i cattolici proprio per questa loro radicalità siano portati a rifiutare lo sta
E diceva non questo o quello Stato
Ma lo Stato come presentimento di una possibile intrusione nella intimità dalla persona eppure aggiungeva non c'è società senza Stato
Una volta che noi sappiamo che lo Stato non è un prima e un dopo dobbiamo anche sapere che lo Stato è lo strumento
Che realizza se è capace se siamo capaci di farlo vivere
Quella che la parola decisiva scritto nelle nostre coscienze nelle nostre culture della nostra ispirazione la parola del bene comune sempre un linguaggio arcaico ma mi pare che non c'è motivo di archiviarlo
è una parola anzi
Che se vogliamo ritorna persino di moto
Non ha mai visto come in questo tempo pronunciare le culture altre rispetto alle nostre la parola alla solidarietà come oggi si pronuncia ma allora tocca a noi anche su questo il terreno accettare coraggiosamente un assegno
Noi dobbiamo sapere però che la solidarietà Centonze incarna negli strumenti nei gesti della politica una vaga promessa
Centocinquanta anni fatto vi
Quando diventava scettico sugli esiti gli ultimi della democrazia di massa
Prevedeva la possibilità di democrazie
Della indifferenza
Democrazia diceva in cui sarebbe prevalso un vago umanitarismo universale
L'idea di una fratellanza generica
Che ci consente di essere ipocritamente vicino a tutti sofferente ma che ci consenta in altro modo di essere soprattutto vicino alle nostre pretese ai nostri egoismi
Vanno rilette queste pagine di Tocqueville che era un cristiano anche dei democratici cristiani
Topi spiega mi pare temo che stiamo vicine a questo punto che sarebbe venuto il tempo forse nel quale le democrazie non sarebbero state capaci di riequilibrare l'attenzione la pretesa dell'individuo
E spiegava che quando la democrazia immaginasse di essere il governo degli individui lì la democrazia sarebbe finita perché la democrazia non vuol dire il governo degli individui
Vuol dire il governo del popolo che è altra cosa che non è appunto questa
Eccesso questa idolatria dall'ego ma piuttosto la capacità solidale appunto che ciascuna delle persone
Abbia di mettersi insieme nel confronto con l'altro
Borghini scriveva suggellando il suo testo sulla filosofia del diritto non la persona ha il diritto la persona è il diritto e in questa formula ellittica si racchiude secondo me
Quasi tutta la promessa che noi potremmo riformulare della Società italiana per i nostri progetti di futuro essere il diritto per ciascuno di noi
Vuol dire appunto non vedere il diritto come una proprietà come una prepotenza una appropriazione
Ma vuol dire sapere che noi siamo portatori di un legame di una obbligazione
Di una obbligazione che non ci lega soltanto dividente ma ci lega quelli che sono venuti prima e a quelli che verranno dopo che vuol dire appunto il senso della storia
Senza di che non si fa politica se non si ha un'idea del viaggio e del punto al Costa il nostro viaggio noi siamo evocati qui
E credo che nessun sacrificio per del resto si tratta di piccole cose che ci riguardasse
Sarebbe troppo alto per
Per credere che vale la pena insomma
Quella solidarietà che vige anche la cultura laica non si raggiunge
Se non lo rintraccia una congiunzione con un'etica fondata fondata su un dato religione
Vi sono ormai situazioni di conflitto di valori essi esasperando sempre di più che al di fuori di un convinzione radicale di un fondamento non troveranno un equilibrio una soluzione
Diventeranno sempre più conflittuale
Conflittuale sulle grandi dimensioni dei rapporti tra il nord e il sud del mondo
Conflittuali all'interno delle società democratiche per questa straordinaria diseguaglianza che si va di nuovo ricreando
Conflittuali per quel che riguarda i candidati di valore
Noi crediamo che su alcune zone della ricerca scientifica ormai la rotta di collisione è inarrestabile
Tra il valore della libertà dalla conoscenza e dalla ricerca e il valore della tutela per la dignità della persona umana nel suo connotato più intimo ed esistenziale
