In ricordo di Emilio Colombo

E gentili signore e signori
Grazie per la vostra presenza qui oggi
Per un momento di ricordo doveroso che il Senato ripulisce con grande
Trasporto umano e istituzionale
Ad Emilio Colombo
Che come voi sapete è mancato qualche mese fa qualche
Riflessione da fare ma per prima anche del mio breve intervento e vorrei anzitutto salutare
E la signora Anna Colombo i nipoti che sono qui i collaboratori e le collaboratrici di Emilio Colombo che sono state in quest'Aula in questo Palazzo Giustiniani per tanto tempo accanto al senatore a vita
Vorrei Sacco vorrei salutare
Vorrei salutare anche la signora De Gasperi che ci onora della sua presenza e e darei la parola prima di tutto al Presidente del Senato Grasso che ringrazio per la sensibilità con cui
Ha voluto promuovere anch'egli questo ricordo
Autorità che agli ospiti
Voglio innanzitutto ringraziare
La Commissione affari esteri del Senato in particolare il suo Presidente Pepe Ferdinando Casini per avere
Promosso questa
Cerimonia che segue
Il ricordo commosso e gli atti buttato quell'aula che egli ha presieduto per l'ultima volta proprio in occasione della mia elezione che ricordo sempre con particolare affetto
Ringrazio il ministro Bonino nonché gli altri relatori ed ospiti il presidente Pittella il Presidente D'Alema e tutte le altre autorità presenti
Nonché
Tutti coloro che
Hanno avuto una precedente esperienza come collaboratori o come
Per l'attività
Nel campo delle relazioni internazionali tutti coloro che hanno accettato l'invito a condividere questo momento questo momento di ricordo
Di riflessione sulle sfide comuni della politica estera e in particolare della politica estera europea
I familiari del senatore Colombo qui presente in particolare alla signora Anna e nipoti rivolgo il mio più affettuoso saluto
Quando nel due mila undici a Losanna venne insignito della Medaglia d'Oro diciamo un
Emilio Colombo chiuso il suo discorso con una frase che oltre a riassumere la sua visione sulle prospettive di crescita dell'Italia nel contesto di un'Europa sempre più integrata e coesa
Persona attualissima in queste
Ore drammatiche
A livello politico e istituzionale
Cito la sua frase
Pur nel difficile momento che sta vivendo l'Italia si sente ancora in Europa
Appare ancora forte la memoria dei principi ispiratori del Progetto europeo principi dettati da De Gasperi
Io
Diceva
Colombo o profonda fiducia che l'Italia possa ancora contribuire al superamento dell'attuale crisi e allo sviluppo di quell'Europa che è stata la stella polare della mia vita politica
Questa la fiducia
Che dobbiamo
Sforzarci di avere anche noi oggi di fronte alla crisi sociale politica economica istituzionale che si è andata assumendo
Proprio negli ultimi giorni
Gli eventi
Sembrano quasi sfuggire di mano anche non artefici creando situazioni di incertezza
Che già stamattina abbiamo visto produrre danni sui mercati sull'economia tanto da spingere sia il presidente di Confindustria che i segretari di CGIL CISL UIL a lanciare un allarme
Non possono essere gli italiani le vittime di un panorama politico in continuo divenire in cui è l'unica cosa stabile è AN instabilità
Il Presidente eletto ha chiesto un chiarimento alle Camere che spero sia positivo duraturo soprattutto in vista di appuntamenti importanti quali la legge di stabilità alle riforme avviate la legge elettorale
Pochi giorni fa ero a Bruxelles
Dove
Ho incontrato
Oltre al presidente Pittella che è qui presente incontrato il Presidente la Commissione europea Barroso il Presidente del Consiglio europeo far fronti
Il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz tutti mi hanno ripetuto la stessa identica frase
L'Italia
è uno dei Paesi del G otto
è una tra le economie più importanti a livello internazionale la stabilità dell'Italia eh la stabilità dell'Europa
L'instabilità dell'Italia eh ahimè di stabilità dell'euro e in questa situazione non possiamo certamente permetterci
Proprio in quei corridoi di Bruxelles
Ho visto i ritratti di alcuni italiani che tanto si sono spesi in una loro vita per il Comune sogno europeo e tra questi spiccava quello di Emilio Colombo
Sono stato
Felice di vedere quei volti Armè così Carlo
L'eccezionale carriera di questo straordinario statista
è stata
Contrassegnato contrassegnata da incarichi di grande rilievo
Dalla partecipazione all'Assemblea Costituente alla Presidenza del Parlamento europeo proprio nel passaggio epocale che portò all'elezione diretta dell'organo
Il suo contributo è stato determinante in alcuni momenti cruciali della politica estera italiana penso al superamento della crisi della cosiddetta sedia vuota inaugurata da De Gaulle nel mille novecentosessantasei
E all'impegno di negoziati che condussero all'adesione del Regno Unito la Comunità economica europea
Forse europeista
E atlantista convinto mai rinuncio a quello spirito critico che come nella guerra dell'acciaio i consentì di definire con autonomia e indipendenza la posizione italiana
Ricordare la figura di Emilio Colombo significa cogliere oggi la straordinaria attualità del suo pensiero politico
Le sue lettere i suoi discorsi sono la fonte preziosa perché voi a comprendere la politica estera europea specialmente oggi nel contesto di crisi economica e finanziaria che riporta
Sempre di più a una crisi di identità dell'Unione europea
Emilio Colombo era solito osservare che i tentativi di rilancio dell'integrazione europea
Hanno spesso coinciso con periodi di crisi che idealmente offrono l'opportunità di un serio ripensamento dell'esistente
Pensiamo ad esempio alle crisi politiche come quella che ha segnato il fallimento della Comunità europea di difesa
A seguito del voto contrario della Francia sul Trattato stipulata a Parigi nel mille novecentocinquantadue
Un grave momento di disorientamento che però pose le premesse
Per quel processo di integrazione economica successivamente realizzato dai Trattati di Roma del mille novecentocinquantasette
Ma l'integrazione europea sofferto anche crisi economiche a questo riguardo non possiamo dimenticare il monito
Del presidente Colombo sul legame inscindibile tra l'elemento politico e quello economico il pensiero di Emilio Colombo se l'ordinamento attuale per l'Europa di oggi ci invita affrontare
La crisi economica non già alimentando le fratture fra gli Stati membri bensì proseguendo con determinazione e coraggio nell'idea di un'Europa politicamente sempre più unita
Pur nel rispetto delle diversità e quelle identità nazionali
L'euro ha rappresentato uno straordinario strumento di integrazione economica e monetaria dell'Unione
Ma tale risposta è incompleta rischia di non reggere i contraccolpi della globalizzazione finanziaria
Per essere forte l'euro deve poter contare su un Governo forte dell'economia fondato sulla crescita e sullo sviluppo su politiche di rilancio dei fattori strategici della produzione europea
Che bisogna anche è venuto il tempo saper agire sui fattori politici della crisi
La lezione di Emilio Colombo insegna che per portare l'Europa ad una fase di piena maturità politica bisogna operare su più fronti
