Intervista a Fulvio Ferrario, docente di teologia sistematica presso la Falcoltà valdese di teologia di Roma

Fulvio Ferrario docente di teologia sistematica presso l'Università valdese di teologia di Roma
Con lui parliamo della enciclica di Papa Francesco enciclica a quattro mani è stato detto enciclica dal titolo lumen fiderei cosa si può dire che questa enciclica
Ma è un testo che si colloca molto in continuità direi a a partire dal tema
Ecco il magistero della precedente Pontefice divieto sedicesimo punto è stata chiamata un'enciclica quattro umane ma
Il attore mi pare col possa cogliere con molta facilità due di queste mani cioè quelle appunto di Benedetto sedicesimo
Che ha proseguito una riflessione su quelle che la tradizione cristiana chiama virtute locali che sono appunto nell'ordine la fede la speranza era che è l'amore
Benedetto sedicesima ha fatto già delle encicliche sulla speranze sull'amore questo sulla fede
Chiude un ciclo diciamo così e molti temi oltre che modalità espressive sono molto facilmente riconducibile al suo magistero quindi io credo
La mano e lo spirito di Benedetto sedicesimo in questo testo
è ripercorre con questo anche la riflessione fatta Ratisbona sulla nesso tra
Cristo e la cultura ellenistica
Nella conferenza di Ratisbona Benedetto sedicesimo faceva questa affermazione cioè la cultura che reca non è una incarnazione del messaggio cristiano accanto ad altre ad esempio quella Fricano odierna quella post moderna ma fa parte in qualche modo cioè il linguaggio e i concetti della cultura greca
Fanno parte della rivelazione in quanto tale con l'argomento che ad esempio il Nuovo Testamento stato scritto in greco
Effettivamente i cristiani non hanno mai pensato questo e cioè i cristiani hanno sempre tradotto la Bibbia
E hanno utilizzato la traduzione nella liturgia ad a differenza di quanto fanno ad esempio gli islamici col Corano
L'uso liturgico del Corano è solo del testo arabo
Noi abbiamo sempre tradotto cioè il cristianesimo la fede cristiana il messaggio di Gesù Gesù
Si incarna in diverse culture questa tesi un po'singolare io trovo della lezione di Ratisbona la cultura greca fa parte della rivelazione del detto un po'in sintesi si ritrova effettivamente nella lumen Firreri
Un'altra cosa che si ritrova sembra di poter dire che si immagina una civiltà occidentale al tramonto così come
L'impero romano a suo tempo
Che la fede cristiana come possibilità di riscatto come fu all'epoca di Costantino
In quegli anni ora qui in questa incide Pardi cogliere di nuovo un nesso tra
La presenza della sede la possibilità di dissoluzione del mondo
Ma
La le società sono in crisi da quando vengono all'esistenza
Nel senso che la storia appunto è in movimento ed è molto difficile almeno per me
Dare un giudizio su valutazioni del tipo la società occidentale ma che cos'è poi ad esempio non so la la Società cinese
Che oggi emerge
E che però produce e fa finanza con criteri per quanto ne so io del tutto accidentale il tetto occidente oppure geograficamente cioè il la collocazione geografica
Nel nostro oriente ne fa un'altra cosa io questo non lo so cioè io personalmente
Non sono all'altezza appunto di Agostino che fa grandi diagnosi temporali per quanto riguarda la Chiesa la fede cristiana questo si può dire che l'Occidente non sembra intenzionato la cultura di matrice europea nordamericane
Non sembra intenzionato ad adottare una o un'altra forma di espressione della fede cristiana come suo Codice comune quello che chiamiamo secolarizzazione è questo
Cioè il linguaggio delle Chiese Cristiane non è il linguaggio condiviso della società in cui viviamo
In questo contesto io come cristiano
No no da proporre fosse per Benedetto sedicesimo è era diverso non lo so
Io no dopo poco o a qualche ideologia cristiana che debba fare da collante dell'Occidente io testimonio a una società che ha poca voglia di starmi ascoltare sembrerebbe
Che secondo me agli ci sono elementi che io identifico nel messaggio di Gesù che sono decisivi questo non significa che io abbia ricette da offrire per quanto riguarda la ricostituzione della società
Ho
Settant'anni da vivere secondo il salmo tanto per le più robusti INU un contesto storico che è quello dell'occidente nel quale vivono lì i testimoni a Gesù Cristo di più io faccio un po'fatica a dire