Su tutte queste cose la nostra ispirazione può dire una parola purché noi siamo capaci questa però l'incarnato nel gesto politico la politica a che fare con i valori sull'etica Thatcher
Di porre le concrete condizioni di esistenza di competizione dei valori
Che la società autonomamente spread
Se è tutta questa chiederete un senso vi chiedo scusa dal suo lunghezza vi chiedo scusa del sudore che tutti quanti abbiamo consumato
Vi chiedo scusa se probabilmente ho detto cose che erano tutte diverse da quelle grandi aspettavate navi debbo dire che in verità quali che siano state le parole era la ripetizione da parte mia costante ostinata
Monotona se volete petulante di una cosa nella quale gli operai bisogna che i democratici cristiani
Si mettono sempre di più d'accordo io lo so che loro sono così quando ragionano intimamente
Dalla solitudine lo coscienza si mettano d'accordo sulle circostanze che noi possiamo essere e dobbiamo essere meglio di quello che oggi ci descriva ne parliamo alla gente
Dobbiamo metterci in testa questo
Se siamo convinti del nostro orgoglio democratico cristiano
Allora credo che alcune cose ci riesco mi fa
Se li guadagniamo la innocenza del leader democratico cristiani
Ho letto da qualche parte
Una frase di questo tipo non so che sono frasi ad effetto
Soltanto suggestive ma insomma ci aiutano anche i testi
Dicevo di queste innocenza dell'origine che dobbiamo recuperare
Questa frase dice l'innocente
Non sapevano che la cosa era impossibile perché naturalmente se poi
Questa intenzione questa suggestione questo sentimento lo paragoniamo
Alla concretezza la quotidianità delle nostre sezioni del partito dal governo tutte le balle nel quale siamo immersi è chiaro che ci sembra impossibile rifarla emerge
Ma si diceva lei
L'innocente sapevano che la cosa era impossibile e dunque la fece
A nome vostro
A nome credo di tutti quanti voi vorrei dare un vivo ringraziamento all'amico Martinazzoli che ha trovato il tempo proprio in un momento di crisi
Della politica vorrei dire a cui si sta cercando di dare una soluzione dignitosa
Di stare in mezzo a noi per riscoprire
La via di un forte impegno etico per la riforma delle istituzioni
Lori in qualche modo ha rivendicato l'orgoglio del lavoro fatto dalla democrazia cristiani in questi quarant'anni mare riaffermata o la modernità dell'idea democratico cristiano
Perdendo presente
Che ci sono grandi cambiamenti e sconvolgimenti nel mondo dovuti soprattutto alle scoperte della scienza e della tecnica
Che hanno diffuso nel mondo una coscienza dei diritti delle genti e ci hanno messo nelle condizioni di ieri venti gare fortemente i diritti della persona
Io credo nella sua esigenza l'esigenza che Luís ha posto in rilievo
Quello di collegare sempre di più la politica interna alla politica estera
Per riaffermare la necessità di strutture internazionali di garanzie dei diritti della persona siano un discorso in cui tutti quanti noi ci dobbiamo impegnare e la modernità della politica significa dare alla Democrazia gli strumenti moderni della mediazione pacifica sociale
Ed è difficile è difficile perché oggi si affermano facilmente nuove ricchezze ma velocemente vengono fuori nuove povertà
Allora la base della redistribuzione del potere di una nuova organizzazione statuale ci deve essere la solidarietà interna e la solidarietà internazionale
Strumenti e in questi giorni lo stiamo vedendo col guai possiamo redento coi curdi
Degli strumenti
Che organizzino in qualche maniera la solidarietà questa solidarietà che è il risultato dell'impegno dei cattolici democratici e va al cuore dell'impegno dei democratici cristiani
Mino Martinazzoli che è il ministro per le riforme istituzionali ci ha tracciato un metodo di lavoro
Dalla forte impegno etico che ci deve accompagnare quello di guardare con umiltà ai cambiamenti sociali
Per dare una risposta ai bisogni della gente con un grande senso di altruismo con un grande apertura con un grande spirito di servizio riscoprendo così
L'orgoglio di essere democratici cristiani e nella consapevolezza che il futuro ancora e si appartiene grazie e arrivederci