Il piano istituzionale
Che richiede il rafforzamento dei poteri del Governo sovranazionale e il potenziamento di circuito di controllo politico fondati fondato sui ruoli del Parlamenti nazionali del Parlamento europeo
Vi è poi
La sfida la sfida connessa alla piena dell'organizzazione di quell'Europa dei diritti che non può essere garantita solo sulla carta
Insoddisfazione di Emilio Colombo sui risultati sui risultati raggiunti su questo terreno a Nizza ci conferma che molto può deve essere fatto
Per promuovere quelle prospettive di coesione sociale e solidarietà tra i popoli che attraverso gli insegnamenti di De Gasperi e Spinelli hanno segnato il pensiero democratico europeo
Realizzare questa prospettiva presuppone
Innanzitutto spirito pragmatico e in quest'ottica dobbiamo considerare prioritaria
Una politica di bilancio europeo incentrata sull'individuazione di risorse proprie su un incremento del volume complessivo delle entrate
Infine
La scommessa negata alla costruzione di uno spazio di difesa e sicurezza comune fondamentale per realizzare la prospettiva di un'Europa che preservi la pace e lo sviluppo tra i popoli
Pochi anni dopo la caduta del muro di Berlino proprio Emilio Colombo aveva sottolineato come la costruzione dell'identità europea di sicurezza e difesa costituisse ormai uno dei cardini fondamentali delle strategie geopolitica dell'Alleanza atlantica
Una premessa necessaria
Per costruire una nuova architettura di sicurezza fondata sulla cooperazione
Tra istituzioni indipendenti che riunisca nei Paesi d'Europa e quelli dell'America settentrionale
Un filo rosso sempre idealmente accompagnare le azioni le parole di Milo Colombo sulla politica estera europea e questo filo rosso dimostra che costruire un'Europa unita
E non solo un ideale ma un progetto un progetto politico che richiede concretezza e progressività di azione
E l'idea del loro qualche non cade dal cielo ma si costruisce nel tempo con la pazienza che ci porta ad affrontare le difficoltà quotidiane
Ma anche con quella
Componente a mio avviso sempre necessaria di utopia e di ambizione che io credo debba genuinamente guidare ogni progetto politico
Solo
In nome di questo slancio ideale che ha sempre contraddistinto alla visione politica di Emilio Colombo potremmo superare le differenze gli egoismi nazionali per costruire
Nel nome dell'appartenenza a una comune civiltà sopra statuale una nuova Europa unita grazie
Ritornano altri impegni persino allontanarmi sono già scusato con me il relatore
Grazie Presidente
Qualche breve considerazione
Tratta da da Colombo non da altri
Io mi definisco un uomo che ha servito con lealtà un ideale in cui ha creduto ideale di un'Europa unita
Fatta l'unificazione della Germania fatto l'allargamento dell'Europa esca
Passi dettati dalla storia di piani originari appaiono e forse sono più difficili ma forse anche più difficile da perseguire in una realtà segnata dalla globalizzazione
Ci si deve chiedere che cosa può significare l'Italia da sola in un mondo globalizzato caratterizzato dall'emergere di nuove potenze mondiali
E questo non soltanto un problema dell'Italia ma della Francia della Germania di tutti gli Stati europei presi uno per uno
Dico che oggi
è gravissimo non capire come il mondo si sia trasforma uno statista europeo deve capirlo e deve agire di conseguenza
In queste parole tratte dal libro intervista per l'Italia e per l'Europa curato da Arrigo levi ci sono i tratti distintivi della parabola umana e politica di Emilio Colombo
Colombo è stato un tratto della storia italiana
Costituente centrismo centro sinistra Democrazia Cristiana gli anni del terrorismo l'avvio della seconda Repubblica
Di questo percorso vorrei solo ricordare
Il forte legame col suo territorio
Con la sua potenza e con la sua Basilicata in questo senso saluto anche il sindaco di Potenza e
I colleghi che si
Sono presenti qui dalla sua regione
Un legame che manterrà solidissimo per tutta la vita e che culminerà con lo straordinario riconoscimento ottenuto nel mille novecentosettantanove quando Colombo ottenne circa un milione di preferenza
Un legame
Con il territorio da politico di razza espressione tu idea della politica incentrata sulle relazioni e sulla rappresentanza
Un'idea che qualcuno oggi considera inattuale e che invece proprio oggi abbiamo bisogno di tornare a praticare
In questa sede come Presidente della Commissione esteri non posso che ricordare Colombo soprattutto come grande statista europeo
Perché nella politica estera con particolare attenzione all'Europa che si espresse al meglio la sua capacità di visione di leadership nel solco della migliore tradizione Degasperi anni
Emilio Colombo cori rientra infatti in quella schiera purtroppo non molto ampia di politici italiani che sono stati capaci di lasciare un segno di imprimere una svolta
Nel processo di integrazione è uno dei protagonisti dell'accerchiamento diplomatico che riporta la Francia all'interno delle istituzioni europee dopo la crisi della sedia vuota voluta dal generale De Gaulle
Presiede il Parlamento europeo dal settantasette a settantanove rappresenta l'Italia nelle trattative che danno vita la convenzione di lo me il primo importante strumento di partenariato e cooperazione tra l'Europa in Paesi in via di sviluppo
Nel maggio settantanove riceve ad Aquisgrana terzo statista italiano dopo De Gasperi e Segni
Il premio Carlomagno che viene assegnato ogni anno l'uomo politico europeo che con la sua opera maggiormente contribuito al processo di integrazione comunitaria
Nel mille novecentonovanta novantatré
Viene eletto Presidente dell'Internazionale democratico cristiano
Uno degli ultimi interventi pubblici è stato qui al Senato in occasione dell'audizione in commissione esterna del ministro Bonino sulle linee programmatiche del suo dicastero
Il presidente Colombo
Interrotto dagli applausi dei colleghi molti sono qui presenti
Invocando gli Stati Uniti d'Europa non perse l'occasione per sottolineare i limiti di una concezione ciascuno rigorista della costruzione europea
Due idea
La definì micro ognuno sa dell'unificazione del continente
Di questa politica sotto valutava non soltanto le conseguenze negative sull'economia ma anche e soprattutto le conseguenze politiche
Il rischio cioè
Che un'Europa ridotta a pura ragioneria finisse per allontanare in modo irreversibile i cittadini dall'ideale europeo
è vero che ci sono i conti è vero sono importanti disse Colombo
D'altronde
Era stato il Ministro del Tesoro tempio tre ottenuto nel sessanta riconoscimento europeo per la stabilità della moneta
Ma non possiamo più presentare l'Europa così
Invece di fare solo dei grandi contro europei per misurare con il centimetro serricolo deve essere maggiore o minore si dovrebbe allargare la visione ha una concezione dell'Europa e sia più impegnativa più ampia più coinvolgente
Ricordo a tutti e qui ci fu uno degli applausi che i popoli si guidano anche con la speranza e non solo con la costrizione