C'è qualcosa che abbiamo dimenticato a proposito di questo incipit
Ma non direi insomma è un testo
Ripeto abbastanza tradizionale che non credo susciti un terremoto
Emotivo intellettuale nei nei suoi lettori ripeto io interpreterei così la conclusione di un magistero quello di Benedetto sedicesimo
Veniamo quindi a Papa Francesco
Il suo arrivo è stato indubbiamente un terremoto nella Chiesa cattolica e in media lo hanno spiegato con l'arrivo di un personaggio umano
Molto
Alla mano
Che rappresenta per la Chiesa cattolica
Una svolta epocale ora fino adesso non abbiamo parlato di continuità che il rapporto tra questa continuità e la sua Oltrepo care di cui si parla e il rapporto con la modernità cosa aspettarsi cosa è successo sinora
Nell'azione di Papa Francesco
Molto spesso tanto per cominciare le svolte epocali e possono essere qualificate come tali solo a posteriori cioè non è facilissimo perché si trova dentro un movimento storico
Coglierne l'aspetto epocale questo sia detto anche prescindendo dall'inflazione e a volte dall'abuso di questo oggettivo
Nella nel discorso
Corrente politico ad esempio per quanto riguarda Francesco io non so se la coppia continuità discontinuità sia data descrivere il fenomeno molti lo negano certamente ad esempio l'il fatto che gli
Firme o e comunque faccia uscire come propria o anche propria
Un'enciclica così vicina insomma allo spirito e i toni
Di Benedetto sedicesimo potrebbe essere interpretato come un elemento di continuità diverse molto diverse sono le due personalità come molto diverse erano quelle di Benedetto sedicesimo
E di Giovanni Paolo secondo laddove l'allora cardinale Ratzinger però era il braccio teologico di
Giovanni Paolo secondo
Io credo che
La personalità di Francesco a certamente delle potenzialità di comunicazione appunto questo suo cosiddetto essere alla mano
Delle potenzialità di comunicazione che del tutto evidentemente Benedetto sedicesimo non aveva o per dirla diversamente e li sceglieva altri codici con i quali presentarsi su questo non c'è dubbio
Non c'è dubbio che
Deve deve Francesco ossia intenzionato a una incisiva azione
Di riforma della Curia romana e in particolare della finanza radicale personalmente però io credono no informazione particolare la semplice impressione di un osservatore che legge i giornali e nulla più
Io credo che questa fosse anche l'intenzione Di Benedetto sedicesimo riformare la cui è romana e in particolare quella palude
Che è lo IOR la finanza lati cane
E che le sue dimissioni abbiano molto a che vedere con il fatto che a ottantacinque anni egli non abbia più trovato inseguo sentiti torinese le forze fisiche per affrontare uno questa impresa quindi anche questo elemento io lo vedrei più che altro
Nel segno della continuità poi un ultimo elemento che e quello che tutti notano di più appunto la semplicità e il carattere diretto della comunicazione
Di Francesco io
Sarei prudente e per il momento a parlare di svolte epocali senza con questo voler togliere nulla a questo elemento di
Novità ci rallegriamo tutti credo
Della profonda sin pattizia e cioè che vuol dire capacità dissentire assieme una bella cosa
Dico da profonda simpatia di quest'uomo
E aspettiamo di vedere quali conseguenze avrà sulla moltitudine di fonti essenziali intanto su per quanto riguarda i rapporti Chiesa società e poi essendo io appartenente a un'altra chiesa Cristiana direi per quanto riguarda i rapporti ecumenici
Come lo stato delle come minimo già
Per quanto riguarda i rapporti tra cattolicesimo e protestantesimo eh un po'difficile nel senso che una serie di dichiarazioni romane che però risalgono I tempi preferenze scarne diciamo
Lasciano pensare che a Roma non abbia un particolare interesse all'approfondimento di relazioni di comunione con
Realtà che Roma non considera pienamente ecclesiali
E che considera piuttosto inaffidabili dal punto di vista etico per quanto riguarda in particolare le questioni di etica sessuale e le questioni di etica della vita nella sua fase iniziale e terminale cioè
Roma non vive un momento di particolare fascinazione nei confronti del protestantesimo non ho elementi in questo momento per dire se con l'avvento di Francesco questa situazione si sia modificata
Grazie grazie a Fulvio Ferrario docente di teologia sistematica presso
La Facoltà teologica valdese
Di Roma