Parole
Che non hanno bisogno di commenti soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo
Vorrei concludere leggendo un passaggio del messaggio che ci ha inviato Hans Dietrich
Geishe che come Ministro degli esteri tedesco mise la sua firma accanto a quella di Colombo allora Ministro degli esteri
Documento passato alla storia come piano Colombo geishe che nei primi anni Ottanta ispirò
E promosse l'adozione dell'atto unico europeo
Ho appreso con dolore la notizia della scomparsa dell'amico del grande europeista Emilio Colombo
La sua morte ha reso più povera non solo l'Italia ma anche l'Europa
Il mio dolore deriva dalla nostra lunga collaborazione e dalla nostra grande sintonia sui passi necessari per la nostra Europa
All'epoca della grave stemmi azione del progetto europeo non è stato dunque una sorpresa per me trovare in Emilio Colombo un attore politico con cui lavorare a stretto gomito per un nuovo rilancio dell'Unione europea
La sua scomparsa mi rende ancora più cosciente di quanto le grandi personalità e i grandi europei anche in situazioni pressoché prive di speranza
Possano disincagliare la NATO europea e riportarla navigare gonfie vele con il vento impone
Credo che questa testimonianza in di un uomo la grande personalità
Della politica europea e tedesca sia il riconoscimento migliore penso di aggiungere altre parole qui ci sono peraltro in questa sala tanti che avrebbero ben più titolo di me
Di ricordare Emilio Colombo ma ho voluto abbiamo voluto come Commissione esteri
Rivolgere
Un invito al Presidente del Parlamento europeo che ha mandato in sua rappresentanza avendo oggi impegni pregressi istituzionali il vice Presidente
Gianni Pittella cui do la parola e vi sono alcune personalità qui che hanno
Avuto l'onore di sedere alla Farnesina come Ministro degli esteri
Presidente D'Alema l'ambasciatore
L'ambasciatore Terzi e il Presidente Monti che è stato un volto brevemente alla Farnesina ma in compenso stato senatore è stato collega come senatore a vita di Emilio Colombo e per cui avrei piacere se
Volessero indirizzare un piccolo pensiero in memoria di questo grande europeista che ha onorato l'Italia e gli italiani do ora la parola al vice Presidente Mita e
Signori presidenti
L'Autorità colleghe e colleghi
Ministro Bonino
Anna
Amiche e amici tutti per me motivo di grande prestigio istituzionale e politico
Se permettete anche di emozione persone
Essere presente oggi in quest'Aula
A nome del Parlamento europeo c'è anche il collega Gargani
E del Presidente Martin Schulz
In occasione della commemorazione del senatore a vita Emilio Colombo
Colombo era un convinto europeista
Un uomo che disse di impegno nelle istituzioni europee senza risparmiare energie
Con grandissima passione con dedizione profonda la causa del processo di integrazione
Per voi parlamentari europei che cerchiamo di seguirne le orme aver sentito al nostro fianco anche durante gli ultimi giorni della sua vita una figura di tale spessore ed autorevolezza
è stato nel contempo
Uno stimolo e un conforto
Conoscendo la biografia di Colombo non risulta difficile comprendere le premure di
Del presidente nei confronti del disegno comunitario da giovane Colombo
Disse nell'Europa divise contrapposta dei totalitarismi autarchici dei nazionalismi dei pregiudizi razziali dell'odio tra i popoli
Come Presidente del Parlamento europeo l'ha ricordato il Presidente Casini il primo e unico italiano a ricoprire
Questa prezzi Giosa carica Colombo ha contribuito al rafforzamento della democrazia in Europa guadagnandosi
Con il suo spessore personale la sua lungimiranza politica un posto tra i più alti fra gli interpreti della tradizione politica italiani in Europa
Da Luca hanno qui vedo tantissimi amici dalla Basilicata da quali il Sindaco il Presidente speranza e tanti altri
Non posso che ricordare come Colombo abbia sempre rappresentato per me e per tanti miei conterranei io penso per tutti i nostri conterranei
Il differimento più alto cui guardare anche quando
Siamo stati supposizioni
E a sostenere idee diverse una grandezza ed un prestigio quelli di Colombo che li derivavano non soltanto dei grandi traguardi politici raggiunti nella sua storia la sua vita ma soprattutto dalla sua umanità
E avendo avuto il privilegio di conoscere di frequentare Emilio Colombo ci tengo particolarmente a sottolineare questo punto la sua umanità
Colombo era un uomo di straordinaria gentilezza
Un sorriso un sorriso sempre per tutti i suoi interlocutori modi educati e grande stile
Si rapportava con tutti i dal contadino della piccola città da di Potenza I grandi uomini del pianeta
Sempre con la stessa dolcezze gentilezza
La politica non è mai stata interpretata da Colombo come uno scontro tra persone un confronto uno scontro tra nemici quanto piuttosto una battaglia per quegli ideali democrazia per cui si era sempre battuto
Non soltanto con l'appoggio dei suoi alleati di allora repubblicani socialdemocratici e liberali
Ma anche attraverso il dialogo e il rispetto con i
Gli avversari politici di appello i comunisti e i socialisti
Durante i nostri numerosi incontri in Basilicata è a Bruxelles e Colombo non si negava ammalia lunghe discussioni
Quante volte siamo stati a cena insieme Anna
A parlare di Europa e anche sulla politica italiana ricordava sempre con la
Come la sua stella polare possa la Carta costituzionale e la linfa della politica versasse il contatto con la gente purtroppo smarrito trascurato negli ultimi anni
Sì c'era preoccupato per la forte ondata di populismo e di antipolitica Herat rattristato dallo Stern fare come oggi in politica comandi l'immediatezza la dittatura del limiti dell'immediato è quello che sta succedendo in queste ore
è un po'ci riporta un po'a questa condizione di precarietà della politica italiana che comandata dalla dittatura dell'immediato mi domando come come entrerebbe
Oggi Emilio Colombo la difficile congiuntura politica ed economica che vive l'Unione europea anche
è difficile drammatiche ore che sta vivendo il nostro paese mi domando soprattutto
Quale sarebbe stato
Il suo orizzonte
Noi ci troviamo a pochi mesi dalle elezioni del Parlamento europeo in uno dei momenti più alti della crisi europea non soltanto finanziario economico e sociale ma democratica e politica io penso
Che il presidente Colombo sosterrebbe
La nostra idea
Direzione diretta del Presidente della Commissione europea o più attraverso
Un meccanismo indiretto che coinvolga i cittadini europei a fronte di un'indicazione alla Presidenza delle grandi famiglie politiche europee poi sosterrebbe sicuramente una funzione
Decidente una funzione costituente del prossimo Parlamento europeo per modo che si possano delineare i contorni di quella che Colombo tornato a chiamare gli Stati Uniti d'Europa nell'audizione fatta
Alla Commissione esteri un Ministero degli esteri
Dentro non finto
Dell'Unione Europea un Ministro degli esteri vero
Dell'Unione europea un tesoro europeo
Che emette eurobond
Una banca centrale europea prestate dice di ultima istanza un Parlamento europeo Camera legislativa dell'Unione un esercito europeo con una politica di sicurezza e di difesa europea
Tutto questo serve per definire gli Stati Uniti uniti d'Europa l'Europa di oggi è un'Europa dell'austerità
Della disoccupazione della repressione ed Europa del nanismo politico questa Europa non piace
Piacerebbe sicuramente un'Europa
Politica a tutto tondo un'Europa che lavori per la crescita e l'occupazione qualcuno mi dirà sono sogno sono visioni ma a volte i sogni e le visioni se sorrette
Dalla lungimiranza dalla tenacia dalla coerenza che furono di Emilio Colombo possono realizzarsi grazie
Grazie al presidente Pittella puntualmente parlato di Colombo anche sotto il profilo umano eccetera noi in questo ricordo di oggi ci limitiamo
Gli aspetti della politica internazionale perché credo se no tanti di voi avrebbero tante cose da dire che a fine fatto bene però introdurre anche questo aspetto il Presidente Massimo D'Alema grazie della sua presenza di sempre
Grazie e è motivo di di ora
è un onore
Essere stato invitato a partecipare
Da questo incontro e sono lieto di potere concorrere ricordo di Emilio Colombo
Con il quale ho avuto certamente meno di molte delle persone che sono qui e degli altri relatori tuttavia diverso e occasioni di dialogo di incontro
E di
E anche occasione di poter per potere apprezzare non soltanto l'estrema
Il tratto di grande cortesia di grande affabilità umana cui faceva riferimento adesso Pittella
Ma anche
Direi
Il senso dell'ironia
Che spesso alimentava la sua intelligenza
E
La sua indubbiamente straordinaria visione politica che è rimasta estremamente lucida fino agli ultimi anni del suo impegno uomo di Stato
Protagonista della vita pubblica del nostro Paese per quasi settant'anni e quindi del quale certamente sarebbe molto difficile qui
E non è compito mio diciamo
Neppure riassumere per sommi capi diciamo poco
No ma che densità dell'impegno uomo di partito
Io voglio ricorda
Io che ho militato in un'altra parte
L'orgogliosa rivendicazione del ruolo
Storicamente svolto dalla Democrazia Cristiana nel ricordo suo discorso nei cinquant'anni del diciotto aprile del quarantotto diciamo che
Molto fermo da questo punto di vista
E tuttavia anche
Uomo di Stato
In grado di avere una visione che lo portava non soltanto al dialogo ma anche all'incontro alla convergenza composizioni politiche molto diverse dalla sua
Egli rimase legato
Possiamo dirlo fino all'ultimo ad una posizione centrista
Che guardava con molto scetticismo all'attuale di Polaris
Che gli appariva più imposto da tecniche elettorali e non espressione di scelte politiche e ideali
E da questo punto di vista non
Non temette l'isolamento diciamo rispetto
Al mensa stranieri bipolare del Paese rimase fermo nelle sue convinzioni
Egli fu che è stato ricordato il Ministro del tesoro che cerco di arginare
Nella sua collaborazione con Guido Carli Carlin la
Spesa facile
Però fuori anche in questi ultimi anni
L'uomo politico europeista che vide tutta la la la povertà ai la rischiosità di un'Europa prigioniera di una politica
Sull'austerità
E in particolare io voglio molto brevemente ricordare alcuni aspetti del suo impegno
Nella costruzione di una politica estera dell'Italia
Non ho avuto occasione di discuterne insieme con voi proprio in un convegno dedicato al contributo di Fanfani alla politica estera italiana
Quale egli dette una testimonianza molto alta direi anche
Restituendo il senso della continuità
Del modo in cui è venuta costruendo sì una peculiare politica estera italiana
Chi ha caratterizzato il ruolo del nostro Paese nel corso
Degli anni della guerra fredda fino alla caduta del muro di Berlino
Che nasce per iniziativa Degasperi Armée del gruppo dirigente della democrazia cristiana
E che però diventa poi a partire dal mille novecentosettantasei la politica estera condivisa dell'Italia
Per l'occasione lui sottolineo questo aspetto
Cioè il fatto che attraversa una vicenda storica complessa e con un in merito peculiare diciamo ovviamente della classe dirigente democristiano del centro sinistra si arrivò
Dopo la svolta impressa da in ricordarli in guerra la politica comunista
A fare assi che i capisaldi di quella politica estera fossero i capisaldi di una politica estera condivise
Una scelta atlantica
Rigorosa
Ma che nello stesso tempo non impediva l'Italia non impedì all'Italia di essere in prima fila in una politica di distensione e di dialogo con l'ex
E Colombo esercito questo ruolo modo molto attivo
In particolare
In uno dei momenti più difficili dopo la crisi polacca eccelsi adotterò per una ripresa del processo di Helsinki Madrid esercitando un ruolo molto attivo in diversi momenti
Sul terreno della distensione
Europeista convinto coraggioso sono stati ricordati i riconoscimenti che egli ha raccolto in ogni parte d'Europa
In un impegno nazionale ed europeo
A cui ha partecipato come alcuna utenti Cabassi o ritengo che
Lo dico anche perso in parte in modo autocritico per quanto mi riguarda diciamo
La distrazione con cui una parte della classe dirigente europee italiana ha vissuto l'esperienza di parlamentare europeo
Non è stato un buon esempio
Per un Paese di tradizione europeista
Molti di noi sono stati i parlamentari europei diciamo con la testa alla politica italiana
Colombo fu per un periodo
Vero parlamentare europeo con la responsabilità piena e altissima che è stata ricordata
E con una visione estremamente coraggiosa
Io voglio ricordare
Un suo commento
Per la straordinaria lucidità e per l'attualità di questo documento è un commento recente commento
Che nel due mila del due mila cinque mi pare che gli fa o nel due mila uno e gli fa all'indomani della riunione dei vertici di Nizza del deludente esito d'iniz
Ebbene
E si domanda
Se se
C'è giusto chiedersi perché drammatica siamo tanto l'insufficienza
Sì ma questa drammatizzazione nascente
Dai due più grossi problemi che si pongono l'Unione europea innanzitutto l'euro
Cioè si dice in questi giorni Kennedy la il miglioramento dell'euro dipende dai passi avanti compiuti a Nizza
Non diciamo ne permettiamo che si dicano sciocchezze
Per la
La durezza della polemica
Il leggero miglioramento dell'euro la sua motivazione nella tenuta crisi del dolore questa è la verità
Dove sta invece la causa della di Bari debolezza dell'euro certamente nell'andamento dell'economia europea dei suoi ritardi tecnologici
Nelle carenze di una politica economica veramente comune compresa quella di rilancio
Ma la domanda ma la debolezza dell'euro sta soprattutto in ciò la gente si domanda
Chi c'è
Dietro la euro
Credo che l'attualità di questa questione cioè qual è il fondamento oppure
Si sa che la moneta la manifestazione più appariscente della sovranità
Le attuali istituzioni europee hanno la consistenza istituzionale che non dico sia prossima alla sovranità ma abbia la forza per garantire la stabilità
E questo è l'interrogativo che gli si può
E non basta per questo il potere della BCE
Occorre un ecco film che abbia il potere di decidere in materia di politica economica istituzioni con poteri credibili
Insomma
Correva
Alla radice
Della grande crisi che poi ci ha investito
E della condizione di debolezza in cui oggi si trova l'euro
Perché la crisi europea non è soprattutto una crisi economica parliamoci chiaro è innanzitutto una crisi politica
è un attimo esso nasce dalla debolezza delle istituzioni politiche dell'Europa ma come come spiegabile che la grande crisi finanziaria che esplode negli Stati Uniti
E da cui lentamente il mondo oggi sta uscendo compresi gli americani con tutti i problemi dell'Amministrazione Obama tuttavia
Il tre per cento di crescita e la ripresa dell'occupazione e stanno lì a testimoniare che le cose si sono rimesse in movimento come mai quella crisi quinta nomi
è diventata in qualche modo cioè una malattia
Da cui
L'Europa sembra non sembra essere in grado di uscire io credo indubbiamente
Per la debolezza della guida puliti
Per l'illusione che l'Europa ha nutrito che si possa sostituire alla forza della politica il governo delle regole
Le regole vanno rispettate senza dubbio
Ma la politica ha la forza dell'intelligenza e della flessibilità
I della responsabilità
La politica in grado di valutare quando l'applicazione di una regolare prociclica e quindi aggrava la crisi
Ed è in grado di intervenire per renderla più flessibile per interpretati
Quando manca la politica
E tutto si trasforma in un potere tecnocratico
Vincolato da una caviglia di regole
Io credo manca la capacità di rispondere in modo efficace alla crisi non solo questo si apre un problema di legittimazione
E si apre quel parco fra le istituzioni europee cittadini europei che oggi il pericolo maggiore che noi corriamo
E come avevo intuito visto
E in quella domanda ed è bellissimo
Dove sta la ragione della debolezza le persone si chiedono figli c'è
Dietro Leo pur
Quali persone quali istituzioni
L'ultima osservazione che vorrei fare è riguarda un altro grande tema della politica estera italiana
Per Colombo concorse a definire
Per l'Italia e per l'euro egli fu tra gli estensori della dichiarazione del tredici giugno del mille novecentottanta di Venezia
Sui fronti sulla pace
In Medio Oriente
Che rimane a mio giudizio il documento più importante che l'Europa abbia prodotto
Per la pace in Medioriente
Che è un documento che rappresenta una svolta storica
Perché contiene il riconoscimento del diritto dei palestinesi all'autodeterminazione accanto al riconoscimento del diritto all'esistenza alla sicurezza dello Stato di Israele
E perché definisce una posizione europea
E quella del negoziato della costruzione di due Stati
Della partecipazione dell'Autorità palestinese che allora perché era considerata un quasi un gruppo terroristico diceva
Al negoziato
E io credo ho avuto occasione di parlarne concordo
Quando diciamo
Fui investito da qualche polemica politica e giornalistica per avere ripreso un'espressione che non era la mia e non era neanche la sua
Era stata di Giulio Andreotti
Dicendo
Eravamo in un momento anche molto difficile la guerra nel Libano e l'intervento italiano far cessare lago dicendo che noi ci ponevamo in una posizione di Happy vicinanza nei confronti di pratiche combatteva
Va beh l'inversione
Siamo vicini agli uni agli altri nello stesso modo
Il che è
L'unico punto di vista dal quale si può esercitare un'efficace ruolo per costruire la pace ci furono come spesso capita da noi molte polemiche inutili
Egli volle sottolineare in quel convegno lo fece pubblicamente da un convegno piccolo che
Io avevo espresso la posizione tradizionale della politica estere Italia
Non ho un'idea strana ma il punto di vista dell'Italia
Quello su cui l'Italia aveva costruito di fine rapporto
Con Israele e con il mondo arabo
Ecco io credo vedete che questo fosse il modo migliore di ricordare una grande personalità politica
Colombo a concorso a costruire i capisaldi
Di una collocazione internazionale dell'Italia che a mio giudizio vale anche per l'oggi e per il futuro grazie
Lasciatole fare anche lei collega di Emilio Colombo o
Anche testimone come Giovanni diplomatico dei tanti diplomatici che voglio ringraziare qui a partire dal Segretario generale della Farnesina qui presente che hanno collaborato con Emilio Colombo
Caro Presidente Casini autoritaria
Perché sono cui
A questa come l'orazione questa ricordo vorrei anzitutto esprimere mio grande
La mia grande soddisfazione grande onore
Per essere qui a parlarne a parlare di questo periodo lunghissimo di storia italiana fra personalità che hanno così influenza e che guidano come ministro Bonino la diplomazia italiana la politica estera italiana
Ed è molto difficile
Per
Un ex diplomatico come sottoscritto che avuto così tante occasioni di
Di lavoro di incontro di contatto con Emilio Colombo a rimanere in stretta aderenza soltanto alle considerazioni di politica estera perché è inevitabile che solo il ricordo della sua figura della sua immagine
Non può
Non genere immediatamente qui mi rivolgo soprattutto alla
Alla signora Colombo un sesso un moto di
Di forte emozione di affetto di simpatia
E di ammirazione per
Quella personalità che alla straordinaria figura di statista diplomatico e anche per usare un termine che forse non me
Molto Duso da un po'di tempo a questa parte perché
Era e vedevamo che vede vede Marmo Luini veramente un esempio di grande umanità e di grande signorilità di grande classe quindi forte mio apprezzamento è stata la sua una figura di uomo di Stato
Vero protagonista non solo in Italia ma in Europa e nel mondo atlantico a livello globale nella sua stagione di Governo nella sua lunga stagione di Governo come è stato autorevolmente evocata negli interventi che sono stati pronunciati
Desidero portare un una brevissima testimonianza su alcuni aspetti della sua azione
Che credo
Debbano continuare a contraddistinguere una politica estera di sicurezza dell'Italia imperniata sulla dimensione europea sulla dimensione atlantica
Esatto una speciale individualità nell'affermare l'interesse nazionale
Affermare l'interesse nazionale dentro e fuori i perimetri così importanti per il Presidente del Consiglio e per il ministro degli esteri Emilio Colombo dell'Unione europea dell'Alleanza atlantica
Riferimento
Quello europeista
Oltre che Atlantico in grande affinità con il pensiero diciamo ne se ne detto prima ma era veramente formidabile la sintonia fra questi due grandi statisti europei
E Colombo avvertito essere suo precisa missione
Sì non gli ultimi
Mesi della sua partecipazione ai lavori del Senato appunto l'affermazione di queste idealità e di questi valori
Nelle conversazioni che ebbe il piacere di avere con lui nelle prime settimane del mio mandato dal Ministro mi aveva colpito particolarmente la profondità della sua conoscenza di tutti gli aspetti dei negoziati in corso sul fiscal Compaq
Sul percorso di integrazione politica dell'Unione il suo realismo ma anche
L'ottimismo della volontà
L'ottimismo della volontà che senatore Colombo esprimeva in un po'gli ATO così cruciale per il ruolo del nostro Paese in Europa
E devo ammettere il dovere di molto nell'incoraggiamento Daloui ricevuto a proseguire nel ruolo che il Trattato di Lisbona prevede per i ministri degli esteri nell'azione di stimolo per una vera integrazione politica
Credo anche che sia da rilevare nella sua azione di governo sia sul piano interno che internazionale il tratto distintivo della coerenza
Una qualità preziosa per la credibilità del nostro Paese che Colombo saputo perfettamente declinare sul piano internazionale durante la sua attività di Governo
Nel prendere ad esempio decisioni in linea con la visione di una solida economia di mercato orientata allo sviluppo da Ministro economico all'inizio degli anni Sessanta
In un quadro iper inflattivo che danneggiava moltissimo il Paese
E poi ancora nel guidare il negoziato dal Presidente del Consiglio dei Ministri le Comunità europee a metà di quegli anni come è già stato ricordato nel reintegro della Francia al mercato comune
Una svolta quella del cosiddetto compromesso di Lussemburgo che sanava finalmente proprio con irrilevante contributore poi di Emilio Colombo quella politica dalla sedia vuota nella quale si era calata Parigi
Ed una coerenza che gli ha fruttato io credo in gran parte l'attribuzione del premio Carlomagno tutti gli altri premi la Medaglia d'Oro diciamo né e infine la Presidenza del Parlamento europeo
Era quindi moltissimi piantati sul terreno dell'integrazione e che mi sono stati ancora più chiari nel periodo in cui ho avuto occasioni diverse occasioni di contatto di colloquio con lui
All'inizio della mia esperienza di Ministro degli esteri
Ed erano semi piantati prima e dopo Maastricht da Emilio Colombo alcuni germogli di quelle idee Daloui portate avanti con sapiente vigore
Credo che siano visibili chiaramente visibili ad esempio nel lavoro fatto lo scorso anno dagli undici ministri degli esteri europei
Che si è concluso con il documento più l'Europa morì euro per una crescente integrazione di strutture di pone sì sì a livello di politica estera di sicurezza
Così come nel lavoro fatto dal cosiddetto gruppo Weimar plastica per la creazione
Di una difesa europea ed ancora come ha detto perfettamente il Presidente D'Alema
Con
Quella quello straordinario documento mille novecentottanta del giugno ottanta che la dichiarazione di Venezia
Di grande visione di lunga visione se immaginiamo a una caratteristica fondamentale che sempre più emersa in questi anni turbolenti e con le crisi
Della primavera araba per la politica e per la politica estera italiana nello scacchiere del Mediterraneo e del Medioriente ma vorrei solo ricordare come nel mondo scrisse in quel periodo una dichiarazione non facile sia tra i nove euro pay del momento ma non facile neanche da comunicare far comprendere al grande alleato americano
Una dichiarazione che per le Monte era
Il solo esempio di una di un
Posizione politica affermata dai nove che avesse un significato e che costituisce una vera presa di posizione degli europei
Ecco parlavo di coerenza dello statista e dell'uomo nei riferimenti europea e né riferimenti atlantici
E credo innegabile che proprio per questo Colombo godesse di così alta considerazione negli ambienti atlantici
E questa considerazione ho avuto modo di constatarlo anche in questi ultimi anni quando mi è capitato ripassare tempo Washington
Cioè la sua capacità di porre sul piano elevato dei principi e dell'interesse nazionale i momenti
Che sarebbero forse stati problematici per altri di distinguo rispetto alle aspettative atlantiche
Una qualità che gli assicurò sempre di vedere apprezzata e considerata intatta la sua affidabile età affidabilità in Europa in America e sulla scena internazionale grazie
Grazie ambasciatore alcoliche allora prima delle conclusioni del ministro Bonino inviterei a esprime un suo pensiero il presidente Monti
Signor Presidente signora Colombo
Mi rallegro molto con il Presidente Casini per avere promosso questo incontro significativo semplice alto
Sono grato dell'invito e dell'invito a dire qualche parola
Nel corso degli anni dei decenni nei quali seguivo da osservatore la politica italiana e poi ero impegnato nelle istituzioni europee
Ho trovato molto spesso nell'azione nella riflessione negli scritti chi Emilio Colombo riferimenti di grande
Incoraggiamento alla chiarezza e di grande guida alla riflessione operativa negli ultimi due anni e poi quando le circostanze
Mi hanno portato
A ricoprire ruoli come quelli che
Lui ricopriva senatore a vita o aveva ricoperto Ministro degli esteri ma anche
Ministro dell'economia e delle finanze
Ho avuto la fortuna di diverse interlocuzioni più specifiche e concrete con il senatore Colombo e ricordo particolarmente con una certa e mossi
Negli interventi che faceva dal suo scranno del senatore a vita quando da Presidente del Consiglio venivo in Senato a riferire
Su ogni tappa del in quel momento problematico percorso di risalita dell'Italia nel Cointreau della economia e della politica europea
Siccome è stato l'aspetto meno trattato oggi giustamente vorrei dire una parola sulle Miglio Colombo Ministro del tesoro e uomo dell'economia
Diceva dobbiamo scrivere cifre con una visione realistica non posso promettere soldi falsi
Il surrealismo e oggetti pressante attualità
La politica
è l'arte del possibile
Ma si fonda deve fondarsi sulla verità sulla trasparenza non può diventare
L'arte dell'illusione l'arte della promessa dell'impossibile
Era questo un approccio alla politica e alle istituzioni che poggiava sulla solita scuola di Alcide De Gasperi
Del quale anche oggi è utile ricordare l'invito e allo stesso tempo il monito
A
Promettere agli elettori sempre un po'meno di quello che si è sicuri di mantenere
Che è cosa diversa dal promettere agli elettori di più di quello che è sicuro che si è sicuri di non poter certamente mantenere
Emilio Colombo rappresentò negli anni trascorsi come Ministro del Tesoro un elemento di credibilità internazionale proprio perché non nascondeva i problemi
Lui affrontava non negava le difficoltà cercava di superare
Due figure di primissimo piano è già stato ricordato emergevano in quella stagione di inizio anni sessanta e successivamente Emilio Colombo e Guido Carli
All'estero si parlava dell'Italia e si indicavano proprio loro come volto di istituzioni ancor più che di persone credibili autorevoli
L'Italia a ancora bisogno avrà sempre bisogno come ogni Paese tutti consolidarsi e di rafforzare la propria capacità di incidere sulle scelte stracci strategiche in Europa e nel mondo
L'Italia lo può e lo deve fare affrontando i propri problemi e sempre salvaguardando le proprie istituzioni e chi le rappresenta
La dignità del proprio Paese
Dico qualcosa di ovvio in questo contesto in questa sede viene sempre prima degli interessi degli scontri personali
Emilio Colombo con i Ugo il suo ruolo di ministro del Tesoro
Con la dimensione europea e internazionale è già stato ricordato dal Presidente Grasso dal Presidente Casini che durante la crisi della sedia vuota la mediazione di Colombo portò al compromesso di Lussemburgo
Permettendo la partecipazione francese alla nascita del mercato comune
Emilio Colombo consolidò il ruolo dell'Italia anche nel triennio ottanta ottantatré quando da ministro degli affari esteri redasse con
Il l'omologo tedesco che induce la
Platto Colombo gang ricerche è già stato ampiamente
Ricordato
E durante uno dei suoi ultimi interventi nell'Aula del Senato Emilio Colombo affermò la necessità di cito un'Europa che sia aperta sì alle istanze del rigore ma anche alle istanze alle esigenze dello sviluppo
E soprattutto che voglia proseguire in un cammino di unità sia sul piano politico sia sul piano istituzionale
E qui
Due rapidissime considerazioni una prende spunto da una frase di Emilio Colombo ricordata dal presidente Pittella la dittatura dell'immediato
La dittatura dell'immediato è problema certamente non soltanto italiano è problema che ha rovinato i mercati finanziari larga parte delle economie
è problema che
Le autorità politiche certamente in Europa ma anche negli Stati Uniti sono riuscite in parte a dominare nelle sue manifestazioni nei mercati lo short allarmismo
Faccenda se ne però pericolosamente contagiare esse stesse nella politica con una prospettiva un orizzonte sempre più ti breve di brevissimo termine
Fino arrivare alla dittatura dell'immediato so non conoscevo questa espressione
Dei Emilio Colombo e io credo che una delle ragioni per cui a lui e a molti di noi l'Europa piace dell'Europa ci appassiona
è che è costruita l'Europa
Per essere il contrappeso alla dittatura dell'immediato perché gli Stati fondatori e poi gli Stati aderenti hanno proprio conferito all'Unione europea
Il compito di prendersi cura di quegli interessi visti come fondamentali
Ma che siccome esigono continuità di politiche e mal sopportano promesse elettorali vanno tenuti un po'lontani da noi politici quindi
Ruolo
Materie come quelle della stabilità monetaria della lotta al cambiamento climatico tutte cose nell'interesse delle future generazioni l'altra osservazione la prendo
Da
Quella frase di nuovo di Emilio Colombo che il Presidente D'Alema ha citato frase così
Nuda e cruda che c'è dietro all'euro
E
E credo che
Emilio Colombo sia stato nelle diverse fasi della sua vita testimone delle due risposte che si possono dare contrapposte a che c'è dietro una Monica
Oggi vediamo le debolezze non da un punto di vista monetario ma da un punto di vista di gracilità nella ripresa economica
Di una zona euro che non ha dietro le euro un'autorità politica capace di prendere decisioni consapevole
Perché non c'è uno Stato
Va tenuto presente che a quella aridità di concezione monetaria si è anche arrivati
Perché si veniva da monete nazionali e la nostra nera purtroppo un ottimo esempio che avevano e come dietro di sé è uno Stato
Ma uno Stato che era dedito alla dissipazione a danno delle generazioni future
Ecco quindi che l'Europa nasce dal desiderio di prevenire quel tipo
Di
Indisciplina monetaria e finanziaria ha reagito sicuramente con eccesso affidandosi troppo alle regole e credo che siamo nella fase appassionante
Nella costruzione europea nella quale dobbiamo passare come ci ricordava il presidente D'Alema
Dalle regole alla politica avendo però nel frattempo immedesimato nelle nostre culture
I limiti
Della visione che era così in voga in Italia in Francia in altri Paesi
Di sovvenire alla necessità di tutti nel presente perché tanto avrebbero pagato quelli che oggi sono i giovani disoccupati italiani spagnoli francesi un'ultima Presidente
Riflessione anch'io sono stato
Colpito preparando queste poche parole
Nel notare come Emilio Colombo considerava il nostro
Bipolarismo ingenuo perché di fatto aveva ed ha assunto il significato di lo cito formula assolutoria dell'anima
Serve ancora oggi il mite coraggio
Del del presidente Colombo per riconoscere che non è sempre possibile neppure per i partiti più grandi e più forti governare da soli
Quando i problemi da affrontare impongono spalle larghe e prospettive chiare la Germania me è una prova la grande coalizione può essere utile purché serva come motore della crescita
E non sia schiacciata dalla logica della spartizione
è meglio credo riflettendo come ciascuno ha fatto anche tenendo presente l'Italia di oggi di questi giorni proprio
Forse è meglio grandi coalizioni un po'meno estese e più omogenee intese magari un po'meno larghe ma più vere
E più rispettate e più rispettabili rispetto a coalizioni troppo larghe che servono solo ad accontentare tutti conoscente
Sbagliate accogliamo quindi l'appello del presidente Colombo di lo cito
Lottare contro lineari divento del sistema politico contro il prevalere delle tecniche elettoralistiche sul confronto ideale contro la riduzione delle istituzioni
Ah quinte di un gioco senz'anima votato esclusivamente allo spettacolo e all'evasione grazie
Grazie al Presidente Montino tutti gli intervenuti e do la parola al ministro Bonino lo ringrazio molto il cui testo è stata qui di essere qui con noi
Poi ci saranno altri aspetti dell'attività di Colombo comunque non spettava la Commissione esteri invalidare ma credo che il campo di ricerca si è aperto
Grazie grazie mille grazie di questa
Iniziativa
Di subite o no un attimo nel senso che poi vado subito alla politica estera la politica europea Emilio Colombo però voglio partire da una
Ricordo più
Più italiano in qualche modo
Innanzitutto Emilio Colombo io spero lo si farà sicuramente
Non ci lascia
Autobiografia sontuose
Od ottima annuali o libri da studiare
Spero però che ne raccoglieremo gli iscritti gli interventi
A me pare che si lasci soprattutto la testimonianza straordinaria l'esempio di una vita dedicata
Con serietà e spirito di abnegazione alla politica gli interessi nazionali e internazionali dell'Italia insomma patrimonio una merce rara come si direbbe oggi
Che dobbiamo fare nostro trasmettere alle generazioni future
Dicevo tornerò alla politica europea inno ho conosciuto e frequentato Emilio Colombo più in questi ultimi cinque anni lui senatore a vita io vi vicepresidente del Senato
Frequentava spesso l'Aula ci stava spesso con questa sua con spot spezza e con questo sorriso spesso sornione
Poi veniva saliva mi veniva salutare ma negli anni scorsi o più letto quello che diceva alle sue frequentazioni anche di politica estera o al Parlamento europeo per ragioni forse generazionali o per sintonia
Di genere insomma erano più con Marco Pannella che con me
Credo me considerato appunto di una generazione più giovane in più anche ragazza insomma
Avevo una serie di limiti prima di conquistare credo la sua stima in qualche modo
Cioè non messo un po'in effetti
Io lui era già Presidente del Parlamento europeo quando io vengo eletta nel settantanove la prima volta quando si elegge il Parlamento europeo
Ad elezione diretta quindi è evidente che
In qualche modo
Insomma c'ho messo un po'a farmi rispettare come persona
è successo non solo con Colombo se mi sposto
Ma comunque non importa poi basta che uno ce la fa e poi il paziente
Quindi ritorno dopo Emilio Colombo e alla sua evoluzione europea di cui voglio forse sottolineare una cosa
Voglio ricordare
Insomma
Abbiamo avuto grandi dissensi sulla politica italiana con Emilio Colom
E credo sia giusto anche ricordare nel rispetto questi dissensi
è vero che quando si ricorda qualcuno che è stato si intende
Io penso che non è sufficientemente rispettosa che rispetto vuol dire anche a sottolineare che ci sono stati dei dissensi in quella che è stata
Per esempio tutta la grande parte relativa
Ha una concezione diversa dei diritti civili Leo
Dell'interpretazione dalla laicità delle istituzioni mi oppongo non è mai stato virgolette né eccessivo ne estremista semmai dal punto da un certo punto di vista lo sono stata io diciamo dall'altra parte
Ma forse per esperienza per
Perché forse la cultura e l'educazione della cultura politica e della democrazia cristiana era anche una cultura di compostezza
E di di un modo un po'felpato diciamo di di porre le questioni poi arrivava una zampata che ti tra morti viva però
Il diciamo il
La presentazione era sempre più salpata diciamo di di altri
Allora
Allora voglio ricordare non è dissensi ma spero me ne darete occasione anche di ricordarlo né i dissensi che abbiamo avuto perché questo è rispettare le diversità e credo che Miglio Colombo lo crebbe apprezzato lo apprezzerebbe
Voglio ricordarlo in quella che è stata e continua ad essere per me e ma è stata certo una comune battaglia di civiltà
Quella che nasce nel dapprima ma insomma si esemplificare nel due mila cinque e nel due mila sei sotto lo slogan amnistia giustizia libertà
E lo ha visto marciare con alcuni da Massimo D'Alema Napolitano a Cossiga in una tale del due mila e cinque il giorno di Natale di Lubiana dirotto
Eppure abbiamo marcette insieme a fianco di migliaia di cittadini
Per chiedere il pieno rispetto del diritto alla giustizia santi cito dalla Costituzione
Un diritto oggi come allora ce lo ricordano la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo posto seriamente in discussione
Da meccanismi giudiziari che impediscono di fatto di assicurarle in tempi brevi in modo efficace a tutti non a qualcuno a tutti
Cito questo ultimo episodio un po'per partigianeria me lo consentirete non veramente qui c'è scritto cito quest'ultimo episodio non per partigianeria
Cito questo ultimo episodio personale
Non perché si tratti di una delle battaglie della mia vita politica ma perché mette in luce l'apertura mentale di Emilio Colombo la convinzione molto laica se mi permettete
Che lo Stato debba farsi pieno garante dei diritti fondamentali e dei propri cittadini e il malessere sociale ci ripeteva il ripetuto nell'Aula del Senato si combatte con il riformismo
E quando gli si cadeva attraverso un messaggio ad affidare ai giovani la sua risposta era tanto chiara quanto semplice
Dovete credere nella democrazia
Difenderla dalle tossine di un populismo che diviene a un'inclinazione diffusa e un'illusione se persuade che la democrazia stessa non implichi fatica sacrifici coerenza
Forse potremmo
Ripeterlo più spesso
Il dovere della libertà
La libertà senza responsabilità licenza insomma
Abbiamo anche un po'confuso e linguaggi a volte
Sento usare
Parole come se fossero sinonimi non lo sono quindi forse tornare anche a una proprietà più rigorosa nel linguaggio aiuterebbe molti a capire
E arrivo all'Europa
Dicevo c'è un'evoluzione nel pensiero nell'azione a mio avviso ma saranno gli studiosi via
Provarlo ma io ho il senso che ci sia stato un'evoluzione nel pensiero nell'azione di Emilio Columbus
Vi è già stato raccordata del piano Kercher Colombo otto mille novecentottantuno
Che fu uno zone un punto
Davvero una
Mossa del cavallo no per per riuscire blanda un impasto che si era assolutamente crea
E quindi lancio del progetto dell'atto europeo
Che era volto a
Approfondire l'integrazione soprattutto economica un'iniziativa tuttavia
Che secondarie Piero Spinelli all'epoca disse ed era vero
Mille novecentottantuno quindi forse dettato dal contesto dai tempi ma insomma sicuramente diceva il tiro
Un'iniziativa che mirava alla confederazione e non alla Federazione europea e se ci pensate bene
Fino ad arrivare all'evoluzione che già qui è stata ricordata della
Blu un look uno degli ultimi interventi che io ho sentito di Emilio Colombo giustappunto in opposizione della mia audizione in cui presentavo il programma
Il quindici maggio
E che Fini nostri nell'intervento del Presidente Como Colombo parte diciamo con il suo tono il suo modo a
E va avanti in un crescendo tra
Tra l'appassiona mentre l'indignazione di quello che non è più insomma mi sembrava
Non può interpretare quello che a volte
Pensa di mezzo c'è un euro quei sta dite innamorato
Non sono che Amato talmente qualcosa e non la trova più non non trova più l'oggetto della cosa chiamata dalla passione che ha avuto
E però proprio in quell'occasione in cui
Apertamente parlo proclamò e spiego perché gli Stati Uniti d'Europa disse alla fine del suo intervento
Io non sono divenuto un euroscettico
Voglio dirvi un'altra l'interpretazione corretta di questo mio modo e di quello che ho detto e che
Ho una visione critica dell'Europa di oggi la mia critica vuol vuole essere costruttiva e anzi li mette in guardia dei rischi di un di sanno disarmo
Designa moralmente europea
Io credo che in queste e parole c'è tutta la sua lezione in qualche modo
E credo che
Da questo punto di vista
Quando finisce dice appunto i popoli si guidano anche con la speranza e non soltanto con la costrizione era esattamente il messaggio del
Che voleva dire non negando la costrizione
Dice i popoli si guidano anche con la speranza e non soltanto con la costrizione
E quindi una cosa credo secondo me che dovremmo
Tenere a a mente che attraversa molta parte della sua vita anche nei vari interventi che sono già state qui qui ricordato
Quando nel due mila e undici quindi nel suo passaggio ormai dall'ottantuno atto unico al due mila e undici dice all'Europa non è ancora entrata nell'astensione di una compiuta maturità politica
Perché manca di un influente il Governo Comune di una politica comune di sicurezza estere di difesa
Siamo ad un passaggio difficile e bisogna affrontarlo con consapevolezza unitaria respingendo l'illusione di scorciatoie affidate a sodalizi
Tra singoli Stati
Perché dalle difficoltà è impossibile uscire da soli presumendo capacità eroiche e temeraria
In fondo portando e cioè ricco riconoscendo che il puro coordinamento intergovernativo non è quello che terrà insieme sufficientemente le spinte europea
Io voglio chiudere qui questo mio brevissimo ricordo nella speranza che sia un inizio di riflessione
Perché questo e quello che è che ci aiuta a non perché appunto o quant'
Giriamo pagina e guardiamo la dittatura dell'immediato che però bisogna pure farne fronte questo è il
Dilemma che uno deve pure
E però credo che alcuni insegnamenti ma ad esempio anche comportamentali
Mia mamma diceva sempre che la buona educazione rivoluzionaria
Devo dire che c'ho messo un po'a capirlo tutto mi sembrava che fossero in volo titolari a tutto il resto
Aveva ragione grazie